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Il Consiglio Pastorale di Zona

Presenta le esposizioni o le tracce delle lezioni svolte alla


scuola fidanzati tenuta ad Olgiate Comasco dal 27 settembre
al 25 ottobre.
Ringrazia i Relatori per la collaborazione offerta.
Si augura che la raccolta, diretta ai fidanzati che hanno
frequentato la scuola, serva a chiarire quei problemi che la
nuova vita in comune ha posto.



SOMMARIO
- 1a Lezione: Dottrina della Chiesa sul matrimonio oggi.
Prof. don Eliseo Ruffini
- 2a Lezione: L'amore umano: corpo ed anima.
Dott. Sergio Bigatello
- 3a Lezione: La vita a due: psicologia dell'uomo e della donna.
Prof. Umberto Dell'Acqua
- 4a Lezione: Morale coniugale come morale dell'amore.
Prof. don Virgilio Bianchi
- 5a Lezione: Fidanzamento: preparazione di una comunit aperta.
Coniugi Moschioni




Premesse. La riflessione cristiana sui matrimonio stata per lungo tempo condizionata
da due fattori:
a) una valutazione piuttosto pessimistica, almeno di alcuni aspetti della vita coniugale, che
impediva di considerarla, nella sua interezza, come un fatto di santificazione. Da qui l'idea
che il matrimonio si un sacramento ma in termini di rimedio. Il matrimonio sarebbe
qualcosa come un pietoso espediente al quale Dio sarebbe ricorso per incanalare e
ordinare la concupiscenza umana.
b) una concezione prevalentemente giuridica del matrimonio. Il matrimonio un contratto
elevato alla dignit di sacramento; ma siccome il contratto si realizza nel momento in cui i
due contraenti si scambiano il consenso, il sacramento si realizzer nel momento in cui i
due sposi pronunciano il loro "si" davanti allaltare.
La vita in comune che ne deriva un effetto e una conseguenza necessaria di
questo contratto sacramento, ma in se stessa non ha pi un significato e un valore
sacramentale.

Attualmente si vuol far rilevare che il pensiero cristiano comporta una valutazione
molto pi positiva del matrimonio ( un'autentica via alla salvezza) e che la dignit di
sacramento deve essere attribuita allo stato coniugale, non solo allatto da cui quello stato
trae origine.
L'approfondimento di questa valutazione positiva possibile se si tiene presente
che anche il matrimonio, come tutti gli altri sacramenti, non solo un rito sacro, non solo
un mezzo per la purificazione e la santificazione delle anime, ma un fatto, un
avvenimento che costituisce ed edifica la Chiesa. Il cristiano deve abituarsi a vedere nello
stato coniugale sacramentale le stesse caratteristiche fondamentali del fatto Chiesa.

STATO CONIUGALE COME CHIESA DOMESTICA
========================================

1) La Chiesa riconosce innanzi tutto di essere una comunit convocata e tenuta assieme
da Dio per mezzo di Cristo. La Chiesa sospesa a Cristo perch stata fondata, da
lui, vive della sua vita ed guidata dalla sua dottrina. Essa riconosce in se stessa una
grazia di Dio, sa che il suo essere e il suo perdurare, pi che dallo sforzo e dalla
organizzazione umana, dipende dall'essere fedeli a Cristo. La Chiesa deve
continuamente confrontarsi a Cristo.
- Il matrimonio sacramento diventa Chiesa su questa stessa base. I coniugi cristiani
riconoscono l'uno nell'altro una grazia di Dio. Una grazia che addirittura una persona
e, quindi, con quelle caratteristiche individuali che impediscono di concludere che una
persona vale l'altra. La grazia che Dio ha preparato per me quella persona in
particolare, non una qualsiasi.
- Il matrimonio, quindi, un fatto gioioso, un annuncio e una realizzazione di
salvezza, ma a condizione che ogni coniuge accetti la comparte, sempre e in ogni
circostanza, come una grazia. - D'altra parte ogni coniuge, consapevole di essere una
grazia per l'altro, come Cristo lo stato per tutti, deve essere in uno stato di continuo
ascolto della parola di Dio, deve continuamente confrontarsi a Cristo, diversamente
cessa di essere un dono di salvezza. Le doti umane e gli sforzi dei singoli coniugi sono
indispensabili per costruire la felicit coniugale, ma il fattore fondamentale per fare del
matrimonio un fatto gioioso anche nei momenti difficili la fedelt a Dio e a Cristo.

