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ISSN 2531-7040

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n.08

To m m a s o d ’A q u i n o
11 guerra giusta? 43 a l l a c h i e s a d ’o g g i
nipoti di

intervista - Inos Biffi


25 cristiani in politica 52 e l’insegnamento di
To m m a s o
Nipoti di Maritain
Anno IV Numero 8 ISSN 2531-7040

22 novembre 2019

Direttore Responsabile: Piotr Zygulski

Redazione: Lorenzo Banducci e Niccolò Bonetti (vicedirettori e cofondatori); Andrea


Bosio, Rocco Gumina, Lucandrea Massaro, Gianni Oderda, Davide Penna, Giovanni
Francesco Piccinno, Filomena Piccolantonio, Emanuele Pili, Christian Alberto Polli,
Vincenzo Romano, Rosario Sciarrotta.

Progetto Grafico e Impaginazione: Mattia Carletti, Gianni Oderda

Editore e Proprietà: Nipoti di Maritain è edito dall’associazione non riconosciuta –


con lo scopo di diffondere il dibattito ecclesiale – denominata “Nipoti di Maritain” e
composta dai membri della redazione sopraindicata, che ne possiede piena proprietà.
La sede è presso la Casa delle Associazioni Laicali in Via San Nicolao 81 – 55100 Lucca.

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Dibattito
• GUERRA GIUSTA

Rubriche
12 La guerra e il problema della coscienza: da Agostino a me
di Christian Alberto Polli

15 Le istanze umane assolutizzate chiamano “giusta” ogni guerra


di Immacolata Giuliani e Fabrizio Mignacca
INTERVISTA
18 La guerra giusta di quarta generazione 5 2 Inos Biffi: Tommaso insegna a pensare la fede
di Andrea Virga a cura di Piotr Zygulski
21 Solo la pace è giusta
LAUDATE HOMINEM
di Andrea Bosio
5 4 La carne nell’eterno
di Michele Di Gioia

• CRISTIANI IN POLITICA A BEN VEDERE


5 7 Lettera a cuore aperto a Raimon Panikkar
26 Formare le coscienze alla vita pubblica
di Giuseppe Saggese
di Lorenzo Banducci

29 Uno sterile dibattito? Ancora su cattolici e politica UMANESIMO INTEGRALE


di Rocco Gumina 6 0 Forse giusta, ma mai santa: la guerra è profana
di Lorenzo Banducci
33 Una piattaforma politica ispirata al Movimento Popolare
di Daniele Laganà
A MISURA D’UOMO
36 Una rete di associazioni per un movimento critico 6 2 La radicalità del cristiano
di Antonio Tucci di Piotr Zygulski

39 L’opzione Diogneto, ovvero i cattolici in politica nel XXI secolo IMPRESSIONES


di Francesco Macinanti 6 7 Boy Erased – Vite cancellate
a cura di Filomena Piccolantonio

• TOMMASO D’AQUINO ALLA CHIESA D’OGGI RECENSIONE


7 0 Teologia trinitaria
44 L’eredità di Tommaso a cura di Giovanni Francesco Piccinno
INDICE

di Mattia Lusetti

47 Dalla dottrina tomista alla creatività di Tommaso


di Niccolò Bonetti
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etico-morali di ciascun individuo. politico quasi esclusivamente


Sul primo argomento C. A. Polli inteso a livello istituzionale, legati
tenta una disamina del problema ad amministrazioni comunali,
della guerra giusta tracciando una provinciali, regionali fino a
visuale storica del legame tra guerra raggiungere il Parlamento. Le
e coscienza da Agostino ad oggi. I. problematiche del rapporto tra

Editoriale
Giuliani e F. Mignacca danno una cattolici e politica, particolarmente
lettura storico-fenomenologica in relazione all’incidenza e la
dell’evento bellico, con riferimenti credibilità del contributo cattolico
filosofico-letterari che sottolineano alla vita del Paese sono il cuore di
il “logico” delirio della sfida violenta quanto riporta R. Gumina nel suo
di Giovanni Francesco Piccinno della guerra. A. Virga avanza una contributo, dove evidenzia come sia
interessante “teoria generazionale” attualmente impalpabile il “timbro”
del problema del conflitto armato, del voto cattolico, un voto liquido
cogliendone i tratti e le novità e non distinguibile da chi sostiene
Come un frutto lungamente F. Macinanti nella sua proposta
della guerra di quarta generazione, una visione del mondo, un tessuto
atteso durante la calura estiva, a partire dall’A Diogneto; pena
individuando una istanza morale valoriale diametralmente opposto a
ecco finalmente davanti agli uno dei peggiori errori e pericoli
della guerra esclusivamente in una quello professato. Giunge dunque
occhi il nuovo numero di Nipoti di per il cristianesimo, l’ininfluenza.
prospettiva politica personalista alla proposta di una rete popolare
Maritain, l’ottavo; un numero come Questo numero esce mentre muove
e comunitaria. Il contributo di che permetta una partecipazione
sempre ideato, discusso, pensato i suoi passi il Sinodo Straordinario
A. Bosio evidenzia il contrasto viva e una riflessione riformista
e realizzato per dare un contributo dei Vescovi sull’Amazzonia, segno
tra la nozione di guerra giusta sull’agenda di governo, che possa
al dibattito ecclesiale ad ampio evidente delle nuove problematiche
e l’idea odierna di Rivelazione: finalmente smuovere il lento e
e profondo respiro su tematiche che il mondo propone, e allo stesso
in colloquio con il profetico pericoloso declino dell’intervento
trasversali e stringenti del nostro tempo delle enormi potenzialità
documento enciclico roncalliano, cattolico nella vita politica della
oggi. Un mondo, quello cattolico poste davanti agli occhi del Popolo
la Pacem in terris, e rimarcando il Nazione. Prendendo esempio
(ma non solo), in costante e vivace di Dio, e mentre si odono i colpi
n. 2304 del Catechismo della Chiesa dall’esperienza del Movimento
traversata di riflessioni, dibattiti, violenti di nuovi progetti bellici.
Cattolica puntualizza la vocazione Popolare, durata dal 1975 al 1993,
confronti tesi a ridefinire, nel Per il nuovo lettore, come per il
del cristiano a considerare e da un appello di Antonio Socci
nostro tempo inquieto, le costanti più fedele, evidente fin dall’indice
quotidianamente la vitalità del sulla rivista Tempi del 2011, D.
dell’identità cristiana (e non solo) è il fatto che si tratta di un numero
Regno di Dio nell’oggi dell’uomo, Laganà propone il progetto di una
nel mondo, e i suoi baricentri. di un certo impegno, già nella sua
una chiamata alla pace sociale. piattaforma politica che raccolga la
Sempre nella piena consapevolezza struttura e prima analisi, dalle
Ciò interpella a non confondere varietà dei carismi dei movimenti
che il limen esistente tra religione tematiche discusse nei vari ambiti
l’inevitabile con il giusto. presenti nel mondo laicale cattolico
e secolarizzazione è sempre della prima parte del numero:
La seconda parte del dibattito per ridefinire e attuare con spirito
sottilissimo e impervio: non “guerra giusta” e “cristiani in
presenta anch’essa una certa nuovo la Dottrina Sociale della
nasconde solo e semplicemente politica”, temi vivacemente
trasversalità di ipotesi e prospettive Chiesa. Anche A. Tucci parte
insidie, ma occasioni di slancio quotidiani, oltre a una articolata
circa la presenza cristiana dall’idea della costituzione di una
verso nuovi orizzonti e nuove riflessione su “Tommaso d’Aquino
nell’agone politico. L’intervento rete di associazioni cattoliche
angolazioni per rimodulare e alla Chiesa d’oggi”, coronata da
del vicedirettore Banducci che possano muovere una
ripensare l’azione. Incidere con una chirurgica intervista del nostro
sottolinea la necessità di formare istanza critica al mondo politico,
coraggio e intelligenza è un compito P. Zygulski al teologo Inos Biffi, già
le coscienze dei cittadini alla vita nell’autonomia del proprio libero
necessario per il cristiano di oggi Premio Ratzinger 2016. Sono chiavi
della pόlis, chiamati a un impegno agire, muovendo dal concetto di
come per quello di ieri, prendendo di lettura che interpellano in modo
più ampio, uscendo dalle secche di “concreto” di Romano Guardini.
spunto da quanto è evidenziato da tagliente le coscienze e le scelte
un significato esclusivo del termine Come già accennato in apertura F.
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Macinanti dà, nel suo intervento, Tem volenihilia


pensante. Nella pra volupta
rubrica do-
Laudate celebri che con il loro messaggio proposta sistematica del principale
una lettura dell’impronta cattolica lorisitiae nus
Hominem M. Di voluptas
Gioia inis
dà una ve- politico e il loro exemplum hanno, articolo di fede cristiano, oggi più
nel XXI secolo prendendo le lias et et laboratem
propositiva chiave di lettura fugita et in anni recenti ma che sembrano che mai verità di Dio da riscoprire
mosse da diversi riferimenti, tra quam dolutem coregnoseologico
dell’impianto pre eum, politicamente lontani un secolo, per riscoprire la verità dell’uomo.
cui il magistero conciliare, con la
quis apedi corianit, non ra qui
dell’antropologia teologica, sulla dato una radicale testimonianza Un numero ben ricco, che
con cullorrori offic tes ipsapis
Gaudium et Spes, e confrontando la scia di un suo importante lavoro di fede in tessuti connettivi segnala sempre di più come lo
eatemporem di cum rerum venis
sua “Opzione Diogneto” con quanto accademico, sottolineando come la complessi, come l’Italia degli anni spirito di Maritain sia ben vivo e stia
porrore scius, con re estruntiore
ha concettualizzato nel suo saggio redenzione
non nimusa dell’uomo
volla audicad opera del
te qui ‘60 e ‘70 del Novecento. Da ciò, e facendo crescere una voce, quella di
L’Opzione Benedetto il cattolico Verbo
doloreincarnato possa essere
ilique nonsente vitcolta
ex- da quanto emerge nel suo articolo, Nipoti, che desidera consegnare al
conservatore R. Dreher, ideando sei plabosua
nella rerunde
interezza, nihicit
dandovel luceidem
alla Zygulski avanza un coraggioso dibattito ecclesiale idee e proposte
coordinate in cui l’azione cristiana accabo. Nem
profonda et dissiminum
relazione tra il Dio fac-che appello ai nostri pastori: la guida vive sempre fedeli al messaggio
politica dovrebbe muoversi. cabo rumquisquas delest
si fa carne e l’uomo, tutto l’uomo, fugit nella formazione personale di cristiano. Speriamo che questo
Nella parte del dibattito avente quunt
sarx reptasperem
e anthropos. alignieniet
G. Saggese, per la un pensiero critico, in grado di numero, e questa rivista, incontri
come tema di fondo Tommaso
quid que prore, ut res maio.
rubrica A ben vedere con un sentito
Nam contrastare teorie economiche sempre di più il favore e il sincero
doluptam excest, consequam
D’Aquino alla Chiesa d’oggi vi sono afflato teologico, che denota una disumanizzanti, e le loro infauste interesse dei lettori, tesi sempre a
voluptur, odist resti blatemq ua-
state declinazioni da diverse voci; certa affinità di pensiero, si rivolge, conseguenze sociali. Nel nostro dare voce a ciò che più ci ispira.
tempo rporum eatet volluptatia
dapprima M. Lusetti evidenzia in una lettera
doluptas “a cuore
explabore am aperto”
fugiae ambiente cattolico nulla deve
intelligentemente la marginalità al teologo indo-catalano
name sum unt faccusam, corum Raimon cedere il posto alla banalità della
del pensiero dell’Aquinate nel fuga. Berem
Panikkar di cuiqui ommodipient
evidenzia alcune formazione delle coscienze, che
panorama teologico odierno e et, nat landus
sfumature vollendi volupta-
dell’originalissimo ed talvolta vede la brandizzazione di
rimarca l’attualità e la fecondità te comnihi tatur, conseque
eclettico contributo teologico. Vi è eium figure di santità in nome di una sfida
del suo pensiero. Il vicedirettore N. ea suntibus
poi l’intervento ulpario nseria per
di L. Banducci si re
la da quattro soldi nell’agone politico
Bonetti evidenzia invece l’aspetto
corro quam, quistia
rubrica Umanesimo Integrale dove
quuntem odierno, senza un riferimento
con exceatem ne maximin nem
profetico, moderno e geniale di ritorna sul tema della guerra giusta radicale alla propria cristianità.
la dolor ad ulles atureperatem
Tommaso, sottolineandone la riflettendo, con parole di spirito In chiusura F. Piccolantonio,
ipicipsus cus.
distanza da un tradizionalismo maritainiano,
Cium cone nimsull’esperienza
a conet doluptia- del riflettendo sull’argomento ormai
contrassegnato da categorie nostro
tum aute pensatore,
consequis vissuta durante
expere cumla ben messo a fuoco della presenza
negative come l’intolleranza e uno ressum
dura guerranostibus dest quidefinita
civile spagnola, imus, omosessuale all’interno delle
spiritualismo di forma. is quodit rerio vit
dall’opinione voluptiamuna
dell’epoca in- comunità cristiane e non solo, dà
Successivamente la sezione cte est, ent.
guerra “santa”. La lungimiranza di una sua lettura analitica del film
Rubriche esordisce con l’intervista, Ovide quos
Maritain doluptate dal
è sottolineata, nia nostro
veles Boy erased – Vite cancellate di Joel
già indicata, del nostro direttore
experum quatessitat moluptas
vicedirettore, con la profetica Edgerton, sulla vicenda personale
reicia volorio. Ita nosam, te pe-
a Inos Biffi, teologo milanese di anticipazione di quanto poi Papa di Garrard Conley, sottoposto a
dit volo blatior eptasiti blauta
fama internazionale che illustra, Roncalli, nella sua Enciclica Pacem “terapie di conversione” dalla sua
nus porume nulparia ene sunt
nelle sue robuste risposte, quanto in Terris, avrebbe
omnihillam, quatium affermato
eatis condo- omosessualità, con una riflessione
Tommaso oggi necessiti di una forza che per la ragione
luptatem et mint lit, con reheni- la guerra acuta del tema che il film focalizza
riscoperta profonda, segnata da maios
non puòexcerisit
che essere fugiatem. Ceper-
uno strumento con forza, avendo come filo rosso
una chiara distinzione tra il suo ferat essinto
inadatto alla essit, untenihillab
rivendicazione dei della questione il pieno rispetto
pensiero e il tomismo che ha cercato incimpos asi commolo
diritti. Nel suo contributo per la ribusda della libertà umana. Chiude il
di interpretarlo nel corso dei secoli ndamusAnat.
rubrica misura d’uomo il nostro numero l’analisi, a firma di G.F.
e quanto la conoscenza del suo
Hariassimin pa prem quam vera
direttore P. Zygulski evidenzia la Piccinno dell’opera di Jean Paul
si cum haruptaquo magnam,
contributo alla storia delle idee radicalità del cristiano all’interno Lieggi Teologia trinitaria (EDB
quos enditem fugiat facepero
dia spessore alla fede, rendendola della sua contestualità, citando, tra 2019) in cui il teologo pugliese dota
exerro que imus.
dotata di un’architettura realmente gli
Que altri,qui
tre figure di cattolicinobitat
voluptiam, italiani il lettore di una ben strutturata
10 Nipoti di Maritain 11

Dibattito “non esiste una


persona che dica
sempre la verità e
chi lo fa evidente-
mente vive in un
mare di menzo-
gne”

GUERRA GIUSTA
« Come ripensare la teoria della guerra giusta? »
12 Nipoti di Maritain 13

Riforma protestante; e i tedeschi “santi guerrieri” che non erano


luterani che, intonando i Lied dispiaciuti a Dio (dal re Davide
di Lutero, si avviavano verso la fino ai due centurioni apparsi
Mosa e la Marna per liberare il rispettivamente nel Vangelo e
mondo dello spirito anticristia- negli Atti degli Apostoli) ma di-

La guerra e il
no della Rivoluzione francese. chiarando al contempo che «non
si cerca la pace per provocare la
Questa deformazione gratuita e guerra, ma si fa la guerra per ot-
aberrante in senso bellico dello tenere la pace» (cap. 6).

problema della
spirito cristiano, d’altro canto,
è stata più volte “legalizzata” La seconda opera, di ben più
da alcuni padri della Chiesa ed largo respiro, vede Agostino

coscienza: da
inserita nella stessa agiografia polemizzare contro il manicheo
durante l’Alto Medioevo, quan- Fausto quando Agostino difende
do i popoli germanici avevano l’operato delle guerre condot-

Agostino a me
bisogno di coniugare la fede cri- te da Mosè e dagli altri profeti,
stiana cui avevano aderito con dichiarando che della guerra bi-
lo spirito bellico e militare pro- sogna deplorare la violenza insi-
prio della loro cultura: si pensi ta in sé, non la lotta contro chi
all’ordine sociale di Adalberone tende a prevaricare gli altri con
di Laon, diviso tra oratores, bel- la violenza stessa (Libro 22, cap.
di Christian Alberto Polli
latores e laboratores. Il vescovo 74). Il sunto del pensiero agosti-
d’Ippona, in più riprese del suo niano sulla guerra giunge però
vastissimo corpus teologico-filo- con il capitolo 75 del medesimo
sofico, cerca di trovare un com- libro: la guerra è lecita se è di-
Nel corso dell’Era volgare, gli stro, ordinavano di compiere dei promesso al grande quesito mo- chiarata dall’autorità pubblica
uomini hanno sempre cercato veri e propri genocidi “in nome rale che attanagliava i cristiani («l’autorità e la decisione di in-
di dare una giustificazione alle di Dio”. Non so a quale Dio si ri- ormai assunti alla guida dell’Im- traprendere una guerra spetti-
operazioni militari anche se si chiamavano, dal momento che la pero Romano: come praticare la no al principe») e se la si fa per
professavano cristiani: crocia- violenza è stata condannata fer- guerra se Cristo aborriva qualsi- allontanare i malvagi dai loro
te, guerre “sante”, lotte contro mamente da Cristo stesso all’ini- asi forma di violenza. Le rispo- propositi su invito stesso di Dio
gli eretici. Quando ci professia- zio della Sua passione quando, ste le troviamo nell’epistola 189 che è infinitamente buono e non
mo seguaci del Principe della rivolgendosi a Pietro che aveva inviata al governatore romano può ordinare nulla di malvagio
Pace, Gesù Cristo, e osserviamo estratto la spada ferendo il servo della provincia d’Africa Bonifa- («la guerra che si intraprende
gli stermini contro gli Albigesi di Anna, lo rimproverò dicendo- cio e nell’opera polemica contra sotto l’autorità di Dio, non è le-
“la violenza è ad opera di Innocenzo III e dei gli: «Riponi la tua spada al suo Faustum manicheum. cito dubitare che sia intrapresa
stata condannata signori dell’Occitania, oppure a posto, perché tutti quelli che giustamente allo scopo di inti-
fermamente da quell’immondo macello che fu la prendono la spada, periranno Nella prima Agostino, che sta ri- morire, distruggere o soggiogare
Cristo” Guerra dei Trent’Anni tra prote- di spada» (Mt 26,52). Purtroppo, spondendo ad un’esigenza con- la superbia dei mortali […] Dio il
stanti e cattolici nel XVII secolo, anche nei tempi più recenti si è creta quale l’invasione dell’Im- quale non può ordinare nulla di
è difficile non rimanere indif- assistito ad una ripresa di questa pero d’Occidente da parte dei cattivo»).
ferenti su quale fosse la consi- blasfemia: basti pensare alla Pri- barbari, motiva il connubio
stenza della morale religiosa di ma Guerra Mondiale, ove i fran- guerra-cristianesimo facendo Si può considerare ciò come un
coloro i quali, accedendo ai sa- cesi combattevano contro i tede- riferimento a passi del Primo estremo tentativo logico-teolo-
cramenti e recitando il Padre no- schi colpevoli di aver avviato la Testamento, elencando i vari gico per salvaguardare il bene
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Le istanze umane
pubblico, dettato dal fatto che dev’essere reciso a favore, inve-
Agostino rappresentava pur ce, di una rassegnata quanto de-
sempre un’autorità a livello cisa lotta nel preservare il valore

assolutizzate
pubblico nell’ottica della Chiesa supremo della pace intesa come
imperiale, oltre al suo essere ve- il benessere civile e spirituale
scovo e quindi “vicario” dell’in- dei cittadini. Per quanto ad un
segnamento di Cristo. In sostan- cristiano come me ripugni an-

chiamano
za, per Agostino la guerra «nella che questo compromesso dettato
vita terrena dell’uomo non è un dalla presenza del male nel mon-
bene assoluto né un dono, ma il do, della “carne” contro il puro

