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www.museke.org
La nostra storia
L’ Associazione Gruppo Operazione Museke, di
ispirazione cristiana, è nata nel ’68 dall’iniziati-
va dell’imprenditrice di Castenedolo (BS) Enri-
ca Lombardi, che, riunendo intorno a sé risorse umane
ed economiche ha iniziato un progetto di promozione
Anno 1985 RWANDA
Con i drammatici eventi della guerra civile, l’associazio-
ne venne espulsa dal Burundi e da qui ci fu lo sposta-
mento dell’attività in Rwanda dove fu eretto il Monaste-
ro di Santa Chiara a Kamonyi per la vita contemplativa,
umana in Burundi, con particolare attenzione alle pro- in cui vivono e pregano più di 30 Clarisse rwandesi. Gra-
blematiche delle donne. Da sempre l’associazione ha in- zie poi alla preziosa collaborazione con Medicus Mundi
fatti tra le sue finalità proprio quelle della valorizzazione e la Fondazione Tovini, si è provveduto alla realizzazione
e formazione delle risorse umane locali. L’opera muraria a Rilima di un orfanotrofio per bambini da 0 a 3 anni che
a servizio delle persone, non la cattedrale nel deserto. prevedeva l’adozione ed il reinserimento in famiglie lo-
cali. Si è poi realizzato un centro operatorio riabilitativo
provvedendo anche in questo caso alla formazione di
Anno 1968 BURUNDI personale locale. Nel settembre del ‘94 doveva partire
Nel corso dell’esperienza in Burundi in particolare a il corso di fisioterapia in una struttura scolare nuova e
Gitega sono state realizzate una casa di accoglienza, un pronta. Ma nell’aprile precedente scoppiò la guerra civi-
laboratorio di cucito, con la costituzione di una coope- le che in pochi mesi ha fatto un milione di vittime.
rativa di lavoro, un dispensario, un centro nutrizionale
dove insegnare una equilibrata e corretta alimentazione
compatibilmente con le risorse alimentari tipiche della
zona, ed una scuola superiore.
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Anno 1994 Castenedolo to profonde ferite ed un’ancor viva instabilità politica,
Anche qui, per forza maggiore, l’associazione ha dovuto sociale ed economica a questo si aggiungono periodica-
interrompere la sua opera con l’insorgere del conflitto mente disastrose catastrofi climatiche.
e delle stragi. Consolazione è che, grazie all’imposta- Da qui l’impegno dell’associazione che ha individuato
zione dell’as- nell’assistenza sanitaria
sociazione, uno dei principali biso-
volta anche gni della parte povera
alla crescita della popolazione, che
professionale non può accedere alla
delle popo- sanità privata, l’unica
lazioni locali, funzionante. E’ stata per-
qualcosa si tanto avviata un’opera
è salvato e di consolidamento ed
le strutture ampliamento di una
realizzate clinica parrocchiale
ancora oggi già esistente con opere
for niscono murarie, fornita di attrez-
servizi alla zature mediche e, parte
popolazione forse più importante e
locale. delicata, lo stanziamento
Proprio dal- di borse di studio per in-
l’esperienza in Rwanda e dagli infausti eventi del ‘94 fermieri locali. Anche in questo caso la preoccupazione
è nata una straordinaria esperienza dell’associazione dell’associazione è quella di creare quanto prima una
anche in Italia. 41 bambini ruandesi orfani e 5 assistenti, realtà autonoma ed indipendente.A questa realizzazione
ospiti dei centro di Rilima si sono ritrovati profughi a si aggiungono poi l’ampliamento di una scuola preesi-
Castenedolo. stente e l’assistenza a neocostituite cooperative per la
Per due anni più di 200 volontari si sono alternati nel- produzione di marmellate, di limoni e di shampoo, anche
l’assistere questi bimbi dando vita ad una catena di soli- queste iniziative locali volte a creare lavoro e professio-
darietà che ha mosso l’intera comunità di Castenedolo nalità.
e l’amministrazione comunale, andando poi ben oltre
trovando rispondenza in tutta l’Italia.
Dal dicembre 1996 i bambini sono stati affidati a fami-
glie bresciane ed ora grazie all’intervento del Tribunale
dei Minorenni di Brescia, sono tutti adottati.
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la “casa di Museke” e realizzato, nei pressi del
dispensario, una sala maternità con possibilità di
degenza.
Progetti in corso
Progetto Nderanseke (Burundi)
Dal Natale del 2000 parte il progetto Nderanseke
(Educami e sarò felice). Sono ad oggi più di 200 le
famiglie italiane che hanno aderito all’operazione funzionale questo servizio. Si è anche provveduto a
“adotta una famiglia che adotta”. In questo consiste il garantire la presenza di una ginecologa che dalla Ca-
progetto Nderanseke; dare sostegno a famiglie locali pitale si trasferisce in giorni prefissati presso il centro
che adottano un orfano. Siamo convinti che la scelta di Mataquescuintla. Si è inoltre provveduto a contri-
aiutare un’intera famiglia perché si prenda cura di buire alla costruzione di una scuola per adolescenti e
orfani, unitamente a costanti controlli sui progressi allo stanziamento di borse di studio.
e sullo stato di salute dei bambini affidati, siano un
percorso efficace di reinserimento nella società locale Casa di accoglienza per orfani (Burundi)
di questi piccoli indifesi. L’emergenza bambini ci ha spinti, dal 2001, a contri-
buire al consolidamento dell’orfanotrofio già esistente
Consultorio Sanitario (Guatemala) gestito da alcune suore fondate da Padre Michel Kayo-
Richiamati dall’amico padre Gabriel l’associazione ya, prete di Gitega barbaramente trucidato durante
ha deciso di aderire alla richiesta di costruzione di gli avvenimenti di trent’anni fa.
