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LO SPECCHIO

LA PIETRA
E LE COSE NUOVE
UN FILM
UNO SPETTACOLO
TEATRALE
UN GRANDE
EVENTO IN PAESE
PERSONE

Come si vive in un paese dellentroterra


irpino nei periodi in cui gli emigranti sono
ritornati al loro lavoro al nord o allestero, e
quando non ci sono nemmeno quei pochi
turisti?
La miseria ha costretto per anni intere
famiglie a fuggire altrove in cerca di fortuna;
un grande senso di desolazione e abbandono
calato su questi luoghi e il mondo sembra
essersi dimenticato di loro o forse sembra
addirittura non averli mai presi nemmeno
in considerazione.
Sar proprio in questo luogo che
dimostreremo come un riscatto possa
davvero essere possibile. Dando alle persone
la possibilit di interagire tra di loro per
riscoprire in positivo le potenzialit della
loro comunit. Il nostro esperimento sar
farlo attraverso un grande evento che
sconvolga positivamente lo status quo di
questo paese.

Introduzione
Il progetto prevede la costruzione di un grande ed importante evento nella
vita di un piccolo paese dellentroterra Irpino. Il punto di partenza sar il
coinvolgimento attivo della comunit locale nellorganizzazione pratica e
artistica. Durante la nostra permanenza nel paese, verr preparato e messo in
scena uno spettacolo teatrale, e verr contemporaneamente girato un film con
gli stessi protagonisti.
Lidea quella di creare unesperienza che non rimanga fine a s stessa e al
momento in cui viene realizzata, ma che possa essere riproducibile altrove con
contenuti simili o differenti.
Allorigine di questo ampio progetto c stato un primo esperimento attraverso
le terre e i luoghi dimenticati: il film Nelle Terre, Entre Tierras, Lur Artean.
Girato nellestate 2012 partendo da Puglia-Lucania, passando per lAndalucia
fino ai Paesi Baschi.
Il film racconta attraverso una voce narrante la storia di un viaggio nelle terre.
Un protagonista che non compare quasi mai sempre presente. Viaggia, parla
con qualcuno, ascolta, impara e si trasforma. Pensa, riflette, cambia.
http://nelleterrefilm.noblogs.org -- Trailer: http://vimeo.com/89336498

Nelle Terre, Entre Tierras, Lur Artean

Lo Spettacolo
Luovodoro (appunti sulla logistica della natura)
di Luigi Christian Patruno
Lopera tratta da un racconto scritto originariamente per il Cinema. E una
favola magica, surreale e nera che trova radici nella tragedia antica e nel mondo
dellassurdo. Ha una strutttura in tre atti ed interpretata da tre protagonisti:
un attore-narratore e due mimi.
Il primo atto scritto e pensato in relazione a una messa in scena di dichiarata
finzione in cui lambiente evoca limmagine di un contenitore mangia luce,
dai bui contorni.
Le poche luci, puntate sugli attori, e gli oggetti con cui interagiscono, creano una
drammaturgia di rappresentazione fisica della parola. Lazione dei personaggi
in scena risulta quindi legata fortemente alla rega, come se un telecomando
registrasse e predisponesse gli eventi per come accadono (la sacra luceoggetto della nativit in pittura); in contrasto la recitazione dei personaggi
sar naturalistica, evocando ignare umane marionette ad occhi esterni che
vivono di memoria a breve termine.
Il secondo atto sviluppa in progressione lenergia potenziale del primo
segmento. La scena si allunga in una progressione verso lalto, per mezzo
dellaria e della musica. La rega e la recitazione si invertono di ruolo: la messa
in scena realistica, mentre la recitazione sempre pi astratta, di disegno.
La voce dei personaggi si affievolisce e accorcia a vantaggio di un narrattore
sempre pi immobilizzato nel proprio conflitto tripartito dellessere autore,
regista e attore insito nella tragicomica vita dellUomo: pensare, dire e fare.
Il compito precedentemente svolto dalla drammaturgia della luce viene ora
affidato al potere evocativo del suono e del racconto.