“giusta” ogni
risultato di uno sforzo personale spirito, del materiale contro l’i-
o paradossalmente il frutto posi- deale, la guerra è senz’altro un
tivo di una lotta che tende al ri- male, ma un male contro il qua-
torno dell’ordine»1 . le si deve, in forza di necessità,

L’analisi storica e teologica fin


qui condotta deve però rivestire,
combattere se tutti gli strumenti
che Cristo e la ragione ci hanno
fornito vengono meno davanti
guerra
nella coscienza collettiva della all’istinto della brutalità pura e
Chiesa del XXI secolo, quale sia disumana.
“lotta nel pre- la posizione di un cristiano nei di Immacolata Giuliani e Fabrizio Mignacca
servare il valore confronti della guerra. Perso-
supremo della nalmente ritengo che il compro-
pace intesa come messo agostiniano sia frutto di
il benessere civile una lunga, quanto tormentata, La guerra giusta ha una sua stoffa allora la guerra può essere
e spirituale dei elaborazione di carattere politi- struttura distonica da un punto giusta e fruttifera per assurdo.
cittadini” co-teologico: il pacifismo asso- di vista psicologico. Per fare una
luto di Cristo e, al contempo, la guerra c’è bisogno di un motivo. La bandiera quindi richiede un
“per fare una
necessità di mantenere l’ordine Un motivo che spinga gli uomini minimo spargimento di sangue
guerra c’è bisogno
da chi intende sovvertirlo ha fat- 1
M. FUMAGALLI BEONIO BROC- ad affrontarsi fino al sacrificio perché la patria si possa sedere
di un motivo”
to sì che questa teoria venga an- CHIERI, Cristiani in armi, Later- della propria vita. al tavolo dei Giusti insieme alla
cora accettata dall’insegnamen- za, Roma-Bari 2006, p.24. Vittoria. Il senso reale sfugge
to della Chiesa, sviluppandolo Il motivo è universale, indero- perché potrebbe essere una lo-
proprio dalle riflessioni di Ago- 2
Catechismo della Chiesa Catto- gabile, semplice e diretto: L’in- gica con connotazioni deliranti.
stino e poi di Tommaso d’Aquino lica, §2309. dividuo si deve sacrificare per il Eppure la Vittoria è citata anche
2
. La guerra non può mai consi- bene della patria, della sicurez- nell’inno d’Italia che recita a
derarsi “giusta” ma al massimo za spirituale, della superiorità gran voce come Ella abbia depo-
“ipoteticamente necessaria” per della razza, della superiorità del sto la chioma (il gesto del vinto
evitare un male ancora maggiore proprio nucleo sociale, per la in un paradosso pari ad un po-
come quello dei soprusi condotti ricchezza economica del regno, ema epico) perché Dio la creò
da chi intende ridurre in cenere per la gloria del proprio drappo schiava di Roma.
ciò che si è costruito con la pace. che mai deve cedere sul campo
L’istinto umano alla violenza, di battaglia. Il drappo, un pezzo Questo ha senso solo per gli es-
che ha condotto gli uomini al di stoffa a cui una collettività ha seri umani in una dimensione
grido blasfemo di Deus vult nel- affidato il proprio destino. Se si collettiva perché in un ottica in-
le Crociate più o meno antiche, è pronti a cedere per un pezzo di dividuale è delirante. Infatti da
16 Nipoti di Maritain 17

psicologo direi che da un punto La massima incarnazione della Quindi, se vuoi la pace, prepara di orgoglio del popolo o di supe-
di vista del benessere della per- guerra, per assurdo, è la Pace. la guerra. Ma con paura. Le dee riorità della razza, permettendo
sona, c’è tutta l’epica spersona- «Si vis Pacem para Bellum»: la sanguinarie chiedono riscatto. ad azioni nefande di potersi pro-
lizzante tipica del disagio psi- frase non è attribuita a nessun pagare.
chiatrico, della scissione dell’Io commentatore in particolare, ma Ciò che appare essere una feno-
e di quelle proiezioni personali la letteratura latina è stracolma menologia pratica di un gruppo La forma dell’omicidio, della
di stati meccanismi di difesa . di questa massima, in cui l’Offi- sociale in realtà è l’espressione soppressione dell’altro per atto
cio è sacrificio perché è l’interes- intima di qualcosa che afferisce violento e vessatorio che è con-
L’essere umano si sacrifica per se comune che lo motiva e come ad una sfera più profonda che dannato nella cultura umana
la Vittoria, che è frutto della ebbe a dire lo stesso Cicerone, sfugge spesso al controllo e che con pene severe, viene giustifi-
volontà di Dio. Quale Dio? Non stimola la fraternità tra eguali, si ripropone attraverso vari com- cato alla luce del compimento
certo quello del Nuovo Testa- nella particolarissima accezione portamenti individuali e colletti- della Volontà divina, in guerra “la paura si veste
mento che certamente è un Dio di Humanitas della sua specula- vi dimostrando di crescere su un in un ribaltamento del concetto di Pace e Vittoria,
d’Amore (accezione creativa e zione deduttiva. sostrato comune che si ripete in stesso di diritto alla vita, attra- Giustizia e Liber-
“quello che bene- non distruttiva anche nel recu- ogni cultura. verso la luce di un “cencio”, un tà, appellandosi
dice una guerra pero della presenza immanente Sallustio, nella sua riflessione, simbolo vagamente condiviso necessaria”
deve essere un nella trascendenza), a carattere parlava di «Metus Hostilis» ov- Da questo punto di vista la cul- che assurge a Dio.
mai sopito Marte universale, scevro da condizioni vero Paura del Nemico. La Paura tura occidentale è pervasa da
che richiede un preconcette tipicamente umane. fa parte dell’animo dell’antico immagini e produzioni che mo- Per tali motivi la guerra del
tributo di sofferen- romano fin dai tempi della scon- strano impellente necessità di Kuwait del 1991 è la guerra giu-
za” Quello che benedice una guerra fitta subita presso il fiume Allia dare forma ad una realtà ine- sta in un secolo di guerre neces-
deve essere un mai sopito Marte intorno all’anno 390 aC e la se- sprimibile e tanatologica, volta sarie e la guerra di Somalia, di
che richiede un tributo di soffe- guente conquista di Roma da all’autodistruzione, come se le qualche anno dopo, diventa “re-
renza trasformando per l’ennesi- parte dei Galli Senoni guidati da regole del caos determinassero stauratrice di Speranza”, altra
ma volta l’uomo in eroe attraver- Brenno. Le dure condizioni subi- una lenta e progressiva deca- dea di antica memoria che nella
so la mortificazione della carne: te, mascherate dalle epiche sor- denza che viene motivata come sua forma immateriale ed asso-
la morte dell’individuo nel col- tite delle oche del Campidoglio, crescita e progresso attraverso la luta diventa il fondo del vaso
lettivo, il massimo dell’annien- fa si che il diffuso senso di Paura distruzione dell’altro. La paura scoperchiato da Pandora in tut-
tamento personale. (Metus) pervadesse il popolo de- si veste di Pace e Vittoria, Giu- ta la sua duplice verità, ovvero
gli antichi romani nel loro impe- stizia e Libertà, appellandosi quella di speranza che qualcosa
Come James Hillman avvertiva, to di conquista del vicino. “necessaria”. Per cui «Carthago possa accadere, ma anche vago
alcune parole hanno significati delenda est». vessillo di qualcosa che non av-
potenti, trascendenti e spesso Le porte del Tempio di Giove Ca- verrà mai, rimanendo falso idolo
mortiferi. La “Libertà”, la “Giu- pitolino sarebbero rimaste aper- La guerra giusta, figlia e geni- di un desiderio frustrato.
stizia” sono legate a concetti as- te non per vanto di Nazione, ma trice del sacrificio, della morte,
soluti e nella loro potenza sono perché la paura di una conqui- della libertà, della giustizia e pa- In conclusione, può esistere una
assoluti stessi. In un ottica ar- sta motivava la conquista stessa. radossalmente della pace è una guerra giusta? Da un punto di vi-
chetipica infatti esse diventano Per chi si era definito Figlio di delle espressioni che dimostrano sta psicologico può esistere solo
trasformazioni della forma pri- Marte, la cosa aveva una logica l’esistenza di istanze potenti e una guerra umana, puramente
maria, assoluta fino a diventare precisa, ma ad un livello più inti- recessive, i titani che sembrano umana, così fortemente umana
Dee antiche che hanno bisogno mo la necessaria motivazione le- dormire nel ventre della terra ma che per combatterla abbiamo bi-
di sangue e dolore perché assur- gata alla pace interiore arrivava che si dimostrano assolutamen- sogno di molti Dei ingiusti.
gano al valore di potenza asso- attraverso la guerra. Una guerra te incontrollabili quando, cam-
luta. assolutamente giusta quindi. Al- biando forme e colori, vengono
meno fino a Teutoburgo. issate sotto forma di bandiera o
18 Nipoti di Maritain 19

gressore interno). di vista è interessante la teoria


generazionale della guerra, ela-
L’attuale esposizione di questa borata da alcuni analisti sta-
dottrina, così come esposta nel tunitensi sul finire della Guer-

La guerra giusta
Catechismo (§§ 2307-2317), ri- ra Fredda, secondo la quale la
sente dello sviluppo della Sco- guerra moderna si sarebbe arti-
lastica (in particolare la Scuola colata lungo quattro generazioni

di quarta
di Salamanca), ma anche della differenti.
nascita, nel XVII secolo, del di-
ritto internazionale, e soprattut- La prima (da Westfalia a Napo-
to delle considerazioni magiste- leone), faceva riferimento ad

generazione
riali del XX secolo, nel corso del un’economia ancora agricola, e “lo jus in bello
quale i nuovi mezzi di distruzio- vedeva scontrarsi i primi eser- deve tener conto
ne di massa hanno messo in cri- citi regolari, armati dagli Stati sia dei nuovi ambi-
si l’idea che si potesse effettiva- moderni, che combattevano in ti di guerra ibrida,
di Andrea Virga mente condurre una guerra con linea e in colonna, armati di mo- come la ciberneti-
mezzi giusti e proporzionati. Per schetti. ca e l’informazio-
una prospettiva storica, segnalo ne, sia del venir
il libro di Daniele Menozzi dal La seconda (dalla guerra civi- meno di una di-
titolo Chiesa, pace e guerra nel le americana alla prima guerra stinzione netta tra
La guerra è un fenomeno antico tori latini e greci, e trova i suoi Novecento. Verso una delegitti- mondiale) era già di carattere militari e civili”
almeno come l’uomo, se non di classici di riferimento nella Ci- mazione religiosa dei conflitti (Il industriale, ed era caratterizza-
più (si pensi al conflitto tra gli vitas Dei di S. Agostino e nella Mulino, Bologna 2008). ta da comunicazioni più rapide
scimpanzé del Parco Nazionale Summa Theologica di S. Tomma- (ferrovie, telegrafo) e una mag-
di Gombe, osservato dalla pri- so, dal quale prende l’avvio una Oggi si sottolinea sempre più giore potenza di fuoco diretto
“la guerra di quar- matologa Jane Goodall), e qua- vera e propria coerente teoria l’idea della guerra come extre- (fucili, mitragliatrici) e indiretto
ta generazione si altrettanto antica è l’idea di della guerra giusta. I suoi prin- ma ratio, e si tende pertanto ad (artiglieria).
(o guerra ibrida) normare e regolamentare anche cipi fondamentali riecheggia- escluderne il ricorso, nelle di-
corrisponde a un questo fenomeno. Nelle civiltà no quelli delle civiltà pagane, spute internazionali, se non in La terza (dalla seconda guerra
concetto comples- antiche (particolarmente cono- e normano sia la dichiarazione casi di legittima difesa, e sem- mondiale in avanti), pienamen-
so, strettamente sciuto e vicino a noi è il caso ro- delle ostilità (jus ad bellum), pre a patto che vi siano sensate te industrializzata, si è fondata
legato alla natura mano), le operazioni di guerra che la loro condotta (jus in bel- probabilità di successo e non si sull’impiego rapido e massiccio
liquida della so- erano generalmente sottoposte lo). La guerra giusta (bellum iu- causi un male maggiore. La ri- di forze corazzate, meccanizzate
cietà postmoderna a un complesso sistema di riti stum) deve essere dichiarata da flessione, inoltre, ha individua- e aeree, coordinate tra loro, per
e post-industriale” religiosi, volte a scongiurarne un’autorità legittima (legitima to ulteriori problematiche, spe- rompere le linee nemiche e col-
gli effetti spirituali negativi ed auctoritas) per una giusta causa cie relativamente alla fine delle pire in profondità.
assicurarsi il favore delle divini- (iusta causa), e combattuta con ostilità e alla conclusione di una
tà. Allo stesso modo, il tema era mezzi giusti e proporzionati (de- pace giusta (jus post bellum). La guerra di quarta generazione
affrontato e discusso da trattati bitus modus). Nella prospettiva Una discussione su questo tema (o guerra ibrida) viene spesso
filosofici (es. il De Officiis di Ci- cristiana però la guerra è consi- richiede non solo che si faccia confusa con la guerra asimme-
cerone) e poemi sapienziali (es. derata essenzialmente un mezzo riferimento agli sviluppi classici trica, cioè condotta da formazio-
la Bhagavad Gita). di legittima difesa per la società e recenti di questa teoria, ma so- ni irregolari attraverso tecniche
rispetto a un aggressore esterno prattutto che ci si confronti con di guerriglia, ma corrisponde in
In ambito cattolico, la discussio- (analogamente alla pena di mor- le nuove forme assunte dal feno- realtà a un concetto più com-
ne s’innesta su quella degli au- te – mezzo di difesa da un ag- meno bellico. Da questo punto plesso, strettamente legato alla
20 Nipoti di Maritain 21

natura liquida della società post- Stato Islamico e i miliziani cur-


moderna e post-industriale. Non di). Dal punto di vista della te-
solo è altamente decentralizza- ologia morale, qui si aggiunge
ta, senza un vero campo di bat- alla discussione il diritto alla

Solo la pace è giusta


taglia, ma viene spesso meno la resistenza, fino all’insurrezione
distinzione tra militari (regolari o al tirannicidio, da parte di co-
o irregolari) e civili, data la con- munità o singole persone.
fusione e intercambiabilità dei
ruoli e dei mezzi a disposizione. Infine, su queste premesse, an-
di Andrea Bosio
Gli attuali conflitti in Siria e in che lo jus in bello deve tener
Ucraina ne costituiscono esempi conto sia dei nuovi ambiti di
illuminanti, che ci costringono a guerra ibrida, come la ciberneti-
ripensare la teoria della guerra ca e l’informazione – che vanno
“solo una prospet- giusta. ad interferire con alcuni aspetti
tiva politica per- chiave della società contempo-
Il tema della guerra giusta attra- ciclica di Giovanni XXIII Pacem
sonalista e comu- Prima di tutto, la legitima au- ranea –, sia del venir meno di
versa i secoli della cristianità. in terris, rivolta a tutti gli uomini
nitaria, fondata ctoritas ad bellum non può es- una distinzione netta tra milita-
Emerso dalle riflessioni di Ago- di buona volontà, può essere una
sui concetti di sere più limitata al sovrano o ri e civili, che complica la scelta
stino nel V secolo, giunge ai no- guida interessante anche a quasi “la guerra giusta
coscienza e re- allo Stato nazione dotato di ri- degli obiettivi e il trattamento
stri tempi difficili; la teologia ne sessant’anni dalla sua stesura: stride con la com-
sponsabilità, può conoscimento internazionale, e nei confronti del personale ne-
ha sviluppato numerosi nodi, ma se la configurazione internazio- prensione che ab-
moralizzare il con- tantomeno essere ristretta alle mico. Le stesse considerazioni
sole organizzazioni internazio- già applicate ai casi storici di
oggi urge ribadire la centralità nale è profondamente mutata, i biamo oggi della
flitto armato all’in-
nali come le Nazioni Unite, ma guerra asimmetrica sono ora da
del Vangelo del Cristo, esortan- principi a cui chiama l’impegno Rivelazione”
terno della nostra
do persone, politica e popoli a di tutti gli abitanti del pianeta ri-
società liquida” deve tenere conto anche di at- estendere dunque a una casui-
vedere con occhi nuovi l’impian- mangono validi.
tori politici non-riconosciuti, stica più ampia e articolata.
to dei rapporti internazionali.
sia di natura para-statale (es. il
Pacem in terris propone stru-
Rojava o la Nuova Russia), sia Lasciando al lettore le conside-
La legittimazione morale della menti pratici per plasmare tempi
deliberatamente non-statale (es. razioni finali su questa rifles-
guerra rimane un’esigenza sen- di pace sul globo, sottolineando
Hezbollah).A questo si aggiunga sione, mi limito ad uno spunto
tita con forza dalla politica e dai il ruolo degli organismi interna-
l’emergenza di varie formazioni sommario: posto che ormai la
governi; tale legittimazione vie- zionali: «Tutti gli esseri umani e
di auto-difesa comunitaria (es. distinzione in bello è tra com-
ne spesso ricercata nella religio- tutti i corpi intermedi sono tenu-
i Dwekh Nawsha assiri in Irak) battenti (militari, paramilitari,
ne, alla quale il potere tempora- ti a portare il loro specifico con-
e l’adesione, sia di gruppo che civili) e non-combattenti, e che
le chiede una benedizione più o tributo all’attuazione del bene
come singoli, di volontari inter- comunità non statuali o singo-
meno formale, comunque capa- comune» (§32). Secondo Giovan-
nazionali sulla base di una co- le persone rivendicano uno jus
ce di lavare le coscienze. La Chie- ni XXIII, è in questi organismi
munanza ideale o ideologica. ad bellum, solo una prospettiva
sa non può più offrire sponde a che può risiedere il dialogo so-
politica personalista e comu-
queste richieste. La guerra giusta vranazionale capace di mediare
Pertanto, anche la iusta causa nitaria, fondata sui concetti di
stride con la comprensione che le tensioni prima che sfocino in
oggi vede la compresenza di at- coscienza e responsabilità, può
abbiamo oggi della Rivelazione: conflitti armati, a garanzia di un
tori differenti, ciascuno con una moralizzare il conflitto armato
il Vangelo si centra sull’amore ordine che prende forza dal di-
propria agenda e motivazione, all’interno della nostra società
fraterno, un amore che è modello ritto naturale e, quindi, dal dirit-
all’interno di una pluralità di liquida.
sia per i rapporti tra le persone, to divino. Tuttavia nei primi de-
schieramenti (es. i quattro della
sia per quelli tra i popoli. L’en- cenni di questo secolo la politica
guerra civile siriana: i lealisti, i
ribelli islamisti, i jihadisti dello
22 Nipoti di Maritain 23

