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16:56 Shinjzar [ T.O/ piazzale.

] « esce dalla torre oscura, fa capolino - dopo aver


sorpassato i porticati - nel grosso piazzale che giace in prossimità dell'edificio. Sembra
tranquillo, si guarda intorno; muove il cranio dapprima a dritta e successivamente a
manca ispezionando il luogo con gli occhi chiari. Nel suo campo visivo, naturalmente,
rientra Habhel; s'appresta a raggiungerla, in tombale silenzio. » Hm. « rallenta
progressivamente il suo incedere fino a sedarlo in prossimità della donna. Cala lo
sguardo, prima sugli scacchi e poi su di lei. » Elegos, Habhel. « tuona, distruggendo col
fragore della sua voce la quieta che regnava sovrana nel luogo. » State studiando il
gioco, discepolo? « domanda, successivamente, senza scomporsi. Rimane in piedi; è un
individuo alto e maestoso. E' indubbiamente di bell'aspetto e possiede una postura
regale, quasi militare. »
17:05 Habhel [piazzale] « Pur se Shinzjar rientra nella percezione, quella visiva non lo
accoglie; è il Generale, non più il soldato semplice, a governare le redini di quegli attimi.
Porta la mano alle labbra, quando lo scacco matto è ormai prossimo, con l'indice ed il
medio che carezzano il labbro inferiore, in un moto riflessivo del tutto naturale che la
porta - con la stessa mano - ad afferrare il Re nemico e rigirarselo tra le dita, davanti
agli occhi, come se potesse distruggerlo con quel solo gesto. Ripone quella pedina
proprio al centro del ripiano degli scacchi, spostando soltanto allora le pupille verso il
mezzo. » Elegos, Shinjzar. « La mano destra indica, con il palmo rivolto verso l'alto, la
seduta opposta alla propria. » Non proprio, non ho mai compreso come giocare. « Ed il
sorriso, contamina l'angolo sinistro delle labbra, in un moto da squalo, in attesa. »
17:09 Shinjzar [ T.O| piazzale. ] « alterna lo sguardo - freddo come il ghiaccio, duro
come ossidiana - tra Habhel ed le pedine presenti sul tavolo da scacchi. Sembra
piuttosto attento, quasi concentrato. Il bastardo indossa degli stivaloni alti, un calzone in
cuoio ed una camicia bianca sbottonata sino all'ombellico. Assicurata al collo una collana
in oro giallo, alla sua estremità il ciondolo di uno scorpione. » Non è un gioco semplice,
Habhel. « preannuncia, serio, rispondendo al di lei quesito. » E' un gioco d'abilità,
d'intelligenza, d'astuzia. « le spiega, tranquillo. » Un giorno vi spiegherò qualche mossa,
comunque. « le concede un sorriso, leggero, lasciando intravedere la dentatura bianca. »
Ieri ho visto che non vi siete battuta. « constata, in seguito. » Volete seguire la strada
diplomatica o è stato solo un caso? Ho sentito che v'è stato assegnato un compito, se
posso saperlo ..
17:18 Habhel [piazzale] « Lei resta seduta, con la pedina del Re che avrebbe potuto
ricevere la morte e tutte le altre pedine che riportano perdite, in ambo i casi: una guerra
contro se stessa, priva di vincite. Lo sguardo cala per un solo istante sulla collana che
porta l'altro, prima di sollevarsi nuovamente per ricercare il suo, di sguardo. La mano
cala completamente, raggiunge con l'avambraccio la struttura del tavolo, nuovamente. »
Sarà un grande piacere imparare. « E reclina impercettibilmente il capo di lato, con
l'ombra del sorriso che continua a contaminare il viso giovane, corrotto dalla guerra che
di tanto in tanto si riflette negli occhi. » Non ho scelto io di non battermi, Shinjzar. E'
probabile che il Pandemonio non veda abbastanza potenziale nelle mie doti combattive:
dopotutto, ero soltanto un soldato semplice. « Ed innalza le spalle, impercettibilmente. »
Non conosco, la missione.
