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RELAZIONI E BILANCIO

31 dicembre 2013

V ESERCIZIO

Organi Sociali
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 2
































Banca Popolare delle Province Calabre
Societ Cooperativa per Azioni

Sede Legale via Aschenez, 162 89125 Reggio Calabria, Direzione Generale via Del Mare, 22 88046 Lamezia T. (CZ)
Iscrizione al Registro Imprese di Reggio Calabria, Codice Fiscale e Partita Iva n 02370410801 - R.E.A. RC 173916
Iscrizione Albo delle Banche n 5711 Codice Abi 5037.7
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia


Organi Sociali
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On. Avv. CHIRIANO Rosario - Presidente Onorario

Ing. CATALANO Filippo - V. Presidente Onorario


ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione

Dott. GIORDANO Sergio Presidente

Dott.. DI NAPOLI Lorenzo Maria V. Presidente

Consiglieri

Dott. GERACI Giovanni
Dott.ssa IANNAZZO Giovanna
Avv. LO CANE Pasquale
Dott. POLIFRONI Nicola
Rag. PROCOPIO Giovanni

Collegio Sindacale

Dott.ssa TRIPODI Mariaconcetta Presidente

Dott.ssa LAVECCHIA Stefania Sindaco effettivo
Dott. SCRUFARI Antonio Roberto Sindaco effettivo

Dott. IACOMETTA Domenico Sindaco supplente
Dott. SACCHETTI Domenico Sindaco supplente

Societ di Revisione

BDO S.p.A. Via Largo Augusto, 8 - 20122 MILANO

Direttore Generale

Dott. RICHICHI Francesco Pietro

Organi Sociali
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Organi Sociali
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Organi Sociali
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Indice
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Indice



Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione 9

Relazione del Collegio Sindacale all'assemblea degli azionisti 47

Documenti di Bilancio 61
Stato Patrimoniale: Attivo 61
Stato Patrimoniale: Passivo 62
Conto Economico 63
Prospetto della redditivit complessiva 64
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 65
Rendiconto finanziario 67

Nota integrativa 68
Parte A Politiche contabili 69
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale 93
Parte C Informazioni sul conto economico 114
Parte D Redditivit complessiva 124
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 125
Parte F Informazioni sul patrimonio 143
Parte H Operazioni con parti correlate 148

Relazione della Societ di Revisione BDO S.p.A. 149








Indice
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Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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Banca Popolare delle Province Calabre
Societ Cooperativa per Azioni
Sede in Reggio di Calabria - via Aschenez, 162
Iscrizione Registro Imprese di R.C., C.F. / P.I. n 02370410801 - R.E.A. 173916
Iscrizione Albo delle Banche n 5711 Codice Abi 5037.7
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia












RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULLA GESTIONE



* * * * *




Signori Soci,
il bilancio dellesercizio si chiude con una significativa perdita e con una contrazione
dei margini patrimoniali esistenti in ragione dei pesantissimi effetti della crisi economica in atto
che, anche nel 2013, ha colpito il territorio nazionale, regionale e -con particolare durezza- larea
lametina, principale bacino di operativit della Banca, costringendo la BPPC ad effettuare
ulteriori svalutazioni ed accantonamenti, che hanno significativamente condizionato il risultato di
esercizio.
Il progressivo deterioramento di una porzione rilevante dello stock di impieghi pone la
nostra Banca di fronte ad uno snodo cruciale, dovendo i Soci optare per un immediato
rafforzamento patrimoniale della societ, anche eventualmente attraverso una modifica della
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propria forma societaria, o, in alternativa ed in mancanza di tale consistente rafforzamento, per
una fusione per incorporazione in altro istituto di credito e/o per una dismissione degli assets con
successivo passaggio alla fase liquidatoria.
Lauspicio che tale rafforzamento patrimoniale possa intervenire in occasione
dellAssemblea dei Soci gi convocata per i giorni 23 e 24 maggio 2014 quando, dopo aver
provveduto allesame ed allapprovazione del Bilancio, i Soci dovranno deliberare in merito alle
operazioni straordinarie prospettate.
Dunque gli amministratori, pur avendo identificato incertezze significative (come
precedentemente richiamato) che possono far sorgere dubbi sulla capacit della societ di
continuare la propria operativit per un prevedibile futuro, hanno considerato comunque
appropriato utilizzare il presupposto della continuit aziendale per redigere il bilancio.
Tale indirizzo discende dal convincimento che possa essere raggiunto lobiettivo di
garantire la prosecuzione dellattivit, mediante la realizzazione delle iniziative intraprese per
conseguire una immediata ricapitalizzazione della banca sia tramite la sottoscrizione
dellaumento del capitale sociale o in alternativa attraverso una trasformazione della societ in
Spa avendo gi ricevuto la disponibilit concreta di immissione di consistente capitale da parte di
un fondo di private equity di primaria importanza, e/o in ulteriore alternativa mediante strutturale
aggregazione con altro intermediario bancario.
E opportuno inoltre precisare che, nellimpossibilit di conoscere le azioni che verranno
poste in essere successivamente alloperazione di trasformazione e ricapitalizzazione sopracitata
o che verranno poste in essere nel caso in cui la stessa non si realizzasse (anche per un possibile
diniego da parte dellAutorit di Vigilanza), e/o all'esito di una possibile aggregazione, non siamo
stati in grado, anche in attesa delle risultanze della verifica ispettiva tuttoggi in corso, di redigere
piani aziendali di medio periodo che illustrino le possibili azioni ed iniziative da intraprendere al
fine di supportare la capacit della societ di operare in continuit operativa, ed in condizioni di
equilibrio economico, nonch con dotazioni patrimoniali in grado di consentire la prosecuzione
dellesercizio della funzione bancaria. Analogamente, nelle more della definizione della possibile
ricapitalizzazione e trasformazione della societ che assicurerebbe la continuit dellattivit, non
abbiamo ritenuto di predisporre ad oggi un budget economico e finanziario, relativo almeno ai
successivi dodici mesi.








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IL CONTESTO GLOBALE E IL CREDITO

Riteniamo utile fornire preliminarmente un quadro sintetico del contesto economico,
finanziario e di categoria di riferimento.

Lo scenario macroeconomico di riferimento
Nel 2013 landamento delleconomia mondiale ha proseguito il percorso di crescita
moderata gi intrapreso nel 2012, nonostante unaccelerazione registrata nellultimo trimestre
dellanno. Lattivit economica e il commercio mondiale hanno intensificato la propria dinamica
a partire dallestate del 2013, per via del miglioramento della domanda finale nelle economie
avanzate in parte dovuto allinatteso contributo positivo delle scorte. Nelle economie emergenti,
un rimbalzo delle esportazioni stato il driver principale, mentre la domanda interna in generale
rimasta contenuta, tranne in Cina. Contestualmente, a seguito della decisione di dicembre del
Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve di procedere a un progressivo
rientro del programma di acquisto delle attivit (da 85 miliardi di dollari mensili a 75 prima e 65
successivamente), si osservato dapprima un calo dellincertezza nei mercati finanziari
internazionali e successivamente il manifestarsi di tensioni valutarie in alcuni paesi emergenti.
Leffetto finale dellexit strategy della politica monetaria statunitense potrebbe fornire, se nel
lungo termine prevalesse la prima componente, ulteriore sostegno allattivit economica globale.
Gli indicatori delle pi recenti indagini congiunturali hanno continuato a mostrare solide
condizioni economiche a partire dalla seconda met del 2013, mantenendosi tutti fermamente in
territorio espansivo. In particolare, nellultimo trimestre dellanno lindice mondiale complessivo
dei responsabili degli acquisti (PMI) rimasto sostanzialmente invariato, a 53,9 punti, rispetto al
trimestre precedente. Tale valore si colloca su un livello prossimo alla media storica di lungo
periodo (54,0) ed riconducibile allandamento abbastanza robusto della componente relativa al
settore manifatturiero. Lindice settoriale dei servizi ha invece ceduto lievemente. Nello stesso
orizzonte temporale, lindicatore anticipatore composito dellOCSE, concepito per anticipare i
punti di svolta dellattivit economica rispetto al trend, ha segnalato un miglioramento delle
prospettive di crescita di gran parte dei principali paesi dellOCSE, oltre a un marginale recupero
di slancio nelle maggiori economie emergenti (Cina, Russia e India). Il commercio mondiale ha
mantenuto vigore in chiusura danno, mostrando ulteriori segnali di stabilizzazione dopo un
prolungato periodo di crescita modesta. Daltra parte, probabile che la ripresa degli scambi
internazionali prosegua in modo contenuto nel breve periodo, mantenendosi su livelli al di sotto
di quelli osservati prima della crisi finanziaria. Secondo le previsioni adottate dal Servizio Studi
di Federcasse nello scenario relativo al ciclo di previsione di Marzo 2014 del Modello
Econometrico del Credito Cooperativo (MECC), leconomia mondiale dovrebbe crescere del 3,7
per cento nel 2014, del 3,9 per cento nel 2015 e del 4,0 per cento nel 2016. I rischi per le
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prospettive di crescita mondiale restano orientati verso il basso. Levoluzione delle condizioni nei
mercati monetari e finanziari globali e le connesse incertezze potrebbero influire negativamente
sulla situazione economica.

Negli Stati Uniti la crescita del PIL in termini reali ha evidenziato unaccelerazione nel
terzo e quarto trimestre del 2013 (rispettivamente +4,1 e +3,2 per cento in ragione danno sul
periodo corrispondente), in aumento dal 2,5 per cento del secondo trimestre (0,6 per cento sul
trimestre precedente) e dopo che il Pil americano era cresciuto del 2,8 per cento nel 2012 e
dell1,8 per cento nel 2011. Leconomia USA stata alimentata prevalentemente dal
rafforzamento della spesa per consumi personali e delle esportazioni rispetto al periodo
precedente, mentre laccumulo delle scorte ha continuato a fornire un contributo positivo per il
quarto trimestre consecutivo. Sia gli investimenti in edilizia residenziale sia la spesa pubblica
hanno subito un calo, dovuto quanto meno nel secondo caso a una flessione della spesa federale
che ha pi che compensato laumento di quella statale e locale. Gli indicatori hanno recentemente
segnalato la probabilit di una prosecuzione della ripresa economica nel primo trimestre del
2014, anche se presumibilmente ad un ritmo pi contenuto rispetto a quelli piuttosto robusti
osservati nella seconda met del 2013. Gran parte delle informazioni mensili disponibili fino a
dicembre hanno evidenziato un lieve indebolimento, che in parte dovuto alle condizioni
meteorologiche avverse. Inoltre, il vigoroso contributo delle scorte alla crescita del PIL negli
ultimi quattro trimestri, come ricordato, suggerisce la possibilit di un prossimo rallentamento di
questa componente.
In chiusura danno, linflazione al consumo annua salita di 0,3 punti percentuali all1,5
per cento. Laumento ha rispecchiato soprattutto il rialzo dei corsi dei beni energetici dopo vari
mesi di calo, mentre la dinamica dei prezzi dei prodotti alimentari e delle altre componenti core
rimasta stabile. Il tasso cosiddetto core (al netto di alimentari ed energetici) rimasto infatti
fermo all1,7 per cento, livello su cui si attestato ormai da aprile del 2013.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, la creazione di impieghi ha rallentato a
dicembre, in parte per via di temperature insolitamente rigide. Il tasso di disoccupazione si
abbassato ulteriormente per luscita di un maggior numero di individui dalle forze di lavoro
arrivando al 6,7 per cento (vicino al target fissato dalla Federal Reserve di 6,5 per cento).

Nella Zona Euro il prodotto ha segnato nel terzo trimestre del 2013 un lieve rialzo,
tuttavia inferiore a quello del periodo precedente. Nel terzo trimestre del 2013 il Pil dellarea
cresciuto dello 0,1 per cento rispetto al secondo, traendo sostegno dallincremento dei consumi
(0,1 percento), dallaccumulo delle scorte e dallaumento degli investimenti fissi lordi (0,5 per
cento). La dinamica ancora sostenuta delle importazioni (1,2 per cento) si accompagnata a un
rallentamento delle esportazioni (0,3 per cento). Le indagini presso le imprese prefigurano una
moderata espansione dellattivit economica nei primi mesi del 2014. Lindice composito dei
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responsabili degli acquisti (PMI) aumentato in dicembre, confermandosi al di sopra della soglia
compatibile con lespansione dellattivit economica (50 punti) per il sesto mese consecutivo.
Linflazione dellarea, misurata come tasso di variazione annuo dellindice dei prezzi al
consumo, si collocata allo 0,8 per cento in chiusura danno, in calo rispetto alla prima met
dellanno.

In Italia, la prolungata caduta del PIL in atto dallestate del 2011 si arrestata nel terzo
trimestre del 2013. Negli ultimi mesi del 2013 sono emersi segnali coerenti di una moderata
intensificazione dellattivit economica, confermata a dicembre 2013 dalla crescita dello 0,1 per
cento su base trimestrale del Pil (stima preliminare, -0,8 per cento su base annua). Si tratta della
prima variazione con segno positivo dopo otto trimestri (lultima era stata a settembre 2011). La
produzione industriale, il cui indice ha raggiunto durante la recessione del 2011-2013 valori
comparabili a quelli degli anni Ottanta, aumentata nel quarto trimestre nelle rilevazioni mensili,
sospinta soprattutto dalla domanda estera. Nonostante il miglioramento del clima di fiducia delle
imprese, sulla ripresa continua a gravare la fragilit del mercato del lavoro. La disoccupazione,
che frena lespansione del reddito disponibile, ha raggiunto il 12,7%.
Linflazione, misurata dalla variazione annua dellindice nazionale dei prezzi al consumo,
gradualmente scesa allo 0,7 per cento in dicembre sia per effetto della decelerazione dei prezzi
dei prodotti energetici, che di quelli associati alle componenti meno volatili (core) mentre sono
risultati relativamente stabili o in recupero quelli dei generi alimentari.

La politica monetaria della BCE e landamento del sistema bancario dellarea Euro.
Il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto i tassi ufficiali a maggio e novembre del 2013,
portandoli complessivamente allo 0,0, allo 0,25 e allo 0,75 per cento. Le aspettative di un ribasso
ulteriore dei tassi hanno spinto i tassi euribor su livelli particolarmente contenuti nel corso del
2013 (quello a tre mesi si attestato allo 0,22 per cento come valore medio annuo ma tornando
allo 0,29 per cento come valore puntuale di fine 2013). Il Consiglio Direttivo, nella persona del
suo Presidente Mario Draghi, ha pi volte ricordato che la BCE pronta a fare tutto il necessario
per intervenire in favore della stabilit dei mercati.
Il Federal Open Market Committee (FOMC) della Federal Reserve ha avviato un
percorso di rientro dal piano di acquisto di titoli del Tesoro a pi lungo termine originalmente
pari a 85 miliardi di dollari e portato prima a 75 miliardi (dicembre 2013) e poi a 65 miliardi
(gennaio 2014). Inoltre, stato mantenuto invariato entro un intervallo compreso fra zero e 0,25
per cento lobiettivo per il tasso ufficiale sui Federal Funds, specificando che saranno giustificati
valori eccezionalmente bassi dello stesso almeno fino a quando la disoccupazione si manterr al
di sopra del 6,5 per cento (attualmente al 6,7 per cento) e linflazione a uno-due anni non sar
prevista superiore al 2,5 per cento (attualmente all1,7 per cento).
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Cenni sullevoluzione dellintermediazione creditizia nel sistema bancario italiano
Nel corso del 2013 nel sistema bancario italiano ha trovato conferma la progressiva
ripresa del trend della raccolta al dettaglio mentre proseguita la flessione dei prestiti indotta da
debolezza della domanda e politiche di offerta ancora restrittive.
Sul fronte del funding si assistito, nel dettaglio, ad una crescita significativa dei depositi
da clientela (+5,7% annuo a novembre 2013) e dei pronti contro termine passivi (+8%), mentre le
emissioni obbligazionarie hanno fatto registrare una contrazione pari al 10%.
La raccolta sullinterbancario, dopo un lungo periodo di sviluppo significativo, ha fatto
registrare a partire dallinizio del 2013 una progressiva flessione; a novembre 2013 laggregato
presentava una variazione su base danno pari a -7,6%.
I prestiti hanno continuato a contrarsi (-4,4% annuo a novembre); i finanziamenti alle
imprese si sono ridotti del 6,3% annuo, quelli alle famiglie consumatrici dell1,1%. La flessione
sui dodici mesi dei prestiti alle imprese stata pi marcata per gli intermediari di dimensioni
maggiori e il calo dei finanziamenti erogati stato in generale pi pronunciato nei confronti delle
aziende che impiegano meno di 20 addetti.
Secondo le banche intervistate nellambito dellindagine trimestrale sul credito bancario
nellarea delleuro (Bank Lending Survey), nel terzo trimestre del 2013 le politiche di offerta
applicate ai prestiti alle imprese sono rimaste sostanzialmente invariate e restrittive, continuando
a risentire della percezione di un elevato rischio di credito. Sembra essersi, viceversa, annullato
lirrigidimento dei criteri di offerta per i mutui alle famiglie, principalmente a seguito di attese
meno sfavorevoli per il mercato immobiliare. Informazioni preliminari fornite dagli intermediari
intervistati confermerebbero tali andamenti anche per i mesi di ottobre e novembre.
Le condizioni di accesso al credito risultano, dai sondaggi, molto differenziate per classe
dimensionale di impresa: la percentuale netta di aziende con meno di 50 addetti, che ha segnalato
un deterioramento delle condizioni di offerta, stata pari al doppio di quella relativa alle imprese
con oltre 249 addetti (rispettivamente 30% e 14% a dicembre 2013). Similmente, la quota di
piccole imprese intervistate che ha dichiarato di non aver ottenuto il finanziamento richiesto
stata pari al 18,1%, contro il 9,3% per quelle grandi.
Il costo medio dei nuovi prestiti alle imprese si ridotto nel corso dellanno di due decimi
di punto (3,47% a fine 2013), riflettendo la diminuzione del tasso applicato sia ai finanziamenti di
ammontare inferiore al milione di euro sia a quelli di ammontare superiore (al 4,36% e al 2,82%,
rispettivamente). Il costo del credito resta al di sopra di quello medio dellarea delleuro, anche se
il differenziale tra il tasso applicato sui nuovi finanziamenti alle imprese concessi in Italia e il
corrispondente dato per larea delleuro diminuito di 20 punti base, portandosi a 70.
Anche il costo medio dei nuovi mutui alle famiglie lievemente diminuito, al 3,42% dal
3,69% di dodici mesi prima. Il taglio dei tassi ufficiali della BCE allinizio di novembre ha
verosimilmente influenzato la riduzione del costo del credito.
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Con riguardo alla qualit del credito erogato, nel terzo trimestre del 2013 il flusso di
nuove sofferenze in rapporto ai prestiti, al netto dei fattori stagionali e in ragione danno, pur
restando elevato, ha smesso di crescere per la prima volta dal secondo trimestre del 2011,
attestandosi al 2,9%, un decimo di punto in meno rispetto ai tre mesi precedenti. La diminuzione
attribuibile ai prestiti erogati alle societ finanziarie e alle istituzioni senza scopo di lucro al
servizio delle famiglie, a fronte di una sostanziale stabilit dellindicatore per i prestiti alle
famiglie e alle imprese, pari rispettivamente all1,3% e al 4,8%. Informazioni preliminari per
ottobre e novembre indicano che lesposizione complessiva nei confronti dei debitori segnalati
per la prima volta in sofferenza diminuita del 16% rispetto al corrispondente periodo del 2012.
Nei primi nove mesi dellanno la redditivit media dellindustria bancaria rimasta molto
contenuta: le informazioni sullandamento di conto economico del sistema bancario a settembre
2013 indicano una contrazione dell11,8% del margine di interesse. I ricavi netti per attivit di
servizio e negoziazione compensano in parte landamento negativo della gestione denaro
determinando una sostanziale stazionariet del margine di intermediazione (+0,3%). I costi
operativi risultano in calo del 6,4%. Il risultato di gestione presenta un incremento su base danno
del 9,8%.
Il rafforzamento patrimoniale continuato nel corso del 2013. Alla fine di giugno -ultima
data disponibile- i coefficienti relativi al patrimonio di base (tier 1 ratio) e al complesso delle
risorse patrimoniali (total capital ratio) del totale del sistema bancario erano pari, rispettivamente,
all11,3 e al 14,1 per cento, in crescita rispetto alla fine del precedente esercizio.

LUnione Bancaria
Per rispondere alle carenze dellassetto istituzionale e normativo resesi evidenti nella crisi,
lUnione Europea ha avviato unagenda di riforme a tutto campo. Da luglio 2007 ad oggi la
Commissione ha emanato circa 40 proposte di normative su materie bancarie e/o finanziarie, di
cui circa la met gi definitivamente approvate. Spiccano, per impatto, le seguenti:
la CRD IV e CRR, che recepiscono nellUnione le regole di Basilea 3;
la DGS Deposits Guarantee Schemes;
la BRRD Banks Recovery & Resolution;
il SRM Single Resolution Mechanism;
lEMIR European Market Infrastructures;
la MiFID 2 / MiFIR Markets in Financial Instruments.

Tali misure costituiscono architravi e pilastri di un nuovo quadro di riferimento
normativo: lUnione Bancaria. Si tratta di un traguardo di grandissimo rilievo che, fra le altre
cose, intende risolvere alla radice il grave problema che ha minacciato di disintegrare lUnione
monetaria tra il 2011 e il 2012.
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Il cosiddetto trilemma finanziario ovvero limpossibilit di avere insieme e
contemporaneamente:
a) lintegrazione delleurozona;
b) il perseguimento della stabilit finanziaria sistemica;
c) il mantenimento delle sovranit nazionali sulle politiche fiscali e la vigilanza bancaria e
finanziaria.
Una innovazione istituzionale e regolamentare di grande portata
Il quadro armonizzato per la prevenzione, la gestione delle criticit e la liquidazione delle
banche in crisi costituisce una innovazione normativa di notevole portata. In sostanza, lattivit
bancaria sar presidiata, dallingresso nel mercato fino alleventuale uscita, da apposite discipline
progressivamente coordinate e sottoposte alla vigilanza di un meccanismo di Autorit centrali a
livello europeo.
Quattro i rischi che questo meccanismo potrebbe generare, in particolare:
I. Il primo rischio riguarda gli impatti sulle scelte di allocazione del risparmio.
Viene introdotto come principio generale, che ammetterebbe solo poche e marginali
eccezioni, il cosiddetto bail-in. In pratica, si prevede che, nella risoluzione di una banca in
crisi, le perdite vadano assorbite, oltre che dagli azionisti, anche dai detentori di passivit
bancarie secondo una gerarchia predefinita, prima di ogni intervento di un fondo di
risoluzione o di un eventuale aiuto pubblico.
Lintroduzione del bail-in come principio generale produce un messaggio chiaro: in caso
di liquidazione di una banca, deve pagare, oltre che lazionista, anche linvestitore,
incluso il cittadino-risparmiatore.
La percezione della protezione del risparmio affidato alla banca, finora molto forte e
costituzionalmente tutelata in Italia (art. 47), potrebbe risultare pertanto alterata.
Inoltre, potrebbe emergere un rischio di diverso utilizzo del bail-in a seconda che esso sia
applicato ad una grande banca a rilevanza sistemica oppure ad una piccola banca. Il
Resolution board potrebbe infatti essere dissuaso dal chiamare un bail-in su grandi banche
per evitare una corsa agli sportelli che avrebbe effetti nefasti su tutto il mercato bancario
europeo. Ma potrebbe giudicare pi accettabile lapplicazione di un bail-in su una piccola
banca, giudicando gestibile il rischio di crisi di dimensioni minori. Ci genererebbe un
intollerabile dislivello in termini di percezione della sicurezza di una piccola banca
(soprattutto se non in rete) da parte del risparmiatore.
E quindi uno svantaggio concorrenziale non accettabile.
II. Il secondo rischio che il Meccanismo Unico per la Risoluzione delle crisi (SRM) non
tenga conto di esperienze positive maturate in alcuni Paesi in termini di
autoriparazione delle situazioni di crisi (come il FGD) e che si abbia un aggravio di
costi derivante dallintroduzione di un Fondo europeo di risoluzione con obblighi
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contributivi anche per le piccole banche, in aggiunta ai contributi dovuti (dal 2015 anche
ex ante) al Fondo di Garanzia dei Depositanti.
III. Il Terzo rischio: il rapporto tra integrit del mercato unico e pluralismo dei soggetti.
Se lintera struttura dellUnione Bancaria volta ad intercettare e quindi prevenire il
crearsi di crisi sistemiche, essa deve guardare necessariamente in modo differente alle
grandi realt bancarie internazionali rispetto a quelle piccole e locali. Perch il pluralismo
bancario precondizione per realizzare la democrazia economica.
IV. Il Quarto rischio: il vincolo allesercizio dellarte del banchiere, che discernimento.
La grande mole di regole e la definizione di troppo dettagliati standard tecnici, infatti,
potrebbe ridurre ed ingabbiare in un set normativo troppo rigido lelasticit tipica
dellimpresa bancaria. Larte del banchiere, che valutazione del merito, ne sarebbe
danneggiata, con riflessi negativi anche per il credito alle famiglie e alle imprese.

Lo scenario economico regionale calabrese
L'economia regionale ha risentito del medesimo trend negativo registrato a livello
nazionale.
Prosegue, infatti, la flessione dellattivit industriale, con risultati poco incoraggianti
anche sul versante della fiducia delle imprese -cos come riscontrato dalla Banca d'Italia in
occasione di sondaggi congiunturali effettuati sul territorio.
I livelli della produzione e della domanda si posizionano sui valori minimi del triennio e,
conseguentemente, permangono ampi margini di capacit produttiva inutilizzata e si acuiscono le
difficolt finanziarie dellimprese.
La sfavorevole congiuntura economica ha prodotto conseguenze anche sul versante della
demografia d'impresa, con presenza di un saldo negativo dell'1,9% nel solo settore industriale
regionale.
In controtendenza rispetto al dato nazionale in regione si registrata una contrazione del
7,8% del valore delle esportazioni; le flessioni pi marcate si registrano nei comparti dei metalli
(-12,3%), dei prodotti chimici (-4,4%) e dei macchinari (-22,3%). Dinamiche positive si
registrano, diversamente, nel settore alimentare (20,0%). Il calo delle esportazioni ha riguardato
sia l'area dell'UE (-9,5%) sia il resto del mondo (-6,7).
Anche le importazioni hanno registrato una significativa diminuzione (-5,4%).
Gli effetti della perdurante crisi economica hanno duramente colpito, anche nel 2013, il
settore delle costruzioni.
Dalle rilevazioni effettuate dalla Banca d'Italia e emerso che nel primo semestre 2013 il
numero di gare pubbliche bandite in regione diminuito del 23,6% (con una diminuzione del
6,00% in termini di valore).
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Il primo semestre 2013 stato, inoltre, caratterizzato da una ulteriore consistente
riduzione del numero di compravendite immobiliari residenziali (-15,6%), superiore di circa
quattro punti percentuali rispetto al dato nazionale.
Le quotazioni degli immobili residenziali al netto della variazione dei prezzi al consumo
si sono ridotte del 4,9%.
Anche il settore dei servizi ha risentito della sfavorevole congiuntura, con conseguenti
riflessi negativi sul saldo demografico (-0,9%) ed un generalizzato calo nei fatturati.
Nei primi nove mesi del 2013 si registra una riduzione del 9,6% nelle immatricolazioni in regione
di autoveicoli.
Il comparto del turismo presenta un generalizzato calo delle presenze turistiche dei mesi
estivi (nei quali si concentra la quasi totalit dei flussi turistici) stimato nel 3,4%.
La contrazione del comparto prevalentemente ascrivibile alla componente nazionale (-
4,7%), in presenza di un aumento della componente estera (4,5%).
Sulla base delle ultime rilevazioni, il 15,1% dei flussi turistici che interessano la regione
proviene da paesi esteri.
I traffici aeroportuali passeggeri risultano diminuiti del 5,9%, in ragione della contrazione
del transito su voli nazionali (-8,6%) e pur a fronte di un incremento del traffico sui voli
internazionali (10,3%).
La riduzione dei traffici ha interessato tutti gli aeroporti regionali, con minore incidenza
per l'aeroporto di Lamezia Terme (-1,3%) rispetto a quello di Reggio Calabria (-2,4%), ferma
restando la prolungata inattivit dello scalo di Crotone.
In relazione ai traffici marittimi si segnala che la movimentazione di container nel Porto
di Gioia Tauro nei primi nove mesi del 2013 si attesta a 2,3
milioni di TEU (Twenty feet Equivalent Unit), con un incremento del 16,8%.
Il 2013, con particolare riferimento al primo semestre, ha registrato un ulteriore
peggioramento del mercato del lavoro in regione.
Il numero degli occupati si ridotto del 6,1%, raggiungendo valori decrementali maggiori
rispetto a quelli registrati nel Mezzogiorno (-4,1%) ed in Italia (-2,2%).
Nel primo semestre 2013 il tasso di occupazione si ridotto al 38,5% a fronte di un dato
del 42,2% nel Mezzogiorno e del 55,6% in Italia.
La contrazione stata maggiore per la componente femminile (-7,5%) rispetto a quella
maschile (-5,2%).
Il calo dell'occupazione ha interessato trasversalmente tutti i settori produttivi, salvo
quello primario, con particolare incisivit nel settore delle costruzioni (-18,3%) e dell'industria in
senso stretto (-12,6%).
Sino al settembre 2013 le ore autorizzate di Cassa integrazione guadagni sono diminuite
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 19
del -26,6%.
Il tasso di disoccupazione si attesta al 23,0%, mentre il tasso di attivit della popolazione
sceso al 50,2% (a fronte di un dato del 52,8% nel Mezzogiorno e del 63,6% in Italia).

