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Moodle Lab
Corso di formazione docenti sul CSM moodle
Il corso era riservato ai docenti dell'IIS G.Luosi di Mirandola nell'a.s. 2011-12. Ha avuto una durata di 4 incontri in presenza, 10 ore totali ed altrettante online per esercitazioni ed interazioni. Docente tutor Emanuela Zibordi emanuela.zibordi@gmail.com http://www.emanuelazibordi.it/wp Questi di seguito sono i report di ciascuna lezione con la progressione didattica.

Licenza

http://www.creativecommons.it/

Introduzione:
Il corso ha avuto lo scopo di introdurre l'uso della piattaforma moodle della scuola a quei docenti che desideravano aprire un'aula virtuale per la didattica ordinaria o per progetti specifici. Sono state affrontate alcune delle risorse ed attivit disponibili sul CSM, sufficienti per iniziare a postare materiale ed attivare interazione. I corsi sono presenti a questo indirizzo e sono visibili con l'accesso utente ospite: http://www.iisgluosi.com/moodle/ Dopo le lezioni, a seguire, l'articolo pubblicato sulla rivista Bricks relativo all'esperienza di utilizzo di moodle nella nostra scuola.

Lezione 1 - 14 Febbraio 2012

Primo incontro su come integrare Moodle nella didattica. Cos' moodle La breve descrizione delle caratteristiche del software le abbiamo viste nella presentazione che trovi nel corso Docenti Web 2.0 sulla piattaforma moodle d'Istituto all'argomento 3, mentre all'argomento 4, ci sono anche i tutorial che useremo nelle prossime lezioni. Abbiamo visto alcuni termini ed acronimi tra cui: CMS = Content Management System LCMS = Learning Content Management System Programmi Open Source e Free Browser Avatar Le definizioni le trovi facilmente su wikipedia. Successivamente si visto come: Come fare un account e come richiedere i dati per l'account Google agli studenti; Gestione e compilazione del profilo. A questo punto abbiamo incontrato un editor di testo, un'area nella quale scrivere corredata delle icone necessarie alla formattazione e all'inserimento di oggetti vari, (in questo caso era per la descrizione personale), che troveremo spesso anche negli altri strumenti di moodle. Abbiamo ispezionato le icone che sono simili a quelle di altri editor, in pi abbiamo visto l'icona per pulire il codice di Word e quella per visualizzare il codice html del testo inserito (icona a parentesi acute) e quella per inserire un link, cio far diventare una parola calda in modo che quando si clicca con il mouse rimandi ad una risorsa sul web. Successivamente siamo andati nel corso laboratorio (sand box) che ho predisposto nel quale dovete seguire le istruzioni riportare per utilizzare uno spazio personale in cui faremo prove per inserire gli strumenti didattici; questo il link: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=3 Sulle indicazioni strettamente metodologiche vi far avere al pi presto un articolo dettagliato che ho scritto per una rivista online. Un attimo di pazienza che lo pubblichino ;) Attivit:

completare il profilo con le informazioni mancanti e caricare un'immagine come proprio avatar. Inserire il proprio nome in un'area del laboratorio di moodle (sand box). Vi invito a curiosare nei corsi gi attivi per vedere quello che hanno gi pubblicato i colleghi nelle loro classi virtuali.

Lezione 2 - 22 Febbraio 2012

Questa lezione stata dedicata alla risorsa "etichetta" che, come ho detto in precedenza, uno strumento molto versatile per postare risorse didattiche. I tutorial* degli strumenti li trovi in questo corso sulla piattaforma moodle della scuola http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10 alla lezione 3 quello appunto sulle etichette, dove nell'incontro del 22 si provato: ad inserire testo e fare link a pagine sul web; ad inserire le immagini (ricorda di controllare prima la dimensione). Nella home page del nostro moodle ho predisposto un'aula virtuale per ciascun docente (il cognome nel titolo) per cui si potrebbe iniziare ad inserire qualcosa come ad esempio riscrivere il titolo ed un immagine nel primo blocco in alto, quello di presentazione del proprio corso. Attivit: 1.provare ancora sul corso laboratorio a ripetere le procedure viste insieme finch non si consolida l'abilit; 2.entrare nella propria classe virtuale e sistemare il blocco di presentazione (il primo in alto che rimane sempre visibile anche quando si seleziona di vedere un solo argomento), secondo il proprio gusto ed esigenze. *i tutorial sono delle brevi lezioni che insegnano le procedure passo passo per acquisire le skills sullo strumento.

