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OSSIA
DELL' ARTE DI GESTIRE CON LE MANI
DELL' ABATE
VINCENZO REQUENO
Acc. Clem.
PARMA
MDCCXCVII
PER
LI
FRATELLI GOZZI
CON APPROVAZIONE
tus.
Janus geminus a
Numa
Lib. 34-
e. 7.
Numa
Giano con due facce dedicato dal Re con le dita in modo disposte, che
.
.
del
etc.
numero
Plin.
di
Hist.
CASIMIRO MELILUPI
DI S O R A G NA GENTILUOMO DI CAMERA ED ESENTE
DELLE
r,R.
DI
S. A. R.
GLL EDLTOR.L
ECCELLENZA
Seneca, Marziale , Apulejo 3 e Luciano hanno lasciati autorevoli testimonii onde argomentare chela pantomima greca elatina gareggiasse colla drammatica poesia
a muovere
sentimenti pi
dunque un'arte pia ingegnosa e pi efficace della nostra, se, come dice
la era
essa
digiti,
per
antichi avessero
e certi
die
si
sono perduti ,
tacita pro-
Lo
asserisce S.
Ago-
na,
il
pantomiesporre
spie-
mi
gare
de' suoi
di
loro gesti ed
n'era
il
Ecco
ci
scoste antichit,
le letterato, il
il
sagace critico,
l'uti-
queno. Il di lui
produzioni dell'ingegno
letterarii
fasti della
Spagna unito
Colomez,
agli Andres,
ai
agli Arteaga, ai
ai
Conca , ed
titoli
Lampillas. Fregiato di
ci
cos
pregevoli
doni
illustri
il
merito sin-
con
somma
il
nostro
li
suo assunto
densa della pi
recondita antichit.
Accogliete per
V ossequio
V onore
vore le lettere
come Voi
siete, perpetui
INTRODUZIONE
lo do
in questo
libretto
la
Scoperta
po d'aver
io rinovate
tutte le pratiche di
all'
Encausto-,
gli antichi
me-
legran,
fissai li
mento
di questa sconosciuta,
te di gestire
con
le
Romani
moder-
na Pantomima.
Finora niuno
si
meno poi
La
trascuratez-
Opere
di Cicerone,
di Quintiliano, di
S.
Macrobio,
e d'
Girolamo,
altri
Gre-
Pantomima,
molsono
ti passi storici
dell'antico teatro.
i
Non
degni di riprensione
per
essi
la copiosa, recondita,
ed inutile erudiziosi
sono
come,
se si
il
debba
di-
re Vergilius
o Virgilius : se
3
to pi degno de' loro talenti, e della loro critica l'impegno di scoprire la
Chironomia, la
i
suoi uffi-
suoi effetti,
altri
Ma
amano molto
con-
temporanei,
si
non
hanno mai
gnarsi
fissato
Non dovranno
perci la-
secolo, se
ri
tenta
il
primo
un corpo
le
membra qua,
mento,
decorosamente
per presentare agli sguardi de' nostri Letterati, e de' Direttori de' nostri teatri un'arte
gli
oratori;
primo era
di
computi
numerario
il
mani;
secondo di ammaestrare
persone di tea-
tro ne' gesti richiesti per le rappresentazioni, e pel ballo. Io gli spiegher
e quindi divider l'arte
ammendue,
de' Gre-
Chironomica
la
moderna edu-
cazione
la
esponendo
pantomima,
e del teatro.
si
maravigli-
un uomo dedicato
primo che
io scrivo
evitare
civili nostre
in-
CAPO
I.
greco
al
naturalmente
chissimi.
Un
un
volto
ri-
Con sembianze
finte,
ma simili
a que-
6
ste,
dificano differentemente
gestied
movi-
menti, in cui
sono
gli
si
affetti, co-
me con un mutolo
manifestarsi.
idee, ed
i
linguaggio, chiaramente
si-
uomini.
Il
af-
accor-
dino gli
uomini
tentare di far un
si
fosse
prima
mente
gesti delle
fine
,
le dita
chiamarono
mani.
te secondo
Ateneo
lib.
i
i.
Deipnos.
erano
poeti; tra'Romani
i
comici
i
lib,
i.
Instit. e.
18. ).
tomima:
sti delle
Quintiliano
manda
l'allievo delle
i
ge-
(i).
Et certe quod facere oporteat non indignandnra est discere, cum praesertim liaec Gbirono(i)
i. e.
18.
qual fine pro l'oratore, ed in quale occasione poteva aver bisogno de' gesti della pan-
l'oratodi-
Non voglio,
allievo
si
ce Quintiliano, che
il
mio
trat-
ed
il
stando molto
de' ballerini
maestri di quest'ar-
mia
due rami.
gesti, che
usarono
ballerini nella
pantomima
la
il
mafine
fecero
mani pel
fine di fa-
ll) Neque enim gestum oratoris componi ad militudinem saltationis volo. LiL. i. e. 18.
si-
re
computi senza
stile, e
se d'interesse o di contante, o di
roba da-
le fi-
de'
ognuna corrisponde-
quin-
di
dine qualunque
dimostrazione aritmetica.
Siccome per
golarmente
Romani,
sin*i
i
tra'
primi
le cifre
da scrivere
cos
mani inventati
di gesto,
un mutolo linguaggio
i
ed obbligarono
tomima ad impararlo. Le
etiche composizioni
il
ritmo ne'
salti,
ed
il
tempo
pronunziavano
monumen-
IO/
ti
dell'antichit
non pu
di tutto ci dubia'
tarsi.
Le
balle-
rini
mani divisero
ronomia
in
sentazioni teatrali di
pantomima,
e di ballo.
porgono
gli
Ateneo
(i)
Priarai subrepturi
cum
multis
e*
Nunc
his,
Aristof.
i.
II
meglio di applicarle
al ballo della
i
pantomi-
ma
di
corpo
attri-
Ettore
figlio
di
Priamo. Ateneo
(i)
mia destinata
le,
al
schilo, e di Teleste,
mi pare
assai probabi-
pantomima
gesti notissimi
numeri,
servendo
le lettere del
i
Greco
alle
numeri,
prime ventiquattro
comespri-
i.
12,
mevano con
co alfabeto.
le
pantomima poteva applicare il gesto fatto per dare ad intendere il numero i. alla lettera A; il gesto fatto per dare ad intendere il numero a. alla lettera B; e cos
ri
della
CAPO
II.
'
J-J esistenza
dell'arte
si
della Chirono-
mia per
rende evidente
si
prova la
lo
successore di
Romolo
Numa
Pompilio
mia,
giare.
ossia
Non
solamente Plinio
(2.)
che
re-
una statua
di
Giano
con
le
ma
secondo Plinio
crobio
il
il
numero
365.
35o.
secondo Ma-
numero
In questo testimonio
si
(1)
Janus geminus, a
pacis, bellirjue
ratis,
Numa Rege dieatus, qui argumento colitur, digitis ita figuut trecentorum quinquaginta dierum nota
per
significati ori e
se
De-
um
Simulacrum
ejus
plerumque
fingitur
manu
dextera 3oo. et sinistra sexaginta quinque numerum tenens, addemonstrandam anni dimensionem. Saturn. 1.
4
le
figura,
che a tutto
quello, che
popolo
Romano
significasse
le
si
d ad intendere con
voci
Ec-
Se
Numa
tutti
avesse usato d'un gesto delle sconosciuto, o avess' egli cola statua di
mania
mandato
le dita in
di
formare
Giano con
significasse-
ro quello, di cui
Romani
della
Chironomia appartenente
gesti per
computare.
Le pi antiche memorie
religione ci
sospettare, che
stati da'
gesti
da
computare fossero
fra'
Latini imparati
i5
Romani
Chironomia
dice, che
mo
la
Greca
storia. Plutarco
(i)
Oronte, Genero
similitudine
di Artaserse, adducesse la
de' gesti
delle
mani
destinati
fine di di-
mele
Oronte, ne'com-
numero uno, ora il numero diecimila; cos i favoriti de' Re il Monarca, or un pri,, or rappresentano vato uomo; ora possono tutto, or quasi
put ora significano
,,
niente
comune ed universale
E' vero che
Numa
fu di molto anteriore
ad Oronte,
i
ad Artaserse;
ma
nonostante
Plut.
