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21:12 Claddagh [cdg|esterno] se ne sta seduta a gambe incrociate su una botte di legno

proprio all'esterno del circolo del gambero. ha i capelli arruffati e appesantiti dal vento
di scirocco. tagliati male, un po' sopra le spalle. socchiude gli occhi, inspirando
profondamente l'aria afosa della sera tra i vicoli. appoggia la testa sul muro poroso
dietro di sé, quello del circolo, mentre giochicchia con la corda di un braccialetto di
perline legato al polso destro. è una ragazzina che sfiora appena la maggiore età, vestita
con abiti tanto succinti quanto di bassa fattura. nello stivaletto destro nasconde un
pugnale, alla cintura, celato in parte dal mantello di stoffa nera, ha un pugnale da lancio.
le labbra sono imbellettate di porpora, e il viso è stanco e scavato, segnato da fame e
strada.
21:18 Raige [cdg-est] vanta l'architettura solida d'una fisionomia scolpita e robusta,
linee geometriche perfette che s'assemblano e, da sotto la stoffa stretta della casacca,
rivelano partizioni anatomiche di un corpo allenato da vita selvaggia. raige ha il passo
felpato di una tigre abituata a muoversi in fitte boscaglie e, guardinga, marca il territorio
a snasate preventive, continue e deleterie per i connotati affilati di un viso altrimenti
rilassato. amalgamato al buio delle prime ore notturne, si fa più distinto via via che
s'avvicina e i contorni della corporatura tornita ed inchiostrata si fanno sempre più netti:
l'andatura schietta la accusa su tutti i fasci muscolari, nervosi e tesi sotto un manto di
tribali e disegni rupestri stampati sulla pelle per l'eternità. ha un colorito bronzeo, dei
giovani in salute, due occhi scuri, e una zazzera scomposta di biondume disordinato a
completare l'aspetto di un selvatico che ritorna ancora una volta nelle strade malfamate
del regno.
21:21 Claddagh [cdg|esterno] lascia una moneta a un ragazzino dalla pelle scura che,
col su tesoro stretto tra le mani lerce e sporche, fugge via tra i vicoli più stretti senza
guardarsi più indietro. la ragazzina abbozza un sorrisetto, con le labbra vagamente
distorte in un'espressione bieca che le dipinge il volto magro. la guance scavate sono
colorate da un po' di cipria tenue, e le palpebre impreziosite da una polvere verde
piuttosto accesa. stende le gambe giù dalla botte, slegandole da quell'incrocio, e
dondolandole avanti e indietro, colpendo col tallone la botte di legno. affila lo sguardo
sulla figura di raige che s'avvicina, rimanendo puntata su di lui finché la luce fioca delle
fiaccole accese non restituirà alla ragazzina una chiara immagine della presenza del
mannaro.»
21:27 Raige [cdg-est] « prosegue lungo quel tracciato di strada, ritrovandosi quel
ragazzetto sfuggente che gli passa davanti con tanto di linguaccia impertinente,
assimilandolo tuttavia come un semplice gioco a cui ribatte con un'occhiataccia. non s'è
mai fermato, pur essendo stato distratto per un momento, arrivando da lì a poco a
prendere posto proprio di fianco - a qualche cassa di distanza a dire il vero - a claddagh.
poggia il sedere su una botte e lascia che la schiena vada semplicemente a strusciare
contro la parete ruvida alle proprie spalle. siete con la stessa classe d'uno zingaro, senza
fregarsene di come possa apparire a chiunque gli butti lo sguardo addosso. a gambe
larghe con le braccia infilate fra queste a tenere i palmi contro la botte non così vuota,
con all'interno di certo qualche cianfrusaglia che fa rumore nell'assorbire il suo peso. non
le parla ancora. si limita ad allungare il braccio sinistro, offrendole una pergamena
rovinata. » toh.
21:31 Claddagh [cdg|esterno] prende la pergamena che raige le porge tra le mani
bianche, scarne e ossute» vedete. si dice che tra i vicoli tutta la generosità che si dà,
torna indietro. «..» ho dato una moneta a un ragazzino, e voi tornate con buone notizie.
«umetta le labbra, srotolando la pergamena rovinata con lentezza esasperante.» o
almeno m'auspico, che lo siano. «dice, per poi piantare lo sguardo sul mannaro, dall'alto
in basso, per poi piantargli direttamente gli occhi azzurri sul volto e storcere le labbra da
una parte.» non ho ancora capito cosa vuole, uno come voi, dai vicoli. «sembra una
sentenza, più che una domanda posta male. alza le spalle subito dopo, cercando di
leggere il contenuto della pergamena, con il labbro inferiore tenuto stretto tra i denti.
deglutisce rumorosamente, senza staccare gli occhi dal foglio.»
21:33 ewa [Vicolo Ombroso] « E' scesa dalla schiena di Helgrim, per la sua felicità, e,
di conseguenza, gli cammina dietro. Gli occhi ambra puntati sulla sua schiena di lui. Il
gesto si ripete: braccio destro che si allunga e dita rispettive che CERCANO di chiudersi
intorno alla spalla sinistra di lui. » Vi ho già chiesto di rallentare. « Il tentativo, però,
risulta palese: non vuole che moderi la velocità ma che arresti del tutto l'incedere. Lei
indossa un paio di pantaloni aderenti che vengono risucchiati da un paio di stivali alti e
un reggipetto rigido con maniche a tre quarti; tutto di cuoio scuro. Nei calzari sono
presenti due coltelli da lancio, uno per lato. L'unica arma visibile è un pugnale alla
cintura. Lunghi dreadlocks arancioni che sono raccolti in una coda alta. Una cicatrice
nuova di pacca: dall'osso della mandibola sinistro all'angolo rispettivo della bocca. »
21:38 Raige [cdg-est] ... mi DIMEntico sempre delle cose di cui mi frega poco. « su
quel foglio non c'è altro che qualche frase che parrebbe essere buttata a casaccio con
tanto di calligrafia neanche poco chiara - un po' firma da cerusico. ritirato il braccio,
perde tempo a massaggiarsi la mascella con la mano sinistra, raschiandosi la pelle
avvolta dalla morbosa oppressione di una barba decisamente poco curata e tanto
selvaggia; al tempo stesso lascia una rasoiata sul labbro inferiore con i canini, accusando
chissà quale dolore. » ... oppure è semplicemente il caso, ma sono certo che non vi
piaceranno, credo. « preme la nuca dal capello lungo sino alle spalle e poco oltre,
disordinato e ribelle. » cercavate un'imperatrice ed ora al suo posto c'è solo un trono
vuoto. dicono che sia brava a nascondersi ma ... « non prosegue preferendo fissarla. »
indovinate: cosa potrei mai volere dai vicoli o da gente come voi?
21:39 Glykeria [VicoloFumo] avanza con una flemma tale da far scendere il latte alle
ginocchia, sotto un cielo terso di stelle. Il vento di Scirocco agita morbidamente le
lunghe trecce rosse, che ricadono su fianchi snelli, fasciati da calzoni a sbuffo, di anda
marinaresca. Un braccio e mezzo scarso, in effetti, del fisico snello e nervoso del
giocatore d'azzardo compulsivo, da rissa più che da battaglia: il tutto sormontato da un
visetto pallido e volpino, di tratti graziosi. Grandi occhi grigi spaziano nel buio del vicolo,
diffidenti: contrasto nel sorrisino quieto che indirizza, ogni tanto, verso quel mostro di
DIME al suo fianco. Completa l'abbigliamento una casacca nera, accollata ed a maniche
lunghe, di lino ed alti stivali al ginocchio, con il sinistro a celare il Comitato di
Benvenuto. Calma, Dignità e Classe riposano sotto la fusciacca grigia, annodata al
bicipite destro.
