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50 Impresa & territori

Il Sole 24 Ore Venerd 27 Settembre 2013 - N. 265

Comunicazione. In unintervista alla Zanzara di Radio24 aveva detto: preferiamo la famiglia classica, non quella omosessuale

Bufera su Barilla dopo il no a spot-gay


Dallazienda nota di scuse per i fraintendimenti: libert di espressione per chiunque
Emanuele Scarci
MILANO

Ferrovie. Positiva la semestrale del gruppo guidato da Moretti

Corrono i conti delle Fs: +52,7% il risultato netto


Giorgio Santilli
ROMA

Barilla sommerso da un polverone mediatico. Dopo le polemiche per le parole sulle famiglie gay che non saranno mai al centro di unospot, Guido Barilla ieri intervenuto chiarendo che con riferimento alle mie dichiarazionireseallaZanzara(trasmissione di Radio 24 ndr), mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche o se hannourtatolasensibilitdialcune persone. Nellintervista volevo sottolineare la centralit del ruolo della donna allinterno dellafamiglia. Poiilpresidente della multinazionale emiliana ha aggiunto in una nota: Per chiarezza desidero precisare che ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libert di espressione di chiunque. Ho anche detto e ri-

LE REAZIONI

Su Twitter e Facebook corrono le critiche Scalfarotto: pi prudenza Giovanardi: solidariet per il linciaggio subto
badisco che rispetto i matrimoni tra gay e la libert di espressione dichiunque.Barillanellesuepubblicit rappresenta la famiglia perch questa accoglie chiunque edasempresiidentificaconlanostra marca. Insomma Barilla ha distinto la posizione personale da quella aziendale. Non ha fatto retromarcia: ha mantenuto una atteggiamento coerente con la comunicazione aziendale. In pratica ha ribadito il no alle famiglie gay negli spot Barilla ma si detto personalmente favorevole ai matrimoni omosessuali, ma senza adozioni. Una precisazione che stemperalepolemiche echenelcontempo ribadisce i valori storici a cui si sempre ispirata Barilla: chi si ricordadeglispottormentonidegli anni Settanta? "Dove c casa c Barilla" o la famiglia felice del Mulino Bianco, fino allultimo con Antonio Banderas circondato da mamme e bambini.

Barilla aveva detto alla Zanzara: Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale, non per mancanza di rispetto ma perch non la penso come loro, la nostra una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale. Una posizione diversa da quella espressa dalla presidente della Camera Laura Boldrini che, intervenendo al convegno su "Donne e media", criticava gli stereotipi pubblicitari dove la mamma serve la famiglia seduta a tavola. Barilla, con una certa decisione, aveva sostenuto anche che se a loro (i gay ndr) piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangino. Altrimenti mangeranno unaltra pasta. Uno nonpupiaceresemprea tutti.Io rispetto tutti, facciano quello che vogliono senza disturbare gli altri. Sono anche favorevole al matrimonio omosessuale, ma non alladozione per una famiglia gay.Da padre dipi figli credo sia molto complesso tirare su dei bambini in una coppia dello stesso sesso. Benzinasulfuoco perilpopolo della rete. In un baleno su Twitterlhashtag#boicottabarillaentratotraitrend,conquistandoanche i mercati esteri nella versioneinglese.SuFacebooklecampagne di comunicazione sulla pagina ufficiale sono state intasate di commenti. E si sono visti anche parodie di campagne pubblicitarie della multinazionale del food. Le polemiche non potevano non arrivare anche in Parlamento. Per Alessandro Zan,di Sel, sono parole che possono alimentarelomofobia. PerIvanScalfarotto, del Pd, Barilla si scusato, speriamo che ci convinca chi ricopre un ruolo pubblico a essere pi attento nelle dichiarazioni. Dal versante opposto, lex ministro Carlo Giovanardi ha tuonato: Non condividiamo la posizione di Barilla a favore dei matrimoni gay, ma proprio per questo gli esprimiamo piena solidariet per il linciaggio a cui stato sottoposto, solo perch la sua azienda promuove campagne pubblicitarie rivolte alla famiglia tradizionale composta da padre, madre e figli.
@scarci
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La frenata dei consumi