Apophtegm. Qnemidmodum
digiti ra-
tiones supputantium
IO
la la legge a' Greci; anzi furono da'
Greci in
Non dunque
credibile, che
Greci aves-
computo: piuttosto
gi
i
si
Sabini,
Latini, e
Numa
l'avessero ap-
Su questi principj
potr
storici chi
mai potr
primo
fosse
il
popolo, da cui
significarsi
i
facesse la convenzione di
le voci a'
numeri, e
numeri cor-
mani?
filosofica
vogliamo adoperare la
sagacit,
non
si
te della
ma
commerche
le pa-
gesti
nella
*7
Nell'America Spagnuola
sulle
mon-
tagne, se
lo,
si
diamo fede
allo storico
il
Spagnuoquale, es-
abbandono
genitori,, e crescen-
manifestava
gesti
,
a'
Missionari
come poteva
co'
do
le sue
sto popolo
tempo
col-
do
il
in
pantomima.
rac-
Se
fra'
ronomia.
i8
commerciante,
merci
co'
le sue
l'
Greci
abitudine di pie-
gare le dita, facendo diverse figure con le mani, per mostrare in questo
modo
a'
medesi-
mi
il
numero
con cui
le
di
alle let-
Mi
vando che
solamente fu
Greci comune
ma
ad altre
Chironomia
per pronunziare ne' balli fu peculiare de' Greci, e de' popoli, a cui
i
Greci la comunicarono.
*9
La invenzione
della
puto, ritenuta tale ipotesi, andrebbe di molto innanzi a' tempi eroici della Grecia, e sa-
antichit.
suppongono
fiorente
quest' arte
pe,-
tempi
di
CAPO
III.
Era
Romani
l'uso
\ oi
sti
abbiamo
ge-i
delle
e co-
mune
lio:
tra'
Romani
all'et di
ticato
Apulejo,
Girolamo.
5.0
Il
primo
con-
La
no-
tizia de'
numeri
necessaria all'oratore
,,
,,
non solamente,
abbia salutati
ma
i
a chiunque eziandio
.
primi studj
IT inoltre
V oratore
e
si
r, s'egli
j,
ma de'
computi ;
ma s'egli soltanto
ne' geil
,, sti
,,
computo . Questo
si
pensa,
ma
computare
mani
(i)
Numerorum
notitia
non
oratori
modo, sed
cuicumque primis
est; in causis
salterei litteris
erudito necessaria
in quibus actor,
non
dico
si
circa
summas
trepidat
digitorum solum incerto ant indecoro gestu a computatione dissentit, judicatur indoctus. Quinti!, lib. i. e. de gestu.
sed
si
Il
cere
riflet-
tere un
momento
pu
mani,
o delle dita
Chironomia, che
ad una deteril
minata somma
sto
di
ge-
pu dissentire, o contraddire
somma
determinata quantit o d'un numero particolare, l'altro d'un' altra? Osservinsi bene
le
parole di Quintiliano'
si
digitorum solum
compntatione
assir
a favo-
tare per essere l'uso di questi gesti frequentissimo nelle cause, e crede, che non sola-
mente l'oratore, ma chiunque abbia studiate le prime lettere, debba in essi istruirsi.
22
si
ed allorch
le
persone, che la
solamente
le
si
arte fanno
suddetti popoli,
la
ma
in oltre
pu dedurre che
conserveranno, fintan-
to che duri
Vediamo per se ci sia stato vero, e se Fuso della Chironomia pel computo si continuasse. Leggasi la seconda Apologia di
lejo, in cui se la
Apucon
prende contro
il
suo avver,
numeri
col gesto
di lui (i):
1
Se
cos
rimprovera,
voi aveste trenV anni pronunziato P potria ,, parere a qualcuno 3 che voi aveste fallato
(i)
Apulej. Apolog.
2. Si
triginta
annos pr dedigito.s"
cerli
errasse.,
piod circulari
gpstu
debueris
aperire
riSj
facilina caete-
tu diuiidio au^es.
a3
nell'arte di
caso aprirsi le dita col gesto circolare ; ,, avendo voi per detto anni quaranta, ed
essendo questi facili a significarsi mo str and la palma della mano, voi avete ac cresciuti d'una met i quaranta,,. A cos
chiaro testimonio chi potr dubitare, primo
che
gesti del
tiliano,
con
le dita
dall'oratore
nemico
di
mai venire il sospetto, che l'arte della Chironomia non comprendesse questi gesti delle
dita per
a chiare note
in uso
a'
tempi
Apule-
main
modo computavano
non
fosse
pubblico
gli oratori,
che la intelligenza, e
comune
ma,
in cui
si
perorava?
*4
Non solamente
i
profani scrittori
ma
inol-
(j):
Non.
E adduce per
della.
Pacol
di
Le parole
Girolamo sopra
numeri di
tale molti,,
I trenta,
zej
ab-
(i) Beda de loquela per gestum. Neque enim contemnenda est parvique pendenda regula, quam omnes pene sacrae scripturae expositores non mi,
nus
quam
a5
bracciano , moglie, ed
e si
il
stingono, rappresenta la
i
consorte:
,,
trovano angustiate ,
tribolate,
come
,,
periore .
Come mai S. Girolamo si sarebbe in questo modo spiegato, se all'et sua non fosse
stata intesa, e praticata l'arte de gesti delle
5
altri
Padri del-
sive alla
per spie-
gazioni pitagoriche; da altri per per oscure interpretazioni relative alle idee pie e di-
mente
ci
mostrano
la loro pi
profonda eru-
dizione, noi mancanti d'idee della letterafi) Triginta referuntur ad nuptias; nam et ipsa digitorum conjunctio, quasi molli osculo se compie, ctens et foederans, maritimi pingit et conjugem: sexaginta ad viduas eo quod in angustia et tribulatione sint positae^ unde in superiori digito depri;
&6
li
giudichiamo inesatti,
si
men
dotti.
Quando mai
estinguer la va-
nostra coltura?
Dall'epoca di
S.
Girolamo
in
qua non
si
scopre la
mani per
l'uso della
pantomima. Gassiodoro nel seicento dell'Era Cristiana, come vedremo, parla de' gesti delle
mani per
la
di
computare per
sappia, una parola. Chi ce la conserv tutta intiera, e minutamente spiegata, fu un dotto, e rispettabile scrittore del secolo VII. di
2?
CAPO
IV.
La parte della greca e della romana Chironomia appartenente a' gesti da computare si conserv intiera^ e perfetta tra' manoscritti d'un dotto autore del secolo VII.
di Cristo.
mio avviso,
in cui
si
secolo quarto.
Le barbare
tempo
le lo-
Chironomia,
tre abolite,
si
la quale,
egualmente che
le al-
se
un
in-
con chia-
posteri tramandata.
Questo scrittore fu
venerabile
Monaco
Beda
il
a'
suoi
mani, co-
mand ad
cui Be-
La maniera, con
stesso
sant'Uomo non
la
mi
gesti con le
Il
fatto per
a'
tramand
mi-
Chironomia ,
e che ci
romani
non
scrittori
(i),
jam
2Q
ed
Beda
ci
ad-
dit in qual
modo
si
potesse ravvivare la
energia
de' balli
Greci, e della
Romana
i
pantomima.
Prima che
scritti di
si
scoprissero tutti
si
mano-
dessero alla
stampa,
cento interpretando
scrittori,
Greci,
ed
Latini
di quell'epoca
Erasmo interpret
dopo con
le
opere
di
Beda
si
fece
un pregio
di
tempi antichi a qualcuno, che contava con la demano i suoi anni, era lo stesso che dargli del vecchissimo vecchione, non adoprandosi la mano destra, come vedremo, nella Chironomia che per computare le centinai a: il digitis et ungue callet de' latini per mio avviso allude a quest'arte: la critica di Tullio sopra l'oratore Ortensio, allorch dice ad Antonio Ortensio vi turber solo col dividere con le dita la causa etc. pare che alluda a quest' arte
ne'
stra
:
3o
seguirlo ne' gesti, e pubblic
dell'arte descrittaci
un ristretto
da quel grand'uomo.
bench non mi
sia riuscito di
ritrovarlo.
da Be-
da per quella delle antiche nazioni; non trovandosi classico commentatore o di Plinio,
o di Marziale, o d'altri antichi autori, che
l'anti34. di
Wower supponsi
prevalgono
de' gesti di
gesti delle
esa-
minate
le figure delle
essi ci di-
3o.
il4cil60.il 1000.
le figu-
re delle
Si
combinata
l'arte di gestire
con
le
mani
mia
letterati stimata,
come
fu l'altra,
il
un mio
talento
si
sarebbe fran-
mia per,
questa
si
un
ge-
sinistra
scritti.
ti
sedicen-
sibili,
ma
a'
nostri
si
Sa
soli
pensamenti,
le
le
buon senso,
alla barbarie,
ed alla rovina
mi avessero fornito
i
di esem-
da far tacere
rati sopra la
giudicato
da' sedicenti giudiziosi delle opere in ogni secolo, e con cui al presente
si
giudica, io non
mi
mie ve-
scurati,
nostro secolo.
il
sti-
33
meranno
mostene, ed
do con
la
gesti delle
mostrando
a'
giudici le
somme
di cui
si liti-
modo
per prevenire
le ristrettissime
immaginazio-
Aristarchi,
letti
loro
te la ricerca dell'antica
ossia
pura stravaganza
ed
i
il
figurarsi, che
Greci,
Romani
,
loro Dei
e de' loro
tomima usassero
della
Chironomia
ossia del
le loro
34
sti
che succede
Dame, ed
a'
nostri attillati
Cavalieri,
de' loro
Antenati, ridono
e del cattivo gu-
Maggiori,
do entro
le loro
immaginazioni concepire
come
tempi
si
,
ritrovasse
una bella
vi fosse
Dama
Donna
de' suoi
di bruttezza; e
come
assen-
orna-
menti.