21:41 Helgrim [esterno] conserva un’andatura stoica, paramilitare ma naturalmente
spedita – perlomeno rispetto a ewa, dato che è più alto e ha le gambe più lunghe. «Già.»
non fa in tempo a mormorare quelle parole che la donna alle sue spalle lo aggancia di
nuovo per la spalla sinistra. «Avete le gambe davvero corte. Senza offesa.» si lascia
sfuggire, dopo aver inchiodato la propria andatura. Si ferma sul lato destra del vicolo
ombroso, il tempo necessario per permettere alla sua interlocutrice di affiancarlo: Ha
tutto il tempo per studiarla accuratamente, ora che ce l’ha al centro del suo campo
visivo. «Neanche due giorni nel nuovo pagliericcio e già vi fate picchiare come un cane?»
si informa in maniera del tutto informale, incalzandola con un cenno del cranio. Sorride,
mantenendo le labbra serrate come due tenaglia, e la osserva. Fermo, per ora.
21:42 Claddagh [cdg|esterno] voglio quella stramaledetta corona. «impreca,
accartocciando di nuovo la pergamena e infilandosela nella tasca destra del mantello. poi
torna su raige, scuotendo la testa e sorridendo d'un sorriso dolce e mellifluo.» ne ho
sentite così tante, di ragioni, negli anni: protezione, famiglia, noia, favori. «..» ancora
devo inquadrarvi per bene ... «s'arresta, e quando il nome non le esce dalla bocca
schiocca le dita più volte, ma il nome non sembra tornare alla memoria della ragazzina
che, subito dopo, alza le spalle con noncuranza.» qual è la vostra? «domanda ancora,
incalzandolo e inclinando la testa da un lato. di helgrim ed ewa non s'avvede, né di
glykeria, ma resta fissa sul suo interlocutore, tornando ad intrecciare le gambe sopra la
botte. morde il labbro inferiore e abbassa lo sguardo sulle proprie ginocchia, lasciate
scoperte dal pantalone di cuoio logoro.»
21:42 Dime [V.delFumo] passo misurato quello del fantoccio che veste con l'ormai
consueta tunica sdrucita, taciturno, come sempre, lascia che la brezza che solca il vicolo
frusci tra le lunghe ali raccolte sulle scapole; la coda serpentina è avvolta in vita e
carezza con la punta il fodero in cui giace la luttuosa Bastarda.. piedi nudi e braccia
incrociate nelle maniche, alza gli occhi rossi in direzione di Glykeria parlando da quelle
labbra d'anziano con misurata flemma *…dite, figlia del caos.. quale la strada che vi
ponete di percorrere.. come tale.. l'Amaranto ha dato lezione giorni fa su Dyomedes, il
sangue e la tempesta..* il tono è sempre li, tra l'interessato morboso e lo sfottente,
anziano e rugoso DIME
21:47 ewa [Vicolo Ombroso] « E' riuscita ad afferrare la spalla di Helgrim e sfrutta
quella presa per affiancarlo. Nel momento stesso in cui lui s'arresta e le sbatte il muso in
faccia, lei alza il mento per andare incontro alla differenza d'altezza. Nonostante quei
quindici centimetri di scarto negli occhi giallastri della Giaguaro c'è una fierezza che la
contraddistingue. » Vedete di frenare quella lingua. « Tira su col naso e va a ghignare.
La cicatrice sulla gota sinistra rende quel sorriso più lungo e marcato. Sicuramente
singolare. » Sapete che io tendo a non scordare niente, nh? « Si sporge appena in
avanti, andando a bisbigliare poche parole: » “Muori, cagna.” « Solo ora CERCA di tirare
indietro il braccio per liberare l'altrui spalla dalla propria morsa. » Esmeralda, io dietro al
bancone e voi davanti. Ve lo ricordate? « Quel ghigno non è sparito. »
21:48 Iryl quatta quatta sbuca fuori dalla bottega del fioraio. Lesta, richiude dietro di sè
la porta di legno che, sebben assai pesante, si richiude senza far troppo rumore. Spalle
alla porta, si appiattisce come una salamadra contro di essa. Muta, guarda la piazza,
strizza gli occhi e tende l'orecchio verso le voci che provengono dai vicoli adiacenti.
21:49 Raige [cdg-est] ... c'è una sola verità. del denaro non mi interessa affatto ma al
tempo stesso ho un certo fastidio nel vedere chi lo ostenta così tanto. ho vissuto per
molto tempo ai margini del mondo, non ho mai visitato le terre ad est e ad ovest, e devo
dire che fin'ora non mi sono perso molto. vi uccidete come cani per un pezzo d'oro ed in
molti vi inginocchiati davanti a pochi. non lo capirò mai. « solleva le spalle in un gesto
che sembra voler richiamare una sorta di sottolineatura di quel che sta dicendo. » voglio
"provare" a vivere tra i vicoli perché qui attorno non c'è altro di adatto a me. ma ancor
più desidero il momento in cui il "debole" non verrà più schiacciato dal "forte". « un
monologo che poi richiede un bel sospiro per poi rilasciare sulla bocca un sorriso di quelli
sprezzanti e piuttosto diretti. » non vi ci vedo con una corona sulla testa. « e si guarda
attorno di tanto in tanto senza mai perdere claddagh dal campo visivo. »
21:50 Glykeria [VicoloFumo] «c'ha le manine saldamente ricacciate nelle tasche, come
i farabutti di porto basso che sanno d'indolenza già così, a una prima occhiata: scruta fra
le ombre dei palazzi, tenendo spesso lo sguardo alto, verso il cielo notturno. Alle parole
di DIME, fra le guance fa capolino un sorrisetto di caratura malandrina, fermando il
passo quando ancora la Piazza è ben distante. Solleva il mento di quel tanto, valutando il
fantoccio nella sua interezza, dal sotto in su: finché non ne incontra il volto, e lì si ferma,
soppesando la vetustà dei lineamenti del fantoccio.» I nostri dei sono lontani, da queste
terre- ma il Caos impera sovrano, come vostro padre, Scintilla di Simeht, vi suggerisce
all'orecchio. «...» La mia strada prevede un vestito quantomeno dignitoso e delle scarpe:
voi, perché non ne fate uso? Questo spirito pauperista è ricordo di un tempo che fu, o
siete solo povero?
21:53 Claddagh [cdg|esterno] e chi l'ha detto che voglia metterla sulla testa?
«commenta, facendo spallucce e aggrottando la fronte in piccole rughe d'espressione. fa
per riflettere e scuote la testa.» c'è stata una persona, tra i vicoli, che ragionava come
voi. «..» li ha abbandonati, poco tempo dopo, perché, come a voi, il denaro non
interessava. «umetta le labbra e socchiude gli occhi.» qui, tra i vicoli, l'unico dio che
conta è quello del denaro. il debole? il forte? pesterei a sangue una vecchia per avere
cinque monete di bronzo. e la vecchia, è il debole. «...» qui si muore di fame, spesso.