Luglio 2013 - Var. % su luglio 2012
Profumeria Prodotti farmaceutici Utensili per la casa e ferramenta Dotazioni per linformatica Abbigliamento e pellicceria Altri prodotti (gioielli, orologi) Foto-ottica e pellicole Casalinghi Calzature Giochi, giocattoli Mobili, arredamento Cartoleria, libri, giornali e riviste Elettrodomestici, radio, tv

0,4 -0,4 -0,6 -0,8 -1,2 -1,4 -1,5 -1,6 -2,3 -2,4 -2,6 -3,4 -4,5

Vendite al dettaglio. Istat: nei primi sette mesi calo del 2,6%

Consumi ai minimi dal 2001


Per le vendite al dettaglio una discesa senza fine. A luglio lindice Istat segnala ancora un calo dello 0,3% su giugno e dello 0,9% rispetto a dodici mesi prima.Illivellodellevenditealdettaglio a luglio tocca i minimi da dodici anni. Nei primi sette mesi il calo stato del 2,6% per cento. Tutte le categorie presentano unsegnonegativoperchlefamiglie risparmiano persino sui prodotti farmaceutici (-3% nei primi sette mesi) e sui giocattoli (-4%). Gli unici prodotti a beneficiare di unlungo periodo di crescitasono glismartphoneeitablet:linnovazione tecnologica paga. Incaloabbigliamento,calzature, cartoleria, elettrodomestici, profumeria tra l1,2% e il 4,4%. Neicanalidi venditainretromarcia sia i piccoli negozi che le catene commerciali, specie nel non food. Negli alimentari solo i discount, nei primi 7 mesi, hanno unsegnopositivo:+1%.Ildatosulle vendite al dettaglio peraltro stridecon ilrecupero delclima di fiducia dei consumatori, il livello pi alto da luglio 2011. E infatti Giovanni Cobolli Gigli, presidente di Federdistribuzione,notache nonostante i primi segnali positivi, come la crescita del clima di fiducia dei consumatori, questi non riescono a tradursi in una concreta ripresa della domanda interna. Pesa lincertezzasullemisure dipolitica fiscale, Iva e Imu, che non permette alle famiglie di programmare le spese. Secondo Confcommercio i datiIstatconfermanounasostanziale stabilizzazione dei consumi. dunque terminato il crollo malaripresaancorasoloannunciata: nuovi eventuali incrementi delleimposteavrebberolaconseguenzadischiacciarenuovamente i consumi verso il basso.
E. Sc.
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Il consiglio di amministrazione delle Ferrovie dello Stato ha approvato ieri la semestraledigruppo cheevidenzia un risultato netto positivo di 278 milioni di euro, in crescita del 52,7% rispetto al risultato registrato al 30 giugno 2012, quando il dato si ferma 182milioni di euro. In termini assoluti, il miglioramento di 96 milioni. Lo ha comunicato ieri in una nota il gruppo ferroviario guidato da Mauro Moretti, precisando che lebit di gruppo si mantiene in sostanziale tenuta rispetto a quello del primo semestre 2012: 388 milioni di euro, che vanno confrontati ai 392 milioni di euro dellanno precedente (c una leggera flessione dell1%). Lebitda ammonta invece a 952 milioni, in crescita del 2,3% rispetto ai 931 milioni dellanalogo periodo 2012. Tale andamento si legge nella nota di Fs deriva da un solido incremento dei ricavi operativi, cresciuti complessivamente dell1,5% grazie allincremento dei ricavi delle vendite e prestazioni (con una crescita di 55 milioni) e dalla diminuzione dei costi operativi di 38 milioni (-1,2%). I ricavi passano da 4.061 a 4.120 milioni (con un incre-

mento da 3.715 a 3.770) dei ricavi dalle vendite e dalle prestazioni. Tutte le societ precisa la nota del gruppo hanno contribuito alla performance economica di questa prima met dellanno. Il comunicato delle Ferrovieaffermaanchecheleprevisioni per lintero anno 2013

