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I

ALBUM VAMPIRI POESIA DIARIO DI LETTURA


Artaud Marryat Caro Saba, Nel circolo
che surreale al sangue caro Sereni di Pound
Una storia di dolori Storia-horror Un carteggio Il Rinascimento
per immagini nell’era di Dracula «antimondano» di Nanni Balestrini
DÉCINA LOMBARDI P. II D’AMICO P. IV TESIO P. VI CORTELLESSA P. VIII

NUMERO
ANNO XXXIV
1728
SABATO 21 AGOSTO 2010

EDITORI
IN VACANZA
tuttoLIBRI
LODIGIANI
NEL MARE
DI SHELLEY
A Lucerna per ascoltare
Abbado. Nel Vallese per
assecondare desideri di
famiglia. Un po’ a
sorpresa «niente viaggi
al Nord» per la «signora
dei fiordi», la prima in La corte della
Italia ad avere deciso di Moschea
esplorare di Tophane
sistematicamenteda («Ricordi di
oltre 20 anni, con la sua Costantinopoli»,
Iperborea, la letteratura Jean Brindesi,
scandinava e dintorni. «I circa 1855)
miei interessi letterari, la
mia affinità con i temi e i
valori, il mio amore per
società più rispettose
degli altri, più civili, mi
fanno amare quei Paesi,
ma in realtà sono del
tutto mediterranea...».
Così, l’estate per Emilia
Lodigiani è la Liguria del
ALESSANDRO
BARBERO Viaggi meravigliosi / 8 Dall’epoca d’oro dei sultani ottomani,
All'epoca d'oro dei
Golfo Paradiso, «vero
luogo dell’anima che
sultani ottomani, fra Cinque quando a dominare era soprattutto la curiosità di conoscere meglio
e Seicento, gli occidentali
coincide con i luoghi
dell’infanzia. Mi basta
che arrivavano a Costantino- un nemico, all’era moderna, alla voglia di sperimentare sensazioni esotiche
poli non erano mossi dalla ri-
arrivare alla curva

L’arcobaleno
cerca dell'esotismo. Nei loro
sull’Aurelia,veder racconti traspare soprattut-
comparire il profilo del to l'avida curiosità di cono-
monte di Portofino, per scere meglio un nemico di
sentire un po’ di felicità cui si è tanto sentito parlare,
riaffiorare dal ma non lo stupore o la mera-
profondo». La giornata viglia che oggi associamo al-

di Costantinopoli
la scoperta di luoghi esotici.
comincia presto «con i
L'esotismo e i pericoli stava-
giornali, la mitica no tutti nel viaggio, che attra-
focaccia, le nuotate da versava l'estrema periferia
"long-distanceswimmer" d'Europa, e non nella meta.
(nel mare di Shelley), le Pochi ci arrivavano per ma-
letture». Quest’anno re; almeno per chi veniva
legate all’autunno di dall'Italia, era più comodo
Iperborea che uscirà con sbarcare sulla costa dalmata
una biografia romanzata e di lì proseguire a cavallo, carovana di cammelli, e tutti la sempre maggiore difficol- viaggiatori occidentali la pa- 1870 e il 1879 viaggiò in Euro-
di Maometto di Kader un trekking che poteva dura- si fermavano a bocca aperta tà di trovare del vino; e allora ura e il rispetto hanno lascia- pa e nel Mediterraneo scri-
re anche un mese e mezzo, e ad ammirare le bestie mera- diventavano preziosi gli to il posto alla condiscenden- vendo corrispondenze, e pub-
Abdolah e
con emozioni garantite. Nel- vigliose; si sorpassava un ebrei, presenti un po' dapper- za di chi crede fermamente blicando ben sei libri di viag-
un’«autobiografia»di le relazioni che gli inviati ve- carro chiuso trainato da bu- tutto, pronti a mettere in mo- d'appartenere a una civiltà gio. Vale la pena di segnalare
Gesù di Göran Tunström. neziani leggevano in Senato fali, su cui una signora turca vimento le loro conoscenze e superiore; e con essi è venu- che Edmondo a quell'epoca
«Approfondimentisu dopo il loro ritorno si tocca se ne andava a una festa di dare una mano ai viaggiatori to meno il desiderio di ritro- non aveva ancora partorito
questi grandi temi, dal con mano la fatica di adden- matrimonio, e mentre si spaesati. Ma tutte queste dif- vare anche a Costantinopoli Cuore, e che all'inizio del de-
Vangelo di Saramago al trarsi in paesi inospitali, l'Al- chiacchierava con gli uomini ficoltà cessavano di colpo l'aria di casa, sostituito da cennio aveva appena venti-
Gesù di Mauriac al bania, la Bulgaria, la Grecia, di scorta si cercava di oc- quando si arrivava a Costan- una voglia nuovissima, che quattro anni, sicché oggi lo
Maometto di Al-Tabari». dove i bey ottomani garanti- chieggiare, vanamente, at- tinopoli, metropoli europea nessun uomo del passato classificheremmo nell'onni-
Aspettando, a fine mese, scono a fatica la sicurezza. dove cristiani ed ebrei erano presente categoria dei «gio-
ospite gradito, Bjorn Paesi di briganti dove ogni Quando il capo della numerosi quasi quanto i mu- De Amicis arrivò vani scrittori»; nessuno dei
viaggiatore deve tenere l'ar- sulmani: il quartiere di Pera, quali, però, troverebbe soste-
Larsson con i suoi saggi scorta era un veneziano a Istanbul in piroscafo,
chibugio a portata di mano, e dov'erano concentrate le ca- gno nei nostri giornali per fa-
inediti Leggere per vivere,
«per parlare di libri, cioè
dove mentre si fa tranquilla- rinnegato, che mandava se dei frenk, gli occidentali, gli apparve re tanti viaggi, e così lunghi,
mente colazione sull'erba pullulava di osterie. Sbarcan- né forse avrebbe la forza fisi-
d’amore». può capitare che i contadini i suoi saluti do a Galata dalla barca con una città coloratissima, ca di produrre così tanto.
MIRELLA APPIOTTI del posto ti mostrino una a un signor Tiepolo... cui si era attraversato il Cor- bianca rosa e verde Il più memorabile di quei
chiazza scura sulla strada, no d'oro poteva quasi sem- libri è il penultimo, Costanti-
spiegando come se niente traverso le cortine ben tira- brare d'essere ritornati a ca- avrebbe mai potuto capire: nopoli, pubblicato nel 1878.
TUTTOLIBRI fosse che è il sangue d'un te. Poi, magari, si scopriva sa, se lì a pochi passi i capan- quella di sperimentare sensa- De Amicis arrivò a Istanbul
viandante ammazzato e de- che il baffuto capo della scor- noni dell'Arsenale, il podero- zioni esotiche. Compariva in piroscafo, dopo dieci gior-
A cura di: rubato il giorno prima. ta era un veneziano rinnega- so impianto industriale in cui una figura nuova, il viaggia- ni di navigazione da Messi-
LUCIANO GENTA
con BRUNO QUARANTA
Si andava per intermina- to, che raccomandava di sa- il sultano teneva in magazzi- tore di professione, che rac- na, e la descrizione dell'arri-
bili strade di polvere, gua- lutargli, al ritorno, un signor no le sue galere, non avesse- contava le sue avventure al vo è un pezzo di bravura che
tuttolibri@lastampa.it dando fiumi e costeggiando Tiepolo o un signor Morosi- ro ricordato anche al più di- pubblico dei lettori di giorna- oggi stringe il cuore, perché
www.lastampa.it/tuttolibri/
laghi, su e giù per pietraie e ni, che aveva conosciuto be- stratto l'immensa e minac- li. Uno di questi professioni- descrive il lento svelarsi, col
attraverso cupe foreste, do- ne in un'altra vita. ciosa potenza militare dell' sti fu per parecchi anni Ed- venir meno della nebbia mat-
LA STAMPA ve ogni incontro era motivo Via via che ci si addentra- impero. mondo De Amicis, scrittore
d'allarme, o perlomeno di va nei paesi abitati dai tur- Poi il mondo è cambiato. già famoso per i racconti di
sorpresa: s'incontrava una chi, si annotava, sospirando, Nel Sette e Ottocento, fra i La vita militare, che fra il p Continua a pag. II
II Personaggi e storie
ALESSANDRO TAMBURINI il senso di estraneità dalla vita di sempre comincia a scavare latitudine. Ciò che poteva concludersi come un incidente
Il sogno spezzato di Adonai solchi di dubbio e rimorso nella mente di Michele. Comincia
così, da qualche labile indizio, la ricerca che lo condurrà sulle
luttuoso, diventa arma di conoscenza, di riscatto da
quell'indifferenza che ci accompagna quotidianamente
= E' notte e diluvia quando l'architetto Michele Capriati tracce e nella memoria di Adonai, da una Roma in cui quando «gli altri», «i diversi», rientrano nel bollettino
torna a casa dalla sua tenuta di campagna. Sembra un sacco l'eritreo era approdato in fuga dal suo paese eternamente in anonimo delle statistiche. Romanzo di ricerca - ricerca
quello che vola sul cofano della sua auto in tangenziale. Ma guerra, fino ad Asmara, dove l'architetto si reca infine per d'integrazione, di conoscenza, d'amore - Quel che so di
da quel momento la vita di Michele non sarà più la stessa. aprire un varco di perdono con la sua famiglia. Adonai aggiunge un commosso tassello alla letteratura che
Adonai Gebremansour era un giovane immigrato eritreo Il percorso del nuovo romanzo di Alessandro Tamburini guarda avanti, oltre le beghe campaniliste di un paese
ricco di sogni e di speranze. Ora giace sull'asfalto bagnato, (Quel che so di Adonai, Italic, pp. 236, € 16,50) - scrittore pronto a sfruttare ma non ad accogliere, e anche il finale
tutto è finito in una notte di pioggia. Michele è divorziato, bravo, dunque sottovalutato - è di stretta attualità, coniuga buonista, all'apparenza accomodante, va letto come una
ha uno studio ben avviato con il figlio Fabrizio, un'altra figlia le esigenze superflue dell'occidente alle fughe disperate dai bella metafora di ciò che potremmo essere, in un futuro in
fuori casa, una nuova donna: ma il suo futuro cambia territori di guerra, ci lascia capire - se mai ce ne fosse bisogno cui le luci delle città non siano il nascondiglio delle colpe, ma
prospettiva dopo l'urto fatale e inevitabile. Non ha nessuna - che la globalizzazione è una parola proiettata in un futuro la sicura, confortevole casa di tutti.
colpa, il ragazzo ha commesso un'assurda imprudenza, ma remoto, ma che i sogni dei giovani sono uguali a qualunque Sergio Pent

PAOLA
Segal Nella cucina di Leslie e Eliza DÉCINA LOMBARDI

Aveva avuto in sorte


un’orchestra di voci tra grazia e humor una famiglia borghese, l'intelli-
genza, il talento e anche la bel-
CHRISTIAN lezza. Eppure l'esistenza di An-
FRASCELLA

