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NEWSLETTER N 116

SETTEMBRE 2017

DIRITTO DEL LAVORO SOMMARIO

1 Diritto del Lavoro

5 Le Nostre Sentenze

7 Assicurazioni, Locazioni,
Responsabilit Civile

11 Osservatorio sulla
Cassazione
Privacy: come scegliere il responsabile
della protezione dei dati. Le indicazioni del 12 Il Punto Su
Garante
15 Eventi
A cura di Damiana Lesce e Valeria de Lucia
16 Rassegna Stampa
Il Garante della Privacy ha fornito alcune indicazioni a fronte
delle prime richieste di chiarimento in merito alla nomina 17 Contatti
del Responsabile della protezione dei dati personali (RPD):
importante e nuova figura, introdotta dal Regolamento UE
2016/679, che tutti gli enti pubblici e anche molteplici soggetti
privati dovranno designare entro il prossimo maggio 2018 (cfr.
Newsletter n. 432 del 15 settembre 2017 - Doc. Web 6826945)

In particolare, nella nota inviata a unazienda ospedaliera, il


Garante ricorda che i Responsabili della Protezione dei dati
personali (anche Data Protection Officer - DPO), dovranno
avere unapprofondita conoscenza della normativa e delle prassi
in materia di privacy, nonch delle norme e delle procedure
amministrative che caratterizzano lo specifico settore di
riferimento.

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Nella selezione sar poi opportuno privilegiare
soggetti che possano dimostrare qualit
professionali adeguate alla complessit del
compito da svolgere, magari documentando le
esperienze fatte, la partecipazione a master e
corsi di studio/professionali.

LAutorit ha, inoltre, chiarito che la normativa


attuale non prevede lobbligo per i candidati di
possedere attestati formali delle competenze Il diritto di precedenza del
professionali. Tali attestati, rilasciati anche lavoratore a termine: violato
allesito di verifiche al termine di un ciclo di
formazione, possono rappresentare un utile
in caso di assunzione di un
strumento per valutare il possesso di un livello apprendista?
adeguato di conoscenza della disciplina ma,
A cura di Damiana Lesce e Paola Lonigro
tuttavia, non equivalgono a una abilitazione
allo svolgimento del ruolo del RPD.
Il tema stato posto allattenzione del Ministero
del Lavoro che, con linterpello n. 2 dell 8
La normativa attuale, tra laltro, non prevede
agosto 2017, rispondendo ad un duplice quesito
listituzione di un albo dei Responsabili della
di Confcommercio, ha affrontato il tema del
protezione dei dati che possa attestare i requisiti
diritto di precedenza disciplinato dallart. 24 del
e le caratteristiche di conoscenza, abilit e
D.Lgs. n. 81 del 2015.
competenza di chi vi iscritto. Enti pubblici
e societ private dovranno, quindi, comunque
In particolare, Confcommercio ha chiesto se,
procedere alla selezione del RPD, valutando
ai sensi della predetta norma, possano o meno
autonomamente il possesso dei requisiti
costituire violazione del diritto di precedenza
necessari per svolgere i compiti assegnati.
di un lavoratore a tempo determinato:
1: lipotesi di prosecuzione del rapporto
Il Garante si riserva di fornire ulteriori
di lavoro al termine del periodo formativo del
orientamenti, che saranno pubblicati sul sito
contratto di apprendistato stipulato con un
istituzionale, anche allesito dei quesiti e delle
lavoratore gi in forza presso la stessa azienda;
richieste di approfondimento sul Regolamento
2: la nuova assunzione, con contratto di
privacy, raccolti nellambito di specifici incontri
apprendistato, di un altro lavoratore.
che lAutorit ha in corso con imprese e Pubblica
Amministrazione.
IL DIRITTO DI PRECEDENZA
DISCIPLINATO DALLART. 24 DEL
D.LGS. N. 81/2015.

Il comma 1 dellart. 24 dispone salvo diversa


disposizione dei contratti collettivi, il lavoratore
che, nell'esecuzione di uno o pi contratti a
tempo determinato presso la stessa azienda,

