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ARNICA MONTANA

dal I volume, 3 edizione, 1830

Cantani (Manuale di farmacologia Clinica, 1887)


la pelle e le mucose cui viene applicata offrono iperemia, turgescenza e aumento di calore La polvere dei fiori produce forte starnuto bruciore nelle fauci e nello stomaco, nausea, vomito e diarrea accelera la frequenza di polso e di respirazione accresce la diuresi e la diaforesi produce cefalea, vertigine, allucinazioni e perfino sopore
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Bernatzik W, Vogl A. Manuale di Materia Medica,1886)


i fiori freschi producono sulla pelle prurito e bruciore raspamento in gola, nausea, anche vomito, qualche volta aumentate dejezioni diuresi e diaforesi gravezza del capo, vertigine, sonno irrequieto fenomeni pi violenti sono notati dopo dosi maggiori (forti dolori di stomaco, vomito, diarrea, svenimento, stordimento, convulsioni) alle radici spetta piuttosto unazione astringente, stitica
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Appunti dal medline


Larnica fa parte della famiglia delle Compositae (Asteraceae), le quali provocano allergie da contatto, anche mediante reazione crociata tra piante diverse. Tra gli estratti della pianta sono menzionati i sesquiterpeni e i polichetidi. La composizione degli estratti include: acidi grassi, soprattutto il palmitico, linoleico, miristica e linolenico, oli essenziali, alcool triterpenico, lattoni sesquiterpeni, zuccheri, fitosteroli, acido fencio, tannino, carnicina, flavonoidi, carotenoidi, curarina e metalli pesanti. Capacit di inibire la trascrizione di due proteine, NF-kappa B e NFAT, responsabili della espressione di vari geni, che codificano per i mediatori dellinfiammazione. Sono in grado di influenzare negativamente il rilascio di citochine infiammatorie della fase acuta, quali IL-1 e TNF.

Hahnemann

disturbi provocati da forti contusioni e lacerazioni delle fibre la sua azione, anche in grandi dosi, non supera i 10 giorni indispensabile rimedio ausiliario e intermedio anche in molte malattie croniche non dobbiamo mai impiegarla nelle pure malattie infiammatorie acute, con calore generale, soprattutto esterno, e neanche nelle diarree risulta molto efficace, comunque, in quei casi di falsa pleurite i cui sintomi corrispondono a quelli della pianta. La canfora lantidoto per le forti dosi non omeopatiche, mentre il vino ne aggrava gli effetti nocivi
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e ancora

di grande beneficio nelle pi brutte ferite da pallottole e armi smussate nei dolori e altri disturbi conseguenti a estrazione dei denti e altre operazioni chirurgiche, a causa delle quali le parti sensitive sono state violentemente stirate nelle dislocazioni articolari dopo fratture ossee composte, etc.
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Riepilogo sintomi di avvelenamento (i numeri arabi indicano la materia medica di Hahnemann)


I fiori freschi producono sulla pelle prurito (374, 428, 373, 391) La polvere dei fiori produce forte starnuto (317, 318) Bruciore e raspamento (156, 160) in bocca e in gola (128, 154) Alle radici spetta piuttosto unazione astringente, stitica (226, a proposito della dissenteria, 259 ), anche con muco (264) Nausea e vomito (162, 181, 183, 201, 207, 185, 206) Lolio etereo assorbito nel sangue accelera la frequenza di polso e di respirazione (367) Accresce la diuresi (277, 287, 288 292, 293) Eccita distintamente il sistema nervoso (617, 624, 635) e soprattutto il cervello, con svenimento, stordimento e convulsioni (572) In dosi eccessive produce cefalea, vertigine, allucinazioni e perfino sopore (540, 541, 536, 538, 560) o sonno irrequieto (568, 552, 570)

Da Hahnemann

indicazioni nelle forti ed estese contusioni (83, 110, 376, 392, 515, 517, 459, 467, 519, 521) di grande beneficio nelle pi brutte ferite da pallottole e armi smussate, come anche nei dolori (514, 515, e altri disturbi conseguenti a estrazione dei denti e altre operazioni chirurgiche e anche nelle dislocazioni articolari (365, 419, 439, 417) dopo fratture ossee composte (429), etc. Indicazione nelle false pleuriti, ossia i dolori intercostali (222, 345, 346, 347, 384) Non dobbiamo mai impiegarla nelle pure malattie infiammatorie acute, con calore generale, soprattutto esterno (18, 19, 65, 576, 592), e neanche nelle diarree. Al sintoma 396 (su un lato della nuca un foruncolo, che provoca dolore lancinante e ulcerativo al tatto, dopo 48 ore): questo tipo di foruncolo, cos dolente al tatto, con unareola rossa infiammata, che arnica produce specificamente, mostra la pi grande rassomiglianza con le ben conosciute bolle (furunculi) e, conseguentemente, queste sono omeopaticamente curate dallarnica, e in persone che ne sono frequentemente colpite vengono prevenute dalluso dellarnica, cos come la loro ricorrenza futura viene evitata, come lesperienza mi ha insegnato).
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Sintomi mentali caratteristici


624. Disposizione ipersensibile: estrema inclinazione alle emozioni mentali piacevoli e spiacevoli, senza debolezza o ipersensibilit del corpo 635. Sobbalza facilmente; 611. Paura e sobbalzi per sciocchezze inaspettate (dopo ora) 638. Disperazione; 328. Urla dei bambini, con cattivo umore e agitazione che eccitano la tosse (tra la 7 e l8 ora) 628. Molto contrariata, si annoia per ogni cosa, tutta la sua precedente allegria e benevolenza se ne andata (dopo 1 ora); 630. Contraddice; critico; nessuno pu piacergli (dopo 3, 12 ore); 633. Rigida ostinazione (dopo 4 ore); 634. Insolenza e imperiosit burbere (dopo pochi minuti) 612. Abbattimento e assenza di pensieri (dopo 3,5 ore); 613. Dopo aver camminato allaperto diventa non incline a pensare e parlare, sebbene fosse prima molto vivace (dopo 9 ore) 609. Ansioso per il presente e il futuro (3 giorno); 617. Ansia ipocondriaca
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