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Sommario
General Help. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
1.1
Introduzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
1.2
1.3
Concetti di base. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6
1.4
1.5
1.3.1
Autorizzazioni. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7
1.3.2
Workflow . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 9
1.3.3
Report e periodi. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 17
1.3.4
1.4.2
1.4.3
1.6
1.7
1.8
1.8.2
1.8.3
1.8.4
1.8.5
Impostazione del percorso per il modello della tabella locale di Word. . . . . . . . . . . . . . . . .32
Editor Help. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
2.1
Panoramica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34
2.2
2.2.2
Apertura di un capitolo con collegamento dati dalla scheda Generale per la modifica
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35
2.2.3
2.2.4
2.2.5
2.3
2.4
2.4.1
2.4.2
User Help
Sommario
2.4.3
2.4.4
2.4.5
2.4.6
2.4.7
3.1
Panoramica. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .140
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
3.7
3.2.1
3.2.2
3.2.3
Cestino. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154
3.3.2
3.3.3
3.3.4
3.3.5
3.3.6
3.4.2
3.4.3
3.5.2
3.6.2
3.6.3
3.6.4
3.6.5
3.6.6
3.8
3.9
User Help
Sommario
3.8.2
3.9.2
4.1
Introduzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215
4.2
4.3
Modelli. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 215
4.4
4.5
4.6
4.7
4.3.1
4.3.2
4.3.3
4.3.4
4.3.5
Entit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 221
4.4.1
4.4.2
4.5.2
4.5.3
4.5.4
4.5.5
Configurazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 225
4.6.1
4.6.2
4.6.3
4.7.2
4.7.3
4.7.4
4.7.5
4.8
5.1
5.2
5.3
5.4
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP Disclosure
Management. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 244
6.1
Funzionalit. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 245
6.2
User Help
Sommario
6.3
6.4
6.5
Manipolazione dei punti d'ingresso della tassonomia in SAP Disclosure Management. . . . . . . . . . . . . 248
6.6
6.7
6.8
6.9
6.10
6.11
6.12
6.13
User Help
Sommario
General Help
1.1
Introduzione
La guida dell'applicazione Generale stata progettata per aiutare gli utenti a capire i concetti e lo scopo di SAP
Disclosure Management.
Questa sezione presenta agli utenti alcune funzioni caratteristiche di SAP Disclosure Management, presenti nel
portale e in Microsoft Office Word.
1.2
Le soluzioni SAP Disclosure Management consentono ai clienti di garantire un processo di chiusura finanziaria
tempestivo, accurato ed esente da errori, grazie alla gestione della produzione, presentazione e pubblicazione di
bilanci e report.
Vantaggi:
Offrire agli esperti finanziari una gestione visiva e intuitiva della produzione di bilanci
1.3
Concetti di base
Autorizzazione: riguarda le autorizzazioni detenute dagli utenti per specifiche attivit di sistema.
Workflow: riguarda i passaggi e le fasi del ciclo di vita di un documento e la sequenza delle attivit da eseguire
all'interno di tali passaggi.
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General Help
1.3.1
Autorizzazioni
In SAP Disclosure Management, le autorizzazioni seguono il principio "ci che non consentito vietato". Esso si
basa sui seguenti elementi:
Autorizzazioni
Utenti
Ruoli
Unit
I ruoli e le autorizzazioni vengono utilizzati nei workflow per limitare a specifici ruoli od oggetti di autorizzazione
l'esecuzione di attivit e, se necessario, di azioni sui passaggi. Le autorizzazioni di un determinato livello di report
vengono ereditate dai rispettivi livelli inferiori, salvo impostazione esplicita differente per tali livelli, facilitando cos
la gestione delle autorizzazioni locali. Inoltre, possibile assegnare unit agli utenti selezionando una o pi entit o
il gruppo. L'unit fornisce agli utenti l'accesso ai report del gruppo, ai report di qualsiasi entit o ai report
assegnati a particolari entit. Gli utenti possono gestire e assegnare le unit a cui sono essi stessi assegnati. La
combinazione unit/ruolo definisce i diritti di accesso dell'utente.
1.3.1.1
Autorizzazioni
Un'autorizzazione un oggetto di autorizzazione che consente l'esecuzione di una transazione specifica sul
server, come la gestione di report o periodi, o nel documento sul client, come la modifica di capitoli o report. Gli
oggetti non sono correlati e non esiste un ordine gerarchico per una maggiore trasparenza.
Gli oggetti di autorizzazione vengono assegnati ai ruoli. Non possibile assegnare le autorizzazioni direttamente a
un utente, n rifiutarle.
Gli oggetti di autorizzazione sono strutturati in gruppi per facilitarne la panoramica. Il gruppo tuttavia non
rappresenta un oggetto di autorizzazione. Di seguito vengono elencati i gruppi inclusi nella distribuzione standard
di SAP Disclosure Management e gli oggetti per gruppo.
Amministrazione
Sistema: consente di gestire e personalizzare alcune impostazioni di SAP Disclosure Management
Periodo
Gestici: consente di gestire i dati anagrafici di un periodo
Report
Gestici: consente di gestire i dati anagrafici di un report e di creare la struttura del report
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General Help
Visualizza: consente di visualizzare il documento consolidato nell'applicazione Microsoft Office sul client
Annulla: consente di annullare l'estrazione di un report
Modifica: consente di modificare il documento consolidato nell'applicazione Microsoft Office sul client
Capitolo
Modifica: consente di modificare il documento del capitolo nell'applicazione Microsoft Office sul client
Visualizza: consente di visualizzare il documento del capitolo nell'applicazione Microsoft Office sul client
Annulla: consente di annullare l'estrazione di un capitolo
1.3.1.2
Utenti
Un utente una persona che pu accedere al sistema ed eseguire le attivit relative al ruolo e all'unit assegnati
all'utente corrispondente. SAP Disclosure Management consente di assegnare unit a un utente e di assegnare
ruoli a livello globale o locale.
I ruoli globali vengono in genere assegnati dall'amministratore di sistema e sono validi per l'intero sistema. I ruoli
locali vengono assegnati dal gestore dei report a livello di report o capitolo, e sono validi solo per il report
specifico. I ruoli globali non possono essere sostituiti dai ruoli locali. L'assegnazione di ruoli globali non
obbligatoria.
1.3.1.3
Unit
Le unit vengono utilizzate per assegnare utenti a una o pi entit o a un gruppo. Un utente pu essere assegnato
a una o pi unit. Se assegnati a un'unit, gli utenti possono visualizzare i report assegnati a tale unit. Tuttavia, le
autorizzazioni all'utilizzo dei report vengono assegnate nell'ambito della definizione dei ruoli.
Sono state definite le seguenti unit:
Gruppo: i gruppi non sono assegnati alle entit. Se un utente non assegnato a un'entit, il sistema lo assegna
automaticamente al gruppo. L'utente pu accedere a tutti i report creati all'interno di tale unit.
Qualsiasi entit: se si seleziona questa opzione, l'utente pu accedere a tutti i report creati in qualsiasi unit
definita.
Entit assegnata(unica o multipla): gli utenti possono accedere ai report creati all'interno dell'unit a cui sono
assegnati.
User Help
General Help
Assegnato a tutte
le entit
Assegnato a en
tit specifiche
Visualizza i report
assegnati a entit
specifiche
Visualizza i report
assegnati a entit
Autorizza le entit
per gli utenti
Utente globale
No
No
No
Non pu autoriz
zare entit
No
Pu autorizzare
entit specifiche
Pu autorizzare
qualsiasi entit
No
No
No
No
Non pu autoriz
zare entit
No
No
Pu autorizzare
entit specifiche
No
Pu autorizzare
qualsiasi entit
1.3.1.4
Ruoli
Un ruolo una raccolta di oggetti di autorizzazione e dei relativi privilegi. In SAP Disclosure Management esistono
ruoli standard:
Standard Admin
Standard Manager
Standard Advanced-Manager
Standard Editor
Standard Readonly
Standard Transporter
I clienti possono creare altri ruoli in base alle necessit, combinando gli oggetti di autorizzazione in base ai singoli
requisiti.
1.3.2
Workflow
Un workflow in SAP Disclosure Management descrive il ciclo di vita standard di un report, ovvero le fasi attraverso
cui passa il report, dalla creazione della struttura report, alla modifica dei capitoli, per finire con la finalizzazione
del contenuto report consolidato. Un workflow una caratteristica obbligatoria di un report e dei relativi capitoli.
Il workflow contiene passaggi a cui sono assegnati stati del passaggio. Tali stati descrivono il ciclo di vita standard
di un documento, dalla creazione, alla modifica, per finire con la finalizzazione del documento.
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General Help
1.3.2.1
Principio di ereditariet
possibile configurare in un unico report tutti i workflow richiesti dagli argomenti oggetto di report. Per
impostazione predefinita, il workflow standard specifico del report configurato a livello di report. SAP Disclosure
Management applica il workflow del principio del doppio controllo, cosicch il workflow viene inizialmente
ereditato da tutti i capitoli assegnati. Se il reporting necessita di pi workflow, possibile arrestare l'ereditariet e
configurare adeguatamente workflow specifici a livello di capitolo.
Da ricordare
Di norma, un capitolo dotato di un proprio workflow lo trasmette automaticamente ai propri sottocapitoli.
gli utenti dotati di diritti appropriati possono ripristinare l'ereditariet predefinita, in modo tale che il capitolo
erediti nuovamente il workflow dal livello principale.
1.3.2.2
Ogni workflow in SAP Disclosure Management pu avere cinque stati definiti che descrivono il ciclo di vita
standard di un report. Non possibile modificare le impostazioni relative agli stati poich sono un componente
fondamentale di SAP Disclosure Management.
Allo stato di ogni passaggio del workflow viene assegnata un a priorit. Quando il passaggio di un workflow
comprende il completamento di diversi capitoli, lo stato generale del passaggio del workflow dipende dallo stato
10
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dei capitoli collegati. Lo stato del capitolo con la priorit pi alta definisce lo stato dell'intero passaggio del
workflow. In pratica possibile assegnare la priorit pi alta 1 allo stato pi basso Aperto.
possibile attivare le modifiche allo stato manualmente a livello di workflow oppure lo stato viene modificato dalle
attivit eseguite a livello di capitolo o di report.
Per impostazione predefinita, SAP Disclosure Management assegna a un report un workflow preconfigurato
basato sul principio del doppio controllo.
1.3.2.2.1
Questo stato consente la creazione di capitoli, di modifiche al workflow e di condizioni del workflow a livello di
report e di capitolo.
1.3.2.2.2
Questo stato viene impostato dopo l'avvio manuale di un workflow. In questa fase ancora possibile arrestare il
workflow e reimpostare lo stato su Inizializzazione.
Questo lo stato che rende visibile la struttura report ad altri utenti coinvolti, ad esempio revisori e lettori, e
consente pertanto la revisione della struttura e dei workflow assegnati prima dell'avvio della modifica dei
documenti. l'unico stato che pu essere interrotto.
1.3.2.2.3
Questo stato viene impostato dopo l'arresto manuale di un workflow in esecuzione. Un workflow in esecuzione
pu essere arrestato se ad esempio la revisione della struttura report comporta la modifica del workflow di un
capitolo o dell'intero report.
Questo stato consente la creazione di capitoli, di modifiche al workflow e di condizioni del workflow a livello di
report e di capitolo.
1.3.2.2.4
Questo stato viene impostato dopo che un editor ha eseguito la prima attivit a livello di capitolo. l'unico stato
che indica a livello di workflow l'avvio della modifica dei documenti del capitolo.
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11
Nel workflow predefinito basato sul principio del doppio controllo, questo stato del workflow viene impostato dopo
che l'editor ha eseguito per la prima volta l'attivit Start work a livello di capitolo.
1.3.2.2.5
Questo stato viene impostato dopo che un editor ha eseguito l'attivit iniziale a livello di report per il documento
consolidato. l'unico stato a livello di workflow che indica l'avvio della modifica del documento report consolidato.
La modifica di documenti del capitolo bloccata.
Nel workflow basato sul principio del doppio controllo, questo stato viene impostato dopo che tutti i documenti
sono stati approvati e dopo che il manager o l'editor report esegue l'attivit Start work a livello di report.
1.3.2.3
Per ogni workflow sono presenti cinque stati del passaggio che indicano il ciclo di vita standard di un documento in
SAP Disclosure Management, con o senza approvazione. Non possibile modificare le impostazioni relative agli
stati poich sono un componente fondamentale di SAP Disclosure Management. Durante la creazione di un
workflow, possibile assegnare gli stati ai passaggi.
Allo stato di ogni passaggio del workflow viene assegnata un a priorit. Quando il passaggio di un workflow
comprende il completamento di diversi capitoli, lo stato generale del passaggio del workflow dipende dallo stato
dei capitoli corrispondenti. Lo stato del capitolo con la priorit pi alta definisce lo stato del passaggio del
workflow.
La modifica allo stato viene attivata da attivit eseguite a livello di capitolo o di documento consolidato.
1.3.2.3.1
Questo stato viene assegnato ai passaggi iniziali prima dell'avvio della modifica del documento.
Nella distribuzione standard di SAP Disclosure Management, il primo passaggio del workflow basato sul principio
del doppio controllo visualizza questo stato. Il passaggio e lo stato vengono attivati dalle seguenti attivit:
creazione dei dati anagrafici del report e della relativa struttura del capitolo
12
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General Help
1.3.2.3.2
Questo stato viene assegnato ai passaggi del workflow durante la modifica dei documenti. Nella distribuzione
standard di SAP Disclosure Management, il secondo passaggio del workflow basato sul principio del doppio
controllo visualizza questo stato. Il passaggio e lo stato vengono attivati dall'attivit predefinita Avvia lavoro per
indicare che verr avviata la modifica di un documento.
1.3.2.3.3
Questo stato viene assegnato ai passaggi del workflow al termine della modifica di un documento. Nei workflow
con approvazione, questo lo stato visualizzato mentre il documento in revisione per l'approvazione. Questo
stato non consente la modifica del documento ad eccezione del revisore tramite condizioni del passaggio.
Nella distribuzione standard di SAP Disclosure Management, il terzo passaggio del workflow basato sul principio
del doppio controllo visualizza questo stato. Il passaggio e lo stato vengono attivati dall'attivit predefinita Fine per
indicare che stata finalizzata la modifica di un documento o la correzione di un documento rifiutato.
1.3.2.3.4
Questo stato viene assegnato ai passaggi del workflow dopo che il revisore o il manager ha rivisto e approvato un
documento.
Nella distribuzione standard di SAP Disclosure Management, il quarto passaggio del workflow basato sul principio
del doppio controllo pu visualizzare questo stato. Il passaggio e lo stato vengono attivati dall'attivit predefinita
Approvato.
1.3.2.3.5
Questo stato viene assegnato ai passaggi del workflow dopo che il revisore o il manager ha rivisto e rifiutato un
documento.
Nella distribuzione standard di SAP Disclosure Management, il quarto passaggio del workflow basato sul principio
del doppio controllo pu visualizzare questo stato. Il passaggio e lo stato vengono attivati dall'attivit predefinita
Rifiutato.
1.3.2.4
Durante la progettazione di workflow necessario considerare i requisiti standard che ogni workflow creato in
SAP Disclosure Management deve soddisfare. Le regole riguardano i passaggi che rappresentano gli elementi
standard della struttura di un workflow.
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Concetti base
I passaggi vengono creati singolarmente in base alle necessit del workflow. Il numero di passaggi non limitato.
Ai passaggi necessario assegnare uno dei cinque stati disponibili per i passaggi di un workflow. Uno stato pu
visualizzare pi passaggi se necessario.
Per ogni workflow necessario definire un passaggio iniziale e finale.
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General Help
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15
16
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General Help
1.3.3
Report e periodi
Gli elementi di base in SAP Disclosure Management sono periodi e report. Un periodo un gruppo di report
contenente un numero illimitato di report. Un report consolidato un file generato contenente uno o pi capitoli.
Le impostazioni definite per periodi e report controllano il comportamento e la gestione di tali elementi durante la
modifica dei report.
L'immagine seguente mostra una panoramica della relazione tra periodi, report, capitoli e tipi specifici configurati
dall'amministratore di SAP Disclosure Management.
Il capitolo rappresenta solo un collegamento a un altro capitolo, che il proprietario del contenuto.
Il tipo di capitolo fa parte dei dati anagrafici del capitolo e viene selezionato durante la creazione del capitolo.
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17
1.3.4
Cache di dati
In SAP Disclosure Management, una cache di dati sia il percorso interno, sia l'oggetto in cui vengono archiviati i
dati quantitativi a cui fa riferimento l'utente nella modifica dei capitoli. Un oggetto cache di dati utilizza sempre
una cartella di lavoro Excel. possibile salvare tutte le cartelle di lavoro necessarie alla propria cache e struttura
del report. necessario utilizzare una cache di dati interna nei seguenti casi:
Quando i dati quantitativi vengono gestiti solo manualmente e non ci sono origini dati esterne interessate.
Quando i dati quantitativi estratti dalle origini dati esterne devono essere elaborati prima di poter essere
utilizzati nei report.
Quando i dati quantitativi estratti dalle origini dati esterne non hanno ID univoci.
Nota
il numero massimo di caratteri che il sistema pu leggere da una cella di una cartella di lavoro Excel 900. Se
una cella contiene pi di 900 caratteri, i caratteri in esubero vengono tagliati nell'oggetto con collegamento
dati.
18
User Help
General Help
1.3.4.1
possibile creare report specifici per le cache di dati in uso. Questo modello consente una configurazione pi
complessa delle autorizzazioni. Spesso viene utilizzato quando l'editor di testo differisce dall'editor della cache di
dati.
I client possono configurare la struttura del report della cache di dati come meglio ritengono, ad esempio:
in una relazione 1:1 rispetto ai documenti dei capitoli del report di testo
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General Help
19
possibile creare la cache di dati come sottocapitoli dell'area dei report funzionali di appartenenza all'interno del
report di testo. Questo modello pu essere utilizzato se l'editor di testo differisce dall'editor della cache di dati.
1.3.4.2
SAP Disclosure Management considera l'intera cartella di lavoro Excel come un unico oggetto con collegamento
dati. Con Excel possibile connettersi a pi origini dati e caricare tutti i provider di dati necessari nella cartella di
lavoro. Poich la cartella di lavoro un oggetto con collegamento dati unico, non possibile caricare provider di
dati in pi momenti nei vari fogli della cartella di lavoro, ma solo caricare tutti i dati in una volta sola. In questo si
distingue dai documenti Word, dove, invece, si crea una serie di oggetti collegabili singolarmente ai dati.
Il sistema crea un foglio dati distinto denominato BDX (dove X un contatore) per i dati estratti di ciascun provider
di dati. Il sistema crea inoltre un foglio dati BT che mostra tramite riferimenti i dati estratti di tutti i provider. Il
foglio BT viene impiegato come foglio di lavoro predefinito per la gestione dei dati estratti. Se non si desidera
utilizzare il foglio BT, possibile eliminarlo e creare i propri fogli di lavoro per la creazione delle tabelle con dati
quantitativi facendo riferimento ai fogli BD.
I dati dei fogli BD non devono essere modificati per pi motivi:
Attraverso i dati BD possibile verificare la coerenza dei dati tra SAP Disclosure Management e le origini dati.
Le modifiche andrebbero perse all'aggiornamento del collegamento dei dati con la cartella di lavoro Excel,
poich il sistema crea i fogli BD da zero nel corso del processo di collegamento dei dati.
20
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General Help
La numerazione dei fogli si basa sull'ordine sequenziale dei provider di dati elencati, pertanto importante non
modificare l'ordine sequenziale dei provider esistenti e limitarsi ad aggiungere il nuovo provider alla fine
dell'elenco. Infatti, se si elimina un provider di dati o si modifica l'ordine sequenziale, i fogli BD non verranno creati
come richiesto e i riferimenti contenuti nei fogli di lavoro non funzioneranno pi.
Nota
l'aggiornamento dei dati pu essere effettuato solo sui dati provenienti dai provider e dalle origini dati
selezionati.
1.3.4.3
I dati estratti da origini dati esterne in cache di dati e i dati gestiti manualmente all'inizio non dispongono di un
identificatore univoco di dati. Ci significa che i dati vengono identificati solo dalla posizione nel foglio Excel, ad
esempio i dati del foglio BT1, cella A2. Quando si crea un collegamento a questi dati in un oggetto Word, il sistema
crea un riferimento assoluto nella posizione cella, non nel contenuto. Se la struttura delle informazioni estratte o
gestite manualmente nella cache di dati viene modificata, l'oggetto con collegamento dati continuer a fare
riferimento alla cella A2 e visualizzer dei dati sbagliati.
Per evitare questa situazione e creare riferimenti campo relativi basati sul contenuto, necessario applicare
intervalli denominati alle informazioni nella cache di dati. Tali intervalli denominati rendono possibile
l'identificazione dei dati in base al contenuto, ovunque si trovino nel foglio di lavoro. Quando si crea un
collegamento dati in un oggetto Word con informazioni che possibile identificare tramite intervalli denominati, il
sistema non crea un riferimento al foglio BT1, cella A2, ma ad esempio fa riferimento alle informazioni correlate a
"fatturato 2010".
I dati con intervalli denominati sono evidenziati in blu chiaro nella selezione del provider di dati di SAP Disclosure
Management.
1.3.4.4
Il formato numerico applicato agli oggetti Word collegati attraverso la cache di dati dipende da vari fattori:
Il formato numerico di un campo di testo mobile o di una tabella Word dipende dalla lingua configurata nel
report Word. Se nel report Word non stata impostata alcuna lingua, il formato del campo di testo mobile o
della tabella Word determinato esclusivamente dalle impostazioni del sistema operativo. Se nel report Word
stata impostata una lingua, il formato del campo di testo mobile o della tabella Word determinato dalla
lingua.
User Help
General Help
21
Le celle del documento Excel non devono avere una formattazione standard. Il formato della cella deve
essere, invece, Testo o Numero.
Se la cella ha formato Testo in Excel, non pu essere utilizzata per un campo formula numerico.
Se si scarica una revisione precedente di un documento Word, i numeri di tale documento verranno
visualizzati nella lingua dell'ultimo controllo, aggiornamento o collegamento dati del documento.
Per quanto riguarda le finestre di dialogo di selezione dei collegamenti dati e dei campi formula e di testo
mobile, si applica quanto segue:
Tutti i numeri vengono visualizzati con i simboli di questa lingua. Se non stata assegnata alcuna lingua al
report, viene utilizzata la lingua delle impostazioni internazionali del sistema operativo del client.
La selezione della lingua non viene utilizzata nelle finestre di dialogo di selezione.
Ad esempio, il simbolo standard tedesco per il raggruppamento delle cifre il punto. Se la lingua
personalizzata nel server SAP Disclosure Management e si seleziona una virgola come simbolo di
raggruppamento delle cifre, la virgola non viene visualizzata nella finestra di dialogo di selezione. Viene
mostrato solo il punto. Nel documento Word viene utilizzata la virgola.
Se si applica un formato, ad esempio un colore, questo non viene visualizzato nel documento Word.
Se stata assegnata una lingua o una lingua personalizzata a un documento Word ed stato attribuito un
numero o un modello personalizzato alle celle Excel originali, la parte del foglio di lavoro che contiene i numeri
negativi e gli zeri verr ignorata. Viene utilizzato il formato del numero positivo.
Ad esempio, viene assegnato a una cella Excel il formato #.##0,00_;-#.##0,0;(0). Se non stata
assegnata alcuna lingua o lingua personalizzata al documento Word, il risultato "1.000,12", "-1.000,1" e
"(0)". Se stata assegnata una lingua o una lingua personalizzata al documento Word, il risultato (ponendo
che venga utilizzata la lingua tedesca) simile a "1.000,12", "-1.000,12" e "0".
Non utilizzare nelle celle Excel un formato data che inizi con un asterisco (*). Utilizzare una definizione lingua
(posizione) differente con un formato data non corrispondente alle impostazioni internazionali del sistema
operativo del client. In caso contrario, la data potrebbe essere visualizzata nei report con un formato errato.
Nota
ad ogni lingua corrisponde un simbolo valuta predefinito. Ad esempio, per il tedesco l'euro (), mentre per
l'inglese americano il dollaro ($). Durante l'impostazione della lingua, possibile impostare anche la posizione
del simbolo. Queste impostazioni verranno utilizzate sempre, a prescindere dal formato della cache di dati.
Il percorso del simbolo della valuta pu essere definito nel file Excel o nelle impostazioni della lingua. Tuttavia,
se impostato in entrambi i punti, il simbolo verr riportato due volte, una volta dalla cache di dati e una volta
dalle impostazioni della lingua.
Suggerimento
se si deve utilizzare un simbolo valuta, in questo caso meglio non utilizzare il simbolo valuta delle
impostazioni della lingua, ma impostarlo nel modello della cella Excel o in quello del campo formula.
22
User Help
General Help
1.3.4.5
Spesso il collegamento dati degli oggetti delle tabelle Microsoft Word non avviene attraverso i dati archiviati nei
fogli BD, ma attraverso i dati modificati, quali le rivalutazioni e gli intervalli archiviati in altri fogli.
In Word il collegamento dati non carica alcuna tabella nascosta delle cache di dati, pertanto si consiglia di
nascondere le tabelle BD. Si otterr, in questo modo, un notevole miglioramento delle prestazioni.
1.3.4.6
Per utilizzare le tabelle delle cache di dati Micosoft Office Excel in documenti Microsoft Office Word, possibile
definire intervalli denominati in Microsoft Office Excel. In Microsoft Office Word, possibile inserire le tabelle
inserendo gli intervalli denominati precedentemente definiti.
Sono disponibili i seguenti tipi di intervalli denominati:
Intervalli denominati ER
Intervalli denominati ER
Spesso i dati contenuti nelle tabelle Microsoft Office Excel delle cache di dati non hanno ID univoci. Per convertire i
dati in dati correlati al contesto dotati di ID univoco, definire intervalli denominati ER e assegnare un nome che
cominci con ER_.
Gli intervalli denominati ER devono soddisfare i seguenti requisiti:
La prima colonna rappresenta la chiave. La chiave non appartiene al contenuto, bens a un ID univoco.
La seconda colonna rappresenta l'etichetta. Si tratta della posizione di reporting, ad esempio beni immobili,
avviamento o utili non distribuiti.
User Help
General Help
23
possibile contrassegnare e salvare ciascun valore di un intervallo. Con il Monitor dei tag, possibile tracciare le
modifiche di valori report specifici e fornire una breve panoramica delle modifiche apportate. possibile vedere,
ad esempio, in che modo stata modificata la quantit totale di passivit al momento dell'elaborazione del bilanci.
Informazioni correlate
Definizione degli intervalli denominati BIP [pagina 104]
Definizione degli intervalli denominati ER [pagina 103]
1.4
SAP Disclosure Management mostra una serie di funzioni utilizzabili per la creazione di bilanci consolidati.
All'acceso a SAP Disclosure Management, a sinistra della schermata viene visualizzata un'area di navigazione. Il
riquadro a destra denominato area di lavoro.
1.4.1
L'area funzionale Report costituisce il principale spazio di lavoro per editor e lettori, nonch il secondo spazio di
lavoro principale per i gestori. In quest'area possibile selezionare un report o un capitolo da modificare o
visualizzare o, se si riveste il ruolo di standard manager, una struttura report da configurare.
L'area Report offre due viste differenti del report e del rispettivo documento correlato:
24
User Help
General Help
1.4.1.1
Vista Cockpit
La vista Cockpit una panoramica dell'intero report. Una volta selezionato un report, Cockpit la prima finestra
visualizzata. Nella panoramica, possibile selezionare un capitolo e visualizzarlo o modificarlo.
La vista Cockpit mostra le seguenti informazioni:
Capitolo
Passaggio
Passaggio origine dati stato dei capitoli collegati; il simbolo rispecchia lo stato del capitolo collegato con stato
inferiore
Limitazione
La colonna Passaggio origine dati non viene visualizzata nei seguenti casi:
Connessioni a origini dati diverse dai file della cache di dati. Se, ad esempio, un
capitolo Microsoft Office Word ha un collegamento dati con due file della cache di
dati e un'unica query SAP Business Information Warehouse, lo stato tiene conto
solo degli stati dei file della cache di dati.
Origini dati Microsoft Office Powerpoint, poich i collegamenti dati non vengono
mostrati nel cockpit per Micorsoft Office Powerpoint.
Estratto da
Revisione
numero di revisioni; il sistema crea una revisione quando il capitolo viene archiviato con
modifiche
Dimensione
Autore ultima
modifica
Ultimo cambiamento
eseguito il
Data di scadenza
Tipo
Panoramica oggetto
Nota
se sono disponibili oggetti con collegamento dati, possibile selezionare il pulsante
Panoramica oggetto per visualizzare ulteriori informazioni.
User Help
General Help
25
1.4.1.2
Vista Generale
La vista Generale viene visualizzata una volta selezionato un livello di report specifico nella struttura del report.
Oltre ai dettagli generali sul livello del report, il sistema mostra le schede che ospitano le varie funzionalit.
L'area di lavoro suddivisa in quattro aree della schermata che mostrano le seguenti informazioni generali su un
report o capitolo:
tipo di documento
numero di revisione
26
User Help
General Help
1.4.1.2.1
1.4.2
L'area funzionale Monitoraggio custodisce tutti i report disponibili in SAP Disclosure Management. Rappresenta
l'unico punto di accesso a tali report. L'area disponibile per tutti gli utenti.
1.4.3
L'area funzionale Impostazioni rappresenta la schermata iniziale per la gestione dei dati anagrafici di report e
periodi e per l'accesso al cestino. Questa area generalmente riservata ai gestori dei report.
1.5
Le funzioni specifiche del client di SAP Disclosure Management vengono offerte agli utenti dai componenti
aggiuntivi specifici delle applicazioni.
User Help
General Help
27
Una volta installata la configurazione client di SAP Disclosure Management, i componenti aggiuntivi vengono
caricati automaticamente nelle applicazioni al loro avvio. L'utente accede alle funzioni attraverso il menu SAP
Disclosure Management.
1.5.1
Il menu SAP Disclosure Management offre diverse funzionalit per il collegamento dati e la gestione degli oggetti.
La maggior parte di tali funzionalit non sono specifiche dell'applicazione
e sono raggruppate in base all'attivit.
Descrizione
Utilizzare questa icona per stabilire la connessione alle origini dati locali o centra
lizzate (tramite server).
Utilizzare questa icona per determinare il provider di dati richiesto.
Descrizione
Utilizzare questa icona per inserire una tabella con collegamento dati in un docu
mento Word.
Utilizzare questa icona per inserire una tabella con collegamento dati in un docu
mento Word.
Utilizzare questa icona per inserire un campo testo mobile con collegamento dati
in un documento Word.
28
User Help
General Help
Icona
Descrizione
Utilizzare questa icona per inserire un campo testo con collegamento dati in un
documento Word.
Utilizzare questa icona per modificare il modello contenente i formati per le ta
belle con collegamento dati.
Descrizione
Utilizzare questa icona per visualizzare gli intervalli denominati utilizzati in un do
cumento della cache di dati.
Utilizzare questa icona per gestire i valori delle variabili per diverse entit al fine di
consentire un aggiornamento automatico del contenuto.
Descrizione
Utilizzare questa icona per salvare le modifiche applicate al documento sul ser
ver.
Utilizzare questa icona per chiudere il documento senza salvare le modifiche sul
server.
Utilizzare questa icona per confrontare il documento visualizzato con una revi
sione archiviata sul server.
1.6
Il componente aggiuntivo Excel sul client viene generalmente installato dal reparto IT. Per installare il client sul
computer in uso, consultare il manuale Client Installation Guide.
User Help
General Help
29
1.7
La lingua di SAP Disclosure Management dipende dalla lingua del browser selezionata per la visualizzazione delle
pagine.
1.7.1
Procedura
1.
Strumenti
Opzioni Internet .
2.
Nella finestra di dialogo Opzioni Internet, all'interno della scheda Generale, fare clic su Lingue.
3.
4.
Nella finestra di dialogo Aggiungi lingua, selezionare la lingua che si desidera utilizzare.
5.
6.
7.
Fare clic su Sposta tante volte quanto necessario per spostare la lingua in cima all'elenco.
8.
9.
1.8
possibile applicare alcune configurazioni specifiche alle impostazioni client di SAP Disclosure Management. La
configurazione riguarda i seguenti oggetti:
Lingua: possibile selezionare una lingua. Questa impostazione si applica solo al menu di SAP Disclosure
Management.
Log delle azioni: possibile salvare tutte le azioni della propria sessione Microsoft Office in un file di log delle
azioni. Il log delle azioni aiuta a comprendere gli eventuali errori verificatisi nel corso della sessione.
Modello di Word: se si utilizzano origini dati locali, necessario determinare il percorso del modello Word
locale per i formati tabella.
30
User Help
General Help
1.8.1
Procedura
1.
Avviare direttamente un'applicazione Microsoft Office oppure aprire un documento per la modifica sul server
di SAP Disclosure Management.
2.
Accertarsi che il sistema visualizzi la voce di menu o la barra multifunzione Disclosure Management.
Se l'elemento non compare, necessario attivare nell'applicazione il componente aggiuntivo COM.
3.
Nel menu o nella barra multifunzione di Disclosure Management, fare clic su Avvia.
Il sistema aggiunge ulteriori opzioni alla barra degli strumenti Disclosure Management.
1.8.2
Procedura
1.
In un'applicazione Microsoft Office, selezionare Configurazione nella barra degli strumenti Disclosure
Management.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Se non sono state applicate modifiche e non si intende creare una revisione, nella finestra di dialogo
Continuare? selezionare il pulsante di opzione Ignora modifiche.
8.
9.
1.8.3
Procedura
1.
In un'applicazione Microsoft Office, fare clic su Configurazione nella barra degli strumenti Disclosure
Management.
User Help
General Help
31
2.
3.
Fare clic su Salva per salvare il file nel computer in uso o in un'unit di rete.
4.
Nella finestra di dialogo Salva con nome, passare alla posizione in cui si desidera archiviare il file.
5.
6.
1.8.4
Procedura
1.
In un'applicazione Microsoft Office, fare clic su Configurazione nella barra degli strumenti Disclosure
Management.
2.
3.
4.
Se si deseleziona la casella di spunta Abilita connessioni parallele, SAP Disclosure Management permette
di connettersi una volta a un'origine dati SAP BW.
Se si deseleziona la casella di spunta Unifica variabili, SAP Disclosure Management non proporr gli ultimi
valori utilizzati in variabili identiche.
1.8.5
Contesto
Per impostare il percorso per il file WordTableDef.doc locale:
Procedura
1.
2.
3.
4.
32
User Help
General Help
5.
Passare alla posizione in cui si desidera archiviare il file modello della tabella sul computer.
6.
Fare clic su OK per applicare il percorso e chiudere la finestra di dialogo Sfoglia per cartelle.
7.
User Help
General Help
33
Editor Help
2.1
Panoramica
La guida dell'editor rivolta agli utenti assegnati al ruolo di editor standard o a un ruolo personalizzato con diritti
di accesso e funzioni simili. L'editor standard modifica principalmente il contenuto dei documenti del capitolo in
un'applicazione Microsoft Office.
L'editor standard ha comunque accesso ad alcune funzioni in SAP Disclosure Management che riguardano la
modifica di documenti o l'esecuzione di attivit del workflow.
2.2
Un documento in SAP Disclosure Management viene ritenuto un documento consolidato a livello di report e un
documento singolo a livello di capitolo.
La struttura del report, compresi i capitoli, viene impostata da un utente in possesso dei diritti di manager
standard in SAP Disclosure Management. Il manager standard inoltre assegna i workflow ai report e, se
necessario, ai singoli capitoli e avvia il workflow per consentire la modifica dei documenti allegati. I manager
standard di norma non modificano i documenti, ma li approvano o li rifiutano.
L'editor standard - o utente con diritti di modifica - assegna il documento al capitolo e modifica il documento.
L'editor standard non pu modificare la struttura del report.
Sia il manager standard che l'editor standard sono responsabili dell'avanzamento del workflow ed eseguono le
attivit appropriate, qualora necessario. Ad esempio, l'editor standard deve eseguire l'attivit iniziale per indicare
che la modifica del documento cominciata. L'attivit iniziale modifica lo stato del workflow in Capitoli in
elaborazione
34
User Help
Editor Help
Aggiornamento contenuto: in questa scheda possibile aggiornare il contenuto dei capitoli dal server.
Configurazione: in questa scheda si trovano i parametri per l'output del documento a livello di capitolo.
Workflow: in questa scheda si trovano i dettagli del workflow. L'editor standard pu soltanto visualizzare le
impostazioni.
Condizioni del workflow: in questa scheda possibile vedere i dettagli delle condizioni dell'attivit. L'editor
standard pu soltanto visualizzare le impostazioni.
Autorizzazioni: in questa scheda, possibile visualizzare le autorizzazioni locali e globali concesse per il
capitolo. L'editor standard pu soltanto visualizzare le impostazioni.
2.2.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare l'oggetto nella struttura ad albero del report da modificare.
3.
Selezionare Modifica.
2.2.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
4.
Fare clic sul collegamento Apri capitolo per passare al report in cui archiviato il documento originale.
Risultati
Il sistema apre una nuova finestra e mostra la vista Cockpit dell'altro report. Il capitolo collegato stato
selezionato.
User Help
Editor Help
35
2.2.3
Contesto
I documenti del capitolo vengono modificati principalmente nelle applicazioni Microsoft Office. Tuttavia, il portale
SAP Disclosure Management offre le seguenti funzioni di modifica per i documenti a livello di capitolo.
Procedura
1.
Anzich creare un documento da zero, possibile creare un nuovo documento a partire da un documento gi
esistente.
2.
Anzich aggiornare il contenuto con collegamento dati di un documento del capitolo nell'applicazione
Microsoft Office, possibile eseguire l'aggiornamento del contenuto direttamente dal portale.
2.2.3.1
Prerequisiti
Prerequisiti:
Contesto
Il caricamento di un file esistente crea una nuova revisione: il file caricato viene salvato come ultima versione del
capitolo e i dati salvati precedentemente non vengono pi visualizzati, ma sono disponibili nelle revisioni.
I tipi di file disponibili per il caricamento sono limitati in base al tipo di report e di capitolo. I tipi disponibili vengono
elencati sotto il campo Carica.
Per caricare un documento:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale all'interno della struttura ad albero del report, selezionare il capitolo in cui caricare il
file.
36
User Help
Editor Help
3.
Nella scheda Carica, fare clic su Sfoglia per passare al file da caricare.
4.
5.
6.
7.
8.
Per rivedere il documento, fare clic su Visualizza per visualizzare il file caricato.
Risultati
Il sistema avvia l'applicazione Microsoft Office appropriata per visualizzare il documento.
Informazioni correlate
Selezione di un capitolo o di un report nella scheda Generale [pagina 35]
2.2.3.2
Prerequisiti
Prerequisiti:
Il contenuto deve essere collegato mediante una delle seguenti origini dati: SAP BW, server SQL o cache di
dati di SAP Disclosure Management.