estera delle principali potenze ne anche per l’Unione Europea: perciò indispensabile che i po-
occidentali, Stati Uniti e Russia, il suo funzionamento non può teri pubblici si adoperino perché
ha incrinato il ruolo dell’ONU, legarsi alle regole dei mercati, allo sviluppo economico si ade-
fino a renderlo quasi del tutto alla finanza o a diritti generici gui il progresso sociale; e quindi
superfluo; potremmo ammettere e disincarnati. I limiti in cui sta perché siano sviluppati [...] i ser-
che ha reso palesi i limiti preesi- incorrendo l’esperienza euro- vizi essenziali» (§39). Ritroviamo
stenti e che l’ONU si è rivelato un pea sorgono proprio da questo la medesima preoccupazione nel
fallimento globale. Queste am- fronte: la sua capacità di garan- magistero di Francesco: «Nelle
missioni non scalfiscono il man- tire pace è stata limitata da una condizioni attuali della società
dato alla ricerca della concordia parte agli aderenti, dall’altra mondiale, dove si riscontrano
tra i popoli chiesto a gran voce al mantenimento di un sistema tante inequità e sono sempre più
da san Giovanni XXIII; semmai economico-finanziario foriero di numerose le persone che ven-
rendono urgente rinunciare agli disuguaglianze, disuguaglianze gono scartate, private dei diritti
“ci possono essere strumenti rivelatisi fallimentari che ora mettono a rischio la pace umani fondamentali, il principio
guerre inevitabili, e trovarne di nuovi. come dato acquisito. del bene comune si trasforma
in talune condizio- immediatamente, come logica e
ni. Ma il cristiano Il ruolo della diplomazia nel cre- Per questo vorrei affermare con ineludibile conseguenza, in un
non può confon- are percorsi di pace alla luce del il Catechismo che «la pace non è appello alla solidarietà e in una
dere l’inevitabile Vangelo è stato confermato du- la semplice assenza della guer- opzione preferenziale per i più
con il giusto. È rante il pontificato di Francesco ra» (CCC 2304). Siamo chiamati poveri» (Laudato si’, §158). Il
chiamato a lottare dal costante ricorso al dialogo a uno status ben più alto della Magistero sembra così trattare di
perché quell’inevi- internazionale e dal ruolo me- mera assenza di conflitti: Gesù giustizia sociale nell’interessar-
tabile si restringa diatorio che la Segreteria di Stato è giunto a noi per annunciare il si alla pace e lega inestricabil-
sempre più, diven- ha avuto in numerose occasioni. Regno, che già è qui. Abbiamo mente le questioni del rispetto
ti quasi irrisorio. La vicenda delle relazioni cuba- ricevuto la vocazione a renderlo dell’uomo e della donna e della
Scompaia” ne, nuovamente peggiorate sotto più palese possibile anche nelle povertà alla concordia universa-
l’amministrazione Trump, evi- istituzioni umane. La chiamata le.
denzia il peso della costanza nel alla pace del Regno è quindi una
dialogo e dell’affidabilità delle chiamata alla pace sociale. È op- Ci possono essere guerre inevi-
parti in causa, inclusi i media- portuno allora ricordare che pro- tabili, in talune condizioni, cer-
tori; la Santa Sede, allora, può prio Pacem in terris dedica molti to: saremo chiamati ad affron-
dire di aver operato in coerenza dei suoi paragrafi alle difficoltà tarle e a passarvi attraverso in
con il messaggio annunciato dal sociali: nel pensare alla società cerca della pace. Ma il cristiano
Vangelo. L’orientamento di que- «va posto come fondamento il non può confondere l’inevita-
ste esperienze diplomatiche non principio che ogni essere uma- bile con il giusto. È chiamato a
è stato tanto l’ottenimento di no è persona» (§5). Se è vero che lottare perché quell’inevitabile
una concordia teorica tra gover- «quello comune è un bene a cui si restringa sempre più, diventi
nanti, ma ha guardato ai popoli hanno diritto di partecipare tutti quasi irrisorio. Scompaia. E mai
coinvolti e al bene delle persone. i membri di una comunità poli- sia considerato giusto. Insieme
È un insegnamento importante tica» (§34) e che «il bene comu- a Francesco, allora, noi cristia-
per il futuro: gli Stati e gli orga- ne ha attinenza a tutto l’uomo: ni siamo chiamati a dire ad alta
nismi sovranazionali non pos- tanto ai bisogni del suo corpo voce e testimoniare che «la sola
sono esistere se non in funzione che alle esigenze del suo spirito» cosa giusta è la pace».
di un bene concreto dei popoli (§35), non si può che concludere,
cui appartengono. Ciò sia lezio- come fa Giovanni XXIII, che «è
24 Nipoti di Maritain 25

Dibattito
CRISTIANI IN POLITICA
« Quale impegno per i cristiani in politica?
Un partito, una rete o qualcos’altro? »
26 Nipoti di Maritain 27

Formare le
contesto della “Seconda Repub- nuove generazioni di militanti
blica”. Si tratta comunque anche impegnati per le proprie comu-
qui di una piccola realtà politi- nità. Questa è una cosa che va

coscienze alla
ca, ma che qualche consenso lo al di là del colore politico e che
ha saputo ottenere all’interno di è fondamentale per chi abbia a
quelle persone impegnate nel- cuore il futuro dei partiti da in-
la vita delle parrocchie. La mia tendersi come spazi di crescita e

vita pubblica
idea, visti anche gli esiti delle confronto e non come semplici
esperienze sopracitate, è quel- cartelli elettorali buoni solo per
la che sia comunque necessaria la propaganda al leader nazio-
una presenza dei cattolici nella nale o al “capetto” di zona.
di Lorenzo Banducci
politica attiva. I credenti dovreb-
bero però inserirsi all’interno dei 2. Rete fra associazioni. La
vari partiti seguendo ciascuno la costruzione di una rete fra as-
Prima di addentrarmi nella ri- 1. Non un partito ma nei propria particolare sensibilità e sociazioni di ispirazione catto-
sposta alla domanda formulata partiti: L’idea della costruzione portando all’interno del dibatti- lica in grado di coinvolgere le
in questo numero di Nipoti di di un partito unico dei cattoli- to interno, laddove sia presente, comunità parrocchiali è la base
Maritain penso che sia necessa- ci in Italia mi pare ampiamente il proprio peculiare contributo. per rilanciare quel significato
rio operare una distinzione les- tramontata. Permangono ancora “grande ruolo for-
Sono molti i cristiani impegnati più ampio del termine “impegno
sicale a mio avviso significativa. piccole esperienze residuali che mativo di costru-
nei partiti a soffrire per la man- politico” al quale facevo cenno
La politica, nella sua accezione provano ad identificarsi come zione di coscienze
canza di spazi di confronto inter- prima. Lo scopo di questo movi-
ormai divenuta comune e diffu- tali. Una delle ultime quella di vive, pensanti,
no ad essi. Sono poche le forze mento di base, capillare e popo-
sa, ha assunto il significato ri- Gianfranco Rotondi, che sta pro- dialoganti aperte
politiche che investono tempo e lare deve essere quello di forma-
stretto di impegno all’interno o vando a ricostruire la Democra- al confronto e in
risorse nella formazione dei pro- re le coscienze alla vita pubblica.
dei partiti o delle istituzioni del zia Cristiana. Fatta eccezione per continua ricerca”
pri militanti e la maggior parte Questo vedo, come ruolo dei cri-
nostro Paese. Ecco che, quando queste operazioni molto piccole di essi ha abbandonato quasi del stiani al di fuori dei partiti. Un
parliamo di “impegno politico e più adatte a riaccendere il cuo- tutto una presenza concreta sul grande compito per la società
“all’interno dei dei cristiani”, si fa riferimento, re di qualche romantico nostal-
vari partiti se- territorio. Il cristiano sente que- e per le comunità: recuperare
nella comune vulgata, esclusi- gico, anche le attuali forze poli- sta difficoltà con particolare sof- percorsi formativi che mettano
guendo ciascuno
vamente a questo tipo di compi- tiche che rimandano a tematiche ferenza, proprio perché, per sua al centro gli insegnamenti della
la propria parti-
to da parte dei credenti. Penso più tradizionali della politica natura, è maggiormente chiama- Dottrina Sociale della Chiesa e
colare sensibilità
che come cristiani sia necessa- cristiano-conservatrice si defini- to ad avere un ruolo attivo nel i grandi temi del nostro tempo.
e portando all’in-
rio e urgente uscire dal solco di scono di “ispirazione cristiana, mondo che lo circonda. Un con- Penso al lavoro, all’integrazio-
terno del dibattito
questo significato restringente e ma aconfessionale”. L’esempio ne, alla lotta alle diseguaglianze
interno il proprio tributo trasversale che cristiani
provare a spingere la parola “po- più calzante in questo senso è
peculiare contri- di sinistra, cristiani di destra e sociali, alla tutela dell’ambien-
litica” verso un orizzonte nuovo quello del Popolo della Fami-
buto” cristiani post-ideologici possono te, alla costruzione di un’Europa
e più ampio. Il credente in Cri- glia, forza politica nata dopo il portare all’interno della vita dei giusta, alla pace, alla gestione
sto dovrebbe vedere nel termi- Family Day del 2016 e che, più partiti, oltre a quello su singole dell’innovazione tecnologica,
ne “politica” il significato di un che affondare radici nella “Pri- tematiche programmatiche, è alle tematiche etiche e bioetiche,
impegno più largo per la polis ma Repubblica” e nel partito quello di riportare le comunità alla famiglia. Penso alla possi-
(città). Cosa intendo con questi unico dei Cattolici, rimanda al dei partiti a vivere all’interno del bilità di recuperare la grande
termini? Proviamo a valutare tema dei cosiddetti “principi es- territorio. I partiti dovrebbero tradizione europea del persona-
singolarmente le opzioni propo- senziali” chiamati anche “non tornare a farsi carico della soffe- lismo cristiano dalla quale deri-
ste dalla domanda. negoziabili”, tema questo di renza delle persone, ad ascoltare va ancora oggi, per molti di noi,
ruiniana memoria inserito nel la rabbia della gente e a formare la matrice di un impegno civile
28 Nipoti di Maritain 29

Uno sterile
e sociale che nonostante i cam- Come potete intuire dalle mie
biamenti in atto nella nostra riflessioni, non prevedo una
società non vuole concludersi. risposta unica alla domanda

dibattito?
Questo grande ruolo formativo sull’impegno dei cattolici in po-
di costruzione di coscienze vive, litica. Penso sicuramente che
pensanti, dialoganti aperte al se il mondo cattolico vorrà rita-
confronto e in continua ricerca è gliarsi ancora un ruolo chiave
il grande impegno politico che i
cattolici possono ritagliarsi nel-
la nostra società.
nella vita della nostra Repubbli-
ca dovrà necessariamente ave-
re la capacità di essere un faro
Ancora su
cattolici e
nella formazione delle persone,
3. Politica VS Carità. Un al- specie dei più giovani, i quali
tro tema del quale vorrei parlare illuminati dalla fede nel Vange-
“ricucire legami è quello del confronto fra il fare lo di Cristo possano diventare

politica
fra il mondo della politica e lo stare in associazioni esempi concreti di vita cristiana
solidarietà e quel- di volontariato. La crisi della po- al servizio delle nostre città.
lo della politica” litica degli ultimi decenni ha por-
tato molti giovani ad impegnarsi
nel mondo della carità piuttosto di Rocco Gumina
che in quello dei partiti o della
politica. Spesso tali giovani, an-
che credenti, sono indifferenti o
addirittura disprezzano il mondo «Se noi guardiamo in questo tratta di una provocante ipotesi
della politica reputandola inca- modo le cose, pronunciata in punta di piedi e
pace e inadatta a svolgere il pro- cioè dal punto di vista del Dio supportata da due sintomi che –
prio compito. Questo conflitto, a rivelante, come la storia insegna – talvol-
mio avviso, deve assolutamente cerchiamo per una volta di ta diventano prove ma in molte
“i cattolici del
essere messo da parte. È chiaro pensare come Gesù ha visto il altre occasioni restano sugge-
Belpaese hanno
che i primi a doversi impegnare mondo, stioni più o meno interessanti e
votato alla stes-
nel ricucire legami fra il mondo come lo hanno visto Paolo, Gio- legittime Il primo indizio viene
sa stregua di chi
della solidarietà e quello della vanni […] fuori dalla recente analisi del
cattolico non si
politica devono essere i politici che cosa avverrà allora del mon- sondaggista Nando Pagnoncelli
professa”
cristiani. Riallacciare un rappor- do?» la quale attesta, come già avve-
to di ascolto sincero con coloro (Romano Guardini, 1923) nuto per le elezioni politiche del
che toccano quotidianamente 2018, che i cattolici italiani parte-
con mano le tragedie e le miserie cipanti alla liturgia domenicale,
del nostro tempo è un altro pas- in occasione della tornata eletto-
saggio chiave per riavvicinare la Come si sa, due indizi non fanno rale delle europee, hanno votato
politica alle persone e per far sì una prova ma qualcosa signifi- più o meno allo stesso modo di
che dalla carità diretta di coloro cano. Negli ultimi tempi possia- chi non si ritiene membro della
che sono impegnati nel volonta- mo registrare due segnali che ci Chiesa cattolica. In modo assai
riato emerga l’altra carità, defi- invitano a prendere in seria con- semplificato, tale dato attesta
nita anche «la forma più alta», siderazione la possibile sterilità che nonostante i pronunciamen-
che è appunto la politica. dell’annoso dibattito circa la re- ti generali – ma pur significativi
lazione fra cattolici e politica. Si specialmente sulla questione dei
30 Nipoti di Maritain 31

migranti e dell’appartenenza ne- posizione fra l’ordine politico e turgia domenicale e, inoltre, ap- si tratta né di dichiarare in pec-
cessaria al progetto europeo – di quello religioso destinata a com- paiono più frequentemente delle cato chi sceglie di votare que-
papa Francesco e della Confe- primere il dato della fede popo- chiocciole dopo la pioggia i po- sto o quel partito né di imporre
renza Episcopale Italiana, i cat- lare nelle secche basse e stru- litici che si definiscono cattolici. un’opzione politica ma, più sem-
tolici del Belpaese hanno votato mentali di una manovra politica Pertanto, occorre quantomeno plicemente, di ragionare sugli
alla stessa stregua di chi catto- “acchiappa voti”. Inoltre, non un orizzonte comune di senso effetti politico-sociali e culturali
lico non si professa. Così, sem- occorre di certo la frequentazio- non soltanto religioso ma anche della propria aderenza al mes-
bra che le riflessioni comples- ne con le opere dei più grandi politico non partitico. saggio cristiano.
sive sulla politica non partitica teologi del Novecento e dei Pa-
avanzate dal recente magistero dri della Chiesa, o più modesta- Per il grande teologo e filosofo Se desideriamo allontanare
ecclesiale non abbiano nessuna mente del catechismo per i bam- italo-tedesco Romano Guardini, quanto prima il rischio di una
ricaduta, o quasi, in termini di bini di recente aggiornato con l’unica differenza che il cristiano presente e futura sterilità circa
maturazione delle coscienze cre- la versione Youcat for Kids, per possiede rispetto a un non cre- il nesso fra cattolici e politica
denti e quindi di orientamento al comprendere che fra la propo- dente è legata ad una peculiare in Italia dobbiamo ripartire dai
voto. sta liberante del vangelo di Cri- visione del mondo. Il cattolico, fondamentali e, quindi, dal cer-
sto Gesù e il programma politico infatti, osserva – o almeno do- care di capire quali esiti possa
Al primo indizio sulla probabi- dettato dal ministro dell’interno vrebbe – la storia, la società, la innescare un impegno politico “non si tratta né di
le sterilità della discussione sui e vicepremier italiano esiste più politica, la cultura, l’economia, mosso dalla peculiare visione dichiarare in pec-
cattolici e la politica bisogna ag- di qualche dissonanza che pare le relazioni a partire dall’evento cristiana della storia. L’attuale cato chi sceglie
giungerne un altro dalle conse- utile richiamare almeno su due storico e salvifico della croce e scenario, a mio avviso, dovreb- di votare questo o
guenze persino maggiori, perciò versanti: il rosario non ha nes- risurrezione di Cristo Gesù. Si- be permettere ai credenti, una quel partito né di
peggiori, che consiste nell’utiliz- sun legame tanto con tradizioni mile visuale, per Guardini, non volta per tutte, sia di seppellire
imporre un’opzio-
zo strumentale per finalità elet- può che produrre un autentico ogni discussione su centrismo
ne politica”
culturali nazionaliste, xenofobe,
torali di simboli e linguaggi della omofobe, pseudo-militaresche capovolgimento dell’ordine di e moderatismo che negli ultimi
religiosità popolare ancora assai quanto con atteggiamenti bona- tutte le cose nel senso che la vi- trent’anni hanno fatto sempre
radicati fra gli italiani. Infatti, se ri, rassicuranti o para-identitari; cenda di Gesù, Dio che diventa rima con affarismo, carrierismo,
“l’utilizzo strumen- l’analisi di Pagnoncelli attesta la l’utilizzo del messaggio cristiano uomo condannato al massacro fissismo; sia di superare l’odier-
tale per finalità realtà del cosiddetto “voto catto- per battaglie volte ad individua- da altri uomini, inverte tutto: ciò no estremismo gialloverde abile
elettorali di simbo- lico”, l’uso irrituale del rosario e re nemici e oppositori da scon- che prima sembrava importante a sedurre tramite seggiola parla-
li e linguaggi della di riferimenti religiosi da parte figgere svuota l’autentica iden- poi non lo è più e viceversa. Se mentare singoli, e ormai isolati,
religiosità” di Matteo Salvini, il quale ha ri- tità di una proposta destinata, l’evento della croce non è nulla esponenti provenienti dal mon-
cevuto il 33% del voto cattolico comunque, alla crescita di tutti. di grandioso da un punto di vi- do cattolico. Una volta liberato il
italiano alle europee, non solo sta umano, i credenti – a partire campo da macchinosi orpelli in
dimostra il distacco dei credenti Se questi due indizi sulla pre- da questa visione – non possono grado di garantire – ora a que-
dalla riflessione generale sulla sunta sterilità del dibattito circa che trovare vicinanza e condivi- sto ora a quell’altro – un posto
politica proposta dagli insegna- la relazione fra cattolici e politi- sione con le periferie umane, so- vista parlamento o sottogover-
menti ecclesiali ma realizza una ca rappresentano la parte anali- ciali, politiche, economiche nel- no, i cattolici in politica – se
straordinaria opera di strumen- tico-distruttiva della questione, le quali possono ritrovare i tanti prendono per buona la lezione
talizzazione di simboli cattolici, bisogna pur sempre interrogarsi crocifissi della storia. Questa della croce di Cristo – non pos-
perciò a tutti disponibili e acces- su cosa possa significare il nes- particolare visione del mondo sono che puntare sulla riforma
sibili, per fini partitico-elettorali so fra fede e impegno politico al genera chiaramente conseguen- dell’attuale scenario. Quest’im-
destinati ad un’unica porzione giorno d’oggi. Infatti, nel nostro ze sia morali per le singole co- pegno non potrà che prediligere
del confronto politico. Questa tempo privo di forti appartenen- scienze sia politiche per l’intera quei temi – per nulla interessan-
operazione è un’autentica frap- ze, ci sono ancora quasi un terzo comunità umana. Dunque, non ti secondo l’attuale demagogia
di italiani che frequentano la li-
32 Nipoti di Maritain 33

di governo e dunque davvero pe-


riferici – come: scuola, cultura,
“una rete popolare ambiente, povertà, lavoro, gio-
– composta anche vani e famiglie, periferie, sani-
da cattolici – in tà, inclusione, politica interna-
grado di promuo- zionale, welfare e terzo settore,

Una piattaforma
vere un’agenda inclusione, giustizia, Mezzogior-
fondata sulla ri- no. Probabilmente una rete po-
forma di questioni polare – composta anche da cat-
vitali per rinnova- tolici – in grado di promuovere
re la politica ita-
liana”
un’agenda fondata sulla riforma
di questioni così vitali per il pre-
sente e il futuro del nostro Pae-
politica ispirata al
Movimento Popolare
se, potrà tanto rinnovare la poli-
tica italiana quanto scongiurare
il rischio, assai probabile, della
sterilità del dibattito in merito di Daniele Laganà
alla relazione fra cattolici e im-
pegno politico.