TRASPORTI

Scino segretario generale dellAutorit


Il collegio dellAutorit di regolazione dei trasporti ha nominato lAvvocato dello Stato Mario Antonio Scino nel ruolo di segretario generale dellAutorit dei Trasporti. Lo ha comunicato con una nota la stessa Autorit. Scino, 48 anni, arriva dallAutorit per lenergia e il gas dove oggi ricopriva la carica di direttore delle direzione Relazioni istituzionali e arbitrati. stato capo dellufficiolegislativodi Paolo Gentiloni al ministero delle Comunicazioni e di Claudio Scajolaallo Sviluppo economico.
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confermano il trend positivo. La chiusura in attivo a fine anno porterebbe per Fs e perMauro Morettiil sestobilancio positivo consecutivo, dal 2007 al 2013, il primo del terzo mandato, appena cominciato con la riconferma avvenuta il 9 agosto scorso. Nel 2006, quando Mauro Moretti prese in mano le Fs, il gruppo aveva una perdita di 2,2 miliardi e un ebitda negativoper660milioni,un fatturato a 6,7 miliardi, un debito di 6 miliardi a fronte di unequity di 900 milioni. Una lettura pi dettagliata dellasemestraleevidenziaalcuni dati non presenti nella nota Fs. Anzitutto un miglioramento complessivo della posizione finanziaria rispetto al primo semestre 2012, con una riduzione degli onerifinanziarida 169 a127 milioni e una crescita dei proventi finanziari da 24 a 72 milioni. La posizione finanziaria, che aveva pesato per 210 milioni nel primo semestre 2012, pesa solo per 51 milioni nel primo semestre 2013, con un miglioramento di 159 milioni. Tra i costi operativi torna a crescere il costo del lavoro, da 1.941 a 1.985 milioni, mentre lentrata in esercizio delle nuove linee ferroviarie spingono gli ammortamenti, in crescita da 533 a 556 milioni.
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IMAGOECONOMICA

I RISULTATI

278

Risultato netto Inevidenzailrisultatonetto chesiattestaa278milionidi euro,increscitadel53%circa rispettoal risultatoregistrato al30giugno2012(182 milioni dieuro)

ROTTA INCERTA

Confcommercio: al netto dellaumento dei prezzi prevale la stabilizzazione Cobolli: il clima di fiducia non si traduce in ripresa

952
Ferrovie dello Stato. Lamministratore delegato, Mauro Moretti

EBITDA (Mol) LEBITDA(Mol)ammontaa 952milionidieuro,increscita del2,3% rispettoai931 milionidellanalogo periodo 2012

Energia. Progetto nella Guyana francese

Fiamm si aggiudica commessa da Edf


Barbara Ganz
VICENZA

Sviluppo. Studio del Politecnico di Milano


in collaborazione con gli Studi Integrati ACBGroup Studio Professionale BRACCHETTI CALORI e Associati, Milano Studio CAS Dottori Commercialisti Associati, Milano Studio UCKMAR - Associazione Professionale, Milano - Genova

Iniziativa Fieg

ORGANIZZA Convegno & Tavola Rotonda

Agenda digitale, ritardi da 1 miliardo


Andrea Biondi
MILANO

Lusocorretto delle rassegne stampa


La Fieg sollecita gli editori ad aderire al repertorio Promopress,peruncorretto utilizzo degli articoli nelle rassegne stampa.Inun comunicatola federazione ricorda che la licenza Ars (Agenzie Rassegne Stampa) gestita dal Repertorio Promopress su mandato degli editori consente la lecitariproduzioneeutilizzazionedegli articolidi giornalenelle rassegne stampa, analogamenteaisistemida tempooperantia livelloeuropeoed internazionale. Editori di oltre 330 testate lelencosulsitowww.repertoriopromopress.it,sezioneInostri giornali - hanno gi aderito al Repertorio Promopress conferendo mandato di gestire i diritti di riproduzione e di comunicazione degli articoli nelle rassegne stampa. Il Repertorio Promopress prosegue il comunicato una realt riconosciutainternazionalmente componente del consorzio PDLN, che riunisce a livello mondiale gli enti di gestione dei diritti dautore nelleditoria giornalistica:letestatequotidiane che, a oggi, hanno aderito al RepertorioPromopressrappresentano il 97% delle copie vendute e certificate Ads e l85% delle copie vendute di tutti i quotidiani italiani, mentre i periodici aderenti rappresentano di fatto lintero panorama dei giornali dopinione edattualit e delle principali fonti utilizzate nelle rassegne stampa. Aderire al Repertorio Promopress un modo efficace e trasparente per tutelare i propridirittisuicontenutieditoriali.Maggioriinformazioni possono essere chieste a info@repertoriopromopress.it.

