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Per poter classificare gli organi, necessario schematizzare.

Possiamo fare una prima


classificazione tra tutti gli organi che noi abbiamo nel nostro organismo in due grandi classi:
Organi cavi
Organi compatti
Organo cavo Sono organi cavi perch presentano un lume allinterno, delimitato da una parete.
Questa parete varia a seconda dellorgano, pertanto al fine di eseguire una diagnosi dorgano
noi dobbiamo andare a studiare le peculiarit di tale parete.
La parete costituita dallesterno verso linterno dellorgano da una costante sovrapposizione di
strati che, dallinterno allesterno, sono:
Tonaca mucosa
Tonaca sottomucosa (quando c)
Tonaca muscolare
Tonaca avventizia, (se parliamo di organi della cavit addominale rivestiti dal peritoneo, questo
strato sostituito da una tonaca sierosa *).
*Questa sierosa il pi delle volte non riusciamo a vederla in un preparato istologico, perch
essendo costituita da un epitelio piatto monostratificato, con il taglio che il preparato subisce,
questo epitelio va perso.
Tonaca mucosa
Caraterizzata da:
o Epitelio di rivestimento o Lamina propria
Lepiteio di rivestimento pu essere di diversi tipi e con varie specializzazioni di membrana. Lo
riconosciamo con estrema facilit perch:
va a delimitare immediatamente il lume dell' organo
a piccolo ingrandimento appare sempre come una strisciolina pi scura che delimita il lume
Appare come una strisciolina pi scura perch gli epiteli hanno una funzione di protezione e
pertanto le cellue e cos i loro nuclei, risultano estremamente ravvicinate tra loro e connesse da
giunzioni strette.
Lamina propria di tessuto connettivo, dove possiamo vedere tutte le strutture che
generalemente troviamo nel connettivo come vasi, nervi, macrofagi, linfociti ma anche le
ghiandole con i loro dotti grazie ai quali riverssano nel lume il prodotto di secrezione.
Esclusivamente negli organi dellapparato digerente, presente al disotto della lamina propria
un esile strato di muscolatura che prende il nome di muscularis mucosae, molto importante
perch garantisce la motilit della mucosa.
Tonaca sottomucosa
Strato di connettivo lasso, che pu essere presente al disotto della muscularis mucosae o
direttamente della tonaca mucosa.
Ha una funzione molto importante in quanto, essendo costituita da connettivo lasso, svincola la
soprastante mucosa dallo strato di muscolatura posto al disotto. Di conseguenza questa
mucosa si pu muovere e quindi adattare al passaggio del contenuto luminale.
In alcuni organi come lutero questo strato non presente. Per altri organi, come la vescica o
luretere, alcuni testi riportano la presenza di uno strato sottomucoso altri invece affermano non
ci sia, per la lamina propria della tonaca mucosa nel suo strato pi profondo diventa talmente
lassa da essere assimilata ad una sottomucosa.
Tonaca muscolare
Caratteristica di ciascun organo. costituita da muscolatura striata nella faringe e nella parte
superiore dellesofago mentre nelle altre rappresentata da fibrocellule muscolari lisce con
diversa organizzazione.
Questa organizzazione ben visibile al microscopio in quanto le fibrocellule possono avere
orientamento:
circolare
longitudinale
obliquo elicoidale (bronchi)
Se prendo in considerazione un organo attraversato da un tubo, le fibrocellule muscolari lisce
ad andamento circolare risutano concentriche allasse longitudinale del tubo. In una sezione
perpendicolare allasse del tubo, vedo tutta la fibrocellula muscolare liscia in tutta la sua
lunghezza e vedo anche il nucleo di forma ovoidale.
Le fibrocellule muscolari lisce ad andamento longitudinale sono parallele allasse del tubo quindi
se io faccio una seziona trasversale taglio queste cellule di cui vedr di conseguenza solo il
profilo poligonale, posso vedere o non vedere il nucleo in quanto non detto che il taglio
avvenga nella regione in cui presente il nucleo.
La disposizione di questi strati varia, in alcuni organi trovo lo strato circolare interno e
longitudinale interno in altri viceversa, in altri ancora uno strato circolare tra due strati
longitudinali.
La muscolatura ad andamento elicoidale non la vedo in tutta la sua lunghezza, bens un po pi
corta ma non ne vedo il profilo. Appare tra laltro un po sfocatina.