Per applicare le modifiche ai dati estratti da un sistema esterno o se un capitolo ha bisogno di dati da origini
dati esterne o interne, la connessione mediante cache di dati obbligatoria.
I seguenti file devono essere caricati sul server (dall'amministratore del sistema): config20.xml,
BIP_WordTableDef.doc e BIP_WordTableTagging.xml.
Contesto
SAP Disclosure Management consente di aggiornare i dati quantitativi collegati estratti dai database direttamente
dal portale, mentre il documento rimane chiuso in background.
User Help
Editor Help
37
Limitazione
L'aggiornamento di contenuti non supporta tutta le formule di Excel. Per un elenco delle formule supportate,
vedere di seguito.
Per aggiornare il contenuto collegato:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
I dettagli relativi al livello vengono visualizzati nell'area di lavoro.
3.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Connetti a XXXX (dove XXXX il nome dell'origine dati), accedere all'origine dati.
6.
7.
Per visualizzare il processo di aggiornamento o il protocollo, fare clic sul collegamento Visualizza protocollo
nel messaggio informativo.
8.
Per visualizzare le variabili utilizzate nelle query, fare clic sul collegamento Mostra variabili.
9.
Per visualizzare le modifiche ai dati prima e dopo l'aggiornamento, fare clic su Mostra modifiche.
Nota
Disponibile soltanto a livello di capitolo.
Informazioni correlate
Selezione di un capitolo o di un report nella scheda Generale [pagina 35]
2.2.3.3
Contesto
SAP Disclosure Management dotato di parametri preconfigurati per i vari tipi di report. Il sistema applica i
parametri separatamente al report e ai capitoli. I parametri non vengono ereditati dal report a livello di capitolo e
devono essere gestiti separatamente per ciascun livello.
38
User Help
Editor Help
Da ricordare
Le impostazioni a livello di capitolo sono prioritarie rispetto alle impostazioni a livello di report.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
4.
Nota
per applicare un modello differente per un tipo di output, immettere il nome file (comprensivo di
estensione) del modello desiderato nel campo Nome modello.
5.
2.2.3.4
Qualsiasi modifica al contenuto di un documento viene considerata come una revisione, sia che si tratti della
modifica di dati esistenti sia dell'aggiunta di dati, in termini di qualit o quantit.
possibile visualizzare e scaricare le revisioni selezionate, nonch ripristinare lo stato di un documento specifico
nel sistema ai fini di modifica del documento. Oltre a un confronto delle revisioni in SAP Disclosure Management,
possibile anche confrontare i documenti archiviati con documenti esterni.
Per riconoscere facilmente una versione senza dovere aprire il documento, si consiglia di utilizzare il campo di
commento quando si salvano le modifiche al documento perch il commento appare nell'elenco delle revisioni.
Nota
La modifica dello stato di un passaggio del workflow, quale l'inizio di un lavoro o l'approvazione di un
documento, non costituisce una revisione e non viene visualizzata nell'elenco di revisioni. Appare per nella
cronologia del report.
L'elenco di revisioni costituito dalle seguenti colonne:
Azione - visualizza l'azione che ha modificato il contenuto del documento, determinando la creazione della
revisione.
User Help
Editor Help
39
2.2.3.4.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
Risultati
Il documento viene visualizzato in una nuova finestra separata.
2.2.3.4.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
Nella scheda Revisioni, selezionare la revisione da scaricare, quindi fare clic su Scarica.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Salva con nome, passare alla posizione in cui si desidera salvare il documento.
Modificare il nome del file, se necessario.
6.
2.2.3.4.3
Procedura
1.
40
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
User Help
Editor Help
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
Nella scheda Revisioni, selezionare la revisione con la quale confrontare l'ultima versione del documento.
4.
5.
2.2.3.4.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
4.
Risultati
Il sistema memorizza la versione della revisione selezionata come ultima revisione del documento. Il commento
creato automaticamento indica la versione ripristinata.
2.2.3.4.5
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
Nella scheda Revisioni, selezionare la revisione che si desidera confrontare con un file esterno.
4.
5.
6.
7.
User Help
Editor Help
41
2.2.4
Per completare un workflow, l'utente completa diversi passaggi nei capitoli e nei report. I passaggi vengono
controllati dalle attivit applicate dall'utente al documento, prima al singolo capito, poi al report consolidato. Il
sistema visualizza solo le attivit alle quali l'utente che ha effettuato l'accesso pu accedere.
Limitazione
le attivit non vengono eseguite sui capitoli con collegamento dati.
Questa sezione spiega il modo in cui gestire le attivit sulla base del workflow predefinito del principio del doppio
controllo. I workflow specifici del cliente possono utilizzare attivit diverse, ma necessario che vi siano sempre
attivit di inizio e di fine per la fase di modifica del documento, nonch l'approvazione o il rifiuto di un documento.
42
Avvia lavoro: il capitolo o il report sono pronti per la modifica. L'impostazione dell'attivit iniziale prima della
modifica di un documento importante perch crea lo stato del workflow corretto.
User Help
Editor Help
Rifiuta: il gestore o l'approvatore indica che l'editor deve rivedere il documento. Il sistema richiede
l'immissione di un commento.
Reopen: l'editor pu reimpostare lo stato del passaggio su Apri fintanto che l'attivit Fine non stata eseguita.
Gli approvatori possono reimpostare lo stato del passaggio su Apri se hanno rifiutato un documento per
sbaglio. L'editor seleziona quest'attivit per un capitolo o un report rifiutati a indicare che sta rivedendo il
documento. Fintanto che la modifica del documento non stata avviata, un capitolo approvato pu essere
riaperto per la modifica. Il sistema reimposta lo stato del documento su Apri. Il sistema richiede l'immissione
di un commento.
2.2.4.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
2.2.4.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
4.
Risultati
Il sistema reimposta lo stato del passaggio su Aperto.
User Help
Editor Help
43
2.2.4.3
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
Nota
Se il livello del report non aperto per la modifica, comunque possibile utilizzare l'attivit Reopen.
Risultati
Lo stato del passaggio cambia in Approvato.
2.2.4.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
Nel pannello Workflow del report o del capitolo, fare clic sul collegamento Rifiuta per rifiutare il documento e
rimandarlo all'autore.
4.
Nella finestra di dialogo Aggiungi commento, immettere i motivi per cui stato respinto il documento.
5.
2.2.4.5
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
44
User Help
Editor Help
4.
Nella finestra di dialogo Aggiungi commento, spiegare il motivo per cui stato riaperto il documento.
5.
Risultati
Il sistema reimposta lo stato del passaggio su Aperto.
2.2.5
In SAP Disclosure Management, vi sono vari modi per visualizzare i documenti e le relative informazioni:
possibile effettuare l'anteprima della cronologia di un documento e del relativo workflow assegnato.
Informazioni correlate
Controllo delle modifiche di un documento [pagina 39]
2.2.5.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
Se il capitolo selezionato ha dei sottocapitoli, selezionare una delle seguenti opzioni nella finestra di dialogo
Anteprima:
Per visualizzare l'anteprima di un documento che mostra solo il contenuto del livello selezionato,
selezionare Solo capitolo corrente.
Per visualizzare l'anteprima di un documento che mostra il contenuto del capitolo selezionato e di tutti i
rispettivi sottocapitoli, selezionare Con sottocapitoli.
User Help
Editor Help
45
5.
6.
2.2.5.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
2.2.5.3
Contesto
Per ciascun documento possibile visualizzare una cronologia che mostra tutte le azioni eseguite sul documento
indipendentemente, a prescindere che quest'ultimo sia stato modificato o no durante l'azione. possibile
segnalare le modifiche apportate al documento utilizzando le revisioni.
Procedura
1.
In SAP BusinessObjects Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda
Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il livello richiesto (report/capitolo) nella struttura ad albero del report. I
dettagli del livello vengono visualizzati nell'area di lavoro.
3.
46
Colonna
Descrizione
Revisione
User Help
Editor Help
Colonna
Descrizione
Azione
Visualizza l'azione eseguita sul documento o lo stato del passaggio, a prescindere che il contenuto del docu
mento sia stato modificato o no.
Utente
Data
Informazioni correlate
Controllo delle modifiche di un documento [pagina 39]
2.2.5.4
Procedura
1.
2.
Nota
se si tratta di un nuovo report, il sistema visualizza un messaggio di avvertimento che comunica all'utente
che non ancora presente alcun capitolo.
3.
Nella scheda Generale, selezionare il capitolo o il report di cui si intende visualizzare il workflow.
4.
Risultati
Il sistema visualizza un diagramma di flusso dei passaggi del workflow assegnato. Le informazioni contenute nei
campi Stato e Nome indicano se il workflow stato ereditato da un documento principale o se il capitolo ne
possiede uno proprio.
User Help
Editor Help
47
2.3
Disclosure Management Batch Client (DMBatchTool) uno strumento della riga di comando che consente il
caricamento di documenti MS Office in Disclosure Management in un background job. Il pacchetto di installazione
installa lo strumento nella cartella DMBatchTool della cartella di installazione di Disclosure Management.
Nota
Lo strumento DMBatchTool si trova sul server, non sul client.
possibile utilizzare i seguenti parametri:
/p: - Password
/t: - Destinazione; indica il percorso completo al capitolo, al report o al perodio, a seconda della modalit
di caricamento
Nota
L'origine deve puntare a un singolo documento MS Office.
La destinazione deve puntare a un singolo capitolo standard in formato [periodo]/[report]/[capitolo].
Caricamento di un report
Per caricare un report, utilizzare il seguente esempio della riga di comando:
DMBatchTool.exe /u:user /p:password /h:http://[DM-Server]:[Port]/ /
uploadfolder_report /s:"C:\\Import\\DM\\20-F" /t:"/2012 Q4/20-F"
48
User Help
Editor Help
Nota
L'origine deve puntare a una cartella con un insieme di documenti MS Office. I nomi dei documenti devono
essere identici ai nomi dei capitoli nel report a cui si fa riferimento.
La destinazione deve puntare a un singolo report standard in formato [periodo]/[report]].
Caricamento di un periodo
Per caricare un periodo, utilizzare il seguente esempio della riga di comando:
DMBatchTool.exe /u:user /p:password /h:http://[DM-Server]:[Port]/ /
uploadfolder_period /s:"C:\\Import\\DM\\" /t:"/2012 Q4"
Nota
L'origine deve puntare a una cartella con sottocartelle contenenti un insieme di documenti MS Office.
I nomi delle sottocartelle devono essere uguali ai nomi dei report nel periodo a cui si fa riferimento.
I nomi dei documenti MS Office nelle sottocartelle devono essere uguali ai nomi dei capitoli nel relativo report.
2.4
Un capitolo viene modificato principalmente utilizzando gli strumenti standard delle applicazioni Microsoft Office
e, poich il documento consolidato non connesso alle origini dati, non ha contenuto con collegamento dati.
Da SAP Disclosure Management, viene estratto per la modifica un documento, le cui modifiche vengono salvate in
SAP Disclosure Management quando il documento viene archiviato. In SAP Disclosure Management un
documento estratto bloccato. Solo gli utenti con un'autorizzazione dell'amministratore possono annullare
un'estrazione e interrompere la connessione tra gli utenti e i relativi documenti estratti.
Nota
dopo l'approvazione, il documento non pu pi essere modificato o estratto.
User Help
Editor Help
49
Office. Una delle funzionalit pi importanti l'aggiornamento del contenuto, che pu essere eseguito localmente
nel documento aperto oppure nel portale SAP Disclosure Management.
2.4.1
Contesto
Per modificare un documento, necessario innanzitutto estrarlo da SAP Disclosure Management. Per salvare il
documento SAP Disclosure Management, necessario averlo archiviato. Un documento estratto bloccato per la
modifica. Solo gli utenti con certi diritti di amministratore possono annullare un'estrazione e interrompere la
connessione tra l'utente che effettua la modifica e il documento. Una volta approvato, non pi possibile
modificare o estrarre il documento.
Da ricordare
In Microsoft Word e Microsoft Excel, il menun di Disclosure Management consente di salvare e chiudere un
documento senza archiviarlo. Tuttavia, i documenti PowerPoint rimangono estratti se non si utilizzano i
pulsanti appropriati nel menu di Disclosure Management.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
4.
5.
Una volta completate le modifiche, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, fare clic su Applica
modifiche per salvare e archiviare il documento in SAP Disclosure Management.
Si consiglia di non utilizzare l'opzione Office standard Salva per salvare il documento.
Nel caso di Word ed Excel, se si salva il documento utilizzando l'opzione
ma il documento rimarr bloccato in SAP Disclosure Management.
File
6.
Nella finestra di dialogo Commento di archiviazione, immettere un Commento per spiegare ed elencare le
modifiche apportate.
Il commento verr visualizzato nella panoramica delle revisioni e sar utile per identificare la revisione
corretta.
7.
Selezionare una delle seguenti opzioni per indicare il passaggio successivo dopo l'archiviazione del
documento:
50
Per archiviare in modo definitivo il documento modificato e continuare a utilizzare SAP Disclosure
Management, selezionare Chiudi.
Per archiviare ed estrarre di nuovo il documento, selezionare Modifica. Questa azione salva la revisione in
SAP Disclosure Management ed quindi possibile continuare a modificare il documento.
User Help
Editor Help
8.
Passi successivi
Messaggio di avvertimento
Se l'utente estrae il documento, quindi effettua la disconnessione dal server SAP Disclosure Management, non
sar in grado di archiviare nuovamente il capitolo. Il capitolo deve essere salvato in locale e pu essere caricato
utilizzando la scheda di caricamento nel componente del server SAP Disclosure Management.
Per chiudere il documento e archiviarlo senza salvare le modifiche in SAP Disclosure Management, selezionare
Ignora modifiche. Non verr creata alcuna revisione.
Per confrontare l'ultima revisione del documento con una precedente, fare clic su Confronta.
2.4.2
Contesto
Se si preferisce modificare un documento non in linea, possibile salvarlo sull'unit locale e mantenerlo in stato
estratto sul server. Quando la modifica della copia locale completata, il documento pu essere archiviato in SAP
Disclosure Management.
Messaggio di avvertimento
Finch non viene archiviato, il sistema visualizza un messaggio di errore se un altro utente prova ad estrarre il
documento in SAP Disclosure Management. Se l'amministratore di sistema annulla l'estrazione nel portale, non
sar possibile archiviare la propria versione. Sar quindi necessario caricare il file sul server come una nuova
versione.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
4.
5.
User Help
Editor Help
File
51
Messaggio di avvertimento
Non modificare il nome del file.
6.
7.
8.
Messaggio di avvertimento
Se il documento viene salvato solo nell'unit locale utilizzando l'opzione Mantieni estratto e
l'amministratore di sistema per qualche motivo annulla l'estrazione nel portale, tutte le modifiche
apportate alla versione salvata nell'unit locale andranno perse.
9.
10. Per salvare e archiviare il documento in SAP Disclosure Management dall'unit locale, selezionare
Disclosure Management
Applica modifiche .
Messaggio di avvertimento
Se l'utente estrae il documento, quindi effettua la disconnessione dal server SAP Disclosure Management,
non sar in grado di archiviare nuovamente il capitolo. Il capitolo deve essere salvato in locale e pu essere
caricato utilizzando la scheda di caricamento nel componente del server SAP Disclosure Management.
Informazioni correlate
Estrazione e archiviazione di report e capitoli [pagina 50]
2.4.3
Procedura
1.
Avviare direttamente un'applicazione Microsoft Office oppure aprire un documento per la modifica sul server
di SAP Disclosure Management.
2.
Assicurarsi che il sistema mostri la barra degli strumenti di SAP Disclosure Management.
Se l'elemento non compare, necessario attivare nell'applicazione il componente aggiuntivo COM.
3.
Nella barra degli strumenti di SAP Disclosure Management, fare clic su Avvia.
Risultati
Il sistema aggiunge ulteriori opzioni alla barra degli strumenti di SAP Disclosure Management.
52
User Help
Editor Help
2.4.3.1
Prerequisiti
Effettuare i seguenti passaggi per Microsoft Word, Microsoft Excel e Microsoft Powerpoint.
Procedura
1.
2.
Fare clic su
3.
4.
5.
File
Opzioni .
Passi successivi
Nota
Assicurarsi che le impostazioni di sicurezza delle macro siano configurate correttamente.
2.4.4
2.4.4.1
Un'origine dati un file di dati o di database contenente i dati quantitativi utilizzati nei report. L'utente crea una
connessione con collegamento dati tra il documento e l'origine dati, il che consente un aggiornamento automatico
dei dati non appena vengono apportate modifiche al sistema di origine.
possibile connettersi a un'origine dati direttamente dal computer (origine dati locale) o mediante il server di SAP
Disclosure Management (origine dati centrale). La possibilit di un utente finale di utilizzare origini dati locali e
centrali o di connettersi a origini dati mediante il server dipende dalle norme e dalle procedure aziendali.
Se l'utente pu accedere soltanto alle origini dati mediante il server centrale di SAP Disclosure Management,
l'unica origine dati locale che l'utente deve creare, se non viene creata per impostazione predefinita, la
connessione a SAP Disclosure Management. Una volta connesso al server, l'utente ha accesso ad atre origini dati
offerte dal server. L'utente non pu creare origini dati sul server, n modificare o eliminare le origini offerte dal
server.
User Help
Editor Help
53
Nota
L'amministratore che crea le origini dati per l'accesso centralizzato crea anche le origini dati locali (locali dal
punto di vista del server).
Vi sono origini dati interne ed esterne per il collegamento dati del contenuto. L'origine interna la cache di dati di
SAP Disclosure Management. Le origini dati esterne possono essere di diversi tipi, ma solo alcune sono
supportate dall'aggiornamento del contenuto.
Per apportare modifiche ai dati estratti da un sistema esterno o se un capitolo ha bisogno di dati da un'origine dati
esterna e interna, la connessione mediante cache di dati obbligatoria. In un ambiente di questo tipo, la cache di
dati rappresenta l'unica origine di dati per i documenti; in altre parole, tutti gli oggetti nei documenti presentano
un collegamento dati mediante la cache di dati. L'unica connessione all'origine dati necessaria dal sito del client
quella alla cache di dati.
Per ulteriori informazioni sulle cache di dati in SAP Disclosure Management, fare riferimento all'argomento sulle
cache di dati nella guida in linea Generale.
Briefing book
Un briefing book una raccolta di query e di viste di query create in SAP Disclosure Management. La gestione dei
briefing book varia a seconda del tipo di origine dati. Le query e le viste di query di un sistema SAP BW vengono
create e archiviate soltanto nel sistema di origine. LE query SQL possono essere create immediatamente o nel
briefing book manager e vengono archiviate come file XML su un computer locale o un'unit di rete.
Una query definisce l'estrazione di dati da un'origine dati. Quando si avvia una query, questa estrae dal database i
dati pi recenti. L'aggiornamento del contenuto in SAP Disclosure Management innesca l'avvio della query.
2.4.4.1.1
Per estrarre dati da un'origine dati, necessario creare una connessione origine dati ad essi.
Limitazione
Il nome e l'URL dell'origine dati devono essere univoci.
Le origini dati come i file Excel possono essere caricate nella cache di dati di SAP Disclosure Management. Questi
file contengono dati estratti da origini dati esterne. L'unico metodo che consente ai dati di essere manipolati prima
dell'utilizzo nei report l'estrazione dei dati e il collegamento a un'origine utilizzando la cache di dati interna.
54
User Help
Editor Help
SAP BW
SAP ERP
Server SQL
ODBC
OLE DB
File piatti:
File XML
Nota
Per proteggere i file piatti con relative password, necessario connettersi ad essi mediante OLE-DB.
Nota
Se si utilizza un file Microsoft Office Excel come origine dati, assicurarsi che le righe vuote non utilizzate non
contengano alcuna formattazione. Quando si crea un collegamento dati, il sistema include nella selezione tutte
le righe con le celle formattate.
2.4.4.1.1.1
Prerequisiti
Prerequisito:
Contesto
Per creare un'origine dati locale:
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra multifunzione di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati. Se il sistema ricorda l'ultima origine dati alla quale era stata
effettuata la connessione, richiede la password. Annullare questa richiesta.
User Help
Editor Help
55
2.
Nella finestra di dialogo Origini dati, fare clic su Nuovo, quindi selezionare il tipo di origine dati.
Viene visualizzata la finestra di dialogo Modifica origine dati.
3.
Per impostare l'origine dati del server SAP BW con Single Sign On NetWeaver Portal e il proxy Siteminder:
a.
Nota
I dati richiesti possono essere trovati nelle propriet della pagina di accesso a SAP BW.
Nota
Il sistema identificher l'origine dati dal nome. Immettere l'URL server di SAP BW.
b.
Nota
Il server ha la propria impostazione di timeout, che interrompe la connessione con il client se
quest'ultimo non risponde. Per il timeout del server, il parametro keep_alive_timeout fondamentale.
Per ulteriori informazioni, consultare la nota SAP 824554.
c.
4.
d.
e.
Se non occorre il Single Sign On mediante SAP NetWeaver Portal, fare clic su OK per salvare le
impostazioni. Se necessario configurare il Single Sign On mediante SAP NetWeaver Portal, selezionare
Utilizza "Connessione tramite SAP NetWeaver Portal".
f.
g.
Se non si utilizza Siteminder, fare clic su OK per salvare le impostazioni. Se si utilizza Siteminder per
l'autenticazione sul server proxy, selezionare Utilizza Siteminder, immettere il nome del Servizio Web del
server proxy e l'Utente e la Password, quindi fare clic su OK per salvare le impostazioni. La nuova origine
dati viene visualizzata nell'elenco.
Nota
I dati richiesti possono essere trovati nelle propriet della pagina di accesso a SAP ERP.
Nota
Il sistema identificher l'origine dati dal nome.
b.
Immettere un Server.
c.
Se necessario, modificare il Numero server e il Numero massimo righe predefiniti per l'elenco dei risultati.
Messaggio di avvertimento
Il valore predefinito per Numero massimo righe impostato su 1000. Occorre notare quanto segue:
56
User Help
Editor Help
Il valore ha un impatto sulle prestazioni. Per recuperare pi di 1000 righe, assicurarsi che i PC del
client disponga almeno di 4 GB di memoria.
Se si modifica il valore predefinito, ad esempio, in 10, il sistema scrive solo 10 righe nella cache di
dati, anche se la query restituisce pi righe.
d.
e.
f.
g.
possibile attivare SNC (Secure Network Communication) impostando l'indicatore. Dopo l'attivazione di
SNC, possibile impostare il livello di protezione dei dati, immettere il nome SNC del partner di
comunicazione e la posizione della libreria esterna (locale e server).
importante immettere un percorso alla libreria SNC perch il server abiliti la connessione SNC. In caso
contrario, il sistema utilizza la connessione RFC standard.
Nota
Una connessione sul lato server con SNC abilitato pu funzionare soltanto se l'utente SNC non
limitato all'utente del dominio, perch la rappresentazione non supportata sul server.
importante utilizzare le virgolette per i valori dei parametri con spazi. Per ulteriori informazioni, vedere
SNC sotto.
h.
5.
Per impostare un'origine dati di un file Excel, Word o XML senza protezione della password:
a.
Nota
Il sistema identificher l'origine dati dal nome.
b.
Nota
Se pi di un utente richiede l'accesso al file a scopo di aggiornamento, il file deve essere archiviato su
un'unit di rete.
6.
c.
Fare doppio clic sul file per selezionarlo, chiudere la finestra di dialogo e tornare alla finestra di dialogo
Modifica origine dati.
La casella Percorso visualizza il percorso al file selezionato. L'origine dati gi connessa.
d.
Nota
Il sistema identificher l'origine dati dal nome.
b.
User Help
Editor Help
57
2.
7.
Nella finestra di dialogo Propriet di Data Link, nella scheda Provider , selezionare l'origine dati e
fare clic su Avanti.
Nella scheda Connessione, immettere i dati di connessione e fare clic su Verifica connessione per
convalidare le impostazioni di connessione.
Nota
Il sistema identificher l'origine dati dal nome.
8.
b.
c.
Selezionare un Catalogo.
d.
Per impostare una connessione dell'origine dati di SAP Disclosure Management alla cache di dati centrale o
alle origini dati centralizzate mediante il server:
a.
Nota
Il sistema identificher l'origine dati dal nome.
Suggerimento
La societ pu creare ambienti di test e di produzione per SAP Disclosure Management. Questi diversi
ambienti avranno anche diversi URL e diverse porte.
b.
c.
2.4.4.1.2
Una volta creata l'origine dati, possibile modificare i dettagli di connessione o eliminare l'origine dati. Per
utilizzare l'origine dati per la distribuzione dei dati in un documento, necessario effettuare la connesione
all'origine dati. Una volta completata la modifica dei documenti in SAP Disclosure Management, disconnettersi
dall'origine dati.
Nota
Le origini dati, cos come i file piatti, che non richiedono un'autenticazione, vengono connesse e disconnesse
automaticamente.
58
User Help
Editor Help
2.4.4.1.2.1
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati.
2.
Se il sistema ricorda l'ultima origine dati alla quale si era connessi, richiede il nome utente e la password
per tale origine dati.
Selezionare l'origine dati nella finestra di dialogo Origini dati e fare clic su Connetti.
3.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere un nome utente e una password.
4.
Fare clic su OK per connettersi all'origine dati. Una volta stabilita la connessione, l'origine dati mostrer un
segno di spunta verde.
5.
Informazioni correlate
Creazione di origini dati [pagina 54]
2.4.4.1.2.2
Procedura
1.
Nell'applicazione MS Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP Disclosure
Management e fare clic su Origini dati.
2.
3.
4.
Nella finestra di dialogo Modifica origine dati, modificare le propriet in base alle necessit.
5.
Fare clic su OK per applicare le impostazioni, quindi nuovamente su OK per chiudere l'applicazione Microsoft
Office.
2.4.4.1.2.3
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati.
2.
User Help
Editor Help
59
3.
4.
Nella finestra di dialogo Disclosure Management, fare clic su S per eliminare l'origine dati.
5.
Fare clic su OK per applicare le impostazioni, quindi nuovamente su OK per chiudere l'applicazione Microsoft
Office.
2.4.4.1.2.4
Prerequisiti
Procedura
1.
Nell'applicazione MS Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP Disclosure
Management e fare clic su Origini dati.
2.
Nota
Le origini dati connesse mostrano un segno di spunta verde.
3.
4.
Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
2.4.4.1.2.5
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati.
2.
Se il sistema ricorda l'ultima origine dati alla quale si era connessi, richiede il nome utente e la password
per tale origine dati.
Selezionare l'origine dati nella finestra di dialogo Origini dati e fare clic su Connetti per effettuare la
connessione al server.
3.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password.
4.
Fare clic su OK per effettuare la connessione al server centrale e per chiudere la finestra di dialogo
Connessione a {0} in corso.
60
User Help
Editor Help
Il sistema mostra la finestra di dialogo Origini dati (Server: <nome del server centrale>). La connessione al
server stata stabilita. comunque necessario connettersi all'origine dati, anche se questa il server
centrale.
5.
6.
7.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password.
8.
Fare clic su OK per connettersi all'origine dati e chiudere la finestra di dialogo Connessione a {0} in corso.
Il sistema visualizza un messaggio di conferma che comunica che le connessioni sono state stabilite
correttamente. L'origine dati mostrer ora un segno di spunta verde.
9.
Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati (Server: <nome del server centrale>) e tornare
all'applicazione Microsoft Office.
2.4.4.1.2.6
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati.
2.
Nella finestra di dialogo Origini dati (Server: CSF), selezionare l'origine dati per il server centrale di SAP
Disclosure Management.
Nota
Le origini dati connesse mostrano un segno di spunta verde.
3.
4.
Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati (Server: CSF e tornare all'applicazione Microsoft
Office.
2.4.4.1.3
SAP Disclosure Management impiega un gestore briefing book per aiutare l'utente a gestire i briefing book. La
funzione attiva non appena l'utente si connette a un server SAP BW o SQL oppure mediante un OLE DB o ODBC.
Il design del gestore varia a seconda dell'origine dati.
Se l'origine dati corrisponde alla cache di dati di SAP Disclosure Management, la cache di dati viene ritenuta il
briefing book e i singoli fogli di lavoro rappresentano le query o le viste. Non possibile gestire la cache di dati
mediante il gestore briefing book. La cache di dati viene gestita esclusivamente nel portale di SAP Disclosure
Management.
User Help
Editor Help
61
L'area superiore mostra le opzioni disponibile del gestore, nonch i dettagli di un briefing book selezionato, ad
esempio l'autore della creazione e la data dell'ultimo salvataggio. Le opzioni del briefing book sono:
Ricarica, che consente di aggiornare l'elenco dei briefing book dal server.
Nuovo, nella sezione Query/Vista, consente di inserire una nuova query o vista nel briefing book.
Elimina, che viene utilizzata per eliminare un briefing book o una query.
La sezione Briefing book, nella parte inferiore sinistra, elenca i briefing book ai quali un utente ha accesso. Il
primo livello sempre la cartella ROOT. Una cartella pu avere tre sottocartelle; sono consentiti tre livelli.
La sezione Query/Viste, nella parte inferiore destra, visualizza tutte le query e le viste di query di un briefing
book una volta selezionato.
Utilizzare
2.4.4.1.3.1
Un briefing book di SAP BW pu contenere query, viste di query e segnalibri. possibile creare tutti i briefing book
desiderati. Le query vengono attribuite ai book nel modo desiderato. I briefing book sono organizzati in una
struttura di cartella a tre livelli, dove il primo livello rappresentato dalla cartella ROOT.
Dopo che gli utenti si connettono al sistema SAP BW, avviano il gestore di briefing book. Il gestore di briefing book
visualizza solo i briefing book e le query che gli utenti sono autorizzati a utilizzare per mezzo dei diritti nel sistema
SAP BW. Questo significa che i diritti di accesso concessi in SAP Disclosure Management non sostituiscono mai i
diritti di accesso concessi a un utente da un sistema SAP BW.
Se un briefing book e le relative query vengono utilizzati da altri utenti oltre al creatore, i briefing book devono
essere pubblicati. Se altri utenti devono essere autorizzati a modificare il briefing book, necessario assegnare a
tali utenti i diritti di accesso e di modifica. Tali ulteriori diritti non includono l'autorizzazione a spostare o a
eliminare un briefing book, azioni consentite solo all'utente che ha creato il briefing book.
2.4.4.1.3.1.1
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
62
User Help
Editor Help
Risultati
Il sistema visualizza la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, dove XXX l'ID dell'utente e YYYY il
sistema SAP BW connesso.
Informazioni correlate
Aggiunta di un briefing book [pagina 63]
Pubblicazione di un briefing book [pagina 64]
Inserimento di query e viste [pagina 65]
Spostamento di un briefing book [pagina 68]
Copia di un briefing book [pagina 66]
Eliminazione di un briefing book, di una query o di una vista [pagina 69]
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.2
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
6.
I nomi dei briefing book non devono includere alcun carattere speciale, tranne i trattini di sottolineatura (_).
7.
Dall'elenco Nella cartella, selezionare una cartella in cui posizionare il briefing book.
Nota
L'elenco contiene tutte le cartelle fino al primo livello al di sotto della ROOT.
8.
Fare clic su OK per creare il briefing book e chiudere la finestra di dialogo Gestisci i briefing book.
9.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
10. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
User Help
Editor Help
63
2.4.4.1.3.1.3
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book da pubblicare.
6.
Nota
possibile combinare i diritti di modifica e di visualizzazione. La finestra di dialogo Pubblica presenta tre
aree: Ruolo, Utente e Utente (modifica accesso).
7.
Per pubblicare il briefing book per tutti gli utenti che hanno accesso al sistema BW selezionato, selezionare la
casella di spunta Pubblica briefing book per tutti, quindi fare clic su Salva.
8.
Per assegnare i diritti di visualizzazione ai ruoli o agli utenti o a una combinazione dei due, fare clic su Aggiungi
accanto al campo Ruolo o Utente.
9.
2.
Fare clic su
3.
2.
Immettere il criterio nel campo Cerca. Utilizzare * come segnaposto per un numero infinito di cifre
prima o dopo la voce di ricerca.
3.
4.
5.
10. Se applicabile, fare clic su Aggiungi accanto al campo per assegnare i diritti di visualizzazione agli utenti
selezionati, quindi fare clic su Salva per salvare le impostazioni e chiudere la finestra di dialogo Pubblica.
11. Per assegnare i diritti di modifica a utenti specifici, fare clic su Aggiungi accanto al campo Utente (modifica
accesso) per assegnare i diritti di modifica agli utenti selezionati, quindi attenersi a una delle seguenti
procedure:
64
2.
Fare clic su
3.
User Help
Editor Help
1.
Selezionare il pulsante di opzione (Chiave o Testo) che rispecchia il criterio di selezione che si
desidera applicare.
2.
Immettere il criterio nel campo Cerca utilizzando * come segnaposto per un numero infinito di cifre
prima o dopo il termine di ricerca.
3.
4.
Fare clic su
5.
per spostare tutti gli utenti trovati dall'elenco Voci trovate all'elenco Voci selezionate.
12. Fare clic su Salva per salvare le impostazioni e chiudere la finestra di dialogo Pubblica.
13. Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
14. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origine dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.4
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book da ridenominare.
6.
7.
Nella finestra di dialogo Gestisci i briefing book, immettere un nome nel campo del briefing book.
8.
Fare clic su OK per salvare le modifiche e chiudere la finestra di dialogo Gestisci i briefing book.
9.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
10. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origine dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
2.4.4.1.3.1.5
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
User Help
Editor Help
65
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book in cui inserire query o
viste.
6.
Fare clic su
per inserire una query o una vista nel briefing book.
Nella finestra di dialogo Aggiungi query/vista al briefing book, l'elenco Voci trovate mostra tutte le query e le
viste create nel sistema SAP BW, nonch le relative descrizioni (testo) e i relativi nomi tecnici (chiave). Tutte
le query e le viste elencate in quest'area verranno inserite nel briefing book. Se si sta modificando un briefing
book esistente, l'elenco Voci selezionate mostra le query e le viste gi assegnate al briefing book.
7.
8.
9.
a.
b.
Selezionare tutte le query/viste richieste. Fare clic su OK per confermare la selezione e chiudere la
finestra di dialogo Aggiungi query/vista al briefing book.
Selezionare il pulsante di opzione appropriato (Chiave o Testo) che rispecchia il criterio di selezione che si
desidera applicare.
b.
Immettere il criterio nel campo Cerca. Utilizzare * come segnaposto per un numero infinito di cifre prima
o dopo la voce di ricerca.
c.
d.
e.
Fare clic su OK per confermare la selezione e chiudere la finestra di dialogo Aggiungi query/vista al
briefing book.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
10. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origine dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.6
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book da copiare.
6.
66
User Help
Editor Help
7.
Immettere un nome per la copia del briefing book nel campo Nome briefing book.
Se il briefing book contiene altri book, il sistema chiede se si desidera copiare tutti i book o solo quello
selezionato. Se si decide di copiare tutti i briefing book, le sottocartelle copiate verranno ridenominate
automaticamente. Nel nome, il sistema utilizza il nome della cartella principale.
8.
9.
10. Verificare nella struttura della cartella che il briefing book sia stato copiato correttamente.
11. Se stata copiata una cartella con sottocartella, ridenominare le sottocartelle, se necessario.
12. Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
13. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.7
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book contenente la query o la
vista da copiare.
6.
7.
Nota
Non possibile modificare il nome di una query.
8.
9.
Fare clic su Salva per copiare la query e chiudere la finestra di dialogo Gestisci i briefing book.
10. Verificare nel briefing book di destinazione che la query o la vista siano state copiate correttamente.
11. Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
12. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origine dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
User Help
Editor Help
67
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.8
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book da spostare.
6.
7.
Nella finestra di dialogo Gestisci i briefing book, fare clic su una destinazione dall'elenco Copia nella cartella.
Se si desidera spostare un briefing book contenente altri briefing book, l'unica destinazione consentita la
cartella ROOT.
8.
Fare clic su OK per spostare il briefing book e chiudere la finestra di dialogo Gestisci i briefing book.
9.
Verificare nella struttura della cartella che il briefing book sia stato copiato correttamente.
10. Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
11. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origine dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.9
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book contenente la query da
spostare.
6.
7.
68
User Help
Editor Help
Nota
Non possibile modificare il nome di una query.
8.
Nella finestra di dialogo Gestisci i briefing book, selezionare un briefing book di destinazione dall'elenco Copia
nella cartella.
9.
Fare clic su Salva per spostare la query e chiudere la finestra di dialogo Gestisci i briefing book.
10. Verificare nel briefing book di destinazione che la query o la vista siano state spostate correttamente.
11. Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
12. Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.1.10
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SAP BW localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY, selezionare il briefing book da eliminare oppure
aprire un briefing book e selezionare la query da eliminare.
6.
7.
Fare clic su S.
8.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
9.
Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.2
Gli utenti possono utilizzare il gestore di briefing book per gestire le istruzioni e le procedure SQL.
User Help
Editor Help
69
2.4.4.1.3.2.1
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SQL localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
Risultati
Viene visualizzata la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.2.2
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SQL localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
6.
Inserire un nome univoco per il briefing book nel campo Briefing book.
7.
Fare clic su
8.
Nella finestra di dialogo Salva con nome, selezionare una casella di destinazione per il file XML.
Nota
Per renderlo accessibile ad altri utenti, salvare il file su un'unit di rete.
70
User Help
Editor Help
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.2.3
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SQL localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
6.
Nella finestra di dialogo Apri, passare al file richiesto e selezionarlo mediante doppio clic.
Risultati
Il sistema carica il file.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.2.4
Procedura
1.
2.
Effettuare la connessione al server SQL localmente o mediante il server di SAP Disclosure Management.
3.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
5.
User Help
Editor Help
Per immettere un'istruzione SQL manualmente o attraverso il generatore di query, selezionare Istruzione
{0}.
71
6.
7.
8.
Nella finestra di dialogo Salva con nome, selezionare una casella di destinazione per il file XML.
Nota
Salvare il file su un'unit di rete per renderlo accessibile anche ad altri utenti.
Informazioni correlate
Gestione di connessioni a origini dati e server [pagina 58]
2.4.4.1.3.3
Un briefing book ERP contiene query e viste create in SAP Business Objects Disclosure Management. I dati
vengono recuperati dai sistemi ERP connessi.
2.4.4.1.3.3.1
Procedura
1.
2.
3.
Fare clic su Origine dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
4.
Risultati
Viene aperta la finestra di dialogo Gestore briefing book XXXYYYY in cui XXX l'ID dell'utente e YYYY il sistema
ERP connesso.
Informazioni correlate
Gestione delle origini dati [pagina 53]
72
User Help
Editor Help
2.4.4.1.3.3.2
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Inserire un nome univoco per il briefing book nel campo Briefing book.
7.
Se la casella di spunta Archivia i briefing book nel file config dell'origine dati selezionata, il briefing book
viene salvato nel file di configurazione dell'origine dati (nome file: config20.xml).
