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3.acquisizione Il termine acquisizione usato per il processo tramite cui una lingua
viene imparata come risultato di una esposizione naturale ed in gran parte casuale.
L'acquisizione pu essere ancora definita come il processo tramite cui avviene la
memorizzazione delle conoscenze e dei saper-fare che costituiscono una competenza
linguistica: un processo interno, in buona parte inconsapevole e involontario.Il processo
di acquisizione costituito da due fasi: nella prima fase il processo di acquisizione consiste
essenzialmente in attivit orientate verso la comprensione e l'analisi; ed una seconda
fase che consiste nella messa in opera di tali conoscenze sotto forma di comportamenti
linguistici. L'acquisizione un processo ricostruttivo che utilizza tutti i tipi di conoscenze
possedute, da quelle linguistiche a quelle metalinguistiche, alle conoscenze del mondo.
Ed un processo evolutivo, molto spesso parziale, frazionato ed approssimativo, che prevede,
o perlomeno permette, una revisione ed un affinamento progressivi in base ai nuovi dati con il
discente viene via a contatto. Un'altra caratteristica del processo di acquisizione di una L2
che esso deve permettere la messa in opera di comportamenti sociali esternalizzati, esso
pertanto orientato verso il raggiungimento di una competenza
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6. metodo grammaticale-traduttivo Quello che viene chiamato il metodo classico in
realt rappresenta una pratica priva di basi teoriche che risale all'inizio del XIX secolo.
Consiste nell'applicare all'insegnamento delle lingue vive gli stessi procedimenti usati per
descrivere lingue morte (il greco e il latino). Il momento di massima diffusione,
questo metodo lo conosce dopo la Rivoluzione francese. Cos, nell'ambito del metodo
grammaticale-traduttivo si possono individuare tre orientamenti diversi:a. Metodo
grammaticale-traduttivo SINTETICO:L'apprendimento avviene per deduzione e sintesi.
Il materiale didattico costituito da una scelta di frasi da tradurre, dalle quali devono
essere dedotte le regole. b. Metodo grammaticale-traduttivo ANALITICO: L'apprendimento
avviene per induzione e analisi. Il materiale didattico costituito da un testo leterrario
integrale che viene analizzato, spiegato e tradotto. c. Metodo grammaticale-traduttivo
STORICO-GENERICO:L'apprendimento avviene attraverso il continuo confronto fonetico,
morfologico e sintattico tra la L1 e LS e le lingue antiche nel rapporto genetico. Questi tre
procedimenti hanno in comune i seguenti elementi:Scopo istruttivo e formale: insegnare a
legere e a tradurre;Identico(o quasi identico) procedimento didattico.Le caratteristiche
del procedimento sintetico sono: l'unit minima del linguaggio sono le parole unendo le
quali si formano frasi secondo precise regole grammaticali. Il senso delle parole si comprende
attraverso traduzione. La materia grammaticale segue lo schema della grammatica
greco-latina.Le caratteristiche del procedimento analitico:Per imparare una lingua
straniera bisogna studiare un'opera leterraria;L'intera opera viene analizzata cominciando
dall'insieme per arrivare ai songoli aspetti fonetici, morfologici e sintattici;Non necessario
graduare le difficolt;Le regole si rinforzano mediante la traduzione dalla L1 alla LS.
