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Organi compatti
Facilmente riconoscibili in quanto presentano allinterno parenchima che varia tanto da organo
ad organo in base alla sua funzione.
Questa parte si trova nel volume 1 dellanastasi a pagina 3.
Vetrini
La prima cosa da fare mettere il vetrino sul microscopio (fatto?)
importante come prima cosa fare una panoramica con lo zoom al minimo in maniera tale da
avere un idea globale del tessuto che si ha davanti.
Vetrino 49 - TRACHEA
A piccolo ingrandimento vedo il lume delimitato dalla parete che assume caratteristiche diverse
a seconda del tratto che vado a considerare. Posso dire di trovarmi di fronte ad un organo cavo.
Studio la parete che circonda il lume a maggior ingrandimento.
Epitelio di rivestimento.
Appare pi scuro. Aumentando lingrandimento noto che un epitelio ciliato pseudostratificato
vibratile. Ci sono inoltre cellule caliciformi mucipare che secernono muco acido. Vi sono inoltre
altri due tipi di cellule posti nella parte basale dellepitelio:
Cellule P, fanno parte del sistema neuroendocrino. Secerno ammine biogene come la
serotonina che una volta in circolo stimola la contrazione della muscolatura di questi organi.
Cellule con cromatina addensata al nucleo. Sono cellule staminali in mitosi che vanno incontro
a divisione.
Lamina propria
Tessuto connettivo con vasi, ghiandole con tubuli. Si tratta di ghiandole tubuloacinose sierose
mucose e miste. possibile vedere un acino mucoso incapucciato da cellule sierose
esattamente come le semilune del Giannuzzi delle ghiandole salivari a serezione mista.
Tonaca muscolare non ne troviamo, bens apprezzabile uno strato di cartilagine ialina. Indizio
importante per la diagnosi dorgano perch la cartilagine ialina ha una funzione molto
importante nellapparato respiratorio: mantere le vie respiratorie pervie.
Gli anelli cartilaginei posteriormente si continuano con la parte membranosa. A questo livello la
tonaca fibrosa viene sostituita da uno strato di tessuto muscolare liscio ad adamento elicoidale
che si inserisce sulla faccia interna dellestremit posteriore della cartilagine anulare. Questa
regione riconoscibile oltre dallassenza di cartilagine, anche dal fatto che lepitelio di
rivestimento sollevato.
Lo strato di tessuto muscolare ad andamento elicoidale talvolta da dei fascetti che connettono la
trachea allesofago, in quel caso parleremo di muscolo tracheo-esofageo, ma non
apprezzabile a livelo microscopico.
N:B: la professoressa apre una parentesi sulla laringe. Pu scoraggiare a prima vista perch si
trova molta cartilagine ialina ma ci sono 3 importanti inidizi per il riconoscimento:
1. Epitelio respiratorio 2. Cartilagine ialina 3. Muscolatura scheletrica
Vetrino 33 A - BRONCO in vicinza dellilo del polmone
Ad occhio nudo vedo una cavit entro una superficie abbastanza ampia in cui sembrano esserci
anche margini di taglio pertanto deve trattarsi di un organo molto esteso che stato necessario
ridurre per contenerlo in un vetrino.
Al microscopio, eseguo una panoramica a piccolo ingrandimento alla ricerca di una cavit
centrale delimitata da parete. La situazione particolare perch trovo una cavit delimitata da
perete, ma esternamente a tale parete presente una struttura molto particolare. Questo
aspetto mi fa pensare che ci sia un tubo che percorre un organo, perch la struttura del tubo
completamente diversa a quella che si trova nella parte esterna dellorgano.
A maggior ingrandimento noto delle cavit bianche delimitate da una parete molto sottile. Posso
quindi parlare di organo compatto percorso da uno o pi tubi.
Cavit. Si esamina la cavit delimitata da parete. La struttura analoga a quella della trachea,
quindi si pu pensare ad una struttura derivante dalla trachea che sta per entrare in un organo.
Senza ombra di dubbi si sta esaminando un bronco di grosso calibro che sta entrando nel
polmone.
