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2. ACCOGLIERE I POVERI:
Santa Rosa stata educata dalla famiglia ad avere
unattenzione veramente straordinaria per chi non
ha e si trova nel bisogno. Questo principio sano,
bello e significativo lha accompagnata per tutta la
vita e lha portata a compiere gesti unici e straordinari,
come liberare dal peso pi grande di lei una bambina che trasportava delle tavole,
senza timore di critiche fuori posto.
Anche i poveri, quando bussavano alla sua porta, erano sicuri di trovare una
risposta damore. Alla sua scuola andava spesso un uomo bisognoso e chiedeva con
arroganza lelemosina. Le Maestre un giorno dissero a Rosa: Non diamo pi nulla
a questa persona cos maleducata! Ma Rosa sempre dal cuore grande e generoso
rispose: Sono proprio queste le persone che dobbiamo aiutare, perch non sanno
chiedere e quindi non hanno nulla da nessuno... Che formidabile lezione di vita!
Santa Rosa ,
aiutami ad essere generosa ed altruista.
Liberami dallignoranza di oggi:
larroganza e dallegoismo,
la gelosia e lantipatia,
la malinconia e lincontentabilit.
Fa di me una creatura secondo il Cuore di Ges,
che mi ama e vuole che ami tutti.
Vittoria Guidoni - Classe I A
UNALA DI RISERVA
Voglio ringraziarti,
Signore,
del dono della vita.
Ho letto che gli uomini sono
angeli con un'ala
soltanto: possono volare
solo rimanendo abbracciati.
Vivere abbandonarsi come
un gabbiano
all'ebbrezza del vento:
vivere assaporare
l'avventura della libert,
vivere stendere l'ala,
l'unica ala con la fiducia di
chi sa di avere
nel volo un partner grande
come te.
abbracciare
anche il fratello e aiutarlo a volare.
Ti chiedo perdono, perci, per tutte le ali
che non ho aiutato a distendersi. Non farmi
pi passare indifferente vicino al fratello,
che, rimasto con l'unica ala inesorabilmente
impigliata nella rete della miseria e della solitudine
si ormai persuaso di non essere pi degno di volare
con te. Soprattutto per questo fratello sfortunato
dammi. Signore, un'ala di riserva.
(Mons. Tonino Bello, Vescovo)
Lincontro si svolto in palestra ed stato aperto dal canto La coda del serpente. A
me capitato un bimbo simpaticissimo, che appena mi ha vista mi ha detto: Ciao, io
sono Giovanni ed ho cinque anni! Questa frase mi rimasta impressa. Insieme a
questi bambini abbiamo ballato e cantato, ma la cosa pi bella che ho visto negli
occhi di ogni singolo bambino la gioia di condividere con noi questi giochi ed anche noi
ragazzi pi grandi eravamo contenti e le maestre erano tutte molto serene e distese
nel vederci realizzare un momento di condivisione cos gioioso (Anna Lamura)
E stato molto bello e significativo giocare alla Discoteca: i pi piccoli imitavano i
pi grandi. I piccoli erano attentissimi e ripetevano perfettamente quanto veniva loro
indicato. La gioia di queste creaturine era veramente grande. I loro occhi brillavano di
tenerezza. (Chiara Paladini)
Con i bimbi abbiamo giocato, ballato e ci
siamo divertiti un mondo. E stato molto
bello ritrovarci con queste creature dolci e
sincere, mi sono sentito grande e responsabile
nei loro confronti. Unesperienza che mi ha
coinvolto e toccato. (Antonino Pio Leto)
(2Cor. 9,7)
dei
avuto
(2Cor. 19,27)
Il giorno 18 marzo 2015, i bambini della prima classe si sono uniti alla
classe seconda e in palestra si sono dilettati con dei giochi di palla,
insieme a un gruppo di giovani portatori di handicap.
I bambini erano curiosi e impazienti di vivere questo momento speciale e
la conoscenza di questi ragazzi ha alimentato il loro entusiasmo.
La palla, come un filo rosso, univa i giovani ospiti e gli studenti nei giochi.
Da insegnante, stato bello osservare la naturalezza con cui i bambini
hanno partecipato allesperienza e la gioia negli sguardi dei ragazzi
appena conosciuti. Ad avvicinare le due realt, quella dellinfanzia e
quella della disabilit, sono stati senzaltro la spontaneit e la semplicit
nellapprocciarsi allaltro e alle attivit proposte.
Il gioco ci ha avvicinato
e lamicizia abbiamo creato.
Insieme ci siamo divertiti
e accolti ci siamo sentiti.
Anche se siamo diversi
nei giochi non ci siamo persi.
Abbiamo conosciuto tanti amici
ed eravamo molto felici.
A rispettarci abbiamo imparato
e un po di bene ciascuno ha donato.
La bont e la tenerezza
sono indispensabili
per star bene insieme
IMPRESSIONI D'AMORE
Oggi in palestra abbiamo giocato con
...anche se quei ragazzi avevano dei
dei bambini che avevano dei problemi, io problemi io mi sono divertito
provo un pochino di pena per loro ma da
un altro lato trovo gioia. [] sono stata
bene con loro. Mi hanno fatto pensare un
po' ad una squadra!
Stando con loro mi hanno fatto capire
che se sono cos stanno bene, e io sono
molto contenta per loro. [] mi hanno
fatto pensare e vedere che sono delle
persone intelligenti. A me sono piaciuti
tanto.
