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AERODINAMICA LM

A.A. 2012-13

ELABORATO n4 (SPERIM.) MISURE SUL CILINDRO Vers. corretta 2.0

CARUGATI
COGNOME___________________________
NOME

MARCO
____________________
MATRICOLA _____________
743476

CODA
COGNOME___________________________
NOME

MATTEO
741620
_____________________
MATRICOLA _____________

GENTILE
COGNOME___________________________
NOME

FEDERICO
799504
_____________________
MATRICOLA _____________

COGNOME___________________________ NOME

_____________________MATRICOLA _____________

RILEVAZIONE DELLA DISTRIBUZIONE DI PRESSIONE SUL CILINDRO E DELLA


RESISTENZA - DETERMINAZIONE DELLA FREQUENZA DI "VORTEX SHEDDING" E
DEL RELATIVO NUMERO DI STROUHAL.
Durante l'esperimento svolto al CLASD si sono raccolte le seguenti misure1:
1) valore dei parametri ambientali (indicativamente: temperatura 20C, pressione 1000 hPa,
densit, viscosit) e geometrici (diametro D del cilindro = 50mm, lunghezza nominale L= 300mm)
2) velocit della corrente asintotica, ricavata (attraverso la retta di taratura della
galleria) dalla pressione dinamica di riferimento, misurata da un trasduttore differenziale
di pressione collegato alla presa statica posta sulla parete della camera di prova2.
3) distribuzione di pressione sul cilindro, ottenuta ruotando il cilindro e mediante
luso di un secondo trasduttore differenziale, collegato 1) alla presa sul cilindro e 2) alla
presa statica allingresso della camera di prova (pressione della corrente asintotica).
4) campionamento del segnale anemometrico (tensione del filo caldo HW, le cui
fluttuazioni si possono ritenere in prima approssimazione proporzionali alle fluttuazioni di
velocit) e del relativo spettro (ottenuto dallanalisi in frequenza dal PC di acquisizione
mediante il sw Labview) e disponibili nei file con estensione .dat e .sptr
E richiesto
a) Landamento del Cp sul cilindro (da valutare sfruttando la simmetria)
b) La stima dei conseguenti coefficienti di portanza, resistenza e momento
c) La determinazione della frequenza di rilascio (shedding) dei vortici ed il corrispondente
valore del Numero di Strouhal (circa uguale a 0.2) per almeno una delle prove disponibili
d) La preparazione di una sintetica relazione, che descriva concisamente la procedura
utilizzata, che elabori le misure, e presenti i risultati dei punti precedenti.
Lelaborato dovr descrivere in modo sintetico e conciso:
1. lobiettivo della prova (con eventualmente un minimo accenno di teoria coinvolta)
2. gli strumenti impiegati (con un breve richiamo alle loro caratteristiche metrologiche)
3. la procedura utilizzata (con uno schema della catena strumentale)
1
2

Purtroppo anche con prove differenti, perch nelle prime i file relativi al vortex shedding non sono stati salvati.

Osserviamo che possibile utilizzare il cilindro come se si trattasse di un tubo di Pitot. Infatti la misura della
pressione ottenuta con la presa allineata frontalmente con lasse della galleria e riferita alla statica di galleria fornisce
direttamente la pressione dinamica. Loperazione possibile perch nota la posizione del punto di ristagno grazie
alla simmetria. Tuttavia, nelle prova di una certa durata (come quelle in oggetto dove, con un'unica presa di pressione,
necessario ruotare il cilindro per ottenere landamento sullintera circonferenza) importante tener conto di eventuali
variazioni di funzionamento dellimpianto. Si preferisce perci usare una pressione dinamica di riferimento (vedi Nota
2) che consenta di monitorare continuamente e senza intrusivit la velocit dellimpianto. N.B. Per condizioni
asintotiche si intendono quelle allingresso della camera di prova, che devono perci essere le pi uniformi possibili.