Se qualcuno
sti
si
dell'antica
pantomima,
giudicarne
le
ferma
la regola
il
buon
fin
provare
35
all'evidenza tutti
e osservi se io
gli
argomenti intrapresi,
mani adoperato
nell'
della
cominciare la
domandan-
do scusa agli accorti letterati di questo lungo, bench non inutile episodio.
CAPO
De' gesti della
care
i
V.
mano
JL
rovasi in Beda,
un'operetta intitolata
36
cui
sono minutamente
delle
mani, di cui
si
gli antichi
Greci,
Ro-
mani
biamo provata
vedere, che
la loro uni-
abbiamo
fatto
hanno prezzati,
hanno abbracciati
e gli
hanno creduti
di descriverli
con
comodo
moltitudi-
ginale.
I gesti
delle
si
tro-
MANO
il
SINISTRA.
Per pronunziare
curvare
il
numero
i. si
ha da insinistra;
mano
3?
indi
si
far in
zo della
I
Per pronunziare
numero
2.
si
ha da
(2)
Per pronunziare
o gesto col dito di
il
numero
(3)
3. si
fa lo stes-
mezzo.
il
Per pronunziare
solo dito
numero
numero
4-
s'alzer
il
mignolo sopra
il
Per pronunziare
pra
gli altri il solo
alzer so-
anulare.
il
(5)
Per pronunziare
numero
6.
alzerete
il
(6)
Gum
Cum
ergo dicis
va digitum inilectens, in
infiges.
(2.)
dicis
ibidem impones.
(3)
(4.)
Cum dicis tria, tertium similiter afflectes. Gum dicis 4- itidem minimum levabis. (5) Gum dicis 5. secundum omnino similiter
eriges.
(6)
Gum
dicis 6.
38
Per pronunziare
gnolo di
il
numero
7.
il
alzerete
dito misi
fermi
Per pronunziare
stesso gesto col dito
numero
8.
farete lo
il
chiamato medico,
pi
vicino al mignolo.
(2)
il
numero
(3)
9.
farete lo
unghia
dell' indice
.
(4)
DELLE DECINE.
Per pronunziare
lice tra
(1)
20. introdurrete
il
pol(5)
il
dito di
mezzo
e tra l'indice.
,
Curri dicis 7.
rim
levatis,
(a)
(3)
(4)
Cum dicis 8. medicum. Cum 9. impudicum e regione coinpones. Cum io. unguem indicis in medio rges artu
pollicis.
(5)
Cum
dicis ao.
summitatem
pollicis
.
interme-
39
Per pronunziare
si
3o. farete in
le
modo ohe
dell' in-
combacino soavemente
(i)
unghie
Per pronunziare
pra l'indice
il
4- porrete a
(2)
canto o so-
dito pollice.
5o.
Per pronunziare
so la
palma
Per pronunziare
innanzi
(4)
Per pronunziare
70.
piegherete l'indice
il
come
lice di
di questo dito
(a)
Cam
lateri,
vel
dorso indicem super induces Cura dicis 5o. pollicem esteriori artui in(3)
star graecae
(4)
T curvatimi ad palmam
inclinabis.
Cum
sapr curvatum
indice circumflexo diligenter a fronte praecinges. 15' Cum dicis 70. indicem ut supra circumfle-
xum
xat
pollice
illius
erecta trans
medium
indici
artum.
4o
Per pronunziare
pollice
80. farete
;
colP indice lo
introdurrete per
tale che l'un-
di sotto in
si
modo
ghia sua
lice. (1)
fermi
all'
Per pronunziare
Eccovi
sola
90. farete
che
1'
unghia
{%)
da
farsi
con la
mano
sinistra.
si-
Non
nistra
mano
vede la ra-
Necon
destra,
brevit.
(1)
Cum
dicis 80.
so super implebis,
indicis artum.
(a)
Cum
ungulam
radici
pollicis infiges.
CAPO
VI.
si
facciano con
ioo. si fa
si
con la
mano
destra
il
fece con
si
pro-
nunziano con
Le migliaja
si
Centum
in
dextra
quomodo
decem in
laeva
42
Quindi mille
col
si
pronunzier con
si
la destra
i
.
pronunzia
con con
la sinistra.
lo stesso gesto,
cui
a. si
vemila inclusivamente.
GESTI PFR LE DECINE DELLE MIGLIAIA.
si
collocheal di fuo-
mano
con
(i)
sinistra,
con la palma
il
le dita verso
collo, innanzi al
petto,
la
petto.
(2)
terra, appoggiato
Cum
ctore
erectis
supinam appones,
digitis
(a)Eamdem
(3)
Eadem prona
lo
pollice so-
pra
1'
lo
bracciandola con
le dita. (3)
palma
della
mano
al di fuori,
(4)
appoggian-
mano sopra
palma
al di den-
(5)
Eamdem
Ejusdem
prendes.
(4)
(5)
Eamdem supinam faemori super impones. Eamdem pronara faemori super impones.
mano
sopra
(i)
lombi
coli'
indice verso
F anguinaia,
Le centinaia
co'
di migliaja
si
pronunziano
medesimi
mi-
glia] a si
fa
che
si
fece con
(2)
(1)
pollice
ad ingni-
nem
verso.
(a)
appones,
45
CAPO
VII.
-L
difficolt di
come
i
si
gestisse con le
mani per
pronunziare
numeri composti
de' semplici
non dan-
doci
Beda
numeri. Questa
Per pronunziare
far
tri
il
ex. gr.
i.,
il
numero sei.
si
numeri.
e otto si far
il
e tre
si
far
il
numero
il
mano,
colFaltra
gesto del
ad osservarsi
46
l'arte per,
con cui
si
chiarissimi.
si
gesti
stra a diversi
antichi
A Londra,
a Venezia, a
si
Napo-
ove
le
cause d'interesse
trattano in pub-
sentare
a'
a'
giudici, e
figure
giu-
una carta,
perdendo
to,
il
il
molto studiato,
frattanto che
i
e ragiona,
il
conteggio.
Non
47
prendano
la briga d
imparare
gesti degli
non ho ad altro
alla
a'
seconda pi
nostri lette-
Greci
e de' Latini
antichi
scrittori.
Per questa
diare in
zioni, se
Beda
li
mo-
tivo io
non disegner
3
credessero
che utilit,
farsi
ricchi
letterati potrebbero
Generalmente dovr pi
te
seconda parsi
della
48
mima
tanto
da'
moderni cercata,
tanto
a'
comuni pre-
nomia
nelle
disprezzata
il
barbari
,
invenzioni cercano
difficile
lo
luminoso, ed un certo
difficile,
non
si
de-
gnano
di questa fat-
tali.
Hanc partem musicae disciplinae mutam appellavere majores: scilicet quae, ore
ci auso ,
manibus loquitur
etc.
Cassiod.
i,
I nostri
mani
CA PO
I.
L'antica Chironomia, ossia l'arte di gestire con le mani non si us unicamente dagli oratori pel computo >ma eziandio dalle persone di teatro per rappresentare quwlunque azione in pantomima al compasso della musica.
