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Modelli

Ascesa dellAsia e pedagogia: quella occidentale cerca linterpretazione del mondo, quella orientale insegue moralit e bene della societ. Per la studiosa Jin Li la sintesi impossibile

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La studiosa Jin Li, intervistata in questa pagina, una studiosa di pedagogia e modelli culturali. Sinoamericana, Associate Professor of Education and Human Development alla Brown University. Il suo libro pi recente Cultural Foundations of Learning. East and West, ovvero Fondamenti culturali dellapprendimento. Oriente e Occidente (Cambridge University Press, 386 pagine, 22.99). Nel 2011 era stato pubblicato anche in Italia Il ruggito della mamma tigre di Amy Chua (Sperling & Kupfer), nel quale lautrice, giurista americana di origine cinese, racconta i suoi severissimi metodi educativi di matrice confuciana che ha applicato alle due figlie e i conseguenti successi scolastici. Il volume ha scatenato dibattiti, mentre in Cina ha innescato un fenomeno pedagogico-editoriale con un fiorire di padri lupi o padri aquila

Il ruggito del prof. Tigre


di MARCO DEL CORONA
Occidente un Occidente di madri, padri e pedagoghi ha appena cominciato a fare i conti con lagonismo educativo della Mamma Tigre e gi si affaccia, nella giungla delle ansie contemporanee, unaltra, non meno minacciosa figura. Arriva il Maestro Tigre, corollario persino ovvio della Mamma Tigre, incarnazione della stessa tradizione educativa: il mondo culturale e antropologico del confucianesimo che luniverso globalizzato avvicina a noi. Passaggio inevitabile. E i flussi di studenti dalla Cina agli atenei Usa, australiani, canadesi, europei danno slancio ai confronti tra due tradizioni e sistemi educativi che appaiono alternativi e/o difficilmente compatibili. Nuova Kulturkampf. Il Maestro Tigre pu essere il simbolo un po caricaturale di una pedagogia confuciana che va guardata in faccia. tra noi. E occorre prendere atto anche del fascino che esercita la solidit della tradizione dellAsia orientale, come dimostra losservazione affidata al New York Times dalleditorialista David Brooks: Le culture che fondono accademia e morale, come il confucianesimo e lo studio ebraico della Torah, producono pazzesche esplosioni motivazionali. Esplosioni che noi, Occidente decadente, non sappiamo forse pi provocare. Cos Brooks si spinge ad auspicare che altri codici morali/accademici

possano esaltare la motivazione l dov assente. Ci che quasi certo, intanto, che la contaminazione fra il sistema educativo occidentale, che affonda le sue radici nella Grecia antica, e quello dellAsia orientale difficilmente possono ibridarsi. Jin Li, studiosa americana di origine cinese, ne convinta e al tema ha dedicato un ponderoso volume, Cultural Foundations of Learning, nel quale scrive che le tradizioni intellettuali delle due culture si sono sviluppate sulla base di interessi e premesse diverse. Non ancora successo, ed improbabile che succeda in un prevedibile futuro, che le tradizioni intellettuali delle due culture si intersechino o si mescolino. Il libro di Li, docente associata alla Brown University, in Rhode Island, ha evidentemente colpito nervi scoperti. Tratta spiega a "la Lettura" essenzialmente di influenze culturali. La mia ricerca e quelle di altri mostrano come i cinesi, ovunque nel mondo, restano attaccati ai loro valori che consentono di ottenere risultati eccellenti nellapprendimento. E la cultura trascende il sistema politico, in quanto abbraccia popolazioni e Paesi che non sono Cina. Ecco perch le implicazioni dei meccanismi pedagogici asiatici ci riguardano. Le differenze tra noi e loro, nelle aule cos come nelle aspirazioni dei genitori-educatori, maturano allorigine. Lapproccio occidentale allapprendimento ci dice Li

