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Appena pubblicati nel 1549 da Jean du Tillet, dopo secoli di silenzio, i Libri Carolini, diventano subito una delle

fonti di ispirazione di Calvino. Calvino ritiene illecita la rappresentazione di Dio sotto forma visibile e d altra parte abolisce il culto dei santi. Dalle imma!ini non si pu" imparare nulla, #tutto ci" c$e !li uomini apprendono di Dio attraverso le imma!ini % frivolo e anc$e abusivo&.

La reazione occidentale: i Libri Carolini 'li atti del secondo concilio di (icea, scritti in !reco, !iunsero a )oma, dove il papa Adriano * ne ordin" una traduzione in latino. (on sappiamo se arrivarono in forma di resoconto o inte!rali +'ero 19,-. 9/140, n1 conosciamo il nome del traduttore, del 2uale l unico dato certo % la poca dimestic$ezza con la lin!ua !reca. La traduzione infatti non co!lieva la differenza tra pros34nesis e latreia e indicava come adoratio sia 2uella dovuta a Dio +adorazione0, sia 2uella riservata alle imma!ini +venerazione0. 5n piccolo errore di traduzione c$e ebbe !randi conse!uenze. 2uando, tra il ,69 e il ,97, il testo latino arriv" alla corte carolin!ia, c$e era rimasta esclusa dal concilio di (icea, Carlo * Libri Carolini 8a!no colse l occasione per er!ersi rappresentano in definitiva a difensore della vera fede contro !li errori dei 9'reci9, c$e evidentemente i le!ati del papa il manifesto culturale del non erano stati in !rado di corre!!ere. Confondendo :ieria e (icea, Carlo c$iede a!li re!no carolin!io, la vittoria intellettuali della sua corte la stesura di un testo c$e confuti sia l eresia idolatra +l adoratio dell esc!esi della parola, dovuta alle imma!ini0, sia 2uella iconoclasta +la proibizione delle imma!ini0. scritta oppure orale, contro il presupposto valore delle (onostante per lun!o tempo si sia visto in Alcuino +ca ,-5/6740 il probabile autore di 2uelli imma!ini, il conferimento di un potere assoluto ai c$e sono stati c$iamati i #Libri di Carlo&, i Libri Carolini, la critica % o!!i concorde litterati, ossia a!li uomini nell attribuirne la stesura al vescovo di ori!ine visi!ota Teodulfo d ;rl1ans. Teodulfo +dal !otico t$iuda/<ulfs, #popolo di lupi&0, nato nel (ord della =pa!na intorno al ,57 e morto ad della corte di Carlo e a An!ers nell 6>1, $a incontrato Carlo 8a!no forse in *talia ed % stato c$iamato alla sua corte coloro c$e, in suo nome, per tutta ?uropa in con molti altri intellettuali. ?ra sposato e non un monaco, tuttavia nel ,9, fu nominato cominciavano a vescovo di ;rl1ans e abate di @leurv a =aint/AenoBt/surLoire. Cer Carlo si occup" soprattutto della rior!anizzazione del sistema scolastico e della disciplina ecclesiastica, fu or!anizzare scuole dove si studiavano il trivium e il anc$e incaricato di studiare la 2uestione del @ilio2ue per controbattere alla C$iesa orientale. =crisse opere di teolo!ia, di re!ole per !li ecclesiastici, di cronac$e e di poesia. 2uadrivium. Alcuino, promotore di 2uesto Dopo la morte di Carlo +6140 subD accuse e tradimenti, e morD in esilio. 5n interessante pro!ramma culturale, non capitolo a parte su Teodulfo e la 2uestione delle imma!ini % costituito dai mosaici della manc" mai di sottolineare c$iesa di 'ermi!n4/desCr1s, nei pressi di =aint/Aenoit/sur/Loire, dove si fece costruire il la funzione delle arti palazzo episcopale. La c$iesa, raro modello di arc$itettura carolin!ia, % ornata da mosaici liberali nella ricerca della c$e sono stati ritrovati per caso nel 16>7 e c$e costituiscono l applicazione pratica dei veritE, 2uindi nella contenuti dei Libri Carolini. su uno sfondo d oro si vede l Arca dell Alleanza +res sacrata0 comprensione delle protetta dai due c$erubini di ?sodo >5, 1,/>7. =opra l Arca, in un cielo stellato si sta!liano =critture. Cassiodoro, le fi!ure di due an!eli adoranti, e tra loro la mano di Cristo c$e benedice l Arca attraverso 8arziano Capella +secolo un arcobaleno, se!no a sua volta dell alleanza tra Dio e il suo popolo. Lo stile del mosaico % *G/G0, *sidoro da =ivi!lia bizantino, ma le fi!ure rispondono alle re!ole dei Libri Carolini. non biso!na rappresentare divennero autori di n1 Cristo n1 i suoi santi, solo una #cosa sacra& c$e ricordi la storia del popolo di Dio e della riferimento, anc$e se fra tutti ebbe sempre un ruolo sua alleanza +cfr. @reeman e 8e4vaert >7710. privile!iato A!ostino d *ppona, c$e !arantD al Cer i Libri si % anc$e concordi nel pensare a una s2uadra di aiutanti di Teodulfo e a una supervisione di A*cuino, c$e per il ruolo svolto nella scuola palatina non poteva certo non 8edioevo una c$iave di essere al corrente e non approvare un lavoro di tale entitE teolo!ica e politica. A favore di lettura per il mondo materiale. 2uesto $a una collaborazione a piF mani !ioca anc$e la velocitE di composizione. !iE sull finire del valore e va studiato ,97 pare fosse pronta una bozza del lavoro, c$e Carlo piF tardi invi" ad Adriano e 2uesti perc$1 anc$ esso % restituD nel ,9> o ,9- con una lettera in cui erano esposte le proprie obiezioni punto per indispensabile alla punto. comprensione delle Accadde cosD c$e contemporaneamente, nel ,9-, Teodulfo terminasse il lavoro e ricevesse =critture. ?H vero c$e nel l approvazione del re e della sua corte, e presso la stessa corte arrivasse una lettera del De Trinitate A!ostino papa c$e confutava per intero i contenuti dei Libri Carolini. Carlo 8a!no non poteva certo sottoline" anc$e un non considerare una lettera papale indirizzata a *ui personalmente e cosD i Libri Carolini, da