1\. nessuno de' lodatori, e degli approvatori dell' arte di conteggiare co' gesti del-
Sa
le dita
tale arte
i
fosse la
con
1'
arte
trascu-
nome
di quest'arte antica di
computa-
pantomima.
si
Quante
sareb-
fossero degna-
di erudizione al pi
di conteggiare con le
dell'antica Chironomia]
Ma
esposti
gesti
da com-
53
discendiamo
stimonj la pratica
che
le
persone di teatro
tra'
mani
gesti
,
della
pantomima
come
nome
stes-
so dichiara,
Prima per d' innolcrarci nell'argomento prego i moderni letterati a spogliarsi per
un momento delle idee della odierna scenica rappresentazione, e delle immagini dell'
preoccupazioni
il filo
del
mio ragionamento.
Beda,
antica Chironomia, ossia de' gesti delle mani d'uso tra gli oratori Greci, e
Romani
nel
come
altri lo intitolarono
de indigitatio-
4
ne,
i
i
gesti delle
Greci, ed
gesti
vengono
le
Beda con
Romano
alfabeto.
le
sti
La cristiana severit di questo venerabiuomo non ebbe altro fine nel copiare i gedell'antica Chironomia appartenenti al
darci
facile
gli
intelligenza
come
S.
Cipriari-
prendendo
de'
di eru-
dizione esponendo
usanze
tempi loro.
Beda
Romano
nunziare co' gesti delle mani, considerandola forse per un'usanza di parlare all'et
di
Beda
bench per
55
si
conchiudere,
che
egli la
abbia degli
delle
mani
fosse la
Greca Chironomia
da' Greci antichi
Primo.
ti
I gesti
nel libro di
lui dati
Beda sono
mi da
nella
tempo
di
Numa
Pompilio: dunque
il
libro di
digito*
rum
ziare
copiato da'
a'
suoi giorni:
La prova
56
te:
Beda
si
trattiene in istruire
difficolt,
Latini per
essi tro-
la
maggiore
che possono
quale non ha
coli'
becedario
Greci
facilissima
1'
ar-
co' gesti:
inox ut digit is
litteris
I
quo-
Gre-
Latini.
Per capacitarsi
si
guenza avendo eglino avuti gesti da conteggiare, col gesto stesso, con cui significava-
no
il
numero
3.
*7
cio la lettera
ossia
de' Latini.
Questa
la
non
terza,
ma
la settima:
onde
Latini
dice Be-
3. si-
gnificare
G;
e perci
si
rende
a'
Latini ne-
due alfabeti,
e la loro corrispondenza.
numeri da
mezzo,
ac-
va la dottrina del libro de loquela per gestuin digitorum da' Greci antichi scrittori.
sta la
A
te di
Greci destinarono
l'ar-
58
si
pantomima. Consultiamo
vedremo
in fatti l'uso
fattosi della
medesima.
(
Nell'Antologia
lib. 4.
si
trova un epi-
gramma
in cui
fatto
ad un ballerino di pantomima,
si
chiaramente
con
la
mano.
Egressus scenam
populum
saltatoi' adorai,
Il
renza,
di parlare
con
la
)
mano,,. Teodoreto
dice
d*"
lib.
de div.
litt. e. 3o.
un pantomimo: In
Osservando
il
tempo
orchestra con
.,
l'articolazione
delle
sue
membra,
(
s'aiYatica
lib.
1.
parlando con
)
le dita,,
Cassiodoro
Variar.
mimo:
ore ci auso 3
manbus loquitur ;
59
le
lib.
4*
di-
ce:
manus sensuum
,
oculis
canorum
intuen-
et
iitteris
:
aspectum ;
segni,
cio
verso^,
,,
La mano espone
con
certi
l'armonico
sti
compo-
,,
,,
lettere inse-
gna
sce gli occhi de' concorrenti,, S. Cipriano de Spectac. scrivendo contro ]a panto( )
mima,
bris
si
del ballerino:
,
le a dire:
Il
ballerino un
uomo, che ha
che ha l'arte
(
slogate tutte le
,,
membra,
Teodoreto
de
Spectac.
Non
vi
scrittori,
Greca,
6e
na pantomima
le
mani
La
moderni eruditi
all'
et
la
pra-
tica
de' Greci
antichi
buoni
tempi
pantomima
fos-
pi dell' epoca di
loro
Ediz.
Lugd. traduz.
Dalechampio
quale egli
copi dall'antichissimo Greco Aristocle; eccovi le sue parole: Tales, sive Telestes qui-
dam
gutis
saltarteli
tam
ar-
Tales, ossia
(
forme o
fi-
6i
,,
gure
di gesti
che
mani appartenenti
mia, non de'gesti degli occhi, o del capo,o delle braccia, o delle gambe, o de' piedi,
co' quali s'agisce nel hallo.
Ateneo parlan-
me,
nifestissime declararent
le
labbra
quanto
dere se
la
si
riferisca, o no
il
pronunziare aldi
illam
con
le
sic
artem calluisse
),
mani
ut
cum
saltarci,
Duces
ilis
se~
gestas
Eschilo fu
cos
di gestire
con
le
i
masette
Duci
sti
Tebe, present
evidentemente quanto
Questa tragedia
sette
Duci aveCapi-
,,
.,
di quella
,,.
di Eschilo, intito-
lata
sette
Teleste la
sti
Venga tutta
gesti delle
Italiani, e Francesi a
li
rappresentarmi
co' so-
mani
)
che
6
in questa Tragedia; sono certo che
si
faran-
no compatire,
tica
se
non
si
prevalgono dell'an-
mani, ballando
nunziarmela,
a
ti
(
al
tempo
i
Nonno
Panapolit.
Lib.
Dionys.
no usando della
mano
voce
martum pr
ore, digtos
pr voce: ed
lo stesso scrit-
Titanum
Gi-
gantem, Ganimedis pingebat formarti manibus mutis Versailles digitos movens di:
pingeva co' loquaci gesti il Gigante Tita,, no, la forma di Ganimede con le mani per
j,
medesime mutole
,,.
movendo
il
le volubili
,,
dita
chi pu restare
menomo
dubquel-
non avesse in
modo pronunziata
64
gedia de* sette Duci contro Tebe? Chi pu
dubitare che co'gesti delle mani
ziasse
si pronunpantomimi? da' L'argomento per
novissimo,
CAPO
Tutte
ri
TI.
le
agli antichi
pantomimi, tutte
si
le
descri-
sentazioni non
possono ragionevolmente interpretare , senzache i ballerini parlassero co' gesti delle mani, ossia senza la Chi-
stata descritta.
di qualsia tale o
al-
natura
uomini che
veggono.
I gesti
per se me-
65
gli
Gap.
I.
della
mima
sono tali
mente intendersi senza supporre tra' Greci, e tra' Romani un linguaggio di gesti significativi per convenzione: Questi gesti per
si-
filosofo
pantomima,
con pazienza
lo strepito degli
stromen-
e che
{
un celebre ballerino
forse che
il
di
pantomima
temendo
fo, e la
l'in-
66
vitas&e ad essere spettatore d'un suo hallo
fatto senza nessun suono d' orchestra
,
ac-
ciocch Demetrio potesse giudicare con imparzialit degli effetti del solo hallo
rese
il
:
s'
ar-
filosofo:
il
ballerino rappresent in
di
pantomima V adulterio
te,
il
ammendue
il
sul letto
con
resto di
homo, quae facis, neque video tantum j videris enim mihi ipsis manibus loqui:
abbastanza Abbastanza, o ballerino non sol vedoj ma odo quanto voi rapparmi che parliate con le ,* presentate: j, mani ,,.
,
:
Di queste storie,
ti
e racconti
ne sono mol-
Le
riflessioni,
che
io
solo ballerino,
67
vivacemenDei
assi-
te
e gli
il
Sole che a
adulteri: lo
gli
presi
fosse
li
Che
il
ballerino
uno solo
in questa occasione,
come
in
oltrech
Luciano
(
solo, Cassiodoro
lib. 4
pus Herculem
desitrnat et
et
nam
,,
praestat
corpo
del ballerino
e
fa
da Ercole
da Venere, da maschio
,,
da femmina, da
e
re
e
,,
da soldato, da vecchio
(i).
da giova-
ne
Dunque un
o otto per-
stesso dice
:
Manil. Lib.
5.