Ha 82 anni Lore Se-


gal, e pochissimi libri all'atti-
vo. Uno di questi, tradotto da
Tutti a tavola tonin Artaud si è consumata
come uno dei drammi in cui
aveva recitato appassionata-
mente con tutte le fibre del cor-

tradendo
Cargo, era Il mio primo ameri- po. Oltre alla scrittura, conside-
cano, romanzo bello ma ostico, rava infatti il cinema e il teatro
che ci presentava una rifugia- «l'occasione per dimostrare
ta ebrea austriaca nella Gran- che si ha qualcosa nel ventre».
de Mela, alla ricerca di radici, E il Marat nel Napoléon di Abel
amicizie, amori e speranze. Il
tono era cupo, la scrittura ele-
gante, essenziale.
Si chiamava Ilka, quel per-
sonaggio, che ritorna anche in
e spettegolando Gance, il monaco nella Passione
di Giovanna d'Arco di Dreyer, il
Savonarola de I Cenci ne sono il
magnifico suggello. Quanto
precoce e fisico fosse il suo
Shakespeare's kitchen, propo- donare un lavoro sicuro per rag- istinto teatrale, lo rivela già
sto sempre da Cargo, nel qua- giungerla a Concordance, finen- una foto di collegio in cui, insof-
le la rifugiata non è più sola, do col dimostrarsi incapace e ferente alla posa disciplinata e
non è più l'unica protagonista, maldestro nella sua nuova man- all'attesa del flash, l'adolescen-
ma ruota attorno e all'interno sione come nel ruolo di marito; te si protende fuori dal gruppo
di un gruppo di personaggi c'è Leslie, con il suo stile avvol- con piglio scanzonato. Ma in un
che rendono il testo corale, gente da intellettuale pragmati- autoritratto del 1915, lo sguar-
una sorta di raccolta di raccon- co e il suo apparentemente feli- do da irridente si è fatto inquie-
ti centrifugata in romanzo, ce rapporto con Eliza, rapporto tante, quasi minaccioso. Inter-
molti dei quali leggibili come macchiato da infedeltà mai so- rotti gli studi, il diciannovenne
pezzi unici e però tutti connes- spettate dalla moglie; ci sono i che ha letto Baudelaire, Rim-
si dalla presenza di uno scena- coniugi Bernstine, amici cortesi baud e Poe, che dipinge e scri-
rio base: la cucina degli Shake- p Lore Segal ma genitori poco capaci e il loro ve versi, ha avuto le prime espe-
speare, appunto. p
p
SHAKESPEARE'S KITCHEN
trad. di Natalia Stabilini
assordante cane Teddy; c'è il rienze di cliniche per disturbi Album Tra letteratura, cinema e teatro
Leslie ed Eliza Shakespea- dottor Alfred Stone, troppo sen- mentali. Che all'origine ci fosse
re sono il direttore dell'istituto p Cargo, pp. 235, € 17,50 sibile per sentirsi a suo agio in una caduta infantile, una sifili- la «storia di dolori» di una fra le voci più
quella comunità, il quale «aveva
«Shakespeare's l'erronea convinzione che a lui, Una biografia alte del surrealismo come grido spirituale
chissà perché, mancassero alcu-
kitchen»: ritorna ne capacità che la gente norma- per immagini,
(ma non è più sola)
la rifugiata ebrea
nella Grande Mela
le – la gente in quella stanza –
possedeva sin dalla nascita. Pen-
sava che gli altri sapessero sem-
pre come bisognava sentirsi e
cosa dire. Li osservava andare e
il drammatico
dispendio di una vita
così creativa e tragica
Artaud: io sì
di ricerche di Concordance e
la di lui moglie. Nella loro cuci-
na, tra i piatti sapientemente
preparati dalla padrona di ca-
venire con i bicchieri in mano e
stare lì insieme a parlare»; e c'è
Ilka, che insegna inglese ai non
americani, è tormentata da una
de ereditaria o, anche, il rap-
porto con una madre tanto
amata quanto colpevolizzante,
come rivela una lettera del 1911,
che ho qualcosa
nel ventre
sa (l'autorità di riferimento di allieva come lei di nascita au- la cura con gli oppiacei all'epo-
ogni vicenda), sotto un imper- con grazia e humor intrecciando striaca, e nutre un'attrazione ca molto usati per le turbe dei
cettibile stato di trance ciarlie- sfortune e dolori in una partitu- nei confronti del disponibile di- soldati in guerra determinò la
ro dettato dal buon vino, si di- ra pressoché perfetta. rettore, che sfocia in relazione. tossicodipendenza di Artaud.
spongono i tasselli delle vite a C'è Winterneet, premio No- Il centro della storia, o delle Da quel momento, la sua «sto-
incrocio che fanno la storia: bel e inguaribile donnaiolo; c'è storie, è il disperato bisogno di ria di dolori» oltreché in alcune l'esercito, la religione e il clero, il
tutti quanti prima o poi si sa- Nathan Cohn, insegnante e poe- appartenenza degli individui a opere si iscrive sul suo corpo. potere accademico e i metodi di
ziano e ubriacano attorno a ta alcolista, invitato a New York un universo che tende a include- In un alternarsi di assenza e fu- cura della malattia mentale. Il fu-
quella tavola, tutti chiacchiera- a ritirare un premio per la sua re per distrazione e a espellere rore, rivolta ed esaltazione, lu- rore anarchico dall'autore de Il
no di sé e degli altri, spettego- opera omnia, e che non sa darsi per egoismo, bisogno che la Se- cida follia e disarmata rasse- Pesa-Nervi inquietano Breton
lano, ammiccano, mentono, e pace per come viene erronea- gal (con questo libro candidata gnazione, il suo sguardo si spe- ma per tre anni i suoi testi conta-
in qualche modo tradiscono. mente scritto il suo nome sul al Pulitzer) racconta con causti- gne mentre il calvario di psico- giano il gruppo. E quando la di-
Un vocio continuo, come un' giornale; c'è Jimmy, che si inna- ca disinvoltura, donandoci una farmaci ed elettroshock avviz- scussione in termini politici della
orchestra che l'autrice dirige mora di Ilka al punto da abban- perla letteraria di rara bellezza. zisce il volto e già a quarant'an- rivoluzione accende la querelle e
ni rende barcollante il passo. la rottura non tarda. «Tra il mon-
A documentare un'espe- do e noi la rottura è sancita - ave-
rienza di vita tanto densa di in- va scritto Artaud su La Révolu-
ALESSANDRO BARBERO contri ed esperienze creative tion surréaliste - Non parliamo

A Costantinopoli
p Pasquale Di Palmo
quanto tragica, è per la prima p ALBUM ANTONIN ARTAUD per farci capire, ma soltanto a
volta l'Album Antonin Artaud p Il Ponte del sale, pp. 267, € 36 colpi di vomere dentro noi stessi,
p Segue da pag. I
di Pasquale di Palmo, appena
pubblicato da «Il ponte del sa-
p www.ilpontedelsale.it con la lama d'una accanita osti-
nazione rivoltiamo e livelliamo il
tutina, d'una città coloratis- sua Costantinopoli sarebbe bul, a distanza di più d'un se- le», un'associazione per la poe-
sima, bianca rosa e verde, presto scomparsa, e in una colo, sono quei turisti italiani sia senza fini di lucro. In tiratu- Balthus, per Artaud le amicizie «Con la lama d’una
distesa a perdita d'occhio delle pagine più inquietanti che De Amicis incontra all'al- ra limitata a 500 copie, distri- furono un grande sostegno, an-
in mezzo a giardini e boschi del libro descrive da visiona- bergo, e che lo fanno schiat- buita esclusivamente nelle li- che economico, ma fondamenta- accanita ostinazione
di cipressi, là dove oggi c'è rio la città del futuro: «I colli tare di rabbia, perché si la- brerie Feltrinelli, questo bel le resta l'incontro con i surreali- rivoltiamo e livelliamo
solo il grigio dei casermoni saranno spianati, i boschetti mentano che la città è spor- volumetto realizza un'opera- sti. Ha già pubblicato i versi di
di cemento. Ma tutto il li- rasi al suolo, le casette multi- ca, che non ci sono marcia- zione editoriale coraggiosa Tric Trac du ciel quando, nel 1924, il pensiero...»: Breton
bro è la testimonianza irri- colori atterrate; l'orizzonte piedi, e non si sa come passa- che mentre permette di acco- entrato nel gruppo vuole rende- lo definì «un genio»
petibile di una città che og- re le serate; gente con troppi starsi a un autore complesso re la Centrale surrealista un luo-
gi non c'è più, come la folla De Amicis polemico soldi che se gli si chiede cosa come Artaud racconta le tap- go di «riassetto della vita» con in- pensiero... Il surrealismo è innan-
di tutte le razze e di tutte le gli è piaciuto di più nel viag- pe del drammatico dispendio terventi di svolta rispetto ai pri- zitutto uno stato mentale, non
religioni che si accalcava con i turisti che gio, risponde elogiando la cu- di una vita, tra promesse e di- mi «inoffensivi» volantini sulla preconizza ricette ».
sul ponte di Galata; come le riuscivano cina del piroscafo. Ma forse, sincanti, rivolte, cadute e ten- poesia, il sogno, lo humour. Nella Con Breton che nel 1946 lo de-
viuzze di scalcagnate case chissà, c'è anche quella «spo- tativi di resurrezione. Più che Dichiarazione del 25 gennaio per finisce «un genio e un grandissi-
di legno, pendenti le une ad apprezzare solo sa italiana del secolo ventu- una cronologia illustrata, è in- la «liberazione totale della men- mo poeta con un alto senso eti-
verso le altre fin quasi a toc- la cucina della nave nesimo» immaginata da Ed- fatti una biografia per immagi- te» spiega il Surrealismo come co», Artaud riannoda l'amicizia
carsi, soffocate da un intri- mondo, che «venendo qui a ni in cui accanto a foto e coper- «un grido spirituale». Stila poi in occasione del suo ritorno alla
co di fichi platani acacie, di sarà tagliato da ogni parte fare il suo viaggio di nozze» tine che documentano l'attivi- Aprite le prigioni, smobilitate vita civile dopo nove anni di in-
cui oggi si ritrova a fatica dalle lunghe linee rigide dei esclama rattristata: «Pecca- tà artistica e l'opera letteraria, l'esercito, i messaggi Al Papa, Al ternamento psichiatrico. Per
qualche avanzo; come i fac- palazzi», e una immensa nu- to! Peccato che Costantino- spiccano autoritratti e ritratti, Dalai Lama e Alle scuole del Bud- ascoltare l'Histoire vecue d'Ar-
chini armeni ed ebrei che si vola d'inquinamento nascon- poli non sia più come la de- disegni e manoscritti che alla dha, le lettere Ai rettori delle uni- taud le Momo têtê à têtê di Ar-
affollavano attorno ai viag- derà in perpetuo la luce del scrive quel vecchio libro tar- fine diventeranno geroglifici versità europee e Ai primari dei taud, il 13 gennaio 1947 un gran-
giatori «bestemmiando un sole. lato dell'Ottocento che ritro- di filo spinato. manicomi, ovvero quattro dichia- de pubblico affollò il «Vieux-Co-
italiano dell'altro mondo». L'unica cosa che si ritrova vai per caso in fondo all'ar- Da Max Jacob a Rivière e razioni collettive contro l'ammi- lombier» ma del poeta ritratto
De Amicis sapeva che la ancora oggi identica a Istan- madio della nonna!». Paulhan, da Adamov a Blin e nistrazione della giustizia e da Man Ray restava un fanta-
Tuttolibri
SABATO 21 AGOSTO 2010
LA STAMPA III