Vicino a questa cavit formata da un bronco di grosso calibro posso trovare unaltra cavit
delimitata da una parete molto spessa. Aumentando lingrandimento noto che la parete
delimitata internamente da un epitelio pavimentoso semplice. Un arteria. Ramo dellarteria
polmonare.
N.B. siamo in grado di distinguere le arterie dalle vene perch mentre le arterie hanno una
grossa parete vascolare le vene hanno una parete sottile. Se si nota una cavit circolare
abbastanza regolare circondata da una parete spessa si tratta di un arteria se invece abbiamo
un lume irregolare con parete sottile si tratta di vene.
Se ci spostiamo dalla parte opposta della cavit dellarteria polmonare rispetto alla cavit del
bronco, possibile notare un altra cavit: larteria bronchiale. Nel polmone abbiamo infatti una
doppia vascolarizzazione. Le arterie bronchiali sono di calibro inferiore e si trovano dalla parte
opposta rispetto alle arterie polmonari.
Parenchima. Possiamo poi notare che il parenchima dellorgano diviso in lobuli da setti. In
base alle caratteristiche del bronco, posso sapere se interno o esterno al lobulo. Entro i lobuli
noi dobbiamo trovare i bronchi intralobulari. Come posso distinguere un bronco intralobulare da
un bronco di ordine maggiore?
A livello intralobulare i bronchi non sono pi separabili dal parenchima circostante, si parla di
lobuli del calibro di 1 mm.
Ha una parete diversa, non presenta anelli di cartilagine a sostenerla, perch il bronco ma
mano che penetra nel polmone diminuisce di calibro e presenta una parete di spessore minore
Lepitelio di rivestimento cilindrico sollevato in pieghe.
Si trova uno strato di muscolatura liscia molto sottile ad andamento elicoidale.
I bronchioli terminali invece presentano:
Epitelio cubico semplice. Quindi lo spessore dellepitelio di rivestimento si abbassa, e continua
ad abbassarsi come testimonia il fatto che a livello degli alveoli pavimentoso semplice.
Mancano cellule caliciformi mucipare, le cellule ciliate mentre appaiono le cellule di Clara hanno
la funzione di rendere fluido il muco che stato prodotto e producono un componente del
surfatante.
Dal bronchiolo terminale si passa ai bronchioli respiratori, che hanno nella loro parete delle
estroflessioni sotto forma di alveoli. Da questi si passa ai condotti alveolari dove tutta la parete
del sacco completamente estroflessa negli alveoli. Da ricordare che fino ai bronchioli terminali
quando il bronco ramifica da origine ad un unico ramo, quindi si ha una ramificazione di tipo
monopodico. Mentre il bronchiolo terminale si biforca nei due bronchioli respiratori, quindi la
ramificazione di tipo dicotomica. Una volta che tutta la parete estroflessa negli alveoli siamo
nella parte respiratoria dellorgano.
Parete dellalveolo.
Da notare che si trovano molti globuli rossi esternamente, perch tutto attorno agli alveoli vi
una fitta rete capillare. La parete degli alveoli costituita da tue tipi cellulari:
Pneumociti di primo tipo riconoscibile per il nucleo appiattito e una forma allungata.
Pneumociti di secondo tipo, riconoscibili mediante marcatura istologica o al microscopio
elettronico dove si possono notare i corpi lamellari, strutture allinterno delle quali viene
conservato il surfattante. Mantengono la capicit proliferativa e vanno in contro talvolta a
divisione e differenziazione in pneumociti di primo tipo.
Si trovano tuttavia anche i macrofagi della polvere in grado di fagocitare le particelle di polvere
inalate.
Vetrino 45 TIMO
un organo compatto capsulato. In periferia appunto delimitato da una capsula, dalla parte
interna della quale si dipartano trabecole connettivali che pentrano nel parenchima dellorgano e
lo sepimentano, quindi un organo lobulato.
Si nota subito strutture scure perifericamente e pi chiare al centro. Aumentando
lingrandimento, si esaminano queste due regioni: Corticale e midollare.