Ibit
per sona s ,
turbam
recidei in
68
Vengano
maniera che
se:
,,
,,
le
pi brillanti immaginazioni
italiane a dirmi
il
come
ci
si
filosofo
Se
il
presentava tutta
sti
la favola
delle
mani,
e se
ne da lui pronunziata
allora ragionevole
pronunziate co' gesti delle mani, e del vedere relativo agli altri gesti di azione: allora
facile a capirsi
,
gesti significativi
d'un alfabeto
la storia
ta minutamente dal poeta, possa rappresentare tante persone; ed imitando innoltre con
altri gesti di azioni esterne
quanto
le
parole
significano,
agli oc-
eseguisse.
69
danno
zadio
lati
gli
in musica,
il
scritto
in
que-
sto luogo
che parole.
Macrobio
las
Saturn.
lib.
2..
e. 7.
dice d'Hi-
cum can-
ticum quoddam saltaret Hilas , cujus clausula erat rov pe^ar Aya(ie(ivova, ballando un
cantico, ed arrivando Hilas all'espressione
il
grande Agamemnon
,
il
ch'era in un cantone
se
il
ad alta voce
corres-
Agamemno-
ne,
gli:
grande, dicendo-
cantici, o sie-
dio che
canto
sillabico,
si
va suonarsi senzacb
tenesse innanzi
can-
il
qua-
dava
il
fondamento
al
Or bene
ro suonava
in
il
una scena
di
pantomima
il
il
co-
canto scritto:
lo
ballerino al
i
compasso dell'orchestra
gesti delle
pronunziava con
mani,
con
tem-
espressamente
lib. 3.
):
Pantomimo
vertono
igitur
fune
ille
manu{
altri
Ma
ma-
nus
nit; in et
manu
7
,,
,,
con
la
mano espone
ma-
no
leggono
fa
le
scrivere
,,
dichiar
nello scritto,,.
si
poema
scritto: secondo
che
e notata in
pronunzia-
va
sti
gnati
sup-
gesti delle
ma-
7 3.
pantomima,
o le
i
na con
gesti delle
mani.
CAPO
III.
Tutte le controversie degli eruditi sulV antica rappresentazione , e siili' antica storia de'pantomimi si
mettono in chiaro
v^/uegli
eruditi
scrittori che
parlano
mima,
e che
suppongono che
la
preminenza
a'
moderni
specie di movimenti,
si
obbiettano molto
73
Greci
specie di tonaca
me-
Nerone, ch'era
chiamare tre
piene di pau)
persone principali,
ra
,
le
quali
non fidandosi
di quel
mostro
venivano
in palazzo introdotte; e
presiedere
al
come
Ne
diti
( ,
Plauto
Menechm. se. 3. introduce una persona pregando Menecmo, che balli prima di dein
detta palla.
palla
so
tro privato.
74
Di questa specie
di
28.
)
vestiario
secondo
i
Turnebo
ri
,
Lib. 20.
e.
usavano
i
canto-
ballerini, e citaredi; ed
poeti non ci
Ovidio Lib.
Amor:
2:
Et
de re vest.
e.
i3.
crede di
i
Greci,
ed
Romani
vando che
la veste
ma Roma
per
burlarsi di
uno dice:
tegit
riceva la Chico'
ma
pantomima.
?5
alall'
armonia regolata dalla metrica composizione non era necessario un tal gesto che ri,
gambe per la pantomima; bastando il gesto delle mani per la pronunzia, ed il generale movimento
chiedesse avere scoperte le
della persona, e de' piedi al compasso dell'
orchestra,
come
si
ch descriveremo
gli
hanno
gli
mani per
trova in
pronunziare; ed
questa:
Non
si
nessuno degli antichi una sola composizione, o un solo argomento col titolo di ballo.
Gli scrittori
si
si
ball da Teleste
sette
Duci, da Hilas
l'a-
Paride:
Nonno
descrive
il
possibile
?6
che
gli
com-
medie,
si
trova in
quali or
composizione
prima
scritta
da'
che queldi
pronunziare con
le
le
mani
,
in vece
pronunziare con
labbra
e quello di se-
tempo
che
massero balli
pure recite
si
nelle,
77
non
si
a'
Greci, o Lati-
ni necessario altro titolo per le composizioni de' balli, che quello che prefiggevano alle poetiche loro composizioni imitative.
Questa imitazione poetica stata un'altra difficolt de' nostri valentuomini, facile a ridursi al niente con la supposta Chirono-
di
occupazione Fin-
telligenza di questa poetica imitazione, leggasi nella poetica di Patrizi, e nella sua
apologia contro
il
dice:
Numero
Atteso l'uso
il
come non
(i)
i
lo
Servendo
pantomima
i
e de' balli
gesti stessi
che significavano
i
numeri,
io
credo che
voci cogest stessi del computo, ossia co' numeri: con tutto ci io non voglio prevalermi di questa nuova interpretazione , n fare di essa argomento.
78
nunzia del metro co' gesti delle mani, eseguita al compasso dell' orchestra
dal canto stesso pronunziato
_,
regolata
il
co' gesti,
La maggiore per
il
di tutte le difficolt
I cori
mano
la tra-
Thebas. Eteocle
che tiene
fa
una esortazione
a'
cit-
79
ricolo esclama
il
domandando ajuto
agli
Dei:
in-
ma
il
pi curio-
, che
il
che
si
Clypeorum sonitum?
Sonum persemi^
Strepitumque haud unius hastae.
Aspicite Virginum
Manipulum pr evitanda
Servitute supplicem.
Seguita poi
il
voglia della
quale al d d'oggi
rappresentare, non
si
rendesse intollerabile.
8o
La
zione
delle
i
l'uso, che
ronomia
gi detta supponga
una scena
di
pantomima,
pantomima:
i.
Gestus
e
clioris
ballerino
della
pantomima sono destinati i cori, e che lo ajutano: Pantomimo ... cum primum in sce-
nam advenerit
al
forma pi regolare,
Il
pi veemente, e pi intelligibile:
ballo
pantomimico
allora farebbe
;
farebbe un tut-
me
le
ci
cosa pronunziasse
mani
in questa
ed in altre composizioni,
Greci ed
Romani fecero
della Chirono*
mia
ne' balli.
CAPO
IV.
De' balli pantomimici de'Greci e de'.Romani: quanti e quali essi fossero; e come ne' balli s'usasse della Chironomia, ossia
de' gesti delle
mani.
'
-Txttesi
scrizioni dell'antica
pantomima, attesa
la
82
tichi balli, attessa la chiarezza che
si
spar-
che
fin
ora trattennero
gli eruditi
non
si
greci, ed
ro-
mani pantomimi
nunziare co' gesti delle mani, ossia la greca Chironomia. Resta a vedere quale uso di
essa facessero ne' balli:
vemente
degli antichi
determineremo l'uso
quelFarte.
Tutti
in
balli de'
due
primi erano
Acciocch
gii
tomimi, necessario che sappiano i diversi nomi, che le diverse provincie della Grecia singolarmente
Lacedemoni
li
chia-
Calliaco Aten.
altri,
e. 7. I
come
come
Tehani vonove$' }
altri (p&XoQopoi;
nome
d'origine indecentissima.
83
niei
;
suddividono in
ballerini in
gico,
satirico.
come
della gioven-
t,
tiliano,
(i) Ad haec saltationibus ntebantur provati cum tam in privatis laetitiis quam publicis Deorum.
.
. .
festis
et
84
Noi altrove abbiamo parlato del ballo tragico de' sette Duci di Tebe: questo ed il
mitico intitolato Gerone
di
(i)
possono servire
e mitici da.
,
eseguirsi con
gesti delle
mani
da imile
commedie
de la nomenclatura de' balli scenici non deve da noi aspettarsi, dovendosi all'atto di
eseguirla nominare tutte le pezze dell' antico
teatro e tutti
poemi imitativi
de' Greci.
Tutti
balli
zione dalla
puro gesto,
di
puro
salto,
Il
>
85
co' tra'
gesti delle
mani, furono
tra'
Greci
Romani
seguenti.
Il
hallo detto
descrizioni.
Il
lombi.
Il
Laconico,
le
macchine
de' giovanetti
d'ambi
sessi,
l'osso sacro.
si
ballava
la sonata ni
che
si
86
ballo trovo qualche cenno nelle usanze bolognesi del 1200.
U Angelico
Il
di cui
non
ci
danno idea
gli
volatili co'
movimenti del
del corpo.
Il
i
si
rappre-
sentava una
nel furto.
Il
compagnia
di
ladri sorpresi
la
mancanza del
ma
per
le
paro:
le eziandio
che danzando
profferivano
le at-
8?
mille modi: per quanto vedo dagli autorisi
assai noto.
