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Fotografare porre sulla stessa linea di mira la mente, gli occhi ed il cuore. E un modo di vivere.
(Henri Cartier-Bresson) Cercheremo di approfondire questi tre aspetti, che sono le colonne portanti di questa passione: tecnica, occhio del fotografo e capacit di vedere, di emozionarsi e di emozionare.
Oggi c un sensore
CCD CMOS
E sensibile alla luce ed emette segnali elettrici di intensit proporzionale a quella della luce
Il cuore di ogni fotocamera digitale il sensore, cio il chip che converte la luce in cariche elettriche, per poi trasformarle in informazioni digitali. Il sensore pu essere di tipo CCD (Charge-Coupled Device) o CMOS (Complementary Metal-Oxide-Semiconductor). La differenza tra i due pu essere approfondita con una semplice ricerca su Google o consultando i documenti contenuti nel CD.
LUCE
I pixel dei sensori non riescono a discriminare i colori. A tale scopo si impiega una griglia di microscopici filtri colorati disposti in modo che ogni singolo pixel sia coperto da un filtro rosso o verde o blu, secondo una precisa sequenza: il 25% dei pixel hanno un filtro rosso, il 50% un filtro verde, e il 25% un filtro blu. Il maggior numero dei pixel verdi giustificato dal fatto che il nostro sistema visivo pi sensibile al verde, e quindi questo colore deve essere riprodotto con maggiore fedelt. In questo modo ogni pixel genera un segnale solo quando colpito da un raggio di luce dello stesso colore del suo filtro.
La coppia tempo/diaframma
Per capire la relazione che lega tempo di scatto e apertura del diaframma possiamo pensare a una vasca da bagno, dove la vasca il sensore e l'acqua la luce. Per dare la giusta esposizione occorrer riempire completamente la vasca. A disposizione abbiamo due regolazioni: il tempo in cui il rubinetto rester aperto e lapertura del rubinetto. Possiamo decidere di aprire completamente il rubinetto in modo che l'acqua entri nella vasca in grande quantit in breve tempo, o chiudere un po il rubinetto ed attendere pi a lungo. Il diaframma ha la stessa funzione del rubinetto, regolando la quantit di acqua/luce che deve passare; il tempo che impiega la vasca a riempirsi il tempo di otturazione. Una coppia di tempo e diaframma pu essere variata a piacere, aprendo il rubinetto/diaframma e diminuendo il tempo, oppure chiudendo il rubinetto/diaframma e aumentando il tempo. Ma il risultato dovr essere sempre lo stesso, cio riempire di acqua/luce la vasca/sensore. Ad ogni passo di apertura del diaframma si raddoppia la quantit di luce; quindi il diaframma 2,8 fa entrare il doppio di luce del diaframma 4. Lo stesso avviene nel caso del tempo di otturazione: un tempo di 1/250 fa entrare il Quindi la coppia di un diaframma f/16 con un tempo di doppio della luce di 1/500 o la met di 1/125 equivale alla coppia f/11 (apertura doppia rispetto a f/16) con 1/250 (met tempo rispetto a 1/125s). 1/125.
La sensibilit ISO
Un fattore che pu influire sulla determinazione della coppia tempo/diaframma la cosiddetta sensibilit ISO. Nella fotografia digitale, lindice ISO misura la sensibilit del sensore, ed entro certi limiti pu essere regolata a piacere. Nella fotografia tradizionale, la sensibilit della pellicola si sceglieva al momento dellacquisto. Infatti il principio resta il medesimo della fotografia con la pellicola: a un basso valore ISO corrisponde una bassa sensibilit e viceversa. Si andranno ad utilizzare valori ISO elevati quando le condizioni lo richiederanno: quanto pi la scena inquadrata sar poco illuminata e quanto pi la velocit di scatto dellotturatore risulter necessaria, tanto pi alto dovr essere il valore ISO che dovremo impostare sulla fotocamera. Dovendo effettuare una ripresa che necessita di un valore di sensibilit ISO elevato, come se richiedessimo al sensore di andare a captare anche i segnali luminosi pi deboli. Affinch vengano correttamente digitalizzati dal microprocessore della fotocamera, andranno necessariamente amplificati. Anche la fotografia digitale quindi soggetta ad un disturbo molto simile alleffetto grana della fotografia con la pellicola, il cosiddetto rumore.
prima dopo
rapporto 4/3
3 4
2 3
rapporto 3/2
A parit di MP totali, il singolo pixel della reflex quasi 10 volte pi grande di quello che trova posto sul sensore della compatta
fish eye
super tele
Focale fissa
35 mm. 50 mm. 135 mm. 200 mm.