2) La Chiesa si riconosce come grazia di Dio anche e proprio nel suo essere una
comunit. La Chiesa una, ma la sua unit nasce dalla molteplicit. La molteplicit
non pu essere sacrificata all'unit e l'unit non pu essere sacrificata alla molteplicit.
- Il matrimonio sacramento Chiesa nel suo essere un fatto comunitario. Come nella
Chiesa, anche nel matrimonio il vincolo di unit dato dall'amore. L'amore coniugale
per ha caratteristiche specifiche che lo distingue profondamente dall'amore di carit
che deve unire i cristiani e gli uomini tra loro. L'amore coniugale individuale (per
quella persona in particolare) integrale (volont di donazione a tutti i livelli) ma
specialmente complementare (cio dintegrazione).
- L'unit d'amore coniugale non pu nascere dall'annientamento della personalit o di
qualche valore positivo (morale, intellettuale, operativo in genere) di uno dei coniugi
per amore dell'altro. Poich l'amore coniugale complementare, l'unit non pu
nascere che dalla piena realizzazione (naturale e soprannaturale) delle doti personali
dei singoli. La comunione dei santi trova nel matrimonio una possibilit di massima
realizzazione.

3) La Chiesa riconosce se stessa come grazia di Dio e come stato di salvezza, ma si
tratta d una salvezza in via di sviluppo. Essa sa di essere una comunit in cui la
salvezza non ancora interamente realizzata; per questo si riconosce peccatrice,
bisognosa quindi di una continua purificazione e di un continuo sforzo di maggiore ;
fedelt alla parola di Dio e a Cristo. Essa sa di dover distinguere anche nei suoi valori
positivi quelli perenni a cui si deve,essere assolutamente fedeli, e quelli caduchi e
transitori che non costituiscono lo scopo della sua esistenza ma sole dei mezzi.

- Il matrimonio, come la Chiesa, uno stato di salvezza in via di sviluppo. I coniugi
debbono continuamente riconoscersi peccatori nei confronti di Dio e della propria
comparte e, quindi, debbono dedicarsi ad un continuo sforzo di purificazione di
miglioramento. Sopratutto per debbono essere capaci di distinguere, nell'ambito dei
valori positivi che costituiscono il fatto matrimoniale, quelli perenni da quelli caduchi.
Fondare il matrimonio prevalentemente su valori positivi si, ma caduchi (bellezza,
salute, benessere ecc.) estremamente pericoloso.
- Questi valori possono e debbono essere ricercati realizzati, ma proprio perch sono
caduchi, transitori possono venir meno e, addirittura, scomparire; il matrimonio non pu
venir meno e scomparire. La perennit del matrimonio come stato gioioso di salvezza
in larga misura condizionato da questa capacit di distinzione dei valori perenni da
quelli transitori.





AMORE:
gioia reciproca nel fare il bene dell'altro. Termometro dell'amore il sacrificio.

ATTRATTIVA FISICA:
Dio si "compiacque" creando Adamo perch era bello "di corpo e di spirito.
La donna sente pi l'aspetto sentimentale che sensuale, !'uomo pi il sensuale.
Necessario quindi l'equilibrio; l'armonizzazione necessaria in quanto la sensualit
anch'essa un modo di dimostrare:il proprio affetto all'altro.
Il mondo sessuale indirizzato alla procreazione. Oltre al corpo anche lo spirito
(mondo degli affetti, della volont, dell'intelligenza ecc...) indirizzato a questo.
Quelle sessuali sono forze positive che per vanno indirizzate nella direzione giusta e
armonizzate con le realt spirituali.

