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"All’attenzione del signor Sindaco di Rossano

I giovani contribuirono in modo non trascurabile alla sua elezione. Il loro sostegno non ha
riguardato solo la fase di propaganda in campagna elettorale ma si sviluppò anche con un forte
impegno per predisporre una puntuale elaborazione programmatica che venne successivamente
approvata dalla S.V. Infatti al punto 8.1 del suo programma politico-amministrativo è stato
specificato che il “programma dei giovani per i giovani, contiene il contributo dei giovani
dell’unione di Rossano”.

Chi scrive è stato fattivo collaboratore di quel gruppo di giovani, come si evidenzia, tra l’altro, dalla
foto “Filareto per i giovani” ancora oggi visibile sul suo sito web. Tanti giovani di quel gruppo
non hanno mai chiesto alcuna ricompensa per aver dedicato alcuni mesi della loro vita a sostegno di
quella causa. Hanno creduto alle sue parole convincenti e con entusiasmo, caratteristico dei giovani,
hanno contribuito a spingerla sulla poltrona di primo cittadino. Subito dopo la sua elezione, però, si
sono accorti, con stupore e tanta delusione, della sua scarsa considerazione verso quel gruppo ed
hanno avuto la percezione che molte delle promesse da lei fatte, non sarebbero state mantenute.
Dopo circa quattro anni dalla sua elezione, infatti, alcuni punti essenziali e qualificanti del
programma redatto da noi giovai e da Lei recepito, sono rimasti speranze chiuse in uno dei cassetti
del palazzo comunale.

- Si è persa memoria della “Consulta giovanile” che avrebbe dovuto rappresentare il principale
strumento di garanzia della partecipazione attiva dei giovani alla vita politica cittadina.

• Risulta ancora non costruita “La casa comune dei giovani” che, attraverso alcune
fondamentali realizzazioni come il cineforum, la mediateca, la sala prova per musicisti e
gruppi teatrali, la sala congressi, ecc, avrebbe dovuto costituire il luogo privilegiato di
ritrovo dei giovani, per i loro confronti e la loro crescita culturale.
• Non risulta esservi traccia dell’avvio, di concerto con Provincia e Regione, di specifici corsi
professionali tali da fare acquisire a molti giovani le necessarie competenze per sperare in un
posto di lavoro.
• Non si ha notizia circa la realizzazione del punto 8.1.6 del programma che riguardava il
“Turismo giovani” finalizzato, tra l’altro, alla valorizzazione e promozione del nostro
patrimonio culturale.

Sarei abbastanza contento se Lei potesse valutare con attenzione queste mie riflessioni e
sollecitazioni per la realizzazione del programma elaborato dai giovani ma soprattutto se potesse far
conoscere, come aveva promesso a tutti i giovani rossanesi in campagna elettorale, di quanto, da
quando lei è Sindaco, si è ridotto il triste fenomeno di emigrazione di giovani diplomati e laureati
costretti a lasciare la propria città perché a Rossano non riescono a trovare lavoro.

«Noi ci affanniamo, sì, a organizzare convegni per i giovani, facciamo la vivisezione dei loro problemi su
interminabili tavole rotonde, li frastorniamo con l'abbaglio del meeting, li mettiamo anche al centro dei
programmi pastorali, ma poi resta il sospetto che, sia pure a fin di bene, più che servirli, ci si voglia servire
di loro...».
Il giudizio di condanna che le mafie formulano nei confronti delle persone sensibili e innocenti
come te, nasce da una vera e propria intolleranza verso chi desidera essere e non semplicemente
apparire. Gli alleati della criminalità, gli interlocutori, anzi i destinatari privilegiati, sono
tutti quelli che non sono. Masse indistinte di sudditi pronti ad eseguire e subire. Spettatori o
telespettatori posti dinnanzi a stanze e studi dove le persone, soprattutto i ragazzi, vengono
diseducati e alimentati con un pane diabolico, mortale e che mette attorno a questa cinica mensa
pseudo persone perbene e mafiosi: Il pane dell’avere, avere e poi avere. Il tutto condito dal vuoto
mentale e dalla voglia di apparire. Un progetto che ha come fine l’indifferenza e come statuto la
menzogna.