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ha prestato attivit lavorativa per un periodo determinato da parte dello stesso datore di
superiore a sei mesi ha diritto di precedenza lavoro per le medesime attivit stagionali.
nelle assunzioni a tempo indeterminato
effettuate dal datore di lavoro entro i successivi Il comma 4 dellart. 24 disciplina le modalit
dodici mesi con riferimento alle mansioni gi di esercizio del diritto di precedenza:
espletate in esecuzione dei rapporti a termine. - deve essere espressamente richiamato
nella lettera di assunzione;
Il diritto di precedenza sorge in capo al lavoratore - deve essere esercitato per iscritto dal
che, alle dipendenze dello stesso datore di lavoratore interessato entro sei mesi dalla data
lavoro, abbia operato in forza di pi contratti di cessazione del rapporto (il limite temporale
a termine, anche di breve periodo e/o risalenti abbassato a tre mesi per i contratti stagionali);
nel tempo, per un periodo complessivamente - si estingue trascorso un anno dalla
superiore a 6 mesi. cessazione del rapporto.
Il requisito temporale, tuttavia, non
sufficiente: nel corso dei predetti contratti LA RISPOSTA DEL MINISTERO.
a termine il lavoratore deve aver svolto le
medesime mansioni che saranno oggetto Il primo quesito sollevato da Confcommercio
del contratto di lavoro subordinato a tempo se la prosecuzione di un rapporto di apprendistato
indeterminato. al termine del periodo formativo rappresenti
Il riferimento contenuto nella norma ai una violazione del diritto di precedenza di un
contratti a tempo determinato, porta ad (altro) lavoratore che, con contratto a tempo
escludere la computabilit, ai fini della determinato, abbia gi lavorato per le medesime
maturazione del diritto di precedenza, dei mansioni alle quali addetto lapprendista.
periodi di lavoro svolti, ad esempio, in regime
di somministrazione. Il Ministero ha dato risposta negativa al quesito:
non viene violato alcun diritto di precedenza
Il comma 2 dellart. 24 riguarda le lavoratrici in quanto il rapporto di apprendistato (nel
madri titolari di uno o pi contratti a tempo caso di specie, professionalizzante) , fin
determinato: per queste ultime, il periodo di dallinizio, a tempo indeterminato e il c.d.
congedo per maternit, sia quello obbligatorio consolidamento del rapporto al termine del
sia quello anticipato, utile a conseguire il periodo formativo non rappresenta altro che
diritto di precedenza (vale a dire, si computano la naturale prosecuzione di quel contratto al
al fine di integrare il requisito temporale dei sei termine del periodo di formazione.
mesi). Inoltre, il diritto di precedenza viene
riconosciuto non solo per una assunzione a Con riferimento al secondo quesito, vale a
tempo indeterminato, ma anche rispetto a un dire, se violi il diritto di precedenza la nuova
contratto a termine il cui contenuto riguardi le assunzione, con contratto di apprendistato,
mansioni gi espletate. di un altro lavoratore, il Ministero osserva,
innanzitutto, che lassunzione con contratto di
Il comma 3 dellart. 24 regolamenta la apprendistato rilevante ai fini di verificare
disciplina applicabile ai contratti stagionali: il se ci possa costituire violazione del diritto di
lavoratore assunto a tempo determinato per lo precedenza.
svolgimento di attivit stagionali ha diritto di Ci premesso: non ricorre la violazione del
precedenza rispetto a nuove assunzioni a tempo diritto di precedenza qualora il lavoratore

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(con contratto a termine) risulti gi qualificato seguito della segnalazione di una donna la
per la mansione oggetto del contratto di quale denunciava il fatto che, nellambito di un
apprendistato in virt dei pregressi rapporti procedimento civile, la controparte in giudizio
di lavoro a tempo determinato. aveva depositato una memoria difensiva nella
quale erano riportate date e cifre di versamenti
In definitiva, conclude il Ministero, non eseguiti dallinteressata in un determinato
integra la violazione del diritto di precedenza: periodo di tempo; tali dati sarebbero stati
(i) n la prosecuzione del rapporto consegnati alla controparte da una persona in
di lavoro dellapprendista al termine del servizio presso la stessa filiale ove lei aveva il
periodo di formazione, non trattandosi di una conto corrente.
nuova assunzione,
(ii) n la nuova assunzione di un Le indagini accertavano che il dipendente
apprendista nella misura in cui il lavoratore dellIstituto di Credito aveva compiuto una
a termine risulti gi formato per la qualifica serie di accessi al conto corrente della signora,
finale oggetto del contratto di apprendistato. irrituali sia nei modi che nella quantit. Senza il
consenso della cliente e senza un altro motivo
legittimo, il dipendente aveva consultato pi
volte, anche da filiali diverse da quella di
appartenenza, il conto corrente della donna,
presumibilmente comunicando le informazioni
raccolte alla controparte dellinteressata

Il dipendente della Banca, in qualit di


incaricato del trattamento, ha effettuato un
trattamento illecito in quanto in contrasto con
le disposizioni vigenti (artt. 4, comma 1, lett.
h), 30, 167 e 169 del Codice Privacy) e con le
prescrizioni impartite dal Garante al punto 3 del
Banche e privacy: i limiti del
provvedimento del 25 ottobre 2007 concernente
dovere/diritto di accesso ai conti Linee guida in materia di trattamento dei dati
correnti personali della clientela in ambito bancario
(doc. web n. 1457247) e con provvedimento
A cura di Damiana Lesce
del 12 maggio 2011 in materia di circolazione
delle informazioni in ambito bancario e di
Con provvedimento n. 286 del 22 giugno 2017 tracciamento delle operazioni bancarie (doc.
(doc. web n. 6629414), il Garante della Privacy web n. 1813953).
ha dichiarato illecito il trattamento dei dati
personali di una correntista da parte un Istituto I predetti provvedimenti, da un lato, richiamano
di Credito per il tramite del proprio incaricato lobbligo per gli Istituti di Credito di identificare
che ha posto in essere una serie di accessi la clientela nellesecuzione delle diverse
al conto corrente della medesima, senza operazioni bancarie e, dallaltro, prescrivono
apparenti motivazioni operative. agli stessi di operare di attivit di controllo
interno, con cadenza almeno annuale, sulla
Nel caso in esame, il Garante intervenuto a legittimit e liceit degli accessi ai dati effettuati

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dai propri incaricati, prevedendo altres che
l'esito dell'attivit di controllo sia messo a Le nostre sentenze
disposizione del Garante, in caso di specifica
richiesta.