LE MACCHINE
compatta bridge
mirrorless
reflex
compatta
VANTAGGI maneggevole e leggera costo contenuto buona qualit per usi amatoriali obbiettivo zoom (6x 14x)
SVANTAGGI sensore di solito piccolo poca prontezza nello scatto mancanza del mirino ottico visore disturbato dalla luce
bridge
VANTAGGI dimensione e peso contenuti buona qualit per usi amatoriali obbiettivo zoom molto esteso
SVANTAGGI costo abbastanza elevato quasi pari a una reflex entry level mirino digitale zoom non molto luminoso
mirrorless
VANTAGGI dimensione da compatta buona qualit per usi amatoriali obbiettivi intercambiabili
reflex
VANTAGGI visione e inquadratura ottime elevata qualit (anche file RAW) prontezza nello scatto riprese in sequenza (sport ) molti programmi (per tipi di scena) ottimo controllo (anche manuale)
SVANTAGGI prezzo medio/alto-elevato peso da trasportare costo di un 2 obbiettivo
Electronic Viewfinder
LO SCATTO
10 semplici regole per uno scatto di qualit
E' possibile scegliere di scattare le foto con vari livelli di risoluzione, ma sempre opportuno sfruttare tutti i "megapixel" disponibili. Il peso delle immagini in MB superiore, ma ci influir tutto al pi sulla capacit di archiviazione della memoria. Comunque, con schede da 4, 8 o 16 MB, si possono scattare centinai di immagini. Inoltre conviene sempre averne una vuota a disposizione. Con foto ad alta risoluzione si pu ottenere un grande formato di stampa, o ritagliare e elaborare le parti pi interessanti dell'immagine originale, sempre con eccellenti risultati.
10 semplici regole per uno scatto di qualit 3) Usare lautomatismo (salvo casi particolari)
Nella gran parte delle situazioni normali (foto ricordo, reportage di viaggio ) consigliabile utilizzare l'esposizione automatica, che imposta l'apertura del diaframma ed il tempo di scatto grazie alle valutazioni del "cervello elettronico" della macchina. Ci si pu cos concentrare sulla osservazione del soggetto e sulla composizione della scena, senza altre preoccupazioni. I risultati sono quasi sempre di buona qualit ed eventuali difetti possono, in larga misura, essere corretti con la post produzione (programmi di foto ritocco). Fanno eccezione alcune situazioni specifiche, come le foto sportive, la macro, il ritratto ecc., che richiedono regolazioni pi fini di tempi e diaframmi per ottenere gli effetti ottimali desiderati.
4) Usare lautofocus
(salvo casi particolari)
Anche la messa a fuoco, talvolta, pu essere delegata al "cervello elettronico" della macchina, che spesso datata di una regolazione intelligente, che analizza molti punti dell'inquadratura e individua il soggetto principale. E' inoltre possibile inquadrare un soggetto che non sia in posizione centrale e bloccare il fuoco tenendo premuto a met il pulsante di scatto. Fanno per eccezione alcune situazioni in cui importante sfruttare la "profondit di campo", ad es. aprendo al massimo il diaframma per sfocare lo sfondo e mettere in maggior risalto il soggetto principale di un ritratto, o chiudendolo per avere immagini nitide dal primo piano all'infinito.
10 semplici regole per uno scatto di qualit 5) Saper valutare i casi particolari
E' importante saper valutare quando le impostazioni automatiche (apertura del diaframma, tempo di scatto, messa a fuoco) non sono adeguate alla situazione che stiamo fotografando e rischiano di farci scattare un'immagine imperfetta. Ad esempio fotografare un evento sportivo o un soggetto in rapido movimento richiede tempi di scatto molto veloci. Un ritratto suggestivo trae vantaggio da uno sfondo sfocato, ottenibile con un diaframma aperto. Una macro richiede l'uso di un treppiede ed una accurata messa a fuoco manuale.
