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21:27 Helgrim [cdg|bancone] potrebbe benissimo passare per un oste, dato che si

trova dall’altra parte del bancone – quella esclusa ai clienti – e sta travasando una
bottiglia di Amazzamannari in tre boccettine, molto meno capienti, con un’attenzione e
un livello di dettaglio chirurgico, quasi. Non concede attenzioni a nient’altro, se non a
quei movimenti calibrati. Riempie la prima boccetta, poi abbandona la bottiglia sulla
superficie e inquadra Menrve – che siede dall’altra parte, rispetto a lui. «Cosa vi ha
portato qui.» si informa, mentre la studia con la stessa passione che dedicava poco
prima all’alcol, tentando di inquadrarla dritta negli occhi. Curioso.
21:35 Menrve [cdg|bancone] Mh? «Porta gli occhi bicromi sul viso di Helgrim.
Mantiene lo sguardo in quello di lui, per diversi istanti, senza dire nemmeno una parola.
Poi solleva la spalla sinistra con fare incurante, e puntella i gomiti sul bancone. Si prende
il viso tra le mani, sospirando.» Quando ho scoperto che la gestione dell'Esmeralda era
andata - scomparsa, ho pensato che la mia unica possibilità fosse quella di scrivere a
James, che mi doveva un favore. Del resto so darmi da fare, sono stata dall'altra parte
del bancone anche io, per molto tempo. Non avevo nulla da perdere, e comunque non...
«Indugia, abbassando lo sguardo sulle boccette.» Diciamo che mi sento distante
dall'ordine costituito. La mia vita è stata secoli di persone che mi dicevano cosa fare e
come, tutto il tempo, senza darmi motivazioni plausibili o accettabili, per me. Si può dire
che non sia viva da così tanto, poi. Ma tornare al Palazzo delle Arti, no. Io ho una visione
un po' diversa delle cose. Ho creduto che chiedere asilo qui fosse la cosa migliore da
fare. «Spiega, tornando a osservare l'uomo dietro il bancone. Se ne sta seduta composta
e dritta, sebbene non sia rigida nei movimenti. Ha i capelli biondissimi legati in uno
chignon sulla nuca e indossa un completo in pelle lisa, tunica e pantaloni. Ha le braccia
scoperte - i muscoli affusolati sono pieni e definiti, non rozzi però, né tozzi. Stivali ai
piedi - un coltello da macellaio celato in ognuno. La maschera grigia, penzola oltre i
fianchi, lungo lo sgabello su cui siede.»
21:37 Dime [vicolo del pesce] cammina lentamente avvolto nel saio viola sul quale
spiccano, all'altezza della spalla destra e sul petto, le insegne scorpioniche; il cappuccio
tirato sul capo copre gli scarruffati capelli scuri e le piccole corna che spuntano dalle
tempie; osserva a destra e sinistra controllando la situazione con occhi di brace; al
fianco sinistro la lunga e luttuosa bastarda sfiora il suolo; la mano sinistra cala
sull'impugnatura dalle sembianze demoniache; la destra da una grattatina
all'attaccatura della lunga coda che segue il fantoccio sfiorando il suolo ad ogni passo
21:42 Shinjzar [ vicolo del pesce. ] « avanza - in religioso silenzio - alla destra di
DIME; le suola degli stivaloni in pelle impattano contro il terreno umido del sentiero che
conduce alla piazza del mercato. Il bastardo si muove in maniera composta, aggraziata;
indosso ha dei pantaloni scuri ed una tunica scarlatta. Assicurato alle spalle è ben visibile
un mantello su cui sono presenti le effigi dello Scorpione. Parla al superiore, quieto. »
sono troppi giorni che aspetto questa guerra, maestro DIME. « confessa, sbuffando. » le
mie daghe si stanno arrugginendo, è arrivato il tempo di riutilizzarle. « si concede una
pausa, poi continua. » dannato me che quella sera in cui avete incontrato quel diavolo
con cinque teste ero con una donnicciola di basso borgo. « e scuote il cranio,
rimproverandosi. »
21:45 Helgrim [cdg|bancone] versa un terzo del contenuto della bottiglia di
Ammazzamannari nella seconda boccetta, con una calma e una delicatezza che
matchano disdicevolmente con i modi che lo caratterizzando: freddi, duri, grezzi. Eppure
conclude quell’attività con un’evidente pazienza, lo dimostrano i movimenti e il livello di
attenzione che concede a quel travaso: gomito dell’arto destro alto e mano ferma. E
ascolta la replica di Menrve, in silenzio. «Anche qui si seguono regole e non si può agire
di testa propria.» puntualizza, quando è il suo turno, una volta che ha riempito anche il
secondo contenitore. Le dedica una voce calda, bassa e confidenziale – mentre la studia,
dall’altro lato del bancone. «Spero che James vi abbia fatto capire che qui non sono
graditi gli scrocconi e chi ha poco sale in zucca. E’ obbligatorio darsi da fare, per nutrire
tutto l’abbraccio. Mh?» e la incalza, con un movimento del cranio lento e macchinoso,
inserendola al centro del suo campo visivo – ora. «Avete una vaga idea di come siamo
organizzati, qui?»