«inspira ancora, mordendosi il labbro inferiore.» non siamo asilo per gente in cerca della
sua identità. siamo una società che mira al profitto. non a ideali. non a rovesciare i
rapporti di potenza nel ducato o altrove.
21:56 Helgrim [vicolo ombroso] è fermo sul lato destro del vicolo, girato di trequarti
rispetto a ewa. Ha la piazza alle proprie spalle, e con essa tutti i potenziali presenti, ma
la sua interlocutrice al centro del suo campo visivo. Ha il mento proiettato verso il basso
di pochi gradi, quel tanto che gli basta per ricambiare lo sguardo che l’altra le concede.
«Brava, non DIMEnticate niente.» tenta di incitarla, accordando un tono vagamente
colloquiale con una voce bassa, calda. «E’ tutto odio che vi servirà per combattere senza
mai fermarvi.» conclude, prima di riprendere a camminare verso la piazza proprio
quando lei lo libera. Ride, sotto ai baffi, alle sue spalle – proprio quando ewa riesuma
quel ricordo. «Ricordo, sì. Deve essere per questo caratteraccio che Lucciola vi ha dato
una possibilità. Mh?» si informa, mentre cammina verso il limitare.
21:56 Dime [V.delFumo] «il cappuccio calato sulle spalle rivela al collo del fantoccio un
toque ben lavorato, con un paio di gioielli incastonati che richiamano il rosso di quegli
occhi che vedono oltre le parole, il raugbar vortica morbidamente all'interno di quel
corpo che, per quanto dimostri una certa età, si erge fiero al fianco della piccola donna»
…ho sentito parlare l'amaranto di inclinazioni ben precise.. sangue.. violenza.. «le butta
li, arrestando il passo al suo fianco ed osservandola dall'alto in basso» non è la prima
volta che fate appello con modi quantomeno irriverenti al mio vestiario «si fa
meditabondo lanciando un'occhiata alla piazza» non ho interesse nel dimostrare
alcunché, scegliendo abiti degni della vostra presenza, ma sarò lieto di indossare una
nuova tunica, quando me la regalerete..
22:01 Raige [cdg-est] « solleva la gamba sinistra sino a portare lo stivalaccio in cuoio,
più precisamente la zona del tallone, a strusciare contro il bordo della botte su cui è
seduto. le braccia s'abbarbicano attorno allo stinco, serrando le dita attorno al tessuto
del pantalone rovinato, grattando i polpastrelli con una certa foga. socchiude le palpebre
alle sue parole. » di quello che possa aver fatto questo tizio, non penso possa
interessarmi. proprio come questi vicoli. « va a tirare il muso nella zona più interna del
vicolo in cui si trovano e poi verso la piazza centrale. » questa piazza è circondata da
vari vicoli ed ognuno di questi è diverso dall'altro. non so quanto importi per ognuno di
questi vicoli assomigliare all'altro, credo sia semplicemente più importante arrivare
proprio al centro della piazza in un modo o nell'altro. « si protende maggiormente verso
di lei, sbilanciandosi al di sopra della botte - non vuota - così da avvicinare il muso. » ...
22:02 Iryl mano a mano che le voci si fanno più vicine arriccia la fronte, cercando di
capire quali discorsi si stiano facendo poco più in là. Di fatto non vede ancora nessuno
nè, tantomeno, è ben visibile avvolta in quel lungo mantello munito di cappuccio in
velluto blu. Forse solo guardando bene fra le botteghe la si può scorgere, ma sembra più
una statua di sale che un essere animato e dotato di volontà e coscienza.
22:02 Glykeria [VicoloFumo] L'Amaranto parla per se stesso- io sono il Vertigo, ed ho
differenti inclinazioni: così come sono differenti gli dei di cui- in queste terre come
altrove- siamo i campioni. «sciorina, con tanta quiete di vocina aspra, ammorbidita
all'orecchio da un'ironia di fondo che pare incoercibile. Tant'è che c'ha sempre quel
mezzo sorriso stampato sul volto, nella rete delle lentiggini. Un'alzata di spalle esili
commenta il successivo parlato, ancora immota a poche cannelle dal muro di un
palazzotto.» Questa storiella del dimostrare ha perso d'efficacia da quando esiste il
concetto di dignità e di presenza: l'abito fa il monaco, sempre, e voi siete chi siete. Non
potete sembrare qualcos'altro neppure volendo, figlio di Simeht: portate onore alla
vostra genia con un'apparenza adeguata. Così sembrate soltanto sciatto, trasandato e-
ah, ve la devo regalare io? «e mignon, quasi ride.»
22:03 ewa [Pressi Piazza] « Allarga le narici e stringe la canna nasale: segni evidenti
che la Giaguaro si sta innervosendo. Ricambia quello sguardo, a muso all'insù. Quando
lui si gira e riprende a muoversi verso la Piazza del Mercato, lei sgrana gli occhi giallastri.
Se avesse le orecchie, le sbatterebbe all'indietro come il migliore dei gatti interdetti. »
Argh. « E' un verso infastidito e bestiale che fuoriesce dalle labbra spaccate della
femmina. Sputa di lato e riprende il passo, facendo sbattere le suole degli stivali sui
ciottoli. Cammina, al suo fianco. » Perché mi ha dato una possibilità, lo vedrete presto. «
Rantola ma è qui che ritorna il ghigno. » Mi domando perchè l'abbia data a voi. « E qui lo
guarda di sbieco, studiandolo. » Qualche rucola da cercare o tatuaggio che possa tirarmi
su il morale? « Diretta, prima di guardare chi si trova in Piazza: s'avvede di Iryl. » Mh.
22:09 Claddagh [cdg|esterno] alle parole che raige le sussurra, allarga un sorriso.» e
lo confermo. «..» a me non interessa il come. potreste vendervi, o essere un gran
riccone con un'ingente rendita. quello che m'importa è che, chi decide di camminare i
vicoli, li nutra con abbastanza denaro da non farli morire di sete. la fonte del denaro?
non m'interessa. «si ferma un po' in silenzio, estraendo dalla tasca un pezzo di stoffa
grigia. ci sputa sopra, con poca grazia e il fiato dai rimasugli alcolici di una sbronza
precedente.» la gente come voi ama avere le palle da marinaio e la lingua salata
d'ingiurie. «..» un'altra cosa, che vige tra i vicoli, è la gerarchia. «umetta le labbra,
inclinando la testa bionda da una parte e fissandolo con sguardo mellifluo e ruffiano.
TENTA di porgergli la stoffa, sporca del suo sputo.» legatevela al polso e siate mio
fratello. «..» o allontanatevi dai vicoli per un po'
22:10 Dime [V.delFumo] «ne cerca gli occhi lasciando che la propria aura lentamente
la lambisca e ne saggi la veridicità delle parole attraverso le sue emozioni» …volete
davvero eludere la curiosità che mi spinge a porvi domande sul vostro orientamento
ideologico, o state soltanto perorando una causa che avete DIMEnticato di affrontare..
coscenziosamente… «porta la lingua sul canino destro prima di schiudere nuovamente le
sottili labbra immote, dal raugbar le parole riecheggiano chiare» mi riscaldate sempre
l'anima con quella vostra vocetta squillante.. «sogghigna divertito riportando lo sguardo
basso su di lei senza tuttavia torcere il collo» se devo dirvelo, non ho interesse alcuno a
rientrare nello stereotipo che alberga nella vostra.. caotica.. immaginazione..