Quanto sopra per consentire alle Banche di


assumere ogni opportuna iniziativa idonea ad
evitare casi analoghi a quelli del caso in esame,
e per i quali possono rispondere ai sensi dellart.
15 del Codice.

Ma non solo.

Tale obbligo deve essere assolto anche in vista LA SENTENZA DEL MESE
dellentrata in vigore del nuovo Regolamento
sulla protezione dei dati, al fine di assicurare 1 Limpugnativa durgenza
il rispetto del principio di responsabilit del del contratto a termine ed il
titolare del trattamento (Accountability) di cui requisito del periculum in mora
allart.24 del Regolamento (UE) 2016/679.
(Trib. Padova, decr., 7 luglio 2017, n. 4411)
Con provvedimento in esame, ai sensi degli
artt. 143, comma 1, lett. b) e 154, comma Causa seguita da Francesco Torniamenti
1, lett. c), il Garante ha ordinato allIstituto
di Credito ladozione di ulteriori misure per Limpugnazione durgenza del contratto a
implementare i controlli sulla legittimit degli termine di per s infondata in quanto priva
accessi e sensibilizzare i dipendenti al rispetto del requisito del periculum in mora - stante il
delle regole. fatto che la sentenza che viene emessa allesito
del giudizio ordinario ricostituisce il rapporto
LAutorit si riservata di verificare, con di lavoro con effetto retroattivo sin dalla
autonomo procedimento, la sussistenza dei stipulazione del contratto a tempo determinato;
presupposti per contestare le violazioni previste sicch linstaurazione del giudizio di merito
per il trattamento illecito dei dati. non pu provocare, in capo al lavoratore, un
pregiudizio irreparabile tale da giustificare il
ricorso durgenza.

Cos si pronunciato il Tribunale di Padova,


in un caso di successione di due contratti a
termine, respingendo il giudizio cautelare ex
art. 700 cod. proc. civ., promosso dal lavoratore
nei confronti del datore e volto a far accertare,
in via durgenza, la nullit del termine apposto
al secondo contratto perch stipulato prima
che fosse decorso, della conclusione del primo
contratto, lintervallo di tempo minimo previsto

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dallart. 21 del D.lgs. n. 81/2015.

Tale decisione stata motivata sulla base del


fatto che la sentenza dichiarativa della nullit
del termine apposto al contratto ove emessa
allesito del giudizio ordinario - ricostituisce
il rapporto di lavoro a tempo indeterminato
sin dalla data di stipulazione del contratto a
termine illegittimo e riconosce altres, in favore
del lavoratore, un risarcimento del danno
stabilito nellindennit di cui allart. 28 D.lgs. n. 2 Assenza ingiustificata (quindi
81/2015. Di talch ogni danno e/o pregiudizio giusta causa di licenziamento)
che il lavoratore dovesse subire in attesa della se il dipendente oppone un
sentenza di merito troverebbe poi in caso
di accoglimento della domanda completa
inadempimento datoriale di
riparazione. scarsa importanza

In aggiunta a quanto sopra, il Tribunale ha (Tribunale di Savona, Decreto 6 marzo 2017)


escluso il requisito del periculum anche in
Causa curata da Tommaso Targa e Giuseppe
considerazione del tempo trascorso prima che Sacco
il lavoratore promuovesse il procedimento
durgenza (3 mesi) specificando che, ai fini In ipotesi di licenziamento per assenza
dellesistenza del requisito in oggetto, non ha ingiustificata, incombe sul datore di lavoro
alcuna rilevanza lo stato di disoccupazione del unicamente l'onere di dimostrare l'effettiva
ricorrente. durata dell'assenza. Qualora, per parte sua, il
lavoratore affermi di essersi volontariamente
Con tale provvedimento il Tribunale riafferma rifiutato di prestare servizio, in ragione di un
il noto principio per cui il pregiudizio preteso comportamento illegittimo dell'azienda,
patrimoniale in quanto danno riparabile quest'ultimo deve dimostrare - in base ai principi
- non pu mai costituire di per s periculum generali ex art. 1460 cc e 1375 cc (buona fede
in mora tale da giustificare il ricorso al oggettiva) - sia l'inadempimento del datore di
procedimento ex art. 700 cod. proc. civ., in lavoro, sia la gravit di tale comportamento e la
analogia con quanto affermato in passato dalla conseguente proporzionalit della reazione del
giurisprudenza in caso di procedimenti cautelari medesimo dipendente.
promossi avverso ai licenziamenti.
Nel caso di specie, il lavoratore licenziato
si rifiutato di prendere servizio nella sede
di destinazione ove era stato trasferito,
contestando la legittimit del trasferimento,
pur essendo pacifico che la sede di provenienza
era temporaneamente chiusa perch in fase di
ristrutturazione. Ha asserito che, nell'ambito
di accordi quadro raggiunti con gli enti locali
competenti per territorio, l'azienda si sarebbe