Aspetti dellandamento del sistema bancario calabrese
La sfavorevole congiuntura economica ha prodotto effetti negativi anche nel settore
creditizio.
Nel primo semestre 2013 i prestiti alla clientela residente in regione si sono ridotti del
2,2%, con maggiori contrazioni per le erogazioni delle banche di maggior dimensione.
La contrazione ha interessato sia la componente erogata alle famiglie (-1,8%), sia la
componente erogata alle imprese (-1,4%); con riferimento a queste ultime, i cali hanno
interessato in misura maggiore il credito concesso alle imprese di minore dimensione.
Esaminando i settori produttivi, si rileva che nel comparto delle costruzioni e nel
comparto manifatturiero la contrazione dei finanziamenti ha registrato un valore del 4,4%, mentre
nel comparto dei servizi la flessione si attesta al 3,0%.
Tutte le principali forme tecniche sono state interessate dalla flessione (finanziamenti in
conto corrente -8,9%; anticipi e altri crediti autoliquidanti -20,2%; finanziamenti a scadenza -
4,2%).
I tassi di interesse sui finanziamenti a breve termine si attestano, nel primo semestre 2013,
al 9,35%, mentre i tassi sui prestiti a medio lungo termine si attestano al 5,28%.
Con riferimento alle famiglie consumatrici e considerando anche la componente non
bancaria del credito, nel primo semestre 2013 i finanziamenti si sono ridotti dello 0,6%.
Il credito al consumo risulta su valori complessivi stagnanti (in calo la componente bancaria ed in
crescita quella non bancaria).
Una sensibile contrazione (-1,1%) si registra anche nel settore dei finanziamenti per
l'acquisto di abitazioni, con tassi che si attestano al 4,11%.
Nel 2013 si riscontra un ulteriore peggioramento della qualit del credito, con un tasso di
decadimento che ha raggiunto il 4,7%, con valori maggiormente elevati nel settore produttivo
(7,3%). Nel giugno 2013 le partite deteriorate relative al solo settore produttivo si commisurano
al 12,2% del totale dei finanziamenti.
Per le famiglie consumatrici si registra un tasso di decadimento pari all'1,7%.
Gli incagli si attestano al 5,2% dei prestiti totali.
Sul versante della raccolta al dettaglio si registrano dati migliori, con un incremento del
2,4%, ascrivibile ai depositi (4,0%) e mitigato dalle perdite di valore delle obbligazioni bancarie
(-6,3%).
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 20
L'incremento della raccolta prevalentemente ascrivibile alle famiglie consumatrici
(80,0% del totale).
I tassi di remunerazione dei depositi in conto corrente si attestano, nel giugno 2013, allo
0,28%.
Rimane pressoch stabile il valore dei titoli di famiglie e imprese calabresi in custodia e
amministrazione presso le banche (incremento dello 0,4%).
Il risparmio dei soggetti residenti in regione viene prevalentemente detenuto in forma di
OICR (43,4%), titoli di Stato (36,8%), obbligazioni bancarie (9,9%) e azioni (9,8%).
Futuro da scrivere
Non si configura una via di uscita da questa complessa e difficile fase ciclica di crisi
consolidata se non sulla base di interventi strutturati che si fondino sulla fiducia e la fiducia ha
elementi strutturali, non congiunturali.
Ed proprio il futuro la prima vera opportunit di poter consolidare e rafforzare il
patrimonio della nostra azienda bancaria, rendendolo adeguato e rassicurante rispetto al ruolo ed
alla funzione sociale che svolgiamo di banca locale, riassumibile, nei tre supremi doveri ai
quali deve ubbidire lesercizio del credito: la moralit, poich si poggia sulla fiducia; la giustizia
distributiva, perch i compensi percepiti da chi offre il credito non devono danneggiare i diritti di
colui che riceve il prestito; la utilit generale: perch il credito deve mirare al benessere pubblico,
svolgendo una funzione sociale.
Il risultato ottenuto, le scelte operate, sono tutte espressioni di cambiamento e di
confermata attenzione ad una sana e prudente gestione, ma va tuttavia riconosciuto che proprio in
questottica anche lanno in corso ci propone sfide rilevanti. Occorre continuare a risanare con
estrema ed incessante attenzione vs quelle inevitabili patologiche risposte del tessuto economico
in cui si era scelto di operare, che abbiamo saputo arginare, ma che la crisi sistemica rischia di
riproporre puntualmente, quale inevitabile conseguenza di inadeguatezza di una realt
imprenditoriale impreparata a fronteggiarne strutturalmente gli effetti e le logiche rimodellanti
dellintero sistema economico.
Al tempo stesso occorre anche investire, promuovendo la partecipazione delle persone e
di chi fa impresa, contribuendo a rafforzare il ruolo di una regione Calabria, ricca di potenziale,
capace di spingere da protagonista anchessa, quale adeguata componente di unintera nazione
sistematicamente tesa verso la costruzione europea.






Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 21
LA GESTIONE DELLA BANCA: ANDAMENTO DELLA GESTIONE E DINAMICHE DEI
PRINCIPALI AGGREGATI DI STATO PATRIMONIALE E DI CONTO ECONOMICO.
La Banca Popolare delle Province Calabre ha, iniziato concretamente a svolgere l'attivit
bancaria il 6 luglio 2009, allinterno di un contesto economico complesso e dalle prospettive
incerte.
Tale contesto economico ha manifestato, negli anni successivi significativi segnali di
ulteriore deterioramento, i quali hanno influenzato sensibilmente il conto economico della Banca.
In particolare, nel corso degli esercizi 2009 e 2010 sono maturate perdite operative conseguenti
alla minore remunerazione del capitale investito in operazioni di tesoreria -derivante dalla
riduzione generalizzata dei tassi di interesse- nonch alla mancanza di volumi idonei a generare
un margine di intermediazione profittevole.
Nel corso dell'esercizio 2011 sono stati raggiunti volumi di equilibrio, astrattamente
idonei a generare redditivit positiva; ci nonostante, adottando una linea di condotta
estremamente prudenziale e recependo specifiche indicazioni fornite dall'Autorit di Vigilanza in
occasione della visita ispettiva effettuata nel primo semestre 2012 presso la Banca, la BPPC ha
effettuato svalutazioni individuali e collettive del proprio portafoglio crediti, che hanno
determinato accantonamenti civilistici per complessivi Euro 1,16 mln, produttivi di una perdita di
esercizio, al netto delle imposte anticipate, pari ad Euro 429 mila.
Nel corso dellesercizio 2012 si continuato da una parte ad adottare politiche di bilancio
prudenziali, procedendo ad accantonamenti per altri 937 mila euro, e dallaltra a perseguire una
politica aziendale di mitigazione del rischio (tramite lacquisizione di garanzie reali a copertura
degli impieghi in essere) finalizzata oltretutto ad avviare le azioni di recupero anche giudiziali.
Tale azione, coniugata anche da una maggiore attenzione nella concessione del credito, ha
portato, per la prima volta dalla sua apertura, la Banca ad ottenere un utile di bilancio per 16 mila.
Nel corso del 2013 sono ulteriormente proseguite le politiche di rigore e di riordino del
comparto crediti le quali hanno consentito l'emersione di ulteriori posizioni deterioratesi nelle
more, anche in ragione del perdurare della sfavorevole congiuntura economica, rendendo
necessaria l'adozione di apposite rettifiche sul portafoglio crediti, le quali -nonostante la
proficuit della gestione ordinaria- hanno prodotto effetti negativi sul conto economico,
generando una perdita di esercizio.
In data 31 maggio 2013 si chiuso laumento di capitale sociale deliberato
dallAssemblea straordinaria del 17 novembre 2012, con la sottoscrizione di n.113.269 azioni di
nuova emissione per complessivi Euro 226.538, a fronte di un importo atteso di euro 1.500.000
parallelamente, sono state sottoscritte, tra l1 gennaio ed il 31 dicembre 2013, n. 116.575 azioni
di nuova emissione collocate su base ordinaria per complessivi Euro 233.150.
Alla data del 31 dicembre 2013 il capitale sociale della Banca Popolare delle Province
Calabre si attesta ad Euro 8.924.264, a fronte di Euro 8.459.576 registrati il 31 dicembre 2012.
Durante il primo semestre 2013 proseguita lattivit di ricerca di un partner bancario di
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 22
elevato standing che potesse supportare la Banca Popolare delle Province Calabre sul versante
organizzativo, commerciale e finanziario ma, nonostante gli sforzi profusi, i potenziali partner
interpellati hanno declinato, per motivazioni differenti, la propria disponibilit. Tale attivit di
ricerca risulta, conseguentemente, ancora in corso. Ad oggi risulta una trattativa non ancora
formalizzata per leventuale ingresso di un nuovo socio.
Nel mese di giugno 2013 il Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare delle
Province Calabre ha varato, in ottemperanza alle nuove disposizioni regolamentari, un piano di
riallineamento del patrimonio di vigilanza ai limiti minimi (Euro 10.000.000,00) recentemente
introdotti per le Banche Popolari. Tale piano, che ha un obiettivo pi ambizioso rispetto al mero
raggiungimento del nuovo limite regolamentare, essendo finalizzato a pervenire al
raggiungimento di un patrimonio di vigilanza superiore a 12.000.000,00 di Euro. Le dinamiche
negative descritte nella presente caratterizzate dalla rischiosit creditizia e dalla non adeguatezza
patrimoniale e ladozione di apposite rettifiche nel portafoglio crediti, non hanno consentito il
raggiungimento dei risultati auspicati nel piano stesso. Nel corso dellesercizio , inoltre,
proseguita la rivisitazione delle linee strategiche e delle politiche commerciali della Banca
Popolare delle Province Calabre, finalizzata alla riconversione del target operativo dellIstituto di
Credito, che culminer, qualora si pervenga ad un rafforzamento patrimoniale della banca, con la
formale adozione, ad opera del Consiglio di Amministrazione di un nuovo piano strategico e di
un nuovo piano commerciale coordinati con il RAF di recente introduzione.
Si inoltre provveduto ad una attenta disamina della normativa regolamentare interna,
finalizzata ad evidenziare i settori di intervento per il recepimento delle innovazioni
regolamentari in materia di controlli interni del luglio 2013, culminata con la trasmissione
all'Autorit di Vigilanza di una apposita Relazione di Autovalutazione e sono stati avviati gli
interventi di adeguamento la cui necessit emersa allesito degli approfondimenti effettuati.
Esaminando nel dettaglio lattivit tipica, si rileva che i poteri di erogazione e di
operativit inerente, a vario titolo, la concessione del credito, sono stati riservati, nel rispetto dei
limiti di delega, al Consiglio di Amministrazione, al Direttore Generale ed al Direttore della
Filiale di Lamezia Terme.
Sono, infine, proseguite le attivit relazionali finalizzate al perfezionamento di appositi
accordi commerciali con primarie Compagnie Assicuratrici, finalizzati al collocamento sul
mercato prodotti assicurativi (rispetto ai quali la BPPC ha gi provveduto alla necessaria
iscrizione al R.U.I. tenuto dall'IVAS) e finanziari di terzi, con conseguente incremento dei ricavi
derivante dalle commissioni di distribuzione. Con particolare riferimento ai prodotti di tipo
assicurativo, provenienti da primarie Compagnie Assicuratrici, si evidenzia che gli stessi
potranno, nel rispetto della normativa vigente, essere utilizzati anche quali strumenti di
protezione del credito, producendo un impatto positivo sul versante del contenimento dei rischi. Il
tutto nellambito delle autorizzazioni gi in essere, nonch di quelle che saranno alluopo
richieste alle competenti Autorit di Vigilanza.
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 23
Gli aggregati patrimoniali


La raccolta totale della clientela.
La raccolta della Banca al 31 dicembre 2013 risulta essere pari 28,2 mln. Essa
esclusivamente diretta e si suddivide nelle forme tecniche dei conti correnti, depositi a risparmio
e certificati di deposito. Rispetto allanno precedente la raccolta diminuita in termini assoluti di
1,7 mln. Tale variazione rispetto allesercizio 2012 pari al 5,36 %. Essa si concentra
principalmente nella raccolta tramite conti correnti e depositi che hanno segnato un incremento,
rispetto al 2012, in termini assoluti di 5,4 mln, pari al 31,36%. Di contro la raccolta tramite
lemissione di certificati di deposito ha subito una contrazione di 7,1 mln, pari al 56,26%.

Di seguito si espongono i dati principali:







La raccolta diretta

Raccol ta di retta 28.279 29.9! 28.97! 2".#$ %&8# %#'2(
Totale raccolta diretta e indiretta 28.279 29.964 28.974 20.653 -1685 -5,62%
Variazione 31/12/2011 31/12/2010 Imorti in mi!liaia di e"ro 31/12/2013 31/12/2012 Variazione
a##ol"ta #"
2012
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 24




Composizione percentuale della raccolta diretta




$%&&'(T% )I$*TT% 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta #" 2012
Variazione
+Imorti in mi!liaia di e"ro,
)onti correnti e deposi ti 22.7!# &7.$&# &#.9&9 9.7& #.!$" $&'$(
)erti fi cati di deposi to #.#$$ &2.!9 &$."## &".892 %7.&& %#'2(
Totale raccolta diretta 29.583 29.964 28.974 20.653 -381 -1,27%
31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010
Variazione
% #"l totale % #"l totale % #"l totale % #"l totale
)onti correnti e deposi ti 8"( #8( ##( !7( 22'""(
)erti fi cati di deposi to 2"( !2( !#( #$( %22'""(
Totale raccolta diretta &""( &""( &""( &""(
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 25

Gli impieghi con la clientela

I crediti per cassa con clientela al netto delle rettifiche di valore (voce 70 dellattivo) si
attestano al 31 dicembre 2013 a 19,6 milioni di euro, segnando un decremento del 15,64%
rispetto al 31 dicembre 2012. Nellesercizio, gli impieghi si sono principalmente indirizzati sui
segmenti famiglie e piccole imprese, a testimonianza di come la Banca continui a sostenere il
territorio di elezione pur in un contesto oggettivamente difficile a causa, tra laltro, della tensione
sul fronte della liquidit e dellaccresciuta rischiosit degli attivi connessa al peggioramento delle
condizioni delleconomia reale.




IMPIEGHI
+Imorti in mi!liaia di e"ro,
)onti correnti 8.!&7 7.97& 8.$! !."$ !! #'"(
*utui i potecari &.277 # &7 7&& &2#'2(
*utui chi rografari 7.8&$ 8.!9$ 8.!$ .$29 %8" %8'"&(
+l tri fi nanzi amenti $.!2# #.8" 7.7#7 #.9 %2.!$# %!&'##(
+tti vi t deteri orate ,sofferenze) !.#&7 2.##8 $8# &!" &.9#9 7'#8(
Totale imie!-i lordi con clientela 2#.!!9 2#.!!8 2#.&!# &.!98 & "'""(
Totale crediti lordi .er#o la
clientela
25.449 25.448 25.145 16.498 & "'""(
31/12/2013 31/12/2012 Variazione
a##ol"ta /0
2012
Variazione % 31/12/2011 31/12/2010
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 26

Composizione percentuale degli impieghi a clientela:

















I12I*34I 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010
)onti correnti $$'"7( $&'$2( $$'2( 2!'$(
*utui
i potecari
#'"2( 2'22( "'7"( "'""(
*utui
chi rografari
$"'7"( $$'$7( $$'( $8'$(
+l tri
fi nanzi amenti
&$'!( 2$'"$( $"'8#( $'&(
+tti vi t
deteri orate
&7'7#( &"'"#( &'#$( "'8#(
Totale imie!-i
con clientela
100% 100% 100% 100%
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 27

(1) Per incidenza si intende la percentuale delle varie forme di credito performing e non performing sul totale
delle attivit verso la clientela;
(2) Per indice di copertura la percentuale di accantonamento rispetto il valore nominale del credito.

Alla data del 31 dicembre 2013, il rapporto tra raccolta diretta ed impieghi risulta pari a
85,99% punti percentuali (76,52% nel 2012); il tasso medio della raccolta si adegua al 2,38%
(2,30 % nel 2012) mentre il tasso medio degli impieghi del 8,88% (9,70% nel 2012) per cui si
ha una forbice tra i tassi di raccolta ed i tassi di impiego pari 6,50 punti percentuali (7,40 nel
2012).
Di seguito si evidenziano i crediti verso la clientela ripartiti per categorie di debitori.

Tipologia operazioni/Valori
Totale 31/12/13
Bonis Deteriorate
1. Titoli di debito: 12.111 7.529
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie 10.453 6.757
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri 1.658 772
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale 12.111 7.529

&rediti .er#o la clientela
Tiolo!ie e#o#izioni
Incidenza +1, Indice di Indice di Incidenza
% coert"ra +2, coert"ra +2, %
*#o#izioni er ca##a
%tti.it5 deteriorate -
a) sofferenze !.#&7 &7'8 $.!2 7#'8# - &."9& #'"9
b) .ncagli ."7! 2$'9 2."#! $$'82 - !."2" &8'7#
c) esposi zi oni ri strutturate 2 "'2 9'8 - # "'2
d) /sposi zi oni scadute 2.!!# 9' 8$ $'$9 - 2.$2 &&'"2
%ltre atti.it5 &2.$#& !8' - - 2!" &'9! &2.&&& #'!9
Totale crediti .er#o clientela 2#.!!9 &""( #.#$ &&$'" 2!" &'9! &9.!" &""(
31/12/2013
*#o#izione lorda
$etti6ic-e di .alore
#eci6ic-e
$etti6ic-e di .alore
di orta6o!lio
*#o#izione netta
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 28
Di seguito si evidenzia la qualit del credito verso la clientela

Qualit del credito:


















Voci nette
+Imorti in mi!liaia di e"ro,
0offerenze &."9& &.227 &$ " %&$ %&&'"8(
.ncagl i !."2" !.$2$ 2."!# $# %$"$ %7'"&(
Esposizioni ristrutturate # #
Esposizioni scadute 2.$2 &.89! &9" # !8 2!'7&(
Totale crediti deteriorati netti 7.529 7.444 2.371 100 85 1,14%
)redi ti i n boni s &2.&&& &#.8$ 2&.#!" &.$2$ %$.72# %2$'#2(
Totale crediti netti verso la clientela 19.640 23.280 23.911 16.423 -3.640 -15,64%
31/12/2013 31/12/2012 Variazione
a##ol"ta #" 2012
Variazione
%
31/12/2011 31/12/2010
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 29







Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 30



Al 31 dicembre 2013, i crediti deteriorati netti verso clientela evidenziano, rispetto al 31
dicembre 2012, un incremento in valore assoluto pari a 85 mila (+1,14%), con un aumento in
termini di incidenza percentuale sul totale crediti netti di 38 punti percentuali. Sul fronte degli
indici di copertura, ovvero il rapporto tra le rettifiche di valore complessive e lesposizione lorda,
si evidenzia una variazione della copertura complessiva dei crediti deteriorati, che passa dal 22%
del 31 dicembre 2012 al 43% del 31 dicembre 2013.
Per quanto concerne i crediti in bonis, si proceduto nel corso dellesercizio ad un
aumento del loro livello di copertura passando dall1% del 31 dicembre 2012 al 2% del 31
dicembre 2013.
Indici di qualit del credito:


Non si proceduto ad una comparazione con gli anni 2011 e 2010 in quanto non attendibile a causa della verifica di
Banca dItalia conclusa ad aprile 2012.

31/12/2013 31/12/2012
/o66erenze lorde/&rediti lordi &8 &"
Inca!li lordi/&rediti lordi 2! 2"
&rediti deteriorati netti/&rediti netti $8 $2
&oert"ra crediti deteriorati !$ 22
&oert"ra #o66erenze 7 #2
&oert"ra inca!li $! &$
&oert"ra crediti .er#o la clientela in 7oni# 2 &
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 31
Concentrazione dei rischi
Ai sensi della disciplina prudenziale in materia di attivit di rischio e conflitti di interesse
nei confronti di soggetti collegati, si evidenzia che al 31 dicembre 2013 non sono presenti
posizioni di rischio verso soggetti collegati che eccedono i limiti prudenziali di riferimento.


La posizione interbancaria e le attivit finanziarie
Composizione della posizione interbancaria netta e delle variazioni delle attivit finanziarie








2o#izione inter7ancaria netta 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta #"
2012
Variazione
)redi ti verso banche .72 &&.#"9 9.$!8 7."7# %!.8$7 %!2'"$(
1ebiti verso banche &."2 &."&8 &.""$ 8 "'79(
Totale o#izione inter7ancaria
netta
5.646 10.491 8.345 7.075 -4.845 -46,18%
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 32








%tti.it5 8inanziarie 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010
Variazione
a##ol"ta #"
2012
Variazione
+tti vi t fi nanzi ari e di sponi bi l i
per l a vendi ta
7."9$ $."89 $.$"# $.!8 !.""! &29'2(
Totale %tti.it5 6inanziarie 7.093 3.089 3.305 3.486 4.004 129,62%
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 33
Composizione attivit finanziarie






Voci/Valori 31/12/13 31/12/12 31/12/11 31/12/10
1. Titoli di de7ito 7.093 3.089 3.305 3.486
a) 2overni e 3anche )entral i #."9# $."89 $.$"# $.!8
c) 3anche &.998
d) +l tri emi ttenti
2. Titoli di caitale
a) 3anche
b) +l tri emi ttenti
% i mprese di assi curazi one
% soci et fi nanzi ari e
% i mprese non fi nanzi ari e
% al tri
3. 9"ote di '.I.&.$.
4. 8inanziamenti
a) 2overni e 3anche )entral i
b) +l tri enti pubbl i ci
c) 3anche
d) +l tri soggetti
Totale 7.093 3.089 3.305 3.486
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 34
Il Patrimonio netto e di Vigilanza e ladeguatezza patrimoniale

Ladeguatezza patrimoniale attuale e prospettica ha da sempre rappresentato un elemento
fondamentale nellambito della pianificazione strategica aziendale. Ci a maggior ragione nel
contesto attuale, in virt dellimportanza viepi crescente che il patrimonio assume per la crescita
dimensionale e il rispetto dei requisiti prudenziali.
Per tale motivo la Banca persegue da tempo politiche di incremento della base sociale e
criteri di prudente accantonamento di significative aliquote degli utili prodotti, eccedenti il
vincolo di destinazione normativamente stabilito.
Si precisa che al 31/12/2013 il patrimonio netto ammonta a 6,1 mln, che, confrontato col
dato del 31/12/2012, risulta diminuito del 17,30% ed cos suddiviso:






Voci 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta #" 2012
Variazione %
)api tal e 8.92! 8.!" 8.287 8.&&8 !! #'!8(
Ri serve %&."!" %&."7# %! %$77 $# %$'2(
Ri serve da val utazi one 2& $ %2"$ %&!2 &8 ""'""(
4ti l e5,perdi ta) di eserci zi o %&782 & %!29 %29 %&798 %&&2$7'#"(
Totale patrimonio netto 6.123 7.404 7.009 7.330 -1.281 -17,30%
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 35


Le movimentazioni del patrimonio netto sono dettagliate nello specifico prospetto di
bilancio
Tra le Riserve da valutazione figurano le riserve relative alle attivit finanziarie
disponibili per la vendita pari a euro 25 mila.
Le riserve da valutazione delle attivit finanziarie disponibili per la vendita sono cos
composte:




Le Riserve includono le Riserve di utili gi esistenti (riserva legale e statutaria) nonch
le riserve positive e negative connesse agli effetti di transizione ai principi contabili internazionali
IAS/IFRS non rilevate nelle riserve da valutazione.

Nellanno 2013 la Banca, nellottica della gestione prudenziale, ha continuato ad
effettuare corpose svalutazioni dei crediti che inevitabilmente hanno determinato rispetto allo
scorso esercizio, una minore patrimonializzazione che non ha modificato gli indici degli
Riserva Riserva Totale Riserva Riserva Totale
Imorti in mi!liaia di e"ro positiva negativa riserva positiva negativa riserva
6i tol i di debi to #7 %$2 2# 2& %&8 $
6i tol i di capi tal e o 7uote di 8.)R

Totale #7 %$2 2# 2& %&8 $
31/12/2013 31/12/2012
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 36
indicatori di solvibilit rispetto al periodo precedente
Il tutto riscontrabile dagli indici che di seguito si espongono e precisamente dal fatto che
il rapporto patrimonio/raccolta pari al 22% (nel 2012 era pari al 25%). Il rapporto tra
patrimonio/impieghi si attestato sul 24% (nel 2012 era al 32%). Per quanto concerne il rapporto
patrimonio/crediti deteriorati netti esso pari al 81%, mentre il rapporto patrimonio/sofferenze
nette pari al 561%.
Il patrimonio di vigilanza, la cui composizione riportata in dettaglio nella parte F della
Nota Integrativa, assomma a 6 mln, attestandosi poco al di sotto del limite regolamentare di
6,3mln fronte di attivit di rischio ponderate per 44,1 mln, come di seguito dettagliato:







Il coefficiente di capitale complessivo (total capital ratio) determinato dal rapporto tra
patrimonio di vigilanza e attivit di rischio ponderate totali si attesta al 14% (rispetto al 14,14%
del 31/12/2012), mentre il rapporto tra patrimonio di vigilanza di base e il totale delle attivit di
Voci 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta #" 2012
Variazione
%
9atri moni o di base ,6i er &) ."& 7.$$& 7.2&2 7.!9 %&.$&# %&7'9!(
9atri moni o suppl ementare ,6i er 2)
/l ementi da dedurre dal patri moni o
di base e suppl ementare
9atri moni o di vi gi l anza compl essi vo ."& 7.$$& 7.2&2 7.!9 %&.$&# %&7'9!(
Re7ui si ti prudenzi al i $.#2# !.&!9 &.89! &.#8# %2! %&#'"!(
+tti vi t di ri schi o ponderate !!."$ #&.82 2$.7# &9.8&& %7.8"" %&#'"!(
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 37
rischio ponderate (tier 1 capital ratio) risulta pari al 14% (rispetto al 14,14% del 31/12/2012).
Ai fini della determinazione del patrimonio di vigilanza e della determinazione dei
requisiti patrimoniali la Banca si attiene alle disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche
di cui alla Circolare della Banca dItalia n. 263/06. Inoltre si segnala che a seguito della notifica
del rapporto ispettivo la Banca, come imposto dallorganismo di vigilanza, ha proceduto ad
adeguare i requisiti prudenziali applicando le seguenti variazioni: rischio di credito 12% (a fronte
dell8%) rischio operativo pari al doppio rispetto al livello base.
Sulla base delle dinamiche emerse e del perdurare della crisi economica, che colpisce con
particolare durezza il territorio lametino, principale bacino di operativit della Banca, al momento
di stesura della presente relazione sono in corso attivit di ulteriore verifica del portafoglio crediti
-condotte anche con il supporto delle indicazioni che vengono fornite dagli Ispettori inviati
dallAutorit di Vigilanza nel corso del procedimento di verifica ispettiva- non ancora definitive
ed oggetto di confronto costante tra la Banca e gli organi di vigilanza, per pervenire ad una
valutazione che sia il pi possibile condivisa ma che potrebbero condurre ad ulteriori svalutazioni
ed accantonamenti, con conseguente maggiore incidenza sui requisiti patrimoniali della Banca. In
ragione di tale circostanza, la permanenza dei requisiti patrimoniali di vigilanza e la continuit
aziendale della Banca stessa risulta legata allattuazione, entro tempistiche brevi, di un
consistente intervento di rafforzamento patrimoniale, in assenza del quale le prospettive di
permanenza sul mercato della BPPC diverranno anche alla luce del prescritto incremento del
patrimonio minimo di vigilanza sino ad euro 10.000.000,00 entro aprile 2016- negative. In ogni
caso, qualora lo scenario avverso di riduzione dei requisiti patrimoniali di vigilanza al di sotto dei
limiti regolamentari si verificasse, ne sar data pronta informativa sia allAutorit di Vigilanza sia
alla gi convocata Assemblea dei Soci.

I risultati economici del periodo 2013

I proventi operativi - Il margine di interesse
Come riscontrabile dalla tabella sottostante gli interessi attivi iscritti al conto economico
della banca sono aumentati rispetto allesercizio precedente di 43 mila euro. Tale variazione
positiva in percentuale pari al 1,70%.
Gli interessi attivi scaturiscono dalle seguenti attivit:
% attivit finanziarie disponibili per la vendita: 184 mila;
% Crediti verso banche: 273 mila;
% Crediti verso clientela: 2.116 mila.


Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 38
Gli interessi passivi risultano avere avuto una variazione in termini assoluti di euro 42
mila (6,06%) rispetto allanno 2012.
La loro composizione risulta essere la seguente:
% Debiti verso banche:8 mila;
% Debiti verso clientela 473 mila;
% Titoli in circolazione 254 mila.
Dunque il margine di interesse evidenzia alla fine dellesercizio 2013 un saldo positivo
rispetto allanno 2012 di 3 mila euro con una variazione percentuale dello 0,16 %.

1ar!ine di intere##e 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta
#" 2012
Variazione
%
&". .nteressi attivi e proventi
assimilati
2.#7$ 2.#$" 2.&8$ 9!8 !$ &'7"(
2". .nteressi passivi e oneri
assimilati
%7$! %9! %##! %$"9 %!" #'7(
$". 1ar!ine di intere##e 1.839 1.836 1.629 639 3 0,16%



Il margine di intermediazione
Il margine di intermediazione rilevato al 31 dicembre 2013 ha rilevato una variazione
assoluta negativa di 107 mila euro rispetto a quanto iscritto nel bilancio 2012. Tale diminuzione
del 4% rispetto allesercizio precedente composto dalla variazione positiva rilevata sul margine
di interesse pari a 3 mila e dalla variazione negativa pari a 119 mila rilevata sulle commissioni
nette.
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 39
Il rapporto tra margine di interesse/margine di intermediazione pari al 73%, mentre nel
2012 tale rapporto era del 70%.
Di seguito si evidenziano i pi importanti dati relativi al margine di intermediazione
Margine di intermediazione
Voce di 7ilancio 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010
Variazione
a##ol"ta #"
2012
Variazione
%
$". *argine di interesse &.8$9 &.8$ &.29 $9 $ "'&(
!". commissioni attive 82 798 !7 2#& %&& %&!'#!(
#". commissioni passive %&7 %&! %&# %22 %$ 2&'!$(
". )ommissione nette # 78! !& 229 %&&9 %&#'&8(
&"". 4tili ,perdite) da cessione

riac7uisto di:

b) attivit disponibili per la
vendita && &&
&2". 1ar!ine di
intermediazione
2.514 2.620 2.090 868 -106 -4,05%


Il risultato netto della gestione finanziaria.
Il risultato netto della gestione finanziaria nellanno di riferimento presenta una variazione
negativa di 2,8 mln rispetto al 2012. Tale variazione negativa del 168% dovuta non solo alla
diminuzione del margine di intermediazione ma anche ad un aumento delle rettifiche nette su
crediti che risultano essere aumentate del 290% rispetto allo stesso periodo precedente. Tale
importante aumento delle rettifiche riconducibile alla gestione prudenziale che il managment si
imposta ed al recepimento di quelle segnalate dalAutorit di vigilanza in sede di verifica. Si
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 40
segnala che la maggior parte delle rettifiche sono riconducibili a posizione deteriorate affidate dal
precedenti gestioni. Tale rettifiche hanno determinato un accantonamento complessivo al 31
dicembre 2013 di 5,9 mln.
Di seguito sono riportati i dati relativi alla determinazione del risultato netto della
gestione finanziaria.