4. descrizione delle misure raccolte (messe poi in appendice oppure allegate in formato elettronico)
5. le relative elaborazioni e la stima dei valori finali
6. considerazioni conclusive (critiche e suggerimenti per eventuali miglioramenti)

NOTA 1)
I valori di pressione sono stati raccolti e trascritti durate la prima parte dellesperimento. Per individuare la
frequenza di shedding si devono invece considerare i file .sptr e .dat disponibili in bacheca.
1) il file .sptr contiene tutte le ampiezze dello spettro (eccetto il primo dato fc=1000 Hz, che la frequenza
di campionamento). A tali ampiezze va abbinato il vettore delle frequenze, da ricostruire progressivamente,
con incrementi f=0.2, fino a 500Hz (met della frequenza di campionamento) i; Il picco per f=fs dovuto al
vortex shedding si ricava esaminando la regione a bassa frequenza (per es. f <200 Hz o anche inferiore).
2) La velocit della corrente fluida si ricava dal valor medio della prima colonna del file .dat. (si tratta
infatti della misura in Volt della pressione dinamica di riferimento). La seconda colonna, espressa anchessa
in Volt, invece il segnale anemometrico E(tk). Ricostruendo il vettore dei tempi di campionamento tk =kt
e t=1/fc si pu rappresentare un grafico del segnaleii. Essendo interessati al solo spettro. non occorre
trasformare E(ti) nelle vere fluttuazioni di velocit, utilizzando la curva di taratura del filo caldo.
3) Le valutazioni possono venir ripetute con i dati di tutte le prove disponibili, cos da preparare un grafico
con gli andamenti f-V e St-Re. Si noter una certa dispersione causata dagli errori di misura. Ricordiamo che il
numero di Strouhal una frequenza adimensionalizzata con il diametro del cilindro e con la velocit della corrente.

NOTA 2)
In ogni impianto sperimentale viene utilizzata una dinamica di riferimento, la cui misura consente di
valutare con continuit durante tutta la prova, la vera pressione dinamica della corrente. Nel nostro caso essa
fornita da una presa di statica, posta allimbocco della camera di prova, sulla parete superiore.
La galleria infatti a circuito aperto e funziona aspirando laria dallatmosfera, dove la velocit risulta
essere estremamente bassa. La pressione atmosferica rappresenta perci una pressione di ristagno e spinge
le particelle di aria ad entrare nella galleria, dove la pressione statica inferiore. Il valore atmosferico
fornisce cos la pressione totale delle particelle daria. Un trasduttore differenziale, con lingresso collegato
alla presa statica a parete e laltro lasciato libero alla pressione totale atmosferica, dovrebbe perci
misurare la pressione dinamica in camera di prova (come per un tubo di Pitot). Questa semplice
applicazione del teorema di Bernoulli fornisce davvero la velocit della corrente fluida? Solo in teoria. Le
perdite causate dal convergente dellimpianto con il filtro per abbattere la turbolenza, riducono la pressione
totale (e rendono la velocit cos calcolata un valore puramente teorico).
Il problema risolto dalla calibrazione della galleria, che correla la dinamica fornita dalla presa statica a
parete (e che, per quanto detto, ha solo un valore di riferimento) e la dinamica vera, che si realizza
effettivamente in camera di prova. Si tratta di installare un tubo di Pitot in camera di prova (collegarlo ad un
secondo trasduttore) e di valutare statisticamente il rapporto tra le due pressioni dinamiche cos misurate.
Eseguita questa operazione si pu sostituire il tubo di Pitot con il modello ed condurre gli esperimenti. Il
valore corretto della velocit si otterr correggendo le misure di dinamica fornite dalla presa a parete con la
costante di taratura precedentemente determinata. Oltre ad essere un riferimento di dinamica la presa a
parete pu servire per fornire la statica da utilizzare come pressione asintotica nella definizione del Cp.
In bacheca possibile trovare la documentazione che fornisce i dati relativi alla retta di taratura, insieme ad
una prima caratterizzazione dellimpianto (la misura del profilo verticale di velocit, risultato uniforme solo
per un tratto centrale della camera di prova, ma non sullintera sezione). Altri dati ed approfondimenti si
possono reperire sulla bacheca di Integrazione di Aerodinamica. Per avere dettagli sui trasduttori si
consultino http://www.setra.com/tra/pro/p_hv_267.htm e http://www.setra.com/tra/pro/pdf/267_267m.pdf
i

A chi volesse provare, come attivit facoltativa, a calcolare lo spettro suggeriamo di consultare la bacheca del corso di
Fondamenti di sperimentazione - 086225 del prof. Ricci, che contiene alcune dispense sullargomento. Segnaliamo in
particolare la pag 17 - UTILIZZO DELLA FFT, contenuta nella dispensa Trasformata di Fourier (prima parte).

ii

Ricordiamo che ai numeri di Re considerati la scia del cilindro turbolenta. il segnale stato reso periodico
posizionando opportunamente la sonda. La fs potrebbe essere ottenuta direttamente, contando i picchi delle sinusoidi
presenti nellunit di tempo del grafico E-t, con intervallo pari ad 1 secondo (o, che forse pi facile, in sue frazioni).