NON sprecare. Imperativo presente. Consiglio costante. Lo spreco impoverisce. Svilisce


le cose. Ti ruba lo stupore. Non sprecare non significa essere tirchi, esattamente il contrario.
Vuol dire avere rispetto delle cose, farle splendere al meglio, usarle quando servono,
né prima né dopo, e lasciarle a chi verrà. E allora non sprecare, ragazzo, il sorriso.
Conservalo per l'attimo in cui davvero servirà ad accendere una stanza, a consolare un
dolore, a dire un amore, a regalare speranza. E la libertà non sprecare, usala bene, sappila
amare e prova a ricordare la rima che fa con responsabilità. Non sprecare le parole
quando basterebbe agire, quando un gesto conta più della voce e uno sguardo sincero fa
la differenza tra la guerra e la pace. E come dicono gli arabi, quando ciò che hai da dire
non è più bello del silenzio, allora taci e conserva le parole per quando saranno l'unica
soluzione. Ricorda il valore della bellezza, i mille modi in cui si declina: l'acqua che disseta,
il mare che unisce, la valle che ospita un tramonto, la pioggia che cade, il bacio di
un amore, l'aria che respiri e in cui viaggiano i pensieri, l'energia che ti muove e riscalda,
il cibo che nutre, gli alberi che regalano ombra e carta, quella su cui lascerai tracce
di te. Tutto questo non sprecare. La bellezza è un regalo non scontato. Se la sprechi, a
scontarla cara sarai solo tu. Ricorda che il tempo non è un diritto: è la materia di cui è
fatta la vita e sprecarlo vuol dire morire senza aver vissuto. Le lancette del tuo orologio
corrono non per dispetto e per non farsi acchiappare, ma per arrivare alla mèta e la
mèta sei tu e quel che vuoi fare. E quando un giorno sarai vecchio e le rughe sulla faccia
saranno il dizionario della vita, tutto quel che non hai sprecato ti danzerà intorno e ti
servirà. Potrai raccontarlo a qualcuno, ricordarlo o lasciarlo in eredità a chi vuoi. Non
sprecare le opportunità e nemmeno la paura, che quando è troppa fa male e non ti
aiuta. E come diceva Euripide «non sprecare lacrime nuove per vecchi dolori»: potresti
non accorgerti che un cuore è già pronto a battere per te. Cammina senza pensare alla
fatica, sogna senza paura che l'interruttore si spenga, perché "i sogni sono illustrazioni
dal libro che la tua anima sta scrivendo su di te" come dice Alan Drew e spariscono solo
se lo chiudi. Non sprecare il talento che hai, pensando di non averlo. L'egoismo è un
errore ma anche la troppa modestia. Rispetta le tue qualità e mettile in circolo come si
fa con l'amore. Non c'è nulla da temere, solo da imparare. Hai tutto quel che ti serve.
Guardati attorno e nel cuore. Basta solo ascoltare.

