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auguri

il primo Natale che passo con voi a Ronago: oramai mi sono


ambientato nella nuova comunit parrocchiale e mi sembra di esservi gi
da tanto tempo. Le cose da fare sono sempre tante per cui non c'
neanche il tempo di ricordare amici, tradizioni, momenti belli del
passato. In questi mesi ho cercato di avvicinare pi persone possibili, di
conoscere la situazione della comunit, ma ogni giorno che passa me
rendo conto che ho sempre tanto da imparare e che le cose da fare o da
continuare insieme sono molte.
Pensando a Ges, il figlio di Dio che si fa uomo nel Natale,-non posso
non pregare che mi aiuti a sentirmi sempre pi inserito in mezzo a voi,
uomo tra gli uomini, fratello tra i fratelli, per svolgere con umilt e. con
generosit la missione a cui Dio mi ha chiamato.
Ma mi viene anche spontanea una preghiera per tutti voi, perch,
rinnovati dalla grazia del Dio-con-noi, possiate coltivare dentro di voi e
diffondere nelle vostre case, nei vostri posti di lavoro, nette vostre
scuole, amicizia, gioia, pace e comprensione.
un semplice augurio che faccio per questo Natale e per l'anno nuovo:
vorrei che giungesse con tanta cordialit a tutti, in modo particolare alle
persone anziane, e agli ammalati, a chi vive lontano dalla propria
famiglia, a chi si sente angustiato e solo, perch guardi con pi fiducia e
con pi Serenit al domani.
2
Natale 81
di Simona F.
"Il Natale si avvicina a grandi passi ed gi nellaria.....",
questa considerazione mi porta alla mente un turbine di
pensieri su ci che il Natale oggi e ci che era ieri. Io
trovo che il Natale oggi abbia perso il suo valore, la sua
poesia e ci siamo forse un po dimenticati del grande
messaggio damore che Ges attraverso lAvvento ci
rinnova ogni anno ormai da 1981 anni! Ho sentito spesso
i miei nonni e gli anziani in genere e anche i miei genitori
dire che oggi al Natale non si fa pi tanta festa come una
volta, che oggi i bambini e non solo i bambini non sono
mai contenti e che invece a loro "bastavano i mandarini e
le spagnolette che portava Ges Bambino per essere
felici come una pasqua". Tutto ci ha un fondo di verit
abbastanza evidente e questa insoddisfazione generale
credo sia dovuta a questa societ del consumismo che ci
ha abituati allabbondanza, infatti oggi non si deve
aspettare il Natale per mangiare bene perch si mangia
bene ogni giorno e nel cuore della gente si ha spesso
loccasione di constatare linsoddisfazione e il vuoto che
la perdita di tanti valori ha lasciato creando intorno a noi
un clima di superficialit. Il Natale ho limpressione che si
consumi prima del 25 dicembre perch Natale
diventato la corsa sfrenata della gente che va e viene dai
negozi per fare acquisti vari e che tanto si affanna, ma
poi quando finalmente il giorno tanto atteso arriva eccoci
qui con un pugno di mosche in mano, ecco un
avvenimento bellissimo, un giorno che dovrebbe essere
fatto di felicit, di gioia e di amore reciproco sciuparsi e la
gente esprimere sempre pi questa sua insoddisfazione,
perch? Forse perch stiamo cercando qualcosa di cui
sentiamo la mancanza qualcosa che abbiamo perso e
ogni Natale ci aspettiamo che succeda qualcosa di
diverso, perch ogni anno vorremmo che fosse un Natale
da ricordare! Che cosa ci manca, perch questa
manifesta scontentezza della gente che cresce ogni
giorno anche nella vita di sempre? Vorrei che la gente
che tanto si affanna per conquistare chiss cosa e corre,
corre frenetica per le strade divisa tra il lavoro e i
problemi di tutti i giorni, che vuole guadagnare e arrivare
in alto senza farsi troppi scrupoli e schiacciando chi gli
accanto si fermasse un momento e pensasse perch
nonostante il benessere e la vita agiata non si contenti!
Piano, piano abbiamo eliminato intorno a troppe cose
quellalone di sentimento, di poesia, di gioia rendendole
troppo razionali, ma abbiamo perso soprattutto la
dimensione delluomo che non una macchina, che
possiede un cuore e unanima che ci siamo forse
dimenticati di usare. Quando si . giovani come sono io,
come lo sono tanti giovani intorno a noi oggi, si parte con
un carico di speranze, di sentimenti, di gioia di fare, di
donare, di amare per un mondo pi pulito, si critica
questa societ, ma purtroppo si finisce quasi sempre per
lasciarsi travolgere come tutti nei suoi ingranaggi
inesorabilmente! Tanto si parla di pace ultimamente e noi
tutti ci
chiediamo cosa possiamo fare noi per la pace
nel mondo? Credo sia giunto ormai il tempo di
fermarsi, di ritrovare se stessi, di ritrovare la
dimensione delluomo che Dio ha voluto al centro
di tutte le cose, luomo che piano piano sta
diventando lartefice di questa nostra lenta
distruzione, la pace possiamo, se vogliamo,
cominciare a costruirla partendo dal nostro
piccolo, imparando a rispettare il nostro prossimo
e ad amarlo: gli anziani che hanno gi vissuto e
che forse a volte vedono pi al di l di noi, i
genitori perch "il mestiere del genitore" non
facile e hanno bisogno dellaiuto di noi figli, i
giovani che hanno bisogno di credere in nuovi
ideali, i bambini e tutti quanti. Dovremmo
ricordarci anche dei fiori, del sole, del cielo, del
mare, degli animali, e di tutte quelle cose belle
che il Signore ha voluto donarci perch
guardandole e rispettandole ci aiutassero a
vivere e ci rendessero felici e che noi stiamo
distruggendo. Con un po di fatica e di impegno,
forse questo potrebbe essere il "NATALE
DIVERSO", in onore della pace che stavamo
aspettando e sarebbe bello che durante lanno
nuovo tutti facessimo qualcosa per cominciare a
costruirla "questa pace tanto desiderata" per un
mondo pi pulito e vero. Questo il mio augurio
per un Natale Nuovo che sia linizio di un
cammino di rinascita!
3
fai da te: i biscotti di Natale di Wanda B.r
Si avvicina il Natale, e penso che sia bello dedicare qualche momento dei preparativi che servono a creare
l'atmosfera natalizia, a rendere pi bella, pi accogliente, pi "calda" la nostra casa, anche alla cucina ed in
particolare ai biscotti.
un modo non prefabbricato per dire il nostro affetto a chi ci sta vicino, ma che contribuisce in modo
notevole, a dire con semplicit e soprattutto con amore ''Buon Natale".
Certo ci vogliono, oltre agli altri indispensabili ingredienti, anche un po' di tempo, pazienza ed impegno,
ma i risultati compenseranno largamente gli sforzi anche perch non mai tempo sprecato quello che
dedichiamo a rendere felici gli altri. In fondo c' molto pi cuore in questo pur semplice dono che in un
qualsiasi costoso acquisto.
Per chi ha bambini anche un'occasione di pi per comunicare loro la gioia di fare qualcosa insieme: un
modo di occuparsi di loro in maniera diversa con cose semplici che li riempiono di gioia e che vi facciano
sentire vicini in momenti di "lavoro" che apprezzeranno tantissimo: un'idea per trasformare la cucina nel
laboratorio della fantasia cos che farina, zucchero, uova, burro, etc. prendono forma e diventano piccoli
animali, fiori, campane, stelle, belli da vedere e buoni da mangiare. I bambini vi saranno grati per questo
modo di stare insieme: per loro sar come un gioco ritagliare le varie forme nella pasta; a proposito,
esistono in commercio varie formine per biscotti oppure potrete lavorare di fantasia visto che si possono
creare biscotti di tutte le forme: provate ad inventarne facendovi aiutare dai vostri bambini.
Mi permetto suggerirvi un insolito albero di Natale che piacer molto a tutti i piccoli ed anche ai grandi:
appendete all'albero i vostri biscotti variamente decorati con tanti nastrini di vari colori, l'effetto sar
sorprendente!
BISCOTTI ALLE NOCCIOLE.
OCCORRE NTE: 250 gr. di nocciole tritate
250 gr. di zucchero
1 bustina di zucchero vanigliato
4 albumi d'uovo
PREPARAZIONE:
Montare a neve i 4 albumi, incorporare lo zucchero,
le nocciole macinate e una bustina di di zucchero vanigliato.
Formare delle palline e lasciarle riposare al fresco. Prima di
infornare guarnire con una nocciola. Nel forno
precedentemente riscaldato a bassa temperatura,
lasciate i biscotti per 3/4 d'ora.
MILANESI.
OCCORRENTE: 500 gr. di farina
1 pizzico di sale
250 gr. d burro o margarina
250 gr. di zucchero
3 uova lavorate a schiuma
scorza di limone grattugiata
PREPARAZIONE:
Mescolare gli ingredienti ed incorporare la farina setacciata,
impastare e stendere con il matterello (spessore 3/4 mm).
