Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
da pag. 10
19-DIC-2014
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
da pag. 10
19-DIC-2014
Lettori: n.d.
Diffusione: n.d.
da pag. 9
e-mail: cronaca.ve@nuovavenezia.it
Venezia
VENEZIACastello,5653
Centralino:Tel.041/24.03.111
Fax: 041/52.11.007
20
Abbonamenti: 800.420.330
Pubblicit: 041/396.981
VERSO LO SFORAMENTO
Appello a Napolitano e Renzi
Cambiare il Patto per Venezia
I CONTI DI CA FARSETTI
di Gianni Favarato
Anche questanno la vigilia delle feste natalizie tormentata
dalla drammatica situazione
del bilancio del Comune di Venezia, paralizzato da 700 milioni di euro di tagli realizzati negli
ultimi sette anni e dalle ferree e
indiscriminate regole del Patto
di Stabilt. Stavolta per la situazione talmente disperata
da aver spinto tutte le forze sociali veneziane, dagli industriali, ai commercianti e artigiani,
fino ai sindacati dei lavoratori, a
sottoscrivere un appello per
cambiare subito il Patto di stabilit per Venezia al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al premier Matteo
Renzi, ai parlamentari e alle forze politiche veneziane. Lappello, promosso dalla Fondazione
Gianni Pellicani e presentato in
municipio a Mestre, stato sottoscritto dalla confederazione e
dai sindacati del pubblico impiego di Cgil, Cisl, Uil; da Confindustria Venezia; dalla Camera di Commercio veneziana;
dallAepe (Associazione esercenti pubblici esercizi che aderisce a Confcommercio e Fipe)
di Venezia; dalla Cgia di Mestre;
da Confesercenti e Confcommercio di Venezia ; Confartigianato veneziana; dallAssociazione Veneziana Albergatori (Ava);
Apindustria Venezia; Cna (Confederazione nazionale artigiani) del centro storico, Mestre e
Marghera.
C un vasto schieramento
di forze sociali che non chiede
interventi assistenziali o trattamenti di favore per Venezia,
ha spiegato ieri, a nome dei firmatari, il segretario della Fondazione, Nicola Pellicani.
Quello che si chiede, con urgenza, un trattamento equo
del Governo alla nostra citt
che continua a subire un carico
fiscale e tagli al bilancio nella
stessa proporzione di dieci anni
fa, quando il Casin e la Legge
Speciale ancora garantivano
delle entrate finanziarie che da
anni il Comune non ha pi a disposizione. Se questo ingiusto
trattamento da parte del Governo non verr corretto al pi presto in modo strutturale, ci saranno seri e gravi problemi per
la prossima amministrazione
comunale che sar scelta dai
cittadini nella primavera prossima.
Nellaccorato appello si affer-
Fondazione Pellicani, categorie economiche e sociali della citt chiedono un aiuto al governo
Troppi tagli e pressione fiscale, Roma intervenga subito. Pochi soldi da Legge Speciale e Casin
Secondo la Cgia tra il 2011 e il 2014
ogni residente ha perso 246 euro di risorse
Al netto dei fondi della Legge Speciale che ormai da anni non ci sono
pi, Venezia in cima alla lista dei comuni italiani capoluogo di
regione pi colpiti dai tagli di risorse dello Stato che nel 2010 sono
state di ben il 66%, al netto dei proventi del Casin municipale (104
milioni di euro incassati); seguono Milano (con un 63% di tagli di
risorse statali), Campobasso, Ancona, Cagliari, Perugia e, al sesto
posto, Roma con tagli che si sono fermati sulla soglia del 48%. Tutto
ci malgrado Venezia non abbia meno importanza - dal punto di
vista del prodotto interno lordo derivante dal turismo - della
capitale dItalia o di una citt darte come Firenze che ha subto tagli
di risorse pari al 43% del suo bilancio. Ci significa come ha
spiegato Paolo Zabeo della Cgil di Mestre che ha elaborato i dati del
Centro Studi Sintesi e del Sole 24 ore che, in seguito a questi tagli
dei trasferimenti di risorse, tra il 2011 e il 2014 il Comune di Venezia
ha perso 63 milioni di euro di entrate, pari a 246 euro per ogni
cittadino residente nel territorio comunale. A fronte di questo
trattamento non certo di favore per Venezia, la nostra citt
seconda solo a Milano per quanto riguarda le sue entrate tributarie.
Il Comune di Milano, nello specifico, ha raccolto tributi nel 2013 pari
a 905 euro per abitante, segue il comune di Venezia con 853 euro,
suddivisi tra Imu (273 euro), addizionale Irpef (107 euro), asporto
rifiuti (364) e, infine, 107 euro pro capite per la riscossione di tributi
minori come la tassa di occupazione del suolo pubblico, la tassa
sulla pubblicit e le pubbliche affissioni e limposta di soggiorno.
e occupazionali, di Gianfranco
Bettin che ha proposto uno
sciopero generale di Venezia
per liberarla dal Patto di Stabilit e Claudio Scarpa che ha ricordato che sugli albergatori veneziani gravano un aumento del
30% in pi di costi, la maggior
tassazione dItalia e il fardello
te. Il piano relativo al 2016 infine prevede 13 nuove assunzioni, con altri quattro posti di assistente sociale, altrettanti di
collaboratore amministrativo,
tre di educatore di scuola materna e due che fanno riferimento alla direzione amministrativa.