22:14 Helgrim [limitare vicolo] ha ripreso a camminare verso il portico sud prima della
mannara, ma, non appena anche l’altra comincia a muoversi, tenta di affiancarla dal lato
destro – quello che lei gli lascia scoperto. «Dovrete imparare a gestire la rabbia e a
incanalarla per arricchirci in maniera arguta.» La studia attentamente, da quel lato,
come un cane da guardia che non lascia nulla al caso. «Come vi siete fatta quello?»
indica a ewa la cicatrice che lei stessa sfoggia, quella sulla mascella, con un lento e
meccanico cenno del cranio. Rimane a osservarla per qualche lungo istante, prima di
infilarsi sotto al portico sud: ora concede una breve panoramica a ciò che li circonda.
«Fatto sta che dovete ancora dimostrarmi di valere qualcosa, Randagia.» ruota sul
posto, nel tentativo di inserirla completamente all’interno del suo cono visivo. «Non
basta accontentarne una.» poi sibila qualcos’altro.
22:16 Raige [cdg-est] « ristabilisce l'ordine delle distanze fra loro, tornando a stendere
semplicemente verso l'alto la colonna vertebrale e portandosi nuovamente a strusciare
contro la parete alle spalle. di tanto in tanto pare accusare anche sintomi di stanchezza,
evidenziati da due occhiaie piuttosto profonde e palpebre che cedono. si porta le dita
sulla fronte, massaggiandosela per un bel po'. » di certo ad una cosa che non sono
abituato, sono queste temperature così calde. su al nord si respira ancora. « e quando
torna a fissarla, non può che vedere come lo sputo finisce su quel pezzo di stoffa. lo
raccatta dalle sue mani e poi lo va a stringere attorno al polso sinistro. » sono sempre
stato abituato a lottare per ottenere e dare rispetto, così funziona nel mondo da cui
provengo. magari dietro il compenso di qualche bel sorriso, posso evitare ciò. « sfida con
quel sottile sarcasmo che non sembra venir così fuori dall'espressione truce che le sta
offrendo. »
22:17 Glykeria [VicoloFumo] «scarta di lato, indietreggiando con la rapidità di un
felino a cui abbiano pestato la coda: tiene l'aura demoniaca distante dalla sua persona,
dimostrando chiaramente l'avversità a subire tale pratica. Tant'è che s'acciglia, in quella
notte calda di Scirocco, scuotendo vistosamente la rossa testolina in frustar di lunghe
trecce rosse nell'aria.» Sono stata imboccata a sufficienza dal terrore dell'Elohim, di
Astaroth e di vostri altri antichi fratelli, per volerne desiderare ancora. «...» E sì, la voglio
eludere: come voi volete eludere- la mia.. caotica..come dite voi.. immaginazione. «ed è
lì che sorride, a distanza di sicurezza dal fantoccio, un paio di braccia abbondanti a
separarli. E c'ha ancora le manine in tasca, la criminale.» V'insegno qualcos'altro,
stasera, Discepolo: l'importanza basilare del compromesso- perché nessuno può avere
tutto, in cambio di niente.
22:20 Iryl [bottega del fioraio] Le voci si fanno più vicine e anche i discorsi si fanno più
comprensibili. Arriccia la fronte e storce le labbra sentendo pronunciare alcune parole e
sentendo il chiaro rumore di sputi. La mano sinistra si solleva per avvicinarsi alla nuca
che accarezza per darsi sollievo dalla calura. Inspira profondamente e continua ad
ascolare sino a che non scorge una figura, quella di EWE, che ne rapisce l'attenzione. La
squadra, pezzo pezzo, la guarda senza però mutare l'espressione del volto che, in una
strana smorfia, rimane lì bello fisso su quanto vede.
22:22 ewa [Limitare vicolo] « Lascia che Helgrim le cammini al lato destro, senza mai
perderlo di vista. Lo squadra dalla testa ai piedi, in modo discreto, mentre continua a
proseguire. Lo sguardo giallastro ritorna sulla Piazza: nota lo sguardo di Iryl. » Che skrad
volete? « Tuona e ritorna su Helgrim, velocemente: » Stavamo parlando del controllo
della rabbia? « Retorica in tutta risposta al suo interessamento per la cicatrice. Al suo
bisbiglio il ghigno divampa sul viso lentigginoso e selvatico della Giaguaro. » Non c'è
bisogno di far finta, anche perchè la cosa potrebbe avere risvolti divertenti. « Il tono è
comunque basso mentre la TENTA, una volta superato il Porticato Sud, di girare l'angolo
e raggiungere il Vicolo del Pesce. » Datemene la possibilità, allora. « Una proposta
gettata lì ma il corpo tradisce il tono: si va a mordere il labbro inferiore. »
22:24 Claddagh [cdg|est] «e lei, dal canto suo, gli offre un sorriso bieco, da ragazzina
viziata e impertinente. alle sue parole, una risposta più pacata, con un tono dolce e
avvolgente.» porterete rispetto a me, intanto. «commenta, alzando le spalle. poi
stiracchia le braccia all'insu, stendendo la colonna vertebrale e sbadigliando.» è tutta
scena, la mia. sono quella col cuore più morbido, tra questi vicoli. «afferma, ancora più
morbida, sciorinandogli un'espressione addolcita e così fanciullesca da far trasparire l'età
ancora poco matura che la ragazzina sembra dimostrare e celare sotto gli strati di trucco
pesante.» benvenuto a casa, ramingo. «gli sussurra, a bassa voce, calcando quel nome
con una fierezza eccitata e frizzante. scioglie l'incrocio delle gambe, smontando dalla
botte e tornando in piedi, davanti a lui.»
22:24 Dime [V.delFumo] «gli occhi del fantoccio seguono un'ultima volta da capo a
piedi l'insolente dai capelli rossi che gli si para davanti, appena si ingobbisce in sua
direzione scuotendo appena il capo ad occhi socchiusi» oh.. mi fraintendete treccerosse..
«pacato ed affabile il tono» non è mia intenzione trasmettere alcun male a voi, quanto a
nessuno della rossa schiera.. «l'aura si riavvolge sul raugbar svanendo alla vista, rimane
serio osservandola ancora» avrete un fantoccio che combatterà per sé stesso.. o un
compagno d'arme..? «secco e roco il tono che adesso sembra infiammare le rosse iridi
del fantoccio» la scelta è tutta vostra figli del caos.. sono io che porgo compromessi
Vertigo, voi riuscite a vedere bene entrambi i piatti della bilancia? «l'ira s'accende e
scema velocemente, il fantoccio par ricomporsi voltandosi verso la piazza, quasi di spalle
alla donna»
22:30 Helgrim [p.sud] «Esatto.» ribatte e annuisce, blandamente, proprio quando
l’altra gli pone quella domanda. Lo sguarda rimbalza automaticamente sulla figura
dell’elfa, dall’altro lato della piazza – davanti alla bottega del fioraio, sul limitare del
portico nord. «E mi avete appena dimostrato di non aver compreso le mie parole. M a i
abbaiare senza motivo. Allontanate ogni possibilità.» confessa con un filo di voce,
sensibilmente confidenziale a ewa. Ha gli occhi proiettati su Iryl, che invita ad avvicinarsi
con un ampio cenno della mano – accompagnato con un ulteriore movimento del
capoccione biondo. «Lasciateli avvicinare, studiateli e mordete solo se necessario. Per
necessità.» osserva la mannara per qualche istante. «Ho qualcosa per voi, al circolo.