«Dopo la fine della DC, in tota- dire che quel che è accaduto nel
le buona fede, è stata teorizzata passato vada eliminato. Ma al-
la diaspora: i cattolici a mo’ di lora, tra la diaspora e il partito
lievito nella pasta devono distri- unico c’è uno spazio intermedio,
buirsi nelle varie forze. Qual è che vuol dire che i cattolici de-
“trovare una solu-
l’errore teorico? In democrazia vono convergere su una piatta-
zione intermedia
bisogna raggiungere una certa forma, quindi su un progetto di
tra la diaspora e
massa critica per essere influen- trasformazione del modo di fare
la fondazione di
ti, perché in democrazia vince la politica e presentare questo a
un nuovo partito
maggioranza, o no? Quindi se i tutti»
confessionale”
cattolici sono presenti al 5% in
un partito, al 6% in un altro e al ha affermato il professor Stefano
4% in un altro non conterranno Zamagni, presidente della Pon-
mai niente ed è questa la ragione tificia Accademia per le Scienze
della frustrazione di tanti cattoli- Sociali, in una recente intervista
ci che in buona fede sono entrati ai microfoni di TV2000.
in questi partiti: non per colpa
degli altri, ma perché alla fine L’analisi è ineccepibile, in quan-
bisogna contarsi. […] Il partito to nessuno può negare quanto
cattolico non è più proponibile, nocumento abbia arrecato la
lo ha detto anche il Papa: non ci diaspora all’incidenza politica
sono più le condizioni storiche dei cattolici italiani ed è alquan-
del partito unico, che non vuol to sottoscrivibile l’osservazio-
34 Nipoti di Maritain 35

ne per cui la circostanza stori- ma ha coinvolto sin dalla sua Legionari di Cristo, Comunità di radicalprogressista sia al vuoto
ca presente rende difficilmente fondazione una moltitudine di Sant’Egidio, Movimento Cristia- pentastellato.
attuabile una riedizione della esponenti non appartenenti a no Lavoratori e Azione Cattolica,
Democrazia Cristiana, quanto CL, qualificandosi come una for- insieme ad esponenti delle real-
meno nell’immediato, per cui mi za volta a servire la tensione uni- tà diocesane non contraddistinti
sento di condividere pienamente taria dei cattolici in politica. da una particolare appartenen-
l’indicazione a trovare una solu- za, e formulare una proposta di
zione intermedia tra la diaspora Nel 2011 Antonio Socci, sulla piena attuazione della Dottrina
e la fondazione di un nuovo par- scia delle esortazioni di Bene- sociale della Chiesa; a partire da
tito confessionale e convengo detto XVI e del cardinal Angelo questa proposta e dopo un mas-
pienamente sulla necessità della Bagnasco ad un impegno poli- siccio coinvolgimento del popo-
creazione di una piattaforma po- tico diretto dei cattolici, lanciò lo cattolico, non senza un aiuto “una sola è la lista
litica unitaria dei cattolici; tut- un appello alla rivista Tempi dal in tal senso da parte dell’episco- nazionale che ha
tavia questa piattaforma più che titolo «Rifare il Movimento Po- pato e di tutto il clero, dovrebbe eletto europarla-
“la piattaforma essere «trasversale» rispetto ai polare», dove evidenziava che scegliere il partito più affine alla mentari in seno al
politica dei cat- diversi partiti, come Zamagni ha «storicamente l’impegno politi- propria proposta ed aderivi in Partito Popolare
tolici italiani do- precisato nella stessa intervista, co dei cattolici non è mai stato piena compattezza. Europeo”
vrebbe attrarre a mio parere dovrebbe porre in individuale, ma è sempre sta-
esponenti di tutte essere una precisa scelta di cam- to legato a un “noi”, a soggetti Sorge spontaneo il quesito su
le principali espe- po tra lo spettro partitico, al fine sociali portatori di una cultura, quale possa essere il partito in
rienze ecclesiali di divenire una forza maggiorita- di una visione dei problemi del questione, dal momento che tra
ad ampio coinvol- ria all’interno di esso, regalando Paese legata alla dottrina sociale le forze che hanno superato la
gimento laicale” della Chiesa» e individuava nel soglia di sbarramento alle ulti-
alla Dottrina Sociale della Chie-
sa una reale possibilità di essere Movimento Popolare uno stru- me europee non ve ne è alcuna
attuata. mento adeguato per «aiutare le che possa definirsi a pieno tito-
più diverse esperienze ecclesiali lo espressione diretta del Magi-
Un antecedente storico molto (e anche tanti singoli cristiani) a stero sociale, parimenti è abba-
importante e molto fecondo è far crescere uno sguardo cattoli- stanza chiaro che la tradizione
costituito dal Movimento Popo- co sulla vita pubblica. E anche a politica del popolarismo ha in sé
lare, nato dall’impegno nella far diventare la dottrina sociale come vocazione questa missio-
battaglia del referendum contro della Chiesa una realtà sociale e ne; una sola è la lista nazionale
il divorzio, presentato ufficial- culturale su cui possano conve- che ha eletto europarlamentari
mente nel 1975 e scioltosi nel nire anche dei non cattolici». in seno al Partito Popolare Eu-
1993: una realtà politica che ha ropeo e, per quanto quest’ultima
alimentato un forte rinnovamen- Prendendo esempio dalla nobile vanti al proprio interno compo-
to e una riconquista dell’identità esperienza del Movimento Popo- nenti esogene rispetto alla tradi-
cattolica della DC, assumendo lare, la piattaforma politica dei zione popolare, l’ingresso della
un’influenza oltremodo signifi- cattolici italiani dovrebbe attrar- piattaforma politica dei cattoli-
cativa all’interno del partito; er- re esponenti di tutte le principa- ci italiani all’interno di essa la
roneamente disegnato come un li esperienze ecclesiali ad ampio orienterebbe definitivamente
prolungamento politico del mo- coinvolgimento laicale, come verso la propria identità popo-
vimento ecclesiale di Comunio- Comunione e Liberazione, Cam- lare e farebbe di essa il veicolo
ne e Liberazione, il Movimento mino Neocatecumenale, Rin- perfetto per dare espressione ad
Popolare deve molto all’educa- novamento nello Spirito, Opus una voce autenticamente catto-
zione del carisma giussaniano, Dei, Movimento dei Focolari, lica, alternativa sia all’agenda
36 Nipoti di Maritain 37

getto di liberazione e riscatto, gnarsi concretamente nell’ago-


per giungere alla trasformazione ne politico. Si pensi ad esempio
della società attraverso i valori e alle petizioni popolari, ai refe-
la spiritualità cristiana. Dove si rendum o alle proposte di legge,
possono riconoscere i più vul- tutti strumenti che suppongono

Una rete di
nerabili, i più riformisti, i più che la voce del popolo possa de-
moderati, i più progressisti, ma nunciare ogni tipo di disumani-
anche coloro che sono aperti alle tà, ingiustizia, sopraffazione e
novità globali della modernità e illegalità. Il compito dei cattoli-

associazioni per
della società anziché respingerle ci italiani impegnati in politica
come qualcosa di corruttivo. potrebbe essere proprio questo:
trasmettere alla società civile

un movimento
Oggi è prioritario rendere attrat- una sua azione critica e autono-
tiva la postura antropologica cri- ma, che può manifestare e coo-
stiana, con una seria riflessione perare nella determinazione dei
che metta in valore la teologia fatti con scelte di responsabilità

critico
dell’incarnazione di Dio nella cristiana.
storia e che rimarchi la forza ri-
voluzionaria dell’incontro tra Le condizioni strutturali per la
Dio e l’umanità nella corporeità. realizzazione di tutto questo
Occorre sottolineare che i conte- dovranno essere delineate dal-
di Antonio Tucci
nuti del cristianesimo possono la forza di movimenti ecclesiali
diventare metodo e criterio per di ogni livello e grado perché in
rispondere con urgenza e preoc- loro abitano respiri e luci di spe-
Da anni,ormai, si chiede soven- come le tante sigle associazio- cupazione ai bisogni e ai desi- ranza. Hannah Arendt disse che
te l’impegno dei cristiani catto- nistiche che aiutano bisognosi, deri concreti e materiali (lavoro, «l’energia specifica dell’ordina-
“trasmettere alla lici nella sfera politica italiana. gestiscono case di cura, ammi- salute, scuola, ambiente, cultu- mento politico del mondo deriva
società civile una Come si fa, tuttavia, a ricostru- nistrano istituti scolastici, coor- ra, ecc.) della società italiana. dall’agire concreto». Attraverso
sua azione critica ire un movimento o un partito dinano università, e così via. Da la concretezza delle azioni, per-
e autonoma” Una politica che si fonda sulle tanto, il cattolicesimo italiano
di ispirazione cristiano catto- qui potrebbe partire l’azione di
azioni concrete costruisce la sua può ritrovare la strada smarrita,
lica e ridargli direzione, senso tanti cattolici, di buona volon-
forza nell’obbligo di rispettare così da riuscire a rigenerarsi e
e responsabilità? Di certo non tà, che vogliono sposare la no-
ogni cittadino nel suo bisogno realizzare una maggioranza “di
cavalcando l’onda culturale bile arte della politica e servire
e nel suo desiderio di infinito; coscienza” capace di generare
dell’individualismo, della tec- le istituzioni e i cittadini italia-
quell’obbligo precede il concetto comunità vere e democratica-
nica e dei media, ma disponen- ni. Ciò non significa solamente
di diritto, come affermava Simo- mente mature.
dosi a un nuovo bagno di realtà, delineare un programma, creare
ne Weil in “Senza partito. Obbli-
quella categoria del “concreto” consenso e competere con il po-
go e diritto per una nuova pra- Trattasi di un processo lento ma
proposta da Guardini. È su que- tere politico ed economico, ma
tica politica”. E i cattolici oggi necessario, che tocca fare ai laici
sto terreno che si può giocare il proporsi con un’etica alternativa
hanno questa grande opportuni- cristiani con l’intento di creare
destino della politica cattolica del bene comune che si apre alla
tà per organizzarsi e salvaguar- una rete di realtà associative vi-
italiana e anche la ri-evangeliz- coralità delle differenze laiche.
dare il bene comune, perché è la tali per ricomporre un movimen-
zazione dell’Europa. La comu- Così i cristiani cattolici impe-
stessa Costituzione Italiana che to popolare cattolico senza alcu-
nità ecclesiale italiana è ricca di gnati in politica potrebbero fa-
riconosce ai cittadini una serie na deriva clericale; il rilancio di
esperienze dirette con la realtà, vorire l’elaborazione di un pro-
di poteri da utilizzare per impe- un progetto politico di matrice
38 Nipoti di Maritain 39

cristiana, e non un nuovo inutile


partito. Ripristinando dalla base
questa ricca e multiforme realtà
associativa di natura cristiana in
un unico movimento si potrebbe
così tracciare un percorso molto
interessante, che potrebbe por-
tare alla formazione di una rap-
presentanza politica vera alla
L’opzione Diogneto,
ovvero i cattolici in
Camera e al Senato, oltre che nel
concreto agire e preoccuparsi
per il bene comune. L’intento è

politica nel XXI secolo


di testimoniare nei fatti l’essere
cristiano, cioè lottare per una
società più giusta e solidale e
saper portare la croce di tan-
ti fallimenti, e di tanti peccati. di Francesco Macinanti
Fare politica per i cristiani è una
sorta di missione, una vocazione
alla responsabilità per il bene
dell’umanità, un martirio della
coscienza in perenne orazione e
discernimento.
Il risultato delle scorse elezioni, do. Il Concilio Vaticano II, e in
che ha visto il mondo cattolico particolare la costituzione Gau-
diviso in maniera radicale, e il dium et Spes, ha aperto una via
“una rete di realtà “alla opzione Be- centenario dell’appello “a tutti di dialogo col mondo che non
associative vitali nedetto preferirei i liberi e forti” di Sturzo, hanno è stata sempre recepita, basti
per ricomporre un invece contrap- generato un fermento di pub- pensare alla recente traduzione
movimento popo- porre una opzione blicazioni, articoli, interventi e italiana del libro del giornalista
lare cattolico sen- Diogneto” convegni. La questione fonda- conservatore Rod Dreher, L’Op-
za alcuna deriva mentale riguarda la costruzione zione Benedetto (San Paolo, Ci-
clericale” o meno di un soggetto partitico nisello Balsamo 2018). L’autore
unico, che tenga unite (e come prende atto della sconfitta del
intenda farlo) le anime, ormai mondo conservatore nelle cultu-
drammaticamente polarizzate, ral wars, in particolare in mate-
del mondo cattolico: movimenti, ria di morale sessuale, per pro-
associazioni, operatori cultura- porre una ritirata in comunità
li e sociali. La domanda rimane omogenee, sul modello delle co-
aperta, tuttavia ritengo sia più munità monastiche benedettine.
utile affrontare la questione in La tentazione “donatista”1 della
un’ottica di lungo periodo, che visione di Dreher ha trovato i
affronti, anche da un punto di vi- suoi estimatori anche in Italia.
sta teologico, la problematica di Alla “opzione Benedetto” pre-
fondo: il rapporto Chiesa-mon- ferirei invece contrapporre una
40 Nipoti di Maritain 41

“opzione Diogneto”, dal testo Unità nel pluralismo. Venuta circostanze nelle quali a ciascu-
dell’anonimo cristiano dei primi meno la necessità di un partito no è toccato in sorte vivere (AD,
secoli (di seguito AD). Scritto in unico, il mondo cattolico deve V, in greco il verbo è kleroo), le
una situazione che, mutatis mu- riuscire a far sentire la sua voce quali non sono necessariamente
tandis, si può paragonare alla all’unisono in necessariis, cioè peggiori del passato.
“cristianesimo nostra, il breve testo apologetico in tutte quelle situazioni nelle
come stile” ci può fornire una traccia da se- quali la dignità dell’uomo è a ri- Uscire dall’opposizione egemo-
guire nel rispondere alle doman- schio. nia/persecuzione. Il testo dell’AD
de su chi siano i cristiani e come è scritto in un periodo in cui il
“unità nel plurali- si debbano comportare, anche a Politica come vocazione, ovvero cristianesimo è una religione mi-
smo” livello politico, in un mondo che la politica non può e non deve noritaria, ben lontana dall’ege-
non è, o nel nostro caso non è essere considerata l’occupazio- monia che avrà a partire dall’im-
più, cristiano. Nei capitoli V e VI, ne di uno spazio di potere. La pero di Teodosio. La tentazione,
“politica come l’autore presenta all’interlocuto- vocazione è la chiamata ad un in particolare dei “cattolici della
vocazione” re il modo di vivere dei cristiani, servizio, che implica sicuramen- morale” in questo XXI secolo,
la loro “cittadinanza paradossa- te un grado di realizzazione per- “uscire dall’oppo- è il voler imporre, muovendosi
le”: inseriti nell’ambiente cultu- sonale, ma che implica una forse sizione egemonia/ ancora in un’ottica egemonica,
“necessità della persecuzione”
rale nel quale sono nati, unifor- maggiore dose di sofferenza e i valori cristiani a tutti. Recupe-
formazione”
mati nelle usanze e nei costumi sacrificio. rare la lezione dell’AD in questo
locali, cittadini attivi, si diffe- caso significa impegnarsi nel
renziano per lo stile di vita, per Il tempo è superiore allo spa- difendere le proprie convinzio-
“tensione fra real-
cui, pur adempiendo gli obbli- zio, ovvero della necessità della ni, senza volerle imporre a tutti.
tà e idea”
ghi della cittadinanza, hanno la formazione. Per suscitare nelle Ciò permette anche di ripensare
loro patria in cielo2. Lungo tutto nuove generazioni la vocazione certe tematiche, relativizzando
il secolo scorso, numerosi intel- politica è necessario investire la loro importanza, in particola-
lettuali cristiani, da Buonaiuti nella loro formazione. re in materia di morale sessuale.
a Marrou e Lazzati, si sono con- Per dirla nuovamente con Ev- 1
Come è stata definita da A.
frontati con il testo, ricavandone Tensione fra realtà e idea. La dokìmov: occorre rendersi «più GONÇALVES LIND in La Civiltà
un messaggio per il XX secolo. A tentazione “donatista” della sensibili all’uomo concreto, sof- Cattolica 4022, pp. 105-115.
maggior ragione l’AD Può essere “opzione Benedetto” in fondo si ferente. Non si perfeziona il ri-
preso come ispirazione in questo esplicita soprattutto nel rifiuto scaldamento durante l’incendio 2
Non è questo il luogo adatto per
nostro XXI secolo. Le coordinate della realtà, che viene conside- né ci si installa in ciò che è ac- discutere delle problematiche
entro cui si deve muovere l’azio- rata di per sé stessa negativa, cessorio, nel momento in cui il legate all’ambiente culturale e
ne dei cristiani in politica sono, cui viene opposto un nostalgico mondo vacilla»4. alla data di composizione del
a mio parere queste: desiderio di ritorno ai “bei tem- testo, nonché alla sua teologia.
pi che furono”, i quali “belli” Cfr. E. NORELLI (cur.) A Diogne-
Cristianesimo come stile, ovvero, non lo furono mai. Si deve allo to, Paoline, Milano 2015.
con Evdokìmov, «la cristianità è stesso tempo evitare un rigido
chiamata più che mai a trovarsi pragmatismo, che scada in un 3
P.N. EVDOKÌMOV, L’amore fol-
[…] anche nella lotta più banale, “tecnocratismo” poco aperto le di Dio, San Paolo, Cinisello
insieme dentro e sopra. La fede ad una visione a lungo termine. Balsamo 2015, pp. 148 e 151.
diviene sorgente di impegno ed Occorre mantenere in tensione
in tal modo trasforma ogni lavo- i due poli, tenendo fermo come 4
Ivi, p. 152.
ro in ministero profetico»3. obiettivo “utopico” la costruzio-
ne della città dell’uomo, nelle
42 Nipoti di Maritain 43