Atto coniugale l'unione personale (non l'atto sessuale) tramite il quale due corpi
fanno:
1 volont
1 intelligenza
1 corpo
1 realt sola

Problema della verginit femminile accettato e richiesto dalla societ.
Verginit maschile: giusto che venga chiesta.
Dal punto di vista medico e fisiologico:
- non esiste in medicina la verit che per l'uomo l'atto sessuale sia una necessit. una
forza che pu essere molto intensa e che spinge all'unione fisica, ma non un bisogno.
- non esistono malattie da astinenza sessuale (esistono invece malattie da rapporti
sessuali).

La castit prematrimoniale un bene sociale
Porterebbe a: - Niente malattie veneree
- Niente ragazzi madri
- Niente figli illegittimi
- Niente prostituzione
- Serve per capire cosa l'amore tra uomo e donna, che non solo atto sessuale.
Serve come esercizio al dominio di s (vedi periodi di astinenza sessuale nel matrimonio
gravidanza e puerperio).
Permette di gustare meglio la pienezza e la serenit della vita matrimoniale.
Si suggeriscono i seguenti testi: THYMA: FECONDIT PERIODICA - Gribaudi
LA PIETRA: PROCREAZIONE RESPONSABILE - Borla






Aspetto Statico

Anche sul piano psicologico i due sessi sono diversi e complementari. L'uomo pi
orientato verso il nucleo centrale dei fatti, degli avvenimenti, dei pensieri, la donna indugia
volentieri sugli aspetti marginali. L'uomo pi portato verso l'attivit, la donna pi incline
verso la contemplazione interna; luomo incline alla conquista delle cose, la donna
incline alla interiorit delle cose. La donna ragiona con l'intuito, l'uomo con la logica.

Per quanto riguarda gli altri e specialmente l'altro sesso, la donna sopratutto
orientata verso una forma di donazione a qualcosa pi grande da cui si attende protezione
ed assistenza. L'uomo invece sopratutto orientato verso una forma di conquista
dominatrice di qualcosa di pi debole a cui prestare assistenza e protezione. L'uomo
accetta difficilmente una superiorit della donna che non consista in una qualche forma di
dono. La donna domina donandosi.

Anche per quanto riguarda il piano sessuale vero e proprio l'uomo e la donna sono
psicologicamente diversi
L'uomo apprezza e ricerca sopratutto l'atto sessuale vero e proprio, la soddisfazione
connessa con l'attivit generativa. Pu accettare facilmente l'unione sessuale anche con
una donna sconosciuta o addirittura mercenaria. Per quanto anche per lui l'affetto e
l'amore non siano privi d'importanza, tuttavia non sempre li considera come realt pi
importanti. La donna invece indugia pi sulle manifestazioni dell'amore che non sull'attivit
sessuale vera e propria.
Ed anche per lo stesso atto sessuale abbiamo un atteggiamento diverso. Nell'uomo la
linea dell'orgasmo sale in modo relativamente brusco e dopo l'amplesso ricade
verticalmente. Nella donna invece si eleva solo a poco a poco e dopo che la copula
avvenuta scende lentamente.

Aspetto Dinamico

1) Si pu definire psicologicamente maturo un individuo quando esce dal proprio
egocentrismo, quando passa dall'amore di s a quello degli altri. Solo allora anche
maturo per il matrimonio.

2) Difficolt di ordine psicologico che possono portare a conflitti nel fidanzamento e poi
nel matrimonio:
a) Abitudini e livello sociale diversi
b) Gli anni di vita precedenti all'incontro dei due anni che hanno portato ad
esperienze psicologiche diverse. Da qui i gusti diversi, il modo di pensare
c) La cultura diversa

3) Bisogna per l'equilibrio psichico delle coppie eliminare qualsiasi paura del matrimonio,
affrontarlo con serenit (di qui incontri con psicologi, sacerdoti, visita prematrimoniale
ecc)

4) Nel matrimonio fondamentale cercare e approfondire tutti i punti di contatto tra i due
coniugi (necessit di allargare la cultura e le esperienze comuni per aumentare la
possibilit del dialogo e dell'incontro sul piano spirituale). Necessit di dimenticare tutto
il proprio mondo per avvicinare e scoprire il mondo dell'altro.