Questi ragazzi mi hanno fatto pensare a ...mi hanno fatto capire che non devo
dei ragazzi come noi che hanno qualche essere gelosa se sono meno brava di un
problema e noi li dobbiamo aiutare. A
mio compagno perch non sono l'unica
quasi tutti noi questi ragazzi sembravano
normali... stata una esperienza bella.
Finito il primo gioco ne abbiamo fatti
Dopo questa esperienza posso dire di
altri tre bellissimi...mi hanno fatto capire aver capito che la gente non sempre
che non tutte le persone sono uguali a
perfetta perch siamo umani.
noi.
Oggi in palestra c'erano dei ragazzi con
qualche problema ma erano lo stesso
molto simpatici...[...] in fin dei conti loro
non erano cos male, io mi sono divertita
ed stata una semplice e normale e,
soprattutto bella, lezione di ginnastica.
Come bello
incontrarsi
accogliersi
e donarsi
reciprocamente
Amore,
quello che viene da Ges
con la A maiuscola
ROSA VENERINI
DOLCE E' IL SUO CUORE,
GENTILE E' IL SUO ANIMO
LIETO E CALMO,
BUONO E' IL SUO INTENTO
E LE SUE SCUOLE SI MOLTIPLICANO A CENTO.
LE SUE SUORE FONDARONO QUESTA SCUOLA
SEGUENDO LA SUA PAROLA;
LA RICORDEREMO SEMPRE
PER IL SUO PENSIERO POTENTE.
Saper
accogliere
dona
gioia
e pace
nel cuore
Sabato, 28 febbraio 2015, noi ragazzi della classe III abbiamo realizzato
unuscita diversa dal solito, non siamo andati in un museo, ad una mostra o a
vedere qualche opera artistica, abbiamo raggiunto il centro Don Gnocchi di
Falconara (AN), che ospita ragazzi portatori di handicap. Appena arrivati, cera
solo uneducatrice ed ragazzo disabile, poi man mano ne sono arrivati altri.
Limpatto iniziale stato un po forte, perch nel giro di poco ci siamo trovati
circondati da ragazzi in carrozzina. La cosa che mi ha colpito era
latteggiamento premuroso delleducatrice dimostrava loro un sacco di bene,
come se fossero tutti suoi figli, infatti si faceva chiamare zia Pina. Lei li
guardava per come sono veramente, persone con i loro talenti, certamente
diversi dai nostri. Per farci capire questo, cio che ogni persona vale per quello
che , abbiamo fatto un gioco: dovevamo mimare ed indovinare i talenti propri di
ognuno. Abbiamo notato che noi avevamo il dono di saper cantare e ballare, di
essere bravi a scuola, di saper cucinare ma abbiamo visto che anche gli altri
ragazzi avevano dei doni come il saper essere affettuosi e pazienti
Ultimato il gioco abbiamo suonato il flauto e cantato una canzone e loro hanno
gioito con noi. Pi passava il tempo e pi ci sentivamo a nostro agio e guardandoli
non pensavo pi a quanto erano stati sfortunati a nascere con quei problemi,
perch erano molto pi allegri e felici loro di tante altre persone sane, ma che
non sanno dare un senso alla propria vita. Alla fine abbiamo fatto un gioco tutti
insieme, dove ci siamo divertiti un sacco sia malati che non. Quando siamo usciti
da l, ho capito che la malattia si pu affrontare in due modi: avendo sempre
paura e chiedendosi continuamente cosa uno pu aver fatto di male per
meritarsi una simile punizione oppure guardando questo ostacolo come uno
slancio per leggere la vita da un punto di vista diverso, come un dono.
Maria Paolella
Questi ragazzi parlavano con gli occhi e con tutta la forza del loro essere. Mi
hanno dato una grande lezione: siamo tutti uguali!
Luca Speciale
I nostri amici della Don Gnocchi esteriormente non riescono a muoversi come
noi, a parlare e a dialogare come noi, ma hanno una ricchezza straordinaria di
sentimenti e allinterno del loro corpo pulsa un cuore ricco di amore e di tanta
pazienza. Quando ci lamentiamo per qualcosa, dovremmo ricordare sempre
queste persone straordinarie.
Andrea Nicolli
Prima dellincontro con i ragazzi della Don Gnocchi pensavo di essere infelice
perch non ho un padre presente come gli altri, ma quando ho visto i loro volti e i
loro occhi che sorridevano ed accoglievano chiunque allargasse le braccia verso
di loro, ho cambiato idea. Ho avuto una lezione di vita unica.
Milena Masci
A contatto di quelle creature ho provato una sensazione di tenerezza e di
dolcezza che mi ha fatto scoprire il grande cuore racchiuso dentro quel corpo
immobile. Dal loro volto si coglieva ununica espressione: Quanto Dio ci vuole
Bene! Che stupendo ammonimento!
Sujoy Saju Saha
La lezione di vita stata molto importante e significativa: devo imparare a non
lamentarmi sempre e soprattutto quando mi capita una giornata nera. E
fondamentale che riporti alla mente questi ragazzi dal volto sereno e
sorridente.
Andrea Junior Angeli
Mi ha tanto colpito il fatto che questi ragazzi, nonostante il cuore ed il cervello,
come il nostro, non hanno la libert di potersi muovere a loro piacimento, perch
incatenati in un corpo limitato. Questo mi ha fatto riflettere e ragionare tra me
e me. Erano felici nel vederci suonare, giocare come se fossero in mezzo a noi
a fare le stesse cose. Questa esperienza mi ha aiutato a capire quanto devo
essere grata al Signore per la mia vita libera e sana.