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impegnata ad effettuare i lavori di ristrutturazione prevista per la loro complessit ed anche per
e riaprire la sede entro un termine che poi non fatto imputabile agli enti locali preposti a
stato rispettato, per ragioni asseritamente concedere le necessarie autorizzazioni edilizie.
imputabili alla inerzia, o comunque alla
eccessiva lentezza, dell'azienda stessa.

Il decreto in commento ha anzitutto escluso


che, vista l'obiettiva impossibilit dell'azienda
di mantenere in servizio il lavoratore nella sede
di provenienza, si possa ritenere la sussistenza
di un motivo illecito pretesamente sottostante al
trasferimento e al successivo licenziamento.
Il decreto ha poi aggiunto che, sebbene gli
accordi quadro indicassero una data auspicabile
di conclusione dei lavori di ristrutturazione della 3 Reato e giusta causa: rilevanza
sede, essi non erano vincolanti nei confronti dei dellaccertamento in sede
lavoratori coinvolti, trattandosi di protocolli di penale e autonomia della
intesa di natura programmatica.
valutazione dei fatti da parte del
Il decreto ha, quindi, rilevato che la reazione giudice del lavoro
del dipendente, rifiutatosi di prendere servizio
nella sede di destinazione, non proporzionata (Tribunale di Brindisi, decreto 3 aprile 2017)
ai pretesi inadempimenti imputati al datore di
Causa curata da Tommaso Targa
lavoro. Sicuramente non proporzionata alla
pretesa violazione del termine di preavviso
Nel caso affrontato dal decreto in commento, il
previsto dal C.C.N.L. di categoria in ipotesi
lavoratore era stato licenziato poich, attraverso
di trasferimento. E ci perch, sebbene
articoli di stampa, il datore di lavoro aveva
il trasferimento non sia stato anticipato
appreso un coinvolgimento del medesimo
formalmente con preavviso ai singoli lavoratori
nella commissione di reati, in concorso con
coinvolti, l'azienda ha posto in essere una
altri soggetti. Si trattava, in ogni caso, di
procedura di informativa sindacale, nell'ambito
comportamenti extra lavorativi.
della quale ha anticipato alle RSU l'imminente
trasferimento di tutti lavoratori della sede di
Nell'ambito del procedimento di impugnazione
provenienza. Di conseguenza, anche a ritenere
del licenziamento, il lavoratore aveva eccepito
che il datore di lavoro fosse incorso in una
l'insussistenza della prova dei fatti addebitati,
violazione formale del C.C.N.L. di categoria, si
non essendo essa rinvenibile dalle informazioni
tratterebbe senz'altro di un inadempimento lieve
apprese sulla stampa. In effetti, al momento della
che non giustifica la sproporzionata reazione del
contestazione disciplinare, non disponendo
dipendente.
degli atti del fascicolo penale, lazienda aveva
contestato i fatti cos come erano stati riferiti
Dal punto di vista fattuale, l'istruttoria non ha
dai mass media. Il lavoratore, giustificandosi,
dimostrato alcuna grave inerzia dell'azienda
non aveva negato i comportamenti contestati
nella gestione dei lavori di ristrutturazione:
nella loro materialit, ma aveva dedotto quale
lavori la cui durata si protratta oltre la data

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pretesa scriminante il proprio stato danimo di ricavandoli dalla sentenza o dagli atti di quel
contingente debolezza e la buona fede. processo".
D'altro canto, il decreto ha anche considerato
Nel corso del procedimento di impugnazione che "ai fini della legittimit del licenziamento
del licenziamento, l'azienda, nel frattempo disciplinare irrogato per un fatto che integri
venutane in possesso, aveva prodotto la gli estremi di un reato non rileva la valutazione
documentazione relativa alle indagini svolte in penalistica del fatto n la sua punibilit in sede
sede penale: in particolare l'ordinanza che aveva penale, n la mancata attivazione del processo
a suo tempo disposto gli arresti domiciliari e il penale per il medesimo fatto addebitato,
verbale di interrogatorio del lavoratore. Da tale trattandosi esclusivamente di effettuare una
documentazione si evinceva che i comportamenti valutazione autonoma in ordine alla idoneit
contestati erano stati confessati dal lavoratore, del fatto a integrare gli estremi della giusta
in sede di interrogatorio dinnanzi al GIP, pur causa o del giustificato motivo di recesso".
risultando la responsabilit di quest'ultimo pi
circoscritta rispetto a quella delle altre persone
coindagate.