5) Sul piano sessuale. L'uomo deve rallentare il proprio impulso sessuale e la donna
accelerarlo in triodo da poter raggiungere una soddisfazione contemporanea. Se si
sbaglia, e le prime volte, facile, sorriderci su, scusarsi, non lo si fatto apposta.

6) Cercare di sistemare i disaccordi prima di sera, non deve essere mai l'atto coniugale
ad appianarli o a farli dimenticare.




La morale coniugale, oggi, non pu essere presentata come un insieme di comandi e di
proibizioni, ma come proposta di valori allo scopo di realizzare in pienezza il disegno
umano-divino del matrimonio e della famiglia. Non sar perci una morale negativa, ma
positiva; non limitata a determinare le condizioni della legittimit dell'uso del matrimonio,
ma estesa a tutta la vita coniugale come vita d'amore.

Premessa

Tale morale esige una certa maturit: il superamento di atteggiamenti caratteristici del
bambino per assumere quelli caratteristici dell'adulto.
Il bambino identifica il bene con ci che comandato ed il male con ci che proibito; non
agisce con consapevolezza e per libera decisione, ma quasi costretto dall'autorit o dalla
legge.
L'adulto che ha raggiunto una certa maturit identifica il bene con il "valore" ed il male con
il "disvalore", non agisce sotto la pressione del comando, ma per libera decisione, perch
convinto che ci che comandato un valore che arricchisce la persona e l'aiuta a
rispondere alla sua vocazione. Nelle sue scelte il primato non tenuto dalla legge, ma
dalla coscienza certa e retta. Davanti ad un'azione non si chiede solamente se peccato
o no, ma se un valore o un disvalore per la persona e per l'amore.
Per giungere a questa maturit si richiede una solida formazione della coscienza e il
coraggio di verificare il "valore" della morale costruendo la vita e l'amore secondo le sue
norme rese personali. un lavoro importante per i fidanzati: render pi libero e pi sicuro
l'amore.

1) Lamore il dovere fondamentale della vita coniugale

a) I testi conciliari, superando una certa impostazione, affermano che l'amore il valore
pi alto e pi nobile del Matrimonio. Esso tiene il primato: la fecondit un'esigenza
intrinseca dell'amore; lunit e l'indissolubilit, prima di essere norme giuridiche, sono
esigenze di un vero amore coniugale. (Gaudium et spes n. 48, 49, 50). Anche dal
punto di vista cristiano, l'amore tiene il primato nel matrimonio: due sposi si uniscono a
Cristo, si santificano e si salvano amandosi.

b) Da questo deriva che tutta la morale coniugale morale dell'amore e che la
realizzazione dell'amore il primo fondamentale dovere.
Altri hanno gi parlato dell'amore coniugale e l'hanno presentato come "comunione di
persone"; a noi interessa indicare qui, dal punto di vista morale, le linee della sua
progressiva realizzazione.

*) La complementarit
L'amore coniugale esige che i due si domino e si completino a vicenda. Questo
impegna a conoscersi reciprocamente come si , ad attrarsi ed a rendersi
reciprocamente amabili, a vigilare perch l'amore non scada nell'abitudine, a meritare
reciprocamente la stima e la ammirazione dell'altro fino a sentirsi reciprocamente
riconoscenti del bene e dalla gioia che si. donano.