Nella regione corticale, si possono trovare linfociti, cellule a tutto nucleo in quanto hanno il
citoplasma molto sottile. Si possono vedere anche alcune cellulle completamente diverse con
maggior citoplasma, queste sono cellule epiteliali, quindi il timo un organo linfo-epiteliale.
Le cellule epiteliali hanno varie funzioni al livello della corticale:
Formano una rete tridimensionale , quindi funzione trofica e di sostegno.
Nella parte pi periferica della corticale prendono il nome di cellule nutrici perch producono
interleuchina- 7 , citochina che stimola proliferazione linfocitaria. Il timo infatti un organo
linfoide primario, dove i linfociti provenienti dal midollo acquisiscono la loro competenza
immunologica. *
Si pongono in corrispondenza dei vasi , mettendosi in contatto le une con le altre formano una
barriera (barriera emato-timica)che impedisce agli antigeni circolanti di entrare in contatto con i
linfociti. (il contatto tra antigene e linfociti avviene neigli organi linfatici secondari)
* I linfociti sono inizialmente double negative, sulla loro superficie non espongono ne il CD4 ne il
CD8. Man mano che maturano, li espongono tutti e due e diventano quindi double positive.
Vanno poi incontro a proliferazione, alcuni manterrano il CD4 altri il CD8.
Nella corticale si ha la prevalenza di linfociti mentre nella midollare si ha la prevalenza di cellule
epiteliali. Nella midolllare inoltre possibile trovare i corpi di Hassal. Cellule epiteliali che sono
andate in contro a degenerazione e si dispongono attorno ad un corpuscolo centrale formato da
residui cellulari.
Vetrino 23 - MILZA
La descrizione microscopica nel caso della milza suggeribile iniziarla dalla vascolarizzazione.
Panoramica, non vedo nessun lume, quindi un organo compatto. Bisogna studiare il
parenchima. un organo capsulato, e dalla capsula originano trabecole connettivali che si
interrompono ad una breve distanza dalla superficie dellorgano, ad ogni modo il connettivo si
continua formando una rete che da sostegno al parenchima.
Posso notare nel parenchima formazioni violette circondate da tessuto rosso. Aumento
lingrandimento, vedo che rosso perch ci sono molti globuli rossi. Quindi si pu suddividere
questo tipo di parenchima in una regione di polpa rossa e una di polpa bianca.
La polpa rossa la porzione dove si vedono i globuli rossi. La polpa bianca costituita da quele
formazioni violette con una porzione bianca al suo interno. La parte periferica prende il nome di
mantello follicolare, quella centrale si chiama centro germinativo.
Un maggior ingrandimento a livello di queste formazioni di polpa bianca permette di capire che
si tratta di tessuto linfoide. Nel centro, le cellule non sono fortemente stipate, inoltre presentano
maggior citoplasma. Queste cellule sono derivate dai linfociti del mantello follicolare.
Partiamo dalla vascolarizzazione. A livello dellilo entrano ed escono i vasi di questorgano.
Nellilo entra larteria lienale, ramifica e i rami decorrono entro le trabecole e prendono il nome di
arterie trabecolari. Ma le trabecole ad un certo punto si interrompono, a questo livello le arterie
ramificano e si circondano da un manicotto di linfociti T. I linfociti B si dispongono invece
concentricamente rispetto allarteriola. Quindi il follicolo linfatico costituito da linfociti B e
eccentricamente si trova larteriola circondata da linfociti T. Questo accade perch i linfociti T
sono i primi che hanno occupato lo spazio adiacente allarteriola durante lo sviluppo,
successivamente i linfociti B si sono disposti esternamente a questa guaina periarteriolare
eccentricamente allarteriola. N.B. Larteriola eccentrica al follicolo una caratteristica peculiare
della milza, non si trova in nessun altro organo linfoide.
I follicoli linfoidi si possono dividere in :
Follicoli di tipo primario, in cui manca il centro germinativo.
