il primo Natale che passo con voi a Ronago: oramai mi sono
ambientato nella nuova comunit parrocchiale e mi sembra di esservi gi da tanto tempo. Le cose da fare sono sempre tante per cui non c' neanche il tempo di ricordare amici, tradizioni, momenti belli del passato. In questi mesi ho cercato di avvicinare pi persone possibili, di conoscere la situazione della comunit, ma ogni giorno che passa me rendo conto che ho sempre tanto da imparare e che le cose da fare o da continuare insieme sono molte. Pensando a Ges, il figlio di Dio che si fa uomo nel Natale,-non posso non pregare che mi aiuti a sentirmi sempre pi inserito in mezzo a voi, uomo tra gli uomini, fratello tra i fratelli, per svolgere con umilt e. con generosit la missione a cui Dio mi ha chiamato. Ma mi viene anche spontanea una preghiera per tutti voi, perch, rinnovati dalla grazia del Dio-con-noi, possiate coltivare dentro di voi e diffondere nelle vostre case, nei vostri posti di lavoro, nette vostre scuole, amicizia, gioia, pace e comprensione. un semplice augurio che faccio per questo Natale e per l'anno nuovo: vorrei che giungesse con tanta cordialit a tutti, in modo particolare alle persone anziane, e agli ammalati, a chi vive lontano dalla propria famiglia, a chi si sente angustiato e solo, perch guardi con pi fiducia e con pi Serenit al domani. 2 Natale 81 di Simona F. "Il Natale si avvicina a grandi passi ed gi nellaria.....", questa considerazione mi porta alla mente un turbine di pensieri su ci che il Natale oggi e ci che era ieri. Io trovo che il Natale oggi abbia perso il suo valore, la sua poesia e ci siamo forse un po dimenticati del grande messaggio damore che Ges attraverso lAvvento ci rinnova ogni anno ormai da 1981 anni! Ho sentito spesso i miei nonni e gli anziani in genere e anche i miei genitori dire che oggi al Natale non si fa pi tanta festa come una volta, che oggi i bambini e non solo i bambini non sono mai contenti e che invece a loro "bastavano i mandarini e le spagnolette che portava Ges Bambino per essere felici come una pasqua". Tutto ci ha un fondo di verit abbastanza evidente e questa insoddisfazione generale credo sia dovuta a questa societ del consumismo che ci ha abituati allabbondanza, infatti oggi non si deve aspettare il Natale per mangiare bene perch si mangia bene ogni giorno e nel cuore della gente si ha spesso loccasione di constatare linsoddisfazione e il vuoto che la perdita di tanti valori ha lasciato creando intorno a noi un clima di superficialit. Il Natale ho limpressione che si consumi prima del 25 dicembre perch Natale diventato la corsa sfrenata della gente che va e viene dai negozi per fare acquisti vari e che tanto si affanna, ma poi quando finalmente il giorno tanto atteso arriva eccoci qui con un pugno di mosche in mano, ecco un avvenimento bellissimo, un giorno che dovrebbe essere fatto di felicit, di gioia e di amore reciproco sciuparsi e la gente esprimere sempre pi questa sua insoddisfazione, perch? Forse perch stiamo cercando qualcosa di cui sentiamo la mancanza qualcosa che abbiamo perso e ogni Natale ci aspettiamo che succeda qualcosa di diverso, perch ogni anno vorremmo che fosse un Natale da ricordare! Che cosa ci manca, perch questa manifesta scontentezza della gente che cresce ogni giorno anche nella vita di sempre? Vorrei che la gente che tanto si affanna per conquistare chiss cosa e corre, corre frenetica per le strade divisa tra il lavoro e i problemi di tutti i giorni, che vuole guadagnare e arrivare in alto senza farsi troppi scrupoli e schiacciando chi gli accanto si fermasse un momento e pensasse perch nonostante il benessere e la vita agiata non si contenti! Piano, piano abbiamo eliminato intorno a troppe cose quellalone di sentimento, di poesia, di gioia rendendole troppo razionali, ma abbiamo perso soprattutto la dimensione delluomo che non una macchina, che possiede un cuore e unanima che ci siamo forse dimenticati di usare. Quando si . giovani come sono io, come lo sono tanti giovani intorno a noi oggi, si parte con un carico di speranze, di sentimenti, di gioia di fare, di donare, di amare per un mondo pi pulito, si critica questa societ, ma purtroppo si finisce quasi sempre per lasciarsi travolgere come tutti nei suoi ingranaggi inesorabilmente! Tanto si parla di pace ultimamente e noi tutti ci chiediamo cosa possiamo fare noi per la pace nel mondo? Credo sia giunto ormai il tempo di fermarsi, di ritrovare se stessi, di ritrovare la dimensione delluomo che Dio ha voluto al centro di tutte le cose, luomo che piano piano sta diventando lartefice di questa nostra lenta distruzione, la pace possiamo, se vogliamo, cominciare a costruirla partendo dal nostro piccolo, imparando a rispettare il nostro prossimo e ad amarlo: gli anziani che hanno gi vissuto e che forse a volte vedono pi al di l di noi, i genitori perch "il mestiere del genitore" non facile e hanno bisogno dellaiuto di noi figli, i giovani che hanno bisogno di credere in nuovi ideali, i bambini e tutti quanti. Dovremmo ricordarci anche dei fiori, del sole, del cielo, del mare, degli animali, e di tutte quelle cose belle che il Signore ha voluto donarci perch guardandole e rispettandole ci aiutassero a vivere e ci rendessero felici e che noi stiamo distruggendo. Con un po di fatica e di impegno, forse questo potrebbe essere il "NATALE DIVERSO", in onore della pace che stavamo aspettando e sarebbe bello che durante lanno nuovo tutti facessimo qualcosa per cominciare a costruirla "questa pace tanto desiderata" per un mondo pi pulito e vero. Questo il mio augurio per un Natale Nuovo che sia linizio di un cammino di rinascita! 3 fai da te: i biscotti di Natale di Wanda B.r Si avvicina il Natale, e penso che sia bello dedicare qualche momento dei preparativi che servono a creare l'atmosfera natalizia, a rendere pi bella, pi accogliente, pi "calda" la nostra casa, anche alla cucina ed in particolare ai biscotti. un modo non prefabbricato per dire il nostro affetto a chi ci sta vicino, ma che contribuisce in modo notevole, a dire con semplicit e soprattutto con amore ''Buon Natale". Certo ci vogliono, oltre agli altri indispensabili ingredienti, anche un po' di tempo, pazienza ed impegno, ma i risultati compenseranno largamente gli sforzi anche perch non mai tempo sprecato quello che dedichiamo a rendere felici gli altri. In fondo c' molto pi cuore in questo pur semplice dono che in un qualsiasi costoso acquisto. Per chi ha bambini anche un'occasione di pi per comunicare loro la gioia di fare qualcosa insieme: un modo di occuparsi di loro in maniera diversa con cose semplici che li riempiono di gioia e che vi facciano sentire vicini in momenti di "lavoro" che apprezzeranno tantissimo: un'idea per trasformare la cucina nel laboratorio della fantasia cos che farina, zucchero, uova, burro, etc. prendono forma e diventano piccoli animali, fiori, campane, stelle, belli da vedere e buoni da mangiare. I bambini vi saranno grati per questo modo di stare insieme: per loro sar come un gioco ritagliare le varie forme nella pasta; a proposito, esistono in commercio varie formine per biscotti oppure potrete lavorare di fantasia visto che si possono creare biscotti di tutte le forme: provate ad inventarne facendovi aiutare dai vostri bambini. Mi permetto suggerirvi un insolito albero di Natale che piacer molto a tutti i piccoli ed anche ai grandi: appendete all'albero i vostri biscotti variamente decorati con tanti nastrini di vari colori, l'effetto sar sorprendente! BISCOTTI ALLE NOCCIOLE. OCCORRE NTE: 250 gr. di nocciole tritate 250 gr. di zucchero 1 bustina di zucchero vanigliato 4 albumi d'uovo PREPARAZIONE: Montare a neve i 4 albumi, incorporare lo zucchero, le nocciole macinate e una bustina di di zucchero vanigliato. Formare delle palline e lasciarle riposare al fresco. Prima di infornare guarnire con una nocciola. Nel forno precedentemente riscaldato a bassa temperatura, lasciate i biscotti per 3/4 d'ora. MILANESI. OCCORRENTE: 500 gr. di farina 1 pizzico di sale 250 gr. d burro o margarina 250 gr. di zucchero 3 uova lavorate a schiuma scorza di limone grattugiata PREPARAZIONE: Mescolare gli ingredienti ed incorporare la farina setacciata, impastare e stendere con il matterello (spessore 3/4 mm). Lasciare riposare al fresco, tagliare con le formine e pennellare con tuorlo d'uovo. COTTURA: Circa dieci minuti in forno precedentemente riscaldato a 200 gradi, disporre i biscotti su lastra imburrata a met altezza. 