Sei sulla pagina 1di 1

Bianco o nero (19-04-2014)

Ero seduto su una panchina e tre cani stavano giocando davanti a me.
Ad un tratto smisero di giocare
e tutti e tre guardarono fissamente nella stessa direzione.
Anch'io guardai in quella direzione, ma non vidi niente di rilevante.
Poi i cani se ne andarono.

Un uomo usci di casa senza accorgersi che gli mancava un bottone della
camicia. Dopo un po' si rese conto che la gente lo guardava in modo diverso
dal solito, sembrava sorpresa, disgustata, scandalizzata di vederlo camminare
disinvoltamente. Qualcuno incrociandolo si scostava prestamente. Entr nel
suo solito bar per fare colazione. Il barista non lo salut, lo trascur
volutamente per un pezzo, alla fine lo serv di malavoglia. Camminando verso
l'ufficio incroci alcuni conoscenti che finsero di non vederlo. Cosa c'era in lui
che non andava, si chiese. Era quello di sempre, eppure sentiva che c'era
qualcosa di cambiato, in lui, non nella gente.
La giornata di lavoro con i colleghi fu un calvario: smorfie, scortesie, dispetti,
persino insulti, per quanto velati. Percepiva un muro di disprezzo intorno a s.
Finalmente arriv l'ora di tornare a casa. Ci arriv di corsa, trafelato, come
uno che inseguito da una muta di cani feroci. Chiuse bene tutte le porte e le
finestre. Ah, finalmente a salvo. Si rilass un poco, allent il nodo della
cravatta, si sbotton la camicia, si serv un cognac, si sedette in poltrona e
subito rimase bloccato. La camicia! Cos'era successo alla camicia? Balz in
piedi, rovesci il cognac, corse in bagno e si guard allo specchio.
Oh , Dio mio, Dio mio, la camicia, ecco! Avevano ragione loro, si disse, e io
che non capivo.
Ormai era impossibile riparare il danno. Non sarebbe mai pi stato quello di
prima, n per la gente, n per se stesso. Non c'era pi posto per lui nel mondo
civile. Fuggire in un paese straniero di bassa cultura? No, che vergogna!
Allora la morte, un'onorevole, riparatoria morte.
Apr tutti i rubinetti del gas.

Potrebbero piacerti anche