Il decreto del Tribunale di Brindisi qui


commentato ha anzitutto ritenuto che la
documentazione relativa al procedimento penale,
depositata in sede di udienza di discussione "
ammissibile ed utilizzabile, atteso che - ferma
l'immutabilit della contestazione disciplinare -
non impedito al datore di lavoro di richiedere
nel giudizio l'acquisizione di prove che non siano
emerse nel corso del procedimento disciplinare,
integrando, ad esempio, la produzione Alla luce di questi principi di diritto, il decreto ha
documentale o richiedendo l'escussione dei ritenuto che i comportamenti la cui prova risulta
testimoni di cui le dichiarazioni non siano dagli atti del procedimento penale sono idonei a
state acquisite gi nel corso del procedimento dimostrare il venir meno del vincolo fiduciario,
stesso". Tale principio vale a fortiori nell'ambito e la conseguente giusta causa del licenziamento,
della fase sommaria del procedimento di anche laddove il procedimento penale non si sia
impugnazione del licenziamento secondo lo ancora concluso e, comunque, il lavoratore non
speciale rito Fornero. sia stato ancora condannato. Infatti se, da un
Ci premesso, il decreto ha evidenziato lato, le prove acquisite nel processo penale sono
che "in forza del principio dell'unit della utilizzabili anche in sede civile, dall'altro lato il
giurisdizione, il giudice civile pu utilizzare giudice del lavoro libero di valutare tali prove
come fonte del proprio convincimento le sotto il profilo della loro rilevanza ai fini della
prove raccolte nel giudizio penale (anche sussistenza della giusta causa, a prescindere
ove conclusosi con sentenza di non doversi dalla qualificabilit del comportamento come
procedere per intervenuta amnistia o per altra reato e della sua punibilit.
causa estintiva del reato) e pu, a tal fine, porre Da ultimo, il decreto ha giudicato che costituisce
anche ad esclusiva base del suo convincimento un grave negazione degli elementi essenziali
gli elementi di fatto acquisiti in sede penale, del rapporto di lavoro e, in particolare,

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Newsletter
dell'elemento fiduciario, un comportamento avente ad oggetto la liquidazione dellindennit
contrario alletica comune, a prescindere dal di cui allart. 8 bis A.N.A. 1994 allorch la
fatto che tale comportamento abbia provocato riduzione del portafoglio agenziale sia il frutto
un danno al datore di lavoro (fermo restando di valutazioni di carattere commerciale non
che, nel caso di specie, la rilevanza mediatica sindacabili da parte dellagente che determinino
della vicenda aveva senz'altro provocato un una dismissione di polizze da parte della
danno allimmagine). Compagnia.

Sotto quest'ultimo profilo, il decreto ha Lindennit in questione, infatti, presuppone un


anche escluso che la pretesa illegittimit del ridimensionamento del portafoglio agenziale,
licenziamento possa derivare dalla contestata disposto dalla preponente, da intendersi quale
omessa affissione del codice disciplinare. Infatti, diminuzione derivante da trasferimento o
tale preteso vizio formale irrilevante laddove il frazionamento in favore di altri agenti, come
comportamento contestato sia contrario all'etica si evince dalle eccezioni di cui ai commi 6
o alla morale. e 7 dello stesso articolo, relative ad ipotesi di
limitata circolazione del portafoglio aziendale o
di sua diversa allocazione interna, nellambito di
eventi che non integrano perdita di disponibilit
dal parte della preponente.
AGENZIA
ASSICURAZIONI, LOCAZIONI,
RESPONSABILIT CIVILE

A cura di Bonaventura Minutolo e Teresa


Cofano

4 Riduzione del portafoglio


dellagente e indennit ex art. 8
bis A.N.A. 1994

(Corte dappello Milano, sentenza del 7


settembre 2017) Presunzione di conoscenza

Causa seguita da Bonaventura Minutolo e (Cass. 1 settembre 2017, sent. n. 20685 Cass. 1
Teresa Cofano settembre 2017, sent. n. 20685)

Deve essere respinta la domanda dellagente I documenti allegati ad un dichiarazione

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Newsletter
unilaterale si presumono pure essi recapitati con Ove oggetto dellaffare siano altre tipologie di
lo stesso plico ai sensi dell'art. 1335 c.c. talch beni e segnatamente beni mobili lobbligo
onere del destinatario provare che la lettera di iscrizione sussiste solo per chi svolga la detta
raccomandata non sia pervenuta per causa non attivit in modo non occasionale e, quindi ,
imputabile, o che non abbia il contenuto che professionale o continuativo. Ove ricorra tale
dichiara di avere, ovvero che contenga una ipotesi, anche per lesercizio di questa attivit
lettera di contenuto diverso da quello indicato richiesta liscrizione nellalbo degli agenti di
dal mittente, anche in relazione ai suoi allegati. affari in mediazione di cui al menzionato art.
2 della citata l. n. 39 del 1989 (ora, a seguito
dellabrogazione del ruolo dei mediatori, la
dichiarazione di inizio di attivit alla Camera di
commercio, ai sensi dellart. 73 del d.lgs. n. 59
del 2010), ragion per cui il suo svolgimento in
difetto di tale condizione esclude, ex art. 6 della
stessa legge, il diritto alla provvigione.