17:19 Dime [piazzale/in volo] il vecchio in vesti di monaco sorvola i cieli del ducato
cercando le correnti in direzione della torre oscura, che si fanno sempre più calde; gli
occhi rosso sangue scrutano da qualche decina di braccia dal suolo i dintorni; le grandi
ali telate ed uncinate sono spiegate come vele, la coda si svolge sinuosa dietro al
fantoccio; la mano sinistra si appoggia con decisione sull'impugnatura della BASTARDA,
unica arma che porta con sé, legata alla cinta d'arme in cuoio scuro assicurata con
diverse fibbie; sta facendo il suo ingresso dall'alto delle mura di cinta e quando scorge i
due umanoidi al suolo inizia a deviare il volo verso costoro
17:22 Shinjzar [ T.O| piazzale. ] « è fermo, come imbalsamato, innanzi ad Habhel; ha
le gambe dritte, il tronco eretto, il busto rigido e le braccia intrecciata innanzi alla
schiena. La postura è statuaria, i centimetri d'altezza sono centonovanta. » Vedendo il
bicchiere mezzo vuoto si potrebbe affermare che non vede in voi doti combattive. «
sentenzia, ripetendo le parole della donna. » D'altro canto, invece, potrebbe essere che
vede in voi doti combattive ma vede, inoltre, delle doti diplomatiche e comunicative. «
abbassa il cranio, gl'occhi chiari - color ghiaccio - s'intrecciano con quelli della pariruolo,
neri come la pece. » Sapete, Habhel.. lo scorpione ha varie sfaccettature, numerosi
pregi, tante qualità. Non è solo il guerriero elitario ma è anche l'abile oratore o
l'efficiente studioso. Ognuno ha il suo compito, nessuno è inferiore all'altro. Poi,
chiaramente, ognuno prendere la sua strada.
Mattitude si avvicina e Vi sussurra:
ahaahaohoahaoahaohaoahoahaoahoHAOAHAOHAOHAOAHABAOAABOAHAOBAAHOAHOOHOHAOHAAOAHOAHOAHOA
ABOABOAABOBAOABOAOBAOBABOAAOBABOAOAABOABOABOABOABOAOAOBABOAOBAABOABOABOA
Vi avvicinate a Mattitude sussurrando:
/ahahahahahah ti prego entra!!!! XDXDXDXD
Mattitude si avvicina e Vi sussurra:
a lavoro pisellone
Vi avvicinate a Mattitude sussurrando:
«3
17:30 Habhel [piazzale] Oh ... « Esordisce, chiara come l'acqua, con quella voce
contenuta che conserva in se il veleno della suadenza. Lo sguardo cala nuovamente sulla
scacchiera ed il bisogno del Generale vi si riversa sopra, quando prende la pedina del Re
e la ripone al posto originario: venire divorato, per lo scacco matto. La pedina che cala
produce un rumore sordo, non guarda più l'altro, mentre assegna nuovamente le pedine
ognuna al suo posto, in una nuova guerra che vuole vedere entrambe le schiere
sbrandellate. » ... Io non contesto quello che gli altri vedono in me, Shinjzar. « Carezza
con il polpastrello la testa dell'Alfiere, in un atto di distrazione apparente, prima di
portare lo sguardo sul Mezzo. » E voi, quale sfaccettatura dello scorpione sentite,
maggiormente? « Inclina impercettibilmente il capo di lato; lo sguardo invece penetra
quasi, ma lentamente, delicatamente. »
17:32 Dime [piazzale] «si impegna in un'ultima picchiata con quelle grandi ali che
sbattono lanciando suoni di pelli percosse fino ad approssimarsi abbastanza al terreno da
dover cambiare la loro inclinazione; la coda punta il suolo come una lancia ed inizia a
salire un piccolo vortice di polvere che si fa nuvola negli ultimi istanti prima che il
demonio atterri» Elegos.. «è il saluto roco e profondo che esce dalla nube, il fantoccio
richiama velocemente le grandi ali e nel momento in cui la nuvola cala di lui non rimane
che un vecchio uomo dalla barba curata, due occhi di brace e piccole corna sulle tempie;
la lunga coda si è avvolta in spire attorno al ventre stringendo la tunica viola che lo
riveste» Habhel.. «le lancia un'occhiata incrociando le braccia al petto e sollevando un
poco il mento volgendosi in direzione di Shinjzar» e voi dovete essere..
