Sei sulla pagina 1di 4

Linconscio in Oriente e in Occidente La struttura psichica (citta) formata da mente (manas), intelligenza o intelletto (buddhi) e falso ego o percezione

e distorta del s (ahamkara). Buddhi il faro che ci illumina e che ci permette di discriminare, il lampo che riconosciamo in ogni intuizione; le intuizioni, le idee, sono prodotti della buddhi. Ahamkara invece un elemento capace di mettere in crisi tutte le nostre potenzialit logiche: si tratta di un distaccamento della pura coscienza, cio del purusha, del principio spirituale, e si attiva quando ci si identifica con ci che non , asat o maya1, il velo dellignoranza cosmica che offusca la realt delle cose. Ogni confusione che nasce sul piano psichico e si esterna poi su quello fisico, deriva da questa identificazione con ci che non o meglio: con ci che non come i sensi lo percepiscono. La mente (manas), a sua volta, dotata di cinque canali che si chiamano buddhi-indriya o jnana-indriya e che sono: il senso della vista, quello delludito, dellolfatto, del gusto e del tatto. Si tratta degli organi psichici dei sensi, che solo in un secondo momento formeranno i loro organi dazione per la percezione. Siamo quindi ancora sul piano in cui la mente usufruisce dei cinque organi psichici fatti per lacquisizione della conoscenza, che vengono utilizzati per lacquisizione dei dati. E' a questo fine che ognuno dei cinque organi psichici former il corrispondente organo fisico. Aprendo un libro di psichiatria o di psicologia, vedremo che tutto lo studio si concentra sugli stimoli prodotti dagli oggetti esterni sui sensi, ma esiste anche un mondo interiore che la scienza psicologica, facendo un grande balzo in avanti, allinizio di questo secolo ha chiamato inconscio. I grandi saggi indiani conoscevano linconscio da millenni e lavevano descritto cos bene, in modo cos dettagliato, che sarebbe davvero la perdita di una grande occasione non collegare questi due filoni del sapere. Ogni oggetto che entra nel campo psichico inquadrabile in un paradigma spazio-temporale senza il quale la mente non funziona. Ogni oggetto, ogni esperienza, ogni percezione, si deposita sulle cellule cerebrali corticali secondo le tre modalit della memoria: la memoria sensoriale, che ha una durata di pochi secondi; la memoria operativa, che pu andare da pochi minuti ad alcuni anni e la memoria di lunga durata, che virtualmente senza limiti, sia per durata sia per quanto riguarda la quantit dei dati memorizzabile. Ma la letteratura vedica ci informa che esiste anche unaltra memoria, una memoria latente chiamata samskara. Ogni esperienza vissuta, fisica o psichica che sia, lascia una traccia nella memoria cosciente, come abbiamo detto, ma residua anche come samskara nella parte profonda, oscura della psiche, generalmente inaccessibile allio cosciente. Da quella posizione in grado di dettare condizioni di comportamento alla persona; da qui gli automatismi, le idee coatte e quelli che la moderna scienza psicologica definisce complessi. Tutte queste dinamiche erano ben note ai saggi vedici. Freud ha gettato luce su di un terreno sconosciuto in Occidente quando ha detto: E illusione credersi padroni in casa propria poich non lo si , intendendo con ci dire
1

Il termine, che letteralmente significa 'non questo', indica il carattere illusorio (in quanto temporaneo) della realt materiale.