Lasciare riposare al fresco, tagliare con le formine e
pennellare con tuorlo d'uovo.
COTTURA:
Circa dieci minuti in forno precedentemente riscaldato a 200
gradi, disporre i biscotti su lastra imburrata a met altezza.
4
ORE OTTO e MEZZA (2O,30)
una raccolta di tante parole dette da un pap accanto al
letto dei suoi bambini.
Perch "otto e mezza"? Perch, specialmente nelle lunghe
ore dinverno, il momento in cui mezza ora pi o meno, i
bambini vanno a nanna e, appena sotto le coperte, piace loro
ascoltare qualcuno che racconta, quasi per conservare
durante la notte silenziosa e buia leco della voce amica e la
tenue luce del volto di colui che parla.
- 1 - LA STORIA PI CORTA
Un pap, una sera in cui rimasto a casa a sorvegliare i bambini, si
messo nei guai.
"Su bravi a letto, che poi vi racconto una bella storia!"...disse.
E cos i bambini vanno buoni, buoni a dormire.
Sembrano proprio degli angioletti quando sono li quieti, quieti ad aspettare questa, grande cosa
che la "Storia".
"Dunque" inizia pap "per la racconto corta .......Un attimo di riflessione e poi comincia a
raccontare...... Ma la storia talmente corta che, aperta la bocca e detto "Ahh", gi finita.
I bambini sono un pianto solo. "Tu pap
non sei neanche capace di raccontarci
una storia; non sei un bravo pap......".
Le lacrime continuano, per un po, poi
tutto si quieta in un sonno profondo.
II pap ripensa a quanto accaduto. Gli
fa male lo scontento dei suoi bambini e
cos il mattino dopo esce di buonora.
inverno, fa freddo, ma non importa;
passeggiare fa bene e talvolta nascono
delle idee geniali.
Passando davanti allUniversit pensa
dentro di s: "Qui insegnano molte
cose; certamente anche le storie per i
bambini! e cos entra.
Ci sta tutto il giorno ad ascoltare professoroni
barbuti, coi capelli bianchi e senza; sono fiumi di
parole, ma alla sera ritorna a casa tutto contento.
Sulla via del ritorno, passando per il parco, vede
una vecchina avvolta in un povero scialle che,
seduta su di una panchina, si lamenta tutta
infreddolita. "Cosa fate qui, buona donna?" le dice
avvicinandosi; "non avete una casa dove stare con
questo freddo?"
"Veramente la casa ce lho," risponde
sommessamente la donna, ma come se non
lavessi perch ho finito la legna per scaldarla e
cos dentro fa ormai pi freddo che fuori .....; e
5
come posso procurarmi la legna?... sono vecchia, stanca e per di pi non ho un soldo per
comprarla!"
Il pap resta senza parole .... Pensa alla sua casa calda ed accogliente, ed al freddo di una
stanza senza riscaldamento . Si china, prende sottobraccio la donna, e con decisione savvia
verso casa.
Per questa notte dormir da me.... poi vedremo"....... e cos, senza nemmeno avere il tempo per
replicare, la vecchina si trova davanti ad un buon piatto di minestra fumante.
Arriva il momento della Buonanotte ai bambini. II papa vorrebbe quasi schivarlo (la paura della
storia), ma non pu. Allora il pi piccolo da sotto le coperte chiede in tono quasi scherzoso: "ce la
racconti., una stooria .. corta, corta .
Punto sul vivo, il papa non pu tirarsi indietro. Si siede vicino al. letto ed inizia a raccontare di
strane formule matematiche, di leggi di fisica ed astronomia......, ma non va avanti molto: strilli ed
urli di protesta riempiono la camera...... Evidentemente la storia non piaciuta!
Sconsolato, si rifugia davanti ai televisore e, dopo un po

, con grande meraviglia saccorge di un


silenzio strano, quasi sacro- In punta di piedi savvicina alla cameretta e nota la vecchina che,
con voce dolce e persuasiva, sta raccontando una fiaba che finisce solo quando i bambini
sono vinti dal sonno.
Al papa tutto sembra un sogno: quanto accaduto quella sera e quanto accadr nei giorni e
nelle sere seguenti.
Quasi in un clima .da fiaba, ogni sera si ripete con una storia nuova, sempre fantastica, ed ogni
giorno vede questo pap che, nei ritagli di tempo, si reca nella casa della vecchina a lavorare per
renderla calda ed accogliente. Poi, quasi rispondendo ad un ordine dallalto, un mattino la donna
decide d ritornare a casa sua; tutto
sistemato ed il pap laccompagna, ma,
non ritorna subito.
Per tutto il giorno, accanto al caminetto
acceso, ascolta la vecchina che
racconta tante storie. Sono unimmensit
di parole che entrano nella sua testa e
che colmano il suo cuore di gioia per
quanto sta imparando.
A sera, e poi durante tutte quelle sere in
cui dovr raccontare la "storia ai suoi
bambini, il suo pensiero andr a quella
nonnina ed a quanto accaduto nei giorni
appena trascorsi.
"LA STORIA PI CORTA" quanto
successo a lui ; il dono dato con amore e spontaneit a che aveva bisogno: il risultato lo
sapete!
6
le confraternite
di Ronago
La Confraternita un'associazione di fedeli che ha
come scopo :
- promuovere il culto del SS .Sacramento;
- promuovere tra i CONFRATELLI e le
CONSORELLE una vita esemplarmente cristiana;
- favorire l'Azione Cattolica in conformit ai voleri
del Papa,
I CONFRATELLI di-Ronago, attualmente, sono 34,
pagano una quota annuale e si radunano in una
assemblea annuale. Indossano la loro divisa durante
la processione del Corpus Domini e durante quella
della Nostra Festa.
Con i soldi raccolti acquistano i ceri per la chiesa.
LE CONSORELLE invece, sono 105, anch'esse
pagano una quota annuale, si radunano in assemblea.
Durante le SS Quarantore, a turni alternati, fanno
l'Adorazione al SS Sacramento, cos durante
l'esposizione del SS Sacramento l'Adorazione
continua.
Con i soldi della quota acquistano i fiori per la chiesa,
durante l'anno.
La quota, per il 1982, sia per i CONFRATELLI che
per le CONSORELLE stata stabilita in L. 3.000-
il Focatico:
tradizioni
II 2 gennaio, in occasione della festa di S.
DEFENDENTE, compatrono della nostra
parrocchia, ritorna la tradizionale offerta del
FOCATICO.
Forse molti non sanno nemmeno che cosa sia, per
questo siamo molto fortunati, nel guardare alcuni
libri conservati nel nostro archivio, di trovare che
questa offerta una volta era fatta da tutti i capi
famiglia in base al numero delle "bestie" che
possedevano (10 centesimi per ogni "bestia", dice
la nota storica!) e 10 centesimi per il fuoco.
Ora non sappiamo se sia possibile fare un'offerta in
questi termini, per pensiamo che tutti i
parrocchiani debbano contribuire alla vita della
propria comunit. Ci sono durante l'anno tanti
modi per dare questo aiuto, per crediamo che, in
occasione delle feste natalizie, ci si possa ricordare
anche delle varie iniziative della nostra comunit.
Le spese non mancano: lasciamo ad ogni famiglia
trovare il momento e l'occasione ber fare un'opera
buona, anche riprendendo in queste feste la
tradizione del Focatico.
tradizioni
missione compiuta
Dopo l'ondata di entusiasmo totale che abbiamo
manifestato per l'arrivo del nuovo Parroco ora si sta
verificando il totale riflusso di quella effervescenza e
spumeggiante onda che gioiosamente coinvolse
Parroco e parrocchiani.
Parafrasando i bollettini militari che sintetizzano la
conclusione di un'azione importante e riuscita,
possiamo definire la. nostra attuale situazione in
questi termini: "Missione compiuta: il Parroco nelle
nostre mani!..... Rientriamo alla base."
Ed in effetti proprio quel rientro stato effettuato
"dopo aver fatto tutto quanto era nelle nostre
possibilit e capacit" viene ripetuto con
soddisfazione.
Quel "tutto" va evidentemente riferito all'entrata in
parrocchia del nuovo Parroco e ad un improbabile
parroco-prete-burocrate distributore di battesimi,
assoluzioni, benedizioni, olii santi etc. perch se
abbiamo ricevuto il Parroco come sacerdote e
portatore di Cristo, onde percorrere insieme il
cammino per la Vita, allora a quel "tutto" manca una
parte, anzi la parte migliore di noi, quella di cristiani
vivi e veri.
pura constatazione, non giustificazione la nostra
non partecipazione, la passivit, l'indolenza, la
superficialit etc. sono caratteristiche non solamente
nostrane e non solamente di oggi bens radicate nel
passato lontano o recente e quindi nella tradizione....
