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16:10 Askraya [Porticato] Se si avvede di aver qualcuno alle proprie spalle non ne da

nota, poiché continua a camminare con quel fare arrogante, che trasmette il suo
desiderio di sopraffare finanche gli elementi, oltre che i mortali, suoi balocchi prediletti.
Ed è proprio alla ricerca di un qualche tipo di svago, che sta dirigendo alla locanda, e una
volta arrivata al portico esterno, da cui si ha accesso alle sale chiassose, si piazza sotto
di questo, cercando contatto con la schiena ad un pilastro di sostegno. Eretta, lo sguardo
rivolto alla porta di ingresso, pone la mano destra sul cuoio della frusta, che prende a
carezzare lentamente, mentre i piedi vengono protesi un po' in avanti ed accavallati fra
loro, così che il Fantoccio dalle sembianze di Mezzelfa assuma un postura scomposta e
ben poco educata. Non si preoccupa di farsi credere di natura mortale, oggi, ed infatti
non simula il respiro e persino le palpebre non vengono battute, e forse quell'assenza di
ogni segno vitale potrebbe apparire leggermente inquietante, come inquietante è il
sorriso storto che si dipinge sulle labbra, e lo sguardo fisso sulla porta in attesa che
qualcuno, chiunque esso sia, ne esca.
16:19 Keyko [Ex.Locanda|Portico] «Dimezza le palpebre a stringersi sugli occhi verdi e
scuri, ingabbiandoli dietro le lunghe ciglia nere e lasciando che il fulcro di quello sguardo
divenga la schiena di Askraya e più precisamente il mantello recante le effigi dei Signori
dei Cieli; assorta in chissà quale contemplazione via via affiora sul volto una traccia d’ira
e fastidio a fronte e sopracciglia corrugate tanto che i tratti del iso – fin al marchio nero
– ne risultano tristemente compromessi. E’ in quella contemplazione che suo malgrado si
trovano ad avviarsi verso il porticato, lei ancora distante di circa una decina di passi –
che forse vengono meno quando è la demone a fermarsi. Distrattamente la mano destra
va a premere, pellame su pellame, sul proprio petto dove vi è un piccolo rigonfiamento a
causa dei due ciondoli. E’ un battito di ciglia, il chiudersi degli occhi ed un sospiro più
ampio che ricaccia fuori dalle labbra piccole e poco promittenti e quell’espressione mano
a mano viene meno, cerca di cancellarne ogni traccia in favore di una placida
indifferenza; ne architetta e modula l’espressione con tenacia quando prova a passar
oltre il flagello e farsi largo verso l’uscio. Qualche occhiata di sbieco se quel muoversi
dovesse riuscirle.» Permesso «E’ l’unica parola che le rivolge ed in essa la limpidità della
voce e lo spiccato accento taur’quessir si fanno prepotenti.»
16:23 Dhariell [Locanda»Porticato] La figura che attraversa la porta della locanda è ben
conosciuta, tanto dagli avventori abituali quando dalla demone, lì in attesa. Mezzadrow
dai capelli bianchi acconciati con delle trecce che richiamano i costumi delle popolazioni
del nord, con la finezza dei randagi di strada ad aprire la porta con il piede con le mani
impegnate a trattenere un piatto ed bicchiere. Esce con passo lesto e probabilmente è
per questo che non fa immediatamente caso a quella sensazione di bruciore che va a
morder la pelle in corrispondenza del marchio posto dal Flagello. Flagello che cerca,
alzando lo sguardo con far perplesso a non aspettarsi probabilmente d'incrociarla su
quella soglia.
16:25 Dime [locanda] muove passo all’interno della locanda avvolto in una tunica viola
stretta in vita dalla cintura d’arme che sostiene la luttuosa bastarda sulla sinistra; due
occhi rossi si fanno vivi dalla penombra del locale; il vecchio solleva il capo mettendo in
mostra due piccoli corni sulle tempie ed il torque d’oro che porta al collo muovendo il
passo al seguito di Dhariell che lo precede; la destra si solleva a mantenere la porta per
guadagnare l’uscita dal luogo
16:28 Askraya [Porticato] «Neanche si volge a fissare Keyko, che chiede strada per
entrare, anzi, la mano destra, che carezzava lentamente il pellame della frusta, si alza
allargandosi, nel tentativo di sbarrare il passo alla Femmina d'Elfo.» E' chiuso. «Esclama,
senza manco guardarla.» Hanno lucidato giusto oggi i pavimenti in legno. «La voce è
priva d'espressione come il volto, se si eccettua il sorriso storto che le alza solo l'angolo
destro della bocca.» Ma potete sempre intrattenerVi con me. Son stata qua posta allo
scopo di intrattenere chi dovesse giungere. «Sebbene la voce non lo lasci trasparire, è
abbastanza ovvio che stia mentendo, soprattutto quando Dhariell sbuca fuori dalla porta.