21:51 Menrve [cdg|bancone] Anche all'Esmeralda esistevano regole. Ma erano, sono
regole che io comprendo a pieno. Che sento mie... «Mantiene lo sguardo sul viso di
Helgrim, sebbene di tanto in tanto scosti l'attenzione sulle braccia del Rotolasgabelli
davanti a sé.» Presuppongo ci sia un approccio diverso, rispetto alle regole cui mi sto
riferendo. «Scosta le mani dal viso, e le unisce sul bancone, inspirando.» Credo di avere
un'idea di come funzioni qui. Ma qualora vogliate spiegarmelo con più minuzia... «Si
stringe nelle spalle, osservando l'uomo di fronte a sé.» Insomma, son qui. Non scappo, e
ho solo da imparare. «Accavalla le gambe e decide d'incrociare le braccia sotto la linea
appena accennata del petto acerbo.»
21:54 Dime [vicolo del pesce] Questione di priorità.. «mormora a Shinjzar rivelando
una fila di denti affilati sopra la barba grigia» possiamo dire di aver avuto… sorte
favorevole.. «mantiene il passo verso la piazza iniziando ad indagare in direzione delle
lanterne che illuminano i portici» …non vi facevo il tipo… ad ogni modo pare che una
guerra si stia aprossimando e non solo quella.. ho dei progetti per evitare che i Vostri
muscoli si rilassino troppo.. dovrete solo dare tempo al tempo.. «il raugbar vortica
lentamente all'interno del tramite mantenendo l'aura demoniaca sopita» ..avete
comunque ottenuto il grado di scorpione.. è una bella responsabilità.. sono sicuro che
presto sarete chiamato a rispondere della vostra brama.. sarete pronto per quel
momento.. «il tono roco nell'ultima frase assume un'inflessione vagamente interrogativa
e la destra si solleva ad afferrare un ciuffo di barba»
21:58 Shinjzar [ piazza del mercato. ] « è armato, chiaramente; assicurata alla vita,
ben visibile, è presente la cintura d'arme. Nelle due guaine più grandi - rispettivamente
al fianco destro ed al fianco sinistro - giacciono due daghe di evidente fattura elfica sul
pomo delle quali è scolpito l'aculeo di uno Scorpione. Negli altri foderi, di DIMEnsioni più
piccole, sono presenti invece alcuni coltelli da lancio. » chiaro. « un secco cenno del
cranio alle parole di Dime, annuisce mentre continua ad avanzare. Raggiunge la piazza
del mercato, si trova in prossimità del Bazar. » sono fiero di ciò che ho ottenuto fino ad
ora, Maestro, ma questo è solamente l'inizio. « sentenzia, ambizioso. »
22:05 Helgrim [cdg|bancone] conclude l’ultimo travaso con la medesima minuzia con
cui ha riempito le altre due boccette, proprio mentre la sfarinata gli risponde. Lui ha gli
occhi proiettati sul bancone e sull’attività che sta portando a termine, ma ascolta
attentamente ogni parola. Trasuda pazienza, tanto è lento e macchinoso in ogni
movimento. Non ha svuotato la bottiglia, ci sono ancora due dita di quell’alcolico nero
come la pece. Lascia la bottiglia su tavolo e la fa scivolare con due dita verso Menrve,
accompagnandola con la stessa mano con cui la stava svuotando poco prima. «L’ultimo,
per voi.» intima e la osserva – inquadrandole il volto. Nei modi è calmo, pacato ma
freddo. «Il nostro approccio è sicuramente differente da quello del manipolo di briganti
dell’Esmeralda. Conoscevo i modi del Diavolo. Non vogliamo colare a picco, noi.»