Analisi sperimentale in galleria del vento della


corrente attorno ad un cilindro
Marco Carugati, Matteo Coda, Federico Gentile
Gennaio 2013

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Analisi sperimentale in galleria del vento della


corrente attorno ad un cilindro
Sommario
La relazione si pone lo scopo di presentare in forma sintetica gli strumenti, le procedure e risultati relativi ad una breve analisi sperimentale condotta presso i laboratori CLASD del Politecnico di Milano,
in data 19/12/2012. Lesperienza si `e focalizzata sulla misurazione di
alcune grandezze fondamentali per definire il comportamento di un
cilindro posto in galleria del vento: nellelaborato verranno espresse
considerazioni riguardanti le azioni aerodinamiche sul corpo (a partire
dalla distribuzione di pressione) e il fenomeno del vortex shedding.

Indice
1 Descrizione delle prove

1.1

Galleria del vento . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1.2

Trasduttori differenziali di pressione . . . . . . . . . . . . . . .

1.3

Catena di misura e procedure . . . . . . . . . . . . . . . . . .

1.4

Condizioni ambientali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

2 Distribuzione di pressione

2.1

Confronto con la soluzione analitica . . . . . . . . . . . . . . .

2.2

Calcolo dei coefficienti aerodinamici . . . . . . . . . . . . . . . 10

3 Vortex Shedding

14

Bibliografia

20

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Descrizione delle prove

Lanalisi sperimentale `e stata realizzata utilizzando la galleria del vento didattica dei laboratori CLASD del Politecnico di Milano, con la strumentazione
ad essa associata. Le caratteristiche pi`
u importanti degli elementi principali
che compongono la catena di misura sono brevemente riportate nel seguito.

1.1

Galleria del vento

La galleria utilizzata per gli esperimenti `e il modello EA 103 della francese


DeltaLab, il cui schema `e visibile in Figura 1. Alcune attivit`a condotte da altri studenti hanno evidenziato una qualit`a non ottimale della vena in camera
di prova: landamento del profilo di velocit`a a camera vuota pu`o essere considerato costante (e quindi affidabile allo scopo di ottenere risultati quantitativamente significativi) solo nella parte centrale della sezione; fortunatamente
il cilindro utilizzato nelle prove ha un diametro sufficientemente ridotto e non
risente in modo particolare della scarsa qualit`a di vena in prossimit`a delle
pareti.

Figura 1: galleria DeltaLab EA 103


La galleria dispone anche di una bilancia per la misurazione diretta dei carichi aerodinamici, la quale non `e stata utilizzata in questa sessione di prove
sperimentali.
3

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Alcune caratteristiche della galleria sono state raccolte nella Tabella 1.


Tabella 1: Galleria del vento DeltaLab EA 103

1.2

sezione della camera di prova

300 x 300 mm

lunghezza della camera di prova

1000 mm

velocit`
a massima in camera di prova

40 m/s

potenza del motore

4 kW

massa

300 kg

dimensioni

4700 x 1000 x 1700 mm

dimensioni minime del locale

12 x 6 x 3 m

Trasduttori differenziali di pressione

Allo scopo di misurare il P di riferimento tra ambiente e galleria e la differenza di pressione tra questultima e la superficie del cilindro si sono utilizzati due trasduttori differenziali modello Setra 267, le cui caratteristiche pi`
u
importanti sono riportate nella Tabella 2.
Tabella 2: Trasduttore differenziale di pressione Setra 267
range

2.500 H2 O

alimentazione

12-24 V DC

tensione in uscita

0-10 V DC

temperatura di utilizzo

18 C 65 C

accuratezza (a temperatura costante)