poco conclusi, vennero tolti dalla circolazione. Appena citati nei manoscritti coevi, restarono rapporto di somi!lianza tra sepolti in 2ualc$e biblioteca e dimenticati per 2uasi otto secoli, fino al 1549, 2uando Jean Dio e il mondo, du Tillet, futuro vescovo di =aint/ArieuI e poi di 8eauI, dopo aver rinvenuto il manoscritto, rintracciando in 2uesto le vesti!ia divine lasciate al lo pubblic" a Cari!i con lo pseudonimo di ?lias C$il4ra +CL JCG***, 997/1>460. * Libri momento della creazione Carolini vissero allora vita nuova ne!li scritti di Calvino, c$e li utilizz" come base teorica +nella costituzione ternaria contro il culto delle imma!ini. @urono invece posti all indice dalla C$iesa cattolica fino all inizio del secolo scorso. (el (ovecento sono stati o!!etto dell attenzione de!li studiosi dell interioritE dell uomo ma anc$e nella struttura con diversi intenti. restituirne l inte!ritE filolo!ica e insieme studiarne il senso politico e numerica delle le!!i teorico all interno del mondo carolin!io, considerando c$e furono scritti a sette anni naturali0, ma i dall incoronazione romana come imperatore di Carlo 8a!no da parte del pontefice Leone carolin!i,preferirono ***. limitarsi alla somi!lianza
tra verbum umano e 5n ultimo dato. (el ,94, probabilmente con in mano !iE la lettera di Adriano, Carlo convoca Gerbum divino, lasciando un concilio a @rancoforte con vescovi provenienti da tutto il re!no franco. lo scopo % 2uello alla materia solo il ruolo di di condannare l eresia adozionista. * Libri Carolini non ven!ono nominati, ma il secondo promemoria e di decoro. canone del concilio ri!uarda le imma!ini e li cita 2uasi testualmente. #=i tenne Caradossalmente, da 2ui nell assemblea una discussione ri!uardo al sinodo dei 'reci, c$e era stato convocato a deriv" lo sviluppo di una Costantinopoli per decretare l adorazione +adoratio0 delle imma!ini& +come si nota non civiltE dell imma!ine, dove viene nominata (icea e ancora si sovrappone il concilio di (icea a 2uello di :ieria0. *n lHimma!ine % sempre per" 2uesto concilio #di Costantinopoli& si era stabilito di sca!liare l anatema #contro coloro c$e accompa!nata dalla non avessero offerto servitF +servitium0 e adorazione +adorano0 alle imma!ini dei santi cosD scrittura e dal discorso come si tributa alla TrinitE divina&. (aturalmente i padri del concilio di @rancoforte #$anno de!li uomini di lettere, !li interpreti deputati. disde!nato risolutamente 2uesta adorazione e 2uesta servitF e le $anno condannate all unanimitE& +Canone > in 8ansi J***, 979 D0. * carolin!i avevano infatti creduto di trovare liberalizzare l imma!ine per mantenere il potere, ne!li atti di (icea la ric$iesta di una medesima adorazione per le imma!ini sacre e per la TrinitE, e 2uesto fa comprendere anc$e perc$1 !li Annales re!ni @rancorum nel raccontare cosD si potrebbe definire l intento della corte 'entill4 avevano detto c$e era stato un incontro #de sancta Trinitate vel de sanctorum ima!ine&, #sulla santa TrinitE e sull imma!ine dei santi&. l errore dei carolin!i ritorna anc$e palatina. nella loro descrizione di fatti avvenuti sotto Cipino, 2uando non si era discusso certo del *l pittore deve saper fare do!ma della TrinitE, ma delle imma!ini. ? nei Libri Carolini si ritrova 2uesta pretesa bene il suo lavoro, proposta di (icea, lo stesso !enere di adorazione per le imma!ini e per la TrinitE occuparsi dei colori e della +8cCormic3 1994. 1440. composizione della sua opera. =petterE invece all uomo colto, al c$ierico c$e sa le!!ere e scrivere, il compito di sce!liere i so!!etti e di indicare le scritte da a!!iun!ere all opera, per evitare le cattive interpretazioni.

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