Attivita' svolta da persona non


iscritta al ruolo dei mediatori

(Sez. Unite Cass. 2 agosto 2017, sent. n. 19161)

Econfigurabile, accanto alla mediazione


ordinaria, una mediazione negoziale cosiddetta
atipica, fondata su un contratto a prestazioni
Registrazione del contratto di
corrispettive, con riguardo anche ad una
soltanto delle parti interessate (cd. mediazione locazione
unilaterale).
(Cass., 6 settembre 2017, ord. n.20858)
Tale ipotesi ricorre nel caso in cui una parte,
volendo concludere un singolo affare, incarichi In tema di locazione immobiliare (nella specie
altri di svolgere unattivit intesa alla ricerca per uso non abitativo), la mancata registrazione
di un persona interessata alla conclusione del del contratto determina, ai sensi dellart. 1,
medesimo affare a determinate, prestabilite comma 346, della legge n. 311 del 2004, una
condizioni, e proprio per il suo estrinsecarsi in nullit per violazione di norme imperative ex
attivit di intermediazione, rientra nellambito art. 1418 c.c., la quale, in ragione della sua
di applicabilit della disposizione prevista atipicit, desumibile dal complessivo impianto
dallart. 2, comma 4, della l. n. 39 del 1989, che normativo in materia ed in particolare dalla
per lappunto disciplina anche ipotesi atipiche di espressa previsione di forme di sanatoria nella
mediazione per il caso in cui oggetto dellaffare legislazione succedutasi nel tempo e dallistituto
siano beni immobili o aziende. del ravvedimento operoso, risulta sanata con

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Newsletter
effetti "ex tunc" dalla tardiva registrazione del danno non patrimoniale e, nel caso di
del contratto stesso, implicitamente ammessa specie, non era stata dimostrata dal dipendente
dalla normativa tributaria, coerentemente con unalterazione degli assetti relazionali e delle
lesigenza di contrastare levasione fiscale e, abitudini di vita. La Suprema Corte ha ricordato
nel contempo, di mantenere stabili gli effetti che la prova del danno non patrimoniale pu
negoziali voluti dalle parti, nonch con il essere fornita anche mediante presunzioni
superamento del tradizionale principio di non semplici e che il danno esistenziale deve essere
interferenza della normativa tributarla con gli risarcito quando sia conseguenza di una lesione
effetti civilistici del contratto, progressivamente di diritti costituzionalmente garantiti: nel caso
affermatosi a partire dal 1998. esaminato, la Corte di merito aveva rilevato,
allesito dellistruttoria, la sussistenza degli
indici presuntivi di un danno non patrimoniale
di tipo c.d. esistenziale, consistente nella
OSSERVATORIO SULLA lesione della dignit personale e del prestigio
professionale.
CASSAZIONE

A cura di Stefano Beretta e Antonio Cazzella

Il dipendente non ha diritto


di essere inserito nei turni di
reperibilit

Demansionamento e danno Con sentenza n. 20648 del 31 agosto 2017, la


esistenziale Corte di Cassazione ha riformato la sentenza
della Corte di merito che aveva accolto la
Con sentenza n. 22288 del 25 settembre domanda del lavoratore, il quale sosteneva di
2017, la Suprema Corte si pronunciata sulla essere stato illegittimamente escluso dai turni di
risarcibilit del danno esistenziale nel caso reperibilit, condannando lazienda a versargli
di demansionamento, che - nella fattispecie la relativa indennit. La Suprema Corte ha
esaminata - era stato riconosciuto al lavoratore affermato che il servizio di reperibilit non
a seguito di una dequalificazione durata costituisce una mansione in senso tecnico-
due anni. Il datore di lavoro ha censurato la giuridico, ma integra un obbligo accessorio
decisione della Corte di merito in quanto, ed intermedio per il lavoratore preposto ad un
come affermato dalla stessa giurisprudenza di determinato servizio. Listituto della reperibilit
legittimit, il demansionamento non comporta disciplinato dallautonomia collettiva ed il
automaticamente il diritto al risarcimento servizio organizzato in turni periodici stabiliti

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Newsletter
dallimprenditore; linclusione nei predetti mansione maggiormente significativa sul piano
turni non costituisce una regola e la dispensa professionale, purch non espletata in via
uneccezione. Ne consegue, pertanto, che la sporadica od occasionale.
mancata inclusione non pu essere considerata
un danno simile a quello da dequalificazione
professionale, non potendo assimilarsi la
reperibilit a nessuna forma di lavoro, neppure
in attesa.
IL PUNTO SU