1% del fondoscala

non linearit`a

0.98% del fondoscala

Figura 2: trasduttore Setra 267


4

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Luscita dei due trasduttori impiegati `e definita a partire dalle seguenti curve
di taratura:
S/N 1152907 :

p = 12.871 Vo

S/N 1152908 :

p = 12.646 Vo

dove con p si `e indicata la misura differenziale di pressione (in mm dacqua),


mentre Vo rappresenta la tensione in uscita dal trasduttore (in V ).
Loffset dei due strumenti, che andr`a sottratto a tutte le misure effettuate,
pu`o essere valutato osservando luscita dei trasduttori a galleria spenta:

1.3

S/N 1152907 :

5.296 V

S/N 1152908 :

4.956 V

Catena di misura e procedure

La struttura della catena di misura assemblata per la misurazione della


distribuzione di pressione sul cilindro `e rappresentata nella Figura 3.

Figura 3: Catena di misura (distribuzione di pressione sul cilindro)


5

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Il cilindro dispone di una presa di pressione allineata con lo zero dellangolo


di rotazione : ruotandolo attorno al proprio asse `e possibile misurare la differenza di pressione tra il flusso che lambisce la superficie e quello in galleria,
in una determinata posizione angolare. Durante lesperimento, compiendo
passi di 10, si `e valutata la distribuzione di pressione su tutto il cilindro,
annotando i valori (in V ) in uscita dal trasduttore. Di conseguenza `e stato
possibile anche il calcolo delle azioni aerodinamiche.
Nella seconda parte dellesperienza si `e voluto analizzare il fenomeno del
vortex shedding: per numeri di Reynolds nellordine delle decine di migliaia,
come `e il caso della prova effettuata, il flusso separa intorno a 80,
si ha la formazione di una scia turbolenta e il rilascio periodico di vortici di
grande scala. Per stimare la frequenza del rilascio (shedding) `e necessario uno
strumento che abbia unelevata risposta in frequenza, come un anemometro a
filo caldo, in modo da poter misurare le fluttuazioni di velocit`a appena fuori
dalla scia. Misurando allinterno della scia si ottiene uno spettro continuo,
dato dalla turbolenza di piccola scala; misurando invece appena fuori dalla
scia, in modo che il filo caldo non sia investito direttamente dalla turbolenza,
lo spettro presenta un picco in corrispondenza della frequenza di shedding
dei vortici.
La catena di misura utilizzata per losservazione del vortex shedding `e presentata nella Figura 4.

Figura 4: Catena di misura (vortex shedding)


6

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

1.4

Condizioni ambientali

Le condizioni dellaria durante lo svolgimento della prova sono state raccolte


nella Tabella 3.
Tabella 3: Condizioni ambientali
pressione atmosferica P

1001 hP a

temperatura T

20 C

densit`
a dellaria

1.19 Kg/m3
1.813 105

viscosit`a

kg
ms

La densit`a `e stata ottenuta considerando laria come un gas perfetto con


J
costante Ri = 287 kgK
:
P
Ri T

(1)

Per la viscosit`a dinamica si `e utilizzata invece la formula di Sutherland :



= ref

T
Tref

3/2

Tref + S
T +S

(2)

kg
con ref = 1.716 105 ms
, Tref = 273.15 K e S = 110.4 K.

2
2.1

Distribuzione di pressione
Confronto con la soluzione analitica

La distribuzione di pressione sul cilindro, ottenuta come descritto in precedenza, `e stata convertita in P a e poi adimensionalizzata rispetto alle condizioni asintotiche in camera di prova, in modo da ottenere una distribuzione
di coefficiente di pressione CP :
CP =

p p
1
u2
2

(3)

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

La differenza di pressione a numeratore `e fornita in uscita dal secondo trasduttore differenziale (S/N 1152908), naturalmente depurata delloffset e
convertita in P a.
La velocit`a u in camera di prova pu`o essere invece ricavata a partire dalla
pressione di riferimento ottenibile dalle misure del primo trasduttore differenziale (S/N 1152907). In questa sezione, per comodit`a, si `e deciso di calcolarne
il valore seguendo una strada diversa: noto che in corrispondenza di = 0
si deve avere un punto di ristagno, ossia deve essere CP = 1, invertendo
lespressione appena scritta si pu`o ricavare il valore di u . Seguendo questa
procedura, si ha u = 14.53 m/s.
Il numero di Reynolds che caratterizza la corrente attorno al cilindro `e perci`o
dato da:
d u
= 47698
(4)
Re =

dove d = 5 cm `e il diametro del cilindro.