Lezione 3 - 1 Marzo 2011

Esordisco con questa massima di Confucio perch l'apprendimento si attiva e si stabilizza nei processi mentali se si passa attraverso un percorso di costruzione del sapere. Questo vale per tutti, indistintamente, cos per i nostri studenti come per noi. Non mi stancher mai di dirlo: fare significa sbagliare, chi esperto in un certo campo ha fatto e conosce tutti gli errori possibili immaginabili di quel campo e ne ha fatto tesoro. E' sicuramente cos per ciascuna delle nostre metodologie disciplinari. Attenzione: apprendere per prove ed errori non vuol dire escludere la coscienza e la consapevolezza, anzi, implica attivare quella serie di processi di retroazione (feedback) e di metariflessione che ci permettono di affinare ed aggiustare le nostre azioni affinch siano pi efficaci ed efficienti. Imparare ad usare gli strumenti informatici poi, dati alcuni concetti base, assomiglia all'apprendimento di uno sport o uno strumento musicale: immaginate la prima volta che avete indossato i pattini, gli sci, avete preso in mano una racchetta o avete messo le mani su una tastiera di pianoforte. Questi strumenti ci sembrano all'inizio estranei ma sono via via inglobati nel nostro schema corporeo finch non diventano parte di noi e il nostro cervello li legge proprio come nostri prolungamenti o protesi. Per migliorare l'apprendimento bisogna, per, fare esercizio, osservare s e gli altri, essere curiosi e soprattutto non abbattersi se si sbaglia. Ricordiamoci anche che l'errore fa parte dell'apprendimento per competenze, l'unico che ci permetta di comprendere in profondit e che alla fine risulta indelebile, perch passato attraverso il nostro corpo. L'estate scorsa ho letto un libro molto interessante che tratta appunto dell'errore, ve lo consiglio: http://emanuelaz.blogspot.it/2011/08/pensare-con-lerrore-il-bersaglio-mobile.html Fine del sermone. :) 8

------Bene. In quest'ultima lezione abbiamo ripreso le procedure viste in precedenza (si veda post del 22-2). E qui vi invito ad esercitarvi nel corso laboratorio a casa sul vostro PC. E' indispensabile che proviate e riproviate. In caso di intoppi sono sempre a vostra disposizione, scrivete sul forum, fermatemi nei corridoi, chiedete a colleghi di corso. Non abbiate timore di fare brutta figura. [Nessuno nasce imparato (cit.)] Come nuova procedura abbiamo visto come inserire degli allegati di file con qualsiasi estensione (.doc, .pdf, .xls, .ppt, .odt, .mp3, ecc.) ma facendo attenzione affinch il formato sia fruibile da tutti, quindi, preferire quando possibile, il .pdf perch leggibile da tutti i sistemi operativi. Nel caso si mandino file che devono essere editati dagli studenti, mettere sempre oltre la versione Microsoft Office, anche quella Open Office gratuito online che consiglio caldamente in sostituzione del precedente. Il tutorial su come inserire le risorse come allegati si trova qui http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=10 all'argomento 5. Successivamente, con alcuni di voi che sono rimasti oltre l'orario, abbiamo visto come inserire un video in etichetta. Questa procedura la ripeteremoGioved 8 Marzo per l'ultimo incontro collettivo dove concluderemo con l'attivit "compiti". Successivamente sar a disposizione su appuntamento per lezioni individuali o a gruppi ristretti secondo le vostre esigenze.

Lezione 4 - 8 Marzo 2012

L'immagine che vedi sopra la copertina di un testo scritto da un amico, Gianni Marconato, che gentilmente lo rende disponibile e gratuito in formato .pdf a questo indirizzo: http://www.guaraldi.it/download/usare_moodle.pdf Ti consiglio di scaricare l'ebook e di consultarlo per trovare degli ulteriori approcci didattici utilizzando questa piattaforma. Credo sia possibile acquistarlo nel formato cartaceo. ****** La lezione dell'8 Marzo, l'ultima collettiva, ha avuto due argomenti: Come iscrivere gli studenti nella propria classe virtuale. L'attivit compiti, in particolare con la modalit "consegna singola" Vediamo il primo: nella tua classe virtuale hai il ruolo di Amministratore che ti permette di inserire gli studenti nella classe. Per fare questo prima devi aver consegnato agli amministratori della piattaforma (Zini, Zibordi, D'Aniello) l'elenco degli studenti con il rispettivo indirizzo di posta elettronica (in formato digitale), preferibile quello di Google,