La foto digitale ci ha liberato dalla schiavit della pellicola, che spesso tendevamo a "risparmiare" per non sprecarne inutilmente. Oggi possiamo scattare virtualmente senza limiti, condizionati solo dalla capacit della memoria. Spesso l'immagine pi suggestiva ed efficace viene colta quasi per caso e pu essere "scoperta" solo scaricando le immagini sul computer ed esaminandole a pieno schermo. In molti casi il soggetto pi interessante solo una parte della scena che abbiamo catturato, e pu essere ritagliato e valorizzato in post produzione eliminando tutto il superfluo.
10 semplici regole per uno scatto di qualit 7) Evitare foto mosse o sfocate
Gli unici difetti che non possibile correggere efficacemente con il foto ritocco sono la sfocatura e il mosso, che si hanno quando: il soggetto fuori fuoco (soluzione: messa a fuoco manuale o automatica, ma
fissata sul soggetto, premendo per met il pulsante di scatto)
OK: a fuoco
10 semplici regole per uno scatto di qualit 8) Usare la priorit dei tempi o dei diaframmi
(o un programma idoneo tra quelli disponibili)
Oltre al funzionamento automatico (AUTO), tutte le fotocamere hanno una ghiera o un menu che, attraverso comandi spesso differenti per ciascuna marca, imposta lo scatto con le seguenti modalit: manuale: selezionando questa opzione il fotografo dovr impostare manualmente, con laiuto dellesposimetro presente nel mirino, sia lapertura del diaframma che il tempo di esposizione. E indicato dalla lettera M (Manual) e serve per avere il completo controllo sullesposizione della scena. priorit dei diaframmi: si imposta l'apertura del diaframma e "il cervello" della macchina calcola in automatico il tempo necessario alla corretta esposizione. Di solito indicato dalla lettera A (Aperture) e serve a controllare la profondit di campo (la distanza davanti e dietro al soggetto messo a fuoco che appare nitida). priorit dei tempi: si imposta il tempo di scatto e "il cervello elettronico" della macchina calcola in automatico il diaframma necessario alla corretta esposizione. Di solito indicato dalla lettera S (Shutter Speed) e viene utilizzato per fermare i soggetti in rapido movimento (eventi sportivi, bambini, animali ..). programma: simile alla modalit AUTO, ma consente di intervenire sulla coppia tempo-diaframma scelta dalla fotocamera. Di solito indicato dalla lettera P (Program). Ad esempio, se la fotocamera imposta la coppia f/8 1/250, muovendo la ghiera di regolazione il fotografo potr impostare f/5,6 1/500, oppure f/11 1/125, e cos via scena: sulle ghiere di molte compatte vi sono i simboli delle principali situazioni fotografiche che si possono incontrare, ad es. ritratto, paesaggio, macro, soggetto in movimento, scena notturna, controluce ecc. Ognuno di questi simboli imposta un programma adatto allo scatto specifico. Analoghe impostazioni vi sono nei menu delle reflex o delle compatte pi evolute, e comprendono un numero ancor maggiore di situazioni di ripresa.
PUNTO FORTE
(FUOCO)
ZONA AUREA
LINEE FORTI
10 semplici regole per uno scatto di qualit 10) Lavorare in post produzione
"Post produzione" un termine per addetti ai lavori che identifica tutti gli interventi di modifica operati su un'immagine (o su un filmato) dopo averla scattata (o averlo girato), al fine di migliorare l'effetto finale. In prevalenza si tratta di utilizzare dei software di fotoritocco (o di elaborazione video) per visualizzare, ritagliare, modificare e salvare lo scatto originale in una nuova versione, ottimizzata dal punto di vista tecnico o estetico. Esistono numerosissimi programmi tra cui scegliere, da quelli professionali molto costosi a quelli amatoriali anche gratuiti. Ciascuno di noi potr avere le proprie preferenze e trovarsi pi o meno bene a lavorare con un determinato software. In questo corso cercheremo di approfondire lutilizzo di IrfanView, Photoshop Elements 6, PhotoScape e PhotoMagic e di altri programmi per presentazioni e slide show.
questa presentazione
Piccolo Glossario
Vocabolario pi esteso Corso di Base