Francesca Piersigilli
Di fronte a questa cruda realt una luce mi ha coinvolto, quella dei loro occhi
radiosi e folgoranti. Nel vederli cos sereni, mi sono posta un sacco di domande e
mi ha fatto fare un serio e profondo esame di coscienza. Troppo spesso non ci
rendiamo conto di ci che abbiamo, senzaltro il tesoro pi prezioso: la vita sana.
Tania Castelletti
cos, perch lei aveva una famiglia e quindi doveva apprezzare questo
grandissimo dono. E proprio vero, come ha detto lEducatrice che i ragazzi del
Centro parlano con gli occhi e ti penetrano profondamente. Sono grata per
questa esperienza che mi ha dato tantissimo. Quei volti sono impressi in me.
Maddalena Campagnoli
PERCHE
Ero arrivata con il cuore leggero,
con pochi pensieri in testa,
non avrei immaginato.
Eppure negli occhi assenti,
traspariva una gioia
misteriosa.
E allora,
perch il mondo va al contrario?
Perch sulla terra c cos tanta
sofferenza?
Chi decide
chi deve nascere in un modo o nellaltro?
Ditemi se giusto?
Perch quei poveri ragazzi
devono rimanere imprigionati
per tutta una vita in quel corpo?
Ma questa vita?
Riflettendo e leggendo
con occhio diverso la realt dico:
s vita perch dono di Dio,
me lo hanno rivelato quei volti sereni.
Gioia Piersanti
Urla,
di gente povera di movimento,
ma ricca di amore
Ho sentito
Occhi,
che parlavano e comunicavano
Ho visto
E tutto quel fracasso
faceva contrasto con il profondo silenzio
che sentivo in me.
Lanima mia piangeva,
Me ne vado consapevole,
guardando il sole
e sentendomi infinitamente fortunata
Saremo Testimoni
anche per loro
portando un po di gioia nel loro cuore.
Come
bello
aprirsi
a chi
solo
e soffre
VOGLIA DI VIVERE
Sembrano fragili,
come una foglia in autunno,
ma dentro ognuno di loro
c una forza spaventosa.
Non sappiamo cosa sia,
forse lamore di Dio,
che li travolge
e li culla.
Il loro cuore
una terra senza fine,
sempre aperto,
pronto ad amare,
pronto a gioire,
pronto a superare
ogni difficolt.
Proviamo a capirli,
guardiamo i loro occhi,
perdiamoci nella loro immensit,
prendiamoli per mano
e viaggiamo sempre con loro,
nostri fratelli.
Francesca Ippoliti
Non tanto
quello che
facciamo, ma
quanto amore
mettiamo nel
farlo. Non
tanto quello che
diamo, ma quando
amore mettiamo
nel dare.
(Madre Teresa di Calcutta)
Sabato, 7 marzo 2015, sono venuti in palestra dei ragazzi con handicap del gruppo
sportivo Adriatico Giants Ero emozionata e curiosa di conoscere questo nuovo
gruppo: allinizio avevo un po di paura, mi sono fatta avanti stringendo la mano a
Caterina. Dopo un po mi sono accorta che la situazione era tranquilla: erano solo
dei ragazzi e ragazze un po diversi da noi, erano molto affettuosi. Ci siamo messi
tutti in cerchio e ci siamo passati la palla. Vicino a me cera un ragazzo disabile di
nome Giacomo: era simpatico, gli piaceva il calcio e tifava per il Lazio.
Successivamente abbiamo giocato a fare canestri, con noi cera una ragazza
disabile di nome Dalia, aveva i capelli ricci, gli occhi che le brillavano e ci sorrideva
felice, cera Ilenia e sempre Giacomo che era bravissimo a fare canestri, ne ha fatti
tantissimi, noi lo guardavamo sorpresi. Abbiamo anche giocato a basket con lo
stesso gruppo ed abbiamo vinto. E stata unesperienza unica che non dimenticher
mai.
Camilla Tazioli
Quel giorno avevo dimenticato loccorrente per fare ginnastica, per vedendovi
ho scoperto in me tanto desiderio di stare con voi, di stringere le vostre mani, di
palleggiare con voi, di dimostrarvi che ero felice di starvi vicino.
Eravate bravissimi a giocare a palla, molto pi bravi di noi, soprattutto nel fare
i canestri Avete degli istruttori fantastici, che vi allenano, vi vogliono bene e vi
regalano tutto il tempo per essere come gli altri, anzi in alcune cose meglio.
Bravissimi! Un caro saluto Ciao
Luisa Mandrelli
IO PENSO
Io penso che siamo tutti uguali,
perch la diversit non esiste.
Dio lo ha detto,
Dio lo ha scritto.
Io penso che dovremo tener presenti
tutte quelle persone che sono sole,
che soffrono e che non hanno
nessuno
a cui donare affetto.
Io penso che dovremo metterci
Michela Sama
Caro Diario,
sabato, 7 marzo, ho
vissuto una bella, forte
ed
indimenticabile
esperienza
con
dei
ragazzi disabili.
Giocando con loro ho
potuto capire che non
sono diversi da noi.
Sono
gentili
ed
educati. Appena sceso
in palestra ero un po
sconcertato, ma poi ho
subito preso confidenza
e stavo ottimamente bene
con loro, perch sono ragazzi unici e straordinari, carichi di una volitivit unica.
I ragazzi erano tutti in divisa e davanti alle loro magliette rosse spiccava la
scritta Adriatico Giants il nome della loro squadra. Mi ha colpito fra tutti un
bambino del loro gruppo, molto piccolo, di nome Matteo, che mentre facevamo
tutti liberi ha centrato ben dieci canestri senza fallirne uno. Lho guardato
ammirato e stupito. Caro diario, che portento!