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gmail. Questa operazione basta eseguirla una volta sola per tutti gli anni di permanenza nell'Istituto. Per inserire gli studenti nella propria classe, invece, si procede cos: apri il tuo corso, blocco Amministrazione a sinistra ---> clicca su Ruoli; compare una pagina con l'elenco dei ruoli, clicca su Studente; nella finestra a destra c' l'elenco di tutti gli iscritti, scegli e seleziona dall'elenco tenendo premuto il tasto Ctrl della tastiera del PC, (i nomi cos selezionati sono evidenziati in blu); clicca sul tasto centrale Aggiungi; i nomi e il numero degli studenti compare nel riquadro a sinistra; controlla se ci sono tutti quindi scorri in fondo alla pagina e clicca sul bottone Assegna ruoli nel contesto... Fine. Gli studenti ora possono interagire nella classe virtuale. Il secondo argomento tratta dell'attivit compiti cio la possibilit di dare delle consegne agli studenti tramite un allegato e farselo rispedire completato con una modalit comunicativa uno a uno, cio solo il docente e quello studente vedono il prodotto finale. Come procedere didatticamente ed operativamente: I caso - gli studenti non devono elaborare il file: 1.apri un'etichetta e spiega il compito che devono svolgere (es: leggi la poesia e fai la parafrasi); 2.con la risorsa link a file o sito web allega il file (con il testo della poesia), meglio se .pdf e lo inserisci in piattaforma; 3.vai nel menu a tendina attivit e scegli Compiti --->Consegna singola; si apre la pagina Creazione Compito dove si inserisce il titolo (es: parafrasi) e la descrizione di quello che devono fare (es: scrivi la parafrasi in formato digitale e spediscila come allegato); 4.lo studente fa il compito offline e quando ha terminato allega il proprio elaborato; 5.il docente lo riceve, fa la correzione, mette la valutazione ed il giudizio, che viene inviato automaticamente allo studente tramite email; II caso - gli studenti devono elaborare il file: 1.E' del tutto simile al precedente solo che si invia un file sul quale gli studenti possono o devono scrivere, allora consigliabile mandarli in un formato che sia leggibile da tutti come ad esempio Open Office. Per verificare lo stato delle valutazioni clicca nel menu Amministrazione e sull'icona Valutazioni. Compare l'elenco degli studenti con di tutte le attivit svolte, con i voti e giudizi per ciascuno. Per l'aspetto didattico ricorda che il compito deve essere formulato in modo che siano richiesti degli obiettivi superiori come ad esempio sviluppi personale, rielaborazioni, ricerche mirate, attivit che richiedano abilit creative, ecc. perch cos si evita che gli studenti scopiazzino e abusino del copiaincolla, inoltre sempre bene dare consegne strutturate e non generali e dispersive. Come d'accordo rimango a tua disposizione per qualsiasi chiarimento e per seguirti individualmente nel tuo progetto didattico. Contattami pure per fissare un appuntamento. A presto e grazie della tua attenzione e collaborazione. :)

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Open moodle 9 Marzo 2011


Come accennato nella prima lezione ti incollo il testo dell'articolo pubblicato sulla rivista Bricks. Lo puoi scaricare anche nei formati .pdf e .epub se vuoi leggerlo al PC o su tablet ed e-reader. Lo puoi scaricare da qui: la versione PDF: http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.pdf la versione eBook: http://bricks.maieutiche.economia.unitn.it/Numeri/2012/1/BRICKS_1_2012.zip

Istituto di Istruzione Superiore Giuseppe Luosi Mirandola, Modena Open moodle di Emanuela Zibordi -AbstractLarticolo descrive lutilizzo del CMS moodle come ambiente didattico virtuale aperto ed interattivo da parte di docenti e studenti di una scuola media superiore, ad integrazione della didattica in presenza e per la formazione in servizio. Le piattaforme in considerazione sono quella personale e quella dellIstituto di Istruzione Superiore Giuseppe Luosi di Mirandola, Modena, dove si fa riferimento alla metodologia appresa in un corso online frequentato dalla sottoscritta nel 2007:http://fecone.passionforlearning.eu/file.php/3/Course_description_e12