G. GAVIOLI
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IL FRUTTETO
Nel periodo attuale sino a primavera, l'epoca della
POTATURA di tutte le piante da frutto di ogni variet.
Inoltre, gelo permettendo, il momento di mettere a
dimora nuove piante, sia fruttifere sia ornamentali, MAA
FOGLIA CADUCA: rose, ortensie, forcizie. Per le piante
a FOGLIA PERSISTENTE e per le conifere (pini.
Abeti .....) giusto e opportuno rimandare a primavera
ogni spostamento.
Quelle sotto elencate sono piante da frutto gi
sperimentate,
:
con successo a Ronago.
LANGOLO
DEL GIARDINIERE
di MICHELE G.
NOME MATURAZIONE
MELI
CARDINAL DURANTE LESTATE
STARKYNG FINE SETTEMBRE OTTIMA
GOLDEN DELICIOUS (DELIZIA GIALLA) OTTOBRE
RENETTA DEL CANADA OTTOBRE SI CONSERVA A LUNGO
GRANNY SMITH TARDI SI CONSERVA PER 6 MESI
MOROTELLA IN INVERNO SUCCOSA E SAPORITA
PERI
COSCIA LUGLIO
BUONCRISTIANA WILLIAM AGOSTO
ABETE FETEL AUTUNNO
DECANA DEL COMIZIO OTTOBRE-NOVEMBRE
KAISER DA OTTOBRE A NOVEMBRE
POSSA CRASSANA DA DICEMBRE A FEBBRAIO
ALBICOCCHI
BULIDA GIUGNO
LUIZET LUGLIO
PAVIOT LUGLIO
PESCA DI NANCY AGOSTO
N.B. Per le piante :da frutto e specialmente per la "bolla del pesco", necessario un secondo trattamento
antiparassitario a gennaio. I prodotti per i suddetti trattamenti si trovano in commercio nei vari consorzi
della zona.
PIANTE DA APPARTAMENTO
Per le piante che si tengono in casa, il periodo invernale abbastanza delicato. Infatti il caldo secco
prodotto dai termosifoni o altri mezzi di riscaldamento toglie alle piante lumidit che essa ha bisogno. Si
consiglia perci di bagnarla RAGIONEVOLMENTE nel solito modo e di inumidire le foglie anche con un
:
bagna biancheria od uno straccetto una volta la settimana con acqua a temperatura ambiente. Ricordo
anche che le piante da appartamento si mantengono bene se trovano tanta luce naturale. In questo
periodo troviamo in commercio dei bulbi di giacinti e amarillis gi preparate per un fioritura precoce. Questi
bulbi piantati nei vasi e tenuti in casa fioriranno in brevissimo.
LEUFORBIA PULCHERRIMA.
In dicembre noi troviamo presso i fioristi leuphorbia pulcherrima, detta anche poinsettia o stella di natale.
un arbusto bello, i suoi fiori, specialmente quelli rosso fuoco, formano un piacevole contrasto con il verde
intenso delle foglie. Si coltiva in vaso: nella stagione calda vive bene allaria aperta; poich fiorisce in pieno
inverno nelle serre dei fioristi ad una temperatura di 15-20 gradi, chiamata: stella o rosa di natale. A
fioritura ultimata, la poinsettia ha bisogno di riposo: pochissima acqua e quasi buio. Finito linverno si porta
allaperto, si taglia a 20 centimetri sopra il vaso, le si cambia recipiente mettendogliene uno leggermente
pi grande, si riprende a bagnarla, si concima e cos essa riprende un nuovo ciclo vegetativo. Essa si
moltiplica per Talea. La troviamo in commercio in diversi colori: rosso fuoco, rosa carico, rosa pallido,
bianco.
8
personaggi: Fabrizia Lando di MARIA C.
Una farfalla che volteggia sui pattini. una farfalla
con gli occhi azzurri, i capelli biondi lunghi fino alla
vita lisci, una volont di ferro insospettabile, che
lha portata, nel giro di pochi anni, ad essere
campionessa di pattinaggio artistico su ghiaccio.
Una duplice campionessa, per la categoria allievi
nazionale e lombarda. una gloria ronaghese, un
nome doro nel registro di Ronago che ricorda i
nomi illustri. Si tratta di Fabrizia Lando, sedici anni,
quasi un diploma in lingue ed una storia di vittorie
iniziate per caso.
"A undici anni - racconta la sua mamma - era molto
nervosa, non riusciva a stare ferma. e allora pensai
di avviarla a qualche attivit sportiva che servisse
ad incanalare le energie."
Cos Fabrizia incominci a frequentare una
palestra e lo stadio del ghiaccio a Chiasso e poi a
Como, superando sempre tutti in bravura con i
volteggi, le evoluzioni, le pirolette, i cerchi e i salti
sulla pista ghiacciata, su quella lamina sottile dei
pattini. Si accesero presto i riflettori su Fabrizia
Lando, fu subito fama, ma dietro alle coppe alle
medaglie, che sono ormai moltissime, dietro i
diplomi e gli elogi ci sono le lunghe ore di
allenamento, la ginnastica, il sacrificio, il tarpo
rubato allo svago e al riposo. Una "Star" non si
improvvisa ma nel caso di Fabrizia non c
artificiosit: il successo stato una conquista
faticosa, ma che venuta quasi di conseguenza.
"Io sono molto contenta - dice Fabrizia - il
pattinaggio artistico uno sport molto femminile,
praticato in un ambiente ancora pulito e lontano da
ogni sotterfugio. Sono soddisfatta anche perch
riesco a conciliare abbastanza bene lo studio con
limpegno sportivo.
Certo, a volte bisogna rinunciare a qualcosa." e
interviene ancora la. sua mamma : "A dire la verit
una vita dura. esce da scuola e va subito a
Casate per gli allenamenti. In mezzo un panino.
Alla sera spesso torna tardi, qualche problema pu
sorgere sicuramente. Ma almeno so che ha
qualcosa a cui pensare, che la tiene lontana dai
pericoli dellozio."
C comunque una nota forse polemica: nel mese
di ottobre arrivata in comune di Ronago una
lettera da parte del Gruppo Giovanile Ritmico di
Como in cui, con un sottile senso di ironia, si fa
presente tra laltro ai nostri amministratori che
"Fabrizia Lando ha vinto nella passata stagione
1980/81 il Campionato Nazionale di Pattinaggio
Artistico su ghiaccio. Poich esso il primo titolo
italiano che sia mai stato conseguito da un atleta
comasco in questo sport, cos ancora poco
praticato nelle nostre zone e che viene
erroneamente considerato praticabile solo da
persone privilegiate, pensavo e speravo - dice il
Presidente del gruppo - di essere onorato almeno
dal riconoscimento ufficiale per un risultato
prestigioso in senso assoluto.
Il titolo italiano stato ottenuto da Fabrizia Lando al
culmine di una stagione sportiva nella quale ha
vinto tutte le gare nazionali cui ha partecipato..."
Insomma, si chiede un gesto dellamministrazione
comunale che ricompensi, sia pure in modo
simbolico il sacrificio di Fabrizia, dei suoi familiari e
della societ sportiva che lha sostenuta.
Sicuramente il comune accoglier linvito, anche
per sottolineare un esempio positivo, una volta
tanto, nella cronaca quotidiana che vede spesso i
giovani venire alla ribalta con azioni che belle non
sono neanche un po.
ULTIMISSIME ULTIMISSIME ULTIMISSIME
In occasione del S. Natale, per la serata di sabato
19 dicembre, la Sportiva Ronago organizza presso
il salone del centro parrocchiale, una tombolata con
favolosi premi.
NELLA STESSA OCCASIONE SAR
CONSEGNATA A
FABRIZIA LANDO
campionessa italiana di pattinaggio artistico su
ghiaccio cat. Allievi e nostra compaesana,
UNA TARGA A RICORDO DEL TITOLO
MERITATAMENTE CONQUISTATO.
PARTITISSIMA PARTITISSIMA
DOMENICA 20 DICEMBRE, ALLE ORE 15,00
COMO - RONAGO
AMICHEVOLE TRA SQUADRE DI GIOVANISSIMI.
9
Programma 1982 SPORTIVA SCI CLUB
RONAGO AMBROSOLI
PARTE IL "COLUMBIA ": PENSIERI A VOCE ALTA
Ieri alla TV ho visto il Columbia pronto a spiccare
il volo verso II cielo.
Evidentemente tutti questi, voli verso lo spazio
dimostrano il bisogno che l'uomo ha di conoscere
l'infinito.
Tutti sappiamo che giunti a una certa et si muore
ma io, come penso altre persone mi chiedo: "Come
mai si muore? Perch la vita non infinita.? Va cosa
causata la morte?
Sono questi interrogativi che spingono l'uomo a
compiere ricerche, a lfare voli verso lo spazio che
ancora non sa.