Se la casella di spunta Archivia i briefing book nel file config dell'origine dati non selezionata, viene
visualizzata la casella di dialogo Salva con nome. Selezionare la cartella di destinazione per il file XML del
briefing book.
Nota
Per rendere il file accessibile ad altri utenti, selezionare una cartella di destinazione su un'unit di rete e
non una cartella locale.
Informazioni correlate
Gestione delle origini dati [pagina 53]
2.4.4.1.3.3.3
Prerequisiti
L'origine dati ERP stata creata in modalit locale; consultare Creazione di un'origine dati locale [pagina 55].
Procedura
1.
Aprire la finestra di dialogo Origine dati in modalit locale e selezionare l'origine dati ERP.
2.
3.
Per archiviare il briefing book nel file config20.xml, selezionare la casella di spunta Archivia i briefing book
nel file config dell'origine dati.
User Help
Editor Help
73
4.
5.
Risultati
L'origine dati ERP ora disponibile sul server per aggiornamenti sul lato server. L'origine dati anche disponibile
nel client quando si lavora in modalit server.
Informazioni correlate
Gestione delle origini dati [pagina 53]
2.4.4.1.3.3.4
Procedura
1.
2.
Connettersi all'origine dati ERP localmente o sul server di SAP Disclosure Management.
3.
4.
5.
6.
Nella finestra Apri, passare al file XML del briefing book richiesto e selezionarlo mediante doppio clic per
importarlo.
Risultati
Il sistema importa il file XML per il briefing book.
2.4.4.2
I dati quantitativi utilizzati nei report cambiano costantemente. Per garantire che i dati siano aggiornati in tutti i
documenti, SAP Disclosure Management crea collegamenti dati nei dati. La creazione di un collegamento dati
significa collegare i dati quantitativi del report alla cache di dati interna la quale connessa a sua volta a un'origine
dati esterna oppure collegare i dati quantitativi direttamente a un'origine dati esterna. Quando si aggiorna il
provider di dati da un'applicazione Microsoft, i dati dei documenti vengono aggiornati.
74
User Help
Editor Help
Per attivare il collegamento dati in un oggetto, necessario connettersi a un'origine dati locale o su server e
selezionare il provider di dati. Una volta che il collegamento dati attivato in un oggetto, possibile aggiornare il
contenuto mediante un aggiornamento del database.
Tabelle: in Word, utilizzate per raccogliere una parte o tutto il risultato di una query (soltanto un provider di
dati).
Foglio Excel in una cartella di lavoro: in Excel, utilizzato per raccogliere il risultato di una o pi query, da una o
pi origini dati.
Testo mobile: in Word, campi attivi di dati qualitativi provenienti dal risultato di una query (soltanto un
provider di dati).
Campo formula: in Word, utilizzato per raccogliere dati quantitativi e qualitativi solo da una singola cella
(soltanto un provider di dati).
Sono presenti risultati di query con campi che utilizzano un'origine dati SAP BW esterna.
User Help
Editor Help
75
Per le tabelle Excel con intervalli denominati provenienti da un'origine dati interna e dalla cache di dati di SAP
Disclosure Management.
possibile vedere facilmente se sono presenti campi o intervalli denominati, perch le intestazioni delle righe e
delle colonne sono evidenziate in azzurro quando si seleziona il provider di dati.
Nota
Se si carica una query SAP BW con campi nella cache di dati di SAP Disclosure Management, cos come nel
caso di origini dati interne per il collegamento dati di oggetti, necessario applicare gli intervalli denominati ai
dati estratti nella cache di dati.
Nota
possibile modificare un riferimento a un campo relativo in riferimento a un campo assoluto, ma non
possibile modificare un riferimento assoluto in riferimento relativo.
2.4.4.2.1
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati.
2.
Se il sistema ricorda l'ultima origine dati alla quale si era connessi, richiede il nome utente e la password
per tale origine dati.
Selezionare l'origine dati nella finestra di dialogo Origini dati e fare clic su Connetti.
3.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere un nome utente e una password.
4.
Fare clic su OK per connettersi all'origine dati. Una volta stabilita la connessione, l'origine dati mostrer un
segno di spunta verde.
5.
Informazioni correlate
Creazione di origini dati [pagina 54]
76
User Help
Editor Help
2.4.4.2.2
Procedura
1.
Nell'applicazione Microsoft Office, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, avviare SAP
Disclosure Management e fare clic su Origini dati.
2.
Se il sistema ricorda l'ultima origine dati alla quale si era connessi, richiede il nome utente e la password
per tale origine dati.
Selezionare l'origine dati nella finestra di dialogo Origini dati e fare clic su Connetti per effettuare la
connessione al server.
3.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password.
4.
Fare clic su OK per effettuare la connessione al server centrale e per chiudere la finestra di dialogo
Connessione a {0} in corso.
Il sistema mostra la finestra di dialogo Origini dati (Server: <nome del server centrale>). La connessione al
server stata stabilita. comunque necessario connettersi all'origine dati, anche se questa il server
centrale.
5.
6.
7.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password.
8.
Fare clic su OK per connettersi all'origine dati e chiudere la finestra di dialogo Connessione a {0} in corso.
Il sistema visualizza un messaggio di conferma che comunica che le connessioni sono state stabilite
correttamente. L'origine dati mostrer ora un segno di spunta verde.
9.
Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo Origini dati (Server: <nome del server centrale>) e tornare
all'applicazione Microsoft Office.
2.4.4.2.3
Gli oggetti con collegamento dati richiedono un provider di dati per l'origine dati alla quale si connessi.
Gli intervalli delle cache di dati interne vengono rappresentati come provider di dati distinti, come se fossero
archiviati ciascuno in un foglio Excel diverso nella cartella di lavoro della cache di dati.
Suggerimento
Se si lavora in un ambiente con un aggiornamento del contenuto del server, opportuno non utilizzare i
provider di dati da origini dati interne ed esterne nello stesso documento, poich questo causa incongruenze
durante l'aggiornamento del contenuto.
Suggerimento
Se necessario selezionare da una matrice flessibile valori di riga, colonna o cella specifici con riferimento alle
dimensioni alle quali appartengono, occorre assicurarsi che il provider di dati mostri le dimensioni come valore
(evidenziato in azzurro nel provider di dati). In caso contrario, il riferimento assoluto.
User Help
Editor Help
77
Suggerimento
possibile caricare solo un provider di dati per ogni oggetto con collegamento dati, tranne nel caso di cartelle
di lavoro Excel. Tuttavia, in un documento pu essere presente pi di un provider di dati.
Suggerimento
Se il provider di dati (query) stato spostato dal briefing book originale in un altro, necessario modificare il
riferimento al briefing book perch il sistema trovi la query durante l'aggiornamento del contenuto.
Suggerimento
Per modificare il provider di dati di un oggetto che ha gi un collegamento dati, necessario effettuare una
delle seguenti azioni:
Caricato: un segno di spunta verde indica che il provider di dati stato caricato.
Informazioni correlate
Applicazione di un modello di tabella Word [pagina 118]
Modifica di un briefing book per un provider di dati [pagina 89]
Selezione di dati in tabelle Word [pagina 121]
78
User Help
Editor Help
2.4.4.2.3.1
Procedura
1.
2.
3.
Place the cursor where you want to insert the datalinked table.
4.
5.
If the Datalink objectdialog box does not automatically appear, click Datalinkin the Disclosure
Managementtoolbar.
6.
7.
In the Load Dataproviderdialog box, from the Datasourceslist, select a connected data source.
8.
Click
9.
Suggerimento
If you have selected a DM (Disclosure Management)data source, you can filter the list for specific periods
or reports. To filter the list, choose
The filter is applied for the current session. If you close the SAP Disclosure Managementplug-in and then
reopen it, you have to set the filter again.
10. Click
11. If no variable needs to be defined, the system loads the queries contained in the briefing book into the
Dataproviderlist.
12. If variables need to be defined, the system displays the Variable selectiondialog box. Enter the variables and
click OK.
The system loads the queries contained in the briefing book into the Dataproviderlist.
13. Select a query from the list.The system displays a preview of the results in the Previewbox.
14. Click OKto apply the settings.
15. Click OKto enter all the result data of the query into the table.
The system closes the dialog box and returns to Word. The result data is entered in the table. The table is not
yet formatted.
To apply the required format to a table you can tag it to a Word table template. Once you have selected the
briefing book or query, click Saveto save the file to your computer or a network drive.
Limitazione
The maximum number of columns allowed in Word tables is 58. Loading results with more than 500 lines
can cause a high workload on the client PC, and you might have to wait some time for the results to appear.
Suggerimento
Instead of transferring all result data of the query, you can edit the result and select specific data.
User Help
Editor Help
79
Suggerimento
To load directly a single query or a query view, in the Load Dataproviderdialog box, click
after you have
selected the connected data source. Search for the required query/view in the Add Query/View to
BriefingBookdialog box and move the necessary query/view to the Selected entriesbox.
Informazioni correlate
Variabili nelle query [pagina 80]
Applicazione di un modello di tabella Word [pagina 118]
Creazione di un modello di tabella Word [pagina 115]
Selezione di dati in tabelle Word [pagina 121]
2.4.4.2.3.2
Le query per l'estrazione di dati dai database possono basarsi su valori variabili o fissi definiti all'inizio della query.
I valori variabili possono essere caratteri, gerarchie, nodi della gerarchia, elementi di testo e di formule. La
definizione guidata delle variabili consente l'immissione di variabili per le query.
2.4.4.2.3.2.1
La definizione guidata delle variabili (utilizzata da sola o mediante l'aggiornamento guidato) utilizza una serie di
icone.
Rappresenta
un valore generico
un valore di data e ora
un valore di unit
un campo formula
80
User Help
Editor Help
Icona
Rappresenta
un campo di testo
un nodo della gerarchia
una gerarchia
una variabile obbligatoria. Se si dimentica di immettere un
valore in un campo obbligatorio, il campo diventa rosso e non
possibile procedere.
), mese di calendario (
) o cliente (
).
Nota
Le query SQL mostrano il carattere @ per ogni tipo di variabile.
Funzione
=>
User Help
Editor Help
81
Icona
Funzione
>
<=
<
[]
2.4.4.2.3.2.2
Immissione di valori
L'utilizzo di variabili selezionate manualmente nelle query offre migliori risultati di dati.
Messaggio di avvertimento
Durante la ricerca dei valori, opportuno ricordare che in alcuni sistemi si applica la distinzione tra lettere
maiuscole e minuscole.
82
User Help
Editor Help
: valori generici
: valori di unit
Poich i campi delle variabili richiedono un singolo valore, il sistema visualizza una casella di testo pronta per
) che consentirebbe l'aggiunta
l'immissione di dati. Alla fine della riga, non presente l'icona con il segno pi (
di un altro valore. Non possibile immettere altri valori singoli separati dal punto e virgola nel campo di
immissione.
Nota
possibile effettuare la ricerca dei valori consentiti per testo o per chiave.
: valori generici
: valori di unit
Vi sono campi di variabili che richiedono l'immissione di un intervallo utilizzando due valori singoli. Alcuni campi
sono programmati in questo modo, mentre altri adottano questa caratteristica se stato selezionato [ ] nelle
opzioni di selezione. Il sistema visualizza due caselle di testo.
Nella finestra di dialogo Guida valori, vi sono due campi nella sezione Voci selezionate che creano le variabili Da e
A. I pulsanti freccia spostano i valori dall'elenco Voci trovate alle caselle di testo Voci selezionate.
Nota
possibile effettuare la ricerca dei valori consentiti per testo o per chiave.
User Help
Editor Help
83
: valori generici
: valori di unit
Vi sono campi di variabili che consentono l'immissione di pi di una voce. Mentre il sistema mostra una singola
casella di testo. Le seguenti opzioni consentono l'immissione di pi valori singoli:
Nella finestra di dialogo Guida valori, la casella Voci selezionate elenca i singoli valori da applicare al campo della
variabile. I pulsanti freccia spostano i valori dall'elenco Voci trovate alle caselle di testo Voci selezionate.
Nota
possibile effettuare la ricerca dei valori consentiti per testo o per chiave.
: gerarchia
Per le gerarchie possibile immettere soltanto valori singoli, ma per un nodo della gerarchia, possibile
immettere valori singoli o multipli separati da punti e virgola. Consultare la sezione che illustra i valori multipli.
: testo
: formula
84
User Help
Editor Help
Informazioni correlate
Un esempio della definizione delle variabili [pagina 85]
2.4.4.2.3.2.3
Contesto
In questo workflow di esempio, stato aperto un provider di dati ed necessario immettere le variabili nella
definizione guidata delle variabili.
Si intende eseguire la query del periodo compreso tra gennaio e dicembre del 2009, per tonnellate, per il gruppo
di prodotti H129200, per la Germania e per i clienti Ciba ed Eftec. necessario cercare i valori corretti delle
variabili.
Tabella 6: Valori della query
Unit di misura
Valore obbligatorio
Anno di calendario
Valore obbligatorio
Mese di calendario
Materiale
Valore obbligatorio
Paese
Cliente
Procedura
1.
2.
Nella finestra di dialogo Guida valori, immettere Tonnellate come termine di ricerca e fare clic su Testo.
3.
4.
5.
Immettere 1 nel primo campo Mese di calendario e 12 nel secondo campo Mese di calendario.
6.
7.
Nella finestra di dialogo Guida valori, immettere H129200 come termine di ricerca.
Il sistema trova il valore nell'elenco Voci trovate e lo sposta automaticamente nella casella Voci selezionate.
User Help
Editor Help
85
8.
9.
2.4.4.2.3.3
Prerequisiti
Procedura
1.
Nella barra degli strumenti di Disclosure Management, fare clic su Collega dati.
2.
Nella finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati, selezionare la riga con l'origine dati e il provider da
eliminare.
3.
Fare clic su Elimina. Il sistema carica di nuovo l'elenco dei provider senza il provider eliminato.
Nota
stata eliminata la connessione al provider, non il provider stesso.
4.
86
User Help
Editor Help
2.4.4.2.4
SAP Disclosure Management offre diverse funzioni per la gestione degli oggetti con collegamento dati.
Nota
Alcune di queste funzioni sono disponibili solo per gli oggetti Excel.
possibile gestire tutti gli oggetti in un unico passaggio oppure visualizzare e gestire i dettagli dei singoli oggetti.
Fare clic su
Fare clic su
Per rimuovere una query da un briefing book e allegarla a un altro briefing book. L'icona Modifica briefing book
(
) consente di modificare il briefing book senza dover creare un collegamento dati (caricare nuovamente
l'origine dati e il briefing book) con l'oggetto.
Nota
Se la protezione viene attivata mediante SAP Disclosure Management, pu essere disattivata solo
mediante SAP Disclosure Management.
Per gli oggetti Excel, possibile utilizzare l'icona Scrivi le informazioni di mapping (
lavoro aggiuntivi contenenti informazioni sull'origine dei dati.
Impostazioni di aggiornamento
Nell'elenco degli oggetti con collegamento dati, possibile verificare e modificare le impostazioni per
l'aggiornamento dei dati. Le impostazioni correlate alle seguenti caselle di spunta controllano la procedura di
aggiornamento.
La casella di spunta Aggiornamento selezionata per impostazione predefinita per far s che l'aggiornamento
del contenuto aggiorni i dati dell'oggetto.
In Excel, la casella di spunta Formato viene selezionata per escludere gli oggetti dall'aggiornamento del
formato.
In Excel, la casella di spunta Contrassegna modifiche selezionata per impostazione predefinita per far s che
le celle Excel contenenti nuovi valori dopo l'aggiornamento del contenuto vengano evidenziate.
User Help
Editor Help
87
In Excel, la casella di spunta Utilizza gli stili viene selezionata per un'origine dati SAP BW e un oggetto Excel. Il
sistema pu utilizzare le impostazioni di soglia definite nel server SAP BW.
In Word, la casella di spunta Utilizza modello viene selezionata per formattare una tabella Word utilizzando il
modello WordTableDef.
Protetto: per oggetti Excel. Mostra un'icona di un lucchetto chiuso se l'oggetto protetto da una password e
di un lucchetto aperto se l'oggetto non protetto.
Identificatore: visualizza l'ID univoco dell'oggetto con collegamento dati. Nell'ID, la prima parte indica il tipo di
documento (ad esempio DOC) e la seconda parte il tipo di oggetto, ad esempio FLD per campo, TBL per
tabella e XSH per foglio Excel.
Tipo: visualizza il tipo di oggetto con collegamento dati, ad esempio tabella, campo o segnalibro.
Briefing book: visualizza il briefing book contenente il provider di dati dell'oggetto con collegamento dati.
Collegamento dati creato da: visualizza l'utente che ha creato il collegamento dati con l'oggetto.
Collegamento dati creato il: visualizza la data e l'ora della creazione del collegamento dati con l'oggetto.
Ultimo aggiornamento eseguito da: visualizza l'ultimo utente che ha aggiornato l'oggetto.
Ultimo aggiornamento eseguito il: visualizza la data e l'ora dell'ultimo aggiornamento dell'oggetto.
Tipo di origine dati: visualizza il tipo di origine dati, ad esempio SAP Disclosure Management nel caso di una
cache di dati.
Informazioni correlate
Copia dei dettagli dell'oggetto negli Appunti [pagina 92]
Creazione di un foglio di lavoro con le informazioni sulla mappatura per un oggetto Excel incorporato in un
documento Word [pagina 130]
Protezione di oggetti Excel incorporati in documenti Word [pagina 129]
Provider di dati, oggetti con collegamento dati e dati [pagina 77]
2.4.4.2.4.1
Procedura
1.
88
In un documento in cui stato avviato SAP Disclosure Management, fare clic su Oggetti nella barra degli
strumenti di Disclosure Management.
User Help
Editor Help
2.
Nella finestra di dialogo Gestisci oggett, immettere S nel campo del filtro Aggiornamento.
3.
Deselezionare la casella di spunta Aggiornamento per gli oggetti da escludere dagli aggiornamenti del
contenuto.
4.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestisci oggetti e tornare all'applicazione Microsoft
Office.
2.4.4.2.4.2
Prerequisiti
Il collegamento dati tra l'oggetto e una cache di dati SAP BW o SAP Disclosure Management stato
effettuato.
Procedura
1.
2.
Nella finestra di dialogo Gestisci oggetti, selezionare l'oggetto del provider di dati per il quale si desidera
modificare il briefing book.
3.
4.
Fare clic su
b.
c.
5.
6.
Fare clic sul segno di spunta verde per verificare che il briefing book selezionato contenga la query degli
oggetti con collegamento dati.
Nota
Se non contiene la query, necessario verificare la selezione del briefing book e dell'origine dati.
7.
Per applicare la modifica del briefing book solo all'oggetto selezionato, selezionare Oggetto.
Per applicare la modifica del briefing book agli oggetti nella pagina attuale, selezionare Diapositiva.
Per applicare la modifica del briefing book a tutti gli oggetti del documento, selezionare Documento.
User Help
Editor Help
89
8.
9.
10. Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestisci oggetti e tornare all'applicazione Microsoft
Office.
2.4.4.2.4.2.1
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Selezionare un briefing book e verificare che il provider di dati esista in tale briefing book facendo clic sul
segno di spunta verde.
6.
7.
8.
Confermare la modifica.
90
User Help
Editor Help
2.4.4.2.4.2.2
Contesto
In Microsoft Word, possibile modificare un briefing book per tutti i provider di dati dello stesso briefing book
nelle circostanze seguenti:
Almeno un altro provider di dati dello stesso briefing book ha un collegamento dati
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Selezionare un briefing book e verificare che il provider di dati esista in tale briefing book.
7.
8.
9.
User Help
Editor Help
91
2.4.4.2.4.3
Procedura
1.
In un documento in cui stato avviato SAP Disclosure Management, fare clic su Oggetti nella barra degli
strumenti di Disclosure Management.
2.
Nella finestra di dialogo Gestisci oggetti, selezionare l'oggetto che si desidera copiare.
3.
Per copiare l'oggetto selezionato negli Appunti, fare clic sull'icona Copia negli Appunti.
4.
Risultati
Il sistema chiude la finestra di dialogo Gestisci oggetti e torna all'applicazione Microsoft Office.
92
User Help
Editor Help
2.4.4.2.4.4
Procedura
1.
In un documento in cui stato avviato SAP Disclosure Management, selezionare l'oggetto con il collegamento
dati.
2.
Fare clic su Mostra dettagli nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
La finestra di dialogo Dettagli oggetto visualizza tutti i dettagli dell'oggetto selezionato.
3.
Se necessario, modificare le impostazioni per l'aggiornamento del contenuto nella sezione Oggetti.
4.
Fare clic su OK per chiudere la finestra di dialogo e tornare all'applicazione Microsoft Office.
Informazioni correlate
Gestione di oggetti con collegamento dati [pagina 87]
2.4.4.2.4.5
Contesto
Questa funzione visualizza le modifiche nelle celle di MS Word dopo l'aggiornamento del contenuto.
User Help
Editor Help
93
Procedura
1.
2.
3.
4.
Selezionare Attivae tracciamento delle modifiche per valori cella per attivare la funzione.
2.4.4.2.5
Il file BIP_WordTableDef.doc archivia i formati da applicare alle tabelle nei documenti Word.
Il file BIP_WordTableTagging.xml archivia le informazioni sui formati utilizzati dai diversi tipi di tabelle in
Word.
Il contenuto con collegamento dati dei capitoli pu essere aggiornato mediante aggiornamento del computer
server o client. In questo caso, necessario considerare se si lavora in un ambiente centralizzato o locale.
Se si effettua la connessione a origini dati e ai relativi provider nel server centrale, i file devono essere archiviati sul
server. Se si effettua la connessione a origini dati e a provider direttamente dal client, ad esempio da origini dati
locali, necessario salvare il file BIP_WordTableDef.doc in locale e assicurarsi di avere impostato il percorso a
tale file nelle impostazioni di configurazione del computer client. Gli altri file vengono creati automaticamente dal
sistema e archiviati localmente in posizioni predeterminate.
2.4.4.2.5.1
Contesto
Per impostare il percorso per il file WordTableDef.doc locale:
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Passare alla posizione in cui si desidera archiviare il file modello della tabella sul computer.
94
User Help
Editor Help
6.
Fare clic su OK per applicare il percorso e chiudere la finestra di dialogo Cerca cartella.
7.
2.4.4.2.5.2
Contesto
All'utente stato comunicato che la cache di dati e le origini dati sono state aggiornate ed necessario aggiornare
i dati del documento.
Procedura
1.
In un documento in cui stato avviato SAP Disclosure Management, fare clic su Documento nella barra degli
strumenti di Disclosure Management.
2.
Se si lavora in un ambiente centralizzato, necessario immettere un nome utente e una password nella
finestra di dialogo Connessione a {0} in corso e fare clic su OK per accedere al server.
La finestra di dialogo Aggiornamento guidato visualizza un elenco di briefing book e di relative origini dati con
cui gli oggetti del documento sono stati collegati mediante collegamento dati. Se necessario, possibile
deselezionare i provider di dati dalla procedura di aggiornamento, in modo che il sistema non aggiorni i dati di
questi provider.
3.
4.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere un nome utente e una password.
5.
Nota
In caso di origini dati esterne, se necessario connettersi a pi origini dati, il sistema ripeter la richiesta di
connessione per ogni singola origine dati.
6.
7.
8.
9.
Fare clic su
Nota
possibile confrontare il documento contenente i dati aggiornati con una revisione precedente oppure
escludere un oggetto dall'aggiornamento.
User Help
Editor Help
95
Informazioni correlate
Esclusione di un oggetto da un aggiornamento del contenuto [pagina 88]
Cofnronto delle versioni di un documento [pagina 96]
Variabili nelle query [pagina 80]
2.4.4.2.5.3
Procedura
1.
In un documento in cui stato avviato SAP Disclosure Management, fare clic su Confronta nella barra degli
strumenti di Disclosure Management.
2.
Nella finestra di dialogo Elenco di revisioni di {0}, selezionare dall'elenco la versione da confrontare con
l'ultima versione.
3.
4.
Per salvare il documento di confronto, fare clic su Salva e salvare il documento sul computer o su un
server.
2.4.4.3
Contesto
Questa funzione consente di estrarre dati di massa da un'origine dati e importare questi dati in Disclosure
Management. possibile utilizzare le seguenti origini dati:
ERP
Cache di dati
Excel
SQL MS
OLEDB
ODBC
Limitazione
Non possibile utilizzare BW come origine dati.
96
User Help
Editor Help
Procedura
1.
Selezionare la scheda Disclosure Management. Per estrarre i dati di massa, selezionare Crea collegamento
dati di massa.
2.
3.
Immettere il sistema di origine dal quale importare i dati. Ad esempio, non possibile importare soltanto le
prime due righe.
4.
Prima di importarli, possibile effettuare l'anteprima dei dati di massa. L'anteprima limitata alle prime 100
righe di dati.
5.
6.
Il sistema archivia i dati di massa estratti in un foglio separato con un nome che inizia con BMD<n>, ad
esempio BMD1.
7.
possibile aggiornare i dati di massa sul lato client e sul lato server.
Passi successivi
Limitazione
Occorre notare le seguenti limitazioni:
Poich il formato Excel 2003 (.xls) supporta soltanto 65.536 righe, la funzione dei dati di massa in Excel
2003 pu integrare soltanto 65.536 righe.
2.4.5
Alcune funzioni offerte dal componente aggiuntivo SAP Disclosure Management sono specifici di Microsoft Excel.
User Help
Editor Help
97
2.4.5.1
2.4.5.1.1
Procedura
1.
Estrarre il documento per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure Management.
2.
3.
4.
Nella finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati, fare clic su Nuovo per aggiungere un provider di dati.
5.
Nota
Se la connessione all'origine dati non stata ancora stabilita, il sistema visualizza una finestra di dialogo
per farlo.
6.
Fare clic su
7.
8.
Fare clic su
Se non necessario definire variabili, il sistema carica le query contenute nel briefing book nella sezione
Provider di dati. possibile continuare con il passaggio 10.
Se invece occorre definire le variabili, il sistema visualizza la finestra di dialogo Selezione variabile.
9.
98
User Help
Editor Help
Nascondere le tabelle BD nella cache di dati. Questo migliora le prestazioni durante la creazione di un
collegamento di dati con oggetti in Word.
2.4.5.1.2
Prerequisiti
La cache di dati contiene gi dati estratti dai provider di dati di diverse origini dati.
Contesto
Per aggiungere dati a una cache di dati da un provider di dati:
Procedura
1.
Estrarre il documento per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure Management.
2.
3.
Fare clic su S per caricare i provider per i dati esistenti. Viene visualizzata la finestra di dialogo Aggiornamento
guidato.
La procedura guidata elenca i provider di dati e le relative origini per i dati esistenti. Le caselle di spunta dei
provider sono selezionate.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Connessione a XXX in corso, immettere un nome utente e una password, quindi fare
clic su OK.
Il sistema si connette alla prima origine dati e viene nuovamente visualizzata la finestra di dialogo
Connessione a XXX in corso.
6.
7.
Fare clic su OK per confermare gli inserimenti e chiudere la finestra di dialogo. Quando si richiedono i dati da
origini dati esterne, si utilizzano spesso le variabili.
Il sistema visualizza le variabili con i valori proposti e con gli ultimi valori utilizzati.
8.
Verificare le variabili da utilizzare per l'aggiornamento del primo provider di dati; modificarle, se necessario,
quindi fare clic su Avanti.
9.
Verificare le variabili da utilizzare per l'aggiornamento del primo provider di dati; modificarle, se necessario,
quindi fare clic su Avanti.
User Help
Editor Help
99
10. Fare clic su Avanti per raccogliere tutte le informazioni sulla base dei dati delle variabili.
11. Fare clic su Avanti per continuare con la procedura di aggiornamento.
12. Fare clic su Fine per chiudere la finestra di dialogo Aggiornamento guidato.
Il sistema aggiorna gli oggetti con il collegamento dati nel documento Excel.
13. Nella finestra di dialogo Oggetto di collegamento dati, fare clic su Nuovo per aggiungere il nuovo provider di
dati.
14. Nella finestra di dialogo Carica provider di dati , selezionare un'origine dati.
Se non stata ancora effettuata una connessione all'origine dati, una finestra di dialogo richieder le
informazioni mediante le quali stabilire una connessione.
15. Fare clic su
Informazioni correlate
Variabili nelle query [pagina 80]
100
User Help
Editor Help
2.4.5.1.3
Procedura
1.
Estrarre il documento per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure Management.
2.
3.
Fare clic su Elenco nella barra degli strumenti di Disclosure Management per elencare gli intervalli stabiliti
nella cache di dati.
La finestra di dialogo Intervalli Disclosure Management mostra gli intervalli del documento.
4.
Fare clic su uno degli intervalli elencati per visualizzare i relativi valori.
La finestra di dialogo rimane aperta mentre il sistema passa all'intervallo selezionato. Per aggiornare
immediatamente i valori dell'elenco ed eseguire una verifica di convalida, fare clic su Aggiorna.
5.
2.4.5.1.4
Procedura
1.
Estrarre il documento per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure Management.
2.
Fare clic su Origini dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
3.
Nella finestra di dialogo Origini dati, selezionare l'origine dati per il server centrale di SAP Disclosure
Management.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password di accesso al
server.
6.
7.
8.
Fare clic su
9.
Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password dell'origine dati.
Nota
La ricerca potrebbe richiedere alcuni minuti.
User Help
Editor Help
101
19. Nella finestra di dialogo Connessione a {0} in corso, immettere il nome utente e la password dell'origine dati.
20. Fare clic su OK.
Nota
Se occorre connettersi a pi origini dati, il sistema ripete la richiesta di connessione per ogni singola origine
dati.
21. Fare clic su Avanti.
Il sistema visualizza un messaggio informativo che comunica che l'aggiornamento avvenuto correttamente.
22. Fare clic su Fine per chiudere la finestra di dialogo Variante iniziale.
La finestra di dialogo Entit visualizza le variabili del capitolo selezionato per ogni entit.
23. Immettere i valori appropriati per ogni variabile ed entit.
I valori che mostrano
Per caricare i valori predefiniti dall'origine dati, se presenti, fare clic su Valori proposti.
25. Per assicurarsi che non vi siano errori o variabili mancanti, fare clic su Analizza.
26. Salvare i valori delle variabili.
La finestra di dialogo Log delle azioni elenca tutti i messaggi informativi, di errore e di avvertimento. Se
necessario, possibile salvare il log sul disco rigido.
27. Se non vi sono errori, fare clic su OK accanto alla finestra di dialogo Log delle azioni.
28. Continuare a definire le variabili per gli altri capitoli del report.
29. Chiudere la finestra di dialogo Entit.
Informazioni correlate
Variabili nelle query [pagina 80]
102
User Help
Editor Help
2.4.5.2
2.4.5.2.1
Prerequisiti
La connessione a SAP Disclosure Management stata effettuata e la cache di dati stata aperta in Microsoft
Office Excel per la modifica.
stato impostato un foglio di lavoro in cui si desidera aggiornare gli intervalli denominati per i valori
visualizzati. I valori visualizzati fanno riferimento a un foglio di lavoro BD in cui i dati vengono caricati
dall'origine dati esterna oppure vengono gestiti manualmente.
Nota
Per garantire uniformit tra l'origine dati e la cache di dati, non modificare mai i dati estratti memorizzati
nei fogli BD.
La prima colonna visualizza i valori chiave e tutti i valori sono in formato numerico.
Il nome che si assegna a un intervallo denominato ER deve iniziare con ER_ seguito da XXXX_YYYY, dove
XXXX indica se l'intervallo fa riferimento alla chiave, all'etichetta o al valore. YYYY indica il contesto del
quale fa parte il valore. Per definire gli intervalli denominati ER, obbligatorio l'uso delle maiuscole.
Contesto
Per definire gli intervalli denominati ER specifici di SAP Disclosure Management, procedere nel seguente modo:
Procedura
1.
Nella tabella, fare clic sull'intestazione della prima colonna contenente la chiave.
Il campo Casella Nome mostra il valore della cella (ad esempio, A1).
2.
Immettere ER_KEYS_XXXX, dove XXXX indica il contenuto della tabella, ad esempio bilancio o profitti e
perdite.
b.
3.
4.
Immettere ER_LABELS_XXXX, dove XXXX indica il contenuto della tabella, ad esempio bilancio o profitti e
perdite.
b.
5.
User Help
Editor Help
103
6.
Fare clic sul campo Casella Nome e definire il primo intervallo di valori:
a.
Immettere ER_VALUES_XXXX_YYYY, dove XXXX indica il contenuto della tabella, ad esempio bilancio o
profitti e perdite e YYYY indica un'altra caratteristica per identificare il valore, ad esempio l'anno o l'area
geografica.
Da ricordare
Excel ordina gli intervalli in ordine alfabetico e nella finestra di dialogo Collega dati le colonne vengono
visualizzate in quest'ordine. opportuno tenere questo fatto in considerazione quando si definiscono
gli identificatori YYYY.
b.
7.
8.
Una volta terminato, fare clic sulla freccia verso il basso del campo Casella Nome e verificare che tutti gli
intervalli definiti siano stati elencati.
Esempio:
ER_KEYS_CS1
ER_LABELS_CS1
ER_VALUES_CS1_AANOTE
ER_VALUES_CS1_ACT
ER_VALUES_CS1_P1
ER_VALUES_CS1_P2
Gli intervalli elencati sopra sono stati creati per la prima tabella che verr visualizzata in un capitolo del report
CS1. La tabella visualizza una colonna con posizioni, note e valori per l'anno in corso e per i due anni
precedenti. Il nome dell'intervallo della colonna Note integrative inizia con AA per assicurare che verr
visualizzato nella terza posizione della tabella. In caso contrario, verr visualizzato nella quarta posizione, tra il
valore dell'anno in corso e quello dell'anno precedente.
9.
Fare clic su
Informazioni correlate
Inserting a Word Table and Selecting the Data Provider [pagina 79]
2.4.5.2.2
Prerequisiti
La connessione a SAP Disclosure Management stata effettuata e la cache di dati stata aperta in Microsoft
Office Excel per la modifica.
104
User Help
Editor Help
Contesto
Per definire gli intervalli denominati BIP in Microsoft Office Excel, attenersi alla seguente procedura:
Procedura
1.
Nella cache di dati, contrassegnare la tabella per la quale definire un intervallo denominato BIP.
2.
3.
4.
Fare clic su
Risultati
La tabella selezionata dalla cache di dati viene salvata come intervallo denominato BIP.
Passi successivi
Nel capitolo Microsoft Office Word, possibile inserire la tabella selezionando l'intervallo denominato BIP.
Informazioni correlate
Inserting a Word Table and Selecting the Data Provider [pagina 79]
2.4.5.2.3
Prerequisiti
La connessione a SAP Disclosure Management stata effettuata e la cache di dati stata aperta in Microsoft
Office Excel per la modifica.
stato stabilito l'ordine richiesto delle posizioni nel foglio di lavoro. La formula VLOOKUP viene utilizzata, per
esempio, quando i dati nel foglio di riferimento devono essere visualizzati in un ordine diverso rispetto ai dati
User Help
Editor Help
105
estratti nel foglio BD. La formula IF viene utilizzata per fare riferimento ai dati nello stesso ordine di
visualizzazione nel foglio BD per garantire che una riga vuota nel foglio BD venga visualizzata come vuota (e
non come 0 o #N/A). Questo importante quando si utilizzano gli intervalli, perch mediante questa formula
verranno visualizzate solo le posizioni con i valori numerici contenuti nell'elenco del collegamento dati.
Contesto
Per creare il collegamento tra le istruzioni IF o VLOOKUP nelle celle:
Procedura
1.
Per inserire i valori corrispondenti, immettere la formula VLOOKUP nelle celle valore.
Esempio: =VLOOKUP ($B2,'BD2'!$B$2:D$24,2,0)
Il sistema deve cercare ogni volta il valore nell'intera matrice della tabella, quindi occorre utilizzare i simboli $
durante la definizione della matrice. Nella formula VLOOKUP, la prima colonna della matrice della tabella
l'area in cui viene effettuata la ricerca del valore definito.
2.
Immettere la formula IF nella tabella di riferimento per il numero massimo di inserimenti possibili.
Esempio: =IF('BD1'!A9="","",'bd1'!A9)
Se una riga del foglio BD contiene dati, questi vengono visualizzati nel foglio di lavoro. Se non sono ancora stati
rilevati dati, le celle corrispondenti nel foglio di lavoro rimangono vuote.
2.4.5.2.4
Procedura
1.
In Excel, connettersi a SAP Disclosure Management e aprire la cache di dati per la modifica.
2.
3.
Aprire un foglio di lavoro per la rivalutazione dei dati. Sulla base dei requisiti di reporting specifici, arrotondare
per eccesso o per difetto i dati a un numero senza decimali.
Nota
Le celle dei valori devono essere formattate come numeri.
Esempio
Dati estratti in un foglio BD
Numero preliminare nel foglio BD: 10,017,180.92931720
106
User Help
Editor Help
Visualizzazione nel foglio di lavoro alternativo basata sulla formula =ROUNDUP('BD1'!A2,0): 10,017,181
2.4.5.2.5
Contesto
Per formattare le tabelle in Excel, possibile utilizzare le funzioni di formattazione standard in Microsoft Excel.
Durante il trasferimento delle tabelle ai documenti Word, vengono trasferiti anche i formati assegnati in Excel.
Per trasferire la formattazione delle tabelle Excel alle tabelle Word, attenersi alla seguente procedura:
Procedura
1.
Creare una cache di dati o aprirne una esistente in Excel e formattare la tabella risultante in Excel. Ad
esempio, possibile evidenziare celle o righe con diversi colori e assegnare formati ai caratteri, ad esempio
grassetto o corsivo.
2.
Disclosure Management
Tabella .
3.
4.
Nella finestra di dialogo Carica provider di dati, aprire la cache di dati corrispondente e selezionare l'intervallo
di dati.
5.
Modello di Excel: il sistema trasferisce i dati della cache da Excel a Word con tutte le informazioni di
formattazione. La tabella disponibile nel documento Word come tabella Word con i formati assegnati in
Excel.
Messaggio di avvertimento
Vengono trasferiti soltanto i formati applicati manualmente. I formati assegnati mediante dei modelli di
stile Excel non vengono trasferiti in Word.
Modello di Word: il sistema trasferisce i dati da Excel a una tabella Word senza alcuna formattazione.
Viene assegnata la formattazione definita in un modello Word; consultare Inserting a Word Table and
Selecting the Data Provider [pagina 79].
Nessun modello: il sistema trasferisce i dati della cache in una tabella Word senza alcuna formattazione.
In Word possibile applicare modifiche al formato. Tuttavia, tali modifiche vengono sovrascritte dai formati
applicati in Excel quando la tabella viene aggiornata. possibile conservare le modifiche alla larghezza delle
colonne applicate in Word.