Learning_Fundamentals.pdf , patrocinato dalla Commissione Europea e progettato da docenti esperti di formazione a distanza, che sfrutta la flessibilit della piattaforma moodle con i suoi strumenti di erogazione dei contenuti, interazione tra soggetti e valutazione degli apprendimenti, rapportandosi al Costruttivismo ed a scuole di condivisione della conoscenza come lOpen Education e il Connettivismo. Per ultimo, le testimonianze di alcuni docenti dellIIS Giuseppe Luosi di Mirandola, Modena, che faranno il punto sulla sperimentazione nelluso di moodle nella propria didattica. ---Chi di noi docenti si occupa di didattica e nuove tecnologie continuamente stimolato e consigliato sulluso di strumenti Web 2.0 che potrebbero aiutarci nel compito di formare ed educare le nuove generazioni. Gli articoli e le discussioni, generalmente in rete, fanno spesso riferimento ai Social Network dei quali anche noi facciamo un uso quotidiano per mantenerci informati e scambiarci opinioni e dei quali siamo consapevoli della valenza e delle opportunit che offrono nella formazione professionale. In questo turbinio mediatico che frulla e rende linformazione liquida e sfuggente, qualcuno negli ultimi anni ha additato i CMS (Content Management System) o i VLE (Virtual Learning Environment) come strumenti non i grado di porsi allavanguardia nella interazione ed immediatezza, perch non capaci di aprirsi tanto quanto gli strumenti del Web 2.0, cos da essere etichettati come inclusivi ed obsoleti, che ricalcano cio lidea di e-learning ed e-teaching di stampo tradizionale, erogativo ed in prevalenza a carattere comportamentista. Chi lancia accuse di questo tipo non ha tutti i torti. Nella scuola e nelluniversit si assiste spesso ad una mera trasposizione nelle piattaforme online della didattica sopra citata, per cui non si ravvede allorizzonte la sperata innovazione se non ad esclusivo appannaggio della tecnologia che ripropone, per, i consueti datati paradigmi. Siamo pedagogicamente impreparati -le cause sono ataviche- a plasmare gli strumenti, a cercare vie risolutive e fantasiose che si adattino al cambiamento che deve avvenire, comunque, prima come riflessione pedagogica e metodologica. Per fortuna il web ogni tanto ci d qualche suggerimento utile e ci mostra, come ho potuto verificare personalmente, come il CMS moodle pu essere utilizzato con una modalit molto simile ad una rete sociale, mantenendo i vantaggi che gli sono peculiari, cio quello di essere un ambiente di apprendimento anche formale, ovvero, che corrisponda ai requisiti di responsabilit educativa verso i soggetti che vi partecipano. Mi riferisco in particolare ad un corso online che ho frequentato nel 2007 , e-learning Fundamentals, finanziato dalla Commissione Europea (il corso riservato agli iscritti ma puoi trovare la copia quasi completa e tradotta sul mio moodle personale, aperta agli utenti ospiti. Non mi dilungo nella descrizione, puoi vedere da te come si sviluppa. Il corso originale stato ricchissimo di interazioni tra i partecipanti). Ora, il tempo trascorso da quellesperienza con colleghi di tutta Europa, potrebbe far pensare ad un precoce invecchiamento nella modalit con la quale il corso stato proposto. Personalmente credo di no, anzi, tuttoggi nella mia scuola stiamo mettendo a punto alcune metodologie sperimentali tratte da quellesperienza che contemplano lintegrazione tra lattivit in presenza e quella a distanza e lapprendimento informale adattato alle necessit formali che ciascun docente tenuto a rispettare. Stiamo mettendo a punto un tentativo di aprire la scuola nello spazio e nel tempo a cui, per, dare un luogo 13

di riferimento certo, continuo ma anche protetto. Puoi vedere direttamente lambiente virtuale dellIIS G.Luosi , anche qui con laccesso come utente ospite. (N.B. Alcuni corsi non sono attivi, ti invito a visionare quelli citati dai colleghi nelle interviste in fondo a questo articolo). Vengo allora a descrivere quali sono le caratteristiche specifiche che contraddistinguono il nostro moodle. Apertura Come hai visto tutti i corsi, ad esclusione di alcuni dedicati ai docenti, sono aperti, non hanno cio la chiave di accesso; chiunque pu vedere ci che postato, leggere i forum e le attivit, scaricare le risorse ma, se non iscritto, non pu interagire e, soprattutto, non pu leggere i profili personali a tutela della privacy dei minori. Questo comporta che liscrizione avvenga manualmente; solo gli amministratori ed i docenti possono inserire gli utenti in piattaforma. E una fase laboriosa ma che in buona parte ci tranquillizza rispetto a situazioni indesiderate. Se scorro il report dei log, noto che la maggior parte degli accessi avviene come utente ospite ed i record di accesso in un anno sono stati pi di 250.000. Non sappiamo chi entra e non abbiamo particolare interesse a saperlo; molto probabilmente tanti accedono dal blocco link del sito della scuola: studenti interni ed esterni, genitori, colleghi di altre scuole, curiosi. A noi interessa mostrare che il nostro laboratorio virtuale aperto, che si svolgono attivit di learning by doing, che la nostra scuola anche questa. Il layout dei corsi A differenza di molti corsi online dove la home page non altro che un indice delle risorse messe a disposizione, si invece preferito postare queste ultime direttamente in prima facciata utilizzando la risorsa etichetta che, oltre al compito di dare un titolo agli argomenti, un ottimo editor di testo in cui includere immagini, video, spaziature e delimitazioni. Si trova gi tutto l davanti, rinunciando ad unapparenza troppo ordinata e formale. Unaltra risorsa che utilizziamo link a file o sito Web con la quale si allegano file per il download o si rimanda a siti esterni. Per ultimo attiviamo massicciamente i forum per linterazione e lupload di nuove risorse. Sono proprio questi ultimi sui quali si opera la valutazione, sia quantitativa sia qualitativa, marginalmente anche con compiti e quiz. Si esclude, per le ragioni didattiche di cui tratter dopo, lo standard SCORM perch non nostra intenzione erogare contenuti soggetti a tracciabilit, al massimo e in qualche caso per lezioni sequenziali, si preferito il modello pacchetti IMS predisposti con eXelearning, cos come proposto nel corso e-learning Fundamentals. Modello didattico I pochi ed essenziali strumenti visti sopra permettono di lavorare focalizzando lattenzione didattica su percorsi di costruzione della conoscenza, attingendo anche alle risorse presenti in internet utili alla didattica come siti web, wiki e social network. Nelle classi dove c la LIM le attivit sono catturate e postate sulla piattaforma a memoria dei percorsi fatti (mappe, esercizi ecc.). In pratica: la piattaforma non utilizzata solo per erogare contenuti prima ed operare valutazioni poi, ma funzionale alla rielaborazione attraverso linterazione tra i soggetti, degli argomenti che via via il docente intende proporre come stimolo allapprendimento. 14