Noi viviamo sulla terra e sappiamo varie cose che la
compongono ma non conosciamo cosa ci sia nello
spazio, ossia vediamo i pianeti, le stelle etc.:ma da
dove provengono? Perch esistono?
L'uomo paragonabile ad un bambino: quando il
bambino gioca, ad esempio, con un giocattolo
telecomandato si sente spinto spesso a smontarlo
per sapere cosa c' all'interno che lo fa muovere.
L'uomo, bambino curioso, vuol vedere cosa c' al di
l del suo giocattolo, la terra, per cui ecco il suo
impegno eccezionale per le ricerche nello spazio.
Alcuni, uomini hanno inventato delle pastiglie che
possono permettere anche di restare giovani pi a
lungo, ma poi la morte arriva comunque: la morte
impossibile da sconfiggere.
Tutto questo si ricollega a Dio, cio a colui che ha
creato noi e le coSe che ci circondano, ma c' una
grande differenza tra Colui che crea e colui che
inventa.
Creare, infatti fare, costruire una cosa che prima
non esisteva, mentre l'inventare deriva da un verbo
latino che significa trovare. Ecco perch tutte le
medicine che l'uomo inventa e produce hanno
origine dalla natura, da quanto Dio ha gi creato,
perci l'uomo non inventa, ma trova. Tutto questo
discorso collegato, come ho gi detto, a Dio per
cui uno che non crede in Dio non pu avere quei
bisogni di Scoprire cosa c' nello spazio o perch
esso esista; a lui basta star bene e vivere in
pace ........
lo sono cristiana perch ho fede in Dio ed per
questo che alcune volte mi pongo degli
interrogativi, questi interrogativi.....
magda g.
3 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio
10 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio
17 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio
24 Gennaio: Scuoia Sci Caspoggio
31 Gennaio Scuoia Sci Caspoggio
7 Febbraio: Lenzerheide
28 Febbraio: Meeting dell'Amicizia Caspoggio
14 Marzo: La Thuile
20/21 Marzo: Courmayeur (Traversata Monte Bianco)
4 Aprile: Sils Maria Gara Sociale
24 Aprile: Cena di Chiusura
N.B.: LA SPESA PER IL-VIAGGIO E LA SCUOIA DI SCI
DI L. 50.000 PER GLI ADULTI E DI L 44.000 PER
I BAMBINI FINO A 12 ANNI.
LE PRENOTAZIONI SI RICEVONO TELEFONANDO AL
98.00.95 ENTRO-LE ORE 2I DEL GIOVED PRECEDENTE
LA GITA SEGUITE DAL VERSAMENTO DELLA
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
10
ANGOLI DI RONAGO
LAMPONA
Lampona si presenta allautomobilista che viene da fuori,
come lestrema periferia di un centro che presto apparir
ai loro occhi, o forse essa stessa il centro di . un paese
che non vedranno mai o che forse per loro non esiste,
subito inghiottiti dalla vicina ed invitante Svizzera.
alle porte del paese, ma non tutte le persone che
passano per Lampona giungono in centro, se ne vanno
oltre passando di fianco, lasciando Ronago nel suo
sonno, paese che tutti sanno dov ma che nessuno ha
visitato mai.
Lampona formata da un gruppo di case costruite da
figli e nipoti degli antichi proprietari di queste terre, una
volta coltivate o adibite a pascolo, dove ciascuno ormai
gi padre o nonno, ricorda se stesso bambino nellatto di
falciar lerba o di raccogliere castagne nei boschi
sovrastanti le case. Ora buona parte dei prati ha lasciato
posto alle abitazioni, casette a due piani, semplici e
ordinate, ciascuna col proprio orto e giardino. I boschi
sono ormai invece tutti recintati ed difficile andare per
castagne divertendosi, come anchio da bambino ho
potuto fare. Le prime case sono sorte una trentina danni
fa, le altre nel periodo 60-68 lungo i lati sulla strada che
conduce in paese. Non tutte le abitazioni per
appartengono al comune di Ronago, infatti quelle a
monte, partendo da dietro il Bar Graziella e andando oltre
appartengono a Uggiate. Nessuno per degli abitanti si
sente per di Uggiate, ed a parte gli obblighi civili che
debbono essere assolti nel Municipio di Uggiate (voto,
tasse ed altro), si servono con comodit delle strutture
economico-sociali del Comune di Ronago (vedi asilo,
scuola
,
pulmino, negozi, Chiesa), anche se forse
qualcuno dovendo decidersi o assumere qualche
impegno riguardante la Comunit se ne estranea
dicendosi di Uggiate. Dico queste cose non per polemica,
ma per dire che se vogliamo che Lampona pur essendo
un po "fuori" non venga lasciata da parte, dobbiamo dare
la nostra adesione ad ogni iniziativa economica-sociale,
in modo da portare noi stessi e le nostre esigenze alla
conoscenza d tutti.
Da pi parti, abbiamo raccolto impressioni che sarebbe
una bella cosa che "tutta" Lampona facesse parte della
comunit civile, e parrocchiale di Ronago, a tutti gli
effetti. Non sappiamo se questa lopinione solo di
alcuni: per quanto riguarda la parrocchia se ne gi
parlato tra lArciprete di Uggiate, don Antonio (e ancora
prima don Matteo) e le autorit competenti della curia
vescovile di Como. Si tratta ora di prendere una
decisione dopo aver sentito un po il parere degli
interessati. Per questo vorremmo che. attraverso il
nostro giornate, si potesse giungere a una
chiarificazione. Aspettiamo che qualcuno prenda
liniziativa e ci scrivase possibile questo cambiamento.
Per quanto riguarda il comune passiamo la parola a chi
di dovere, perch esamini la situazione e. faccia poi i
passi necessari.
11
CROCE ROSSA
di MARIA GRAZIA M.
Nella nostra zona sentiamo molto spesso
parlare della Croce Rossa Italiana e dei problemi
che la riguardano, ma forse sappiamo troppo
poco su di essa. Per associazione di idee molti
di noi con la parola Croce. Rossa intendono
autoambulanza: trasporto infermi, feriti, etc.,
insomma il primo soccorso prestato a chi
infortunato. Ritengo invece sia molto
interessante approfondire questo tema, cercare
di capire quello che la Croce, Rossa, ci che
svolge, perch come vedremo in seguito il suo
servizio non solo limitato al trasporto "in
sirena" ma si estende nellambito sanitario per
cercare di sopperire, alle mancanze dello stato.
Ho pensato cos di parlarvene dividendo il
discorso in diversi articoli, partendo dal generale
per poi arrivare, a ci che ci riguarda pi da
vicino: il Sottocomitato C.R.I. di Uggiate
Trevano, Sottocomitato che con Ronago
comprende, altri paesi limitrofi come Uggiate.
Trevano, Faloppio, Valmorea, e come ultimo
paese entrato: Albiolo.
COME NATA LA C.R.I.
Lidea di costituire una forma di assistenza ai
feriti fu concepita nel 1859 da Henry Dunant,
giovane, ginevrino.
Si trovava nei pressi di Solferino, mentre stava
infuriando una delle pi terribili battaglie che il
nostro Risorgimento abbia conosciuto. Mentre la
ferocia, era al culmine il giovane ha avuto modo
di vedere una moltitudine di feriti urlanti e
morenti. Invano ha cercato chirurgi e medici che
potessero operare tanti uomini, cos come
invana risultata la ricerca di infermieri. Si
cos improvvisato lui stesso infermiere ed ha
radunato intorno a s donne e uomini
volonterosi, per cercare di alleviare le sofferenze
dei feriti. Rimasto completamente scosso dalla
immensa solitudine in cui sono lasciati coloro
che soffrono ha capito che per aiutare i pi di
quarantamila feriti di Solferino sarebbero
occorse poderose squadre di infermieri e molte
casse di medicinali. Limpressione riportata non
lo abbandoner mai pi, Dunant si far cos
apostolo di una. causa che. guadagner in
seguit tutto il mondo. Il libro che scrisse
rivivendo quelle orribili scene di dolore a cui ha
assistito, intitolate: "Un ricordo di Solferino",
verr tradotto in diverse lingue, diventer subito
celebre e si pu considerare come il pilastro sul
quale si fondarono le Societ di soccorso, si
giunse alla prima convenzione di Ginevra sulla
quale posa tutta lopera detta Croce Rossa.
Per ragioni di spazio la nostra storia sulla Croce
Rossa in questo numero si conclude qui, sul
prossimo numero conto di parlarvi dei primi
passi per la costruzione della Croce Rossa e di
come essa organizzata in ambito
internazionale e nazionale..
(1a, puntata continua)
12
DROGA:
un problema di tutti
di MAURIZIO R.
difficile quando si saturi fino alla nausea, parlare di un argomento da troppi anni drammaticamente
"alla moda" come quello della droga.