Presenza rilevata già prima di vederla, poiché ha involontariamente posto un Marchio
sulla Mezza Drow.» Voi avete sempre un tempismo invidiabile, Meticcia. «Ringhia verso
di lei, facendo ricadere il braccio e così liberando a Keyko la via, se vorrà proseguire. Nel
mentre, all'interno della Locanda, la presenza di DIME viene individuata, sebbene non
vista, poiché l'Emanazione del Demonio ha un fremito, quando percepisce la presenza di
un altro Dannato nelle vicinanze, e per marcare il proprio territorio, come farebbe un
predatore, alza la propria Aura in un brevissimo fremito, qual fosse un monito.»
16:39 Keyko [Portico] «Tenta quindi di passare oltre ad Askraya e conquistare
l’ingresso alla locanda; il braccio destro già teso e pronto a provare a poggiarsi alla
maniglia che in ogni caso le sfugge via già prima che l’altra le sbarri la strada. Ogni
intenzione in principio viene meno quando è Dhariell ad aprire l’uscio e bloccarle
l’entrata insieme a DIME. Un’occhiata fugace ma è il Flagello a richiamarne la completa
attenzione tanto da portarla ad allungare il collo ed innalzare il mento così da provare a
sopperire alla differenza di altezza che le divide ed è evidentemente a proprio sfavore.»
E ditemi, se io avessi le chiavi perché quella taverna magari mi appartiene. Come
pensereste di continuare questa discussione? «Allarga le labbra piccole e poco
promittenti in un sorriso così ampio che lascia trasparire il divertimento; un baluginio
nello sguardo.» Vorreste intrattenermi Voi? «Domanda ancora e il braccio destro che
prima era teso verso l’uscio ora rimane a mezz’aria ma ripiega tentando di allungare il
pollice - coperto dal pellame della tuta fin alle mani – verso il mento altrui. Non prova
davvero a toccarla, si ferma lì come ad un valico.» Mi ricordate qualcuno e non è un
bene. «E’ un monito per se stessa che sfugge via tra le labbra schiuse, poco più che un
sussurro.» Dicevamo? «Si schiarisce la gola» Ah si che volevate intrattenermi. Eppure
son così difficile da accontentare. Sarebbe bene io prima conoscessi il Vostro nome e
potessi vedervi all’opera. Giusto per metterci a nudo, sia mai io sia troppo ingenua per
accontentare voi invece. Non ritenete che ci si dovrebbe prima valutare per bene per non
perdere tempo?
16:46 Dhariell [Portico] «Nessuna armatura, una sacca a tracolla e una coppia di
daghe in bella mostra alla cintura d'arme, con cui trattiene in vita anche una veste di un
vivace azzurro. C'è un pugnale portato dietro la schiena sfruttando un terzo fodero, ma
resta celato alla vista nascosto dal mantello nero indossato dalla mezzadrow, su cui
comunque spicca l'emblema dei Signori dei draghi nonostante la stoffa scura.» ...Che ho
fatto? «Replica con una palese perplessità tanto nel tono di voce quanto nell'espressione
del viso, che per qualche istante è specchio del ringhiare della demone. La fissa, ma son
pochi momenti in cui resta d'impiccio sulla soglia, prima di chinar il capo verso l'Artiglio e
poi scostarsi poi un po' di lato rispetto alla porta. E non v'è solo un saluto in quel chinar
del capo. Quando risolleva il mento è verso Keyko che sposta l'attenzione, a soppesarla
da capo a piedi man mano che parla. E fa per accennar a dir qualcosa, restando
comunque muta se non per un respiro sbuffato e lo sguardo che s'alza alle travi del
portico. Alterna l'elfa e la demone, e su quest'ultima si sofferma con un senso di
incertezza con ancora le mani occupate dall'ordinazione presa all'interno.»