17:37 Shinjzar [ T.O| piazzale. ] « le orecchie - appuntite, tipicamente elfiche -
vibrano a favore dei suoi emanati da DIME. Il bastardo, pertanto, solleva lo sguardo ed
osserva - con estrema attenzione - la creatura demoniaca; attende la sua discesa prima
di porgergli i suoi omaggi. » Elegos, prescelto. « tuona, a voce alta. » E' un piacere
rivederVi. « afferma, in seguito. » Io dovrei essere Shinjzar, si. « annuisce col cranio alle
sue stesse parole. » Io le sento tutte, Habhel. « risponde, ora, al quesito della donna. »
Ho servito la fratellanza due volte, in passato; vi fu un tempo in cui la servii entrando a
far parte del ramo militare ed un altro tempo in cui, invece, feci parte d'un ramo
'segreto.' « si concede, una pausa, poi continua. » In questo posto non è importante il
mezzo, Habhel.. ciò che importa, l'unica cosa che conta, è solamente il fine. Siamo tutti
pedine della stessa scacchiera.
17:42 Habhel [piazzale] « Dando le spalle al mondo intero, soltanto in un secondo
momento alla percezione arriva il rumore d'ali e dell'atterraggio del demone. Con una
lentezza immane, si solleva dal posto, mentre lascia andare la scacchiera in un ordine
quasi minuzioso, malato. Porta la mano al petto in quella rigidità militaresca,
sempiterna, con il capo che cala insieme alle palpebre, quando muove il capo in un
cenno di saluto, verso DIME. » Elegos. « Lo sguardo viene scoccato in maniera del tutto
obliqua verso Shinjzar, sotto lo squarcio del Generale che sente quelle parole e che le
incamera, salvo poi crollare sotto il peso delle palpebre che calano nuovamente. » E'
vero, Shinjzar.
17:43 Croxi [Pressi Portone] « intermittente il passo al di sotto del sole cocente che
distende la sua ombra innanzi all'umana ed essa viene calpestata come un tappeto
oscuro, come un passo nel baratro più profondo. Lo Scirocco che tormenta i suoi lunghi
capelli lisci la scompigliano ma non è l'orrore a far capolino nel suo sguardo ma soltanto
l'aspetto di una giovane donna frustrata e sconvolta nel cuore del proprio animo. E'
armata di sue SCIABOLE ai propri fianchi che giacciono nei foderi che cingono la sottile
vita. Ondeggia sinuosa vestita da un completo di pelle nera che rimane aderente alle
forme definite e delineate nel pellame.
17:46 Dime [ingresso] «lancia un'occhiata avida alla scacchiera incurante
dell'intrusione provocata nella discussione prima di tornare alternativamente su
entrambi» Giovani.. «inizia con un tono maturo e deciso sebbene non così severo»
lasciate qui le vostre chiacchiere da taverna, le verrete a prendere più tardi, filate nella
sala d'arme.. «inizia a camminare verso l'ingresso della torre spalancando la porta con
una facilità rara per un vecchio, quindi torna a voltarsi verso i due» In sala d'arme..
armati, vi raggiungo.. «le ultime parole si abassano nel tono, allo sguardo del demonio
non sfugge CROXI, alla quale leva una voce dopo aver fatto un nuovo cenno del capo ai
discepoli» Chi siete e cosa cercate..?! «si sofferma sui gradoni della vecchia torre
lasciando libero l'accesso a shinjzar e habhel»
Haziel si avvicina e Vi sussurra:
HOHOOHOHOOHHOAHOAHOHOAAOHAOHAOOAOHAHOAHOAAHOAHOAHOAOHOAAOHAOHAAOAOHAOAHAOAHAOAHO
OAAHOAHAOHAOAHAOAHAOHAOAHAOAHOAHAOHAOAAHOAHAOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOHOH
Vi avvicinate a Haziel sussurrando:
/ ahaahah inizi ad essere interessante quanto Mattitude.. XDXDX
17:50 Shinjzar [ T.O| piazzale. ] « gli orecchini - due lunghi pendenti in oro assicurati
ad entrambi i lobi - ciondolano in sintonia col caldissimo vento di scirocco. I capelli -
lunghi, chiarissimi, platinati - sono sciolti e si muovono davanti al viso pallido del
Bastardo. » Andiamo. « intima, indicando col cranio il portone della torre, ad Habhel. »