Landamento di CP al variare della coordinata angolare `e stato diagrammato nella Figura 5.
CP() distribution on cylinder
1

0.5

CP

0.5

1.5

2.5
experimental
theoretical

3
0

50

100

150

[deg]

200

250

300

Figura 5: Distribuzione di CP sulla superficie del cilindro


8

350

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Nella stessa figura `e stato effettuato anche un confronto con la soluzione


analitica irrotazionale, ottenuta a partire dal campo di moto generato da
una doppietta, secondo la quale:
CP = 1 4 sin2

(5)

I risultati sperimentali e landamento analitico concordano solo sulla faccia


anteriore del cilindro, da 290 (ossia -70) a 70. In condizioni reali infatti
il flusso, ancora laminare, separa intorno a 80 dando origine ad una scia
turbolenta di grandi dimensioni, la cui presenza non `e rilevata dalla soluzione teorica, che non contempla la separazione essendo basata sullipotesi di
irrotazionalit`a. Come conseguenza di ci`o la distribuzione di pressione non `e
pi`
u simmetrica rispetto allasse che separa le facce anteriore e posteriore: la
pressione sul lato a valle `e minore della pressione sul lato a monte e quindi,
intuitivamente, si avr`a una resistenza non nulla; il paradosso di dAlembert,
che ha validit`a solo per correnti irrotazionali, bidimensionali e stazionarie,
non `e verificato per le condizioni reali.
Pressure coefficient distribution CP
1
Upper surface cylinder
Lower surface cylinder
0.5

0.5

1.5

2
0.025

0.02

0.015

0.01

0.005
0
0.005
Position along xaxis [m]

0.01

0.015

0.02

Figura 6: Distribuzione di CP su dorso e ventre del cilindro

0.025

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

La simmetria della distribuzione di pressione viene per`o mantenuta tra dorso


e ventre; di conseguenza si pu`o gi`a intuire che la portanza generata dal cilindro sar`a globalmente nulla a meno degli errori di misura, comunque presenti
in maniera non trascurabile dato che, come visibile meglio nella Figura 6, la
sovrapposizione non `e perfetta come idealmente si vorrebbe.

2.2

Calcolo dei coefficienti aerodinamici

A partire dalla distribuzione di pressione misurata `e possibile calcolare facilmente le azioni aerodinamiche agenti sul cilindro e i relativi coefficienti
adimensionali, come sar`a brevemente presentato di seguito.1

Figura 7: Azioni aerodinamiche sul cilindro


1

E bene sottolineare che verranno trascurati completamenente i contributi di attrito


viscoso, perch`e difficilmente misurabili: tuttavia essi hanno uninfluenza molto ridotta
sul coefficiente di portanza, essendo il flusso sostanzialmente identico su dorso e ventre;
inoltre, per un corpo tozzo come `e il cilindro, la resistenza `e data per la maggior parte dalla
componente di pressione dovuta alla separazione e la parte dovuta allattrito pu`o essere
ragionevolmente trascurata in questa analisi. Una modalit`a per misurare correttamente
anche la resistenza dattrito potrebbe essere basata su un bilancio di quantit`a di moto,
rilevando i profili di velocit`
a a monte e a valle del corpo.

10

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Con riferimento alla Figura 7, si possono scrivere i contributi infinitesimi delle


forze aerodinamiche dati dalla pressione p, la quale agisce in tutti i punti sulla
superficie laterale del cilindro identificati dalla coordinata angolare :2
dD = p cos()

(6)

dL = p sin()

(7)

Integrando su tutta la superficie laterale A si ha:


Z

Z
dD =

D=
A

p cos() dA

(8)

p sin() dA

(9)