Per questo motivo non ha senso tracciare n gli ingressi n i contenuti, operazioni che non sono sempre significative dell avvenuto apprendimento, ma utilizziamo la piattaforma pi come un blog collettivo, anche se non organizzato in termini cronologici, si usa infatti la classificazione per argomenti nella quale i diversi post e risorse didattiche sono a disposizione in modo permanente. In particolare l e attivit proposte agli studenti si esplicitano nel rimaneggiare i contenuti dando loro una forma personalizzata, ricca di opinioni e approfondimenti, scaturiti da una riflessione soggettiva o di gruppo. In questa fase non si cerca di ottenere il bel prodotto multimediale, come spesso invitano a fare certe agenzie di formazione che sollecitano la costruzione di learning object per il loro riutilizzo, ma a seguire i processi che portano gli studenti a costruirsi percorsi attraverso una forte interazione e condivisione. Se poi il risultato un oggetto digitale apprezzabile e riutilizzabile, tanto meglio. Ma non questo lo scopo principale. Fondamentale poi luso associato dei Social Network (facebook, twitter, youtube, slideshare, goodreads ed altri) sia per reperire risorse didattiche, sia per condividere e pubblicizzare i propri prodotti educativi nel contenuto e nella metodologia, in modo da rendere ulteriormente disponibile ci che si fa insieme. I protagonisti Vorrei a questo punto lasciare la parola ai colleghi che utilizzano moodle secondo questi paradigmi costruttivisti e connettivi perch, ciascuno secondo le caratteristiche disciplinari, riesce ad organizzare la propria attivit in maniera personalizzata, contestuale alla classe e alle condizioni ambientali. Ho posto qualche domanda a: Rosaria Romeo- Italiano e Storia, biennio Istituto Tecnico Economico; Maura Zini- Informatica e Telecomunicazioni, Istituto Tecnico Economico e Istituto Professionale Servizi Amministrativi Walter Loddi- Storia Filosofia, triennio Liceo Linguistico; Paola Ruggeri- Francese, quinquennio Istituto Tecnico Economico; e a me stessa: Emanuela Zibordi- Scienze Motorie, quinquennio Istituto Tecnico Economico e Liceo Linguistico. D: Da quando utilizzi moodle nella didattica delle tue discipline, ritieni che questa piattaforma sia uno strumento che ti faciliti nella realizzazione di proposte didattiche pi aperte, interattive e creative? Romeo: Utilizzo moodle da due anni, stato uno strumento che mi ha permesso di proporre ai miei studenti attivit didattiche pi creative ed interattive: utilizzo di video, file audio, forum di discussione hanno reso meno piatte e monotone alcune attivit, puntando di pi sulle competenze e non solo sui contenuti. Zini: Utilizzo moode da tre anni, sia con una piattaforma personale www.maurazini.it/moodle ,sia della scuola. Ritengo questo CMS uno strumento utilissimo perch sufficientemente elastico e userfriendly da essere tranquillamente utilizzato da tutte le tipologie di miei studenti. Ho preferito da subito tenere aperti i corsi a tutti gli ospiti e non ho mai avuto nessun tipo di problema. 15