*) La totalit
La complementariet richiede che l'amore sia dono di tutta la persona. Questo esige il
superamento dell'egoismo che rende impossibile o parziale il dono (mancanza di piena
confidenza, ricerca della propria felicit, amore possessivo, gelosia ecc...). Dal punto di
vista positivo, esige che il dono tenda a rendere possibile all'altro lo sviluppo della sua
personalit, conservandone ed accentuandone la originalit (scoperta delle possibilit
dell'altro; armonia sessuale, affettiva, spirituale realizzata con delicata attenzione alle
esigenze dell'altro ecc). In questo modo, mediante la complementariet e la totalit
costantemente perseguite, l'amore si viene lentamente realizzando come comunione
di persone".

c) Tutto questo indica il lavoro educativo a cui dovrebbero essere attenti i fidanzati. Si
tratta di porre le fondamenta della vita futura intesa come "vita in comune nell'amore.
Sar necessario"dialogare" molto per conoscersi e per realizzare il "proprio" ideale di
vita; accettarsi, sperimentare insieme certi valori (la tenerezza ; l'affetto, la preghiera
ecc) per tentare di vive re insieme e fondere la "coppia".
Anche per due fidanzati, lo sforzo per realizzare l'amore come "comunione di persone
il dovere morale di fondo.

2) Caratteristiche essenziali dellamore e virt della vita coniugale

L'amore coniugale vero e casto, fedele, fecondo. Da queste caratteristiche derivano
atteggiamenti o doveri morali propri della vita coniugale.

a) La castit come garanzia dell'amore
I coniugi ed i fidanzati debbono essere rettamente educati a questa virt. Essa
capacit di moderare l'attivit sessuale secondo le norme della ragione e della fede.
Non virt negativa, ma attiva: essa armonizza la persona, la rende libera e
disponibile alla sua vocazione, capace di donarsi e perci di amare veramente. La
castit, sopratutto dal punto di vista cristiano, non ha senso se non vista e praticata
come condizione per amare meglio, per rendere pieno il proprio dono a Dio e agli altri.
La castit coniugale non una virt di rinuncia, ma di uso: la capacit di usare
dell'attivit sessuale per l'amore e per la vita, - possiamo aggiungere come cristiani _
per santificarsi. per la castit che l'unione coniugale un vero atto d'amore; per
l'abitudine alla castit come dominio sulla propria sessualit che un coniuge pu
essere attento alle esigenze dell'altro e pu raggiungere pi facilmente una vera
armonia sessuale con lui.
Mentre l'assenza di castit favorisce l'egoismo ed abbassa la dignit della persone e
dell'amore coniugale, lunione di due sposi in casta intimit favorisce la mutua
donazione e li arricchisce in gioiosa gratitudine (Gaudium et spes n.49).
Da queste poche riflessioni derivano indicazioni utili per i fidanzati. necessario
formarsi una chiara e vissuta convinzione del valore positivo della castit proprio nei
confronti dell'amore.
necessario praticare la castit senza rinunciare a vere manifestazioni d'amore: a
tutte quelle che, secondo la propria coscienza retta, rimangono nell'ambito della
sensibilit e della tenerezza e sono espressione di interiore donazione.
Questo richiede l'abitudine al dominio di s, la costante attenzione all'altro, la
conoscenza reciproca del modo e dell'intensit della reazione all'affettivit, lo sforzo
reciproco e leale di volersi educare ad un autentico amore.
Certo tutto questo possibile con una buona maturit umana ed una solida vita
cristiana.

b) La fedelt come garanzia dell'unit e della indissolubilit dell'amore.
Essere fedeli significa volere che, per quanto dipende dal proprio consenso, l'amore
rimanga nella sua integrit e totalit; cio rimanga uno per sempre.
Cos intesa la fedelt coniugale riguarda tutto ci che appartiene all'amore: il corpo,
l'affetto, la volont. Non si rompe la fedelt coniugale solamente con rapporti sessuali,
ma anche portando affetto coniugale ad una persona che non sia il proprio coniuge. La
fedelt come l'amore vuole "la totalit" del dono: significativo che anche il minimo
sospetto a riguardo della fedelt rende difficile o impossibile la donazione dei due
coniugi, la serenit della loro vita. Le tentazioni contro la fedelt sono possibili nella vita
coniugale, spesso vengono dallesterno, ma frequentemente vengono anche dal
comportamento di uno dei coniugi. La mancanza di attenzione, di comprensione,di
delicatezza ecc.... da parte di un coniuge spesso una spinta a cercare una
comprensione fuori dalla famiglia.
La fedelt poggia sul dominio di s, ma anche sullo sforzo di mantenersi "innamorati"
l'uno dell'altra.