Z
dL =

L=
A

Lelemento infinitesimo di area dA `e scrivibile come:


dA = l r d = l

d
d
2

(10)

dove l `e la larghezza del cilindro (pari alla larghezza della camera di prova),
r `e il raggio e d il diametro.
A questo punto si pu`o introdurre la consueta adimensionalizzazione in modo
da ottenere i coefficienti di resistenza e portanza:
2


d
p cos()
l
d
1
2
u2 S
0
2

Z 2 
d
L
p sin()
l
CL = 1 2 =
d
1
2
u S
u2 S
0
2
2
D
CD = 1 2 =
u S
2

(11)
(12)

Poich`e per il cilindro la superficie di adimensionalizzazione `e la superficie


frontale S = l d, le espressioni precedenti diventano:
2


p cos()
d
1
u2
0
2

Z 
1 2 p sin()
CL =
d
1
2 0
u2
2
1
CD =
2

(13)
(14)

La coordinata `e misurata a partire dalla direzione della velocit`a in galleria u ,


seguendo la convenzione vista in precedenza per i diagrammi del coefficiente di pressione.

11

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Ora, allo scopo di far comparire nelle relazioni il coefficiente di pressione,


conviene sommare e sottrarre un termine relativo a p , che rappresenta la
pressione statica in camera di prova a monte del corpo:
2


p p
p
+ 1 2 cos() d
1
u2
u
0
2
2


Z
1 2 p p
p
CL =
+ 1 2 sin() d
1
2 0
u2
u
2
2
Z

1
CD =
2

(15)
(16)

Svolgendo i passaggi, si giunge a:


1
CD =
2

1
CL =
2

p
CP cos() d +
u2

Z
0

p
CP sin() d
u2

cos() d

(17)

sin() d

(18)

In entrambe le espressioni il secondo integrale risulta essere nullo, pertanto i


coefficienti di resistenza e di portanza sono calcolabili come:
1
CD =
2

1
CL =
2

CP cos() d

(19)

CP sin() d

(20)

in cui lintegrazione pu`o essere condotta numericamente tramite il metodo


dei trapezi.
Per quanto riguarda il coefficiente di momento rispetto al baricentro del cilindro, sempre osservando la Figura 7 si pu`o scrivere un bilancio3 dei momenti:
Z

Z
p cos() r sin() dA

0=M+
A

p sin() r cos() dA

(21)

che conduce necessariamente a:


CM = 0

(22)

Tale considerazione poteva essere espressa fin dallinizio, notando che la


pressione p ha sempre braccio nullo rispetto al baricentro, per qualsiasi .
3

Per convenzione si sono scelti i momenti positivi in senso orario.

12

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Eseguendo i calcoli con la distribuzione di CP misurata, si sono ottenuti i


seguenti risultati:
CL = 0.0673
CD = 1.3875

(23)

CM 0
Il coefficiente di portanza, che in condizioni ideali dovrebbe essere nullo, assume un valore diverso da zero per via della non perfetta sovrapposizione delle
distribuzioni di pressione su dorso e ventre, gi`a evidenziata nella Figura 6.
Il coefficiente di resistenza, leggermente superiore allunit`a, `e coerente con
i risultati sperimentali nellintorno dello stesso Re presenti nelle fonti consultate. Il suo valore, di quasi due ordini di grandezza superiore rispetto ai
CD tipici dei profili alari, conferma quindi lappartenenza del cilindro alla
categoria dei corpi tozzi.
Per il coefficiente di momento rispetto al baricentro si `e calcolato un risultato
molto prossimo allo zero macchina, confermando laffermazione (22) ottenuta
da considerazioni puramente analitiche.

13

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Vortex Shedding

Come `e stato gi`a descritto precedentemente, nella seconda parte dellesperienza si sono effettuate le misure della frequenza di vortex shedding per
diverse velocit`a u nella galleria; nota la frequenza di shedding fs `e possibile
risalire al valore del numero adimensionale di Strouhal:
fs d
(22)
St =
u
che, in base a dati sperimentali ricavati da altre fonti (visibili in Figura 8),
assume un valore circa costante intorno a 0.2 in una vasta gamma di numeri
di Reynolds.

