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18:24 Svein [ Sala d’Armi ] staziona al centro della sala d’armi con una spada lunga

nella destra rivolta con il debole verso il basso. La lama non è che un prolungamento del
braccio, completamente disteso verso il basso. Indosso ha un pettorale in metallo ed una
coppia di bracciali. In vita una cintura d’armi ed alla sinistra di quest’ultima è agganciata
una schiavona, infoderata. Borbotta [ Facciamo due scambi. Vediamo come ve la cavate
Scorpione, ora che potete fregiarVi di questa carica è molto importante ciò che mi
mostrerete. Ma soprattutto ciò che mostrerete ai nemici. ] Sorride in favore del Demone
deglutendo lentamente. Si mantiene a QUATTRO BRACCIA di distanza dallo Scorpione.
18:32 Dime [sala d’armi] avvolto nella tunica monastica sdrucita di un viola tanto scuro
da sembrare nera, osserva di rimando l’uomo con occhi color della brace viva; nella
destra la bastarda è saldamente mantenuta con il MEDIO/FORTE poggiato sulla stessa
spalla; braccio davanti a se, piegato ad angolo retto verso l’alto; il piede sinistro è
avanzato rispetto al destro e la sinistra ha già fuori dalle nocche un tris di lame di lucido
necroplasma di quindici pollici lottiani *Pare proprio che ne abbia bisogno..* sorride
maleficamente sadico nei propri confronti, dando per scontato che l’avversario conosca
l’esito del torneo a cui ha partecipato *vi do il vantaggio di cominciare umano..* quelle
le ultime parole prima di flettere le ginocchia quanto basta per avere una risporta
reattiva alle movenze di svein
18:40 Svein [ Sala d’Armi ] corruga la fronte ascoltando le parole di Dime, deglutisce
lentamente lasciando che la mano destra dia forza alla presa della lunga che viene
sollevata rivolta con il debole verso l’alto. Sfila il piede destro in avanti rivolto con la
punta verso Dime mentre il sinistro è rivolto verso sinistra in diagonale. Ha le gambe
divaricate con le ginocchia flesse. Il busto è ben eretto, leggermente piegato in avanti.
L’avambraccio destro è in diagonale, con il braccio piegato, seppur non di molto, sul
gomito omologo. Rivolge la spada verso la parte alta di Dime. Mantiene la distanza
dicendo [ Vi sfugge una cosa Scorpione, laddove non arrivo con la spada arrivo con
l’ingegno. Ma per Vostra fortuna mi siete alleato, avanti attaccate che di vantaggi ne
avete fin troppi. ] Ammicca in direzione del Demone restando in posizione.
18:49 Dime <quasi non attende neanche il termine delle parole dell’umano; gli occhi si
accendono; il piede SINISTRO, punta all’avversario, avanza, al suo seguito il destro
mantenuto all’altezza della spalla punta verso l’esterno; TENTA di accorciare le distanze
con quei passi fino all’INGAGGIO; sollevando appena la mancina artigliata per mantenere
un buon equilibrio nei passi e nel colpo che TENTA sollevando la lama dalla spalla
supportata da una spinta che parte dal busto; allunga l’ultimo passo sollevando il piede
destro per portarlo in avanti rispetto al sinistro, la lama viene sollevata verso il soffitto
con il debole TENTANDO quindi un colpo da DESTRA a SINISTRA con il DEBOLE della
lama alla SPALLA SINISTRA avversaria>
18:56 Svein [ Sala d’Armi ] storce le labbra in una smorfia guardando i movimenti di
Dime che s’avvicina. Non fa altro che muovere il piede destro verso la propria destra, in
un passo diagonale, richiama anche il sinistro. Così facendo TENTA di muoversi alla
propria destra, sinistra del Demone, mandando totalmente a VUOTO il colpo di
quest’ultimo. Così facendo inevitabilmente riduce le distanze dal Demone quanto basta
per muovere la propria lama di un movimento dall’alto a destra verso il basso a sinistra,
diagonale, mirato al GINOCCHIO SINISTRO del Demone. Accompagna quel colpo con
una rotazione del busto da destra verso sinistra. Sbotta verso il Demone [ E uno ].