MARGHERITA GIACOBINO è a tutto tondo, flaubertianamente «sente» attraverso la dalle trattorie slow food («l’unico vero movimento frizzante
Una vita à la garçonne penna - posata sulla crisalide che, sia pure confusamente, sa
come si evolverà: «Io amo le bambine, ma non i loro giochi;
e attuale che la sinistra italiana abbia prodotto sullo scorcio
di fine millennio») al multietnico San Salvario. Di passione in
= «Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più amavo i giochi dei maschi, ma non i maschi». passione, di tormento in smacco, in amaro stupore (chi
bella età della vita...». E’ la verità interpretata, anche, da Allergica alle idées reçus, quali allignano negli universi etero l’avrebbe mai detto, pure lei, proprio lei, attratta da una
Gioia-Dolores, la pirandelliana fanciulla che Margherita e omo (lo stesso circolo culturale gay e lesbico è laicamente lei...). Fino al coming out televisivo, casuale e, chissà,
Giacobino sapientemente cova (un’eroina involontaria: ritratto, facendone brillare una vena dickensiana, tra provvidenziale.
ironica, dinoccolata, trepida eppure unghiata, come deve l’arruffato e l’assurdo), Margherita Giacobino (Considererà un’idée reçu, Gioia-Dolores, la confessione di
esserlo un’anima randagia) nella nuova storia (di lei «semplicemente» svela una condizione umana, così Getrude Stein a Papa: «... l’atto commesso dagli
ricordiamo, fra l’altro, la prova d’esordio, Casalinghe spugneggiata eppure così felicemente ricreata, omosessuali maschi è brutto e ripugnante... Con le donne è
all’inferno, un sapido specchio dei tempi, e la traduzione di smemorandola. diverso. Non fanno niente di disgustoso né di ripugnante e
Bouvard e Pécuchet). Gioia-Dolores, dunque. E la sua famiglia comicamente dopo sono felici e possono condurre insieme una vita
L’uovo fuori dal cavagno (Elliot, pp. 242, € 16) è una sbrindellata. In una Torino vissuta e attraversata à la felice»?).
raffinata lente letteraria - Margherita Giacobino scrittrice lo garçonne, dalle scuole «perbene» ai cioccolatini di Peyrano, Bruno Quaranta

berlina alcuni atteggiamenti dei


In Africa Uno specchio per leggere chi realmente si è, bianchi, allo stesso modo in cui
spesso nell'Occidente vengono de-
di fronte al diverso: occidentali e indigeni a confronto risi i neri.
Esilarante il racconto in cui

Ai boscimani
MARCO parla dell'ossessione per il gioco
AIME
nelle riunioni d'azienda: con la
Strana fauna quella scusa di creare una squadra, ti co-
dei bianchi che vivono in Africa. stringono a fare cose ridicole, dal
Gente che a volte è innamorata tiro alla fune, al bungee jumping.
persa del continente, della sua La cosa diventa ancora più diver-

non dare l’acqua


natura, ma che spesso odia o tente se, come fa l'autore, si mette
mal sopporta i suoi abitanti. Op- a confrontare queste abitudini
pure li adora, talmente tanto da con le tradizioni del suo popolo,
finire per cadere in forme di pa- con i sacrifici di buoi per gli ante-
ternalismo che oscillano tra il nati. E allora viene da chiedersi:
politicamente corretto e il me- da che parte sta la razionalità?
lenso. Che dire poi quando il vec-
Sono acuti, struggenti e spie- talvolta ricorda le migliori pagi- chio razzismo dell'apartheid, si
tati i ritratti che Norman Rush ne di Hemingway. Come ne «La trasforma in paternalismo, in li-
dipinge in Bianchi, prendendo strada per Pala», dove due cop- nea con il nuovo Sudafrica? Un
come soggetti suoi connaziona- pie, viaggiando lungo una pista, esempio? «Poco tempo fa in una
li, che per un motivo o per l'altro incontrano un gruppo di bosci- festa aziendale mi sono avvicina-
Artaud vivono in Botswana. Un Paese mani affamati. Le donne vorreb- to a un quintetto di bianchi. Sa-
ritratto in una che l'autore conosce bene, per bero fermarsi e dare loro acqua, pete com'è. Se tre neri si metto-
xilografia di averci soggiornato a lungo. Un ma gli uomini si atteggiano a ra- no a parlare insieme, subito arri-
Lascauz («Tric paese dominato da una natura zionali, dicendo che tanto sareb- va un dirigente bianco a dire:
Trac du ciel») sconfinata, costretto per molto be inutile, quindi tanto vale te-
tempo a convivere con un vicino nersi l'acqua. Se nei racconti he- Lo zulu sudafricano
scomodo, come il Sudafrica dell' mingwayani in genere i bianchi
apartheid. parlavano e agivano tra di loro, di Ndumiso Ngcobo
I bianchi di Rush, sono perso- in quelli di Rush, in un modo o mette alla berlina
sma che seguitava a rigirare tre ne fuori posto. Alcuni cercano di nell'altro interagiscono con i lo-
quadernetti farfugliando. Lucidi difendersi da quella terra così di- cali, odiandoli e amandoli. Chi il paternalismo che ha
e sconvolgenti erano invece nel versa e lontana da quella dove per puro sentimento, chi invece sostituito il razzismo
testo i flash relativi all'esperien- sono nati o dalla quale, alla lonta- in modo ideologico e spesso le
za dell'oppio e a quella del peyote due cose si intrecciano. L'Africa "Che ci fate qui soli soletti? Me-
presso i Tarahumaras in Messi- I «Bianchi» di Rush: diventa uno specchio per legge- scolatevi agli altri, dai". Anche
co, nel 1936, dove in cerca della re chi si è, di fronte al diverso. se siamo di tre reparti diversissi-
cultura precolombiana visse con chi cerca di difendersi, Quelli che Rush ci offre sono ri- mi, non gliene importa niente.
gli indios in caverne scavate tra chi prova a immergersi tratti profondi, ma leggeri a un Poi ti volti e vedi una banda di
rocce mozzafiato e paesaggi sur- tempo, spietati, ma indulgenti, di sette bianconigli ciacolanti cui
reali. Delirio e scarna confessio- nei ritmi e nelle paure un mondo fatto di spaesati, spes- nessuno rompe i cosiddetti».
ne, invettiva e poesia caratteriz- di una terra diversa Letlhogonolo Bantsi, general manager di Air Botswana, e Stéphane Mayer (Atr) so in cerca di certezze, che il fatto Non basta, Ngcobo non se la
zavano invece il racconto dell' di essere bianco, in una terra di prende solo con i bianchi. Troppo
esperienza mistica in Irlanda se- na, provengono; altri, al contra- neri, potrebbe, forse, aiutare a facile per uno provocatorio come
gnata da violenze fisiche e mora- rio, provano a immergersi nei raggiungere. Potrebbe, ma poche lui. C'è n'è anche per i neri, quelli
li culminate nell'arresto e nell'in- suoi ritmi, nelle sue paure, nei volte avviene. delle township, che viaggiano su
ternamento, in Francia. Al grido suoi incanti, lasciandosi traspor- Sempre nell'estremo Sud del Bmw ultimo modello, con altopar-
contro la «sordida parodia di co- tare dall'idea di poter vivere continente, al di là della frontiera lanti assordanti dai bassi a manet-
scienza che forma il mondo in esperienze nuove. Come il fun- del Botswana, Ndumiso Ngcobo ta, ma non trovano mai i soldi per
cui viviamo», si mescolava il re- zionario americano, che si fa se- capovolge la prospettiva, con una pagare l'affitto. Quei neri «fighet-
soconto straziante della resisten- durre dall'idea che un incantesi- serie di racconti dal titolo Alcuni ti», che si incravattano e scim-
za e delle proteste con cui Ar- mo possa risolvere il suo proble- dei miei migliori amici sono bianchi. miottano i bianchi e vanno a vive-
taud si opponeva «alla scarica di ma principale: i cani del vicino, A guardarci, con occhi disincanta- re nei quartieri buoni, rinnegando
corrente» che lo faceva volteg- potente ministro del Lavoro, ti e a descriverci con un linguag- le loro origini.
giare «nell'aria come un pallone che abbaiano tutta notte e non gio scoppiettante, scorretto, graf- La critica, anzi il sarcasmo, di
prigioniero…». lo lasciano dormire. Scopre che fiante, ma sempre ironico è un ne- Ngcobo non è mai ideologica, è so-
Un anno dopo quella confe- gli piace e allo stesso tempo gli p Norman Rush p Ndumiso Ngcobo ro, uno zulu sudafricano, che per ciale, morale forse. Con il suo lin-
renza, i cui temi avrebbe rielabo- fa paura l'idea di abbandonarsi p BIANCHI p ALCUNI DEI MIEI MIGLIORI anni ha lavorato in una grande guaggio eccitato (scrive come se
rato in Van Gogh il suicidato dalla a quel fluire di credenze a lui co- p trad. di Federica Alba AMICI SONO BIANCHI azienda, ricoprendo posti di pre- andasse sempre di fretta) mette a
società, moriva a 52 anni stronca- sì tanto estranee. p elliot, pp. 170, € 16,50 p trad. di Daniele Petruccioli stigio. Grazie a questa conviven- nudo le debolezze di noi tutti, neri
p Voland, pp. 200, € 14
to da un cancro. Rush ha una scrittura che za, Ngcobo riesce a mettere alla e bianchi, in quanto esseri umani.
IV Narrativa
GIUSEPPE BONAVIRI protegge) la gente di Mineo dalla modernità. Ed enorme fu un masso erratico in una geografia narrativa ormai estranea.
Tra i pastori di Mineo il tempo di elaborazione di queste pagine. Benché Bonaviri
in calce al manoscritto abbia scritto 1955-1961, i
Bonaviri ha salutato il mondo l’11 marzo 2009 a 84 anni. Al
mondo ha lasciato romanzi e poesie che nella letteratura del
= Mineo, paese arroccato nell'arcaica provincia siciliana, rimaneggiamenti si prolungarono fino al 1976. Primo Novecento occupano uno spazio appartato ma grande,
fine Anni 40. Un giovane che lì ha le sue radici, vi ritorna da lettore fu Vittorini. Gli parve un diario bozzettistico, chiese destinato a crescere. Nato a Mineo, come Capuana, aveva
medico condotto, a combattere contro malattie, miseria e correttivi socio-politici che non erano nelle corde di fatto il militare al nord, a Casale, dopo essersi laureato in
ignoranza, timido interlocutore di un sindaco rassegnato e Bonaviri. Grazie a Romano Bilenchi, qualche capitolo uscì medicina a Catania. Per mezzo secolo ha fatto il medico a
pastori superstiziosi che, pur di non vaccinare le capre contro sul «Nuovo Corriere», poi su «l’Unità», un brano più ampio Frosinone. Fu anche il cardiologo dell’ospedale psichiatrico. I
la febbre maltese, ne bruciano il latte sotto la Luna. L’enorme nella rivista «Nuovi Argomenti» (ora in appendice). Intanto «matti» lo amavano, lui li amava. L’esordio nel 1954 lo portò
tempo, romanzo di Giuseppe Bonaviri, si ripresenta in una la narrativa di Bonaviri virava al fantastico, il suo linguaggio di colpo nell’olimpo della narrativa italiana: Il sarto della
edizione curata per Sellerio (pp. 200, € 12) da Salvatore si separava dal realismo, parole di botanica, zoologia, Stradalunga uscì alla Einaudi nei «Gettoni» di Vittorini. Fu una
Silvano Nigro, emendato da interventi sgraziati degli editori chimica, fisica si incastonavano in una sintassi dalla sintonia breve. Calvino e Sciascia saranno poi i suoi tutori tra le
precedenti (Rizzoli 1976, Oscar Mondadori 1999). flessibilità acrobatica. Quando L’enorme tempo uscì, con il suo insidie dell’industria culturale.
«Enorme tempo» è quello che separa (forse anche sapore di accorato documento antropologico, apparve come Piero Bianucci