Dibattito
TOMMASO D’AQUINO ALLA
CHIESA D’OGGI
« Cosa può ancora dire Tommaso d’Aquino
alla Chiesa d’oggi? »
44 Nipoti di Maritain 45

ra” – è da Tommaso non soltanto La fecondità dello spazio che


affermata, né solo fondata, ma queste riflessioni aprono solle-
spalancata quindi verso un oriz- cita anche a riconoscere lo stile
zonte di possibile realizzazione. (in-)imitabile con cui Tommaso
ha vissuto, pensato e scritto. La
Infatti mentre l’uomo – assieme mole dei suoi scritti impressio-
ad ogni creatura, angeli compre- na, ed impressiona la delicata
si – è composto di essenza ed es- e tenace attenzione con la qua-

L’eredità di
“Dio è essere
sere, Dio è puro essere e quindi le per ogni problema e ogni do-
come atto puro e
pura attualità. Seguendo delle manda sviscera ogni pensabile
come tale è sem-
bellissime pagine di Gilson qui soluzione e obiezione. Non è la
plicemente irrap-

Tommaso
Tommaso raggiunge uno dei ver- caratteristica che lo rende imme-
presentabile”
tici del suo pensare2. Spinto in- diatamente amabile alla lettura,
nanzi dall’affermazione di Esodo ma è un atteggiamento che deri-
(3,14) – «Io sono colui che sono» va dal profondo rispetto ed obbe-
di Mattia Lusetti – Tommaso non teme di trarne le dienza per la consistenza di ciò
estreme conseguenze. Dio non è che in ogni problema è coinvol-
un ciò che, qualcosa che assomi- to – consistenza del reale e della
glia quindi all’essenza e quindi Rivelazione, di ogni aspetto e at-
qualcosa che, anche se infinita e tore coinvolto. Tommaso non ha
incomprensibile, è “maneggiabi- né propone soluzioni affrettate o
le” dalla mente umana. Dio è es- sbilanciate ai problemi. La sua
Cosa può dire Tommaso d’Aqui- al modo di pensare e di scrivere sere come atto puro e come tale però non è la placida tranquilli-
no alla Chiesa di oggi? Chiunque possiamo trovare insegnamenti è semplicemente irrappresenta- tà indifferente, ma la fiducia di
l’abbia letto e studiato sa che il importanti. bile, al di fuori dell’unica e più essere abbracciato e “portato”
nostro Dottore ha detto molto, potente categoria del pensiero: nella fede da un Dio che opera
ma cosa ha da dire alla Chiesa Su una linea in particolare vorrei il porre la domanda che cos’è? ovunque, precede e attende. Per
e oggi? Senza indulgere in cata- soffermarmi, a partire dalla co- questo l’esame attento lo con- “la creatura quindi
“lo studio di Tom- strofismi di vario genere si può siddetta distinzione tra essenza Tommaso non teme di porre al duce a tentare – come abbiamo partecipa dell’atto
maso, a livello tranquillamente affermare che ed essere e dalla nozione dell’es- vertice e al fondo del reale il visto – vie nuove chiudendo la che ne fonda la
teologico più che lo studio di Tommaso, a livello sere come atto1. La distinzione meno afferrabile atto che diven- porta a soluzioni che sembra- libertà”
a livello filosofico, teologico più che a livello filoso- tra l’essenza (il ciò che è di una ta la massima affermazione della no “fare risultato” a spese della
è oramai margi- fico, è oramai marginale persino cosa) e l’essere (l’attualità, il ciò differenza infinita di Dio dal cre- confusione, dell’unilateralità o
nale persino nelle nelle facoltà teologiche pontifi- per cui è) di ogni realtà apre ad ato e della sua potenza. Potenza dell’errore.
facoltà teologiche cie. Nonostante questo Tomma- una comprensione del mondo che, proprio come l’atto, non è
pontificie” so resiste, a dispetto del Codi- capace di vedere e suscitare l’a- capacità di dominio o di sopraf- Lo studio di Tommaso può su-
ce di diritto canonico, che ha il gire e l’esplicarsi di ogni cosa fazione, ma generazione prima scitare l’esercizio di questa
potere di rendere detestabile un e, sopra tutte, l’agire dell’uomo (il Figlio, e lo Spirito) e creazio- fede/fiducia e nell’appropria-
saggio consiglio – e di un decre- come libertà tra – lo diciamo à ne. La creatura quindi non par- zione delle sue conquiste nella
to conciliare perfino! Se guar- la Kierkegaard – possibilità e ne- tecipa soltanto di un ordine, ma riflessione. Con ciò non inten-
diamo a ciò che ha da dire, come cessità. La consistenza del mon- partecipa dell’atto che ne fonda do volatilizzare il contributo di
filosofo e come teologo ha molti do e in esso dell’uomo – strana la libertà – nell’uomo e negli an- Tommaso all’oggi della Chiesa
princìpi e molte asserzioni che creatura così grande da poter es- geli – atto e partecipazione che in un vago atteggiamento di
possono essere feconde ancora sere capace di Dio nell’atto di li- la spingono ad un esodo fuori di concentrazione intellettuale o
oggi. Anche guardando al come, bertà con cui lo vede e lo “affer- sé per generare e servire. un appello ad un dinamismo da
46 Nipoti di Maritain 47

spendere in senso evangelizzan-


te o “progressista”. A partire da
una linea ed una soltanto – pur

Dalla dottrina
centrale – penso si possa allude-
“Tommaso non ha re alla ricchezza del modo con
né propone so- cui Tommaso pensa il Cristia-
luzioni affrettate

tomista alla
nesimo e alla scuola severa che
o sbilanciate ai questo fornisce. Tommaso pensa
problemi”
in unità la Rivelazione non per
uniformarla o ridurla ad un’i-
dea parziale (pur brillante), ma
per mostrare la ragionevolezza
e la consistenza dell’atto o agi-
creatività di
Tommaso
re di Dio. Oggi alcuni credono di
trovare l’unità della Rivelazione
in una forma stabilita della te-
ologia e dell’esperienza cristia-
na mentre altri credono dovere di Niccolò Bonetti
spingere verso il riconoscimento
di una rottura dell’oggi rispetto
ad un certo passato. L’unità del- 1
Non sarebbe questo il luogo, ma
la Rivelazione è l’unità di un atto accenno che l’interpretazione di
e perciò spingere ad interpretare questa distinzione è nodo di di- Qual è il posto della teologia un’adozione dogmatica e pedis-
il suo sviluppo come una rottura scussione che accompagna tutta e della filosofia di Tommaso sequa della dottrina tomista:
“sensibilità ai d’Aquino nella Chiesa di oggi?
condanna non solo all’infedel- la storia del tomismo e dell’ese- valori umani e
tà, ma anche a impedire il rico- gesi dell’opera di Tommaso. La La domanda potrebbe appari- «Noi dunque, mentre dichiaria-
alla corporeità,
noscimento di quel nuovo che distinzione tra essenza ed esse- re quantomeno bizzarra tenuto mo che si deve accogliere con
attenzione alla
pure è atteso: solo riconoscendo re è reale, di ragione soltanto o conto che da più di cinquant’an- aperto e grato animo tutto ciò
storicità e al sog-
l’agire di Dio nella Chiesa potre- di ragione, ma con fondamento ni il “tomismo” (ovvero, più che che sapientemente è stato detto
getto, amore per
mo riconoscerlo come avvenire. nella realtà? La questione per il pensiero “autentico” di Tom- e che è stato inventato ed esco-
la sintesi, specu-
“l’unità della Rive- D’altra parte l’unità della Rive- quanto ci riguarda qui non è di- lazione razionale,
maso, l’esegesi del Domenicano gitato utilmente da chicchessia,
lazione come atto lazione come atto esclude ogni rimente: io comunque sono per stima per filosofi
data dai grandi commentatori esortiamo Voi tutti, Venerabi-
esclude ogni pos- possibile cristallizzazione selet- la distinctio realis, sulla scorta di precristiani o non del XVI secolo come il Gaetano) li Fratelli, a rimettere in uso la
sibile cristallizza- tiva di alcune forme che porta a Fabro, Gilson e altri. cristiani, fidu- non solo ha cessato di essere la sacra dottrina di San Tommaso
zione selettiva di perdere l’unità – proprio l’unità cia nelle capa- teologia ufficiale della Chiesa e a propagarla il più largamen-
alcune forme” della Rivelazione cioè della ve- Alludo al testo di ÉTIENNE cità conoscitive ma è scomparsa da gran parte te possibile, a tutela e ad onore
2
rità che si vuole difendere. Ecco GILSON, Introduction à la phi- dell’uomo, primato delle facoltà teologiche cattoli- della fede cattolica, per il bene
anche oggi la fecondità che ave- losophie chrètienne, Vrin, Paris dell’esse sull’es- che. della società, e ad incremento di
re Tommaso specialmente come 2007. senza, etica della tutte le scienze. Diciamo la dot-
maestro3 può offrire alla Chiesa virtù” A dare questo statuto “ufficiale” trina di San Tommaso. Infatti,
e alla sua teologia. 3
Dal ben noto decreto conciliare al tomismo era stata una decisio- se qualche cosa fu cercata dagli
Optatam totius, n. 16. ne di papa Leone XIII con la sua Scolastici con eccessiva sempli-
celebre Aeterni Patris del 1879 cità o insegnata con poca ponde-
che, nelle intenzioni del ponte- razione; se ve n’è qualche altra
fice, non comportava tuttavia che non si accordi pienamente
48 Nipoti di Maritain 49

con gli insegnamenti certi dei Chiesa è stato un sopruso e una ha davvero poco a che fare con pate le arti, in cui si è partiti da
tempi più recenti, o infine se ve violenza nei confronti di tutti un tradizionalismo cattolico che scoperte modeste per realizzare
n’è qualcuna che in qualunque coloro che, pur essendo catto- appare contrassegnato dall’es- poi gradualmente,con il con-
modo non merita di essere ac- lici ortodossi, si trovarono in senzialismo, dal legalismo, dal- corso di molti, grandi progressi,
cettata, non intendiamo che sia dissenso rispetto alle posizioni lo spiritualismo e dall’intolle- dal momento che ciascuno ha il
proposta all’età presente, per- dell’Aquinate poiché la dottrina ranza. compito di aggiungere quel che
ché la segua». cattolica non può identificarsi in manca nella considerazione dei
modo esclusivo con quella di al- Se esistono principi del pensie- predecessori».
Il movimento di rinascita tomi- cun teologo, sia pure il più bril- ro tommasiano che ancora oggi
sta promosso dal magistero non lante. conservano il loro valore (e io Tommaso avrà ancora molto da
generò solo un tomismo di scuo- credo di sì, ma non può essere il dare alla Chiesa nella misura in
la, essenzialista e antimoderno Non c’è dubbio che Tommaso Magistero a dirlo o addirittura ad cui sarà studiato, apprezzato e
(come quello di Louis Billot) ma sia stato un originale maestro imporlo), questo non significa amato come un geniale teologo
anche un tomismo in dialogo cri- di teologia nella sua epoca, pie- né che in Tommaso non esista- che ha dato risposte creative e
“un geniale teo- tico con le istanze più profonde namente coinvolto nelle contro- no molte posizioni che oggi sono innovative ai problemi della sua
logo che ha dato della modernità come quello di versie intellettuali del XIII seco- ormai anacronistiche né che la epoca e non come il campione di
risposte creative Maritain o di Lovanio senza con- lo al punto tale da guadagnarsi filosofia di Tommaso possa esse- una presunta identità cattolica
e innovative ai tare la stessa nascita di una me- l’ostilità di molti suoi colleghi re astratta dal contesto in cui è aggressiva e identitaria.
problemi della sua dievistica filosofica, a cui pre- (specialmente francescani) che, nata e trasformata in un freddo e
epoca” sero parte tomisti come Étienne urtati dalle sue “innovazioni”, atemporale sistema concettuale.
Gilson, Marie-Dominique Chenu redassero diversi correptoria Lo stesso Tommaso era ben con-
e Fernand van Steenberghen, delle sue opere e che ottennero sapevole che l’apprendimento
e l’avvio di un’edizione critica una condanna ecclesiastica (poi della verità non è dato una volta
(non ancora terminata) dell’o- rimossa) di alcune sue tesi: è, in- per tutte ma è un processo sto-
pera tommasiana. Non bisogna somma, una figura viva e contro- rico graduale a cui partecipano
poi dimenticare che furono al- versa, da studiare, comprendere una pluralità di intelligenze.
cuni teologi che si erano formati e apprezzare nel suo contesto
in questo tomismo rinnovato a storico, non da elevare ad incar- «Il tempo sembra essere un in-
porre le basi di molti documen- nazione atemporale e apologeti- ventore o un buon collaborato-
ti conciliari e ad animare il suc- ca della verità cattolica. re [nella ricerca], non certo nel
cessivo dibattito postconcilia- senso che produce per sé qual-
re come Karl Rahner o Edward Il pensiero di Tommaso con la cosa a tal fine, ma in rapporto
Schillebeeckx. sua sensibilità ai valori umani e a ciò che in esso si realizza. Se
alla corporeità, la sua attenzione infatti qualcuno, con il proce-
Tuttavia è innegabile riconosce- alla storicità e al soggetto, il suo dere del tempo, si applica alla
re che molto tomismo “di scuo- amore per la sintesi, il suo gusto ricerca della verità, viene aiu-
la” ha avuto tratti reazionari che per la speculazione razionale an- tato dal tempo a scoprirla, ciò
hanno aumentato l’isolamento che in materia dogmatica, la sua vale sia per lo stesso e identico
del pensiero cattolico strango- apertura alla riflessione filoso- uomo il quale capirà in seguito
lando il pluralismo intellettuale fica nella sua autonomia, la sua quanto non aveva capito prima,
nella Chiesa e mettendo a tacere stima per filosofi precristiani o sia, anche, per individui diversi,
molti brillanti teologi e filosofi non cristiani, la sua fiducia nelle in quanto uno considera cosa è
della prima metà del XX secolo. capacità conoscitive dell’uomo, stato già scoperto dai predeces-
Imporre la dottrina di Tomma- il suo primato dell’esse sull’es- sori, e vi aggiunge qualcosa. È in
so come dottrina ufficiale della senza e la sua etica della virtù questo modo che si sono svilup-
50 Nipoti di Maritain 51

Rubriche
52 Nipoti di Maritain 53

Che studi sono stati fatti su di insuperabile, ma probabilmente


essi? Anche qui spesso non si insuperato. Lo contraddistingue
oltrepassa la genericità, che è la il senso della trascendenza del

intervista
cosa più dannosa. Tale distinzio- contenuto della fede; non è vero
ne fa parte di una certa retorica; che Tommaso ricondurrebbe ai
occorrerebbero quindi degli stu- confini della ragione il mistero:
di seri, particolareggiati e de- è esattamente il contrario. Nel-
terminati per evidenziare se c’è lo stesso tempo egli è convinto
questa separazione – se non una che ciò che si crede può essere

Inos Biffi: Tommaso


vera e propria opposizione – tra oggetto della riflessione dell’uo-
Tommaso e il tomismo. Insom- mo; in altre parole, Tommaso af- “la forza del con-
ma, manca un investimento cri- ferma che la forza del contenuto tenuto della fede

insegna a pensare
tico a riguardo di questi termini. della fede sa attrarre l’intelletto, sa attrarre l’intel-
il quale così si arricchisce. letto”
Quale ruolo ha Tommaso d’A-

la fede quino nell’insegnamento del-


la teologia cattolica oggi?
Cosa Tommaso d’Aquino può
ancora insegnare oggi alla
Chiesa? C’è qualche aspetto
a cura di Piotr Zygulski Se insiste sull’oggi, Tommaso mi in particolare del suo pensie-
pare abbastanza trascurato. Mi ro che, secondo Lei, merita
sorge tra l’altro una domanda: un’urgente riscoperta?
c’è oggi una teologia? Abbiamo
Monsignor Biffi, quali sono i perché si distenda nel generico, ondeggiamenti e associazioni Oggi San Tommaso alla Chiesa
fraintendimenti più comuni bensì perché si fonda anzitutto con il pensare debole, mobile, insegna a pensare la fede. La ri-
quando si parla di Tommaso sull’Essere – sull’Essere di Dio, circostanziato e quindi non ro- solve anzitutto nell’oggetto pri-
d’Aquino? della Trinità – e quindi sulla fon- busto, non fondato; questa è mo e assoluto – che è Dio – se-
te di tutto il sapere. Poi va tenuto la caratteristica del pensiero di condo il significato etimologico
Innanzitutto occorre dire che presente che il rigore logico non “per pensare la fede
oggi. La cultura contemporanea della parola teologia: logos aven-
san Tommaso d’Aquino non è significa mancanza di conoscen- occorre un intelletto
infatti non si distingue per la sua te come contenuto Dio. Questo è sano e robusto”
“Tommaso ha un letto; ci sono dei pregiudizi che za; anzi: in Tommaso c’è una stabilità, da intendersi quale va- certamente importante. L’urgen-
vigore profondo e accompagnano il suo pensiero e valorizzazione dell’aspetto affet- lore che le circostanze non in- te riscoperta è che per pensare la
inesauribile la sua figura: lo considerano un tivo che coinvolge tutta la per- globano, non oltrepassano e non fede occorre un intelletto sano e
autore ormai storicamente supe- sona, compreso il cuore. La sua superano. Tuttavia non intendo robusto, non sfilacciato e ondeg-
rato. Poiché egli crede nel valore riflessione investe e fa emergere affermare che nella tradizione giante come la diffusa cultura di
dell’essere stabile, viene rifiu- l’uomo intero. del pensiero cristiano ci sia sola- oggi.
tato; si pensa che il suo sia un mente Tommaso; non possiamo
pensiero fisso, bloccato e scola- A suo avviso, la distinzione tra dimenticare menti eccelse come
sticamente determinato, igno- Tommaso d’Aquino e il tomi- Bonaventura e Duns Scoto: ab-
randone la forza, il dinamismo, smo ha senso? biamo diverse tradizioni di pen-
la virtus. Eppure Tommaso ha un siero che riflette la fede. Però è
vigore profondo e inesauribile, Sì, nella misura in cui sappia indubbio che quello di Tommaso
come una fontana che sgorga dimostrare che il tomismo è di- ha un valore singolare, come del
continuamente: ha dentro di sé stinto da Tommaso. Ma cosa si resto il Magistero della Chiesa ha
un’energia tale per cui i confini intende per tomismo? Quali rap- riconosciuto, vedendo in lui un
sono oltrepassati; e questo non presentanti sono riconosciuti? grandissimo maestro; non dico
54 Nipoti di Maritain 55

voluto unirsi all’essere umano, ad accogliere il senso escatolo-


a tutto l’uomo. Senza sarx, non gico “racchiuso” nel dono del
c’è anthropos. Senza anthropos, proprio corpo, come memoria di
non c’è redenzione. E forse, po- ciò che si è ricevuto e apertura
tremmo dire che senza sarx non di futuro responsabile. La carne

laudate hominem
ci sarebbe la stessa rivelazione. dice la chiamata dell’uomo e di
ogni uomo. La carne è prospetti-
Le pagine della mia tesi di li- va storica che abbraccia ciò che
cenza in antropologia teologica è stato e ciò che sarà. Quando ci
– dal titolo La carne nell’eterno si in-carna nel senso profondo

