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2Lezione Storia Romana (Et Regia).

Di una cosa possiamo essere sicuri, che c stata una monarchia a Roma prima del passaggio al sistema
repubblicano. Cosa ci dice che c stata una monarchia? Osservando che in et repubblicana perdurano una
serie di funzioni, luoghi, istituzioni politiche che il qualche modo rimandano alla figura del REX ed alla sua
Regia . In ambito religioso abbiamo il REX SACRORUM , ed inoltre listituzione fondamentale
dellINTERREX(Istituto dellinterregnum). Venivano nominati degli INTERREX ogniqualvolta venivano a
mancare consoli e non si poteva procedere alla convocazione dei COMIZI CENTURIATI per procedere alla
nomina di nuovi CONSOLI. In questo caso la formula era che gli AUSPICIA tornavano AD PATRES(in senato). I
senatori eleggevano un INTERREX solo ed esclusivamente un senatore di origine PATRIZIA che restava in
carica per 5 giorni, entro questo lasso di tempo doveva procedere alla convocazione dei COMIZI, se per un
qualche motivo gli AUSPICI non erano favorevoli e quindi non si riusciva a procedere ai COMIZI, trascorsi i 5
giorni il primo INTERREX decadeva e se ne nominava un altro fin quando non si procedeva ai COMIZI e non
si nominavano il nuovo REX(CONSOLI). Questa figura dell INTERREX ci dice anche che a Roma vi era una
monarchia elettiva e non ereditaria, se fosse stata una monarchia ereditaria non si sarebbe posto il
problema di qualcuno che in qualche modo mediasse il passaggio da un sovrano allaltro.
POTERI DEL REX:
-POTERE RELIGIOSO: Intermediazione tra la comunit che lui regge e la divinit.
-POTERE GIURISDIZIONALE: anche se in questo momento lautorit centrale sembra perseguire solo due
reati: PERDUELLIO(TRADIMENTO), PARRICIDIUM(OMICIDIO).
-POTERE LEGISLATIVO( non sappiamo bene in che forma le svolgesse).
La tradizione letteraria lascia intendere inizialmente una monarchia ELETTIVA, LATINO-SABINA. La nomina
dei sovrani secondo la tradizione annalistica avveniva secondo degli standard eguali almeno per i primi tre
sovrani. Il senato suggeriva il nome, il popolo ispirato dal senato, lo approvava.

Il primo sovrano

ROMOLO(753-716 A.C.) una volta morto lascia questo periodo di interegnum di 500 giorni(5 giorni di
interregnum per i 100 patres del senato). A succedere il defunto Romolo fu chiamato un Sabino di CURES
tale NUMA (714-673 A.C.) che nonostante fosse stato nominato dal senato ed approvato dai COMIZI
CURIATI present agli stessi una legge atta a descrivere i suoi poteri( La stessa procedura sar eseguita in
seguito dai Consoli per avere lIMPERIUM nel periodo repubblicano nomina da parte dei COMIZI
CENTURIATI ed IMPERIUM definitivo da parte dei COMIZI CURIATI!!!). La tradizione considera NUMA come
il fondatore di Roma da un punto di vista dei CULTI, se tutte le istituzioni civili risalivano a ROMOLO Il
Fondatore avendo dato una prima organizzazione allo stato(trib,curie e lo stesso senato), NUMA invece
fu il fondatore degli istituti religiosi. La tradizione ci dice anche che NUMA sarebbe stato allievo di

PITAGORA(ANACRONISMO). TULLO OSTILIO(672-641 A.C.) viene presentato dalla tradizione come il