Gli oneri operativi
Relativamente ai costi operativi si rileva una diminuzione rispetto allanno 2013 pari a 23
mila. In termini percentuali tale variazione pari al 1,49%. Il rapporto costi operativi/margine di
interesse dell82,65% in diminuzione di un punto percentuali rispetto allesercizio precedente
(83,99%).
Il rapporto spese del personale/margine di intermediazione del 36,87%, Nellanno 2012
il rapporto era del 34,68%.
Infine il rapporto costi operativi/margine di intermediazione del 60,46%. Nellanno
2012 il rapporto era del 58,83%.


31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta #"
2012
Variazione
%
&2". *argi ne di i ntermedi azi one 2.#&! 2.2" 2."9" !8" %&" %!'"#(
&$". Retti fi che5ri prese di val ore %$.# %9$7 %&.&2 %#7 %2.7&9 29"'&8(
&!". Ri sul tato netto del l a gesti one
fi nanzi ari a
-1.142 1.683 928 423 -2.825 -167,86%
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 41
Nella tabella di seguito si evidenziano i costi operativi per tipologia:





31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione
a##ol"ta #"
2012
Variazione
&#". 0pese ammi ni strati ve %&.&" %&.### %&.!"8 %&.&## %## $'#!(
a) spese per i l personal e %927 %9"9 %792 %99 %&8 &'98(
b) al tre spese
ammi ni strati ve
%8$ %! %& %!# %$7 #'7$(
&". +ccantonamenti netti ai fondi
ri schi e oneri
%8 %8
&7". Retti fi che5ri prese di val ore su
atti vi t materi al i
%$! %$9 %$8 %29 # %&2'82(
&8". Retti fi che5ri prese di val ore su
atti vi t i mmateri al i
%&" %&& %&2 %2 & %9'"9(
&9". +l tri oneri 5proventi di gesti one &!2 2 #! $ 8" &29'"$(
200. &o#ti oerati.i -1.520 -1.543 -1.404 -1.150 23 -1,49%
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 42
Il risultato di esercizio.
Loperativit corrente al lordo delle imposte negativo per 2,7 mln. La differenza rispetto
allanno 2012 ( positiva per 141 mila) totalmente riconducibile alle abbondanti rettifiche crediti
operate a conto economico.
Loperativit al netto delle imposte negativa per 1,8 mln. La stessa nellanno 2012 era
positiva per 16 mila.
Le imposte sul reddito dellesercizio delloperativit corrente, hanno un effetto positivo
pari a 880 mila euro e si compongono come segue: 46 mila (-) Irap, 52 mila (-) Ires e 978 mila
(+) imposte anticipate sulle quote temporaneamente indeducibili delle rettifiche crediti.






Una volta esposti i principali aggregati di conto economico e di stato patrimoniale si
riportano nella tabella sottostante i principali indicatori economici, finanziari e di produttivit
della Banca.
Voce di 7ilancio 31/12/2013 31/12/2012 31/12/2011 31/12/2010 Variazione a##ol"ta
#" 2012
0tile/erdita dell:oerati.it5 corrente al
lordo delle imo#te
-2662 141 -477 -340 -2.803
.mposte sul reddi to del l eserci zi o
del l operati vi t corrente
88" %&2# !8 7& &.""#
4ti l e5perdi ta del l operati vi t corrente al
netto del l e i mposte
%&782 & %!29 %29 %&.798
0tile/erdita dell:e#ercizio -1782 16 -429 -269 -1.798
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 43
Indici economici, finanziari e di produttivit


Non si proceduto ad una comparazione con gli anni 2011 e 2010 in quanto non attendibile a causa della verifica di
Banca dItalia conclusa ad aprile 2012.

Attivit degli Organi Sociali della Banca Popolare delle Province Calabre
Il Consiglio di Amministrazione della nostra Banca, nellesercizio 2013 si riunito in 18
occasioni, provvedendo ad approfondire -con professionalit e diligenza- le tematiche di volta in
volta esaminate, ed adottando le scelte ritenute maggiormente idonee ad assicurare il corretto
svolgimento dellattivit bancaria ed il necessario rispetto della normativa, primaria e secondaria,
nonch degli standards prudenziali.
Nel corso dellesercizio 2013 non sono state, inoltre, rilevate situazioni reali o potenziali
di conflitto di interessi con riferimento ai componenti degli organi sociali e della struttura
operativa.
Indici 2atrimoniali 2013 2012
9atrimonio netto5impieghi lordi 2! 29
9atrimonio netto5raccolta diretta da clientela 22 2#
Indici di #ol.i7ilit5 2013 2012
9atrimonio netto5)rediti netti a clientela $& $2
.mpieghi51epositi 8 77
Indici di $i#c-io#it5 del &redito 2013 2012
)rediti netti in sofferenza5)rediti netti vs.
clientela
#
)rediti netti in incaglio5)rediti netti vs. clientela 2" &9
)rediti netti in sofferenza59atrimonio netto &8 &7
Indici di $edditi.it5 2013 2012
*argine di interesse5*argine di intermediazione 7$ 7"
*argine dei servizi5*argine di intermediazione 27 $"
)osti operativi5*argine di interesse 8$ 8!
)osti operativi5*argine di intermediazione " #9
Indici di *66icienza 2013 2012
0pese per il personale5*argine di
intermediazione
$7 $#
Risultato lordo di gestione59atrimonio netto %!$ 2
)osti operativi56otale attivo ! !
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 44
Con riferimento alle attivit bancarie svolte dalla struttura le sole ipotesi di conflitto di
interessi possono inquadrarsi nellambito del collocamento di certificati di deposito emessi dalla
Banca, trattandosi di elemento intrinseco alle attivit di collocamento dello strumento finanziario
menzionato; in tali casi stata effettuata a favore della clientela ampia attivit di disclosure.
Il Collegio Sindacale ha presenziato, nel 2013, alle adunanze consiliari, ed ha vigilato, in
modo particolarmente attento, su tutte le attivit intraprese dalla nostra Banca, assumendo con
autorevolezza un imprescindibile ruolo di garanzia e controllo.
Il Direttore Generale ed il personale dipendente della Banca si sono adoperati, con
entusiasmo ed impegno quotidiano encomiabili, per consentire alla struttura di poter
concretamente operare, ponendo attenzione su tutti gli aspetti operativi caratterizzanti lattivit
bancaria.
In ottica prudenziale si , inoltre, provveduto ad una svalutazione collettiva delle posizioni
in bonis, nonch a svalutazioni generalizzate ed analitiche delle posizioni in past due, in incaglio,
a sofferenza.
Riscontrato il progressivo deterioramento dei margini patrimoniali, il Consiglio di
Amministrazione si prontamente attivato su tre direttici, alternative fra loro e finalizzate a
fornire una gradata risposta alla situazione di difficolt anche prospettica della Banca.
E stata, a tal fine , convocata apposita assemblea straordinaria dei Socio chiamata ad
esaminare la situazione aziendale ed adottare deliberazioni in merito, consistenti o nellaumento
del capitale sociale da sottoscrivere entro breve termine- o, in alternativa, nella trasformazione
della Societ in Societ per Azioni, con ingresso di investitori istituzionali, o, qualora non fossero
percorribili le due opzioni precedentemente indicate, nellautorizzazione alla cessione degli
assets, con passaggio alla fase liquidatoria.
In tale prospettiva, al fine di perseguire la strada del rafforzamento patrimoniale
autonomo, con eventuale apporto di gruppi di nuovi Soci, stata avviata una attivit di dialogo
permanente e sensibilizzazione dei Soci stessi nonch di gruppi organizzati di potenziali nuovi
Soci che hanno manifestato la propria disponibilit a sposare il progetto BPPC, finalizzata
allacquisizione di adeguate dichiarazioni di disponibilit alla capitalizzazione, del cui esito alla
data di stesura della presente relazione non ancora possibile avere puntuale contezza ratione
temporis.
Nella differente prospettiva della trasformazione della Societ in Societ per Azioni
stata acquisita la disponibilit di un fondo di investimento statunitense ad intevenire con risorse
finanziarie adeguate alla patrimonializzazione ed al rilancio della BPPC e, al momento di stesura
della presente relazione, i contatti risultano essere in corso, in uno con la predisposizione di una
ipotesi di nuovo statuto sociale.
Nella terza, ed ultima, prospettiva di aggregazione con altro ente creditizio e/o cessione
degli assets della BPPC ad altro intermediario, saranno avviati contatti con istituti di credito
operanti in ambito regionale, finalizzati alla valutazione di tale opzione all'esito delle
Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 45
determinazioni assembleari.
Il futuro , pertanto, da scrivere in occasione della prossima Assemblea dei Soci.

La remunerazione degli esponenti aziendali e del personale
L'Assemblea dei Soci svoltasi il 29 aprile 2012 ha fissato il compenso del Consiglio di
Amministrazione per il triennio 2012-2014 in complessivi Euro 120.000,00 annui, di cui Euro
80.000,00 assegnati agli Amministratori Esecutivi ed Euro 40.000,00 assegnati agli
Amministratori Non Esecutivi, oltre al rimborso delle spese vive e ad un gettone di presenza di
Euro 1,00 per ciascuna adunanza consiliare.
Il compenso stabilito dall'Assemblea dei Soci per il Collegio Sindacale pari alla
complessiva somma di Euro 80.000,00 annui.
Per il Direttore Generale stato stabilito un plafond annuale di Euro 120.000,00, oltre al
rimborso delle spese di trasporto ed alloggio.
La successiva Assemblea dei Soci del 14 ottobre 2012 ha confermato il plafond per il
compenso del CdA gi deliberato dalla precedente Assemblea, prevedendo per gli amministratori
esecutivi un compenso annuo lordo di Euro 12.500,00 cadauno, a valere sul predetto plafond.
Non prevista la corresponsione di emolumenti variabili e la sola remunerazione differita
risulta essere il trattamento di fine rapporto contabilizzato, come per legge, per il personale
dipendente.
Nel corso dellanno 2013 sono stati, inoltre, corrisposti agli esponenti aziendali rimborsi
per spese vive sostenute ai fini dellespletamento dellincarico per complessivi Euro 12 mila.
Accertamenti ispettivi dellorgano di vigilanza
Nel corso del mese di marzo 2014 iniziata una verifica ispettiva da parte dellAutorit di
Vigilanza, allesito della quale , tra laltro, emersa la necessit di effettuare interventi correttivi
significativi inerenti il comparto crediti, ai fini di un adeguato contenimento del rischio dei quali
si dato atto nella presente relazione-, nonch di procedere ad un rafforzamento patrimoniale
della banca, tenuto conto della riduzione dei margini patrimoniali esistenti. Tale riduzione
strettamente correlata al recepimento di nuove maggiori svalutazioni dei crediti per 1,7 mln,
come segnalate in corso di ispezione dallautorit di vigilanza, le quali hanno determinato che il
patrimonio di vigilanza sia sceso al di sotto dei limiti regolamentari. Inoltre laumento di capitale
sociale deliberato dalla BPPC nel 2012 che avrebbe consentito di pervenire ex ante ad un
rafforzamento patrimoniale- ha riscontrato scarsissime adesioni da parte della base sociale. Tale
verifica risulta, alla data di stesura della presente relazione, ancora in corso.


Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione al 31 dicembre 2013
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 46
Altre notizie.
La Banca risulta iscritta al Fondo Interbancario di Tutela dei depositi (dal 16/4/2009) ed al
Fondo di Nazionale di Garanzia (dal 30/1/2009);
La Banca iscritta allABI (dal 22/5/2009);
La Banca aderisce allAssociazione Nazionale fra le Banche Popolari Italiane;
La Banca aderisce allArbitro Bancario Finanziario;
La Banca utilizza come banca tramite lIstituto Centrale Banche Popolari Italiane;
La Banca ha richiesto ed ottenuto liscrizione nellelenco degli emittenti titoli diffusi tenuto
dalla Consob;
Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un apposito regolamento contenente le
operazioni con parti correlate ai sensi della normativa regolamentare Banca dItalia, Consob
e dello IAS 24 nonch apposito regolamento per le partecipazioni detenibili;
La Banca ha adottato un apposito regolamento per la conflict policy;
La Banca ha adottato un apposito regolamento sulle partecipazioni detenibili;
La revisione legale stata affidata dall'Assemblea dei Soci svoltasi il 29 aprile 2012, a
decorrere dall'esercizio 2012 e con contratto novennale, alla BDO s.p.a.;
La Banca iscritta alla Sezione D del R.U.I. tenuto dallISVAP con il numero D000428061;
Nel corso dellesercizio 2013 non stata deliberata alcuna posizione creditizia rientrante
nellambito di applicazione del regolamento per le operazioni con parti correlate.

PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI DI ESERCIZIO

La perdita di esercizio ammonta a 1.782.456. Si propone all'Assemblea di riportare a
nuovo la perdita di esercizio.
Ci premesso proponiamo al Vostro esame ed alla Vostra approvazione il bilancio
dell'esercizio 2013 come esposto nella documentazione di stato patrimoniale e di conto
economico, nonch nella nota integrativa, rinviando per ogni altra determinazione in merito alla
situazione patrimoniale della Banca alla seduta straordinaria che si terr al termine di quella
ordinaria.

Reggio Calabria, 24 aprile 2014

Il Presidente del C.d.A.
F.to Dott. Sergio Giordano

Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 47


Banca Popolare delle Province Calabre
Societ Cooperativa per Azioni
Sede in Reggio di Calabria - via Aschenez, 162
Iscrizione Registro Imprese di R.C., C.F. / P.I. n 02370410801 - R.E.A. 173916
Iscrizione Albo delle Banche n 5711 Codice Abi 5037.7
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia












RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI



* * * * *




Signori Azionisti,
lesercizio 2013 costituisce il quarto esercizio di normale attivit esercitata con
soluzione di continuit per un intero anno, nel corso del quale listituto bancario ha accresciuto la
propria operativit. Ci nonostante, per gli accadimenti di cui si argomenter nel proseguo, il
bilancio predisposto dall'organo amministrativo, riporta un risultato negativo di Euro
1.782.456,
00
.
Il prospetto successivo, evidenzia la composizione del patrimonio netto al 31 dicembre
2013:

Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 48






Come richiesto dallo IAS 8 (Utile (perdita) desercizio, errori determinanti e cambiamenti di
principi contabili) e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso principio, si riscontrata
l'esigenza di riesporre i prospetti contabili relativi al periodo dellesercizio precedente (T-1) rilevando i
relativi effetti a patrimonio netto, nella voce utili/perdite portati a nuovo. Nella seguente tabella si
riportano le voci interessate dal restatement al 31 dicembre 2012 e relativi impatti quantitativi:


PATRIMONIO NETTO
SALDO AL
31/12/2012
EFFETTI IAS 8
SUL 2012
SALDO
RETTIFICATO AL
31/12/2012
130 Riserva da valutazione
160 Riserve
200 Utile desercizio
3 (19) (16)
(1.074) (1.074)
16 19 35
CONTO ECONOMICO
150 - a) Spese per il personale
200 - Costi operativi
250 - Utile (perdite) dell'operativit corrente al lordo delle imposte
260 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativit corrente
270 - Utile (perdita) della operativit corrente al netto delle imposte
290 - Utile d'esercizio

909 (19) 899
1.542 (19) 1.523
141 19 160
(125) (125)
16 19 35
16 19 35
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA
10 - Utile (Perdita d'esercizio)
90 - Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
110 - Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120 - Redditivit complessiva

16 19 35
(19) (19)
3 3
19 38
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Riserve: a) di utili - colonna "Modifica saldi di apertura"
Riserve da valutazione - colonna "Modifica saldi di apertura"
Riserve da valutazione - colonna Redditivit complessiva esercizio 31/12/2012
Utile (Perdita) di esercizio - colonna Redditivit complessiva esercizio 31/12/2012

45 7 52
3 (19) (16)
3 (19) (16)
16 19 35
Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 49
Il presente Bilancio redatto in conformit ai principi contabili internazionali -
International Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting Standards (IFRS) -
emanati dallInternational Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni
dellInternational Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla
Commissione Europea e in vigore alla data di riferimento del bilancio, la cui applicazione
obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2013. Si rammenta che in data 5 giugno 2012, la
Commissione Europea con il Regolamento 475/2012, ha omologato le modifiche al principio IAS
19 emesse dallo IASB il 16 giugno 2011. Oltre alle istruzioni contenute nella Circolare della
Banca dItalia n. 262 del 22 dicembre 2005 Il bilancio bancario: schemi e regole di
compilazione - 2 Aggiornamento del 21 gennaio 2014, si tenuto conto, sul piano
interpretativo, dei documenti sullapplicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti
dallOrganismo Italiano di Contabilit (O.I.C.).
Ai fini del raffronto con il precedente esercizio, il Consiglio di Amministrazione ha
regolarmente predisposto i necessari prospetti di raccordo, che consentono di riscontrare
levoluzione delle poste di bilancio riclassificate secondo i medesimi principi.
Il collegio non ha svolto la funzione di verifica contabile in aggiunta al proprio ruolo
istituzionale di vigilanza e controllo, essendo di competenza della societ di revisione incaricata,
la BDO S.p.A. La societ BDO S.p.A. ha reso la certificazione sulla revisione semestrale al
30/06/2013.


IL PROGETTO DI BILANCIO

Il progetto di bilancio risulta composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal
prospetto della redditivit complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal
rendiconto finanziario e dalla nota integrativa, corredato inoltre, dalla relazione degli
Amministratori sulla gestione.
Il bilancio stato altres oggetto di revisione da parte della Societ BDO S.p.A., incaricata
per la revisione dei bilanci 2012 2020, che ha redatto specifica certificazione pervenuta a
questo Collegio in data 30 Aprile 2014 ed alla quale facciamo opportuno rinvio. E' stata acquisita
dal Collegio la dichiarazione annuale di indipendenza art. 17, comma 9 lettera a) del D. Lgs
39/2010.
In ordine a quanto disposto dal medesimo decreto, ai fini del rispetto del principio di
indipendenza dellorgano di revisione, il Collegio, evidenzia che il compenso alla societ di
revisione BDO Spa, comprensivo di Iva, pari a Euro 42 mila per lattivit di revisione e la
certificazione del bilancio 2013 e per lattivit di revisione semestrale al 30 giugno 2013. Tale
somma risulta comprensiva delle spese sostenute durante lattivit di revisione.
Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 50
La societ, ha rilasciato, ai sensi dell'art. 17 comma 9 lettera a) del D. Lgs 39/2010
comunicazione con la quale ha certificato di non aver effettuato servizi non di revisione a favore
della banca.
stato chiesto dal Collegio Sindacale, in data 04/04/2014, l'ausilio della societ di
revisione al fine di valutare la consistente svalutazione proposta dall'Organo di Vigilanza nel
corso dell'Ispezione ed in parte recepita dall'Organo Amministrativo, per la quale non ha ottenuto
riscontro.
importante evidenziare che la societ di revisione ha concluso il proprio parere
evidenziando che:
- il presupposto della continuit aziendale soggetto a molteplici significative incertezze con
possibili effetti cumulativi rilevanti sul bilancio ed anche difficolt nella recuperabilit delle
imposte anticipate iscritte per circa euro 1.477 mila;
- le molteplici incertezze non permettono di esprimere un giudizio sul bilancio della banca al
31/12/2013;
- le molteplici incertezze non permettono di esprimere un giudizio di coerenza della relazione
sulla gestione redatta dall'organo amministrativo con il bilancio redatto al 31/12/2013.
Di seguito si sintetizzano i principali prospetti di bilancio:


STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
Voci dell'attivo 12/2013 12/2012
10. Cassa e disponibilit liquide 397.624 373.260

40. Attivit finanziarie disponibili per la vendita 7.092.599 3.088.737

60. Crediti verso banche 6.672.351 11.508.990

70. Crediti verso clientela 19.640.011 23.279.588

110. Attivit materiali 218.776 249.312

120. Attivit immateriali 20.149 30.223

130. Attivit fiscali 1.662.387 540.417
a) correnti 185.520 13.199
b) anticipate 1.476.867 527.218
di cui:
legge 214/2011 1.460.857

150. Altre attivit 919.411 1.039.550
TOTALE DELL'ATTIVO 36.623.308 40.110.077

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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 51


STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
Voci del passivo e del patrimonio netto 12/2013 12/2012
10. Debiti verso Banche 1.025.808 1.017.551

20. Debiti verso clientela 22.745.724 17.315.251

30. Titoli in circolazione 5.533.291 12.649.596

80. Passivit fiscali 17.201 73.648
a) correnti 67.952
b) differite 17.201 5.696

100. Altre passivit 1.073.574 1.548.776

110. Trattamento di fine rapporto del personale 96.388 100.884

120 Fondi per rischi ed oneri 8.172
b) altri fondi 8.172

130. Riserve da valutazione 21.001 (15.546)

160. Riserve (1.039.659) (1.074.510)

180. Capitale 8.924.264 8.459.576

200. Utile (Perdita) d'esercizio (1.782.456) 34.851
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 36.623.308 40.110.077


Come gi indicato in precedenza, in applicazione dello IAS 8 (Utile (perdita) desercizio,
errori determinanti e cambiamenti di principi contabili) e dalle disposizioni transitorie contenute
nello stesso principio, si riscontrata l'esigenza di riesporre i prospetti contabili relativi al
periodo dellesercizio precedente (T-1) rilevando i relativi effetti a patrimonio netto, nella voce
utili/perdite portati a nuovo. Chiaramente ci ha comportato una modifica di alcuni voci
(patrimoniali) che si riscontrano nel passivo e nel successivo conto economico.



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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 52
CONTO ECONOMICO
Voci 12/2013 12/2012
10. Interessi attivi e proventi assimilati 2.573.484 2.529.731

20. Interessi passivi e oneri assimilati (734.925) (693.421)

30. Margine di interesse 1.838.559 1.836.310

40. Commissioni attive 682.233 798.004

50. Commissioni passive (17.478) (13.570)

60. Commissioni nette 664.755 784.434

100. Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di 10.514
b) Attivit finanziarie disponbili per la vendita 10.514

120. Margine di intermediazione 2.513.828 2.620.744

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: (3.655.548) (937.109)
a) crediti (3.655.548) (937.109)

140. Risultato netto della gestione finanziaria (1.141.720) 1.683.635

150. Spese amministrative (1.609.932) (1.535.648)
a) spese per il personale (926.562) (889.789)
b) altre spese amministrative (683.370) (645.859)

160. Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri (8.172)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali (33.815) (39.282)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali (10.074) (10.818)

190. Altri oneri/proventi di gestione 141.887 62.401

200. Costi operativi (1.520.106) (1.523.347)


250. Utile (Perdita) della operat. corrente al lordo delle imp (2.661.826) 160.288

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attivit corrente 879.371 (125.437)

270. Utile (Perdita) della operat. corrente al netto delle imp. (1.782.456) 34.851

290. Utile (Perdita) d'esercizio (1.782.456) 34.851
Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 53
In ordine al bilancio e alle sue componenti essenziali, il Collegio evidenzia che l'organo
amministrativo, nei termini di statuto, aveva provveduto a licenziare la bozza di bilancio al
31/12/2013 nella seduta 4/4/2014, per la cui approvazione era stata convocata l'assemblea
ordinaria dei soci nei giorni 29/30 Aprile 2014.
Come noto, l'istituto stato soggetto ad ispezione da parte dell'Organo di Vigilanza
apertasi il 11/3/2014, i cui Ispettori hanno, successivamente all'approvazione della bozza di
bilancio, fornito un elenco delle valutazioni ispettive su posizioni di rischio per 1.659 mila
che sono state portate a conoscenza del CdA nell'adunanza del 12/04/2014 mediante produzione
di tabulato informale sintetico per le conseguenti determinazioni. Il recepimento di tali maggiori
previsioni di perdite, nella misura indicata, effettuate dall'Organo amministrativo e la successiva
approvazione della nuova bozza di bilancio nella seduta del 22/24 Aprile 2014, ha inciso
pesantemente sul patrimonio netto determinando un patrimonio di vigilanza al di sotto degli
attuali limiti normativi ( 6.016 mila).
L'approvazione della nuova bozza di bilancio, ha di fatto richiesto una ulteriore
convocazione dell'assemblea ordinaria per il 23/24 Maggio 2014, oltre quindi i termini previsti
dallo statuto per l'approvazione. A tal fine, sono stati valutati e sufficientemente argomentati dal
parte del Consiglio di Amministrazione i motivi della proroga resasi necessaria da circostanze
nuove, formalmente intervenute/comunicate dopo lapprovazione della precedente bozza di
bilancio evasa nei termini.
Si fornisce di seguito il prospetto relativo al patrimonio di vigilanza:



Totale 31/12/13
Totale
31/12/12
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 6.016 7.332
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 6.016 7.332
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 6.016 7.332
F. Patrimonio supplementare prima dellapplicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 6.016 7.332
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 6.016 7.332

Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 54
E' bene evidenziare che, l'Organo di vigilanza, ha successivamente prodotto ulteriori
svalutazioni, portate definitivamente a conoscenza del Collegio in data 07/05/2014, per
complessivi Euro 609.000,00.
Il Direttore generale, gi nella seduta del 24/04/2014, aveva anticipato al Consiglio che
risultavano in fase di verifica ulteriori ipotesi di svalutazione per complessivi Euro 500.000,00,
che sarebbero state rilevate contabilmente in sede di relazione semestrale.
Le ulteriori svalutazioni determineranno quindi un ulteriore impatto negativo sui requisiti
patrimoniali ed in particolare sul patrimonio di vigilanza che doveroso comunque valutare
anticipatamente, in questa fase, anche se gli effetti saranno riscontrabili al 30/06/2014.
Su tale argomento necessario soffermarsi. La Banca dItalia ha emanato il 14
aggiornamento della Circolare n.263/2006, introducendo, nel titolo I, un nuovo capitolo 3, che
disciplina le modalit e i tempi affinch le banche gi autorizzate, aventi patrimonio di vigilanza
inferiore al capitale iniziale minimo stabilito in euro 10.000.000, dovranno, in conformit con la
vigente disciplina prudenziale, adeguare il patrimonio di vigilanza al nuovo minimo entro 36
mesi dalla data di entrata in vigore delle disposizioni. Il Consiglio di amministrazione, nel corso
del 2013, ha quindi approvato un piano prudenziale di riallineamento di 6.200.000,00, con
indicazione delle necessarie misure di rafforzamento patrimoniale e la relativa tempistica. Il
Collegio nel parere all'uopo rilasciato, cos come anche nella relazione ICAAP, gi nel 2012,
aveva sempre convenuto che il patrimonio della Banca, appariva vicino al limite per la copertura
dei rischi (alla data del 31 marzo 2013, la Banca presentava un Patrimonio di Vigilanza pari ad
Euro 7.424.397).
L'auspicato aumento del capitale ex art.2424 3 comma c.c. deliberato dall'assemblea
straordinaria del 17/11/2012, non si realizzato bench si sia registrato un positivo avvio nel
mese di marzo 2013. Le gi raccomandate necessit espresse dall'Organo di vigilanza e
manifestate sia nel corso della visita ispettiva precedente, sia nelle note inviate, sia nei continui
incontri con gli organi sociali, non hanno trovato, anche in ragione della cauta risposta della base
sociale alle sollecitazioni per un incremento della patrimonializzazione, completa attuazione.
In tale stato di disagio ormai venutosi a creare per effetto delle recepite svalutazioni,
l'assemblea dei soci, in seduta straordinaria gi convocata, sar quindi chiamata a deliberare su
una nuova ipotesi di aumento di capitale sociale, su un' ipotesi di trasformazione in Societ per
Azioni, anche nella prospettiva di possibili aggregazioni con altri Istituti di Credito, o in
subordine nella liquidazione volontaria.
Ci detto, il Collegio dunque rileva che, alla data di stesura della presente relazione, non
ci sono osservazioni riguardo il bilancio, in relazione ai fatti ed alle informazioni di cui ha avuto
conoscenza, avendone verificato la rispondenza nellespletamento dellattivit di controllo
nonch le risultanze emerse dalla relazione della societ di revisione BDO S.p.A. sulle quali si
argomenter successivamente in merito alla continuit aziendale.

Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 55
E' stata verificata losservanza delle norme di legge inerenti la predisposizione della
Relazione sulla Gestione e a tale riguardo non ci sono osservazioni particolari da riferire, avendo
altres riscontrato che gli Amministratori non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dellart.
2423, comma quattro. A giudizio del Collegio la relazione sulla gestione, risulta corrispondente
agli accadimenti intervenuti anche successivamente alla chiusura dellesercizio.
Si da atto che, i dati del bilancio, rispondono ai requisiti della completezza, chiarezza.


