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SPED. IN ABB. POSTALE 70% DCI TRENTO TAXE PERUE - TASSA PAGATA ANNO IX NUMERO 79 MARZO 2006 ISCR. TRIB. DI TRENTO. N.1005 DEL 4.8.98
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Cooperative learning
di Giorgio Chiari
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Kierkegaard e Sartre
Dallalto: Jean-Paul Sartre, 1939 (foto Gisle Freund); una pagina del diario di Sren Kierkegaard; disegno di D. Jacobsen Kierkegaard studente
A destra: Tutto il mondo gira intorno a Kierkegaard, disegno comparso sul foglio satirico Il corsaro
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Vclav Klaus Il presidente della Repubblica Ceca professore onorario dellUniversit di Trento
stato conferito lo scorso 10 marzo a Vclav Klaus, presidente della Repubblica Ceca, il titolo di professore onorario dellUniversit di Trento. Il presidente Klaus, a Trento su invito della Provincia Autonoma, ha ricevuto dal rettore Davide Bassi, in una cerimonia accademica che si tenuta nellelegante cornice del Teatro Sociale, il riconoscimento dellateneo quale studioso della teoria macroeconomica, delle politiche monetarie e scali e dei sistemi economici comparati. Con il conferimento del titolo lUniversit ha voluto riconoscere a Vclav Klaus il contribuito signicativo dato alla diffusione delle teorie economiche moderne nella Repubblica Ceca, uno stato
che ha vissuto la difcile transizione da uneconomia pianicata a uneconomia di mercato, e il suo lungo e costante impegno scientico e civile a favore della libert economica e politica in un paese che ne era stato privato per quasi mezzo secolo. Dopo il conferimento del titolo il presidente Klaus ha tenuto la lectio magistralis in cui ha presentato la propria visione dello stato attuale e delle prospettive future dellEuropa. Alla cerimonia sono intervenuti, oltre al rettore dellateneo e al presidente della Repubblica Ceca, Sergio Fabbrini, direttore della Scuola di Studi internazionali, che ha pronunciato la laudatio in onore di Vclav Klaus e Lorenzo Dellai, presidente della Provincia Autonoma di Trento.
Un approfondimento verr pubblicato sul prossimo numero di Unitn.
di Nestore Pirillo
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C un aspetto paradossale nel leggere in contiguit Kierkegaard e Sartre ed il pregiudizio secondo cui non c niente che possa tenere insieme un pensiero, come quello di Kierkegaard, cos vicino alla teologia e ai testi sacri, e le analisi dichiaratamente antropologiche e atee di Sartre. Tuttavia nellepoca della morte di Dio, anche con questo paradosso - pi storico che logico e non prodotto solo dal linguaggio - che si tengono intrecciati teologia e losoa, ateismo e cristianesimo, al di l del dualismo istituzionale di laico e religioso, di ragione naturale e volont divina. Sartre ne consapevole e pur riaffermando il suo ateismo conserva la valutazione positiva del cavaliere della fede. Il singolare universale, il titolo della relazione con cui rende omaggio al losofo danese, lo sta a testimoniare. Il cristiano di Kierkegaard e luomo senza Dio di Sartre sembrano entrambi eredi bastardi, nel linguaggio di Sartre, della gura dellateo virtuoso. La fede per luno e la morale per laltro non sono derivabili, deducibili dalle istituzioni di Chiesa e Stato, ma attengono unicamente alla coscienza, questo indicatore assolutamente losoco della libert dei moderni. Per riprendere il capovolgimento indicato da Paolo Prodi, su entrambi ricadono la maledizione e laffronto fondati nella modernit, ma non solo dalla losoa moderna, secondo cui non possono occupare incarichi civili gli estremisti che sfuggono al controllo delle coscienze, cio gli atei, gli eretici, gli utopisti e chiunque non