16:48 Dime [ingresso] «tace percependo chiaramente l’aura di Askraya poco prima di
muovere passo oltre la soglia, quasi subito soffocato dalla presenza delle tre sotto il
portico; il raugbar, che mantiene sopita l’aura al suo interno, ha un fremito nel
riconoscere l’affinità di Askraya; è la prima che cerca di individuare con gli occhi» Elegos,
Simeht Durnat.. «le si rivolge con rispetto andando ad incrociare le braccia al petto nelle
maniche opposte della tunica; le ali sono celate e la coda si avvolge in spire attorno al
ventre del fantoccio» mi fa sempre bene percepire la vostra emanazione.. «aggiunge con
un cenno del capo prima di sfoderare una fila di denti affilati» vi hanno messo al
comitato d’accoglienza della locanda dunque..? «quindi si fa serio, il mento si solleva in
direzione di Keyko e gli occhi si fanno due falci di luna rossa» Siete un po’ dura d’orecchi
per averli così a punta.. se non si passa.. non si passa.. «afferma inclinando un poco il
capo sull destra, quindi alterna brevemente l’attenzione tra l’elfa e la demone alzando
infine le spalle individuando nuovamente Dhariell» Elegos.. «e sorride nuovamente,
compiaciuto, alle sue parole nei confronti di Askraya»
16:53 Askraya [Porticato] «Per la prima volta posa lo sguardo su Keyko, fissandola da
capo a piedi, senza che nulla traspaia dall'espressione del volto, che permane apatica e
vacua come se neanche avesse il soffio dell'intelletto.» Frequento abbastanza questo
luogo da sapere che non siete Voi a possederla. E non Vi ho mai vista fra i servitori e gli
Osti, prima d'ora. «Gira su Dhariell lo sguardo, che incolpevole è stata accusata di averle
rovinato la bugia appena detta, e scuote il capo.» Niente, Meticcia, rilevavo la Vostra
predisposizione ad essere una guastafeste, sempre e comunque, anche quando non lo
volete. «Anche DIME esce dalla Taverna, e allo Scoprione, che riconosce dal saluto,
rivolge un cenno del capo, prima di tornare su Keyko.» DaMoM a Voi, Seguace del Re
Rosso. «E dopo aver salutato il Demone, con tono di voce persino quieto, e visto che la
Femmina d'Elfo le chiede come vorrebbe intrattenerla, con un movimento rapido, per
quanto rapido può essere un Demone, si da un colpo di reni per ergersi dalla posizione
scanzonata contro la colonna e gettarsi verso di lei. Si spezza l'immobilità del viso ed ora
è un ringhio ferale, quello che esce dalle labbra contratte come un cane pronto ad
azzannare.» Vi garantisco che non volete scoprirlo, Mortale. «E calca su tal appellativo
con disprezzo, mentre tenta di sbarrare il cammino a Keyko. Quando poi questa alza la
mano, come se volesse afferrarla per il mento, slancia in avanti il capo, cercando di
azzannarle le dita, sebbene, come già detto, non sia certo la velocità il suo punto di
forza.»
17:09 Keyko [Portico] «Se lo sguardo di Dhariell le pesa addosso non sembra
mostralo. E’ dritta la schiena, teso il collo e alto il mento a quel cipiglio austero che non
riesce ad abbandonarla completamente. SI lascia soppesare senza nascondere nulla, dal
corpo esile e stretto in una tuta di pellame nero, dal volto affilato, la pelle verde mare e i
marchi sul volto.Tutto questo è lasciato allo sguardo altrui senza celare nulla.Il respiro, è
placido e quieto come il tono di voce che prova ad accordare a quel sorriso che le sfavilla
sulla bocca. Così è DIME a interpellarla e far si che la lingua sfugga alle labbra
solcandole senza malizia.»Comprendo che le mie parole risuonino bene all’orecchio di
pochi, eppure proverò ad essere più basica perché pure a voi possa giungere l’evidenza
di quanto avviene. Sia mai che io non sia gentile. Sono ferma e non sto parlando con
Voi, sto valutando un’offerta, la Vostra non mi alletta«E’ Askraya a richiamarne
l’attenzione e così ha ancora il braccio ripiegato verso il busto e il pollice che sorge verso
la donna.»Eppure posso affermare senza mentire che il mio titolo nel paratico è
Oste«Riferisce cercando di guardarne direttamente il volto così che quando l’altra si alza
e si avventa in avanti lei non fa altro che muoversi. La gamba destra allarga e avanza
provando così a spostarsi al fianco sinistro della demone, farsi più vicina e al contempo
deviarne l’intenzione. La mano scende appena forse a sfiorare il collo dell’altra salvando
al limite il dito.»Cosa mai potrei patire da chi porta quel saluto sulla bocca. L’ho udito da
labbra ben più affilate e crudeli. Quando la morte è solo mia non fa più paura. Non crede
17:09 Devoran [Volo] Mantenendo le ali aperte le ali angeliche per un raggio di quattro
metri, sbattendole resta in volo restando a circa venti metri dal suolo, sotto il cielo
nuvoloso. Indosso porta un armatura composta da gambali a protezione degli arti
inferiori alla vita è legata una cinta d'arme dove dormiente si trova una spada lunga,
dall'addome fino al collo una corazza con delle scanalature dietro la schiena per la fuori
uscita delle ali bianche piumate, e riposta una spada bastarda, sul capo calza l'elmo,
tutto ricoperto da una tunica bianca e il manto dove c'è la croce nera, del grado di
cadetto nei Paladini dell'antico codice, l'aura è sopita essendo assente, ormai nelle
vicinanze della locanda, rallenta il suo volo cominciando le manovre di ATTERRAGGIO.