VERIFICA DELLA CONTINUIT AZIENDALE ED ATTIVITA AMMINISTRATIVA

La puntuale partecipazione alle periodiche riunioni del Consiglio di amministrazione, ha
consentito al Collegio di vigilare in ordine alle scelte di gestione fornendo un costante supporto
finalizzato a non arrecare pregiudizio all equilibrio economico e finanziario della Banca
Popolare delle Province Calabre, curando tutti gli opportuni interventi affinch lattivit venisse
improntata al rispetto dei principi della corretta amministrazione e di tutela del patrimonio della
Banca. Possiamo assicurare, nellambito di questa attivit di vigilanza espletata, che il Collegio
ha puntualmente vigilato ed attenzionato lorgano gestorio, sia in ordine allattivit di esclusiva
prerogativa del CDA, sia in ordine ai riscontri amministrativi i cui effetti si sono riflessi sulla
gestione stessa, riscontrandone risposta nei deliberati consiliari.
Nella propria attivit di controllo, il Collegio ha vigilato affinch loperato degli
amministratori fosse scevro da possibile instabilit o da operazioni poco prudenti che avrebbero
potuto compromettere lequilibrio dellimpresa, a garanzia e tutela di tutti i soggetti interessati.
Il Collegio, in tal senso, ha mantenuto un rigoroso confronto ed un costante contatto
informativo con il Consiglio di Amministrazione, sempre al dichiarato scopo di conoscere
puntualmente il processo evolutivo della Banca e nellambito della deputata delicata funzione di
garanzia e di controllo, anche mediante continui incontri sia con la Presidenza della Banca che
con lAlta Direzione e le funzioni preposte al controllo interno.
Sulla continuit aziendale ritiene di doversi soffermare, tenuto, altres conto, del giudizio
con cui la societ di revisione ha concluso il proprio parere:.. il presupposto della continuit
aziendale soggetto a molteplici significative incertezze con possibili effetti cumulativi rilevanti
sul bilancio ed anche difficolt nella recuperabilit delle imposte anticipate iscritte per circa
euro 1.477 mila.
Di tale conclusione stata data comunicazione all'organo di vigilanza da parte della
medesima societ ai sensi dell'art. 52 TUB nonch alla Consob ai sensi dell'art. 156 comma 4
TUF.
Lart. 2428 c.c. - nonch lart. 3 del D.Lgs. N. 87/92 e gli artt. 94 e 100 del D.Lgs. N.
209/05 nonch il documento congiunto di Banca dItalia, Consob ed Isvap nr. 2 del 6 febbraio
Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 56
2009, richiedono che, nella Relazione sulla gestione, gli Amministratori forniscano una
descrizione dei principali rischi ed incertezze cui la societ esposta e di conseguenza adeguata
valutazione sulla continuit aziendale, postulato richiesto dall'art. 2423 bis c.c.
In conformit al principio contabile IAS 1, paragrafo 23, gli Amministratori, in presenza
di rilevanti incertezze, tali da far sorgere dubbi significativi circa la capacit dellimpresa di
proseguire la propria attivit in continuit aziendale, devono darne adeguata informazione nella
relazione sulla gestione e/o documenti allegati al bilancio.

Nella Relazione sulla gestione, si riscontra che gli Amministratori hanno evidenziato:
- il progressivo deterioramento degli impieghi,
- l'esigenza di un immediato rafforzamento patrimoniale della societ, anche eventualmente
attraverso una modifica della propria forma societaria,
- la possibilit che venga operata, in subordine, una fusione per incorporazione in altro istituto
di credito e/o per una dismissione degli assets con successivo passaggio alla fase liquidatoria.
Nonostante siano stati riscontrati tali elementi di evidente criticit, che fanno sorgere
dubbi sulla capacit della societ di continuare la propria operativit per un prevedibile futuro, gli
Amministratori hanno ritenuto appropriato il presupposto della continuit aziendale quale criterio
di redazione del bilancio di esercizio per il convincimento che possa ancora essere raggiunto
lobiettivo di garantire la prosecuzione dellattivit, mediante la realizzazione delle iniziative
intraprese per conseguire una immediata ricapitalizzazione della banca sia tramite la
sottoscrizione dellaumento del capitale sociale o in alternativa attraverso una trasformazione
della societ in Spa avendo gi ricevuto la disponibilit concreta di immissione di consistente
capitale da parte di un fondo di private equity di primaria importanza, e/o in ulteriore
alternativa mediante strutturale aggregazione con altro intermediario bancario.
Il Collegio sindacale, assuntore di un ruolo di garanzia, rileva quindi che sia stata fornita
adeguata informativa tale da non compromettere la tutela dei terzi, i quali, ciascuno per i propri
interessi, sono gli utilizzatori, a vario titolo, del bilancio e come tali meritano di conoscere con
esattezza gli accadimenti societari e gli interventi intrapresi dalla governance.
Con riferimento ai profili inerenti la continuit aziendale, sar necessario attendere il
realizzarsi delle operazioni per le quali, l'assemblea sar chiamata a deliberare nella convocata
assemblea straordinaria. Appare di tutta evidenza che, ove non si concretizzassero
favorevolmente - e prima dello svolgimento dellassemblea chiamata a deliberare lapprovazione
del bilancio le diverse iniziative in corso finalizzate al rafforzamento patrimoniale,
diventerebbe assolutamente necessario, al fine di evitare possibili drastici provvedimenti
dellOrgano di Vigilanza, perseguire in maniera ancora pi incisiva la soluzione di una forte
aggregazione con altro istituto di credito, ove ancora possibile, o l'ipotesi prevista della
liquidazione volontaria.

Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 57
In tal caso, ed in conformit allo IAS 12, in assenza di una redditivit prospettica futura
per il recupero certo della fiscalit anticipata, potrebbe porsi il problema della mancata
eliminazione delle imposte anticipate.
Di seguito si riporta il prospetto della fiscalit anticipata:
Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Importo iniziale 523 499
2. Aumenti 987 241
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 987 241
a) relative a precedenti esercizi 4
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 978 237
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 9
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 39 216
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri 39 199
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilit
c) mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni:
a) trasformazioni in crediti di imposta di cui L. 214/2011 16
4. Importo finale 1.471 523

Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Importo iniziale 4 101
2. Aumenti 6 4
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 6 4
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 6 4
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 4 101
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri 4 101
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilit
c) mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni:

4. Importo finale 6 4
Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 58
Il Collegio conclude esprimendo apprezzamento al Consiglio di Amministrazione ed alla
Direzione Generale per i significativi e costanti interventi finalizzati alla risoluzione delle criticit
e per il recupero delle esposizioni anomale/attivit finanziarie deteriorate e delle anomalie
segnalate.
Ritiene che il comportamento assunto dal Cda per il recepimento delle svalutazioni
proposte dall'organo di vigilanza, con impatto sul bilancio di esercizio redatto al 31/12/2013, sia
stata una scelta sofferta ma condivisa di grande responsabilit in ordine agli effetti prodotti ma
necessaria sotto il profilo della trasparenza e corretta informazione del bilancio.


INFORMAZIONI ED ATTESTAZIONI SUGLI ACCERTAMENTI ESEGUITI
Il Collegio ha esercitato una costante attivit di controllo, ispirandosi alle Norme di
Comportamento del Collegio Sindacale raccomandate dal Consiglio Nazionale dei Dottori
Commercialisti e degli Esperti Contabili, in linea con le indicazioni della Banca dItalia,
spaziando ad ampio raggio sugli aspetti della gestione condotta dal CDA e circa loperativit
della struttura amministrativa.
Il Collegio ha acquisito conoscenza e vigilato sul rispetto dei principi di corretta
amministrazione e di trasparenza sullandamento gestionale, sia con propri tempestivi interventi
in seno ai lavori dellorgano amministrativo, sia mediante attivit mirate alla gestione operativa
della struttura, trasmettendo specifiche sollecitazioni/osservazioni al CDA in ordine a tutti i punti
di criticit e alle problematiche riscontrate, per una pronta risoluzione delle stesse.
In merito allattuale situazione, ovvero in rapporto allattuale livello operativo, si riscontra
ladeguatezza del sistema amministrativo e contabile, nonch laffidabilit di questo ultimo a
rappresentare correttamente i fatti di gestione e a tale riguardo non si hanno osservazioni
particolari da riferire.
Si conferma lattendibilit e laffidabilit gi ripetutamente espressa dal collegio sul
sistema dei controlli interni.
Con riferimento alle continue segnalazioni pervenute da parte di un soggetto terzo, il
Collegio Sindacale gi interessato nel corso del 2012, ha eseguito approfondito accertamento ai
fini della tutela del rischio reputazionale, accertandosi che il Cda in persona del Presidente, ha
messo in atto gli opportuni provvedimenti.
Nel corso dellesercizio 2013 il Collegio ha rilasciato parere formale in ordine a ICAAP e
piano di riallineamento.
Nel corso dellattivit di vigilanza, come sopra descritta, non sono emersi ulteriori fatti
particolarmente significativi tali da richiederne la menzione nella presente relazione.

* * * * *
Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 59


Signori Azionisti,
richiamato quanto sopra esposto, il Collegio Sindacale pu ragionevolmente
assicurarvi che dallattivit di vigilanza svolta e sulla base delle informazioni ottenute nel corso
dellesercizio, non sono emersi fatti censurabili, irregolarit od omissioni tali da richiederne
menzione nella presente Relazione.


***


Con riferimento al Bilancio desercizio chiuso al 31/12/2013, della Banca Popolare delle
Province Calabre, nelle sue componenti strutturali, riflette, senza deroghe, le norme generali e
speciali che ne disciplinano la formazione ed ha inoltre riscontrato completezza ed adeguatezza
nelle informazioni fornite dagli amministratori.
La destinazione del risultato desercizio proposto dal CDA risulta conforme alle
disposizioni di legge e di statuto.
Considerato quanto sopra esposto, per quanto di nostra competenza, non risultando
considerazioni ostative, possiamo proporre allassemblea degli azionisti lapprovazione del
bilancio desercizio chiuso al 31.12.2013 e della proposta di rinvio a nuovo della perdita sofferta
cos come formulata dal Consiglio di Amministrazione.


***


Reggio Calabria, 7 maggio 2014
Il Collegio sindacale
F.to dott.
ssa
Mariaconcetta Tripodi
F.to dott.
ssa
Stefania Lavecchia
F.to dott. Antonio Roberto Scrufari







Relazione del Collegio Sindacale allAssemblea degli azionisti
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 60

Documenti di Bilancio
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 61
Banca Popolare delle Province Calabre
Societ Cooperativa per Azioni
Sede in Reggio di Calabria - via Aschenez, 162
Iscrizione Registro Imprese di R.C., C.F. / P.I. n 02370410801 - R.E.A. 173916
Iscrizione Albo delle Banche n 5711 Codice Abi 5037.7
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia




10. Cassa e disponibilit liquide 397.624 373.260
40. Attivit finanziarie disponibili per la vendita 7.092.599 3.088.737
60. Crediti verso banche 6.672.351 11.508.990
70. Crediti verso clientela 19.640.011 23.279.588
110. Attivit materiali 218.776 249.312
120. Attivit immateriali 20.149 30.223
130. Attivit fiscali 1.662.387 540.417
a) correnti 185.520 13.199
b) anticipate 1.476.867 527.218
di cui:
legge 214/2011 1.460.857
150. Altre attivit 919.411 1.039.550
TOTALE DELL'ATTIVO 36.623.308 40.110.077
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
12/2012 Voci dell'attivo 12/2013





Documenti di Bilancio
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 62





Taluni dati relativi all'esercizio 2012 sono stati rideterminati in seguito all'applicazione dello IAS8.
Per maggiori informazioni si rimanda alla parte A- Politiche contabili



Documenti di Bilancio
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 63

10. 2.573.484 2.529.731
20. (734.925) (693.421)
30. 1.838.559 1.836.310
40. 682.233 798.004
50. (17.478) (13.570)
60. 664.755 784.434
100. 10.514
10.514
120. 2.513.828 2.620.744
130. (3.655.548) (937.109)
(3.655.548) (937.109)
140. (1.141.720) 1.683.635
150. (1.609.932) (1.535.648)
(926.562) (889.789)
(683.370) (645.859)
160. (8.172)
170. (33.815) (39.282)
180. (10.074) (10.818)
190. 141.887 62.401
200. (1.520.106) (1.523.347)
250. (2.661.826) 160.288
260. 879.371 (125.437)
270. (1.782.456) 34.851
290. (1.782.456) 34.851
Margine di interesse
Commissioni nette
Margine di intermediazione
Risultato netto della gestione finanziaria
Costi operativi
Utile (Perdita) della operativit corrente al lordo delle imposte
Utile (Perdita) della operativit corrente al netto delle imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'attivit corrente
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri
Rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali
Rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di
b) Attivit finanziarie disponbili per la vendita
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
Utile (Perdita) d'esercizio
Interessi passivi e oneri assimilati
Commissioni attive
Commissioni passive
CONTO ECONOMICO
Voci 12/2012 12/2013
Spese amministrative
Interessi attivi e proventi assimilati

Taluni dati relativi all'esercizio 2012 sono stati rideterminati in seguito all'applicazione dello IAS8.
Per maggiori informazioni si rimanda alla parte A- Politiche contabili

Il Presidente del CdA
F.to Dott. Sergio Giordano
Documenti di Bilancio
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 64




12/2013 12/2012
10. Utile (Perdita) d'esercizio (1.782.456) 34.851
20. Attivit materiali
30. Attivit immateriali
40. Piani a benefici definiti (3.982) (18.989)
50. Attivit non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio
70. Copertura di investimenti esteri
80. Differenze di cambio
90. Copertura dei flussi finanziari
100. Attivit finanziarie disponibili per la vendita 24.983 3.443
110. Attivit non correnti in via di dismissione
120.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio
130. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 21.001 (15.546)
140. Redditivit complessiva (voce 10+110) (1.761.455) 19.305
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA
Voci
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico

Taluni dati relativi all'esercizio 2012 sono stati rideterminati in seguito all'applicazione dello IAS8.
Per maggiori informazioni si rimanda alla parte A- Politiche contabili



Il Presidente del CdA
F.to Dott. Sergio Giordano


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Riserve
Dividendi e
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destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti
di capitale
Derivate
su proprie
azioni
Stock
options
Utile
(Perdita) di
Esercizio
31.12.12
Capitale: 8.286.872 172.704 8.459.576 8.459.576
a) azioni ordinarie 8.286.872 172.704 8.459.576 8.459.576
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve: (645.902) (428.607) (1) (1.074.510) (1.074.510)
a) di utili 44.647 44.647 44.647
b) altre (690.549) (428.607) (1) (1.119.157) (1.119.157)
Riserve da valutazione: (202.996) 187.450 (15.546) (15.546)
a) disponibili per la vendita (202.996) 206.439 3.443 3.443
b) copertura flussi finanziari (18.989) (18.989) (18.989)
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio (428.607) 428.607 34.851 34.851
Patrimonio netto 7.009.367 187.449 172.704 34.851 7.404.371
Esistenze
al 31.12.11
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Patrimonio netto
al 31.12.12
Operazioni sul patrimonio netto
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO 2012
Taluni dati relativi all'esercizio 2012 sono stati rideterminati in seguito all'applicazione dello IAS8.
Per maggiori informazioni si rimanda alla parte A- Politiche contabili


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Riserve
Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Acquisto
azioni
proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazione
strumenti
di capitale
Derivate
su proprie
azioni
Stock
options
Utile (Perdita)
di Esercizio
31.12.13
Capitale: 8.459.576 464.688 8.924.264 8.924.264
a) azioni ordinarie 8.459.576 464.688 8.924.264 8.924.264
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione
Riserve: (1.074.510) 34.851 (1.039.659) (1.039.659)
a) di utili 44.647 6.970 51.617 51.617
b) altre (1.119.157) 27.881 (1.091.276) (1.091.276)
Riserve da valutazione: (15.546) 36.547 21.001 21.001
a) disponibili per la vendita 3.443 21.540 24.983 24.983
b) copertura flussi finanziari (18.989) 15.007 (3.982) 15.007
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio 34.851 (34.851) (1.782.456) (1.782.456)
Patrimonio netto 7.404.371 36.547 464.688 (1.782.456) 6.123.150
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO 2013
Esistenze al
31.12.12
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio
Patrimonio
netto al
31.12.13
Operazioni sul patrimonio netto
Taluni dati relativi all'esercizio 2012 sono stati rideterminati in seguito all'applicazione dello IAS8.
Per maggiori informazioni si rimanda alla parte A- Politiche contabili


Il Presidente del CdA
F.to Dott. Sergio Giordano

Documenti di Bilancio
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 67























Il Presidente del CdA
F.to Dott. Sergio Giordano

12/2013 12/2012
1. Gestione 1.020.125 1.003.071
- interessi attivi incassati (+) 2.573.484 2.529.731
- interessi passivi pagati (-) (734.925) (693.421)
- dividendi e proventi simili (+)
- commissioni nette (+/-) 664.755 784.434
- spese per il personale (-) (926.562) (908.778)
- altri costi (-) (683.370) (645.859)
- altri ricavi (+) 141.887 62.401
- imposte e tasse (-) (15.143) (125.437)
- costi/ricavi relativi ai gruppi di attivit in via di dismissione e al netto dell'effetto fiscale (+/-)
2. Liquidit generata/assorbita dalle attivit finanziarie 643.780 (2.349.942)
- attivit finanziarie detenute per la negoziazione
- attivit finanziarie valutate al fair value
- attivit finanziarie disponibili per la vendita (4.003.862) 500.000
- crediti verso clientela (101.325) (303.000)
- crediti verso banche a vista 4.869.106 (2.161.342)
- crediti verso banche altri crediti (32.467)
- altre attivit (120.139) (385.600)
3. Liquidit generata/assorbita dalle passivit finanziarie (1.882.429) 1.315.729
- debiti verso banche: a vista 8.257 13.956
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela 5.430.474 1.395.998
- titoli in circolazione (7.116.305) (405.744)
- passivit finanziarie di negoziazione
- passivit finanziarie valutate al fair value
- altre passivit (204.854) 311.519
Liquidit netta generata/assorbita dallattivit operativa (218.524) (31.143)
B. ATTIVIT DI INVESTIMENTO
1. Liquidit generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite/rimborsi di attivit finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attivit materiali
- vendite di attivit immateriali
- vendite di rami d'azienda
2. Liquidit assorbita da (3.279) (8.000)
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attivit finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attivit materiali (8.000)
- acquisti di attivit immateriali (3.279)
- acquisti di rami d'azienda
Liquidit netta generata/assorbita dallattivit dinvestimento (3.279) (8.000)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissione/acquisti di azioni proprie 464.688 172.704
- emissione/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalit
Liquidit netta generata/assorbita dall'attivit di provvista 464.688 172.704
LIQUIDIT NETTA GENERATA/ASSORBITA NELLESERCIZIO 24.364 102.420
12/2013 12/2012
Cassa e disponibilit liquide allinizio dellesercizio 373.260 270.840
Liquidit totale netta generata/assorbita nellesercizio 24.364 102.420
Cassa e disponibilit liquide alla chiusura dellesercizio 397.624 373.260
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Importo
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo diretto
A. ATTIVIT OPERATIVA
Importo
Nota Intergrativa
______________________________________________________________________________
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 68
BANCA POPOLARE DELLE PROVINCE CALABRE
Societ Cooperativa per Azioni
Sede in Reggio di Calabria - via Aschenez, 162
Iscrizione Registro Imprese di R.C., C.F. / P.I. n 02370410801 - R.E.A. 173916
Iscrizione Albo delle Banche n 5711 Codice Abi 5037.7
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia








Nota integrativa





Parte A Politiche contabili 53

Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale 68

Parte C Informazioni sul conto economico 88

Parte D Redditivit complessiva 97

Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 98

Parte F Informazioni sul patrimonio 118

Parte H Operazioni con parti correlate 122










Parte A Politiche contabili
______________________________________________________________________________
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 69

Parte A - POLITICHE CONTABILI



A.1 - PARTE GENERALE

Sezione 1 Dichiarazione di conformit ai principi contabili internazionali
Il presente Bilancio redatto in conformit ai principi contabili internazionali - International
Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting Standards (IFRS) - emanati
dallInternational Accounting Standards Board (IASB) e alle relative interpretazioni dellInternational
Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in
vigore alla data di riferimento del bilancio.
Lapplicazione degli IAS/IFRS stata effettuata facendo anche riferimento al quadro sistematico per
la preparazione e presentazione del bilancio (c.d. framework), con particolare riguardo al principio
fondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza sulla forma, nonch al concetto della rilevanza e
significativit dellinformazione.
Oltre alle istruzioni contenute nella Circolare della Banca dItalia n. 262 del 22 dicembre 2005 Il
bilancio bancario: schemi e regole di compilazione 2 Aggiornamento del 21 gennaio 2014, si tenuto
conto, sul piano interpretativo, dei documenti sullapplicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti
dallOrganismo Italiano di Contabilit (O.I.C.).


Sezione 2 Principi generali di redazione
Il bilancio costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditivit
complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario, redatto secondo
il metodo diretto, e dalla nota integrativa; corredato dalla relazione degli amministratori sullandamento
della gestione e sulla situazione della Banca.
I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilit aziendale.
Il bilancio di esercizio redatto nella prospettiva della continuit aziendale e facendo riferimento ai
principi generali di redazione di seguito elencati:
- competenza economica;
- continuit aziendale;
- comprensibilit dellinformazione;
- significativit dellinformazione (rilevanza);
- attendibilit dellinformazione (fedelt della rappresentazione; prevalenza della sostanza economica
sulla forma giuridica; neutralit dellinformazione; completezza dellinformazione; prudenza nelle
stime per non sovrastimare ricavi/attivit o sottostimare costi/passivit);
- comparabilit nel tempo.
Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di
compilazione di cui alla circolare della Banca dItalia n. 262 del 22/12/2005, 2 Aggiornamento del 21
gennaio 2014.
Parte A Politiche contabili
______________________________________________________________________________
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 70
Inoltre sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la
rappresentazione dei dati di bilancio, ancorch non specificatamente prescritte dalla normativa.
Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, il prospetto della redditivit complessiva, il
prospetto delle variazioni del patrimonio netto e il rendiconto finanziario sono redatti in unit di euro,
mentre la nota integrativa, quando non diversamente indicato, espressa in migliaia di euro. A fini
comparativi gli schemi di bilancio e, ove richiesto, le tabelle della nota integrativa riportano anche i dati
relativi allesercizio precedente.
I criteri adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio sono rimasti invariati rispetto a quelli
utilizzati per il bilancio dellesercizio precedente.
Se i conti non sono comparabili, quelli relativi allesercizio precedente sono stati adattati; la non
comparabilit, ladattamento o limpossibilit di procedere a questo sono specificamente indicati nella
Nota integrativa.


Informazioni sulla continuit aziendale
Per quanto concerne la prospettiva della continuit aziendale si segnala che, nel rispetto delle
indicazioni fornite nellambito del Documento n. 2 del 6 febbraio 2009 Informazioni da fornire nelle
relazioni finanziarie sulla continuit aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore
delle attivit e sulle incertezze nellutilizzo di stime. emanato congiuntamente da Banca dItalia, Consob
e Isvap.
I principali fatti di rilievo intervenuti nel corso dellesercizio e le connesse situazioni dincertezza,
risultano i seguenti: in data 31 maggio 2013 si chiuso laumento di capitale sociale deliberato
dallassemblea straordinaria del 17 novembre 2012, che ha comportato una sottoscrizione di azioni per
sole circa Euro 227 mila, a fronte di un importo atteso di Euro 1.500 mila; nel corso del 2013 sono state
sottoscritte ulteriori azioni per circa Euro 233 mila. Nel mese di giugno 2013 il Consiglio di
Amministrazione della Banca ha varato un piano di riallineamento del patrimonio di vigilanza per
adeguarsi ai nuovi limiti normativi di capitale. Le dinamiche negative avvenute nel corso del 2013
caratterizzate dalla rischiosit creditizia e dalla non adeguatezza patrimoniale e ladozione di apposite
rettifiche nel portafoglio crediti, non hanno consentito il raggiungimento dei risultati auspicati nel piano.
Inoltre durante il primo semestre del 2013 proseguita lattivit di ricerca di un partner bancario che
potesse supportare la Banca sul versante organizzativo, commerciale e finanziario ma, nonostante gli
sforzi profusi, i potenziali partner interpellati hanno declinato, per motivi differenti, la propria
disponibilit. Ad oggi risulta una trattativa non ancora formalizzata per leventuale ingresso di un nuovo
socio.
La Banca pur avendo quindi identificato incertezze significative che possono far sorgere dubbi sulla
capacit della societ di continuare la propria operativit per un prevedibile futuro, hanno considerato
comunque appropriato utilizzare il presupposto della continuit aziendale per redigere il bilancio.
Uninformativa pi dettagliata in merito alle principali problematiche e variabili esistenti sul mercato
contenuta nellambito della Relazione sulla Gestione degli Amministratori.



Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 71
Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione
da parte del Consiglio di Amministrazione, avvenuta il 22 aprile 2014, iniziata la verifica ispettiva da
parte dellorgano di vigilanza. Lattivit degli ispettori, non ancora conclusa al momento della redazione
del presente documento, ha determinato lindividuazione di maggiori rettifiche crediti per circa 1,7 mln
che sono state prudenzialmente recepite dal Consiglio di Amministrazione. Tale situazione ha inoltre
determinato il rinvio della convocazione dellassemblea dei soci per lapprovazione del bilancio alle date
del 23 e 24 maggio 2014.


Sezione 4 Altri aspetti
Il bilancio della Banca sottoposto alla revisione legale della Societ BDO Spa alla quale stato
conferito lincarico per il periodo 2012/2020, in esecuzione della delibera assembleare del 29 aprile 2012.
Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio desercizio
La redazione del bilancio desercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono
determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonch
sullinformativa relativa alle attivit e passivit potenziali riportate in bilancio.
Lelaborazione di tali stime implica lutilizzo delle informazioni disponibili e ladozione di
valutazioni soggettive, fondate anche sullesperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di
assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.
Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non pu
quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti in bilancio potranno differire anche
in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali maggiormente richiesto limpiego di valutazioni soggettive da
parte del Consiglio di Amministrazione sono:
- la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attivit
finanziarie;
- la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dellinformativa di
bilancio;
- lutilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in
mercati attivi;
- la valutazione della congruit del valore degli avviamenti e delle altre attivit immateriali;
- la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
- le stime e le assunzioni sulla recuperabilit della fiscalit differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli
informativi necessari allindividuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella
redazione del bilancio desercizio.
Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di iscrizione delle
poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle specifiche sezioni di nota integrativa.


Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 72
Informativa sulla variazione di principio contabile
Per la predisposizione del bilancio desercizio sono stati adottati i medesimi principi e metodi
contabili utilizzati per la redazione del bilancio annuale al 31 dicembre 2012, a cui si fa rinvio per
maggiori dettagli, integrati dalle informazioni seguenti, che si riferiscono ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS e relative interpretazioni SIC/IFRIC omologati dalla Commissione Europea fino
alla data del bilancio, la cui applicazione obbligatoria a partire dal 1 gennaio 2013.


IAS 1 Presentazione del bilancio e IFRS 7 Strumenti finanziaria: Informazioni integrative
Si segnalano inoltre le modifiche al principi IAS 1 e IFRS 7.
In particolare, obiettivo delle modifiche allo IAS 1 quello di aumentare la chiarezza del prospetto
della redditivit complessiva (Other Comprehensive Income OCI) mediante il raggruppamento tra poste
che non saranno in futuro oggetto di rigiro a conto economico e quelle che potranno essere oggetto di
rigiro a conto economico al ricorrere di determinate condizioni.
Le variazioni allIFRS 7, invece, hanno lo scopo di favorire una pi corretta valutazione dei rischi
connessi al trasferimento di attivit finanziarie e dei relativi effetti sulla posizione finanziaria della societ
e di rendere pi trasparenti le operazioni di trasferimento. Pi specificatamente, normativamente prevista
uninformativa specifica sulle operazioni di cartolarizzazione, principale oggetto delle modifiche allIFRS 7.


IAS 19 Benefici per i dipendenti
In data 5 giugno 2012 la Commissione Europea con il Regolamento 475/2012 ha omologato le
modifiche al principio IAS 19, emesse dallo IASB il 16 giugno 2011. Obiettivo delle modifiche allo IAS
19 quello di favorire la comprensibilit e la comparabilit dei bilanci, soprattutto con riferimento ai piani
a benefici definiti. La novit di maggior rilievo introdotta riguarda leliminazione del metodo del
corridoio, con immediato riconoscimento nel prospetto della redditivit complessiva delle modifiche del
valore delle obbligazioni e delle attivit al servizio del piano. Il Regolamento trova applicazione a partire
dallesercizio 2013, anche se era consentita unapplicazione anticipata.
Le modifiche introdotte dal nuovo IAS 19 devono essere applicate retroattivamente come richiesto
dallo IAS 8 e dalle disposizioni transitorie contenute nello stesso principio, procedendo a riesporre i
prospetti contabili relativi al periodo dellesercizio precedente (T-1) e rilevando i relativi effetti a
patrimonio netto, nella voce utili/perdite portati a nuovo.








Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 73

Nella seguente tabella si riportano le voci interessate dal restatement al 31 dicembre 2012 e relativi
impatti quantitativi:
Giova inoltre precisare che, nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2012, gli effetti pregressi
risultano gi esposti allinterno del patrimonio netto nella voce Capitale e Riserve per effetto
dellallocazione del risultato conseguito negli esercizi precedenti.


IFRS 13 Fair Value Measurement.
LIFRS 13 Valutazione degli strumenti finanziari si applica per gli esercizi che decorrono dal 1
gennaio 2013. Lapplicazione del principio prospettica (ossia non richiesto il calcolo degli effetti con
riferimento ai saldi dellesercizio precedente inseriti in bilancio ai fini comparativi).
LIFRS 13 trova applicazione ogni volta che un Principio preveda la valutazione di unattivit o
passivit al fair value oppure linformativa aggiuntiva sul fair value di unattivit o passivit, salvo alcune
specifiche esenzioni.
Nonostante molti dei concetti dellIFRS 13 siano coerenti con la pratica attuale, laspetto principale
del nuovo principio dato dalle precisazioni introdotte con riferimento alla misurazione del rischio di
inadempimento nella determinazione del fair value dei contratti derivati. Tale rischio include sia le
PATRIMONIO NETTO
SALDO AL
31/12/2012
EFFETTI IAS 8
SUL 2012
SALDO
RETTIFICATO AL
31/12/2012
130 Riserva da valutazione
160 Riserve
200 Utile desercizio
3 (19) (16)
(1.074) (1.074)
16 19 35
CONTO ECONOMICO
150 - a) Spese per il personale
200 - Costi operativi
250 - Utile (perdite) dell'operativit corrente al lordo delle imposte
260 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativit corrente
270 - Utile (perdita) della operativit corrente al netto delle imposte
290 - Utile d'esercizio

909 (19) 899
1.542 (19) 1.523
141 19 160
(125) (125)
16 19 35
16 19 35
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA
10 - Utile (Perdita d'esercizio)
90 - Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
110 - Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120 - Redditivit complessiva

16 19 35
(19) (19)
3 3
19 38
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO
Riserve: a) di utili - colonna "Modifica saldi di apertura"
Riserve da valutazione - colonna "Modifica saldi di apertura"
Riserve da valutazione - colonna Redditivit complessiva esercizio 31/12/2012
Utile (Perdita) di esercizio - colonna Redditivit complessiva esercizio 31/12/2012

45 7 52
3 (19) (16)
3 (19) (16)
16 19 35
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 74
variazioni del merito creditizio della controparte sia quelle dellemittente stesso (Credit Value Adjustment,
CVA, e Debit Value Adjustment, DVA).