Il
fino le
persone pi ordinarie
si
tingevano la
ra e di
presentavano in teatro a
deridevano, e satirizzavano,
e contraf-
ballo de
contraffacevano
il
giganti:
cos
interpreto io
bris di
ligneis
incedentes
memquesto
ballo.
Il
88
Il ballo
ri:
i
balli milita-
ballerini
davano
fino a ferirsi
Il
qualche volta.
ballo
tro ballo
dell'
antecedente.
ballo Della palla, del quale niente
Il
come
movimenti
quando
fatti
per
prenderla,
per
ripercuoterla,
il
che
ballo
innamorava
gli spettatori,
ne mai
si
permisero al-
cenza
I flauti
or d'
una
strumendur
ballavano.
A Roma
quest'usanza
tn all'et
d'Augusto, in cui
8.9
mato
Batillo,
preg Augusto,
che volesse
il
pantomicon Batil-
mo, come
a
dice Tacito ;
e Pilade
lo introdussero la
moltitudine di strumenti
Roma
per
la
mimici, dando
medesimi
il
il
nome
e
di
pan-
tomimi, e prendendo
nome
l'orchestra
pre la pantomima.
mimi
cos
si
credeva
se
mimi, come
Augusto
si
eb-
be a pentire
di
avere autorizzata a
Roma
teatri
questa classe di persone, vedendosi obbligato a far frustare per tutti e tre
i
a cui
una Maad
)
era prestata; ed
esilia-
re eziandio Pilade
secondo Suet.
dopo
d'
per essersi presa la libert in teatro d'indicare congesti delle mani la persona che lo
aveva
che
fin
1'
all'
arte
mani
tra'
mimi per
pantomi-
mo
a'
rappresentativo s'incominciasse a
Roma
come eziandio l'arte di rappresentare una commedia, o una tragedia col muto linguaggio di pantoa'
Romani
fin
a quest'epoca,
mima
i.
la
Romani,
che
al
modo
tosca-
assicura in bocca
e la secon-
i fi-
de' Senatori, e le
(
Matrone credettero,
senza cercare la som)
ma
il
perfezione in esso
non disdicesse
alla
mici
essendo
stati
di disonore
prima
di
soffri-
di
et
sambuca, psalterioque
eunt in
ludum saltatorum
virginesque ingenuae
gentis
per riconoscere
ca d'Augusto a Idioma,
pi accreditati an-
tempo
altro
non
si
modo
stesso che
si
pu facilmente ca-
come anticamente s'usasse dell'arte de' gesti delle mani significativi, ossia delChironomia,
Tra' Greci
si
la
diverse maniere:
presentando in
un'intiera
commedia
tragedia;
cos
si
conchiude del ballo di Teleste dei sette Duci contro Tebe, e delle commedie di Terenzio a
due
flauti: in
scena,
personaggi:
come
me
La secon-
93
eia
maniera
in cui
si
adoperarono
gesti
delle
mani
significativi, fu
rappresentando
o di
in ballo
nuovo
fatta, o tolta da
Omero,
il
o da qual-
Marte, ove un
ballo di Ajace, di
145.
(
m, pag.
):
Tale fu
a.
Macrobio
o
Lib.
Sa-
tura.
fu intrecciando
una
tomima
(1)
(1)
con
Questa terza maniera l'unica, a cui possa moderna or seria , or comica, o Luffa. Se ne' nostri halli di pantomima si continuasse l'argomento dell'Opera pronunziato in musica co' gesti delle mani, e rappresentato con le altre esterne azioni fatte al compasso dell'orchestra, il moderno teatro potrehhe vantarsi di essersi messo al pari dell' antico. Fin tanto che ci non succeda, i nostri balli saranno insignificanti e senrassomigliarsi l'Opera
decorazioni, ed
il
moderno
teatro
imperfetto.
commedie cantabili in queste occasioni la scena muta si destinava ai cori: il ballerino esponeva coi gesti delle mani tutto il
le
:
canto
al
movimenti imitativi
stra:
il
compasso dell'orche-
mentale: l'attore della pantomima lo pronunziava co' gesti proprj della Chironomia. Gassiodoro
(
Lib.
4-
Var.
mano
del
tunc
ili a
manus
sen-
suum
oculis
tomima
I
ti
o comi-
entro
pantomima,
ballo
Plauto che
il
si
da quel tempo
delle
95
presentazioni ; e mi
fin
si
infelice,
(
maraviglia Lib.
harmon.
Repub-
cio all'et
Augusto, come ce
(
chiare note
Ateneo
di
Lib.
i.
Deipn.
Batillo favorito
in-
gica
pantomima
al
coli'
cendo
tanta
popolo, ed
viziati
Romani
inventa-
severit,
il
Batillo e Pilade
rono
ballo italico,
il
unendo
in
una stessa
secondo che
:
rappresentazione
rico de' Greci,
(
Aten. Lib.
Hunc
Batillum
et
italicam sai taf. ione in constituisse ex comica quae vocatur cordax, ex tragica qnae
96
dicitur
Emelia
sic--
quando crefosse
posteri, che la
pantomima scenica
si
con quanta
pretenderebbe
rispondenti,
al Lib.
5;
come
gli
rappresentazione.
Romani rimescolando
scene: Quindi
le
venne
Greci che
vi agle
una porta
Romani
:
l'
una per
persone tragiche,
trare
i
1'
satiri o
per
le vili
persone
9?
Apulejo
e la
ne
che
vano
te, e
persone rappresenta-
che
le
Nonno
con cui
ci
d un'altra
tempo
si
eseguiva
io
il
ballo in
il
pantomima;
no, e dice
con questa
chiuder
pre-
sente capitolo
:,, Il
con
intim silenzio,
(1)
{
Apulej
in
modum
bar-
E poi contraffacendo Mercuun altro ballerino, dice is saltatone procurrens, malumque bracteis inauratimi dextera gerens , ei ,qui
:
Paris videbatur , porri git ; quid mandaret Jupiter nutu significatis. Protinus gradus scitule rcfcrens, e con spectu face ssivit ctc.
7
j,
salti
ad alzarsi
da terra, obbligando gli occhi degli spet tatori ad alzarsi parimenti all'aria: alle
volte
,, ,,
alle volte
co'
piedi separati
,,
b,
si
lanciava in
al-
to; e fermando
,,
dosi dritto
prendeva
maggior dito
dell'
altro piede con la mano: altre volte fis,, sando un ginocchio In terra, o incrocian do le coscie, e piegando le mani bench
(
,,
alzava
il
,,
e lo faceva girare
(2)
.
omeri ,,
(2.)
Chi non
Lib.
sia
Nonnus
cit. ):
Hoc
ma-
nti
erudita texens dexteram cessare fectt: multimi autem saltante pede , ex terra tollebatur , et in aera
:
mttebat oculos interdum pedcs pedibus innectens interdum separans alterna arte , vibrabatur interdum. multum volubili* , solo insultans , rcctus impe:
traduzione
si
an-
come
dito
salutare della
role
mano
manu erudita et e.
sono state da
me
per-
ci in quel singoiar
modo
interpretate.
Non-
no visse nel V.
secolo dell'Era
Cristiana,
tempo
della
da noi
pantomima;
dal
suddetto testimonio
conchiude che
si
summum
dici,
gemi flectens ,collatis manibus aut foemora complicata extendens , Silenus genibus gra vis , pedis rectum impetuni habens , sinistrum pedem tustulit a latere ethumero elevans volutim.Trad. lat.
IOO
CAPO
Quanti j
e
V.
quali fossero
gesti delle
ma-
A
con
le
rovata resistenza
mani per
le
rappresentazioni panto-
mimiche
ste le
qualit ed
numero
non
si
adoper
la
Chironomia
la
ci resta altro
il
da dimostrare che
natura ed
numero
pronun-
spiegate le
i
figure ed
gesti delle
Greci
ed
Romani computavano
ci
gli
abbecce-
La
sua spiegazione ci
101
gesti che
Beda assegnate
significativi de'
si
capiscono subito
gesti
paradimma
pel
di
capirli, ed
il
disegnarli
ristabilimento
dell'antica
pantomima. Eccovi 1' alfabeto greco co' numeri latini, e co' gesti ad ognuno de' numeri, e
spondenti. *
Le
me
come
al
si
possano
accomodare
nostro alfa-
lever la
sostanza dell'invenzione:
gli
basta
che dare
*
si
uomini nel
Que-
ai gesti
j
medesimi
e oli'
il
significato.