17:10 Keyko [Portico] L’ho udito da labbra ben più affilate e crudeli. Quando la morte
è solo mia non fa più paura. Non credete? Vi devo lasciare, ma concedetemi che mi
presenti. Keyko «Bisbiglia quel finire di discorso solo per la demone»
17:13 Dime [ingresso] «il fantoccio permane sulla soglia, spalle larghe a corpirne quasi
tutto lo specchio; braccia incrociate e gambe leggermente divaricate; per Ascraya
nuovamente le prime parole che fuoriescono roche dalle labbra schiuse ed immobili» Ci
siamo già incontrati.. «mormora poco prima di osservarla tentare il morso al dito
dell’elfa; un sorrisetto mefistofelico si fa strada irradiando rughe sul volto grigio dai tratti
fini e coperto da simboli arcani, Keyko gli rivolge parola ed egli le concede sguardo»
peccato.. «si limita a replicare distogliendo l’attenzione ed oltrepassandola con lo
sguardo che si fa attento al sopraggiungere di Devoran»
Vi avvicinate a Dhariell sussurrando:
//Scusami, ho lanciato l'azione prima di te.. me ne sono accorto ora
17:15 Dhariell [Portico] Ooh.. son lieta notiate il mio impegno...«Teatrale nel modo di
fare e nella voce, con una sfumatura divertita che ben si riflette in quel suo caratteristico
sorriso da volpe. Distoglie lo sguardo poi dal Flagello, a spostarlo
verso DIME prendendosi di nuovo del tempo per soppesarne la figura prima di
rivolgergli un cenno.» DaMoM «Ne osserva e studia il volto, un interesse curioso che
viene poi meno all'agire di Askraya. Irrigidisce i muscoli quando la demone scatta in
avanti. Quel picco d'aggressività manifestata dal Flagello par aver contaminato
quell'attimo di quiete del Dragoniere. Un passo indietro, il piatto posto sopra il bicchiere
e poi entrambi lasciati a terra sulle assi del porticato, prima di tornare in piedi. E' rapido
lo sguardo con cui alterna la demone e Keyko, a metter da parte la figura di DIME per il
momento. E' l'elfa che par averne catturato l'attenzione e come a'vvicina al Flagello, la
mezzosangue cerca di spostarsi per porsi idealmente alle sue spalle, poco distante.» Mi
lasciate farle sentire cosa potrebbe patire? «Non è all'elfa che si Rivolge, pur
continuando a fissarla, ma ad Askraya senza far ancora caso al sopraggiungere di
Devoran.»
17:20 Devoran [Volo] vedendo Keyko in pericolo i quel gruppo, sbatte le ali
abbassandosi in velocità di quota, TENTANDO di avvicinarsi a Keyko per AFFERRARLA, e
riprendendo quota trarla in salvo dalle grinfie dei presenti ostili.
17:24 Askraya [Porticato] «Schiocca le fauci fra di loro, quando Keyko le sottrae la
mano che tentava di azzannare, e ringhia di nuovo, ma ora non tanto per la Femmina
d'Elfo, bensì per la presenza fastidiosa e importuna di Devoran, che con la sua
Emanazione di Themis la infastidisce. Improvvisamente innalza la propria, di
emanazione, e quando arriva ai MINIMI LIVELLI tentacoli composti di impalpabile ombra
nera si dipanano dal Fantoccio per un raggio di un metro, agitandosi qual fruste, come
se volessero flagellare chiunque la circondi, e che potrebbero causar fastidi a chi si
trovasse all'interno di tal spazio. Parla con Keyko, ma non si preoccupa di abbassar la
voce.» Oh, certo... labbra più affilate e crudeli, secondo gli usi di voler sembrare quando
non si è. Se foste astuta... Mortale... «Ne ha registrato il nome, ma non lo ripete,
conservandolo qual fosse un presente a lei solamente.» Diffidereste ben più da chi non
appare... poiché è colui che potrà piantarVi una lama nelle spalle. «Poi, con uno sbuffo
sarcastico, aggiunge.» In ogni caso non mi vanterei di essere un Oste. Pare che sia una
professione che porta sciagura, di questi tempi. «E nel dirlo rivolge a Dhariell uno
sguardo, come a sottintendere qualcosa che la Meticcia comprenderà.» Fate ciò che
desiderate, sentiteVi libera, Meticcia. «Le dice, per poi volgere a DIME.» Si, avete
ragione. «Solo ora rammenta l'incontro fra il Re degli Scorpioni e l'Esarca, di diverso
tempo prima.» Da poco la mia Emanazione ha ritrovato il legame terreno, e avevo
dimenticato di quel giorno. «Non blocca l'eventuale dipartita di Keyko, più interessata a
Devoran, di cui nota il fare.» Oh, vuol rubarmi il giocattolo. E poi dicono che sono le Ema
17:24 Askraya [Porticato] E poi dicono che sono le Emanazioni del Bene. «Sol queste
parole, a commento dell'azione del cadetto, per poi tornare su DIME.» La permanenza
nella Torre delle Ombre è per Voi gradevole? «Domanda, tenendo sotto controllo l'Elfa e
l'Angelo, per vedere cosa mai accadrà.»
17:33 Keyko «Alla domanda di Dhariell, risponde lei» Volte frantumarmi un elmo in
faccia? Baciarmi fino a strapparmi un labro? Uccidermi? Marchiarmi? Legarmi in catene?
Trascinarmi a terra per l’underdark mentre il veleno mi asfissia i polmoni e uccide
lentamente? Trasformarmi in una creatura nera e ripugnante? Spezzarmi le ossa.
Infierire fino alla mia morte? Legarmi in una sala delle torture ed indugiarvi per giorni?