9. metodo audio-orale Si svilupp principalmente negli anni '40 negli Stati Uniti,
sotto la spinta di quegli eventi bellici e sociali. Si pu parlare per la prima volta di
'procedimento scientifico' per l'insegnamento delle lingue. L'approccio orale, la
preminenza data alle abilit orali e diverse altre tecniche didattiche l'avvicinano ai
metodi diretti, dai quali tuttavia si differenzia per gli obiettivi che si propone e
per i mezzi usati per raggiungerli.Il metodo audio-orale affonda le sue radici nella
psicologia comportamentista o behaviourista (Skinner)- le abitudini verbali si
acquisiscono grazie agli stimoli ed ai rinforzi. La lingua un comportamento
appreso e non innato. Il parlare sarebbe la produzione meccanica di strutture in
presenza di stimoli adatti. Imparare una lingua sarebbe come imparare a nuotare,
ad andare in bicicletta, a guidare la macchina. Parlare della lingua non significa
parlare la lingua. Il processo dell'apprendimento si basa quasi esclusivamente
sull'esercitazione di strutture. Il metodo audio-orale prevede la presentazione
delle parole nuove soltanto in strutture gi note. Si passa allo studio della lingua
scritta e all'acquisizione delle abilit grafiche solo dopo il raggiungimento di un
sufficiente grado di automatismo nelle abilit orali (ascoltare-parlare).Schema di
procedimento didattico1. Per ogni struttura nuova viene proposto un modello.2. Sulla
base della stessa struttura e seguendo gli stimoli lessicali, il dicente forma per analogia
una serie di nuove frasi.3. Dopo che una struttura stata ripetuta un certo numero di
volte (almeno otto) si forma l'abito mentale inconscio, che dovrebbe portare il dicente
a servirsi di quella struttura con la stessa naturalezza del parlante nativo.
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10. metodo audio-visivo strutturo-globale Questo metodo e' basato su un uso
sistematico e coordinato dello stimolo acustico e dell'immagine. Si punta
sull'abbinamento suonoo-immagine, al fine di evitare la pressione deformante della
lingua materna. Il primo corso basato su questo metodo e' stato Voix et images de
France, il secondo lo ha perfezionato proponendo come supporto visivo secondario
la trascrizione fonetica. Questo metodo si chiama anche strutturo-globale in quanto vi e'
tendenza a portare il procedimento didattico su binari ben strutturati. La lezione s'impernia
su un dialogo riferito a una situazione illustrata. Si insiste sulla comprensione globale del
messaggio. Con questo metodo si vuole uscire dall'ambito scolastico e simulare situazioni
reali, cio' e' particolarmente valido nei primi stadi dell'apprendimento. Questa scuola ha
contribuito a risolvere il problema del minimo di lessico o di grammatica da far
apprendere agli studenti. Grazie all'immagine si riesce a mediare in forma accessibile la
cultura.Critiche: propone un contesto artificioso, non elimina la tendenza dell'adulto a
tradurre in termini grafici il messaggio orale, non tiene conto dell'interferenza L1-L2-L3
e non offre alcun spunto alla linguistica contrastiva, si attribuisce troppa importanza ai
mezzi glottotecnici.
Libero reimpiego dei modelli suddetti in una serie di compiti comunicativi in cui
si intrecciano abilita' ricettive e produttive d) Il procedimento piu' efficace e' di tipo
operativo e non espositivo. Grande importanza riveste l'input, cioe' i materiali in uso
devono prevedere una grande quantita' di esercizi e attivita' che richiedano la costante
partecipazione dei discenti al processo didattico.e) L'unita' minima di ogni attivita' linguistica
non e' la frase, ma il testo. Questo consente di cogliere gli aspetti pragmatici, sociolinguistici
e culturali. Dovrebbero essere utilizzati testi autentici e varii, che implica la presenza in
ogni unita' didattica di piu' testi, tematicamente collegati e rappresentativi delle varie modalita'
sociolinguistiche.f) La consapevolezza metalinguistica favorisce l'apprendimento, nel caso di
discenti adulti esiste l'esigenza di giungere alla scoperta della regola per via induttiva,
attraverso un processo individuale di concettualizzazione, facilitato dall'esposizione a un
input comprensibile. Si trattera' di una grammatica didattica che assecondi i processi di
apprendimento e tenga conto degli aspetti contrastivi fra L1 e L2.g) Sviluppo delle abilita'
ricettive, spesso trascurate a vantaggio di quelle produttive. La comprensione di un testo
parlato e' un processo estremamente attivo in quanto comporta, oltre al riconoscimento dei
principali profili intonativo-sintattici, una costante selezione fra dato e nuovo.Per un discente
di una L2 e' piu' problematico comprendere che produrre un testo parlato.Nel ruolo di parlante
puo' pianificare il proprio discorso, come ascoltatore e' esposto alle scelte stilistiche dell'interlocutore.