devoto ai valori religiosi istituzionalizzati e disciplinati. La questione ancora oggi senza soluzione e la discriminazione fa parte, con accenti inediti, del problema del rapporto tra cristianesimo e potere nella formalizzazione della coscienza europea. Ricordando Kierkegaard non difcile ritrovarsi in un gioco di specchi, di immagini, di temi, di identit, di orizzonti. A proposito del rapporto novecentesco Kierkegaard-Sartre, bisogna dire che mentre noi ci siamo incontrati nel 150 anniversario della morte di Sren Kierkegaard (avvenuta l11 novembre 1855) e nel 100 anniversario della nascita di Sartre (1905-1980) e diamo uno spazio, per loccasione, al rapporto Kierkegaard-Sartre, lunica volta che Sartre ha partecipato ad uniniziativa di studi su Kierkegaard stata per il 150 della nascita del losofo danese. Il colloquio organizzato per iniziativa dellUNESCO da un antico compagno di studi di Sartre, Ren Maheu anche lui ex normalista ( lui che inventa per Simone De Beauvoir il soprannome di Castoro), si intitolava Kierkegaard vivant ed ebbe luogo a Parigi dal 21 al 23 aprile 1964. Il tema non alludeva ad una distinzione storicistica in merito a ci che era vivo e ci che era morto di Kierkegaard. Secondo la prospettiva dellesistenzialismo fenomenologico, adottata da Sartre negli anni 60, Kierkegaard veniva considerato lideologo che
lo! Non solo in quella civile del bourgeois, non solo in quella politica del citoyen, ma nella storia dellhomme, come evento della persona, del soggetto transtorico, oggi si potrebbe
conosciuto da Sartre anche per lintroduzione al testo Vers le concret pubblicato da Vrin nel 1932. Limportanza
Il cristiano di Kierkegaard e luomo senza Dio di Sartre sembrano entrambi eredi bastardi della gura dellateo virtuoso
dire multiculturale, pluri-etico. Anche la Critica della Ragione dialettica del 1960 non che lesposizione di come questa soggettivit dellessere qui della realit humaine paradossalmente nella del volume risiedeva, si legge nei taccuini del giovane studioso, nellinvecchiamento della losoa francese e nel bisogno che sentivamo tutti di ringiovanirla (Carnets p. 407). Nei suoi Carnets Sartre imma-
blicata da Kierkegaard con lo pseudonimo di Vigilius Haufniensis, cio colui che vigila ad Haufnia, lantico nome di Copenaghen), era stata curata da Paul Henry Tisseau e portava lintroduzione di Jean Wahl. Wahl raccoglier i suoi scritti sul losofo danese nel 1938 in un volume intitolato Etudes philosophiques (Aubier Paris 1938), citato da Sartre nel trattato del 43 LEtre et le Nant per la discussione del concetto dellangoscia. Il problema che Sartre legge, attraverso Wahl, nel testo di Kierkegaard sullangoscia, riguarda nel 39, nel 43 e nel 64 (sempre con citazione di Wahl) la formulazione della
Unitn. Periodico di informazione, politica e cultura dellUniversit degli Studi di Trento Direzione e redazione: Universit degli Studi di Trento, Via Belenzani, 12 - I - 38100 Trento, tel. 0461 881201-1259-2811, fax 0461 881247, email unitn@unitn.it, http://www.unitn.it/unitn - Marzo 2006, Anno IX, numero 79, Iscr. Reg. Stampe del Trib. di Trento n. 1005 del 4.8.98. Direttore responsabile: Antonio Scaglia Direttore: Enzo Rutigliano Comitato di redazione: Marinella Daidone, Francesca Menna, Elisabetta Nones Coordinamento: Marinella Daidone Graca e impaginazione: Pio Nainer Design Group Stampa: Centro Stampa dellUniversit di Trento. Hanno collaborato a questo numero: Barbara Bassi, Giorgio Chiari, Giuseppe Dalba, Paolo Gatti, Maurizio Giangiulio, Alessia Negriolli, Giandomenico Nollo, Nestore Pirillo, Marianella Pirzio Biroli Sclavi, Lucia Taufer, Guido Zolezzi. Foto: Agf Bernardinatti, archivio fotograco dateneo e altri. Numero chiuso in tipograa in data 20 marzo 2006.