Tentare di prendermi l’anima? Fari pensare che il mio corpo vada a fuoco e che ogni
vestito strappano lo senta come se mi strappassi la pelle? Ogni patimento fisico non sarà
che per il fisico e prima o poi giungerà la fine e visto come mi dissanguo facilmente
giungerà presto. Non è nulla in confronto alla pazzia dell’addio di chi serve caos o di chi
poteva dire di essere l’unica Acqua esistente. «Guarda a mezza con uno sguardo
ammonitore come si guarda una figlioletta colta in flagrante nel comportarsi male.»
Avrete la Vostra occasione, presto passerò dal Vostro castello. Per allora sono sicura
penserete a qualcosa che possa terrorizzarmi. Vi prometto che mi rivedrete.«China
appena il capo in saluto per la mezza così da estendere quel gesto verso Askraya» Ho
detto forse di essere Oste? Ripensate perché mai ho affermato tale cosa. Le parole sono
potere e vanno sapute usare con oculatezza. «Poi bisbiglia ancora solo per lei» Quelle
labbra così affilate e crudeli erano umane eppure furono la voce più nera che il mio
orecchio potesse udire. Di tutti è meglio diffidare. «Inspira profondamente. Un brivido e
Devoran le sfiora appena il braccio senza afferrala.» No, non datevi tedio. «Cerca quindi
di tornare sui propri passi a ritroso. Un cenno a DIME»
17:38 Dhariell [Portico] «E quel sorriso da volpe diventa più simile a quello di una
faina alle parole del demone. Mostra appena i denti nel sorridere, mantenendo
l'attenzione su Keyko davanti a lei. Il piede sinistro avanti, la mancina chiusa a pugno e
caricata come volesse prepararsi a colpirla con un pugno all'altezza dei reni a giudicare
dalla posizione - incurante che l'elfa stia parlando ancora. Ma la ascolta, lo si nota dallo
sguardo che, a dispetto di tutto, stesse comunque ascoltando quel lungo elenco. Bilancia
il peso del corpo, ma è un colpo che non parte mai perché il sopraggiungere di Devoran
finisce a travolgerla - fra corporatura gigantesca, armatura e ali.» VACCA THEMIS!
«Spontaneo come il buongiorno mentre perde l'equilibrio finendo ginocchia a terra, non
reggendo la differenza di peso - lasciando così anche l'elfa libera di indietreggiare e
riprendere i propri spazi e la propria strada.»
17:42 Devoran [Volo] «si ferma a circa quindici metri dal suolo passando al VOLO
STATICO quando perde la presa con Keyko» milady fate meglio a fuggire «austero il
tono mentre irradia la sua aura ai MINIMI LIVELLI di regime, una luce bianca e luminosa
esce da l'essere celestiale avvolgendo in primis solo l'angelo per poi espandersi fino a un
metro, come se difendesse quella parte di zona»
17:42 Devoran [Volo] «si ferma a circa quindici metri dal suolo passando al VOLO
STATICO quando perde la presa con Keyko» milady fate meglio a fuggire «austero il
tono mentre irradia la sua aura ai MINIMI LIVELLI di regime, una luce bianca e luminosa
esce da l'essere celestiale avvolgendo in primis solo l'angelo per poi espandersi fino a un
metro, come se difendesse quella parte di zona»
17:43 Dime «indivinduando nel candore delle vesti e delle ali di Devoran la propria
nemesi, gli occhi del fantoccio si fanno di rosso acceso; i rubini incastonati alla collana
che porta ala collo fanno eco a quel barlume; con un gesto secco si distacca dalla porta
d’ingresso sciogliendo l’intreccio delle braccia; la sinistra TENTA di raggiungere
l’impugnatura della BASTARDA mentre un paio di lunghe ali telate prende a fuoriuscire
dalle scapole; il raugbar dopo un primo sussulto inizia a vorticare su se stesso facendo
sprigionare dalle vesti del fantoccio sbuffi di fumo denso e color della notte che scende
verso il basso in vortici che lo portano a svanire - aura livello MINIMO» … «la percezione
dell’aura di Askraya gli da quel tanto di esaltazione in più nel momento in cui afferra
la’impugnatura, lo fa con ardore, la sinistra afferra la guaina della lama all’altezza del
forte, pronto a sguainare» Sono qui da abbastanza tempo per non tollerare la presenza
di quegli ammassi di piume vicino a me.. «replica prima di emulare la ricerca di
salivazione densa con un suono gutturale che proviene dalla gola del fantoccio; sputa
con forza e decisione al suolo all’approssimarsi di Devoran» ..per fortuna alla torre siamo
salvi da questa piaga.. «è tutto quello che ha per Askraya in questo momento di
concentrazione sull’angelo; non una delle parole di Keyko vien ascoltata; lo sguardo
s’abbassa invece per un attimo a controllare Dhariell che finisce a terra, quindi si rivolge
nuovamente all’angelo estraendo la lama dal fodero» Siete gionto per terminare i vostri
giorni immagino.. «la lama vien portata bassa a seguire il profilo della coscia destra,
leggermente avanzata rispetto a quella sinistra che si porta indietro bilanciando il peso
del fantoccio su entrambe le gambe mentre la lunga coda scioglie le sue spire andando
ad accarezzare il suolo»