che bisogna fare i conti con linconscio. La scienza della realizzazione spirituale consiste anche nel portare sul piano cosciente gli elementi dellinconscio, perch mantenere una grande porzione di s blindata, seppellita, oscurata, significa compromettere ogni progetto di felicit. E possibile disporre di strumenti reali per lavorare sul carattere; non solo e non tanto per rimetterci in piedi nei nostri ruoli storici, temporanei, quanto per operare ad un livello pi profondo, superiore, che veramente il nostro e che tuttavia non contrasta con i doveri sociali, politici, economici, e neppure con la logica con la quale siamo abituati a fare i conti tutti i giorni. E un punto di vista pi elevato, che accoglie tutte le conoscenze gi sviluppate ma che va oltre, trascendendole. I livelli di conoscenza di un oggetto sono diversi: c una conoscenza letterale, nominale, che non di grande spessore per la conoscenza di quelloggetto. Il nome importante perch identifica, togliendola dallanonimato, una certa realt, ma le persone ormai utilizzano i nomi in maniera meccanica, per cui nella mente si sono formati dei circoli viziosi e pericolosissimi che sono poi allorigine delle idee coatte, delle fissazioni, delle ossessioni. Questi circuiti automatici, che la mente percorre con la massima naturalezza, creano loceano dilagante delle nevrosi, oggi in crescente aumento. Bisogna andare oltre il suono del nome, considerando il suono un vettore e cercando quindi la sua componente interiore. Gi combinando assieme suono e forma otteniamo maggiori informazioni sulloggetto che stiamo investigando. Se poi riusciamo ad individuare una terza categoria, e cio la bioenergia di cui quelloggetto costituito, allora disporremo di un trinomio che pu cominciare a darci informazioni precise, tali da non pi permettere confusioni fra oggetti simili. C un libro famoso, stato anche un best-seller, che parla di uno che aveva scambiato la moglie per il cappello; ci suscita il riso ma in effetti esistono deformazioni mentali in base alle quali le cose si confondono tra loro. Limitiamoci a dire che pi dati riceviamo dalloggetto su cui la nostra attenzione si sofferma, pi possibilit abbiamo di evitare confusioni. Immaginiamo una piazza affollata, una piazza di mercato con una gran quantit di gente che si muove per attivit varie e un individuo che voglia cercare una persona, identificarla, fermare la propria attenzione su di lei, investigarne le caratteristiche. Il campo mentale come quella piazza di mercato; la folla il flusso dei pensieri, dei desideri e delle emozioni nel mercato mentale: paure, preoccupazioni, angosce, incertezze. Se uno volesse davvero portare a termine la propria ricerca e aver successo nel proprio operato, dovrebbe concentrarsi su quella persona e, a prescindere dalle interferenze di altri che si frappongono fra lui e loggetto ricercato, dovrebbe mantenere ben ferma lattenzione su di lei. Da questo esempio si pu capire che la concentrazione (dharana) la capacit di mantenere ferma la mente, di concentrarla come attraverso una lente gigantesca fino a far diventare quellattenzione un filo con cui agganciarsi in maniera ininterrotta alloggetto meditato. Ci produce una rivoluzione allinterno delloggetto, finch un ininterrotto flusso di contenuti psichici comincia a fluire dalloggetto al soggetto (pratyaya), e questultimo si arricchisce dell'essenza di quell'oggetto (tattva). 2

Pi la persona sincammina verso un modo di vivere che collide con dharma, larmonia cosmica, pi sperimenter vari tipi di malessere ed infermit. Due sono le categorie di infermit: primaria e secondaria. Quella secondaria (vyadhi) riguarda il corpo, quella primaria la mente; questultima prende il nome di vasana, che tecnicamente indica tendenze e inclinazioni scaturite dal desiderio (kama) 2. Sono i desideri a produrre la malattia primaria ovvero la malattia mentale. Tutto quello che avviene nel corpo accade prima nella mente; per questo lantica scienza medica indiana, che trae il proprio fondamento dal Veda di millenaria storia, definisce primaria la malattia mentale e secondaria quella fisica. Se risolviamo il disagio sul piano psichico, vedremo dissolversi di conseguenza ci che affligge il corpo. Qualcuno potrebbe obiettare che in un momento di dolore intenso (un forte mal di denti o una lancinante emicrania), la mente subisce una pressione negativa per cui appare come se fosse il fisico ad incidere sulle mente; e infatti incide, perch ci che accade sul piano fisico influenza lo psichico, tuttavia primaria incidenza quella dello psichico sul fisico. Questi due corpi, citta e sharira 3, il corpo mentale e il corpo fisico, sono interagenti, per cui la sfera del sentire deve essere affrontata contemporaneamente da questi due punti di vista. Queste due sfere vanno prima armonizzate, poi trascese. Ritrovare larmonia al di sopra di queste due fonti del sentire; riscoprire una nuova forma di percezione che non necessita lutilizzo del corpo psicofisico, lo scopo della realizzazione spirituale. Il processo consiste nella decontaminazione della mente, nella sua purificazione, nella riapertura di canali che non si sono perduti ma sono stati solamente disattivati. Grumi di energia sono rimasti intrappolati nei meandri della psiche, incapsulati da bolle psichiche; per questo la persona si sente depressa, scoraggiata, sofferente, talvolta disperata, spesso fino ad arrivare al suicidio, che in ultima analisi soltanto un tentativo di autoeliminazione, visto che per sua natura lindividuo immortale e quindi quel che pu uccidere solo linvolucro, il corpo, non certo il s, l'atman immortale. E' vero che lambiente influenza lindividuo, ma luomo non necessariamente e supinamente soggetto allambiente perch ha la capacit, la forza, attraverso la gestione del pensiero positivo, di trasformare la configurazione della propria mente, di trasformare i propri pensieri fino a generare parole trasformate, trasfigurate, elevate, radiose, creatrici di situazioni positive, di atti positivi, capaci di risolvere i problemi propri e altrui. Il pensiero (mati, da manas, 'mente') costituito da nome e forma che si configurano nel campo mentale attraverso le vritti. Di solito lindividuo scambia per realt una certa configurazione assunta nella sua mente, ma si tratta di uno spettacolo cui lui soggettivamente sta assistendo; e quindi soggettivamente, individualmente, la persona pu modificare quello scenario e riconfigurare la mente in modo diverso, passando dalla depressione ad uno stato di benessere, oppure dalleccitazione eccessiva (anch'essa una forma maniacale) allequilibrio; con un impegno costante si pu giungere al livello di samadhi. Frequentemente nelle ossessioni compaiono visioni devastanti, che atterriscono, assorbendo lenergia vitale e lasciando la persona svuotata di forze; anche in questi casi si pu intervenire e migliorare notevolmente la situazione, ma si pu fare tanto di pi agendo in maniera preventiva: intervenire preventivamente e mantenere una sorta di igiene mentale affinch mai si configuri un nuovo scenario spaventoso o deprimente. Ogni motore necessita di pause nel funzionamento, di un periodo in cui deve essere messo a riposo, altrimenti gli ingranaggi si surriscaldano e il motore fonde. La mente un motore straordinario perch non si ferma mai; sia di giorno che di notte continua a produrre pensieri e, pi disturbata pi produce. Un pensiero si aggancia ad un altro, poi ad un altro ancora e cos via. La persona si stanca e vorrebbe smettere di pensare per riposare ma non pu perch si trova agganciata ad una sorta di reazione a catena (in psicologia si chiama concatenazione di pensieri). Noi stiamo parlando di una tecnologia con la quale si pu rompere questa concatenazione di pensieri ristabilendo la quiete della mente. Il suicidio degli adolescenti in vertiginosa crescita, proprio nei Paesi cosiddetti del