ooooooooo
ooooooooo

Queste riflessioni propongono ai fidanzati la necessit di imparare per tempo la fedelt
affettiva, superando i periodi di aridit; e la vigilanza per evitare ogni atto od ogni parola
che la potesse incrinare.
Inoltre dovrebbero porre anche la garanzia della fedelt futura creando in se la certezza di
essere veramente innamorati. Possono saperlo se luno ama l'altro non per quello che ha
e neppure per quello che gli dai, ma per quello che (come persona).

c) La fecondit come espressione di amore generoso.
Forse questa caratteristica che oggi suscita pi problemi e che rende difficile la
perfezione morale degli sposi.

1) La fecondit un'esigenza di un vero amore coniugale (Gaudium et spes n. 50).
Essa perci un dovere morale degli sposi, per quanto dipende dalla loro volont.
Non solo, ma espressione di generosit: quando due sono felici del loro amore e
non sono egoisti, tendono a parteciparlo al figlio.
Ma la fecondit non deve essere frutto dell'istinto, ma di un atto cosciente e
responsabile, di un vero atto di amore degli sposi tra loro e verso il figlio. Inoltre la
procreazione di un figlio non deve mai essere considerata disgiunta dalla sua
educazione: il figlio che viene al mondo persona e come tale ha diritto od essere
educato fino a raggiungere la capacit di una vita umana autonoma, Tutto questo
espresso dal Concilio cos: i coniugi cristiani devono adempiere il loro dovere di
procreare con "generosa, umana e cristiana responsabilit" (Gaudium et spes n.
50). Manifestano in questo modo non solamente il loro amore alla vita, ma anche il
loro amore a Cristo ed alla Chiesa.

2) Ai coniugi spetta di decidere "quando e a quanti figli donare la vita, assumendosi
insieme la responsabilit di impartire una buona educazione e il grado di istruzione
richiesto dalla moderna societ" (Hring).
Questa decisione deve essere presa insieme davanti a Dio, secondo la loro
coscienza "tenendo conto sia del proprio bene personale che di quello dei figli,
tanto di quelli nati che di quelli che si prevede nasceranno, valutando le condizioni
di vita del proprio tempo e del proprio stato, tanto nel loro aspetto materiale, che
spirituale; e, infine, salvaguardando la scala dei valori del bene della comunit
familiare, della societ temporale e della stessa Chiesa" (Gdium et spes n. 50).
Al di l, ma non contro la razionalit della decisione la fede nella provvidenza di
fronte alla quale si apre tutta la forza di generosit di una coppia di sposi. Cos
intesa la procreazione appare pi umana, non solo, ma conforme alla volont di
Dio. "Quanti figli?", "Quanti Dio ne vuole"!, "Cio quanti potete generare e sapete
educare tenendo conto della vostra concreta situazione". La volont di Dio si rivela,
come in un sogno, nelle situazioni in cui una coppia vive.