User Help
Editor Help
107
2.4.5.2.6
possibile utilizzare le funzioni standard di Microsoft Office Excel per formattare le celle. Ad esempio, possibile
formattare una cella come data o come numero.
Nota
Se si utilizza la formattazione in apice per le celle, occorre formattarle come Testo. Questo fa s che i caratteri in
formato di apice vengano visualizzati correttamente nei documenti Microsoft Office Word in cui questa cella
presenta un collegamento dati.
Messaggio di avvertimento
Se stato creato un collegamento dati in un documento Microsoft Office Word utilizzando il file Microsoft
Office Excel come origine dati, il formato delle celle nel file Microsoft Office Excel non deve essere modificato.
Se ci avviene, dopo un aggiornamento il valore nel documento Microsoft Office Word potrebbe non essere
visualizzato correttamente.
Righe e colonne nascoste
Se in Excel righe e colonne vengono nascoste, non verranno trasferite alla tabella Word. La formattazione del
documento Excel viene mantenuta.
Tabulazione decimale
Utilizzare il formato personalizzato per le celle Excel allineate con una tabulazione decimale in Word. Il formato
deve iniziare con "_(" e terminare con "_)" nella prima sequenza della stringa del formato che termina con il segno
di punto e virgola (";") cos come mostrato nel seguente esempio:
Percentage Without Decimals: _(#,##0%_);(#,##0)%;_("-"_)
Percentage With Decimals: _(#,##0.00##%_);(#,##0.00##)%;_("-"_)
Values Without Decimals: _(#,##0_);(#,##0);_("-"_)
Values With Decimals: _(#,##0.00##_);(#,##0.00##);_("-"_)
Dipendenze con le altre funzioni:
In Excel, possibile utilizzare la formattazione con apice in una cella. Questo pu avere i seguenti risultati nella
tabella Word:
Se la cella A prima della cella con formato di apice B presenta un formato personalizzato per una tabulazione
decimale, il formato personalizzato verr utilizzato nella cella A di Word. I margini della cella A non verranno
modificati.
Se la cella A prima della cella con formato di apice B non presenta un formato personalizzato per una
tabulazione decimale, il margine destro della cella A verr rimosso completamente in modo che sembri che il
numero in formato di apice faccia parte di questo numero.
108
User Help
Editor Help
non raggruppare.
Se si utilizza la largehzza colonne modificabile, la tabulazione allineata sulla destra non verr salvata.
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Tipo di allineamento di
testo (orizzontale)
Generale (testo)
Allineamento
paragrafo
Sinistra
Generale (numeri)
Destra
Non supportato da
Word
Sinistra
Sinistra
Centro
Centro
Destra
Destra
Riempi
Sinistra
Non supportato da
Word
Giustifica
Giustifica
Sinistra
Non supportato da
Word
Distribuito (rientro)
Sinistra
Non supportato da
Word
In alto
Centro
Centro
In basso
In basso
Giustificato
In alto
Non supportato da
Word
Distribuito
In alto
Non supportato da
Word
Tipo di allineamento di
testo (verticale)
In alto
Allineamento verticale
celle
Formattazione Excel
Formattazione Word
Supportato
Unisci celle
Unisci celle
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Carattere
Nome
Carattere
Nome
Grassetto
Grassetto
Colore
Colore
Corsivo
Corsivo
Barrato
Barrato
Pedice
Pedice
Apice
Apice
Dimensione
Dimensione
Regolare
Regolare
User Help
Editor Help
109
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Corsivo grassetto
Sottolineatura
Non supportato da
Word
Doppio
Sottolineato doppio
Totale doppia
Sottolineato doppio
Non supportato da
Word
Nessuno
Nessuno
Singolo
Sottolineatura
Corsivo grassetto
Tipo di sottolineatura
carattere
Totale
Sottolineatura
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Tratto punto
Stile linea
Punto tratto
No
No
Tratteggiato
Tratteggiato breve
Punteggiato
Punto
Doppio
Doppio
Sottilissimo
Sottilissimo
Medio
Singolo
Punto tratto
No
No
Tratteggiato medio
Tratteggiato breve
No
Nessuno
Nessuno
Punto tratto
No
Spesso
Incassato 3D
Sottile
Singolo
Voce di menu
Supportato
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Formatta celle
Colore bordo
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Rientro
Rientro da sinistra
Paragrafo
Rientri da sinistra
Rientro
Rientro da destra
Paragrafo
Rientri da destra
Non supportato da
Word
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Colore sfondo
Predefinito
Riempi
Predefinito
Colore sfondo
Personalizzato
Riempi
Personalizzato
110
User Help
Editor Help
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Formattazione tabella
Larghezza colonne
Formattazione tabella
Larghezza colonne
Formattazione tabella
Altezza riga
Formattazione tabella
Altezza riga
Formattazione tabella
Larghezza tabella
preferita
Formattazione tabella
Larghezza tabella
preferita
Formattazione Excel
Voce di menu
Formattazione Word
Voce di menu
Supportato
Righe vuote
Righe vuote
Colonne vuote
Colonne vuote
2.4.5.3
Contesto
Per creare un nuovo report della cache di dati con l'anteprima PDF, eseguire i passaggi seguenti:
1.
2.
Fare clic su Nuovo tipo di report e inserire un nuovo nome per il tipo di report.
3.
Aprire la scheda Contenuto del capitolo nell'amministrazione del tipo di report, quindi selezionare Microsoft
Excel (97-2003) (.xls) e Microsoft Excel (.xlsx) per abilitare il tipo di report per la gestione dei file di Excel.
4.
Passare alla scheda Formati di output e selezionare Excel-to-PDF come formato di output. Questo inserimento
deve essere associato al plug-in SAP.DM.Excel2PdfRender.Plugin.dll, il quale deve essere installato e
registrato in SAP Disclosure Management prima di creare il nuovo tipo di report.
5.
Scegliere OK per salvare le impostazioni e per creare il nuovo tipo di report in SAP Disclosure Management. Il
tipo di report ora pronto per l'utilizzo.
2.4.5.3.1
Contesto
possibile creare un'anteprima PDF ad hoc al livello del report e del capitolo senza che sia necessario creare una
revisione del contenuto del risultato output del PDF. Per eseguire l'anteprima ad hoc, seguire la procedura
seguente:
1.
User Help
Editor Help
111
2.
3.
Fare clic sul collegamento Excel-to-PDF. Questa operazione avvia il processo di anteprima PDF.
4.
Dopo la creazione del risultato output del PDF, il browser Web visualizza una finestra di dialogo di download.
Risultati
ora possibile salvare il documento PDF sul proprio disco rigido oppure aprire direttamente il documento
utilizzando un'applicazione Acrobat Reader installata localmente.
2.4.5.3.2
Contesto
Selezionare il nome del report nella scheda Generale di SAP Disclosure Management.
2.
Scegliere Crea, che avvia il processo di creazione PDF, compreso un risultato output del PDF revisionato.
3.
Al termine del processo, non possibile scaricare immediatamente il PDF risultante. Passare alla scheda
Revisioni e selezionare la revisione da scaricare.
4.
Dopo avere selezionato il record della revisione, scegliere Scarica per scaricare il file nel disco rigido locale.
2.4.6
2.4.6.1
Le funzioni specifiche di SAP Disclosure Management in Word sono relative agli oggetti utilizzati per creare il
collegamento dati e per i modelli di design delle tabelle. Gli oggetti utilizzati per la creazione del collegamento dati
in Word sono:
tabelle
campi formula
112
User Help
Editor Help
2.4.6.1.1
L'oggetto pi comune per il collegamento di dati in Word la tabella Word. La tabella contiene tutto o una parte
del risultato di una query. In quest'ultimo caso, un caricamento di dati parziale, necessario distinguere tra
riferimenti relativi e assoluti per ottenere il risultato desiderato.
Quando il provider di dati mostra una struttura matrice fissa, possibile utilizzare i riferimenti ai campi assoluti
per collegare solo i dati selezionati. Quando il provider di dati mostra una struttura matrice flessibile, necessario
utilizzare i riferimenti ai campi relativi (al di l di alcune eccezioni, ad esempio le query TOP-N) per effettuare il
collegamento soltanto ai dati selezionati.
SAP Disclosure Management consente soltanto l'uso di riferimenti ai campi relativi nei seguenti casi:
Risultati delle query con campi provenienti da un'origine dati SAP BW esterna
Una tabella Excel con intervalli denominati che utilizzano una cache di dati di SAP Disclosure Management
dell'origine dati interna
possibile vedere facilmente se sono presenti campi o intervalli denominati, perch le intestazioni delle righe e
delle colonne degli intervalli denominati sono evidenziate in azzurro quando si seleziona il provider di dati.
possibile utilizzare modelli per applicare un design aziendale alle tabelle:
Quando la maggior parte delle tabelle sono strutturate nella stessa maniera e hanno lo stesso design.
Quando il formato delle tabelle diverso dai formati dei paragrafi di testo e non interferisce con essi.
Quando si collega un provider di dati a un documento Word, necessario decidere se caricare l'intera tabella dei
risultati o solo dati specifici. Una volta selezionati i dati, necessario decidere se associare i dati a un modello di
tabella o se applicare un design specifico alla tabella nel documento di output.
Nota
Inoltre, possibile trasferire alla tabella Word la formattazione applicata in Excel alla cache di dati; vedere
Trasferimento della formattazione Excel a tabelle Word [pagina 107].
User Help
Editor Help
113
documento e ricaricare i dati dalla cache, operazione pi rapida di un aggiornamento, per controllare l'effetto delle
modifiche al design della tabella.
Continuare a passare tra i due file aperti finch non si raggiunge il risultato richiesto. Se occorre aggiungere righe
vuote o altre colonne alla cache di dati, necessario tornare alla funzione di aggiornamento e aggiornare la
tabella.
Nota
Per escludere un oggetto dall'aggiornamento del formato mediante il modello, deselezionare l'opzione nella
gestione dell'oggetto.
2.4.6.1.1.1
Procedura
1.
2.
3.
Place the cursor where you want to insert the datalinked table.
4.
5.
If the Datalink objectdialog box does not automatically appear, click Datalinkin the Disclosure
Managementtoolbar.
6.
7.
In the Load Dataproviderdialog box, from the Datasourceslist, select a connected data source.
8.
Click
9.
Suggerimento
If you have selected a DM (Disclosure Management)data source, you can filter the list for specific periods
or reports. To filter the list, choose
The filter is applied for the current session. If you close the SAP Disclosure Managementplug-in and then
reopen it, you have to set the filter again.
10. Click
11. If no variable needs to be defined, the system loads the queries contained in the briefing book into the
Dataproviderlist.
12. If variables need to be defined, the system displays the Variable selectiondialog box. Enter the variables and
click OK.
The system loads the queries contained in the briefing book into the Dataproviderlist.
13. Select a query from the list.The system displays a preview of the results in the Previewbox.
14. Click OKto apply the settings.
114
User Help
Editor Help
15. Click OKto enter all the result data of the query into the table.
The system closes the dialog box and returns to Word. The result data is entered in the table. The table is not
yet formatted.
To apply the required format to a table you can tag it to a Word table template. Once you have selected the
briefing book or query, click Saveto save the file to your computer or a network drive.
Limitazione
The maximum number of columns allowed in Word tables is 58. Loading results with more than 500 lines
can cause a high workload on the client PC, and you might have to wait some time for the results to appear.
Suggerimento
Instead of transferring all result data of the query, you can edit the result and select specific data.
Suggerimento
To load directly a single query or a query view, in the Load Dataproviderdialog box, click
after you have
selected the connected data source. Search for the required query/view in the Add Query/View to
BriefingBookdialog box and move the necessary query/view to the Selected entriesbox.
Informazioni correlate
Variabili nelle query [pagina 80]
Applicazione di un modello di tabella Word [pagina 118]
Creazione di un modello di tabella Word [pagina 115]
Selezione di dati in tabelle Word [pagina 121]
2.4.6.1.1.2
Procedura
1.
2.
Fare clic su
3.
Inserisci
Tabella .
4.
Suggerimento
Si consiglia di selezionare qualche colonna e riga in pi all'inizio, perch facile eliminare gli elementi di
tabella inutilizzati.
User Help
Editor Help
115
5.
6.
7.
Fare clic su Revisione Nuovo commento e inserire il nome del modello del formato come commento.
Il sistema visualizza il campo del commento pronto per l'immissione di dati.
8.
Immettere un nome per il modello del formato, ad esempio CDT1 per la tabella 1 del design aziendale o P&L
per profitti e perdite.
9.
Il design di ogni riga deve ricevere un nome composto da una sola parola. Una riga deve prendere il nome
Default; solitamente, rappresenta elementi normali della riga diversi dall'intestazione o dalla somma e
viene assegnato a tutte le righe per impostazione predefinita. Il nome della riga deve essere immesso
nella prima cella della riga.
Ogni cella del modello deve mostrare un elemento nel formato corretto, altrimenti durante il caricamento
del modello nella tabella il formato verr ignorato.
In alcuni casi, ad esempio quando la tabella formattata richiede righe vuote per riprodurre un determinato
design, necessario modificare la cache di dati e aggiungere righe vuote. Nel caso di numeri in formato
apice (30051) per le note a pi di pagina, necessario aggiungere una colonna solo per il testo in formato
apice.
Il modello deve mostrare un numero di colonne identico a quello della tabella del report Word.
righe dell'intestazione
righe vuote
Nota
Il bordo della cella superiore sinistra responsabile della parte sinistra completa della tabella e di conseguenza
il bordo della cella inferiore destra responsabile della parte destra completa della tabella. Per poter ignorare
questa impostazione, necessario aggiungere il segno & davanti alla descrizione della riga.
116
User Help
Editor Help
Se non si lavora in un ambiente centralizzato ma si desidera che tutti gli altri utenti di SAP Disclosure
Management utilizzino il modello, salvare il file in un'unit di rete pubblica alla quale possono accedere
tutti gli utenti.
2.4.6.1.1.3
Procedura
1.
Aprire il capitolo per la modifica in Word e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure Management.
2.
Nella scheda Disclosure Management, fare clic su Modifica nella sezione Modelli di tabelle.
Il sistema apre il file di modello BIP_WorldTableTemplate.doc.
3.
4.
User Help
Editor Help
1.
Fare clic su Applica modifiche nella sezione Contesto della barra degli strumenti di Disclosure
Management.
2.
Nella finestra di dialogo Commento di archiviazione, immettere una descrizione delle modifiche.
3.
Selezionare Chiudi per archiviare il documento modificato e continuare a utilizzare SAP Disclosure
Management.
4.
5.
6.
117
Informazioni correlate
Creazione di un modello di tabella Word [pagina 115]
2.4.6.1.1.4
Procedura
1.
Estrarre in Word il capitolo per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure Management.
2.
Nella barra degli strumenti di Disclosure Management, fare clic su Collega dati.
3.
Nella finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati con il provider di dati caricato (
), selezionare la
casella di spunta Utilizza modello nella sezione Opzioni della barra degli strumenti Provider di dati.
4.
5.
6.
Nota
Fare clic su Ignora perch la riga venga ignorata nell'output.
7.
8.
Risultati
Il sistema chiude la finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati e torna a Word. La tabella viene visualizzata
con i formati contrassegnati assegnati alle righe della tabella.
Esempio
Dalla cache di dati...
118
User Help
Editor Help
...mediante tagging
...alla tabella formattata nel report.
User Help
Editor Help
119
Informazioni correlate
Utilizzo delle opzioni Incolla i briefing book per aggiornare una tabella nel documento Word [pagina 120]
2.4.6.1.1.5
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Fare clic su Modifica nella sezione Modelli di tabelle della barra degli strumenti di Disclosure Management e
caricare il file WordTableTemplateDef.doc.
6.
7.
8.
9.
Per aggiornare la tabella con i dati pi recenti provenienti dal proprio computer, selezionare Documento nella
sezione Incolla i briefing book della barra degli strumenti di Disclosure Management.
Mentre carica nuovamente i dati, il sistema applica anche il modello del formato modificato; in questo modo, il
risultato visibile immediatamente.
10. Se nel modello del formato sono state immesse nuove righe, necessario ricostruire la tabella. A tal fine, fare
clic su Collega dati per aprire la finestra di dialogo Oggetti di collegamento dati e fare clic su Tag.
11. Fare clic su ALT + TAB per tornare al file modello nel caso in cui sia necessario continuare a modificarlo.
Nota
Se alla tabella appena aggiornata si applicano le modifiche, necessario eseguire nuovamente i passaggi
dall'8 al 10.
2.4.6.1.1.6
Procedura
1.
2.
120
User Help
Editor Help
3.
Fare clic su Oggetti nella barra degli strumenti di Disclosure Management. La finestra di dialogo Gestisci
oggetti mostra un elenco di oggetti con collegamento dati.
4.
Deselezionare la casella di spunta Utilizza modello per l'oggetto che si desidera escludere dagli aggiornamenti
del formato del modello.
5.
2.4.6.1.1.7
Un provider di dati pu visualizzare i seguenti tipi di dati, a seconda del tipo di origine dati:
Informazioni correlate
Selezione di metadati [pagina 122]
Selezione di un set di dati da un provider di dati [pagina 121]
2.4.6.1.1.7.1
Procedura
1.
2.
3.
Fare clic su Collega dati e, nella finestra di dialogo Oggetto di collegamento dati, selezionare il provider di dati
per l'oggetto con il collegamento dati.
4.
5.
Fare clic su
6.
Per selezionare la riga che mostra i dati richiesti, effettuare una delle seguenti azioni:
Fare doppio clic sulla riga richiesta nell'area superiore della schermata.
, quindi su
Il sistema trasferisce i dati nell'anteprima insieme, se disponibili, alle intestazioni della colonna e della
riga.
User Help
Editor Help
121
b.
Se necessario, ripetere il passaggio 3 per selezionare ulteriori dati nelle singole righe.
c.
Fare clic su OK per confermare la selezione dei dati, quindi nuovamente su OK per inserire i dati
selezionati della query nell'oggetto con il collegamento dati.
Il sistema chiude la finestra di dialogo Oggetto Collega dati e torna a Word.
7.
Per selezionare la colonna che mostra i dati richiesti, effettuare una delle seguenti azioni:
Fare doppio clic sulla colonna richiesta nell'area superiore della schermata.
, quindi su
Il sistema trasferisce i dati insieme, se disponibili, alle intestazioni della colonna e della riga.
b.
Se necessario, ripetere il passaggio 3 per selezionare ulteriori dati nelle singole colonne.
c.
Fare clic su OK per confermare la selezione dei dati, quindi nuovamente su OK per inserire i dati
selezionati della query nell'oggetto con il collegamento dati.
Il sistema chiude la finestra di dialogo Oggetto Collega dati e torna a Word.
8.
Per selezionare la cella che mostra i dati richiesti, effettuare una delle seguenti azioni:
Fare doppio clic sulla cella richiesta nell'area superiore della schermata.
, quindi su
Il sistema trasferisce i dati insieme, se disponibili, alle intestazioni della colonna e della riga.
b.
Se necessario, ripetere il passaggio 3 per selezionare ulteriori dati nelle singole celle.
c.
Fare clic su OK per confermare la selezione dei dati, quindi nuovamente su OK per inserire i dati
selezionati della query nell'oggetto con il collegamento dati.
Il sistema chiude la finestra di dialogo Oggetto Collega dati e torna a Word.
9.
Fare clic su
nell'intestazione dell'area inferiore della schermata.
Il sistema trasferisce i dati insieme alle intestazioni della colonna e della riga.
b.
Fare clic su OK per confermare la selezione dei dati, quindi nuovamente su OK per inserire i dati
selezionati della query nell'oggetto con il collegamento dati.
Il sistema chiude la finestra di dialogo Oggetto Collega dati e torna a Word.
2.4.6.1.1.7.2
Selezione di metadati
Procedura
1.
2.
Connettersi all'origine dati e selezionare il provider di dati per l'oggetto con il collegamento dati.
3.
Fare clic su Collega dati e, nella finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati, selezionare il provider di
dati per l'oggetto con collegamento dati.
122
User Help
Editor Help
4.
5.
Nella sezione inferiore della finestra di dialogo Provider di dati, fare clic su
6.
7.
8.
Fare clic su
.
Il sistema trasferisce i metadati nella sezione dell'anteprima.
9.
10. Fare clic su OK per immettere i dati selezionati della query nell'oggetto che dispone del collegamento dati.
Risultati
Il sistema chiude la finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati e torna a Word.
2.4.6.1.1.8
Contesto
Se si modifica la larghezza di una colonna in una tabella con collegamento dati, il comportamento predefinito del
sistema durante un aggiornamento dei dati ripristinare la larghezza precedente della colonna. Per regolare
manualmente la larghezza delle colonne delle tabelle con collegamento dati, attenersi alla seguente procedura:
Procedura
1.
2.
Dettagli oggetto.
Risultati
Dopo un aggiornamento dati, la larghezza della colonna rimane come era stata impostata manualmente.
Nota
Se si imposta nuovamente un collegamento dati per lo stesso oggetto, sar necessario regolare ancora la
larghezza della colonna.
User Help
Editor Help
123
2.4.6.1.2
Il campo formula viene utilizzato in un campo di dati singoli con dati quantitativi e, eccezionalmente e solo con un
numero limitato di cifre, qualitativi. La differenza tra un riferimento a un campo relativo o assoluto non
importante se il provider di dati ha una struttura matrice fissa che non cambia nel tempo. Il valore richiesto verr
sempre collocato nella stessa cella in modo che il riferimento assoluto funzioni adeguatamente.
Se il provider di dati ha una struttura matrice flessibile, per effettuare il collegamento al contenuto di una cella
necessario utilizzare i riferimenti relativi (al di l di alcune eccezioni, ad esempio le query TOP-N).
SAP Disclosure Management consente soltanto l'uso di riferimenti ai campi relativi nei seguenti casi:
Una cache di dati di Disclosure Management Excel che comprende gli intervalli denominati
possibile vedere facilmente se sono presenti campi o intervalli denominati, perch le intestazioni delle righe e
delle colonne degli intervalli denominati sono evidenziate in azzurro quando si seleziona il provider di dati.
Gli oggetti campo formula vengono utilizzati principalmente per creare un collegamento a un valore
esclusivamente quantitativo nella cella di una tabella di un provider di dati.
SAP Disclosure Management offre una funzionalit di selezione breve per il campo formula, cos che quando
l'origine dati connessa e il provider di dati caricato, il sistema ignora il passaggio di modifica del provider di dati e
visualizza automaticamente la finestra di dialogo Provider di dati per la selezione della cella. Sulla base della
struttura (fissa o flessibile) del provider di dati, si crea un collegamento con un riferimento a un campo assoluto o
relativo.
Informazioni correlate
Oggetti con collegamento dati nei documenti [pagina 74]
2.4.6.1.2.1
Procedura
1.
Nota
Quest'attivit presuppone che siano stati gi creati collegamenti dati con i campi nel documento Word.
2.
3.
Connettersi all'origine dati richiesta e a un provider di dati che corrisponde a un file Excel della cache di dati
interna.
I dati richiesti sono archiviati in un foglio con intervalli.
124
User Help
Editor Help
4.
Posizionare il cursore nel punto del documento in cui si desidera inserire il campo formula.
Nota
Se si posiziona il cursore in un testo mobile o un oggetto tabella, verr visualizzato un messaggio di errore.
5.
Fare clic su Campo formula nella barra degli strumenti di Disclosure Management per inserire un campo
formula.
La finestra di dialogo Breve selezione per XXX mostra i dati del provider di dati utilizzato in precedenza per la
creazione di un collegamento dati con una tabella. Le intestazioni di righe e colonne sono evidenziate in
azzurro.
6.
7.
Dall'elenco Tipo di formato, selezionare i dettagli del formato: ad esempio, in caso di numeri, nessun
decimale, euro o percentuale o in caso di testo, maiuscole o iniziale maiuscola.
Nota
Verificare che l'icona dell'ancora non sia selezionata, altrimenti il riferimento al campo sar assoluto.
8.
Fare clic sulla freccia verso il basso per creare un collegamento dati tra il campo formula e il valore
selezionato.
Il sistema immette il valore selezionato nel campo formula.
2.4.6.1.2.2
Procedura
1.
Estrarre in Word il documento del capitolo per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure
Management.
Nota
Il provider di dati non stato ancora utilizzato nel documento e la connessione all'origine dati non stata
stabilita.
2.
Posizionare il cursore nel punto del documento in cui si desidera inserire il campo formula.
Nota
Se si posiziona il cursore in un testo mobile o un oggetto di tabella, verr visualizzato un messaggio di
errore.
3.
Fare clic su Campo formula nella barra degli strumenti di Disclosure Management per inserire un campo
formula.
4.
Nella finestra di dialogo Breve selezione per XXX, fare clic sull'icona Carica briefing book per connettersi
all'origine dati e al provider di dati richiesto.
User Help
Editor Help
125
5.
Nella finestra di dialogo Carica provider di dati, selezionare un'origine dati dall'elenco Origini dati.
6.
Nella finestra di dialogo Connessione a XXX in corso, immettere un nome utente e una password.
7.
8.
Fare clic su
9.
Risultati
Il sistema immette il valore selezionato nel campo formula.
2.4.6.1.3
Il testo mobile un campo attivo di lunghezza illimitata in cui il contesto qualitativo viene archiviato in una o pi
celle del provider di dati selezionato. Per collegare i valori di pi celle, separare i contenuti singoli utilizzando il
punto e virgola (;).
126
User Help
Editor Help
2.4.6.1.3.1
Procedura
1.
2.
3.
4.
Posizionare il cursore nel punto del documento in cui si desidera inserire la tabella con il collegamento dati.
Nota
Se si posiziona il cursore in un testo mobile o un oggetto tabella, verr visualizzato un messaggio di errore.
5.
Fare clic su Testo mobile nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
6.
Se sono presenti altri oggetti con collegamento dati, il sistema visualizza la finestra di dialogo Oggetto con
collegamento dati. Altrimenti, fare clic su Collega dati nella barra degli strumenti di Disclosure Management.
7.
Nella finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati, fare clic su Nuovo per aggiungere un provider di dati.
8.
Nella finestra di dialogo Carica provider di dati , selezionare un'origine dati connessa (viene visualizzato
9.
Fare clic su
).
17. Selezionare la cella o la riga nell'area superiore della schermata da collegare all'oggetto con collegamento
dati.
18. Attivare la selezione appropriata:
Fare clic su
Fare clic su
Nota
A seconda della struttura del provider di dati (fissa/flessibile con intervalli), i dati vengono collegati a un
riferimento al campo assoluto o relativo.
User Help
Editor Help
127
Informazioni correlate
Oggetti con collegamento dati nei documenti [pagina 74]
Variabili nelle query [pagina 80]
Variabili nelle query [pagina 80]
2.4.6.1.4
Anzich creare una tabella Word, possibile incorporare un foglio Excel nel documento Word e modificare i dati
dal provider di dati utilizzando le funzioni Excel. possibile limitare la modifica di Excel, scrivere informazioni di
mapping elaborate nell'oggetto e personalizzare le impostazioni di aggiornamento.
2.4.6.1.4.1
Procedura
1.
2.
3.
Posizionare il cursore nel punto del documento in cui si desidera inserire la tabella per la quale effettuare il
collegamento dati.
4.
Fare clic su Foglio Excelnella barra degli strumenti di Disclosure Management per inserire una cartella di
lavoro Excel.
5.
Se sono presenti altri oggetti con collegamento dati, il sistema visualizza la finestra di dialogo Oggetto con
collegamento dati. Altrimenti, fare clic su Collega datinella barra degli strumenti di Disclosure Management.
6.
Nella finestra di dialogo Oggetto con collegamento dati, fare clic su Nuovo per aggiungere un provider di dati.
7.
Nella finestra di dialogo Carica provider di dati , viene visualizzata un'origine dati connessa (viene visualizzato
).
Se la connessione all'origine dati non stata ancora stabilita, il sistema visualizza la finestra di dialogo
appropriata per farlo.
8.
128
User Help
Editor Help
9.
Informazioni correlate
Variabili nelle query [pagina 80]
2.4.6.1.4.2
Contesto
Gli oggetti Excel incorporati in un documento Word possono essere protetti. La protezione impostata per l'intera
cartella di lavoro Excel. Una protezione attivata mediante SAP Disclosure Management pu essere disattivata solo
mediante SAP Disclosure Management.
Procedura
1.
Estrarre in Word il documento del capitolo per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure
Management.
2.
3.
4.
User Help
Editor Help
129
Nota
Solo con questa password sar possibile disattivare la protezione Excel in un secondo momento.
5.
Fare clic su OK per salvare le impostazioni e chiudere la finestra di dialogo Proteggi oggetti di Excel.
Lo stato della protezione di Excel viene rispecchiato nell'icona davanti all'identificativo dell'oggetto. Un
lucchetto aperto (
attivata.
6.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestisci oggetti e tornare a Word.
2.4.6.1.4.3
Prerequisiti
In un oggetto Excel incorporato in un documento Word, possibile creare un foglio di lavoro supplementare, BM,
contenente informazioni relative all'origine dei dati. Il foglio di lavoro contiene le seguenti informazioni:
Tipo di dati
Procedura
1.
Estrarre in Word il documento del capitolo per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure
Management.
2.
3.
4.
Per aggiungere il foglio di lavoro BM all'oggetto Excel, fare clic sull'icona Scrivi le informazioni di mapping.
Questo foglio di lavoro contiene informazioni relative all'origine dati, al provider di dati e al tipo di dati.
5.
130
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestisci oggetti e tornare a Word.
User Help
Editor Help
2.4.6.1.4.4
Contesto
Cos come per altri oggetti con collegamento dati, possibile escludere oggetti Excel dall'aggiornamento durante
l'aggiornamento del contenuto. Tuttavia, per gli oggetti Excel possibile personalizzare ulteriori impostazioni di
aggiornamento nell'oggetto:
Utilizza gli stili: quando attivata, l'aggiornamento guidato considera le impostazioni di formato per le
eccezioni. possibile utilizzare questa funzione solo quando l'origine dati un sistema SAP BW.
Procedura
1.
Estrarre in Word il documento del capitolo per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure
Management.
2.
3.
Nella finestra di dialogo Gestisci oggetti, per gli elementi degli oggetti, selezionare le seguenti opzioni in base
alle necessit:
4.
Per consentire un aggiornamento del formato durante l'aggiornamento del contenuto, selezionare la
casella di spunta Formato.
Per applicare la colorazione delle eccezioni derivanti da un sistema SAP, selezionare la casella di spunta
Utilizza gli stili.
Fare clic su Chiudi per chiudere la finestra di dialogo Gestisci oggetti e tornare a Word.
2.4.6.1.5
Prerequisiti
Questa funzione supportata solo per le celle in oggetti tabella Word con collegamento oggetto non
contrassegnato e per oggetti campo formula.
Procedura
1.
User Help
Editor Help
131
Per selezionare una cella, necessario evidenziare la cella completa (triplo clic). Inoltre, possibile
selezionare pi celle.
Per selezionare un campo formula, semplicemente farvi clic sopra.
2.
3.
Nel campo Scalabilit, immettere un fattore di scala (ad esempio 1000), quindi fare clic su OK.
2.4.6.1.6
La SEC (US Securities and Exchange Commission) ha definito un processo noto come EDGAR (Electronic Data
Gathering, Analysis, and Retrieval). L'HTML SEC EDGAR un formato standard per la presentazione di documenti
finanziari definito dalla SEC per garantire l'uniformit delle presentazioni in formato elettronico. La legislazione
statunitense richiede la presentazione periodica di documenti di divulgazione finanziaria in formato elettronico
utilizzando EDGAR. possibile convertire automaticamente i documenti Microsoft Word in HTML EDGAR
utilizzando SAP Disclosure Management; questo semplifica il processo di invio dei documenti a SEC ed elimina la
necessit di convertire manualmente i documenti o di rivolgersi a servizi forniti da terzi per la gestione della
conversione.
Tutti i documenti Microsoft Word possono essere convertiti in HTML EDGAR, dai capitoli ai report.
Per convertire i documenti Microsoft Word in HTML EDGAR:
1.
2.
Nella sezione Altro della barra degli strumenti di Disclosure Management, selezionare Converti in HTML
EDGAR. Il documento viene convertito immediatamente in HTML EDGAR e viene visualizzato un report di
conversione. Vengono visualizzati eventuali errori o avvertimenti verificatesi durante il processo di
conversione del documento.
3.
Seguire i suggerimenti e le linee guida contenuti nelle descrizioni degli errori o degli avvertimenti per
correggere i problemi ed eseguire nuovamente la conversione EDGAR.
4.
Ripetere il processo di conversione finch non vengono visualizzati altri errori nel Report conversione HTML
EDGAR.
5.
Quando la conversione EDGAR stata completata correttamente, fare clic su Salva e selezionare una
posizione in cui salvare il documento convertito. Il file di output un file ZIP contenente l'HTML ed eventuali
immagini facenti parte del documento originale.
6.
Decomprimere il file ZIP e caricare manualmente i file nel sito Web di presentazione EDGAR di SEC.
Funzione supportata
Formattazione font
Formattazione testo
Colori del testo; testo colorato evidenziato
Formattazione paragrafi
Impostazione pagina
Intestazione e pi di pagina
Numeri di pagina:
132
User Help
Editor Help
Formato
Funzione supportata
Immagini
Stili
Stili personalizzati
Tabelle
Didascalia
Simboli
Immagini
Grafici
Campi formula
Di seguito viene illustrata una tabella delle limitazioni note delle formattazioni Word.
Formato
Limitazione nota
Numeri di pagina
User Help
Editor Help
133
Formato
Limitazione nota
Sommario
Tabelle nidificate
Strumenti di disegno
Non supportati
Posizionamento di elementi
Nota
Per ulteriori informazioni, vedere anche la nota SAP 1803392
2.4.6.2
Word consente di visualizzare nel documento tutti gli oggetti con collegamento dati configurati come campi
(campi formula) o come segnalibri (tabelle e testo mobile)
2.4.6.2.1
Procedura
1.
Estrarre in Word il documento del capitolo per la modifica e avviare il componente aggiuntivo SAP Disclosure
Management.
2.
In Word, effettuare una delle seguenti azioni, a seconda della versione di Word:
Fare clic su
File
Opzioni .
3.
4.
Nella sezione Visualizzazione del contenuto del documento, attivare le seguenti opzioni:
5.
134
Mostra segnalibri
Fare clic su OK per applicare le impostazioni e chiudere la finestra di dialogo Opzioni di Word.
Il sistema ora visualizzer gli oggetti mostrati come segnalibri (valori tabella e testo mobile) tra parentesi.
L'oggetto campo formula viene visualizzato come campo standard.
User Help
Editor Help
2.4.6.2.2
Contesto
possibile creare un modello che riempia con punti eventuali spazi vuoti nelle celle di una tabella con
collegamento dati. Questo un requisito obbligatorio per diversi tipi di report.
Procedura
1.
Nella sezione Modelli di tabelle della barra degli strumenti di Disclosure Management, fare clic su
Modifica.
2.
3.
Nella tabella, selezionare tutte le celle di una riga che si desidera riempire con punti.
4.
Utilizzare le funzioni di Microsoft Office Word per aggiungere una tabulazione alla fine delle celle. Selezionare
una parte iniziale appropriata.
5.
6.
Nella sezione Contesto della barra degli strumenti di Disclosure Management, selezionare
modifiche.
2.4.7
Applica
In Microsoft Office PowerPoint, possibile creare collegamenti dati con i seguenti oggetti:
Limitazioni
All'uso di Microsoft Office PowerPoint si applicano le seguenti limitazioni:
L'output e il contenuto in formato .pptx non supportato. Per aggiungere presentazioni Microsoft Office
PowerPoint esistenti in formato .pptx, salvarle prima in formato .ppt.
User Help
Editor Help
135
Nella colonna Panoramica oggetto della vista Cockpit, non viene visualizzato alcun simbolo per i capitoli
Microsoft Office PowerPoint di un report che indichi che sono presenti collegamenti dati.
2.4.7.1
Contesto
Nelle presentazioni Microsoft Office PowerPoint, possibile creare un collegamento dati con fogli di lavoro
Microsoft Office Excel 97-2003 incorporati.
Procedura
1.
In una presentazione Microsoft Office PowerPoint, inserire un foglio di lavoro Microsoft Office Excel 97-2003
utilizzando le funzioni standard di Microsoft Office PowerPoint.
2.
Fare clic all'interno della presentazione (non all'interno del foglio di lavoro), quindi selezionare il foglio di
lavoro.
3.
4.
Nella finestra Crea collegamento dati, selezionare un'origine dati, quindi OK.
Risultati
Nella presentazione Microsoft Office PowerPoint, il foglio di lavoro Microsoft Office Excel selezionato
incorporato.
possibile modificare il foglio di lavoro all'interno della presentazione o di Microsoft Office Excel utilizzando le
funzioni standard di Microsoft Office. Dopo la modifica, chiudere il documento.
2.4.7.2
Contesto
Quando si crea un collegamento dati con una forma, ad esempio con una casella di testo, in una presentazione
Microsoft Office PowerPoint, possibile selezionare una singola cella.
136
User Help
Editor Help
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Selezionare
6.
Risultati
Nella presentazione Microsoft Office PowerPoint, il valore viene visualizzato all'interno della forma.
2.4.7.3
Le varianti consentono di generare un numero qualsiasi di presentazioni Microsoft Office PowerPoint per diversi
valori di una variabile di query. Ad esempio, dopo aver creato una presentazione con dati specifici di una regione,
possibile creare presentazioni con dati specifici per tutte le altre regioni.
2.4.7.3.1
Prerequisiti
In una presentazione Microsoft Office PowerPoint, stato creato un collegamento dati a un provider di dati che
supporta le variabili. Ad esempio, possibile utilizzare le query BW con le variabili.
Nota
Per creare varianti di una presentazione archiviata sul server di SAP Disclosure Management, scaricare la
versione che si desidera utilizzare e salvarla sul computer locale. Quindi possibile aprire il file e creare le
varianti utilizzando questo file. Non possibile estrarre una presentazione dal server e generare varianti della
presentazione.
User Help
Editor Help
137
Procedura
1.
In una presentazione Microsoft Office PowerPoint, nella barra multifunzione di Disclosure Management,
selezionare
Crea varianti....
2.
3.
Drill-down.
Per verificare se tutte le variabili siano state alimentate con variabili valide, selezionare
Analizza.
5.
Selezionare
6.
Quando il sistema richiede l'immissione di una posizione, specificare una cartella del file system in cui salvare i
file generati.
Genera.
Risultati
Il sistema genera un file Microsoft Office PowerPoint per ogni variante definita e salva questi file nella cartella
specificata.
Informazioni correlate
Download di una revisione di un capitolo o di un report [pagina 40]
2.4.7.3.2
Prerequisiti
La variante stata definita.
138
User Help
Editor Help
Contesto
Per generare numerose varianti o generarle regolarmente, possibile eseguire la generazione di varianti in un
background job.
Procedura
1.
Nota
Un file di definizione variante pu essere utilizzato soltanto per il file Microsoft Office PowerPoint per il
quale stato creato.