Dovrete portare a termine una consegna per me, a tempo debito.» abbassa la voce,
esponenzialmente.
22:30 Raige [cdg-est] « la tiene sempre sott'occhio, anche quando decide di schiodare
dalla botte col fine di piazzarsi proprio di fronte. non ha più bisogno di stendersi da
alcuna parte ma inevitabilmente deve concedere la catena di vertebre in favore di
claddagh; si piega in avanti, premendo il gomito sinistro sulla superficie della botte e
lasciando che la mano vada a sorreggere il viso da una stretta serrea contro la
mandibola. la fissa attentamente, neanche fosse un predatore affamato in cerca del
primo pasto del giorno, con tanto di lingua a scivolare sull'angolo destro della bocca. »
credo sia inutile farvi il discorso del "dovrete guadagnarvelo ... " « stende solamente ora
le labbra in qualcosa di decisamente più esaltante allo sguardo fanciullesco dell'altra. » a
casa. « rifila sottovoce mentre socchiude le palpebre per un momento. » d'accordo, a
casa, mhn.
22:34 Glykeria [VicoloFumo] Il solo contatto con la vostra aura- mi genera dolore e
terrore: a me, come ad ogni altro essere della mia razza. «...» Non fate il finto tonto e
non cercate di venderla proprio a me, DIME. «lo chiama per nome, ed è una rarità: la
vocina aspra s'intesse sulle note di una sinistra pacatezza, nell'atto di portare le braccia
esili mollemente conserte al petto. Si lascia fissare e lo fissa, parimenti: e sotto la
casacca nera, in quel mutamento di posa, s'intuisce la sagoma di un torque, coperto
appena dalla stoffa» Il compromesso è un'arte- giacché basta un briciolo nello
sbilanciarsi a truffa o prepotenza. «...» Nella teoria, entrambi ci guadagnano, perdendo
relativamente poco: all'atto pratico, uno guadagna e uno perde, convinto di guadagnare.
«spiega, placida, malcelando un brivido sotto la stoffa, a certi toni del Discepolo: che
resta, sempre, un mostro. Eppure, lei sorride»
22:34 Iryl [bottega del fioraio] «Hm?» mugugna sollevando le sopracciglia mentre
guarda ancora Ewa. La osserva, inclinando la testa, come quando si cerca di capire bene
il senso di una cosa. Poi, mentre ancora guarda, l'ampio cenno della mano di Helgrim la
distoglie e la cattura. «Oh beh» mormora fra sè e sè «tanto vale vedere chi morde chi o
cosa» e se la ridacchia, beffarada. Si discosta dalla pesante porta di legno della bottega
e si muove in lodo direzione. Ad ogni passo un tintinnio lieve accompagan il suo incedere
lieve.
22:36 Claddagh [cdg|est] ho guadagnato quello di gente che non aveva alcuna remora
ad appendere per il collo nemici, ho guadagnato fiducia di condottieri e nobili con un
sorriso. «..» volete che non riesca a guadagnare quello di un fratello, ramingo? «TENTA,
con l'indice, di colpirgli la punta del naso, verso il basso. e poi gli sorride, effimera e
ruffiana come una ragazzina nel pieno della sua giovinezza.» a casa, sì. «ripete, aprendo
le braccia e i palmi al cielo puntellato di astri brillanti.» tutto questo, da oggi, è casa
vostra. difendetela da chi cerca di portarvela via. «..» se avete bisogno di compagnia, io
sarò al bordello di rosina, qualche strada più in là. «dice, e, maliziosamente, gli scocca
un occhiolino e fugge via tra i vicoli scuri, lasciandosi dietro raige e il circolo del
gambero, lasciando che lo scirocco accarezzi i suoi capelli, arruffandoli con suo bacio
ventoso della sera.» ||
22:38 ewa [Porticato Sud] « Non ha trovato impedimento nel girare l'angolo ma le
parole di Helgrim le fanno arrestare il passo. Concede il profilo all'umano, prima di
ruotare il corpo minuto e teso verso di lui. CERCA di tornargli al fianco destro mentre
incrocia le braccia sotto al seno proporzionato. Nota il gesto del Rotolasgabelli nei
cronfronti di Iryl e si lascia andare in un ghigno falsamente accogliente. Non sembra
riuscirci, in realtà. » Non sapevo fosse serata d'insegnamenti. « E' un mormorio basso.
Non guarda Helgrim, in realtà: gli occhi sono puntati sull'elfa che, nel frattempo, si sta
avvicinando. Il TINTINNIO prodotto dal suo camminare attira l'attenzione della Giaguaro
che, ad ogni modo, non si scompone. Allunga il mento il sua direzione e si lascia sfuggire
un sussurro: » ... « Tira sù col naso ed aspettare. »
22:39 Thorberg [V:DelFumo] esce a passo sostenuto dal fabbro. E' lì da qualche tempo,
ma quell'acquazzone non se lo sarebbe comunque immaginato ed ora, l'unica cosa che
manca da fare è ritornare al covo. Cappuccio tirato su e mantello che copre interamente
la corporatura, lasciando uscire solo gli stivali di cuoio ed i pantaloni, sempre neri. Al
fianco sinistro la sagoma d'una spada lunga. Si muove lesto, rapido, con entrambe le
mani a sorreggere il cappuccio sulla testa, incamminandosi verso la parte nord della
piazza, con l'intento puro di superarne il centro con lesta furtività, prima d'imboccare
l'ingresso della via del fumo. Non una parola, ma sguardi di circospezione ovunque,
notando le figure di DIME e Glykeria in lontananza. Non li riconosce, ma vede che
comunque ci siano due persone dalla fisionomia quasi familiare.
22:40 Dime [V.delFumo] Avete ragione.. «come sospirasse, in una scrollata di spalle
alate, ammette di non ammettere, lo fa con gli occhi ben piantati sulla piccola» ..non c'è
margine di avvicinamento tra noi e voi.. «e par seguire con innata naturalezza le parole
dell'umana che forse non si è accorta, il demonio sta già tentando di applicare da un po'
sui compagni d'arme» probabilmente avete dei limiti che non avevo proprio calcolato..
