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ESPERIENZE DI MONTAGNA

SEMINARI TRA SIMBOLO E REALTA

Percezione visiva
la spontaneit creativa dellessere
27-28-29 giugno 2008 montagne del Ticino

Accompagnatori : Hansjrg Anderegg (artista pittore) e Paolo Carnaghi (tecniche di meditazione)

Durante il seminario, la montagna, larte (percezione, osservazione e disegno) e la nonterapia (meditazione e yoga ispirati alle filosofie e tradizioni naturali) si sono riunite e complementate, permettendoci di sperimentare noi stessi e il mondo che ci circonda in modo libero, spontaneo, naturale ; scoprendo e giocando tra le infinite possibilit dinterpretarci e di vivere.

Introduzione

Tu hai diritto allazione, ma soltanto allazione e mai ai suoi frutti. Non sia il frutto delle azioni il motivo del tuo agire. Bhagavad-Gt

Questo insegnamento che Krishna rivela ad Arjuna sul campo di battaglia di Kurukshetra, quando il guerriero assalito da dubbi e paure, ci ha accompagnato per tutto il seminario1. Esso cinsegna a non attaccarci ai risultati delle azioni e dunque a non attaccarci a noi stessi, cosa che allorigine di ogni sofferenza. Liberi dal bisogno di affermazione personale e di dover far bene , liberi dal desiderio di realizzarci o di realizzare qualcosa, possiamo finalmente godere della libert dazione e della libert dessere noi stessi qui e ora, senza speranza n timore, agendo secondo la nostra natura pi profonda e il nostro sentire, e non secondo dei valori e delle idee prestabilite.

E in questo stato che la spontaneit creativa dellessere trova il suo libero fluire.
Questo stato e lo tuttora un insegnamento molto profondo. Krishna rappresenta la coscienza divina, il maestro interiore, il Divino segreto celato nel corpo umano; Arjuna sul campo di battaglia rappresenta lanima confrontata con il mistero del mondo. La guerra nella quale si trova Arjuna, a un livello pi profondo una metafora per le confusioni, i dubbi, le paure e i conflitti che ci preoccupano in un momento o laltro della nostra vita.
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Creare per creare, agire per agire, essere per essere, respirare al solo scopo di respirare ; cos come camminare, disegnare, meditare, parlare per il piacere di farlo, per amore della spontaneit e della ricchezza che nasce quando i valori del mondo legati al vantaggio e allo svantaggio personale sono lontani da noi. La montagna, luogo sacro di unione tra terra e cielo e sede di divinit e spiriti, ci ha accolto tra le sue grandi braccia e sul suo corpo.

Con la sua presenza, la sua bellezza e la sua potenza, la montagna ci ha offerto il contesto ideale per sperimentare e riscoprire, attraverso unattitudine artistica e delle tecniche di meditazione (nonterapia), che lesperienza immaginativa e soggettiva uno strumento fondamentale per il nostro piacere e per lintegralit del nostro essere.

Questa esperienza altrettanto reale che lesperienza oggettiva, concreta , condivisa con gli altri; limportante saper essere in equilibrio tra le due, considerandole e vivendole con intensit.

Il seminario
in qualche parola e immagine
Le parole dalle quali mispiro per scrivere questo corto reportage sono venute dai partecipanti, da tutti noi, durante la condivisione finale. Mi permetto di re-interpretare queste parole, in modo libero, per esprimere il mio vissuto personale. Il senso originale di queste parole da ritrovare nellesperienza di ognuno dei partecipanti2.

Nature
Natura, presente in ogni momento, ovunque.

Esplorare la terra significa esplorare se stessi ; esplorare se stessi significa esplorare la terra. Entrare nel corpo e nei monti risulta essere il medesimo processo. Selene Calloni Williams

Spectaculaire
quando tutte le cose che amiamo si ritrovano, luna complementare allaltra, con uno sfondo di bellezza presente dappertutto, un fremito dellanima pervade il cuore di gioia.

