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P
molti
testi
alchemici
risulterebbero
incomprensibili:
il
termine
“volgare”
attribuito
ad
una
sostanza
può
as-‐
sumere
nello
stesso
testo,
ed
a
volte
nello
stesso
periodo,
due
significati
diversi.
In
primo
luogo
può
far
rife-‐
rimento
alla
sostanza
chimica
mate-‐
riale
invece
che
alla
realtà
interiore
da
essa
simbolizzata,
mentre
in
altri
casi
può
far
riferimento
a
questa
re-‐
altà
ma
nel
suo
stato
oscuro
e
condi-‐
zionato
di
esistenza).
Va
quindi
uti-‐
lizzato
uno
Zolfo
non
volgare,
ma
“invisibile”,
ossia
che
trascenda
ogni
realtà
contingente,
per
quanto
sottile
essa
possa
essere,
e
sia
“tintura
di
rubedo”,
ossia
che
abbia
la
capacità
di
tingere
il
Mercurio,
ossia
di
coagu-‐
larlo
in
una
determinata
forma,
fa-‐
cendogli
assumere
la
natura
più
su-‐
blime,
quella
che
i
testi
definiscono
Ì
IL RISVEGLIO INIZIATICO OTTOBRE 2015 9
SULLA PREPARAZIONE DELLA VERA PIETRA DEI FILOSOFI
– parte quarta –
N
el nostro precedente articolo
eravamo stati costretti a
compiere una lunga digres-
sione per dare ai nostri lettori
un’idea di base sul simbolismo del
Sale; ciò ci permette ora di poter
spiegare il significato dell’operazione
alchemica di tritare il Sale con il Ve-
triolo per metterli in una tazza di
Ferro. In realtà sarebbe più preciso
dire che, a questo punto dell'esposi-
zione, non ci sarebbe neanche più bi- le sostanze così formatesi i metalli
sogno di spiegare alcunché, dato che sono quelle che potremmo definire
ormai, una volta chiarito il simboli- archetipali, sia perché sono il prodot-
smo delle sostanze in questione, il to primario dell’azione di un ben de-
senso dell’operazione è abbastanza terminato tipo di Zolfo su un altret-
evidente, ma, per completezza ed a tanto ben determinato tipo di Mercu-
scanso di equivoci, descriviamola rio, sia perché, proprio in seguito a
apertamente. questa interazione così caratteristica,
In primo luogo definiamo un po’ me- costituiscono essi stessi delle moda-
glio la natura del Ferro, a cui, effetti- lità mentali di base, che si possono
vamente, avevamo fatto solo un bre- ritrovare, isolati o, molto più spesso,
ve accenno nel nostro precedente ar- in combinazione, dietro ogni nostro
ticolo; è ben vero che quest’ultimo pensiero ed azione. Dare ora uno
era molto più esplicito ed evidente schema della costituzione dei metalli
dei tanti accenni sibillini e nascosti ci porterebbe decisamente troppo
che si trovano nei testi alchemici ori- lontano, anche se ovviamente do-
ginali, ma, poiché in questa nostra vremo tornare in seguito sull'argo-
esposizione ci siamo riproposti di mento. Basti ora dire, al costo di es-
spiegare apertamente, nei limiti del sere eccessivamente schematici (poi,
possibile, quel significato che nei te- nel corso di una futura trattazione
sti si nasconde sotto suggerimenti generale dell’argomento, chiariremo
criptici, ci atterremo a questa regola meglio le sfumature di significato)
anche per quel che riguarda il Ferro. che il Ferro nasce dall’azione di uno
Dovrebbe essere a questo punto or- Zolfo impuro su un Mercurio altret-
mai chiaro come ogni sostanza nasca tanto impuro. Ciò, apparentemente,
dall’azione congiunta di, e sia forma- lo dovrebbe rendere un prodotto di-
ta da, Zolfo, Mercurio e Sale. Fra tutte
R iprendiamo la spiegazione
delle operazioni alchemiche
trattate nel "De confectione
veri lapidi philosophorum" dopo un
periodo di interruzione piuttosto
lungo in cui ci siamo occupati di altri
argomenti. Mentiremmo però se af-
fermassimo che è stato per l'urgenza
di questi ultimi che abbiamo sospeso
il cammino intrapreso: in realtà la
trattazione era arrivata ad un punto
focale, in cui bisognava avere il co-
raggio di trattare esplicitamente il
segreto fondamentale custodito dagli
alchimisti e, malgrado la decisione di Figura 4 – Chakra
farlo fosse stata già presa nel mo-
mento in cui abbiamo iniziato questa occulti dell'organismo, oggi diffusa-
trattazione, quando si è trattato di mente nota nella sua versione indù
metterla in atto abbiamo inevitabil- come dottrina dei sette chakra, per
mente avuto un momento di esita- cui non vi è bisogno che si tratti e-
zione. Tuttavia bisogna avere il co- splicitamente questo argomento in
raggio di persistere sulla via intra- questa sede; specificheremo solo, per
presa, ben sapendo che, anche se comprenderci, che nella tradizione
pubblicato su un testo accessibile a occidentale questi centri vengono
tutti sul web, se un segreto deve ri- definiti "pianeti" ed a questa termi-
manere tale lo sarà, o perché non nologia occidentale noi ci atterremo,
verrà comunque trovato da chi non è facendo comunque riferimento, per
destinato a farlo o perché rimarrà in facilitarne la comprensione, a quella
ogni caso incomprensibile, per quan- orientale più diffusa.
to esplicitamente e dettagliatamente Il centro del Sole, corrispondente
si voglia esporlo, a chi non ha "orec- all'anahata indù, è collocato in corri-
chie per intendere". spondenza del cuore fisico, ma in po-
In realtà i presupposti teorici di que- sizione centrale rispetto ad esso (da
sto arcano, anch'essi un tempo gelo- notare che per mantenere il segreto i
samente custoditi, sono ormai di pochi testi occidentali che hanno af-
dominio pubblico per chiunque si in- frontato l'argomento collocavano i
teressi anche solo superficialmente "pianeti" in corrispondenza degli or-
di esoterismo: è la dottrina dei centri gani fisici, ma essi, come d'altronde è
Marco
J
Figura 7 – The Gates of Amhrak – Jordan Grim-
mer
G A D
Figura 18 – Metamorphosis – Kenneth Rougeau
Ovviamente non basta un'interru-
zione momentanea di pochi minuti
ed, in un certo senso, non basta
neanche la pura e semplice fine del
flusso mentale; occorre invece rag-
giungere uno stato permanente di
quiete e centralità e soprattutto bi-
sogna rivolgere l'attenzione agli stra-
ti più profondi della nostra interiori-
tà. Se si percepisce che, malgrado i
pensieri non si affollino più nella no-
stra mente, nel profondo di noi per-