4 ORE OTTO e MEZZA (2O,30) una raccolta di tante parole dette da un pap accanto al letto dei suoi bambini. Perch "otto e mezza"? Perch, specialmente nelle lunghe ore dinverno, il momento in cui mezza ora pi o meno, i bambini vanno a nanna e, appena sotto le coperte, piace loro ascoltare qualcuno che racconta, quasi per conservare durante la notte silenziosa e buia leco della voce amica e la tenue luce del volto di colui che parla. - 1 - LA STORIA PI CORTA Un pap, una sera in cui rimasto a casa a sorvegliare i bambini, si messo nei guai. "Su bravi a letto, che poi vi racconto una bella storia!"...disse. E cos i bambini vanno buoni, buoni a dormire. Sembrano proprio degli angioletti quando sono li quieti, quieti ad aspettare questa, grande cosa che la "Storia". "Dunque" inizia pap "per la racconto corta .......Un attimo di riflessione e poi comincia a raccontare...... Ma la storia talmente corta che, aperta la bocca e detto "Ahh", gi finita. I bambini sono un pianto solo. "Tu pap non sei neanche capace di raccontarci una storia; non sei un bravo pap......". Le lacrime continuano, per un po, poi tutto si quieta in un sonno profondo. II pap ripensa a quanto accaduto. Gli fa male lo scontento dei suoi bambini e cos il mattino dopo esce di buonora. inverno, fa freddo, ma non importa; passeggiare fa bene e talvolta nascono delle idee geniali. Passando davanti allUniversit pensa dentro di s: "Qui insegnano molte cose; certamente anche le storie per i bambini! e cos entra. Ci sta tutto il giorno ad ascoltare professoroni barbuti, coi capelli bianchi e senza; sono fiumi di parole, ma alla sera ritorna a casa tutto contento. Sulla via del ritorno, passando per il parco, vede una vecchina avvolta in un povero scialle che, seduta su di una panchina, si lamenta tutta infreddolita. "Cosa fate qui, buona donna?" le dice avvicinandosi; "non avete una casa dove stare con questo freddo?" "Veramente la casa ce lho," risponde sommessamente la donna, ma come se non lavessi perch ho finito la legna per scaldarla e cos dentro fa ormai pi freddo che fuori .....; e 5 come posso procurarmi la legna?... sono vecchia, stanca e per di pi non ho un soldo per comprarla!" Il pap resta senza parole .... Pensa alla sua casa calda ed accogliente, ed al freddo di una stanza senza riscaldamento . Si china, prende sottobraccio la donna, e con decisione savvia verso casa. Per questa notte dormir da me.... poi vedremo"....... e cos, senza nemmeno avere il tempo per replicare, la vecchina si trova davanti ad un buon piatto di minestra fumante. Arriva il momento della Buonanotte ai bambini. II papa vorrebbe quasi schivarlo (la paura della storia), ma non pu. Allora il pi piccolo da sotto le coperte chiede in tono quasi scherzoso: "ce la racconti., una stooria .. corta, corta . Punto sul vivo, il papa non pu tirarsi indietro. Si siede vicino al. letto ed inizia a raccontare di strane formule matematiche, di leggi di fisica ed astronomia......, ma non va avanti molto: strilli ed urli di protesta riempiono la camera...... Evidentemente la storia non piaciuta! Sconsolato, si rifugia davanti ai televisore e, dopo un po
, con grande meraviglia saccorge di un
silenzio strano, quasi sacro- In punta di piedi savvicina alla cameretta e nota la vecchina che, con voce dolce e persuasiva, sta raccontando una fiaba che finisce solo quando i bambini sono vinti dal sonno. Al papa tutto sembra un sogno: quanto accaduto quella sera e quanto accadr nei giorni e nelle sere seguenti. Quasi in un clima .da fiaba, ogni sera si ripete con una storia nuova, sempre fantastica, ed ogni giorno vede questo pap che, nei ritagli di tempo, si reca nella casa della vecchina a lavorare per renderla calda ed accogliente. Poi, quasi rispondendo ad un ordine dallalto, un mattino la donna decide d ritornare a casa sua; tutto sistemato ed il pap laccompagna, ma, non ritorna subito. Per tutto il giorno, accanto al caminetto acceso, ascolta la vecchina che racconta tante storie. Sono unimmensit di parole che entrano nella sua testa e che colmano il suo cuore di gioia per quanto sta imparando. A sera, e poi durante tutte quelle sere in cui dovr raccontare la "storia ai suoi bambini, il suo pensiero andr a quella nonnina ed a quanto accaduto nei giorni appena trascorsi. "LA STORIA PI CORTA" quanto successo a lui ; il dono dato con amore e spontaneit a che aveva bisogno: il risultato lo sapete! 6 le confraternite di Ronago La Confraternita un'associazione di fedeli che ha come scopo : - promuovere il culto del SS .Sacramento; - promuovere tra i CONFRATELLI e le CONSORELLE una vita esemplarmente cristiana; - favorire l'Azione Cattolica in conformit ai voleri del Papa, I CONFRATELLI di-Ronago, attualmente, sono 34, pagano una quota annuale e si radunano in una assemblea annuale. Indossano la loro divisa durante la processione del Corpus Domini e durante quella della Nostra Festa. Con i soldi raccolti acquistano i ceri per la chiesa. LE CONSORELLE invece, sono 105, anch'esse pagano una quota annuale, si radunano in assemblea. Durante le SS Quarantore, a turni alternati, fanno l'Adorazione al SS Sacramento, cos durante l'esposizione del SS Sacramento l'Adorazione continua. Con i soldi della quota acquistano i fiori per la chiesa, durante l'anno. La quota, per il 1982, sia per i CONFRATELLI che per le CONSORELLE stata stabilita in L. 3.000- il Focatico: tradizioni II 2 gennaio, in occasione della festa di S. DEFENDENTE, compatrono della nostra parrocchia, ritorna la tradizionale offerta del FOCATICO. Forse molti non sanno nemmeno che cosa sia, per questo siamo molto fortunati, nel guardare alcuni libri conservati nel nostro archivio, di trovare che questa offerta una volta era fatta da tutti i capi famiglia in base al numero delle "bestie" che possedevano (10 centesimi per ogni "bestia", dice la nota storica!) e 10 centesimi per il fuoco. Ora non sappiamo se sia possibile fare un'offerta in questi termini, per pensiamo che tutti i parrocchiani debbano contribuire alla vita della propria comunit. Ci sono durante l'anno tanti modi per dare questo aiuto, per crediamo che, in occasione delle feste natalizie, ci si possa ricordare anche delle varie iniziative della nostra comunit. Le spese non mancano: lasciamo ad ogni famiglia trovare il momento e l'occasione ber fare un'opera buona, anche riprendendo in queste feste la tradizione del Focatico. tradizioni missione compiuta Dopo l'ondata di entusiasmo totale che abbiamo manifestato per l'arrivo del nuovo Parroco ora si sta verificando il totale riflusso di quella effervescenza e spumeggiante onda che gioiosamente coinvolse Parroco e parrocchiani. Parafrasando i bollettini militari che sintetizzano la conclusione di un'azione importante e riuscita, possiamo definire la. nostra attuale situazione in questi termini: "Missione compiuta: il Parroco nelle nostre mani!..... Rientriamo alla base." Ed in effetti proprio quel rientro stato effettuato "dopo aver fatto tutto quanto era nelle nostre possibilit e capacit" viene ripetuto con soddisfazione. Quel "tutto" va evidentemente riferito all'entrata in parrocchia del nuovo Parroco e ad un improbabile parroco-prete-burocrate distributore di battesimi, assoluzioni, benedizioni, olii santi etc. perch se abbiamo ricevuto il Parroco come sacerdote e portatore di Cristo, onde percorrere insieme il cammino per la Vita, allora a quel "tutto" manca una parte, anzi la parte migliore di noi, quella di cristiani vivi e veri. pura constatazione, non giustificazione la nostra non partecipazione, la passivit, l'indolenza, la superficialit etc. sono caratteristiche non solamente nostrane e non solamente di oggi bens radicate nel passato lontano o recente e