Tonaca avventizia o sierosa
Vi sono due organi che potrebbero trarre in inganno per la classificazione anche se sono molto
facili da riconoscere:
Epididimo. Organo esternamente circondato da una capsula di connettivo della tonaca
albuginea. Nella sezione io non vedo un lume delimitato da una parete, ma tante sezioni di
forma diversa. Questo accade perch lepididimo un organo tubulare cavo fortemente
ripiegato su se stesso.
Testicolo. Anche qui vedo tante sezioni di forme diverse, ma quando esaminiamo la parete del
testicolo questa completamente diversa da quella dellepididimo. Mentre nellepididimo ho una
sovrapposizione di strati nel testicolo ho una parete spessa, quindi un epitelio alto, perch si
tratta di un epitelio germinativo. Un unico tipo cellulare che si sta differenziando per dar vita agli
spermatozoi. Nel caso del testicolo parler di organo compatto a tutti gli effetti.

Organi compatti
Facilmente riconoscibili in quanto presentano allinterno parenchima che varia tanto da organo
ad organo in base alla sua funzione.
Questa parte si trova nel volume 1 dellanastasi a pagina 3.

Vetrini
La prima cosa da fare mettere il vetrino sul microscopio (fatto?)
importante come prima cosa fare una panoramica con lo zoom al minimo in maniera tale da
avere un idea globale del tessuto che si ha davanti.
Vetrino 49 - TRACHEA
A piccolo ingrandimento vedo il lume delimitato dalla parete che assume caratteristiche diverse
a seconda del tratto che vado a considerare. Posso dire di trovarmi di fronte ad un organo cavo.
Studio la parete che circonda il lume a maggior ingrandimento.
Epitelio di rivestimento.
Appare pi scuro. Aumentando lingrandimento noto che un epitelio ciliato pseudostratificato
vibratile. Ci sono inoltre cellule caliciformi mucipare che secernono muco acido. Vi sono inoltre
altri due tipi di cellule posti nella parte basale dellepitelio:
Cellule P, fanno parte del sistema neuroendocrino. Secerno ammine biogene come la
serotonina che una volta in circolo stimola la contrazione della muscolatura di questi organi.
Cellule con cromatina addensata al nucleo. Sono cellule staminali in mitosi che vanno incontro
a divisione.
Lamina propria
Tessuto connettivo con vasi, ghiandole con tubuli. Si tratta di ghiandole tubuloacinose sierose
mucose e miste. possibile vedere un acino mucoso incapucciato da cellule sierose
esattamente come le semilune del Giannuzzi delle ghiandole salivari a serezione mista.
Tonaca muscolare non ne troviamo, bens apprezzabile uno strato di cartilagine ialina. Indizio
importante per la diagnosi dorgano perch la cartilagine ialina ha una funzione molto
importante nellapparato respiratorio: mantere le vie respiratorie pervie.
Gli anelli cartilaginei posteriormente si continuano con la parte membranosa. A questo livello la
tonaca fibrosa viene sostituita da uno strato di tessuto muscolare liscio ad adamento elicoidale
che si inserisce sulla faccia interna dellestremit posteriore della cartilagine anulare. Questa
regione riconoscibile oltre dallassenza di cartilagine, anche dal fatto che lepitelio di
rivestimento sollevato.
Lo strato di tessuto muscolare ad andamento elicoidale talvolta da dei fascetti che connettono la
trachea allesofago, in quel caso parleremo di muscolo tracheo-esofageo, ma non
apprezzabile a livelo microscopico.
N:B: la professoressa apre una parentesi sulla laringe. Pu scoraggiare a prima vista perch si
trova molta cartilagine ialina ma ci sono 3 importanti inidizi per il riconoscimento:
1. Epitelio respiratorio 2. Cartilagine ialina 3. Muscolatura scheletrica
Vetrino 33 A - BRONCO in vicinza dellilo del polmone
Ad occhio nudo vedo una cavit entro una superficie abbastanza ampia in cui sembrano esserci
anche margini di taglio pertanto deve trattarsi di un organo molto esteso che stato necessario
ridurre per contenerlo in un vetrino.