La carne
– discussa lo scorso giugno pres- di questo dono profondamente “Il Verbo si fece
so l’Istituto Teologico “Regina connaturale al proprio esistere, carne perché la
Apuliae” di Molfetta vogliono si diventa segno eloquente di un carne divenisse

nell’eterno essere un’occasione per sentire amore che continua a creare e a Verbo di Dio”
come Dio si voglia rivelare nella cercare un tu.
carne dell’uomo, come si è vo-
luto rivelare attraverso la carne La vicenda del Verbo, che “si
di Michele Di Gioia del Verbo incarnato. manifesta” nella seconda par-
te del percorso del mio scritto,
Ripercorrendo i tratti della ge- illumina la vicenda umana. Ciò
nesi del creato e di ogni uomo, che il Verbo patisce diventa luce
contempliamo con l’intelligenza che può portare l’uomo da vivere
Il grido dell’Apocalisse è il grido ché deve fare i conti con l’as- della fede come l’uscire di Dio passivamente le situazioni più
escatologico per eccellenza: il senza: è un incontro non nella realizzi novità cosmiche, fino a “subite” dell’esistenza terrena a
Maranathà dell’umanità conti- immediatezza della sincronici- quel salto ontologico che porta divenire agente in esse: e ciò, as-
nuamente sale dalla sarx di ogni tà, ma nell’anacronismo di un all’uomo, capace di interiorità. sumendo le vicissitudini del tem-
essere umano. Che lo sappia o differimento della presenza, il Anthropos, cioè un altro col qua- po, dello spazio, della virtualità,
“la sarx riflette la
no, ogni anthropos ha bisogno di cui medium è il testo sacro: ecco le Dio entra in relazione, un altro accogliendo ciò che i sensi lo
bellezza del Dio
Cristo, ha bisogno della sua sarx. come il Verbo incarnato, con la frutto dell’incontro fra due che, portano a vivere, senza temere
Tri-Uno”
Pasqua, “evade” ogni determini- nel connubio sarchico, realizza- l’imprevisto e senza escludere la
L’annuncio del kerigma resta smo spazio-temporale per abita- no il capolavoro di un progetto prospettiva della morte, tenendo
vuoto fino a che non si permet- re ogni spazio, ogni tempo, ogni che continua ma che mai omolo- conto degli “inferi” di quanto in
te ad ogni persona di toccare la relazione che si apre a lui. ga o appiattisce: ogni uomo è un lui non è immediatamente cono-
carne dell’incarnato-crocifis- altro, unico e irripetibile. La sarx, sciuto. Il pathos del Verbo incar-
so-risorto. Toccarla perché ci si La teologia (e quindi l’antropo- che porta i tratti di questa uni- nato, che non teme di attraversa-
accorga della somiglianza; toc- logia teologica) ha ancora mol- cità, riflette la bellezza del Dio re nemmeno la morte, è quanto
carla perché si accolga la verità to da guadagnare dalla carne Tri-Uno. La sessualità, in questo l’uomo è chiamato ad “attivare”
che “porta in sé” la nostra carne; dell’uomo e del redentore; ri- senso, assume tratti a loro volta nel suo agire per attraversare
toccarla, perché ci si unisca ef- nunciare alla vastità di questo unici, rispetto alle altre creature: ogni passio nella potestas del
fettivamente e consapevolmente divino connubio è perdere la to- in essa, è iscritta la grammatica Crocifisso Risorto. Solo in quel
alla carne del risorto, che è la talità stessa della redenzione. della creazione che continua e pathos, la sarx dell’uomo nuovo
carne del suo corpo mistico, la della carne umana che racconta non resta vittima di ciò che acca-
nostra carne. L’antropologia sarà effettiva- l’opera potente di Dio. Sentendo de, ma riempie di grazia ciò che
mente teologica ogni qualvol- la sua carne come densa dell’o- le avviene.
Un toccare “non semplice”, per- ta mostrerà in che modo Dio ha pera di Dio, l’uomo è chiamato
56 Nipoti di Maritain 57

Terzo passaggio: la sapientia re- ta carne! La sua potenza si sve-


surrectionis. Dal Battesimo sgor- la quando, arresa, accoglie ed

a ben vedere
ga quindi per la carne dell’uomo esercita la misericordia di Dio.
un’escatologia che è presente, Benedetta carne! La sua fine è in
che continuamente può irrora- quel fine che Dio ha voluto rac-
re tutti gli aspetti dell’esistenza chiudere in essa, in quella esca-
umana. A patto che il credente tologia presente che è realmente

Lettera a cuore
viva questa mistagogia pasquale un dono antropologico perché
concretizzandola in ogni aspetto l’uomo sia effettivamente tale.
della propria vita. Così la sarx

aperto a Raimon
non resta fuori dalle dinamiche La carne di Cristo, nell’Eterno,
soteriologiche, ma a pieno tito- è il posto preparato per noi fin
lo è coinvolta nell’attuazione dei dall’origine del mondo (cfr. Gv

Panikkar
frutti della risurrezione, nella 14,2): beata carne che cammina
prospettiva del già e non anco- nell’avanti di Dio.
ra. Tale sapere porta a consa-
pevolizzare l’essere posto come In quell’avanti che è già qui.
Parola di Dio nel e per il nostro
di Giuseppe Saggese
oggi; porta a sentire come il pro-
prio fare configuri l’anthropos
come agente qualificato di Dio;
conduce ad un darsi senza timo-
re e senza calcoli, nella consape- «Il mio cuore è diventato capace dal teologo indo-catalano. Ama-
volezza che in Dio nulla mai va di ogni forma: to e apprezzato, criticato e frain-
perduto; insegna a vivere con Un pascolo per le gazzelle, un teso; non è mia intenzione difen-
lo stile del morire, liberati dal monastero per i monaci, dere il sacerdote “monaco” di
peso di ogni rinuncia; comunica un tempio per gli idoli, la Kabah Tervetet – o/e del mondo – con
“un Te quiero a
la dolcezza di ricominciare, forti per i pellegrini, l’ascia di una guerra mentale,
Dio, all’Uomo e al
della misericordia di Dio. le tavole della Torah, il libro del di dare una patina di credibilità
Cosmo, ove tutto
Corano. alla sua riflessione, far rientrare
sussiste in correla-
Se è vero che in Gesù la Parola Professo la religione dell’Amo- nei limiti di una pura “ortodos-
zione”
si è fatta carne, possiamo anche re. sìa”, o microdossìa, cattolico-ro-
affermare che nell’uomo la car- Qualsiasi direzione prendano i mana la sua esperienza. Come
ne è stata fatta Parola eloquente cammelli dell’Amore, egli stesso ebbe ad affermare in
di Dio per ciascun essere umano, Quella è la mia religione e la alcuni suoi scritti, la Vita non è
per la Chiesa e per tutta l’uma- mia fede» solo logos, ratio, ma anche pneu-
nità. ma2. La morte libera dalla rab-
IBN AL-’ARABI, Tarjuman al-a- bia dei teologi, disse e fermò su
Il Verbo si fece carne perché la shwaq carta un morente Melanchton; io
carne divenisse Verbo di Dio. credo che Raimon si sia liberato
«Il mio amore è già infinito»1, fu da una tale acredine teologica,
Benedetta carne! La sua eloquen- il testamento lasciato da Raimon non tanto per via della cessazio-
za è ciò che Dio ha voluto porre Panikkar (1918-2010) a Milena C. ne della sua vita biologica, ben-
come assurdo e impensabile per Pavan, discepola fedele nell’ul- sì per mezzo della celebre morte
la razionalità umana. Benedet- timo tratto di cammino percorso d’Amore comune a tanti sapienti
58 Nipoti di Maritain 59

della storia religiosa dell’umani- tralità di un’umanità discon- religiosità: la Via stretta del “Ti
tà. nessa dal Sacro, mera animali- amo”.
tà razionale in cui il Logos non
Panikkar fu più dell’erudito, transita, prodotto di un banale Milarupa, 28 settembre 2000,
plurititolato, filosofo e accade- evoluzione fisiologica. Vi è di più Vigilia di San Michele: «Nell’o-
mico ricercato da mezzo mon- nella Pienezza di Vita alla quale razione mattutina, di fronte al
do, benché sconosciuto ai mol- l’uomo è chiamato, attraverso la mare, prima dell’aurora, mi sei
ti. Identificarlo con dei successi sua limitazione spazio-tempora- nuovamente apparso tu, Gesù
universitari, i suoi libri o delle le, a toccare, cum-tangere, l’Infi- Cristo, come Dio personale»3.
coordinate biografiche non vuol nito: bisogna generare Cristo in
dire scoprirne l’identità, il cuo- noi (Meister Eckhart!), o meglio,
re, la dimora della saggezza in essere una Cristofanìa, non un
quanto sapere e sapore, intellet- alter, bensì ipse Christus; parte-
to e senso, che lasciò costruire cipare del Mistero intimamente
dentro di sé, nutrendosi di quella nella Luce Taborica (Gregorio
intuizione che chiamò «visione Palamas!), conoscersi, da una
cosmoteandrica o Trinità radica- prospettiva cristiana, nel Sat-
le»: un Te quiero a Dio, all’Uomo guru Gesù di Nazareth, Simbolo
e al Cosmo, ove nulla e nessu- – che rimanda e contiene la Re-
no è irrelato, ma tutto sussiste altà significata e si esperisce im-
in correlazione, procedendo dal mediatamente, per mezzo dello
Padre, la Sorgente-Silenzio, me- Spirito – Uomo divinizzato, Prin-
diante la Parola nello Spirito, in cipio cosmico (cfr. Col 1,15-20). 1
R. PANIKKAR, M. C. PAVAN,
un’armonia di «inter-in-dipen- Conoscere Cristo in noi: più di Pellegrinaggio e ritorno alla Sor-
denza», senza monismi o duali- un filosofico conoscere sé stesso gente, Editoriale Jaca Book-Ser-
smi. La Realtà è advaita, a-dua- e di un monoteistico conoscere vitium, Milano 2012, p. 188.
“conoscere Cristo le! Utile è distinguere (l’uomo Dio, è essere un’incarnazione
in noi: quell’espe- non è Dio o il mondo!) per unire, continua di quel Maestro che il 2
Cfr. R. PANIKKAR, Mistica, Pie-
rienza mistica mai per separare, perché niente mio, o nostro, Panikkar sempre, nezza di Vita, in ID., Vita e Paro-
ha molte dimore, la. La mia Opera, Editoriale Jaca
è realmente scindibile. L’Amore salvo momenti di crisi, considerò
tante quanti sono Book, Milano 2010, pp. 11-19.
è dialogante, comprensivo; lega il suo Rabbì morto per Amore; di
i sentieri delle
le diversità, il corpo all’anima, il quell’esperienza mistica (secon-
grandi Religioni
tempo all’eternità, il naturale al do l’accezione platonica di “Ta 3
R. PANIKKAR, L’acqua della
del mondo”
soprannaturale. mystika”, vita sovraconoscitiva goccia. Frammenti dai Diari, a
e globale che trascende il lo- cura di M.C. PAVAN, Editoriale
Tutta qui la vocazione di Pa- gos) che ha molte dimore, tante Jaca Book, Milano 2018, p. 216.
nikkar, il suo essere stato se- quanti sono i sentieri delle gran-
gno-ponte fra mondi, culture e di Religioni del mondo.
religioni, pioniere della mutua
fecondazione delle tradizioni Il tuo amore è stato infinito, Rai-
umane. Un uomo della tempie- mon, perché ogni percorso ini-
ternità, di un Presente eterno e ziatico porta il Maestro a vivere
un critico di ogni forma di alie- nel discepolo, a vedersi in lui.
nazione, dall’angelismo agli Solo lo sguardo del tuo istadeva-
umanesimi promotori della cen- ta Gesù poté colmarti della vera
60 Nipoti di Maritain 61

per sua essenza appartiene a Ce- avrebbe purtroppo dato ragio-


sare, è per eccellenza qualcosa ne. Vale dunque la pena rileg-
di temporale, perché coinvolge gere oggi queste pagine di Ma-
fino in fondo – fino al sacrificio ritain, perché, seppur criticato

umanesimo integrale degli uomini – la città tempora-


le», afferma il filosofo francese.
Nelle civiltà come la nostra dove
per essere dalla stessa parte dei
“comunisti”, Maritain scelse di
stare con chi stava difendendo
il temporale è differenziato dal- libertà e democrazia. Come lui

Forse giusta,
lo spirituale la nozione di guerra si impegnarono molti altri cri-
santa perde di significato. stiani, che, rifiutando la scelta
della “guerra santa” promossa

ma mai santa: la
Interessante anche la parte in da Franco, si fecero portavoce
cui Maritain parla del concetto di all’estero dell’immane tragedia
guerra giusta, la quale – in quan- che stava colpendo il popolo

guerra è profana
to guerra – rimane pur sempre spagnolo.
«qualcosa di profano e di secola-
re, non di sacro». In questo sta la
distinzione fra i due termini. Una
guerra può essere giusta, anche
di Lorenzo Banducci se l’uso della forza «nella gerar-
chia dei mezzi è lungi dall’essere
il più elevato», ma non se ne può
In risposta all’affermazione «la d’ogni religione, naturale o po- invocare la santità; «che si ucci-
guerra nazionale spagnola è una sitiva, e il fondamento naturale da se si crede necessario uccide-
guerra santa, e la più santa che della società. re in nome dell’ordine sociale o
la storia abbia mai conosciuto», della nazione, ed è già una cosa
Jacques Maritain nel 1937 ha pro- La guerra civile spagnola veni- abbastanza orribile, ma non si
“La guerra civile
dotto uno scritto di altissimo va- va dunque definita dai mezzi di uccida nel nome del Cristo Re»,
spagnola veniva
lore morale e politico dal titolo propaganda come una guerra dice Maritain. In questo senso il
definita dai mez-
“Sulla guerra santa”. In queste “santa”. Come tale era combat- pensatore francese iniziava ad
zi di propaganda
pagine il filosofo cattolico met- tuta anche da persone che dal anticipare la dottrina della Chie-
come una guerra
te a fuoco la propria posizione resto d’Europa partivano in so- sa che, con l’enciclica “Pacem
“santa”. Maritain
di fronte al conflitto che stava stegno alle truppe del generale in Terris” di San Giovanni XXIII,
contesta questa
interessando la Spagna. Dopo Franco. Maritain contesta questa giudica «estraneo alla ragione
tesi”
la vittoria elettorale del Fronte tesi. In altre civiltà considera- che la guerra possa essere uno
Popolare nel 1936, la rivolta mi- te “sacrali” – come quella degli strumento adatto per rivendica-
litare organizzata in Marocco dal antichi ebrei, quella islamica, o re i diritti violati».
generale Francisco Franco aveva quella cristiana del medioevo –
dato il via a una atroce guerra la nozione di guerra santa pote- Lungimirante la parte conclu-
civile. L’affermazione iniziale, va avere un significato: essa co- siva del testo, in cui Maritain
criticata da Maritain e pronun- munque era combattuta contro vede – a partire da tale guerra
ciata dai gesuiti spagnoli, risul- stranieri che minacciavano que- civile – il rischio per una guerra
tava giustificata – secondo loro ste comunità dall’esterno e non mondiale atroce che coinvolga
– affermando che in tale guerra all’interno di tali comunità tra in modo totale tutte le potenze
fosse in gioco l’esistenza stessa fratelli e concittadini. «La guerra europee. Di lì a poco la storia gli
62 Nipoti di Maritain 63

Così ho detto che desidero una partiti, scissioni, mozioni; l’uni-


Politica – cioè quell’arte e quel- tà è superiore alle conflittualità,
la scienza che pensa modalità anche a quelle emerse in assem-

a misura d’uomo alternative di rapporti sociali –


che sia ascolto della realtà, la
blea, se si resta radicalmente
dalla parte di chi non ha parte.
quale comunque ci risponde con
le domande che le poniamo. Vale Mi vengono allora in mente fi-