MASOLINO
India-Pakistan Vite a pezzi, amori, D’AMICO

Durante l’estate di
corruzione, omicidi, intolleranza uno degli ultimi anni del dician-
novesimo secolo una comitiva
ALESSANDRO di inglesi villeggia in una locali-

Luci, sentieri,
MONTI
tà marina del Belgio. Questa co-
Che cosa succede mitiva è socialmente eteroge-
quando una donna, abbando- nea. Tutti affettano di apparte-
nata all'improvviso dal mari- nere alla classe superiore, ma
to, incontra un professore di- in realtà sono famiglie di milita-
vorziato ritornato dagli Stati
Uniti per scoprire la verità
sull'incidente che ha ridotto
sua figlia a una larva immobile
fenicotteri ri e funzionari coloniali, col ma-
rito in India o il fidanzato sotto
le armi; quella che alza più pol-
vere di tutti e sbandiera il pro-

e altre stanze
e vegetativa? E ancora, come prio rango di baronessa grazie
s'intorbida la situazione quan- a un mite marito tedesco è una
do la donna diventa, per un virago di mezza età, volgarissi-
breve periodo, l'amante del ma, prepotente e rapace. Co-
giovane con cui la figlia di lui stei lascia continuamente cade-
aveva una relazione e con cui re nomi di grandi personaggi
si trova insieme durante quel- che sarebbero suoi costanti vi-
lo che è stato fatto passare per sitatori a Londra, dove in real-
un incidente? Non si tratta di tà gestisce una fabbrica di sti-
un Lelouch d'annata, ma del vali (e, come apprenderemo,
mélo L'arte di dimenticare di tiene sedute spiritiche, donde
Anita Nair, una vicenda d'in- le sue conoscenze mondane).
tricate storie confluenti, in cui A questo gruppo si aggiun-
passato e presente si mescola- ge una nuova venuta, giovane e
no di continuo nella narrazio- attraente, anche se non si con-
ne, condotta con stile e mano forma ai canoni del tempo, ha
sin troppo sapienti. capelli e occhi troppo scuri,
Ambientata nel mondo so- bocca decisamente troppo lar-
cialite di Bangalore e nella pro- ga e piena, cento anni in antici-
vincia dell'India meridionale po sui labbroni a canotto. Es-
la vicenda verte su intrecci sendo appena entrata nella
burrascosi di sentimenti e su maggiore età, Harriet Brand si
una ricerca dolente della veri- è emancipata dal rigido colle-
tà, nell'ambito di nuclei fami- gio cattolico dove ha passato
gliari di volta in volta lacerati, India: passato e presente si mescolano di continuo nelle opere narrative un decennio ricavandone solo

Dalla provincia no sottoposte le donne nei nuclei «Il sangue del vampiro»:
famigliari dell'emigrazione.
mélo di Anita Nair Il romanzo trae forza dalla una giovane in arrivo
alla Bombay brillante tensione biografica, quasi di dalla Giamaica
cronaca, che lo pervade; anche
Anni 90 di Siddharth la fuga sembra intrappolare la si porta addosso una
Dhanvant Shanghvi ragazza in una dimensione do- sorta di maledizione
mestica di rinuncia ai sogni di
di frantumi di vite comuni che una vita normale. E' la difficol- la sfiducia nella religione; è en-
forse un giorno si ricompor- tà di uscire dal circolo chiuso trata in possesso di un discreto
ranno con nuovi equilibri. dell'izzat (non a caso il titolo patrimonio di cui è la sola am-
La corruzione totale dei po- originale del libro è Shame, ver- ministratrice; e ha lasciato la «Bat Woman», dipinto di Albert Jos
litici, della magistratura, della p Anita Nair gogna), l'onore nello stesso natia Giamaica per trasferirsi
polizia e l'intolleranza più bie- p L'ARTE DI DIMENTICARE tempo famigliare e collettivo in Europa, al seguito di una
ca costituisce il nocciolo duro p
p
trad. di F. Diano
Guanda, pp. 365, € 18
che obbliga gli individui a com- compagna di scuola che però Florence Marryat Uno fra gli ultimi dei qua
di un altro romanzo del sub- portarsi secondo regole apriori- sembra di salute cagionevole.
continente, I fenicotteri di Bom- p
p
Siddharth Dhanvant Shanghvi
I FENICOTTERI DI BOMBAY
stiche e che impedisce il libero Il Belgio è solo una tappa di della scrittrice, commediografa, attrice, can
bay, del giovane e brillante corso degli affetti. In ciò consi- avvicinamento verso Londra,
scrittore Siddharth Dhanvant
p
p
trad. di A. Cristofori
Garzanti, pp. 394, € 17,60 ste lo strazio maggiore descrit- sua destinazione finale, dove uscì nel 1898, lo stesso anno in cui apparve «
Shanghvi. Ambientato nella p Jasvinder Sanghera to nel libro: l'impossibilità di tuttavia non conosce nessuno e

Chi si avvicin
Bombay brillante degli Anni p IL SENTIERO DEI SOGNI LUMINOSI avere rapporti sereni con i geni- avrà certo bisogno di chi la indi-
Novanta, il romanzo tratta di p trad. di E. Tassi tori e la propria famiglia. rizzi. La sopraggiunta suscita
passioni inacidite e tormenta- p Piemme, pp. 320, € 17 Un blocco analogo agisce nei curiosità, attrazione e anche
te tra giovani fotografi e piani- p Daniyal Mueenuddin densi racconti del pakistano Da- mal dissimulate gelosie, mal-
sti un tempo prodigio, attrici p ALTRE STANZE,ALTRE MERAVIGLIE niyal Mueenuddin, Altre stanze, grado il suo temperamento
p trad. di M. Faimali
glamour e coppie di mezza età p Mondadori, pp. 272, € 19
semplice e schietto. Lei ignora
in crisi. Non lasciatevi ingan- Sanghera sulle orme le convenzioni, per esempio, e

a Harriet mu
nare, come è successo a me, fa volentieri il bagno in compa-
dalla sciagurata fascetta di co- degli emigrati gnia dell’altro sesso, cosa tolle-
pertina: argomento del roman- mersi in pace e tranquillità. E la in Inghilterra, rata nel Belgio ma molto auda-
zo non è lo scandaloso mondo narrazione si chiude con un'im- ce per i britannici.
di Bollywood, ma la società in- magine implicita di morte, uni- Mueenuddin tra Si affeziona sinceramente
diana corrosa dal fanatismo ca «serenità» infine raggiunta. feudalesimo e lusso alla figlioletta di una coetanea
punitivo contro chi è diverso, Con Il sentiero dei sogni lumi- che ha il marito lontano, e ottie- sciuto i suoi genitori? Erano co- re degli Stevenson e dei Conrad,
gli omosessuali per esempio, e nosi dell'esordiente Jasvinder altre meraviglie. Qui ci muovia- ne il permesso di coccolarla e storo due diavoli incarnati, un Florence ebbe una vita che sa-
soprattutto dal cinismo ripu- Sanghera ci troviamo di fronte a mo all'interno di una società so- di viziarla un po’. Nella sua in- trafficante mezzo mago impe- rebbe parsa tutt’altro che con-
gnante degli uomini politici. un altro tipo d'intolleranza e di spesa tra un mondo arcaico ru- nocenza, accetta la protezione gnato in crudeli esperimenti di venzionale anche in un’epoca dal-
Nucleo fondante della vi- chiusura. Mi riferisco al mondo rale, ancora intriso di feudalesi- della baronessa, che pensando vivisezione e una meticcia intem- le vedute più larghe di quella vit-
cenda è l'omicidio di un'attri- degli emigrati dal subcontinen- mo, e la lussuosa vita cosmopoli- di sfruttarla la convince a veni- perante e viziosa, entrambi a suo toriana. Si sposò a ventun anni,
ce, compiuto dal figlio, respin- te in Inghilterra, con famiglie op- ta della classe egemone, latifon- re sua ospite a Londra. E sem- tempo ferocemente linciati dalle
to dalla donna, di un ministro pressive che obbligano le figlie a disti e mercanti. I racconti spa- pre senza valutare le conse- loro vittime. Secondo il dottore è Come genitori due
e dalle bieche manovre di co- sposarsi con estranei che tali ri- ziano dal mondo dei domestici, guenze, si concede appassiona- inevitabile che Harriet abbia ere-
stui per addomesticare il pro- mangono anche dopo il matri- con le loro gerarchie, agli ammi- tamente alla corte di un ufficia- ditato il loro sangue, sangue di diavoli incarnati,
cesso, alterare la verità e fare monio, che spesso si conclude in nistratori dell'élite con ragazze le vanitoso e farfallone che le vampiro. un trafficante mezzo
assolvere il colpevole. Potreb- modo tragico per la sposa coat- americane. Tuttavia, sia che i nasconde di essere promesso Uscito nel 1898, lo stesso an-
be sembrare l'Italia del futuro, ta. Il tema non è nuovo, è stato rapporti avvengano per ragioni proprio alla più intransigente e no del subito famoso Dracula di mago e una meticcia
se una certa deriva politica e trattato da Bollywood in tono di di pura sopravvivenza, com'è il puritana delle villeggianti. Bram Stoker, questo Sangue del intemperante e viziosa
morale dovesse continuare: tragi-commedia già a metà Anni caso delle domestiche, o per Ma Harriet senza renderse- vampiro fu uno degli ultimi dei
non a caso nel romanzo gli uni- Novanta con Dilwale Dulhania amore sincero, come per le clas- ne conto si porta addosso una circa 90 romanzi di Florence visse a lungo in India ed ebbe ot-
ci a dichiarare la verità sono i Le Jayenge («L'eroe conquisterà si alte, non vi è possibilità di co- sorta di maledizione: coloro ai Marryat, anche commediografa, to figli prima di divorziare e ri-
quotidiani, con resistenza per- la sposa»), mentre film recenti municazione all'interno delle quali si attacca si ammalano attrice, cantante, spiritista e mol- sposarsi; a 43 anni debuttò come
vicace. In questo contesto pub- quali Provoked e Videsh. Heaven coppie: una sterilità che riflette misteriosamente, e addirittura te altre cose. Settima figlia del attrice in una propria pièce. Sfor-
blico si intrecciano amori e on Earth («La straniera» e «Il pa- quanto di arido e d'insensibile muoiono. Sarà vera la diagnosi capitano Frederick Marryat, au- nò instancabilmente e con suc-
amicizie che non sanno e non radiso in terra») mettono a nu- esiste in un mondo fondato sulla di un medico reduce anch’egli tore di molti celebrati romanzi cesso storie sensazionali, oggi di-
possono dichiararsi o espri- do la tirannia domestica a cui so- disuguaglianza. dalla Giamaica, che ha cono- marinari e addirittura precurso- menticate per la maggior parte.
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SABATO 21 AGOSTO 2010
LA STAMPA V