Alla fine abbiamo disputato una partita: sono tutti dei veri campioni, bravissimi.
Posso dedurre da questa esperienza che questi ragazzi non sono poi cos diversi
da noi siamo noi che dobbiamo guardarli con occhi diversi, ma soprattutto
accoglierli con un cuore veramente grande.
Diario, io ora ti lascio, incidi bene questa esperienza e ricordala di tanto in tanto
anche a me, perch voglio veramente cambiare atteggiamento con chi ha
qualcosa meno di me. Ciao il tuo
Matteo Burini
Sabato ho conosciuto un gruppo sportivo straordinario, tra cui cera Giacomo che era bravissimo e non falliva un canestro. Siamo
stati vicino a loro, abbiamo condiviso la loro gioia e il loro gusto di dare il massimo di se stessi. Mia madre mi ha insegnato che
nelle persone non bisogna guardare lesterno, ma possibilmente leggere il cuore, perch la ricchezza interiore che conta.
Jhaslene Jean Compra
Di questi ragazzi straordinari mi piaciuto molto il fatto che facevano esercizi ginnici meglio di noi, pur non avendo le nostre
possibilit. Hanno evidenziato una forza di volont straordinaria.. Se noi ci accorgiamo che le cose non ci riescono al primo colpo, ci
avviliamo e cediamo le armi, invece loro hanno dimostrato una resistenza unica ed una capacit di darsi eccezionale. Tutto questo
mi ha fatto molto riflettere.
Carlo Luciani
Osservando attentamente questi ragazzi, dallaspetto un po fragili, ho provato in un primo momento compassione, quasi un senso di
tenerezza. Successivamente mi sono dovuto ricredere perch erano bravissimi e negli esercizi ginnici si destreggiavano meglio di
noi. Avevano una capacit di concentrazione veramente grande. Mi hanno toccato profondamente e si sono scolpiti in me come
esempio.
Gabriele DAndrade Corsa
Abbiamo ricevuto da questi ragazzi tanti messaggi di vita ed insegnamenti: come saper sorridere, saper accogliere, rendersi
disponibile verso chi ti sta vicino Ho capito che non bello prendere in giro per dei limiti, dobbiamo al contrario aprire gli occhi
sulle qualit che tutti possiedono. Abbiamo trascorso con loro una bella esperienza ed abbiamo capito che quando ci va storta una
cosa, non dobbiamo lamentarci.
Chiara Paladini e Sirio Scarpini
Dio, pur nella diversit dei talenti, ci ha creati tutti uguali, siamo noi che a volte attribuiamo etichette sbagliate a qualcuno: sabato
in palestra abbiamo scoperto di avere tante doti in comune, pur nella diversit che normale. E un gruppo sportivo fantastico: i
ragazzi giocano meglio di noi ed hanno una destrezza ginnica formidabile. Impariamo da loro ad essere sereni e gioiosi
Alexandra Gitto
Ho dialogato con queste persone e si sono rivelate simpatiche e cordiali. Il loro impegno nel gioco mi ha sorpreso e commosso.
Facevano dei canestri cos precisi, come dei veri campioni Abbiamo solo da imparare tantissimo da loro. Osservandoli cos sereni e
volitivi ho provato sensazioni
fortissime dentro di me:
mi hanno manifestato
una voglia di vivere
bellissima. Il loro
esempio e la loro
vitalit le porter
sempre con me,
come ricordo.
Roberto Principi
Carissimo Diario
Ho da raccontarti una esperienza completamente nuova. Sabato 7 marzo, allora di
approfondimento siamo scesi in palestra ed abbiamo giocato e palleggiato con il gruppo sportivo
Adriantico Giants , portatori di handicap. Allinizio avevo quasi timore ad avvicinarmi, avevo
paura di far loro male, invece stato bello condividere tutto con loro. Erano ragazzi favolosi,
gioiosi, sorridenti, cordiali, con cui era molto semplice e facile fare amicizia. Cerano due
bambini, molto piccoli, ma tanto carini e teneri. Giocando insieme a loro, provavo un certo
dispiacere dentro per tutte le volte che questi ragazzi vengono portati in giro, invece hanno delle
potenzialit e ricchezze interiori, veramente grandi. Avevano unabilit ginnica molto ben
radicata e negli esercizi erano padroni di quello che facevano. Mi faceva sorridere e gioire la
loro destrezza ed abilit: facevano dei canestri strepitosi. Hanno dei problemi, non possiamo
nasconderlo, per sono bravi a dare il meglio di loro stessi. Sorprendono tutti con la loro voglia di
fare e volont di darsi totalmente. Ci hanno comunicato tanta voglia di vivere e a non arrenderci
di fronte alle difficolt. Questa esperienza anche se breve, ci ha fatto comprendere che nel mondo
non tutti sono fortunati. Noi abbiamo tutto e spesso ci lamentiamo, dovremmo, di fronte a loro,
provare un po di vergogna. La vita un dono, vero caro diario, e guai se non la viviamo in
pienezza. Il sorriso e la giovialit di questi ragazzi si stampata in noi e non la dimenticheremo
con facilit. Grazie, diario, che ci hai offerto la possibilit di rientrare in noi stessi e riflettere.
Aurora, Naomi, Ylenia, Maria Teresa, Francesco
e c un velo a separarci,
siamo uguali,
seppure cos diversi.
Cos lontani,
ma vicini,
sorridendo
abbracciamo la vita
Marta Angelici
PICCOLE CREATURE
In una stanza piccolina,
stavamo l con queste piccole creature,
il sorriso stampato sul volto,
trasmettevano gioia e tenerezza:
tutti diversi e tutti simpatici.
