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Ancona, 22-23 febbraio - Campionati italiani assoluti indoor

Vola Marco
Ma#c! Fa$$i !%%i me %#e $&"e#a l+a$%icella a 2.34, &!'! #ec!#d i%alia ! al c!"e#%!. S!%%!, %&%%a la felici%) del 25e e %!#i e$e d!"! il #ec!#d. (foto E. Panciera)

delle due giornate ha fatto sbadigliare parecchio, il caff mi ha tenuto sveglio fintanto che non si sono palesate in pista Margherita Magnani ed Eleonora Anna Giorgi. La prima gi definita la globetrotter del mezzofondismo femminile, capace di misurarsi sulle piste strette di tutta Europa e volare sino a New York per prendere il via al Millroses Games, ovvero la madre di tutte le gare indoor con oltre 100 edizioni. Margherita tornata entusiasta dalla trasferta

Ancona, Genova, Padova tre citt con impianto al coperto dove possibile allestire un campionato italiano di gare indoor. Caspita, siamo quasi a livello della vecchia DDR! Ci si passi lironico commento che non vuole essere dispregiativo, anzi Poi chi vive al nord della nostra penisola pu trovare impianti anche a Saronno o Bergamo, insomma si eviti una buona volta di lamentarci per mancanza di impianti per fare atletica. Ecco avete letto bene, fare, praticare latletica, cosa che sta divenendo sempre pi rara dalle nostre lande. Ma non questo largomento da trattare in questoccasione. Questa volta si parla di attivit sotto tetto e nella fattispecie di Ancona, sede questanno, come negli ultimi, di campionati italiani di tutte le specie.

Spiego meglio: dallinizio di gennaio alla prima domenica di marzo compresa, limpianto indoor dorico ogni week end viene dedicato allatletica. Si va dalle prove multiple ai campionati italiani allievi, dagli junior che questanno hanno fatto il loro dovere con le promesse, sino agli assoluti, per finire alla prima settimana di marzo con londata dei master. Assoluti, dunque. Un anno fa il campionato, abbinato alla categoria promesse, era stato frizzante, esplosivo, cera stata una ventata di giovinezza, per la gioia di tutto il nuovo staff federale, tant che qualcuno di loro si lanci nel affermare che le persone, inteso come atleti, erano gli stessi della precedente gestione, ma i risultati completamente diversi, ovvero assai migliori. Poi durante

lestate tutto tornato nel grigiore pi assoluto. Cominciamo col dire che forse gli atleti erano pochi, il programma orario ridotto a due pomeriggi, con la sola appendice mattutina degli ostacoli (sabato) e della velocit (domenica). C chi sussurra che alcuni hanno deciso di evitare la stagione invernale per attendere lestate. Giusto? Sbagliato? Lardua sentenza verr data alla fine dellestate, anche se mezzofondisti (alcuni) e marciatori (alcuni) la loro onesta figura nel corso dellinverno nei cross o in strada lanno fatta, o almeno ci hanno provato. La prima

gham da un anno. Cos con Robbie yankee, non poteva essere diversamente, ha fatto suoi i 1500, lasciando Grabarz, bronzo olimpico, e uno il giorno dopo i 3000 alla compagna di stuolo di saltatori di primo pelo nella squadra Giulia Viola (altra ragazza da terra dAlbione sotto le grinfie di Fuzz Ahmed ex saltatore di origine pakiseguire) davanti a Miss Sara Galimberti, questultima miglioratasi di 20! stana, Marco ha preso il volo. Quindici giorni prima di Ancona ad Bene anche la Giorgi (nei 3000 inArnstad aveva eguagliato il record door di marcia), specialit non comitaliano indoor di 2,33 (Silvano Chepresa nei mondiali al coperto, meglio sani esattamente un anno prima di cos, dopo aver visto certi tacchi e Fassinotti, sempre ad Ancona), ma punta un po troppo aerei. La milaquel che pi conta era da un quarto nese ha messo a frutto il periodo di allenamento a S. Diego con Giupponi, di secolo che il primato italiano di Marcello Benvenuti 2,33 allaperto accompagnati da Gianni Perricelli. non veniva battuto. Poche altre cose Latleta pi atteso era Fabrizio Doin riva allAdriatico, fa eccezione un nato, che dopo il forfait di Daniele bel salto in estensione di Tremigliozzi Geco, era una delle nostre carte in misurato a 8,06. vista dei Mondiali. Purtroppo la meTutto qui. Poco, molto poco. daglia di bronzo ai Giochi di Londra, Walter Brambilla sinfortunava dopo il terzo salto e tornava mesto mesto tra le braccia della piccola Greta che lattendeva in tribuna. Niente Sopot (Danzica/Polonia/ mondiali). Negli ostacoli buona impressione lha destata Dal Molin che vive, da sempre, in Germania. La domenica tanto per rimanere in tema, mentre la televisione trasmetteva tuttaltro, lanima lunga di Marco Fassinotti prendeva, letteralmente parlando, il volo elevandosi sino a 2,34. Nel mese di febbraio il torinese che espatriato (non solo i cervelli in fuga, ma Ele! !#a A a Gi!#gi, %#ic!l!#e i d!!# 2014 anche gli atleti, purei 3.000 di ma#cia troppo) a Birmin(foto E. Panciera)