17:51 Askraya [Porticato] «Le parole di Keyko rivolte a Dhariell le estorcono un nuovo
sorriso, falso come una moneta da tre ori.» Suvvia, se davvero Voi foste stata mai
l'unica Acqua... non Ve ne vantereste, poiché chi è Devoto a tal via sa bene l'importanza
del mistificare, del plagiare e del manipolare. «Una brevissima pausa, dopo tali parole, a
cui aggiunge anche.» E sapreste anche che la Morte è la fine di ogni possibile svago e
che viene rifuggita, da chi è qual io sono. «Torna a fissare Dhariell, e le fa un cenno,
come a dire di lasciar stare l'Elfa.» Lasciatela, costei è divertente... Blatera di un passato
ma non conosce la Storia. Le uniche labbra che potrebbero rispondere ad una simile
descrizione appartennero ad una Vampira, Impura, sotto cui io già servii la Tirannia del
Primo Esarca. Fatela pure andare... è polvere, è fallita, ed evidentemente la sua mente
ancor soffre di ciò che ha perduto. E' più divertente lasciarla dibattere nella sua caduta,
che porvi qualche tipo di termine. «L'aura, che già aveva innalzato, si porta ora ai
LIVELLI MEDI, così da scacciare l'Angelo, che essendo giovane dovrebbe soffrire
particolarmente della sua Antica Presenza, eppure neanche alza lo sguardo verso di lui,
limitandosi a dirgli, a chiare lettere.» Questo luogo è meta dei Signori dei Draghi delle
Tenebre, ma se volete farlo Vostro, io farò mio il Belvedere. Ancora una volta. «Poiché
già, in passato, il Palatium venne conquistato dai membri del Flagello.» Un abominio,
difatti! «Risponde semplicemente a DIME, di cui l'aura si unisce alla propria, in una
danza Maledetta.»
17:55 Keyko «E’ come un miasma di corpi un po’ raffazzonato, va a capire dove sta
uno ed è finito l’altro. Di fatto doveva avere Dhariell alle spalle e Askraya davanti.
L’angelo così candido e vestito di un bene che probabilmente non le appartiene più, che
prova ad afferrarla senza riuscirci. E’ nell’allontanarsi da quel tutti e nessuno che rifugge,
o almeno ci prova, ogni contatto senza neanche accorgersi di quel pugno che di fatto
non le arriva; lasciandola ignara. Scartando con un passo lesto alla propria sinistra con
le braccia che piega e porta a stringersi contro il proprio petto a rendersi ancora più
minuta mentre svicola via con la mezza che finisce a terra con l’angelo che le intima di
fuggire. Corruga la fronte fino a far si che le sopraccigli si congiungano al centro degli
occhi e sospira.» Era meglio per Voi seguire il Vostro consiglio. Vi ricorderò ovviamente.
Un angelo così prode vuoi che ce lo si possa DIMEnticare? «Non attende risposta o
mostra il benché minimo rammarico per quell’anima e il guaio in cui si è cacciato per lei;
perché riprende ad avviarsi cercando di lasciarsi alle spalle il portico» Tornerò per
rimettermi al giudizio del nuovo Esarca e tornare a servire i Cieli, ma non avete
compreso. Non ho mai detto di essere io l’unica Acqua. Colei che poteva definirsi tale e
sfumata con gli altri e io posso solo attendere il suo ritorno per servirla ancora e
agognare fino alla fine dei miei giorni di udire ancora una volta la sua Voce. «Pronuncia
quelle parole nel passare avanti alla demone e al nome di Impura accenna un sorriso ma
non commenta oltre e poi finalmente riprendere la propria strada, lasciando ognuno di
loro al proprio destino.»
18:00 Devoran [Volo] «l'aura di Askraya non può colpirlo in quanto si trova a quindici
metri dal suolo «poi verso DIME» non sono qui a cercare lo scontro con voi, il mio
giungere è stato casuale e intento a salvare l'elfa e anche se non come volevo sono
riuscito comunque nel'intento «fa una pausa» riponete pure l'arma che oggi non la
userete, almeno non con me «dice senza alcun timore l'aura permane ai MINIMI
LIVELLI» Onore e luce «saluta e sbattendo nuovamente le ali si alza ancora più di quota
volando via»
18:01 Dhariell [Portico] «Serra la mascella con il respiro che diventa un ringhio e le
mani che si chiudono a pugno graffiando le assi del porticato.» ....Io l'ammazzo. «Soffia
fra i denti, un moto di collera che le si rimesta nello stomaco. Si risolleva con il piede
calcato con forza contro il pavimento prima d'usare la gamba come perno. A dispetto
delle parole non è un desiderio omicida quello che le infetta il sangue, quanto piuttosto
una bruciante volontà di far del male che par esserne diventata parte dell'istinto. Si volta
a cercare la figura di Devoran, raddrizzando le spalle a metter mano alla coppia di Daghe
portate alla cintura ad estrarre entrambe.» Voi. ..La rappresentazione di come quella
vostra lurida Dea sia un Fallimento. «Ha perso interesse per Keyko, a rivolgerlo invece
sulla figura di Davoran, senza più far caso alle parole dell'elfa che prima, anzi, ascoltava
con curiosità perfino a dispetto dei propositi violenti. E all'espandersi dell'aura
dell'Angelo lei - corrotta dal Marchio, dal sangue e dalla sua stessa volontà - resta
all'ombra dell'influenza dei due demoni.»