MARIO SOLDATI doveva sembrare un pretino intento a leggere il breviario. un perbenismo ottocentesco tutto piemontese e la
Un attore tra Giuda e Pilato Aveva scritto i due testi teatrali come forme di predicazione
letteraria, secondo la tradizione delle sacre
sbarazzina crudeltà del più irrazionale Novecento.
Mi sono chiesto come avrebbe accolto la pubblicazione dei
= Capitata l'occasione, in una delle visite nella sua casa di rappresentazioni. E come passaggio da una religiosità suoi quasi puberi testi teatrali (Aragno, pp. 111, € 12, a cura
Fiascherino, non mi sarei certo lasciato sfuggire di chiedergli ancora adolescenziale a una più matura consapevolezza. Le di Giacomo Jori), presentati con tutta l'esegesi delle fonti che
se conservasse ancora da qualche parte le locandine dei suoi due pièces erano la sua preistoria creativa. Sapeva che nei il curatore, con acribia esemplare, fornisce nell'iperdotta
giovanili «successi» teatrali: La madre di Giuda e Pilato, vari generi e nei vari stati dell'esistente si recita sempre e prefazione. Credo che Soldati si sarebbe compiaciuto
rappresentati en amateur nel 1924 e ’25 a Torino. Il primo al comunque se stessi. Ogni uomo è un po' un attore. Per dell'attenzione a lui riservata, e di come fosse resa nota una
Teatrino della Società San Vincenzo de’ Paoli, il secondo al sentirsi vivo deve rappresentarsi. Nella finzione Soldati era testimonianza della sua formazione artistica: dell'originaria
Circolo San Filippo Neri. Strappandosi il toscano di bocca sempre perfetto. Risultato dell'antica educazione dei passione per il teatro; e comunque di un segno anticipatore
avrebbe cominciato a berciare sulla sua città, affabulando seguaci di Sant'Ignazio, si era trasformato in una specie di della sua vocazione di esibitore in finzioni e realtà, tanto
gli anni in cui, lasciato il collegio dei gesuiti, si iscriveva gesuita maldestro. Con lui si assisteva a uno spettacolo nella vita quanto nello spettacolo. Esaminando con
all'università. Evocando la devota giovinezza avrebbe esclusivo. Soprattutto per la spigolosa morbidezza attenzione la preziosa edizione sarebbe arrossito di piacere.
recitato se stesso. Quando, infilato sempre in un libro, coniugata alla bizzarria. Era un uomo che aveva il piacere di Giuseppe Marcenaro

lasso, i cui guizzi e le cui follie


Bánffy Il declino della monarchia austro-ungarica hanno riempito pagine di lette-
ratura. Nell'universo di Bánffy
in un grande affresco del diplomatico ungherese si incontrano Roth e Tolstoj, Ja-
ne Austen e il Dostoevskij de Il
LUIGI giocatore, gli uomini «senza qua-
FORTE

Chi pensa alla Transil-


vania come terra di vampiri
stavolta rimarrà deluso. Non
c'è un solo erede di Dracula
L’ultimo papillon lità» di Musil e in qualche modo
perfino la nostalgica parabola
del Gattopardo.
C'è il sapore intenso della vi-
ta prima della dissolvenza fina-

prima dell’abisso
nel primo romanzo della trilo- le, il gusto magistrale dei detta-
p Florence Marryat gia transilvana del politico e di- gli (Bálint alle prese con il nodo
p IL SANGUE DEL VAMPIRO plomatico ungherese Miklós del papillon o davanti allo sfavil-
p trad. di Alberto Frigo Bánffy, Dio ha misurato il tuo lio d'un falò notturno), il corrosi-
p Castelvecchi, pp.324, € 18
regno, quasi 900 pagine tradot- vo umorismo d'un duello scandi-
te egregiamente da Claudia to come una pantomima e l'esta-
Boday e Bruno Ventavoli. to di Trianon, passò alla Roma- si di fronte a una natura che di-
Anche se lo sfondo di que- nia. All'inizio del secolo, non an- venta paesaggio dell'anima. E
sto grande affresco del declino cora trentenne (era nato nel poi sensazioni, echi d'una tradi-
della monarchia austro-unga- 1873 e morirà a Budapest nel zione sublimata in leggenda,
rica colto da una lontana pro- 1950) fu eletto deputato nel Par- personaggi sfaccettati nel cata-
vincia sembra evocare tali fan- lamento ungherese, più tardi as- logo dell'umana commedia.
tasie: castelli e dimore patrizie sunse la direzione dei teatri sta- Ma c'è soprattutto l'amore:
tra fitti boschi e cime inviolate, tali per diventare nel 1921 per un come tensione e sofferenza, sa-
scene notturne, splendide e di- brevissimo periodo ministro de- crificio e voluttuoso appaga-
sinvolte dame dal roseo ed al- gli esteri. mento. La lunga, convulsa liai-
lettante incarnato, verginali Evidenti sono i tratti autobio- son fra Bálint e la frigida contes-
fanciulle blasonate. grafici del protagonista del suo sa Adrienne Uzdy vittima di un
Tra loro s'aggirano ben al- romanzo, il giovane conte Bálint marito brutale, cresce e matura
tri succhiasangue: speculatori Abády che studia a Vienna, en- per tutto il romanzo come una
e parassiti, usurai e profittato- tra nella carriera diplomatica, è specie di filo conduttore, di pal-
attaché all'estero per un paio di
«Dio ha misurato anni e poi finisce anche lui in Dominante una storia
Parlamento quasi come un cor-
il tuo regno»: il primo po estraneo. In effetti mastica d’amore, fra il conte
ALTRI VAMPIRI romanzo della trilogia poco di politica e sente come Bálint e la frigida
Già autore dell’horror sociale, problematica e traballante la
com’è stato definito il romanzo, transilvana, tra balli, sua identità magiara nella terra Adrienne, vittima
«Le memorie di Jack Lo
Squartatore», Clanash Farjeion
cacce e profittatori nativa dove la popolazione è in Il conte Bánffy, definito il Tolstoj della Transilvania di un marito brutale
maggioranza romena. Ma
(il nome anagrammato ri. Il salasso del bel mondo che Bálint non ha l'arroganza né il ci- musicista s'infrangono ben pre- pabile icona di quella rinuncia
dell’attore ingelse Alan John
Scarfe) pubblica ora I vampiri
rimuove il proprio tragico de- nismo dei politici di professione sto contro una vita dissoluta. che tormenta e avvelena anche
di Ciudad Juarez (Gargoyle stino fra ricevimenti, cacce e o dei nobili sfaccendati: è un uo- Due caratteri, due destini che il cuore del cugino László desti-
Books, pp. 294, € 14, corse di cavalli, gioco e monda- mo buono, generoso, tanto da tratteggiano aspetti diversi del nato a soddisfare un'amante
traduzione di Chiara Vatteroni). nità sfrenata, è ormai nelle co- sembrare, inesperto della vita. romanzo ma in realtà concomi- matura ma non a sposare l'ama-
In una città messicana di se, nella lenta inarrestabile di- Bálint è l'anima di un mondo tanti: la storia politica del paese tissima principessina Klara.
confine, Ciudad Juarez, di oltre scesa verso la guerra mondia- che invano attende di rinascere, che Bánffy segue minuziosa- Adrienne invece riuscirà alla
un milione di abitanti, crescono le con cui si conclude la trilo- una goccia di utopia nel mare mente in un arco di soli due an- fine a coronare il sogno di ambe-
gli omicidi, cinquemila e oltre, gia di Bánffy scritta e pubblica- dell'indifferenza. Tornando in ni, e la storia di una classe socia- due intrecciando però amore e
di donne e ragazze. Un ta con enorme successo negli Transilvania egli si pone obietti- le pervasa da deliri e smarri- morte sulla soglia di un incerto
«freelance», capitato per caso
fra gli orrori, indaga.
Anni Trenta, poi finita nel di- vi ambiziosi: vuole migliorare le menti, da una gioia di vivere che futuro. Oltre la quale anche il let-
seph Penot menticatoio e riscoperta solo condizioni di vita dei contadini, s'ingolfa nell'istinto di morte e tore vorrebbe inoltrarsi, consa-
mezzo secolo dopo. combattere la corruzione, favo- p Miklós Bánffy nell'autodistruzione. pevole che Miklós Bánffy non è
Il conte Bánffy era un uo- rire l'autonomia della popolazio- p DIO HA MISURATO IL TUO REGNO Dio ha misurato il tuo regno è forse il Tolstoj della Transilva-
uasi novanta romanzi mo di mondo ma con solide ra- ne romena. Accanto a lui figura p trad. di C. Boday e B. Ventavoli un affascinante arazzo che in- nia, ma certo un superbo mae-
dici e grandi proprietà in quel- un altro protagonista, il cugino p Einaudi, pp. 874, € 24 treccia figure e destini, micro e stro della grande letteratura po-
ntante, spiritista: la terra che nel 1920, col tratta- László Gyeroffy, i cui sogni di macrocosmo di una civiltà al col- polare.
«Dracula» di Stoker

na
mo, si trova nella scena del-
Purdy Nella Chicago Anni Trenta l’aborto di Maureen, con la ma-
ternità negata, umiliata, offe-
un mondo desolato, beckettiano sa. Nella violenza fisica e psico-
logica, irrimediabilmente tar-

Venite, qui c’è


CLAUDIO di i personaggi vivono una pa-
GORLIER
rodia di lieto fine, con Reuben

uore
Nei tardi Anni Ses- che sposa Maureen e la moglie
santa dalla Einaudi mi chie- di Eustace ritorna ricostruen-
sero un consiglio su come do un grottesco rapporto ma-

Quella odierna sembra tutta-


tradurre il titolo di un roman-
zo dell’americano James Pur-
dy: Eustace Chisholm and the
Works. Nel colloquiale ameri-
lo scarico p
p
James Purdy
ROSE E CENERE
trimoniale, ma non si cancella
- al contrario - il peso della
morte di Amos.
Qui, a consumazione della
via una vera trouvaille, forse non
tanto per la componente pauro-
sa - che pure è amministrata con
mano sicura, e condotta a una so-
cano «the works» indica il ri-
pieno completo di un panino
imbottito.
Proposi: E.C. e tutto quan-
dei sogni falliti p
p
trad. di Attilio Veraldi
B.C. Dalai, pp. 211, € 18,50
tragedia, le vicende dei singoli
personaggi acquistano una va-
lenza allegorica, esemplare:

luzione tutt’altro che melensa - to che giustamente non li servazione: il sordido apparta- la o almeno di commentarla. re una serie di aborti. «Rose e cenere»:
quanto per l’acuta descrizione di convinse. Il romanzo appar- mento del personaggio chiave, Eustace viene abbandonato A ben vedere, è la presenza
uno spaccato di borghesia coi ve dunque nel ‘70, ammire- Eustace Chisholm, detto ironi- dalla moglie perché il loro ma- inquietante di una figura ma- un matrimonio
suoi rituali, i suoi pregiudizi, le volmente tradotto da Attilio camente Ace, l’asso. Siamo trimonio è sostanzialmente po- terna, di una Grande Madre, a posticcio, storie
sue convinzioni (anche scientifi- Veraldi e con mia introduzio- nella Chicago degli Anni Tren- sticcio. sostanziare l’omosessualità
che, vedi l’intrepidezza della dia- ne, come Rose e cenere. ta, e a ben vedere è lo stesso Un rapporto alternativo, dei personaggi, spegnendo a omosessuali, la tragedia
gnosi del dottore, cieco seguace Ora B. C. Dalai ripresenta Eustace a fornire la chiave di desiderato ma esso pure non lungo andare un’autentica ca- della maternità negata
della teoria dell’ereditarietà). il romanzo, opportunamente volta, parlando con l’alcolizza- realizzato, si prospetta con il pacità di amare. Il loro destino
Senza essere Henry James, ripulito delle mie pagine, e ci to miliardario Reuben: «Tutti giovane efebo Amos Ratcliffe, presenta dunque una tragicità «D’improvviso egli scorse in
Proust o E. M. Forster, la Marr- si rende conto che non ha si presentano qui con i loro che a sua volta si innamora in- quasi classica, e le loro esisten- tutti quanti gli Stati Uniti nien-
yat mostra convincentemente le perso nulla della sua control- problemi. Qui c’è lo scarico dei tensamente di Daniel Haws e ze si frantumano: un critico te altro che tanti Daniel e
reazioni di personaggi ben rico- lata urgenza di tragica favo- sogni falliti». provoca una passione quasi ir- americano ha additato qui l’ap- Amos».
noscibili davanti a qualcosa di in- la moderna. In effetti, Eustace è il de- resistibile in Reuben Master- parire di un palcoscenico deso- Si spiega forse così, purtrop-
solito come l’inspiegabile fascino Il titolo originale, caratte- miurgo, l’officiante e, se vive la son. Anche la pittrice Maure- lato che, accanto a un’attesa po, la scarsa popolarità di Pur-
di Hariet, che li sfida, li mette in ristico esempio di realismo propria vicenda insieme agli en O’Dell è alla ricerca di un mai realizzata, rimanda al tea- dy, morto ormai vegliardo nel
crisi e li costringe a rivelare i pro- simbolico, riconduce al pun- altri personaggi, al tempo stes- amore che si riduce a ossessi- tro di Beckett. 2009, scrittore che Gobetti
pri limiti. to focale, privilegiato, di os- so la osserva e tenta di diriger- va sensualità, fino a consuma- Un sigillo maledetto, estre- avrebbe definito «inesorabile».
Poesia Tuttolibri
SABATO 21 AGOSTO 2010
VI LA STAMPA