2 3

Per kama non si deve intendere esclusivamente il desiderio sessuale, ma ogni tipo di desiderio egoico. In sanscrito esistono vari termini per indicare i due tipi di corpo prakritico: il corpo grossolano, costituito da terra, acqua, fuoco, aria ed etere, viene generalmente chiamato sthula sharira, tanu, deha, mentre il corpo sottile o pranico (costituito da mente, intelligenza e concezione distorta del s o falso ego) viene detto sukshma sharira o linga sharira.

benessere. Non vogliamo demonizzare il benessere, ma bisogna tener presente che la depressione sta diventando la terza malattia mondiale, con 420 milioni di colpiti.

Per dar vita al pensiero che guarisce dobbiamo prima formare il nucleo di questo pensiero, dobbiamo ricreare le condizioni originarie che lo rinvigoriscono rendendolo positivo: legarlo ad unimmagine pura; da qui linfinita storia della preghiera, della terapia del mantra, il nome di Dio che quintessenza di purezza. Ci sono nomi che la straordinaria capacit dinfluire, attraverso la creazione di un pensiero positivo, non solo sulla psiche ma anche sul corpo fisico e sullambiente circostante. Laccesso agli stati pi profondi della mente avviene attraverso e per mezzo di mantra, parole o frasi (vibrazioni) che hanno una loro capacit intrinseca di incidere, di entrare in profondit e di fare un lavoro di triplice purificazione: fisica, psichica e spirituale. I mantra sono innumerevoli; uno dei pi noti om, la quintessenza, il suono divino che rappresenta tutte le manifestazioni della Realt. Nella tradizione vedico-vaishnava il Nome divino possiede una potenza che fa emergere i contenuti dellinconscio alla superficie della coscienza, dove possono essere assimilati, integrati e riprogettati. Il nome divino un grande regalo, un dono preziosissimo di efficacia inestimabile. Solo chi capace di acquisirlo e praticarlo con costanza e distacco emotivo dal mondo, si pu rendere conto che quel suono placa lansiet e smuove la psiche profonda. Cogliere le memorie profonde, quelle che producono le vritti4 e fanno percepire la realt in maniera distorta, non facile: un bastone immerso nellacqua, pur essendo diritto appare distorto; questo un esempio grossolano di come i sensi non sono in grado di farci percepire la realt, che si pu invece percepire attraverso una pratica costante di purificazione.

Modificazioni della mente. Per approfondire largomento si consiglia la lettura della dispensa CSB intitolata Yoga e immortalit. La Scienza per la reintegrazione del s con la realt universale.

Potrebbero piacerti anche