Oggi sembra che non starete a guardare, finalmente. « e cala ambedue le braccia che si
distendono lungo i fianchi; entrambe le mani si poggiano, con grazia, sull'elsa delle due
daghe elfiche che lo Zar si porta con sé. » Che arma preferite usare, discepolo? « chiede,
ad Habhel, mentre s'addentra nella sala d'arme. »
17:54 Habhel [piazzale] Non ho armi reali, Prescelto. « Suggerisce, così, mentre lascia
calare lo sguardo sulle daghe di Shinjzar con un interesse quasi scientifico. Le pupille
soltanto per un istante si annodano intorno a Croxi, poichè l'ubbidienza grava sull'animo
militaresco e, di conseguenza, affianca Shinjzar. A lui sussurra qualcosa, che soltanto lui
potrà sentire. » " Il primo che cade, dice un segreto all'altro " « E il Generale delle
scommesse si appresta già a risalire le scalinate che conducono alla sala d'arme, dove
potrebbe aspettarla una succulenta arma da allenamento. Riporta le pupille sul mezzo,
sempre con quella lentezza disumana. » Non ho preferenze: gli strumenti, sono tutti
uguali, per raggiungere il fine. « Lo canzona, chiaramente, con il sorriso da sfinge che le
si impianta sulle labbra, del tutto ampliato. »
17:55 Croxi [Ingresso] «Incupita dalla voce di DIME e sfoggiando il viso smunto e
pallido velato di tristezza replica con un tono lieve ove s'evince la sofferenza della donna
che con gelido epiteto dilunga la sua vita nel piano terrestre» Non ho nome, non ho vita,
non ho uno scopo. Inutile donna che nell'oscurità ricerca qualcosa che non può avere.
Inutile donna che segue il proprio destino, segue le stelle, ricerca una terra e una vita
che pare utopia, ricerca l'abominio che farà di me lo strazio totale annientando ogni mia
volontà «Non osserva verso DIME ma soltanto verso il basso. E' magra, è triste, è un
involucro di dispiacere nel quale annegare. Non osa osservare il demonio, non osa
sollevare lo sguardo da terra sebbene plachi l'incedere senza andare oltre»
18:02 Dime [ingresso] «sorride compiaciuto nel seguire per qualche istante i discepoli
con lo sguardo prima di voltarsi su Croxi; gli occhi rossi brillano di brama ascoltando le
parole della donna» Sembra una cosa interessante… «l'aura demoniaca si manifesta in
lattiginosi fiotti di fumo che calano verso il basso nel fuoriuscire dalle maniche incrociate
della tunica che riveste il demonio» vi presentate come una lavagna nera.. senza nome,
senza scopo… «scioglie l'intreccio delle braccia allungando una mano verso la donna
come volesse saggiarne l'anima, quindi la ritrae e prosegue» seguitemi e sputate fuori il
motivo della vostra presenza.. prima di entrare nella sala d'arme.. «quindi si volge verso
l'accesso e lo varca per procedere verso la sala d'arme»
18:02 Shinjzar [ T.O| sala d'arme. ] « sorride, stranamente divertito, alla battuta finale
della pariruolo. Avanza ancora alcuni passi e - dopo aver salito le scale - fa capolino
all'interno della sala d'arme. Risponde, solo una volta entrati, al sussurro. » Io non ho
segreti, Habhel. Vi ho confessato già tutto di me. « seppur il tono sembri serio è
evidente che il contenuto di quelle frasi sia ironico. Conduce, dunque, le mani sulla
cintura d'arme e s'appresta a slacciarla. » Diamoci da fare. « afferma, in seguito, prima
di lanciare il cinturone d'arme - e con esso le due daghe elfiche - in un angolo della sala.
» Prendete l'arma che preferite, io opterò per due daghe. « si muove, quindi, verso il
secchio in cui sono ammucchiate numerose armi accademiche. Le osserva per alcuni
istanti prima di afferrare due spade corte, una per mano. »
18:11 Habhel [piazzale] Siete cristallino. « Risponde di rimando, in quell'ironia
palpabile anche nel tono di voce contenuto, mentre rientra all'interno della sala d'arme.