A.2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio.
Lesposizione dei principi adottati effettuata con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione,
valutazione, cancellazione delle poste dellattivo e del passivo, cos come per le modalit di
riconoscimento dei ricavi e dei costi.


1. Attivit finanziarie detenute per la negoziazione
La societ non ha iscritto in bilancio alcuna attivit finanziaria detenuta per la negoziazione.


2. Attivit finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione

Nella categoria in questione, avente natura residuale, vengono allocate le attivit finanziarie non
altrimenti classificabili (ovvero non riconducibili ad attivit finanziarie detenute per la negoziazione,
attivit finanziarie valutate al fair value, attivit finanziarie detenute sino alla scadenza, crediti verso
banche e crediti verso clientela). Sono destinate a tale voce anche le partecipazioni detenute che non
rispondono al dettato degli IAS 27, 28 e 31 (partecipazioni di controllo, collegamento o in joint-venture).
Gli investimenti disponibili per la vendita sono attivit finanziarie che si intende mantenere per un
periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per esigenze di liquidit, variazioni dei tassi di
interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi di mercato. Essa quindi accoglie:
i titoli di debito quotati e non quotati;
i titoli azionari quotati e non quotati;
le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV);
le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di controllo congiunto
(c.d. partecipazioni di minoranza)

Criteri di iscrizione

Le attivit riconducibili a tale categoria vengono iscritte al fair value, comprensivo di eventuali costi e
ricavi di transazione, sulla base della data di regolamento allorquando la Banca diventa parte del contratto
concernente lo strumento finanziario. Esse possono formare oggetto di trasferimento ad altre tipologie di
portafogli soltanto nei limiti e con le modalit disciplinati dalle nuove versioni dello IAS 39 e IFRS 7 le
cui modifiche sono state approvate dallo IASB e recepite dalla Commissione Europea con il Regolamento
n. 1004 del 15 ottobre 2008.




Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 75
Criteri di valutazione

La valutazione delle attivit finanziarie disponibili per la vendita avviene mediante luso congiunto
dei concetti di fair value e di costo ammortizzato. Per la determinazione del primo si seguono i criteri di
seguito riportati: per i titoli di capitale o di debito quotati su mercati attivi si utilizza la quotazione (mark
to market). Per i titoli non quotati si assume quale fair value il valore determinato sulla base di stime e
modelli valutativi che tengano conto di tutte le componenti di rischio associate alle diverse tipologie di
strumenti finanziari considerati.
Le variazioni relative al fair value vengono ricondotte a patrimonio netto in unapposita riserva
vincolata, secondo quanto previsto dallart. 7 del Decreto Lgs. 38/05. Per la determinazione del costo
ammortizzato si procede allattualizzazione dei flussi di cassa mediante lutilizzo del tasso di interesse
effettivo.
Questultimo il tasso che rende uguali la sommatoria dei flussi di cassa futuri stimati ed il valore di
prima iscrizione.
Infine, le partecipazioni non di controllo, acquisite per scopi non speculativi, vengono valutate al fair
value o, qualora questultimo non fosse determinabile in modo attendibile, al costo quale sostituto del fair
value.
Se qualcuna delle attivit detenute nel portafoglio AFS evidenzi, nel corso dellesercizio, unobiettiva
perdita di valore (impairment) essa sar decurtata dellimporto della perdita, in contropartita alla voce
Riserve da valutazione del patrimonio netto, determinata come differenza tra valore di carico e fair
value.
Per laccertamento di situazioni che comportino una perdita per riduzione durevole di valore e la
determinazione del relativo ammontare, la Banca utilizza tutte le informazioni a sua disposizione che si
basano sui fatti che si sono gi verificati e su dati osservabili alla data di valutazione.
In relazione ai titoli di debito, le informazioni che si considerano principalmente rilevanti ai fini
dellaccertamento di eventuali perdite per riduzione di valore sono le seguenti:
a) esistenza di significative difficolt finanziarie dellemittente, derivanti da inadempimenti o
mancati pagamenti di interessi o capitale;
b) probabilit di apertura di procedure concorsuali;
c) scomparsa di un mercato attivo sugli strumenti finanziari;
d) peggioramento delle condizioni economiche che incidono sui flussi finanziari dellemittente;
e) declassamento del merito di credito dellemittente quando accompagnato da altre notizie negative
sulla situazione finanziaria di questultimo.
Con riferimento ai titoli di capitale, le informazioni che si ritengono rilevanti ai fini
dellevidenziazione di perdite di riduzione di valore includono la verifica dei cambiamenti intervenuti
nellambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui lemittente opera nonch una
significativa o prolungata riduzione del prezzo di mercato, in caso di titoli azionari quotati.

Criteri di cancellazione

La cancellazione di queste attivit viene posta in essere al momento in cui vengano meno, alla
scadenza, i diritti a beneficiare dei flussi di cassa prodotti dalle stesse ovvero quando si concretizzi una
cessione a terzi con totale trasferimento dei rischi e benefici. Le attivit finanziarie detenute nel
portafoglio AFS e cedute a terzi non possono essere cancellate dal bilancio qualora tutti i rischi ed i
benefici inerenti alle attivit medesime rimangano in capo al cedente.
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 76
Criteri di imputazione delle componenti di reddito

Le variazioni di fair value concernenti la posta in esame vanno imputate, in prima battuta, a
patrimonio netto. Di contro, confluiscono direttamente a conto economico le componenti reddituali
riconducibili al meccanismo del costo ammortizzato. In caso di vendita dello strumento finanziario la
corrispondente frazione di patrimonio verr trasferita, sino a concorrenza, alla voce del conto economico
utili o perdite da cessione o riacquisto di attivit finanziarie disponibili per la vendita.
Qualora le attivit classificate in questa voce risultino oggetto di impairment e di successiva ripresa di
valore occorre distinguere: se trattasi di titoli di debito entrambi gli effetti vanno a conto economico alla
voce rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di attivit finanziarie disponibili per la vendita.
Altrimenti, in caso di titoli di capitale, le variazioni negative sono imputate a costi alla voce citata, mentre
le riprese sono ricondotte a patrimonio netto. Gli interessi e i dividendi sono contabilizzati,
rispettivamente, alla voce Interessi attivi e proventi assimilati e Dividendi e proventi simili.


3. Attivit finanziarie detenute fino alla scadenza
Alla data di bilancio la Banca non detiene Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza.


4. Crediti
Criteri di classificazione

Il portafoglio crediti include gli impieghi verso banche e clientela ordinaria erogati direttamente,
aventi pagamenti certi o comunque determinabili, non quotati in un mercato attivo e non classificati
allorigine tra le Attivit finanziarie disponibili per la vendita.
Nella voce rientrano inoltre i crediti commerciali, le operazioni di pronti contro termine con obbligo di
rivendita a termine, i titoli acquistati in sottoscrizione o collocamento privato, con pagamenti determinati
o determinabili, non quotati in mercati attivi.

Criteri di iscrizione

Liscrizione di questi strumenti finanziari avviene, in rapporto alla data di erogazione o di
regolamento, nel momento in cui la banca diventa parte del contratto. Il credito viene iscritto sulla base del
fair value comprensivo di costi e ricavi direttamente riconducibili al singolo rapporto e che non abbiano la
natura di recuperi di spesa o normali costi di carattere amministrativo. I crediti non possono formare
oggetto di trasferimento ad altre tipologie di portafogli e possono ricevere trasferimenti da altre categorie
di attivit soltanto nei limiti e con le modalit disciplinati dalle nuove versioni dello IAS 39 e IFRS 7 le
cui modifiche sono state approvate dallo IASB e recepite dalla Commissione Europea con il Regolamento
n. 1004 del 15 ottobre 2008.

Criteri di valutazione

I crediti a breve termine (entro 18 mesi) o a scadenza indeterminata sono valutati al costo. Quelli a
media/lunga scadenza vengono valutati con il metodo del costo ammortizzato che attraverso luso di un
criterio finanziario, tende a distribuire gli eventuali costi o ricavi di transazione su tutta la vita residua
dello strumento mediante lattualizzazione dei flussi di cassa attesi, in funzione del tasso di interesse
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 77
effettivo. Questultimo il tasso che rende uguali la sommatoria dei flussi di cassa futuri stimati e il valore
di prima iscrizione.
Gli interessi di mora, previsti in via contrattuale, sono iscritti a conto economico solo al momento del
loro effettivo incasso.
In sede di redazione del bilancio annuale e delle situazioni semestrali, il portafoglio crediti viene
assoggettato ad una verifica complessiva allo scopo di stabilire se, in seguito a circostanze verificatesi
dopo liscrizione, alcuni rapporti presentino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore secondo
quanto stabilito dallo IAS 39.
Si ritiene che un credito abbia subito una riduzione di valore quando prevedibile che la Banca non
sia in grado di riscuotere lammontare dovuto sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o valore
equivalente.
Dapprima si valuta la necessit di svalutare individualmente le attivit rilevanti: tra queste rientrano
oltre a quelle di importo superiore a 30 mila le esposizioni deteriorate (crediti non performing)
classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata da Banca dItalia ed alle
disposizioni interne che fissano le regole per il passaggio dei crediti fra le diverse categorie:
Sofferenze: crediti verso soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili;
Esposizioni incagliate: crediti verso soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficolt che si
prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;
Esposizioni ristrutturate: crediti per i quali la Banca (individualmente o in pool), a causa del
deterioramento delle condizioni economiche del debitore, acconsente a modifiche delle originarie
condizioni contrattuali che diano luogo ad una perdita;
Esposizioni scadute: esposizioni verso soggetti non classificati nelle precedenti categorie di rischio
che, alla data di chiusura del periodo, presentano crediti scaduti o sconfinati in via continuativa da
oltre 90 giorni.
La classificazione effettuata dal Consiglio di Amministrazione, previo coinvolgimento delle strutture
operative con il coordinamento delle funzioni deputate al controllo ed al recupero del credito ad oggi
accentrate nella figura del Direttore generale.
Qualora vi sia lobiettiva evidenza di perdite di valore, limporto della rettifica determinato come
differenza tra il valore di bilancio dellattivit al momento della valutazione (costo ammortizzato) e il
valore attuale, determinato sulla base del tasso di interesse effettivo originario dellattivit, dei flussi
finanziari attesi per capitale ed interessi al netto degli oneri di recupero, tenendo conto delle eventuali
garanzie che assistono le posizioni e di eventuali anticipi ricevuti (escludendo le future perdite non ancora
manifestatesi). La determinazione del valore attuale dei futuri flussi di cassa di un attivit finanziaria
garantita riflette i flussi di cassa che potrebbero derivare dal realizzo della garanzia al netto dei relativi
costi di realizzo. Il tasso effettivo originario di ciascun credito rimane invariato nel tempo ancorch sia
intervenuta una ristrutturazione del rapporto che abbia comportato la variazione del tasso contrattuale ed
anche qualora il rapporto divenga, nella pratica, infruttifero di interessi contrattuali. I flussi di cassa
relativi a crediti il cui recupero previsto entro breve termine non vengono attualizzati. La rettifica di
valore iscritta a conto economico. La componente della rettifica riconducibile allattualizzazione dei
flussi finanziari viene rilasciata per competenza secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed
imputata tra le riprese di valore.
I crediti non performing che sono stati valutati individualmente e per i quali non sono state riscontrate
evidenze oggettive di perdite di valore, sono inseriti in gruppi di attivit finanziarie con caratteristiche
analoghe procedendo a una svalutazione analitica, determinata in base alla stima di flussi nominali futuri
corretti per le perdite attese utilizzando i parametri di probabilit di insolvenza e di perdita in caso di
insolvenza
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 78

I crediti per i quali non si individuano evidenze oggettive di perdita (crediti in bonis) sono soggetti a
valutazione di perdita collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con
caratteristiche simili in termini di rischio di credito. La rettifica di valore iscritta a conto economico. Il
valore originario viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura in cui vengano meno i motivi che
ne hanno determinato la rettifica, purch tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento
verificatosi successivamente alla rettifica stessa. La ripresa di valore iscritta a conto economico cos
come specificato nel paragrafo Criteri di imputazione delle componenti di reddito.

Criteri di cancellazione

La cancellazione di queste attivit viene posta in essere al momento in cui vengono meno i diritti a
beneficiare dei flussi di cassa prodotti dalle stesse ovvero quando si concretizzi una cessione a terzi con
totale trasferimento dei rischi e benefici. I crediti ceduti a terzi non possono essere cancellati dal bilancio
qualora tutti i rischi ed i benefici ad essi riferibili rimangano in capo al cedente.

Criteri di imputazione delle componenti di reddito

Gli interessi vengono imputati direttamente a conto economico, alla voce Interessi attivi e proventi
assimilati, cos come le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, che vanno
iscritte alla voce 130 rettifiche /riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti.
Eventuali riprese di valore non possono eccedere lammontare delle svalutazioni (individuali e
collettive) contabilizzate in precedenza. Tra le riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi
connessi al rientro delleffetto attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di
recupero del credito svalutato. Le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore vengono ricalcolate in
modo differenziale con riferimento allintero portafoglio di crediti in bonis alla stessa data.


5. Attivit finanziarie valutate al fair value
Alla data del bilancio la Banca non detiene attivit finanziarie valutate al fair value


6. Operazioni di copertura
La Banca a fine esercizio non ha in corso operazioni con derivati classificabili fra i derivati di
copertura.


7. Partecipazioni
La Banca a fine esercizio non detiene partecipazioni di controllo, di collegamento o di controllo
congiunto, cos come definite e previste dai principi IAS 27 e IAS 28




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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 79
8. Attivit materiali
Criteri di classificazione

Le attivit materiali sono costituite da mobili, impianti, macchinari ed attrezzature tecniche utilizzati
dalla Banca per il normale svolgimento della propria attivit.


Criteri di iscrizione

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al loro costo di acquisto, incrementato degli eventuali
oneri accessori di diretta imputazione, allorch esista la concreta possibilit che essi siano in grado di
produrre benefici economici futuri. Per quanto concerne gli immobili, allatto della loro iscrizione viene
scorporato preventivamente il valore dei terreni ad essi sottostanti che viene iscritto a voce propria.

Criteri di valutazione

Le attivit in questione vengono valutate con il criterio del costo rettificato, ovvero sono assoggettate
ad ammortamento periodico (ad esclusione dei terreni in quanto beni ad utilit illimitata) determinato in
funzione della stimata vita residua del bene e nella presunzione che il valore di realizzo finale delle stesse
possa considerarsi prossimo a zero.
Qualora nel corso dellesercizio si verifichino circostanze, esogene o endogene, che facciano ritenere
presumibile la perdita di valore di un determinato bene, lo stesso viene assoggettato ad impairment-test
allo scopo di determinare leventuale rettifica di valore.
Inoltre, se in un periodo successivo venissero meno le cause che hanno generato la rettifica di valore,
lattivit potr essere rivalutata, nel limite del valore che avrebbe avuto nel caso in cui non fosse mai stato
calcolato limpairment.

Criteri di cancellazione

Le attivit materiali vengono cancellate dallattivo dello stato patrimoniale al momento della
dismissione ovvero quando si ritenga che le stesse non contribuiscano pi alla produzione di benefici
economici futuri.

Criteri di imputazione delle componenti di reddito

Le quote di ammortamento, calcolate come indicato in precedenza, vanno imputate direttamente a
conto economico alla voce rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali.
Nel primo esercizio lammortamento rilevato proporzionalmente al periodo di effettivo utilizzo del
bene. Per i beni ceduti e/o dismessi nel corso dellesercizio lammortamento conteggiato su base
giornaliera fino alla data di cessione o dismissione.
Le perdite derivanti da impairment e le corrispondenti riprese sono anchesse ricondotte a conto
economico alla voce citata.



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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 80
9. Attivit immateriali

Criteri di classificazione

Vengono classificate in questa voce quelle attivit che, sebbene immateriali, siano comunque
singolarmente identificabili ed in grado di fornire benefici economici futuri. In particolare quelle attivit
che trovano origine in diritti legali o contrattuali quali ad esempio il software applicativo ad utilizzazione
pluriennale.
Le spese incrementative su beni di terzi (costituite da oneri pluriennali rappresentate dalle spese di
ristrutturazione di filiali insediate in locali non di propriet), per la parte non singolarmente identificabile,
vengono riclassificate fra le Altre attivit, come previsto dalla Circolare n. 262/05 emanata dalla Banca
dItalia.

Criteri di iscrizione

Le immobilizzazioni immateriali vengono iscritte al costo di acquisto, comprensivo di eventuali oneri
accessori direttamente attribuibili.

Criteri di valutazione

Le attivit in questione sono valutate con il metodo del costo rettificato ossia vengono ammortizzate
in relazione alla loro presumibile utilit residua e, qualora ne ricorrano i presupposti, sono assoggettate ad
impairment-test.

Criteri di cancellazione

Le attivit immateriali vengono cancellate dallattivo dello stato patrimoniale al momento della
dismissione ovvero quando si ritiene che le stesse non contribuiscano pi alla produzione di benefici
economici futuri.

Criteri di imputazione delle componenti di reddito

Le quote di ammortamento delle immobilizzazioni immateriali vengono imputate a conto economico
alla voce rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali, al netto degli effetti derivanti da
svalutazioni e rivalutazioni.
Per le spese incrementative su beni di terzi, le corrispondenti quote di ammortamento vengono
registrate in conto economico alla voce altri oneri/proventi di gestione.

10. Attivit non correnti in via di dismissione

La Banca alla data di redazione del bilancio non detiene attivit che rientrano in tale categoria.




Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 81
11. Fiscalit corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le voci includono rispettivamente le attivit/passivit fiscali correnti ed anticipate.
Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci
addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto. Le imposte sul reddito dellesercizio sono
costituite dal saldo della fiscalit corrente e di quella differita. Laccantonamento per imposte sul reddito
determinato in base ad una prudenziale previsione dellonere fiscale corrente, di quello anticipato e di
quello differito.
Le attivit e passivit fiscali per imposte correnti sono rilevate applicando le aliquote e la normativa
fiscale vigenti, e corrispondono al risultato della dichiarazione. Le attivit fiscali correnti accolgono il
credito di imposta recuperabile; le passivit fiscali correnti le imposte correnti non ancora pagate alla data
del bilancio.
Le imposte anticipate e differite sono determinate sulla base del criterio del balance sheet liability
method , tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili o imponibili) tra il valore contabile di una
attivit o di una passivit ed il suo valore riconosciuto ai fini fiscali. Esse sono calcolate utilizzando le
aliquote fiscali applicabili, in ragione della legge vigente, nellesercizio in cui lattivit fiscale anticipata
sar realizzata o la passivit fiscale differita sar estinta.
Liscrizione di attivit per imposte anticipate (che nascono da differenze temporanee deducibili che
indicano una futura riduzione dellimponibile fiscale a fronte di una anticipazione della tassazione rispetto
alla competenza economico-civilistica) effettuata quando il loro recupero ritenuto probabile a seguito
della realizzazione di un reddito imponibile.
Le imposte differite (che nascono da differenze temporanee imponibili, ad eccezione delle riserve in
sospensione di imposta imputate a capitale o per le quali non prevista la distribuzione ai soci, che
indicano un futuro aumento dellimponibile fiscale, negli esercizi successivi a quello di rilevazione
economico- civilistica) vengono rilevate in tutti i casi in cui probabile che insorga il relativo debito.

Criteri di classificazione

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e
senza compensazioni, includendo le prime nella voce Attivit fiscali e le seconde nella voce Passivit
fiscali.

Criteri di valutazione

Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, le
attivit per imposte anticipate e le passivit per imposte differite sono anchesse imputate al patrimonio
netto.
Le attivit e le passivit iscritte per imposte anticipate e differite vengono periodicamente valutate per
tenere conto di eventuali modifiche normative o cambiamenti delle aliquote.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico ad eccezione di quelle relative a voci
addebitate od accreditate direttamente a patrimonio netto. Le imposte sul reddito correnti sono calcolate
sulla base del risultato fiscale di periodo.
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 82
I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di
pagare/recuperare alle/dalle autorit fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti.
Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori
delle attivit e delle passivit iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

12. Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri accolgono le passivit di ammontare o scadenze incerti relative ad
obbligazioni attuali (legali o implicite) derivanti da un evento passato, per le quali sia probabile limpiego
di risorse economiche per adempiere alle obbligazioni stesse, purch possa essere effettuata una stima
attendibile dellimporto necessario alladempimento delle stesse.

Criteri di valutazione

Limporto rilevato come accantonamento deve rappresentare la migliore stima della spesa richiesta
per adempiere allobbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.
Nel caso in cui sia previsto il differimento della passivit e laddove lelemento temporale sia
significativo, limporto accantonato viene attualizzato utilizzando un tasso di sconto, tale da riflettere le
valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi specifici connessi alla passivit.
Quando, a seguito del periodico riesame della situazione che ha determinato laccantonamento, il
sostenimento dellonere diviene improbabile, il fondo viene stornato.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Laccantonamento rilevato a conto economico alla voce accantonamenti netti ai fondi per rischi e
oneri. Qualora gli accantonamenti riguardino oneri del personale la voce di conto economico interessata
la 150 a), coerentemente agli indirizzi della Banca dItalia. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo,
tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti.
Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per leffetto attualizzazione nonch i
corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo.

13. Debiti e titoli in circolazione

Criteri di classificazione

Le passivit comprese in questa voce comprendono tutte le forme tecniche di raccolta, ossia strumenti
finanziari diversi dalle passivit di negoziazione, riconducibili alle categorie 10. Debiti verso banche,
20. Debiti verso clientela e 30. Titoli in circolazione.

Criteri di iscrizione

La rilevazione iniziale viene effettuata, al momento di ricezione delle somme sulla base del
corrispettivo incassato al lordo di eventuali costi o ricavi di transazione.
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 83
Criteri di valutazione

Le poste in questione vengono valutate al costo, nel caso di rapporti entro il breve termine, ovvero al
costo ammortizzato, per quelli a medio/lungo termine, con la determinazione del tasso di interesse
effettivo.
Questultimo il tasso che rende uguali la sommatoria dei flussi di cassa futuri stimati ed il valore di
prima iscrizione.

Criteri di cancellazione

Le passivit finanziarie vengono cancellate al momento della estinzione o del rimborso.

Criteri di imputazione delle componenti di reddito

Gli interessi vengono imputati a conto economico alla voce interessi passivi e oneri assimilati.
Eventuali utili o perdite derivanti dalla cessione o riacquisto vengono rilevati alla voce 100. Utili
(Perdite) da cessione o riacquisto di passivit finanziarie.

14. Passivit finanziarie di negoziazione

Alla data di redazione del bilancio la banca non ha operazioni in derivati rientranti nellambito di
applicazione della fair value option con valore negativo.

15. Passivit finanziarie valutate al fair value

Alla data di redazione del bilancio la banca non ha operazioni rientranti nellambito della categoria
indicata

16. Operazioni in valuta

Alla data di redazione del bilancio la banca non detiene operazioni della specie.

17. Altre informazioni

Ratei e Risconti
I ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dellesercizio maturati su attivit e
passivit, vengono ricondotti a rettifica delle attivit e passivit a cui si riferiscono. In assenza di rapporti
cui ricondurli, saranno rappresentati tra le Altre attivit o Altre passivit.

Trattamento di fine rapporto del personale

Il T.F.R. assimilabile ad un beneficio successivo al rapporto di lavoro (post employment benefit)
del tipo Prestazioni Definite (defined benefit plan) per il quale previsto, in base allo IAS 19, che il suo
valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale.
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 84
Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio effettuata in base al metodo dei benefici maturati
utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit Credit Method).
Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche, statistiche e
probabilistiche, nonch in virt delladozione di opportune basi tecniche demografiche.
Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale, distribuendo lonere
per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in essere e non pi come onere da liquidare
nel caso in cui lazienda cessi la propria attivit alla data di bilancio.
La valutazione del T.F.R. del personale dipendente stata effettuata da un attuario indipendente in
conformit alla metodologia sopra indicata.

Rilevazione degli utili e perdite attuariali
Il principio IAS 19 prevede che tutti gli utili e perdite attuariali maturati alla data di bilancio siano
rilevati immediatamente nel Prospetto della redditivit complessiva OCI.

Valutazione garanzie rilasciate
Trattandosi di garanzie di firma in gran parte controgarantite da pegno di denaro, non si proceduto
agli accantonamenti su base analitica e collettiva relativi alla stima dei possibili esborsi connessi
allassunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti.

Conto economico
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono riconosciuti quando
ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili in modo attendibile.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.
I costi ed i ricavi, direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo ammortizzato e
determinabili sin dallorigine indipendentemente dal momento in cui vengono liquidati, affluiscono a
conto economico mediante applicazione del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico
solo al momento del loro effettivo incasso.
Le commissioni sono generalmente contabilizzate per competenza sulla base dellerogazione del
servizio (al netto di sconti e abbuoni).
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nellesercizio in cui sono rilevate.

Altri aspetti
LEGGE 27 DICEMBRE 2013 N. 147 (LEGGE DI STABILIT)
Perdite e svalutazioni su crediti ( Art.1 c. 158-160)
Con effetto dal periodo d'imposta 2013, le svalutazioni e le perdite su crediti verso la clientela (voce
130 del conto economico) saranno deducibili sia ai fini IRES che ai fini IRAP, in quote costanti
nell'esercizio in cui sono imputate al conto economico e nei successivi quattro esercizi. Con tale
disposizione viene meno il riconoscimento di deducibilit annua di una quota pari allo 0,30% dei crediti
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 85
verso la clientela, ma viene equiparato il trattamento delle perdite su crediti a quello delle svalutazioni e
viene estesa la deducibilit delle svalutazioni e delle perdite su crediti anche ai fini IRAP.
Viene inoltre ridotto il perimetro temporale di deducibilit delle svalutazioni su crediti, che si riduce
da 18 esercizi ai 5 esercizi.
Per quanto concerne le riprese di valore su crediti, viene confermata la distinzione tra "riprese da
valutazione" e "riprese da incasso". Al riguardo, resta fermo che le svalutazioni e le perdite su crediti che
si riducono in 5 esercizi si assumono al netto delle riprese di valore da stima risultanti dal conto
economico, mentre le riprese da incasso saranno tassate in via autonoma sia ai fini IRES che IRAP.
Unica eccezione al regime quinquennale di deducibilit delle svalutazioni e delle perdite su crediti
costituita dalle perdite su crediti derivanti dalla cessione (imputate alla voce 100 del conto economico) per
le quali viene mantenuto il regime di integrale deducibilit sia IRES che IRAP nell'esercizio di realizzo.
Resta in vigore, per le svalutazioni su crediti eccedenti la quota annua dello 0,30% dei crediti verso la
clientela, determinate fino al 31/12/2012, la regola della deducibilit in 18 esercizi.

DECRETO LEGGE N. 133 DEL 30 NOVEMBRE 2013 - Aumento dellaliquota IRES (art. 2, comma 2)
In deroga alle disposizioni previste dallo Statuto del contribuente, per il periodo dimposta 2013, alle
imprese del settore creditizio applicata unaddizionale IRES dell8,5% che eleva lordinaria aliquota del
27,5% al 36%.
Il decreto stabilisce che tale addizionale non si computa sulle variazioni in aumento derivanti
dallapplicazione dellart. 106, comma 3 del TUIR.