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13. Unita didattica Un'unita' didattica e' realizzata mettendo insieme eventi, atti, espressioni,
strutture linguistiche legati ad un contesto situazionale, dura dalle 6 alle 10 ore. Il modello dell'unita'
didattica e' stato applicato all'insegnamento delle lingue solo negli anni '60 ed e' generalmente
utilizzato da tutti i libri del testo moderni per l'insegnamento delle lingue straniere. Sono stati
proposti vari modelli di unita' didattica, tutti caratterizzati da una successione simile:a) una fase
iniziale, in cui si presentano i materiali b) una fase di lavoro sul testo c) una fase conclusiva di
controllo ed eventuale recupero.
14. modulo nell'insegnamento delle lingue straniere Un modulo e' una sezione, una porzione,
un sottoinsieme del corpus dei contenuti di un curricolo. Questa parte dei curricolo deve
avere alcune caratteristiche per poter essere definita ''modulo'':a) Deve essere autosufficiente, alla
fine del modulo lo studente deve essere in grado di operare autonomamente nel contesto, nella
prassi cio' significa un gruppo di unita' didattiche che coprono 30-45 ore.b) Un modulo deve essere
basato su ambiti comunicativi complessi, non su semplici situazioni. Le unita' didattiche sono
costruite sulle situazioni. I moduli presentano ambiti comunicativi che richiedono scambi
linguistici di varia natura, contestualizzati in piu' situazioni.c) Un modulo deve essere valutavbile
nel suo complesso, in modo da poter essere accreditato nel CV dello studente.d) Deve essere
raccordabile con altri moduli. I meccanismi di credito e di collegamento o di link tra moduli fanno
si' che lo studente possa proggettare il proprio profilo professionale, scegliendo e affrontando i moduli
che gli servono per le situazioni in cui si trova a operare. Un modulo e' un blocco tematico
concluso in se', autosufficiente, significativo, che raccoglie i contenuti che tradizionalmente si
distribuivano su piu' unita' didattiche, il modulo si articola in una serie di unita' didattiche, ciascuna
basata su una rete di unita' d'apprendimento.
15. Quadro Comune Europeo di Riferimento Nel Quadro Comune Europeo di Riferimento fatto
dal Consiglio d'Europa sono descritti i livelli linguistici. Esso individua quattro abilita' di ogni lingua
europea: ascoltare, leggere, partecipare a una conversazione, produzione orale, scrivere. In ciascuna
di queste abilita' sono stati definiti sei livelli di competenza linguistica (A1/A2, B1/B2, C1/C2)
che possono essere raggiunti da colui che studia una lingua nel suo percorso di apprendimento. Questi
livelli sono ripartiti in tre pi ampi livelli: elementare (A), intermedio (B) ed avanzato (C). stata
inoltre messa a punto una griglia di autovalutazione che descrive pi nello specifico le competenze
per i sei livelli. Per quanto l'applicazione nell'insegnamento, questi livelli possono essere utili a
determinare la propria conoscenza della lingua straniera, cioe' per l'autovalutazione.
16. Portfolio Europeo delle Lingue Il Portfolio serve per attestare la conoscenza delle lingue
straniere del suo proprietario. Si basa sui livelli linguistici descritti nel Quadro comune Europeo di
Riferimento del Consiglio d'Europa. Nel Portfolio uno pu registrare i propri apprendimenti linguistici,
riflettere sul proprio processo di apprendimento e sui risultati raggiunti e porre dei nuovi obiettivi.
Il Portfolio formato da tre diverse sezioni: il Passaporto delle lingue, la Biografia linguistica e
il Dossier.Il Portfolio puo' aiutare agli studenti di una lingua straniera di autovalutarsi e di definire
i propri obiettivi e risultati.Puo' anche aiutare all'apprendimento autonomo di una lingua.
17. Uso del dizionario nell'insegnamento del lessico Nel passato il diz bilingue e' stato indispensabile
nei metodi centrati sulla traduzione, poi e' stato bandito per timore che L1 comprometesse
l'apprendimento della L2. Oggi il lessico acquisisce una nuova centralita' e i dizionari tornano
nell'insegnamento. Molti pensano che sanno usare il dizionario, ma non e' sufficiente leggere le
introduzioni, occorre anche acquisire la familiarita' con la struttura del diz e imparare a usare
determinate strategie, a seconda dello compito da svolgere. I diz bilingue e monolingue sono
complementari, il monolingue si consulta se si vuole provare ad usare una parola che non si conosce,
il bilingue per trovare una parola che si sa, ma che in questo momento non viene in mente.
