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wikipidia Ermete Trismegisto (dal greco antico , in latino Mercurius ter Maximus) un personaggio leggendario dell'et ellenistica, venerato

ato come maestro di sapienza e ritenuto l'autore del Corpus hermeticum. A lui attribuita la fondazione di quella corrente filosofica nota come ermetismo.

Indice
[nascondi] 1 Significato del nome 2 Origini 3 Il Corpus hermeticum 4 Epoca cristiana 5 L'influenza sul Medioevo e il Rinascimento 6 Ermete Trismegisto moderno e occulto 7 Letteratura contemporanea 8 Note 9 Bibliografia 10 Voci correlate 11 Altri progetti 12 Collegamenti esterni

Significato del nome[modifica | modifica sorgente]


Ermete Trismegisto significa letteralmente Ermes il tre volte grandissimo. Con questo nome si voleva assimilare Ermete, dio greco del logos e della comunicazione,[1][2] a Thot, dio egizio delle lettere, dei numeri e della geometria.[3] Essendo costume degli egizi iterare l'aggettivo grande davanti al nome delle divinit, Ermete era quindi appunto indicato come il "grandissimo" per tre volte (tris-megisto). Nelle scritture egizie, infatti, il titolo del dio Hermes-Thoth attestato nella forma

cio Thoth due volte grande, in cui il geroglifico

grande (cfr. copto ) ripetuto due volte. quindi possibile ipotizzare che vi sia stata anche una forma

Thoth tre volte grande, che sta alla base del greco e [4]. Secondo l'erudito del XVII secolo Athanasius Kircher: Gli Arabi lo chiamano Idris, dall'ebraico Hadores(...), i fenici (...) Tauto, gli Egizi (...) Thot ma lo

chiamano anche Ptha e i Greci Ermete Trismegisto. (Obeliscus Pamphilius, 91)

Origini[modifica | modifica sorgente]


Come gi accennato, Ermete fu fin dall'antichit accostato a Thot, presente nella tradizione egizia. Entrambi sono al servizio di una divinit superiore (Ermete messaggero di Zeus, Thot lo scriba di Osiride); Ermete dio della parola e Thot dio della parola e della letteratura[5]; entrambi sono psicopompi, accompagnatori delle anime dei defunti nell'oltretomba. Sia Ermete che Thot sono inoltre, nelle loro rispettive culture, gli di della scrittura e della magia. A seguito di un tale processo di assimilazione tra divinit greche ed egizie, avvenuto nell'atmosfera sincretistica dell'Impero romano, Ermete Trismegisto divenne il dio rivelatore della verit e mediatore tra gli uomini e gli dei. Poich Clemente di Alessandria riteneva che gli scritti sacri di Ermete fossero quarantadue e contenessero il nucleo degli insegnamenti formativi degli antichi sacerdoti faraonici, Siegfried Morenz suggerisce in proposito che il riferimento all'autorit di Thot si basasse su una tradizione piuttosto antica, e che la figura "quarantadue" probabilmente derivava dal numero dei nomi egiziani.[6] Giamblico attribuiva ad Ermete decine di migliaia di opere, di grande antichit ed immensa importanza, anteriori persino a Pitagora e Platone, che a quei testi avrebbero attinto.[7] Nei dialoghi Timeo e Crizia lo stesso Platone riferisce che nel tempio di Neith a Sais vi fossero stanze segrete contenenti registrazioni storiche possedute per novemila anni[8]. Anche secondo Cirillo di Alessandria e Marsilio Ficino, Platone avrebbe perci conosciuto in Egitto una sapienza antica risalente all'epoca di Mos.[9] L'origine egiziana delle dottrine ermetiche stata poi ribadita da alcuni studiosi odierni come Martin Bernal.[10]

Il Corpus hermeticum[modifica | modifica sorgente]