Per il Comune nel 2014 la
percentuale della spesa del
personale sullintera spesa corrente dellAmministrazione
di circa il 24 per cento e secondo lanalisi del commissario
non sussistono presso il Comune di Venezia situazioni di
eccedenza di personale o di
personale in soprannumero,
con un totale di circa 3.100 dipendenti. Ovviamente anche
il piano delle prossime assunzioni resta comunque legato al
rispetto del Patto di Stabilit
da parte dellAmministrazione. Se quello di questanno dovesse essere sforato ne scaturirebbe infatti anche un blocco
delle assunzioni tra le misure
di penalizzazione, a meno di
misure di mitigazione sul personale che dovessero scaturire
da decisioni del Governo, come avvenuto dopo lo sforamento del Patto dello scorso
anno.
soldi versati. Se poi la Direzione Regionale per i Beni Culturali non dovesse a sua volta
concedere lautorizzazione a
vendere Villa Hriot prima della fine dellanno - come ormai molto probabile - il Comune e il compratore sottoscriveranno un contratto preliminare di compravendita da perfezionare nel frattempo, ma incassando comunque, nel frattempo tutto la somma pattuita
per lalienazione.
La Variante approvata ad
hoc dal Comune per vendere
Villa Hriot prevede leliminazione dello standard di attrezzature di interesse comune e
inserisce tra le altre quella di
attrezzature ricettive che consentirebbe in teoria anche la
trasformazione di Villa Hriot
in un albergo.
Lo stesso Zappalorto aveva
Il decreto Milleproroghe
per salvare i comunali
la strada individuata per attenuare gli effetti dello sforamento del Patto
Luned incontro a Roma del commissario Zappalorto con il sottosegretario Delrio
di Enrico Tantucci
Comuni. In caso contrario, riteniamo che Venezia andr incontro a una drammatica crisi
che bisogna scongiurare, creando le condizioni per rigenerare
la citt. Ma bisogna agire subito, in questi giorni, in queste
ore.
RIPRODUZIONE RISERVATA
ro, invece - come gi avvenuto anche nel corso di questanno - le altre penalizzazioni previste dallo sforamento del Patto di Stabilit, a cominciare da
un altro robusto taglio di almeno 17 milioni di euro ai trasferimenti statali per Venezia,
che riproporrebbero i problemi di bilancio risolti in questi
mesi con enormi difficolt da
Zappalorto.
Non era possibile comun-
non aver esentato dal pagamento dellimposta alcuni edifici dedicati al culto religioso,
come le sinagoghe.
Il Comune, invece, insisteva
nella sue ragioni opponendosi
in giudizio. La Commissione
Tributaria Provinciale di Venezia riteneva legittima la richiesta del Comune per i tempi in
cui era stata inviata, ma accoglieva invece in pieno le eccezioni di merito della Comunit
ritenendo che parte degli immobili, essendo edifici religiosi, dovessero essere esentati
dal pagamento dellIci.
Ma il Comune - con il com-
que inserire alcun provvedimento che mitigasse per venezia lo sforamento del Patto,
nella Legge di stabilit che viene ora approvata, ha spiegato
anche ieri il sottosegretario Baretta, anche perch il Comune tecnicamente non ha ancora sforato. E gli altri emendamenti presentati legati al rifinanziamento della Legge Speciale per i prossimi tre anni,
partirebbero dal 2015, e non
avrebbero comunque aiutato
il Comune a evitare lo sforamento. Il Governo pu in teoria intervenire anche in altro
modo, ed proprio quello che
cercheremo di accertare nella
riunione che avremo luned a
Palazzo Chigi con Delrio.
Lemendamento presentato dal senatore Felice Casson e
da altri parlamentari del Pd
prevederebbe 50 milioni di
Legge Speciale stanziati a favore di Venezia per i prossimi tre
anni.
Escludo che possa essere
recepito allinterno del decreto Milleproroghe, commenta
Casson, ma vedremo nei
prossi mesi se ci sar modo di
riproporlo in Parlamento. Sono dunque giorni e ore febbrile questi a Ca Farsetti, con
Zappalorto che resta comunque impegnato almeno a provare a portare a termine le altre operazioni impostate per
evitare lo sforamento del Patto
di Stabilit del 2014. Ormai
praticamente impossibile - dopo leclissarsi della Cassa Depositi e Prestiti - la vendita di
Palazzo Diedo e Palazzo Gradenigo da cui il Comune si
aspetterebbe non meno di 22
milioni di euro. Si sapr solo il
29 - come riferiamo a parte - se
Zappalorto riuscir effettivamente a vendere Villa Hriot,
ma anche qui le probabilit sono poche. Resta ancora in piedi e dovrebbe invece concludersi positivamente loperazione per la rinuncia alluso
pubblico sulle Procurate Vecchie da parte del Comune e a
favore delle Assicurazioni Generali, proprietarie del complesso monumentale, che potrebbe portare in dote diversi
milioni di euro. Ma intanto si
naviga a vista.