Loddi: non alto il profilo dellinterattivit, ma per carenze bilaterali di tempo (i nostri studenti sono ancora obbligati ad un intenso lavoro domestico, anche esecutivo); molto alto invece quello della rielaborazione ordinata e secondo sistemazioni grafiche loro favorevoli dei contenuti delle discipline. Ruggeri: la piattaforma facilita enormemente linterattivit e la creativit; gli studenti devono essere per ben informati sulle finalit ed aver chiari gli obiettivi cui si tende. Zibordi: uso moodle da parecchi anni, sia quello personale, www.emanuelazibordi.it/moodle , sia quello della scuola per corsi tematici rivolti agli studenti e per la formazione dei docenti. Ritengo sia una piattaforma molto flessibile, infatti negli anni, frequentando corsi online italiani e stranieri, ho potuto constatare come questo strumento possa essere usato in base alle necessit ed alla filosofia dei vari docenti: dalla modalit pi chiusa con una didattica classica a quella pi aperta ad esperienze innovative. D: Qual il link del tuo corso? Per cosa si caratterizza come metodologia? Romeo: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=39 http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=38 http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=14 Ho raggruppato le attivit per argomenti e per ognuno di essi ho inserito le lezioni svolte in classe, approfondimenti, forum di discussione su temi di attualit ma anche su romanzi letti in classe per insegnare ai ragazzi ad esprimere la propria opinione sostenendola e condividendo anche le opinioni altrui. Di volta in volta cerco di assegnare compiti pi creativi e costruttivi inserendo filmati, file audio; inserisco anche tracce di studio utili per preparare verifiche e interrogazioni. Prima di una prova attivo un forum Sos verifica che gli studenti utilizzano per un ripasso collaborativo degli argomenti. Zini: Questi i link alle aule virtuali attive: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=9 http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=24 http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=36 Insegno una disciplina tecnica che propone una lettura della realt attraverso varie prospettive e modalit: dallapproccio tecnico a quello pi empirico ed esperienziale, sollecitando capacit logico-deduttive, fino a quelle astratte e narrative. Per questo le modalit di utilizzo della piattaforma molto vario perch dipende dal tipo di contenuto che propongo. Inoltre, spesso, intervengo con moduli CLIL (Content and Language Integrated Learning) di insegnamento in lingua inglese, che stimola ulteriormente linterazione. Con la piattaforma moodle prevedo fondamentalmente tre modalit di interazione che sono il forum, il quiz e i compiti, strumenti simili a quelli a cui sono abituati i nostri studenti ad esempio sul social network Facebook, inoltre luso dei wiki esterni, permette la scrittura di parti di codice per template, relazioni o altre risorse. Per altri ambienti o linguaggi di programmazione si pu interfacciare la propria didattica su 16

piattaforma con applicativi creati ad hoc: con exelearning, in flash o direttamente in html. Loddi: Il link questo: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=7 Si tratta di unaula virtuale nelle quale gli studenti hanno forum di discussione e nelle a quale a fine anno si organizzano gli appunti per farne ebook come prodotto del processo di insegnamento/apprendimento da condividere con studenti e colleghi. Ruggeri: il link dei corsi di francese questo: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=6 Ogni insegnante di francese della scuola pu inserire materiale di studio nei vari livelli in cui il corso articolato e in base alle esigenze della propria didattica. Ogni livello suddiviso nelle seguenti categorie: lexique (vocaboli), exercices (grammatica), rattrapage (recupero) , approfondissement, (approfondimento) activits DELF (certificazione linguistica). Allinterno di ogni categoria sono individuabili singoli argomenti affrontati in classe e ripresi in piattaforma con modalit diverse, ad esempio link a siti o documenti cui gli studenti possono accedere e dove possono trovare unautocorrezione. C anche la possibilit di aprire forum di discussione su determinati argomenti. Il link del mio corso di francese, destinato alla classe 2.0 che sperimenta la didattica con le TIC, il seguente: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=11 si tratta di un corso impostato su una simulazione globale che ha una scuola virtuale situata in Qubec e si articola come segue: 1 Notre cole; 2 Le e-book de notre cours 3 Notre ville (Montral, le quartier Cote des neiges), etc. Le varie sezioni sono create dagli studenti a mano a mano che gli argomenti vengono svolti in classe su documenti condivisi su Google docs. e poi pubblicate. Zibordi: gestisco la piattaforma come amministratrice, insieme alla Prof.ssa Zini. I miei ambiti sono da quello strettamente disciplinare a quelli di progetto, segnalo in particolare questi: http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=5 Questo il mio spazio disciplinare di Scienze Motorie che utilizzo soprattutto per quelle attivit teoriche e/o alternative alla pratica della materia che insegno. Posto video fatti dagli studenti, Google documenti preparati in vista degli Esami di Stato per le classi terminali, attivit di lettura e commenti di libri sullo sport. http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=40 Questo, invece, riservato ad un progetto di autonomia, Web Lab, per studenti delle classi prime del Liceo che imparano ad usare gli strumenti del web per lapprendimento, come wiki, video, social network, ecc. in cui si impara a costruire oggetti digitali multimediali in collaborazione e a commentarli in interazione. http://www.iisgluosi.com/moodle/course/view.php?id=2 Segnalo tra i tanti nella sezione formazione questo corso tenuto un paio di anni fa ai colleghi della mia scuola, Docenti Web 2.0, sulluso delle nuove tecnologie. Didatticamente utilizzo le modalit descritte in precedenza. D: Come integri la piattaforma con la LIM e/o il Web?