DI A T P R IMEN TI
La multidisciplinarit una caratteristica saliente e una risorsa che il dipartimento si propone di valorizzare
vista e degli stili di ricerca. Non si pu non sottolineare che la tradizione losoca, con le sue implicazioni storiche, etiche ed estetiche, pervade profondamente non solo la cultura contemporanea in tutti i suoi aspetti, ma anche le dinamiche della sua formazione nel corso della complessa trala, che porta dal mondo antico a quello moderno attraverso il Medioevo, la quale a sua volta oggetto di indagine diretta da parte della ricerca storica. Al tempo stesso le ricerche che coinvolgono il patrimonio culturale e artistico si inseriscono in ambiti pi vasti della storia e del ricerche musicologiche e di storia del teatro e del cinema, che vanno a incrociare lattenzione della ricerca losoca ai diversi linguaggi della modernit. Per altro verso la ricerca storica di antichisti, medievisti e modernisti chiama in causa larcheologia e la struttura del paesaggio e dellinsediamento, le tematiche identitarie e quelle legate alla politica e alla religione, con tutte le loro implicazioni teoriche. Nel complesso la multidisciplinarit una caratteristica saliente e al tempo stesso una
nali prodotti nellambito del dipartimento, e i Reperti, ristampe anastatiche di opere di difficile reperimento corredate da una moderna introduzione critica. Riconoscendosi appieno in aree scientifico-disciplinari che fanno capo soprattutto alla Facolt di Lettere, il Dipartimento di Studi letterari, linguistici e lologici intende promuovere ricerche nellambito linguistico, lologico e letterario, sia per quanto riguarda la tradizione classica e italiana, sia per quanto riguarda le lingue e le letterature straniere. Afferiscono attualmente al dipartimento 39 docenti. Paolo Gatti professore ordinario di Letteratura latina medievale presso la Facolt di Lettere e Filosoa dellUniversit di Trento e direttore del Dipartimento di Studi letterari, linguistici e lologici.
consentendo la redazione di tesi di dottorato in cotutela, mentre la scuola internazionale in Filologia e storia dei testi costituita in consorzio con le Universit di Cagliari, Lille III e con lEHESS di Parigi e ha convenzioni di cotutela con Barcellona. Assieme al Dipartimento di Filosoa, storia e beni culturali si curano due collane, i Labirinti, studi origi-
PO L UREA ST A
di Giuseppe Dalba
La scuola stata frequentata da dottorandi, post doc e docenti provenienti da otto diversi stati africani con una signicativa presenza femminile
Giuseppe Dalba professore straordinario di Fisica presso la Facolt di Scienze matematiche, siche e naturali dellUniversit di Trento.
Si parlato di istruzione superiore e di ricerca scientica nellambito del VII Programma Quadro
alla carta europea dei ricercatori e al ruolo delle research universities. Momento cruciale della giornata stato lincontro nel primo pomeriggio con Jn Figel, commissario europeo
che a livello europeo. inoltre signicativo - ha proseguito - che gli incontri non abbiano coinvolto soltanto i vertici degli atenei interessati bens anche le facolt attraverso i presidi e altri referenti. Tutto questo un segnale che va nellottica di una collaborazione diffusa che mira a diffondere allinterno di tutto lateneo una maggiore sensibilit verso iniziative europee. Sono seguiti nel pomeriggio i seminari dei referenti della DG Education and Culture (Direzione Generale per
la Formazione e la Cultura) dedicati alle prime indicazioni nella consultazione per lo European Institute of Technology, ai nuovi programmi per lalta formazione europea, al programma Erasmus Mundus relativamente ad Austria e Italia e agli sviluppi per i programmi Erasmus e Jean Monnet. La visita stata organizzata dallUniversit di Trento in collaborazione con lufcio di rappresentanza dellEuregio a Bruxelles.