La Guyana francese pianifica un incremento delluso di energiaderivantedafontirinnovabili tale da coprire il 70% del fabbisogno nazionale entro il 2020, e per farlo sceglie la tecnologia italiana. Il progetto, denominato Toucan, stato appaltato alla multinazionale vicentina Fiamm da Edf Energies Nouvelles France, il braccio operativo "verde" della pi grande utility in Europa. Una filiera tutta italiana con

LINVESTIMENTO

La tecnologia quella degli accumulatori SoNick Lobiettivo realizzare un impianto di accumulo e distribuzione di elettricit
Fiamm operer Nidec Ansaldo, sistemi industriali per lelettronica di potenza che si afferma nel settore nascente dellenergy storage in Europa, ovvero dellaccumulodi energia.Latecnologia quella degli accumulatori SoNick (sodio cloruro di nichel),natanellambitodeiveicoli elettrici, esportata nel settore delle telecomunicazioni e che oggi trova nuove applicazioni grazieallecaratteristichedibassissimo impatto ambientale, zero emissioni nellambiente, assenza di prodotti pericolosi e tossiciemateriali100%riciclabili (acciaio inox, nickel, ferro, sale, ceramica), ma al tempo stesso grande capacit energetica. La resistenza li rende adatti anchea climiestremi, in questocaso il caldo umido della regione.

In base al Toucan Project, gi infase diprogettazione ein consegna "chiavi in mano" entro luglio 2014, Fiamm fornir cinque unit in grado di offrire una capacit di immagazzinamento di 4.500 kWh. I cinque container standardda 20piedi allestitidalla multinazionale vicentina saranno collegati ai pannelli fotovoltaicidellimpianto predisposto nellarea nei pressi di Montsinery, nellentroterra della Guyanafrancese,dicuiimmagazzineranno lenergia durante il giorno per rilasciarla durante le ore notturne. Ilprogettovantagiunprimato:infattilaprimavoltacheviene raggiunta la cosiddetta grid parity,ovverosenzalinterventodiincentivioaltreformedisostegno un impiano che abbina fotovoltaico ed energy storage risulta pi competitivo rispetto a un impianto di generazione convenzionale,basatosulconsumo di combustibili fossili. Il gruppo Fiamm, nato nel 1942, produce e distribuisce accumulatori per avviamento auto e per uso industriale (gruppi di continuit, riserva denergia), accumulatori con tecnologia al sodio-nickel per Energy storage eautomotive,eavvisatoriacustici.presentein60Paesi concirca 3.300 dipendenti nel mondo e circa 1.200 in Italia. Il fatturato previsto 2012 si attesta a 540 milioni. I principali mercati serviti sonolItalia(26%)eilrestodEuropa(51%),dovelevenditedirette alle case auto (Bmw, FiatChrysler, Ford, Mercedes, GmOpel, Psa, Renault-Nissan, Toyota, Volkswagen, Jaguar, Ferrari, Maserati) rappresentano circa il 30% del fatturato.
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NON PROFIT E PROFESSIONISTI: PROBLEMATICHE E PROPOSTE


3 OTTOBRE 2013 Aula Magna Universit Bocconi - Via Gobbi, 5 - Milano
CONVEGNO 14.45 Registrazione 15.00 Apertura lavori LUIGI GUATRI Vice Presidente Universit Bocconi Fondatore e Presidente Onorario ACBGroup Introduzione ai lavori ROBERTO BRACCHETTI St. Bracchetti Calori e Associati, Studio ACB Milano La Fondazione Veronesi per la ricerca scientifica UMBERTO VERONESI Fondatore Fondazione Umberto Veronesi 15.45 NON PROFIT E PROFESSIONISTI: Le problematiche Coordina GABRIELE CAPOLINO direttore di Milano Finanza relazione introduttiva STEFANO ZAMAGNI Universit di Bologna Luniverso non profit: stato, problemi e prospettive Approfondimenti FRANCO MICHELOTTI Il sovra indebitamento St. Michelotti, Bonechi e Associati, Studio ACB Pistoia Montecatini PAOLO DECAPITANI DI VIMERCATE Esperienze nord americane St. Uckmar, Studio ACB Genova Milano ANDREA QUATTROCCHI Esperienze europee St. Uckmar, Studio ACB Genova Milano CATERINA CORRADO OLIVA Gli interventi dellUnione Europea St. Uckmar, Studio ACB Genova Milano TAVOLA ROTONDA 17.15 Sviluppo del terzo settore Introduce e conduce ANGELO CAS St. Cas, Studio ACB Milano Intervengono: LIONELLA PISANI MASSAMORMILE Il quadro legale St. Pisani Massamormile, Studio ACB Napoli FRANCESCO FLORIAN Problematiche istituzionali Universit Cattolica Sacro Cuore Milano, St. Notarile Trimarchi, Milano GIUSEPPE CORASANITI Laspetto tributario e le forme di agevolazione St. Uckmar, Studio ACB Genova Milano, Universit di Brescia FRANCESCO PERRINI Efficienza e trasparenza nella gestione: promuovere limprenditorialit sociale in Italia. Una visione di sistema SIF Chair of Social Entrepreneurship & Philanthropy, Universit Bocconi GUIDO CISTERNINO Lesperienza dellintermediario bancario nel settore non profit UBI Banca Dibattito Conclusioni e riflessioni 18.30 VICTOR UCKMAR Professore Emerito Universit di Genova e Presidente ACBGroup
PARTECIPAZIONE GRATUITA Evento valido ai fini della formazione professionale continua. INFO E ADESIONI tel. 02 4805661 - segreteria@acbgroup.com

