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L'artista

ha
avuto
grandi
influenze
su
Giovanni
Santi
IL
CONVEGNO
e.gul.
URBINO
II
"Dipartimento
di
Scienze
della
Comunicazione,
Studi
Umanistici
e
Internazionali:
Storia,
Culture,
Lingue,
Letterature"
di
Urbino,
questa
mattina,
a
Palazzo
Albani,
aula
"A.
Massolo"
(gi
"Clemente
XI")
organizza
"Il
Perugino
nella
Marca
1488-1497",
una
giornata
di
studi
sultattivit
di
Perugino,
Giovanni
Santi
a
Fano
e
Senigallia
a
cura
di
Bonita
Cleri
e
Matteo
Procaccini.
Organizzazione
scientifica
e
segreteria
organizzativa:
Bonita
Cleri
dell'Universit
di
Urbino
Carlo
Bo
e
Matteo
Procaccini,
dell'Universit
di
Roma
"Tor
Vergata".
Dopo
i
saluti
delle
autorit,
alle
9,
prenderanno
parte
come
relatori
gli
stessi
Matteo
Procaccini
e
Bonita
Cleri,
Dante
Piermattei,
Rodolfo
Battistini,
Fabio
Marcelli,
Cecilia
Prete,
Anna
Gerboni
Baiardi,
Fiorenzo
Canuti,
Cristina
Calassi,
Federico
Mancini,
Gabriele
Barucca,
Anna
Maria
Ambrosini
Massari,
Eros
Gregorini,
Letizia
Bruscoli
e
Matteo
Bacchiocca.
Il
progetto
di
dedicare
una
giornata
di
studio
ai
risultati
di
ricerche
sull'attivit
pittorica
di
Pietro
Vannucci
nelle
Marche
sottolinea
Bonita
Cleri
nasce
dall'esigenza
di
mettere
in
luce
lo
stringente
vincolo
che
lega
l'attivit
dell'artista
e
della
sua
bottega,
con
il
territorio
marchigiano.
La
gemellarit
delle
opere
di
Fano
e
Senigallia,
realizzate
dal
Perugino
tra
il
1488
ed
il
1497,
esige
una
riflessione
per
comprendere,
da
un
lato,
le
complesse
dinamiche
che
portarono
alla
loro
realizzazione,
dall'altro
le
vicissitudini
che
ne
determinarono
la
destinazione
finale.
La
permanenza
del
Perugino
nella
Marca
continua
Bonita
Cleri
produsse
una
profonda
influenza
non
solo
negli
artisti
attivi
in
quel
luogo,
ma
anche
sulle
generazioni
successive:
tali
considerazioni
permettono
di
leggere
sotto
una
nuova
luce
l'assodato
rapporto
che
intercorse
tra
il
Vannucci
e
Giovanni
Santi,
i
due
principali
artisti
che
operarono
nella
decorazione
di
Santa
Maria
Nuova
di
Fano,
sul
finire
degli
anni
ottanta
del
Quattrocento.

PAESE :Italia
Corriere Adriatico
Pesaro ee Fano (ITA)
AdriaticoPAGINE
(ITA)
:49
Tipo
Tipo media:

AUTORE :E.Gul.

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28.10.2016
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28 ottobre 2016 - Edizione Pesaro e Fano

Perugino nella Marca,una giornata di studi


ha avuto
influenze
iovanni anti

CONVEGNO
di
della Comunicazione,
Umanistici eIntemazionaCulture, Lingue, LetteUrbino, questa mattiPalazzo Albani, aula
(gi
orPerugino nella Maruna giornata di
sull'attivit di Perugino,
Santi a Fallo e Senigaldi Bonita Cleri e MatProcaccini. organizzazione
e segreteria organizBonita Cleri dell'UniverUrbino Carlo Bo e MaUeo
Procaccini, dell'Universit di
Dopo i saautorit, alle 9, prendeparte come relatori gli
Matteo Procaccini e BoniDante Piermattei, RoBattistini, Fabio Marcelli,
Prete, Anna Cerboni BaFiorenzo Canuti, Cristina
Federico Mancini, GaBarucca, Anna Maria AmMassari, Eros Gregorini,
Bruscoli e Matteo BacIl progetto di dedicare
giornata di studio ai risultaricerche sull'attivit pittoriPietro Vannucci nelle Marsottolinea Bonita Cleri nadallesigenza di mettere in
stringente vincolo chelel'attivit dell'artista e della
bottega, con il territorio
marchigiano. La gemellarit
opere di Fano e Senigallia,
dal Perugino tra il
111497,esige una

sione per comprendere, da un


lato, le complesse dinamiche
che portarono alla loro realizza zionc, dall'altro le vicissitudini
che ne determinarono la destinazione finale. La permanenza
del Perugino nella Marca continua Bonita Cleri
produsse
una profonda influenza non solo negli artisti attivi in qucl luogo, ma anche sulle generazioni
successive: tali considerazioni
permettono di leggere sotto una
nuova luce l'assodato rapporto
che intercorse tra il Vannucci e
Giovanni Santi, i due principali
artisti che operarono nella decorazione di Santa Maria Nuova di
Fano, sul finire degli anni ottan13del Quattrocento.
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