Per approfondire, vedi Corpus hermeticum. Furono attribuiti a quest'uomo un insieme di scritti iniziatici e filosofici, raccolti in epoca bizantina nel Corpus hermeticum, parte dei quali rinvenuti anche tra i Codici di Nag Hammdi[11] e risalenti intorno al IV secolo d.C. Nel suo complesso, la "letteratura ermetica" una categoria di papiri contenenti incantesimi e procedure di iniziazione. Nel dialogo Asclepio (dal dio greco della salute), facente parte del Corpus hermeticum, descritta ad esempio l'arte della telestik cio di richiamare o imprigionare gli angeli o i demoni all'interno di statue, con l'aiuto di erbe, gemme e profumi; sono descritti anche i metodi per far parlare e profetizzare tali figure. In altri papiri vi sono formule per costruire artefatti ed animarli. I testi ermetici inoltre si distinguono solitamente in due categorie: "filosofici" e "tecnici". Nel 1453 durante un viaggio in Macedonia, via Costantinopoli, il monaco italiano Leonardo da Pistoia scopr quattordici libri originali appartenuti a Michele Psello, risalente all'XI secolo scritti in greco per Ermete Trismegisto intitolato "Hermetica" dopo detto Corpus Hermeticum. Ritornato a Firenze, il monaco Leonardo consegn il Corpus Hermeticum a Cosimo de' Medici che non pi tardi del 1463 incaric Marsilio Ficino di tradurre dal greco al latino e in seguito all'italiano della epoca. Il Corpus Hermeticum composto da scritti dell'antichit rappresent la fonte di ispirazione del pensiero ermetico e neoplatonico rinascimentale.

Epoca cristiana[modifica | modifica sorgente]


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L'influenza sul Medioevo e il Rinascimento[modifica | modifica sorgente]


Per approfondire, vedi Ermetismo (filosofia).

Ermete Trismegisto in un mosaico della Cattedrale di Siena L'ermetismo ebbe una notevole influenza sulla cultura medioevale e rinascimentale. Le opere attribuite a Ermete Trismegisto, e conosciute come Corpus hermeticum, ebbero grande credito e furono molto popolari tra gli alchimisti, che ritenevano il loro autore un "sapiente" realmente esistito e vissuto nell'Antico Egitto. Secondo la modalit dell'evemerismo, Trismegisto sarebbe stato il figlio del dio Ermes, mentre nella cabala, che fu ereditata dal Rinascimento, si immaginava che fosse un personaggio contemporaneo di Mos e che comunicasse ai suoi adepti una saggezza parallela a quella del patriarca biblico. Per questo l'etimologia occultista ha connesso i due personaggi creando il termine Thotmoses. In seguito lo studioso calvinista Isaac Casaubon nel De Rebus sacris et ecclesiaticis exercitiones XVI (1614) mostr che tali testi dovevano essere pi recenti e potevano essere datati intorno all'anno 300.[12] Ralph Cudworth obiett nel 1678 che una tale datazione poteva essere applicata solo a tre dei diciassette trattati del Corpus Hermeticum, e che Casaubon avrebbe omesso di riconoscere l'esistenza di una tradizione orale, che solo in epoca tarda sarebbe stata messa per iscritto in quei trattati, i quali rappresentano quindi un termine ad quem (fino al quale), e non a quo (a partire dal quale).[13]

Ermete Trismegisto moderno e occulto[modifica | modifica sorgente]


Questa sezione sull'argomento filosofia solo un abbozzo. Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento. In epoca moderna Ermete Trismegisto fu ritenuto patrono delle antiche scienze dell'astrologia e dell'alchimia. Anche Isaac Newton fu un assiduo studioso dell'apparato ermetico, e un sommo cultore dell'alchimia in genere. Ermete Trismegisto un personaggio adoperato dalla massoneria come legittimazione di testi antichi e come prova delle proprie origini legate al mito dell'oriente. Le sue teorie appartengono in realt ad una pluralit di autori privi di valenza storica.

Letteratura contemporanea[modifica | modifica sorgente]


Ermete Trismegisto anche un personaggio del romanzo Elianto di Stefano Benni. Nel romanzo egli ha il compito di inventare le leggi della natura ed assemblare gli animali in scatola di montaggio con i pezzi fornitigli da Dio. Ermete Trismegisto citato assai sovente nel romanzo di Umberto Eco Il pendolo di Foucault, edito da Bompiani nel 1988.

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