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Romeo: Con la LIM ed il Web posso costruire le lezioni con i miei studenti ed utilizzare cartine geografiche, documenti, pagine di quotidiani, testi di vario genere da analizzare, filmati e inserirle in piattaforma per eventuali approfondimenti e chiarimenti attraverso compiti online ma soprattutto forum di discussione. Zini: Dovendo insegnare una disciplina tecnica uso frequentemente il laboratorio di informatica e meno la LIM . Questultima avviene attraverso lutilizzo sinergico della medesima nei progetti didattici (SiCura la Vita) che condivido con alcuni docenti (prof.ssa Romeo e Maietti). Loddi: prevalentemente con il Web - la LIM sarebbe utile per storia, ma assai impervia per una disciplina iperconcettuale come filosofia ( a meno di non ridurla alle immagini). Ruggeri: La LIM mi consente di memorizzare ed eventualmente collocare sulla piattaforma le lezioni; il Web mi consente di interagire in classe ed a casa. Zibordi: uso la LIM per i progetti e prevalentemente per connettermi online agli strumenti del web che uso massicciamente. D: Come si relazionano gli studenti con questo strumento ed in generale con le nuove tecnologie? Romeo: Si relazionano molto bene ovviamente vi sempre il supporto e la supervisione dellinsegnante; obiettivo primario per me una educazione alluso delle nuove tecnologie al fine di rendere gli studenti consapevoli delluso che fanno di questi strumenti che possono rendere pi facili, pi costruttive e pi creative alcune attivit ma che non possono sostituire al 100% tutto ci che noi percepiamo. Zini: Molto bene. Gli studenti sono in genere molto ben disposti alle nuove tecnologie. Il problema a mio avviso che non tutti i ragazzi sono interessati ad approfondire la loro capacit di utilizzo dei nuovi strumenti ma si accontentano di saperli gestire alla bene meglio. La tecnologia offre molti strumenti interessanti che possono a mio avviso rappresentare utili mezzi per avvicinare i ragazzi alla conoscenza ma non sono la panacea a tutto. Occorre sempre introdurli al senso , cio occorre che imparino a scoprire come in che modo e misura e a che prezzo possono essere davvero utili per loro. Non possono a mio avviso sostituire in nessun caso il ruolo del docente che deve sempre far da tramite e anzi proprio questultimo a decretare un buon o cattivo utilizzo della piattaforma moodle come di qualsiasi altro strumento o mezzo. E necessario anche sorreggerli quando si rendono conto che le nuove tecnologie non si sostituiscono a loro e a loro sempre richiesto un impegno personale che pu essere pi stimolante ma non meno faticoso. Loddi: ottimamente, tanto che abbiamo in sostanza scritto un manuale on-line di Filosofia e di Storia; ma un manuale REALE, secondo le scansioni, i tempi e la prospettiva tematica realmente svolta...Non ammassi di carta... Ruggeri: gli studenti sono perfettamente a loro agio nellutilizzo delle le nuove tecnologie come strumento. Danno ottimi supporti agli insegnanti, ma non sempre svolgono con puntualit le consegne impartite se queste non sono immediatamente oggetto di 18

valutazione. Zibordi: la facilit duso inversamente proporzionale allet. Gli studenti pi giovani hanno maggior dimestichezza anche perch hanno gi avuto esperienze di utilizzo delle TIC alla scuola media. Gli studenti degli ultimi anni, dopo un primo momento di empasse, imparano per facilmente e ritengono sia pi comodo poter lavorare organizzando i propri tempi di intervento e con modalit organizzative autonome. D: Ritieni che la motivazione nello studio sia migliorata? Romeo: complessivamente migliorata, ma la motivazione va alimentata ogni giorno attraverso le nostre esperienze, le nostre idee ed anche attraverso lincoraggiamento degli insegnanti e la loro approvazione finalizzati a valorizzare gli alunni prima come persone e poi come studenti. Zini: In diversi casi la tecnologia un volano alla motivazione allo studio, ma questa va sorretta. Per farlo necessario che ciascuno scopra un interesse e una motivazione personale , un senso e un fine, occorre cio sempre lavorare a livello personale con ogni studente. Loddi: sicuramente migliorato lordine degli appunti e la percezione della loro assoluta utilit, non solo in vista delle prove, ma come costruttori essi stessi di concetti. Ruggeri: la motivazione sicuramente, ma lapplicazione nello studio e nella rielaborazione dei contenuti un fattore individuale che, a volte, indipendente dagli strumenti utilizzati. Zibordi: trovo che la motivazione si autoalimenti nel momento in cui si integra un nuovo apprendimento con esperienze personali, opinioni condivise, creativit e soddisfazione di aver prodotto qualcosa di originale. Direi che questo, con le TIC, succede spesso. D: Come hanno accettato le famiglie lutilizzo delle nuove tecnologie nella didattica? Romeo: benissimo! Si collegano spesso come utenti ospiti per controllare le attivit che svolgono i loro figli. Lo utilizzo anche lo spazio news per comunicare avvisi alle famiglie riguardanti sempre la didattica della classe e i genitori apprezzano molto questa modalit di comunicazione. Zini: le famiglie, ancor di pi degli alunni, accolgono bene gli usi delle nuove tecnologie. Loddi: non ho dati certi, ma credo bene. Ruggeri: le famiglie hanno accolto favorevolmente lutilizzo delle nuove tecnologie, dal loro punto di vista, per, danno tutto per scontato, mentre per noi docenti uno sforzo notevole quello di cambiare lapproccio alla nuova didattica. Zibordi: nemmeno io ho dati statistici, ma dai colloqui con i genitori c consapevolezza che le nuove tecnologie siano strumenti molto utili alla conoscenza e vedono favorevolmente questa integrazione con le pratiche abituali dei dispositivi che usano i figli, tra cui PC e cellulari.