Eppure, coma diceva giorni fa l'arcivescovo di Milano Mons. Martini, in un'intervista al quotidiano "La
Repubblica", il rischio pi grave che possiamo correre quella di vivere in modo indifferente i piccoli
drammi privati che si consumano con insistenza rituale. Assistiamo impotenti alla decimazione costante di
giovani vite e ci chiediamo se davvero non si possa fare nulla, se nella nostra esistenza non scorgiamo un
bagliore, un attimo di speranza,,da: regalare a chi stato catturato dalla perversa spirale della rinuncia alla
vita.
Mi riesce inaccettabile la dolorosa scelta (perch di scelta si tratta) di un ragazzo che si droga,
incomprensibile che a sedici anni non riesca a trovare attimi di gioia, di vita piena, di impegno sociale e
che non abbia aspirazioni e i suoi ideali si frantumino come un giocattolo troppo fragile e inconsistente.
Provate a guardare l'immagine ormai troppo ricorrente sui giornali di un ragazzo morto di droga: un
miscuglio di sconsolato abbandono, di solitudine, di sconfitta; un'immagine piena di piet, una
degradazione; un'immagine che ti sforzi di fissare, ma davanti alla quale ti vorresti ritrarre subito.
Credo che la droga sia il risultato di due crisi parallele ma convergenti: una sociale e una famigliare.
II dato ormai incontestabile che il fenomeno non tocchi pi solo la metropoli, ma si allarghi con incalzante
drammaticit anche alla provincia, rafforza questa mia convinzione. Infatti, accanto a fenomeni di
degradazione ambientale e di disgregazione sociale, l'esperienza di chi si droga molte volte intessuta di
difficili rapporti famigliari, di incomprensione, di rifiuto.
E se vero che i drogati statisticamente accertati nella zona dell'Olgiatese sono 35 (e quelli non accertati?),
un esame di coscienza sereno ma approfondito impegno che ci deve vedere coinvolti tutti, dai genitori ai
figli, a chi spende forse troppi soldi per opere di altra natura e non si sforza di destinarne una parte pi
consistente ai centri culturali e sociali.
Come hanno raccomandato gli operatori del Centro recupero drogati di Como, che durante un dibattito in
Biblioteca hanno cercato di documentarci intelligentemente sul problema, necessario che sul territorio
funzionino centri di aggregazione sociale e culturale: biblioteche, oratori, gruppi di attivit giovanile capaci
di far ritrovare ai giovani il gusto di stare insieme e di operare per il bene di tutti, nella ricerca del senso
vero della vita.
una battaglia di cultura, di civilt e di amore: proprio per questo pi dura delle altre.
NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE
Domenica 3 gennaio 1982 faremo la festa per gli
anziani. Al pomeriggio ci troveremo presso il
Centro Parrocchiale per un incontro di fraternit e
di amicizia, per scambiarci qualche idea e per
vedere cosa possiamo fare di interessante nel 1982
che stato dichiarato ANNO DELL'ANZIANO.
Nessuno tanto pi anziano di chi non ha dentro il
cuore tanta gioia e tanta voglia di vivere e tanta
fiducia.
Domenica 20 dicembre i bambini della nostra
scuola materna faranno un simpatico saggio
natalizio: sar un'occasione per fare festa e per
scambiarci gli auguri di Natale e per sentire come
nostra questa scuola che vive grazie all'impegno e
alla generosit di tante persone. Il giorno 1 gennaio
verr preparato anche il tradizionale albero
natalizio, dove potremo offrire e acquistare tanti bei
doni. Il ricavato andr a favore della scuola
materna.
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"Rottura del braccio destro..... forte contusione a seguito di distorsione del piede sinistro....
congestione.... crampi": questo, che a prima vista potrebbe sembrare un bollettino di guerra,
solo il risultato, dal punto di vista fisico-medico, della partita di calcio fra SCAPOLI e
AMMOGLIATI che si disputata domenica 15 novembre sotto il "beneplacito" della Sportiva
Ronago. Dato che la partita si svolta allinsegna della pi "nostrana" amicizia, necessario
aggiungere che gli incidenti di cui sopra, sono stati causati da scontri fortuiti, e dalla grande
(????))) condizione fisico-atletica della maggior parte dei giocatori. (Per tutta la settimana
successiva la partita si potevano tranquillamente individuare gli artefici di quellepico scontro
dallandamento cadenzato e claudicante che la maggior parte di essi disinvoltamente mostrava
nel camminare). Incoraggiati da un pubblico accorso, davvero numeroso, ad assistere allo
scontro dellanno le due squadre si presentavano in campo mostrando nelle loro file anche
giocatori forti di un passato glorioso, addirittura in campo internazionale (Svizzera - ndr) e
giocatori che tuttora sono in attivit. Gli ammogliati potevano usufruire dellapporto dei vari
Ghielmetti, Peron, Bianchi (autore di una timida apparizione di ben .... 1 minuto allinizio del
secondo tempo), Fontana, Nassi, e non me ne vogliano i non menzionati in quanto tutti sono stati
meritevoli di lode, potevano contare su don Antonio che, da come mi risulta, con ogni mezzo,
anche non propriamente ortodosso (?1 addirittura due le messe da lui dette prima dellinizio della
partita), tentava di far pesare inesorabilmente la bilancia da quella parte. Fra gli scapoli il pi
appariscente era il portiere Bernasconi che indossava un pesante maglione cos poco evidente
da farlo sembrare la bandiera americana nelle sue prodigiose uscite (i suoi guanti non erano
forse da sci?) e poi il tandem dattacco Beretta- Fasola B. e Lurati (per i non menzionati vedasi
sopra). Per dovere di cronaca la partita, durata tre tempi d venti minuti, e nel complesso
piacevole, si conclusa in parit sul 2-2 con reti di Peron e Fasola P. per gli ammogliati e di
Balzaretti per gli scapoli. Tutto s poi concluso la sera con uneccellente cena consumata
presso il Bar Sport, dopo che laperitivo era stato bevuto presso il Bar Cooperativa. Da ultimo un
augurio: che giornate come questa, in cui sport, folklore, allegria ed amicizia si sommano non
siano una rarit ma diventino pi frequenti. Magari con laiuto della Sportiva....... ma non solo di
quella. chi ha orecchie......
un pomeriggio
diverso
di Agostino G.
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botta e risposta:
il Sindaco
La fine di un anno solitamente l'occasione pi
propizia per stilare un bilancio di quello che
stato fatto o di ci che, pur essendo nelle intenzioni
non si potuto attuare. La fine del 1981, poi, trova
la nostra amministrazione comunale in carica da
circa un anno e mezzo. C' sembrato quindi giusto
cercare di far conoscere a tutti il lavoro che in
questo lasso di tempo i nostri amministratori
hanno svolto, parlandone con il Sindaco ed alcuni
consiglieri, che anticipatamente ringraziamo per il
tempo donatoci.
DOMANDA: Se non erro, uno dei punti centrali
della vostra campagna elettorale era quella
della massima partecipazione nella gestione
del comune. Ad un anno e mezzo di distanza
mi sembra necessario chiederle se e come,
questo obiettivo stato raggiunto.
RISPOSTA: Quello della massima partecipazione
possibile nell'amministrazione del nostro comune,
rimane sempre uno degli scopi principali. Non si
pu certo dire, infatti, che quello che stato 'fatto
in questo periodo pu essere sufficiente e deve
bastare. Abbiamo mosso solo i primi passi e si
tratta ora, d proseguire cercando di sviluppare
quello che piano piano si fatto. Innanzi tutto tutte
le decisioni non vengono prese solo dai componenti
della giunta ma il nostro sforzo, anche nell'ambito
consigliare quello di ascoltare tutte le proposte e
le idee per poi arrivare ad una decisione il pi
possibile unanime. Concretamente, si tentato di
creare questa partecipazione formando, in campi
specifici, delle. commissioni che collaborano con
l'amministrazione con idee e suggerimenti. Si
creata una Commissione per il Piano Regolatore,
composta da trenta membri, una Commissione
Tributaria ed una Commissione per il Fondo di
Solidariet. Quest'ultima per, ancora un progetto
che ha bisogno di essere rivisto e sviluppato.
DOMANDA: Anche locchio pi disattento ha
potuto rendersi conto di alcune attivit
intraprese. Potrebbe riassumerle, per avere un
quadro abbastanza preciso di quello che
stato fatto?
RISPOSTA: Le disposizioni della Legge
Finanziaria del 1981 ci hanno dato delle enormi
possibilit di investimento. Lo spirito di questa
legge, innovativo in confronto alle leggi precedenti
ha portata alla costituzione di un Fondo
Perequativo intendendo porre tutti i comuni su di
un piano di assoluta parit per
quanto riguarda la spesa pro
capite. Per diversi fattori
accaduto che, in comuni della
stessa grandezza del nostro, si
sia speso in passato pi del
doppio di quanto speso dal
nostro comune. Con la legge
finanziaria del 1981 lo Stato,
oltre ai normali trasferimenti di competenza la cui
cifra si aggira attorno ai 112 milioni di lire, ha
messo a disposizione del nostro comune altri 38
milioni come fondo perequativo e ci ha dato la
possibilit di fare investimenti per altri 78 milioni.