il 14 ottobre 2007 tre Milioni e 400 mila persone votando alle primarie hanno dato vita alla
nascita di una forza politica nuova, è nato il Partito democratico.
Non pensate che trattandosi di un qualcosa che ha a che fare con la politica non vi riguardi,
qualcosa di lontano dalla vostra vita, dalle vostre speranze, dai vostri sogni.
Sì, è vero oggi l’immagine della politica è molto consumata e per questo è comprensibile la
poca voglia e la fatica di avvicinarsi ad essa. Ma pensate un attimo: cos’è sempre stata nella
storia degli uomini, e cosa continua ad essere, la politica? La politica è una possibilità. E’ la
possibilità di immaginare un mondo diverso e di provare a costruirlo. La politica è anche
condivisione di intenti, lo sforzo di una comunità di individui che ha voglia e la felicità di
ritrovarsi assieme. Un agire comune, un pensare comune.
Per la prima volta un partito che nasce ha chiesto alle nuove generazioni di partecipare alla
sua costruzione, a questa nuova avventura. Il Partito democratico non vuole rappresentare i
giovani, vuole che i giovani siano i primi rappresentanti dei nuovi bisogni e dei nuovi ideali
da costruire. Vuole che siano la vostra voce e le vostre idee a cambiare le cose. A fare in
modo che la scuola diventi davvero un luogo dalle mille attività e opportunità, dove si
incrociano i diversi saperi e dove crescere insieme. A moltiplicare le occasioni per fare
sport, per aprire anche ai vostri gusti gli eventi culturali e creare le condizioni perché
possiate sperimentare in prima persona le vostre qualità. A far sentire sin d’ora quali sono le
vostre aspirazioni, per contribuire a rendere più semplice e vicino a voi il mondo del lavoro,
perché vi troviate opportunità e diritti, quando sarà il momento.
Il 13 e 14 aprile ci saranno le elezioni Politiche e il Partio Democratico si candida da solo a
governare il nostro paese propoendo nel suo programma molte proposte per il futuro delle
nuove generazioni.
Lavoro: In Italia un numero consistente di lavoratori ha retribuzioni inaccettabilmente
basse; si trovano per questo in una situazione di povertà che riguarda soprattutto i
lavoratori atipici, giovani, donne, e che si cumula spesso con condizioni di precarietà
dell'occupazione.
Il PD intende contrastare con decisione questa situazione, con misure diverse e convergenti.
La più importante è la sperimentazione di un compenso minimo legale, concertato tra le
parti sociali e il governo, per i collaboratori economicamente dipendenti, con l'obiettivo di
raggiungere 1.000 euro mensili.
Troppi giovani sono ora “intrappolati” troppo a lungo, spesso per anni, in rapporti di lavoro
precari.
Il PD contrasterà questa situazione, facendo costare di più i lavori atipici e favorendo un
percorso graduale verso il lavoro stabile e garantito.
Un percorso che preveda un allungamento del periodo di prova e una incentivazione e
modulazione del contratto di apprendistato come strumento principale di formazione e di
ingresso dei giovani nel lavoro.
In un primo periodo, di lunghezza variabile da definire con le parti secondo le necessità di
formazione, i trattamenti e le agevolazioni all’impresa restano quelle attuali; alla fine di
questo periodo si procede alla verifica della qualificazione dell’apprendista, con la
possibilità di continuare il rapporto, se necessario a completare la formazione, con ulteriori
agevolazioni.
Dopo questo ulteriore periodo vanno previsti incentivi all’impresa che trasforma il rapporto
in contratto di lavoro a tempo indeterminato
Università: Abbiamo bisogno di “campus” scolastici e universitari. Abbiamo bisogno che per i
ragazzi i luoghi di formazione non siano come una fabbrica o un ufficio, ma dei centri di vita
e di formazione permanente.
Ci sono risorse non solo per riqualificare le strutture esistenti, ma per farne i luoghi più belli
e accoglienti del quartiere. Scuole aperte il pomeriggio, con architetture nuove,
attrezzature didattiche di qualità, strumenti tecnologici e impianti sportivi.
Cento “campus”, universitari e scolastici, dovranno essere pronti per il 2010. Delle centrali
di sapere per le comunità locali. Dei luoghi di formazione e di “internazionalizzazione” per i
nostri ragazzi.
Il secondo impegno riguarda la valutazione. Tutti gli studenti delle scuole italiane saranno
periodicamente sottoposti a test oggettivi, che serviranno alle famiglie per valutare la
qualità dell’apprendimento dei ragazzi e della scuola che frequentano.
Perché è sul talento e sul merito che la società italiana dovrà contare. Perché il talento e il
merito, se uniti alla costruzione di un sistema di pari opportunità, sono il miglior propellente
della crescita e della coesione sociale. Per tutto questo è importante il tuo voto al partito
democratico. Perché un’Italia moderna…si può fare .

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