18. Tecniche-comprensione Ascolto plurilingue - si tratta di una tecnica basata sulla ricezione TV
via satellite e consiste nel seguire un evento trasmesso in mondovisione spostando laudio dalla
trasmissione RAI alla trasmissione in lingua materna: limmagine la stessa, cambia il commento
verbale che laccompagna. Ci costringe lallievo a legare la sua comprensione al contesto e alla
sua conoscenza del mondo. Trattandosi di una tecnica di rafforzamento di processi, non pare utile a
fini di testing e non offre risultati comparabili. Ascolto selettivo - unattivit di ascolto in cui
si richiede di riconoscere alcuni segmenti della catena fonica. Il testo viene presentato senza alcuna
attivit propedeutica e il compito solo quello di cogliere quanti pi dati si pu. Alla fine dellascolto,
i dati vengono condivisi a gruppi o coppie per procedere ad un secondo ascolto, e cos via. La
capacit di cogliere frammenti e di servirsene per creare ipotesi contestuali loggetto di questa tecnica,
che essenziale per sviluppare un aspetto della strategia di scanning. I dati ottenuti con questa tecnica
non paiono significativi a fini di testing. Canzoni - la canzone viene proposta come guida alla produzione
chiedendo agli allievi di cantare insieme alla fonte. Si tratta di un tipo di ascolto altamente interferito da
rumori e caratterizzato da profonde modificazioni fonologiche. Attraverso ripetizione e ritornelli, alcune
strutture vengono pi volte ripetute; esse possono venire utilizzate per la fissazione. Questa tecnica non
pare adatta alla verifica, a causa della musica di sottofondo.
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19. Tecniche-produzione Canzoni - la canzone viene proposta come guida alla produzione chiedendo
agli allievi di cantare insieme alla fonte. Si tratta di un tipo di ascolto altamente interferito da rumori e
caratterizzato da profonde modificazioni fonologiche. Attraverso ripetizione e ritornelli, alcune strutture
vengono pi volte ripetute; esse possono venire utilizzate per la fissazione. Questa tecnica non pare adatta
alla verifica, a causa della musica di sottofondo.Composizione (scritta) nella versione pi tradizionale,
lallievo stende una composizione in base ad una sintetica indicazione dellargomento (tema), ma
esistono tante forme di composizione quanti sono i generi testuali scritti; si possono comporre descrizioni,
relazioni su eventi, narrazioni dei testi istruttivi e prescrittivi, definizioni sintetiche una prova assai
complessa in cui intervengono: a. una componente cognitiva, b. il possesso di specifiche informazioni e
c. la padronanza linguistica. Il suo uso a fini di testing controverso, e comunque, richiede molta
attenzione in fase di correzione.Costellazione (ampio raggruppamento di oggetti o elementi analoghi)
Linsegnante indica una parola che costituisce il centro di uno spider-gram, cio di un diagramma a
forma di ragno. La costellazione serve per individuare possibili linee di sviluppo, per generare metafore
Nelle lingue straniere pu servire come esercizio-gioco per lavorare sul lessico.
Monologo libero o su traccia la composizione orale una (breve) produzione orale su un tema
precedentemente assegnato. Il monologo presenta un notevole problema operativo; difficile mantenere
costante la motivazione e lattenzione ei compagni mentre un allievo parla. Ai fini di testing necessario
che il monologo venga registrato per poterlo riscoltare.
23. atti linguistici Austin sostiene che parlare e agire.Per capire certi fenomeni linguistici, bisogna
considerarli dal punto di vista pragmaticocioe non solo per dire qualcosa, ma per fare qualcosa,
per eseguire un'azione. Sono i tre tipi di atti:1.La locuzione o atto locutorio: emettere un significato,
dire qualcosa di senso e di un riferimento precisi 2.La perlocuzione o atto perlocutorio: raggiungere
un affetto sull'interlocutore e produrre effetti sui sentimenti, i pensieri, le azioni di chi ascolta.