C VEGNI ON
radicate nei diversi settori del servizio sanitario nazionale. La discussione ha evidenziato che mentre il sistema sanitario deve affrontare il problema di soddisfare crescenti bisogni con risorse che risultano limitate, contemporaneamente il pressante sviluppo tecnologico pone continue sde e determina la necessit di valutare lappropriatezza delle misure diagnostico-terapeutiche e delle tecnologie da utilizzare, determinando delle scelte di priorit, con lobiettivo ultimo dellutilizzo ottimale delle risorse disponibili. Semplice lavoro di routine o
Sebbene nel nostro ateneo non vi sia una facolt di medicina, presso i vari dipartimenti, sia di collina che di citt, sono presenti competenze che permettono di affrontare in modo adeguato problematiche complesse che richiedono conoscenze ampie e multidisciplinari. Unintegrazione di queste competenze oggi presente allinterno del Laboratorio interdisciplinare Biotech, che ha lo scopo di promuovere e coordinare le
negativamente sui costi e in alcuni casi riducendoli. Quali prospettive sono emerse dal Forum per la salvaguardia della salute? Uniniziativa importante, che nasce con il Forum di Trento, la pubblicazione della Carta di Trento sulla valutazione delle tecnologie sanitarie, con la quale un primo ma signicativo gruppo di aziende e istituzioni sanitarie italiane sancisce i principi dellap-
La Carta di Trento sancisce i principi per un governo consapevole dellinnovazione tecnologica nellinteresse della salute del cittadino
ricerche e la formazione nellambito delle scienze e delle tecnologie biomediche. Possiamo quindi aspettarci una sanit migliore o semplicemente meno costosa? Il nostro obiettivo una sanit sostenibile, che sappia utilizzare al meglio le tecnologie consolidate e quelle nuove, identicando scale di priorit nel loro impiego, e che sia in grado anche di aggiornare i propri modelli organizzativi, riconsiderando il ruolo centrale delle professionalit operanti al proprio interno. La costruzione di ospedali di nuova concezione, la farmacogenomica, i nuovi materiali basati sulle nanotecnologie, lutilizzo delle tecnologie della comunicazione per la formazione e per disporre della conoscenza diffusa attraverso reti di collaborazione locali (dal territorio alla struttura specialistica), nazionali ed internazionali (per il consulto tra e con esperti). Questi sono alcuni esempi di come le nuove tecnologie possono modicare la capacit di assistenza e cura senza incidere plicazione della valutazione delle tecnologie sanitarie e per un governo consapevole dellinnovazione tecnologica nellinteresse della salute del cittadino. Negli ultimi 5 anni localmente stato investito molto in questa direzione, sia attraverso il processo di formazione e sensibilizzazione, sia con la realizzazione di specifici progetti di ricerca. Esistono oggi a Trento competenze diffuse in diverse istituzioni di assoluto rilievo sia nazionale che internazionale. Lobiettivo deve essere quello di dare continuit a questa azione, nellambito di un quadro di riferimento entro cui questa cultura possa svilupparsi e confermare lattuale ruolo di guida sul piano nazionale. Personalmente credo che i tempi siano ormai maturi per pensare alla realizzazione di una struttura stabile per la formazione e la ricerca, che riesca a coagulare e far crescere le competenze presenti allinterno delle diverse istituzioni. 5
Le nuove tecnologie possono modicare la capacit di assistenza e cura senza incidere negativamente sui costi
SEMIN R AI
di Giorgio Chiari
Leader si nasce o si diventa? Con questo quesito si aperto il seminario Learning to Lead Teams: A Tool Box for Cooperative Learning Techniques (Imparare a guidare i team: una cassetta degli attrezzi per lapprendimento cooperativo) tenuto da David Johnson ed Edith Johnson Holubeck. Liniziativa stata promossa dalle Facolt di Sociologia e di Scienze Cognitive e dal Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dellUniversit
dagli ambienti della migliore democrazia americana: leader si diventa, con umili e determinati percorsi formativi, con la ducia nei valori dellaltro e del diverso, della cooperazione, del confronto, dello scambio, della dialettica e del conitto cognitivo. Saper condividere la diversit in modo positivo, avere ducia nella diversit degli altri una caratteristica del grande leader, persona capace di guidare gli altri in un rapporto