Al microscopio, eseguo una panoramica a piccolo ingrandimento alla ricerca di una cavit
centrale delimitata da parete. La situazione particolare perch trovo una cavit delimitata da
perete, ma esternamente a tale parete presente una struttura molto particolare. Questo
aspetto mi fa pensare che ci sia un tubo che percorre un organo, perch la struttura del tubo
completamente diversa a quella che si trova nella parte esterna dellorgano.
A maggior ingrandimento noto delle cavit bianche delimitate da una parete molto sottile. Posso
quindi parlare di organo compatto percorso da uno o pi tubi.
Cavit. Si esamina la cavit delimitata da parete. La struttura analoga a quella della trachea,
quindi si pu pensare ad una struttura derivante dalla trachea che sta per entrare in un organo.
Senza ombra di dubbi si sta esaminando un bronco di grosso calibro che sta entrando nel
polmone.
Vicino a questa cavit formata da un bronco di grosso calibro posso trovare unaltra cavit
delimitata da una parete molto spessa. Aumentando lingrandimento noto che la parete
delimitata internamente da un epitelio pavimentoso semplice. Un arteria. Ramo dellarteria
polmonare.
N.B. siamo in grado di distinguere le arterie dalle vene perch mentre le arterie hanno una
grossa parete vascolare le vene hanno una parete sottile. Se si nota una cavit circolare
abbastanza regolare circondata da una parete spessa si tratta di un arteria se invece abbiamo
un lume irregolare con parete sottile si tratta di vene.
Se ci spostiamo dalla parte opposta della cavit dellarteria polmonare rispetto alla cavit del
bronco, possibile notare un altra cavit: larteria bronchiale. Nel polmone abbiamo infatti una
doppia vascolarizzazione. Le arterie bronchiali sono di calibro inferiore e si trovano dalla parte
opposta rispetto alle arterie polmonari.
Parenchima. Possiamo poi notare che il parenchima dellorgano diviso in lobuli da setti. In
base alle caratteristiche del bronco, posso sapere se interno o esterno al lobulo. Entro i lobuli
noi dobbiamo trovare i bronchi intralobulari. Come posso distinguere un bronco intralobulare da
un bronco di ordine maggiore?
A livello intralobulare i bronchi non sono pi separabili dal parenchima circostante, si parla di
lobuli del calibro di 1 mm.
Ha una parete diversa, non presenta anelli di cartilagine a sostenerla, perch il bronco ma
mano che penetra nel polmone diminuisce di calibro e presenta una parete di spessore minore
Lepitelio di rivestimento cilindrico sollevato in pieghe.
Si trova uno strato di muscolatura liscia molto sottile ad andamento elicoidale.
I bronchioli terminali invece presentano:
Epitelio cubico semplice. Quindi lo spessore dellepitelio di rivestimento si abbassa, e continua
ad abbassarsi come testimonia il fatto che a livello degli alveoli pavimentoso semplice.
Mancano cellule caliciformi mucipare, le cellule ciliate mentre appaiono le cellule di Clara hanno
la funzione di rendere fluido il muco che stato prodotto e producono un componente del
surfatante.
Dal bronchiolo terminale si passa ai bronchioli respiratori, che hanno nella loro parete delle
estroflessioni sotto forma di alveoli. Da questi si passa ai condotti alveolari dove tutta la parete
del sacco completamente estroflessa negli alveoli. Da ricordare che fino ai bronchioli terminali
quando il bronco ramifica da origine ad un unico ramo, quindi si ha una ramificazione di tipo
monopodico. Mentre il bronchiolo terminale si biforca nei due bronchioli respiratori, quindi la
ramificazione di tipo dicotomica. Una volta che tutta la parete estroflessa negli alveoli siamo
nella parte respiratoria dellorgano.
Parete dellalveolo.
Da notare che si trovano molti globuli rossi esternamente, perch tutto attorno agli alveoli vi
una fitta rete capillare. La parete degli alveoli costituita da tue tipi cellulari:
Pneumociti di primo tipo riconoscibile per il nucleo appiattito e una forma allungata.
Pneumociti di secondo tipo, riconoscibili mediante marcatura istologica o al microscopio
elettronico dove si possono notare i corpi lamellari, strutture allinterno delle quali viene
conservato il surfattante. Mantengono la capicit proliferativa e vanno in contro talvolta a
divisione e differenziazione in pneumociti di primo tipo.