Tra palle che volavano,
persone che si spostavano,
file che si cambiavano
e persone che si capivano.
Una esperienza indimenticabile,
La Grande Fame
Nel mondo si sente un certo brusio,
sono i pianti di chi la fame patisce,
quelli che muoiono per mancanza di un pezzo di pane:
ora io dico che basta anche un solo piccolo granellino
per dar loro speranza.
Poi ci sono gli altri che hanno unaltra fame,
loro vorrebbero sapere qualcosa di pi,
quindi ora noi preghiamo Cristo Signore
e gli diciamo:
Santo, il mio Signore, guarda e benedici
Tutti coloro che soffrono per la fame, ma soprattutto
per carenza di amore.
Tu ci hai detto: Chiedete ed otterrete e noi siamo
qui a bussare alla tua porta.
Ci hai anche detto:
Abbiate fede quanto un granellino di senape
e sposterete le montagne
Questa una grande montagna,
ma con te riusciremo ad abbatterla.
Ges, la montagna da spostare la fame,
il macigno da rotolare lapatia e lindifferenza
La trave da rimuovere dai nostri occhi
la cecit:
liberaci Signore
ed insegnaci a saper vedere e condividere
Francesco Maggio - classe III A
CARTA DIDENTIT
Nome: Charles
Cognome: Dickens
data di nascita: 1812
Luogo di nascita:Portsmouth (Inghilterra)
Luogo di morte: Londra
Data di morte: 1870
disabilit: epilessia
perch famoso/professione: romanziere ed
autore sia di opere umoristiche come Il circolo
Pickwick, che di opere sociali come Oliver Twist,
David Copperfield, Tempi Difficili, Canto di Natale
CARTA DI IDENTIT
Nome: Isaac / Isacco
Cognome: Newton
Luogo di nascita: Woolsthorpe by
Colsterworth(Inghilterra)
Data di nascita: 25 Dicembre 1642
Luogo di morte: Londra
Data di morte: 20 Marzo 1727
Disabilit: Epilessia
Perch famoso: Fu un fisico. Fu il
primo a dimostrare che le leggi della
natura governano il movimento della Terra e
degli altri
corpi celesti, si appassion allo studio della fisica con la caduta di una
mela sulla sua testa.
CARTA DI IDENTIT
Nome: Ludwig
Cognome: van Beethoven
Luogo di nascita: Bonn (Germania)
Data di nascita: 16 dicembre 1770
Luogo di morte: Vienna
Data di morte: 26 marzo 1827
Disabilit: ipoacusia-sordit
Perch famoso/ professione: noto compositore
e pianista. Figura fondamentale della musica
colta occidentale, considerato uno dei pi grandi
compositori di tutti i tempi. Nonostante i problemi
di ipoacusia che si manifestarono prima ancora d'aver compiuto i
trent'anni, egli continu a comporre, condurre e suonare, anche dopo
essere diventato sordo del tutto. Beethoven ha lasciato una produzione
musicale straordinaria per forza espressiva e per la capacit di evocare
emozioni
CARTA DIDENTIT
Nome: Napoleone
Cognome: Bonaparte
Luogo di nascita: Ajaccio (Corsica)
Data di nascita:15 agosto 1769
Luogo di morte: isola di santElena nell
oceano atlantico
Data di morte:5 maggio 1821
Disabilit: epilessia
Perch famoso/professione: Napoleone
Bonaparte famoso grazie al suo titolo di
generale francese, primo console e re di
Francia dal febbraio 1804. stato protagonista
delle vicende geo-politiche europee degli inizi del
1800 ed tuttora universalmente noto come uno dei
grandi generali della storia.
pi
CARTA DIDENTIT
Nome: Thomas Alva
Cognome: Edison
Luogo: Milan (Ohio)
Data di nascita: 11 febbraio 1847
Luogo di morte: West Orange (New
Jersey)
Data di morte: 18 ottobre 1931
Disabilit: sordit
Perch famoso/professione:
CARTA DI IDENTITA
Nome: Alex
Cognome: Zanardi
Data di nascita: 23 Ottobre 1966
Luogo di nascita: Bologna
Data di morte:
Luogo di morte:
Professione: Pilota di Formula 1
Disabilit: Ha perso le gambe
in un incidente
CARTA DIDENTIT
Nome: Alexander
Cognome: Graham Bell
Luogo di nascita: Edinburgo,
Scozia
Data di nascita: 3 marzo 1847
Nova
CARTA DI IDENTIT
Nome : Andrea
Cognome : Bocelli
Luogo di nascita : Lajatico (PI)
Data di nascita : 22 settembre 1958
Disabilit : cieco per una caduta da
bambino
Perch famoso : uno dei cantanti italiani pi
conosciuti a livello commerciale sia in Europa
che in America. Bocelli proviene da una
educazione vocale ed impostazione della sua
voce di natura accademica, e nonostante questa
CARTA DIDENTIT
Nome: Nicholas
Cognome: Vujicic
Luogo di nascita: Melbourne
Data di nascita: 4 dicembre 1982
Disabilit: a causa di una rara malattie genetica nato
senza arti superiori ed inferiori
Perch famoso/ Professione: Nick Vujicic un
predicatore ed uno speaker motivazionale; famoso per
la sua disabilit soprattutto per la sua straordinaria fede
in Dio e, nonostante i problemi che ha avuto e che ha
tuttora, rimane sorridente e felice. il direttore di Life
without limbs, organizzazione per disabili australiana
NOTE: In un incontro recente ha conversato con dei
giovani, cosa che a lui piace molto fare e si ha la possibilit
di vedere di cosa parla nel video Coraggio di vivere
CARTA D'IDENTIT
Nome: Peter
Cognome: Longstaff
Luogo di nascita: Norfolk (Inghilterra)
Data di nascita:1967
Disabilit: nato senza braccia
Perch famoso/professione: Peter Longstaff nato
senza braccia poich alla madre stato prescritto il
farmaco talidomide durante la gravidanza, ma egli non
ha mai considerato se stesso come un essere con minori
possibilit di altri. Ha lavorato per lungo tempo come allevatore di maiali,
guidando perfino il trattore. Si poi iscritto ad un corso di arte e
fotografia, presentando nel 2009 i suoi lavori realizzati solo con luso dei
piedi alla Royal College of Art di Londra nel 2009.