Sommando a queste cifre i mutui assunti per un
valore di circa 260 milioni e i quasi 141 milioni che
ci competono dal Fondo Ristorno dei frontalieri,
l'amministrazione si trovata nella possibilit d
progettare ed eseguire lavori per oltre 500 milioni.
Si potuto cos, dare inizio ai lavori per il terzo
lotto di fognatura con una spesa complessiva di 180
milioni, ai lavori di sistemazione delle strade nel
tratto di via Milano compreso tra la casa De
Bastiani e il piazzale della chiesa per un totale di 52
milioni, nel tratto di via Volta compreso tra la via
Lugano e 1'incrocio di via Ambrosoli e in quello di
via Ambrosoli compreso tra l'incrocio, con via
Volta e l'incrocio di Ronaghino per un totale di 150
milioni; altri 68 milioni sono stati destinati per la
sistemazione del tratto di via Milano compreso tra
le curve Raschi e l'incrocio di Lampone, 55 milioni
sono stati poi indirizzati per la realizzazione di
impianti sportivi, 54 milioni per l'edilizia sociale e
32 per la costruzione del deposito per lo scuola bus.
DOMANDA: la sistemazione della via Milano,
che ha comportato la chiusura dellarteria
centrale del nostro paese per 5 mesi e disagi
per gli abitanti della zona ha fatto senzaltro
discutere e lo fa tuttora. Perch si dato il
benestare per lavori cos imponenti di
sistemazione di strade e non si , invece,
optato per lilluminazione di strade quali la via
Lugano o la via Mulini scarsamente illuminate
nello stesso tempo percorse da un intenso
traffico anche serale?
RISPOSTA: Nei mesi scorsi l'amministrazione
comunale ha chiesto all'ENEL di poter costruire e
gestire gli impianti di illuminazione pubblica:
Ronago, sarebbe stato l'unico comune della
provincia a gestire direttamente un impianto di
illuminazione. Il motivo di questa nostra richiesta
era principalmente dovuto al fatto di dotare Ronago
di una decente illuminazione nel minor tempo
possibile. Per diversi fattori la realizzazione di
questo nostro progetto non stata possibile. Si
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potuti per giungere ad un accordo con l'ENEL, per
il quale il Comune si assume la responsabilit, di
eseguire direttamente le opere murarie (pozzi e
tubi) nella parte di sistemazione della strada ed in
un secondo tempo l'Enel provveder all'impianto di
illuminazione e all'interramento delle linee aeree.
Per quanto riguarda la Via Milano, una
sistemazione si era resa necessaria dopo che, sentiti
i vari pareri, si era deciso di farla diventare l'asse
del paese scartando l'ipotesi di allargamento della
Via Serafino.
Tutta la Via stata allargata di circa un metro, si
provveduto a rinforzare le curve Raschi che
presentavano un cedimento pericoloso anche per il
solo traffico leggero e la costruzione del
marciapiede si resa necessaria per l'aumento del
traffico e quindi per una maggiore, salvaguardia e
sicurezza del pedone.
Posso dire che la stessa Via Milano sar riaperta
entro brevissimo tempo senza per la asfaltatura in
quanto il fondo stradale, che risulta completamente
dissestato, ha bisogno di un assestamento e sar
reso pi compatto anche a seguito delle piogge
invernali.
DOMANDA: E a riguardo della Via Ambrosoli e
della Via Volta di cui accennava sopra?
RISPOSTA: La Via Ambrosoli, dall'incrocio con
Via Volta a quello di Ronaghino con la Via Lugano,
sar anch'essa allargata di circa un metro, con la
costruzione di un marciapiede ed in pi, per cercare
di evitare gli ingorghi che si vengono a creare a
causa della presenza di negozi e bar in uno spazio
limitato, li terreno antistante il Bar Sport e il
terreno sul lato destro della strada verranno adibiti
ad area di parcheggio. Star alla buona volont dei
Ronaghesi usufruirne, ricordando che proprio nei
mesi scorsi il nostro Messo ha inaugurato il libretto
delle multe.
Lavori in Via Volta si rendono necessari in
previsione dello sbocco che questa avr sulla Via
Lugano, in seguito all'attuazione del Piano di Zona
che comporter la costruzione di nuovi complessi
edilizi sui terreni al di sotto della Via Lugano
stessa; la Via Volta in questo caso si troverebbe ad
essere l'asse portante della circolazione della zona
verso il centro del paese.
DOMANDA: E questo Piano di Zona? Non
potrebbe dire qualcosa di pi in proposito?
RISPOSTA: Per l'amministrazione comunale
rappresenta uno sforzo economico non indifferente
aggirandosi infatti attorno ai 100.000.000. di lire.
Con questa spesa il comune acquisisce terreni per
circa 10.000 metri quadrati, li urbanizza
costruendovi strade e parcheggi e li cede a
cooperative e ad imprese che si impegnano ad
assegnarli ad un prezzo convenzionato che oggi si
aggira attorno alle 530.000. al metro quadrato. I
requisiti richiesti al compratore per comperare un
appartamento sia in cooperativa che tramite
un'impresa sono o che questi siano residenti nel
nostro comune da almeno un anno o che lavorino
presso un'azienda del nostro comune da almeno un
anno.
DOMANDA: Nellultimo consiglio comunale, e
la notizia era riportata anche in alcuni
quotidiani, si parlato di realizzare sei mini-
appartamenti nello stabile esistente in Via
Milano: qualcosa ire proposito?
RISPOSTA: La possibilit di realizzare edilizia
sociale in tempi brevissimi ci offerta dal recupero
di questo fabbricato posto in Via Milano, recupero
che oltretutto permette di ristrutturare una
costruzione ormai decadente. La parte inferiore di
questo fabbricato verr adibita a deposito degli
attrezzi e come ricovero per lo Scuolabus del
comune. Sentito poi, il parere delle autorit
competenti, dato che il fabbricato in questione in
vicinanza del cimitero si intravista la possibilit
di recupero con trasformazione dello stabile in
abitazioni. A maggiore precisione si pu dire che la
zona di rispetto cimiteriale esiste per consentire un
eventuale ampliamento del cimitero. Essendo lo
stabile in questione diviso dal cimitero da una
strada, un ampliamento del cimitero in questa
direzione non potrebbe mai esser effettuato. Si pu
poi aggiungere che la zona in cui situato il
fabbricato ben soleggiata e riparata dai venti; in
poche parole una bella zona. I mini-appartamenti
saranno appunto sei e saranno appaltati in base ad
un preciso regolamento in cui si dar priorit ai
pensionati, a sfrattati ed eventualmente a giovani
coppie in attesa di una dimora fissa.
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intervista al sig. matrimonio di Anna B.
Ben arrivato, Sig. Matrimonio! Si accomodi, da tanto che laspettavamo.
Come sta?
S, non c male, nonostante gli attacchi della concorrenza che mi fanno perdere sempre pi
affari e i miei soliti acciacchi che continuano ad imperversare.
E voi? Chi siete? Perch mi avete chiamato? Per farmi delle proposte serie spero, perch io non
ho tempo da perdere per i contatti superficiali.
Noi siamo Alice e Carlo. Due ragazzi giovani, come vede.
Ci conosciamo da qualche anno e ci vogliamo bene. Allora, sa ........ avremmo
pensato a Lei perch vorremmo iniziare la nostra vita insieme.
Ah! Bene, bene. Vedo che le premesse sono buone. Cos a prima vista pare che gli ingredienti di
base ci siano, e allora posso anche mettermi pi comodo qui in poltrona ed ascoltarvi fino in
fondo.
Oh, la nostra storia uguale a tante altre. Non c proprio niente di speciale da raccontare. Alice
sta ultimando i suoi studi ed io ho un posto di lavoro che mi soddisfa e che mi d una certa
sicurezza anche per il futuro. I nostri famigliari sono contenti della decisione che abbiamo preso,
anche se i genitori di Alice avrebbero preferito che lei prima terminasse gli studi. Ma per finirli
occorre ancora del tempo ed a noi sinceramente sembra troppo: del resto non vediamo come
questo fatto possa crearci dei problemi.
Abbiamo entrambi .ricevuto una formazione cristiana e frequentiamo, anche se non proprio
assiduamente, gli incontri organizzati in Parrocchia. Tuttavia, quello della fede vissuta in coppia
uno dei temi che ci interessano e ci "spaventano" di pi.
Per il resto pensiamo di poterci organizzare abbastanza bene. Il nostro angolino labbiamo
rimediato e poco per volta lo arrederemo come ci va, con pochi soldi e tanta fantasia.
Abbiamo degli interessi in comune, dialoghiamo molto e di tutto e di conseguenza riteniamo di
conoscerci abbastanza profondamente.