Le parole sono qui riportate nella lingua originale nella quale sono state pronunciate dai partecipanti (in questo caso tutti i partecipanti parlavano francese). Appositamente non le ho tradotte, poich alcune di esse non avrebbero trasmesso la stessa emozione delloriginale.
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Partage
Sono qui nessuno mi guarda, nessuno parla di me, eppure ho talmente tante cose da raccontarvi ;

Che gioia quando dimprovviso sento lo sguardo di un complice accarezzare la mia pelle e la mia storia comincia. Hans Anderegg Un paesaggio qualunque

Rassemblement
Il mandala riunisce nei suoi cerchi concentrici lintero universo, cos come il corpo e la psiche umani. Nella tradizione dello Yoga Tantrico Tibetano3 il mandala raggruppa luniverso (macro- e microcosmo) nei suoi diversi stati devoluzione e di manifestazione. Esso rappresenta la disgregazione dallUno al molteplice e laggregazione dal molteplice allUno. Non conoscendo differenza tra simbolo e realt, lo yoga tantrico ci permette di percepire la realt come simbolo, anche la realt la pi concreta alla quale siamo abituati.

Buddhismo Vajrayana o Buddhismo Tantrico

La pratica completa del mandala ci permette dunque di riassorbire la realt oggettiva nel mondo simbolico-immaginale (grazie alla visualizzazione del mandala) e, allo stesso tempo, di portare la realt immaginale nel mondo fisico attraverso latto (la creazione del mandala). Come ogni rituale, questo un atto magico che conduce ad una conoscenza profonda delle forze e degli spiriti che popolano il nostro universo.

Plnitude
Sopra di noi, un cielo tappezzato di stelle ci circonda col disegno dun motivo dinterminabili vette, catturando i nostri occhi e il nostro cuore. Sotto e attorno a noi, la roccia scura, accarezzata dal continuo sgorgare e fluire delle cascate. Con un primo chakra che ci connette alla terra e un settimo chakra che ci connette alla dimensione dello spirito, siamo dei potenti canali di connessione tra la terra e il cielo, tra la materia e lo spirito. Qui, in questo corpo, luogo di liberazione e di realizzazione, tempio segreto della divinit nascosta nelluomo, si celebra lunione tra gli apparenti contrari, tra la luce e loscurit, tra il bene e il male, tra il giorno e la notte. E il matrimonio di Shiva e Shakti, che sono distinti ma non separati. La loro inseparabilit il simbolo dellunit delluniverso, e la loro distinguibilit rappresenta la molteplicit che caratterizza questo universo.

Il Cielo nella sua estasi, sogna una terra perfetta. La Terra nel suo dolore, sogna un perfetto Cielo. Maglie di timori ne ritardano lunione. Sri Aurobindo

Lgret
Quale amore vi lega, oh roccia, oh cascata ; davanti al passare del tempo, che poesia creata dalla vostra unione e dalla vostra forza di restare sempre voi stesse.

Beaut
Cielo sopra di me! Tu puro e profondo! Tu abisso di luce! Guardandoti io mi sento scosso da un divino desiderio. Lanciarmi nelle tue altezze questa la mia profondit! Celarmi nella tua purezza questa la mia innocenza! Quando errai solo, di che aveva fame la mia anima nelle notti tenebrose e nei sentieri senza meta? E quando mi arrampicai su per i monti, chi, se non te, cercai? Tutto il mio vagare e arrampicarmi sulle montagne nullaltro era che la necessit e lespediente di unimpotenza: perch volare lunica cosa cui aspiri la mia volont volare in te. Friedrich Nietzsche

E con questo anelito dellanima individuale verso lanima universale, verso lo spirito supremo, concludo questo corto reportage. Spero che attraverso queste parole sono riuscito a trasmettervi qualche emozione e perch no, la voglia di condividere con noi una delle prossime esperienze. Paolo Carnaghi luglio 2008

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