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Monitoraggio ambiente marino costiero

Ultimo aggiornamento
Martedì, 12 Gennaio 2016

Tutti i corpi idrici, acque marine comprese, devono raggiungere un buono stato ambientale. Questo è uno degli obiettivi previsti dalla
normativa europea sulle acque (direttiva 2000/60/CE, recepita con il D.Lgs. 152/06). Il monitoraggio fornisce un quadro complessivo dello
stato ecologico e chimico dell’ambiente marino costiero e permette di classificare i corpi idrici per poterne verificare l’effettivo stato. In
seguito ai risultati del monitoraggio, le autorità competenti (distretto idrografico e Regione) adottano i provvedimenti necessari per il
mantenimento o il raggiungimento di un buono/elevato stato ambientale tramite il piano di gestione e il piano di tutela, in integrazione e
coerenza con le acque di transizione, le acque interne superficiali, le acque interne sotterranee.
La fascia costiera ligure indagata con il monitoraggio si estende fino a 3 km dalla costa e comunque entro la batimetrica dei 50 m e si
articola in 26 aree (corpi idrici), individuati da ARPAL e Regione Liguria in base alle indicazioni del D.M. 131/08 e considerando
prevalentemente i seguenti fattori (disponibili come informazioni GIS presso il Sistema Cartografico Regionale):

 morfologia della costa (tipologie costiere e unità fisiografiche);


 presenza e tipologia delle fanerogame marine;
 bacini idrografici;
 principali fattori di pressione insistenti sulla fascia costiera, sia di tipo puntuale (scarichi, condotte, porti) che diffuso (uso del suolo);
 zonazioni già esistenti: aree marine protette, tratti di balneazione, aree destinate alla molluschicoltura.
I corpi idrici marini costieri oggetto del monitoraggio
Il D.M. 131/08 fornisce inoltre le indicazioni tecniche su come “tipizzare” i corpi idrici: dal punto di vista geomorfologico e idrologico solo
il corpo idrico “Foce Magra”, al confine conla Toscana, ha le caratteristiche di “pianura alluvionale” con “media stabilità della colonna
d’acqua” (ovvero piuttosto influenzato da un fiume), tutti gli altri sono definiti come “rilievi montuosi” non influenzati da corsi d’acqua.

ARPAL effettua il monitoraggio dell’ambiente marino costiero ligure dal 2001.

In ogni corpo idrico sono posizionate le stazioni di misura e di campionamento di acque, sedimento, fitoplancton, macroinvertebrati e, dove
presenti, macroalghe delle coste rocciose e Posidonia oceanica, per un totale di più di 180 punti di campionamento.

Elementi FISICO-
FITO MACRO MACRO
CORPO IDRICO CHIMICI IDRO POSIDONIA
PLANCTON ALGHE INVERTEBRATI
MORFOLOGICI

1 Capo Mortola X X X X X
2 Ventimiglia-Bordighera X X X

3 Sanremo X X X X

4 Santo Stefano al mare X X X X X

5 Imperia X X X X

6 Diano Marina - Andora X X X X X

7 Laigueglia-Albenga X X X X X

8 Ceriale-Finale X X X X

9 Noli-Bergeggi X X X X X

10 Vado Ligure X X X

11 Savona X X X X X

12 Varazze-Arenzano X X X X X

13 Genova Voltri X X X X

14 Genova Polcevera X X X

15 Genova Bisagno X X X

16 Genova - Camogli X X X X X

17 Portofino X X X X

18 Portofino-Zoagli X X X X X

19 Chiavari - Sestri Levante X X X


20 Sestri Levante - Riva Trigoso X X X X X

21 Moneglia-Levanto X X X X X

22 Punta Mesco X X X X X

23 Cinque Terre X X X X

24 Portovenere X X X X

25 Golfo la Spezia X X X

26 Foce Magra X X X

Elementi di qualità ricercati in ciascuna area.


Nella tabella successiva si riportano le frequenze di campionamento nell’arco di un anno.

ELEMENTI DI QUALITÀ FREQUENZA DI CAMPIONAMENTO/ANNO

BIOLOGICI

Fitoplancton 6 volte

Fanerogame (Posidonia oceanica) 1 volta*

Macroalghe 1 volta*

Macroinvertebrati 2 volte*

IDROMORFOLOGICI

Profondità 1 volta e in coincidenza del campionamento degli elementi biologici


e caratteristiche granulometriche Macroinvertebrati bentonici e Fanerogame
FISICO-CHIMICI E CHIMICI

Condizioni termiche

Ossigenazione

Salinità
Bimestrale e comunque in coincidenza del campionamento del fitoplancton
Stato di acidificazione

Stato dei nutrienti

Trasparenza

Sostanze inquinanti Mensile/bimestrale in colonna d’acqua e annuale in sedimenti

*Le macroalghe,la Posidoniaoceanica e i macroinvertebrati bentonici sono campionati con un “monitoraggio stratificato”, ovvero ogni anno
sono campionate alcune stazioni sino a ricoprire il set intero nell’arco di tre anni; tutti gli altri elementi di qualità sono invece indagati in
tutti i corpi idrici ogni anno.
Alcuni corpi idrici, dal 2001 al 2009, sono stati oggetto di un monitoraggio di interesse nazionale, promosso dal ministero dell’Ambiente in
tutte le Regioni di Italia: su di essi è disponibile un set di dati più ampio, disponibile sul sito http://www.sidimar.tutelamare.it/ oltre che
su www.ambienteinliguria.it come per il resto della rete.

Questo descritto è il monitoraggio “di routine”. Qualora si riscontrassero situazioni impreviste o senza chiara individuazione di cause a
superamenti di standard di qualità ambientale ARPAL effettua degli appositi monitoraggi di indagine concordati con Regione Liguria.

Per approfondimenti:

 Un po’ di storia: il monitoraggio dal 2001 al 2007


 Individuazione e tipizzazione dei corpi idrici (D.G.R. 430/09)
 Schede monografiche dei 26 corpi idrici (inserite nel piano di gestione)
 Relazione sul monitoraggio 2003-2008 (inserita nel piano di tutela)
 Relazione sui siti di interesse ministeriale 2008-2009
 Relazione sull'attività di monitoraggio nel periodo 2008-2009
 Indice
 Bibliografia
 Capitoli 1-2-3
 Da capitolo 4.1 a 4.2.2
 Da capitolo 4.2.3 a 4.2.4
 Capitolo 4.2.5
 Capitolo 4.2.6
 Capitolo 4.3
 Capitolo 4.4 (revisione 2015)
 Capitolo 4.5
 Capitolo 4.6
 Capitolo 4.7
 Capitolo 5

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