La radicalità del
per quella interna all’associazio- gure di cristiani esemplari. Aldo
ne con le sue voci plurali, e vale Moro, per la sua disponibili-
per quella esterna, dove c’è un tà a dare radicalmente la vita

cristiano
Popolo sofferente, che non è uno per l’Italia; Enrico Mattei, altro
strumento, un significante vuoto martire, radicale difensore de-
funzionale alla propria retorica, gli interessi sovrani costituzio-
bensì occasione di conversione, nali e esponente di una visione
cioè di nuove proposte, nuo- realistica e non pragmatistica
“guardare frater-
namente a chi la
ve energie, nuove prospettive, dell’agone politico; Giorgio La
pensa diversamen-
di Piotr Zygulski anche per noi. Una Politica ove Pira, capace di uno sguardo dia-
te da me”
guardare fraternamente a chi la logico ben più largo degli stretti
pensa diversamente da me, an- confini europei o “occidentali”,
che se sta dalla parte opposta strenuo difensore del ruolo geo-
della barricata, con la speran- politico dell’Italia, declinando-
za di ritrovarci presto insieme. lo – con un ottimismo pasquale
Recentemente ho partecipato cristiane o prediche pretesche, Una Politica ispirata non dal realista, saggio e lungimirante
all’assemblea di un’associa- cosa mi sarebbe stato possibile pragmatismo del potere per il – nei termini di un centro diplo-
zione politica, assieme ad altri offrire? Innanzitutto il vivere la potere, bensì dal vero idealismo matico mediterraneo necessario
membri provenienti dal marxi- politica come sforzo di elevazio- che è anche realismo e dal vero per riequilibrare le relazioni tra i
smo, e mi sono reso conto che ne morale personale e associati- realismo che è anche idealismo: vari Stati e incoraggiarli verso la
– su una quarantina di presen- va, collettiva, comunitaria; per ascoltare, camminare insieme al pace, nella certezza che il male è
ti – altri quattro oltre a me era- liberarci insieme dal nichilismo Popolo e ai compagni di idee per destinato a finire. Al di fuori del
no attivi ecclesialmente: chi in della tecnocrazia neoliberale, costruire un’alternativa basata “moderatismo” democristiano
AGESCI, chi in Sant’Egidio, chi che colonizza ideologicamente sulle forze presenti in campo, troviamo Franco Rodano, capa-
in testate cattoliche, e qualcuno e mercifica le nostre vite. Rinno- sulle prospettive realistiche di ce di radicale autonomia critica
si era formato in FUCI. Ho do- vo l’impegno – citando un do- successo, sul servizio radicale rispetto alle gerarchie ecclesia-
vuto pensare a che tipo di testi- cumento dell’associazione, che verso gli esclusi. stiche, il quale con voce profeti-
monianza cristiana avrei potuto menziona il contributo cristiano ca fondava nel 1943 il Movimento
dare con il mio discorso. Era un alla Costituente, la dottrina so- Ho parafrasato i quattro postu- dei Cattolici Comunisti, tessendo
momento di tensione: una scis- ciale della Chiesa e la Laudato lati di papa Francesco. Questa un dialogo oltre le contrapposi-
sione era appena avvenuta e una si’ di Francesco – per «il senso realtà – contraddittoria e critica zioni pregiudiziali. Per uscire nel
spaccatura latente serpeggiava profondamente umano del limi- – mette in crisi i progetti prefab- mondo, penso all’ortodosso Mi-
tra i sostenitori del direttivo e te», per la «dignità della persona bricati, ci costringe a ripensarli; chel ‘Aflaq, che con il musulma-
la mozione di minoranza. Ho ri- umana» e per il «rispetto della i processi che inneschiamo sono no sunnita Salah al-Din al-Bitar
pensato a quanto il presidente natura», perché «non tutto ciò più importanti degli spazi digi- nel 1947 faceva nascere il Partito
dell’associazione mi aveva detto che è tecnicamente possibile è tali o di potere che si potranno Ba’th Arabo Socialista, raggiun-
anni fa: c’è bisogno di cattolice- anche eticamente accettabile». ottenere; il Popolo è superiore to poi dall’alawita Zaki al-Arsu-
simo sociale. Per evitare correnti all’associazione e soprattutto a zi; era un’esperienza di dialogo
64 Nipoti di Maritain 65

interreligioso verso una auten- non è roba sua, ma è il dono ra- servizi più preziosi in politica cristiani dovremmo acquisirne
tica e radicale unità, anziché dicale della stessa Trinità, che è è quello di chi aiuta – sfidando consapevolezza e osarlo più forte
chiudersi in autoreferenzialità “modello sociale”, per citare En- il fuoco incrociato a destra e a – è l’irriformabile struttura tec-
confessionali. Presento poi il pa- rique Cambón. Un conto è ruba- manca – a comprendere la posi- nocratica della cosiddetta Unio-
dre della Tanzania, Julius Nyere- re il fuoco da soli come Prome- zione dell’altro mettendo le so- ne Europea, che non va confusa
re, servo di Dio come Moro: per teo, un altro è riunirci lasciando relle e i fratelli nelle posizioni di con quel progetto di fraternità di
entrambi è aperto un processo di che le multiformi fiamme dello altre persone ancora considerate alcuni fondatori in buona fede
beatificazione; Nyerere non ave- Spirito divampino su di noi per avversarie, a partire dalla ridi- (come i servi di Dio Robert Schu-
va paura del suo Popolo e anzi incendiare il mondo. Da una scussione della definizione di man e Alcide De Gasperi) al qua-
facendo leva sui valori comuni- parte quindi l’eroismo monda- parole, concetti e posizioni date le molti restano affettivamente
tari tradizionali – in particolare no individualistico, dall’altro la troppo per scontate. Poiché le legati. È forte la tentazione di “un pensiero criti-
quelli della famiglia estesa (Uja- santità di chi cammina nel Popo- bolle mediatiche ostacolano l’al- cedere a nostalgie di promesse co, radicalmente
maa) – lo aiutava a raggiungere lo di Dio: non più un “devi quin- terità rispetto alle due opzioni paradisiache poi rovesciatesi in resistente a ogni
l’indipendenza pacificamente, di puoi”, bensì semplicemente: polarizzanti, una critica radicale inferno, a prevedibili entusiasmi ideologia dell’ine-
impegnandosi nel movimento ama nella libertà, perché nella deve mettere in discussione pro- e opposte indignazioni funzio- vitabilità dell’at-
panafricano per un’emancipa- libertà sei amato. È proprio Dio prio queste superficiali dicoto- nali al gioco delle parti. tuale scenario”
zione radicale dal colonialismo che ci dà la fiducia, la speranza mie, questo meccanismo che ci
occidentale. Infine Camilo Tor- e il ritmo trinitario per servire il fa sfogare in risposte preordina- Allora chiediamo ai pastori del-
res Restrepo, presbitero fondato- Popolo. Per fare le stesse cose te e in fin dei conti innocue, que- la Chiesa non di improvvisarsi
re dell’Ejército de Liberación Na- che fanno gli altri, ma in una for- ste autoreferenzialità alimentate politologi o commentatori dei
cional, che lottava per la dignità za che ne trasfigura radicalmen- dalle dinamiche dei social che ti telegiornali – con il rischio di
della nazione colombiana schia- te il senso. fanno interagire maggiormente scivolare ingenuamente nel gio-
vizzata dalle oligarchie norda- con chi la pensa sempre come te. co delle parti che provoca e stru-
mericane e dai golpe dei militari: Non pensi tanto al cosa fare, al mentalizza facili indignazioni,
per l’unità e la liberazione della chi votare o al chi sostenere – so- L’eurodeputato ecologista Klaus paure, sogni e lacrimucce a buon
classe popolare, sino alla morte, prattutto in un contesto di vola- Buchner racconta che talvolta su mercato – bensì di aiutarci a for-
“la differenza è con uno sguardo radicale sulla tilità elettorale che si accompa- alcuni temi si trova a votare dif- mare un pensiero critico, radical-
piuttosto di tinta, realtà, senza cedere a compro- gna a un dispositivo neoliberale, formemente dal suo schieramen- mente resistente a ogni ideolo-
di sguardo, di sa- messi ingiusti. dal volto più o meno volgare, to, trasformandola in occasione gia dell’inevitabilità dell’attuale
pore” che impone le medesime policy per rendere ragione delle moti- scenario giustificato da teorie
Tutto ciò sarebbe sottoscrivibile a tutte le istituzioni – quanto al vazioni profonde; capita che atei economiche disumanizzanti. Si-
anche da chi cristiano non è. Ma come, al perché, al per chi lo fai. decidano di cambiare il proprio ano poi i laici a occuparsi della
infatti non è necessario dirsi cri- Quanto sei radicale in te, nella voto in seguito al suo intervento. traduzione dell’amore di Dio in
stiani per fare opere buone, per tua critica? Come e cosa pensi Il cristiano diventa così profeta, progetti praticabili nei vari con-
agire onestamente, per essere realisticamente di cambiare? Lo memore e testimone di un oriz- testi, dei compromessi strategi-
persone di valore, per difendere fai per testimoniare, per lavarti zonte radicalmente sempre più ci necessari per realizzarli, dei
ogni vita umana. La differenza la coscienza, perché desideri il- ampio, che non si lascia ingab- tecnicismi giuridici delle leggi,
è piuttosto di tinta, di sguar- luderti di essere buono? Soprat- biare dalle logiche del potere, delle tattiche per scongiurare il
do, di sapore. Anche il sudore tutto quando il voto è piuttosto del denaro, delle emergenze che male maggiore o rappresaglie
dell’impegno personale assume indifferente, non mi preoccupa- polarizzano, dei piagnistei pro- che aggraverebbero la situazio-
allora un profumo diverso: non no i compromessi di partito, mi vocati a comando o dell’isteria ne, delle scelte elettorali o asten-
è quello aspro di uno sforzo in- spaventano invece quelli teorici moralistica del momento. Sa che sionistiche, soprattutto quando
dividuale, ma quello dolce della di spegne il cervello per una mi- è Dio a rovesciare radicalmente si tratta di scegliere tra il mar-
condivisione; il cristiano ha spe- litanza acritica per l’una o l’altra la sorte degli ultimi e le struttu- cio e la muffa. È vano difendere
rimentato che la prassi politica marionetta. Ecco perché uno dei re di peccato. Una di queste – da l’autenticità di simboli, concetti
66 Nipoti di Maritain 67

e parole – anche quelle apparen- o della Croce; né pensando con


temente più indigeribili – ormai granitiche certezze che i simbo-
disciolti dal nichilismo che tutto li di ieri possano ancora essere
svuota in soffi di voci autorefe- seriamente i simboli per l’oggi
renziali. Persino le “estremità” o per il domani. La situazione è
vengono civettate, solleticate, assai più grave di quanto molti

impressiones
sedotte, riassemblate in modo catastrofisti pensino. Ricordia-
eclettico, fatte scontrare con moci a vicenda la nostra radicale
immane dispendio di energie, non appartenenza a questo mon-
disinnescate funzionalmente al do economico-sociale, nel quale
potere, e abbandonate. Un’alter- nondimeno siamo chiamati ra-
nativa probabilmente non potrà
venire dalle vie usuali. Purtrop-
dicalmente a vivere. Chi avverte
la vocazione a essere “sale della Boy Erased –
Vite cancellate
po anche quei volti cristiani so- terra” nel servizio della “carità
pra menzionati diventano subito politica” discernerà secondo co-
brand, santini, oggetti usa e get- scienza se ci sono i margini di un
ta, o pokémon da giocare contro riformismo più o meno acceso,
l’avversario politico, se non v’è quale sia il male minore e quale a cura di Filomena Piccolantonio
una coscienza in grado di incar- il miglior bene possibile. Pensa-
nare il loro afflato alla radicalità. re di poter salvare subito tutto
il mondo intero è da scriteriati,
Citando Giorgio Gaber, mentre nonché da uomini di poca fede.
il Titanic sta affondando è inge- Se c’è qualcosa che ha acceso si apre alla possibilità di inclu-
nuo pensare che i problemi oggi animi e dibattiti è il rapporto sione – con tutte le postille del
si possano risolvere «con qualsi- che intercorre tra i cristiani ete- caso.
asi tipo di politica» o con «un po’ rosessuali e coloro che, all’inter-
di misticismo di seconda mano». no della comunità, sono affetti- Ora è anche vero che ogni realtà
Ma ciò non significa che occorra vamente orientati verso il loro ecclesiale ha il suo aspetto pe-
rassegnarsi al relativismo, per- stesso sesso. Non è certamente culiare e, se dovessimo tratteg-
ché «le risorse dell’uomo sono un argomento novello, tuttavia giare per sommi capi le macro
imprevedibili». Noi cristiani sia- il modo di parlarne degli ultimi differenze, ne noteremmo due
mo chiamati a impegnarci mag- anni ha messo in rilievo la que- «continentali». È vero infatti
giormente – con le armi della stione più di quanto si volesse che l’approccio alla questione,
critica sistemica, di uno sguardo metterla in risalto in passato. all’interno del mondo cristiano
realistico sempre più profondo prima ancora che cattolico, è to-
sull’umano e della ricerca delle Che sempre siano stati parte del- talmente differente tra Europa e
vere faglie di conflitto – per una la Chiesa uomini e donne la cui Stati Uniti. Pur se capita spesso
proposta pasquale che sappia at- sessualità si poneva in contrad- di subodorare o esser testimoni
traversare la caduta degli dei, la dizione con la morale cristiana di «eventi» pro-guarigione/con-
morte di Dio, la fine delle grandi è un dato di fatto. Che se ne di- versione degli omosessuali an-
narrazioni, la notte oscura. Che scuta è qualcosa di più recente. che qui dalle nostre parti, il caso
va presa seriamente, non rim- Ovviamente le discussioni in statunitense è emblematico.
piangendo chissà quali tempi merito non seguono un’unica Questo film ne è testimone. E se
antichi quando si andava a mori- rotta: c’è chi mostra una ben de- anche questo film si concentra
re per le insegne della Madonna terminata condanna e chi invece più sull’ambito riformato – con
68 Nipoti di Maritain 69

tutta la straordinaria varietà di ri – e non solo. L’intera famiglia certamente privo di dinamismi che stanno tornando in voga an-
comunità ecclesiali –, va ricor- che sembrava vivere un equi- da cardiopalma, pur tuttavia che in paesi come Svizzera, Au-
dato come anche in ambito cat- librio stabile, si ritrova a speri- merita d’essere visto. Il ritmo è stralia o Germania, è che sono
tolico, in forza proprio dell’ap- mentare un legame precario do- adeguato alla tematica ed anzi, gestite da irresponsabili che non
proccio diverso alla questione (e vuto, più che al coming out del permette di digerire passaggi che solo fanno cassa sulla pelle delle
non solo a questa), non manchi- ragazzo, al machismo richiesto, solo Tarantino saprebbe trattare persone, ma hanno la loro forza
no similitudini. Rammento bene imposto, esibito dal padre. In meglio, ma con uno stile piena- maggiore nell’essere espressio-
come quando, per uno scambio virtù di questo ascendente pre- mente differente. È un film che ne di controllo di alcune correnti
scolastico tra il mio ex liceo e ponderante e schiacciante eser- suscita interrogativi non indiffe- religiose settarie. Come dichia-
l’Hutchinson Tech di Buffalo citato dal padre, Jared viene renti non solo sul modo di essere rava Garrard in un’intervista di
(NY), fui ospitata dal professore costretto a partecipare ad una credenti, ma sull’esercizio co- qualche tempo fa, se negli Stati “un film che su-
italoamericano – il cui portico sorta di terapia di ravvedimento sciente della propria libertà. Uniti si chiedesse se i genitori scita interrogativi
di casa brulicava di statuette in dall’omosessualità. Il prezzo del debbano essere lasciati liberi di non indifferenti
gesso dei vari santi – e, andan- rifiuto di questo metodo com- Le «terapie di conversione» negli decidere il giusto tipo di terapia sull’esercizio co-
“Jared viene co- do a messa in piena settimana di porterebbe l’esilio dalla famiglia Stati Uniti sono state portate alla per i loro figli, ovvio che per la sciente della pro-
stretto a parteci- Quaresima (per la precisione era e dagli amici. ribalta anche dal libro di Garrard maggioranza degli americani la pria libertà”
pare ad una sorta la Domenica delle Palme) mi dis- Conley, il vero protagonista del- risposta sarebbe affermativa. E
di terapia di rav- se candidamente che suo figlio Jared, il protagonista, emergerà la storia che nel film è rappre- questo nonostante accada che,
vedimento dall’o- non avrebbe mai potuto accet- come protagonista a tutto tondo, sentata. Se chi vende il pacchet- molto spesso, chi pratica queste
mosessualità” tare il mio dono (aka un borsel- rubando la scena al padre, sot- to terapeutico lo prospetta come terapie non solo non è laureato
lo da uomo) poiché l’avrebbero traendo la stessa madre al con- salvifico per il soggetto interes- né in medicina né in psicologia,
indebitamente scambiato per un trollo coniugale e, in un crescen- sato, Conley sostiene che sia ma nemmeno in materie affini.
omosessuale. E questa cosa non do di consapevolezza, facendo ben altro e si configuri piuttosto È gente senza alcun tipo di qua-
sarebbe mai dovuta avvenire! appello alla propria coscienza come una tortura psicologica. La lifica che, però, riesce a farla
si scontrerà con il suo terapeuta «Love in Action» non era altro franca perché si protegge sot-
Il film in questione tratta pro- Victor, che guida il programma che una struttura ultra religiosa to l’etichetta di organizzazione
prio dell’approccio all’omoses- di recupero alla «Love in Action» operante sin dagli anni Settan- religiosa. Alla fine della storia
sualità in ambito americano e, - più che altro un metodo per far ta ed avente come fine la cura però c’è un elemento drammati-
più nello specifico nella vita di cassa. I metodi poco ortodossi ed dell’omosessualità. Garrard, camente ironico: il terapeuta di
un giovane dell’Arkansas, figlio oscurantisti di certe compagini come si vede nel film, pur di non Garrard, che nella realtà si chia-
di un pastore battista. La trama religiose, unitamente alla com- ledere i legami familiari e Dio, ma John J. Smid, successivamen-
è basata sull’autobiografia di plicità delle famiglie dei giovani accetta di sottoporsi alla terapia, te alla vicenda qui narrata, ha
Garrard Conley Boy Erased: A creano un crescendo di folli ge- ma resiste pochi mesi. La goccia cambiato vita. Ha abbandonato
Memoir pubblicata nel 2016 ne- sti cui il protagonista si opporrà che fa traboccare il vaso nella il programma terapeutico che di-
gli Stati Uniti e tradotta solo due sempre con maggior convinzio- direzione della discussione del rigeva nel 2008, ha ufficialmen-
anni dopo in italiano. È una tra- ne. metodo fu il suicidio di uno dei te chiesto scusa per ogni danno
ma lineare dalla quale non ci si compagni di terapia unitamente avesse provocato e dichiarato
aspetta picchi drammatici, ma Se la maggioranza dei film con alla spinta, da parte del curatore che egli stesso era omosessua-
la costante – dovuta anche alla tema chiave l’omosessualità del programma di recupero, ad le. Dal 2014 è sposato con il suo
fotografia, ad i colori, ai discorsi cercano di porre in rilievo la odiare il padre. Per il protagoni- compagno, Larry McQueen.
– è un dramma dal quale sembra progressiva accettazione so- sta, come per chiunque sia dota-
non poterne uscire. Il dramma cio-culturale, questo lavora con- to di buon senso, l’odio non dà
vero e proprio inizia quando il trocorrente mostrando invece una risposta a nulla.
giovane figlio del pastore, Jared, sacche di resistenza nel mondo
fa coming out davanti ai genito- religioso americano. È un film Il problema di queste terapie,
70 Nipoti di Maritain 71

le e più impenetrabile del credo certamente ricordato Gregorio


cristiano, quello del Dio-Trinità. di Nazianzo, Padre della Chiesa

recensione Non lo fa con la struttura clas-


sica dei trattati e manuali teo-
logici post-Concilio Vaticano II
molto caro a Lieggi. Questo pa-
dre della Chiesa è stato infatti
anche soggetto del suo lavoro