Il terzo atto porta alla luce il vero conflitto finora trascinato come sottotesto
evocativo. Gli elementi dei primi due atti si fondono portando in scena
fisicamente lautore della storia.
I personaggi della commedia si ritrovano come ad un appuntamento
obbligatorio sopra lo stesso palcoscenico. E il presente assoluto o il passato pi
vicino al pubblico.
Questo atto una favola nera, grottesca e di narrazione. Attraverso il racconto
del Protagonista si racconta, letteralmente alle sue spalle, una trama identica
nel testo ma raddoppiata e ribaltata nellazione: i personaggi diventano
definitivamente mimi-burattini del film teatrale.
Il Protagonista parla di s in terza persona, ed lunico ad utilizzare la voce
mentre lazione in sequenze circolari e matematiche andr a coprire man mano
lintera scena fino a svelare il funzionamento della vita stessa: una gigantesca
marionetta. Lunico mezzo di relazione (involontaria) tra lattore-narratore e la
coppia di fantasmi sar uno specchio presente sulla scena.
Questo specchio sar strumento utile nella presa di coscienza del Protagonista
fino alla sua completa emancipazione e ricostituzione fisico/psicologica in cui
prender coscienza dei meccanismi di finzione della vita, del suo mestiere e
della societ.
Lo specchio, drammaturgicamente, acquista due significati fondamentali:
specchio del presente sulla scena in cui il Protagonista si riflette; specchio
come schermo televisivo e gabbia in cui il regista-spettatore vive imprigionato.
Lopera tenter di dimostrare come il pensiero artistico possa ancora superare
s stesso ed aprirsi al mondo intero, mondo nel quale c ancora molto da
cambiare e molto da raccontare.

Il Film
Lo specchio, la pietra e le cose nuove
di Antonio Valerio Frascella
Il film avr come protagonisti gli attori che stanno preparando lo spettacolo
teatrale e racconter attraverso di loro lesperienza di un grande evento in una
comunit abituata da anni alla noia e alla monotonia dei giorni.
Questo evento dovr letteralmente provare a sconvolgere lo status quo del
paese coinvolgendo pi persone possibile, sia direttamente che indirettamente.
Con i protagonisti dello spettacolo gireremo il film che si snoder intorno a
questo filo conduttore, ossia il percorso che va dallinizio della preparazione
fino alla messa in scena vera e propria.
Tutto ci che avverr nel mezzo, verr organizzato quotidianamente, vivendo
in paese a contatto con le persone. La narrazione unir aspetti della vita
normale del luogo e dei suoi protagonisti, agli avvenimenti nuovi che
potrebbero sconvolgerne il suo regolare scorrere del tempo.
Vita reale e finzione cinematografica si mescoleranno continuamente e
contribuiranno alla riuscita di questesperienza che potremmo definire di
etnofinzione.
Lo spettacolo teatrale sar quindi il contesto in cui questo film immerso, un
filo per legare la narrazione, da cui ci si potr allontanare anche molto. Non
si tratter di girare un documentario descrittivo su quanto sta avvenendo in
paese durante la nostra permanenza.
La storia verr pensata, scritta e costruita quotidianamente con i protagonisti
e prender forma imprevedibilmente a seconda dellimpatto che levento avr
sulla vita nel luogo e sulla sua capacit di sconvolgerla.

Ci sar molto spazio per i rapporti umani creatisi durante la preparazione


allevento, ma anche per situazioni pi intime nella vita dei protagonisti: dalla
famiglia, al lavoro, alla scuola o al bar.
In questo film gli attori interpreteranno loro stessi allinterno del luogo in
cui abitualmente vivono: il momento della narrazione per diverso, qualcosa
di particolare sta succedendo allinterno del paese.
I personaggi avranno quindi un doppio ruolo di protagonisti: allinterno della
narrazione teatrale/filmica e allinterno del cambiamento nel paese. Il confine
tra realt e finzione sar quindi una linea molto sottile che potr essere valicata
molte volte in una direzione e nellaltra.
La storia non sar interpretata da attori ma concretamente vissuta dalle persone
che ne prenderanno parte.
Note di regia
Lo specchio, la pietra e le cose nuove cercher di unire aspetti del cinema di
osservazione e del cinema di finzione allinterno di quello che potrebbe essere
definito un film di partecipazione.
Se da un lato possibile affermare che la macchina osserva ci che le succede
intorno, dallaltro, i personaggi di questo film saranno abituati alla sua
presenza e avranno la totale consapevolezza di trovarsi allinterno di un
racconto. Per questo sar molto importante costruire un percorso e fornire
strumenti che diano loro la possibilit di interagire e proporre, contribuendo
attivamente alla realizzazione del film oltre che dello spettacolo teatrale.
Losservazione racconter gli aspetti pi interessanti della quotidianit; la
finzione, e quindi la possibilit data ai protagonisti di mettersi nella pelle dei
personaggi che vorrebbero essere, far emergere la loro essenza pi profonda.