confessa, poi ritrae la mano – dal suo lato del bancone. «Siamo divisi in due rami. C’è
quello di strada e quello professionale. Il ramo di strada è caratterizzato dai Miserabili,
scarti della società che viaggiano tra il confine della povertà e quello della delinquenza.
Come si guadagnano da vivere questi, secondo voi?» si informa, interrogandola con un
cenno del cranio – cercando di rapirne l’attenzione.
22:15 Menrve [cdg|bancone] Mh. Vediamo: contrabbando, accattonaggio, minacce,
ricatti. Penso che vada bene un po' tutto, no? «Chiede, sollevando il sopracciglio
sinistro.» Intendo dire, intanto che si porta a casa un po' di pane, non credo ci siano
problemi di sorta. L'importante è rispettare gli altri della banda. O della famiglia, come
mi diceste voi quando venni qui. «Specifica, stringendo le dita della mano sinistra
intorno al bicchierino. Abbassa lo sguardo su quello, e ci trattiene gli occhi su per un po',
prima di tornare su Coccio.» Voi vi sentite uno scarto della società, o un escluso? Io
credo che non ci sia spazio per me, per lo spazio che io voglio avere. Preferisco
autoescludermi. La società è lo scarto, non noi. «E dona un cenno del mento all'uomo. E
d'un tratto, le dita della mano si serrano sul bicchierino fino a quando le nocche non si
sbiancano.» Penso che la vera ragione per cui sia andata all'Esmeralda, e sia venuta qui
poi, è la rabbia che ho in corpo. Se proprio devo esser sincera, Coccio. Ma niente sofismi,
andate pure avanti. «Aggiunge, corrucciando lo sguardo.»
22:17 Dime [piazza] «lancia un'occhiata a Shinjzar sollevando appena il mento al quale
rimane appesa la mano destra» Avete più lame che parole con voi mezzelfo… «gli occhi
di brace scrutano intorno osservando l'ormai limitato viavai di mercanti ritardatari che
portano a casa il guadagno della giornata» ma lo scorpione non deve limitarsi a
dimostrare abilità con le lame.. «gli occhi si fanno due falci orizzontali di luna rossa ed il
passo si arresta; ali celate, la schiena si poggia su una delle colonne di fronte al Bazar»
avete già conosciuto qualcuno dei vostri fratelli e compagni d'arme immagino.. con chi
avete avuto l'onore..? «le braccia adesso si vanno ad incrociare sul petto e le labbra si
incurvano appena in un'espressione austera»
22:21 Shinjzar [ piazza del mercato. ] « sorride, in maniera meschina, alle parole di
DIME. L'espressione presente sul volto del bastardo è sinistra, cattiva. » il nonno del
Novedita, maestro Dime, diceva sempre che i pugnali non sono mai troppi. Diciamo che,
tramite suo nipote, tengo fede ai Suoi insegnamenti. « una pausa, sospira. Poi continua.
» pace all'anima sua, comunque. « e si ferma, finalmente. E' di fronte al demone, a tre
passi da lui. Lo scorpione ha una postura regale, composta, quasi militare; gambe ritte,
tronco eretto, busto rigido, braccia lunghe che si intrecciano innanzi al petto. Mento alto,
occhi color ghiaccio puntati sul volto del superiore. » ho conosciuto tutti, Maestro. Dal
primo all'ultimo ciascuno degli abitanti della Torre Oscura.. volete sapere qualcosa?
