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INTERROGAZIONE SUL PROGETTO TELERISCALDAMENTO DI NOVARA

Il sottoscritto Luca Zacchero, rappresentante nel Consiglio Comunale di Novara del Movimento
5 Stelle,
ricordato che il 16 giugno 2010 ben 301 cittadini novaresi hanno presentato al Consiglio Comunale
di Novara una richiesta tesa al riesame della costruenda rete di teleriscaldamento della nostra citt,
richiesta redatta ai sensi dellart. 43 dello Statuto del Comune di Novara (vds. All. 1).
ricordato ancora che il 29 marzo 2011 il Consiglio Comunale, pur condividendo in parte le indicazioni dei firmatari, si asteneva (per ragioni tecnico-regolamentari) sulla precitata proposta ed approvava allunanimit un ODG, che soddisfaceva in parte le richieste formulate dai 301 cittadini
(vds. All. 2).
considerato che il precitato ODG impegnava la Giunta su alcuni aspetti certamente rilevanti nel processo di costruzione della rete di teleriscaldamento (riesame tecnico, contrattuale ed economico finanziario del progetto, integrazione della convenzione tra Comune e ditta proponente con schemi
contrattuali esplicativi dell'offerta commerciale del servizio teleriscaldamento all'utenza privata,
ecc.) ma non soddisfaceva affatto le aspettative dei firmatari per i seguenti motivi principali:
1) Il progetto di bruciare gas metano per riscaldare una parte della citt nacque quando a Novara
si presentava il problema di sostituire le vecchie caldaie a gasolio con quelle molto meno
inquinanti a metano. Ormai sono passati molti anni e molte cose sono avvenute nel frattempo
sia dal punto di vista tecnico che normativo. Pu il Comune di Novara impegnarsi per 41
anni( a partire dalla data di entrata in funzione della nuova centrale) a far utilizzare gas metano dallASM SpA in sostituzione di caldaie condominiali che da alcuni anni stanno bruciando questo stesso tipo di combustibile fossile e che ci auguriamo possa essere sostituito negli
anni a venire da altre fonti energetiche meno inquinanti ?
Il progetto dellASM nasce vecchio, obsoleto ed anche in parte bugiardo (limpianto di
teleriscaldamento che dovrebbe nascere a Novara non un impianto di cogenerazione dal
momento che il testo del progetto ripetutamente si fregia di questo termine).
Qualora tale progetto fosse realizzato, avremmo, purtroppo per i cittadini di Novara, un duplice risultato negativo: probabile maggiore inquinamento rispetto a quanto si registra oggi
e la preclusione a qualsiasi sviluppo di sistemi energetici di tipo alternativo ed alluso di
energie rinnovabili.
2) La rete di teleriscaldamento prevede la posa di 25 km di tubazioni per la mandata ed il ritorno dellacqua calda. Lo sconquasso che ne deriver alla citt per un tempo infinito( ne abbiamo avuto un assaggio con la posa di soli 500 mt. di tubazioni in via Generali), il disagio
per i cittadini ed i costi per la collettivit (tra laltro le inevitabili, accidentali rotture di cavi
sotterranei, fogne, rete idrica, telefonica ecc., sono da contratto a carico del Comune) non
giustificano la realizzazione di una inutile rete di teleriscaldamento ancorch finanziata da
una ditta privata.
3) Il contratto redatto dal Comune con la ditta proponente il project financing presenta aspetti
davvero poco chiari e penalizzanti per la nostra collettivit (vds. in particolare art. 5 ed art.
22, terzultimo capoverso). C da chiedersi davvero come sia stato possibile accettare condizioni-capestro cos marcatamente anomale.

sottolineando, ad integrazione delle sopracitate considerazioni, alcune altre strane atipicit:


1) lassenza di confronto del progetto in oggetto con possibili soluzioni alternative, basate sul
risparmio energetico, sull'efficienza energetica e sull'utilizzo di energie rinnovabili;
2) l'assenza di valutazione integrata ambientale per la rete di distribuzione dell'acqua calda,
necessaria per impianti maggiori di 20 km;
3) l'attribuzione impropria alla ditta proponente di incentivi pubblici destinati all' uso di energie rinnovabili;
4) lesecuzione di parti di impianto (vds. linstallazione di tubazioni sotterranee in via Generali) prima dell'approvazione da parte del Comune del progetto definitivo e del progetto esecutivo dell'impianto, questo in spregio allart. 15 della convenzione tra Comune e ditta proponente;
5) la validazione tecnica del progetto, che tra l' altro ci risulta essere non ancora pervenuta,
affidata ad una ditta terza ma pagata dalla ditta proponente (sic!)

chiede a Sindaco e Giunta di


valutare se sia ancora il caso di portare avanti questo progetto o se non sia molto meglio per la nostra citt cancellarne lesecuzione.
In ogni caso invita, affinch il progetto Teleriscaldamento di Novara sia la pi presto discusso
dalla nuova Consulta Comunale per l'Ambiente, interessata, secondo il citato ODG, al riesame del
progetto in oggetto.

Luca Zacchero, Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle


Novara, 20 giugno 2012

N.2 ALLEGATI

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