3. L'illocuzione o atto illocutorio: per produrre una certa forza convenzionale:l'affermazione, l'offerta,
la promessa, costituita dalla frase in virtu della forza ad essa associata per convenzione.L'atto
illocutorio aiuta a capire il modo in cui noi usiamo il linguaggio ('Ti spediro una lettera'-promessa?
avvertimento?affermazione?minaccia?)Stabilire che tipo di atto io voglio compiere e fondamentale per
l'analisi di qualsiasi testo orale o scritto.
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24. I materiali autentici, tipologia e uso nell'insegnamento La tipologia dei testi autentici
molto varia, qui possiamo elencare registrazioni di brani di film, di trasmissioni televisive o
radiofoniche, di conversazioni, telefonate o dialoghi, di discorsi, conferenze, dibattiti, brani
letterari, testi giornalistici, di canzoni, teatrali, pubblicitari, scritte murali, fotografie, vignette,
brani di opere liriche, poesie, favole, filastrocche, racconti, fumetti ecc. Si possono
considerare autentici e utilizzabili:1. I testi prodotti sponteanamente da un parlante nativo
italiano che non subiscono altra censura se non quella del modello linguistico che si vuole offrire.
2. Quei testi che possiedono i requisiti necessari, ma risultano appesantiti da date, nomi e
digressioni per cui devono essere depurati a condizione che non perdano la loro originale fisionomia.
3. I testi elaborati dall'insegnante di italiano per i suoi scopi didattici che un parlante nativo pu
facilmente riconoscere come propri.
Ogni testo autentico rappresenta una manifestazione originale di cultura italiana e trasmette allo
studente un modello del modo di intendere le situazioni e di comportarsi. Dal loro utilizzo emergono
notevoli curiosit negli studenti per le differenze fra la propria cultura e quella italiana, una
compiacenza nel riconoscere comportamenti di mentalit similari, una soddisfazione nel saper
effettuare un parallelo fra la cultura di appartenza e quella italiana, ed aumenta la loro sicurezza
di sapersi comportare adeguatamente in situazioni specifiche. I requisiti:a) le difficolt lessicali,
grammaticali e morfosintattiche devono essere adeguate al grado di competenza dello student
b) devono essere privilegiati materiali che mantengono la loro validit per un arco di tempo,
non riferiti a episodi slegati da un pi ampio contest c) deve possedere contenuti informativi e
elementi di cultura tali che promuovano l'interesse nel processo di acculturazione. d) deve contenere
un'informazione chiara e copmpleta, tale da evitare all'insegnante il ricorso a complesse premesse,
spiegazioni e contestualizzazioni.
I testi autentici vengono utulizzati per sviluppare le seguenti competenze: competenza lessicale,
competenza semantica,competenza sintattica,competenza testuale,comp pragmatico-funzionale
25. La comunicazione non verbale Siamo prima visti che ascoltati. Nella comunicazione
labito fa il monaco, ma labito non e`solo il vestito, ma il modo di gesticolare, la distanza
piu`o meno invadente che si tiene con linterlocutore e cosi`via.Il corpo e`fonte di molte
informazioni involontarie, ma esso viene utilizzato anche per comunicare. Sorriso in
Europa questo gesto vuole comunicare a chi sta parlando un generico accordo o
almeno attesta la comprensione di quanto si sta dicendo.Occhi in Occidente guardare
linterlocutore negli occhi e`in genere ritenuto un segno di franchezza, ma in molte culture,
ad esempio in Estremo Oriente o nei paesi arabi, il fissare un uomo dritto negli occhi puo`
comunicare una sfida, mentre se si fissa una donna si comunica una proposta erotica.
Espressioni del viso esprimere emozioni, sensazioni, pensieri con la mimica facciale e`una
cosa ovvia nellEuropa mediterranea, in Russia e in alcune aree degli Stati Uniti; ma in
Europa settentrionale ci si attende che queste espressioni siano abbastanza controllate. I bambini
si educano fin da piccoli a una certa imperscrutabilita`, alla riservatezza riguardo i propri
sentimenti. In alcune culture (turca), tale controllo e`richiesto soprattutto alle donne, che
devono essere impassibili. Braccia e mani incrociarle davanti al petto da`un senso di