CARTA D'IDENTIT
Nome: Simona
Cognome: Atzori
Luogo di nascita: Milano
Data di nascita: 18 giugno 1974
Disabilit: nata senza arti
superiori
CARTA DI IDENTIT
CARTA DI IDENTIT
Nome: Stephen
Cognome: Wiltshire
Data di Nascita: 24 Aprile 1974
Luogo di Nascita: Londra
Disabilit: Stephen Wiltshire
affetto da Autismo
Perch
famoso/
professione:
Wiltshire famoso per la sua arte, straordinari
lavori
in
cui lartista memorizza i paesaggi nei minimi dettagli. Per questo motivo
viene chiamato Human Camera, ossia una memoria fotografica unica e
immensa. Ha difficolt nel parlare, nel linguaggio e vive in una sua
piccola e particolare dimensione. Riesce a riprodurre paesaggi e citt nei
minimi particolari e ha ricevuto un premio MBE per i servizi nel mondo
dellarte nel 2006. Ha studiato Belle Arti presso City & Guilds Art College
di Londra.
Cosa suscita in te
questa immagine?
Esprimi sentimenti ed emozioni provate
o sotto forma di riflessione
o di poesia
RIFLESSIONI:
Io ho conosciuto una ragazzina a scherma che non aveva pi i quattro arti, ho
cercato al sua storia su internet e mi ha fatto piangere, perch spiegava che lei
allet di 11 anni aveva perso braccia e gambe a causa di una meningite. Lei ha
avuto ed ha un sacco di problemi ma continua a sorridere e non mai gi di
morale, ha anche inventato delle speciali protesi per tenere il fioretto. un vero
esempio per me. (Vittoria Guidoni)
Riflettendo sul quadro mi viene da pensare che anche noi (la mia
classe)abbiamo dei compagni che purtroppo hanno dei problemi, ma noi
cerchiamo di aiutarli anche se a volte sono maneschi o perdono il controllo di
ci che fanno e finiscono per danneggiarsi da soli. (Pietro Toppi)
Io so che la persone sporca nel quadro non il protagonista del dipinto, ma le
persone che lo ignorano, quelle sono le vere persone infelici e sporche, sporche
nel cuore (Edith Straniero)
Quando esco per fare una passeggiata mi capita di vedere persone come quella
del quadro, mi fanno pena perch anche se hanno qualche spiccio letto sono
comunque contente perch almeno qualcuno li ha capiti e gli ha dato una
piccola possibilit per rifarsi una vita (Giada Guadagnini)
UN UOMO SOLO
Il povero uomo urla ai passanti
"Fiammiferi! Fiammiferi!...
Tutti fuggono e nessuno lo ascolta.
La situazione ti intenerisce il cuore:
non ha gambe, non ha mani.
Quanta solitudine, quanta depressione!
Vende fiammiferi, non cose preziose
per potersi comprare qualcosa da mangiare.
E' un uomo dal cuore dolce e gentile.
Alessandro Papa - classe I A
COME UN SASSOLINO
Povero come un chicco di grano,
inutile come un sassolino.
Sono un minuscolo granchietto
in mezzo ad un mare di ingiustizia.
Senza gambe, senza braccia,
senza amore, senza una vita normale.
La vita un dono
effuso da un grande amore,
UMILE MENDICANTE
Io, inutile mendicante,
spoglio come un albero d'inverno,
solo in un mare di ingiustizia.
Senza gambe e senza braccia,
ma soprattutto senza amici,
senza amore.
Tutti corrono via da me.
A volte mi chiedo
che forse sono meno
di un sassolino...
Io sono paragonabile
ad un fiore appassito
in un prato di fiori belli e colorati.
Io vivo nella povert,
mi scambiano per un muro,
ma anch'io ho un cuore,
in me pulsano sentimenti
di tenerezza e bont.
Chiedo piet,
nessuno mi ascolta,
nessuno mi vede.
La mia vita legata
ad un marciapiede,
senza nessuno che si interessa a me.
E' necessario ricordarsi
che tutti siamo uomini
con un cuore e dei sentimenti
Michela Sama - classe I A
IO SONO UN POVERETTO
Io sono un poveretto,
fiammiferi vendo.
N braccia, n gambe io ho.
Al freddo e al gelo
io trascorro le mie giornate
e mi riparo dietro un muro di pietra.
Io cerco di parlare
con la mia lieve e sottile voce,
ma le persone, osservandomi,
scappano in fretta.
Anche il cagnolino di un ricco signore,
confonde la mia natura.
Solo un giorno,
unanziana signora di buon cuore,
in cambio di due fiammiferi,
un soldo mi ha dato.
