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Gli ultimi sei mesi: l’attività a Gitega
useke da più di trent’an- colissimi,che vivono in una grande
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Volontari costruttori, grazie
I
l 5 febbraio siamo partiti da Ca-
stenedolo per tornare,circa un
mese, a Museke.
Il gruppo era composto da: Gino
Bosio (Roncadelle), Giuseppe Ca-
prioli (Castenedolo), Enrico Ca-
sella (Castenedolo),Alfredo Gritti
(Bergamo),i coniugi Andrea e Elsa
Loda (Castenedolo), Giuseppe
Moggia (Roncadelle), Emilio Vi-
smara (Bergamo).Tutti noi aveva-
mo già avuto esperienze di lavoro
in Africa, quindi, conoscendo di-
scretamente bene la mentalità e le
condizioni di vita del posto, non
abbiamo avuto problemi di am-
bientazione e di affiatamento.
Lo scopo del nostro viaggio è sta-
to il completamento della casa Alcuni bambini orfani accolti in una famiglia, a Muynga
dell Suore “Bene Maria” e dell’an-
nesso asilo.
Questo progetto è frutto della sen-
sibilità e degli sforzi diella signora Burundi: Appello del consiglio di sicurezza
Cesarina Alghisi di Concesio, che Un pesante appello è stato rivolto dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu
ne è anche promotrice e respon- ai gruppi ribelli del Burundi, invitandoli a riprendere la discussione per
sabile. Conosceva la congregazio- raggiungere un accordo con le altre forze militari e civili del paese.Due
ne delle Suore “Bene Maria” e le tra i maggiori gruppi Hutu opposti al governo del maggiore Buyoya, in-
esigenze del Burundi,in quanto ha fatti, non hanno nemmeno preso parte alle discussioni di Arusha, dura-
avuto anche altre esperienze nel te due anni. Sotto la guida di Nyerere e, dopo la morte di costui, sotto
Continente Africano. l’impulso di Nelson Mandela,il governo,il parlamento e diciassette par-
Le necessità più impellenti sono titi di matrice Hutu e Tutsi hanno raggiunto un accordo il 28 agosto
legate alla casa delle Suore:queste, 2000. Il Consiglio di Sicurezza ha biasimato e condannato tutti i grup-
infatti, vivono in una struttura del- pi del Burundi perché continuano a far uso delle armi e della violenza
la Diocesi. Nella nuova casa an- per raggiungere i loro obiettivi.
dranno ad abitare, mentre nell’at- Intanto il maggiore Buyoya ha incontrato, privatamente e quasi di sor-
tuale continueranno a svolgere le presa,il 9 gennaio a Libreville (Gabon) il capo del principale movimento
loro attività.Hanno un’atelier di ri- di ribellione Hutu “Forze di difesa della democrazia” (Fdd), Jean-Bosco
camo e cucito e una scuola di pit- Ndayikengurukiye, in presenza dei Presidenti del Congo e del Gabon,
tura, entrambe aperte alle ragazze come il 24 dicembre precedente aveva incontrato, sempre privata-
del luogo. mente,il presidente Kabila a Lagos (Nigeria).Buyoya ha espresso la spe-
L’altra tragica realtà alla quale la si- ranza che i due incontri possano incidere positivamente sulla soluzio-
gnorina Alghisi ha voluto dare una ne del difficile problema della pace in Burundi. Il leader del Fdd avreb-
soluzione, è la presenza di innu- be accettato di intavolare discussioni separate con il governo.
merevoli bambini provenienti dal-
le famiglie più che povere della zo-
na. Per questo, annesso alla nuova della struttura dirigendo i lavori di si sta già pensando a realizzare la
casa, abbiamo completato l’asilo, una squadra formata da Barundi. Chiesa e altre strutture.
che darà l’assistenza diurna a cir- Nel mese di lavoro, abbiamo svol- Siamo contenti che insieme al no-
ca cento bambini. to serenamente e in armonia con stro contributo, abbiamo portato
Il progetto è stato iniziato a set- la gente del posto il nostro com- alla gente povera di Gitega (Burun-
tembre, quando sono arrivati a pito. In particolare abbiamo in- di) un po’di speranza e di coraggio
Museke la signorina Cesarina e la stallato l’impianto idraulico, quel- e che la nostra presenza tra loro sia
coppia Carlo e Maria Colombo. lo elettrico e le piastrelle, sia della stata di appoggio e sostegno,anche
Il signor Carlo ha provveduto alla casa che dell’asilo. se non per nostro merito.
costruzione della parte in muratura Il progetto non finisce qui,perché Gino Bosio
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Nderanseke: dal Burundi ci scrivono....