La scheda del nuovo primatista italiano


Marco Fassinotti nato a Torino il 29 aprile del 1989. alto m. 1.90 per 71kg di peso e gareggia per lAeronautica. Vanta 3 in nazionale. Ha scoperto latletica a 11 anni, leggendo a scuola un volantino promozionale del Cus Torino. Allinizio si dedicato al lungo, ma poi nel 2006 ha scoperto lalto, portando in due stagioni sotto la guida dellallenatrice Valeria Musso - il personale da 1.90 a 2.17. Dal novembre 2009 stato reclutato dallAeronautica. Dallinizio del 2013 ha scelto di trasferirsi a Birmingham (Gran Bretagna) per farsi seguire da Fuzz Ahmed, tecnico del bronzo olimpico e campione europeo 2012, Robert Grabarz. Il 23 febbraio del 2014 ad Ancona ha migliorato il record italiano assoluto a 2,34, misura che nessun azzurro aveva mai saltato n in sala, n allaperto.

Il dimenticato!

F!%! g#a de: & a delle %a %e 'i%%!#ie di Sal'a%!#e A %ib!, g#a de me((!f! di$%a a((&##! degli a i 80 e 90. U ! dei "!chi i g#ad! di c!m"e%e#e c! le ga((elle af#ica e. S!"#a: T!%* !ggi.

Ammetto che largomento che tratto gi stato preso in considerazione dal sottoscritto con un pezzo scritto e pubblicato sul sito della rivista Correre venerd 7 febbraio, giorno del compleanno di Tot Antibo. Non un anno tondo, inteso come con lo zero finale o il cinque, esempio: 45,

quel giorno Salvatore, questo il nome di battesimo dellex mezzofondista azzurro, di anni ne celebrava 52. Tot di Altofonte, in provincia di Palermo lho cercato e trovato telefonicamente con laiuto della federazione, a dimostrazione che lo stesso ex atleta talmente entrato

nel dimenticatoio di tutti che neppure nei quotidiani sportivi avevano un suo recapito telefonico. Lex medagliato al telefono ci ha esternato tutta la sua delusione per essere considerato un dimenticato. Non mi chiama nessuno ha ripetuto pi volte Tot, una frase che stata una

sorta di filo conduttore della nostra chiacchierata incentrata non solo sui suoi ricordi, ma anche sulle sue delusioni. Procediamo con ordine. Il siciliano ancora primatista italiano dei 5 e 10 mila e non vedo allorizzonte in tempi brevi chi possa migliorarli, lo stesso discorso vale anche per i 3000 siepi (Panetta) i 1500 (Di Napoli) e gli 800 (Fiasconaro). Ho avuto la fortuna di seguirlo durante il suo anno migliore: il 1990. Era Lanno degli Europei di Spalato, citt dalmata sullAdriatico che solo pochi mesi dopo fu investita dalla guerra dei Balcani. Sincendi tutta la allora Jugoslavia. Particolare non indifferente i sinistri segnali si potevano gi cogliere durante il periodo degli stessi campionati continentali. Un esempio? Tutto il pubblico dello stadio di Poljud fischi sonoramente la nazionale slava che chiudeva la sfilata nella cerimonia dapertura. Applausi per Tudman leader croato, divenuto poi presidente e fischi ai russi. Spalato, dicevo, anzi Split, com scritto da quelle parti fu una specie di passeggiata di salute per la nostra nazionale, specie nel mezzofondo. Francesco Panetta and a medaglia (doro) dopo una strenua lotta con Mark Rowland nei 3000 siepi, Gennaro Di Napoli si prese largento nei 1500, Gelindo Bordin e Gianni Poli si piazzarono primo e secondo nella maratona, lasciando al quarto posto Salvatore Bettiol. Tot Antibo, invece, scese in pista nei 10.000 e tutti, ripeto tutti, non si occuparono di lui, lo lasciarono andare, tanto era il divario tra lui e gli avversari. Una corsa, la sua, fatta tutta in solitario, con gli altri finalisti intenti a battersi per le piazze donore. Stefano Mei giunse terzo. Antibo fece il giro donore con la bandiera italiana e quella siciliana. Nella distanza inferiore, subito dopo lo sparo. Antibo ruzzol a terra, qualcuno gli aveva giocato un brutto scherzo, si parl allora di uno sgambetto da parte di un mezzofondista della terra dAlbione, ma confermarlo dopo tanti anni mi pare difficile. Antibo a terra, urla di