Vedi Rami
appendice
in fine dell'opera.
ioa
sti gesti
delle
mani supponevano
i
le rispetti-
corrispondi
li
noi
il
cambiarli atteso
Beda, cbe ce
paradimma
surriferito
si
i
vede la ragione
Latini abbisogna-
vano di sapere la
che passa tra
to
il
corrispondenza diversa
il
greco ed
romano
il
alfabe-
terzo
numero, ed
settimo numero
tera
e nel
per dire
e
dove-
quale de
let-
tera,
Oltre
per intimare
io3
ta indici delle
,,
,,
>,
le di-
drizzavano
d'amsi
be
le
mani
la
(1).
sten-
deva
mano destra, raccolto verso la palma della mano l'anulare, secondo Marziano
Cappella,
il
filologia dice:
,,
dito
,,
e Nonno
mano erudita
il
intrec(
ciando
la
destrafece cessare
)
parlare.
de
nupt. philol.
eos ,
commonebat
manu
Nonn. Dionys. 19.) Silenus erudita texens dea tram cessare fecit
. .
gli
minimo me provocat.
(1)
OvSiZ-.VulgusutToquesuumaudahatpolliceludurn.
ic4
Eccovi quanto
io
ho potuto scoprire
sull'
pi di
me
dotti, pi abbondanti di
comodi
e di libri
ranno pi
pel ristabili-
mento
CAPO
VI.
Delle figure ritmiche, con cui da' ballerini i gesti dell' alfabeto si accompa-
gnavano.
l on vorrei, che tra'miei leggitori si trovasse uno solo di cos fredda ed incolta im-
maginazione, che
ro altro
i
si
figurasse,
non facesse-
io5
Non
le
precedevano,
ballo.
Le
figure ritmiche
facevano con la
gambe,
co' pie-
no da ognuna
termina.in motu:
tum figuris y tum harum terminis , qui et siil ritmo, cio, nel balgnu appellantur
:
,,
,,
lo si divide in figure,
ed in termini chia-
mati segni
,,
La natura
farsi co' cesti
di queste figure
e
ritmiche da
con
le azioni e
movimenti
io6
ritmici
o de'
di
il
gambe,
fiato:
fin
la forza o la
gamba,
la
seggiare,
come
della
loro battuta:
e nella
lo era il
nel fare
le
figure
ritmiche, di cui
parliamo.
107
Il
ballerino co'
gambe, ode'
greco poe-
come
il
N mi
dio
i
loro
salti,
compasso dell'orchestra.
il
Ma
nostro ritmo
il
se tale
pu da nostri chia-
marsi
tempo
non
da paragonarsi
(i)
Io
della Chironomia
la scoperta
le
mie sco-
essendo questo necessario per rinovare l'antico ballo Non trovando per cbi voglia agevolare la stampa di due tomi sulla greca musica , mi sono risoluto a dare alla luce prima questa operetta di poco volume e di poca spesa.
.
io8
Quando un maestro
stri
ha ripartite entro
battuta
le
sibile
note,
come a
lui parso
dell'
orche-
ha
fatto
il
suo dovere
quando un ballerino
il
tempo
I
dell'
orchestra,
egli
non ha altro
da fare.
Greci non fecero ballo scenico, serio,
agli occhi
versi scritti ,
che dovevano
si
costrui-
vano significantissimi,
me-
tro,
il
to le sillabe ed
tiva
i
tempi
sillabici in ritmici,
ed
piedi
come
l'architetto
prende
il
109
in simile
modo
i
il
gre-
tempi ed
sil-
1'
azione, o l'obil
a'
quali
ballerino
il
nostro
i
antichi? ha somiglianza con la greca precisione la libert de' moderni ballerini, e delle
moderne note?
So, che alcuni maestri di cappella, igno-
Greci lo
soliti a di-
ritmica,
sti-
mandola troppo
tici,
difficile
ed imbarazzante
IO
moderni
lodare
Greci in queste
agli
eruditi
accadde
a'
ma
Chinesi
prima
li
fece,
uno stregone, un
con
le
canne incrostate
di
Missionarj, allorch per fabbricare la loro abitazione domandarono se vi era del gesso
e della, calcina; ed al sentirsi a parlare de'
Oh
cose inintelli-
Ili
gibili? esclamarono:
Padri! o al-
menoj
a
se
ma
alfine
Non
forse tale
Non
si
forse arri"
si
tratta di
dar fede
a'
greci scrittori in
questa parte?
Perdonatemi, musici
rosissimi: voi altri,
e suonatori valoi
come
i
ballerini, siete
capaci di eguagliare
perarli
,
se
per
gli
eruditi ed
maestri sa-
le
bravi in-
ravvivamento delle
gre-
12
che arti disprezzate: pubblicher i miei ragionati sperimenti sulla greca armonia, e le
mie
pantomima
che
io in tanti
rami
incisi vi presentasi
ballerini ac-
compagnavano
sarebbe
gesti delle
difficile il
il
contentarvi;
ma
sareb-
be imprudenza
dotto alla moderna nota, e provato. Contentatevi che al presente vi accenni unica-
mente
come ccn
ed
il
costruivano
cui
termine era
il
Descritti gi
rio
da farsi con
e col
Cassioc^o-
n3
ro altrove citato,
lis
il
ballerino
)
occhi
de' piedi;
indicando
elementi, di cui
le figure
i
del
movimen-
ed
corpo dove-
movimenti
si
fa-
con molte assieme, erano inforza dell'antico ritmo divisibili in tre grandezze:
la
pri-
ma
za
il
conda
si
considerava, come
,
metria
che
i
indivisibile
gambe
(
comprese
le coscie,
). il
fuor
dell'indice
di
si
pu piegare
il
condo
ballerini
si
servissero per
membro
ballesit
manibus
verbo, expedire
le
, ,
il
ballerino,
dice,
un uomo, che ha
membra sloga-
,,
Le grandezze de' movimenti erano relative al tempo, con cui si regolava l'orchestra nella durata de' suoni, divisibile
ch' esso in tre
tra.
(
an-
de'
mo-
costruivano
i ) Piego i Giornalisti a sospendere le loro critiche sopra questa parte delle figure ritmiche, e sopra quanto dico del ritmo, finch'io non stampi le mie scoperte ed i miei sperimenti sulla greca antica
(
u5
sto o gesti; e
si
unendo alcuni
di questi piedi
Un
fi:
entro la battuta
si
collocavano
tra'
fin
La battuta
Gre-
de
il
lib. i.
Marz. Cappella
lib. 9.
1'
ed
orchestra,
il
levare, entro
quali
si
faces-
movimenti grandi,
,
met
de' grandi
o la quarta par-
te de' grandi, che chiamer grandi, mediocri, e piccioli nel combinarli per fare
di.
i
pie-
la legge del
ritmo, come Aristide Quintiliano ce la spiega, questi movimenti di ballo grandi e piccioli,
u6
o semplici nel greco ballo
,
gli stessi
del rit-
mo
il
Proceleusmatico
battere: altro simile nel
semplice.
levare.
Proceleusmatico
composto.
maggior moto.
levare.
moto minore.
levare.
Spondaico semplice.
re:
Jambico.
battere:
un
altro nel
secondo battere,
117
i
quattro
moti piccioli
Orzio.
li
nel battere.
Spondaico maggiore.
/
;
(
/
1
elementi degli antichi balli, e della moltitudine delle figure ritmiche, che
gli
(
Eccovi
oltre
con
le dita la
ren-
greca pan-
in questo luogo
mani.
ni
CAPO VII
Della imperfezione della moderna p antomi?na per mancanza dell' anticaGhironomin.