sovrano guerriero. Ad egli viene assegnata la codificazione dei RITI FEZIALI( riti di dichiarazione di
guerra)e listituzione di istituti militari, inoltre ad egli vengono attribuite una serie di campagne conclusesi
felicemente, la distruzione di ALBALONGA ,citt madre dei romani, ed il trasferimento degli ALBANI A
ROMA. ANCO MARCIO(640-617 A.C.) la tradizione gli ascrive la fondazione della prima colonia di Roma:
OSTIA sita alla foce del Tevere, rifondata poi nel 387 A.C. ed inoltre gli assegna una serie di opere di edilizia
urbana che in qualche modo preparano la grande attivit edilizia profusa dai dinasti Etruschi. Si nota quindi
una citt in continua espansione, in continua crescita demografica e bellica attraverso il trasferimento a
Roma degli abitanti delle citt via via conquistate. Il passaggio da ANCO MARCIO a TARQUINIO PRISCO(617578 A.C.) sovrano delle dinastia etrusca, vede la rottura degli schemi fino a quel momento utilizzati nellla
successione monarchica. Demarato un corinzio disceso e rifugiatosi nel Lazio precisamente a Tarquinia con
enormi ricchezze riesce ad imparentarsi tramite legame matrimoniale con le principali famiglie Tarquiniesi.
Demarato ed i due figli, il primo dei quali LUCUMONE, non potendo partecipare attivamente alla carriera
politica della citt di Tarquinia perch per met stranieri si trasferiscono in seguito alle pressioni della
madre-moglie in una citt che accoglie gli stranieri dando agli stessi possibilit di carriera se capaci: ROMA.
LUCUMONE arrivato a Roma si dichiarer come LUCIO TARQUINIO. Grazie alle sue capacit entra subito
nelle grazie del sovrano ANCO MARCIO alla morte dello stesso TARQUINIO ottiene il potere ma non in
maniera propriamente regolare. TARQUINIO PRISCO si rivolge direttamente alle curie e non attende alcuna
ratifica del Senato. Con TARQUINIO PRISCO con gli etruschi a Roma inizia questo straordinario sviluppo
della citt. Ad egli la tradizione assegna la zonizzazione del territorio della citt, una suddivisione degli
spazi. Innanzitutto la costruzione delle mura che dividono lo spazio urbano dallo spazio suburbano la citt
diventa quindi percepibile concretamente, la costruzione del tempio di Giove sul campidoglio in seguito alla
vittoria con i SABINI, Viene definita larea del CIRCO MASSIMO, del FORO ed infine si iniziano ad effettuare
degli interventi di bonifica del suolo che permetteranno poi la piene urbanizzazione della citt. Secondo la
tradizione annalistica alla morte di TARQUINIO PRISCO vi succede SERVIO TULLIO(578-534 A.C.) figura
fondamentale considerato come il SECONDO FONDATORE DI ROMA. La tradizione annalistica SERVIO
sarebbe stato il figlio di una serva,OCRESIA, di TARQUINIO PRISCO allevato poi dalla famiglia dello stesso
per via di un segno prodigioso di fiamme che ne avvolsero il capo senza ferirlo in alcuno modo portando a
credere che il bambino avrebbe dato grande lustro alla famiglia del TARQUINIO. Sposa quindi la figlia di
TARQUINIO PRISCO e gli succede al trono(altra versione figlio del signore di CORNICOLO, regno conquistato
da TARQUINIO per cercare di nobilitare almeno in parte i natali di SERVIO). Secondo la tradizione Etrusca si
riconosceva SERVIO TULLIO come Re di Roma ma soprattutto conosceva il passato questultimo, con il
nome etrusco di MASTARNA il quale faceva parte del gruppo a cui era a capo CELIO VIBENNA. MASTARNA
cacciato dallEtruria si stabil proprio sul monte a cui diede il nome del suo Duce CELIO, fu chiamato in
seguito SERVIO TULLIO il quale in seguito conquist la citt di Roma e quindi il titolo di REX. SERVIO ottiene