David W. Johnson professore di Educational Psychology alla University of Minnesota - Minneapolis dove codirettore del Cooperative Learning Center. Gi direttore del American Educational Research Journal, ha pubblicato pi di 350 articoli di ricerca e capitoli di libri. autore di oltre 40 volumi (la maggior parte dei quali in collaborazione con Roger Johnson). Negli ultimi 35 anni ha svolto consulenza organizzativa a scuole e aziende in varie aree. Da anni collabora con il Dipartimento di Sociologia e ricerca sociale dellUniversit di Trento. di Trento, in collaborazione con lUniversit Leopold Franzens di Innsbruck, la XXI Ripartizione per la Formazione Professionale in lingua italiana della Provincia di Bolzano e il CIRCLe (Centro Internazionale Ricerca Cooperative Learning). Il seminario, che si svolto a Bolzano nei giorni 30 novembre e 1 e 2 dicembre, fa parte di una serie dincontri, diretti da Giorgio Chiari, sul Cooperative learning, filone metodologico che promuove lapprendimento in piccoli gruppi eterogenei in cui i membri migliorano reciprocamente il proprio livello di conoscenza perseguendo un obiettivo comune. Durante il seminario sono stati analizzati e presentati i diversi passaggi necessari allacquisizione delle leadership skills, cio delle abilit che un leader deve possedere per agire come tale. Il messaggio del seminario di Edith e David Johnson fortemente democratico e proviene 6
Leader si diventa con la ducia nei valori dellaltro e del diverso, della cooperazione e del confronto
preziose di informazione e di apprendimento. David, che cos il Cooperative learning? DJ: Si tratta di gruppi di lavoro che collaborano per realizzare un obiettivo comune. Ad esempio, gli studenti possono essere assemblati in gruppi di 2, 3 o meglio 4 elementi e produrre un compito di matematica in modo molto pi efficace e veloce. Fornendo delle istru-
PO L UREA ST A
di Alessia Negriolli
di scambio e di ducia. Se non c domanda forte, qualicata di leadership, non pu aversi offerta di leadership forte, responsabile, giusta. Occorre quindi incalzare i nostri leader e condividere con loro un comune quadro
Edith Johnson Holubeck esperta nel campo educativo, docente alla University of Austin, Texas, e consulente in diversi ambienti formativi. coautrice con i fratelli David e Roger di numerosi libri sul metodo Cooperative learning. Associate del Cooperative Learning Center di Minneapolis dove conduce sessioni di training a educatori e formatori di tutto il mondo. Ha partecipato come relatrice alla conferenza internazionale svoltasi a Trento nellagosto 1998 Cooperative learning: ricerca e formazione nella scuola e nel mondo economico. di valori, una visione alta e non particolaristica dei valori e delle cose da fare. Al termine del seminario ho rivolto a Edith e David Johnson alcune domande. Edith, che cosa prova oggi ad essere di nuovo qui con noi, zioni in modo cooperativo, ogni membro del gruppo riesce a portare a termine il lavoro in modo migliore e pi efcace. Vorrei che prima di partire, ci deste un breve ma forte messaggio da lasciare alla nostra comunit.
Il primo Open Space Technology realizzato in una universit italiana e nato dalla collaborazione fra la Facolt di Ingegneria e il Forum Trentino per la Pace
della giornata sono espressi la societ civile anche a livello in un Instant Report scritto istituzionale. dai partecipanti e pubblicato anche sul sito della Facolt di Ingegneria (www.ing.unitn.it), ma un risultato fondamentale Lucia Taufer esercitatrice rappresentato dallatmosfera di del corso di Metodologie distensione, di cooperazione e partecipate e gestione dei di confronto che ha caratterizconitti ambientali presso zato tale esperienza. la Facolt di Ingegneria dellUniversit di Trento. Si trattato del primo Open Space Technology realizzaGuido Zolezzi ricercatore to in una universit italiana, confermato per il settore di nato e cresciuto anche grazie Idraulica presso la Facolt di allinnovativo partenariato fra Ingegneria dellUniversit di la Facolt di Ingegneria e il Trento. di Marianella Pirzio Biroli Sclavi
ginare Psiche, mentre Sognare Psiche stata la tematica del secondo incontro il 16 marzo. Il terzo e ultimo appuntamento
situra 48 a Trento e avr come tema Conoscere Psiche nelle diverse culture. Responsabile scientica del ciclo di incontri