A cura di Vittorio Provera


Assegnazione reiterata di
mansioni superiori Il punto su: Concessione abusiva
di credito e responsabilit
Con sentenza n. 19725 dell8 agosto 2017, la delle banche, contrasto
Corte di Cassazione ha ricordato che, per valutare giurisprudenziale della Suprema
la sussistenza della frequenza e sistematicit Corte
di reiterate assegnazioni di un lavoratore
allo svolgimento di mansioni superiori, il cui Nel linguaggio comune si parla di abusiva
cumulo sia utile allacquisizione del diritto concessione del credito, allorch viene
alla promozione automatica ex art. 2103 cod. riconosciuto un finanziamento ad unazienda
civ., non sufficiente la mera ripetizione gi in situazione di dissesto, cosicch la
delle assegnazioni. E invece necessario se medesima pu continuare ad operare e, in
non un vero e proprio intento fraudolento tal modo, vengono ritardate le iniziative per
del datore di lavoro una programmazione lavvio di procedure concorsuali a tutela dei
iniziale della molteplicit degli incarichi ed creditori ed idonee a disciplinare il dissesto
una predeterminazione utilitaristica di siffatto finanziario. Peraltro, lattuale riforma del diritto
comportamento. fallimentare ha determinato un mutamento
nella individuazione delle priorit, ponendosi
Con specifico riferimento allo svolgimento come obiettivo principale la conservazione
di mansioni promiscue, la Suprema Corte ha, dellimpresa anzich la cancellazione della
altres, confermato lorientamento secondo stessa; sempre che sia possibile procedere ad un
cui, al fine di accertare il diritto al superiore risanamento o, quanto meno, al mantenimento
inquadramento, occorre attribuire rilievo alla anche parziale degli assetti al fine di favorire

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anche una eventuale cessione anche frazionata
dellazienda.
Aver dunque privilegiato una finalit di
conservazione per quanto possibile
dellazienda, ha condotto il legislatore, da un
lato, a mitigare quelle azioni che, in precedenza,
erano finalizzate alla liquidazione dei beni e,
dallaltro, a sviluppare procedure e sistemi per
ricercare soluzioni alternative alla cessazione
totale dellimpresa.

In tale contesto si deve porre unattenta richiamando un orientamento ormai consolidato


valutazione allattivit delle banche, laddove dalle Sezioni Unite della Suprema Corte
le stesse siano sostanzialmente impegnate (Cass. 7029/2006, 7030/2006 e 7031/2006),
a favorire il perseguimento delle finalit di secondo il quale detta azione uno strumento
conservazione e prosecuzione delle aziende. di reintegrazione del patrimonio del singolo
creditore analogo allazione ex art. 2395 c.c..
Orbene, queste considerazioni preliminari sono Al contrario la legittimazione del Curatore
utili a delineare un quadro di fondo di carattere (in base alla legge fallimentare) ad agire in
giuridico e sostanziale, in cui sono intervenute rappresentazione dei creditori, limitata alle
due recenti decisioni della Suprema Corte azioni di massa, per ricostruire il patrimonio del
emesse in materia di ammissibilit o meno debitore nella sua funzione di garanzia generica.
dellazione risarcitoria nei confronti di banche, Tuttavia, nella sentenza n. 9983/2017 della
che abbiano concesso crediti ad aziende poi Suprema Corte si statuito che fermo quanto
dichiarate fallite. precede - vi pu essere una responsabilit
concorrente della banca, azionabile dal
La prima sentenza del 20 aprile 2017 n. 9983 curatore (ex art. 146 L.F. in correlazione con
riguarda il caso in cui, un curatore del fallimento lart. 2393 c.c.) qualora gli amministratori di
di una societ a responsabilit limitata, aveva una societ - che ha perso il capitale sociale -
convenuto in giudizio due amministratori della decidano di ricorrere al credito bancario, anzich
societ fallita e tre istituti di credito. Ai primi era avviare le opportune procedure concorsuali
contestato di non aver assunto i provvedimenti previste dalla legge. In questo caso lerogazione
imposti dalla legge in situazione di perdita del del credito ad opera dellistituto finanziatore
capitale sociale, ma anzi di aver chiesto ed integra un concorrente illecito per avventata e
ottenuto finanziamenti ed istituti di credito. imprudente concessione del finanziamento che
Alle banche era stato imputato di aver concesso ha aggravato il dissesto prima dellavvio della
ingiustificatamente e mantenuto la linea di procedura e determina un danno per la societ
credito in favore dellazienda poi fallita, con ci oltre che per i creditori, con obbligo risarcitorio
violando le regole di sana e prudente gestione in via solidale (art. 2055 c.c.).
che dovrebbero informare lattivit bancaria.
Poco dopo tale decisione, sempre i Giudici
In primo ed in secondo grado era stata dichiarata di legittimit, con diversa pronuncia in data
la carenza di legittimazione del fallimento 11 aprile- 12 maggio 2017 n. 11798, hanno
per quanto concerne lazione verso le banche, assunto una determinazione contraria. In breve,