ALLEGATO

IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE
IAS 1 Presentazione del bilancio 1274/2008, 53/2009, 70/2009, 494/2009,
243/2010, 149/2011, 1205/2011, 475/12, 1254/12,
1255/12, 301/13
IAS 2 Rimanenze 1126/200, 1255/12
IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009,
243/2010, 1254/12
IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime
contabili ed errori
1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1255/12
IAS 10 Fatti intervenuti dopo la data di
riferimento del bilancio
1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1142/2009,
1255/12
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 86
IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE
IAS 11 Lavori su ordinazione 1126/2008, 1274/2008, 495/09, 475/12, 1254/12,
1255/12
IAS 12 Imposte sul reddito 1126/2008, 1274/2008, 495/2009, 475/12,
1254/12, 1255/12
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 495/2009,
1255/12, 301/13
IAS 17 Leasing 1126/2008, 243/2010, 1255/12
IAS 18 Ricavi 1126/2008, 69/2009, 1254/12, 1255/12
IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 475/2012,
1255/12
IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici
e informativa sull'assistenza pubblica
1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 475/12, 1255/12
IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle
valute estere
1126/2008, 1274/2008, 69/2009, 494/2009,
149/2011, 475/12, 1254/12, 1255/12
IAS 23 Oneri finanziari 1260/2008, 70/2009
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni
con parti correlate
632/2010, , 475/12, 1254/12
IAS 26 Rilevazione e rappresentazione in
bilancio dei fondi pensione
1126/2008
IAS 27 Bilancio consolidato e separato 494/2009, 1254/12
IAS 28 Partecipazioni in societ collegate 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009,
495/2009, 149/2011, 1254/12
IAS 29 Rendicontazione contabile in economie
iperinflazionate
1126/2008, 1274/2008, 70/2009
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 87
IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE
IAS 31 Partecipazioni in joint venture 1126/2008, 70/2009, 494/2009, 149/2011, 1255/12
IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel
bilancio
1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009,
495/2009, 1293/2009, 49/2011, 475/12, 1254/12,
1255/12, 1256/12, 301/13
IAS 33 Utile per azione 1126/2008, 1274/2008, 495/2009, 475/12,
1254/12, 1255/12
IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 495/2009,
149/2011, 475/12, 1255/12, 301/13
IAS 36 Riduzione di valore delle attivit 1126/2008, 1274/2008, 69/2009, 70/2009,
495/2009, 243/2010, 1254/12, 1255/12
IAS 37 Accantonamenti, passivit e attivit
potenziali
1126/2008, 1274/2008, 495/2009
IAS 38 Attivit immateriali 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 495/2009,
243/2010, 1254/12, 1255/12
IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e
valutazione
1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009,
494/2009, 495/2009, 824/2009, 839/2009,
1171/2009, 243/2010, 149/2011, 1254/12, 1255/12
IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1255/12
IAS 41 Agricoltura 1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 1255/12
IFRS 1 Prima adozione degli International
Financial Reporting Standard
1126/2009, 1164/2009, 550/2010, 574/2010,
662/2010, 149/2011, 475/12, 1254/12, 1255/12,
183/2013, 301/13, 313/13
IFRS 2 Pagamenti basati su azioni 1126/2008, 1261/2008, 495/2009, 243/2010,
244/2010, 1254/12, 1255/12
IFRS 3 Aggregazioni aziendali 495/2009, 149/2011, 1254/12, 1255/12
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 88
IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE
IFRS 4 Contratti assicurativi 1126/2008, 1274/2008, 1165/2009, 1255/12
IFRS 5 Attivit non correnti possedute per la
vendita e attivit operative cessate
1126/2008, 1274/2008, 70/2009, 494/2009,
1142/2009, 243/2010, 475/12, 1254/12, 1255/12
IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse
minerarie
1126/2008
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni
integrative
1126/2008, 1274/2008, 53/2009, 70/2009,
495/2009, 824/2009, 1165/2009, 574/2010,
149/2011, 1205/2011, 475/12, 1254/12, 1255/12,
1256/12
IFRS 8 Settori operativi 1126/2008, 1274/2008, 243/2010, 632/2010,
475/12
IFRS 13 1255/12
SIC 7 Introduzione dell'euro 1126/2008, 1274/2008, 494/2009
SIC 10 Assistenza pubblica - Nessuna specifica
relazione alle attivit operative
1126/2008, 1274/2008
SIC 12 Consolidamento - Societ a destinazione
specifica (societ veicolo)
1126/2008
SIC 13 Imprese a controllo congiunto - Conferimenti
in natura da parte dei partecipanti al controllo
1126/2008, 1274/2008
SIC 15 Leasing operativo - Incentivi 1126/2008, 1274/2008
SIC 21 Imposte sul reddito - Recupero delle
attivit rivalutate non ammortizzabili
1126/2008
SIC 25 Imposte sul reddito - Cambiamenti di
condizione fiscale di un'impresa o dei suoi
azionisti
1126/2008, 1274/2008
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 89
IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE
SIC 27 La valutazione della sostanza delle
operazioni nella forma legale del leasing
1126/2008
SIC 29 Accordi per servizi in concessione:
informazioni integrative
1126/2008, 1274/2008, 70/2009
SIC 31 Ricavi - Operazioni di baratto
comprendenti attivit pubblicitaria
1126/2008
SIC 32 Attivit immateriali - Costi connessi a siti
web
1126/2008, 1274/2008
IFRIC 1 Cambiamenti nelle passivit iscritte per
smantellamenti, ripristini, e passivit similari
1126/2008, 1274/2008
IFRIC 2 Azioni dei soci in entit cooperative e
strumenti simili
1126/2008, 53/2009, 1255/12, 301/13
IFRIC 4 Determinare se un accordo contiene un
leasing
1126/2008, 70/2009, 1126/08, 70/09,
1255/12
IFRIC 5 Diritti derivanti da interessenze in fondi
per smantellamenti, ripristini e bonifiche
ambientali
1126/2008, 1254/12
IFRIC 6 Passivit derivanti dalla partecipazione
ad un mercato specifico - Rifiuti di
apparecchiature elettriche ed elettroniche
1126/2008
IFRIC 7 Applicazione del metodo della
rideterminazione del valore secondo lo IAS 29
Informazioni contabili in economie
iperinflazionate
1126/2008, 1274/2008
IFRIC 9 Rideterminazione del valore dei derivati
incorporati
1126/2008, 495/2009, 1171/2009, 243/2010,
1254/12
Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 90
IAS/IFRS REGOLAMENTO DI OMOLOGAZIONE
IFRIC 10 Bilanci intermedi e riduzione durevole
di valore
1126/2008, 1274/2008
IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione 254/2009
IFRIC 13 Programmi di fidelizzazione della
clientela
1262/2008, 149/2011, 1255/12
IFRIC 14 IAS 19 - Il limite relativo a una attivit
a servizio di un piano a benefici definiti, le
previsioni di contribuzione minima e la loro
interazione
1263/2008, 1274/2008, 633/2010, 475/12
IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili 636/2009
IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in
una gestione estera
460/2009, 243/2010, 1254/12
IFRIC 17 Distribuzioni ai soci di attivit non
rappresentate da disponibilit liquide
1142/2009, 1254/12, 1255/12
IFRIC 18 Cessioni di attivit da parte della
clientela
1164/2009
IFRIC 19 Estinzione di passivit finanziarie con
strumenti rappresentativi di capitale
662/2010, 1255/12
IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di
produzione di una miniera a cielo aperto
1255/12

Parte A Politiche contabili
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 91
A.3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli

In conformit a quanto previsto dallIFRS 7 si segnala che nel corso del presente esercizio non sono
stati effettuati trasferimenti di portafoglio per nessuna delle attivit finanziarie detenute.

A.4.5. Gerarchia del fair value

Le valutazioni al fair value degli strumenti finanziari sono classificate sulla base di una gerarchia che
prevede tre livelli diversi:
livello 1: quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo secondo la definizione
data dallo IAS 39 per le attivit o passivit oggetto di valutazione; questa classificazione
sostituisce la precedente classe rappresentata dagli strumenti quotati;
livello 2: input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili
direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato (ad esempio: quotazioni su
mercati attivi di strumenti finanziari similari);
livello 3: input che non sono basati su dati di mercato osservabili per strumenti finanziari non
quotati su mercati attivi ed il cui prezzo corrente viene stimato sulla base di appositi parametri (ad
esempio tassi di default e di perdita); in questo livello sono compresi, convenzionalmente, gli
strumenti di capitale iscritti al costo.

A.4.5.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

31/12/13 31/12/12
Attivit/Passivit finanziarie
misurate al fair value
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Livello
1
Livello
2
Livello
3
1. Attivit finanziarie detenute per
la negoziazione
2. Attivit finanziarie valutate al
fair value
3. Attivit finanziarie disponibili
per la vendita 7.093 3.089
4. Derivati di copertura
Totale 7.093 3.089
1. Passivit finanziarie detenute per
la negoziazione
2. Passivit finanziarie valutate al
fair value
3. Derivati di copertura
Totale







Parte A Politiche contabili
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 92

A.4.5.1 Attivit e passivit non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente:
ripartizione per livelli di fair value.


Attivit/Passivit non misurate al fair value o
misurate al fair value su base non ricorrente
31/12/2013

VB

L1

L2

L3
1. Attivit finanziarie detenute sino alla
scadenza

2. Crediti verso banche 6.672 6.672
3. Crediti verso la clientela 19.640 9.087 12.933
4. Attivit materiali detenute a scopo di
investimento

5. Attivit non correnti e gruppi di attivit in
via di dismissione

Totale 26.312 9.087 19.605
1. Debiti verso banche 1.026 1.026
2. Debiti verso clientela 22.746 22.746
3. Titoli in circolazione 5.533 5.533
4. Passivit associate ad attivit in via di
dismissione

Totale 29.305 5.533 23.772


A.5. Informativa sul cd. day one profit/loss

Nellesercizio 2013 non sono stati iscritti nellattivo o nel passivo patrimoniale strumenti finanziari
valutati al fair value con utili o perdite contabilizzate nelle corrispondenti voci di conto economico.
Pertanto non essendoci i presupposti non viene fornita alcuna informativa.

Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 93
Parte B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE


Attivo

Sezione 1 Cassa e disponibilit liquide Voce 10

1.1 Cassa e disponibilit liquide: composizione

Tipologia operazioni / Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
a) Cassa 398 373
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale 398 373

Sezione 2 - Attivit finanziarie detenute per la negoziazione - voce 20

La Banca alla data di chiusura del bilancio non intrattiene attivit finanziarie detenute per la
negoziazione

Sezione 3 - Attivit finanziarie valutate al fair value - voce 30

La Banca alla data di chiusura del bilancio non intrattiene attivit finanziarie valutate al fair value.

Sezione 4. Attivit finanziarie disponibili per la vendita voce 40

Nella presente voce figurano le attivit finanziarie classificate nel portafoglio disponibile per la
vendita.

4.1 Attivit finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/Valori
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 7.093 3.089
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito 7.093 3.089
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale 7.093

3.089



Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 94
I titoli di debito, indicati nella presente tabella, consistono in titoli di stato (CCT, BTP E BTPS)
emessi dallo Stato italiano e quota parte di portafoglio obbligazionario (banking book) non destinata a
finalit di negoziazione.
Lincremento dei titoli di debito iscritti alla voce "attivit finanziarie disponibili per la vendita" - pari
a 4 mln di euro rispetto all'esercizio precedente - da attribuire per nominali 2 mln di euro a Titoli di Stato
italiani e 2 mln di titoli obbligazionari emessi dalla Banca Monte dei Paschi Spa.


4.2 Attivit finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Titoli di debito 7.093 3.089
a) Governi e Banche Centrali 5.095 3.089
b) Altri enti pubblici
c) Banche 1.998
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti
- imprese di assicurazione
- societ finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale 7.093 3.089


4.3 Attivit finanziarie disponibili per la vendita: attivit coperte

La banca alla data di riferimento del bilancio non detiene attivit finanziarie oggetto di copertura.


4.4 Attivit finanziarie disponibili per la vendita: attivit oggetto di copertura specifica

La banca alla data di riferimento del bilancio non detiene attivit finanziarie oggetto di copertura
specifica.




Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 95

4.5 Attivit finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue



Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R.
Finanziamenti Totale
A. Esistenze iniziali 3.089 3.089
B. Aumenti 11.369 11.369
B1. Acquisti 11.119 11.119
B2. Variazioni positive di FV 56 56
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri
portafogli
B5. Altre variazioni 194 194
C. Diminuzioni 7.365 7.365
C1. Vendite 2.013 2.013
C2. Rimborsi 5.000 5.000
C3. Variazioni negative di FV 15 15
C4. Svalutazioni da
deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5. Trasferimenti ad altri
portafogli
C6. Altre variazioni 337 337
D. Rimanenze finali 7.093 7.093

Le sottovoci B2 e C3 includono rispettivamente le plusvalenze e le minusvalenze, al lordo del relativo
effetto fiscale, registrate a patrimonio netto alla voce 130. "riserve da valutazione" dello stato
patrimoniale passivo.

Nelle "altre variazioni" delle sottovoci B5 e C6 sono rispettivamente indicati gli utili e le perdite
derivanti dal rimborso/cessione di attivit finanziarie disponibili per la vendita iscritte alla voce 100. b)
"utili (perdite) da cessione/riacquisto" del conto economico, unitamente al rigiro a conto economico delle
relative "riserve da valutazione" del patrimonio netto precedentemente costituite, nonch i ratei di
interesse maturati.


Sezione 5. Attivit finanziarie detenute sino alla scadenza voce 50

La banca alla data di riferimento del bilancio non detiene attivit della specie.


Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 96
Sezione 6 Crediti verso banche Voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni / Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
VB
FV
VB
FV
Livello
1
Livello
2
Livello
3
Livello
1
Livello
2
Livello
3
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche 6.673 11.509
1. Conti correnti e depositi liberi 6.439 4.308
2. Depositi vincolati 234 201
3. Altri finanziamenti:
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Locazione finanziaria
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito 7.000
Totale (valore di bilancio) 6.673 11.509

I rapporti con banche sono intrattenuti con: lIstituto Centrale delle Banche Popolari (ICBPI), Banca
Popolare del Mezzogiorno Filiale di Lamezia Terme, Banca Nuova Filiale di Reggio Calabria e Banca
Monte dei Paschi Spa. Il deposito vincolato costituito dalla Riserva Obbligatoria accantonata.
I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili.
Non sono presenti crediti verso banche con vincolo di subordinazione.
Sezione 7 Crediti verso clientela Voce 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
Acquistati Altri Acquistati Altri
1. Conti correnti 3.905
3.950
4.727
4.002
2. Pronti contro termine attivi



3. Mutui 5.627
2.893
6.889
2.093
4. Carte di credito, prestiti personali e
cessioni del quinto


5. Locazione finanziaria


6. Factoring


7. Altri Finanziamenti 2.579
687
4.221
1.348
8. Titoli di debito



8.1 Titoli strutturati



8.2 Altri titoli di debito



Totale (valore di bilancio) 12.111 7.530 15.837 7.443
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 97
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti


Tipologia operazioni/Valori
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
Acquistate Altri Acquistate Altri
1. Titoli di debito: 12.111 7.529 15.837 7.443
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie 10.453 6.757 13.948 6.581
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri 1.658 772 1.889 862
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale 12.111 7.529 15.837 7.443

Non sono presenti crediti verso clientela con vincolo di subordinazione.
I crediti erogati con fondi di terzi in amministrazione sono disciplinati da apposite leggi.
I saldi dei "conti correnti debitori" con la clientela includono le relative operazioni "viaggianti" e
"sospese" a loro attribuibili alla fine del periodo in quanto liquide.


Sezione 8 Derivati di copertura Voce 80

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.


Sezione 9 Adeguamento di valore delle attivit finanziarie oggetto di copertura generica
Voce 90

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni oggetto di copertura generica.


Sezione 10 Le partecipazioni Voce 100

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 98
Sezione 11 Attivit materiali Voce 110



11.1 Attivit materiali: composizione delle attivit valutate al costo


Attivit/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
A. Attivit ad uso funzionale
1.1 di propriet 219 249
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 109 120
d) impianti elettronici
e) altre (macchinari e attrezzature) 110 129
1.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A 219 249
B. Attivit detenute a scopo di investimento
2.1 di propriet
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
2.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
Totale B
Totale (A+B) 219 249














Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 99
11.3 Attivit materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili
Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 166 210 368
A.1 Riduzioni di valore totali nette 46 81 88
A.2 Esistenze iniziali nette 120 129 280
B. Aumenti: 4 4
B.1 Acquisti 4 4
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate
a
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a
scopo
di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni: 11 23 39
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti 11 23 39
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate
a
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attivit materiali detenute a scopo di
investimento
b) attivit in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette 109 110 219
D.1 Riduzioni di valore totali nette 57 100 127
D.2 Rimanenze finali lorde 166 210 376
E. Valutazione al costo

La voce E. "Valutazione al costo" non valorizzata in quanto la sua compilazione prevista solo per
le attivit materiali valutate in bilancio al fair value, non in possesso della Banca.






Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 100

Sezione 12 Attivit immateriali Voce 120



12.1 Attivit immateriali: composizione per tipologia di attivit



Attivit/Valori
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Durata
definita
Durata
indefinita
Durata
definita
Durata
indefinita
A.1 Avviamento
A.2 Altre attivit immateriali 20 30
A.2.1 Attivit valutate al costo:
a) Attivit immateriali generate internamente
b) Altre attivit 20 30
A.2.2 Attivit valutate al fair value:
a) Attivit immateriali generate internamente
b) Altre attivit
Totale 20 30


Le attivit in questione sono costituite da software operativi per il funzionamento dei PC locali
(Windows XP, etc.), acquistati per le normali esigenze operative della Banca, da software applicativi
legati a specifici aspetti dellattivit bancaria e dai costi di realizzazione del sito web della Banca. Infatti,
tutti i servizi informatici sono svolti in outsourcing. Inoltre sono ricompresi il servizio di iussing e
processing una tantum sostenuti nella fase iniziale di realizzazione delle carte di debito.

Il criterio della valutazione al costo rettificato e laliquota di ammortamento, pari al 33,33%, sono stati
applicati su tutte le categorie costituenti laggregato in questione.















Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 101

12.2 Attivit immateriali: variazioni annue



Avviamento
Altre attivit
immateriali:
generate
internamente
Altre attivit
immateriali: altre Totale
DEF INDEF DEF INDEF
A. Esistenze iniziali 53 53
A.1 Riduzioni di valore totali nette 23 23
A.2 Esistenze iniziali nette 30 30
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attivit immateriali
interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value:
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni 10 10
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore 10 10
- Ammortamenti 10 10
- Svalutazioni:
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value:
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attivit non correnti
in via di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette 20 20
D.1 Rettifiche di valore totali nette 33 33
E. Rimanenze finali lorde 53 53
F. Valutazione al costo 53 53

Legenda
Def: a durata definita
Indef: a durata indefinita





Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 102

Sezione 13 Le attivit fiscali e le passivit fiscali Voce 130 dellattivo


13.1 Attivit per imposte anticipate: composizione

Attivit/Valori Imponibile Totale 31/12/13
Perdita fiscale portata a nuovo
Compensi amministratori (IRES)
Compensi amministratori (IRAP)

32
32
9
2
Eccedenza rettifiche valore dei crediti in bilancio 2011
Eccedenza rettifiche valore crediti in bilancio 2012
Eccedenza rettifiche valore crediti in bilancio 2013 (IRES)
Eccedenza rettifiche valore crediti in bilancio 2013 (IRAP)

980
812
2.913
2.913
269
223
801
167
Altre 15 6
Totale 4.802 1.477


Alla voce Rettifiche di valore su crediti si evidenzia la fiscalit attiva per svalutazioni e, a partire
dall'esercizio 2013, perdite su crediti. Dette eccedenze risulteranno deducibili nei prossimi esercizi
secondo il meccanismo della rateizzazione per quota costante in diciottesimi o in quinti.

Altre attivit per imposte anticipate
Nella precedente tabella sono dettagliate anche le altre attivit per imposte anticipate diverse da quelle
di cui alla L.214/2011. Nel nostro caso si riferiscono esclusivamente alla contropartita del patrimonio
netto e riguardano leffetto fiscale della riserva AFS dei titoli riportante un valore negativo. Per la
valorizzazione delle imposte anticipate ai fini IRES e IRAP sono state applicate rispettivamente le
aliquote del 27,50% e del 5,72%.


13.2 Passivit per imposte differite: composizione


Attivit/Valori Imponibile Totale 31/12/13



Altre 52 17
Totale 52 17

Le imposte differite si riferiscono esclusivamente alla contropartita del patrimonio netto e riguardano
leffetto fiscale della riserva AFS dei titoli di stato riportante un valore positivo.



Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 103
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Importo iniziale 523 499
2. Aumenti 987 241
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 987 241
a) relative a precedenti esercizi 4
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre 978 237
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 9
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 39 216
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri 39 199
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilit
c) mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni:
a) trasformazioni in crediti di imposta di cui L. 214/2011 16
4. Importo finale 1.471 523

Come gi evidenziato nella tabella 13.1 laumento delle imposte anticipate si riferisce alla parte
eccedente la quota fiscalmente deducibile di svalutazione crediti. Tale eccedenza, sempre come previsto
dalla nuova normativa fiscale, deducibile in quote costanti nei successivi 4 esercizi.
La diminuzione pari ad 39 mila riguarda lutilizzo dei diciottesimi createsi negli anni 2011 e 2012 .

13.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L. 214/2011 (in contropartita del conto economico)

Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Importo iniziale 523 303
2. Aumenti 977 236
3. Diminuzioni 39 16
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
3.2 Trasformazione in crediti di imposta
a) derivante da perdite di esercizio
b) derivante da perdite fiscali




3.3 Altre diminuzioni:
4. Importo finale 1.461 523


13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Tale tabella non risulta essere avvalorata.
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 104
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Importo iniziale 4 101
2. Aumenti 6 4
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 6 4
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 6 4
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 4 101
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri 4 101
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilit
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 6 4








13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Importo iniziale 6
2. Aumenti 17 6
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 17 6
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre 17 6
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni 6
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri 6
b) mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 6 6


Sezione14 Attivit non correnti e gruppi di attivit in via di dismissione Voce 140

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 105

Sezione 15 Altre attivit Voce 150

15.1 Altre attivit: composizione

Attivit/Valori
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
Spese incrementative su immobili di terzi 141 172
Altre* 778 867
Totale 919 1.039


Le spese incrementative su immobili di terzi si riferiscono ai lavori eseguiti per lapprontamento e la
ristrutturazione della sede legale e della filiale di Reggio Calabria di prossima apertura. Il loro
ammortamento viene calcolato sulla base della durata residua del contratto di affitto, quandanche
inferiore alla vita economico-tecnica delle migliorie apportate. Relativamente ai lavori della filiale di
Reggio Calabria non stato effettuato alcun ammortamento in quanto i beni non sono entrati in funzione e
non hanno partecipato al processo produttivo.
Diversamente si proceduto ad ammortizzare la quota dei lavori riferiti alla parte dellimmobile
destinato alla sede legale.
*) la voce Altre cos composta:
- Euro 327 mila effetti insoluti e al protesto c/o Pubblico ufficiale;
- Euro 15 mila anticipi per conto clienti;
- Euro 62 mila acconto del 95% per lanno 2014 relativamente allimposta di bollo virtuale;
- Euro 151 mila acconto su ritenute ed interessi conti correnti, depositi a risparmio e certificati di
deposito;
- Euro 2 mila acconto su imposta sostitutiva finanziamenti;
- Euro 31 mila ritenuta su rateo certificati di deposito;
- Euro 20 mila partite da contabilizzare (flusso pensioni Inps);
- Euro 32 mila anticipazioni a fornitori;
- Euro 80 mila credito nei confronti della Curia di Reggio Calabria per i lavori eseguiti presso i
locali in fitto per la sede di Reggio Calabria;
- Euro 9 mila credito verso soci promotori ex art. 2338 c.c.;
- Euro 5 mila POS da contabilizzare;
- Euro 14 mila partite di rete da contabilizzare;
- Euro 2 mila rimessa assegno smarrita da recuperare;
- Euro 19 mila partite sospese temporanee in attesa di contabilizzazione;
- Euro 9 mila risconti attivi.
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 106

Passivo

Sezione 1 Debiti verso Banche Voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica


Tipologia operazioni/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche 1.026 1.018

2.1 conti correnti e depositi liberi 1.026 1.018
2.2 depositi vincolati
2.3. Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
2.4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5. Altri debiti
Totale 1.026 1.018
Fair value 1.026 1.018

In considerazione della prevalente durata a breve termine dei debiti verso banche il relativo fair value
stato assunto pari al valore di bilancio.

Sezione 2 Debiti verso clientela Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
1. Conti correnti e depositi liberi 13.902 17.315
2. Depositi vincolati 8.844
3. Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale 22.746 17.315

Il valore di cui al punto 1 si riferisce alle forme tecniche dei conti correnti e dei depositi a risparmio.
Il valore di cui al punto 2 si riferisce ai sub conti vincolati operativi dal 2013.



Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 107




Sezione 3 Titoli in circolazione Voce 30

1.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica

Tipologia titoli/Valori
Totale Totale
31.12.2013 31.12.2012
Valore
bilancio
Fair value Valore
bilancio
Fair value
Livello1 Livello2 Livello3 Livello1 Livello2 Livello3
A. Titoli
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri 5.533 5.533 12.650 12.650
Totale 5.533 5.533 12.650 12.650

Nella presente voce figurano i titoli emessi valutati al costo ammortizzato. Sono ricompresi i titoli
che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati. La voce costituita da
certificati di deposito emessi dalla Banca

Sezione 4 Passivit finanziarie di negoziazione Voce 40

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.


Sezione 5 Passivit finanziarie valutate al fair value Voce 50

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.


Sezione 6 Derivati di copertura Voce 60

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.


Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passivit finanziarie oggetto di copertura generica Voce 70

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 108
Sezione 8 Passivit fiscali Voce 80

Il debito Ires non rilevato nel fondo imposte dirette in quanto gli acconti versati durante lanno 2013
risultano essere superiori rispetto limposta dellesercizio. Tale credito stato correttamente indicato tra le
attivit fiscali correnti nella sezione 13 dellattivo.
Il debito Irap non rilevato nel fondo imposte dirette in quanto gli acconti versati durante lanno 2013
risultano essere superiori rispetto limposta dellesercizio. Tale credito stato correttamente indicato tra le
attivit fiscali correnti nella sezione 13 dellattivo.


Sezione 9 Passivit associate ad attivit in via di dismissione Voce 90

Alla data di riferimento del bilancio non vi sono operazioni della specie.

Sezione 10 Altre passivit Voce 100

10.1 Altre passivit: composizione

Tipologia operazioni/Valori
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
Ritenute su interessi passivi C/C, D/R e C/D 181 128
Debiti verso enti previdenziali 38 34
Debiti verso erario rit. Dipendenti e Autonomi 28 34
Somme a disposizione terzi* 357 346
Altri debiti verso il personale (ferie non godute, incentivi etc) 49 26
Altre** 421 982
Totale 1.074 1.549


*) la Voce Somme a disposizione di terzi cos composta:
- Euro 21 mila si riferiscono a debiti per interessi verso Sottoscrittori non costituitisi al
30/12/2005 (costituzione della Societ);
- Euro 3 mila si riferiscono a debiti verso Sottoscrittori non costituitisi al 30/12/2005
(costituzione della Societ);
- Euro 100 mila si riferiscono a debiti per interessi maturati al 30/12/2005 verso Soci
fondatori;
- Euro 17 mila si riferiscono a debiti verso soci promotori per anticipazioni effettuate sino
alla data di costituzione della societ;
- Euro 216 mila Fatture da ricevere fornitori.

**) la Voce Altre cos composta:
- Euro 7 mila accantonamento spese protesto;
- Euro 196 mila partite illiquide;
- Euro mille imposta sostitutiva;
- Euro 5 mila deleghe F24 della clientela da riversare;
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 109
- Euro 4 mila ritenute 4% bonifici ristrutturazione;
- Euro 18 mila somme per effetti/assegni da ritirare
- Euro mille incassi MAV
- Euro 24 mila somme accantonate per pagamento fornitori;
- Euro 37 mila messaggio 851 da contabilizzare;
- Euro 85 mila deposito cauzionale oneri impagato assegno;
- Euro 19 mila somme a favore di pignoramento giudiziale c/cliente;
- Euro 3 mila somme di societ costituende;
- Euro 20 mila pensioni da contabilizzare;
- Euro mille altre partite da contabilizzare.



Sezione 11 Trattamento di fine rapporto del personale Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale al 31/12/13 Totale al 31/12/12
A. Esistenze iniziali 101 65
B. Aumenti 37 50
B.1 Accantonamento dell'esercizio 37 50
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate 20 14
C.2 Altre variazioni in diminuzione 22
D. Rimanenze finali 96 101

Il TFR stato rilevato come previsto dal principio contabile IAS 19.
La societ cui stato affidato lincarico relativo alla valutazione del fondo la Eurokleis Srl che ha
rilasciato regolare relazione ed attestazione riguardo la valutazione attuariale.


11.2 Altre informazioni

Fermo restando quanto sopra rappresentato, il Fondo di trattamento di fine rapporto calcolato ai sensi
dellart. 2120 del Codice Civile, non devoluto ai fondi pensione esterni o al fondo di Tesoreria Inps,
ammonta a 80 mila e risulta essere stato movimentato nellesercizio come di seguito, a fronte di numero
di dipendenti al 31/12/2013 pari a 9 unit:







Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 110


Totale Totale
31.12.2013 31.12.2012
Fondo iniziale 80 63
Variazioni in aumento 31 31
Variazioni in diminuzione 20 14
Fondo finale 80 80


Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - Voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione


Totale Totale
31.12.2013 31.12.2012
1 Fondi di quiescenza aziendali

2. Altri fondi per rischi ed oneri

2.1 controversie legali

2.2 oneri per il personale

2.3 altri
8
Fondo finale 8

Laccantonamento si riferisce allimpegno a carico della banca relativamente allintervento del Fondo
Interbancario Tutela Depositi nel salvataggio della Banca Tercas Spa.


Sezione 13 Azioni rimborsabili Voci 140

La Banca non ha emesso azioni rimborsabili.


Sezione 14 Patrimonio dell'impresa Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200

14.1 Capitale e Azioni proprie: composizione

Il capitale sociale risulta composto da n. 4.143.436 mila azioni ordinarie del valore nominale 2
cadauna. Alla data di chiusura dellesercizio, il capitale sociale risultava interamente versato.



Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 111
14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio 4.229.788
- interamente liberate 4.229.788
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 4.229.788
B. Aumenti 251.055
B.1 Nuove emissioni 251.055
- a pagamento: 251.055
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita di azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni 21.211
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni 21.211
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 4.459.632
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio 4.459.632
- interamente liberate 4.459.632
- non interamente liberate

Le informazioni si riferiscono al numero di azioni movimentate nel corso dell'esercizio.
Si rinvia alla Relazione sulla Gestione per quanto riguarda laumento del Capitale Sociale dovuto
allingresso dei nuovi soci.

14.3 Capitale: altre informazioni.
Il capitale sociale della banca cos come previsto dallatto costitutivo e dallo statuto risulta essere
variabile e la compagine sociale variata come indicato in tabella, previa deliberazione di ammissione dei
nuovi soci da parte del Consiglio di Amministrazione. Luscita dei soci non si riferisce a recessi
unilaterali.

Variazioni della compagine sociale
Numero soci al 31.12.2012 1.691
Numero soci: ingressi 47
Numero soci: uscite 15
Numero soci al 31.12.2013 1.725
Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 112
14.4 Riserve: altre informazioni.

Riserve Importo 31/12/13 Importo 31/12/12
Riserva legale 18 16
Riserva statutaria 33 29
Perdite esercizi precedenti (1.091) (1.120)
Totale (1.039) (1.075)

La riserva legale e statutaria, sono quelle previste dalla legge e dallo statuto, e risultano essere
costituite per la quasi totalit con gli utili conseguiti negli esercizi antecedenti lavvio dellattivit bancaria
(2006, 2007 e 2008). Le perdita dellesercizio 2009, 2010 e 2011 sono state riportata a nuovo, come da
delibera assembleare del 15 maggio 2010, del 30 aprile 2011 e del 29 aprile 2012. Le stesse sono state
correttamente riclassificate nella voce 160 del patrimonio netto come previsto dalla circolare 262 della
Banca dItalia.
Lutile conseguito nel 2012 stato destinato, come da deliberato assembleare del 29 aprile 2013, a
riserva legale, riserva statutaria e copertura perdite pregresse.
Per quanto riguarda la riserva di valutazione di cui alla voce 130 si rimanda alla parte F della nota
integrativa.

Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni Importo 31/12/13 Importo 31/12/12
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 232 574
a) Banche 56 48
b) Clientela 176 526
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 935 1.004
a) Banche
b) Clientela 935 1.004
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 11 20
a) Banche
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) Clientela 11 20
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto 11 20
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attivit costituite in garanzia di obbligazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale 1.178 1.598

Crediti di firma rilasciate, per c/ della ns/ clientela in favore di terzi; quelle di natura finanziaria sono
garantite da pegno di denaro.


Parte B Informazioni sullo stato patrimoniale
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 113

2. Attivit costituite a garanzia di proprie passivit e impegni


La banca non ha posto in essere attivit a garanzia di proprie passivit e impegni.


4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi Importo 31/12/13 Importo 31/12/12
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni patrimoniali
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli 7.525 10.473
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca
depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 525 473
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di propriet depositati presso terzi 7.000 10.000
4. Altre operazioni

Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 114
Parte C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 Gli interessi Voci 10 e 20

Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di debito Finanziamenti
Altre
attivit
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
1 Attivit finanziarie
detenute per la
negoziazione
2
Attivit finanziarie
disponibili per la vendita 184 184 91
3
Attivit finanziarie
detenute sino alla scadenza
4 Crediti verso banche 160 114 274 154
5 Crediti verso clientela 2.116 2.116 2.285
6 Attivit finanziarie valutate
al fair value
7 Derivati di copertura
9 Altre attivit
Totale 344 2.230 2.574 2.530

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi maturati sui crediti verso banche, nel corso dellesercizio 2013, si riferiscono ai
rapporti intrattenuti con ICBPI Milano, Banca Nuova Spa Filiale di Reggio Calabria ,Banca Popolare del
Mezzogiorno Filiale di Lamezia Terme e Monte dei Paschi di Siena Spa. Gli interessi attivi su crediti
verso clientela derivano dagli utilizzi sui conti correnti attivi, dai mutui e dai prestiti personali.

Interessi passivi e oneri assimilati: composizione


Voci/Forme tecniche Debiti Titoli
Altre
operazioni
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
1. Debito verso banche centrali
2. Debiti verso banche 8 8 14
3. Debiti verso clientela 473 473 272
4. Titoli in circolazione 254 254 407
5. Passivit finanziarie di negoziazione
6. Passivit finanziarie valutate al fair value
7. Altre passivit e fondi
8. Derivati di copertura
Totale 481 254 735 693
Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 115

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

Gli interessi passivi su debiti verso banchesi riferiscono al rapporto di conto corrente che la
Banca Popolare del Mezzogiorno intrattiene presso il nostro istituto.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si riferiscono ai rapporti di deposito a risparmio libero,
ai conti correnti di corrispondenza.
Gli interessi passivi su titoli in circolazione si riferiscono ai certificati di deposito emessi alla
clientela ordinaria.


Sezione 2 Le commissioni Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
a) garanzie rilasciate 24 26
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli


4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. raccolta ordini
8. attivit di consulenza


9. distribuzione di servizi di terzi

9.1.1. individuali
9.1.2. collettive


d) servizi di incasso e pagamento 125 155
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attivit di gestione di sistemi multilaterali di scambio
i) tenuta e gestione dei conti correnti 496 551
j) altri servizi 37 66

798

Totale 682 798
Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 116
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Tale tabella non risulta avvalorata.
2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni patrimoniali:
3.1 portafoglio proprio
3.2 portafoglio di terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento 17 13
e) altri servizi 1
18 13

Sezione 3 Dividendi e proventi simili Voce 70

Tale sezione non risulta avvalorata.
Sezione 4 Il risultato netto dellattivit di negoziazione Voce 80

Tale sezione non risulta avvalorata.
Sezione 5 Il risultato netto dellattivit di copertura Voce 90

Tale sezione non risulta avvalorata.
Sezione 6 Utili (Perdite) da cessione /riacquisto Voce 100
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Voci/Componenti reddituali
Totale 31.12.2013 Totale 31.12.2012
Utili Perdite
Risultato
netto
Utili Perdite
Risultato
netto
Attivit finanziarie
1.Crediti verso banche
2.Crediti verso clientela
3.Attivit finanziarie disponibili per la
3.1 Titoli di debito 11 11
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4.Attivit finanziarie detenute sino alla
Totale attivit 11 11
Passivit finanziarie
1.Debiti verso banche
2.Debiti verso clientela
3.Titoli in circolazione
Totale passivit
Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 117
Con riferimento alla sottovoce 3. "Attivit finanziarie disponibili per la vendita" l'utile/perdita
rappresentato dal saldo di due componenti:
- differenza fra prezzi di cessione e valore di libro delle attivit cedute.


Sezione 7 Il risultato netto dellattivit e passivit finanziarie valutate al fair value Voce 110

Tale sezione non risulta avvalorata.


Sezione 8 Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento Voce 130

8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione

Operazioni/
Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Totale
31/12/13
(3) = (1)-(2)
Totale
31/12/12
(3) = (1)-(2)
Specifiche
Di
portafoglio
Specifiche
Di
portafoglio
C
a
n
c
e
l
l
a
z
i
o
n
i

A
l
t
r
e

A B A B
A. Crediti verso
banche

- Finanziamenti
- Titoli di debito
B. Crediti verso

Clientela

Crediti deteriorati
Acquistati






















- Finanziamenti
- Titoli di debito

Altri Crediti
- Finanziamenti
- Titoli di debito


14
2.060 1.975

194

145

41

16

3.654

937
C. Totale 14 2.060 1.975 194 145 5 16 3.654 937
Legenda
A = da interessi
B = altre riprese

Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 118
Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna Specifiche Altre, si riferiscono alle
svalutazioni analitiche dei crediti, mentre quelle riportate nella colonna Specifiche Cancellazioni,
derivano da eventi estintivi.
Le rettifiche di valore, in corrispondenza della colonna Di portafoglio corrispondono alla
svalutazioni collettive.
Le riprese di valore, in corrispondenza della colonna Specifiche A, si riferiscono ai ripristini di
valore sulle posizioni deteriorate corrispondenti al rilascio degli interessi maturati nellesercizio sulla base
delloriginario tasso di interesse effettivo precedentemente utilizzato per calcolare le rettifiche di valore,
nonch quelle relative all'incasso di sofferenze cancellate integralmente dal bilancio in precedenti esercizi.


Sezione 9 Le spese amministrative Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
1) Personale dipendente 663 645
a) salari e stipendi 494 466
b) oneri sociali 131 119
c) indennit di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto 31 31
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili:
- a contribuzione definita
- a prestazione definita
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a prestazione definita

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti 7 29
2) Altro personale in attivit
3) Amministratori e Sindaci 264 244
4) Personale collocato a riposo
5) recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la soc.
Totale 927 889


9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente 2013 2012
a) dirigenti n. 1
b) totale quadri direttivi n. 5 n. 4
di cui: di 3 e 4 livello n. 2 n. 1
c) restante personale dipendente n. 5 n. 4

Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 119

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Tipologia di spese/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Spese trasferta 4 20
Ticket pasto
Polizza sanitaria
Convegni e corsi di formazione
Altre 3 9
Totale 7 29


9.5 Altre spese amministrative: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Imposte e tasse 76 79
Spese telefoniche e trasmissione dati 13 11
Spese acqua, riscaldamento ed energia elettrica 14 12
Spese legali, notarili e consulenza 42 29
Fitti e canoni passivi
Spese noleggio CASH IN CASH OUT
Spese noleggio ATM
83
5
16
80
5
13
Spese manutenzione 12 8
Spese assicurative 15 10
Spese elaborazione dati ed outsourcer 255 224
Spese pulizia locali 8 6
Spese postali 16 31
Spese cancelleria, stampati e materiali di consumo 9 20
Spese trasporto e trasporto valori 6 6
Spese Rete interbancaria 22 18
Spese visure e CRA 1 2
Contributi associativi 37 50
Spese di pubblicit e rappresentanza
Spese per revisione
7
42
5
33
Altre spese* 4 4
Totale 683 646

I compensi della societ di revisione, comprensivi di Iva, pari ad 42 mila si riferiscono alla
revisione legale dei conti ed alla certificazione della semestrale e del bilancio 2013.


Sezione 10 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri Voce 160

Nella presente voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali
riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti, relativamente ai fondi di cui alla sottovoce b)
(altri fondi) della voce 120 (fondi per rischi e oneri) del passivo dello stato patrimoniale.

Parte C Informazioni sul conto economico
______________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 120
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione



Controversie
legali
Revocatorie Altre
Totale al
31.12.2013
A. Aumenti
A.1 Accantonamento dell'esercizio 8 8
A.2 Variazioni dovute al passare del tempo
A.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
A.4 Altre variazioni in aumento
B. Diminuzioni
B.1 Variazioni dovute a modifiche del tasso di
B.2 Altre variazioni in diminuzione
Accantonamento netto 8 8

Laccantonamento si riferisce allimpegno a carico della banca relativamente allintervento del
Fondo Interbancario Tutela Depositi nel salvataggio della Banca Tercas Spa.


Sezione 11 Rettifiche/riprese di valore nette su attivit materiali Voce 170


11.1. Rettifiche di valore nette su attivit materiali: composizione

Attivit/Componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di valore
(c)
Risultato
netto (a + b
- c)
A. Attivit materiali
A.1 Di propriet 34 34
- Ad uso funzionale 34 34
- Per investimento
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale 34 34


Le rettifiche di valore sulle attivit materiali sono state calcolate in considerazione della prevista vita
media utile dei cespiti utilizzando il metodo del pro-rata temporis.






Parte C Informazioni sul conto economico
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______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 121
Sezione 12 Rettifiche/riprese di valore nette su attivit immateriali Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attivit immateriali: composizione

Attivit/Componente reddituale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato
netto
(a + b - c)
A. Attivit immateriali
A.1 Di propriet 10 10
- Generate internamente dall'azienda
- Altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale 10 10

Le rettifiche di valore sulle attivit immateriali sono state calcolate applicando laliquota del 33,33%,
in considerazione della prevista vita media utile dei cespiti, ed utilizzando il metodo del pro-rata temporis.

Sezione 13 Gli altri oneri e proventi di gestione Voce 190


13.1 Altri oneri di gestione: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Ammortamento spese incrementative su immobili di terzi 31 31
Danno per rapina non coperto da assicurazione per franchigia
Altri oneri 4 28
Totale 35 59


13.2 Altri proventi di gestione: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale 31/12/13 Totale al 31/12/12
Recupero imposte e spese da clientela 73 74
Recupero spese su conti correnti clientela
Commisione istruttoria veloce (civ)
24
69
37
8
Altri proventi 11 2
Totale 177 121

La Commissione di istruttoria veloce, introdotta dal c.d. Decreto salva Italia e ulteriormente
modificata dal Decreto liberalizzazioni convertiti con la legge n. 62 del 18 maggio 2012, stata
coerentemente classificata nella voce 190 del conto economico come meglio specificato dalla lettera
roneata del 15 gennaio 2013 a firma del Governatore della Banca dItalia.



Parte C Informazioni sul conto economico
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 122
Sezione 14 Utili (Perdite) delle partecipazioni Voce 210

Tale sezione non risulta avvalorata.

Sezione 15 Risultato netto della valutazione al fair value delle attivit materiali e immateriali Voce 220

Tale sezione non risulta avvalorata.


Sezione 16 Rettifiche di valore dellavviamento Voce 230

Tale sezione non risulta avvalorata.


Sezione 17 Utili (Perdite) da cessione di investimenti Voce 240

Tale sezione non risulta avvalorata.


Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell'esercizio dell'operativit corrente Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dellesercizio delloperativit corrente: composizione



Componente/Valori
Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
1. Imposte correnti (-) (99) (378)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 11
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3bis
Riduzione delle imposte correnti dellesercizio per crediti di
imposta di cui alla legge 214/2011 16
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 978 226
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) 879 (125)

Le imposte dellesercizio corrente di cui al punto 1 nello specifico sono le seguenti: 52 mila IRES
(pari al 27,5% del reddito imponibile) ; 47 mila IRAP (pari al 5,72% del valore della produzione netta).
Si segnala che ai fini IRES non si applicata laddizionale pari all8,5%, prevista per lanno 2013 a
carico delle banche, in quanto il reddito imponibile generato dalla ripresa in aumento relativa alla
temporanea indeducibilit dei 4/5 della rettifica crediti cui si applica laliquota ordinaria del 27,5% .



Parte C Informazioni sul conto economico
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______________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 123
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Tipologia di spese/Valori Ires
Utile (perdita) ante imposte (2.662)
Variazioni in aumento 2.977
Variazioni in diminuzione 125
Imponibile (perdita) fiscale 190



Sezione 19 Utile (Perdita) dei gruppi di attivit in via di dismissione al netto delle imposte
Voce 280

Tale sezione non risulta avvalorata.


Sezione 20 Altre informazioni

Non si rilevano ulteriori elementi di interesse oltre quelli dettagliati nelle apposite Sezioni della
presente nota integrativa.
Parte D Redditivit complessiva
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 124
Parte D REDDITIVITA COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA


Voci
Importo
lordo
Imposta sul
reddito
Importo netto
10. Utile (Perdita) desercizio (2.661) 879 (1.782)

Altre componenti reddituali senza rigiro
a conto economico

20. Attivit materiali
30. Attivit immateriali
40. Piani a benefici definiti (4) (4)
50. Attivit non correnti in via di dismissione
60.
Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto


Altre componenti reddituali con rigiro a
conto economico

70. Copertura di investimenti esteri
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Differenze di cambio
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
100.
Attivit finanziarie disponibili per la
vendita:
37 (12) 25
a) variazioni di fair value 37 (12) 25
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
110. Attivit non correnti in via di dismissione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120.
Quota delle riserve da valutazione delle
partecipazioni valutate a patrimonio netto

a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
130. Totale altre componenti reddituali 33 (12) 21
140. Redditivit complessiva (Voce 10+110) (2.628) 867 (1.761)

Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 125
PARTE E INFORMATIVA SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
Introduzione
Nel rispetto di quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza emanate dalla Banca dItalia, la Banca
presidia lattivit di misurazione e controllo dei rischi attraverso il sistema dei controlli interni, in
particolare attraverso la funzione di Risk Controlling ed attraverso lattivit di Internal Auditing.
Dal punto di vista gestionale, le politiche relative allassunzione dei rischi creditizi e finanziari sono
definite dal Consiglio di Amministrazione, il quale si avvale del supporto della Direzione Generale.
Il Sistema dei controlli interni
Il sistema dei controlli interni (eseguiti direttamente dalla struttura di direzione), si contraddistingue
tra:
- controlli di linea, cos detti di primo livello: essi sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle
operazioni e sono effettuati dalle stesse strutture produttive;
- controlli sulla gestione dei rischi, cosiddetti di secondo livello, assegnati a strutture diverse da quelle
produttive (Risk Controlling);
- attivit di revisione interna, controlli di terzo livello, affidata allInternal Auditing, deputata ad
individuare andamenti anomali delle procedure e della regolamentazione, nonch a valutare la
funzionalit del complessivo sistema dei controlli.
Lanalisi dei processi si caratterizza in diverse fasi che mirano:
- allindividuazione dei Rischi potenziali allinterno delle singoli fasi del processo;
- alla valutazione dei Rischi potenziali;
- allindividuazione ed alla valutazione delle Tecniche di controllo riscontrate in Banca;
- alla valutazione dei Rischi residui come differenziale tra i rischi potenziali e le tecniche di controllo
riscontrate.

Sezione 1 - Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1-Aspetti Generali
Gli obiettivi e le strategie dellattivit creditizia della Banca riflettono le specifiche normative che
lordinamento bancario riserva alle banche di piccole dimensioni e sono indirizzati:
ad unefficiente selezione delle singole controparti attraverso una completa ed accurata analisi del
merito creditizio;
alla diversificazione del rischio di credito;
al controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura informatica, sia con
una sistematica attivit di monitoraggio dei rapporti che presentano delle irregolarit.
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 126
La politica commerciale orientata al sostegno finanziario delle famiglie, delle imprese e degli
artigiani, con particolare attenzione alla base sociale.
Attraverso lo strumento del Microcredito, la Banca intende anche sostenere le piccole imprese e le
famiglie che stentano a trovare una diversa attenzione ai loro bisogni creditizi e finanziari.
2.Politiche di gestione del rischio di credito.
2.1 Aspetti organizzativi
Nello svolgimento della sua attivit la banca esposta al rischio che i crediti, a qualsiasi titolo vantati,
non siano onorati alla scadenza dai terzi debitori e, pertanto, debbano essere registrate delle perdite.
Tale rischio riscontrabile eminentemente nellattivit tradizionale di erogazione di crediti, garantiti
o non garantiti, iscritti in bilancio,nonch in analoghe operazioni non iscritte in bilancio (ad esempio,
crediti di firma).
La Banca si dotata di una struttura organizzativa funzionale alla rilevazione ed alla gestione del
rischio di credito e lintero processo di gestione e di controllo disciplinato dar Regolamento del
processo del credito che in particolare:
individua le deleghe ed i poteri di firma in materia di erogazione del credito;
definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio;
definisce le metodologie per il rinnovo degli affidamenti;
definisce le metodologia del controllo andamentale e di misurazione del rischio di credito.
La Direzione Generale lorganismo delegato al governo dellintero processo del credito, nonch al
coordinamento ed allo sviluppo degli affari creditizi e degli impieghi sul territorio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo.
Con riferimento allattivit creditizia, la Direzione Generale sovrintende le fasi operative del processo
del credito, opera nellambito delle proprie deleghe ed esegue i controlli di propria competenza.
I momenti di istruttoria e di delibera sono regolamentati da un iter deliberativo in cui intervengono i
diversi organi competenti appartenenti sia alla struttura di centrale, sia della rete, in base ai livelli di
delega previsti. Tali fasi sono supportate dalla procedura Pratica Elettronica di Fido che consente la
verifica da parte di tutte le funzioni preposte alla gestione del credito dello stato di ogni posizione gi
affidata o in corso di affidamento.
Lattivit di misurazione e controllo fondata su specifici criteri indicatori delle caratteristiche
andamentali delle posizioni debitorie che saranno ulteriormente definiti dal Consiglio di Amministrazione
al fine di segmentare il portafoglio crediti in funzione dellintensit delle anomalie di rischio.
Il controllo andamentale del rischio di credito affidato alla funzione di Risk Controlling che si
avvale di tutti gli elementi informativi interni ed esterni.
La normativa interna sul processo di gestione e controllo del credito oggetto di costante
aggiornamento.
Per quanto riguarda invece la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito
(1 Pilastro), la Banca adotta il sistema standardizzato, mentre il piano dimpresa presentato alla Banca
dItalia al fine di ottenere lautorizzazione ad esercitare lattivit bancaria contiene il processo interno di
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 127
valutazione delladeguatezza patrimoniale (ICAAP) previsto dal 2 Pilastro della nuova regolamentazione
prudenziale. Tale processo prevede le modalit per la rilevazione della concentrazione del portafoglio
bancario per singole controparti o gruppi di clienti connessi.

2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito.
Conformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie adottate, la tecnica di mitigazione del rischio
di credito maggiormente utilizzata dalla banca consiste nellacquisizione di garanzie personali
(fidejussioni) da parte dei soci delle societ affidate o da parte di congiunti e/o familiari per le altre
posizioni . Al 31/12/2013 la quasi totalit degli affidamenti concessi a societ garantita da fidejussioni
personali.
La banca accetta naturalmente diversi strumenti a protezione del credito tra cui le garanzie reali e le
garanzia finanziarie:
Garanzie Reali: la Banca in questa fase di start-up non sta operando con operazioni a medio e lungo
termine (mutui) garantite da ipoteca su immobili
Garanzie Finanziarie: la Banca accetta atti di pegno su depositi in contanti, certificati di deposito,
titoli, polizze assicurative e similari.
Garanzie personali: la Banca accoglie le garanzie fideiussorie in ragione del 130% del fido concesso
ed estende laccertamento istruttorio sui garanti con riferimento alla possidenza immobiliare,
allesposizione verso il sistema bancario ed alla situazione complessiva eventualmente rilevabile dal
sistema informatico.
Fondo di Garanzia legge 662/96: la banca dal primo gennaio del corrente anno chiede lintervento del
Fondo di Garanzia per le pratiche ammissibili.
Il Consiglio di Amministrazione adotta di volta in volta provvedimenti utili per la mitigazione del
rischio di credito

2.4 Attivit finanziarie deteriorate.
La banca organizzata con strutture e procedure informatiche per la gestione, classificazione e
controllo dei crediti.
Coerentemente con quanto dettato dalla procedura IAS/IFRS,ad ogni data di bilancio viene verificata
la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento o gruppi di strumenti
finanziari.
Le posizioni che presentano un andamento anomalo sono classificate in differenti categorie di rischio:
- Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti di soggetti in stato di insolvenza o in
situazioni sostanzialmente equiparabili.
- Sono classificate in incaglio le posizioni che si trovano in una situazione di temporanea difficolt che si
prevede possa essere rimossa in breve tempo
- Sono considerate ristrutturate le posizioni per le quali la banca acconsente, a causa del deterioramento
delle condizioni economiche finanziarie del debitore, ad una modifica delle condizioni contrattuali
originarie.
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 128
- Sono considerate con andamento anomalo le posizioni scadute e/o sconfinate da oltre 90 giorni.
La responsabilit e la gestione complessiva dei crediti deteriorati , non classificati a sofferenza,
affidata alla Direzione Generale.
Detta attivit si estrinseca principalmente :
monitoraggio delle citate posizioni in supporto alla Rete a cui compete il controllo di 1 livello;
concordare con il Preposto Gestore della relazione gli interventi volti a ripristinare la regolarit
andamentale o il rientro delle esposizioni oppure definire piani di ristrutturazione;
determinare le previsioni di perdite sulle posizioni;
determinare il passaggio a sofferenza di quelle posizioni che, causa di sopraggiunte difficolt,
non lasciano prevedere alcuna possibilit di normalizzazione.

Le attivit di recupero e di gestione del Contenzioso sono affidate al Direttore Generale.
Informazioni di natura quantitativa
A. Qualit del credito
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica,
distribuzione economica e territoriale
A.1.1 Distribuzione delle attivit finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualit creditizia (valori
di bilancio)
Portafogli/qualit Sofferenze Incagli
Esposizioni
ristrutturate
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute
non
deteriorate
Altre
attivit
Totale
1. Attivit finanziarie detenute per la
negoziazione



2. Attivit finanziarie disponibili per la
vendita


7.093 7.093
3. Attivit finanziarie detenute sino alla
scadenza



4. Crediti verso banche

6.672 6.672
5. Crediti verso clientela 1.091 4.020 56 2.363

2.720
9.390 19.640
6. Attivit finanziarie valutate al fair
value



7. Attivit finanziarie in corso di
dismissione



8. Derivati di copertura


Totale 31/12/13 1.091 4.020 56 2.363

2.720
23.155 33.405
Totale 31/12/12 1.227 4.322 1.893

30.435 37.877


Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 129
A.1.2 Distribuzione delle attivit finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualit creditizia
(valori lordi e netti)

Portafogli/qualit
Attivit deteriorate In bonis
Totale
(esposizione
netta)
Esposizione lorda
Rettifiche
specifiche

Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Rettifiche
di
portafoglio
Esposizione
netta

1. Attivit
finanziarie detenute
per la negoziazione
2. Attivit
finanziarie
disponibili per la
vendita 7.093 7.093 7.093
3. Attivit
finanziarie detenute
sino alla scadenza
4. Crediti verso
banche 6.672 6.672 6.672
5. Crediti verso
clientela 13.098 5.568 7.530 12.350 240 12.110 19.640
6. Attivit
finanziarie valutate
al fair value
7. Attivit
finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di
copertura
Totale 31/12/2013 13.098 5.568 7.530 26.115 240 25.875 33.405
Totale 31/12/2012 9.520 2.077 7.443 30.525 90 30.435 37.878


Cos come previsto dalla lettera di Banca dItalia del 17 febbraio 2011 e dallIFRS 7 par. 37,
lettera a) si specifica che la Banca, relativamente ai crediti in bonis non ha alcuna esposizione
oggetto di rinegoziazione nellambito di accordi collettivi (es. accordo quadro ABI-MEF).
Relativamente allinformativa dettagliata dei crediti in bonis scaduti si significa che essi sono
cos suddivisi:

Informativa a
corredo tabella
A.1.2
Non scaduto Scaduto da 3 Mesi Scaduto da 3 Mesi
Scaduti da 6 mesi ad un
anno
Scaduto oltre un
anno
Esp.lorda Rett. Esp.lorda Rett. Esp. lorda Rett. Esp. lorda Rett. Esp.lorda Rett.
6.672
9.573 183 2.424 51 326 6 27
Totali 16.245 183 2.424 51 326 6 27





Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 130


A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti



Tipologie esposizioni/valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attivit 8.670 8.670
TOTALE A 8.670 8.670
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre 56 56
TOTALE B 56 56
TOTALE A+B 8.726 8.726




A.1.6 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti



Tipologie esposizioni/valori
Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
specifiche
Rettifiche di
valore di
portafoglio
Esposizione
netta
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze 4.517 3.426 1.091
b) Incagli 6.074 2.054 4.020
c) Esposizioni ristrutturate 62 6 56
d) Esposizioni scadute 2.445 83 2.363
e) Altre attivit 17.445 240 17.205
TOTALE A 30.543 5.569 240 24.735
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre 1.122 1.122
TOTALE B 1.122 1.122





Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 131
A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate e soggette al "rischio
paese" lorde
Causali/categorie Sofferenze Incagli
Esposizioni
Ristrutturate
Esposizioni
Scadute
A. ESPOSIZIONE LORDA INIZIALE 2.558 4.996 1.966
B. VARIAZIONI IN AUMENTO 2.075 4.340 62 2.403
B.1 Ingressi da esposizioni creditizie in
bonis 683 1.750 2.319
B.2 Trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate 1.310 1.414 74
B.3 Altre variazioni in aumento 82 1.176 62 10
C. VARIAZIONI IN DIMINUZIONE 116 3.261 1.925
C.1 Uscite verso espos. Creditizie in bonis 637 365
C.2 Cancellazioni 10 4
C.3 Incassi 116 1.146 20
C.4 Realizzi per cessioni
C.5 Trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate 1.384 1.414
C.6 Altre variazioni in diminuzione 84 122
D. ESPOSIZIONE LORDA FINALE 4.517 6.074 62 2.445

TOTALE 4.517 6.074 62 2.445

A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
Causali/categorie Sofferenze Incagli
Esposizioni
Ristrutturate
Esposizioni
Scadute
A. RETTIFICHE COMPLESSIVE
INIZIALI 1.331 674 73
B. VARIAZIONI IN AUMENTO 2.231 2.084 6 88
B.1 Rettifiche di valore 2.060 2.058 6 88
B.1 bis perdite da cessione
B.2 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate 171 26
B.3 altre variazioni in aumento
C. VARIAZIONI IN DIMINUZIONE 137 703 78
C.1 Riprese di valore da valutazione 133 428 52
C.2 Riprese di valore da incasso 4 76
C.2 bis Utili da cessione
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate 171 26
C.5 altre variazioni in diminuzioni 28
D. RETTIFICHE COMPLESSIVE
FINALI 3.426 2.054 6 83

TOTALE 3.426 2.054 6 83
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 132

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni



A.2.1 Distribuzione delle esposizioni per cassa e fuori bilancio per classi di rating esterni


Esposizioni
Classi di rating esterni
Senza
rating
Totale
Classe 1
(AAA/AA-)
Classe 2
(A+/A-)
Classe 3
(BBB+/BBB-)
Classe 4
(BB+/BB-)
Classe 5
(B+/B-)
Classe 6
(INF. B-)
A. Esposizioni per cassa 5.095 1.998 26.312 33.405
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate 1.166 1.166
D. Impegni a erogare
fondi
E. Altre
11

11

Totale 5.095 1.998 27.489 34.582



A.2.2 Distribuzione delle esposizioni per cassa e fuori bilancio per classi di rating interni


Esposizioni
Classi di rating interni
Totale

A. Esposizioni per cassa 10 10
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare
fondi
E. Altre




Totale 10 10







Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 133
A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite


V
a
l
o
r
e

e
s
p
o
s
i
z
i
o
n
e


Garanzie reali (1)
Garanzie personali (2)
Totale
(1)+(2)
Derivati su crediti Crediti di firma

I
m
m
o
b
i
l
i



T
i
t
o
l
i



A
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Altri
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A
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b
b
l
i
c
i



B
a
n
c
h
e



A
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t
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i

s
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g
g
e
t
t
i


G
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v
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b
a
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c
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c
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l
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b
b
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c
i

B
a
n
c
h
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A
l
t
r
i

s
o
g
g
e
t
t
i

1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:

1.1 totalmente garantite
13.689 1.470 973 859 14.574 17.876
- di cui deteriorate
5.068 779 120 226 7.982 9.107
1.2 parzialmente
garantite
1.742 487 929 855 2.271
- di cui deteriorate
924 242 510 757 1.509
2. Esposizioni creditizie
fuori bilancio garantite:

2.1 totalmente garantite
1.102 654 447 1.101
- di cui deteriorate

2.2 parzialmente
garantite
20 15 15

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni per cassa e fuori bilancio verso clientela (valore di
bilancio)
Esposizioni/Controparti
Governi Altri Enti pubblici
Espos.
netta
Rett.val.
Spec.
Rett. val.
Portafoglio
Espos.
netta
Rett.val.
Spec.
Rett. val.
Portafoglio
A. Esposizioni per cassa



A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate

A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 5.095
Totale A 5.095
B. Esposizioni "fuori bilancio"



B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attivit deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale A+B (31/12/13) 5.095
Totale A+B (31/12/12) 3.089
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 134

Esposizioni/Controparti
Societ Finanziarie Imprese di assicurazione
Espos.
netta
Rett.val.
Spec.