un consultorio sanitario ginecologico presso la città E’ ora in fase di progettazione la costruzione, nei
di Mataquescuintla che consenta una tutela anche a pressi dell’orfanotrofio, di un centro di accoglienza
chi non può accedere alla costosa sanità privata. per la scolarizzazione materna di bambini orfani. Si
Si sono quindi realizzate opere di ampliamento e prevede la realizzazione di un’area dormitorio, una
consolidamento delle strutture esistenti e si sono for- zona cucine e refettorio, aule scolastiche e ricreative,
niti arredamenti e attrezzature in modo da rendere per una cinquantina di bambini di strada.
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Un affettuoso legame a distanza
S i era avviato il pro-
getto NDERANSEKE
un po’ in sordina , ma
con la certezza che il soste-
gno non sarebbe mancato,
perché grande è la consa-
pevolezza che dobbiamo
contribuire a riequilibrare
le differenze di situazioni
tra noi e i nostri fratelli e
questo ci sprona ad aprire
il nostro cuore e a donare
con generosità.
Con soddisfazione, l’elenco
delle famiglie adottanti si è
allungato sempre più: chi
ha dato l’adesione nel 2001,
quest’anno l’ha rinnovata e
tante altre persone si sono
aggiunte.
sto contatto, di questa scintilla che anche altri membri della famiglia, ci
Noi ci rendiamo conto che dietro s’accende soprattutto nelle fami- scrivono esprimendo la loro soddi-
quegli elenchi, da una parte dei glie. All’inizio è semplicemente un sfazione di poter contribuire a tam-
bambini burundesi dal nome spesso arido elenco: Eric affidato a…Maria, ponare le difficoltà di questi bambini
lungo e incomprensibile che ha qua- Francine a … Giuseppe, poi nasce bisognosi. A volte sono dei ragazzi
si del magico (vedi Biragambaraye) e un affettuoso legame a distanza che che “adottano” un loro coetaneo
delle famiglie dall’altra, c’è un intrec- rende il rapporto molto più vivo, più lontano e allora il gesto è ancora più
cio, uno scambio di parole e gesti af- sentito . significativo.
fettuosi, di condivisione di sentimen- Quante volte le famiglie adottanti, Spesso anche i bambini burundesi
ti, quasi un incrocio di destini. dopo aver ricevuto alcune scarne mandano a noi parole di ringrazia-
Io, che ho il compito di “abbinare” notizie e la fotografia, chiedono mento o qualche notizia sul loro po-
il nome del bambino alla famiglia informazioni, vorrebbero sapere di sitivo esito scolastico, ma è attraverso
adottante, mi rendo conto di que- più, vorrebbero sostenere e aiutare il racconto della nostra Cesarina
di ritorno dal Burundi, che noi
possiamo conoscere la loro storia,
sì, di miseria e di fame, ma anche
la nuova situazione di guarigione,
di miglioramento della salute, di
superamento dei bisogni primari.
Questa mano tesa dall’Italia al
Burundi fa sì che il loro tenore di
vita sia un tantino pìù decoroso,
e, in molti casi, sia possibile la
ripresa della scuola.
I bimbi sono felici, ringraziano
e attraverso le loro fotogra-
fie sorridono e abbracciano
simbolicamente i loro amici
lontani.
bu ru nd ese , tra m ite Cesarina, alla
da una bimba Ci auguriamo che chi ha
È la letterina inviata sta nz a. adottato sia sempre costante
at a a di
persona che l’ha adott ba ttu te: “Se io av ess i delle ali come un uc- nell’impegno assunto e altri si
ultim e
Molto commuoventi le ta re. ”
.. . aggiungano in questa gara di
rti a salu
cellino, volerei per veni generosità.
Amalia
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Rwanda: verso la riconciliazione
A metà giugno del 2002 il vescovi verità, nient’altro che la verità, al ruandesi perché promuovano una
del Ruanda hanno pubblicato un fine di risolvere anche il problema giustizia equa, volta a punire i colpe-
messaggio per il periodo delle cosid- di alcune centinaia di migliaia di voli e a liberare l’innocente, operan-
dette “giurisdizioni gacaca”, sorte di detenuti che vivono al di sotto del do per una giustizia che riconcilia.
tribunali popolari che si propongono minimo rispetto della loro dignità La riconciliazione è anche il conte-
di cercare una soluzione ai problemi umana e senza avere la possibilità nuto primo della missione. Infatti,
spinosi provocati dal genocidio e dai di un processo. Raccomandazioni la “missione della Chiesa è essen-
massacri, avvenuti otto anni fa. ed esortazioni sono rivolte a quanti zialmente l’annuncio dell’Amore,
I presuli esprimono speranze ma an- hanno perso i loro cari, agli accusati, della Misericordia e del Perdono di
che preoccupazioni su queste giuri- ai giudici delle “giurisdizioni gacaca”, Dio”: questo in sintesi il messaggio
sdizioni e invitano ogni componente alle autorità dello Stato, ai sacerdoti del Papa per la Giornata Missionaria
del popolo ruandese a dire tutta la e alle persone consacrate, a tutti i Mondiale 2002 (cfr pagina 2).
GRUPPO OPERAZIONE MUSEKE O.N.L.U.S. - Via Brescia, 10 - 25014 CASTENEDOLO (BS) - ITALY
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