2.
3.
Risultati
Le presentazioni Microsoft Office PowerPoint vengono create e salvate nella cartella di output con i valori definiti
nelle variabili.
User Help
Editor Help
139
Manager Help
3.1
Panoramica
Il manuale del manager supporta tutti gli utenti assegnati al ruolo di manager standard con diritti di modifica dei
report o ad un altro ruolo con attivit e diritti di accesso simili.
Nota
Ad eccezione dell'aggiornamento del contenuto, le modifiche del contenuto nel documento consolidato
vengono gestite mediante le funzionalit standard dell'applicazione Microsoft Office corrispondente. Per
informazioni su queste funzionalit, fare riferimento alla guida in linea di Microsoft Office.
Prerequisito
L'utente deve conoscere le funzioni e le attivit descritte nella guida online Generale e i concetti di base di SAP
Disclosure Management quali autorizzazioni, workflow, report, periodi e cache di dati.
Informazioni correlate
Monitoraggio dei report [pagina 198]
Generazione di report consolidati [pagina 179]
Gestione degli accessi a report e capitoli [pagina 170]
Amministrazione degli stati del workflow [pagina 155]
Amministrazione dei capitoli [pagina 159]
3.2
Report e periodi
Gli elementi di base in SAP Disclosure Management sono periodi e report. Un periodo un gruppo di report
contenente un numero illimitato di report. Un report consolidato un file generato contenente uno o pi capitoli.
Le impostazioni definite per periodi e report controllano il comportamento e la gestione di tali elementi durante la
modifica dei report.
L'immagine seguente mostra una panoramica della relazione tra periodi, report, capitoli e tipi specifici configurati
dall'amministratore di SAP Disclosure Management.
140
User Help
Manager Help
Il capitolo rappresenta solo un collegamento a un altro capitolo, che il proprietario del contenuto.
Il tipo di capitolo fa parte dei dati anagrafici del capitolo e viene selezionato durante la creazione del capitolo.
3.2.1
Tutti i report in SAP Disclosure Management devono essere assegnati a un periodo. L'utente pu configurare il
periodo in base alle singole esigenze. Un periodo deve disporre di un nome univoco e una durata specifica. La
relazione tra periodo e report 1:n, ossia un periodo contiene tutti i report con identica durata. Il periodo un
criterio di selezione utilizzato nel monitoraggio dei report.
User Help
Manager Help
141
Una copia tramite roll-forward si applica ai dati anagrafici del report, non ai periodi perch copia i report da un
periodo a un altro.
Dopo avere selezionato Copia tramite roll-forward, possibile selezionare Cancella dati BD/BDM per stabilire che i
dati collegati di SAP BW o SAP ERP nei fogli Excel del periodo debbano essere cancellati nel nuovo periodo con
roll-forward.
Nota
Non possibile eliminare periodi che contengono report con workflow gi iniziati. possibile eliminare soltanto
periodi vuoti o periodi con report i cui workflow non sono ancora iniziati e presentano lo stato Inizializzazione.
L'elenco di periodi costituito dalle seguenti colonne:
Informazioni correlate
Creazione di un periodo [pagina 142]
Modifica di un periodo [pagina 143]
Eliminazione di un periodo [pagina 143]
Creazione di un nuovo report da un report esistente [pagina 147]
3.2.1.1
Creazione di un periodo
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
142
Per selezionare la data di inizio, fare clic sull'icona del calendario accanto al campo Inizio validit.
Per selezionare la data di fine, fare clic sull'icona del calendario accanto al campo Fine validit.
Per poter creare un altro periodo, selezionare la casella di spunta Aggiungi e crea un altro periodo.
User Help
Manager Help
Risultati
Limitazione
1.
Non consentito l'uso dei seguenti caratteri nei nomi dei periodi: / \ < > * " ? | ' % : + & ,
2.
Non possibile creare un nome periodo che termini con un punto, quale, ad esempio, periodo.
3.
Non possibile creare un nome periodo con due o pi punti consecutivi, quale, ad esempio, periodo..1
3.2.1.2
Modifica di un periodo
Procedura
1.
2.
Fare clic sul collegamento Periodi. Viene visualizzato un elenco dei periodi esistenti.
3.
Selezionare il periodo.
4.
In fondo all'elenco, fare clic su Modifica periodo. Il sistema visualizza le impostazioni del periodo.
5.
Per selezionare una data di inizio differente, fare clic sull'icona del calendario accanto al campo Inizio validit.
6.
Per selezionare una data di fine differente, fare clic sull'icona del calendario accanto al campo Fine validit.
7.
3.2.1.3
Eliminazione di un periodo
Prerequisiti
Verificare che il periodo non sia collegato a report inizializzati o non avviati.
Procedura
1.
2.
Fare clic sul collegamento Periodi. Viene visualizzato un elenco dei periodi esistenti.
3.
4.
5.
User Help
Manager Help
143
3.2.2
Ciascun utente pu visualizzare solo i report delle unit che gli sono state assegnate. Per verificare le unit
assegnate, utilizzare il collegamento Unit nell'angolo in alto a sinistra della schermata dell'applicazione server.
Per assegnare unit agli utenti, selezionare Amministrazione Utenti
selezione della scheda Unit, vengono visualizzate le unit definite.
Unit
Modifica utente
Unit . Alla
Nota
gli utenti possono assegnare altri utenti solo alle unit a cui sono essi stessi assegnati.
possibile creare tutti i report necessari per le proprie esigenze di reporting. Ogni report assegnato a un periodo
e a un tipo di report.
Il tipo di report definisce il formato dell'output finale nella generazione del report e determina i formati supportati
per il contenuto dei singoli capitoli, ad esempio Microsoft Excel, Word e XBRL, e i formati supportati per i tipi di
output.
Il sistema immette vari valori predefiniti, quali workflow e date di scadenza, che possono essere utilizzati quando
si modifica il report.
Elenco di report
L'elenco dei report disponibili costituito dalle seguenti colonne:
Notifica tramite posta elettronica: mostra se vengono inviati messaggi di posta elettronica come risultato
dell'esecuzione di un'attivit.
Impostazioni locali: visualizza il tipo di lingua, il quale determina le impostazioni di data, ora e numeri.
Modello per entit: se si seleziona questo campo, possibile utilizzare il report come modello per la creazione
di nuovi report.
Criteri di filtro
Sono presenti due elenchi di filtri:
L'elenco Periodo consente di limitare l'elenco ai report che appartengono a un determinato periodo.
Il Filtro consente di limitare l'elenco ai report assegnati a determinate entit o che soddisfano i seguenti
requisiti:
144
User Help
Manager Help
Solo istanze - visualizza le istanze (i report che sono stati generati con un'entit).
Solo modelli - visualizza tutti i report che sono stati utilizzati come modello per creare report con istanze.
Solo istanze o modelli - associa i due parametri precedenti; mostra i report che sono stati utilizzati per la
creazione di report con istanze e i report che contengono istanze.
Informazioni correlate
Modifica di report [pagina 149]
Creazione di report [pagina 145]
3.2.2.1
Creazione di report
possibile creare report da zero o riutilizzando un report esistente. Il componente principale del report il tipo di
report, che definisce i formati di output preconfigurati e aggiuntivi del documento consolidato finale, nonch il
formato e le applicazioni, che possono essere utilizzati per creare il contenuto del capitolo.
Cache di dati
E-Bilanz
PowerPoint 97-2003
Word
Word 97-2003
Tassonomia XBRL
CSV
Nota
il tipo di report deve supportare contenuti capitolo di tipo Microsoft Excel (.xlsx) o Microsoft Excel 97-2003
(.xls). Solo i capitoli con contenuto di tipo .csv possono essere collegati al capitolo Collegato a CSV.
possibile impostare singole autorizzazioni per ciascun capitolo Collegato a CSV e per ciascun capitolo CSV.
Questi tipi di report sono ritenuti in grado di soddisfare i requisiti di report standard, quali i report annuali (Word) e
XBRL (Cache di dati). Il tipo di report Cache di dati utilizzato non solo per il reporting XBRL, ma anche per la
creazione di propri report per la cache di dati di SAP Disclosure Management.
Per ulteriori informazioni sui report, consultare la Guida in linea generale.
User Help
Manager Help
145
Informazioni correlate
Creazione di un nuovo report da un report esistente [pagina 147]
Creazione di un report da zero [pagina 146]
3.2.2.1.1
Procedura
1.
2.
3.
4.
Immettere un Nome.
5.
Descrizione
6.
Selezionare un'Unit.
7.
Per poter creare un altro periodo, selezionare la casella di spunta Aggiungi e crea un altro periodo.
8.
Risultati
Limitazione
1.
Non consentito l'uso dei seguenti caratteri nei nomi dei report: / \ < > * " ? | ' % : + & ,
2.
Non possibile creare un nome report che termini con un punto, quale, ad esempio, report.
3.
Non possibile creare un nome report con due o pi punti consecutivi, quale, ad esempio, report..1
146
User Help
Manager Help
Informazioni correlate
Modifica delle impostazioni generali del report riguardanti descrizioni, posta elettronica, lingue e date di scadenza
[pagina 152]
Modifica del workflow predefinito [pagina 151]
3.2.2.1.2
Il sistema consente di creare un nuovo report da un report esistente con le seguenti modalit.
Per creare report in un determinato periodo, possibile copiare un singolo report in tale periodo.
Per creare report da un periodo esistente in un nuovo periodo, possibile utilizzare la funzione di Copia
tramite roll-forward di un periodo.
Per creare un report modello per un elevato numero di entit, possibile utilizzare i report come modelli dei
nuovi report.
Informazioni correlate
Visualizzazione di istanze per entit [pagina 149]
Creazione di un nuovo report da un modello [pagina 148]
Copia di tutti i report da periodo a periodo [pagina 148]
Creazione di un nuovo report da un report esistente nello stesso periodo [pagina 148]
User Help
Manager Help
147
3.2.2.1.2.1
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
6.
3.2.2.1.2.2
Procedura
1.
2.
Fare clic sul collegamento Periodi. Il sistema visualizza un elenco dei periodi esistenti.
3.
4.
5.
Immettere un Nome.
6.
Per selezionare la data di inizio, fare clic sull'icona del calendario accanto al campo Inizio validit.
7.
Per selezionare la data di fine, fare clic sull'icona del calendario accanto al campo Fine validit.
8.
3.2.2.1.2.3
Procedura
1.
2.
3.
4.
148
User Help
Manager Help
5.
Selezionare un Periodo.
6.
7.
Selezionare un'unit.
8.
Risultati
Il sistema ha creato un nuovo report sulla base di un report esistente utilizzato come modello.
3.2.2.1.2.4
Procedura
1.
2.
3.
Fare doppio clic sul report con le istanze che si intende visualizzare.
4.
Descrizione
Report
Nome
ID specifico
Visualizza l'identificatore univoco assegnato alla societ all'interno del gruppo, ad esempio , il co
dice societ nel sistema ERP.
Codice societ
XBRL
Visualizza il codice identificativo ufficiale per il reporting XBRL ai regolatori, ad esempio ,, il numero
identificativo di sicurezza della NYSE per il reporting SEC.
La scheda Istanze disponibile solo per report del tipo Gruppo. Se i report si basano su un'unit diversa da
Gruppo, la scheda non viene visualizzata.
5.
Selezionare l'icona della pagina iniziale per tornare all'elenco dei report.
3.2.2.2
Modifica di report
Una volta creato il report, possibile immettere una descrizione estesa, definire la data di scadenza dei capitoli,
determinare la cultura (lingua) e il tipo di notifica tramite posta elettronica oppure modificare il tipo di report o
workflow standard. inoltre possibile definire modelli per i vari tipi di documento utilizzati nel report e configurare
le impostazioni dei parametri per la generazione dell'intero report.
User Help
Manager Help
149
Gli utenti possono assegnare un'unit a un report, ma solo se gli utenti stessi sono assegnati all'unit. Un report
pu essere anche contrassegnato come modello per le entit.
Nota
solo i report di tipo Gruppo possono essere contrassegnati come modelli. Questa opzione non disponibile per
i report assegnati ad altre unit.
una volta che il workflow del report stato avviato e mostra lo stato In esecuzione, per potere modificare il nome,
la descrizione, il tipo e il periodo necessario arrestare il workflow. Una volta iniziata la modifica dei capitoli e
quando lo stato del workflow visualizzato nel report Capitoli in elaborazione, non possibile modificare il
workflow del report.
possibile eliminare soltanto i report con stato del workflow Inizializzazione o Arrestato e non contenenti capitoli
a cui si fa riferimento in altri report.
Per ulteriori informazioni sui workflow in SAP Disclosure Management, fare riferimento alla guida in linea
Generale.
Nota
Se manca un tipo di workflow specifico, contattare l'amministratore di SAP Disclosure Management.
Impostazioni internazionali
Una volta creato il report, possibile modificare la lingua per applicare le impostazioni regionali. Tali impostazioni
determinano i formati di data, ora e numeri.
150
User Help
Manager Help
Nota
Non possibile sovrascrivere un modello in SAP Disclosure Management; necessario eliminare il modello
esistente, quindi caricarlo nuovamente.
Nota
tutti i capitoli esistenti e i rispettivi contenuti verranno eliminati.
Informazioni correlate
Eliminazione di un report [pagina 153]
Modifica di un parametro preconfigurato [pagina 169]
Caricamento di un modello di documento [pagina 152]
Modifica delle impostazioni generali del report riguardanti descrizioni, posta elettronica, lingue e date di scadenza
[pagina 152]
Modifica del workflow predefinito [pagina 151]
3.2.2.2.1
Procedura
1.
2.
Fare clic sul collegamento Report. Il sistema visualizza un elenco dei report esistenti.
User Help
Manager Help
151
Se necessario, utilizzare gli elenchi Filtro e Periodo per limitare la quantit di report visualizzati.
3.
4.
5.
6.
Nota
possibile selezionare solo un workflow attivo. Il sistema carica il nuovo workflow nel report.
7.
Fare clic sull'icona della pagina iniziale per tornare all'elenco dei report.
3.2.2.2.2
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Per selezionare la data di completamento del report, fare clic sull'icona del calendario (
Impostare la data di scadenza dei capitoli su.
7.
Se necessario, aggiungere una Descrizione e selezionare un'impostazione internazionale lingua nel campo
Impostazioni locali.
8.
3.2.2.2.3
) accanto al campo
Procedura
1.
2.
152
User Help
Manager Help
3.
4.
5.
Consultare l'elenco di Modelli disponibili dei formati dei tipi di report consentiti per cui possibile caricare file
modello.
Se non ancora stato caricato alcun modello, il sistema indica Nessuno accanto alla descrizione del formato.
Nota
non possibile sovrascrivere un modello in SAP Disclosure Management; necessario eliminare il modello
esistente e quindi caricarlo nuovamente.
6.
7.
8.
3.2.2.2.4
Eliminazione di un report
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Risultati
Il report stato eliminato.
Nota
il report non pu essere eliminato se si tratta di un modello e se il report stato utilizzato per la creazione di
istanze. Tuttavia, possibile disattivare l'opzione Modello per entit per limitare l'utilizzo futuro del report come
modello.
User Help
Manager Help
153
3.2.3
Cestino
Quando si elimina un capitolo, quest'ultimo non viene eliminato definitivamente, ma piuttosto archiviato nel
cestino. possibile ripristinare i capitoli eliminati per errore.
L'elenco Cestino mostra i capitoli eliminati non ancora rimossi definitivamente. possibile visualizzare il periodo e
il report di appartenenza del capitolo, nonch la sua dimensione e la data e l'autore dell'eliminazione.
3.2.3.1
Ripristino di un report
Procedura
1.
2.
3.
Suggerimento
per selezionare tutti i capitoli visualizzati, fare clic sulla casella di spunta accanto a Periodo nell'intestazione
della colonna.
4.
3.2.3.2
Procedura
1.
2.
3.
Suggerimento
per selezionare tutti i capitoli visualizzati, fare clic sulla casella di spunta accanto a Periodo nell'intestazione
della colonna.
4.
5.
154
User Help
Manager Help
3.3
Un workflow in SAP Disclosure Management descrive il ciclo di vita standard di un report, che inizia con la
creazione della struttura del report, continua con la modifica dei capitoli e si conclude con la finalizzazione del
contenuto del report consolidato. Un workflow una caratteristica obbligatoria di un report e dei relativi capitoli.
Ogni workflow in SAP Disclosure Management dispone di cinque stati ben definiti. I primi tre stati, Inizializzazione,
In esecuzione e Arrestato, sono determinati da azioni dirette a livello di report. Questa sezione illustra le seguenti
azioni dirette eseguite sul workflow:
AVVIA
ARRESTA
REIMPOSTA
Gli stati Capitoli in elaborazione e Report in elaborazione sono impostati indirettamente eseguendo un'attivit a
livello del passaggio del workflow. Per ulteriori informazioni sui workflow, fare riferimento alla guida in linea
Generale.
L'azione AVVIA
Una volta creati i report e i capitoli, necessario avviare il workflow (lo stato passa da Inizializzazione a In
esecuzione) per rendere la struttura visibile agli altri utenti coinvolti (lettori, editor) e consentire la revisione della
struttura e dei workflow assegnati prima di consentire la modifica dei documenti. SAP Disclosure Management
offre le seguenti funzioni per l'azione di avvio del workflow:
Avvio del workflow configurato a livello di report: questa azione modifica lo stato dei capitoli che ereditano il
workflow del report. L'avvio a livello di report non avvia automaticamente eventuali workflow personali nei
livelli secondari. I workflow nelle sottosezioni del capitolo devono essere avviati separatamente.
Avvio del workflow configurato a livello di capitolo: questa azione avvia i workflow a livello di capitolo. I
workflow personali a livello di capitolo possono essere avviati soltanto dopo l'avvio del workflow del report.
Avvio di tutti i workflow con stato Inizializzazione configurati a livello di report: questa funzione consente una
modifica di massa. Riguarda i report filtrati con stato del workflow Inizializzazione e con capitoli che ereditano
il workflow dal livello di report. I workflow nei livelli inferiori al workflow del capitolo devono essere avviati
separatamente.
L'azione ARRESTA
Arrestare i workflow per apportare modifiche alla struttura o alle impostazioni del workflow. Una volta applicate
tutte le modifiche, necessario avviare nuovamente il workflow.
User Help
Manager Help
155
L'azione REIMPOSTA
Questa azione reimposta lo stato del workflow su Inizializzazione. SAP Disclosure Management offre le seguenti
funzioni per l'azione Reimposta del workflow:
Reimposta tutti i workflow configurati a livello di report e di capitolo: questa azione reimposta tutti i workflow
di un report. Modifica lo stato di tutti i workflow dei capitoli su Inizializzazione, a prescindere che il workflow
sia ereditato o configurato a livello di capitolo.
Reimposta il workflow del capitolo: questa azione reimposta il workflow locale del capitolo selezionato e dei
suoi eventuali sottocapitoli. Non possibile reimpostare il workflow di un capitolo che eredita solo il workflow
dal report.
La reimpostazione di un workflow implica la riapertura di tutti i documenti collegati ai capitoli o ai report e la loro
reimpostazione sullo stato del passaggio iniziale del workflow (Aperto nel workflow predefinito). Tutti i documenti
riaperti devono essere eseguiti attraverso gli stati e i passaggi del workflow richiesti, fino al raggiungimento dello
stato finale del workflow. Ci deve essere tenuto in considerazione durante la revisione del documento
consolidato e l'individuazione delle modifiche da applicare.
Affinch le correzioni vengano applicate ai capitoli che costituiscono il report, necessario reimpostare il report e
tutti i capitoli. In caso contrario, le correzioni verranno applicate esclusivamente a livello di report e, in un secondo
passaggio, alla versione del capitolo del periodo successivo.
Informazioni correlate
Amministrazione dei report [pagina 144]
3.3.1
Procedura
1.
2.
3.
Selezionare il report.
4.
5.
Nella scheda Workflow, fare clic su Avvia, accanto all'elenco Stato, per avviare il workflow.
Risultati
Lo stato del workflow cambia in In esecuzione. Il sistema visualizza il pulsante Arresta, che consente, se
necessario, di interrompere il workflow.
156
User Help
Manager Help
3.3.2
Procedura
1.
2.
Fare clic sul collegamento Report. Il sistema visualizza un elenco dei report esistenti.
Se necessario, utilizzare gli elenchi Filtro e Periodo per limitare la quantit di report visualizzati.
3.
Selezionare il report.
4.
5.
Nella scheda Workflow, effettuare una delle seguenti operazioni per avviare il workflow del capitolo nella
sezione inferiore della schermata:
Per avviare i workflow di tutti i capitoli elencati non ancora avviati, fare clic su Avvia tutti i workflow.
Risultati
Lo stato dei capitoli cambia in In esecuzione.
3.3.3
Procedura
1.
2.
3.
Fare clic su Avvia tutti i workflow per avviare i workflow inizializzati in tutti i report visualizzati.
4.
User Help
Manager Help
157
3.3.4
Procedura
1.
2.
3.
Selezionare il report.
4.
5.
6.
Per arrestare il workflow del report e tutti i workflow definiti a livello di capitolo, fare clic su Arresta
accanto al campo Stato a livello del report. Lo stato a livello di report e di capitolo cambia in Arrestato.
Per arrestare il workflow a livello di un capitolo specifico, fare clic su Arrestaa livello di tale capitolo. Lo
stato del capitolo cambia in Arrestato.
3.3.5
Procedura
1.
2.
3.
Selezionare il report.
4.
5.
Risultati
Il sistema reimposta tutti i workflow del report sullo stato Inizializzazione.
158
User Help
Manager Help
3.3.6
Procedura
1.
2.
3.
Selezionare il report.
4.
5.
Risultati
Lo stato del workflow cambia in Inizializzazione.
3.4
Una volta creato un report, necessario creare una struttura del report con capitoli e sottocapitoli. possibile
caricare la struttura del capitolo e modificare i dati anagrafici dei capitoli creati automaticamente oppure creare
manualmente i capitoli e i dati anagrafici. Nel secondo caso, possibile configurare il capitolo da zero oppure
collegarlo ad altri report.
Prima di iniziare la struttura del report, dovrebbero essere state raccolte tutte le informazioni necessarie per la
configurazione di una struttura, come ad esempio se il report debba visualizzare workflow diversi a livello di
capitolo.
Messaggio di avvertimento
Non possibile creare capitoli quando lo stato del workflow Report in elaborazione.
3.4.1
Creazione di capitoli
User Help
Manager Help
159
Tipi di capitolo
I tipi di capitolo definiti in SAP Disclosure Management sono i seguenti:
Standard
Questi capitoli sono gestiti separatamente. SAP Disclosure Management supporta i seguenti tipi di contenuto
per i capitoli standard:
Word ML (.WordML)
XML (.xml)
Nota
I tipi di contenuto disponibili sono determinati dal tipo di report precedentemente assegnato al report.
Collegamento
Questi capitoli non contengono testo o dati, ma fanno soltanto riferimento a un altro capitolo. I dati anagrafici
e i documenti dei capitoli collegati sono gestiti esclusivamente nel report originale. possibile creare un
collegamento a un singolo capitolo o a una struttura di report con capitoli e sottocapitoli. Questa funzione
consente di utilizzare lo stesso capitolo in vari report. La pagina di copertina, ad esempio, un singolo
capitolo ed utilizzata come primo capitolo in vari report.
Quando si aggiungono ulteriori sottocapitoli al capitolo collegato a un report, anche tali sottocapitoli
appariranno come collegamenti.
Nota
Non possibile creare un collegamento a un capitolo collegato.
Senza contenuto
Questi capitoli non contengono testo; vengono utilizzati come elementi della struttura nella struttura del
report, ad esempio capitoli cartella che contengono capitoli.
Copia collegata
Questi capitoli contengono il contenuto copiato dal capitolo selezionato. Il contenuto copiato pu essere
utilizzato come base a cui aggiungere le proprie modifiche. Il nuovo capitolo e il capitolo di origine vengono
gestiti indipendentemente l'uno dall'altro.
Durante la modifica del capitolo, possibile visualizzare il capitolo di origine o utilizzare la funzione Copia
contenuto per copiare nuovamente il contenuto originale dal capitolo di origine al capitolo corrente.
Collegato XBRL
Questi capitoli contengono soltanto collegamenti a documenti Microsoft Office Word.
Nota
possibile collegare soltanto i documenti in formato .docx.
160
User Help
Manager Help
Quando lo stato del workflow a livello principale (report o capitolo) impostato su Inizializzazione o Arrestato,
possibile terminare l'ereditariet a livello secondario e modificare il workflow predefinito. Se lo stato del
workflow a livello principale impostato su In esecuzione, necessario arrestare questo workflow prima di
poter modificare il workflow nei livelli secondari.
Se il workflow a livello principale stato avviato e i capitoli assegnati a questo workflow sono gi stati
modificati (stato del workflow Capitoli in elaborazione), non possibile modificare il workflow a livello
secondario.
Informazioni correlate
Arresto del workflow di un report o di un capitolo [pagina 158]
3.4.1.1
Creazione di un capitolo
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, fare clic sulla scheda Report e selezionare un Periodo e un Report.
Nota
se si tratta di un nuovo report, il sistema visualizza un messaggio di avvertimento che comunica all'utente
che non ancora presente alcun capitolo.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il livello della struttura ad albero del report in cui si intende aggiungere il
capitolo.
3.
4.
Nella finestra di dialogo Nuovo capitolo, selezionare Standard dall'elenco Tipo di capitolo.
5.
6.
Nota
la selezione dei tipi di contenuto determinata dal tipo di report.
7.
Se il contenuto del capitolo deve essere visualizzato come provider di dati nella finestra di dialogo di
selezione dell'origine dati (impostazione predefinita per i file Excel), selezionare la casella di spunta.
User Help
Manager Help
161
Se il contenuto del capitolo non deve essere utilizzato come provider di dati (impostazione predefinita per
i file Word e PPT), deselezionare la casella di spunta.
8.
Per creare un altro capitolo dopo questo, selezionare la casella di spunta Aggiungi e crea un altro capitolo.
9.
Fare clic su Aggiungi capitolo per salvare le impostazioni. Il nuovo capitolo viene visualizzato nella struttura del
report all'interno dell'area di navigazione.
Il capitolo eredita la data di scadenza e le impostazioni del workflow dal livello principale a cui assegnato.
Risultati
Limitazione
1.
Non consentito l'uso dei seguenti caratteri nei nomi dei capitoli: / \ < > * " ? | ' % : + & ,
2.
Non possibile creare un nome capitolo che termini con un punto, quale, ad esempio, capitolo.
3.
Non possibile creare un nome capitolo con due o pi punti consecutivi, quale, ad esempio, capitolo..1
Informazioni correlate
Selezione del workflow di un capitolo [pagina 163]
Modifica della data di scadenza di un capitolo [pagina 167]
Impostazione di un capitolo sullo stato inattivo [pagina 167]
Modifica del tipo di contenuto del capitolo [pagina 168]
3.4.1.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, fare clic sulla scheda Report e selezionare un Periodo e un Report.
Nota
se si tratta di un nuovo report, il sistema visualizza un messaggio di avvertimento che comunica all'utente
che non ancora presente alcun capitolo.
2.
3.
Selezionare il livello all'interno della struttura ad albero del report in cui si intende aggiungere il capitolo.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Nuovo capitolo, selezionare Collega dall'elenco Tipo di capitolo.
6.
Dall'elenco Periodo, selezionare il periodo del report che contiene i capitoli da collegare.
7.
Dall'elenco Report, selezionare il report che contiene i capitoli da collegare. Il sistema visualizza l'intera
struttura del report selezionato.
162
).
User Help
Manager Help
8.
9.
Per creare un altro capitolo dopo questo, selezionare la casella di spunta Aggiungi e crea un altro capitolo.
Nota
per eliminare un capitolo collegato, fare clic sull'icona Elimina capitolo selezionato nell'intestazione della
struttura di navigazione.
3.4.1.3
Procedura
1.
2.
Nota
se si tratta di un nuovo report, il sistema visualizza un messaggio di avviso che comunica all'utente che non
ancora presente alcun capitolo.
3.
Nella scheda Generale, selezionare il capitolo o il report di cui si intende visualizzare il workflow.
4.
Risultati
Il sistema visualizza un diagramma di flusso dei passaggi del workflow assegnato. Le informazioni contenute nei
campi Stato e Nome indicano se il workflow stato ereditato da un documento principale o se il capitolo ne
possiede uno proprio.
3.4.1.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, fare clic sulla scheda Report e selezionare un Periodo e un Report.
User Help
Manager Help
163
Nota
se si tratta di un nuovo report, il sistema visualizza un messaggio di avvertimento che comunica all'utente
che non ancora presente alcun capitolo.
2.
Nella scheda Generale, fare clic sul capitolo per cui si intende modificare il workflow.
3.
4.
Fare clic sul collegamento Interrompi ereditariet nella barra delle informazioni colorata.
La barra cambia colore e visualizza un nuovo collegamento per l'annullamento dell'interruzione. I campi sopra
la figura sono ora abilitati.
5.
Nota
possibile selezionare solo i workflow attivi. necessario avviare il workflow del capitolo
indipendentemente dal workflow a livello di report.
Risultati
Nota
per reimpostare l'ereditariet del workflow, fare clic sul collegamento Annulla interruzione ereditariet nella
barra delle informazioni colorata.
Informazioni correlate
Avvio del workflow di un capitolo [pagina 157]
3.4.1.5
possibile importare un file XML che definisca una struttura report completa, invece di creare ciascun capitolo
manualmente.
possibile caricare un file XML solo quando lo stato del workflow Inizialeo Arrestato.
Quando si carica un file XML, il sistema verifica la validit della struttura del report. Se il file XML contiene errori, il
sistema comunica l'elemento in cui si sono verificati gli errori.
Messaggio di avvertimento
Quando si carica un file XML, quest'ultimo sovrascrive qualsiasi struttura esistente e tutti i capitoli esistenti
vengono eliminati.
164
User Help
Manager Help
Nota
valutare se i tipi di contenuto del file XML sono consentiti dal tipo di report.
Il seguente esempio mostra la definizione di un nodo privo di contenuto:
<chapter>
<name>Folder</name>
<chaptertype>noncontent</chaptertype>
<contenttype>empty<contenttype>
</chapter>
Nell'elemento <chaptertype>, sono consentiti i seguenti valori:
Tabella 7:
Valore
Descrizione
standard
noncontent
Descrizione
doc
wordml
docx
Microsoft Word
ppt
pptx
Microsoft PowerPoint
xls
xlsx
Microsoft Excel
xsd
Schema XML
xml
ixbrl
xbrl
User Help
Manager Help
165
Valore
Descrizione
zip
Tassonomia XBRL
Esempio
Il seguente esempio mostra un file XML che definisce due capitoli, il secondo dei quali ha due sottocapitoli.
<chapters>
<chapter>
<name>Chapter 1</name>
<chaptertype>standard</chaptertype>
<contenttype>docx</contenttype>
</chapter>
<chapter>
<name>Chapter 2</name>
<chaptertype>noncontent</chaptertype>
<contenttype>empty</contenttype>
<chapter>
<name>Subchapter A</name>
<chaptertype>standard</chaptertype>
<contenttype>xlsx</contenttype>
</chapter>
<chapter>
<name>Subchapter B</name>
<chaptertype>standard</chaptertype>
<contenttype>pptx</contenttype>
</chapter>
</chapter>
</chapters>
3.4.1.5.1
Procedura
1.
2.
3.
Selezionare il report.
4.
5.
Nella scheda Importa, fare clic su Sfoglia per passare al file XML.
6.
7.
166
User Help
Manager Help
8.
3.4.2
Modifica di capitoli
possibile modificare i dati anagrafici dei capitoli e spostare i capitoli all'interno della struttura ad albero del
report indipendentemente dalla presenza o meno di documenti allegati, purch lo stato del workflow non sia
impostato su Report in elaborazione.
3.4.2.1
Contesto
Una volta creato il report, definire una data di scadenza per il completamento del capitolo a livello di report. I
capitoli ereditano tale data come valore predefinito, che pu comunque essere modificato singolarmente per
ciascun capitolo.
Per modificare la data di scadenza di un capitolo:
Procedura
1.
2.
3.
Nella scheda Generale, fare clic sul capitolo in cui si intende modificare i dati anagrafici.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Modifica capitolo, selezionare la data di scadenza facendo clic sull'icona del
calendario (
6.
3.4.2.2
Contesto
Per impostazione predefinita, i nuovi capitoli vengono impostati sullo stato attivo. possibile modificare questa
impostazione cambiandola in inattivo, modificando i dati anagrafici del capitolo. I capitoli possono essere
disabilitati, ad esempio, quando si desidera che vengano gestiti dai redattori in un secondo momento o se devono
essere ignorati durante la creazione del report.
User Help
Manager Help
167
Il sottocapitolo eredita lo stato inattivo dal livello principale. Se si sposta un sottocapitolo da una diramazione
disattivata a una diramazione attiva, il sottocapitolo viene automaticamente attivato. Se si allega un capitolo
attivo a un capitolo disattivato, utilizzandolo come sottocapitolo, quest'ultimo viene automaticamente disattivato.
Per impostare un capitolo sullo stato inattivo:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, fare clic sul capitolo per cui si intende modificare i dati anagrafici.
3.
4.
5.
3.4.2.3
Contesto
Se il capitolo contiene gi un documento, alla modifica del tipo di contenuto tale documento e tutte le rispettive
revisioni vengono eliminati.
Per modificare il tipo di contenuto di un capitolo:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, fare clic sul capitolo per cui si intende modificare i dati anagrafici.
3.
4.
Nella finestra di dialogo Modifica capitolo, fare clic sul collegamento Modifica a sinistra dell'elenco Tipo di
contenuto. Il sistema visualizza una finestra di dialogo in cui richiede la conferma della modifica del tipo di
contenuto e delle rispettive conseguenze correlate.
5.
6.
7.
Informazioni correlate
Creazione di capitoli [pagina 159]
168
User Help
Manager Help
3.4.2.4
Contesto
SAP Disclosure Management dotato di parametri preconfigurati per i vari tipi di report. Il sistema applica i
parametri separatamente al report e ai capitoli. I parametri non vengono ereditati dal report a livello di capitolo e
devono essere gestiti separatamente per ciascun livello.
Da ricordare
Le impostazioni a livello di capitolo sono prioritarie riespetto alle impostazioni a livello di report.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
4.
Nota
per applicare un modello differente per un tipo di output, immettere il nome file (comprensivo di
estensione) del modello desiderato nel campo Nome modello.
5.
3.4.2.5
Eliminazione di un capitolo
Contesto
possibile eliminare solo i capitoli che mostrano lo stato del passaggio iniziale del workflow (ad esempio Aperto
nel workflow predefinito basato sul principio del doppio controllo) e che non sono capitoli collegati in altri report.
possibile eliminare capitoli collegati in qualsiasi fase, ma non il capitolo originale.
Per eliminare un capitolo:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, fare clic sulla scheda Report e selezionare un Periodo e un Report.
User Help
Manager Help
169
2.
Nella scheda Generale, fare clic sul capitolo che si intende eliminare.
3.
4.
3.4.3
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, fare clic sulla scheda Report e selezionare un Periodo e un Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il capitolo che si desidera spostare all'interno della struttura del report.
Le frecce contenute nell'intestazione della struttura di navigazione indicano i possibili spostamenti:
Opzione
Descrizione
Sposta in alto di una posizione nello stesso livello.
Sposta in basso di una posizione nello stesso livello.
Sposta all'esterno di un livello.
Sposta all'interno di un livello.
Una freccia inattiva indica che la funzione non disponibile a questo livello per l'elemento selezionato.
3.
3.5
L'accesso ai livelli della struttura e ai rispettivi documenti e attivit regolato dalle condizioni del workflow e dalle
impostazioni delle autorizzazioni dell'utente. L'amministratore di sistema imposta le condizioni globali del
workflow e le autorizzazioni globali dell'utente nel sistema. SAP Disclosure Management consente agli utenti di
influire sulle impostazioni globali attraverso l'utilizzo di impostazioni aggiuntive a livello di report o di capitolo. Non
necessario che gli utenti abbiano ruoli assegnati nei dati anagrafici.
I ruoli vengono assegnati a livello di report e/o di capitolo dal gestore dei report. Il gestore determina chi
autorizzato a elaborare un documento e a eseguire le attivit del workflow. Per ulteriori informazioni su
autorizzazioni, ruoli e permessi, consultare la guida in linea Generale.
170
User Help
Manager Help
capitoli. Le attivit correlate alle autorizzazioni vengono eseguite a livello sia di report che di capitolo. Le attivit
correlate alle condizioni del workflow vengono eseguite solo a livello di capitolo, poich la scheda Condizioni del
workflow disponibile solo a tale livello.
Per una panoramica completa sulle schede disponibili nel sistema, consultare la guida in linea Generale.
Autorizzazioni
Le autorizzazioni determinano l'accesso ai capitoli e ai report per la visualizzazione, la modifica e l'annullamento
delle modifiche; influiscono indirettamente sulla gestione delle attivit dei workflow, poich limitano il diritto di
esecuzione di un'attivit del workflow direttamente o tramite ruoli.
Inoltre, possibile determinare l'accesso al report al fine di: gestire, bloccare, annullare tutti i capitoli, sbloccare,
modificare per il salvataggio e inviare.
Se gli utenti dispongono gi di diritti globali, possibile assegnare requisiti di autorizzazione aggiuntivi a livello di
report e di capitolo. Se gli utenti sono privi di autorizzazioni globali, i diritti di accesso vengono tutti determinati a
livello di report e di capitolo. Tali autorizzazioni specifiche del livello sono definite locali.
possibile aggiungere utenti e definirne i diritti di accesso locali o incrementare i diritti degli utenti esistenti.
inoltre possibile limitare i diritti globali esistenti nella scheda Autorizzazioni capitolo entit.
Fintantoch lo stato del workflow del livello principale impostato su Inizializzazione o In esecuzione,
possibile interrompere l'eredit dei livelli secondari e modificare le condizioni del workflow.
Se il workflow del livello principale impostato su In esecuzione, per poter modificare le condizioni del
workflow nei livelli secondari occorre innanzitutto arrestare il workflow.
Informazioni correlate
Arresto del workflow di un report o di un capitolo [pagina 158]
User Help
Manager Help
171
3.5.1
A livello del report, possibile definire requisiti di autorizzazione aggiuntivi, che vengono ereditati da tutti i capitoli
collegati.
Nota
Le autorizzazioni ereditate possono essere annullate dalle autorizzazioni definite a livello del capitolo.
3.5.1.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
Nella scheda Autorizzazioni, selezionare una voce nell'elenco Utenti dotati di autorizzazioni.
4.
Nell'elenco Autorizzazioni assegnate, deselezionare le caselle di spunta relative ai ruoli che si intende
eliminare per l'utente selezionato.
5.
3.5.1.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
4.
5.
Selezionare le caselle di spunta dei ruoli che si intende assegnare localmente all'utente selezionato.