Teologia
presentata nel n. 16 di Optatam dottorale sulle motivazione te-
Totius, ma con una ritmica incal- ologiche della sua poesia, con
zante data ai diversi capitoli (da un’attenzione all’idea di ineffa-
lui spiegata nel Preludio) «una bilità di Dio, di cui parla in alcu-

trinitaria
visione sintetica della ricchezza ni stimolanti accenni nel saggio
della teologia trinitaria» (p. 14), che qui si presenta, confrontan- “originale contri-
intenzione rispettata e conclusa done la lettura critica con quel- buto sistematico
fino in fondo. Il testo, agevole la di pensatori contemporanei incentrato sul
e coinciso, non è e non intende come Vladimir Losskij. Al centro concetto-chiave di
(Jean Paul Lieggi, EDB, essere un bignami della Dottri-
na sulla Trinità, come il formato
del lavoro vi è poi un interludio,
una felice narrazione cristolo-
sintassi”

Bologna 2019) della collana Fondamenta in cui


è pubblicato potrebbe far pen-
gica che serve da legame tra le
due macrosezioni del volume; la
sare, bensì il racconto di un’e- persona di Gesù di Nazaret, rico-
a cura di Giovanni Francesco Piccinno sperienza viva di teologia “in gi- nosciuto nella fede della Chiesa
nocchio” vissuta profondamente come il Cristo, è il soggetto di
e, al tempo stesso, una valida e questa «narrazione della storia
«Si potrà quindi rischiare l’affer- pochi addetti ai lavori, rifletten- precisa mappa per addentrarsi del Dio trinitario e del suo coin-
mazione che, se si dovesse sop- do ciò talvolta anche nelle opere nella vastità della quaestio te- volgimento nella storia del mon-
primere, come falsa, la dottrina sull’argomento. ologica più ardua che teologi, do» (p. 16). Dopo la breve ma
della Trinità, pur dopo un tale donne e uomini di fede possano intensa parte centrale vi è poi la
intervento gran parte della let- Ma un cambio di rotta c’è sta- mai affrontare. seconda parte, dove sono collo-
“il racconto di
teratura religiosa potrebbe rima- to, ed è palpabile rilevarlo. Po- cati i modelli interpretativi che
un’esperienza
nere quasi inalterata». La netta che, ben poche volte aprendo I primi passi, dopo il Preludio, nella storia della teologia della
viva di teologia in
e molto dibattuta denuncia che un libro mai preso tra le mani e sono costituiti dalla prima parte Trinità hanno visto, da diverse
ginocchio vissuta
ormai cinquant’anni fa in un suo sfogliate le prime pagine si ha del testo composta da tre avvii prospettive, intervenire circa
profondamente”
famoso saggio dava con coraggio la chiara sensazione di leggere prospettici riguardanti una let- l’Unità e la Trinità di Dio alcuni
Karl Rahner sembra essere stata un’opera che fa la differenza, so- tura ermeneutica della Trinità autorevoli teologi come, solo per
presa con serietà da una genera- prattutto considerando il livello dossologica, della Trinità econo- citarne alcuni riportati, i padri
zione di teologi che hanno dato delle opere sulla Trinità pubbli- mica ed immanente e della Trini- Cappadoci, Origene, Agostino,
voce alla necessità vitale di dare cate dall’immediato post Vatica- tà radicale tra cui è incastonato Tommaso d’Aquino, Riccardo di
a loro volta“voce” alla Tri-Unità no II ad oggi. Questa è la prima uno stimolante focus teologico San Vittore, Gioacchino da Fiore
di Dio con parole chiare, deci- sensazione, mai scomparsa, che riguardante la terza persona del- e i più recenti Gisbert Greshake
se, lucide. Questo, però, non ha si è avuta gustando la lettura di la Trinità: lo Spirito Santo. Ogni e Jürgen Moltmann. Ma l’autore,
ancora tolto del tutto una certa Teologia trinitaria, recente la- passaggio nelle varie angolatu- con finezza espressiva, forni-
patina da discussione accademi- voro di don Jean Paul Lieggi, re vede l’autore muovere i suoi sce anche il suo originale con-
ca che fino ad oggi ha rivestito, docente della Facoltà Teologica passi “accompagnato” da alcune tributo sistematico incentrato
spesso, le discussioni sul miste- Pugliese (Bari) che tratta – con voci della teologia trinitaria che sul concetto-chiave di sintassi,
ro del Dio Uno e Trino, relegan- una robusta, originale e lineare hanno riflettuto organicamen- presentando così quella che è,
dole a questioni teologiche per trattazione – del mistero centra- te sui temi affrontati tra cui va ad avviso di chi scrive, la perla
72 Nipoti di Maritain 73

di questo prezioso lavoro, par- na, quello del Dio Uno e Trino.
tendo da un’acuta osservazione
di Basilio di Cesarea riportata
nella sua opera De Spiritu San-
cto riguardante la taxis trinita-
È precisamente il centro della
fede e della storia, immagine di
ciò che ogni uomo è chiamato a
vivere a modello dell’amore peri-
Autori
Lorenzo Banducci
ria, efficace per poter cogliere la coretico che dall’eternità vivono
Nato a Lucca nel 1988, si è laureato in Odontoiatria a Pisa nel 2012 e dal 2013
distinzione personale in Dio. Il reciprocamente il Padre, il Figlio
esercita la professione in vari studi della Toscana. È stato fra i rifondatori del
paradigma della sintassi, spiega e lo Spirito Santo.
gruppo FUCI di Lucca nel 2009 per poi esserne responsabile regionale per la
l’autore, «svela il mistero dell’a-
Toscana dal 2010 al 2012. Dal 2011 ad oggi ha incarichi diocesani in Azione Cattolica
simmetria che caratterizza la re- Pur presentandosi come un ma-
di Lucca dove attualmente è Vice-Presidente del Settore Giovani. Con Niccolò
ciprocità delle relazioni divine» nuale di introduzione, il libro è
Bonetti è tra i fondatori di Nipoti di Maritain.
(p. 287), permette cioè all’uomo capace di creare interesse an-
iaffo@hotmail.it
di «cogliere il cuore del mistero che riguardo le questioni più
di Dio» (p. 289) nonostante i li- complesse, dialogando effica-
Inos Biffi
miti umani nel tentare simile im- cemente con i maestri del pen-
Nato a Lomagna (LC) nel 1934, è presbitero dell’Arcidiocesi di Milano e professore
presa. Chiudono il lavoro altre siero teologico contemporaneo,
emerito di Teologia sistematica e di Storia della teologia presso la Facoltà Teologica
tre brevi parti dove è presenta- rendendo il lettore partecipe del
dell’Italia Settentrionale e incaricato delle stesse materie presso la Facoltà di
to dapprima un abbozzo di Pa- pathos che caratterizza le pagine
Teologia di Lugano. Tra i massimi conoscitori del pensiero di San Tommaso
terologia, ovvero una sintetica del prezioso contributo. L’augu-
d’Aquino, ha fondato e dirige l’Istituto di Storia della Teologia presso la Facoltà
teologia del Padre, e successi- rio è che questo bel testo possa
di Teologia di Lugano. È dottore honoris causa della Biblioteca Ambrosiana per la
vamente una piacevole ouvertu- essere apprezzato e stimoli a un
quale ha curato l’Opera omnia bilingue di sant’Ambrogio. Membro della Pontificia
re, lemma prestato dall’univer- pensiero adulto sul mistero pro-
Accademia di San Tommaso d’Aquino, è presidente dell’Istituto per la Storia della
so musicale, che pur indicando fondo della TriUnità divina, mi-
Teologia Medievale di Milano da lui fondato. Dirige l’edizione bilingue delle Opere
terminologicamente un inizio, stero su cui non si può mai pre-
di sant’Anselmo d’Aosta e varie collane, come la “Biblioteca di Cultura Medievale”
un prologo, un’apertura è posto tendere né pensare di poter dire
e “Eredità Medievale”. Ha ricevuto il premio Premio Benedetto XVI 2016 assegnato
appositamente dall’autore come alcuna parola definitiva.
dalla Fondazione Ratzinger per lo «straordinario servizio alla Chiesa e alla cultura
chiusura del saggio. Qui si pro-
teologica del nostro tempo».
pone una riflessione sul dono
che il teologo, la funzione del
Niccolò Bonetti
suo lavoro e del suo messaggio
Nato a Lucca nel 1990, dopo la maturità classica ha conseguito la laurea triennale
vive; è un augurio benedicente
e poi quella magistrale in Filosofia presso l’Università di Pisa, con particolare
a chiunque si avvicinerà al mi-
interesse per la storia del pensiero patristico e medievale. È impegnato nell’Azione
stero trinitario grazie a questo
Cattolica e nel Movimento Ecclesiale di Impegno Culturale di cui è vicepresidente
contributo teologico. Chiude il
diocesano. È stato impegnato nella Federazione Universitaria Cattolica Italiana,
tutto una brevissima ma pun-
per la quale è stato consigliere centrale. È segretario del centro culturale “P.M.
tuale storia del dogma trinitario,
Vermigli” fondato dalla Chiesa valdese di Lucca. Con Lorenzo Banducci è tra i
che serve da “trampolino di lan-
fondatori di Nipoti di Maritain.
cio” per chi desideri continuare
ad approfondirne la riflessione.
Andrea Bosio
Il lavoro, nella sua unitarietà, è
Nato a Genova nel 1980, si è laureato in Scienze storiche presso l’Università di
davvero fecondo, un testo seria-
Genova con una tesi sulla narrazione della fisica nella società contemporanea;
mente generativo nel suo inten-
insegnante, studia Scienze religiose presso l’ISSR di Albenga-Imperia e si occupa di
to, ovverosia introdurre in modo
storia contemporanea della Chiesa.
maturo a indagare a fondo il più
alto mistero della fede cristia-
74 Nipoti di Maritain 75

Michele Di Gioia Francesco Macinanti


Nato a San Giovanni Rotondo (FG) nel 1987, dopo la maturità classica ha conseguito Nato a Roma nel 1990, dopo la maturità classica e studi di Filosofia e Teologia,
il baccalaureato in Filosofia e Teologia, specializzandosi successivamente in ha conseguito la Laurea triennale in Storia, Antropologia e Religioni nel 2015 e la
Antropologia teologica. È presbitero per la Diocesi di Lucera-Troia dal 2013, parroco Laurea magistrale in Scienze Storiche nel 2017 presso La Sapienza - Università di
ad Alberona (FG) dal 2017, direttore del Centro missionario diocesano dal 2019. Roma. In seguito alla laurea ha lavorato presso la libreria Paoline International di
Roma. Attualmente è redattore a TV2000. I suoi interessi di studio si concentrano
Immacolata Giuliani sulla storia del Cristianesimo e della Teologia.
Nata a Foggia nel 1975, vive a Roma dal 1990 ed è laureata in Psicologia dei processi
cognitivi presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Criminologa, esperta in Fabrizio Mignacca
persone scomparse, è consulente di parte civile e per la procura in molti processi Nato a Roma nel 1974, è psicologo psicoterapeuta laureato all’Università “La
conosciuti alle cronache nazionali e internazionali: Trattativa Stato/Mafia, Mafia Sapienza” di Roma con una tesi empirica dal titolo “Donne in Aeronautica Militare.
Capitale, omicidio di Meredith Kercher e altri, oltre che per la redazione de “I Fatti Studio sull’impatto del personale femminile in servizio nella Forza armata sullo
Vostri” di Rai 2. È docente nei seminari di Scienze forensi presso la Scuola Militare staff maschile” e specializzato presso il Centro Studi Psicosomatica di Roma,
Nunziatella di Napoli e Direttore scientifico della rivista “NOUS: Scienza e politica indirizzo Gestalt-Analitico. Già docente a contratto della Facoltà di Medicina
nel sociale” (Aracne editrice). e Chirurgia all’Università di Roma “Tor Vergata”, attualmente insegna nei
seminari di Scienze forensi della Scuola militare Nunziatella di Napoli, presidente
Rocco Gumina dell’Associazione “Progetto Vittime”, coordinatore scientifico dell’Unità di
Nato a Caltanissetta nel 1985, insegna Religione nella Diocesi di Palermo. Dopo prevenzione e analisi criminologica e caporedattore della rivista “NOUS: Scienza e
la licenza in Ecclesiologia presso la Facoltà Teologica di Sicilia con una tesi su politica nel sociale” (Aracne editrice).
Dossetti, ha conseguito un master all’Istituto di Studi Bioetici di Palermo – con
cui ora collabora come docente – con uno studio sulla bio-politica di Habermas. È Giovanni Francesco Piccinno
dottorando in Teologia presso la Facoltà Teologica di Sicilia. Dal 2009 al 2011 ha Nato a Nardò (LE) nel 1989, dopo aver conseguito la Laurea in Filosofia a Lecce
presieduto il gruppo FUCI Caltanissetta; dal 2014 è presidente dell’associazione presso l’Università del Salento ha proseguito gli studi filosofici a Firenze e
culturale “A. De Gasperi”. Collabora con l’Ufficio IRC della Diocesi di Palermo e successivamente ha conseguito la Laurea in Scienze Religiose presso l’ISSRM di
pubblica su Ricerche teologiche, Ho Theológos e Bio-ethos, della quale è redattore. Lecce, dove conclude il percorso di studi nell’indirizzo pedagogico-didattico della
Laurea Magistrale con una tesi dal titolo: “Il Messia sconfitto e vivente. Una lettura
Daniele Laganà esegetico-teologica di Mt 26-27”. Da settembre 2018 è Docente IRC della Diocesi di
Nato a Vizzolo Predabissi (MI) nel 1996, ha conseguito la maturità classica presso Albano, attento alle dinamiche didattico-comunicative della Religione Cattolica e
l’Istituto Salesiano Sant’Ambrogio e attualmente studia odontoiatria presso nutre vivo interesse per la Storia delle Origini cristiane e la Teologia Biblica.
l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Prende parte alla dimensione universitaria di
Comunione e Liberazione e al percorso spirituale dei 7 Segni guidato da Don Fabio Filomena Piccolantonio
Rosini; inoltre è rappresentante degli studenti in Consiglio di Corso di Laurea, in Nata a San Giovanni Rotondo (FG) nel 1986, si è laureata in Lettere Moderne a
Consiglio di Facoltà e in Consiglio Pastorale, eletto nella lista di Ateneo Studenti. Ferrara e ha conseguito la specializzazione in Storia Moderna presso l’Università
Ha pubblicato i romanzi “Idillio romantico” (Youcanprint 2013) e “A bocca aperta” di Pisa. Attualmente studia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di
(Youcanprint 2015), nonché ha fondato e dirige la testata studentesca di ispirazione Milano e insegna religione cattolica nelle scuole primarie.
cattolica Nel cuore della realtà.
Christian Alberto Polli
Mattia Lusetti Nato a Monza nel 1989, da sempre vive a Brugherio. Dopo la maturità classica
Nato a Mondovì (CN) nel 1985, inizia gli studi teologici presso lo S.T.I. di Fossano ha frequentato l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ottenendo nel
conseguendo poi il baccellierato in Teologia a Roma (Pontificia Università 2013 la laurea triennale in lettere moderne e nel 2015 la laurea magistrale in
Gregoriana) con un lavoro sull’Incarnazione in Tommaso d’Aquino; prosegue gli Filologia Moderna con una tesi storico-religiosa incentrata sulla visione che
studi filosofici conseguendo la laurea triennale (Università Tor Vergata, Roma) con l’ancora anglicano John Henry Newman aveva dell’ufficio pontificio. Cresciuto
un lavoro sulla Husserl e la licenza in Filosofia (Pontificia Università Gregoriana, nella spiritualità dehoniana, è poeta e studia presso l’Archivio di Stato di Milano.
Roma) con un lavoro sull’etica di Aristotele. Insegna da cinque anni Religione Impegnato nella ricerca storica locale, da due anni insegna Storia d’Italia all’ACU
Cattolica in Licei e Istituti Tecnici a Roma. (Accademia della Cultura Universale). Collabora inoltre attivamente alla redazione
76 Nipoti di Maritain 77

di voci d’ambito storico e umanistico su wikipedia.

Giuseppe Saggese
Nato ad Eboli (SA) nel 1994, dopo il diploma di istruzione superiore a Battipaglia
(SA) ha conseguito la laurea triennale su Huldrych Zwingli e la poi magistrale
presso l’Istituto di Scienze Religiose “San Matteo” di Salerno con la tesi «La
Parola di Dio “velata”. L’occhio mistico della fede: il futuro ecumenismo cattolico-
luterano». È stato membro ed educatore dell’Azione Cattolica presso la Parrocchia
“Sant’Antonio di Padova” di Battipaglia. I suoi interessi principali sono la

nel prossimo numero:


mariologia, la teologia ecumenica, la mistica e il pensiero di Raimon Panikkar.

Antonio Tucci
Nato ad Andria (BT) nel 1985, ha conseguito il diploma di perito all’Istituto
Agrario Riccardo Lotti - Umberto I di Andria; iscrittosi all’Istituto Superiore di
Scienze Religiose “Beato Gregorio X” di Arezzo, si è appassionato allo studio
della spiritualità monastica. È impegnato attivamente nel sociale nell’ambito di Ambito etico/morale:
associazioni di ispirazione cristiana. Anche alla luce degli ultimi sinodi, come ripensare la vergini-
tà consacrata, il celibato dei presbiteri di rito latino e la chia-
Andrea Virga mata universale alla castità, da distinguersi rispetto alla mera
Nato a Casale Monferrato (AL) nel 1987, ha frequentato la Scuola Normale Superiore astinenza sessuale?
di Pisa (2006-2011), laureandosi all’Università di Pisa in Filosofia (2009) e in Storia
e Civiltà (2013), e conseguito il dottorato in Political History presso IMT Lucca. Ambito politico/sociale:
Nel corso degli anni, ha condotto studi e ricerche all’estero in Germania, Francia, Cosa resta del simbolico nell’età post-secolare?
Spagna, Brasile e Cuba. Ha scritto numerosi articoli e saggi per pubblicazioni
cartacee e virtuali, occupandosi prevalentemente di storia delle idee e delle Ambito pastorale/ecclesiale:
ideologie. Attualmente studia Scienze Internazionali presso l’Università di Torino Vivere la sacramentalità oggi nella Chiesa: cosa significa? Come
e collabora con diverse riviste (es. “Diorama Letterario”, “Trasgressioni”) e case
ridarle vitalità e senso?
editrici (NovaEuropa, La Vela).

Piotr Zygulski @piozyg


Nato a Genova nel 1993, dopo la maturità scientifica e la laurea in Economia
all’Università di Genova, ha proseguito gli studi all’Istituto Universitario Sophia
Accettiamo interventi di risposta di massimo 1000 parole da
di Loppiano e all’Università di Perugia, conseguendo due lauree magistrali farci pervenire all’indirizzo inipotidimaritain6@gmail.com en-
rispettivamente in Ontologia Trinitaria e in Filosofia, con una tesi sull’apertura tro il 15 gennaio 2020.
teologica dell’attualismo gentiliano. È dottorando a Sophia sotto la guida dei
teologi Mohammad Ali Shomali e Piero Coda su tematiche escatologiche cristiane
e musulmane. L’ultima sua pubblicazione è “Il battesimo di Gesù” (EDB 2019).
Giornalista pubblicista, è redattore della testata Termometro Politico e dal 2016
dirige Nipoti di Maritain.
pz.senet@hotmail.it
3 78 30
Nipoti di Maritain
nipoti di

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