il potere come detto in precedenza in maniera del tutto irregolare, come TARQUINIO, forte del voto delle
curie evita la ratifica del senato al potere a differenza di questultimo la ratifica sembra non essere arrivata
mai in realt. Pur avendo ottenuto il regno in maniera irregolare, SERVIO TULLIO sar fondamentale per
Roma. Egli procede con il nuovo ordinamento del corpo civico basato sulla ricchezza, sul censo. Suddivide
quindi il popolo in 5 classi di censo ciascuna classe suddivisa in un certo numero di centurie di juniores(fino
ai 45 anni) e seniores(dai 45 in su) e con un numero di centurie tale che sarebbe stato assicurato il controllo
dei comizi centuriati, sarebbe stato assicurato il controllo agli esponenti della 1 classe di censo. La
tradizione sostanzialmente attribuisce allet di SERVIO TULLIO il sistema centuriato cos come era nella sua
fase pi matura e completa. Poich SERVIO noto per aver introdotto il sistema censitario a Roma le fonti
gli assegnano tutta una serie di istituti atti alla contabilizzazione del censo , fu il primo infatti a far stampare
un marchio sul bronzo da sempre utilizzato grezzo con una figura di animale domestico da li lorigine del
nome pecunia. Infine quindi abbiamo la riorganizzazione del corpo civico e lintroduzione delle classi di
censo, ma anche lintroduzione di nuove trib fondate non pi sullappartenenza genetica(Centurie
Romulee), ma il criterio adesso il domicilium, la residenza. Abbiamo 4 trib per la citt(Collina, Esquilina,
Succusana, Palatina) ed un certo numero di trib Rustiche(circa 17). Durante let dei TARQUINI Roma
vede una crescita che oltre ad essere urbana anche una crescita in termini di territorio controllato da
Roma, un indicazione di questa espansione verso sud(100 miglia circa) ci pu venire dal primo trattato tra
ROMA e CARTAGINE 509 A.C.(1 anno repubblica) dove si affermano tali condizioni di dominio sul territorio
Laziale. Roma risulta essere quindi una delle pi grandi citt del centro-sud Italia. In questo momento Roma
tramite il primo censimento di SERVIO conta circa tra gli 80 e gli 85mila abitanti censiti maschi ed atti alle
armi.
LUCIO TARQUINIO IL SUPERBO(534-510 A.C.) sposa la figlia di SERVIO TULLIO ed ottiene il potere. Secondo
la tradizione annalistica assassinando SERVIO TULLIO travolgendolo con un carro. Il ritratto del SUPERBO
quello tipico di un tiranno di un uomo che si impadronito del potere con la forza e che utilizza
questultima per incutere terrore, che non pu governare con lappoggio dellaristocrazia ne tantomeno
con lappoggio del senato il quale cerca spesso e volentieri di esautorarlo nelle sue funzioni e se possibile di
eliminarlo per quanto pu fisicamente. Il SUPERBO cercava di cattivarsi le simpatie dei Latini per essere
anche con laiuto degli stranieri pi sicuro fra i suoi cittadini ed inoltre utilizzava lo strumento matrimoniale
per legarsi ad altri centri di potere nel Lazio. Per quanto riguarda la sua attivit edilizia in Roma per molti
versi il continuatore e colui il quale termina le opere che erano state avviate da TARQUINIO PRISCO
soprattutto opere finalizzate alla sistemazione idraulica delle parti basse della citt. La fine del SUPERBO
secondo la tradizione viene esplicata da un racconto molto elaborato: IL SUPERBO era impegnato
nellassedio di ARDEA lascia a Roma il figlio maggiore SESTO TARQUINIO, egli violenta LUCREZIA la figlia di
LUCIO GIUNIO BRUTO nonch moglie di LUCIO TARQUINIO COLLATINO dopo la violenza LUCREZIA si suicida
davanti al padre ed al marito. A questo punto padre e marito offesi spingono laristocrazia a rivoltarsi

contro IL SUPERBO costringono alla fuga SESTO TARQUINIO, e quando IL SUPERBO cerca di rientrare in
Roma gli sbarrano le porte. Secondo la tradizione iniziano delle lunghe trattative con IL SUPERBO che
chiede la restituzione dei suoi beni non facenti parti della nuova repubblica che si era venuta a creare. I
rivoltosi sospettano che la richiesta sia funzionale economicamente al reperimento di truppe per attaccare
la citt e quindi danno la possibilit alla plebe di saccheggiare i beni del SUPERBO. IL SUPERBO cerca quindi
di conquistare la citt con la forza si allea dapprima con gli ETRUSCHI poi cercher di allearsi con svariate
citt LATINE forte dei vincoli matrimoniali che aveva contratto. Infine i romani riescono ad avere ragione
del SUPERBO il quale si rifuger in esilio a CUMA dal tiranno ARISTODEMO DI CUMA. Secondo alcuni
storiografi il passaggio dalla monarchia alla repubblica non stato cos netto ma bens molto lento e
graduale: Il Re proprio perch la citt si accresceva, aumentavano i suoi impegni ed avrebbe quindi iniziato
a delegare alcuni poteri a dei MAGISTRATI SUBALTERNI, lentamente questi magistrati si sarebbero
emancipati dal sovrano il quale avrebbe perso tutti gli altri poteri mantenendo esclusivamente poteri
religiosi e si sarebbe quindi passati ad un sistema repubblicano. Il nucleo che si assiste una crisi
allinterno del gruppo dirigente dei TARQUINI.

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