Si trovano tuttavia anche i macrofagi della polvere in grado di fagocitare le particelle di polvere
inalate.
Vetrino 45 TIMO
un organo compatto capsulato. In periferia appunto delimitato da una capsula, dalla parte
interna della quale si dipartano trabecole connettivali che pentrano nel parenchima dellorgano e
lo sepimentano, quindi un organo lobulato.
Si nota subito strutture scure perifericamente e pi chiare al centro. Aumentando
lingrandimento, si esaminano queste due regioni: Corticale e midollare.
Nella regione corticale, si possono trovare linfociti, cellule a tutto nucleo in quanto hanno il
citoplasma molto sottile. Si possono vedere anche alcune cellulle completamente diverse con
maggior citoplasma, queste sono cellule epiteliali, quindi il timo un organo linfo-epiteliale.
Le cellule epiteliali hanno varie funzioni al livello della corticale:
Formano una rete tridimensionale , quindi funzione trofica e di sostegno.
Nella parte pi periferica della corticale prendono il nome di cellule nutrici perch producono
interleuchina- 7 , citochina che stimola proliferazione linfocitaria. Il timo infatti un organo
linfoide primario, dove i linfociti provenienti dal midollo acquisiscono la loro competenza
immunologica. *
Si pongono in corrispondenza dei vasi , mettendosi in contatto le une con le altre formano una
barriera (barriera emato-timica)che impedisce agli antigeni circolanti di entrare in contatto con i
linfociti. (il contatto tra antigene e linfociti avviene neigli organi linfatici secondari)
* I linfociti sono inizialmente double negative, sulla loro superficie non espongono ne il CD4 ne il
CD8. Man mano che maturano, li espongono tutti e due e diventano quindi double positive.
Vanno poi incontro a proliferazione, alcuni manterrano il CD4 altri il CD8.
Nella corticale si ha la prevalenza di linfociti mentre nella midollare si ha la prevalenza di cellule
epiteliali. Nella midolllare inoltre possibile trovare i corpi di Hassal. Cellule epiteliali che sono
andate in contro a degenerazione e si dispongono attorno ad un corpuscolo centrale formato da
residui cellulari.
Vetrino 23 - MILZA
La descrizione microscopica nel caso della milza suggeribile iniziarla dalla vascolarizzazione.
Panoramica, non vedo nessun lume, quindi un organo compatto. Bisogna studiare il
parenchima. un organo capsulato, e dalla capsula originano trabecole connettivali che si
interrompono ad una breve distanza dalla superficie dellorgano, ad ogni modo il connettivo si
continua formando una rete che da sostegno al parenchima.
Posso notare nel parenchima formazioni violette circondate da tessuto rosso. Aumento
lingrandimento, vedo che rosso perch ci sono molti globuli rossi. Quindi si pu suddividere
questo tipo di parenchima in una regione di polpa rossa e una di polpa bianca.
La polpa rossa la porzione dove si vedono i globuli rossi. La polpa bianca costituita da quele
formazioni violette con una porzione bianca al suo interno. La parte periferica prende il nome di
mantello follicolare, quella centrale si chiama centro germinativo.
Un maggior ingrandimento a livello di queste formazioni di polpa bianca permette di capire che
si tratta di tessuto linfoide. Nel centro, le cellule non sono fortemente stipate, inoltre presentano
maggior citoplasma. Queste cellule sono derivate dai linfociti del mantello follicolare.
Partiamo dalla vascolarizzazione. A livello dellilo entrano ed escono i vasi di questorgano.
Nellilo entra larteria lienale, ramifica e i rami decorrono entro le trabecole e prendono il nome di
arterie trabecolari. Ma le trabecole ad un certo punto si interrompono, a questo livello le arterie
ramificano e si circondano da un manicotto di linfociti T. I linfociti B si dispongono invece
concentricamente rispetto allarteriola. Quindi il follicolo linfatico costituito da linfociti B e
eccentricamente si trova larteriola circondata da linfociti T. Questo accade perch i linfociti T
sono i primi che hanno occupato lo spazio adiacente allarteriola durante lo sviluppo,
successivamente i linfociti B si sono disposti esternamente a questa guaina periarteriolare
eccentricamente allarteriola. N.B. Larteriola eccentrica al follicolo una caratteristica peculiare
della milza, non si trova in nessun altro organo linfoide.