Sono come un piccolo fiore appassito
in un grande prato di margherite
Sono solo un poveretto
RIFLESSIONI:
In tutte la classi abbiamo ulteriormente approfondito il tema della periferia,
intendendola non solo come una situazione di emarginazione per motivi fisici
ma anche sociali. Abbiamo allora visionato il quadro di Otto Dix intitolato
Venditore di fiammiferi, che rappresenta un reduce della Grande Guerra privo
degli arti superiori ed inferiori, che vende fiammiferi ai bordi di un marciapiede,
nella completa indifferenza dei passanti. Limmagine ci ha ricordato tutte le
persone che vengono emarginate ogni giorno e che ci capita di vedere per le
strade o fuori dai supermercati spesso anche noi ci comportiamo come
passanti distratti ed indifferenti, mentre dovremmo essere generosi, aperti e
con meno pregiudizi verso chi diverso.
Tante persone si lamentano di questi soggetti emarginati, pensando che siano
degli effetti collaterali della nostra societ, come se fosse colpa loro, come se
avessero scelto loro una vita cos. Limmagine ricorda le tante persone che
vengono emarginate ogni giorno, costrette a vivere una vita colma di disprezzo
e sdegno provenienti da coloro che li circondano e non capiscono le loro
potenzialit (Marta Angelici)
Dopo aver visto questa immagine mi sono comparse in testa milioni di
emozioni..TRISTEZZA, per un uomo lasciato a vivere con quel minimo che di
giorno in giorno pu ricavare; DISPREZZO, verso quelle persone che gli voltano
le spalle e che non hanno neanche un minimo di piet, ma soprattutto disprezzo
per me, si, perch a volte io sarei una di quelle persone, semplicemente per
paura; RABBIA per i comportamenti incoscienti dellessere umano; PIET per
questuomo con una disabilit cos importante, a cui servirebbe qualcuno con
cui stare, con cui vivere. (Giorgia Bellucci)
Persone come quella del quadro sono state generate perch hanno una
missione come tutti e ci insegnano cosa vuol dire accettare: la loro missione
compiuta ma devono insegnarla anche alale generazioni future perch questo
il nostro compito: AMARE (Alexandra Gitto)
Le emozioni che mi suscita il quadro sono molte e di tristezza, amarezza e molto
dispiacere per queste persone che sono esseri viventi come noi , ma per la
nostra incoscienza e piccolezza le facciamo sparire da tutte le citt del mondo
credendo che esistano solo persone sane e fortunate come noi (Carlo Luciani)
Questa immagine suscita in me un senso di pena, tristezza, anche di dolore.
Lignoranza delle persone che passano vicino a questuomo ma ha lasciato senza
parole. Lo guardo e non smetto di pensare a quanto siamo sfacciati, chiusi ed
egoistif orse ancora non ci siamo resi completamente conto che siamo tutti
uguali e che non c motivo di vergognarsi (Anna Tansella)
Questimmagine mi ha fatto ricordare un evento fantastico che ho vissuto qui a
scuola uno dei sabati scorsi: ho giocato a basket con i miei compagni e con delle
persone che hanno un handicap; ho visto come erano contenti di essere
insieme a noi in quel momento, l ho visto come la vera identit delluomo e
voglio rivivere esperienze simili! (Anna Lamura)
TRISTEZZA
Un buco nero,
profondo,
ostile,
raccapricciante,
senza luce,
senza via duscita.
Freddo,
disperazione,
non ho pi lacrime da piangere,
n voce per gridare.
Forse sarebbe meglio lasciarsi morire,
per non soffrire pi,
ma anche questo pensiero non mi d sollievo.
In fondo la gente ha molto motivi per ignorarmi
e disprezzarmi,
per lasciarmi qua a morire di fame,
di freddo,
di malinconia.
Comincia a piovere,
i fiammiferi si bagnano,
non ho pi niente da vendere,
rimango cos sotto la pioggia
e aspetto che arrivi il sole,
cos i fiammiferi si asciugheranno
Mi guardo intorno
e vedo solo cemento,
macchine,
persone
e pioggia.
Mi lascio di nuovo avvolgere dal buco nero
e aspetto la sua lieta visita,
che squarcer le tenebre
e mi ridar vita.
QUANTA TENENEREZZA!
Mi fanno proprio schifo
le persone che non aiutano chi ha bisogno.
Vedo queste scene in prima persona
e suscitano in me rabbia e ribellione.
Vorrei far capire loro,
che la vita un dono,
non importa se siamo sani o malati,
liberi o mutilati.
Siamo tutti figli di Dio
che ci ama di amore infinito.
Romano Toccaceli - Classe II A
LA SPERANZA
Come il ceppo di un albero
veniva ignorato da tutti,
stava tutto il giorno solo,
seduto per la strada,
continuando a sperare,
attendeva una persona
che lo aiutasse,
una persona con un cuore grande
che tendesse una mano verso di lui
e sperava ancora,
con quei pochi fiammiferi
rimasti nella scatola per anni.
IN UN PICCOLO MONDO
VENDITORE FIAMMIFERI
In un mondo piccolo
dove c paura e dolore,
in un mondo a s
pieno di perch
Dove le persone ti pestano
e per loro sembri un albero.