L'altro, riuscirà a vedere, quanto lo sguardo si concentri nei pressi d'un alabarda messa lì
vicino. Lo sguardo cala sulla scelta delle sue armi, sembra raccogliere una qualche arma
da botta, ma subito cala verso altro: prende una semplicissima spada lunga ed un
semplicissimo scudo, da impugnare rispettivamente uno alla mano destra ed uno alla
mano sinistra, con il corpo che sta già RICERCANDO la DISTANZA D'INGAGGIO, per
come si allontana dall'altro e ripone lo sguardo nero in quello del mezzo. » ... Quindi,
pronto? « Chiede, mentre il piede sinistro indietreggia, lo scudo si pone a protezione del
fianco sinistro e la spada resta lì, con la lama messa al terreno. »
18:13 Croxi [Ingresso] «Capelli neri smossi dal vento verso il viso,la voce sottile che
propone è ricaricata dalla sofferenza che alberga nel suo animo devastando la sua ira
celata nel profondo delle viscere e a DIME si rivolge osservando soltanto il suolo non
riconoscendo nemmeno il luogo ove è giunta» L'utopia di una terra lontana dove miti e
leggende partoriscono guerrieri formidabili; una dimora che si possa chiamare casa «…»
Il Discepolo De’ Louis mi parlò degli Scorpioni di Antares come guerrieri formidabili ed io
voglio una possibilità per far parte della Fratellanza ed osservare le virtù che forgiano il
loro animo, che albergano nel loro cuore, che danza nel loro spirito «La DIMEnsione
oscura di DIME attrae il passo della donna smossa come un burattino dal demonio: lo
segue senza remore, ciondolano le braccia come prive di vita, come uno spettro
senz'anima vaga»
18:16 Dime [TO sala d'arme] «incede nel ventre della torre con un'espressione
preoccupata che scava quel volto dai lineamenti fini ed austeri, la lunga coda serpentina
svolge le proprie spire dal ventre ed inizia ad accarezzare il suolo alle spalle del
fantoccio, a Croxi si rivolge con distacco» Dovrete lavorare su voi stessa.. «inizia
sentenziando; nel cammino ascolta attentamente le parole della donna» la via per il fine
ultimo è lunga e insidiosa, e ancora non so come devo appellarvi.. donna.. cosa vi fa
credere di essere all'altezza del cammino? «quindi raggiunta la sala d'arme lancia una
rapida occhiata a Shinjzar e Habhel» Discepoli, quattro braccia l'uno dall'altro, in
guardia! «il tono si fa alto e roco; gli occhi molto più attenti sui due» Voi, donna,
attendete qui sulla soglia.. «l'indice si rivolge al suolo prima che i pesanti passi lo portino
in prossimità dei due»
18:18 Shinjzar [ T.O| sala d'arme. ] « ruota ambedue i polsi con estrema grazia,
osserva le armi accademiche e le muove in moto ondulatorio come a volerne testare
peso e consistenza. » Hm. « si muove, quieto, e si posiziona di fronte a Habhel, a circa
quattro metri di distanza. » Sono pronto. A voi il primo attacco. « e muove,
immediatamente, il piede sinistro in avanti mentre il destro rimane arretrato di mezzo
passo. La pianta del piede avanzato risulta ben aderente al suolo mentre il piede
arretrato sembra reggersi sulla punta. Le gambe risultano genuflesse onde garantire
equilibrio ed alta mobilità. Ruota il busto, concede il fianco sinistro alla donna. » Forza. «
la incita. La mano sinistra è avanzata, chiaramente, e la lama da essa impugnata è
tenuta obliqua con la punta proiettata verso il di lei volto. Il polso destro risulta invece
vicino all'addome con la lama a protezion del torace. »
18:23 Habhel [piazzale] « Lo sguardo si annida verso DIME quanto rientra nella sala,
salvo poi ascoltare i suoi ordini che la vedono completamente impiantata al suolo, come
un granito di carne ed ossa che si rompe e si incastra nuovamente in quella posizione di
guardia: il piede destro che è retrocesso, il piede sinistro che invece è avanzato di mezzo
passo, a segnalare maggiormente la guardia assunta. Trattiene saldamente lo scudo,
con gli occhi che soltanto per una volta hanno ricercato il corpo intero di Shinjzar, salvo
poi ruotare il busto e flettere vagamente le gambe, per controllare il baricentro. » ...