«modesto voltatore di frittate» eppure si dice che il caos sia per sua natura accogliente..
mai elitario, pronto a modellarsi ad ogni situazione traendone il massimo vantaggio per
avere… spinta evolutiva.. «- o collasso.. ma le ultime parole se le mangia il malefico
raugbar; DIME, il fantoccio vestito da monaco rivela un pezzo se alla volta, come il
mare infinito innanzi all'uomo»
22:43 Raige [cdg-est] « una smorfia evidente nel momento in cui il dito della donna va
a stuzzicare la punta del naso, andando ad evidenziare un'espressione un po' contratta
ma che non pare di certo stupirsi dell'atteggiamento della raggazzetta che ha di fronte. »
siete alquanto strana. « e si guarda attorno alle sue parole - prima che lei vada via. » lo
farò. questo mi riesce bene. magari la prossima volta passerò. « quindi a sua volta
scende dalla botte e va a muoversi lontano da lì, magari rifugiandosi da qualche parte a
riposare. »
22:48 Helgrim [p.sud] è fermo, impalato sotto al limitare del portico sud: parzialmente
illuminato dalle lanterne che garantiscono la visibilità del centro della piazza. Non muove
un muscolo, se non quelli direttamente interessati a mantenere costanti le funzioni vitali:
respira profondamente, tanto che la gabbia toracica aumenta di volume, mentre osserva
Iryl avvicinarsi – vista la distanza e le capacità uditive limitatamente umane, non ha la
possibilità di recepire il suo commento. Poi si allarga sulla destra, nel tentativo di inserire
ewa al centro della sua visuale – di nuovo. «E’ sempre così, quando c’è da imparare.»
poi controlla di sottecchi l’elfa. «E’ sempre la serata giusta.» confessa, confidenziale, poi
muove il piede sinistro indietro: nel tentativo di inserire entrambe le interlocutrici
all’interno del suo campo visivo. Indistintamente attento e malfidato.
22:50 Glykeria [VicoloFumo] «focalizza l'attenzione delle iridi grigie su DIME:
s'accomoda contro il muro, al riparo di una tettoia, permamendo in quel languido braccia
conserte: lentamente, la testolina s'inclina verso la spalla destra, nel moto che la rende
simile ad un cane curioso. Assapora ogni parola, soppesando la mimica e lo sguardo
rubino dell'essere di puro male innanzi a sè: non lo interrompe, né con una parola, né
con un respiro di troppo. Alfine, quando s'è fatto silenzio, fra loro: quando ce n'è così
tanto da lasciar credere che la minuscola canaglia non avrebbe più parlato, ecco che la
vocina sottile, in quel suo aspro mormorio a mezza bocca, torna a farsi udire, nell'aria
ormai satura di pioggia.» Ditemi un po'. «...» Secondo voi, io, prima: che mestiere
facevo? Presso chi, o cosa, militavo? «...» E come ho fatto a sopravvivere, così.. «e si
indica, scarsa in stazza e in altezza com'è.»
22:53 Thorberg [V.DelFumo] «Prosegue ad avanzare, però, gli occhi non puntano più
su Glykeria e DIME, quanto sulla via davanti a sé, tenendo a mente soltanto le loro
posizioni. Rapido il passo sulle pozzanghere, pesante, ma decisamente lesto, tra un
borbottio ed una bestemmia ringhiata a fil di labbra. Man mano che avanza verso la
coppia che aveva intenzione di superare a piè pari, però, riconosce la voce dei due
compagni solo quando è frontale a Glykeria e alle spalle di DIME. Si blocca di botto, con
un grande schiaffo di suola in una pozzanghera e, lentamente si volta in direzione dei
due. Li osserva, batte le palpebre rapidamente e sospira accigliato.» Vi faceva schifo
andare in locanda? Non mi pare ci manchi l'acqua per lavarci, al Covo. «Borbotta.
Ammonisce? Per niente, semplicemente li prende in giro e cerca, così, di intrufolarsi nei
loro discorsi.»
22:56 Iryl [Piazza] «cammina lentamente e ogni passo è scandito dal tintinnio della
cavigliera. Guarda fisso dinanzi a sè, un attimo su Helgrim e le sue mani e quello dopo
su Ewe che continua ad osservare» ‘Quel undome...«*buona serata”, dice. E lascia così,
in sospeso, la frase quasi si aspettasse una risposta da uno dei due. Le mani in tasca a
giocherellar con un cavatappi che porta sempre dietro con sè, il cappuccio ancora ben
saldo sulla testa che quindi non permette di vederla del tutto bene in viso. Se ne può
scorgere il sorriso, quello sì probabilmente che, ben marcato, sembra quasi una smorfia
o un'espressione di circostanza mal riuscita»
22:57 Dime [V.delFumo] «il raugbar ha un vago sussulto, si fa difficile e stressante per
il fantoccio mantenere costantemente la propria aura sopita e deve voltarsi per
inquadrare, senza riconoscerlo, la figura di THORBERG» ..ma guarda tu se devo vivere
con le orecchie tappate.. «sibila voltandosi nuovamente verso GLYKERIA e lasciando che
il commento venga abbandonato in uno sguardo esasperato» non so che lavoro avreste
mai fatto, sicuro so quello che avreste potuto fare.. «attende un attimo prima di
accennare col capo a THORBERG senza degnarlo di saluto, per ora» ..sono certo che voi
avete capito chi stesse arrivando prima che imboccasse il vicolo.. voi, la dite lunga su voi
stessa e la vostra storia.. Elegos, Sangue! «infine par rinfrancato dall'arrivo del bestione,
come in necessità d'ossigeno»
22:59 ewa [Porticato Sud] « Rimane al fianco di Helgrim mentre Iryl s'avvicina.
Istintivamente va ad allargare le narici per individuare eventuali ODORI che l'elfa si
porta appresso. Nello stesso tempo, con una discreta occhiata delle iridi giallastre, va a
sondare la sua figura nel TENTATIVO d'individuare eventuali oggetti o possibili
rigonfiamenti dei vestiti che ne farebbero dedurre la presenza. Va a sospirare e a
distendere i tratti del viso. Nonostante cerchi di risultare il più cordiale possibile, l'intera
figura si mostra con durezza: il grosso tatuaggio sul costato, le cicatrici, i dreadlocks e il
vestiario. Ma sì sa che l'abito non fa il monaco. » Milady, non vi ho mai vista. Siete
nuova di qui? « Chiede ad alta voce, prima che lo sguardo cali alle sue cavigliere che
producono il tintinnio prima – ed ancora – percepito. Solo infine un'occhiata per Helgrim,
lunga meno di un secondo: complicità o forse gratitudine. »
23:03 Odette [vicolo del fumo] «è il rumore lieve dei suoi passi sul selciato suoi passi
che l’accompagna mentre con passo lesto su dirige verso la piazza» speriamo non sia in
ritardo … non lo ricordo molto puntuale «mormora a se stessa. Sottile come un fuso,
indossa abiti dai colori scuri, melanconici quasi. Una gomma ampia marrone ed una
camicia verde scuro. A stringerle in vita una cintura di yuta. Non porta mantello, il capo
è scoperto, ed i capelli chiari e lunghi sono sciolti sulle spalle
23:05 Helgrim [p.sud] occupa prepotentemente quella porzione di portico, ricerca il
giusto equilibrio allontanando leggermente i piedi l’uno dall’altro e incrocia le braccia
davanti al petto. Alterna lo sguardo tra ewa e Iryl, avvolto nel più religioso silenzio , nel
tentativo di immagazzinare quanti più dettagli gli sia possibile. Potrebbe quasi passare
per una statua dalle modeste DIMEnsioni, tanto è fermo e imponente: genera
involontariamente un cono d’ombra che viene proiettata nella stessa direzione dalla
quale sta arrivando l’elfa. Smuove solo il cranio, avvicinando il meno al petto, per
salutarla. Nient’altro.