Carteggio Saba e Sereni: la severità e la sobrietà


delle parole essenziali, una diffidenza antimondana
GIOVANNI
TESIO

Da una parte la soli-


tudine «sempre più totalita-
ria» («Soffro di essere del tut-
to solo, e di non sentire intor-
no a me che odio»), dall'altra
una partecipazione sempre
mite e vigilata. Da una parte
gli abissi della nevrosi (il
«cuore stretto da una morta- Fabio Pusterla, poeta ticinese, cinquantatreenne
le incomprensibile ango-
scia») lenita dall'assunzione
di farmaci a base di morfina Pusterla La storia di un fiducioso
che danno dipendenza, dall'
altra i più fisiologici intralci animale che «va perché va»
di una sfiducia (o «crisi di fi-
ducia») compensata dall'ami-
cizia e dalle cure familiari. Da
una parte una sostanziale (e
persino disarmante) sicurez-
za di giudizio, dall'altra le esi-
L’armadillo
controvento
tazioni e le perplessità di chi
non si sente mai del tutto a
posto. Da una parte la co-
scienza del proprio valore,
dall'altra una specie di pau- Umberto Saba e Vittorio Sereni: nel loro carteggio sottolinea
ra, il «qualcosa che mi fer- momenti di vita vissuta, di intese imperfette, di affinità È l'armadillo il fuoco
ma», come ha evocato una contraddittorie, di solide e affettuose discontinuità centrale di Corpo stel-
volta Lalla Romano in un suo lare, l'ultimo libro del
ricordo molto bello. Da tutt'e cinquantatreenne ticinese Fa-
due le parti l'onestà e la chia- bio Pusterla. L'armadillo che
rezza del sentire profondo, la
diffidenza antimondana, la

«Il cerchio imperfetto»:


il rispetto senza deroghe
“Carissimo sta in copertina, ma che sta pri-
ma di tutto nei versi, sul crinale
della terza di sei sezioni in cui il
libro si scandisce. E ci sta in
perfetta comunione con l'eser-

Vittorio, solo
go da Yosano Akiko: «Sull'oriz-
del poeta lombardo, zonte della terra ancora scura/
la festa del gran fuoco si prepa- p Fabio Pusterla
l’affetto senza lesine ra,/ il cielo brucia,/ il mare s'in- p CORPO STELLARE
della voce triestina fiamma». p
p
marcos y marcos
pp. 224, € 16,50
La storia dell'armadillo è la

vera è l’estate”
severità e la sobrietà delle pa- storia bambina di un fiducioso
role essenziali: ciò che signifi- animale che «s'incammina con- la, perduta/ nel nulla delle epo-
ca una lezione di decenza trovento» e «va perché va», che, scaglietta di storia/ nella lo-
umana e intellettuale prima concordando con il cammino rica di storie/ che la fame o la for-
che letteraria. evocato nella prima poesia del- za s'intessono,/ uguali sempre,
In sintesi estrema è il dop- la prima sezione che convoca sempre dimenticabili, inutili/
pio ritratto che scaturisce dietro la scia di Šalamov tre po- atrocità ferruginose».
dalla lettura del carteggio tra ba). Da parte di Sereni un ri- Diario d'Algeria. Ma Saba ama eti amati: Jacottet, Celan e È proprio lì, nell'emblematica
Umberto Saba e Vittorio Se- spetto senza deroghe, da parte di più le sue prose («Vorrei che Mandel'štam («In cammino, in storia dell'armadillo in viaggio, il
reni, Il cerchio imperfetto. A in- di Saba un affetto senza lesine: tu scrivessi più prosa») e le lo- cammino»). senso radicato della poesia di Pu-
tervalli diversi (39 le lettere «Tu sai che, degli amici di Mila- da più delle poesie che non giu- L'armadillo che sa «dove sterla, che continua a sprigiona-
di Saba, 19 di Sereni), sono ot- no (intendo di quelli che mi ero dica sempre persuasive: «Sere- aspettare/ tempi migliori, piog- re nella maturità di questo libro
to anni cruciali (1946-1954) di fatti a Milano negli ultimi tem- ni è bello quando è nudo; inve- ge, epoche in cui la speranza/ la già ben nota coerenza espres-
storia personale e nazionale pi) mi sei stato, e mi sei, il più ce molte volte egli si esibisce non è poi del tutto impossibi- sa nei cinque che lo precedono,
che Cecilia Gibellini ha pub- caro, e che, quando venivo a vestito, e di vesti che si ricono- le», concordando pienamente dal 1985 a oggi.
blicato da Archinto con un oc- Milano, cercavo solo di te». scono non sue a un miglio di di- con la seconda delle «Lettere
chio rivolto non solo agli stu- Saba è già il poeta che è. Vi- stanza». da Babel» dirette al «carissimo «Corpo stellare»:
diosi (testo, note, appendici, ve a Trieste aggiogato al lavo- E tuttavia il più alto elogio figlio»: «Ma speriamo./ Assur-
indice dei nomi), ma anche al ro della libreria antiquaria alla poesia di Sereni Saba lo damente, speriamo. Il fuoco è un canto (senza
lettore curioso messo in con- («dove soffro di non poter p Umberto Saba - Vittorio Sereni
p IL CERCHIO IMPERFETTO
pronuncia affermando e con- acceso». retorica) che incorpora
dizione di trarne il suo van- strozzare uno - almeno un - fermando di volere come epi- L'armadillo che parla come
taggio. cliente») e accresce il suo Can- Lettere 1946-1954 grafe sulla sua tomba i tre ver- un poeta (che è un poeta, che è spazi e tempi,
p Archinto, pp. 256, € 16
Sereni lettore di Saba è zoniere pubblicando Mediterra-
p Otto anni cruciali di storia per-
si finali di Solo vera è l'estate e il poeta) capace di pensare che i dispersi, il secolo atroce
un paragrafo non certo mini- nee e Uccelli. Mentre il più gio- sonale e nazionale (l’autore del
questa sua, compresa in Diario lo spazio riesca a serbare qual-
mo della nostra storia lettera- vane Sereni, che a Milano fa «Canzoniere» e l’autore di d'Algeria (non senza una va- che traccia del suo «fantastica- Dopodiché il libro è un canto
ria (la dichiarata fedeltà a l'insegnante per poi passare al «Frontiera») che Cecilia Gibelli- riante che conferma il suo biso- re/ controcorrente». L'arma- (senza retorica) che incorpora
una lettura «che continuerà settore pubblicitario della Pi- ni pubblica con un occhio rivolto gno di intervenire): «Ora ogni dillo che conosce la debolezza spazi e tempi: gli animali «così
per tutta la vita»), anche se relli (prima di trasferirsi alla non solo agli studiosi (testo, no- fronda è muta,/ fatto il guscio del solletico e che può ridere tristemente simili a noi nella lo-
questo carteggio non serve direzione letteraria di Monda- te, appendici, indice dei nomi), all'oblio,/ perfetto il cerchio». morendo «con la strana alle- ro afflizione», i dispersi, i diver-
soltanto a documentare il dori), è il poeta di Frontiera (ti- ma anche al lettore curioso mes- Giustappunto i versi da cui - gria delle prede», non senza si, gli sradicati, gli emigrati, gli
pur intenso dialogo di due tolo che Saba strapazza ripetu- so in condizione di trarne il suo con callida variazione - il titolo pensare «a tutto questo odio, esclusi, i bambini, il secolo atro-
grandi poeti che si trattano tamente per una sua idiosin- vantaggio. del carteggio è stato felicemen- alla violenza, alla brama,/ e a ce, la nitida coscienza dei mondi
ormai di lontano (dopo esser- crasia) e arriva a pubblicare te desunto. ogni cosa in fin dei conti ridico- sommersi e del mondo che som-
si frequentati nel periodo in merge, il potere e i potenti, il re-
cui Saba abitò a Milano), ma alismo crudo ed espressionisti-
a sottolinearne le pieghe più co di Maelström, che sembra
segrete, a smascherarne gli documentato anche dal libro einaudiano. Giovanna Rosadini, Unità di risveglio ispirarsi alle incisioni di Grosz.
umori, a rivelarne momenti (Einaudi, pp. 122, € 11,50). Un libro in due E persino gli orti tutt'altro che
di vita vissuta, di intese im-
perfette, di affinità contrad-
LO SCAFFALE GIORGIO LUZZI tempi: un primo tempo che è quasi una «conclusi», o le oasi vanamente
deputate, dove l'insidia è tanto
dittorie, di solide e affettuose
Il terrore della storia «premonizione» un secondo che è il «diario»
di una rinascita. Parole esatte, incisive, senza più inspiegabile.
discontinuità. = Partenze boreali, approdi cupi, nubi alone (una sorta di laudario), in un confronto Ma poi anche gli improvvisi in-
E anche di opinioni politi- purpuree, incubi e terrori, armigeri e rombi, continuo di geografie e di anatomie. canti, i misteriosi segnali di una
che come quando - in occasio- tormenti e lampi di coltelli, stragi Corporalità vittoriosamente auscultata che vita ancora possibile laddove
ne del Fronte Popolare - Sa- ironicamente divulgate come «pioggerelle e precipita in versi sapienti di ritmo e di rime. sembrerebbe più negata, la tena-
ba sottoscrive la più ardita risatine». O ancora: arcadie antifrastiche, cia della speranza assurda e del-
delle sue provocazioni: «Del boschi inquietanti, stridori e allarmi, TIZIANO FRATUS la «gioia intraducibile», la luce,
resto so benissimo che, se i l'anima, la voce che vengono
comunisti fossero al potere,
paesaggi grevi che spesso attingono a ben
indiziari suggerimenti pittorici e musicali, da
Respira la terra «dal nido gioioso del mondo» di
mi lascerebbero vegetare, o ALDA MERINI Picasso ad Hartung, da von Webern a Gabriel = Versi lunghi di natura prosastica, una poesia come «Distanza», op-
mi metterebbero al muro. pure dal cosmico sprofondo di
Ma se da una parte vedessi i
Di vento in croce Fauré. In sintesi estrema il clima di Sciame di
pietra, l'ultimo libro di Giorgio Luzzi (Donzelli
modulati su alcuni esemplari italiani e poi
soprattutto americani (molti espressamente una poesia come «Corpo stella-
preti pronti ad incensarmi e = Due titoli per rinnovare la figura e la (pp. 118, € 14). Versi lunghi e brevi (ma convocati) nel libro di Tiziano Fratus, Nuova re», che dà il titolo al libro: «Sei
dall'altra il plotone d'esecu- voce di Alda Merini. Da Manni, Come anche accortezza di rime giocate con poesia creaturale, edito da Manifattura una cosa/ che nessuna parola
zione comunista, scegliere polvere o vento (pp. 104, € 12). Da Einaudi calibrata sprezzatura) in cui passa il terrore Torino Poesia (pp. 324, € 20). A stupire è qui - può dire e che in ogni parola/ ri-
ancora quest'ultimo». una scelta antologica, Il carnevale e la croce della storia abitato da un vento di disastro. insieme con un rasoterra che va in cerca di suona come l'eco di un lento re-
Saba è più dolorante ma (pp. 96, € 11). Più sorprendente ma più una quasi esibita aritmia - l'associata spiro». O persino - «come piccoli
più deciso. Sereni più defe- ineguale il primo, più prevedibile ma più GIOVANNA ROSADINI esigenza di un dire trasparente, che non punti di voce» - dal fiato contenu-
rente ma mai arreso. Saba dà to in un materassino (nella poe-
a Sereni del tu, chiamandolo
unitario il secondo. Nel primo una galleria di
ritratti «satirici» e insieme un album familiare
Diario di una rinascita cerca più gli incroci spericolati della congerie,
della compresenza, della concomitanza, e sia «Il respiro di Ermanno» scrit-
sempre col nome (caro, mio che risale al matrimonio della Merini con = Dopo Il sistema libico (2008), in cui dunque dell’inafferrabilità, ma piuttosto - a ta per la morte di Ermanno
caro, carissimo Vittorio). Se- Michele Pierri, felice a sua volta nel definire i quasi si prefigura una condizione poi partire dal Respiro della terra - il soffio largo Krumm).
reni a Saba dà sempre del lei versi di lei come poesia «migrante,/ che realmente patita in seguito all'esperienza di di quella che Fratus ama chiamare «poesia Nella misteriosa trasparenza
chiamandolo inderogabil- spiana montagne e si affida/ alla comunione un coma, e della riabilitazione (parziale) che ambientale». del suo dire, un libro che scuote e
mente col cognome (caro Sa- dei santi». Che è poi quanto viene ne è seguita, ecco il secondo titolo di [G.T.] commuove. [G. T.]
Classifiche Tuttolibri
SABATO 21 AGOSTO 2010
LA STAMPA VII