Follicoli di tipo secondario, hanno subito una stimolazione antigenica pertanto i linfociti T sono
venuti a contatto con lantigene e si sono trasformati in centroblasti e poi in centrociti, e infine in
plasmacellule. Avviene pertanto un espansione clonale. Questa si chiama reazione dei centri
germinativi.
Larteriola della polpa bianca quando fuorisce dal follicolo, da origine alle arterie penicillari si
portano in direzione della polpa rossa e si trasformano in capillari con guscio, particolari e
costituite da una parete formata da macrofagi con funzione molto importante: emocateresi.
Inizia qui, quel processo che poi finir nel fegato, che porta alla distruzione dei globuli rossi che
hanno terminato il loro ciclo cellulare. I macrofagi si pongono infatti a distanza tra loro per
permette il passaggio dei globuli rossi che passando tra i macrofagi vengono danneggiati e
fagocitati. Il sangue pu ora passare per due circoli:
- Circolo aperto, il sangue sembra si apri nel tessuto, in realt passa in seni venosi molto dilatati
delimitati da cordoni cellulari cordoni della Bilrooth's o cordoni della polpa rossa, da questi seni
venosi originano venule post capillari. - Circolo chuiso, dai capillari il sangue passa a venule
postcapillari.
Le venule postcapillari convergono nella vena lienale che esce dallilo.
Vetrino 19 LINFONODO
Organo capsuato, non lobulato.
Se guardiamo immediatamente al disotto della capsula presente una zona che pu sembrare
un artefatto in realt si tratta della zona seno marginale. A questo livello giunge la linfa al
linfonodo tramite i vasi linfatici afferenti in numero di 5 o 6.
La linfa poi penetra nei seni corticali, che si trovano nella corticale, e infine nei seni marginali
che si trovano nella midollare.
La regione periferica viene chiamata corticale, e presenta follicoli linfoidi. La porzione pi interna
prende il nome midollare. La porziona a cavallo tra queste due prende il nome di regione
paracorticale che non facilmente riconoscibile. Il metodo quello di cercare venule particolari
che prendono il nome di venule ad endotelio alto facilmente riconoscibili. Tramite queste venule
i linfonodi si possono portare dal circolo sanguigno al linfonodo, questa extravasazione
specifica, e questa specificit mediata da recettori complementari posti sulla membrana del
linfocita e delle cellule endoteliali. Tramite questa extravasazione i linfociti si portano o nel
territorio B dipendente o in quello T dipendente.
possibile tuttavia distinguere i territori in base alla distribuzione dei diversi linfociti: I linfociti B
si trovano prevalentemente nei follicoli assieme ai linfociti T helper mentre i linfociti CD8 si
trovano prevalentemente nella regione paracorticale.
La regione midollare formata da linfociti T o da plasmacellule che prendono la via dei vasi
linfatici efferenti in corrispondenza dellilo.
Se la pracorticale molto espansa significa che ha subito stimolazione antigenica.
Vetrino 47 TONSILLA PALATINA (identico a quello degli esami)
Riconoscibile tramite due indizi:
1. Follicoli linfatici primari e secondari 2. Superficie dei follicoli rivestite da epitelio pavimentoso
pluristratificato.
Questo un epitelio tipico del cavo orale.
Vetrino 46 TIROIDE
Ghiandola follicolare. Allinterno dei follicoli contenuto il prodotto di secrezione dei tirociti.
Queste cellule hanno forma diversa, perch la loro altezza dipende dallo stato funzionale del
follicolo. Ci possono essere follicoli molto dilatati, con una grande quantit di colloide al suo
interno , delimitato da cellule basse, quindi questo follicolo in stato di quiescenza perch ha
prodotto la colloide ma non gli richiesto di metterla in circolo. Ci sono cellule invece che sono
pi alte o che stanno riversando la colloide nel follicolo o la stanno riassorbendo separandola
dagli ormoni tiroidei che devono essere riservati nel circolo sanguigno tramite i vasi sanguigni
molto presenti nella parte esterna dallorgano.
Indica una altra struttura vicino alla tiroide: Ghiandola paratiroide. Costituito da tue tipi cellulari:
cellule principali e ossifile. una ghiandola cordonale (come surrene).