23:05 Glykeria [VicoloFumo] «uno schiocco secco di lingua contro il palato, nella rude
franchezza di capobanda che mignon si porta dietro: a debita distanza da DIME, ma non
abbastanza per non investirlo con la sua franchezza da mola di frantoio.» Troppi giri di
parole- non lo sapete. «...» Ed ecco qua l'errore: non lo sapete. «...» Molto male: molto
male, non conoscere il proprio interlocutore, specie quando si vuole fott- farsi ascoltare.
«la donnina, di quei suoi modi spicci da cafone del Nord, elargisce così la sua lezione:
tempo d'appoggiare le iridi chiari su Thorberg, grande e grosso com'è, da nasconderla
alla vista del mondo. Sorride, di una certa, sporca complicità, nasino all'insù: e poi torna
su DIME, placida.» Questo gradirei da voi: cercate notizie su di me. «...» E non dalla
Rait: quello sì, che sarebbe troppo facile. «...» Su di me e sul Von Carstein: qualunque
tipo, di notizia.
23:06 Fokuz [V.Del Fumo] Oggi è vestito con il completo di ordinanza. Una calza a
maglie di cotone pesante, a rettangoli rossi, verdi e bianchi. In testa il cappello da
giullare che copre il cranio, anche se qualche linea più o meno spessa, si intravede, a
lasciar intuire un disegno ricavato dalla capigliatura. Ha il mantello con la testa del
nibbio cucito su un lato del petto, ovviamente abbinato al tutone che ha sotto. Cammina
rasente il muro, a volte spostandosi, per bagnarsi i piedi il meno possibile, ma anche
tentativo di bagnarsi il meno possibile il resto del corpo.
23:10 Odette [piazza] «si ferma giunta alla fine della via. Il brusio sommesso delle
persone che la affollano le giunge alle orecchie a punta ancora prima del momento in cui
i suoi occhi sottili e chiarissimi, cinti dalle ciglia d’oro, inizino a soffermarsi su ognuna di
quelle figure. E’ incurante della pioggia che scende copiosa e che, oramai l’ha inzuppata.
I capelli attaccati al viso sono oramai scuriti e somigliano serpi lucide» Non mi pare di
vederlo«ancora sospira» Forse non verrà per via della pioggia, non è come me che la
amo!! «scuote appena il capo, continuando a cercare FOKUZ in mezzo alle figure che
animano la piazza»
23:11 Iryl [Porticato Sud] Oh no cara, tutt’altro… «e lascia cadere la frase mentre in
maniera troppo marcata forse butta l’occhio sul tatuaggio e sui capelli di Ewe» Vi fu un
tempo in cui io… la mia famiglia… noi qui si aveva…insomma…. «tira fuori una mano
dalla tasca e la fa roteare in aria prima a destra e poi a sinistra» insomma, no cara, no.
Tutt’altro che nuova. E voi? «aggiunge dopo una breve pausa. La sua espressione non
cambia, il tono della voce ha un fortissimo accento elfico, gli occhi sono fissi sui due e
non perdono un gesto o un’espressione. Per qualche istante fissa Helgrim» E voi? Non
salutate le Signore? «piccata si sporge appena in avanti»
23:12 Thorberg [V.DelFumo] «Ascolta le parole di DIME, ma non comprende bene che
discorso stessero affrontando, ma gli sorride tranquillamente, rimanendogli a tre braccia
di distanza, in maniera molto naturale.» Elegos a voi, DIME. «Sorridendogli ed
accennando un inchino con il capo. Gesto simile che rivolge alla stessa Glykeria quando
la vede sorridere a suo favore. Tranquillo, con il sorriso che rimane immoto anche
quando sente quell'invito fatto all'indirizzo del fantoccio. Non commenta, ma schiocca la
lingua sul palato e sospira placidamente.» Ora capisco perché abbiate deciso di prendere
acqua e di non andare ad ubriacarvi: si parla di cose importanti. «Mormora
tranquillamente, infilando le mani in tasca, mentre s'incammina sotto la tettoia,
affiancandosi a Glykeria. Spalle e schiena al muro, gamba destra piegata così da adagiar
la suola sullo stesso e gamba sinistra obliqua a far da perno.»
23:17 Fokuz [V.d.FumoPiazza] il ragazzo tra un salto e l'altro, un rasata di muro qua e
una la, qualche salita su degli scalini arriva in piazza, con quel rumore che lo annuncia. I
sonagli sul cappello. Arriccia il naso, fissando il cielo.Poi abbassa il capo e prima di
inoltrarsi definitavemente in piazza, dedica alcuni secondi a Glykeria, Thorberg e DIME.
Apre la missiva, la legge e non sembrano, nessuno dei tre, chi dovrebbe incontrare.
Volta le spalle al vicolo e entra in piazza. Forse non troppo lontano da Odette
23:18 ewa [Porticato Sud] « Si concentra sulla figura di Iryl. Sembra ascoltarne le
parole mentre si passa la punta della lingua sull'arcata superiore dei denti: un gesto
automatico e felino. Il suo essere bestia, alle volte, prevarica nonostante l'anzianità
razziale, tant'è che le narici sono ancora lievemente allargate e si smuovono appena. E'
l'olfatto che cerca di andare incontro al senso della vista, per sondare per intero la figura
dell'elfa: se mai non dovesse vedere niente di quello che porta con sè, ne cercherebbe,
infatti, l'odore o il profumo. » Che cos'aveva la vostra famiglia? « Domanda, visibilmente
interessata, mentre PROVA ad azzerare le distanze con l'altra. Compie passi tranquilli -
non fa niente di avventato – e quel sorriso storto non sparisce dal volto. » Salutate,
suvvia. « Nonostante stia guardando Iryl è evidente che le parole siano rivolte verso
Helgrim. »
23:18 Dime [V.delFumo] «una lenta nenia, quasi impercettibile, segue le ultime parole
di GLYKERIA, come in trance socchiude gli occhi lasciando vibrare le palpebre prima di
riaprirle in uno scatto; ingoia tutte le dolcezze che vorrebbe replicarle bruciandole in un
raugbar dalla fiamma viva; è solo aggrappandosi alla gerarchia, che si riporta con le
braccia lungo i fianchi, in apparente calma assoluta» vedrete che riuscirò a farmi
ascoltare, Figlia di Ulysses «ogni parola un sigillo che vuole prendere vantaggio sulle
intenzioni della donna; si porta quindi su THORBERG» già amaranto.. stavamo parlando
di fiducia.. pare che io abbia ancora molto da imparare.. «la fronte si cruccia sul vecchio
volto, ne seguono l'intenzione, le labbra, appare quasi sincero a volte, o quanto meno ce
la mette tutta»
23:20 Helgrim [p.sud] Non si muove da lì, gli unici muscoli interpellati sono quelli che
gli permettono di muovere il collo in modo da alternare lo sguardo tra la miserabile e
l’elfa. Si limita a serrare la presa con cui ha intrecciato le braccia davanti al petto, tanto
che il tessuto della camicia bianca, da lavoro, si tende all’altezza delle spalle. «Ah. ‘Quel
undome è un saluto?» si informa, replicando quel suono accordando un accento
nettamente più duro, ruvido, che tradisce un retaggio prettamente nordico. «Mi spiace,
non parlo la vostra lingua. Buonasera, comunque» confessa con un filo di voce,
agganciando la figura di ewa di sottecchi. Non ha ironia nella sue parole, lo dimostra sia
il tono che l’espressione che riserva ai presenti. Attento, concentrato. «Cos’aveva la
vostra famiglia, qui?» si informa, lasciandosi letteralmente sfuggire quelle poche parole.