18:03 Dhariell [Portico] ---» « E quando Devoran inizia a riprender quota, poi, avanza
qualche passo ad abbbandonare la copertura del portico.» Tronate qui, maledette
sgorbio piumato! «Gli sbraita dietro prima di osservarlo allontanarsi in volo, sempre più
in alto.» Tsk.. «Schiocca la lingua contro il palato, ad incurvar le spalle e abbassare le
braccia.»
18:06 Dime «muove un paio di passi avanti portandosi sulla soglia del portico per
coprire la mezzelfa Dhariell, ma soprattutto per vedere volar via l’angelo Devoran» …
«l’aura permane ancora a livelli MINIMI, lo sguardo si fa severo all’indirizzo dell’angelo,
ne segue il volo ma non replica, la lama sempre ben salda in mano e le ali frusciano
appena sfiorate dalla brezza pomeridiana» hm.. «la mezzelfa lo supera di nuovo, lascia il
contatto visivo sulla bestia a lei, voltandosi appena su Askraya» se non ricordo male mi
avete invitato in passato ad unirmi a voi in qualche sopralluogo nelle tane di quei
miserabili.. è ancora valido..? «domanda con un mezzo sorrisetto sulle labbra»
18:10 Askraya [Porticato] «Lascia che Keyko se ne vada per la sua strada, senza nulla
dire più all'Elfa, a cui ha già risposto a chiare lettere, e per quanto la concerne Ella
rimane nulla più che polvere, come la maggior parte delle Creature che popolano il
Granducato, del resto.» Fatelo, se vorrete. Ma ricordate che è dalle mie ben poco affilate
labbra, che ascolterà il giudizio. «E dopo tal risposta alla Femmina d'Elfo osserva l'angelo
che si allontana in volo, regalando ad Egli un commento sarcastico ed impietoso.» Ha
sbagliato meta. Doveva andare al tendone dei Circo, poco distante da qua. «E' offensiva,
arrogante e sempre poco disposta a tollerare chiunque, figurarsi una Lacrima di Themis
che è la propria nemesi.» Ed è pur codardo, ad evitare la Vostra Lama, Demone! «Si
rivolge a DIME, ora. A Dhariell non offre alcun commento, del resto pure il Dragoniere
non ha espresso altro che il suo stesso pensiero, quindi nulla vi è da aggiungere.»
18:18 Dhariell [Portico] «Il mento sollevato, resta ad osservare la direzione presa
dall'angelo per allontanarsi in volo. Il volto piegato in una smorfia che cerca poi
d'allontanare, a rubare un lungo respiro dal naso, prima di rinfoderare entrambe le armi
e tornare a voltarsi verso il portico e verso i due demoni.» E' la seconda.. no, la terza
volta che me lo ritrovo tra i piedi. «Cè ancora una rabbia strisciante dentro di lei, ma è
una fiamma che lentamente si placa mentre la mezzadrow torna a raggiungere l'ombra -
non necessaria - del portico. Qualche passo a recuperare il bicchiere ed il piatto lasciati a
terra poco prima, fortunatamente non rovesciati in quell'improvviso trambusto.» Al circo
potrebbe giusto esser usato per illuminar il palcoscenico... ben legato ad un palo e
pungolato all'occorrenza..«Torna a voltarsi verso i due, accennando poi a spostarsi per
sedere sull'ultimo gradino d'ingresso al portico.»
18:22 Dime Non posso darvi torto… «commenta le prime parole rivolte dalla Demone
all’angelo con una punta di rammarico; le labbra si serrano e la lama sollevata dal
pomolo con una rotazione del polso che permette alla mano sinistra di accogliere con
delicatezza il piatto del debole per accompagnarlo nella guaina» Che spreco, esporre la
mia lama alla luce e non farle vedere il sangue di quel saltinbanco.. «torna sulla
mezzelfa Dhariell lasciando che le braccia calino lungo i fianchi e le ali si rilassino sulle
scapole; muove passo verso lo spiazzo oltre il portico tornando ad osservare le due,
frontale alla locanda»
18:28 Askraya [Porticato] «Sentendo Dhariell che parla del fatto che ha già avuto a
che fare più volte con quell'Angelo si fa seria.» Bene. Ci procureremo delle Reti... come
si abbassa lo catturiamo. Poi lo inchiodiamo sul Sentiero del Bastione, con un cartello
piantato in fronte: “Per il Bastione dei Signori dei Draghi e per la Torre delle Ombre di
qua!”. «Esclama, con un carico di sarcasmo ben evidente nella voce, sarcasmo che
simula, ovviamente, essendo il Senso dell'Umorismo dell'Antico pressoché inesistente.»