6.
172
User Help
Manager Help
3.5.1.3
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il livello di report per cui si desidera configurare l'accesso.
3.
4.
Da ricordare
Non possibile modificare la selezione dei ruoli globali.
Il sistema visualizza l'elenco Autorizzazioni assegnate, una panoramica dei ruoli esistenti con le autorizzazioni
correlate a livello di capitolo e di report.
5.
Selezionare le caselle di spunta dei ruoli aggiuntivi che si intende assegnare localmente all'utente selezionato.
6.
Nota
se non si dispone dei diritti necessari per la modifica delle autorizzazioni utente, tali autorizzazioni possono
solo essere visualizzate.
3.5.2
Le autorizzazioni e le condizioni del workflow per i capitoli vengono ereditate dal livello principale a cui
appartengono i capitoli. Per consentire la personalizzazione di autorizzazioni e condizioni del workflow a un livello
secondario, necessario terminare l'ereditariet. Le autorizzazioni e le condizioni del workflow a livello di capitolo
hanno la priorit sulle impostazioni dei livelli principali a cui assegnato il capitolo.
Contattare l'amministratore di sistema per informazioni dettagliate sul workflow, compresi i passaggi, le attivit e
le condizioni, che possibile utilizzare per consentire la corretta assegnazione delle condizioni specifiche del
capitolo.
Informazioni correlate
Gestione degli accessi a report e capitoli [pagina 170]
User Help
Manager Help
173
3.5.2.1
Contesto
possibile definire condizioni aggiuntive sul ruolo o sull'ID utente per ciascuna attivit del workflow del capitolo.
Tali condizioni richiedono da parte di chi esegue un'attivit per il passaggio del workflow il possesso del ruolo e
dell'autorizzazione definiti a livello del workflow dall'amministratore di sistema, nonch il possesso del ruolo e
dell'ID utente definiti a livello di capitolo dal gestore dei report.
Esempio 1: possibile assegnare due o pi utenti a un'attivit che abbia come requisito l'attivazione del passaggio
successivo solo al termine dell'esecuzione dell'attivit da parte di tutti gli utenti.
Esempio 2: possibile assegnare un ruolo di controllo come condizione aggiuntiva all'attivit di approvazione,
cosicch il passaggio successivo venga attivato solo se il sistema di controllo assegna uno stato di approvazione.
Per aggiungere un'autorizzazione locale per un utente a livello di capitolo:
Procedura
1.
2.
3.
Nella schedaAutorizzazioni, fare clic sul collegamento Interrompi ereditariet nella barra delle informazioni
colorata.
La barra cambia colore e visualizza un nuovo collegamento per l'interruzione dell'ereditariet. Nell'elenco
Utenti dotati di autorizzazioni, il sistema mostra gli utenti esistenti e le rispettive autorizzazioni e indica il tipo
di autorizzazione di ciascun utente.
4.
5.
6.
Selezionare le caselle di spunta dei ruoli che si intende assegnare localmente all'utente selezionato.
7.
Informazioni correlate
Verifica e aggiunta di autorizzazioni locali per gli utenti esistenti a livello di report [pagina 173]
3.5.2.2
174
User Help
Manager Help
Gli amministratori possono selezionare un utente e concedergli autorizzazioni su tutti i capitoli comuni dei
report di un dato periodo.
Alla selezione di un periodo o di un utente, viene visualizzato un elenco di tutti i capitoli comuni e dei rispettivi
ruoli.
I ruoli assegnati a ciascun utente o capitolo comune vengono visualizzati con una casella di spunta
selezionata.
Gli amministratori possono assegnare nuovi ruoli selezionando la casella di spunta accanto al ruolo e al
capitolo comune e facendo clic su Invia.
Se un utente invia le autorizzazioni per i capitoli comuni, le autorizzazioni dei sottocapitoli non vengono pi
ereditate e le autorizzazioni per i capitoli vengono impostate localmente.
3.5.2.3
Contesto
Quando si stabiliscono le autorizzazioni e le condizioni da eliminare, importante distinguere tra la necessit di
eliminare tutte le autorizzazioni e condizioni assegnate localmente e la necessit di eliminare le autorizzazioni
locali di un utente specifico.
Per eliminare le autorizzazioni locali assegnate a livello di un capitolo:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
Nella schedaAutorizzazioni, fare clic sul collegamento Annulla interruzione ereditariet nella barra delle
informazioni colorata.
La barra cambia colore e visualizza il collegamento per l'interruzione dell'ereditariet.
Messaggio di avvertimento
vengono eliminate tutte le autorizzazioni locali a livello di capitolo. Se si fa clic nuovamente sul
collegamento, le autorizzazioni locali non vengono ripristinate.
Informazioni correlate
Eliminazione di autorizzazioni utente locali a livello di report [pagina 172]
User Help
Manager Help
175
3.5.2.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
4.
Fare clic sul collegamento Interrompi ereditariet nella barra delle informazioni colorata.
La barra cambia colore e visualizza un nuovo collegamento per l'interruzione dell'ereditariet.
5.
Per ciascuna attivit da modificare, fare clic sul collegamento Visualizza, per scoprire se ci sono gi condizioni
definite a livello di capitolo.
La tabella Condizioni personalizzate disponibili elenca gli ID e i ruoli utente di cui deve disporre, in aggiunta al
ruolo e alle autorizzazioni definiti a livello di workflow, chi esegue l'attivit.
6.
7.
All'utente stato assegnato il ruolo necessario: se si seleziona questa opzione, l'attivit deve essere
eseguita da un utente assegnato a un ruolo specifico. Non appena un utente esegue l'azione, il workflow
passa al passaggio successivo.
Determinato utente: se si seleziona questa opzione, l'attivit deve essere eseguita da un utente specifico.
Nota
se si specificano pi utenti, l'attivit deve essere eseguita da ciascun utente specificato. Il workflow
passa al passaggio successivo solo dopo che tutti gli utenti specificati hanno eseguito l'attivit.
8.
9.
b.
Nella finestra di dialogo Ricerca ruoli (all'utente stato assegnato il ruolo necessario) o Ricerca utenti
(determinato utente), selezionare la voce desiderata dall'elenco.
Risultati
Il sistema aggiunge il ruolo o l'utente alla tabella Condizioni personalizzate disponibili.
176
User Help
Manager Help
3.5.2.5
Prerequisiti
Il workflow del report non deve essere stato avviato. Se gi stato avviato, la modifica di qualsiasi impostazione
richiede innanzitutto la reimpostazione del workflow del report.
Contesto
possibile stabilire che un qualsiasi passaggio del workflow di un determinato capitolo deve essere eseguito da
pi utenti prima che il workflow giunga al passaggio successivo. Questa funzione viene spesso utilizzata per
l'attivit Approva per i capitoli che richiedono l'approvazione di pi utenti.
Nota
se uno degli utenti configurati non pu approvare un capitolo, ad esempio perch si ammala improvvisamente,
non possibile immettere un sostituto.
Se il workflow bloccato, gli amministratori possono disattivare l'utente malato nell'amministrazione utente. Il
sistema rimuove gli utenti disattivati dal processo di approvazione. Di conseguenza, l'approvazione di questo
utente non pi necessaria per passare al passaggio successivo.
Procedura
1.
2.
3.
4.
Se il documento eredita condizioni personalizzate del workflow dal proprio documento principale,
necessario interrompere l'ereditariet.
5.
Selezionare un'attivit per cui si desidera configurare pi approvatori (ad esempio, l'attivit Approva) e fare
clic su Visualizza.
6.
Aggiungere un utente.
Nella finestra di dialogo Nuova condizione personalizzata, selezionare il tipo Determinato utente.
Per informazioni sulla ricerca degli utenti, consultare Verifica e modifica delle condizioni per le attivit dei
passaggi del workflow [pagina 176].
7.
Ripetere il passaggio 6 per ciascun utente aggiuntivo la cui approvazione deve essere obbligatoria per questo
passaggio.
User Help
Manager Help
177
Risultati
Il workflow passer al passaggio successivo solo una volta che tutti gli utenti configurati per questo passaggio
l'avranno approvato.
3.5.2.6
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
Nella scheda Condizioni del workflow, fare clic sul collegamento Visualizza dell'attivit del passaggio richiesta,
per sapere se sono gi state definite condizioni a livello di capitolo.
4.
5.
3.5.2.7
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
3.
Nella schedaCondizioni del workflow, fare clic sul collegamento Annulla interruzione ereditariet nella barra
delle informazioni colorata.
Risultati
La barra cambia colore e visualizza il collegamento per l'interruzione dell'ereditariet.
Messaggio di avvertimento
Tutte le condizioni locali a livello di capitolo vengono eliminate definitivamente.
178
User Help
Manager Help
3.6
3.6.1
Il sistema consente la generazione di report in diverse fasi a seconda delle impostazioni di configurazione.
User Help
Manager Help
179
3.6.1.1
Procedura
1.
In SAP BusinessObjects Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda
Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare l'oggetto da modificare nella struttura ad albero del report.
3.
Selezionare Modifica.
3.6.1.2
Generazione di un report
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
Nota
se si tratta di un nuovo report, il sistema visualizza un messaggio di avvertimento che comunica all'utente
che non ancora presente alcun capitolo.
2.
180
Nella scheda Generale, selezionare il livello del report all'interno della struttura ad albero del report.
User Help
Manager Help
3.
4.
5.
6.
Informazioni correlate
Selezione di un capitolo o di un report nella scheda Generale [pagina 180]
3.6.1.3
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
4.
Se il capitolo selezionato ha dei sottocapitoli, selezionare una delle seguenti opzioni nella finestra di dialogo
Anteprima:
Per visualizzare l'anteprima di un documento che mostra solo il contenuto del livello selezionato,
selezionare Solo capitolo corrente.
Per visualizzare l'anteprima di un documento che mostra il contenuto del capitolo selezionato e di tutti i
rispettivi sottocapitoli, selezionare Con sottocapitoli.
5.
6.
User Help
Manager Help
181
3.6.1.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
4.
3.6.1.5
Contesto
Per ciascun documento possibile visualizzare una cronologia che mostra tutte le azioni eseguite sul documento
indipendentemente, a prescindere che quest'ultimo sia stato modificato o no durante l'azione. possibile
segnalare le modifiche apportate al documento utilizzando le revisioni.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il livello richiesto (report/capitolo) nella struttura ad albero del report. I
dettagli del livello vengono visualizzati nell'area di lavoro.
3.
Descrizione
Revisione
Azione
Visualizza l'azione eseguita sul documento o lo stato del passaggio, a prescindere che il contenuto del docu
mento sia stato modificato o no.
Utente
Data
182
User Help
Manager Help
Informazioni correlate
Controllo delle modifiche di un documento [pagina 186]
3.6.2
Il contenuto qualitativo del documento del report viene modificato nell'applicazione Microsoft Office
corrispondente. Dato che il documento di report consolidato non contiene alcun dato collegato, si modifica il testo
tramite gli strumenti standard dell'applicazione correlata.
In questa sezione vengono illustrate le modalit di estrazione e archiviazione del report consolidato e la funzione
di tracciamento e confronto dei dati qualitativi e quantitativi.
Nota
Prima di modificare un report consolidato, necessario avere iniziato l'attivit a livello di report e avere
generato il documento consolidato.
3.6.2.1
Contesto
Per modificare un documento, necessario innanzitutto estrarlo da SAP Disclosure Management. Per salvare il
documento SAP Disclosure Management, necessario averlo archiviato. Un documento estratto bloccato per la
modifica. Solo gli utenti con certi diritti di amministratore possono annullare un'estrazione e interrompere la
connessione tra l'utente che effettua la modifica e il documento. Una volta approvato, non pi possibile
modificare o estrarre il documento.
Da ricordare
In Microsoft Word e Microsoft Excel, il menu di Disclosure Management consente di salvare e chiudere un
documento senza archiviarlo. Tuttavia, i documenti PowerPoint rimangono estratti se non si utilizzano i
pulsanti appropriati nel menu Disclosure Management.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
User Help
Manager Help
183
4.
5.
Una volta completate le modifiche, nella barra degli strumenti di Disclosure Management, fare clic su Applica
modifiche per salvare e archiviare il documento in SAP Disclosure Management.
Si consiglia di non utilizzare l'opzione Office standard Salva per salvare il documento.
Nel caso di Word ed Excel, se si salva il documento utilizzando l'opzione
ma il documento rimarr bloccato in SAP Disclosure Management.
File
6.
Nella finestra di dialogo Commento di archiviazione, immettere un Commento per spiegare ed elencare le
modifiche apportate.
Il commento verr visualizzato nella panoramica delle revisioni e sar utile per identificare la revisione
corretta.
7.
Selezionare una delle seguenti opzioni per indicare il passaggio successivo dopo l'archiviazione del
documento:
8.
Per archiviare in modo definitivo il documento modificato e continuare a utilizzare SAP Disclosure
Management, selezionare Chiudi.
Per archiviare ed estrarre di nuovo il documento, selezionare Modifica. Questa azione salva la revisione in
SAP Disclosure Management ed quindi possibile continuare a modificare il documento.
Passi successivi
Messaggio di avvertimento
Se l'utente estrae il documento, quindi effettua la disconnessione dal server SAP Disclosure Management, non
sar in grado di archiviare nuovamente il capitolo. Il capitolo deve essere salvato in locale e pu essere caricato
utilizzando la scheda di caricamento nel componente del server SAP Disclosure Management.
Per chiudere il documento e archiviarlo senza salvare le modifiche in SAP Disclosure Management, selezionare
Ignora modifiche. Non verr creata alcuna revisione.
Per confrontare l'ultima revisione del documento con una precedente, fare clic su Confronta.
3.6.2.2
Contesto
Se si preferisce modificare un documento non in linea, possibile salvarlo sull'unit locale e mantenerlo in stato
estratto sul server. Quando la modifica della copia locale completata, il documento pu essere archiviato in SAP
Disclosure Management.
184
User Help
Manager Help
Messaggio di avvertimento
Finch non viene archiviato, il sistema visualizza un messaggio di errore se un altro utente prova ad estrarre il
documento in SAP Disclosure Management. Se l'amministratore di sistema annulla l'estrazione nel portale, non
sar possibile archiviare la propria versione. Sar quindi necessario caricare il file sul server come una nuova
versione.
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
5.
File
Messaggio di avvertimento
Non modificare il nome del file.
6.
7.
8.
Messaggio di avvertimento
Se il documento viene salvato solo nell'unit locale utilizzando l'opzione Mantieni estratto e
l'amministratore di sistema per qualche motivo annulla l'estrazione nel portale, tutte le modifiche
apportate alla versione salvata nell'unit locale andranno perse.
9.
10. Per salvare e archiviare il documento in SAP Disclosure Management dall'unit locale, selezionare
Disclosure Management
Applica modifiche .
Messaggio di avvertimento
Se l'utente estrae il documento, quindi effettua la disconnessione dal server SAP Disclosure Management,
non sar in grado di archiviare nuovamente il capitolo. Il capitolo deve essere salvato in locale e pu essere
caricato utilizzando la scheda di caricamento nel componente del server SAP Disclosure Management.
Informazioni correlate
Estrazione e archiviazione di report e capitoli [pagina 183]
User Help
Manager Help
185
3.6.2.3
Qualsiasi modifica al contenuto di un documento viene considerata come una revisione, sia che si tratti della
modifica di dati esistenti sia dell'aggiunta di dati, in termini di qualit o quantit.
possibile visualizzare e scaricare le revisioni selezionate, nonch ripristinare lo stato di un documento specifico
nel sistema ai fini di modifica del documento. Oltre a un confronto delle revisioni in SAP BusinessObjects
Disclosure Management, possibile anche confrontare i documenti archiviati con documenti esterni.
Per riconoscere facilmente una versione senza dovere aprire il documento, si consiglia di utilizzare il campo di
commento quando si salvano le modifiche al documento perch il commento appare nell'elenco delle revisioni.
Nota
La modifica dello stato di un passaggio del workflow, quale l'inizio di un lavoro o l'approvazione di un
documento, non costituisce una revisione e non viene visualizzata nell'elenco di revisioni. Appare per nella
cronologia del report.
L'elenco di revisioni costituito dalle seguenti colonne:
Azione - visualizza l'azione che ha modificato il contenuto del documento, determinando la creazione della
revisione.
3.6.2.3.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
Risultati
Il documento viene visualizzato in una nuova finestra separata.
186
User Help
Manager Help
3.6.2.3.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
Nella scheda Revisioni, selezionare la revisione da scaricare, quindi fare clic su Scarica.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Salva con nome, passare alla posizione in cui si desidera salvare il documento.
Modificare il nome del file, se necessario.
6.
3.6.2.3.3
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
Nella scheda Revisioni, selezionare la revisione con la quale confrontare l'ultima versione del documento.
4.
5.
3.6.2.3.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
User Help
Manager Help
187
Risultati
Il sistema memorizza la versione della revisione selezionata come ultima revisione del documento. Il commento
creato automaticamento indica la versione ripristinata.
3.6.2.3.5
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
Nella scheda Revisioni, selezionare la revisione che si desidera confrontare con un file esterno.
4.
5.
6.
7.
3.6.3
SAP Disclosure Management consente di aggiornare i dati quantitativi correlati estratti dai database in uno dei
seguenti modi:
Un monitor dei report visualizza tutti gli aggiornamenti dei contenuti dei server. Per ulteriori informazioni, vedere
la Guida in linea. L'aggiornamento del contenuto del server pu essere esguito a livello di report o capitolo. I diritti
di accesso dell'utente determinano la possibilit di eseguire l'aggiornamento e il livello; la gestione tecnica
identitca per entrambi i livelli.
188
User Help
Manager Help
Se si esegue l'aggiornamento del contenuto a livello di report, vengono aggiornati tutti i contenuti collegati dei
capitoli correlati. Il sistema elabora i capitoli in maniera sequenziale.
Nota
All'interno di un singolo documento, il sistema distingue le origini dati esterne da quelle interne. Il sistema
aggiorna prima i dati provenienti dalle origini dati esterne, poi quelli provenienti dalle origini dati della cache di
dati interne.
Informazioni correlate
Visualizzazione di protocolli per aggiornamenti del contenuto e funzioni XBRL nel monitor dei protocolli [pagina
208]
3.6.3.1
Prerequisiti
Prerequisiti:
Il contenuto deve essere collegato mediante una delle seguenti origini dati: SAP BW, server SQL o cache di
dati di SAP Disclosure Management.
User Help
Manager Help
189
Per applicare le modifiche ai dati estratti da un sistema esterno o se un capitolo ha bisogno di dati da origini
dati esterne o interne, la connessione mediante cache di dati obbligatoria.
I seguenti file devono essere caricati sul server (dall'amministratore del sistema): config20.xml,
BIP_WordTableDef.doc e BIP_WordTableTagging.xml.
Contesto
SAP Disclosure Management consente di aggiornare i dati quantitativi collegati estratti dai database direttamente
dal portale, mentre il documento rimane chiuso in background.
Limitazione
L'aggiornamento di contenuti non supporta tutta le formule di Excel. Vedere la Nota SAP 1925507
formule non supportate.
per le
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
I dettagli relativi al livello vengono visualizzati nell'area di lavoro.
3.
4.
5.
Nella finestra di dialogo Connetti a XXXX (dove XXXX il nome dell'origine dati), accedere all'origine dati.
6.
Selezionare Connetti.
Il sistema si connette all'origine dati e aggiorna il contenuto collegato. Il sistema visualizza un messaggio
informativo che comunica che l'aggiornamento del contenuto avvenuto correttamente.
7.
Per visualizzare il registro del processo di aggiornamento, fare clic sul collegamento Visualizza protocollo nel
messaggio informativo.
8.
Per visualizzare le variabili utilizzate nelle query, fare clic sul collegamento Mostra variabili.
9.
Per visualizzare le modifiche ai dati prima e dopo l'aggiornamento, fare clic su Mostra modifiche.
Nota
Disponibile soltanto a livello di capitolo.
Informazioni correlate
Selezione di un capitolo o di un report nella scheda Generale [pagina 180]
190
User Help
Manager Help
3.6.4
Per completare un workflow, l'utente completa diversi passaggi nei capitoli e nei report. I passaggi vengono
controllati dalle attivit applicate dall'utente al documento, prima al singolo capito, poi al report consolidato. Il
sistema visualizza solo le attivit alle quali l'utente che ha effettuato l'accesso pu accedere.
Limitazione
le attivit non vengono eseguite sui capitoli con collegamento dati.
Questa sezione spiega il modo in cui gestire le attivit sulla base del workflow predefinito del principio del doppio
controllo. I workflow specifici del cliente possono utilizzare attivit differenti, ma necessario che vi siano sempre
attivit di inizio e di fine per la fase di modifica del documento, nonch l'approvazione o il rifiuto di un documento.
L'assegnazione di un utente a un'unit. Gli utenti possono accedere solo ai report creati all'interno dell'unit a
cui sono assegnati
User Help
Manager Help
191
Avvia lavoro: il capitolo o il report sono pronti per la modifica. L'impostazione dell'attivit di avvio prima della
modifica di un documento importante perch crea lo stato del workflow corretto.
Rifiuta: il gestore o l'approvatore indica che l'editor deve rivedere il documento. Il sistema richiede
l'immissione di un commento.
Riapri: l'editor pu reimpostare lo stato del passaggio su Aperto fintanto che l'attivit Fine non stata
eseguita. Gli approvatori possono reimpostare lo stato del passaggio su Aperto se hanno rifiutato un
documento per sbaglio. Gli editor selezionano quest'attivit per un capitolo o un report rifiutati, per indicare
che stanno rivedendo il documento. Fintanto che la modifica del documento non stata avviata, un capitolo
approvato pu essere riaperto per la modifica. Il sistema reimposta lo stato del documento su Aperto. Il
sistema richiede l'immissione di un commento.
3.6.4.1
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
3.6.4.2
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura del report.
3.
4.
Risultati
Il sistema reimposta lo stato del passaggio su Aperto.
192
User Help
Manager Help
3.6.4.3
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
Nota
Se il livello del report non aperto per la modifica, comunque possibile utilizzare l'attivit Reopen.
Risultati
Lo stato del passaggio cambia in Approvato.
3.6.4.4
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
Nel pannello Workflow del report o del capitolo, fare clic sul collegamento Rifiuta per rifiutare il documento e
rimandarlo all'autore.
4.
Nella finestra di dialogo Aggiungi commento, immettere i motivi per cui stato respinto il documento.
5.
3.6.4.5
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, selezionare un Periodo e un Report all'interno della scheda Report.
2.
Nella scheda Generale, selezionare il report o il capitolo all'interno della struttura ad albero del report.
3.
User Help
Manager Help
193
4.
Nella finestra di dialogo Aggiungi commento, spiegare il motivo per cui stato riaperto il documento.
5.
Risultati
Il sistema reimposta lo stato del passaggio su Aperto.
3.6.5
Blocco di report
Prerequisiti
Le seguenti autorizzazioni sono associate alla funzione Blocco:
Tabella 9:
Autorizzazione
Descrizione
Blocca
Sblocca
Per ulteriori informazioni, consultare la sezione Autorizzazioni della guida SAP Disclosure Management Security
Guide.
194
Configurazione di sistema
Posta elettronica .
User Help
Manager Help
3.6.5.1
Contesto
Quando si blocca un report, altri utenti possono ancora far estrarre capitoli. possibile definire le azioni che altri
utenti sono autorizzati ad eseguire su questi capitoli mentre il report bloccato.
Procedura
1.
2.
3.
Descrizione
Se si seleziona S, altri utenti possono ancora archiviare i capitoli che sono stati estratti
quando stato applicato il blocco.
Consenti annullamento
estrazione capitolo mentre
bloccato
Se si seleziona S, altri utenti possono ancora annullare l'estrazione dei capitoli che
sono stati estratti quando stato applicato il blocco.
Nota
queste opzioni vengono visualizzate anche in una finestra di dialogo al momento del blocco di un report. Se
si modifica una di queste impostazioni nel report, l'impostazione viene modificata anche nella finestra di
dialogo e viceversa.
3.6.5.2
Blocco di un report
Procedura
1.
Nella scheda Generale del report, fare clic sul pulsante Blocca.
Il pulsante Blocca visibile solo se si dispone delle necessarie autorizzazioni.
2.
Nella finestra di dialogo Blocca, immettere un commento (facoltativo) e impostare le seguenti opzioni:
Opzione
Descrizione
Selezionare questa casella di spunta se si intende inviare una notifica tramite posta
elettronica agli utenti associati al report.
Selezionare questa casella di spunta se si intende far s che altri utenti possano archi
viare i capitoli mentre il report bloccato.
User Help
Manager Help
195
3.
Risultati
Il sistema inserisce una voce nel registro cronologico del report e di ciascun capitolo bloccato.
Nota
i capitoli collegati non sono bloccati.
3.6.6
Salvataggio di report
possibile apportare modifiche a un documento del report e, successivamente, applicarle ai rispettivi documenti
dei capitoli.
Ci utile, ad esempio, se si desidera cercare e sostituire termini in un report.
Capitoli supportati
Gli unici tipi di capitolo supportati sono Standard e Copia collegata. I capitoli collegati non vengono salvati.
Sono supportati solo i tipi di contenuto capitolo Microsoft Office Word (DOC, DOCX e WordML).
3.6.6.1
Prerequisiti
necessario essere assegnati a un ruolo dotato di autorizzazione al salvataggio. Per ulteriori informazioni,
consultare la sezione Autorizzazioni della guida SAP Disclosure Management Security Guide.
Il report deve essere bloccato. Per ulteriori informazioni, consultare Blocco di report [pagina 194].
Tutti i capitoli supportati dalla funzione di salvataggio devono essere archiviati.
Procedura
1.
196
Nella scheda Generale del report, fare clic sul pulsante Salva.
User Help
Manager Help
Se uno qualsiasi dei documenti dei capitoli stato modificato dopo la creazione del documento del report, il
sistema chiede all'utente se intende creare nuovamente il report dall'ultima revisione dei capitoli. Ci
necessario per accertarsi che non vengano sovrascritte modifiche apportate ai capitoli.
Il report viene quindi aperto in Microsoft Office Word.
2.
Messaggio di avvertimento
non eliminare tali commenti e non aggiungerne di ulteriori nel documento del report.
Non eliminare, n creare segnalibri nel documento del report.
La creazione o l'eliminazione di commenti o segnalibri modificherebbe la struttura del report. Non sarebbe
quindi pi possibile salvarlo.
Messaggio di avvertimento
in caso di creazione o eliminazione accidentale di commenti o segnalibri, non archiviare il report. Fare clic
su
Ignora modifiche.
3.
Salva.
4.
Nella finestra di dialogo visualizzata, verificare che i capitoli che si intende salvare siano selezionati.
Suggerimento
quando si utilizzano report di dimensioni elevate, possibile trovare utili le funzioni delle Azioni e delle
Opzioni.
5.
Risultati
Il sistema salva i capitoli selezionati nei documenti dei capitoli. Il salvataggio comprende tutte le modifiche ai testi,
nonch alla formattazione di base (quali il grassetto o il corsivo). Le modifiche apportate agli stili Microsoft Office
Word non vengono aggiornate nei documenti dei capitoli. Le prestazioni dipendono dal numero e dalla dimensione
dei capitoli.
Il sistema crea una nuova revisione per ciascun capitolo selezionato.
Il sistema crea una nuova voce nel registro della cronologia di ciascun capitolo selezionato.
Nota
il salvataggio di un report non comporta il salvataggio del documento del report. Per salvare e archiviare il
documento del report, fare clic su
User Help
Manager Help
Applica modifiche.
197
3.7
Il monitoraggio fornisce un elenco di report aventi varie finalit, quali fornire panoramiche sugli stati di capitoli,
workflow e passaggi del workflow, tenere traccia delle modifiche applicate ai valori del report e generare una
panoramica sulle autorizzazioni degli utenti per report e periodi.
3.7.1
Monitor di stato
Il Monitor di stato fornisce informazioni sullo stato dei documenti assegnati ai capitoli del report selezionato, ad
esempio lo stato in base all'origine del workflow (livello di report, livello di capitolo o con collegamento dati) e,
successivamente, in base al workflow. All'interno di un workflow, il sistema indica per ciascun passaggio del
workflow il numero di documenti attualmente assegnati a tale passaggio.
Pi passaggi di un workflow possono avere lo stesso stato, pertanto per valutare correttamente lo stato del
documento occorre esaminare ciascun workflow separatamente. Ad esempio, un workflow con un unico
passaggio con stato di approvazione termina quando lo stato diventa "Approvato", mentre un workflow con tre
passaggi con stato di approvazione pu essere ancora in fase di elaborazione nonostante lo stato visualizzato sia
"Approvato". Per ulteriori informazioni sui workflow, fare riferimento alla guida Generale.
Nota
il Monitor di stato non fornisce informazioni sullo stato del documento consolidato a livello di report. possibile
visualizzare lo stato del documento consolidato attraverso il Monitor dei report.
) visualizzata dopo il titolo del capitolo nella scheda Monitor della revisione.
198
User Help
Manager Help
in Report in elaborazione. Poich non stato creato il documento consolidato, n si iniziato a modificarlo, i
singoli documenti vengono ancora gestiti a livello di capitolo e lo stato del passaggio del workflow a livello di report
Aperto. Per ulteriori informazioni sui workflow in SAP Disclosure Management, fare riferimento alla guida
Generale.
Configurazione report
La Configurazione report fornisce informazioni sulla configurazione del sistema o di un report specifico.
Attraverso questo report possibile, ad esempio, verificare facilmente se gli utenti sono stati configurati con le
autorizzazioni corrette o quali workflow sono gi stati configurati nel sistema, ma non ancora attivati.
Report configurazione di sistema:
Autorizzazioni: questa sezione elenca tutti gli utenti attivi e inattivi e i ruoli ad essi assegnati. Inattivo indica
che gli utenti sono configurati con i rispettivi dati anagrafici nel sistema, ma non possono ancora utilizzarli.
Ruoli: questa sezione elenca tutti i ruoli e le autorizzazioni globali ad essi assegnate. Le autorizzazioni globali
appartengono ai dati anagrafici dell'utente e sono configurate dall'amministratore di sistema. L'accesso
globale non specifico del report o del periodo.
Workflow: questa sezione elenca tutti i workflow attivi e inattivi con i rispettivi passaggi, attivit e condizioni.
Inattivo indica che il workflow stato gi creato nel sistema, ma non pu ancora essere utilizzato. Le attivit e
le condizioni determinano la modalit di transizione tra i passaggi del workflow.
Autorizzazioni: questa sezione elenca tutti gli utenti con autorizzazioni locali e globali a livello di report e di
capitolo.
Parametri: questa sezione elenca le impostazioni di output dei formati supportati del report a livello di report e
di capitolo.
Workflow: questa sezione elenca le impostazioni del workflow a livello di report e di capitolo.
Panoramica oggetto
La Panoramica oggetto fornisce le informazioni quantitative di un capitolo con collegamento dati. Un report
Panoramica oggetto consente, ad esempio, di controllare quali origini dati sono state utilizzate dal report e dai
rispettivi capitoli e se un documento del capitolo stato collegato a due differenti origini dati, portando cos a
incoerenze durante l'aggiornamento dei contenuti.
User Help
Manager Help
199
Monitor accessi
Il Monitor accessi mostra i diritti di accesso globali e locali degli utenti per un report specifico e i rispettivi capitoli.
In questo report possibile visualizzare le autorizzazioni di un utente su report e capitoli. Ad esempio, possibile
vedere se un utente autorizzato solo alla visualizzazione, ma non alla modifica, di un capitolo.
L'amministratore di sistema imposta le autorizzazioni globali dell'utente e le condizioni globali del workflow nel
sistema. Tuttavia, SAP Disclosure Management consente di determinare le impostazioni globali tramite
assegnazioni impostate a livello di report o di capitolo. Se necessario, gli utenti possono non avere diritti globali
ma disporre comunque di diritti di accesso locali su report e capitoli specifici. Per ulteriori informazioni sulle
autorizzazioni in SAP Disclosure Management, fare riferimento alla guida Generale.
Autore ultima modifica: un elenco di tutti i documenti la cui ultima modifica stata eseguita dall'utente.
Autorizzazioni locali: un elenco di tutti capitoli a cui gli utenti hanno accesso a seguito delle autorizzazioni
locali detenute.
Un monitor delle attivit visualizza lo stato delle attivit. Quando il sistema elabora le attivit in maniera asincrona,
l'utente potrebbe voler ottenere informazioni sullo stato delle attivit.
200
User Help
Manager Help
3.7.1.1
Procedura
1.
2.
3.
Nella scheda Monitor di stato, selezionare il Periodo e il Report. Le tabelle Workflow del report e Capitolo
vengono sempre visualizzate. Le altre tabelle correlate ai workflow vengono visualizzate solo se i capitoli
vengono configurati con workflow distinti o collegati da altri report.
3.7.1.1.1
La tabella Capitolo dell'elenco Monitor di stato elenca gli stati di tutti i capitoli del report e comprende le seguenti
colonne:
Capitolo: visualizza il nome di ciascun capitolo contenuto nel report. I capitoli con sottocapitoli possono
essere espansi ( ) e ridotti ( ). I capitoli che sono solo collegati nel report mostrano dopo il nome un'icona
a forma di freccia contenuta in una casella ( ). I capitoli che fungono solo da elemento strutturale mostrano
un quadrato vuoto (
) dopo il nome.
Livello workflow: indica se il capitolo contiene un workflow ereditato dal report selezionato (report), se ha un
workflow distinto (capitolo) o se stato collegato da un altro report (collegato).
Autore ultima modifica: visualizza il nome dell'ultimo utente che ha modificato il capitolo.
Data di scadenza: visualizza la data di scadenza del capitolo da completare o approvare. Il testo delle date di
scadenza trascorse visualizzato in rosso.
3.7.1.1.2
Le tabelle del workflow forniscono le seguenti informazioni sullo stato di modifica dei capitoli:
Icona
Stato
Aperto
In corso
Completato
Approvato
User Help
Manager Help
201
Icona
Stato
Rifiutato
Capitoli creati nel report selezionato, che ereditano il workflow del report. Capitoli creati nel report selezionato,
che utilizzano un workflow distinto. Capitoli creati in altri report e collegati esclusivamente nel report selezionato.
Nota: non possibile verificare se il capitolo originale ha ereditato il workflow o dispone di un workflow distinto.
Elenco di tutti i capitoli del report.
Tutte le tabelle elencano i passaggi del workflow e mostrano gli stati e il numero dei documenti che appartengono
attualmente a ciascun passaggio. I passaggi vengono visualizzati nell'ordine in cui sono stati configurati nel
workflow.
Da ricordare
I passaggi del workflow possono essere definiti singolarmente, mentre gli stati sono preconfigurati da SAP AG e
non possono essere modificati. Ci significa che il numero di colonne visualizzate pu cambiare, poich fanno
riferimento al passaggio e le icone che indicano lo stato del passaggio rappresentano sempre gli stessi cinque
stati preconfigurati.
3.7.1.2
Procedura
1.
2.
3.
Descrizione
Capitolo
Visualizza il nome di ciascun capitolo contenuto nel report. I capitoli con sottocapitoli possono essere
espansi e ridotti. I capitoli che sono solo collegati nel report mostrano dopo il nome un'icona a forma
di freccia contenuta in una casella ( ). I capitoli che fungono solo da elemento strutturale mostrano
un quadrato vuoto (
) dopo il nome.
Revisione
Visualizza le revisioni dei capitoli. I capitoli privi di contenuto sono contrassegnati da un trattino (-).
Estratto da
Se il capitolo viene estratto, questa colonna visualizza il nome dell'utente che l'ha estratto.
Estratto a partire Se il capitolo stato estratto, la colonna mostra la data/ora dell'estrazione del capitolo.
da
Data di scadenza Visualizza la data di scadenza del capitolo che deve essere Completato o Approvato. Il testo delle date
di scadenza trascorse visualizzato in rosso.
202
User Help
Manager Help
3.7.1.3
Procedura
1.
2.
3.
Risultati
Per ciascun workflow del report, il sistema visualizza una tabella che indica il nome del report in cui viene utilizzato
il workflow e il passaggio del workflow e il rispettivo stato a livello di report. La leggenda accanto alla tabella indica
gli stati utilizzati nei workflow.
Nota
lo stato del passaggio del workflow dei workflow che non visualizzano lo stato Report in elaborazione deve
essere Aperto.
3.7.1.4
Contesto
Per visualizzare una panoramica sulla configurazione di sistema corrente che contenga tutti gli utenti e le
rispettive autorizzazioni, nonch tutti i ruoli e i workflow disponibili:
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management, nella scheda Monitoraggio fare clic su Configurazione report.
2.
Per generare il report in formato XML, nella scheda Report configurazione di sistema fare clic su Genera
report.
Nota
il processo di caricamento pu impiegare alcuni secondi.
User Help
Manager Help
203
Il sistema apre una nuova finestra che contiene informazioni dettagliate sulla configurazione corrente di SAP
Disclosure Management, incluse le autorizzazioni, i ruoli e i workflow.
L'intestazione del report mostra l'autore e la data e l'ora di creazione del report. Tutti i workflow disponibili
vengono visualizzati in cima al report sotto forma di collegamenti attivi con accesso diretto ai dettagli del
workflow.
3.
Per visualizzare informazioni su autorizzazioni, ruoli e workflow o i dettagli correlati ai workflow scorrere la
pagina e fare clic sul collegamento appropriato.
Dettagli delle autorizzazioni dell'utente:
Accedi
Nome
Cognome
Attivo
Ruoli
Descrizione
Autorizzazione globale
4.
Nome
Descrizione
isActive
Passaggi
Chiudere in qualsiasi momento la finestra contenente le informazioni di configurazione e tornare alla scheda
Report configurazione di sistema.
3.7.1.5
Contesto
Per visualizzare una panoramica sulla configurazione report corrente, che contenga i workflow dei report e dei
capitoli, le autorizzazioni e i parametri di configurazione:
204
User Help
Manager Help
Procedura
1.
2.
3.
4.
Nota
Il processo di caricamento pu impiegare alcuni minuti.
Il sistema apre una finestra che contiene informazioni dettagliate sulla configurazione corrente delle
autorizzazioni, sui parametri di configurazione e sui workflow a livello di report e di capitolo. In cima al report
vengono mostrati l'autore e la data e l'ora di creazione del report. Tutti i capitoli disponibili vengono
visualizzati sotto il diagramma, sotto forma di collegamenti che consentono l'accesso ai dettagli del capitolo.
5.
Scorrere fino al collegamento appropriato o fare clic su di esso nell'elenco dei capitoli per visualizzare i
dettagli correlati al capitolo.
Informazioni sul report:
Autorizzazioni:
questa tabella elenca gli utenti e i rispettivi diritti di accesso locali e globali definiti a livello di report.
Origine: mostra se le autorizzazioni sono state assegnate dall'amministratore di sistema per tutto il
sistema (globali) o a livello di report (locali).
Capitolo: il segno di spunta verde indica i diritti di accesso accordati a livello di capitolo.
