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Piotr Zygulski

Com’è andata?
Dal pagellone delle amministrative 2015
agli scenari che si aprono con il nuovo Italicum

Torino, Fondazione Istituto Antonio Gramsci, 30 giugno 2015


Il pagellone #1
Il pagellone #2
Il pagellone #3
Media sondaggi al 23 giugno
3,4% 23,2%
12,4%
33,6%
15,1%

4,1%
3,7%
SEL PD
AREA POPOLARE M5S
FORZA ITALIA LEGA NORD
FRATELLI D'ITALIA Altri
Queste piccole
grandi distorsioni…
Riparto Premi
Sbarramenti
seggi
Firme Collegi Fissi

Artificiali Metodi Variabili

Naturali

Qui non consideriamo primarie, preferenze, quote «birulò»,


lunghezza liste, voti disgiunti e ballottaggi
Italicum 2.0 «Espositum»

Riparto Premio
Sbarramento
seggi
3% unico Nazionale 55% alla lista
nazionale vincente che
Metodo Hare supera il 40%

55% alla lista


che vince il
Legge 6 maggio 2015, n. 52 IN VIGORE ballottaggio
ma applicabile a partire dal 1º luglio 2016
Con l’Italicum 2.0
115
344 108

59
68
17 18
PD U.VALDOTAINE
AREA POPOLARE M5S
FORZA ITALIA LEGA NORD
FRATELLI D'ITALIA

Ipotesi vittoria Partito Democratico al ballottaggio


Con l’Italicum 2.0
344
13
1
51
133
58
14 16
PD U.VALDOTAINE
AREA POPOLARE M5S
FORZA ITALIA LEGA NORD
FRATELLI D'ITALIA

Ipotesi vittoria Movimento 5 Stelle al ballottaggio


La disproporzionalità
Può essere analizzata da diverse prospettive, tra
quelle quantitative ci interessano:
• rapporto tra forze politiche in parlamento
(premi, ecc.)
• rappresentati su totale votanti (accesso,
sbarramenti, ecc.)

La statistica ha elaborato alcuni indici che


analizzano il rapporto tra voti e seggi ottenuti.
Lijphart Index
L’indice Lijphart assume il valore della sovra-
rappresentazione della lista più rappresentata.
Se si tratta di un partito ottiene la metà dei seggi
con il 30% di voti, l’indice sarà pari a 50-30=20; se
invece il partito ottiene la stessa quota di seggi con
il 48% dei voti, allora l’indice scende a 50-48=2.
Se c’è un premio di maggioranza, assume il valore
della quota premiale «aggiuntiva».
Gallagher Index
L’indice di Gallagher (o dei minimi quadrati) si
ottiene elevando al quadrato la differenza tra la
percentuale di seggi 𝑆𝑖 e la percentuale di voti 𝑉𝑖 e
per ogni partito, ponendo in una semi sommatoria
questi valori e calcolandone la radice quadrata:

𝑛
2 1
= (𝑆𝑖 − 𝑉𝑖 )2
2
𝑖=1
Gallagher Index
Tiene conto di tutte le distorsioni, ma segnala con maggior
peso alle deviazioni più grandi, evidenziando una maggiore
disproporzionalità per i sistemi che prevedono un premio di
maggioranza. Assume valori compresi tra 0 (rappresentatività
perfetta) e 100 (massima disproporzionalità) e, se applicato
ad un medesimo sistema elettorale, tale indice può essere un
buon indicatore dell’andamento della disproporzionalità nel
tempo; in genere una legge proporzionale non supera il 10.
Prima Repubblica: da 1,6 a 3,7
Porcellum 2006: 3,6  2008: 5,7  2013: 17,3
Sainte-Laguë Index
Si tratta di un indice di disproporzionalità che
eleva gli scarti al quadrato e li rapporta alla
percentuale di voti della rispettiva lista, per poi
farne una sommatoria complessiva.
Essendo una misura relativa, il valore massimo
può tendere ad infinito.
𝑛
(𝑆𝑖 − 𝑉𝑖 )2
=
𝑉𝑖
𝑖=1
Sainte-Laguë Index
Proporzionale Italia anni ‘80: 3,0
Porcellum Camera 2008: 11,1
Europee Italia 2009: 17,2
Porcellum Camera 2013: 34,7
Europee Italia 2014: 8,0
General Elections UK 2015: 54,1