3) Da tutto questo deriva che quando la procreazione irragionevole, due coniugi
possono e devono limitare la natalit. Ma proprio qui sorge il problema drammatico
per alcuni: come si pu accordare questa doverosa limitazione della natalit con le
esigenze dell'amore coniugale, di una normale vita sessuale?.
Quando due sposi, non per egoismo, ma per essere fedeli alla procreazione
responsabile non possono avere figli, almeno per un certo periodo di tempo,
tuttavia hanno bisogno di una vita sessuale normale per conservare la fedelt, per
mantenere un necessario equilibrio, per accrescere il loro amore; come possono
rimanere fedeli alla morale e, pi di tutto a Dio?
Non sempre l'astensione totale e prolungata un metodo possibile e adatto come
nota la Gaudium et spes n. 51 e come lascia intuire San Paolo (I Cor. 7,5-6).
Neppure lecito l'aborto o un mezzo naturale o artificiale che privi l'atto coniugale,
in qualunque modo; della sua finalit procreatrice (Humanae vitae n. 14).
lecito invece, il ricorso ai periodi infecondi in cui possibile (quando si possono
determinare con sufficiente esattezza) unirsi coniugalmente, senza procreare a
causa delle condizioni biologiche in cui si trova la donna (Humanae vitae n. 16).
I coniugi cristiani devono tendere a realizzare questo comportamento con sforzo
costante, senza lasciarsi abbattere dalle difficolt e dalle eventuali cadute.
La forza della risurrezione agisce in loro, ma non li toglie dalla condizione di fragilit
e dalla necessit di tendere al dominio di se e ad una progressiva purificazione
(Humanae vitae n. 25).
Ed i sacramenti, segni della misericordia e dall'amore di Dio, sono per loro: per
purificare il loro amore e per fortificare la loro fragilit (Humanae vitae n. 29).

4) Nelle situazioni di conflitto, i coniugi cristiani non devono disperare ma cercare
insieme la soluzione possibile "davanti a Dio". piuttosto frequente questo caso:
una coppia per ragioni gravi di prudenza e di carit decide di non generare, ma si
trova nell'impossibilit di usare dei periodi naturalmente infecondi, e nello stesso
tempo non pu rinunciare all'incontro coniugale per evitare il rischio reale di gravi
fratture nella stabilit affettiva e familiare. In queste condizioni i coniugi devono
cercare nella riflessione e nella preghiera quale sia il valore od il dovere maggiore
da realizzare in quella circostanza. Devono scegliere quel valore e realizzarlo, pur
rendendosi conto che per circostanze complesse ed inevitabili, tale scelta comporta
un disordine, cio il non adempimento della norma (Perico in Aggiornamenti sociali
n. 2 supplemento: pagg.13-14). Questi rilievi dimostrano che per due coniugi
umanamente maturi e decisi a rimanere fedeli al Signore, non ci sono problemi che
non abbiano - pur con fatica - una soluzione positiva.
ooooooooo
Dalla considerazione della fecondit responsabile, emergono alcune linee di lavoro
educativo per i fidanzati.
necessaria una certa maturit umana che si rivela nell'equilibrio, nella pazienza,
nell'apertura, in un grande amore alla vita. I fidanzati dovrebbero giungere a considerare
responsabilmente il figlio come il frutto di un amore autentico; ad amarlo studiandone per
tempo la psicologia; accostando insieme dei bambini in una voluta esperienza educativa.
Questi fidanzati non sarebbero domani turbati dalla "paura del figlio". necessario
formarsi una coscienza retta ed abituarsi ad una grande lealt quando si giudica la propria
vita di fidanzati ed il proprio amore. una abitudine indispensabile per giudicare
responsabilmente " quando ed a quanti figli dare la vita" considerando la situazione
concreta.
necessario garantire una minima sicurezza economica fondata sulla volont di lavorare
e garantita da un serio spirito di povert. Solo cos possibile non condizionare la
fecondit del proprio amore dall'ansia o dal desiderio del lusso, delle eccessive comodit
ecc....
Infine necessaria una sufficiente maturit cristiana. Due fidanzati dovrebbero scoprire
insieme il valore della fede nella paternit di Dio, della preghiera, dei sacramenti come
incontro con Lui. Dovrebbe sopratutto sperimentare insieme la forza e la gioia di un amore
veramente cristiano come anticipazione di quello che il Cristo, unito a loro, realizzer nella
vita coniugale di domani.