Report: il segno di spunta verde indica i diritti di accesso accordati a livello di report.
Per ulteriori informazioni sulle autorizzazioni, fare riferimento all'argomento Autorizzazioni nella guida
Generale.
Parametri: questa tabella elenca tutte le impostazioni correlate ai parametri di configurazione a livello di
report.
Workflow: questa tabella mostra un diagramma di flusso del workflow assegnato a livello di report. Per
ulteriori informazioni sui workflow, fare riferimento alla guida Generale.
6.
Parametri: informazioni sui parametri configurati a livello di capitolo, che sovrascrivono le impostazioni a
livello di report.
Autorizzazioni: informazioni sulle autorizzazioni ereditate e sulle autorizzazioni utente configurate solo
per questo capitolo.
Chiudere in qualsiasi momento la finestra contenente le informazioni di configurazione e tornare alla scheda
Report configurazione documento.
User Help
Manager Help
205
3.7.1.6
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
3.7.1.7
Procedura
1.
2.
3.
Descrizione
Report
Capitolo
Briefing book
Per un'origine dati interna, visualizza il percorso intero (unit, cartella e nome file) dell'origine dati in
SAP Disclosure Management dell'oggetto collegato. Per un'origine dati esterna, visualizza il nome del
briefing book utilizzato per collegare l'oggetto.
Tipo di origine
dati
Se il tipo l'origine dati interna, selezionare Disclosure Management. Se il tipo un'origine dati
esterna, selezionare il tipo di origine dati, ad esempio SAP BW.
Il sistema visualizza un elenco degli oggetti collegati definiti nel report o nel capitolo selezionato.
4.
5.
206
User Help
Manager Help
Risultati
Il sistema visualizza i dettagli dell'oggetto selezionato.
3.7.1.8
Procedura
1.
2.
3.
4.
Selezionare un capitolo dall'elenco Livello per visualizzare i diritti locali e globali specifici del capitolo.
Nota
se non disponibile alcun valore, non sono state definite ulteriori autorizzazioni a livello del capitolo.
3.7.1.9
Procedura
1.
2.
Tipo di condizione
Selezionare un utente
Periodo
Report
Nota
l'elenco Selezionare un utente riporta come valore predefinito il proprio ID utente. Nessun utente, ad
eccezione degli amministratori di sistema, autorizzato ad eseguire questo report su altri utenti.
User Help
Manager Help
207
3.
4.
Per visualizzare i documenti modificati dall'utente in uso, selezionare Autore ultima modifica.
Per visualizzare report e capitoli per cui sono state ricevute autorizzazioni locali aggiuntive, selezionare
Autorizzazioni locali.
Nota
in caso di elementi strutturali semplici, come i capitoli privi di contenuti, il sistema fornisce solo il nome del
periodo, del report e del capitolo. Tutte le altre celle vengono lasciate vuote.
5.
Per modificare un documento nell'elenco cos ottenuto, selezionare la voce che si desidera modificare e fare
clic su Modifica.
Il sistema apre il documento del capitolo selezionato nell'applicazione Microsoft Office corrispondente. Il
documento pronto per essere modificato.
6.
Selezionare la voce dell'elenco che mostra un documento con oggetti collegati e fare clic su Panoramica
oggetto.
Il sistema apre una nuova finestra e visualizza una panoramica degli oggetti collegati.
b.
Selezionare la voce nell'elenco degli oggetti di cui si desidera visualizzare i dettagli e fare clic su Apri
oggetto.
Il sistema visualizza i dettagli dell'oggetto.
3.7.1.10
Contesto
La scheda Monitor dei protocolli fornisce informazioni sul report e sul rispettivo stato, nonch informazioni relative
alla convalida, quali il tipo di azione eseguita, ad esempio aggiornamento del contenuto a livello di report o
capitolo, Generazione di istanze (i)XBRL, Convalida di istanze (i)XBRL e Aggiornamento di istanze (i)XBRL.
Procedura
1.
2.
208
User Help
Manager Help
3.8
Dati di pubblicazione
possibile esportare i dati di report e capitoli da SAP Disclosure Management (SAP DM) in un file ZIP protetto da
password, che viene salvato in un percorso della cartella definito da un amministratore nella configurazione del
sistema SAP DM. Per visualizzare il pulsante Pubblica, necessario che gli utenti dispongano dell'autorizzazione
di pubblicazione periodi. Essi possono selezionare report da un periodo per pubblicarli in un archivio ZIP protetto
da password, salvato in una cartella di un percorso di rete. Ci viene definito in una scheda di amministrazione.
necessario che il motore di attivit sia in grado di accedere alla cartella di rete.
Il file ZIP contiene:
Un file che enumera tutti i capitoli che non stato possibile esportare
Tutti i capitoli di Excel inclusi come output HTML (un output a tabella)
Tutti i capitoli e report di Word inclusi come output HTML simile a un output HTML di Word
Un file XML che descrive la struttura del report (gerarchia dei capitoli)
Un file XML che descrive tutti i collegamenti dati tra il report di Word e i capitoli di Excel, inclusa
un'identificazione delle tabelle con collegamento dati in base al report di Word
Nota
se si esportano i capitoli di Excel, assicurarsi che nel capitolo di Excel siano utilizzati gli intervalli BIP.
I file di esportazione vengono salvati in una cartella di rete definita dall'amministratore nella configurazione del
sistema SAP DM; possibile accedervi tramite il sistema SAP DM, in
sistema
Amministrazione
Configurazione di
Pubblicazione .
Per esportare i dati, necessario che gli utenti dispongano dell'autorizzazione di pubblicazione. Essi devono
essere assegnati al rispettivo oggetto di autorizzazione, che appartiene al ruolo di manager standard.
Nota
gli utenti possono selezionare report e capitoli solamente di entit a cui sono assegnati e per le quali
dispongono dell'autorizzazione.
Nota
necessario che il motore di attivit sia in grado di accedere alla cartella di rete.
User Help
Manager Help
209
3.8.1
Contesto
Per esportare i dati periodo necessaria l'autorizzazione rilevante. Tale autorizzazione appartiene al ruolo di
manager standard.
1.
2.
Selezionare Ruoli.
3.
Selezionare il nome del ruolo al quale aggiungere l'autorizzazione di pubblicazione e scegliere Modifica ruolo.
4.
5.
6.
Risultati
L'autorizzazione di pubblicazione stata aggiunta al ruolo di manager standard.
3.8.2
Contesto
Per esportare i dati periodo necessario creare un pacchetto di pubblicazione.
1.
2.
Scegliere Periodi.
3.
4.
5.
3.9
210
User Help
Manager Help
Nota
Per utilizzare questa funzione, necessario avere attribuiti gli oggetti autorizzazione per esportare il pacchetto
di trasporto e per importare il pacchetto di trasporto.
Nota
Inoltre, necessario disporre dell'autorizzazione di accesso agli oggetti da trasportare.
Per esportare contenuto, selezionare e quindi contrassegnare l'oggetto rilevante nella rispettiva scheda di SAP
Disclosure Management. Il sistema creer quindi un file zip. Questo file denominato pacchetto di trasporto. Il file
zip contiene un file XML per ogni tipo di oggetto selezionato. I file di trasporto contengono i record dei dati
selezionati. I nomi definiti dei file XML sono fissi ed possibile trovarne l'elenco di seguito. Anche la cartella di
contenuto contiene file binari. Di seguito, un elenco degli oggetti che possibile trasportare:
Ruoli: roles.xml
Utenti: users.xml
Entit: entities.xml
Workflow: workflows.xml
Plug-ins: plugins.xml
Nota
Per rendere le impostazioni di sicurezza coerenti con l'infrastruttura di sistema, possibile utilizzare la
funzione di configurazione del sistema.
Periodi
Esistono due schede: Periodo - Impostazioni e Periodo - Contenuto.
Nota
Se si seleziona un periodo, vengono trasportate tutte le informazioni a esso appartenenti, ad esempio i report e
le relative definizioni e configurazioni e i capitoli e le relative configurazioni.
L'esportazione della scheda Periodo - Impostazioni contiene i seguenti dati:
User Help
Manager Help
211
Nota
possibile esportare le impostazioni del periodo soltanto per un periodo per pacchetto di trasporto.
La scheda Periodo - Contenuto consente di esportare i seguenti dati:
Nota
I capitoli per il tipo Tassonomia XBRL non possono essere importati ed esportati. Le tassonomie XBRL
devono essere importate manualmente.
I capitoli che contengono collegamenti di dati tramite modelli Word non possono essere importati ed
esportati. Tali capitoli possono essere saltati e ignorati.
Nota
possibile esportare il contenuto del periodo soltanto di un periodo per pacchetto di trasporto.
Nota
Se si seleziona un periodo, il sistema esporta tutte le informazioni a esso appartenenti, ad esempio i report
e le relative definizioni e configurazioni e i capitoli e le relative configurazioni.
Nota
Per rendere le impostazioni di sicurezza coerenti all'interno dell'infrastruttura di sistema, possibile
utilizzare la funzione di configurazione del sistema.
Pacchetto di trasporto
Ogni file zip contiene anche il file meta.xml, contenente dati intestazione. Il formato del rispettivo file XML
definito dallo schema XML (file .xsd). Questo schema ubicato nel client dell'utente a seguito dell'installazione del
client SAP Disclosure Management come sottocapitolo del manuale per lo sviluppatore, che parte della cartella
di installazione nel client Microsoft Office. La sottocartella del manuale dello sviluppatore contiene quanto segue:
roles.xsd
user-roles.xsd
user-entities.xsd
users.xsd
entities.xsd
period.xsd
workflows.xsd
plugins.xsd
report-types.xsd
system-config.xsd
meta.xsd
212
User Help
Manager Help
period-content.xsd
period-settings.xsd
3.9.1
Contesto
Per esportare contenuto, selezionare e quindi contrassegnare l'oggetto rilevante nella rispettiva scheda di SAP
Disclosure Management. Il sistema creer quindi un file zip. Questo file denominato pacchetto di trasporto. Il file
zip contiene un file XML per ogni tipo di oggetto selezionato. I file di trasporto contengono i record dei dati
selezionati.
Procedura
1.
Nota
possibile esportare un periodo. Questa esportazione include ogni dettagli appartenente al periodo, ad
esempio la configurazione di capitoli e report, le impostazioni di sicurezza e flusso di lavoro, il contenuto e cos
via.
2.
3.
4.
Scegliere Esporta.
3.9.2
Contesto
Per importare dati in SAP Disclosure Management, attenersi alla seguente procedura.
User Help
Manager Help
213
Nota
Quando si importano i dati, il sistema aderisce al seguente ordine al fine di mantenere le dipendenze tra gli
oggetti:
1.
Plug-ins
2.
Tipi di report
3.
Periodi
Procedura
1.
2.
Scegliere Importa.
3.
Nel campo File immettere il nome dei file che si desidera importare. In alternativa, possibile cercare il file.
4.
Selezionare il comportamento di importazione. possibile testare prima i dati importati e i dati di cui verr
eseguito successivamente il rollback senza modificare i dati correnti, oppure possibile importare i dati senza
una fase di test. Se si sceglie questa opzione, non sar possibile eseguire il rollback dei dati.
5.
Scegliere Importa.
214
User Help
Manager Help
XBRL Help
4.1
Introduzione
La factory XBRL destinata a scenari di reporting XBRL con pi entit. Uno scenario tipico una grande impresa
che crea report di bilanci in XBRL per tutte le entit giuridiche e societ controllate. Per supportare il cliente in
queste attivit la factory XBRL utilizza un approccio basato su modelli, ovvero l'utente crea i file modello (file MS
Excel) e li utilizza per la creazione dei file per tutte le entit giuridiche e societ controllate. I modelli, che sono
composti da una mappatura XBRL e da una connessione a un sistema di origine, vengono quindi utilizzati per una
specifica entit giuridica/societ controllata. La factory XBRL genera e convalida le istanze XBRL specifiche
dell'entit giuridica o della societ controllata. Nelle sezioni seguenti viene spiegato come utilizzare la factory
XBRL per il reporting di pi entit, operazione abbastanza simile al reporting standard in SAP Disclosure
Management.
Per creare modelli XBRL con tagging, il Mapper SAP Disclosure Management XBRL deve essere installato nel
computer client dedicato alla creazione di modelli.
4.2
Il cockpit della factory XBRL la posizione centrale da cui aggiornare, generare, convalidare e inviare le istanze
XBRL. Per visualizzare il cockpit della factory XBRL fare clic sulla scheda Factory XBRL nel sito Web SAP
Disclosure Management. quindi necessario selezionare il periodo da visualizzare nel cockpit della factory XBRL.
Nel cockpit della factory XBRL vengono visualizzati tutti report specifici di un'entit esistenti nel periodo
selezionato.
Per ogni report specifico di un'entit il cockpit della factory XBRL visualizza un protocollo per l'ultimo
aggiornamento dati, l'ultima generazione di un'istanza XBRL e la convalida XBRL sotto forma di tabella.
Un'icona accanto a ogni protocollo indica se si sono verificati errori o avvisi.
possibile fare clic sull'icona per recuperare le informazioni dettagliate sull'avviso o sull'errore.
4.3
Modelli
Un modello una cache di dati contenente un documento MS Excel. Il documento Excel composto da fogli di
lavoro Excel contenenti i dati richiesti per il reporting XBRL. I dati nei fogli di lavoro possono essere collegati a
User Help
XBRL Help
215
un'origine dati, consentendo il recupero in qualsiasi momento dei dati pi aggiornati. necessario effettuare il
tagging dei dati con la tassonomia XBRL utilizzando la funzione del Mapper SAP Disclosure Management XBRL.
4.3.1
Creazione di modelli
2.
3.
4.
Per informazioni sulla creazione di periodi, report e workflow, fare riferimento alla documentazione di SAP
Disclosure Management.
4.3.2
Modifica di modelli
Per modificare un modello, necessario un report correttamente configurato con cache di dati MS Excel.
La modifica di un modello composta dai seguenti passaggi.
1.
2.
3.
4.3.2.1
In SAP Disclosure Management possibile collegare un modello a un sistema di origine. ad esempio possibile
collegare un modello a una query del sistema SAP BW che fornisce dati per un bilancio.
Se il modello collegato a una query, nel modello Microsoft Excel presente un foglio di lavoro aggiuntivo.
quindi possibile aggiungere funzioni al foglio di lavoro per visualizzare il bilancio come desiderato. possibile
utilizzare riferimenti alla cartella di lavoro contenenti dati dalla query.
SAP Disclosure Management pu essere utilizzato per collegare un modello a un'origine dati. Fare riferimento alla
guida dell'editor nella documentazione SAP Disclosure Management.
216
User Help
XBRL Help
4.3.2.2
Per aggiungere a un modello delle funzionalit MS Excel standard, estrarre il modello facendo clic su Modifica in
SAP Disclosure Management. Il modello viene aperto in Excel.
ora possibile aggiungere funzioni ai fogli di lavoro necessari per i dati report. ad esempio possibile creare un
foglio di lavoro che visualizza un bilancio.
Per informazioni su come modificare un capitolo, fare riferimento alla documentazione di SAP Disclosure
Management.
4.3.2.3
Per applicare il tagging XBRL alla cache di dati, necessario installare il Mapper SAP Disclosure Management
XBRL nel sistema. Se il Mapper SAP Disclosure Management XBRL installato correttamente, viene visualizzato
un pulsante Avvia all'apertura di MS Excel 2007. Dopo avere fatto clic sulla scheda SAP Disclosure Management,
scegliere Carica per aprire la tassonomia XBRL. La tassonomia XBRL pu essere archiviata localmente nel client o
in una directory di rete.
Per la convalida delle istanze XBRL generate, necessario salvare la tassonomia XBRL in una directory dedicata
di SAP Disclosure Management. Per ulteriori informazioni, vedere Tassonomie richieste per la convalida delle
istanze XBRL [pagina 225].
Quando la tassonomia viene caricata, nell'ambiente MS Excel viene visualizzata una tavola per mappatura. ora
possibile inserire i tag nei fogli di lavoro. Per informazioni dettagliate sull'utilizzo del Mapper SAP Disclosure
Management XBRL, vedere
Se si sta creando un bilancio, necessario applicare il tagging XBRL al foglio di lavoro contenente i riferimenti al
foglio di lavoro di query.
Al termine del tagging dei fogli di lavoro, archiviare il documento in SAP Disclosure Management facendo clic su
Applica modifiche nella barra Disclosure Management in Excel.
A parte l'estrazione e l'archiviazione, le modalit di lavoro in nel Mapper SAP Disclosure Management XBRL sono
quelle standard.
Informazioni correlate
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP Disclosure Management [pagina
244]
User Help
XBRL Help
217
4.3.3
Contesto
Al termine della modifica di un modello, possibile implementare tale modello per un insieme di entit. A questo
scopo attenersi alla seguente procedura.
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Scegliere le entit che utilizzeranno il modello selezionando la casella di controllo accanto a ciascuna entit
desiderata.
6.
Fare clic su Crea per generare un report basato su ciascuna delle entit selezionate.
Risultati
Vengono creati i report per le entit selezionate. I report sono disponibili nel periodo corrispondente al modello.
Informazioni correlate
Importazione di un elenco di entit [pagina 221]
Aggiunta, eliminazione e modifica di entit [pagina 222]
4.3.4
Contesto
Se stato creato un modello collegato a un sistema di origine e la query sottostante contiene variabili per la
specifica dell'entit, attenersi alla seguente procedura.
218
User Help
XBRL Help
Nota
La connessione dati deve essere modificata solo in caso di scenari in cui i dati per le entit provengono da un
sistema centrale accessibile da parte di SAP Disclosure Management.
Procedura
1.
2.
3.
Fare clic su Origini dati e selezionare l'origine dati SAP Disclosure Management contenente i report della
factory XBRL.
4.
5.
6.
7.
Selezionare il modello corrispondente nella finestra di dialogo di selezione file, quindi fare clic su OK.
Viene visualizzata la finestra di dialogo Crea variante iniziale.
8.
Selezionare l'origine dati corrispondente per i briefing book, quindi fare clic su Avanti.
9.
Risultati
La connessione all'origine dati stata modificata. Al successivo aggiornamento dei report, verranno prese in
considerazione le variabili modificate nei dati dell'entit. Per ulteriori informazioni sull'aggiornamento dei report,
fare riferimento alla documentazione di SAP Disclosure Management.
User Help
XBRL Help
219
4.3.5
Questa funzionalit consente di confrontare le informazioni sulle mappature XBRL della revisione corrente di un
capitolo Excel con qualsiasi altra revisione dello stesso capitolo. possibile generare un file di confronto per
fornire una rapida panoramica di tutte le modifiche in fogli di lavoro di grandi dimensioni, nonch informazioni
dettagliate su ogni singola modifica. possibile accorgersi immediatamente se sono state apportate modifiche
alla struttura report o se sono stati modificati solo i valori.
1.
2.
3.
Nella scheda Revisioni selezionare la revisione con la quale confrontare la versione corrente del capitolo.
4.
Il file di confronto contiene il foglio di lavoro Mappatura XBRL - Differenze. Il foglio di lavoro fornisce una
panoramica di tutte le mappature aggiunte, eliminate o modificate tra le due revisioni. Il foglio di lavoro contiene le
seguenti sezioni.
Mappatura XBRL - Differenze: in questa sezione vengono elencati i dati intestazione del report e le revisioni
confrontate.
Suggerimento
Controllare che i due report confrontati utilizzino lo stesso spazio dei nomi della tassonomia. Le differenze
tra report potrebbero essere causate da un aggiornamento della definizione della tassonomia.
Riepilogo mappature: in questa sezione vengono fornite informazioni sul numero di mappature nelle due
revisioni confrontate, nonch il numero di mappature aggiunte, eliminate e modificate.
Dettagli: in questa sezione viene fornito un elenco completo di tutte le mappature aggiunte, eliminate o
modificate tra le due revisioni.
La prima tabella visualizza i concetti XBRL aggiunti o eliminati, il relativo contesto XBRL e l'unit XBRL
assegnata. Le aggiunte o le eliminazioni potrebbero essere causate da modifiche ai contesti o alle unit XBRL
indicati nelle sezioni seguenti.
La seconda tabella visualizza le mappature modificate.
Suggerimento
Fare clic sui collegamenti nella colonna pi a destra per passare direttamente alla cella nel report in cui
stata apportata la modifica.
Riepilogo contesto: in questa sezione vengono fornite informazioni sul numero di contesti XBRL nelle due
revisioni confrontate, nonch il numero di contesti aggiunti, eliminati e modificati.
Dettagli: in questa sezione viene fornito un elenco completo di tutti i contesti aggiunti, eliminati o modificati
tra le due revisioni.
Riepilogo unit: in questa sezione vengono fornite informazioni sul numero di unit XBRL nelle due revisioni
confrontate, nonch il numero di unit aggiunte, eliminate e modificate.
Dettagli: in questa sezione viene fornito un elenco completo di tutte le unit aggiunte, eliminate o modificate
tra le due revisioni.
Negli altri fogli di lavoro viene visualizzata la revisione corrente del report. Quando si passa il cursore del mouse
sopra una cella in cui stato modificato un valore, il valore della revisione precedente viene visualizzato in un
commento.
220
User Help
XBRL Help
4.4
Entit
4.4.1
possibile importare elenchi di entit da un file in SAP Disclosure Management, Factory XBRL. Ci si rivela utile
quando si deve importare una grande quantit di entit. Il file di importazione deve rispettare il seguente formato:
La prima riga nel file di importazione include le intestazioni e deve assomigliare a quanto segue:
CompanyName;ID;XBRL Company Code;;;;;;;
Le righe del corpo devono avere la stessa struttura: devono contenere il nome della societ, un ID societ
univoco, un ID da utilizzare per alcuni requisiti XBRL e sette ";"
I campi devono essere separati da ";". possibile creare il file di importazione in MS Excel.
4.4.1.1
Contesto
Per importare un elenco di attivit nel formato specificato attenersi alla seguente procedura.
Procedura
1.
Nella scheda Amministrazione del sito Web SAP Disclosure Management, fare clic su Entit.
Sono richiesti diritti di amministrazione. Per ulteriori informazioni fare riferimento alla documentazione di
SAP Disclosure Management.
2.
3.
Selezionare il file contenente l'elenco di entit da importare nella finestra di dialogo Selezionare il file da
caricare e fare clic su OK.
4.
Risultati
Le entit nel file sono ora disponibili nel sistema SAP Disclosure Management.
User Help
XBRL Help
221
4.4.2
Nome
ID specifico
4.5
Istanze XBRL
4.5.1
Contesto
Se il modello report connesso a un sistema di origine, possibile avviare un aggiornamento in qualsiasi
momento. possibile utilizzare il client SAP Disclosure Management per aggiornare un documento oppure
utilizzare l'aggiornamento dei contenuti standard lato server fornito da SAP Disclosure Management. Per ulteriori
informazioni fare riferimento alla documentazione di SAP Disclosure Management. La factory XBRL fornisce
inoltre un modo semplice per aggiornare i dati di pi entit tramite la seguente procedura.
Procedura
1.
Nella scheda Factory XBRL del sito Web SAP Disclosure Management, selezionare il periodo contenente le
entit da aggiornare.
2.
222
User Help
XBRL Help
3.
Quando richiesto, immettere nome utente e password per la connessione al sistema di origine.
Risultati
Vengono aggiornate tutte le entit. Il sistema genera un protocollo per ciascuna entit aggiornata.
4.5.2
Le seguenti limitazioni sono valide per i capitoli che contengono collegamenti dati (capitoli con collegamento
XBRL):
I capitoli con collegamento XBRL possono essere creati solo da file .docx, in altre parole il capitolo originale
deve essere un file .docx.
Se il capitolo originale un nodo con sottocapitoli, i sottocapitoli non verranno inclusi nel capitolo con
collegamento XBRL.
I capitoli con collegamento XBRL possono essere posizionati solo sotto un file Excel.
Il tagging XBRL viene mantenuto solo se i tag vengono inseriti nell'intero paragrafo contenente l'oggetto con
collegamento dati e non solo in una cella di una tabella Word con collegamento dati, in una parte di un campo
formula con collegamento dati o in testo mobile.
Per estrarre capitoli con collegamento XBRL, utilizzare la funzione Modifica mappature XBRL.
Assicurarsi che tutte le istanze di Word siano chiuse prima di estrarre un capitolo con collegamento XBRL.
Gli oggetti con collegamento dati, ad esempio testo mobile, campi formula e tabelle, fanno parte di una frase
pi grande ed pertanto possibile contrassegnarli solo come commento e non come numero. possibile
contrassegnare i numeri semplici come numeri.
Informazioni correlate
Gestione delle origini dati [pagina 53]
4.5.3
Procedura
1.
Nella scheda Factory XBRL del sito Web SAP Disclosure Management, selezionare il periodo contenente le
entit da aggiornare.
2.
User Help
XBRL Help
223
Risultati
Le istanze XBRL vengono generate una alla volta. Per ogni entit viene generato un protocollo.
4.5.4
Procedura
1.
Nella scheda Factory XBRL del sito Web SAP Disclosure Management, selezionare il periodo contenente le
entit da aggiornare.
2.
Risultati
Le istanze XBRL vengono convalidate una alla volta. Per ogni entit viene generato un registro.
Se la convalida delle istanze XBRL rileva errori o avvisi, il registro della convalida contiene le relative informazioni.
Per aprire il registro fare clic sul collegamento ipertestuale nella colonna del registro della convalida nel cockpit
della factory XBRL.
La convalida conforme a XBRL 2.1 e verifica l'incoerenza dei calcoli.
4.5.5
Procedura
1.
Nella scheda Factory XBRL del sito Web SAP Disclosure Management, selezionare il periodo contenente le
entit da aggiornare.
2.
Risultati
Verr generato un file .zip contenente tutte le istanze XBRL. Al termine della generazione del file, viene
visualizzata una finestra di dialogo di download in cui specificare dove salvare il file .zip.
ora possibile preparare le istanze XBRL per un ulteriore invio corrispondente ai requisiti dello scenario di
reporting XBRL.
224
User Help
XBRL Help
4.6
Configurazione
Per utilizzare Factory XBRL, necessario configurare correttamente il tipo di report e le tassonomie. Nelle sezioni
seguenti vengono descritti i passaggi necessari.
4.6.1
Per utilizzare i report XBRL, necessario impostare un tipo di report in base ai seguenti requisiti:
Fare riferimento alla documentazione di SAP Disclosure Management per informazioni sulla configurazione dei
tipi di report.
4.6.2
Contesto
Per la convalida delle tassonomie XBRL, nel server SAP Disclosure Management deve essere installata la versione
corretta della tassonomia. Per installare la tassonomia attenersi alla seguente procedura.
Procedura
1.
2.
3.
4.
5.
Creare la cartella in base ai contenuti del tag TargetNamespace. Se ad esempio il tag TargetNamespace
contiene http://example.com/acme/results/2003-07-01, la struttura della directory deve essere: http
\example.com\acme\results\2003-07-01 nella directory cache del servizio di convalida
( ValidationService\ValidationService\resources\System\cache).
6.
User Help
XBRL Help
225
Risultati
Al termine della copia di tutti i file e le directory della tassonomia in questa directory, la tassonomia pu essere
utilizzata per la convalida.
4.6.3
Il tipo di report tassonomia XBRL viene utilizzato per caricare le tassonomie XBRL sotto forma di file .zip nel
server Disclosure Management. Durante l'upload, il sistema decomprime il file .zip. Dopo l'upload, possibile
accedere alla tassonomia caricata tramite WebDAV.
Nota
Per modificare o visualizzare la tassonomia caricata necessario utilizzare la funzione download nella scheda
Revisione. Non possibile utilizzare le funzioni Modifica e Visualizza nella scheda Generale.
Per accedere alla tassonomia tramite WebDAV dopo l'upload, necessario mappare la cartella WebDAV di
Disclosure Management come unit di rete in Esplora risorse con il seguente URL: http://<nome host
server>:<porta>/Webdav. Assicurarsi che la "W" in Webdav sia maiuscola.
La directory ordinata per periodi. Ogni cartella di periodo contiene le seguenti sottocartelle:
DataCache
Document
XBRL Taxonomy
La cartella XBRL Taxonomy contiene le sottocartelle per il report e per il capitolo. La cartella relativa al capitolo
include il contenuto del file .zip caricato con i dati di tassonomia.
4.7
Reporting E-Bilanz
In Germania le societ sono obbligate a inviare i propri bilanci in formato elettronico alla rispettiva autorit fiscale.
Tali bilanci in formato elettronico sono chiamati report E-Bilanz, devono essere conformi alla tassonomia XBRL
definita dalle autorit fiscali tedesche e vengono inviati tramite un'interfaccia elettronica denominata Elster Rich
Client (ERiC).
Il formato eXtensible Business Reporting Language (XBRL) un'informazione standard nel reporting aziendale
basata su XML e viene utilizzato come mezzo per lo scambio di informazioni aziendali in formato standard,
migliorando quindi l'affidabilit e la coerenza delle informazioni. Per ulteriori informazioni sulla tassonomia XBRL
obbligatoria per il reporting E-Bilanz e sulla definizione dell'interfaccia ERiC, accedere all'indirizzo http://
www.esteuer.de .
SAP Disclosure Management supporta il reporting E-Bilanz in conformit alla tassonomia XBRL definita dalle
autorit fiscali e l'invio dei file convalidati tramite ERiC.
226
User Help
XBRL Help
Prerequisiti
Nella scheda Amministrazione di SAP Disclosure Management sono stati configurati i parametri del plug-in EBilanz, vedere Gestione delle impostazioni del plug-in per E-Bilanz [pagina 228]
Il documento report E-Bilanz stato creato in SAP Disclosure Management. Per ulteriori informazioni sulla
creazione di documenti report in SAP Disclosure Management, consultare la guida dell'editor nel manuale
dell'applicazione SAP Disclosure Management.
Processo
Per creare un report E-Bilanz possibile utilizzare il processo di creazione report standard di SAP Disclosure
Management descritto in Creazione di un report da zero [pagina 146]. Lo scenario di reporting E-Bilanz
costituito dai seguenti passaggi.
1.
Per compilare il report E-Bilanz sono necessari i modelli Excel per E-Bilanz utilizzati anche per il client SAP
ERP.
possibile scaricare i modelli dal SAP Service Marketplace . Scegliere Support Packages and Patches. Nel
catalogo di download sotto A - Z Index, alla lettera E, possibile trovare il prodotto SAP ERP client for E-Bilanz
inclusi i relativi modelli Excel. Per ulteriori informazioni sulle funzionalit E-Bilanz, consultare il manuale
dell'utente di SAP ERP client for E-Bilanz nel SAP Help Portal.
2.
Collegare i modelli Excel per E-Bilanz richiesti a SAP ERP in SAP Disclosure Management. Per ulteriori
informazioni su questo passaggio, vedere Creazione di collegamenti dati a modelli Excel [pagina 230].
3.
Aggiornare i dati dai sistemi di origine connessi per assicurarsi che il documento report E-Bilanz sia
aggiornato.
Per ulteriori informazioni, vedere Aggiornamento dei dati da sistemi di origine connessi [pagina 222].
4.
Per convalidare il report E-Bilanz e inviarlo alle autorit fiscali necessario generare un'istanza XBRL.
Per ulteriori informazioni, vedere Generazione di istanze XBRL [pagina 223].
5.
Convalidare l'istanza XBRL per assicurarsi che la formattazione e il tagging dei dati siano corretti.
Per ulteriori informazioni, vedere Convalida di istanze XBRL [pagina 224].
6.
Informazioni correlate
Cockpit della factory XBRL [pagina 215]
User Help
XBRL Help
227
4.7.1
Prerequisiti
Prima di utilizzare per la prima volta il plug-in, necessario registrarlo selezionando Plug-in > Registra plug-in nella
scheda Amministrazione.
Contesto
Il plug-in per E-Bilanz contiene i parametri necessari all'invio elettronico dei bilanci alle autorit fiscali in Germania
(vedere Reporting E-Bilanz [pagina 226]).
Nota
Le librerie ERiC sono disponibili nelle librerie server di SAP Disclosure Management.
Procedura
1.
2.
Per aprire le impostazioni del plug-in per E-Bilanz, fare doppio clic su E-Bilanz.
3.
Viene aperto il plug-in per E-Bilanz. La scheda Generale contiene informazioni generali sul plug-in, ad esempio
nome, descrizione e tipo. La scheda Configurazione contiene i parametri necessari per la creazione di istanze
XBRL e l'invio di dati relativi ai bilanci.
Sono disponibili i seguenti parametri:
4.
228
Percorso di ERiC-Lib
Questo parametro specifica la directory in cui si trovano i file ERiC.
Percorso di ERiC-Lib: <percorso installazione>\Data\Plugins\Eric_libs
Percorso di ERIC_DATA_HOME
Questo parametro specifica la directory in cui si trovano i dati E-Bilanz da inviare.
Percorso di ERIC_DATA_HOME: <percorso installazione>\Data\EBilanzData
Percorso di ERIC_LOG_HOME
Questo parametro specifica la directory in cui si trovano i file di registro da inviare.
Percorso di ERIC_LOG_HOME: <percorso installazione>\Logs\EBilanzLog
Crittografia
possibile specificare la crittografia da utilizzare selezionando il relativo valore dalla casella a discesa.
Salvare le immissioni.
User Help
XBRL Help
4.7.2
Contesto
La configurazione report XBRL un passaggio obbligatorio per l'invio elettronico dei bilanci alle autorit fiscali in
Germania tramite l'interfaccia ERiC.
Per configurare un report E-Bilanz attenersi alla seguente procedura.
Procedura
1.
2.
Percorso del certificato: questo parametro definisce la directory contenente il certificato ERiC.
Nota
Il certificato ERiC deve trovarsi nel server SAP Disclosure Management.
PIN certificato richiesto: questo parametro indica se necessario o meno un PIN per il certificato. Se il
valore impostato su S, il PIN deve essere memorizzato nel campo PIN certificato.
Verifica indicatore: questo parametro indica se si tratta di una trasmissione dati effettiva o di una verifica.
Provider di dati di trasferimento: questo parametro specifica nome e indirizzo del provider del pacchetto
dati. Le stringhe di testo sono separate da punto e virgola.
Esempio
Hr. YY; Teststrasse; 12; a; im Hinterhof; 80333; Muenchen; Deutschland; 089/11111111; tester@test.de
Ricevitore: se i dati vengono ricevuti dal governo federale, questo parametro contiene le prime quattro
cifre del codice fiscale a 13 cifre.
Provider di dati di contenuto: questo parametro specifica nome e indirizzo del provider di dati dell'utente.
Le stringhe di testo sono separate da punto e virgola.
Esempio
Hr. YY; Teststrasse; 12; a; im Hinterhof; 80333; Muenchen; Deutschland; 089/11111111; tester@test.de
User Help
XBRL Help
Mostra testo normale: questo parametro indica se viene visualizzato o meno il testo normale.
229
4.7.3
Procedura
1.
Aprire Excel.
2.
3.
Selezionare la scheda Revisione e scegliere Proteggi cartella di lavoro per annullare la protezione della cartella
di lavoro (il pulsante non pi evidenziato).
4.
5.
6.
7.
Selezionare OK.
8.
9.
EBILANZ_GCD
b.
EBILANZ_SHLDR
c.
EBILANZ_NODES
d.
EBILANZ_DETAIL
Esempio
Si desidera utilizzare solo le query EBILANZ_DETAIL e EBILANZ_NODES. In questo caso necessario
rinominare i fogli BD1 e BD2 ad esempio in "GCD" e "SHLDR".
I due fogli restanti devono essere rinominati in "BD1" e "BD2", nello stesso ordine con cui sono state salvate
le voci briefing book, ad esempio BD3 > BD1, BD4 > BD2.
230
User Help
XBRL Help
Esempio
Si desidera utilizzare tutte le query tranne EBILANZ_SHLDR. In questo caso necessario rinominare BD2
ad esempio in "SHLDR".
I tre fogli restanti devono essere rinominati in "BD1", "BD2" e "BD3", nello stesso ordine con cui sono state
salvate le voci briefing book, ad esempio BD1 > BD1, BD3 > BD2, BD4 > BD3.
Messaggio di avvertimento
Se si eliminano i fogli "BD#" si verificano errori REF# nei fogli con immissioni dati. Si consiglia di utilizzare
questa procedura se non si desidera collegarsi a tutte e quattro le query E-Bilanz.
18. (Facoltativo) Se delle varianti sono disponibili e vengono utilizzate, selezionare Utilizza varianti per ogni query
con varianti disponibili.
19. Scegliere OK per uscire dalla gestione dei briefing book.
20. Scegliere nuovamente OK per uscire dalla gestione dell'origine dati.
21. Nella scheda principale di SAP Disclosure Management scegliere Crea collegamento dati.
22. Scegliere Nuovo.
23. Selezionare l'origine dati ERP.
24. Selezionare il briefing book E-Bilanz creato.
25. Se si scelto di utilizzare delle varianti, effettuare i passaggi seguenti:
a.
Nella schermata in cui sono visualizzate tutte le query con le varianti disponibili, scegliere Filtro e
selezionare una delle varianti disponibili.
b.
26. Se non sono disponibili varianti, necessario immettere manualmente almeno i seguenti parametri query
obbligatori (in base alla query):
a.
Data (GCD/SHLDR)
b.
Reporter (GCD/SHLDR)
c.
Revisione (GCD/SHLDR)
d.
e.
f.
g.
h.
Risultati
I fogli "BD#" corrispondenti sono ora compilati con i dati della query di ERP. L'operazione viene eseguita
automaticamente tramite i riferimenti Excel dai fogli con immissioni dati ai fogli "BD#".
User Help
XBRL Help
231
Informazioni correlate
Guida ai contenuti nel client SAP ERP per E-Bilanz
4.7.4
Procedura
1.
Aprire Excel.
2.
3.
Selezionare la scheda Revisione e scegliere Proteggi cartella di lavoro per annullare la protezione della cartella
di lavoro (il pulsante non pi evidenziato).
4.
5.
6.
7.
Selezionare OK.
8.
9.
EBILANZ_GCD
b.
EBILANZ_SHLDR
c.
EBILANZ_NODES
d.
EBILANZ_DETAIL
232
User Help
XBRL Help
Esempio
Si desidera utilizzare solo le query EBILANZ_DETAIL e EBILANZ_NODES. In questo caso necessario
rinominare i fogli BMD1 e BMD2 ad esempio in "GCD" e "SHLDR".
I due fogli restanti devono essere rinominati in "BMD1" e "BMD2", nello stesso ordine con cui sono state
salvate le voci briefing book, ad esempio BMD3 > BMD1, BMD4 > BMD2.
Esempio
Si desidera utilizzare tutte le query tranne EBILANZ_SHLDR. In questo caso necessario rinominare BMD2
ad esempio in "SHLDR".
I tre fogli restanti devono essere rinominati in "BMD1", "BMD2" e "BMD3", nello stesso ordine con cui sono
state salvate le voci briefing book, ad esempio BMD1 > BMD1, BMD3 > BMD2, BMD4 > BMD3.