Gitega, 4 Aprile 2001 miglia è liberarli così della soli- con le famiglie adottive.
Carissimi amici di Museke, tudine e dell’educazione in mas- Lavoriamo insieme nel dialogo
sono contentissima di scrivervi sa, è un appello importante e si- reciproco, anche loro si muovo-
prima di tutto augurarvi già le gnificativo. no.
feste pasquali. Con la vostra contribuzione, E quando c’è da fare con Bujum-
Vorrei ringraziarvi tanto per la ogni volta che riesco ad affidare bura, abbiamo una corrispon-
vostra sensibilità e solidarietà alla famiglia è una conquista, e dente tanto disponibile, che faci-
per i nostri bimbi che ci aiutate continuo ad assisterli ed appog- lita e orienta soprattutto chi de-
ad aiutare. giarli. Cerco i momenti impor- ve andar dal medico per appun-
Grazie di cuore. tanti per incontrare tutti i bam- tamenti ed esami.
Vorrei raccontarvi come stiamo bini e genitori adottivi regolar- Sarebbe impossibile sostenere la
vivendo collaborando con voi mente. spesa delle degenze. Lei mi acco-
nel Progetto “NDERANSEKE”. Ad esempio, a Pasqua, tutta la glie tutti i vari casi e li segue.
Come sapete, la visita che ha pro- mia comunità è invitata per l’oc- Tanti saluti e grazie da tutti voi.
vocato la nascita del progetto casione del battesimo di sei bam- Quanto si sta realizzando è me-
“NDERANSEKE” è quella della bini di Nazaretti. rito vostro, ancora grazie.
nostra carissima Enrica Lom- Il numero dei bambini orfani Buona Pasqua!
bardi, effettuata nel Dicembre che sono all’orfanotrofio è sem- Suor Cécile Miburo
1999 a Gitega - Museke. pre superiore a quelli affidati al-
Siamo andate insieme presso le famiglie, perché ci sono tanti
l’orfanotrofio delle Suore della casi, oltre alla crisi che persiste, Mutwenzi, 17 Marzo 2001
Famiglia di Nazareth a Mutwen- c’è la fame, malattie, ecc. Carissimi benefattori,
zi e questa visita provvidenziale In ogni caso, le famiglie che tutti carissimi fratelli,
ha mosso il suo cuore. Si è subito e due i genitori sono poche. Tan- Tanti saluti. Come state?
interrogata!!! te sono le vedove che si offrono E il viaggio come è andato?
Nel settembre 2000, una seconda per accogliere questi bambini in Volevamo augurarvi una buona
visita ancora più commovente è difficoltà. quaresima e buona festa di Pa-
stata quella di don Roberto Lom- Io sono in piena collaborazione squa. Vorremmo ringraziarvi tan-
bardi, Cesarina Alghisi e gli ami- con l’orfanotrofio di Nazaretti e tissimo per il bene che fate sem-
ci tecnici e volontari italia- pre per noi. Ci avete aiutato
ni. molto.
Queste visite, insieme ad al- In questo periodo, ho man-
tre frequenti di Cesarina Al- dato nelle famiglie una ven-
ghisi e amici hanno messo tina di bambini e grazie al
in un’incisiva evidenza le vostro contributo, ho potu-
miserie che esistono negli to consegnare al giorno
orfanotrofi. della partenza, coperte e
Tanti di questi sono nati per vestiti sufficienti.
rispondere alle urgenze Ultimamente, ho compera-
conseguenti alla guerra. to una tonnellata di fagioli
Le anime di buona volontà e una parte l’ho tenuta per
si sono lanciate a vivere il nostro orfanotrofio; l’al-
giorno per giorno con que- tra, l’ho mandata nelle det-
sti bimbi piccini accettando te famiglie adottive, (“per-
anche rischi perché senza ché c’è tanta fame”).
mezzi e condizioni per ga- Vi ringrazio moltissimo per
rantire il loro futuro. tutto questo.