terrore degli amici, tanti, giunti dalla Christian e del Bayer di Monaco GaTrinacria per incitarlo, inseguimento briele che Tot chiama il tedesco per i suoi capelli biondi. Non faccio ase volata vincente del nostro e altra solutamente nulla, ci dice Antibo, ma medaglia al collo. Per ulteriori notinon voglio passare come uno che si zie chiedere direttamente a Daniele lamenta e basta. Latletica? Mi ha Perboni che gestisce con il sottodato molto, laver avuto la possibilit scritto questa rivista on line. Perdi avere visitato luoghi come il Braboni, allora inviato della rosea era in tribuna a fianco dei supporter sici- sile, Cina, Giappone, Usa, non se lo liani per scrivere un pezzo completa- possono permettere in molti, questo forse il ricordo pi bello degli anni mente diverso dai soliti. Quello che di attivit sulle piste di tutto il si definisce un pezzo di colore, e Damondo. Quando posso vado a corniele di colori quella sera ne annot rere a giorni alterni e se il piccolo tanti. Due anni prima lesile mezzomale non mi mette del tutto fuori fondista era giunto secondo dietro il combattimento. Corro pi o meno marocchino Brahim Boutayeb nella una sessantina di minuti, dieci chilofinale Olimpica di Seul, argento nei metri, con altri ragazzi. Mi piace10.000, tra laltro lallievo di Gaspare rebbe fare lallenatore ma ad Polizzi stato lunico azzurro a vinAltofonte non ci sono luoghi adatti, cere con la maglia azzurra una finale solo la strada e io sinceramente non di Coppa del Mondo. La fase discendente inizi dopo i Mondiali di Tokyo me la sento di seguire in strada i giovani Dei due figli il secondo, Ga91. In seguito a un incidente strabriele, pare mostri attitudini dale, ci ha ricordato Tot, comparve atletiche, tant che Antibo ha gi alil piccolo male. Stavo malissimo lertato il presidente Alfio Giomi: non avevo quasi una ventina di attacchi al mese. Latletica italiana perse cos detto che un giorno o laltro un nuovo Antibo possa fare parlare di un personaggio storico del nostro se. Te lo auguro grande Tot, forse mezzofondo e lentamente Tot allora qualcuno, finalmente, cominscompare dalle cronache sportive. cer a cercare il tuo numero di telePer due anni ho vissuto grazie ai fono. proventi che avevo incassato nella W. B. mia carriera. Lo dice senza falsi pudori, come quello di ricordarci che grazie al presidente A Battocletti quel che della Fidal Franco di Battocletti Arese pu Se scontato, come disse Ges e come rigodere di portano i Vangeli, che bisogna Dare a una picCesare quel che di Cesare e a Dio quel che di Dio, allora bisogna dare anche cola pena Giuliano Battocletti quel che di Giusione che liano Battocletti. Che nella fattispecie gli percostituito da due titoli italiani in pi rispetto ai soli quattro che gli abbiamo incidentalmente attribuito nel n12 di mette di continuare Trekkenfild. In effetti in totale i titoli sono sei. In particolare: 1/10.000 (2005); 2/maratonina (2002a vivere 2007); 3/cross lungo (2003-2004-2007). A onor del vero di con la mo- titoli ce ne sarebbe anche un settimo, e cio quello che il glie Stefa- trentino si aggiudic nella maratonina di Busto Arsizio del 1999. Quel titolo non gli venne riconosciuto per una nia e con i questione di doping anche se per questo malaugurato fatto due figli l'anno dopo fu completamente prosciolto e indennizzato - per assoluta mancanza di intenzionalit (tra l'altro va entrambi anche detto che nessuno gli ha mai chiesto la restituzione tifosi di della maglia e della medaglia). calcio, E.B. dellInter,