Un mondo meschino,
ma pieno damore
in cui sorridi
grazie al Signore
e ringrazi di averti donato
la vita,
non importa come:
ricca o povera,
corta o lunga,
RIFLESSIONI:
Lopera mi fa pensare alla povert in generale, a quei ragazzi della mia et e
anche pi piccoli che lottano tutta la vita per un pezzo di pane mentre ci sono
persone che, come me, sono molto pi fortunate e non donano neanche
qualche centesimo. Quei soldi anzi li spendono inutilmente per comprarsi vestiti
costosi per apparire pi belli e ricchi. Se fossi il protagonista del quadro
latteggiamento della gente attorno che mi ignora mi farebbe sentire esclusa e
questo mi farebbe diventare molto pi chiusa in me stessa e quindi restare sola
a vita (Lucrezia Frizzo)
La tristezza ovunque e tinge le giornate di strani colori per poterci aiutare a
godere e sfruttare al massimo le cose belle della vita. Questa idea mi stata
ispirata da un sacerdote durante la giornata spirituale a Loreto del 30 marzo, il
quale ha detto: per godere del fatto di stare in piedi devi prima cadere
(Evelyn Peruzzi)
Ho compreso che Otto Dix non voleva usare questo dipinto per mostrare la sua
bravura nel dipingere in modo realistico, affinch la gente vedendolo pensasse
subito che era proprio un bel quadroper me voleva aprire gli occhi alle
persone e renderle meno indifferenti davanti a chi p diverso e pi sfortunato di
noi (Maria Paolella)
La povert fa parte del grande mondo della diversit, molti considerano i poveri
persone da evitare e da no prendere in considerazionenon sanno che i poveri
sono i pi ricchi , perch limportante non avere vestiti firmati o oggetti
costosi, ma avere un cuore abbastanza grande da poterci mettere tutti (Alison
Compra)
DIVERSO
Solo ed escluso,
come un qualcosa
posato in un angolo e dimenticato.
La dignit di un emarginato
si dissolve e vola via,
la gente passa,
non curante di lui,
solo e piccolo,
nellimmensit.
Paura del diverso,
timore di aiutare,
in quel covo di sentimenti,
difficile estrarre la piet.
Regna lindifferenza,
arma tagliente e pericolosa.
Nessuno mi sente,
nessuno mi vede,
tutto mi scavalca.
Ho aiutato e lottato per la mia patria,
sono sopravvissuto al freddo e al gelo.
Ora non ho altro
che fiammiferi,
parole
e tristezza.
Vorrei guardare il cielo
e chiedere aiuto o piet.
O Signore, non ti chiedo felicit,
ma semplicit.
Non ti chiedo amici,
ma una madre che mi curi.
Non ti chiedo una bella casa,
ma un tetto sotto cui stare.
Dammi lamore,
quello che solo tu sai donare,
o Dio, mio Padre.
FIAMMIFERI
Gelo dinverno, calura destate,
paralisi eterna e solitudine.
(Ore 09.00)
Infanzia
Classe I Primaria
Classe II Primaria
(Ore 10.15)
9. Merenda
10. Partita a basket gruppo sportivo Adriatico Giants e i nostri ragazzi
11. Conclusione
(Ore 12.30)
Che bella mattinata! Eravamo l riuniti, avvolti da una grande gioia, pi trascorreva il tempo
e pi ci sentivamo uniti. Abbiamo imparato ad ascoltarci gli uni e gli altri e a comprenderci
fino in fondo. Quei ragazzi del gruppo sportivo hanno lasciato un segno indelebile: stata
una giornata meravigliosa. Le nostre voci, attraverso il canto e la musica esprimevano tutto
quello che avevamo nel cuore: gioia, fratellanza, amore, condivisione (Francesca Ippoliti)
Mentre
giocavamo
e
cantavamo mi sentivo come se
fossimo ununica famiglia,
come se quellunico cuore
carico damore pulsasse in
tutti nonostante lapparente
differenza
ed era proprio
quello che ci legava luno
allaltro e ci faceva sentire
bene. (Lucrezia Frizzo)
O cerchio
massimo!
O cerchio
Massimo!
(Santa Rosa Venerini)
E stato molto
bello ascoltare e
capire
con
quanto impegno
tutte le classi avevano lavorato su questo meraviglioso tema Dalle periferie di Rosa alle
nostre periferie ognuno nel suo stile e nella sua propriet espressiva. La condivisione
sorprende ed arricchisce. E stata una giornata bella e veramente perfetta, divertente ed
educativa. (Gioia Piersanti)
Sabato abbiamo vissuto unesperienza davvero fantastica, ci siamo diverti molto, ma ci che mi ha colpito
stato il discorso del Cardinale Mons. Edoardo Menichelli; ha donato in parole semplici e significative i
cinque principi fondamentali per vivere bene: RISPETTARE, ASCOLTARE, AMARE , PERDONARE, ASPETTARE
LULTIMO (Sara Piersigilli)
Il discorso del Cardinale mi ha veramente conquistato, i cinque punti vitali che ci ha indicato mi hanno fatto
riflettere, quello che mi ha colpito di pi stato il perdono, perch penso che sia una delle cose pi difficili
da compiere, ma se trovi la forza per concretizzarlo, ti rendi conto che il perdono il pi grande regalo che
si possa fare (Luca Viezzoli)
Il
momento
pi
toccante stato quando
arrivata Sua Eminenza
il Cardinale. Ci ha fatto
un discorso basato in
modo particolare sul
perdono e sul rispetto.
Sono state parole forti
ed incisive, mi sono
rimaste nel cuore.
(Lucrezia Frizzo)
Mentre
giocavamo
e
cantavamo mi sentivo
come se fossimo ununica
famiglia,
come
se
quellunico cuore carico
damore pulsasse in tutti
nonostante
lapparente
differenza ed era proprio
quello che ci legava luno
allaltro e ci faceva sentire
bene. (Lucrezia Frizzo)