quindi nella tradizione.... G. GAVIOLI 7 IL FRUTTETO Nel periodo attuale sino a primavera, l'epoca della POTATURA di tutte le piante da frutto di ogni variet. Inoltre, gelo permettendo, il momento di mettere a dimora nuove piante, sia fruttifere sia ornamentali, MAA FOGLIA CADUCA: rose, ortensie, forcizie. Per le piante a FOGLIA PERSISTENTE e per le conifere (pini. Abeti .....) giusto e opportuno rimandare a primavera ogni spostamento. Quelle sotto elencate sono piante da frutto gi sperimentate, : con successo a Ronago. LANGOLO DEL GIARDINIERE di MICHELE G. NOME MATURAZIONE MELI CARDINAL DURANTE LESTATE STARKYNG FINE SETTEMBRE OTTIMA GOLDEN DELICIOUS (DELIZIA GIALLA) OTTOBRE RENETTA DEL CANADA OTTOBRE SI CONSERVA A LUNGO GRANNY SMITH TARDI SI CONSERVA PER 6 MESI MOROTELLA IN INVERNO SUCCOSA E SAPORITA PERI COSCIA LUGLIO BUONCRISTIANA WILLIAM AGOSTO ABETE FETEL AUTUNNO DECANA DEL COMIZIO OTTOBRE-NOVEMBRE KAISER DA OTTOBRE A NOVEMBRE POSSA CRASSANA DA DICEMBRE A FEBBRAIO ALBICOCCHI BULIDA GIUGNO LUIZET LUGLIO PAVIOT LUGLIO PESCA DI NANCY AGOSTO N.B. Per le piante :da frutto e specialmente per la "bolla del pesco", necessario un secondo trattamento antiparassitario a gennaio. I prodotti per i suddetti trattamenti si trovano in commercio nei vari consorzi della zona. PIANTE DA APPARTAMENTO Per le piante che si tengono in casa, il periodo invernale abbastanza delicato. Infatti il caldo secco prodotto dai termosifoni o altri mezzi di riscaldamento toglie alle piante lumidit che essa ha bisogno. Si consiglia perci di bagnarla RAGIONEVOLMENTE nel solito modo e di inumidire le foglie anche con un : bagna biancheria od uno straccetto una volta la settimana con acqua a temperatura ambiente. Ricordo anche che le piante da appartamento si mantengono bene se trovano tanta luce naturale. In questo periodo troviamo in commercio dei bulbi di giacinti e amarillis gi preparate per un fioritura precoce. Questi bulbi piantati nei vasi e tenuti in casa fioriranno in brevissimo. LEUFORBIA PULCHERRIMA. In dicembre noi troviamo presso i fioristi leuphorbia pulcherrima, detta anche poinsettia o stella di natale. un arbusto bello, i suoi fiori, specialmente quelli rosso fuoco, formano un piacevole contrasto con il verde intenso delle foglie. Si coltiva in vaso: nella stagione calda vive bene allaria aperta; poich fiorisce in pieno inverno nelle serre dei fioristi ad una temperatura di 15-20 gradi, chiamata: stella o rosa di natale. A fioritura ultimata, la poinsettia ha bisogno di riposo: pochissima acqua e quasi buio. Finito linverno si porta allaperto, si taglia a 20 centimetri sopra il vaso, le si cambia recipiente mettendogliene uno leggermente pi grande, si riprende a bagnarla, si concima e cos essa riprende un nuovo ciclo vegetativo. Essa si moltiplica per Talea. La troviamo in commercio in diversi colori: rosso fuoco, rosa carico, rosa pallido, bianco. 8 personaggi: Fabrizia Lando di MARIA C. Una farfalla che volteggia sui pattini. una farfalla con gli occhi azzurri, i capelli biondi lunghi fino alla vita lisci, una volont di ferro insospettabile, che lha portata, nel giro di pochi anni, ad essere campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio. Una duplice campionessa, per la categoria allievi nazionale e lombarda. una gloria ronaghese, un nome doro nel registro di Ronago che ricorda i nomi illustri. Si tratta di Fabrizia Lando, sedici anni, quasi un diploma in lingue ed una storia di vittorie iniziate per caso. "A undici anni - racconta la sua mamma - era molto nervosa, non riusciva a stare ferma. e allora pensai di avviarla a qualche attivit sportiva che servisse ad incanalare le energie." Cos Fabrizia incominci a frequentare una palestra e lo stadio del ghiaccio a Chiasso e poi a Como, superando sempre tutti in bravura con i volteggi, le evoluzioni, le pirolette, i cerchi e i salti sulla pista ghiacciata, su quella lamina sottile dei pattini. Si accesero presto i riflettori su Fabrizia Lando, fu subito fama, ma dietro alle coppe alle medaglie, che sono ormai moltissime, dietro i diplomi e gli elogi ci sono le lunghe ore di allenamento, la ginnastica, il sacrificio, il tarpo rubato allo svago e al riposo. Una "Star" non si improvvisa ma nel caso di Fabrizia non c artificiosit: il successo stato una conquista faticosa, ma che venuta quasi di conseguenza. "Io sono molto contenta - dice Fabrizia - il pattinaggio artistico uno sport molto femminile, praticato in un ambiente ancora pulito e lontano da ogni sotterfugio. Sono soddisfatta anche perch riesco a conciliare abbastanza bene lo studio con limpegno sportivo. Certo, a volte bisogna rinunciare a qualcosa." e interviene ancora la. sua mamma : "A dire la verit una vita dura. esce da scuola e va subito a Casate per gli allenamenti. In mezzo un panino. Alla sera spesso torna tardi, qualche problema pu sorgere sicuramente. Ma almeno so che ha qualcosa a cui pensare, che la tiene lontana dai pericoli dellozio." C comunque una nota forse polemica: nel mese di ottobre arrivata in comune di Ronago una lettera da parte del Gruppo Giovanile Ritmico di Como in cui, con un sottile senso di ironia, si fa presente tra laltro ai nostri amministratori che "Fabrizia Lando ha vinto nella passata stagione 1980/81 il Campionato Nazionale di Pattinaggio Artistico su ghiaccio. Poich esso il primo titolo italiano che sia mai stato conseguito da un atleta comasco in questo sport, cos ancora poco praticato nelle nostre zone e che viene erroneamente considerato praticabile solo da persone privilegiate, pensavo e speravo - dice il Presidente del gruppo - di essere onorato almeno dal riconoscimento ufficiale per un risultato prestigioso in senso assoluto. Il titolo italiano stato ottenuto da Fabrizia Lando al culmine di una stagione sportiva nella quale ha vinto tutte le gare nazionali cui ha partecipato..." Insomma, si chiede un gesto dellamministrazione comunale che ricompensi, sia pure in modo simbolico il sacrificio di Fabrizia, dei suoi familiari e della societ sportiva che lha sostenuta. Sicuramente il comune accoglier linvito, anche per sottolineare un esempio positivo, una volta tanto, nella cronaca quotidiana che vede spesso i giovani venire alla ribalta con azioni che belle non sono neanche un po. ULTIMISSIME ULTIMISSIME ULTIMISSIME In occasione del S. Natale, per la serata di sabato 19 dicembre, la Sportiva Ronago organizza presso il salone del centro parrocchiale, una tombolata con favolosi premi. NELLA STESSA OCCASIONE SAR CONSEGNATA A FABRIZIA LANDO campionessa italiana di pattinaggio artistico su ghiaccio cat. Allievi e nostra compaesana, UNA TARGA A RICORDO DEL TITOLO MERITATAMENTE CONQUISTATO. PARTITISSIMA PARTITISSIMA DOMENICA 20 DICEMBRE, ALLE ORE 15,00 COMO - RONAGO AMICHEVOLE TRA SQUADRE DI GIOVANISSIMI. 9 Programma 1982 SPORTIVA SCI CLUB RONAGO AMBROSOLI PARTE IL "COLUMBIA ": PENSIERI A VOCE ALTA Ieri alla TV ho visto il Columbia pronto a spiccare il volo verso II cielo. Evidentemente tutti questi, voli verso lo spazio dimostrano il bisogno che l'uomo ha di conoscere l'infinito. Tutti sappiamo che giunti a una certa et si muore ma io, come penso altre persone mi chiedo: "Come mai si muore? Perch la vita non infinita.? Va cosa causata la morte? Sono questi interrogativi che spingono l'uomo a compiere ricerche, a lfare voli verso lo spazio che ancora non sa. Noi viviamo sulla terra e sappiamo varie cose che la compongono ma non conosciamo cosa ci sia nello spazio, ossia vediamo i pianeti, le stelle etc.:ma da dove provengono? Perch esistono? L'uomo paragonabile ad un bambino: quando il bambino gioca, ad esempio, con un giocattolo telecomandato si sente spinto spesso a smontarlo per sapere cosa c' all'interno che lo fa muovere. L'uomo, bambino curioso, vuol vedere cosa c' al di l del suo giocattolo, la terra, per cui ecco il suo impegno eccezionale per le ricerche nello spazio. Alcuni, uomini hanno inventato delle pastiglie che possono permettere anche di restare giovani pi a lungo, ma poi la morte arriva comunque: la morte impossibile da sconfiggere. Tutto questo si ricollega a Dio, cio a colui che ha creato noi e le coSe che ci circondano, ma c' una grande differenza tra Colui che crea e colui che inventa. Creare, infatti fare, costruire una cosa che prima non esisteva, mentre l'inventare deriva da un verbo latino che significa trovare. Ecco perch tutte le medicine che l'uomo inventa e produce hanno origine dalla natura, da quanto Dio ha gi creato, perci l'uomo non inventa, ma trova. Tutto questo discorso collegato, come ho gi detto, a Dio per cui uno che non crede in Dio non pu avere quei bisogni di Scoprire cosa c' nello spazio o perch esso esista; a lui basta star bene e vivere in pace ........ lo sono cristiana perch ho fede in Dio ed per questo che alcune volte mi pongo degli interrogativi, questi interrogativi..... magda g. 3 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio 10 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio 17 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio 24 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio 31 Gennaio Scuoia Sci Caspoggio 7 Febbraio: Lenzerheide 28 Febbraio: Meeting dell'Amicizia Caspoggio 14 Marzo: La Thuile 20/21 Marzo: Courmayeur (Traversata Monte Bianco) 4 Aprile: Sils Maria Gara Sociale 24 Aprile: Cena di Chiusura N.B.: LA SPESA PER IL-VIAGGIO E LA SCUOIA DI SCI DI L. 50.000 PER GLI ADULTI E DI L 44.000 PER I BAMBINI FINO A 12 ANNI. LE PRENOTAZIONI SI RICEVONO TELEFONANDO AL 98.00.95 ENTRO-LE ORE 2I DEL GIOVED PRECEDENTE LA GITA SEGUITE DAL VERSAMENTO DELLA QUOTA DI PARTECIPAZIONE 10 ANGOLI DI RONAGO LAMPONA Lampona si presenta allautomobilista che viene da fuori, come lestrema periferia di un centro che presto apparir ai loro occhi, o forse essa stessa il centro di . un paese che non vedranno mai o che forse per loro non esiste, subito inghiottiti dalla vicina ed invitante Svizzera. alle porte del paese, ma non tutte le persone che passano per Lampona giungono in centro, se ne vanno oltre passando di fianco, lasciando Ronago nel suo sonno, paese che tutti sanno dov ma che nessuno ha visitato mai. Lampona formata da un gruppo di case costruite da figli e nipoti degli antichi proprietari di queste terre, una volta coltivate o adibite a pascolo, dove ciascuno ormai gi padre o nonno, ricorda se stesso bambino nellatto di falciar lerba o di raccogliere castagne nei boschi sovrastanti le case. Ora buona parte dei prati ha lasciato posto alle abitazioni, casette a due piani, semplici e ordinate, ciascuna col proprio orto e giardino. I boschi sono ormai invece tutti recintati ed difficile andare per castagne divertendosi, come anchio da bambino ho potuto fare. Le prime case sono sorte una trentina danni fa, le altre nel periodo 60-68 lungo i lati sulla strada che conduce in paese. Non tutte le abitazioni per appartengono al comune di Ronago, infatti quelle a monte, partendo da dietro il Bar Graziella e andando oltre appartengono a Uggiate. Nessuno per degli abitanti si sente per di Uggiate, ed a parte gli obblighi civili che debbono essere assolti nel Municipio di Uggiate (voto, tasse ed altro), si servono con comodit delle strutture economico-sociali del Comune di Ronago (vedi asilo, scuola , pulmino, negozi, Chiesa), anche se forse qualcuno dovendo decidersi o assumere qualche impegno riguardante la Comunit se ne estranea dicendosi di Uggiate. Dico queste cose non per polemica, ma per dire che se vogliamo che Lampona pur essendo un po "fuori" non venga lasciata da parte, dobbiamo dare la nostra adesione ad ogni iniziativa economica-sociale, in modo da portare noi stessi e le nostre esigenze alla conoscenza d tutti. Da pi parti, abbiamo raccolto impressioni che sarebbe una bella cosa che "tutta" Lampona facesse parte della comunit civile, e parrocchiale di Ronago, a tutti gli effetti. Non sappiamo se questa lopinione solo di alcuni: per quanto riguarda la parrocchia se ne gi parlato tra lArciprete di Uggiate, don Antonio (e ancora prima don Matteo) e le autorit competenti della curia vescovile di Como. Si tratta ora di prendere una decisione dopo aver sentito un po il parere degli interessati. Per questo vorremmo che. attraverso il nostro giornate, si potesse giungere a una chiarificazione. Aspettiamo che qualcuno prenda liniziativa e ci scrivase possibile questo cambiamento. Per quanto riguarda il comune passiamo la parola a chi di dovere, perch esamini la situazione e. faccia poi i passi necessari. 11 CROCE ROSSA di MARIA GRAZIA M. Nella nostra zona sentiamo molto spesso parlare della Croce Rossa Italiana e dei problemi che la riguardano, ma forse sappiamo troppo poco su di essa. Per associazione di idee molti di noi con la parola Croce. Rossa intendono autoambulanza: trasporto infermi, feriti, etc., insomma il primo soccorso prestato a chi infortunato. Ritengo invece sia molto interessante approfondire questo tema, cercare di capire quello che la Croce, Rossa, ci che svolge, perch come vedremo in seguito il suo servizio non solo limitato al trasporto "in sirena" ma si estende nellambito sanitario per cercare di sopperire, alle mancanze dello stato. Ho pensato cos di parlarvene dividendo il discorso in diversi articoli, partendo dal generale per poi arrivare, a ci che ci riguarda pi da vicino: il Sottocomitato C.R.I. di Uggiate Trevano, Sottocomitato che con Ronago comprende, altri paesi limitrofi come Uggiate. Trevano, Faloppio, Valmorea, e come ultimo paese entrato: Albiolo. COME NATA LA C.R.I. Lidea di costituire una forma di assistenza ai feriti fu concepita nel 1859 da Henry Dunant, giovane, ginevrino. Si trovava nei pressi di Solferino, mentre stava infuriando una delle pi terribili battaglie che il nostro Risorgimento abbia conosciuto. Mentre la ferocia, era al culmine il giovane ha avuto modo di vedere una moltitudine di feriti urlanti e morenti. Invano ha cercato chirurgi e medici che potessero operare tanti uomini, cos come invana risultata la ricerca di infermieri. Si cos improvvisato lui stesso infermiere ed ha radunato intorno a s donne e uomini volonterosi, per cercare di alleviare le sofferenze dei feriti. Rimasto completamente scosso dalla immensa solitudine in cui sono lasciati coloro che soffrono ha capito che per aiutare i pi di quarantamila feriti di Solferino sarebbero occorse poderose squadre di infermieri e molte casse di medicinali. Limpressione riportata non lo abbandoner mai pi, Dunant si far cos apostolo di una. causa che. guadagner in seguit tutto il mondo. Il libro che scrisse rivivendo quelle orribili scene di dolore a cui ha assistito, intitolate: "Un ricordo di Solferino", verr tradotto in diverse lingue, diventer subito celebre e si pu considerare come il pilastro sul quale si fondarono le Societ di soccorso, si giunse alla prima convenzione di Ginevra sulla quale posa tutta lopera detta Croce Rossa. Per ragioni di spazio la nostra storia sulla Croce Rossa in questo numero si conclude qui, sul prossimo numero conto di parlarvi dei primi passi per la costruzione della Croce Rossa e di come essa organizzata in ambito internazionale e nazionale.. (1a, puntata continua) 12 DROGA: un problema di tutti di MAURIZIO R. difficile quando si saturi fino alla nausea, parlare di un argomento da troppi anni drammaticamente "alla moda" come quello della droga. Eppure, coma diceva giorni fa l'arcivescovo di Milano Mons. Martini, in un'intervista al quotidiano "La Repubblica", il rischio pi grave che possiamo correre quella di vivere in modo indifferente i piccoli drammi privati che si consumano con insistenza rituale. Assistiamo impotenti alla decimazione costante di giovani vite e ci chiediamo se davvero non si possa fare nulla, se nella nostra esistenza non scorgiamo un bagliore, un attimo di speranza,,da: regalare a chi stato catturato dalla perversa spirale della rinuncia alla vita. Mi riesce inaccettabile la dolorosa scelta (perch di scelta si tratta) di un ragazzo che si droga, incomprensibile che a sedici anni non riesca a trovare attimi di gioia, di vita piena, di impegno sociale e che non abbia aspirazioni e i suoi ideali si frantumino come un giocattolo troppo fragile e inconsistente. Provate a