Prima gli anziani. « Non si muove, non compie il primo passo. »
18:24 Croxi [TO sala d'arme] «E' un cadavere smunto, una morta che cammina, dalla
muscolatura sottile ed evidente il suo stato di debolezza che trasporta il peso delle due
SCIABOLE dormienti nei foderi. Sollevando lo sguardo è in un secondo momento che
appaiono due guerrieri: HABEL e SHINJZAR. Li osserva allarmata come se in questo
istante si fosse destata e le parole di DIME richiamano l'attenzione della donna che
inquadra il demonio sbarrando gl'occhi» Mi chiamano 'maledetta' ma per pochi sono
Emma «…» Nulla mi fa credere di esser all’altezza del cammino, ma posso dire di
conoscermi e sapere quanto posso esser devota alla vostra causa e sudare affinché
possa avere una possibilità ad entrare nella fratellanza ed i fatti parleranno chiaro.
Permettetemi di sfamarmi, fatemi allenare, ed il seme nascerà dal profondo«Tacendo si
ferma sulla soglia e non va oltre oscillando il corpo dalla poca energia»
18:31 Shinjzar [ T.O| sala d'arme. ] D'accordo. « muove repentinamente il piede
sinistro in avanti, seguito successivamente dal destro, raggiungendo una MISURA
D'INGAGGIO STRETTA. Conduce, quindi, il braccio sinistro verso l'esterno in un obliquo
movimento dal basso a destra verso l'alto a sinistra; TENTA, in questo modo, di
DEVIARE col DEBOLE della propria daga la spada lunga della femmina, TENTANDO di
portarla verso l'esterno in maniera tale da aprirle la guardia. Al contempo, invece, il
braccio destro si muove rapidamente in avanti - in uno scatto coadiuvato da un veloce
movimento del busto in avanti - e TENTA, di conseguenza, di colpire, di PUNTA, la
clavicola destra di Habhel che - in caso di riuscita della deviazione precedente -
dovrebbe essere scoperta. »
18:31 Dime «muove qualche passo all'interno della sala posando lo sguardo su
Shinjzar intento a studiare la sua guardia, quindi la coda si fa avanti dal fianco destro del
fantoccio avvolgendosi alla coscia» Su quelle lame! «lo esorta individuando un po' troppa
rilassatezza nella gestione delle armi» …Habhel, bene, ma rilassate meglio le spalle e
flettete un po' di più quelle bellissime ginocchia.. «il tono assume una serietà che va
oltre l'aspetto demoniaco del fantoccio» avete di fronte uno con le orecchie a punta,
dovrete dare il massimo per contrastare la sua abilità.. Shin, a voi il colpo, lentamente
«scandisce» voglio vedere i vostri movimenti.. «a Croxi continua a parlare abbassando la
voce, ma senza voltarsi» Maledetta.. prendete.. «le dice slacciando una sacca appesa
alla cinta d'arme, dietro la schiena» andate a sfamarvi e tornte qui con le energie per
reggere le lame che vi penzolano in v
18:32 Dime *ita..
18:40 Habhel [piazzale] La voce di DIME proviene dall'interno; rilassa le spalle, abbassa
maggiormente le ginocchia e si prepara per accogliere l'attacco di Shinjzar. Lei si
impunta maggiormente al suolo quando i suoi attacchi arrivano; il primo, quello volto a
corrompere la guardia della spada lunga, riceve la lama della stessa che si lamenta sotto
quel contatto, debole suo contro MEDIO proprio, con lo scudo che invece PROVA ad
imporsi in avanti, all'altezza della propria clavicola, per provare a spingersi proprio
all'altezza del MENTO del MEZZO, in un colpo che parte dal basso verso l'alto, come se
volesse assestargli un gancio con l'orlo dello scudo che, con il suo corpo, prova a colpire
il busto.
18:41 Croxi [TO sala d'arme] «Appena ingobbita per sopportare il peso della sua inutile
esistenza non si sottrae dalla vista dei TRE SCORPIONI mantenendo le palpebre sbarrate
e scacciando via alcune chiome che le ostruiscono la veduta in modo da poter accogliere
il fagotto che DIME le lancia afferrandolo con entrambe le mani» Cosa c'è all'interno?
«…» Dalla fame che ho sarei in grado di divorare non solo il De Luis ma perfino voi..«Il
maniacale sguardo della donne si alterna tra la sacca e lo scontro tra SHINJZAR e
HABHEL movendo le mani come una forsennata sulla sacca lanciata da DIME tanto da
affannare e goderne del sol fagotto ricevuto»
18:46 Dime Alt! «sentenzia sollevando i palmi innanzi a se intimando ai due l'arresto in
posizione» fermi li.. Shin, idea meravigliosa, ma.. «si prende il tempo di osservarlo in
posa» le vostre braccia sono incrociate adesso.. «torna su habhel» anche voi non avete
Sfruttato le anche.. di nuovo in guardia.. «ordina» attacco ad Habhel, movimenti lenti..