22:27 Helgrim [cdg|bancone] «Non va bene proprio tutto, anzi. Contrabbandano,
accattonano. Ma non minacciano, o almeno non lo fanno con la violenza. Perché gli
appartenenti al ramo di strada cercano di guadagnarsi il pane con ogni mezzo a propria
disposizione, ma si tratta sempre e comunque di sgangherati allo sbando.» le confessa,
di getto. Mantiene i suoi occhi inchiodati su Menrve, che la puntano come due fari
azzurri. «Non sono professionisti del settore. Parliamo di semplici raggiri o furtarelli ai
danni dei panebianco. Oppure strimpellano storie ammalianti, vendono paccottiglia di
poco valore del mercato nero. Cercano di raccogliere la ricotta, assicurandosi guadagni
m i n i m i.» la domanda che la sfarinata gli pone cattura la sua attenzione, lo dimostra
la rinnovata lucidità dello sguardo che le concede. «Perché, c’è differenza tra scarto della
società o escluso?» e la incalza, di nuovo, con l’ennesimo movimento del capoccione
biondo. «Sono stato un miserabile. Quando la Reggia dei Miserabili aveva ancora il
dominio del Tugurio. Poi mi sono specializzato.» taglia corto, senza mai perderla di vista.
«La vostra rabbia mi ricorda il ramo rosso, quello violento. Dedito alla difesa dei più
deboli dell’abbraccio. Non c’è più nessuno che si occupa di questo, oltre a me.»
22:41 Dime [piazza est. bazar] Siete molto sicuro di Voi e questo è onorevole per Voi..
«la testa del demonio si inclina come volesse osservare il soffitto del portico e muove un
paio di volte a destra e sinistra lasciando scivolare il pesante tessuto viola che ricopre il
capo sulle spalle; si rivelano così due piccoli corna e due rubini che impreziosiscono la
collana di clan facendo eco al rosso bagliore che emerge dall'abisso che il demone
trattiene nei suoi occhi» hm.. vediamo.. ditemi qualcosa di interessante sui vostri
fratelli.. ma soprattutto.. voi.. che manifestate conoscenze in tutta la torre.. ditemi
qualcosa che in pochi sanno di voi.. «nuovamente un sorriso stiracchia le labbra sottili
del fantoccio velocemente soffocato nella maschera di indifferenza che lo caratterizza; la
lunga coda intanto inizia a muoversi sinuosamente accarezzando la gamba destra del
fantoccio fino a raggiungere la guaina della bastarda»
22:45 Marsters [VicoloOmbroso] svia a passi lesti lungo il Vicolo Ombroso, con i tacchi
degli stivali che impattano a terra l'uno dopo l'altro, frenetici e incalzanti. E' una figura
alta e snella quella che si intravede tra le ombre del Vicolo e i giochi di luce creati dalle
lanterne che lo costeggiano, piazzandosi nella parte più a sinistra dove i pochi raggi
della Luna Calante non possono raggiungerlo. Carnagione chiara ne caratterizza il viso
severo e dai tratti nordici, con una cascata di capelli corvini che mossi scivolano quasi
fino alle spalle, contornandogli le guance incavate. Addosso porta una camicia nera con
le maniche strappate alla ben che meglio, mostrando le braccia nude mentre le mani
sono ben nascoste nelle tasche di un paio di calzoni chiari che gli fasciano fianchi e arti
inferiori come una seconda pelle fino a ricadere ad un paio di stivali consumati. Dei
rigonfiamenti nei lati interni di essi malcelano i COLTELLi-nel destro quelli da LANCIO-
mentre le nocche sfiorano a passi alternati BOLAS e TIRAPUGNI, rispettivamente nella
tasca sinistra e destra dei pantaloni. A capo chino avanza seppur lo sguardo puntato in
avanti occupa la parte più alta degli occhi color azzurro grigiastro, con labbra ben
serrate che trattengono un sigarillo seppur ancora spento.
22:48 Shinjzar [ piazza|est.bazar. ] « continua a guardare il demone, gli parla. » ho
voluto conoscere le ambizioni di ognuno dei miei fratelli, maestro DIME. « si concede
una pausa. » so che ora nella falange rossa ci siete solo voi, come effettivo. Io sono già
stato uno scorpione e sono già stato un aculeo ma - vista la situazione attuale - sono
disponibile a seguire qualsiasi strada. Se il Re ha bisogno di un visionario, prenderò il
mantello blu, se il Re ha bisogno di un guerriero, prenderò il mantello rosso, se il re ha
bisogno di un assassino, prenderò il mantello verde. « sentenzia, serio. » la terza strada
è già calcata da Vertigo e, da quanto ho compreso, anche il De' Louis vuole seguirla. La
nordica, invece, credo sia per la diplomazia; dannazione non è mai nella torre oscura,
ricerca sempre informazioni. E' la degna erede di Peleo e Pachos, a mio parere. Xirium,
invece, non lo vedo da tempo. « riflette, ancora. » per quanto riguarda i discepoli,
invece, gli altri prospetti non mi sembrano molto interessanti. Ad eccezione del nano,
invero, che non ho avuto ancora modo di valutare.