Parlare dell’adozione di fa- Quello che chiedo al Si-
miglie adottive è un sollie- gnore è che alimenti in voi
vo per i bambini orfani e tante grazie e tanti beni, co-
abbandonati che potranno sì ottenete per voi e per gli
gioire dei diritti come altri altri.
bambini: calore famigliare, Grazie ancora!
condizioni sociali. Vostra sorella
Affidare i bambini alla fa- Orfani di Mutwenzi con le suore Cécile e Salomé Salomé Mbonimpa
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Riflessioni e progetti di Museke
l nostro anno giubilare si apre to le adozioni per gli adulti, in de- progetto di affido.La sig.ra Gianna
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Per ora, settanta adesioni
S
ul volto dei bimbi burundesi Le offerte del progetto intanto conti- derli felici! Per noi,abituati al superfluo
deve ritornare e rimanervi il nuano,per portare il sorriso a Prosper, che ci rende incontentabili e insoddi-
sorriso: questo il desiderio del Chantal, Innocent... sfatti, è faticoso calarsi nella loro realtà
Gruppo Museke che propone il Pro- Quanti nomi! Quanti volti! A ciascuna di miseria e avere la consapevolezza
getto Nderanseke di adozione di una delle famiglie adottanti verrà, nei limiti che il “poco”per noi è “tanto”per loro.
famiglia. del possibile,inviata una fotografia:i ra- Coraggio, dunque, proseguiamo in
Il progetto ora ha preso il via. Più di gazzi, per l’occasione, si sono “agghin- questa gara di generosità.
una settantina di adesioni giunte da dati”e messi in posa.Basta poco per ve- Amalia Gennari
vicino e da lontano hanno gettato un
ponte nel cuore dell’Africa per cono-
scere, sostenere e donare conforto.
Ognuna di queste famiglie italiane sarà
dunque di aiuto ad uno degli orfani,
degli abbandonati, dei disperati che
sono sempre in crescendo.
Certamente l’individuazione della fa-
miglia burundese disponibile all’acco-
glienza è difficile, perché la guerra ha
causato lo sfaldamento di tantissimi nu-
clei famigliari, ha provocato la perdita
di vite umane disseminando ovunque
vedove in condizioni precarie. Questo
compito è affidato a delle suore del luo-
go che conoscono la situazione e cer-
cando di alleviare sofferenze e soddi-
sfare le necessità più urgenti, cercano
con impegno,ma non senza problemi,
chi può essere in grado di prendersi ca- Sono bambini che, grazie alla vostra sensibilità,
rico di un nuovo bambino. sono stati adottati da alcune famiglie burundesi
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continua da pag. 1 gnata all’assurdo e alla disperazione, tidiano come l’unica cosa seria, di
ma è custodita nelle mani paterne di non fuggire dalla durezza della vita,
vicenda ciò che ormai è a tutti di- Dio. Il Risorto è dentro ogni vicenda perché lui è ormai il definitivamente
sponibile nella sua umanità risorta: personale e sociale per condurla al presente negli spazi opachi dell’esi-
un futuro definitivo di vita e di pace. suo compimento, alla propria “Risur- stenza per farli rifiorire grazie alla for-
La Pasqua, come fatto relazionale, di- rezione”. za del suo Spirito.
ce ormai che nella forma dell’uma- La risurrezione di Gesù è un invito Don Roberto
nità risorta di Gesù, Dio Padre è per forte a non eludere il nostro impegno
sempre e per tutti disponibile.Di con- di rendere la vita personale e sociale BUONA PASQUA
seguenza la vita umana non è conse- più umana,di affrontare il nostro quo- PASIKA NZIZA
B
Un incontro di pace u Una giornata
a Bukavu per ricordare
Alla fine del febbraio scorso si è tenuto a Bukavu il o
Simposio internazionale per la pace in Africa (in sigla
n i Missionari martiri
SIPA). Circa 300 gli italiani che vi hanno partecipato. Nel suo calendario la Chiesa cristiana ha fissato la
Ma è soprattuttto, la gente di Bukavu e di Butembo,
nonostante l’immane tragedia di due milioni di mor-
a data del 24 marzo come giornata di ricordo e ce-
ti nella guerra contro Mobutu e di 1.700.000 nella se- lebrazione dei suoi martiri. Scrive il papa:“Nel no-
conda contro Kabila, (da parte di Uganda, Ruanda e stro secolo sono tornati i martiri, spesso scono-
Burundi, sostenuti da inglesi e americani), ossia con-
tro il governo di Kinshasa e i suoi alleati (Angola, Zim-
P sciuti, quasi militi ignoti della grande causa di Dio.
