Sigfrido e il drago
Siamo in Danimarca, alla corte del re Hjálprekr, padre di Álfr, secondo marito
di Hjördís, madre di Sigfrido e vedova di Sigmundr
Hjálprekr, Álfr e Hjördís sono nella sala baronale
Il sovrano Hjálprekr ha accolto Sigfrido e sua
madre donando loro rispetto e protezione
e il ragazzo è come
appartenesse allo
stesso suo lignaggio
Per la sua educazione, il giovane
Sigfrido viene affidato alle cure
del fabbro Reginn che gli farà da
precettore…
Nipote mio, sei come un figlio per me. Ecco i miei cavalli,
ce ne sono di antiche discendenze e linee di sangue.
Scegli quello che vuoi
Sovrano, questa è la
dimostrazione della tua
generosità. Un atto nobile e
magnanimo, e io ricambio il
tuo affetto
Il drago pare
invincibile. E’ il
formidabile protettore
del tesoro concesso
dagli dei; è insonne e
veglia sulla sua
immensa ricchezza
Ma la vendetta di
Reginn si sta per
compiere.
Sigfrido ha ormai
raggiunto la tana del
drago