«approfitta di quegli istanti per dedicarsi a Croxi» mantenete la calma donna.. quello che
c'è nella sacca lo dovreste mettere sulla brace prima di divorarvelo.. «quindi accoglie le
ultime sue parole sollevando la destra per imprimere nell'aria il Suo simbolo §» che il
signore vi sia guida, porterò le vostre parole a chi di dovere..
18:48 Shinjzar [ T.O| sala d'arme. ] « il debole della propria daga mancina impatta
contro il medio della spada lunga di Habhel; il contrastro è forte, le lame di legno si
scontrano e sembra che nessuna delle due abbia la peggio. La punta della daga maestra,
invece, impatta contro lo scudo un istante prima di toccare la clavicola della femmina. In
quel momento, d'istinto, lo Zar - notando l'avanzata dello scudo del pariruolo - effettua
uno slancio all'indietro, tecnicamente denominato SPARIZIONE, arretrando dapprima col
piede avanzato - il sinistro - e richiamando successivamente l'altro piede. In questo
modo, dunque, lo scudo di Habhel sfiora solamente il volto del meticcio che - una volta
evitato l'impatto - muove qualche altro passo all'indietro evitando di contrattaccare. »
Perfetto. « risponde a DIME e, di conseguenza, ritorna in guardia; piede, fianco e polso
sinistro avanti. »
18:54 Habhel [piazzale] « Ha evitato gli attacchi ed anche l'altro è riuscito ad evitarli.
L'ordine di DIME arriva chiaramente alla percezione uditiva, sempre come una voce che
rientra direttamente nel midollo della guerra. Lei permette alla spada - con un
movimento del polso - di rigirarsi soltanto per degli istanti, come il sonaglio di un
serpente, prima di porsi in quella posizione d'attacco lenta, proprio come esige DIME.
Piede destro avanzato, piede sinistro retrocesso. Scudo che copre la parte sinistra del
corpo - all'altezza del petto - e spada che viene stretta, con la lama tenuta verso il basso
che nella ricerca dell'INGAGGIO STRETTO, prova ad impattare, con il DEBOLE che ricerca
il COLLO di Shinjzar, dall'alto verso il basso, da destra verso sinistra, con il busto che
asseconda quel movimento e lo scudo che resta come protezione. »
18:55 Croxi [TO sala d'arme] «Scarta il fagotto cominciando a divorare il tacchino
cucinato e sebbene la carne sia cruda lo mastica con modi barbari e non di certo
riconducibili ad una donna: famelica e priva di modi inguacchia le dita oleandole in
miscugli di bava e grasso animale ingozzandosi, sfamandosi, riprendendo parte delle
energie. E' testimone di quanto accade nella sala d'armi e quando parla lo fa masticando
sottolineando la foga di quel tacchino donato da DIME» Grafzie ma non ho plroplio
temfo per cuocerla «Sparlocchia mentre stacca la carne cruda e con qualche piuma
rimirando gli accorgimenti di DIME sui bersagli viventi: HABHEL e SHINJZAR. Annuisce al
cenno del DEMONIO sottraendosi da quella visione ed indietreggiando. Il cammino la
condurrà verso i fuochi per l'arrosto»
19:01 Dime [sala d'arme] «non si perde, con la coda dell'occhio,il gesto aletico di
Shinjzar che si appunta mentalmente» Bene bene.. «schiude appena le labbra sottili
senza sillabare le parole ma lasciando semplicemente che il suono emerga, roco e
gutturale» Habel, meglio.. «proseguirebbe, ma le orecchie non reggono il suono di
masticazione parole farcite di tacchino con cui Croxi gli si rivolge» Discepoli, continuate
senza di me, e non fatevi male.. «risoluto si volta prendendo a seguire la donna» vi darò
io il tempo che necessitate.. «alza il tono seguendo croxi con passo deciso e pesante» vi
conviene correre, perché se vi prendo vi faccio straccio per pulire il pavimento della sala
d'arme.. «le lancia la voce uscendo dalla sala con la mancina che si posa
sull'impugnatura della luttuosa BASTARDA»

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