Sangue... ne avesse... invece ha quel fluido... com'è che lo chiamano? «Poi, quasi
consolatoria, vedendolo riporre la spada nella guaina, pone una proposta.» Non ora, che
il luogo non è confacente, ma non disprezzerei, invero, scambiar qualche colpo d'arma
con Voi, sol per tenermi in allenamento. Almeno sarebbe un combattimento ad armi pari,
la Meticcia, qua... «Indica Dhariell, che ha ripreso il cibo e s'è seduta.» E' ben poco
divertente. E di troppo fragile costituzione.
18:37 Dhariell [Portico] «Seduta sugli ultimi gradini del portico, a prendersi il tempo e
il momento per consumare quel piccolo pasto mentre ascolta i discorsi fra i due.» No,
come in fronte..? «Spezza il discorso a finir perlomeno di masticare il biscotto dopo
averlo imbevuto nel bicchiere di latte.» Le ali. Un'ala per il Bastione, una per la Torre..
così si leggerà bene «E torna a voltare il capo abbandonando le figure di entrambi a
guardar la strada davanti a sé che porta verso la locanda. E mangia ancora mentre li
ascolta, a sollevar la mano come a far cenno di presenza verso Askraya nel coglierne il
commento, ben poco stupita del dire di quest'ultima.» Sempre a vostra
disposizione...«Quieto il tono di voce, è proprio l'assenza di ironia a sottolinearne il fare
divertito. E non si preoccupa neanche di smentire o ribattere alle considerazioni del
Flagello.»
18:40 Dime «china appena il capo alle parole di Askraya mettendo in mostra i due
piccoli corni che spuntano poco sopra le tempie» la fantasia non vi manca e questo è
certamente indice di intelletto.. «replica all’idea di piantare l’angelo nei pressi delle loro
dimore; cede in un’occhiata ai limiti della rassegnazione a Dhariell» su questo avete
ragione.. le ali.. «commenta ancora le parole della demone» ne so qualcosa.. sto per
rimettere in riga i nostri discepoli, li farò sudare e parecchio, dovrò cancellare dal loro
sguardo ogni dubbio, con la lama in mano diverranno spietate armi da guerra.. sarà
sicuramente un piacere avere qualche scambio di colpi con voi.. «gli occhi fattisi ardenti
al pensiero della lega dei discepoli, si fanno più quieti e la lingua passa sulle labbra
pregustando un allenamento di cui far tesoro» Per il momento vi saluto.. «muove
qualche altro passo in direzione dello spiazzo di fronte alla locanda spalancando ora le
grandi ali telate» Elegos.. Simeht Durnat.. «non attende replica flettendo le ginocchia
per caricare la spinta che, accompagnata da un potente battito d’ali, stacca il fantoccio
dal suolo»
18:47 Askraya [Porticato] «Ormai l'argomento Angelo è desueto, ed è evidente che
l'abbia già annoiata, del resto chi di Caos vive DIMEntica facilmente persino i torti, così
non commenta il come l'appenderebbe Dhariell, che guarda mangiare mentre parla.»
Invece che far ironia inutile, poiché io non ne comprendo il senso, perché non mi dite ciò
che volevate, l'altro giorno? «Ed ora gira lo sguardo su DIME, scrutando il Fantoccio da
capo a piedi.» Il Dragoniere, qua, se non s'appesantisce troppo, che ogni volta che la
vedo sta mangiando, son certa che sarebbe davvero lieta di potersi allenare con i Vostri
Discepoli. E son certa che ne troverete uno idoneo per una fragile Mortale di Bastarda
Razza, che compensi le sue doti e le sue mancanze fisiche. «Sentendo però il commiato
di DIME alza la mano destra, e con il dito indice fasciato nell'artiglio traccia in aria quello
Roverso, in saluto.» DaMoM Vi preservino, attenderò di conoscere quando potremo
incontrarci, per affinare un poco le mie doti combattenti. Ma non aspettateVi un
combattimento leale e cavalleresco, da me. «Aggiunge quest'ultima nota, prima di
tornare a fissare Dhariell.» Andiamo. Mi illustrerete mentre camminiamo. Vorrei andare
al Borgo a vedere un po' di botteghe.
18:52 Dhariell [Portico] Ma io devo crescere! «Bugia. Non ci prova neanche a
mascherarlo e di nuovo è finita a cadere in un'ironia che la demone non par
comprendere. Rapida finisce di mangiar l'ultimo biscotto a svuotar poi rapidamente il
bicchiere prima di rimettersi in piedi. Al di là dell'ironia e del modo di fare, è quasi
sitantaneo il suo alzarsi in piedi, pronta a seguir la demone, al cenno di quest'ultima.» Vi
seguo «Nulla più se non poi recuperare un discorso interrotto il giorno precedente
mentre s'allontanano verso il Borgo.»
18:53 Dime [volo] sbatte con forza le ali, eseguendo un cerchio nei pressi delle due
“Saremo presto in allenamento nei pressi della torre oscura.. forse questa sera stessa..
Elegos!” la destra si solleva a segnar l’aria con il simbolo del Sommo -§- prima che il
volo lo allontani dalle due, verso nord

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