Storie di maratona
Il portoghese Jos Luis Peixoto, nato nel 1974 a Galveias, su Gitsham e 1'48 sull'italo-americano Gastone Strobino. ha, come romanziere, come poeta e come drammaturgo, Il vincitore, trentuno anni, verr accolto con tutti gli onori una vasta fama internazionale. Di lui, laureato in Lingue e nella natia Irlanda. I due italiani in gara, Francesco RugLetterature Moderne, il premio Nobel 1998 per la letteragero e il diciassettenne bustocco Carlo Speroni, sono cotura, il portoghese Jos Saramago, ha scritto: Jos Luis stretti al ritiro rispettivamente al 25 e al 35 km. Il primo Peixoto una delle pi sorprendenti rivelazioni della svedese Sigfrid Jacobsson, sesto (sei connazionali ritiletteratura portoghese contemporanea. Ben detto. rati); il primo britannico Clarence Forshaw, quattordiceBen detto perch basta leggere un suo lavoro per rendersi simo. A tagliare il traguardo sono solo in trentaquattro, conto di che raffinata stoffa per non dire seta - fatta la l'esatta met dei partenti. Il Drago Caldo s' divorato le sua scrittura. Tra i suoi tanti meriti, Peixoto, per noi innasue vittime. morati dell'Atletica, ne ha uno in particolare: quello di Tra queste vittime c' Francisco Lazaro, il portabanaver scritto in modo assai originale, nella forma e nel condiera portoghese. Lo troviamo in diciottesima posizione tenuto, la storia, qui ovviamente romanzata, di un fatto al 25 km con evidenti segni di crisi. Troppo il caldo, atletico realmente accaduto. Il suo romanzo intitolato: troppa la stanchezza. Ma Francisco ha compiuto un Il cimitero dei pianoforti. grosso errore: ritenendo di potersi in questo modo ripaPeixoto ci fa rivivere, tra una pagina e l'altra, una storia rare dall'insolazione s' cosparso buona parte del corpo di maratona. Sono infinite le storie che si possono scricon una specie di cera, una mistura vera e propria. Cos vere sui 42,195 km. Ma quella del portoghese ha la pelle non trasuda, non traspira. Inevitabile il una sua particolare matrice che tanto pi deficit elettrolitico e la disidratazione. Con lontana nel tempo, tanto pi autentica, sofferenza indicibile il ragazzo si trascina proprio da realt romanzesca. Nel sino al 30 km ma qui giunto schianta. testo in questione si prende a pretesto Si capisce subito che le sue condizioni un fatto realmente accaduto durante sono gravi: ha febbre altissima, non la quinta maratona olimpica, quella pi cosciente. Viene portato d'ursvoltasi il 14 luglio 1912 a Stoccolma. genza all'ospedale dove lo trattano Nella realt il protagonista in carne e con iniezioni di acqua salata. Sembra ossa di questo fatto fu un portoghese riprendersi un poco, ma nelle prime di ventuno anni (ma alcuni lo dicono di ore del mattino seguente muore. Le ventiquattro), Francisco Lazaro. cause non sono mai state del tutto chiarite: Jos Luis Peixoto. Nato nel quartiere Benfica di Lisbona, Lazaro, meningite fulminante causata da un colpo di carpentiere in una fabbrica di automobili, gi campione calore, come dice il referto medico? mancata traspiranazionale di maratona nel 1910 e nel 1911, fa il suo inzione dovuta alla cera? inadeguato allenamento? dogresso nell'Olympiastadion come portabandiera della ping? sua Nazione. E' la prima volta che il Portogallo partecipa La salma di Francisco torna in patria solo alla fine di seta un'Olimpiade. tembre. La Svezia dona alla famiglia la somma di 14.000 La giornata torrida, 32 gradi all'ombra. E il colpo di picorone frutto di una sottoscrizione in memoria dell'atleta. stola viene sparato a un'ora impossibile: le 13,48. Gli atleti Il decesso di Lazaro il primo caso di morte nel corso di allineati sono sessantotto dei quali quarantasette europei una gara olimpica e rester unico nel mondo dell'atletica (tra questi dodici svedesi, otto britannici, due italiani), do- seguito soltanto da quello verificatosi all'Olimpiade rodici statunitensi, due sudafricani. A prendere l'iniziativa mana del 1960: qui a morire in gara fu un ciclista, il venti lo svedese Alexis Ahlgren (si ritirer) ma ben presto quattrenne danese Knud Enemark Jensen. Per lui si parl passa a condurre il finlandese Tatu Kolehmainen, fratello pi apertamente di doping. maggiore di quell'Hannes che in quella stessa Olimpiade si Il Portogallo considera oggi il suo Francisco alla stregua di aggiudica l'oro nei 5000, nei 10.000, nel cross individuale, un eroe nazionale: una via di Lisbona porta il suo nome l'argento nel cross a squadre e ancora l'oro nella maratona cos come lo stadio di calcio Clube Futebol de la Luz nel suo quartiere natale di Benfica. E Peixoto, come abbiamo olimpica del 1920 ad Anversa. Tatu al 15 km precede di visto, gli ha dedicato un bellissimo romanzo del quale ci una manciata di secondi i due sudafricani, Ken McArthur permettiamo consigliare la lettura. e Christian Gitsham, ma a met gara si ritira. Vince McArEnnioBuongiovanni thur in 2h36'54 (la distanza era di km 40,200) con 58

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