babwe, Namibia e Ciad), ha saputo costruire una re-
sistenza nonviolenta, in forme originali, unendo le for-
a Il martire è il più genuino testimone della verità
dell’esistenza.
ze tra “società civile” (associazioni, movimenti e orga- s Egli sa di avere trovato nell’incontro con Gesù Cri-
nismi coordinati), la Chiesa di Cristo in Congo (ECC o
unione delle Chiese Protestanti) e la Chiesa Cattolica q sto il significato della sua vita e niente e nessuno
potrà mai strappargli questa certezza. Né la soffe-
in collaborazione stretta. Basti dire che l’idea e il pro-
gramma dell’iniziativa è stato costruito e attuato da u renza, né la morte violenta potranno mai farlo re-
cedere dall’adesione alla verità che ha scoperto
loro, con una avvedutezza e tenacia meravigliose. I
gruppi italiani promotori (Chiama l’Africa, Beati i co- a nell’incontro con Cristo.”
struttori di Pace e l’Operazione Colomba dell’associa-
La missione e il martirio nascono dalla certezza
zione Papa Giovanni XXIII) hanno corrisposto, rac-
cogliendo l’invito per rompere il silenzio internazio-
• che Lui, è la verità e la vita.
nale su tale dramma. E’in questo quadro che prende risvolto e signifi-
Bene ha fatto don Albino Bizzotto, presidente dei “Bea-
ti”, a “chiedere perdono, a nome degli europei e degli
P cato la Giornata dei Martiri. Ricordare i martiri,
celebrare il loro sacrificio,significa riscoprire la fe-
occidentali in genere, di tutti i misfatti da noi compiuti
nei loro riguardi”; e questi misfatti continuano, dovu-
a de, ricevere una nuova spinta per immetterci sul-
ti all’egemonia del potere economico, grazie al quale i
diamanti e gli altri preziosi estratti dalle miniere han-
s la strada che porta a far risplendere la verità piena
di Cristo, al di sopra di ogni incomprensione e di-
no più valore – si è detto nel simposio – delle persone i visione.
e delle popolazioni locali. Ci sono, evidentemente, an-
che responsabilità degli stessi africani; ma senza nul- k Nell’ultimo 24 marzo noi abbiamo fatto memoria
soprattutto di suor Gina Simionato (55 anni, di cui
la togliere alla responsabilità preminente del sistema
economico perverso vigente a livello planetario. a 30 in Africa),una vita spezzata da una raffica di mi-
Ciò esige di puntare l’occhio su un altro punto nevral- tra, in Burundi, una Domenica mattina di ottobre
gico che sta all’origine del malessere mondiale: l’ina-
del 2000, mentre, con alcune consorelle, dal semi-
deguatezza dell’ONU, senza parlamento – quindi non
può fare la pur minima legge – e senza un vero e pro-
N nario di Gitega, stava recandosi a Gihiza per par-
prio governo.Occorre che tutto il mondo pacifista, ma
anche quello politico, culturale, sociale e religioso, met-
z tecipare alla messa nella chiesa che circa trent’an-
ni orsono Museke aveva contribuito a costruire.
ta al primo posto la “via istituzionale alla pace”, ossia
una vera autorità sovranazionale, in armonia con il
i Così pure il volontario laico consacrato Antonio
disposto dell’art. 11 della Costituzione italiana e con
l’insegnamento sociale della chiesa.
z Bargiggia, 43 anni, milanese, ucciso presso Kibim-
ba, a pochi chilometri a sud di Gitega.
a
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