Organizzazione
Entroterra Film, un collettivo internazionale di Filmmakers con sede a
Lipsia ed una nascente casa di produzione. Questo progetto il primo lungo e
impegnativo lavoro, dopo la breve, ma positiva, esperienza nel Febbraio 2015
con le riprese del cortometraggio Es mu alles anders werden.
Lavorando tra Germania e Italia, EF si sta occupando di organizzare tutta la
fase preproduttiva.
Ad Agosto saranno effettuati i primi sopralluoghi, utili a conoscere i luoghi
e i possibili protagonisti. Intorno alla met di Settembre 2015, parte della
troupe si trasferir nel paese per conoscere e scegliere quelli che saranno i tre
personaggi principali.
Seguiranno una serie di incontri preparatori con i protagonisti e con gli abitanti
del paese che prenderanno parte allesperienza: lo scopo quello di coinvolgere
in prima persona le persone per costruire insieme il racconto filmico e creare
un confronto costruttivo tra coloro che ne prenderanno parte.
Saranno persone per nulla abituate alla presenza di una macchina da presa,
di una crew cinematografica. Dallaltro lato, per, certo che in questi luoghi
esistono molte persone con predisposizione ad essere attori naturali. Spesso
queste persone tendono ad un protagonismo vivace ed energico.
Per questo necessario prendere del tempo, anche lungo, affinch il metodo
di lavoro possa essere assimilato e affinch si crei unatmosfera di armonia
piacevole tra i protagonisti, gli altri abitanti e la troupe.
importante che tutti/e possano arrivare preparati e consapevoli al momento
in cui inizieranno le riprese.
Lo spettacolo e le riprese verranno organizzate quotidianamente, seguendo,
senza stravolgerli, quelli che sono i ritmi del luogo in armonia con le disponibilit
di ogni partecipante.

Questa fase di preparazione individuale-collettiva non sar solo una premessa,


riferibile alle motivazioni o alle convinzioni degli attori, ma potrebbe diventare
parte integrante del film stesso che si aprirebbe alle discussioni tra i protagonisti
tra di loro, con gli altri abitanti o con la troupe.
Questultima sar molto piccola, affinch si possa integrare al meglio e nel minor
tempo possibile per cogliere il massimo della naturalezza: indicativamente
quattro persone, con una flessibilit e una variabilit molto ampie, a seconda
delle necessit specifiche.
Il gruppo di lavoro internazionale ed composto da persone con percorsi
formativi importanti e differenti esperienze professionali.
La conoscenza reciproca e laffinit presente nel gruppo, sicuramente il
miglior punto di partenza per una positiva riuscita dellesperienza.
Ad ottobre inizieranno la preparazione dello spettacolo e le riprese del film: il
tutto sar preceduto da una presentazione ufficiale del progetto in paese.
Presenteremo il gruppo, i personaggi e lesperienza nel dettaglio; saremo attenti
ad ascoltare ci che i presenti ci diranno e saremo pronti a rispondere ad ogni
domanda. Lo faremo attraverso una conferenza pubblica, aperta alle persone e
alla stampa che dia inizio ad una grande cassa di risonanza mediatica affinch
la nostra permanenza sia e rimanga levento principale del paese e della zona
adiacente: coinvolgeremo media locali, piccole tv, radio e social network.
Laspetto interessante di questesperienza sar la riproducibilit della sua forma
in altri luoghi simili.
Pur cambiando storie e contenuti, lidea potr essere ripetuta altrove,
mantenendone la medesima struttura.

La Troupe
Antonio Valerio Frascella
Regia del film, coordinamento del progetto.
Ha studiato sceneggiatura e scrittura televisiva presso la Scuola
Civica di Cinema di Milano. Ha completato gli studi nellambito
del documentario in Serbia nellestate 2014. Nel 2011 ha girato il
suo primo cortometraggio: Cinema Estremo: Il senso, presentato
al festival internazionale di cortometraggi Cortisonici di Varese,
dove vince il primo premio nella sezione Inferno.
Nel 2012 ha girato il lungometraggio sperimentale e autoprodotto
Nelle Terre, Entre Tierras, Lur Artean
Christian Patruno
Regia teatrale, coordinamento del progetto.
Ha studiato lingue straniere a Milano e successivamente si
diplomato in produzione cine-televisiva alla Scuola Civica di
Cinema.
Ha approfondito gli studi per la recitazione presso laccademia Paolo
Grassi e sta proseguendo studi musicali presso il conservatorio.
Durante tutta la permanenza saranno presenti e lavoreranno al progetto Agnieszka
Sommer e Luisa Donner.
Agnieszka ha una lunga e consolidata esperienza nel campo documentaristico, vive a
Berlino e collabora con la scuola di cinema filmArche. Luisa vive a Lipsia, ha studiato
fotografia, acquisito esperienze nel documentario e ha vissuto un anno in America
Latina.
Terminate le riprese, collaboreremo al montaggio con Simone Manganello: nella sua
esperienza ha collaborato con diversi registi sia nellambito del cinema-documentario
che in quello televisivo (Sky classica). Ha ricoperto il ruolo di montatore nel film Nelle
Terre, Entre Tierras, Lur Artean

contatti:
ENTROTERRA FILM
Simildenstrae 2, 04277, Lipsia (Germania)
entroterrafilm@gmail.com
+49 (0)17685152714/ +39 3406995732

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