Contrae la muscolatura scaricando con forza e decisione quel colpo che viene chiuso
verso l’interno.
19:08 Dime <il movimento del demone è troppo lento, la lama va a vuoto, ma
prosegue la sua corsa verso il basso; la gamba sinistra rimane in posizione quasi in
attesa del colpo di svein facendo da perno alla destra che muove verso sinistra per
assecondare la rotazione antioraria del fantoccio e seguire l’umano; la lama della
bastarda TENTA con troppa lentezza di intercettare il colpo dell’uomo che produce una
FERITA da TAGLIO LIEVE, subito colpita via dalla bastarda nel termine del suo
movimento dall’ALTO verso il BASSO, da DESTRA verso SINISTRA>
19:16 Svein [ Sala d’Armi ] prosegue quel passo verso la propria destra in diagonale.
Continua a muoversi in quel senso anche dopo aver colpito Dime. Richiama la lama al
fianco destro, davanti a quest’ultimo TENTANDO di riprendere le DISTANZA dal Demone
e tornare a QUATTRO BRACCIA - FUORI dall’INGAGGIO. Fa da perno sulla gamba destra
nella parte terminale per ruotare la propria figura e porsi davanti al Demone,
nuovamente ed in posizione. Sbotta [ Primo errore: mai tentare di colpire il fianco
arretrato del vostro avversario. Soprattutto per Voi che siete un Demone e dunque lento.
Riproviamo? ] Sospira.
19:25 Dime hmf.. <le vecchie narici si dilatano sbuffando un lattiginoso fiotto di fumo
bluastro che si dissipa in pochi istanti> … <senza una sola parola il fantoccio richiama la
gamba sinistra, ferita, indietro riprendendo posizione con la DESTRA avanzata; la lama
viene portata parallela al suolo, altezza volto con la MANO destra all’altezza della SPALLA
ed il gomito indietro; gli artigli della sinistra sono puntati in direzione dell’uomo>
Riproviamo.. <la voce roca sibila la replica ed il demone avanza verso Svein tacco punta
nel TENTATIVO di raggiungere l’INGAGGIO; spinge con la gamba arretrata fino alla
spalla destra per TENTARE un AFFONDO verso il PETTO dell’uomo; il braccio armato si
distende ed il sinistro si ritrae verso il proprio ventre>
19:31 Svein rimane lì in quella posizione osservando molto attentamente i movimenti
del Demone che avanza nuovamente in suo favore. Sgrana gli occhi serrando di scatto le
mascelle, stringe i denti irrigidendo la muscolatura facciale. Fa da perno sulla gamba
destra, lasciando piantato il piede destro nel terreno. Nel ruotare sfrutta l’avampiede
come appoggio iniziale andando poi a calcare con tutta la suola il pavimento. Striscia
l’avampiede mancino in una rotazione da sinistra verso destra - praticamente quella che
compie anche il corpo che SPOSTA l’obiettivo di DIME lasciando sfilare la spada del
demone proprio davanti alla propria figura che ora si pone frontalmente alla spada
distesa del demone. Non fa altro che abbassare in diagonale la propria lama, sfruttando
il perno sulle gambe per aver maggior forza, TENTANDO di muovere la lama verso la
MANO ARMATA di DIME - questa volta il colpo viene mosso con il PIATTO della spada.
Aggiunge [ Troppo facile. ]
19:41 Dime <troppo debole all’ira che si palesa nei suoi occhi il demone si avvede
tardivamente del movimento dell’uomo; affonda a vuoto e subisce l’onda della frustata
sulla mano destra che si apre come se avesse stretto polvere pirica accesa; la lunga
CODA di serpe scatta in un movimento dettato dall’istinto che TENTA una FRUSTATA alla
coscia dell’uomo>Figlio di.. <le labbra si serrano nel clangore dell’acciaio che colpisce il
pavimento, la coda vien ritratta prontamente ed il fantoccio viene avvolto dall’aura blu
scura che scende come vapore verso il suolo mentre assume una postura ben eretta
innanzi a Svein, capo basso> … <stringe i pugni> troppo facile..? <emerge roca la voce
dai denti affilati e serrati>
19:51 Svein colpisce la mano armata di Dime disarmando il fantoccio. Richiama la
propria spada al fianco destro. La coda di Dime lambisce appena la gamba destra
all’altezza della coscia, un sibilo, poco più poichè il Demone la richiama prontamente.