Figura 8: Numero di Strouhal al variare di Re


Il software LabVIEW utilizzato per lacquisizione dei dati fornisce in uscita
due diversi file: un file .dat contenente nella prima colonna le pressioni di
riferimento (da cui `e possibile ricavare la velocit`a in galleria) e nella seconda
i valori delle fluttuazioni registrate dal filo caldo in ogni istante di tempo; un
secondo file .sprt include invece lo spettro in frequenza delle fluttuazioni. Dal
primo, utilizzando la funzione FFT di MATLAB , si pu`o ricavare lo spettro
e quindi anche la frequenza di shedding andando ad osservare nel diagramma
dove si trova il picco massimo. Dal file .sprt si pu`o invece ricostruire il vettore
delle frequenze e plottare direttamente lo spettro al variare di f ; anche qui,
la frequenza di shedding fs `e identificabile dal picco massimo.
Le prove sono state eseguite per quattro diversi valori di velocit`a in galleria,
che corrispondono ovviamente a quattro diversi numeri di Reynolds. La frequenza di campionamento `e stata pari a 1000 Hz, che implica una frequenza
di Nyquist di 500 Hz. I risultati sono presentati nelle figure che seguono.
14

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Vortex Shedding fs (FFT, Re=48177)


1
Shedding frequency: 63Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 9: Spettro della prova 1 (ricavato tramite FFT)

Vortex Shedding fs (spectrum, Re=48177)


1
Shedding frequency: 62.9008Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 10: Spettro della prova 1 (ricavato dal file .sptr)


15

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Vortex Shedding fs (FFT, Re=54884)


1
Shedding frequency: 73Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 11: Spettro della prova 2 (ricavato tramite FFT)

Vortex Shedding fs (spectrum, Re=54884)


1
Shedding frequency: 71.8864Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 12: Spettro della prova 2 (ricavato dal file .sptr)


16

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Vortex Shedding fs (FFT, Re=60585)


1
Shedding frequency: 77Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 13: Spettro della prova 3 (ricavato tramite FFT)

Vortex Shedding fs (spectrum, Re=60585)


1
Shedding frequency: 76.0796Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 14: Spettro della prova 3 (ricavato dal file .sptr)


17

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Vortex Shedding fs (FFT, Re=70757)


1
Shedding frequency: 91Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 15: Spettro della prova 4 (ricavato tramite FFT)

Vortex Shedding fs (spectrum, Re=70757)


1
Shedding frequency: 90.2569Hz
0.9

0.8

0.7

Magnitude

0.6

0.5

0.4

0.3

0.2

0.1

50

100

150

200

250
300
Frequency [Hz]

350

400

450

500

Figura 16: Spettro della prova 4 (ricavato dal file .sptr)


18

Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Un parametro di confronto pu`o giungere da una delle formule empiriche di


Roshko: come descritto nella fonte [3], essa deriva da un best fit dei valori
sperimentali ed `e a rigore valida solo per 300 < Re < 2000, ma consente
comunque di ottenere valori attendibili (con un errore di pochi punti percentuali) anche per numeri di Reynolds nellordine delle decine di migliaia,
grazie al valore circa costante assunto dal numero di Strouhal in questa fascia
di regimi di moto.


12.7
St = 0.212 1
Re


(22)

I risultati sono stati raccolti nella tabella che segue:


Tabella 4: Confronto tra i risultati (vortex shedding)
Re

fs (FFT)

fs (.sptr)

St (FFT)

St (.sprt)

St (Roshko)

48177

63 Hz

62.9 Hz

0.2155

0.2152

0.2119

54884

73 Hz

71.89 Hz

0.2192

0.2159

0.2120

60585

77 Hz

76.08 Hz

0.2098

0.2070

0.2120

70757

91 Hz

90.26

0.2120

0.2102

0.2120

I valori ottenuti tramite i due diversi approcci (ossia sfruttando la FFT e


direttamente dallo spettro) concordano quasi perfettamente e forniscono una
dimostrazione sperimentale di come il numero di Strouhal si mantenga quasi
costante, intorno a 0.21, nella gamma dei Re considerati.

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Elaborato 4 - Laboratorio sperimentale

Bibliografia
[1] M. Boffadossi: Elaborato n4 (Sperim.): misure nella scia di un cilindro,
corso di Aerodinamica, Politecnico di Milano, a.a. 12/13
[2] J.D. Anderson Jr.: Fundamentals of Aerodynamics, McGraw-Hill, New
York, 5th edition, 2011
[3] A. Roshko: NACA Report 1191: On the development of turbulent wakes
from vortex sheet, California Institute of Technology, 1954

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