guardare l'immagine ormai troppo ricorrente sui giornali di un ragazzo morto di droga: un miscuglio di sconsolato abbandono, di solitudine, di sconfitta; un'immagine piena di piet, una degradazione; un'immagine che ti sforzi di fissare, ma davanti alla quale ti vorresti ritrarre subito. Credo che la droga sia il risultato di due crisi parallele ma convergenti: una sociale e una famigliare. II dato ormai incontestabile che il fenomeno non tocchi pi solo la metropoli, ma si allarghi con incalzante drammaticit anche alla provincia, rafforza questa mia convinzione. Infatti, accanto a fenomeni di degradazione ambientale e di disgregazione sociale, l'esperienza di chi si droga molte volte intessuta di difficili rapporti famigliari, di incomprensione, di rifiuto. E se vero che i drogati statisticamente accertati nella zona dell'Olgiatese sono 35 (e quelli non accertati?), un esame di coscienza sereno ma approfondito impegno che ci deve vedere coinvolti tutti, dai genitori ai figli, a chi spende forse troppi soldi per opere di altra natura e non si sforza di destinarne una parte pi consistente ai centri culturali e sociali. Come hanno raccomandato gli operatori del Centro recupero drogati di Como, che durante un dibattito in Biblioteca hanno cercato di documentarci intelligentemente sul problema, necessario che sul territorio funzionino centri di aggregazione sociale e culturale: biblioteche, oratori, gruppi di attivit giovanile capaci di far ritrovare ai giovani il gusto di stare insieme e di operare per il bene di tutti, nella ricerca del senso vero della vita. una battaglia di cultura, di civilt e di amore: proprio per questo pi dura delle altre. NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE Domenica 3 gennaio 1982 faremo la festa per gli anziani. Al pomeriggio ci troveremo presso il Centro Parrocchiale per un incontro di fraternit e di amicizia, per scambiarci qualche idea e per vedere cosa possiamo fare di interessante nel 1982 che stato dichiarato ANNO DELL'ANZIANO. Nessuno tanto pi anziano di chi non ha dentro il cuore tanta gioia e tanta voglia di vivere e tanta fiducia. Domenica 20 dicembre i bambini della nostra scuola materna faranno un simpatico saggio natalizio: sar un'occasione per fare festa e per scambiarci gli auguri di Natale e per sentire come nostra questa scuola che vive grazie all'impegno e alla generosit di tante persone. Il giorno 1 gennaio verr preparato anche il tradizionale albero natalizio, dove potremo offrire e acquistare tanti bei doni. Il ricavato andr a favore della scuola materna. 13 "Rottura del braccio destro..... forte contusione a seguito di distorsione del piede sinistro.... congestione.... crampi": questo, che a prima vista potrebbe sembrare un bollettino di guerra, solo il risultato, dal punto di vista fisico-medico, della partita di calcio fra SCAPOLI e AMMOGLIATI che si disputata domenica 15 novembre sotto il "beneplacito" della Sportiva Ronago. Dato che la partita si svolta allinsegna della pi "nostrana" amicizia, necessario aggiungere che gli incidenti di cui sopra, sono stati causati da scontri fortuiti, e dalla grande (????))) condizione fisico-atletica della maggior parte dei giocatori. (Per tutta la settimana successiva la partita si potevano tranquillamente individuare gli artefici di quellepico scontro dallandamento cadenzato e claudicante che la maggior parte di essi disinvoltamente mostrava nel camminare). Incoraggiati da un pubblico accorso, davvero numeroso, ad assistere allo scontro dellanno le due squadre si presentavano in campo mostrando nelle loro file anche giocatori forti di un passato glorioso, addirittura in campo internazionale (Svizzera - ndr) e giocatori che tuttora sono in attivit. Gli ammogliati potevano usufruire dellapporto dei vari Ghielmetti, Peron, Bianchi (autore di una timida apparizione di ben .... 1 minuto allinizio del secondo tempo), Fontana, Nassi, e non me ne vogliano i non menzionati in quanto tutti sono stati meritevoli di lode, potevano contare su don Antonio che, da come mi risulta, con ogni mezzo, anche non propriamente ortodosso (?1 addirittura due le messe da lui dette prima dellinizio della partita), tentava di far pesare inesorabilmente la bilancia da quella parte. Fra gli scapoli il pi appariscente era il portiere Bernasconi che indossava un pesante maglione cos poco evidente da farlo sembrare la bandiera americana nelle sue prodigiose uscite (i suoi guanti non erano forse da sci?) e poi il tandem dattacco Beretta- Fasola B. e Lurati (per i non menzionati vedasi sopra). Per dovere di cronaca la partita, durata tre tempi d venti minuti, e nel complesso piacevole, si conclusa in parit sul 2-2 con reti di Peron e Fasola P. per gli ammogliati e di Balzaretti per gli scapoli. Tutto s poi concluso la sera con uneccellente cena consumata presso il Bar Sport, dopo che laperitivo era stato bevuto presso il Bar Cooperativa. Da ultimo un augurio: che giornate come questa, in cui sport, folklore, allegria ed amicizia si sommano non siano una rarit ma diventino pi frequenti. Magari con laiuto della Sportiva....... ma non solo di quella. chi ha orecchie...... un pomeriggio diverso di Agostino G. 14 botta e risposta: il Sindaco La fine di un anno solitamente l'occasione pi propizia per stilare un bilancio di quello che stato fatto o di ci che, pur essendo nelle intenzioni non si potuto attuare. La fine del 1981, poi, trova la nostra amministrazione comunale in carica da circa un anno e mezzo. C' sembrato quindi giusto cercare di far conoscere a tutti il lavoro che in questo lasso di tempo i nostri amministratori hanno svolto, parlandone con il Sindaco ed alcuni consiglieri, che anticipatamente ringraziamo per il tempo donatoci. DOMANDA: Se non erro, uno dei punti centrali della vostra campagna elettorale era quella della massima partecipazione nella gestione del comune. Ad un anno e mezzo di distanza mi sembra necessario chiederle se e come, questo obiettivo stato raggiunto. RISPOSTA: Quello della massima partecipazione possibile nell'amministrazione del nostro comune, rimane sempre uno degli scopi principali. Non si pu certo dire, infatti, che quello che stato 'fatto in questo periodo pu essere sufficiente e deve bastare. Abbiamo mosso solo i primi passi e si tratta ora, d proseguire cercando di sviluppare quello che piano piano si fatto. Innanzi tutto tutte le decisioni non vengono prese solo dai componenti della giunta ma il nostro sforzo, anche nell'ambito consigliare quello di ascoltare tutte le proposte e le idee per poi arrivare ad una decisione il pi possibile unanime. Concretamente, si tentato di creare questa partecipazione formando, in campi specifici, delle. commissioni che collaborano con l'amministrazione con idee e suggerimenti. Si creata una Commissione per il Piano Regolatore, composta da trenta membri, una Commissione Tributaria ed una Commissione per il Fondo di Solidariet. Quest'ultima per, ancora un progetto che ha bisogno di essere rivisto e sviluppato. DOMANDA: Anche locchio pi disattento ha potuto rendersi conto di alcune attivit intraprese. Potrebbe riassumerle, per avere un quadro abbastanza preciso di quello che stato fatto? RISPOSTA: Le disposizioni della Legge Finanziaria del 1981 ci hanno dato delle enormi possibilit di investimento. Lo spirito di questa legge, innovativo in confronto alle leggi precedenti ha portata alla costituzione di un Fondo Perequativo intendendo porre tutti i comuni su di un piano di assoluta parit per quanto riguarda la spesa pro capite. Per diversi fattori accaduto che, in comuni della stessa grandezza del nostro, si sia speso in passato pi del doppio di quanto speso dal nostro comune. Con la legge finanziaria del 1981 lo Stato, oltre ai normali trasferimenti di competenza la cui cifra si aggira attorno ai 112 milioni di lire, ha messo a disposizione del nostro comune altri 38 milioni come fondo perequativo e ci ha dato la possibilit di fare investimenti per altri 78 milioni. Sommando a queste cifre i mutui assunti per un valore di circa 260 milioni e i quasi 141 milioni che ci competono