Tutto sommato, non dovremmo avere delle sorprese, non Le pare?
Eppoi, abbiamo perfino seguito un corso per fidanzati che ci ha aiutato a capire alcuni punti
fondamentali sui quali non eravamo ancora bene informati.
Allora, che ne dice?
Eh, miei cari ragazzi.........mi pare tutto in perfetta regola, no? Io al massimo vi posso dare la mia
benedizione. Prima per non posso e non devo risparmiarvi la mia piccola "paternale" che di
prammatica in questi casi.
Certo li avrete sentiti i commenti alle mie spalle: "Me, se a nasi unaltra volta, a sa spusi pi!
Oppure: "Ma chi che ta la fa fa da spusass?" E ancora: "Se la ta va ben, a in trentan da galera"
e via discorrendo.
Avete mai guardato "dentro" a queste frasi fatte? Avete mai cercato di capire lesperienza dei
vostri genitori o d qualche altra coppia a voi vicina?.
E che cosa avete scoperto? Che non sono tutte rose, anche quando c lamore e sembra
nascosto o addirittura sepolto, che ci sono delle difficolt, che la vita stessa a volte sembra
essere ingiusta e crudele. Spero per che abbiate capito che tante discussioni, divisioni e
ripicche potrebbero essere evitate se allinterno della coppia ciascuno dei due pensasse sempre
al bene dellaltro, se lo accettasse cos com, se rispettasse le sue opinioni senza voler sempre
imporre la propria volont.
legoismo il male che mina alla base ogni rapporto.
Vedo che una delle vostre preoccupazioni quella di vivere insieme la fede. Quando il problema
sentito, come nel vostro caso, si gi a buon punto.
Tuttavia occorre che lasciate perdere leventuale "rispetto umano" o quel falso pudore che a volte
impedisce di esprimersi in unit nella preghiera.
La preghiera: non dovete dimenticarla. Io sono un Sacramento e quindi Dio vi d gi attraverso di
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me la grazia necessaria, ma da parte vostra dovete sempre tenere presente che Lui in mezzo a
voi ogni giorno ed accompagner il cammino vostro e quello dei vostri figli.
Se saprete mettere Dio al primo posto riuscirete a realizzare pienamente la vostra vocazione
matrimoniale. E, ma questa sembra una ricetta un po "universale" e poi anche un po insipida.
proprio certo che funzioni egregiamente per tutti?
Beh, di sicuro queste sono le basi per vivere nel modo giusto la vita di coppia, realizzando al
meglio i doni che Dio ci ha dato. Questo atteggiamento si riflette poi su tutta la cerchia della vita
sociale quando la famiglia attenta ed aperta anche verso gli altri e non si chiude nel suo piccolo
guscio. Poi, ognuno vi apporta la sua personalit, le sue idee (spero non insipide) e ne risulta
unarmonia di vita, diversa per ogni coppia.
Certamente ci saranno i momenti di crisi, di stanchezza perch anche questi fanno parte della
vita. Limportante per di non lasciarsi sopraffare, di non perdere la speranza e la volont di
continuare anche davanti agli ostacoli.
Con il mio discorso io non intendevo darvi una ricetta, ma solo guidare i vostri primi passi nel
cammino che vi siete scelti, I veri protagonisti siete voi, e sta quindi a voi saper cogliere quello
che vi sembra giusto, trasformandolo in realt vissuta.
E adesso che avete la "patente io devo scappare perch qualcun altro mi chiama.
In bocca al lupo ragazzi!
O.K. e grazie di tutto. Ci sentiamo pi sollevati adesso, anche se con i piedi un po pi per terra!
IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE IN BREVE NOTIZIE
Ormai ci siamo: i marciapiedi stanno arrivando
sul piazzale della chiesa e ci auguriamo che
siano belli e invitanti per tutti quelli che
vogliono venire alla Messa o fare una
passeggiatila per il paese.
Qualcuno per non si accorto dello sforzo
che lamministrazione comunale sta facendo
per rendere sempre pi accogliente il paese e
ha trasformato lentrata del centro parrocchiale
come servizio igenico come discarica di rifiuti.
Vorr dire che faremo una petizione al sindaco
perch la prossima spesa sia per la
costruzione di un gabinetto pubblico o per un
altro container (stavolta, possibilmente verde!)
Qualcuno ha detto che sono andate in
pensione, perch erano vecchie e malandate,
ma forse la ragione pi vera che erano
diventate troppo piccole per cui non potevano
pi svolgere la loro funzione.
Non parliamo n di donne, n di uomini, ma
delle tradizionali borse per la questua che
facciamo durante la Messa.
Sono state sostituite da due eleganti cesti, che
siamo sempre pronti a cambiare se aumenter
il tasso di inflazione o la generosit dei
parrocchiani.
Nel mese di novembre, in occasione della
Giornata voluta dal nostro Vescovo per il
SETTIMANALE DELLA DIOCESI, abbiamo
fatto la campagna abbonamenti. Un bel gruppo
di giovani e adulti ha girato per le case della
parrocchia cercando di diffondere giornali e
riviste di ispirazione cristiana. Il risultato stato
molto buono, poich abbiamo raccolto
abbonamenti per circa 9.000.000. Ora per, ci
resta limpegno di leggere, questi giornali e di
farli conoscere.
18
Abbiamo ricevuto allultimo momento notizie del
padre Giuseppe Ambrosoli da Kalongo. Sono
due lettere indirizzate una alla nostra Antonietta
Somaini e laltra alle infermiere che raccolgono
materiale per lospedale di Kalongo.
Carissima Antonietta, grazie per tutto quanto mi
scrive. So che arrivato il nuovo parroco. Sono
certo che anche questo sar un ottimo
sacerdote e spero proprio che la parrocchia
continuer nel suo buon ritmo con limpulso dato
in questi ultimi quindici anni da don Matteo. Mio
fratello Francesco mi ha scritto di aver ricevuto
dal GAM a mezzo suo mezzo milione. A me,
non resta che ringraziare tutti quelli del GAM per
questo ulteriore aiuto. Con questo aiuto andiamo
avanti. Lascio al buon Dio il ricompensarvi tutti.
Qui abbiamo ora tante lavoro. La situazione
sembra ora un po meno critica che in passato.
Certo nessuno pu prevedere il futuro. Ma noi
sappiamo che nelle mani di Dio viviamo felici,
pronti ad accettare qualunque cosa. La ringrazio
ancora di tutto. Un saluto a don Antonio e a tutti
quelli del GAM. Assicuro a tutti il mio povero
ricordo nella preghiera."
"Abbiamo avuto questanno in primavera - scrive
padre Giuseppe alle infermiere - un periodo
critico per i rifornimenti. Siamo arrivati al punto di
avere sapone solo per il fabbisogno di due
settimane. In quei giorni ero andato a Kampala
al Ministero del Commercio per chiedere aiuto,
ma anche il governo ne era completamente
sprovvisto. Proprio in quel frangente ci arriv un
po di sapone e. cos abbiamo potuto superare il
punto morto. Nello stesso periodo stata anche
la volta del sale. Era finito dappertutto. Anche
noi. avevamo cominciato a mangiare pane e
minestra senza sale, per tenere il pochissimo
rimasto per condire gli altri cibi; poi ne arriv
parecchio importato e cos anche questo guaio
si risolto abbastanza in fretta. Qui vedete la
mano della Provvidenza.
Per il lavorio, dopo un primo trimestre molto
brioso con notevole afflusso di malati, abbiamo
avuto la .stagione morta di aprile - maggio per
le. grandi piogge che, con le strade gi orribili,
impedivano larrivo del bus e bloccavano tutte le
comunicazioni. Eravamo veramente
preoccupati, fino a pensare di fare noi un
servizio regolare col nostro camion. Poi il
Ministro delle Risorse Animali, nativo di
Kalongo, che. io conosco fin da quando era
ragazzo ci venne incontro mandandoci una
ruspa per riparare almeno grossolanamente la
strada. Il bus ricominci a funzionare e
lospedale rapidamente si riemp di malati. Da
allora stiamo lavorando a pieno ritmo. I reparti
sono pieni. In chirurgia abbiamo 12 materassini
per terra nei vari angoli. I malati senza problemi
devono aspettare fuori dallospedale in un
caravan serraglio fino al giorno prima
dellintervento. Con questo ritmo peso che a fine
anno arriveremo a superare i 1500 interventi,
cifra mai raggiunta in passato.
In gennaio arrivata una spedizione, partita da
casa mia nel luglio dello scorso anno. Si
aperta poi la possibilit di spedizione per via
aerea e dal dicembre i miei hanno cominciato ad
usufruirne. Finora abbiamo ricevuto otto carichi
dal peso medio di 15 q.li luno. Vi ringrazio
sinceramente per tutto il vostro paziente lavoro
nel tenere da parte ci che ancora pu essere
utilizzato nei nostri ospedali di missione. Tutto
qui ci utile e del sovrappi siamo pronti a
farne, parte con gli altri ospedali. Vi chiedo di
andare. avanti."
