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Credo forse di non essere riuscito a trasmettere a pieno quello che intendevo con le

mie riflessioni. Non intendevo la sofferenza come tratto distintivo dellamore quanto,
proprio come dici tu, laltra faccia che per, in quanto tale, parte inscindibile di una
medaglia che, come in un grande gioco universale di continue probabilit, pu
essere lanciata e atterrare da una parte o dallaltra. Non c negativit, non c
giudizio nel mio pensiero, credo solo che lamore non possa mai essere scisso dalla
malinconia, se non altro per un animo sensibile.
Condivido con te anche lassoluta superiorit di un amore romantico, personale e
univoco rispetto alla botta e via, e ti assicuro che il mio non un discorso di
svalutazione e accettazione, quando una vera e propria raffigurazione di come vivo
le persone. Certamente i due scritti sono diversi, come ti avevo specificato, e infatti
non vanno fusi, lentropia la si combatte con il tipo di amore che dici tu, non con la
fugacit di un attimo. Ma la spiegazione non credo sia contenuta nellatto in s,
quanto nel come le persone vivono se stesse e latto stesso. Io ad esempio ricordo
ogni singola ragazza con cui sono stato, ma non le ho contate per farne uno sfoggio
scevro di qualsiasi dignit mia e loro, ma perch in ognuno di quei momenti io
ricordo qualcosa di me, come mi sentivo, cosa quella ragazza ha tirato fuori di me,
che fosse imbarazzo perch era un po incapace, adrenalina perch magari eravamo
in un luogo pubblico, e cos via. Non importa se per lei sono stato un nulla e magari
non si ricorda neanche di me, io ho vissuto, so quello che ero in ognuno di quei
momenti, a volte mi sono piaciuto altre no, ma ero vivo. E ti prego, non vederlo come
un discorso prettamente egoista, o comunque non nel senso convenzionalmente
negativo del termine, perch dopotutto legoismo il motore del mondo. Solo che noi
tendiamo a considerare il mondo come tante persone divise, tante unit a se stanti,
ed chiaro che legoismo visto in questo modo diventa un fare solo per me. Ma
anche nellamore c egoismo, io voglio fare del bene a te, voglio che tu sia
enormemente felice perch ti amo a tal punto che non voglio che il meglio per te,
perch se sei felice tu indirettamente sono felice anche io. E quindi tutto si riporta a
noi, ma a un noi universale, che la filosofia e la spiritualit orientale professa da
tempo immemore.
Tutto il tuo discorso principe sulla fugacit e inconsistenza di un attimo verrebbe
meno se tutti spendessero un po pi tempo a pensare a loro stessi, a vedere le orme
che i sentimenti, di qualsiasi genere essi siano, lasciano sul proprio animo. La gente
pensa di conoscersi, ma in realt vive in un mondo fatto di proiezioni e di astrazioni,
di sentimenti a met, di sguardi incompleti e suoni non ascoltati. E una gigantesca
utopia sessuale la mia, e il tipo di amore che tu esalti rimarr per me qualcosa di
assolutamente auspicabile, ma non per questo bisognerebbe disprezzare in senso
assoluto e senza possibilit di appello la fuga di un momento. Come ti ho scritto per
me il sesso un po come una lingua, un dialogo, uno scambio di energia che nutre
entrambi gli interlocutori, e penso che la gente metta tanto di s e del proprio

passato a letto, anche senza esserne consapevoli. Non si tratta di riuscire a dire
questa ragazza stata appena lasciata, questa una volta stata picchiata, questa
anche un po mezza lesbica perch se no sarei un paragnosta, ma di sentire una
sofferenza, un bisogno, qualsiasi cosa. E io lo sento, e me lo ricordo, perch ricordo
cosa quella sensazione ha evocato in me, che nuovo marco stato partorito in quel
momento

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