Abbassa lentamente la propria lunga dicendo con tono serio [ Troppo. Sono solo un
umano, dovrei essere polvere al Vostro cospetto Scorpione. Il fatto che sia un abile
spadaccino non mi rende migliore d’un mortale, questo sono. ] Compie un sospiro
profondo in quel frangente aggiungendo [ Primo errore: mai partire con un attacco
centrale, dritto per dritto, soprattutto come un Affondo. A maggior ragione per Voi che
siete un Demone, dunque pesante e lento, dovete cercare di sfruttare a Vostro vantaggio
le peculiarità di razza. La Vostra forza Vi permette di muovere dei colpi difficilmente
parabili dalle razze comuni senza subire danni. Dovreste cercare di colpire zone
difficilmente schivabili, mirare al bersaglio grosso per trovare un ingaggio anche
ravvicinato. Da lì avrete un maggior gioco perchè nello spazio stretto il Vostro esser
lento diminuisce perchè diminuisce anche lo spazio... ] Fa una breve pausa prima
d’aggiungere [ Il duello è un elastico. Spazio e tempo. Direttamente proporzionali. Più
spazio - più tempo. Meno spazio - meno tempo. Più spazio più difficoltà nel chiudere un
duello, ma più facilità nel difendere. Meno spazio - si può chiudere in fretta - ma nessun
margine d’errore, se sbagliamo spesso si va fuori bersaglio o in spazio ristretto e la lama
rimane dietro, un attacco sbagliato diventa un contrattacco letale. Chiaro? ] Corruga la
fronte.
19:58 Dime <le labbra si arcuano in una smorfia insofferente sulle prime parole del
prescelto, ma non replica, rimane li fermo, capo basso ad ascoltare mentre le lame si
ritraggono lentamente tra le nocche della mano sinistra; le braccia ricadono lungo i
fianchi coperte da maniche logore; l’attenzione non si discosta dalle parole di Svein>
Chiaro.. <alza lo sguardo sul mortale> ..che dovrò imparare a gestire un po’ meglio
questo fantoccio che mi ritrovo a trascinare per il Ducato.. <schifato; quindi fa per
chinarsi verso la spada tentando di riappropriarsene>
20:03 Svein solleva la propria lama piegando il braccio destro su se stesso sul gomito.
L’avambraccio tocca il bicipite per via della muscolatura massiccia. Il piatto della lama
all’altezza del medio/debole tocca contro la spalla destra coperta in parte dal metallo del
pettorale. La parte restante del debole con la punta annessa sbuca oltre la linea delle
spalle. Continua a parlare [ Dovete studiare attentamente il proprio avversario, la sua
razza con le sue peculiarità, ma anche i suoi difetti. Inoltre bisogna considerare anche le
protezioni che indossa e le armi che porta con se, tutti elementi, variabili, da sfruttare a
nostro vantaggio. Ma per far questo dovete conoscere al meglio le razze, le armature e
le armi. DateVi uno sguardo alla teoria, se avete bisogno di me o di Mattitude scriveteci.
Dovete far si che gli avversari tremino al Vostro passaggio, siete anche avvantaggiato
rispetto a me. ] Gli sorride appena prima d’aggiungere [ Andiamo ora. ] Non aggiunge
altro muovedosi verso l’uscita dalla sala d’arme.
20:09 Dime [sala d’arme] raccoglie la spada e ne solleva il pomo verso l’alto mentre la
mancina ne cerca la punta per indirizzarla nel fodero assicurato al fianco sinistro,
osserva Svein di nuovo, non lo ringrazia di certo, ma gli volge un muto e rispettoso
cenno del capo.. *Vi seguo..* aggiunge alle sue ultime parole; inguainata la spada, le
braccia si incrociano sotto le opposte maniche muovendo in direzione della porta

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