Durante l'evento assegnazione premi di laurea "ACBGroup - Finint", grazie al contributo di


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Unritardochecosta unmiliardo al mese: il conto che il Paese sta pagando per il ritardo nelladozione dellAgendadigitalesulfrontedellaPa.Dallafatturazione elettronica alla sanit digitale, dal cloud computing alleProcurement, dai pagamentielettronici alla conservazione elettronica degliarchivi fiscali, sta in questo numero uno dei risultati dellitalica lentezza,secondo le stime dellOsservatorio Agenda digitaledella School of Management del Politecnico di Milano, che ieri hapresentatoirisultatidiunindagine,alla presenza di Francesco Caio. Il Commissario per lattuazionedellAgendadigitalehaconfermatoquantodichiarato qualche settimana fa (Il Sole 24 Ore del 6 settembre): Lazione ha confermato Caio si concentrer su Anagrafe dei residenti, fatture elettroniche e identit digitale. NellaulaDeCarlidelPolitecnicosonorisuonatifortiinumeri dei ritardi italiani sul fronte degli interventi concreti per lAgenda digitale. stato detto cheunadozione spintaepervasivadellafatturazioneelettronica verso la Pa potrebbe portare risparmi di 1,1 miliardi lanno, mentre lintroduzione di soluzioni informatiche nei processi in Sanit farebbe risparmiare 6,5miliardi lanno.Ilcorrettoricorso a infrastrutture cloud vale invece 1 miliardo in tre anni e losviluppodinegoziazionionlineattraversostrumentidieProcurement 5 miliardi ogni anno, passandodallattuale5%ditransato online sulla spesa pubblica per beni e servizi al 30 per cento. La riduzione dei pagamenti

con contante potrebbe poi, secondoilPolitecnico,farrecuperare5miliardidalsommerso, se si incrementasse la quota di pagamenti elettronici dallattuale 20% al 30% del totale. Infine ci sarebbero i vantaggi della conservazione elettronica degli archivi fiscali, in grado di rendere pirapidi icontrolli,con altri 10 miliardi di possibile recupero. In base a queste stime e considerandosolo ibenefici pi facilmente perseguibili, lOsservatorio del Politecnico stima che ognimese di ritardonellattuazione dellAgenda digitale costi 995 milioni di mancati risparmi. Un dato spiega una nota dallOsservatorio, promosso nel 2012 con vari altri attori istituzionali e privati e nato per individuare proposte e progetti per lAgenda che dimostra come lattuazione dellAgenda digitale italiana rappresenti ormai una scelta obbligata e improcrastinabile per recuperare competitivit e uscire dalla crisi. Del resto, secondolindagine,oltreaessere una leva di efficienza nella pubblica amministrazione, lAgendadigitaleancheunopportunit di crescita per le imprese (ad esempio 6 miliardi di minori costi nellipotesi di aumentodal5%al15%delladigitalizzazione dei processi commerciali), di nascita di nuove startup (con un impatto sul Pil dello 0,2% grazie a uno stanziamento di 300 milioni lanno in fondi seed) e di risparmio per le famiglie (ad esempio 3 miliardi di euro lanno, ipotizzando che lecommerce B2c passi dallattuale 2,6% al 10%).
@An_Bion
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