La realt del matrimonio ai nostri giorni quasi sempre quella di un matrimonio d'amore, in
contrapposizione al matrimonio di convenienza delle generazioni passate.
Ma per essere veramente matrimonio d'amore nel senso pi completo deve essere in ogni
momento fondamento di una comunit aperta:
- tra i coniugi
- coi figli
- verso gli altri


Tra i coniugi

L'aspetto fisico forse quello pi sottolineato nell'uomo. Ma d'altra parte mettere il punto
su di esso esclusivamente durante il fidanzamento crea innanzitutto una tensione che pu
diventare insostenibile e ancor peggio rischia di limitare ogni dialogo a questo punto.
La sessualit una forza di somma importanza che non va ignorata, ma va inquadrata.
Imparare a considerare la verginit (tanto maschile che femminile) come indispensabile a
un dono completo di tutto se stesso all'altro. Ogni problema, e in modo particolare questi di
cui si ha sempre ritegno a parlare, vanno risolti nel dialogo personale dei due.
Se i due non sono aperti non sono veramente sposati.
Il raggiungere un accordo nel campo psicologico importantissimo, sopratutto perch
serve a tenere "alto" l'amore nei momenti "di bassa" dell'amore fisico.
Le donne vi sono pi portate dell'uomo e per questo ad esse compete lo sforzo maggiore.
Per esempio, importantissimo riuscire a razionalizzare il momento del dialogo del
fidanzamento per tutta la vita. Cio se i due si conoscessero bene mentre sono fidanzati
abbastanza facile che il dialogo tra loro possa continuare fino alla vecchiaia.
Suggeriamo qualche punto di conoscenza obbiettiva:
- Come in famiglia ? - Che tipo ? - Che pregi ha? Che difetti?
Conoscendosi anche pi facile accettarsi.
In questo importante il compito della donna che deve imparare il "servizio" alla famiglia e
al marito, ma non come "schiava" della casa o dei figli, ma all'altezza dei tempi.

Un problema importante presentato dai fidanzamenti lunghi ma anche essi possono
presentare dei vantaggi se i fidanzati imparano a proiettare nelle discussioni i momenti
della vita futura e ad esaminare con calma i problemi grossi della vita a due (lavoro,
divertimenti, tenore di vita, numero ed educazione dei figli, amicizie)

Importante che la coppia, come unit anche nel fidanzamento , si accosti ad altre coppie
(fidanzati o giovani sposi) per scambiarsi opinioni o per risolvere qualche problema
particolarmente importante.

Ultimo ma non meno importante, l'aspetto spirituale del matrimonio.
Aprirsi a Dio come si aperti tra voi due, ricordandosi che bisogna amarsi come Dio am
la Chiesa, cio di un amore immenso.
Dio vi ha voluti insieme e Dio ogni momento vi ama insieme. Ecco la necessit di una vita
spirituale da coppia. Imparare a pregare insieme; una cosa molto difficile soprattutto se
non quella preghiera che nasce spontanea dopo una giornata o un momento
particolarmente bello. Ecco anche in questo campo l'importanza del fidanzamento.
La donna, che in genere sente di pi questo problema, dovrebbe far partecipe di queste
esigenze anche l'uomo. Ecco anche qui l'importanza di gruppi di spiritualit di giovani
coniugi.




bibliografia



BIGATELLO - L'uomo, la donna , il matrimonio - La Casa, MI

WERMEILLER - Noi due .Compendio di sessuologia - Gribaudi

Vari - Preparazione al matrimonio - Ancora MI

Vari - Costruire l'amore - Cittadella, Assisi

SAHUC - Alla scoperta dell'altro - DEHONIANE , BO

SAHUC - Uomo e donna - DEHONIANE, BO

WIRTZ - La vita in due - Marietti

MAISTRIAUX - Matrimonio,via alla santit - Paoline

GOFFI - Spiritualit familiare - Sales, ROMA

BITELLI - Sesso, amore , famiglia -Esperienze, POSSANO

DUFOY1R - L'uomo nel matrimonio - Paoline

DUFOYER - La donna nel matrimonio - Paoline

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