13
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il caso riguardava unazione risarcitoria che il Pi precisamente, la stessa risiede nellavvenuta
Commissario di una Societ in Amministrazione condanna penale dellamministratore e
Straordinaria aveva avviato nei confronti di un del direttore della banca, in concorso, in
pool di banche, asserendo che il finanziamento bancarotta e ricorso abusivo del credito, da
erogato dalle stesse allimpresa in crisi avrebbe cui viene desunto il concorso dalla banca
provocato un danno sia al patrimonio sociale sia convenuta in relazione alla condotta del proprio
ai creditori concorsuali. funzionario nella responsabilit per mala gestio
dellamministratore.
Anche in questo caso i Giudici di merito, Nel caso in esame, tuttavia, non erano emersi
in primo e secondo grado (rispettivamente comportamenti degli amministratori rilevanti
Tribunale di Monza e Corte di Appello di sotto il profilo penale e concorrenti con
Milano), avevano respinto lazione. Avviato lazione di funzionari dellistituto di credito. In
il giudizio avanti la Suprema Corte, questa ha conseguenza era stata confermata la decisione
confermato linesistenza di una legittimazione della Corte di Appello che aveva escluso il
degli Organi della procedura a dar corso ad coinvolgimento della banca.
azioni risarcitorie, aventi carattere individuale
ex art. 2395 c.c. E evidente che le due pronunce hanno assunto
posizioni decisamente difformi, posizioni che
A differenza della pronuncia n. 9983/2017 alimenteranno un nuovo dibattito dottrinario
prima riportata, in questa pi recente statuizione e giurisprudenziale su questo tema. In tale
si tuttavia precisato che la possibilit di agire dibattito potranno assumere rilievo anche
nei confronti della banca, ex art. 146 L.F. e le considerazioni svolte in premessa circa i
2393 c.c., quale terzo responsabile del danno criteri ispiratori dellattuale legge fallimentare,
cagionato per abusivo ricorso (e conseguente finalizzati a consentire, per quanto possibile,
concessione) del credito alla societ fallita la continuazione dellimpresa; cosicch non
soggetta ad una ben precisa condizione, gi dovrebbe essere imposta una eccessiva
affermata dalla Suprema Corte con la sentenza responsabilizzazione e penalizzazione delle
n. 13413 del 2010. banche, allorch le stesse operino in funzione di
sostegno alle imprese per le finalit di cui sopra.

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Eventi

Labour Awards 2017


Trifir & Partners Studio dellanno Relazioni
Industriali

21 settembre 2017, Legal Awards 2017 by Legalcommunity.

Studio Trifir & Partners vincitore del premio Studio dellanno Relazioni Industriali.

Profili critici del processo del lavoro


Dialoghi di diritto del lavoro II ciclo di incontri

2 incontro: 28 settembre 2017


Sala conferenze Facolt di Giurisprudenza, via Verdi 53 Trento
Studio Trifir & Partners: Studio dellanno Relazioni Industriali.

Con la partecipazione dellAvv. Barbara Fumai, Studio Trifir & Partners

Convegno Nazionale AGI 2017


Concorrenza, Lavoro, Diritti

14 - 15 e 16 settembre 2017
Centro Internazionale di Formazione, Torino

Moderatore 4 Workshop B su Clausole sociali negli appalti e nei trasferimenti d'azienda: Avv.
Tommaso Targa, Studio Trifir & Partners

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Rassegna Stampa
Diritto24 Il Sole 24 Ore: 04/09/2017
Non esiste diritto all'oblio per i dati personali presenti nel Registro delle Imprese
Vittorio Provera

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 11/09/2017


Banche e privacy: i limiti del dovere/diritto di accesso ai conti correnti
Damiana Lesce

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 18/09/2017


Il diritto di precedenza del lavoratore a termine: violato in caso di "assunzione" di un apprendista?
Damiana Lesce e Paola Lonigro

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 18/09/2017


Privacy: come scegliere il responsabile della protezione dei dati. Le indicazioni del Garante
Damiana Lesce e Valeria De Lucia

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 19/09/2017


Concessione abusiva di credito e responsabilit delle banche, contrasto giurisprudenziale della Suprema Corte
Vittorio Provera

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 21/09/2017


L'impugnativa d'urgenza del contratto a termine ed il requisito del periculum in mora
Francesco Torniamenti

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 25/09/2017


Assenza dal posto di lavoro per infortunio o malattia: l'efficacia probatoria del certificato medico
Antonio Cazzella

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 27/09/2017


La temporanea mancanza di liquidit non giustifica il ritardo nel pagamento dei tributi
Enrico Vella

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 28/09/2017


Il "furbetto del cartellino" ha disattivato la rilevazione elettronica delle sue presenze/assenze sui tornelli: sussiste la giusta
causa di licenziamento
Vittorio Provera e Andrea Beretta

Diritto24 Il Sole 24 Ore: 28/09/2017


L'incompleta informativa resa dall'assicurato causa l'annullamento della polizza
Bonaventura Minutolo e Francesco Torniamenti

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