Anche noi della parrocchia siamo vicini a padre
Giuseppe in queste feste di Natale con il nostro
ricordo e con la nostra solidariet. Dei soldi
raccolti dal banco vendita (1.260.000)
manderemo al pi presto un milione, mentre il
resto con i soldi raccolti in questi mesi lo daremo
a Suor Amelia quando partir.
GAM
gruppo appoggio missionario
19
PAROLA DI VITA DICEMBRE 1981
Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga
di me quello che hai detto (Lc. 1, 38).
Non perdere
loccasione
di CHIARA LUBICH
Proponiamo alla riflessione e alla vita
dei lettori per il mese di dicembre
questo commento ad un passo del
Vangelo di Luca, tratto dalla liturgia
della terza domenica del mese di
dicembre. Chiara Lubich lo
presenter in "Oggi domenica" di
Radiodue alle 8,15 del 6 dicembre
1981.
Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che
hai detto.
anche questa una parola della
Scrittura che sei chiamato a vivere.
Penso saprai in quale straordinario
evento sia stata pronunciata e chi
labbia detta.
Un angelo visitando Maria, una
giovinetta di Nazareth, le
preannuncia che diverr la Madre del
Messia.
Maria, decisa a rimanere vergine,
avverte la difficolt insormontabile a
realizzare quanto le viene chiesto e
domanda un segno. Langelo le rivela
che anche Elisabetta, sua cugina,
ritenuta sterile, sta attendendo un
bambino. Infatti - conclude il
messaggero - nessuna cosa
impossibile a Dio.
a questo punto che Maria dichiara:
Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che
hai detto.
Maria, di fronte a Dio che la sceglie
come Madre del Messia, che la rende
protagonista nel suo disegno di
salvezza, manifesta una fiducia
incondizionata e vi s abbandona. Ma
con tutta semplicit e colla libert
dellamore, chiede lumi per capire.
Non una schiava che si sottomette
ciecamente, una figlia che si
comporta come tale di fronte a Dio,
suo Padre. Una volta per illuminata,
vi si impegna con tutto il suo essere.
Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di. me quello che
hai detto.
Maria, conosciuto il suo destino, fatta
certa del segno offerto, sicura
dellonnipotenza di Dio, esprime il
suo atto di obbedienza e di fede.
Dal principio alla fine i comandi di Dio
in ordine alla salvezza esigono
obbedienza. Con latto di obbedienza
di Abramo cominciata la storia della
salvezza. Maria con un atto di fede
e di obbedienza che aderisce ai piani
di Dio nella pienezza dei tempi. Con
un atto di obbedienza Cristo entrato
nel mondo, cos come con un atto di
obbedienza lo ha lasciato.
Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che
hai detto.
...Sono la serva del Signore....
Per adempiere i suoi disegni Dio ha
bisogno solo di persone che si
consegnino a Lui con tutta lumilt e
la disponibilit duna serva. Maria -
vera rappresentante dellumanit di
cui assume il destino - con questo
atteggiamento lascia a Dio tutto lo
spazio per la sua attivit creatrice.
Ma siccome "servo del Signore" oltre
che unespressione dumilt, era
anche uri titolo di nobilt, che veniva
attribuito ai grandi servitori della
storia della salvezza, come Abramo,
Mos, Davide e i Profeti, Maria con
queste parole afferma tutta la sua
grandezza.
Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che
hai detto.
Le parole di Maria ti dicono come tu
credente devi vivere la tua realt di
cristiano. Esse infatti sono sempre
state considerate come il culmine di
ogni comportamento religioso di
fronte a Dio perch nello stesso
tempo espressione di passiva
disponibilit e di attiva prontezza,
sono vuoto abissale e totale
pienezza.
Eccomi, sono la serva del
Signore, avvenga di me quello che
hai detto.
Il destino di Maria eccelso e
grandioso.
Ma non solo la Vergine che Dio
chiama a generare Cristo in s.
Seppure in altro modo, ogni cristiano
e quindi anche tu, hai un simile
compito.
Pure tu devi incarnare Cristo nella
tua persona fino a ripetere come san
Paolo: Non sono pi io che vivo,
Cristo che vive in me .
E quale il modo di attuare ci?
Accogliendo in te, con le disposizioni
di Maria, la Parola di Dio; quella che
ti viene annunciata durante la Santa
Messa festiva o che vieni a
conoscere dalla lettura del Santo
Vangelo, o anche questa, che mese
per mese tarriva, commentata.
Accoglila con totale disponibilit,
sapendo che non parola duomo.
Essendo Parola di Dio, contiene in s
una presenza di Cristo. Accogli
dunque Cristo in te nella sua Parola.
E con attivissima prontezza mettila in
pratica, momento per momento.
Se cos farai, il mondo rivedr Cristo
passare per le vie delle nostre
moderne citt, Cristo in te, vestito
come tutti, che lavora negli uffici,
nelle scuole, nei pi vari ambienti, in
mezzo a tutti.
E, quel che pi, vedr da Lui che
vive in te, partire la scintilla della
rivoluzione evangelica che ogni cosa
trasforma: uomini e societ per un
mondo pi umano, pi buono, pi
unito.
Coraggio! C una magnifica
avventura divina che ti attende. Non
perderne loccasione.
20
concorso
presepi 81
ormai cosa nota che a Natale si fa il
presepio. A tutti piace vedere un bel presepio,
per spesse volte preferiamo vederlo fatto
dagli altri che metterlo insieme noi. Non c
posto in casa, non si trova il muschio, non
abbiamo tempo, non......., non.......,
quante scuse!
E cos anno dopo anno diminuiscono i bambini
e i ragazzi che nella loro casa costruiscono il
presepio. Per questo, o meglio, perch questo
non succeda, abbiamo deciso di lanciare,
questanno, il CONCORSO dei PRESEPI.
Forse dovevamo dirlo molto tempo prima:
siamo per sicuri che molti raccoglieranno
questo invito e si daranno da fare per mettere
insieme un presepio che sia bello, originale e
che ricordi che a Natale celebriamo la nascita
di Ges. A chi interessato consigliamo:
- compilare il modulo che c sul giornalino e
consegnarlo al pi presto a don Antonio;
- non disfare o non rovinare il presepio fino a
quando non sar passata la commissione
incaricata per visitarlo durante le feste
natalizie.
Sono in palio favolosi premi per i presepi pi
significativi.
AUGURI E BUON LAVORO!
un nuovo negozio a
Ronago
E adesso a Ronago non ci manca (quasi) pi pi niente.
Dal mese scorso abbiamo anche un negozio di fiori,
piante ed affini.
Veramente, chiamare negozio questo grande emporio di
verde e di colore che sorge a Ronaghino, in Via Lugano,
dove prima cera la discoteca "Mio Mao" forse
inadeguato. Si tratta piuttosto, di un magazzino, un ricco
bazaar di foglie, petali, piantine, alberelli, semi, bulbi,
vasi, vasetti, confezioni e composizioni. C di tutto per
decorare la casa, i giardini, i balconi, per offrire un regalo,
per "dirlo con un fiore". In particolare ci sono tante idee
per chi alla ricerca in questo periodo pre-natalizio, di un
regalo originale, un regalo che pi regalo non si pu. I
proprietari vengono da Olgiate Comasco e sono in grado
di dare qualsiasi consiglio, anche a chi proprio non ha la
pi pallida idea di come si tratta un fiore. Una parte del
negozio riservata alle piante vive, disposte con ottimo
gusto, unaltra parte di fiori recisi, unaltra ancora ai vasi,
di ottone, per esempio, che sono di grande effetto e infine
c un reparto dedicato alle produzioni artificiali, che non
comportano dispendio di tempo e di energie per il
mantenimento. La novit di questi giorni, come giusto,
rappresentata dalle composizioni natalizie, che
vagheggiano i presepi, i motivi dolci e romantici delle
fiabe dei bambini. Ce n di tutti i generi e di tutti i prezzi,
dalle decorazioni, ai centrotavola, alle ghirlande per le
pareti.
Naturalmente, non mancano gli alberelli, i pini, gli abeti
pronti a trasformarsi in lussureggianti alberi di Natale. Ma
c anche unaltra idea: i bulbi da piantare ora per la
prossima primavera che poi si possono pure riciclare per
lanno prossimo. Il proprietario confida di poter avere il
permesso per una piccola serra, in modo da garantire
prodotti sempre freschi e a minor prezzo.
M. Castelli
IL SOTTOSCRITTO ____________________VIA __________________NR ____
HA FATTO IL PRESEPIO.
E SI ISCRIVE AL CONCORSO PARROCCHIALE ATTENDENDO LA VISITA DELLA GIURIA.
FIRMA _____________________________________ DATA ________________
COMPILA, TAGLIA, E PORTA AL Pi PRESTO A DON ANTONIO CHIARO?! CIAO
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