Ihiuso G
solo entro
un palco qualche
in teatro
vol-
ta
mi sono trattenuto
dopo
d'
aver
letto
ni
contemplando ed esaminando
e de' balli in
natura
Opera,
pantomima che
mie
l'ac-
compagnano:
Il risultato delle
teatrali
riempirebbe un grosi
volume: a
fine
me
fatte su la
pantomima
e sul
Non
ii9
mormonon
attori
solamente
greco stile
ma
eziandio alFef-
non mi
tratterr in descrivere
il
perverso gusto di
lodato e premiato,
ma
piuttosto imitati-
umane armoniche
al-
pantomima
sopra
balli. Attesi
compositori di que-
sti
balli
della nostra
i
pantomima, attesa
intrecciano cogli at-
balli
&'
cui
eseguiscono,
si
si
tut-r
tor
timenti
J20
cTignora-nza o di cattivo
le qua-
teatro:
siamo avvezzati
Un
bel
dramma
pantomima
sicarne
il
pantomima
libert di adirarsi
di minacciare
di compli-
senza avere
tiva
a'
121
da regolare
i
il
consulti,
crede di
significato
con
ti i
gli spettatori:
na pantomima, relativi
compositore, al
ballerini
.
dramma,
all'
orchestra,
Smi-
me
L intermezzo della
del
ordinaria-
mente parte
troviamo
.
fan-
dopo
d'
122
ad
altri ridevoli
si
comove
pongono con
Questo
la
prima
pure
Tebe
ac-
ciocch non ci
stanchiamo,
ci si
rappresenil
Convita-
tomima. Qual
effetto
pu sperarsi
in teatro
muti
attori:
o
e
una
dimande,
pronunziate composizio-
ni:
il
hanno da
di-
re una parola
gesti,
che
ci
hanno da parlare
co'
accompagnati
e regolati
gli
dalF orche-
stra,
intendiamo:
L2 5
mente
il
volere tutto
il
pre-
signifi-
na dalla
filosofia,
a
come sarebbe
cui gli
il
voler par-
La
civile societ in
qualunque genere
sia necessario
di
rappresentazione, in cui
di
il
tentare di
spiegar
dal-
consigliare,
domandare,
il
si
12,4
buon
senso.
co'
tomima:
scono
in
gesti suppli-
movimenti,
con cui
presentazioni:
bia da regolare
gesti ed
il
loe la
movimenti
composi-
mae-
ne di gesti; ed
il
suonatore nien-
contrappunto;
1:2,5
Supponiamo per
volta succede, che
il
quello
che
qualche
maeil
adatti
suoni ed
a'
tempo
ti
della
musica
della
a' gesti
ed
movimen-
imitativi
muta rappresentazione:
pantomima, avendo
ad ogni no-
egli riga e
ca per
in
il
mente presenti
gesti che
egli nel-
quelle, a cui
gesti corrispondono:
non nota
corrispondono
rini,
le
battute ed
il
tempo:
balle-
che non sanno quello che avesse in mencompositore del ballo, debbono gestire,
la
te
e
il
debbono agire su
il
balle-
12,6
il
di-
poi
uomo,
lasci
memo-
mazione
di quel 'ballo:
come
gli
piace.
ballerini abolita
l'antica
il
mudelil
la
muta rappresentazione, ed
a regolare
restando sopra
le
note ar-
qual mo-
dovesse se-
mani
la
comspet-
gli
deva
so
la rappresentazione, e al
tempo
stes-
137
e se-
guivano
il
la
maggiore
esattezza:
de' gesti
delle
le parole,
ma
vedendo innanzi
significavano.
con pre-
gesti delle
mani
trovino
puerizia, e che
nostri balli di
pantomima
l'arte antica?
128
CAPO
Esame
darsi da'
Vili.
.delle ragioni
che possono
nostri
ad-
direttori
ne'
de'
teatri per
balli
V antica Chiro-
operetta
Le persone che
che
si
si
vantano di erudizio<T
ne
le altre
stimano
un ben formato
fatto avranno
moderne usanze,
mia picciola
di
produzione: ognuno
padrone
pensare
come
gli
giudicare.
A
tica
idea da
me
minare
ed
testimonj di antichi
129
scrittori, e di fare agli altri vedere
che
io
ho travveduto
se vogliono
che
io
Il
faccia
credito
mi contraddicessero,
me
stata de-
mi
si
no-
mi
il
si
esaminare
io
sola-
mente
dere
piacere,
i
dall'
avere istradati
mici, ed
i
nostri co-
mi
si
mani
i
praticarsi.
Mi
figuro di sen-
tire a parlare
in questo modo:
all'
i3o
et de' Greci e de' Latini s'usasse de' gesti
delle
mae
comuni
numeri
mente
testimonj di
Ateneo
sti
ehe que-
no
le
Greci d'imparare da ragazzi nelle scuogesti del conteggio, toglieva quel ridi-
re con le dita in teatro, e quella grande difficolt, all'et nostra insormontabile, di ca-
gesti
da pronunziare.
le
Mi
modo parleranno
che facendosi
debba
ma-
i3i
ni potrebbe forse nel popolo suscitarsi,
si
il
disprezzo
si
cambie-
le pulite
persone, istrui-
pantomimi-
tempo
il
popolaccio ad imparare
comune
l'antica
Chironomia Di.
a'
tomima le mani
(i) I
(i), e
soltanto aggiunge
gesti del.
In
lesclii,
Sophr dice clic scripsit Sophron jnimos virile s, mimos muliebres: sunt autcm or adone soluta. Sofrone fu un celebre attore di pantomiin prosa descritti; e Svida V.
tali fossero
que' di Sofrone
ma
all'et di
il
ritmo si chiamava irrazionale da' Greci per non osservarsi le ragioni delle proporzioni de' piedi metrici co'
i3a
questa supposizione
il
non essere
si
di ci avvertita
non osser-
ver, se
che
tato
r obbligare qualche
Chironomia
e del
(i)
con
concisione ed espressione la
de' nostri pi
rappresentazione
balli di
(1) I
applauditi
zioni per
cita che
balli
due
soli
Lib. de poet.
Xenarchi mimis
,
Socrailcis
alili
d prorsus
i33
ramente
bligando
garli
al
si
i
mi
si
ob-
una buona
al-
Ma
se
si
dia
dell'
il
secondo di
il
opera
ballo
imparino
e li
pu
inter-
attori
tentando
di fare la
rappre-
,,
j'Lj.
all'
il
imita-
sorpren-
si
vinca
Chironomia
si
allontani con
il
l'
dicolo, che
forse
le
mani.
Se
si
i
la
voce degli
che
re
perch tutti non possono capire con ischiettezza la voce umana, cos sarebbe impru-
facile
il
vedersi da
e
si
gesti delle
ledono
assai
bene
mani.
i35
Chironomia
vedremo
soluzione
se
si
FINE DELLA
ECONDA PARTE.
APPENDICE
IN ella stampa de'
ze.
gesti
non mi sono
d'al-
Nel prevalerci
il
lasciando
loro alfabeto,
potremo
al
bono
in
le
undici pri-
me
figure delle
le
mani stampate
a significare
per ordine
debbono de-
con un-
come
i
ballo,
si
potr,
come
fecero
Greci, rappre-
modo che
300.
JOO.^r
9^-j?
INDICE
J.
ntroduzione
P aS
lm
PARTE PRIMA
Capo.
I.
.5.
Cap.
II.
Dell' esistenza,
dell'antichit
.
ia-
Cap.
III.
fin al secolo
quarto
dell' Era
Cristiana tra'
Romani fu
19.
la
si
della
a' gesti
e
computare
conserv intiera,
perfet-
140
per pronunziare
Zjj*
di
Beda
fi.
PARTE SECONDA
Cap.
I.
V ar-
te di gestire
con
le
mani non
si
us unica,
ma ezianal
5i.
pantomima
Tutte
le
pantomimi
si
_,
tut-
possono ragioi
halleossia
mani,
e
stata
64-
41
Cap.
III.
Tutte
le
pantomimi
si
mettono in
chiaro
noi
stata scoperta
P aS'
I 2"
ro ; e
Romani: quanti e quali essi fossecome ne' balli s'usasse della Chironode' gesti delle
e
mia, ossia
delle
mani.
8i.
Cap. V. Quanti^
quali fossero
gesti
mani
tra' Greci
ballo
della
posizione.
gesti dell'alfabeto
si
accomIC_j,.
pagnavano
derna pantomima per mancanza
ca Chironomia
Cap. Vili.
118.
Esame
ronomia
128.
.. .
Die
14.
Die
i5.
Decembris Imprimatur
1796.
Die
ai.
Decembris 1796.
et in
Imprimatur
Pro-Praeses,
et
Magistratus Reform.
..
CORREZIONI
Pag. i5, Un. io, diecimila; leggete, mille.
P. a5, Un. i, stingono, leg. stringono.
P. 63, Un. i4) Misro, leg. Mijro. P. 64 ? Un. 17, veggono, leg. veggono?
P. 82, Zm. i5, significanti, Ze\ insignificanti.
P. 83, nota
(1)
Un. 3, quod,
Ze\
quos
P. 97, nota
(1)
Zeg. si-
gnificai
P. ii4 ? Un.
scrittore
P. i32, nota
7.
greco scrittore,
Zeg\
latino
(1)
Un.
5, Socraticis, leg.
So-
craticus