Il mio Collega Gianni Balduzzi sostiene che il valore 15


«sembra essere una soglia sperabilmente da non superare per
non spezzare quel legame, anche di fiducia e credibilità, tra
voto degli elettori e rappresentanza in Parlamento».
Elettori e rappresentati
Se il Porcellum ha permesso anche a forze minoritarie di
entrare in parlamento grazie alla «clausola del miglior
perdente», la prima formulazione dell’Italicum avrebbe fatto
entrare solo tre forze politiche più una («salva Lega»).
L’attuale Italicum ha uno sbarramento del 3%, inferiore alla
media dei paesi europei (4%)  buona rappresentatività
Riepilogo indici

Tutte le stime degli indici, curate da Piotr Zygulski, sono basate sulla media sondaggi al 23
giugno 2015. Qualsiasi cambiamento nelle intenzioni di voto influirebbe nel valore degli
indici. Nell’ipotesi adottata in questa simulazione, dei 12 seggi della circoscrizione estero ne
vengono attribuiti 4 ciascuno al PD, a Forza Italia e al M5S; i deputati del Trentino Alto-Adige
sono inclusi nella cifra del Partito Democratico.
Considerazioni #1
 Effetti disproporzionali del «nuovo Italicum» non
dipendono tanto dagli sbarramenti quanto dal premio di
maggioranza, che può essere più o meno ampio a seconda
delle percentuali ottenute al primo turno.
 Premio di maggioranza è attribuito alla lista: eventuale
sostegno di altre forze politiche al secondo turno avrà
valenza simbolica: potranno aspirare a eventuali ministeri
ma non avranno potere di “ricatto” (es. Bossi, Casini,
Mastella, Bertinotti…), possibili però correntismi e
scissioni, che già caratterizzano soprattutto il PD.
 I giochi interni si fanno al primo turno: i partiti devono
partire già autosufficienti e con il massimo del potenziale
elettorale.
Considerazioni #2
Democrazia a rischio? Non più di quanto sia
già stata compromessa negli ultimi vent’anni.
A fronte di tutto ciò, l’eventuale ballottaggio cerca
di suggellare con il consenso popolare una quota
premiale (55%) la cui attribuzione diretta
spesso potrebbe sembrare forzata o eccessiva:
l’Italicum 2.0 «Espositum» è un porcellino timido.
Verso un governo a cinque stelle? Questa è l’unica
legge che può aprire questa eventualità
boomerang.
Considerazioni #3
In base alle attuali intenzioni di voto, con
l’Italicum 2.0 «Espositum» né Forza Italia né la
Lega Nord raggiungono il ballottaggio.
Ipotesi per lo schieramento di centrodestra:
 Predellino bis?
 Primarie per la leadership del centrodestra?
 La Lega Nord tenterà il sorpasso con il
Movimento 5 Stelle? «Lega Nazionale»?
Sondaggio Ipsos - 17 giugno 2015
Considerazioni #4

Sondaggio Ixè per Agorà – 26 giugno 2015


Considerazioni #5
Una visione di «classe»

Sondaggio Ixè per Agorà – 26 giugno 2015


Cosa attendete dalle elezioni?
Cosa attendono dalle elezioni i rivoluzionari consapevoli, gli operai e
contadini che giudicano il Parlamento dei deputati eletti a suffragio
universale (dagli sfruttatori e dagli sfruttati) e secondo circoscrizioni
territoriali, come la maschera della dittatura borghese? Non attendono
certo la conquista della metà più uno dei seggi e una legislatura che sia
caratterizzata da una serie di decreti e di leggi che tendono a smussare gli
angoli e a rendere più facile e più comoda la convivenza delle due classi,
quella degli sfruttatori e quella degli sfruttati. Attendono invece che lo
sforzo elettorale del proletariato riesca a far entrare in Parlamento un
buon nerbo di militanti del Partito socialista, e che esso sia abbastanza
numeroso e agguerrito per rendere impossibile a ogni leader della
borghesia di costituire un governo stabile e forte, per costringere quindi la
borghesia a uscire dall'equivoco democratico, a uscire dalla legalità e
determinare una sollevazione degli strati più profondi e vasti della classe
lavoratrice contro l'oligarchia degli sfruttatori. Antonio Gramsci
Grazie per l’Attenzione
Piotr Zygulski
piotr.zygulski@termometropolitico.it

Redazione Analisi e Medie Sondaggi


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Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Salerno, n.27 del 2011

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