I follicoli linfoidi si possono dividere in :
Follicoli di tipo primario, in cui manca il centro germinativo.
Follicoli di tipo secondario, hanno subito una stimolazione antigenica pertanto i linfociti T sono
venuti a contatto con lantigene e si sono trasformati in centroblasti e poi in centrociti, e infine in
plasmacellule. Avviene pertanto un espansione clonale. Questa si chiama reazione dei centri
germinativi.
Larteriola della polpa bianca quando fuorisce dal follicolo, da origine alle arterie penicillari si
portano in direzione della polpa rossa e si trasformano in capillari con guscio, particolari e
costituite da una parete formata da macrofagi con funzione molto importante: emocateresi.
Inizia qui, quel processo che poi finir nel fegato, che porta alla distruzione dei globuli rossi che
hanno terminato il loro ciclo cellulare. I macrofagi si pongono infatti a distanza tra loro per
permette il passaggio dei globuli rossi che passando tra i macrofagi vengono danneggiati e
fagocitati. Il sangue pu ora passare per due circoli:
- Circolo aperto, il sangue sembra si apri nel tessuto, in realt passa in seni venosi molto dilatati
delimitati da cordoni cellulari cordoni della Bilrooth's o cordoni della polpa rossa, da questi seni
venosi originano venule post capillari. - Circolo chuiso, dai capillari il sangue passa a venule
postcapillari.
Le venule postcapillari convergono nella vena lienale che esce dallilo.
Vetrino 19 LINFONODO
Organo capsuato, non lobulato.
Se guardiamo immediatamente al disotto della capsula presente una zona che pu sembrare
un artefatto in realt si tratta della zona seno marginale. A questo livello giunge la linfa al
linfonodo tramite i vasi linfatici afferenti in numero di 5 o 6.
La linfa poi penetra nei seni corticali, che si trovano nella corticale, e infine nei seni marginali
che si trovano nella midollare.
La regione periferica viene chiamata corticale, e presenta follicoli linfoidi. La porzione pi interna
prende il nome midollare. La porziona a cavallo tra queste due prende il nome di regione
paracorticale che non facilmente riconoscibile. Il metodo quello di cercare venule particolari
che prendono il nome di venule ad endotelio alto facilmente riconoscibili. Tramite queste venule
i linfonodi si possono portare dal circolo sanguigno al linfonodo, questa extravasazione
specifica, e questa specificit mediata da recettori complementari posti sulla membrana del
linfocita e delle cellule endoteliali. Tramite questa extravasazione i linfociti si portano o nel
territorio B dipendente o in quello T dipendente.
possibile tuttavia distinguere i territori in base alla distribuzione dei diversi linfociti: I linfociti B
si trovano prevalentemente nei follicoli assieme ai linfociti T helper mentre i linfociti CD8 si
trovano prevalentemente nella regione paracorticale.
La regione midollare formata da linfociti T o da plasmacellule che prendono la via dei vasi
linfatici efferenti in corrispondenza dellilo.
Se la pracorticale molto espansa significa che ha subito stimolazione antigenica.
Vetrino 47 TONSILLA PALATINA (identico a quello degli esami)
Riconoscibile tramite due indizi:
1. Follicoli linfatici primari e secondari 2. Superficie dei follicoli rivestite da epitelio pavimentoso
pluristratificato.
Questo un epitelio tipico del cavo orale.
Vetrino 46 TIROIDE
Ghiandola follicolare. Allinterno dei follicoli contenuto il prodotto di secrezione dei tirociti.
Queste cellule hanno forma diversa, perch la loro altezza dipende dallo stato funzionale del
follicolo. Ci possono essere follicoli molto dilatati, con una grande quantit di colloide al suo
interno , delimitato da cellule basse, quindi questo follicolo in stato di quiescenza perch ha
prodotto la colloide ma non gli richiesto di metterla in circolo. Ci sono cellule invece che sono
pi alte o che stanno riversando la colloide nel follicolo o la stanno riassorbendo separandola
dagli ormoni tiroidei che devono essere riservati nel circolo sanguigno tramite i vasi sanguigni
molto presenti nella parte esterna dallorgano.
Indica una altra struttura vicino alla tiroide: Ghiandola paratiroide. Costituito da tue tipi cellulari:
cellule principali e ossifile. una ghiandola cordonale (come surrene).

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