D
opo quattordici anni, ancora non so come mi no una donna sola, e qui non è ammissibile che una don- voglio sottomettermi, non voglio soltanto lamentarmi.
LIBRAIO CONSIGLIA sia venuto in mente. Se fu incoscienza o fu co- na resista e combatta da sola per tutti questi anni». Al- Un diritto è un diritto, per tutti». Di qua la cultura ma-
GIOVANNA ZUCCONI raggio». Quattordici anni fa, Antonella Sgroi la battaglia per vendere libri, e per di più al Sud, e in un fiosa degli ominicchi, dice, di là la cultura-cultura da
aprì una libreria a Letojanni, in provincia di Messina, paesino, Antonella ha aggiunto quella per ottenere an- portare per strada, alla gente, con soddisfazione inte-
poco più di duemila abitanti che d’estate decuplicano. che lei, unica esclusa fra altri commercianti, un gazebo riore. A lei basta poco: un complimento, la fiducia con-
In Sicilia Lì andava al mare, dal capoluogo. Ha aperto la libreria
d’impulso, senza vagliare, «sconoscendo tutto». E resi-
fisso dove vendere d’estate la sua merce anomala: libri.
«Qui nulla si muove se non chiedi l’elemosina, anche
quistata, una madre che torna a ringraziarla perché fi-
nalmente qualcuno è riuscito a far leggere la figlia. «Ho

il gazebo ste, resiste. Perché non te ne torni da dove sei venuta?,


si sente ancora dire in paese. La sua storia ferisce e
consola. Perché racconta di tenacia ma anche di pre-
quando sarebbe tuo diritto». Ha vinto tre ricorsi ammi-
nistrativi, ha fatto uno sciopero della fame, ora ha il suo
gazebo e lo difende. Perché non te ne torni da dove sei
passato tre giorni a parlare con quella ragazza, poi le
ho consigliato Follia di McGrath e ho azzeccato». Lo
scorso anno, racconta Antonella, vendeva tanti libri su

Fantasy giudizi e diffidenze, dell’eterna mentalità sottomessa.


«Se avessi avuto un marito, uno qualsiasi... Invece so-
venuta? «L’ho fatto anche per voi, rispondo a chi mi in-
sulta. Sono una persona libera, gentile ma libera. Non
criminalità e mafie, quest’estate va forte il fantasy.
Chissà se significa qualcosa, laggiù nell’avamposto.

I PRIMI DIECI INDAGINE NIELSEN BOOKSCAN

100 85 53 47
1 2 3 68
4 5
Acqua Acciaio Canale L’ultima riga Un giorno
in bocca Mussolini delle favole
CAMILLERI; LUCARELLI AVALLONE PENNACCHI GRAMELLINI NICHOLLS
MINIMUM FAX RIZZOLI MONDADORI LONGANESI NERI POZZA

33 25 24
6 43
7 40
8 9 10
Caterina. La caccia Non esiste Il palazzo Il tempo
Diario al tesoro saggezza della che vorrei
di un padre... mezzanotte
SOCCI CAMILLERI CAROFIGLIO RUIZ ZAFÓN VOLO
RIZZOLI SELLERIO RIZZOLI MONDADORI MONDADORI

Narrativa Narrativa Saggistica Varia Tascabili Ragazzi


italiana straniera
1. Acqua in bocca 100 1. Un giorno 47 1. Caterina. Diario di un padre... 43 1. Cotto e mangiato 15 1. La solitudine dei numeri primi 58 1. Torneranno le quattro stagioni 12
CAMILLERI; LUCARELLI NICHOLLS SOCCI PARODI GIORDANO CORONA
10,00 MINIMUM FAX 18,00 NERI POZZA 16,50 RIZZOLI 14,90 VALLARDI 13,00 MONDADORI 16,00 MONDADORI

2. Acciaio 85 2. Il palazzo della mezzanotte 25 2. Terroni 18 2. È facile smettere di fumare... 14 2. È una vita che ti aspetto 32 2. Viaggio nel tempo 3 5
AVALLONE RUIZ ZAFÓN APRILE CARR VOLO STILTON
18,00 RIZZOLI 19,00 MONDADORI 17,50 PIEMME 10,00 EWI 9,00 MONDADORI 23,50 PIEMME

3. Canale Mussolini 68 3. L’eleganza del riccio 24 3. Don Vito. Le relazioni tra... 14 3. The secret 13 3. L’ombra del vento 32 3. La clessidra di Aldibah 5
PENNACCHI BARBERY CIANCIMINO; LA LICATA BYRNE RUIZ ZAFÓN TROISI
20,00 MONDADORI 18,00 E/O 18,00 FELTRINELLI 18,60 MACRO EDIZIONI 13,00 MONDADORI 17,00 MONDADORI

4. L’ultima riga delle favole 53 4. Olive Kitteridge 24 4. Cricca. Perché la repubblica... 7 4. Teoritest 11 4. Il giorno in più 31 4. Toy Story. Gioca kit 5
GRAMELLINI STROUT RIZZO BERTOCCHI VOLO
16,60 LONGANESI 18,50 FAZI 19,00 RIZZOLI 39,00 ALPHA TEST 12,00 MONDADORI 12,90 WALT DISNEY ITALIA

5. La caccia al tesoro 40 5. Il filo che brucia 22 5. Fotti il potere 6 5. Fate i bravi (0-3 anni) 9 5. Marina 28 5. Toy Story 3 5
CAMILLERI DEAVER COSSIGA; CANGINI RIZZI RUIZ ZAFÓN
14,00 SELLERIO 19,50 RIZZOLI 17,00 ALIBERTI 17,00 RIZZOLI 13,00 MONDADORI 3,50 WALT DISNEY ITALIA

6. Non esiste saggezza 33 6. Il libro delle anime 22 6. Vaticano Spa 6 6. Esercitest 8 6. Un posto nel mondo 27 6. Shrek e vissero felici... 5
CAROFIGLIO COOPER NUZZI BERTOCCHI VOLO
14,00 RIZZOLI 19,60 NORD 15,00 CHIARELETTERE 18,90 ALPHA TEST 12,00 MONDADORI 3,50 MONDADORI

7. Il tempo che vorrei 24 7. La biblioteca dei morti 21 7. Oro del Vaticano 6 7. Gli uomini vengono da Marte... 8 7. Venuto al mondo 26 7. Diario di una schiappa. Ora basta! 5
VOLO COOPER RENDINA GRAY MAZZANTINI KINNEY
18,00 MONDADORI 18,60 NORD 12,90 NEWTON COMPTON 15,00 RIZZOLI 14,00 MONDADORI 12,00 IL CASTORO

8. Mister Gregory 23 8. Fallen 20 8. Di testa nostra. Cronache 2009-10 5 8. Quando i Giganti abitavano... 7 8. Uomini che odiano le donne 24 8. La guerra degli elfi 5
CASATI MODIGNANI KATE CAMILLERI; LODATO SITCHIN LARSSON BRENNAN
20,90 SPERLING & KUPFER 17,00 RIZZOLI 13,60 CHIARELETTERE 19,50 MACRO 13,80 MARSILIO 22,00 MONDADORI

9. Hanno tutti ragione 22 9. Il fattore Scarpetta 19 9. Per l’alto mare aperto 5 9. Teoritest 7 9. Incubo bianco 24 9. Diario di una schiappa. La legge 5
SORRENTINO CORNWELL SCALFARI BERTOCCHI RAMBE KINNEY
18,00 FELTRINELLI 20,00 MONDADORI 19,50 EINAUDI 42,00 ALPHA TEST 6,90 NEWTON COMPTON 9,90 IL CASTORO

10. Bianca come il latte... 18 10. Breaking dawn 17 10. L’arte del dubbio 5 10. Italia 1:800.000 6 10. La regina dei castelli di carta 23 10. Il ladro di fulmini 5
D’AVENIA MEYER CAROFIGLIO – LARSSON RIORDAN
19,00 MONDADORI 19,90 FAZI 11,00 SELLERIO 7,00 TOURING 13,80 MARSILIO 17,00 MONDADORI

LA CLASSIFICA DI TUTTOLIBRI È REALIZZATA DALLA SOCIETÀ NIELSEN BOOKSCAN, ANALIZZANDO I DATI DELLE COPIE VENDUTE OGNI SETTIMANA, RACCOLTI IN UN CAMPIONE DI 900 LIBRERIE.
SI ASSEGNANO I 100 PUNTI AL TITOLO PIÙ VENDUTO TRA LE NOVITÀ. TUTTI GLI ALTRI SONO CALCOLATI IN PROPORZIONE. LA RILEVAZIONE SI RIFERISCE AI GIORNI DALL’8 AL 14 AGOSTO.
Diario di lettura Tuttolibri
SABATO 21 AGOSTO 2010
VIII LA STAMPA