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D: Aggiungi pure considerazioni personali che ritieni utile condividere con i colleghi. Romeo: Le attivit svolte in piattaforma devono essere valutate sia per riconoscere il lavoro svolto dagli studenti sia per incentivare ed alimentare la motivazione di cui parlavamo prima. Zini: Le nuove tecnologie hanno indubbiamente appeal: sono uno stimolo e un mezzo da conoscere ed usare ma non occorre mai perdere di vista il fine ultimo che lapprendimento dei ragazzi. Personalmente spesso mi lascio prendere dalla curiosit dal voler fare di pi ma non devo mai dimenticare ci che faccio , nel modo, nei contenuti, nei tempi devo sempre calibrarmi sui ragazzi e ricordare ogni loro problema e/o stile di apprendimento, i loro tempi e le loro attese. Ruggeri: lattivit online accettata nel momento in cui sostituisce completamente a quella tradizionale. Non bisogna fare lerrore di sovraccaricare le modalit e di dare la percezione che gli studenti debbano lavorare il doppio. Zibordi: pi facile proporre la didattica online agli studenti che non con i colleghi, per ovvie ragioni, che non dipendono solo dalla dimestichezza delluso dei dispositivi informatici. C uno scoglio molto forte che consiste nel superare il concetto che lapprendimento sia un fattore individuale, che avviene in un ambiente isolato e non disturbato. Per i nostri studenti non pi cos: studiano con il cellulare appoggiato di fianco ai libri, con il PC acceso ed aperto alla pagina Facebook. Se riusciremo a far passare le prassi che anche la scuola accetta ed usa questi strumenti comunicativi, probabilmente daremo una percezione meno schizofrenica delle modalit con le quali si impara normalmente anche fuori dalla scuola. Conclusioni Sperimentare significa prendere in considerazione concetti pedagogici e medodologici emergenti ed applicarli al contesto, rilevandone punti di forza e di debolezza, aggiustarli con un processo di feedback per poi affinarne le strategie. La ricerca che abbiamo messo in campo si scontra quotidianamente con molte difficolt come laccesso domestico alla rete da parte degli studenti, la disponibilit di dispositivi quali LIM, PC, laptop, connessioni internet in tutte le aree che, pur presenti nella scuola, non sono ancora cos estese come sarebbe invece auspicabile. La nostra rotta per, segnata dalla consapevolezza di valorizzare ci che si ha. Certo, anche a noi piacerebbe che ciascuno studente avesse un dispositivo personale come un netbook o un iPad, una LIM in ogni classe, ma queste condizioni sono ideali e al miglioramento si arriva se si ha abbastanza esperienza per capire cosa sia meglio, cosa funzioni meglio, qual il rapporto costi / benefici che permetta di applicare linnovazione didattica anche con poche risorse. Il sistema che stiamo mettendo a punto, anche se poco eclatante perch usa un software gratuito come moodle, credo possa essere interessante come esperienza per linnovazione a costo irrisorio, ma che ottenga risultati apprezzabili, soddisfacenti sia per docenti sia per gli studenti. Lesperimento ancora in corso; stiamo allargando ad altri docenti lopportunit di utilizzare la piattaforma con una formazione specifica ma che include, inevitabilmente, tutta la problematica dellutilizzo delle nuove tecnologie, dei nuovi linguaggi e dei nuovi strumenti di comunicazione, non ultimo attivando una didattica per competenze che sappia 20

valorizzare le conoscenze, le abilit specifiche sia individuali sia relazionali nella rete, che si prolunga oltre la fase in presenza ed oltre lo spazio ridotto della classe. emanuela.zibordi@gmail.com http://www.emanuelazibordi.it/wp

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