Il suo nuovo target è Iryl, ora.
23:21 Odette [piazza] «un rumore di campanelli giunge, nonostante lo scrosciare della
pioggia, alle orecchie a punta, si volta e gli occhi incontrano la figura bardata di FOKUZ.
Per lui ha uno sguardo lungo, indecifrabile, non vede chiaramente le fattezze del volto di
chi ha davanti, complici la notte e la pioggia, ma un sorriso le curva le labbra» che si
tratti di palcoscenico o … d’altro, è sempre con le vesti d’un teatrante che vi ritrovo, è
evidente che lo avete nel sangue!«è così che si rivolge all’uomo, con tono deciso e
sicuro, alto quel tanto che può bastare per farsi udire da lui»
23:25 Fokuz [Piazza] «ora che Odette le ha parlato, in quel modo, non si può
sbagliare» Embeh, un giullare di primo ordine è un'artista tutto tondo. E «distende le
labbra maggiormente» Konrad mi ha ben sviluppato l'amore per il teatro e la scena.
«guarda Odette» Io quasi non mi ricordavo di Voi. «stringe gli occhi a tratti» Ma per
parlare, non è meglio andare sotto al portico? «guarda Odette indica il limite della
piazza» Che poi...
23:25 Glykeria [VicoloFumo] Ma io già vi ascolto- e con molta cura: e mi pregio anche
di rispondervi, perché una risposta, DIME, ve la meritate. «placida, mignon: quella
contro il muro, nuca contro la pietra, così da non dover alzare il mento e tenere il
fantoccio sempre, costantemente, al centro del campo visivo. Come s'usa con i
predatori: quelli più grandi e più cattivi.» I miei limiti sono evidenti, né il Caos che io
seguo è distruttivo come il suo «e gli indica Thorberg, lì al suo fianco, con un piccolo,
sintomatico cenno della testolina rossa. Indugia sui lineamenti del vecchio, osa
affrontarne lo sguardo al prezzo di una dolorosa torsione dello stomaco. Sembra
calmissima: così ragionevole.» Seguo il principio basilare che ad azione segue reazione,
che causa un'altra reazione: nella certezza che tornerà indietro- o nelle terga. «....» E'
una scommessa: e non sempre vince il più bravo.
23:26 Iryl [porticato Sud] Oh beh…«prova a minimizzare ma è troppo altezzosa e
spocchiosa per riuscirvi» possedimenti, denari, magioni…cosucce insomma «la mano
destra continua a roteare qua e là, accompagnando un modo di parlare che è pieno di
vezzi. La Mannara Ewe volendo potrebbe scorgere qualche petalo aggrappato al mantello
di velluto blu o sentire odore di fiori marci ma niente più.» Oh Caro «e indugia nel dire la
parola caro mentre si rivolge a Helgrim» vedo che non siete state erudito circa l’elfica
lingua. E beh, me ne dispiaccio, ma non fatevene una colpa, orsù. Avrete altri
talenti….immagino «e lo squadra senza però riuscire ad aggiungere nulla. Ne osserva le
fattezze e annuisce col capo, poi si ferma, poi annuisce di nuovo».
23:29 Odette [piazza] «Solo un istante di silenzio, di immobilità, prima di annuire» si si
avete ragione, andiamo sotto il portico, voltandosi e facendo cenno con il capo a FOKUZ
di precederla» Come femmina dovrei offendermi con voi, vi siete DIMEnticato di me!!
ma vi perdono perchè sono fondamentalmente buona, ditemi siete interessato all’oggetto
on nome e per conto del Conte Petrus? «e ridacchia per il bisticcio di parole mentre
attende che l’uomo faccia strada»
23:29 Thorberg [V.DelFumo] «Osserva DIME e, nel vederne le palpebre avverte un
senso d'inquietudine profondo che si manifesta in un vero e proprio brivido lungo la
schiena quando le riapre. Un leggero sussulto del petto in uno smorzarsi del respiro. Un
attimo, un battito di ciglia reale, prima di sorridere e sentirne le parole. Annuisce.» La
fiducia è uno dei beni più preziosi che possiede la singola persona, di qualsiasi razza essa
sia: persa una volta verso qualcuno, persa quasi per sempre. «Ammette placido.» Ma è
un argomento così delicato e profondo che c'è solo chi ne sa più di altri, ma nessuno che
ne ha l'onniscenza. «Serafico, a lasciargli comprendere che capisca bene la sua
situazione. Quando sente le parole di Glykeria, però, solleva le sopracciglia e scrolla le
spalle.» Oh, suvvia: distruttivo. Quanto siete volgare. E' solo che ho scelto il dio migliore
e più divertente da seguire. «Placido»
23:34 ewa [Porticato Sud] « Ha fatto un passo in avanti e, per questo motivo, si
ritrova più vicina a Iryl. Nel campo uditivo della Giaguaro entrano anche le voci di Odette
e Fokuz: è immediata l'espressione di nervoso. Aria calda che fuoriesce dalle narici
allargate. » … « Fatica a reprimere un ringhio basito . Immediatamente si volta verso
Helgrim che potrà percepire la stizza della Giaguaro. TENTA di scostarsi da lì per, invece,
riavvicinarsi al maschio. Se mai dovesse riuscirci lo guarderebbe dal basso. » Mi dite di
non abbaiare senza motivo ma questa sera faccio realmente fatica a controllarmi. « Il
tono è volutamente basso ma l'elfa, per caratteristiche razziali, potrà sentire senza
problemi ciò che ewa sta dicendo al Rotolasgabelli. » Rhum. Io e te. Ora. « Aggiunge un
sussurro, ancora più basso, ora. Iryl non viene più considerata ma lo sguardo scivola sul
Vicolo del Pesce. »
23:38 Fokuz [Piazza] «scuote il capo mentre lo abbassa» Mica ho detto che siete
brutta... Solo che non avevo un ricordo nitido di Voi «socchiude gli occhi» Comunque io
sto cercando qualcosa appartenuto a... «fissa Odette» L'ho mai raccontata la leggenda di
Saò Giullaò? Il primo dei giullari? «incrocia le braccia al petto» Aveva un oggetto. Spesso
si dice appunto una maschera, altre volte un cappello a sonagli... «quindi annuisce»
Vorrei vedere si l'oggetto, ma da dove arriva? «incrocia le braccia al petto»
23:38 Dime [v del fumo] sogghigna sotto la pioggia ascoltando GLYKERIA con il
cappuccio ancora sulle spalle; non sembra troppo preoccupato di bagnare il fantoccio, ne
i suoi abiti, quell'essenza malefica che deve aver ceduto ad un bagno per il suo ingresso
tra gli scorpioni, ma che di tanto in tanto emana odore di brace o zolfo.. *vale lo stesso
per me..* replica alle prime parole della donna prima di tornare su THORBERG *la fiducia
è molto più preziosa di quanto dite..* solo per il gusto di dire in suo contrasto *..e
comunque non la possiede mai una singola persona.. *parole cariche di lentezza
demoniaca* Elegos..* infine un'occhiata che, come sempre, ci tiene a riprender le misure
sui mortali prima di voltarsi verso nord e riprendere il passo

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