Nanni Balestrini

Una voce della neoavanguardia


ANDREA CORTELLESSA
I PREFERITI
La vita intellettuale
di Nanni Balestrini è stata
scandita dalle riviste. Comin-
ciò col verri poi arrivarono
f
Quindici e la prima Alfabeta. E
ora alfabeta2.
Sono quattro Italie molto
lontane l'una dall'altra.
«Il verri fu l'apertura all'este-
ro; Quindici fu la fine della neo-
avanguardia e il momento di GUSTAVE FLAUBERT
un'azione più diretta: dopo il
Sessantotto mi sono sostan- L'educazione
zialmente dedicato alla politi- sentimentale
ca. Verso il 1976-77 inventam- Einaudi, pp. 520, € 13,50
mo “Area”: una federazione di «Una scrittura che annega
piccoli editori che ebbe ottimi l'illusione romantica nella
risultati commerciali e alla banalità quotidiana»
quale nel '78 venne posta la pa-
rola fine da pesanti interventi
politici. Insieme ai transfughi
di “Area” pensammo che oc-
f
correva reagire al dilagare del-
la repressione, alle leggi spe-
ciali. Con Paolo Volponi, Ma-
ria Corti, Antonio Porta, Gian-
ni Sassi, Mario Spinella e altri
partivamo proprio dall'etero-
geneità dei nostri percorsi: EZRA POUND
eravamo uniti dall'emergenza
in atto. Non è un caso che feci I Cantos
in tempo a realizzare solo il pri- Mondadori, pp. XLIV-1660, € 60
mo numero di Alfabeta, nell'
«Ci insegnò che
aprile del '79: mentre andava
L'educazione sentimentale
in stampa venni coinvolto nel
anticipava l'epica del
processo "7 aprile" e dovetti la-
sciare l'Italia. Il fascicolo lo ri- La vita Nanni Balestrini è nato a Milano il 2 luglio 1935, vive attualmente tra Parigi e Roma. Agli inizi degli Anni 60 quotidiano dell'Ulisse»
cevetti per posta, a Parigi. In fa parte dei poeti «Novissimi» e del «Gruppo 63», che riunisce gli scrittori della neoavanguardia. Opera anche nel
quel periodo ho conosciuto be-
ne Gilles Deleuze e Félix Guat-
tari: Mille Plateaux fu un'altra
campo delle arti visive: ha esposto in numerose gallerie in Italia e all'estero e nel 1993 alla Biennale di Venezia
Le opere E’ da poco uscita la raccolta «Caosmogonia», nella collana «Lo Specchio» Mondadori (pp. 88, € 14,00).
f
lettura decisiva, con la sua vi- Altri titoli: «Gli invisibili» e «Vogliamo tutto» (Deriveapprodi), «Le avventure complete della signorina Richmond»
sione "plurale" sia dell'indivi- (Testo&Immagine), «Tutto in una volta» (edizioni del Leone), «Gruppo ’63. L’antologia» (con Alfredo Guliani), per
duo che della società, percorsi Testo & Immagine.
da forze propulsive di libera-
zione: una grande opera politi-
ca. Dopo il processo e l'assolu-
zione, nel 1984 rientro in Italia GILLES DELEUZE
ma per alcuni anni continuo a E FÉLIX GUATTARI
vivere più in Francia: lì mi so-
no dedicato con continuità all'
Una vita nel segno delle riviste, dal Verri a Quindici, a Alfabeta, Millepiani
Castelvecchi, pp. 769, € 30
arte visiva, che è poi oggi la
mia attività prevalente. Sin da
appena rinata: perché di fronte a una cultura sempre più «Una lettura decisiva, con la
quando ho cominciato a scrive-
re poesia considerare la paro-
degradata gli intellettuali non possono contemplare il naufragio sua visione "plurale" di
individuo e società»
la come oggetto ha portato
con sé la pratica del ritaglio e

“Pound e Joyce
del collage. Ma ho fatto tante messa culturale. Per Feltrinel-
li, poi, l'interesse culturale e
quello politico erano una cosa
«L’importanza d’essere sola. Si potevano pubblicare li-
stato giovane negli bri fuori del mercato, come
quelli della neoavanguardia,
Anni Cinquanta: da perché li si considerava cultu-

il mio Rinascimento”
noi arrivavano ralmente importanti. La fine di
questo sistema è legata alla
cose dirompenti» scomparsa dei fondatori; le lo-
altre cose: programmi televi- ro case editrici ora sono società
sivi, la prima web-tv cultura- gestite da amministratori...».
le, eccetera». ...nell'editoria di oggi, i libri
sono concepiti come armi di
E oggi, come mai di nuovo te città mie. Dove faccio delle co- un'esagerazione ma c'è del ve- si Laborintus di Sanguineti; lui
intrattenimento di massa...
una rivista, «alfabeta2»? se, lì sto bene. Più importante è ALFABETA2 ro, perché anche le parole mie aveva solo cinque anni più di me
«...come si vede anche in politi-
«L'idea ce l'ho da qualche an- essere stato giovane negli Anni Gli operai le ho sempre usate in modo im- ma io l'ho subito considerato il
ca, in Italia ci adeguiamo sem-
no. Con Eco e altri ci siamo de- Cinquanta, un nuovo Rinasci- personale. Qui ho lasciato parla- mio maestro; in effetti l'ho sem- pre al livello più basso. All'este-
cisi constatando una situazio- mento europeo. Da noi arrivava- della conoscenza re il mio inconscio come fosse pre chiamato così, “Maestro”».
Il primo numero di alfabeta2, ro l'editoria di massa si fa benis-
ne italiana sempre più incan- no dirompenti cose stranote all' un estraneo». Nella neoavanguardia al no- simo ma si mantiene vivo anche
dal titolo Intellettuali senza «Make it new!» di Pound fu me Balestrini resta legata
crenita, una cultura sempre estero come i Cantos di Pound o un settore letterario, dal pubbli-
(articoli, fra gli altri, di Franco lo slogan decisivo, insom- una spinta al fare, all'orga-
più degradata. Gli intellettuali l'Ulisse di Joyce. Ho cominciato Buffoni, Stefano Chiodi, Andrea co più limitato ma consistente.
non possono più starsene a a scrivere poesie nell'adolescen- ma. Era l'autore di culto del- nizzare. Da noi si fa finta che non esista,
Cortellessa, Umberto Eco,
contemplare il naufragio, ci za, effusivamente, come si fa in Augusto Illuminati, Andrea
la vostra couche milanese... «È un po' la mia croce. Quando questo pubblico diverso; anzi lo
vuole un Sos. Come nella pri- quell'età; qualcosa che con la po- Inglese, Mario Tronti e Paul Vanni Scheiwiller, Aldo Ta- si trattava di organizzare conve- si respinge, evitando di pubbli-
ma Alfabeta occorre mettere esia vera e propria, con l'arte Virilio), è uscito in edicola e in gliaferri, Leo Paolazzi cioè il gni, festival, riviste nessuno ne care libri in quella direzione o
assieme diverse generazioni: del linguaggio, ovviamente non libreria l'8 luglio con futuro Antonio Porta... voleva sapere; mi ci incastrava- presentandoli come opere
ci sono la mia, la tua, quella di aveva niente a che fare». distribuzione Messaggerie «Ricordo bene una lettura di no tutte le volte, finché è parso d'evasione. Gli autori esordienti
mezzo e poi i più giovani, che «Caosmogonia», uscito (48 pagine, 5 euro; per Pound a Milano: il suo ritmo co- naturale che me ne occupassi vengono normalizzati dall'edi-
saranno l'anima del sito www. quest'anno nello «Spec-
abbonamenti me un basso continuo corporeo, sempre io. Poi il lavoro editoria-
alfabeta2.it: tutt'altro che una
alfabeta@sofiasrl.com). una specie di mantra sonoro. le mi ha insegnato qualche truc-
vetrina della rivista cartacea
chio» Mondadori, dispiega Il secondo, dedicato al Proprio Pound, come critico, ci co del mestiere». «Nel ’56 lessi Laborintus
pienamente quest'«arte del precariato intellettuale col titolo
ma al contrario il suo vero mo- linguaggio...». Operai della conoscenza, uscirà
insegnò che un classico come Quell'editoria era già un fe- di Sanguineti; aveva
L'educazione sentimentale antici- nomeno industriale, ma as-
tore. Che alfabeta2 sia stata at- «Nei primi componimenti le pa- l'8 settembre (articoli, fra gli altri, pava l'epica del quotidiano dell' sai diverso da oggi. solo cinque anni più
taccata da più parti vuol dire role di Bacon, Cage e Godard mi di Sergio Bologna, Omar
che non lascia indifferenti; ma Calabrese, Furio Colombo,
Ulisse. Il romanzo di Flaubert «Negli Anni Sessanta comincio di me ma l’ho subito
mi affascinava dalla giovinez- a lavorare alla Feltrinelli dove
nella maggior parte dei casi «Ricordo il poeta dei Maurizio Ferraris, Daniele
Giglioli, Gilda Policastro e Marco za... una scrittura che annega incontro un personaggio stra- considerato il Maestro»
c'è stata un'accoglienza entu- l'illusione romantica nella bana- ordinario come Giangiacomo.
siasta, persino sorprendente. Cantos a Milano: il suo Rovelli). In redazione - oltre a
lità quotidiana, una struttura Sono stati anni appassionati, ting, così amputandoli delle loro
Balestrini, Cortellessa e Inglese -
Che sta a noi non deludere». ritmo come un basso senza trama e senza eroi che sfi- anni felici, anni straordinari. potenzialità. Viviamo nel dog-
Sergio Bianchi, Ilaria Bussoni,
Sembra esserci qualcosa laccia l'esistenza borghese in Ma anche da Einaudi e Bompia- ma capitalista della produttivi-
di non italiano in Balestri- continuo corporeo, una Erica Lese e Jan Reister. Nel
«comitato storico» figurano - una consapevolezza di inutilità, ni lavoravano tanti intellettuali
tà ma è proprio il mito dello svi-
ni, al di là dell’aspetto e specie di mantra sonoro» luppo a causare le crisi di so-
oltre a Calabrese e Ferraris - corruzione e fallimento... A della mia generazione, giovani vrapproduzione: si incoraggia
delle origini famigliari. Co- Umberto Eco, Carlo Formenti e scuola, al Liceo Scientifico Vitto- scrittori con ruoli decisionali.
me se fosse sempre in fu- servono per dichiarazioni di po- Pier Aldo Rovatti. La rivista sarà la gente a indebitarsi sino a che
rio Veneto di Milano, ho poi avu- La dimensione del mercato la bolla esplode. Anche in edito-
ga, o comunque veloce- etica, o di etica se si vuole. La presentata il 15 settembre alla to la fortuna di avere Luciano c'era anche allora, certo; ma
Triennale di Milano, il 17 alla ria ci sono troppe pubblicazioni,
mente di passaggio... parte centrale è per me abba- Anceschi come professore di fi- scoprire la letteratura sudame- si va avanti a forza di anticipi
Fondazione Marino Marini di
«Mia madre era tedesca ma si stanza nuova, un flusso verbale losofia. Era il 1952; Anceschi si ricana o quella tedesca - insie- della distribuzione poi al mo-
Pistoia durante la prima Festa di
trasferì in Italia quando sposò legato all'inconscio. Come piace Palomar e il 19 a Firenze, al interessò ai miei primi versi e di- me a Valerio Riva ed Enrico Fi- mento delle rese ci si trova coi
mio padre, industriale chimi- dire a Umberto Eco, usando da Teatro della Pergola, nel corso venni il ragazzo di bottega della lippini - significava esercitare debiti fino al collo...».
co. Ho vissuto a Milano, Roma, sempre il collage verbale non ho dell'ULTRA festival. rivista il verri, alla sua fondazio- l'immaginazione imprenditoria- ...è la corsa dei lemming verso la
Parigi e Berlino e le sento tut- mai scritto una parola di mio; è ne nel '56. Nello stesso anno les- le e, insieme, fare una scom- scogliera.

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