enfatizza la comprensione del mondo l fuori; la certezza della conoscenza; lo sviluppo e luso della mente; curiosit e interesse come strumenti dindagine; lespressione del s. Lattitudine dellAsia orientale sottolinea al contrario la necessit di perfezionare se stessi rispetto a societ e moralit; il contributo alla societ stessa; lacquisizione e, come dire?, lincorporazione delle virt dellapprendimento (sincerit, diligenza, sopportazione, perseveranza, concentrazione); lapprendimento attraverso lumilt e il rispetto dei maestri; poche parole e molti fatti, insomma. Mentre nella tradizione confuciana un insegnante dunque una sorta di genitore che non solo trasmette nozioni ma costruisce il benessere sociale, morale e psicologico del ragazzo, e quindi idealmente un modello, in Occidente aggiunge la professoressa Li il ruolo del docente si riduce al fatto che insegni quella determinata materia. Ci sono chiari limiti tra cosa il maestro pagato per fare e cosa no. Per dire: qui in America il sindacato non permette che un docente lavori oltre i termini contrattuali. In Asia orientale il maestro gode invece di un credito e di un rispetto molto maggiori. Il maestro orientale dunque un Maestro Tigre, la cui severit non conosce i confini tra nozioni e vita? Jin Li non sposa la definizione di Maestro Tigre: traccia piuttosto, a sua volta, una

In alto a sinistra: Zhang Xiaogang (1958), Worker Peasant Businessman Student Soldier (2008, installazione, olio su tela e statue in bronzo)

barriera. La barriera tra normalit ed eccessi: In Asia orientale dice c una distinzione fra maestri esigenti e maestri irrispettosi o troppo severi. I primi sono coloro che si mostrano investiti del loro compito davanti alla societ: esigenti, appunto, nei confronti degli allievi. E questo quanto viene riconosciuto sia dai genitori sia dagli alunni, nello sforzo concertato di garantire un certo livello educativo. Allopposto, insegnanti irrispettosi o troppo severi non sanno prendersi cura dei ragazzi, sono irresponsabili, incompetenti. Genitori e comunit vigilano, pronti a sbarazzarsene. Noi rimaniamo turbati dallinvadenza del ruolo che una societ confuciana consegna ai maestri. La presenza del limite ci soccorre. In Cina, a Taiwan, nellimmensa diaspora cinese, in Giappone e in Corea del Sud questultima tenace potenza che tenta ciclicamente di attribuirsi il copyright di Confucio, sostenendo che fosse di sangue coreano scuola e vita si mescolano. per il ruolo che famiglia e religione conservano nelleducazione dei figli che in Occidente gli insegnanti non hanno la stessa rilevanza che si osserva in Oriente. L diverso. Nellantica Cina la gerarchia del potere e dellautorit vedeva prima il Tian, impropriamente tradotto come Cielo, giudice morale e signore delle diverse forme di vita; quindi la Terra, che alimenta i viventi; poi lImperatore che governa, protegge e si prende cura del popolo; i genitori; e gli insegnanti, che devono trasmettere la morale, in questo simili al clero cristiano. Si tratta di due universi distanti, con orbite che si sono incrociate. Asimmetricamente, per. LAsia orientale ha cercato di imparare dallOccidente per circa due secoli. E ha ottenuto un discreto successo con la scienza, la tecnologia, il commercio, la democrazia nel senso originario del termine. In Asia orientale ovunque si fanno matematica, scienze e inglese. Ma ci sono cose nelle quali gli asiatici improbabile possano farcela: intendo la capacit di confronto con lautorit, di pensare in modo anticonvenzionale, di creare in modo radicale, in pratica di produrre un Galileo, un Newton, un Einstein o uno Steve Jobs. I sistemi di relazioni familiari e interpersonali crollerebbero se i figli dellAsia si comportassero alloccidentale. LOriente ha attinto allOccidente, non viceversa, o non abbastanza. Passata attraverso la Rivoluzione Culturale, studi in Germania, sposata a un americano, carriera cominciata a Harvard, madre di un ragazzo che definisce misto perch cresciuto secondo i due sistemi, Jin Li riconosce che in Europa e in America si studiano cinese, arti marziali, cose cos, ma non vedo alcuna seria combinazione tra le due visioni. Gli scienziati asiatici, compreso chi ha vissuto in Occidente, nella vita quotidiana tende ancora a pensare dialetticamente da taoista. Il Maestro Tigre qui. Ma non c fretta di conoscerci. @marcodelcorona http://leviedellasia.corriere.it
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