Messaggio di avvertimento
Se si eliminano i fogli "BMD#" si verificano errori REF# nei fogli con immissioni dati. Si consiglia di utilizzare
questa procedura se non si desidera collegarsi a tutte e quattro le query E-Bilanz.
18. (Facoltativo) Se delle varianti sono disponibili e vengono utilizzate, selezionare Utilizza varianti per ogni query
con varianti disponibili.
19. Scegliere OK per uscire dalla gestione dei briefing book.
20. Scegliere nuovamente OK per uscire dalla gestione dell'origine dati.
21. Nella scheda principale di SAP Disclosure Management scegliere Crea collegamento dati.
22. Scegliere Nuovo.
23. Selezionare l'origine dati ERP.
24. Selezionare il briefing book E-Bilanz creato.
25. Se si scelto di utilizzare delle varianti, effettuare i passaggi seguenti:
a.
Nella schermata in cui sono visualizzate tutte le query con le varianti disponibili, scegliere Filtro e
selezionare una delle varianti disponibili.
b.
26. Se non sono disponibili varianti, necessario immettere manualmente almeno i seguenti parametri query
obbligatori (in base alla query):
a.
Data (GCD/SHLDR)
b.
Reporter (GCD/SHLDR)
c.
Revisione (GCD/SHLDR)
d.
e.
f.
g.
h.
User Help
XBRL Help
233
Risultati
I fogli "BMD#" corrispondenti sono ora compilati con i dati della query di ERP. L'operazione viene eseguita
automaticamente tramite i riferimenti Excel dai fogli con immissioni dati ai fogli "BMD#".
4.7.5
Anteprima E-Bilanz
Contesto
Per visualizzare E-Bilanz in anteprima necessario scaricare i file della tassonomia. A tale scopo impostare il
parametro Percorso tassonomia della configurazione report nella scheda Report > scheda Generale > Seleziona
nodo report > scheda Configurazione. Come valore predefinito utilizzare il seguente schema come percorso
tassonomia: %Period%\Taxonomy\%Report%\%Chapter% ad esempio XBRL Taxonomies\Taxonomy\EBilanz\Taxonomie 5.0. Questo percorso verr aggiunto alla cartella di upload della tassonomia definita nella
configurazione di sistema dal menu di amministrazione.
Procedura
1.
2.
a.
3.
4.
5.
6.
Caricare il file zip nel capitolo Tassonomie 5.0 nella scheda Carica.
Risultati
Ora possibile visualizzare E-Bilanz in anteprima dalla factory XBRL. possibile adattare questa procedura alle
tassonomie di qualsiasi versione e utilizzare i casi adattando i nomi dei capitoli e/o dei report.
Passi successivi
Messaggio di avvertimento
I nomi dei percorsi devono contenere meno di 260 caratteri e il nome della directory meno di 248 caratteri. Ci
significa che i nomi file nel file zip combinati alla cartella di upload della tassonomia e al percorso della
234
User Help
XBRL Help
tassonomia non devono contenere pi di 260 caratteri, altrimenti il processo di estrazione si blocca dopo il
caricamento della tassonomia nel capitolo.
4.8
Tabella 10:
Problema
Soluzione
Applica modifiche o
niente.
User Help
XBRL Help
235
COREP, FINREP e Solvibilit II sono le basi di reporting standardizzate emesse rispettivamente dall'Autorit
bancaria europea (EBA) per il reporting previsto dalla direttiva sui requisiti patrimoniali (Capital Requirements
Directive) e dall'Autorit europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIOPA). Riguarda i
rischi di credito, di mercato e operativo, i fondi propri e i coefficienti di capitale.
La soluzione COREP, FINREP e Solvibilit II di SAP Disclosure Management supporta anteprime e controlli di
validit volti a garantire la consistenza e l'accuratezza dei dati riportati sulla base della tassonomia COREP,
FINREP e Solvibilit II.
Il report viene visualizzato come foglio di Excel (.xlsx).
Nota
l'installazione di Microsoft Office 2007 o superiore obbligatoria.
Per adottare il reporting COREP, FINREP e Solvibilit II con SAP Disclosure Management necessario eseguire la
procedura di implementazione seguente:
1.
e registrarli in SAP
2.
Preparare il reporting COREP, FINREP o Solvibilit II creando un report COREP, FINREP o Solvibilit II.
3.
Convalidare il report COREP, FINREP o Solvibilit II ad hoc o memorizzarlo nella propria directory.
4.
Visualizzare l'anteprima del report COREP, FINREP o Solvibilit II nel Web o come file Excel.
Nota
per motivi di prestazioni, il sistema visualizza soltanto le prime 100 righe nell'anteprima di Excel e le prime
20 nell'anteprima Web. Tuttavia, l'utente riceve un messaggio e pu accedere a tutti i dati in un file .csv.
5.
Verificare la coerenza del COREP, FINREP o Solvibilit II creato dal sistema utilizzando un foglio Excel. Questa
operazione visualizza i messaggi del plug-in.
6.
Nota
non possibile utilizzare la funzionalit COREP, FINREP e Solvibilit II nell'ambito della factory XBRL.
Di seguito viene illustrata una spiegazione pi dettagliata dei vari passaggi:
1.
2.
Registrare i plug-in.
3.
Creare un nuovo tipo di report che punti al plug-in per la "Creazione di un'istanza XBRL".
4.
236
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
5.
Importare la struttura del capitolo dei contenuti aziendali nel report creato nel passaggio precedente.
6.
7.
8.
Creare una connessione dati. I dati devono essere forniti secondo i prerequisiti indicati nei contenuti aziendali.
Potrebbe essere necessario un adeguamento dei contenuti attraverso formule Excel.
9.
Informazioni correlate
https://eiopa.europa.eu/
http://www.eba.europa.eu/
5.1
Prerequisiti
Come prerequisito, sono stati scaricati e registrati i plug-in richiesti per il reporting COREP, FINREP e Solvibilit II.
Procedura
1.
Scaricare i plug-in necessari per supportare gli scenari COREP, FINREP e Solvibilit II dal SAP Service
Marketplace . I plug-in sono elencati di seguito:
Prodotto
File
scenari.
Descrizione
COREP
FINREP
Solvibilit II
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
237
Prodotto
File
Descrizione
(SMP) da cui
2.
3.
4.
Registrare i plug-in.
5.
Passi successivi
I plug-in per reporting COREP, FINREP e Solvibilit II richiesti sono stati caricati e registrati.
5.2
Prerequisiti
e sono stati registrati in SAP Disclosure
Sono stati scaricati i plug-in dal SAP Service Marketplace
Management. A questo punto possibile iniziare la configurazione del reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in
SAP Disclosure Management. Il primo passaggio di configurazione consiste nella creazione di un tipo di report per
il reporting COREP, FINREP e Solvibilit II.
Procedura
1.
2.
3.
Immettere un nome per il tipo di report, ad esempio COREP. anche possibile immettere una descrizione.
4.
Accedere alla scheda Contenuto del capitolo e selezionare il formato Microsoft Excel o altri formati richiesti
per il reporting COREP, FINREP e Solvibilit II.
5.
Accedere alla scheda Formati di output e selezionare i formati rilevanti per COREP, FINREP e Solvibilit II
indicati nella tabella seguente:
238
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
6.
Azione
Formato di output
Plug-in
Generazione XBRL
XBRL
SAP.DM.XBRL.Creation.Plugi
n.dll
Anteprima Web
Anteprima Web
SAP.DM.XBRL.Preview.Plugin
.dll
Anteprima Excel
Anteprima Excel
SAP.DM.XBRL.PreviewExcel.P
lugin.dll
Convalida
Report di convalida
SAP.DM.XBRL.Validation.Plu
gin.dll
Convalida di consistenza
Foglio Excel
SAP.DM.XBRL.ConsistencyVal
idation.Plugin.dll
Una volta definiti il contenuto e i formati di output del tipo di report in uso, accedere nuovamente alla scheda
Tipo di report e selezionare il Formato di output nativo rilevante, nonch il Tipo di categoria.
Nota
Se stato selezionato Generazione XBRL come formato di output nativo, selezionare Cache di dati come
Tipo di categoria.
7.
Risultati
Sono stati eseguiti tutti i passaggi necessari per creare un nuovo periodo e un report basati sul tipo di report
COREP, FINREP e Solvibilit II.
5.3
Contesto
La convalida di un report in SAP Disclosure Management comprende controlli a vari livelli diversi:
1.
Validit XML
Il sistema controlla se il file creato sulla base del file di plug-in per la creazione soddisfa i requisiti di validit
XML di base.
2.
Validit XBRL
Il sistema controlla che l'output del plug-in XBRL soddisfi i requisiti di base di un file XBRL.
3.
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
239
Il sistema controlla tutti i fatti XBRL dell'istanza XBRL a fronte del modello di dati della tassonomia, incluso il
controllo dell'esistenza del fatto nella tassonomia del modello di dati e se il fatto appartiene al tipo corretto, ad
esempio monetario, testo o numero senza unit. I risultati del controllo vengono segnalati dalla convalida di
SAP Disclosure Management come errori di coerenza e di tipo.
Inoltre, SAP Disclosure Management controlla i fatti verificatisi in numerosi capitoli/tabelle che presentano
valori non coerenti. Tali errori vengono segnalati come errori di coerenza.
Poich le tassonomie COREP e FINREP non utilizzano il linkbase di calcolo che la base per il controllo di
coerenza del calcolo, tale controllo diventa risulta sempre verde internamente.
4.
Nota
Fatti non coerenti, fatti con tipo di dati non corretti o fatti che non appartengono al modello di dati della
tassonomia non raggiungono il passaggio 4 e vengono quindi ignorati dal report di validazione formula.
5.
5.3.1
Prerequisiti
Il processo di convalida di un documento di istanza e della tassonomia di tale documento viene utilizzato per
accertarsi che vengano rispettati gli standard XML e XBRL, la conformit alla tassonomia e ai linkbase delle
formule.
SAP Disclosure Management presenta le due seguenti opzioni di convalida:
Contesto
Per convalidare il reporting COREP, FINREP e Solvibilit II, seguire la procedura seguente:
Procedura
1.
240
Accedere alla scheda Generale in un report COREP, FINREP e Solvibilit II e scegliere Crea.
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
2.
3.
Premere OK.
4.
Quando i messaggi vengono visualizzati nell'angolo superiore destro della schermata, fare clic sulla notifica.
5.
Il report di convalida contenuto in una delle notifiche. possibile salvare e aprire il report.
Risultati
Per convalidare il reporting COREP, FINREP e Solvibilit II ad hoc, seguire la procedura seguente:
1.
Accedere alla scheda Generale e scegliere Convalida COREP. Questa operazione avvia il processo di
convalida.
2.
Dopo avere eseguito questo passaggio, possibile scaricare il report utilizzando il collegamento visualizzato
nella finestra popup.
5.4
Il report di convalida contiene informazioni sulla validit di un documento di istanza. Il documento di istanza pu
essere creato per un report o per un capitolo.
Il processo di convalida COREP, FINREP e Solvibilit II di SAP Disclosure Management presenta quattro livelli di
convalida:
Convalida XML: i documenti di istanza sono fondamentalmente documenti XML. Il sistema verifica i formati
XML del documento.
Convalida XBRL: i documenti di istanza seguono gli standard XBRL. Il sistema effettua verifiche rispetto agli
standard XBRL.
Conformit alla tassonomia: esistono vincoli posti dalla tassonomia che vanno oltre le convalide XML e XBRL.
I documenti di istanza devono rispettare i vincoli posti dalla tassonomia.
Linkbase delle formule: la tassonomia specifica anche delle regole aziendali. Il documento di istanza rispetta
tali regole in modo tale da essere pronto all'invio.
Quando si convalida un report COREP, FINREP e Solvibilit II, il sistema controlla ciascun livello di convalida. Il
superamento di ogni livello di convalida una condizione per il completamento della convalida del report.
Esempio
Se il processo non riesce durante la convalida XML, il report di convalida riporta solamente tali errori.
L'unica eccezione data dalla convalida del tipo, che costituisce un caso speciale di convalida della conformit
alla tassonomia, in cui la componente di convalida ignora i concetti che contengono errori e accerta la validit
degli altri concetti del documento.
La sezione seguente descrive la convalida del tipo nell'ambito del processo di convalida:
1.
Il report di convalida comunica all'utente se la convalida generale sia stata eseguita correttamente o meno.
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
241
2.
3.
Gli errori di coerenza in fase di creazione e gli errori di convalida del tipo vengono visualizzati in una tabella
formata dalle colonne seguenti:
- Numero di serie (N.)
- Risultato: indica se la convalida sia stata eseguita correttamente o meno
- Regola: questa colonna contiene il tipo di ciascun errore menzionato nel report di convalida, ossia convalida
XML, convalida XBRL o convalida del tipo.
- Messaggio di convalida: questa colonna contiene la descrizione dettagliata dell'errore.
Esempio
Se la colonna delle regole contiene un errore di convalida XML, la colonna dei messaggi di convalida
specifica in quale riga e colonna del documento di istanza si verificato l'errore.
Esempio
In caso di errori di convalida del tipo, la colonna delle regole visualizza il messaggio Il fatto "X" dovrebbe
essere di tipo "Y"" e la colonna dei messaggi di convalida visualizza l'ID del concetto all'origine dell'errore e
il tipo corretto.
4.
In caso di superamento delle convalide XML, XBRL e della conformit alla tassonomia, il report di convalida
visualizza anche il numero di regole aziendali nel linkbase delle formule della tassonomia, nonch il numero di
volte in cui tali regole sono state eseguite fino al risultato finale.
5.
In caso di superamento delle convalide XML, XBRL o della conformit alla tassonomia, il report di convalida
mostra anche la convalida delle regole aziendali che utilizzano il linkbase delle formule della tassonomia. Essa
viene mostrata nel report di convalida sotto forma di tabella con le seguenti colonne:
- Numero di serie (N.)
- Risultato: indica se la convalida sia stata eseguita correttamente o meno
- Regola: indica l'etichetta della regola tratta dalla tassonomia
242
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
- Messaggio di convalida: se il linkbase delle formule contiene un linkbase delle etichette corrispondente,
vengono visualizzati i messaggi di convalida del linkbase delle etichette delle formule. In caso contrario, il
messaggio di convalida indica se la convalida delle formule sia stata o meno superata.
- Riferimenti: elenca i capitoli, le cartelle di lavoro e le celle del capitolo a cui fa riferimento la formula, ossia la
posizione all'interno del capitolo da cui sono stati presi i valori per valutare la formula. Il formato :
NomeCapitolo CartellaDiLavoro!Cella.
Nota
gli editori delle tassonomie non sono tenuti a fornire un linkbase delle etichette per un linkbase delle
formule. Pertanto, esso non disponibile in tutte le tassonomie pubblicate nel mondo.
possibile ordinare e filtrare tutte le colonne. Nell'impostazione predefinita, il report generato viene
ordinato in base alla colonna "N." in entrambe le tabelle ed possibile effettuare l'ordinamento facendo
clic sull'intestazione della colonna. L'indicatore di ordine crescente o decrescente mostra l'ordine seguito
dalle righe.
Il filtro opera in base al valore immesso nella casella di testo sotto il titolo della colonna. La colonna dei
risultati contiene una casella di riepilogo a discesa per filtrare i risultati. possibile visualizzare tutti i
risultati o solo gli errori o le convalide superate.
Per visualizzare i dettagli di una specifica regola, fare clic su ciascuna riga della tabella sul report di
convalida delle formule. Quando si fa clic su una riga, viene visualizzata una finestra popup con i dettagli:
- Una tabella che elenca tutti i fatti utilizzati nella regola corredati dagli elementi seguenti:
Elemento della regola
Descrizione
Fatto
Valore
Capitolo
Cella
possibile effettuare un'ulteriore consultazione utilizzando il file del report di convalida, generato con dati
effettivi.
User Help
Processo di reporting COREP, FINREP e Solvibilit II in SAP Disclosure Management
(SAP DM)
243
Per utilizzare il reporting US SEC, necessario installare 4 plug-in in SAP Disclosure Management dall'area di
amministrazione dei plug-in:
Il Mapper XBRL di SAP Disclosure Management fornisce un supporto nella preparazione dei dati conformemente
ai requisiti della Security and Exchange Commission statunitense (US SEC). possibile creare documenti XBRL
validi in SAP Disclosure Management e mappare unit, contesti, note a pi di pagina e tassonomia XBRL a dati e
testi. Questa operazione viene eseguita mediante il tagging dei dati rilevanti. Il processo di creazione XBRL viene
avviato in SAP Disclosure Management e supportato dal Mapper XBRL di SAP Disclosure Management (Mapper
DM XBRL) in MS Excel e MS Word.
Per utilizzare il Mapper SAP Disclosure Management XBRL, necessario scaricarlo da SAP Service Marketplace e
installarlo sul proprio client. L'installazione del client di SAP Disclosure Management 10.1 costituisce un
prerequisito. Lo si avvia nel client scegliendo Avvia Mapper SAP Disclosure Management XBRL.
Il processo per la creazione di un report XBRL il seguente:
1.
Scaricare il Mapper SAP Disclosure Management XBRL dal Software Download Center del SAP Service
Marketplace
e installarlo sul proprio client.
2.
Definire, creare e configurare un report XBRL in base al relativo tipo di report in SAP Disclosure Management.
3.
4.
La tassonomia richiesta deve essere installata sul proprio server. Dopo l'avvio del Mapper SAP Disclosure
Management XBRL sul proprio client, scegliere Caricare tassonomia per caricarla sul proprio client. I contesti
XBRL verranno quindi visualizzati in una struttura. Tutti i contesti e le unit XBRL definiti sul server vengono
visualizzati sul lato sinistro dello schermo nell'area mappatura come campi che possibile selezionare.
5.
Dopo il caricamento della tassonomia, si utilizza il Mapper XBRL di SAP Disclosure Management in MS Excel
per selezionare e attribuire testi e dati al concetto della tassonomia corrispondente.
Nota
non possibile utilizzare questa funzione offline.
6.
7.
Completare e convalidare il report XBRL in SAP Disclosure Management. A questo punto pronto per la
trasmissione al regolatore.
244
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
Nota
possibile utilizzare questa funzione solo se stato installato SAP Disclosure Management 10.1 o versione
successiva.
6.1
Funzionalit
Il Mapper SAP Disclosure Management XBRL supporta il reporting nello scenario Securities and Exchange
Commission (SEC) statunitense. Offre funzionalit che estendono le capacit di Microsoft Excel e Microsoft Word
nella creazione e nella modifica dei report finanziari abilitati per XBRL completamente conformi alle specifiche
correnti di XBRL.org.
possibile:
Mappare i file che acquisiscono mappature e possono essere importati nelle cartelle di lavoro non mappate
abilitate per XBRL
Importare e mappare dati di testo e numerici nei documenti collegati di Microsoft Word 2007 e Microsoft
Word 2010
6.2
Contesto
Dopo aver scaricato il plug-in di anteprima di US SEC dal SAP Software Download Center, necessario
configurarlo come segue:
Procedura
1.
Scaricare il file .zip del motore di rendering dal sito Web di US SEChttp://www.sec.gov/spotlight/xbrl/
renderingengineconfigurablebinary.zip
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
245
2.
3.
Copiare le cartelle e i file sotto contenuti nella cartella SECBuilder nella sottocartella
SAP.DM.XBRL.USSECPreview.Plugin dello zip del plug-in.
4.
Risorse
Files di regole
Aucent.FilingServices.Data.dll
Aucent.FilingServices.FilingProcessorBase.dll
Aucent.FilingServices.Log.dll
Aucent.FilingServices.RulesRepository.dll
Aucent.MAX.AXE.Common.Data.dll
Aucent.MAX.AXE.Common.Exceptions.dll
Aucent.MAX.AXE.Common.Resources.dll
Aucent.MAX.AXE.Common.Utilities.dll
Aucent.MAX.AXE.Common.XBRLParser_Reader.dll
Aucent.MAX.AXE.Common.ZipCompressDecompress.dll
Aucent.MAX.AXE.XBRLReportBuilder.ReportBuilder.dll
Lucene.Net.dll
NxBRE.dll
ZedGraph.dll
Lucene.Net.dll
NxBRE.dll
ZedGraph.dll
Caricare il file .zip del pug-in nel server di SAP Disclosure Management.
Informazioni correlate
https://support.sap.com/swdc
6.3
Contesto
Per attivare il reporting US SEC in SAP Disclosure Management, creare innanzitutto un nuovo tipo di report.
246
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
Procedura
1.
In SAP Disclosure Management selezionare Amministrazione Tipi di report . Per ulteriori informazioni
sulla creazione dei tipi di report, vedere Report e periodi [pagina 140].
2.
3.
Immettere un nuovo nome per il tipo di report, ad esempio REPORT XBRL SEC USA.
4.
5.
Selezionare la scheda Formati di output e i dati rilevanti per US SEC visualizzati nella seguente tabella:
Tabella 12: Formati US SEC
Azione
Formati di output
Plug-in
SAP.DM.XbrlUsSecGenerator.Plu
gin.dll
Convalida US SEC
Convalida US SEC
SAP.DM.XBRL.USSECValidation.Plu
gin.dll
SAP.DM.XBRL.USSECCalculation
Trace.Plugin.dll
Anteprima US SEC
Anteprima US SEC
SAP.DM.XBRL.USSECPreview.Plu
gin.dll
6.
Tornare alla scheda Tipo di report e selezionare US-SEC XBRL Add-On come formato di output nativo e XBRL
come tipo di categoria.
7.
Risultati
Il tipo di report US SEC stato creato. ora possibile creare un nuovo periodo e report in base a questo tipo di
report.
6.4
Contesto
Si crea un report XBRL e si estraggono i capitoli rilevanti per mappare unit XBRL, contesti XBRL, note a pi di
pagina XBRL e tassonomia XBRL a dati e testi mediante il Mapper SAP Disclosure Management XBRL. Per
mappare i dati XBRL, necessario scaricare e installare il Mapper SAP Disclosure Management XBRL.
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
247
Procedura
1.
Creare un nuovo report basato sul tipo di report US SEC. Quando si crea il report, i capitoli Unit XBRL,
Contesti XBRL, Note a pi di pagina XBRL e Tassonomia XBRL vengono aggiunti automaticamente al nuovo
report. Non possibile aggiungere capitoli di un tipo diverso da XBRL.
2.
Estrarre i capitoli rilevanti per elaborarli nel Mapper SAP Disclosure Management XBRL.
Risultati
stato creato un nuovo report basato sul nuovo tipo di report US SEC. Per mappare i concetti XBRL utilizzando il
Mapper SAP Disclosure Management XBRL, necessario estrarre i capitoli rilevanti.
Passi successivi
Per il rendering del report US SEC finale, necessario che la struttura del report completa sia completata,
operazione che di solito viene eseguita in SAP Disclosure Management. Deve essere disponibile un capitolo valido
contenente contenuti validi della struttura. Dopo aver terminato tutti i contenuti capitolo, fare clic su Crea al livello
di report per avviare il processo di rendering del report US SEC. Quando si fa clic sul pulsante Crea, viene
visualizzata una nuova finestra di dialogo. Nella finestra, possibile immettere un breve commento e selezionare
ulteriori attivit secondarie, ad esempio la convalida, il monitoraggio calcolo e la generazione dell'anteprima del
report. Tali attivit secondarie sono facoltative e possono essere disabilitate.
Dopo aver avviato il processo di rendering del report, al motore di attivit di SAP Disclosure Management verr
attribuita una nuova attivit di creazione per la gestione del processo. Si ricever una notifica per la ricezione di un
nuovo messaggio nella cartella dei messaggi in arrivo di SAP Disclosure Management contenente informazioni
dettagliate sullo stato di completamento del processo.
6.5
Contesto
Dopo il caricamento della tassonomia nel server, necessario importare i punti d'ingresso della tassonomia nel
database in SAP Disclosure Management. La scheda Punti d'ingresso tassonomia viene visualizzata solo per i
capitoli il cui tipo di report tassonomia.
248
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
Procedura
1.
2.
Il sistema visualizza un elenco di punti d'ingresso disponibili nella tassonomia. Ogni punto d'ingresso
visualizzato nella tabella ha uno dei quattro stati seguenti:
3.
Opzione
Descrizione
Nuovo
Importato
Aggiornamento di
sponibile
disponibile un aggiornamento del punto d'ingresso importato e tale punto deve essere importato
nuovamente in modo che l'aggiornamento pi recente possa essere utilizzato.
Obsoleto
Il punto d'ingresso obsoleto e non disponibile nella tassonomia pi recente caricata nel server.
Questo ingresso pu essere eliminato.
Nota
per gli scenari XBRL diversi da SEC, ad esempio COREP, E-Bilanz e altri, non necessario importare punti
d'ingresso. Le tassonomie caricate vengono utilizzate direttamente.
4.
Per eliminare uno o pi punti d'ingresso,contrassegnarli nell'elenco di punti d'ingresso e scegliere Eliminare.
L'operazione elimina tutte le informazioni collegate a questo punto d'ingresso. Lo stato verr modificato in
Nuovo. Prima che il sistema elimini un punto d'ingresso, esso controlla se utilizzato dai report SEC. Se
utilizzato, il punto d'ingresso non pu essere eliminato. Viene visualizzato un messaggio che elenca i report
collegati a tale punto d'ingresso.
5.
Dopo avere importato il punto o i punti d'ingresso, possibile utilizzarli collegandoli al report SEC e
caricandoli nel client SAP Disclosure Management client per il tagging nelle cache di dati SAP DM.
Quando si carica una nuova versione di una tassonomia, necessario anche importare il punto d'ingresso, in
modo che gli aggiornamenti siano disponibili nel servizio. Al termine dell'importazione, vengono visualizzati i
messaggi appropriati di esecuzione riuscita o meno per ciascun punto d'ingresso.
6.6
Il Mapper XBRL per SAP Disclosure Management un componente aggiuntivo di Office che pu essere installato
nel client Office di SAP Disclosure Management per mappare i concetti XBRL. Bench venga fornito
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
249
separatamente come programma di configurazione autonomo, funziona soltanto con capitoli e report estratti di
SAP Disclosure Management. Non possibile elaborare documenti Excel o Word utilizzati in locale tramite
Mapper SAP DM XBRL. L'utente definisce le informazioni richieste per la mappatura dei documenti XBRL in report
XBRL al fine di condividerli, riutilizzarli e attivarne al protezione. Ad esempio, le tassonomie XBRL vengono
memorizzate e gestite a livello globale nel server delle applicazioni di SAP Disclosure Management.
Caricamento di una tassonomia
1.
Le tassonomie sono memorizzate sul server. Innanzitutto, necessario caricare le tassonomie di base e
quindi, se necessario, quelle estese nel server come file ZIP per uno o pi capitoli tassonomia. Tali capitoli
tassonomia devono essere utilizzati come riferimento da un report XBRL sotto la relativa scheda Tassonomia.
2.
possibile estrarre i documenti Word e le cartelle di lavoro Excel come report, capitoli o cache di dati attribuiti
allo stesso report XBRL e la tassonomie vengono caricate automaticamente nel client Office quando si
seleziona Avvia XBRL Mapper. anche possibile selezionare Carica tassonomia nella barra multifunzione di
XBRL Mapper.
In MS Excel vengono caricati i seguenti elementi:
Concetti
Contesti
Unit
Dimensioni
Note a pi di pagina
Concetti
Contesti
Unit
Dimensioni
Sia in Excel che in Word viene fornita la scheda supplementare Riepilogo mappatura, che visualizza un
riepilogo dettagliato di tutte le mappature e i tag esistenti correlati al documento Word o alla cartella di lavoro
Excel corrente attribuiti alla tassonomia caricata.
Caricamento delle mappature da file locali
Tutti i tag e le mappature sono memorizzati in un foglio "nascosto" di Excel, che parte del documento Word o
della cartella di lavoro Excel corrente. Tutte le mappature definite sono strutturate in una tabella statica e, nel
caso dei documenti Word, sono scritte in un database durante il processo di archiviazione dei capitoli. Il foglio
Excel esiste anche come tipo di metainformazioni per il documento Word.
1.
Caricare manualmente il foglio Excel contenente le informazioni di mappatura nel documento Word o nella
cartella di lavoro Excel corrente selezionando Carica mappature da file locale nella barra multifunzione del
Mapper SAP DM XBRL in Word o Excel.
2.
Nella finestra di dialogo visualizzata, selezionare un file Excel contenente le informazioni di mappatura. Se si
sta caricando una cartella di lavoro Excel di informazioni di mappatura valida, le mappature vengono applicate
al documento Word o alla cartella di lavoro Excel corrente.
250
Per estrarre tutti i dettagli dal documento Word i dalla cartella di lavoro Excel corrente con le informazioni di
mappatura, selezionare Salva mappature in file locale nella barra multifunzione del Mapper SAP DM XBRL in
Word o Excel.
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
2.
3.
Caricare il file Excel salvato contenente le informazioni di mappatura dettagliate in un diverso documento
Word o in una diversa cartella di lavoro Excel selezionando Carica mappature da file locale.
4.
Le mappature vengono applicate al documento Word o alla cartella di lavoro Excel in cui il file Excel delle
informazioni di mappatura caricato.
Nota
Per aprire un menu di scelta rapida in Word facendo clic con il pulsante destro del mouse su un evento nell'area
del documento, necessario disabilitare la funzionalit di sincronizzazione.
Nota
Gli intervalli in Word o Excel devono presentare tag soltanto se la casella di controllo di sincronizzazione
disattivata.
6.6.1
Contesto
Prima di iniziare ad utilizzare XBRL Mapper di SAP Disclosure Management, necessario aver effettuato quanto
segue:
User Help
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Disclosure Management
251
Aver creato un tipo di report XBRL in SAP Disclosure Management basato sulla categoria XBRL
Aver creato un'istanza del report basata sul tipo di report XBRL (i quattro capitoli creati con tale report
vengono personalizzati automaticamente)
Aver selezionato il report XBRL sopra nella colonna a discesa Report XBRL assegnato.
Procedura
1.
2.
Scegliere Avvia XBRL Mapper nella barra multifunzione di Office e attenderne il caricamento.
3.
Scegliere Mapper SAP DM XBRL. L'operazione consente di caricare l'area mappatura XBRL.
4.
252
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Disclosure Management
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253
6.6.1.1
Contesto
Evidenziazione di celle mappate
possibile contrassegnare qualsiasi valore o testo della cella nel documento e mapparlo selezionando la casella di
controllo oppure facendo doppio clic su una posizione della gerarchia concetto dall'elenco. Definire
completamente Contesti e Unit per completare il mappaggio della cella contrassegnata. Se non si mappa la cella
con il concetto (e, facoltativamente, l'unit se necessaria per il concetto) il colore dell'evidenziazione il giallo.
Non appena terminato il mappaggio, il testo o il valore mappato diventa verde.
Procedura
1.
Contrassegnare qualsiasi testo o valore della cella nella documentazione e mapparlo facendo clic o doppio
clic su una posizione della gerarchia concetto, nell'area di riepilogo mappaggio o in Excel.
6.6.1.2
Contesto
Evidenziazione di testo mappato
L'evidenziazione in Microsoft Word completamente diversa da quella in Excel. possibile contrassegnare
qualsiasi testo nella documentazione e mapparlo facendo clic o doppio clic su una posizione della gerarchia
concetto dal relativo elenco. Il colore di sfondo del valore cambier in verde una volta aggiunto un concetto.
In Word, i colori di mappaggio sono diversi da quelli in Excel.
254
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Nota
Si consiglia di mappare i testi e i dati prima in Excel, quindi di mappare i capitoli Word con un collegamento dati.
I diversi colori indicano le diverse gerarchie di mappaggio. Ci significa che una modifica al colore evidenziato
indica che la stessa sezione di testo stata mappata nuovamente. I blocchi di testo possono essere intersecati
mappando lo stesso testo (o sezione di testo) a pi concetti. Ogni livello di intersezione viene visualizzato con un
determinato colore di sfondo.
Esempio
Se si mappa una sezione di testo due volte, il colore passa da verde a turchese.
Procedura
1.
2.
Mapparla selezionando la rispettiva casella di controllo o facendo doppio clic su una gerarchia concetto
dall'elenco.
3.
Il colore di sfondo del valore cambier in verde se si tratta del primo mappaggio. Se si esegue un secondo
altro mappaggio, il colore cambia in base alla lista seguente.
6.7
SAP Disclosure Management consente di caricare una tassonomia e utilizzarla per il tagging nelle cache di dati.
Esistono due diversi tipi di tassonomia:
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Disclosure Management
255
Durante il caricamento della tassonomia, si ha la possibilit di selezionare una tassonomia di base o estesa. Dopo
averne selezionato un tipo e averlo caricato, non possibile selezionarne un tipo diverso nei caricamenti futuri o
modificare il tipo dopo il caricamento.
Nota
nello scenario della SEC statunitense, importante che la tassonomia di base ed estesa siano collegate l'una
all'altra. Di conseguenza, quando si carica la tassonomia estesa, il sistema richiede di selezionare la
tassonomia di base da utilizzare con la tassonomia estesa durante la procedura di caricamento. La finestra di
dialogo visualizza i report della tassonomia e i capitoli corrispondenti. Dopo avere collegato la tassonomia
estesa a quella di base, non possibile eliminare o modificare il collegamento.
Nota
per rimuoverlo, necessario creare un nuovo capitolo tassonomia e collegarlo nuovamente. Dopo avere
eseguito questa operazione, possibile eliminare il capitolo tassonomia "obsoleto".
6.7.1
Prerequisiti
stato installato il Mapper SAP Disclosure Management XBRL sul proprio client.
stato creato un nuovo report basato sul nuovo tipo di report per la mappatura SAP Disclosure Management
XBRL in SAP Disclosure Management.
Procedura
1.
2.
Scegliere Avvia Mapper SAP Disclosure Management XBRL. In MS Excel viene visualizzata la scheda Mapper
SAP DM XBRL.
3.
4.
Caricare la tassonomia da utilizzare. Tale tassonomia deve rientrare nello stesso periodo del capitolo estratto.
Se si stanno utilizzando tassonomie estese, necessario prima di tutto caricare tutte le tassonomie di
riferimento in un capitolo diverso, da immettere durante il caricamento della tassonomia estesa. Dopo il
caricamento, vengono visualizzati tutti i possibili punti d'ingresso.
256
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
5.
6.
possibile caricare la tassonomia per un capitolo estratto. Assicurarsi che il report sia assegnato a un valido
report XBRL.
7.
I concetti della tassonomia, i contesti XBRL e le unit XBRL vengono visualizzati in una struttura nell'area
mappatura sul lato sinistro dello schermo. Contrassegnare i campi rilevanti facendo doppio clic su di essi,
contrassegnando il campo o mediante clic con il pulsante destro del mouse e selezione nel menu di scelta
rapida.
Risultati
stata caricata la tassonomia e sono stati assegnati i concetti della tassonomia a numeri e testi. Sono state
salvate le mappature in un file locale e sono stati contrassegnati i dati rilevanti nella tassonomia caricata.
Passi successivi
Per elaborare ulteriormente il report XBRL in SAP Disclosure Management, archiviare i capitoli.
6.8
Dopo avere eseguito tutti passaggi del processo, possibile completare il report XBRL in SAP Disclosure
Management. Il report includer tutti i capitoli dei report assegnati al report XBRL. Dopo la convalida, il report
pronto per essere inviato al regolatore.
Dopo aver creato un report (tramite il pulsante "Crea"), verr creato un nuovo pacchetto di revisione. Questo
pacchetto contiene tutti gli output (convalida, monitoraggio calcolo e anteprima) selezionati per la creazione.
possibile scaricare il pacchetto di revisione completo come file d'archivio ZIP dalla scheda "Revisioni" del report
US SEC.
Al livello di report, passare alla scheda "Revisioni" e selezionare la revisione da scaricare. Dopo aver selezionato la
revisione, fare clic sul pulsante "Scarica" sotto alla tabella revisione. Viene visualizzata una finestra di download e
si pu salvare il pacchetto di revisione nel proprio disco rigido locale. Il pacchetto di revisione completo contiene
tutto il contenuto specifico del report generato come elencato di seguito:
Anteprima (ZIP)
User Help
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Disclosure Management
257
6.9
Procedura
1.
2.
3.
Inoltre, possibile selezionare Anteprima US SEC, che consente di avviare un'anteprima completa dei risultati
dopo che il report US SEC stato creato correttamente. La selezione della convalida, del monitoraggio calcolo
e dell'anteprima di US SEC sono operazioni una indipendente dall'altra, ossia possibile selezionare una sola
casella di controllo o tutte insieme.
Risultati
Dopo la generazione dell'anteprima US SEC, si riceve un messaggio che indica lo stato di completamento del
processo. Il risultato dell'azione avviata viene salvato come revisione.
Prerequisiti
stato installato e configurato il plug-in per la convalida di US SEC, come descritto sopra.
Contesto
Prima della convalida, necessario configurare il relativo plug-in nel report XBRL, da cui verr avviato il processo
di convalida.
Procedura
1.
258
Per configurare il plug-in per la convalida, navigare al livello report del report XBRL.
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
2.
Aprire la scheda Configurazione e definire i quattro parametri seguenti, correlati al plug-in per la convalida di
US SEC:
Nome registrato
3.
Avviare il processo di convalida facendo clic su Crea a livello di report. Viene visualizzata una finestra di
dialogo in cui possibile immettere un commento.
4.
Inoltre, possibile selezionare la casella di controllo Convalida di US SEC, che avvia una convalida completa
dopo che il report US SEC stato creato correttamente.
5.
Contesto
Il monitoraggio calcolo di US SEC di un report creato un'attivit secondaria del processo di creazione del report
US SEC.
Procedura
1.
Per avviare il monitoraggio calcolo di US SEC, fare clic su Crea al livello di report.
2.
3.
Inoltre, possibile selezionare Monitoraggio calcolo di US SEC, che consente di avviare un monitoraggio
calcolo completo dei risultati dopo che il report US SEC stato creato correttamente. La selezione di altri tipi
di risultato, ad esempio la convalida o l'anteprima, un'operazione indipendente, ossia possibile selezionare
una sola casella di controllo o tutte insieme.
4.
Dopo la generazione del monitoraggio calcolo di US SEC, si ricever un messaggio che indica lo stato di
completamento del processo. Il risultato dell'azione avviata viene salvato come revisione.
User Help
Scenario della Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense in SAP
Disclosure Management
259
Anteprima (ZIP)
Se la convalida ad hoc completata correttamente, possibile aprire il risultato della convalida US SEC, ossia
un file MS Excel fornito dal sistema come collegamento al messaggio.
Se il risultato del monitoraggio calcolo positivo, sar possibile aprire il relativo risultato ad hoc per US SEC
come file HTML, fornito come collegamento al messaggio.
Dopo la generazione dell'anteprima ad hoc per US SEC, si ricever un messaggio contenente un collegamento
di download, che fornisce un file d'archivio ZIP con tutti i file HTML del report.
260
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Disclosure Management
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