dal Fondo Ristorno dei frontalieri, l'amministrazione si trovata nella possibilit d progettare ed eseguire lavori per oltre 500 milioni. Si potuto cos, dare inizio ai lavori per il terzo lotto di fognatura con una spesa complessiva di 180 milioni, ai lavori di sistemazione delle strade nel tratto di via Milano compreso tra la casa De Bastiani e il piazzale della chiesa per un totale di 52 milioni, nel tratto di via Volta compreso tra la via Lugano e 1'incrocio di via Ambrosoli e in quello di via Ambrosoli compreso tra l'incrocio, con via Volta e l'incrocio di Ronaghino per un totale di 150 milioni; altri 68 milioni sono stati destinati per la sistemazione del tratto di via Milano compreso tra le curve Raschi e l'incrocio di Lampone, 55 milioni sono stati poi indirizzati per la realizzazione di impianti sportivi, 54 milioni per l'edilizia sociale e 32 per la costruzione del deposito per lo scuola bus. DOMANDA: la sistemazione della via Milano, che ha comportato la chiusura dellarteria centrale del nostro paese per 5 mesi e disagi per gli abitanti della zona ha fatto senzaltro discutere e lo fa tuttora. Perch si dato il benestare per lavori cos imponenti di sistemazione di strade e non si , invece, optato per lilluminazione di strade quali la via Lugano o la via Mulini scarsamente illuminate nello stesso tempo percorse da un intenso traffico anche serale? RISPOSTA: Nei mesi scorsi l'amministrazione comunale ha chiesto all'ENEL di poter costruire e gestire gli impianti di illuminazione pubblica: Ronago, sarebbe stato l'unico comune della provincia a gestire direttamente un impianto di illuminazione. Il motivo di questa nostra richiesta era principalmente dovuto al fatto di dotare Ronago di una decente illuminazione nel minor tempo possibile. Per diversi fattori la realizzazione di questo nostro progetto non stata possibile. Si 15 potuti per giungere ad un accordo con l'ENEL, per il quale il Comune si assume la responsabilit, di eseguire direttamente le opere murarie (pozzi e tubi) nella parte di sistemazione della strada ed in un secondo tempo l'Enel provveder all'impianto di illuminazione e all'interramento delle linee aeree. Per quanto riguarda la Via Milano, una sistemazione si era resa necessaria dopo che, sentiti i vari pareri, si era deciso di farla diventare l'asse del paese scartando l'ipotesi di allargamento della Via Serafino. Tutta la Via stata allargata di circa un metro, si provveduto a rinforzare le curve Raschi che presentavano un cedimento pericoloso anche per il solo traffico leggero e la costruzione del marciapiede si resa necessaria per l'aumento del traffico e quindi per una maggiore, salvaguardia e sicurezza del pedone. Posso dire che la stessa Via Milano sar riaperta entro brevissimo tempo senza per la asfaltatura in quanto il fondo stradale, che risulta completamente dissestato, ha bisogno di un assestamento e sar reso pi compatto anche a seguito delle piogge invernali. DOMANDA: E a riguardo della Via Ambrosoli e della Via Volta di cui accennava sopra? RISPOSTA: La Via Ambrosoli, dall'incrocio con Via Volta a quello di Ronaghino con la Via Lugano, sar anch'essa allargata di circa un metro, con la costruzione di un marciapiede ed in pi, per cercare di evitare gli ingorghi che si vengono a creare a causa della presenza di negozi e bar in uno spazio limitato, li terreno antistante il Bar Sport e il terreno sul lato destro della strada verranno adibiti ad area di parcheggio. Star alla buona volont dei Ronaghesi usufruirne, ricordando che proprio nei mesi scorsi il nostro Messo ha inaugurato il libretto delle multe. Lavori in Via Volta si rendono necessari in previsione dello sbocco che questa avr sulla Via Lugano, in seguito all'attuazione del Piano di Zona che comporter la costruzione di nuovi complessi edilizi sui terreni al di sotto della Via Lugano stessa; la Via Volta in questo caso si troverebbe ad essere l'asse portante della circolazione della zona verso il centro del paese. DOMANDA: E questo Piano di Zona? Non potrebbe dire qualcosa di pi in proposito? RISPOSTA: Per l'amministrazione comunale rappresenta uno sforzo economico non indifferente aggirandosi infatti attorno ai 100.000.000. di lire. Con questa spesa il comune acquisisce terreni per circa 10.000 metri quadrati, li urbanizza costruendovi strade e parcheggi e li cede a cooperative e ad imprese che si impegnano ad assegnarli ad un prezzo convenzionato che oggi si aggira attorno alle 530.000. al metro quadrato. I requisiti richiesti al compratore per comperare un appartamento sia in cooperativa che tramite un'impresa sono o che questi siano residenti nel nostro comune da almeno un anno o che lavorino presso un'azienda del nostro comune da almeno un anno. DOMANDA: Nellultimo consiglio comunale, e la notizia era riportata anche in alcuni quotidiani, si parlato di realizzare sei mini- appartamenti nello stabile esistente in Via Milano: qualcosa ire proposito? RISPOSTA: La possibilit di realizzare edilizia sociale in tempi brevissimi ci offerta dal recupero di questo fabbricato posto in Via Milano, recupero che oltretutto permette di ristrutturare una costruzione ormai decadente. La parte inferiore di questo fabbricato verr adibita a deposito degli attrezzi e come ricovero per lo Scuolabus del comune. Sentito poi, il parere delle autorit competenti, dato che il fabbricato in questione in vicinanza del cimitero si intravista la possibilit di recupero con trasformazione dello stabile in abitazioni. A maggiore precisione si pu dire che la zona di rispetto cimiteriale esiste per consentire un eventuale ampliamento del cimitero. Essendo lo stabile in questione diviso dal cimitero da una strada, un ampliamento del cimitero in questa direzione non potrebbe mai esser effettuato. Si pu poi aggiungere che la zona in cui situato il fabbricato ben soleggiata e riparata dai venti; in poche parole una bella zona. I mini-appartamenti saranno appunto sei e saranno appaltati in base ad un preciso regolamento in cui si dar priorit ai pensionati, a sfrattati ed eventualmente a giovani coppie in attesa di una dimora fissa. 16 intervista al sig. matrimonio di Anna B. Ben arrivato, Sig. Matrimonio! Si accomodi, da tanto che laspettavamo. Come sta? S, non c male, nonostante gli attacchi della concorrenza che mi fanno perdere sempre pi affari e i miei soliti acciacchi che continuano ad imperversare. E voi? Chi siete? Perch mi avete chiamato? Per farmi delle proposte serie spero, perch io non ho tempo da perdere per i contatti superficiali. Noi siamo Alice e Carlo. Due ragazzi giovani, come vede. Ci conosciamo da qualche anno e ci vogliamo bene. Allora, sa ........ avremmo pensato a Lei perch vorremmo iniziare la nostra vita insieme. Ah! Bene, bene. Vedo che le premesse sono buone. Cos a prima vista pare che gli ingredienti di base ci siano, e allora posso anche mettermi pi comodo qui in poltrona ed ascoltarvi fino in fondo. Oh, la nostra storia uguale a tante altre. Non c proprio niente di speciale da raccontare. Alice sta ultimando i suoi studi ed io ho un posto di lavoro che mi soddisfa e che mi d una certa sicurezza anche per il futuro. I nostri famigliari sono contenti della decisione che abbiamo preso, anche se i genitori di Alice avrebbero preferito che lei prima terminasse gli studi. Ma per finirli occorre ancora del tempo ed a noi sinceramente sembra troppo: del resto non vediamo come questo fatto possa crearci dei problemi. Abbiamo entrambi .ricevuto una formazione cristiana e frequentiamo, anche se non proprio assiduamente, gli incontri organizzati in Parrocchia. Tuttavia, quello della fede vissuta in coppia uno dei temi che ci interessano e ci "spaventano" di pi. Per il resto pensiamo di poterci organizzare abbastanza bene. Il nostro angolino labbiamo rimediato e poco per volta lo arrederemo come ci va, con pochi soldi e tanta fantasia. Abbiamo degli interessi in comune, dialoghiamo molto e di tutto e di conseguenza riteniamo di conoscerci abbastanza profondamente. Tutto sommato, non dovremmo avere delle sorprese, non Le pare? Eppoi, abbiamo perfino