generale le domande tipiche di un Ost sono le stesse dei piani strategici (sui futuri desiderabili in una certa area territoriale o in una certa organizzazione pubblica o privata) o dei piani sociali o anche delle ricerche di mercato. I partecipanti allOst apprendono nellarco della prima mezzora quali sono le regole per creare una propria conferenza. Chiunque intende proporre unidea o tema per il quale prova interesse lo annuncia al gruppo e cos facendo da un lato gli viene assegnato uno spazio nel quale incontrarsi con tutti coloro che siano interessati allo stesso tema, dallaltro si assume la responsabilit di organizzare la discussione e al termine scriverne un breve resoconto. Quando tutti gli intenzionati hanno proposto i propri temi, riempiendo di solito lagenda per lintera giornata, viene dato inizio alla prima sessione di lavoro. LOst segue un rituale abbastanza preciso: ogni Paola Venuti, docente presso sessione di lavoro dura unora la Facolt di Scienze cognitive e venti minuti, dopo di che i lavori devono essere chiusi dellUniversit di Trento. (con la possibilit di decidere Per informazioni e contatti: tel. 0464 483592, e-mail consulenza. di proseguirli anche nel corso psicologica@operauni.tn.it. della sessione seguente) per
permettere ai convocanti di scrivere la loro sintesi dei lavori e agli altri di incontrarsi a bere e partecipare a una brevissima seduta plenaria in cui si raccolgono impressioni e commenti. LOst si propone come un laboratorio nel quale si pu sperimentare e verificare la saggezza della legge di Ashby che dice: Un organismo o una organizzazione non pu affrontare un aumento di differenziazione e variet nel proprio contesto, se non accresce la gamma di scelte del proprio repertorio di risposte. LOst espande notevolmente la gamma delle scelte sia individuali che collettive.
1 Harrison Owen, Open Space Technology. A users guide, Berrett-Koelher Publisher, San Francisco, 1997 (seconda edizione)
Marianella Pirzio Biroli Sclavi docente di Etnograa urbana al Politecnico di Milano e collabora con la Facolt di Ingegneria dellUniversit di Trento in qualit di esperta di Arte di ascoltare e gestione dei conitti. 7
SPO T IN R VERNA LI
di Barbara Bassi
4 assoluto e 1 di categoria, Roberto Graziola 4 di categoria, Michele Fedrizzi e Antonio Marchi rispettivamente 2 e 4 di categoria, Paolo Dapr 2 di categoria, Luca Fiori 2 di categoria, Aldo Podetti 3 assoluto e 1 di categoria. La classifica combinata ha visto Michele Fedrizzi 1,
Elena Barbieri e Roberto Gra- Le classiche delle gare sono ziola 4. consultabili sul sito: Limpegno profuso ha portato www.anciu.it/benvenuti.htm il nostro ateneo alla conquista di un buon quinto posto su ventitr, considerando che Barbara Bassi lavora presso questa classifica premia gli la Divisione Riqualicazione atenei numericamente pi edilizia, budget e rappresentati, il risultato di documentazione edilizia dellUniversit di Trento. tutto rispetto.
a Martin Quack, professore di chimica-sica presso lETH di Zurigo. Il conferimento avvenuto nel corso di una cerimonia nellambito del Simposio di Fisica atomica e delle superci (SASP) a Obergurgl in Austria, un evento scientico di livello internazionale che si tiene a cadenza biennale in prestigiose sedi degli istituti di ricerca universitaria dEuropa. La laudatio stata tenuta dal professor Paolo Tosi dellUniversit di Trento, per molti anni collaboratore del
professor Bassi e attualmente responsabile del Laboratorio di Fisica atomica e molecolare di Povo. Nel corso del suo intervento durante la cerimonia di conferimento del premio, il professor Bassi ha ringraziato i numerosi collaboratori e gli studenti che, nel corso di tre decenni di attivit, hanno contribuito allo sviluppo del Laboratorio di Fisica atomica e molecolare dellUniversit di Trento. Il laboratorio, anche grazie ad una tta rete di relazioni internazionali, divenuto uno dei punti di riferimento per lo studio delle interazioni elementari tra atomi e molecole, un settore che, oltre ad essere di grande rilevanza per la ricerca di base, si dimostrato strategico per lo sviluppo di nuove tecnologie, specie nel campo energetico e delle nanotecnologie.
3-5 aprile 2006 Scientic Opening of the Microsoft Research-University of Trento Centre for Computational and Systems Biology, Povo
7 aprile 2006 Dipartimento di Scienze giuridiche Seminario Responsabilit nel credito al consumo. Banche e utenti: imparare reciprocamente attraverso il dialogo Sala conferenze Facolt di Economia, Trento