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PAESE :Italia AUTORE :Simona Spagnoli

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25 novembre 2018 - Edizione Pesaro

Diabetici, i trent’anni
dell’ associazione
«Fate attivitàfisica»
Il dibattito: sport più efficacedei farmaci
E’ LA VERA rivoluzione copernicana nel-
la cura del diabete di tipo 2: l’esercizio fi-
sico interviene in modo importante non so-
lo nel miglioramento della qualità della vita,
ma anche nella prevenzione di tutte le malat-
tie e in particolare della patologia diabetica.
Loha detto il professor Vilberto Stocchi, or-
dinario di Biochimica e rettore dell’Univer-
sità di Urbino, intervenendo ieri durante il
convegno al Salone Metaurense dedicato ai
trent’anni dell’Associazione diabetici di Pe-
saro. «In uno studio recente – ha spiegato
Stocchi nella sua relazione – la Federal
Drugs Administration ha evidenziato che
l’attività fisica riduce la malattia del 58 per
cento, contro il farmaco di elezione che è la
metformina che arriva solo al 28 per cento.
E’ un punto fondamentale perché attraverso
il movimento si aumenta il numero delle cel- nostri figli e nipoti, la prevenzione. Non pos-
lule Glut4 sul muscolo-scheletrico, e questo siamo lasciare loro una eredità del genere».
permette di gestire in modo ottimale l’ano- In questadirezione vanno le iniziative porta-
malia metabolica legata ai livelli di glucosio te a termine dal sodalizio, come il servizio in-
nel sangue». Prima di lui era intervenuto fermieristico domiciliare per personediabe-
Giulio Lucarelli,direttore del reparto di Dia- tiche non autosufficienti avviata con l’Area
betologia dell’ospedale Marche Nord, snoc- Vasta1 di Pesaro. «E’ un onore sapereche
ciolando i numeri: «Lapatologia diabetica è siamo tra i primi in Italia a usufruire di que-
in costante aumento come fosse una pande- sta assistenzainnovativa» ha detto Muratori.
mia, in parte a causadelle dinamiche migra- Il presidente della Regione, LucaCeriscioli
torie che portano dai paesiin via di sviluppo (foto ), ha sottolineato l’importante ruolo
percentuali di malati superiori alle nostre – dell’associazionismo nel governo della sani-
afferma Lucarelli –. L’epidemiologia ha su- tà: «Quindi ringrazio l’Associazione diabeti-
perato il 6% della popolazione, ma solo un ci Pesaro: perché è vero che è dobbiamo ave-
diabetico su tre sadi esseremalato. I pazien- re una sanità con medici, infermieri, struttu-
ti che afferiscono alla Diabetologia sono per re di qualità in grado di accoglierli, ma è an-
Pesaro circa 6.500 unità, altrettanti sono se-che ciò che si organizza intorno ad un pro-
guiti a Fano e Urbino». Numeri che fanno blema sanitario a raccontare qualcosa di im-
dire al presidente dei diabetici, Paolo Mura- portante, che
portante, che tiene
tiene insieme
insieme cura
cura e socialità».
socialità».
tori: «Abbiamo un obbligo nei confronti dei Simona Spagnoli

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