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UN PROGETTO PER LA
TOPOGRAFIA DI ATENE
LIMPEGNO DELLA SCUOLA
ARCHEOLOGICA ITALIANA DI ATENE
DI
EMANUELE GRECO*
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RITORNO AD ATENE
STRADE, MONUMENTI, ABITAZIONI
TRA STORIA SOCIALE, POLITICA E RELIGIOSA
DALLE ORIGINI AL III SECOLO D.C.
LAcropoli: da manifesto delle vittorie
sulla barbaritas ad area archeologica
di Maria Chiara Monaco*
ellimmaginario collettivo lAcropoli di
Atene sta per Pericle, per Fidia, per il Partenone. La rocca come specchio dellet
classica, come glorificazione marmorea di Atene vincitrice sui Persiani, come massima espressione artistica di
quellimpero che, nel V secolo a.C., vide la citt padrona dellEgeo. Ma non questa, unaltra la storia che
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unAmazzonomachia, una battaglia tra Greci e Persiani (Maratona) e una Galatomachia. La vittoria degli
Attalidi contro i barbari Galati assurta quindi al rango
delle vittorie sui Persiani e lAcropoli tutta, ma in particolare il Partenone e la sua fronte principale, divenuti il punto di riferimento universale e il catalizzatore
dei trionfi dellOccidente sullOriente, della civilt
sulla barbarie. Ecco allora perch, dopo le distruzioni e
i saccheggi sillani, lunica significativa addizione
monumentale di et romana, ancora una volta,
davanti alla fronte orientale del Partenone. Si tratta di
un piccolo monopteros dedicato dal demos alla dea
Roma e a Cesare Sebastos creato probabilmente nel 19
a.C. quando Augusto, rientrato dallOriente, dopo il
successo diplomatico che gli frutt la restituzione delle insegne cadute in mano ai Parti, visit Atene per la
terza volta. Sono numerose le nuove dediche (tra queste, accanto al Piccolo Donario, le statue di Marco
Antonio e di Cleopatra) e i riutilizzi delle basi. I pilastri attalidi furono ridedicati, luno a Marco Agrippa,
laltro probabilmente ad Augusto. Non basta. ancora
sullarchitrave della facciata orientale del Partenone che
un notabile filoromano, nonch gran sacerdote del culto imperiale, fece incidere unepigrafe per Nerone in
lotta contro i Parti. Non meno ostentato il favore concesso ad Adriano, filelleno per eccellenza, che, in quanto rifondatore e protettore della citt, ebbe il privilegio
di vedere una sua immagine presso la cella del tempio.
Pur non scemando la fama della rocca, tale file rouge si
interruppe bruscamente a partire dal III secolo d.C.
Sar ora la barbaritas ad avere spesso la meglio e la
valenza militare dellAcropoli torner prepotente alla
ribalta. A seguito del, pur controverso, sacco degli Eruli (267 d.C.) la rocca fu inglobata entro una ben pi
ristretta cortina difensiva comprendente la sola parte
settentrionale della citt e se ne rafforz laccesso con
la cd. Porta Beul. Nel secolo successivo ai Visigoti di
Alarico si deve probabilmente lincendio che distrusse
il nucleo centrale del Partenone arrecando gravi danni
alla Parthenos. I restauri compresero una nuova copertura del solo nucleo centrale del tempio, la creazione
di una, ben pi modesta, immagine della dea e di una
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nuova peristasi della cella. Quando Giustiniano, a causa delle persistenti minacce barbariche, decise di
rinforzare i bastioni dellAcropoli, la sua delibera del
529 d.C. era gi in atto. Con lintento di porre termine alle dottrine che distoglievano dalla religione cristiana sanc la definitiva chiusura delle scuole filosofiche e dei templi cittadini. Non fece eccezione il Partenone che, gi spogliato del simulacro della dea, fu
trasformato in chiesa dedicata alla Madre di Dio.
Nonostante gli indispensabili adattamenti, il nuovo
edificio di culto ne lasci comunque inalterata la struttura. Presto anche lEretteo e parte dei Propilei furono convertiti in chiese. Nel 1204 i Franchi, impossessatisi della citt, fortificarono i Propilei con poderosi
bastioni difensivi. Consistenti segni di attivit edilizia
si registrano tra il 1388 e il 1456, quando gli Acciaiuoli, potenti mercanti e banchieri fiorentini, si impadronirono di Atene. LAcropoli assunse allora laspetto di
rocca medievale fortificata, i Propilei furono trasformati nella loro residenza, la cd.Torre Franca ne occup
lala meridionale e lEretteo divenne sede vescovile.
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In alto: Veduta dellAcropoli e dei Propilei dalla Pnice (da SATAA 1.1)
In basso: Plastico ricostruttivo dei Propilei trasformati nella residenza degli Acciaiuoli
A pag. 25: Pianta dellAcropoli di Atene (da SATAA 1.1. arch. O. Voza)
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