22:51 Menrve [cdg|bancone] «Ascolta con attenzione le parole di Helgrim, annuendo
debolmente.» Mh. Adesso è molto più chiaro. Ad ogni modo, sì. Mi piacerebbe imparare
da voi, se lo voleste. Il vostro ramo, intendo. «Dona un'ulteriore occhiata
all'ammazzamannari, quindi torna su Coccio con il sopracciglio sinistro inarcato.» C'è
qualcos'altro che devo sapere a riguardo? Oltre a panebianco, ricotta, e... che altro avete
detto? Che poi, voglio dire, se contestualizzo si comprende il significato, ma solo per non
fare errori nel linguaggio tecnico. «Si rinserra nelle spalle, prima di annuire.» C'è
differenza. Un conto è essere escluso, un conto è autoescludersi. Io appartengo alla
seconda categoria. Se volessi, potrei tornare indietro e tornare a far parte della
borghesia, ad avere uno stipendio mensile. Invece no, io ho preferito fuggire da tutto
questo. «Solleva la boccetta verso il Rotolasgabelli.» Ma si può bere? «Domanda, con
espressione perplessa.»
23:01 Dime [piazza est. bazar] «ascolta le parole del mezzelfo continuando a tratti a
studiarlo dal sotto in su, scrollando appena le spalle» Siete stato aculeo dunque.. «le
braccia si sciolgono e la schiena si incurva appena in avanti permettendo al vecchio
tramite di scostarsi dalla colonna» la vostra perizia di dettagli mi colpisce Scorpione,
devo ammetterlo.. le vostre orecchie farànno molto comodo ala fatellanza, ne sono
certo.. ma.. «il volto solcato da simboli arcani manifesta un bagliore bluastro ed alcuni
fiotti di fumo blu calano dalla veste del fantoccio vaporizzando al suolo» andiamo dunque
verso la torre, voglio mettere quanto prima alla prova la vostra sicurezza.. il neo
discepolo Mug è un altro elemento molto valido per la fratellanza, ma dovremo imparare
a sfruttare al meglio le potenzialità di ciascuno.. a prescindere, a volte, dalle esigenze
personali..
23:02 Marsters [Piazza|P.Sud] « giunto sulla Piazza del Mercato nemmeno si ferma e
continua, virando a sinistra verso il Porticato Sud e scomparendo sotto la zona d'ombra
di esso suppur da quel momento passa meno inosservato in quanto la figura svia tra gli
angoli di luce ed ombra che si alternano ad ogni colonna, sfilando accanto al colonnato
che sostiene la parte più esterno di esso. E' uno scatto del capo ha quando sente un
vociare lieve seppur ancora non riconoscibile nella zona della Piazza oltre lo sbocco del
Vicolo del Pesce zona verso la quale lui stesso si sta dirigendo. Socchiude le palpebre
tanto da renderle una minima fessura lo sguardo azzurro grigiastro quando si focalizza
su DIME e Shinjzar nei pressi esterni del Bazar, reclinando il capo verso la spalla destra
come a volerli mirare da una prospettiva migliore mano a mano che si avvicina, sfilando
lungo il Porticato Sud. Il sigarillo è li, sempre piazzato tra i denti mentre il petto si gonfia
in un ampio e soppesato respiro dalle ampie narici e a pieni polmoni.»
23:06 Shinjzar [ vicolo del pesce. ] « un secco cenno del cranio alle parole di DIME,
annuisce. » viviamo per essere i migliori, maestro. E cosa rende migliori se non
l'attenzione per i dettagli? « domanda, in maniera retorica, al superiore. Si muove,
quindi, verso il vicolo del pesce; dona le spalle alla piazza del mercato. » andiamo
dunque. « e sparisce - insieme al maestro - inghiottito dalle ombre della notte. »

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