Rett.val.
Portafoglio
Espos.
netta
Rett.val.
Spec.
Rett. val.
Portafoglio
A. Esposizioni per
cassa



A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
Totale A
B. Esposizioni "fuori
bilancio"



B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attivit
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
Totale B
Totale A+B (31/12/13)
Totale A+B (31/12/12)


Esposizioni/Controparti
Imprese non finanziarie Altri soggetti
Espos.
netta
Rett.val.
Spec.

Rett.val.
Portafoglio
Espos.
netta
Rett.val.
Spec.
Rett. val.
Portafoglio
A. Esposizioni per
cassa








219









21
A.1 Sofferenze 934 3.376 158 50
A.2 Incagli 3.530 1.848 490 206
A.3 Esposizioni
ristrutturate 56 6
A.4 Esposizioni scadute 2.238 79 125 4
A.5 Altre esposizioni 10.452 1.658
Totale A 17.210 5.309 219 2.431 260 21
B. Esposizioni "fuori
bilancio"



B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attivit
deteriorate
B.4 Altre esposizioni 1.122
Totale B 1.122
Totale A+B (31/12/13) 18.332 5.309 219 2.431 260 21
Totale A+B (31/12/12) 22.057 1.972 70 2.771 105 20
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 135
B.2. Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela
(valore di bilancio)
Esposizioni/Aree
geografiche
Italia Nord
Ovest
Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Espos.
netta
Rett.val
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze 2 50 1.089 3.376
A.2 Incagli 68 9 56 8 128 60 3.768 1.977
A.3 Esposizioni
ristrutturate 56 6
A.4 Esposizioni scadute 90 3 2.273 79
A.5 Altre esposizioni 302 2 5.103 11.800 238
Totale A 460 14 56 8 5.233 110 18.986 5.677
B. Esposizioni "fuori
bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attivit
deteriorate
B.4 Altre esposizioni 3 516 602
Totale B 3 516 602
Totale (A+B) 31/12/13 463 14 56 8 5.749 110 19.588 5.677
Totale (A+B) 31/12/12 383 11 59 7 3.789 72 23.688 2.078

Esposizioni/Aree
geografiche
Italia
Altri Paesi
europei
America Asia Resto del mondo
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
1.091
3.426
A.2 Incagli
4.020
2.054
A.3 Esposizioni
ristrutturate
56
6
A.4 Esposizioni
scadute
2.362
83
A.5 Altre esposizioni
12.100
240
Totale A 19.629
5.809
B. Esposizioni "fuori bilancio"

B.1 Sofferenze


B.2 Incagli


B.3 Altre attivit
deteriorate


B.4 Altre esposizioni
1.122

Totale B 1.122

Totale (A+B) al 31/12/13 20.751
5.809
Totale (A+B) al 31/12/12 27.918
2.168
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 136
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche(valore
di bilancio)
Esposizioni/Aree
geografiche
Italia Nord
Ovest
Italia Nord Est Italia Centro Italia Sud e Isole
Espo
s.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni 3.678 3.070 1.922
Totale A 2.687 3.070 1.922
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attivit
deteriorate
B.4 Altre esposizioni 56
Totale B 56
Totale (A+B) 31/12/13 3.678 3.070 1.978
Totale (A+B) 31/12/12 2.687 8.870


Esposizioni/Aree
geografiche
Italia
Altri Paesi
europei
America Asia Resto del mondo
Espos.
netta
Rett.val
compl.
Espos
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
Espos.
netta
Rett.val.
compl.
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze


A.2 Incagli


A.3 Esposizioni
ristrutturate


A.4 Esposizioni
scadute


A.5 Altre esposizioni
8.670

Totale A 8.670

B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze


B.2 Incagli


B.3 Altre attivit
deteriorate


B.4 Altre esposizioni
56

Totale B 56

Totale (A+B) al 31/12/13 8.726

Totale (A+B) al 31/12/12 11.557

Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 137
B.4 Grandi rischi

A) Lammontare delle posizioni grandi rischi pari ad 13,4 mln;
B) Il numero delle posizioni di 4 controparti specificatamente individuate come segue:

- Repubblica Italiana per 5,1 mln;
- Istituto Centrale delle Banche Popolari per 3,7 mln;
- Banca Nuova Spa per 1,7 mln;
- Banca Monte dei Paschi Spa per 3 mln

Relativamente alla Repubblica Italiana trattasi dei titoli di stato dalla Banca detenuti nel portafoglio
attivit finanziarie disponibili per la vendita; i rapporti con ICBPI ed Banca Nuova Spa riguardano
rispettivamente il conto corrente reciproco e la ROB tenuti presso il primo ed il conto corrente
corrispondenza tenuto presso il secondo; il rapporto con Banca Monte dei Paschi Spa riguarda i titoli
obbligazionari dellistituto dalla Banca detenuti nel portafoglio attivit finanziarie disponibili per la
vendita.
Cos come previsto dalla lettera di Banca dItalia del 3 marzo 2011 si specifica che i valori espressi
precedentemente risultano essere (in ottemperanza al 6 aggiornamento della circolare 263 ed alla direttiva
2009/111/CE) quelli nominali e dunque di esposizione in bilancio.
I valori ponderati dei tre rapporti oggetto della rilevazione grandi rischi sono i seguenti:
- Repubblica Italiana per 0;
- Istituto Centrale delle Banche Popolari per 3,7 mln;
- Banca Nuova Spa per 1,7 mln;
- Banca Monte dei Paschi Spa per 3 mln


C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attivit

Alla data di chiusura del bilancio la Banca non ha in essere operazioni di cartolarizzazione o di
cessione di attivit non cancellate pertanto la presente sezione non viene compilata

D. MODELLI PER LA MISURAZIONE DEL RISCHIO DI CREDITO

La banca non dispone attualmente di modelli interni per la misurazione dellesposizione al rischio di
credito.

Sezione 2 Rischi di mercato

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo portafoglio di negoziazione di vigilanza

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali

La banca, al 31/12/12, presenta fra le proprie attivit posizioni in titoli costituite esclusivamente da
Titoli dello Stato italiano e legate alla gestione della tesoreria.
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 138
Lesposizione al rischio di tasso di interesse risulta limitata in quanto la Banca privilegia
linvestimento in BTP.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse

Nellesercizio 2012 la Banca ha operato esclusivamente con titoli di Stato (BTP) e non ha quindi
ancora avviato specifici processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse legato
al portafoglio di negoziazione di vigilanza (VaR, ALM, etc.), che formeranno eventualmente oggetto di
successive implementazioni. I metodi di misurazione del rischio in questione sono quelli espressamente
indicati dalla normativa sulla nuova vigilanza prudenziale (cfr Circolare B.I. n. 263 del 27 dicembre 2006,
Titolo II, Capitolo 4).

2.2 Rischio di tasso di interesse e di prezzo portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse del
rischio di prezzo

La Banca segue con particolare attenzione le politiche di contenimento e di misurazione del rischio di
tasso, seguendo le normative interne predisposte con il Piano dimpresa presentato in uno alla richiesta
dellautorizzazione allesercizio dellattivit bancaria. Il Consiglio di Amministrazione, superata la prima
fase di start-up, andr ad implementare le ulteriori procedure e metodologie previste dalla circolare 263/06
della Banca dItalia Titolo III, Capitolo I, Allegato C e successivi aggiornamenti.

B. Attivit di copertura del fair value

La banca non ha effettuato operazioni di copertura n generiche n specifiche.

C. Attivit di copertura dei flussi finanziari

La banca non ha effettuato operazioni di copertura dei flussi finanziari.


Informazioni di natura quantitativa

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attivit e delle
passivit finanziarie
Valuta di denominazione: Euro







Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 139
Tipologia/Durata residua a vista
fino a 3
mesi
da oltre
3 mesi
fino a
6 mesi
da oltre 6
mesi fino a
1 anno
da oltre
1 anno fino a
5 anni
da oltre
5 anni
fino a
10 anni
oltre
10 anni
Durata
indeter
minata
1. Attivit per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 2.983 3.028 1.081
1.2 Finanziamenti a banche 6.672
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c 6.912 5 280 509 148
- altri finanziamenti 3.955 492 584 1.255 5.156 343
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2. Passivit per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c 12.068
- altri debiti 1.834 4.169 75 127 4.473
- con opzione di rimborso anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c 1.026
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso anticipato
- altri 177 557 585 1.671 2.543
2.4 Altre passivit
- con opzione di rimborso anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ posizioni lunghe 11
+ posizioni corte 11



Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 140

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

La Banca, al 31/12/12, non presenta poste in valuta e, conseguentemente, non risulta esposta al rischio
di cambio.



Sezione 3 Rischio di liquidit


Informazioni di natura qualitativa


A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidit

Il rischio di liquidit rappresenta il rischio che la Banca non sia in grado di adempiere ai propri
impegni di pagamento o debba farvi fronte incorrendo in perdite economiche.
Pu essere scomposto in due categorie principali:

- funding liquidity risk, dato dallincapacit di reperire fondi sul mercato o di reperirli senza
sostenere un costo elevato;
- market liquidity risk, dato dallesistenza di limiti allo smobilizzo di attivit detenute in
portafoglio.

La gestione ed il governo del rischio di liquidit disciplinato dalla circolare Banca dItalia n. 263 del
27 dicembre 2006 e dal 4 aggiornamento del 13 dicembre 2010, disposizioni che esplicitano il ruolo degli
organi e delle funzioni aziendali con riferimento a questo rischio specifico.
Sono in corso di rivisitazione e definizione i regolamenti e le procedure atte a meglio identificare e
misurare il relativo rischio di liquidit, comprese le prove di stress.
Nel corso dellanno 2013 stato costantemente monitorato tale rischio collegato allattivit di raccolta
e di impieghi, mantenendo costantemente adeguate riserve liquide e titoli stanziabili.
Il fabbisogno di liquidit, anche con riferimento al conto destinato allassolvimento degli obblighi di
riserva obbligatoria intrattenuto presso ICBPI, viene costantemente monitorato.
Il Consiglio di Amministrazione determina:
la percentuale di liquidit da detenere in Interbancario;
la composizione del portafoglio titoli di propriet;

Il grado di copertura del fabbisogno di liquidit prospettico viene costantemente controllato e
monitorato dalla Direzione Generale.



Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 141
Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attivit e passivit finanziarie Valuta di
denominazione: Euro
Voci/Scaglioni
temporali
a
vista
da oltre 1
giorno a
7 giorni
da oltre
7 giorni
a
15 giorni
da oltre
15 giorni
a
1 mese
da oltre
1 mese
fino a
3 mesi
da oltre
3 mesi
fino a
6 mesi
da oltre
6 mesi
fino a
1 anno
da oltre
1 anno
fino a
5 anni
Oltre 5
anni
Indeter.
Attivit per cassa
A.1 Titoli di Stato 20 21 15 53 4.000 1.000
A.2 Altri titoli di
debito
13 14 27 2.000
A.3 Quote O.I.C.R.
A.4 Finanziamenti
- banche 6.672
- clientela 5.638 74 220 509 2.444 1.381 2.144 7.582 1.635
Passivit per cassa
B.1 Depositi e c/c
- banche 1.026
- clientela 13.908 60 51 4.321 76 130 4.507
B.2 Titoli di debito 173 100 26 433 591 1.709 2.543
B.3 Altre passivit
Operazioni
"fuori bilancio"

C.1 Derivati finanziari
con scambio di capitale

- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari
senza scambio di capitale

- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.3 Depositi e
finanziamenti da
ricevere

- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi

- posizioni lunghe 11
- posizioni corte 11
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate


2. Informativa sulle attivit impegnate iscritte in bilancio.
Forme tecniche Impegnate Non impegnate Totale
VB FV VB FV
1. Cassa e disponibilit liquide 398 398
2. Titoli di debito 7.093 7.093 14.186
3. Finanziamenti 10 26.302 26.312
4. Attivit non finanziare 2.258 2.258
Totale 10 36.051 7.093 43.154
Parte E Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
_____________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 142
Sezione 4 Rischio operativo


Informazioni di natura qualitativa


A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite derivanti dallinadeguatezza o dalla
disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, ovvero da eventi esogeni. La Banca consapevole
delle conseguenze del rischio in esame, ne sta tenendo conto nel completamento delle procedure
informatiche, organizzative e procedurali. Le principali fonti di manifestazione del rischio in esame, sono
riconducibili ad atti delittuosi provenienti dallesterno, come per esempio le rapine, la contraffazione di
assegni etc. Tali fenomeni trovano mitigazione dalla stipula di specifiche polizze assicurative e dai sistemi
di difesa dissuasivi realizzati.
I rischi di natura procedurale - informatico risultano essere ridotti visto che il servizio svolto da un
primario ed efficiente outsourcer.


Informazioni di natura quantitativa

Relativamente allanno 2013 si proceduto ancora, come specificatamente previsto dallorganismo di
vigilanza in sede di verifica, ad adeguare i requisiti patrimoniali specifici, per ci che concerne il rischio
operativo, al doppio rispetto a quello ordinario. Di conseguenza lo stesso risulta essere pari ad 722 mila.
Parte F Informazioni sul patrimonio
______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 143

Parte F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO


Sezione 1 Il patrimonio dellimpresa


A. Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio della banca proviene dalle sottoscrizioni effettuate dai soci in sede di costituzione e
dallaumento di capitale effettuato, ai sensi dellart. 6 dello statuto e dellart. 2524 c. 2 del Codice Civile,
dal Consiglio di Amministrazione, al netto delle perdite rilevate nei precedenti esercizi.
Il patrimonio dellimpresa, posto a base della gestione, quello che si ricava dalle specifiche
istruzioni di vigilanza emanate dalla Banca dItalia. Ne consegue che i requisiti patrimoniali minimi
utilizzati sono quelli fissati dallOrgano di Vigilanza (8% delle attivit di rischio ponderate nette). La
misura del patrimonio di vigilanza oggetto di informativa agli organi della banca.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/Valori Importo 31/12/13 Importo 31/12/12
1. Capitale 8.924 8.460
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve (1.040) (1.075)
- di utili 51 45
- altre (1.091) (1.119)
- altre (1)
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione 21 (16)
- Attivit finanziarie disponibili per la vendita 25 (16)
-Utili attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (4)
7. Utile (Perdita) d'esercizio (1.782) 35
Totale 6.123 7.404

B.2 Riserve da valutazione delle attivit finanziarie disponibili per la vendita: composizione

Attivit/Valori
Totale 31/12/13 Totale 31/12/12
Riserva
positiva
Riserva
negativa
Riserva
positiva
Riserva
negativa
1. Titoli di debito 57 32 21 18
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale 57 32 21 18

Parte F Informazioni sul patrimonio
______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 144

Sezione 2 Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base dei valori
patrimoniali e del risultato economico determinati con l'applicazione della normativa di bilancio prevista
dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo conto della disciplina della Banca d'Italia sul
patrimonio di vigilanza e sui coefficienti prudenziali.


2.1 Patrimonio di vigilanza

A. Informazioni di natura qualitativa

Il patrimonio di vigilanza differisce dal patrimonio netto contabile determinato in base
allapplicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, poich la normativa di vigilanza persegue
lobiettivo di salvaguardare la qualit del patrimonio e di ridurne la potenziale volatilit, indotta
dallapplicazione degli IAS/IFRS.
Il patrimonio di vigilanza viene calcolato come somma delle componenti positive e negative, in base
alla loro qualit patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilit della banca,
al fine di poterle utilizzare nel calcolo degli assorbimenti patrimoniali.
Il patrimonio di vigilanza, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza
prudenziale, costituito dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di alcune
deduzioni.
Sia il patrimonio di base (tier 1) che il patrimonio supplementare (tier 2) sono determinati sommando
algebricamente gli elementi positivi e gli elementi negativi che li compongono, previa considerazione dei
c.d. filtri prudenziali. Con tale espressione si intendono tutti quegli elementi rettificativi, positivi e
negativi, del patrimonio di vigilanza, introdotti dalle autorit di vigilanza con il fine esplicito di ridurre la
potenziale volatilit del patrimonio.
Sempre in tema di filtri prudenziali si segnala il provvedimento del 18 maggio 2010 della Banca
dItalia con cui viene modificato, ai fini del calcolo del patrimonio di vigilanza, il trattamento prudenziale
delle riserve da rivalutazione relative ai titoli di debito emessi dalle Amministrazioni centrali dei Paesi UE
inclusi nel portafoglio attivit finanziarie disponibili per la vendita AFS.
In particolare, stata riconosciuta la possibilit di neutralizzare completamente le plusvalenze e le
minusvalenze rilevate nelle citate riserve AFS. La banca si avvalsa della possibilit di esercitare detta
opzione.


Patrimonio di vigilanza

Il patrimonio di base risulta costituito, alla data del 31/12/13, dal capitale sociale e dalle riserve
(positive e negative) al netto delle perdite desercizio e delle immobilizzazioni immateriali.


2. Patrimonio supplementare

Non si rilevano, al 31/12/2013, componenti patrimoniali relativi allaggregato in questione.
Parte F Informazioni sul patrimonio
______________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 145

3. Patrimonio di terzo livello
Non si rilevano, al 31/12/2013, componenti patrimoniali relativi allaggregato in questione

B. Informazioni di natura quantitativa




Totale
31/12/13
Totale
31/12/12
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 6.016 7.332
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B) 6.016 7.332
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D) 6.016 7.332
F. Patrimonio supplementare prima dellapplicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M) 6.016 7.332
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O) 6.016 7.332



2.2 Adeguatezza patrimoniale


A. Informazioni di natura qualitativa


La Banca dItalia con lemanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (Nuove disposizioni
di vigilanza prudenziale per le banche) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la normativa
prudenziale delle banche e dei gruppi bancari recependo le direttive comunitarie in materia di adeguatezza
patrimoniale degli intermediari finanziari: Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale (cd.Basilea 2).
La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri:
- il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di
requisiti patrimoniali per fronteggiare alcune principali tipologie di rischi dellattivit bancaria e
finanziaria (di credito, di controparte, di mercato e operativi); a tal fine sono previste metodologie
alternative di calcolo dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessit nella
misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo;
- il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di un processo di
controllo delladeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica, evidenziando limportanza della
governance quale elemento di fondamentale significativit anche nellottica dellOrgano di
Parte F Informazioni sul patrimonio
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_____________________________________________________________________________________________

BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 146
Vigilanza, a cui rimessa la verifica dellattendibilit e della correttezza di questa valutazione
interna;
- il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti ladeguatezza
patrimoniale, lesposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di gestione e
controllo.


I coefficienti prudenziali alla data di chiusura del presente bilancio sono determinati secondo la
metodologia prevista dallAccordo sul Capitale Basilea 2, adottando il metodo Standardizzato per il
calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e controparte e quello Base per il calcolo
dei rischi operativi.

In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale requisito
patrimoniale in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori (rischio di credito), un
ammontare del patrimonio di Vigilanza pari ad almeno l8 per cento delle esposizioni ponderate per il
rischio (total capital ratio).

Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali per i rischi
generati dalla operativit sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le valute e le merci. Con
riferimento ai rischi di mercato calcolati sullintero portafoglio di negoziazione, la normativa identifica e
disciplina il trattamento dei diversi tipi di rischio: rischio di posizione su titoli di debito e di capitale,
rischio di regolamento e rischio di concentrazione. Con riferimento allintero bilancio occorre inoltre
determinare il rischio di cambio ed il rischio di posizione su merci.

Per la valutazione della solidit patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d. Tier 1 capital
ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e le complessive attivit di rischio ponderate.

Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio dei requisiti
prudenziali, la Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attivit di rischio ponderate (Tier 1
capital ratio) pari al 14% (14,14% al 31.12 dell'anno precedente ) ed un rapporto tra patrimonio di
vigilanza ed attivit di rischio ponderate (total capital ratio) pari al 14% (14,14% al 31.12 dell'anno
precedente ) superiore rispetto al requisito minimo dell8%.

Come gi avvenuto nellesercizio 2012, a seguito di specifica disposizione dellorganismo di
vigilanza, anche per il 2013 la Banca ha applicato dei requisiti patrimoniali specifici relativamente al
rischio di credito e operativo.









Parte F Informazioni sul patrimonio
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 147

B. Informazioni di natura quantitativa




Categorie/Valori
Importi
non
ponderati
Importi
non
ponderati
Importi
ponderati /
requisiti
Importi
ponderati /
requisiti
31/12/13 31/12/12 31/12/13 31/12/12
A. ATTIVITA' DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte 40.679 40.978
23.346 25.280
1.Metodologia standardizzata
40.679 40.978
23.346 25.280
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base


2.2 Avanzata
1.3 Banche
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 1.868 2.022
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standard
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo 361 558
1. Metodo base 361 558
2. Metodo standardizzato
3. Metodo avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi di calcolo 1.295 1.569
B.6 Totale requisiti prudenziali 3.525 4.149
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attivit di rischio ponderate 44.063 51.862
C.2 Patrimonio di base/Attivit di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 14,00% 14,14%
C.3 Patrimonio di vigilanza/Attivit di rischio ponderate (Total capital ratio) 14,00% 14,14%

Parte H Operazioni con parti correlate
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 148
Parte H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilit strategica

Voci Amministratori/Sindaci Dirigenti
Benefici a breve termine 200
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo termine
Indennit dovute per la cessazione del rapporto di lavoro
Pagamenti in azioni
Totale 200


2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Si provveduto alla individuazione delle parti correlate cos come definite dallo IAS n. 24. Secondo
tale principio sono parti correlate:
1. le societ controllate, controllanti oppure soggette a controllo congiunto;
2. le societ che possono esercitare una influenza notevole sulla societ che redige il bilancio;
3. le societ collegate;
4. le joint venture cui partecipi la societ che redige il bilancio;
5. i dirigenti con responsabilit strategiche della societ e della sua controllante;
6. gli stretti famigliari di uno dei soggetti di cui al punto 5;
7. societ controllate, controllate congiuntamente o soggette a influenza notevole da uno dei soggetti
di cui ai punti 5 e 6;
8. fondi pensionistici dei dipendenti o qualsiasi altra entit agli stessi correlata.


Sono considerati familiari stretti: il convivente e i figli del soggetto; i figli del convivente; le persone a
carico del soggetto o del convivente.

Tipologia
Raccolta
diretta/indiretta
Utilizzi
Proventi
ricevuti
Oneri
Garanzie
rilasciate
Amministratori e familiari 430 10
Sindaci e familiari 718 17
Direzione e familiari 142 2


La banca non ha partecipazioni. I rapporti con le altre parti correlate sono regolati a condizioni di
mercato previste per le singole operazioni o allineati alle condizioni previste per il personale dipendente.
Per i dirigenti non sono previsti compensi di incentivazione di profitti conseguiti, non sono previsti,
quando applicabili, piani pensionistici diversi da quelli di cui usufruisce il personale dipendente, n sono
previsti piani di incentivazione azionaria.

Reggio Calabria, 24 aprile 2014
Il Presidente del C.d.A.
F.to Dott. Sergio Giordano

Relazione della societ di revisione
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BILANCIO 2013 V ESERCIZIO 149

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Relazione della societ di revisione
ai sensi degli artt. 14 e 16 del D. Lgs. 27.1.2010, n.39


&i 'oci di
(anca )oolare delle )ro*ince +ala$re '%c%%&%


1% &$$ia"o ,*olto la re*i,ione conta$ile del $ilancio d-e,erci.io/ co,tit0ito dallo ,tato
atri"oniale/ dal conto econo"ico/ dal ro,etto della redditi*it1 co"le,,i*a/ dal
ro,etto delle *aria.ioni del atri"onio netto/ dal rendiconto 2inan.iario e dalle
relati*e note e,licati*e/ di (anca )oolare delle )ro*ince +ala$re '%c%%&% c3i0,o al
31 dice"$re 2013% 4a re,on,a$ilit1 della reda.ione del $ilancio in con2or"it1 a5li
International Financial 6eortin5 'tandard, adottati dall-7nione 80roea/ nonc39 ai
ro**edi"enti e"anati in att0a.ione dell-art% 9 del :%45,% n% 38/2005/ co"ete a5li
a""ini,tratori di (anca )oolare delle )ro*ince +ala$re '%c%%&% 8- no,tra la
re,on,a$ilit1 del 5i0di.io ro2e,,ionale e,re,,o ,0l $ilancio e $a,ato ,0lla re*i,ione
conta$ile%

2% Il no,tro e,a"e ; ,tato ,*olto ,econdo i rincii e i criteri er la re*i,ione conta$ile
racco"andati dalla +<N'<(% In con2or"it1 ai redetti rincii e criteri/ la re*i,ione
; ,tata iani2icata e ,*olta al 2ine di ac=0i,ire o5ni ele"ento nece,,ario er
accertare ,e il $ilancio d-e,erci.io ,ia *i.iato da errori ,i5ni2icati*i e ,e ri,0lti/ nel
,0o co"le,,o/ attendi$ile% Il rocedi"ento di re*i,ione co"rende l-e,a"e/ ,0lla
$a,e di *eri2ic3e a ca"ione/ de5li ele"enti ro$ati*i a ,0orto dei ,aldi e delle
in2or"a.ioni conten0ti nel $ilancio/ nonc39 la *al0ta.ione dell-ade50ate..a e della
corrette..a dei criteri conta$ili 0tili..ati e della ra5ione*ole..a delle ,ti"e
e22ett0ate da5li a""ini,tratori%

Il $ilancio di e,erci.io re,enta ai 2ini co"arati*i i dati dell-e,erci.io recedente%
+o"e ill0,trato nelle note e,licati*e/ 5li a""ini,tratori 3anno rideter"inato alc0ni
dati co"arati*i relati*i all-e,erci.io recedente/ ri,etto ai dati recedente"ente
re,entati e da noi a,,o55ettati a re*i,ione conta$ile/ e ,0i =0ali a*e*a"o e"e,,o la
no,tra rela.ione in data 10 arile 2013% 4e "odalit1 di rideter"ina.ione dei dati
co"arati*i e la relati*a in2or"ati*a re,entata nella nota inte5rati*a ,ono ,tate da
noi e,a"inate ai 2ini dell-e,re,,ione del 5i0di.io ,0l $ilancio di e,erci.io c3i0,o al 31
dice"$re 2013%

3% 4-e,erci.io c3i0,o al 31 dice"$re 2013 e*iden.ia 0na erdita d-e,erci.io di circa 80ro
1%782 "ila/ do*0ta rincial"ente alle ,i5ni2icati*e ,*al0ta.ioni ,0i crediti *er,o la
clientela/ ed 0n atri"onio netto ari a circa 80ro 6%123 "ila% Il atri"onio di
*i5ilan.a ri,0lta e,,ere di circa 80ro 6%016 "ila/ i"orto in2eriore all-a""ontare
"ini"o re*i,to dalla nor"ati*a di *i5ilan.a di (anca d-Italia% Nel cor,o del 2013 non
,i ; ra55i0nto il ra22or.a"ento atri"oniale re*i,to dal +on,i5lio di &""ini,tra.ione
oic39 ,i ; reali..ato ,olo in arte l-a0"ento di caitale ,ociale re*i,to
dall-&,,e"$lea 'traordinaria dei ,oci del 17 no*e"$re 2012% Nel "e,e di 5i05no 2013
Relazione della societ di revisione
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inoltre/ il +on,i5lio di &""ini,tra.ione della (anca 3a *arato 0n iano di
riallinea"ento del atri"onio di *i5ilan.a er ade50ar,i ai n0o*i li"iti nor"ati*i di
caitale di 80ro 10 "ilioni c3e la (anca de*e receire entro il "e,e di arile 2016%
4e dina"ic3e ne5ati*e a**en0te nell-anno/ caratteri..ate dalla ri,c3io,it1 crediti.ia/
dalla contra.ione della raccolta e dalla non ade50ate..a atri"oniale/ non 3anno
con,entito il ra55i0n5i"ento dei ri,0ltati re*i,ti da tale iano% )ertanto ; ,tata
con*ocata dal +on,i5lio di &""ini,tra.ione 0n-altra &,,e"$lea 'traordinaria dei 'oci
in data 23 "a55io 2014 er deli$erare/ tra l-altro/ ,0 0n n0o*o a0"ento di caitale
,ociale il c0i i"orto ed i relati*i ter"ini ,ono ancora da de2inire o la tra,2or"a.ione
in '%%&% nella ro,etti*a di o,,i$ili a55re5a.ioni con altre $anc3e o/ in alternati*a
alle iote,i ,ora indicate/ la li=0ida.ione *olontaria della (anca%

>0anto ,ora de,critto e*iden.ia c3e il re,0o,to della contin0it1 a.iendale ;
,o55etto a "oltelici ,i5ni2icati*e incerte..e con o,,i$ili e22etti c0"0lati*i rile*anti
,0l $ilancio ed anc3e di22icolt1 nella rec0era$ilit1 delle i"o,te anticiate i,critte
er circa 80ro 1%477 "ila%

4% & ca0,a de5li e22etti conne,,i alle incerte..e de,critte nel ara5ra2o 3/ non ,ia"o in
5rado di e,ri"ere 0n 5i0di.io ,0l $ilancio d-e,erci.io della (anca )oolare delle
)ro*ince +ala$re '%c%%&% al 31 dice"$re 2013%

5% 4a re,on,a$ilit1 della reda.ione della rela.ione ,0lla 5e,tione/ in con2or"it1 a
=0anto re*i,to dalle nor"e di le55e e dai re5ola"enti/ co"ete a5li a""ini,tratori
della (anca )oolare delle )ro*ince +ala$re '%c%%&%% 8- di no,tra co"eten.a
l-e,re,,ione del 5i0di.io ,0lla coeren.a della rela.ione ,0lla 5e,tione con il $ilancio/
co"e ric3ie,to dalla le55e% & ca0,a de5li e22etti conne,,i alle incerte..e de,critte
nel ara5ra2o 3/ non ,ia"o in 5rado di e,ri"ere 0n 5i0di.io di coeren.a della
rela.ione ,0lla 5e,tione con il $ilancio d-e,erci.io di (anca )oolare delle )ro*ince
+ala$re '%c%%&% al 31 dice"$re 2013%

Naoli/ 30 arile 2014


(:< '%%&%


2%to Filio ?enna
'ocio

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