seguito un corso per fidanzati che ci ha aiutato a capire alcuni punti fondamentali sui quali non eravamo ancora bene informati. Allora, che ne dice? Eh, miei cari ragazzi.........mi pare tutto in perfetta regola, no? Io al massimo vi posso dare la mia benedizione. Prima per non posso e non devo risparmiarvi la mia piccola "paternale" che di prammatica in questi casi. Certo li avrete sentiti i commenti alle mie spalle: "Me, se a nasi unaltra volta, a sa spusi pi! Oppure: "Ma chi che ta la fa fa da spusass?" E ancora: "Se la ta va ben, a in trentan da galera" e via discorrendo. Avete mai guardato "dentro" a queste frasi fatte? Avete mai cercato di capire lesperienza dei vostri genitori o d qualche altra coppia a voi vicina?. E che cosa avete scoperto? Che non sono tutte rose, anche quando c lamore e sembra nascosto o addirittura sepolto, che ci sono delle difficolt, che la vita stessa a volte sembra essere ingiusta e crudele. Spero per che abbiate capito che tante discussioni, divisioni e ripicche potrebbero essere evitate se allinterno della coppia ciascuno dei due pensasse sempre al bene dellaltro, se lo accettasse cos com, se rispettasse le sue opinioni senza voler sempre imporre la propria volont. legoismo il male che mina alla base ogni rapporto. Vedo che una delle vostre preoccupazioni quella di vivere insieme la fede. Quando il problema sentito, come nel vostro caso, si gi a buon punto. Tuttavia occorre che lasciate perdere leventuale "rispetto umano" o quel falso pudore che a volte impedisce di esprimersi in unit nella preghiera. La preghiera: non dovete dimenticarla. Io sono un Sacramento e quindi Dio vi d gi attraverso di 17 me la grazia necessaria, ma da parte vostra dovete sempre tenere presente che Lui in mezzo a voi ogni giorno ed accompagner il cammino vostro e quello dei vostri figli. Se saprete mettere Dio al primo posto riuscirete a realizzare pienamente la vostra vocazione matrimoniale. E, ma questa sembra una ricetta un po "universale" e poi anche un po insipida. proprio certo che funzioni egregiamente per tutti? Beh, di sicuro queste sono le basi per vivere nel modo giusto la vita di coppia, realizzando al meglio i doni che Dio ci ha dato. Questo atteggiamento si riflette poi su tutta la cerchia della vita sociale quando la famiglia attenta ed aperta anche verso gli altri e non si chiude nel suo piccolo guscio. Poi, ognuno vi apporta la sua personalit, le sue idee (spero non insipide) e ne risulta unarmonia di vita, diversa per ogni coppia. Certamente ci saranno i momenti di crisi, di stanchezza perch anche questi fanno parte della vita. Limportante per di non lasciarsi sopraffare, di non perdere la speranza e la volont di continuare anche davanti agli ostacoli. Con il mio discorso io non intendevo darvi una ricetta, ma solo guidare i vostri primi passi nel cammino che vi siete scelti, I veri protagonisti siete voi, e sta quindi a voi saper cogliere quello che vi sembra giusto, trasformandolo in realt vissuta. E adesso che avete la "patente io devo scappare perch qualcun altro mi chiama. In bocca al lupo ragazzi! O.K. e grazie di tutto. Ci sentiamo pi sollevati adesso, anche se con i piedi un po pi per terra! IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE Ormai ci siamo: i marciapiedi stanno arrivando sul piazzale della chiesa e ci auguriamo che siano belli e invitanti per tutti quelli che vogliono venire alla Messa o fare una passeggiatila per il paese. Qualcuno per non si accorto dello sforzo che lamministrazione comunale sta facendo per rendere sempre pi accogliente il paese e ha trasformato lentrata del centro parrocchiale come servizio igenico come discarica di rifiuti. Vorr dire che faremo una petizione al sindaco perch la prossima spesa sia per la costruzione di un gabinetto pubblico o per un altro container (stavolta, possibilmente verde!) Qualcuno ha detto che sono andate in pensione, perch erano vecchie e malandate, ma forse la ragione pi vera che erano diventate troppo piccole per cui non potevano pi svolgere la loro funzione. Non parliamo n di donne, n di uomini, ma delle tradizionali borse per la questua che facciamo durante la Messa. Sono state sostituite da due eleganti cesti, che siamo sempre pronti a cambiare se aumenter il tasso di inflazione o la generosit dei parrocchiani. Nel mese di novembre, in occasione della Giornata voluta dal nostro Vescovo per il SETTIMANALE DELLA DIOCESI, abbiamo fatto la campagna abbonamenti. Un bel gruppo di giovani e adulti ha girato per le case della parrocchia cercando di diffondere giornali e riviste di ispirazione cristiana. Il risultato stato molto buono, poich abbiamo raccolto abbonamenti per circa 9.000.000. Ora per, ci resta limpegno di leggere, questi giornali e di farli conoscere. 18 Abbiamo ricevuto allultimo momento notizie del padre Giuseppe Ambrosoli da Kalongo. Sono due lettere indirizzate una alla nostra Antonietta Somaini e laltra alle infermiere che raccolgono materiale per lospedale di Kalongo. Carissima Antonietta, grazie per tutto quanto mi scrive. So che arrivato il nuovo parroco. Sono certo che anche questo sar un ottimo sacerdote e spero proprio che la parrocchia continuer nel suo buon ritmo con limpulso dato in questi ultimi quindici anni da don Matteo. Mio fratello Francesco mi ha scritto di aver ricevuto dal GAM a mezzo suo mezzo milione. A me, non resta che ringraziare tutti quelli del GAM per questo ulteriore aiuto. Con questo aiuto andiamo avanti. Lascio al buon Dio il ricompensarvi tutti. Qui abbiamo ora tante lavoro. La situazione sembra ora un po meno critica che in passato. Certo nessuno pu prevedere il futuro. Ma noi sappiamo che nelle mani di Dio viviamo felici, pronti ad accettare qualunque cosa. La ringrazio ancora di tutto. Un saluto a don Antonio e a tutti quelli del GAM. Assicuro a tutti il mio povero ricordo nella preghiera." "Abbiamo avuto questanno in primavera - scrive padre Giuseppe alle infermiere - un periodo critico per i rifornimenti. Siamo arrivati al punto di avere sapone solo per il fabbisogno di due settimane. In quei giorni ero andato a Kampala al Ministero del Commercio per chiedere aiuto, ma anche il governo ne era completamente sprovvisto. Proprio in quel frangente ci arriv un po di sapone e. cos abbiamo potuto superare il punto morto. Nello stesso periodo stata anche la volta del sale. Era finito dappertutto. Anche noi. avevamo cominciato a mangiare pane e minestra senza sale, per tenere il pochissimo rimasto per condire gli altri cibi; poi ne arriv parecchio importato e cos anche questo guaio si risolto abbastanza in fretta. Qui vedete la mano della Provvidenza. Per il lavorio, dopo un primo trimestre molto brioso con notevole afflusso di malati, abbiamo avuto la .stagione morta di aprile - maggio per le. grandi piogge che, con le strade gi orribili, impedivano larrivo del bus e bloccavano tutte le comunicazioni. Eravamo veramente preoccupati, fino a pensare di fare noi un servizio regolare col nostro camion. Poi il Ministro delle Risorse Animali, nativo di Kalongo, che. io conosco fin da quando era ragazzo ci venne incontro mandandoci una ruspa per riparare almeno grossolanamente la strada. Il bus ricominci a funzionare e lospedale rapidamente si riemp di malati. Da allora stiamo lavorando a pieno ritmo. I reparti sono pieni. In chirurgia abbiamo 12 materassini per terra nei vari angoli. I malati senza problemi devono aspettare fuori dallospedale in un caravan serraglio fino al giorno prima dellintervento. Con questo ritmo peso che a fine anno arriveremo a superare i 1500 interventi, cifra mai raggiunta in passato. In gennaio arrivata una spedizione, partita da casa mia nel luglio dello scorso anno. Si aperta poi la possibilit di spedizione per via aerea e dal dicembre i miei hanno cominciato ad usufruirne. Finora abbiamo ricevuto otto carichi dal peso medio di 15 q.li luno. Vi ringrazio sinceramente per tutto il vostro paziente lavoro nel tenere da parte ci che ancora pu essere utilizzato nei nostri ospedali di missione. Tutto qui ci utile e del sovrappi siamo pronti a farne, parte con gli altri ospedali. Vi chiedo di andare. avanti." Anche noi della parrocchia siamo vicini a padre Giuseppe in queste feste di Natale con il nostro ricordo e con la nostra solidariet. Dei soldi raccolti dal banco vendita (1.260.000) manderemo al pi presto un milione, mentre il resto con i soldi raccolti in questi mesi lo daremo a Suor Amelia quando partir. GAM gruppo appoggio missionario 19 PAROLA DI VITA DICEMBRE 1981 Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto (Lc. 1, 38). Non perdere loccasione di CHIARA LUBICH Proponiamo alla riflessione e alla vita dei lettori per il mese di dicembre questo commento ad un passo del Vangelo di Luca, tratto dalla liturgia della terza domenica del mese di dicembre. Chiara Lubich lo presenter in "Oggi domenica" di Radiodue alle 8,15 del 6 dicembre 1981. Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. anche questa una parola della Scrittura che sei chiamato a vivere. Penso saprai in quale straordinario evento sia stata pronunciata e chi labbia detta. Un angelo visitando Maria, una giovinetta di Nazareth, le preannuncia che diverr la Madre del Messia. Maria, decisa a rimanere vergine, avverte la difficolt insormontabile a realizzare quanto le viene chiesto e domanda un segno. Langelo le rivela che anche Elisabetta, sua cugina, ritenuta sterile, sta attendendo un bambino. Infatti - conclude il messaggero - nessuna cosa impossibile a Dio. a questo punto che Maria dichiara: Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. Maria, di fronte a Dio che la sceglie come Madre del Messia, che la rende protagonista nel suo disegno di salvezza, manifesta una fiducia incondizionata e vi s abbandona. Ma con tutta semplicit e colla libert dellamore, chiede lumi per capire. Non una schiava che si sottomette ciecamente, una figlia che si comporta come tale di fronte a Dio, suo Padre. Una volta per illuminata, vi si impegna con tutto il suo essere. Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di. me quello che hai detto. Maria, conosciuto il suo destino, fatta certa del segno offerto, sicura dellonnipotenza di Dio, esprime il suo atto di obbedienza e di fede. Dal principio alla fine i comandi di Dio in ordine alla salvezza esigono obbedienza. Con latto di obbedienza di Abramo cominciata la storia della salvezza. Maria con un atto di fede e di obbedienza che aderisce ai piani di Dio nella pienezza dei tempi. Con un atto di obbedienza Cristo entrato nel mondo, cos come con un atto di obbedienza lo ha lasciato. Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. ...Sono la serva del Signore.... Per adempiere i suoi disegni Dio ha bisogno solo di persone che si consegnino a Lui con tutta lumilt e la disponibilit duna serva. Maria - vera rappresentante dellumanit di cui assume il destino - con questo atteggiamento lascia a Dio tutto lo spazio per la sua attivit creatrice. Ma siccome "servo del Signore" oltre che unespressione dumilt, era anche uri titolo di nobilt, che veniva attribuito ai grandi servitori della storia della salvezza, come Abramo, Mos, Davide e i Profeti, Maria con queste parole afferma tutta la sua grandezza. Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. Le parole di Maria ti dicono come tu credente devi vivere la tua realt di cristiano. Esse infatti sono sempre state considerate come il culmine di ogni comportamento religioso di fronte a Dio perch nello stesso tempo espressione di passiva disponibilit e di attiva prontezza, sono vuoto abissale e totale pienezza. Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto. Il destino di Maria eccelso e grandioso. Ma non solo la Vergine che Dio chiama a generare Cristo in s. Seppure in altro modo, ogni cristiano e quindi anche tu, hai un simile compito. Pure tu devi incarnare Cristo nella tua persona fino a ripetere come san Paolo: Non sono pi io che vivo, Cristo che vive in me . E quale il modo di attuare ci? Accogliendo in te, con le disposizioni di Maria, la Parola di Dio; quella che ti viene annunciata durante la Santa Messa festiva o che vieni a conoscere dalla lettura del Santo Vangelo, o anche questa, che mese per mese tarriva, commentata. Accoglila con totale disponibilit, sapendo che non parola duomo. Essendo Parola di Dio, contiene in s una presenza di Cristo. Accogli dunque Cristo in te nella sua Parola. E con attivissima prontezza mettila in pratica, momento per momento. Se cos farai, il mondo rivedr Cristo passare per le vie delle nostre moderne citt, Cristo in te, vestito come tutti, che lavora negli uffici, nelle scuole, nei pi vari ambienti, in mezzo a tutti. E, quel che pi, vedr da Lui che vive in te, partire la scintilla della rivoluzione evangelica che ogni cosa trasforma: uomini e societ per un mondo pi umano, pi buono, pi unito. Coraggio! C una magnifica avventura divina che ti attende. Non perderne loccasione. 20 concorso presepi 81 ormai cosa nota che a Natale si fa il presepio. A tutti piace vedere un bel presepio, per spesse volte preferiamo vederlo fatto dagli altri che metterlo insieme noi. Non c posto in casa, non si trova il muschio, non abbiamo tempo, non......., non......., quante scuse! E cos anno dopo anno diminuiscono i bambini e i ragazzi che nella loro casa costruiscono il presepio. Per questo, o meglio, perch questo non succeda, abbiamo deciso di lanciare, questanno, il CONCORSO dei PRESEPI. Forse dovevamo dirlo molto tempo prima: siamo per sicuri che molti raccoglieranno questo invito e si daranno da fare per mettere insieme un presepio che sia bello, originale e che ricordi che a Natale celebriamo la nascita di Ges. A chi interessato consigliamo: - compilare il modulo che c sul giornalino e consegnarlo al pi presto a don Antonio; - non disfare o non rovinare il presepio fino a quando non sar passata la commissione incaricata per visitarlo durante le feste natalizie. Sono in palio favolosi premi per i presepi pi significativi. AUGURI E BUON LAVORO! un nuovo negozio a Ronago E adesso a Ronago non ci manca (quasi) pi pi niente. Dal mese scorso abbiamo anche un negozio di fiori, piante ed affini. Veramente, chiamare negozio questo grande emporio di verde e di colore che sorge a Ronaghino, in Via Lugano, dove prima cera la discoteca "Mio Mao" forse inadeguato. Si tratta piuttosto, di un magazzino, un ricco bazaar di foglie, petali, piantine, alberelli, semi, bulbi, vasi, vasetti, confezioni e composizioni. C di tutto per decorare la casa, i giardini, i balconi, per offrire un regalo, per "dirlo con un fiore". In particolare ci sono tante idee per chi alla ricerca in questo periodo pre-natalizio, di un regalo originale, un regalo che pi regalo non si pu. I proprietari vengono da Olgiate Comasco e sono in grado di dare qualsiasi consiglio, anche a chi proprio non ha la pi pallida idea di come si tratta un fiore. Una parte del negozio riservata alle piante vive, disposte con ottimo gusto, unaltra parte di fiori recisi, unaltra ancora ai vasi, di ottone, per esempio, che sono di grande effetto e infine c un reparto dedicato alle produzioni artificiali, che non comportano dispendio di tempo e di energie per il mantenimento. La novit di questi giorni, come giusto, rappresentata dalle composizioni natalizie, che vagheggiano i presepi, i motivi dolci e romantici delle fiabe dei bambini. Ce n di tutti i generi e di tutti i prezzi, dalle decorazioni, ai centrotavola, alle ghirlande per le pareti. Naturalmente, non mancano gli alberelli, i pini, gli abeti pronti a trasformarsi in lussureggianti alberi di Natale. Ma c anche unaltra idea: i bulbi da piantare ora per la prossima primavera che poi si possono pure riciclare per lanno prossimo. Il proprietario confida di poter avere il permesso per una piccola serra, in modo da garantire prodotti sempre freschi e a minor prezzo. M. Castelli IL SOTTOSCRITTO ____________________VIA __________________NR ____ HA FATTO IL PRESEPIO. E SI ISCRIVE AL CONCORSO PARROCCHIALE ATTENDENDO LA VISITA DELLA GIURIA. FIRMA _____________________________________ DATA ________________ COMPILA, TAGLIA, E PORTA AL Pi PRESTO A DON ANTONIO CHIARO?! CIAO 21