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2 Consapevole

Consapevole
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Editore
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Ideatore
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Direttore Responsabile
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Responsabile di redazione
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Responsabile settore salute
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Altri componenti
della redazione
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Grafca e Uff. Abbonamenti
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Uffcio commerciale
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Hanno collaborato alla
realizzazione di questo
numero
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Consapevole?
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Consapevole 3
Come una Yurta
nella steppa
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L
eclettico
artista e
architetto
Friedrich
Hundertwasser
considerava labitazione
come la terza pelle
delluomo, dopo la propria e
il proprio abito.
Hundertwasser ha dedicato
molte delle sue rifessioni
allabitare, al rapporto
delluomo con la propria
casa e a come questo
dovesse allontanarsi dal
razionalismo costruttivo
imperante, in nome di un
rapporto pi armonico, dolce
e compenetrante con la
natura.
Hundertwasser odiava gli
spigoli e le linee rette e
immaginava, progettava
e costruiva case tutte
linee curve, volte, colori
e con sconnessioni della
pavimentazione. Le sue
architetture hanno la magia
dello sguardo dei bambini e
suscitano quella meraviglia
inaspettata che ci coglie
quando ci troviamo di fronte
alla genialit, in qualunque
campo essa si esplichi.
Nel corso dellultima
riunione di redazione,
Francesco mi ha parlato
della yurta: subito non mi
sono ricordata cosa fosse una
yurta, poi mi sono venute
in mente le immagini di
un flm che ho visto tanti
anni fa ero una bambina.
Il flm sintitola Urga:
territorio damore ed
ambientato nelle steppe
della Mongolia. La yurta
la casa tradizionale del
popolo mongolo. Una casa
progettata per le esigenze di
un popolo nomade che vive
in grandi spazi naturali. Le
yurta sono in sostanza delle
tende: hanno una pianta
circolare, sono abbellite da
un pavimento di legno e
hanno al centro una stufa.
I letti sono addossati alle
pareti. Non ci sono fnestre,
ma una sola grande apertura
circolare alla sommit del
tetto che serve anche come
presa daria per il camino
della stufa.
Chiss se Hundertwasser
aveva mai visto una yurta.
Certo che la yurta come
le case immaginate da
Hundertwasser sono
accomunate dalla stessa
voglia di leggerezza, dallo
stesso desiderio di muri pi
labili e aperti verso lesterno,
dalla stessa fascinazione per
la linea curva.
Molte delle nostre case
sono appesantite da tetti di
cemento armato, soffocate
da muri mal fatti che fanno
delle nostre abitazioni
delle serre in estate e dei
frigoriferi in inverno, private
del confortante contatto con
la natura.
In questo numero abbiamo
pensato di darvi dei
suggerimenti e degli spunti
di case leggere (costruite in
paglia o progettate secondo i
principi della permacultura),
di case che consumano poca
energia, e di case in armonia
con le energie della terra e
del cosmo. Ognuno pu fare
qualcosa affnch la propria
casa sia pi simile a un
organismo vivente che a una
pre-tomba in cui il collasso
sul divano davanti alla
televisione la sola attivit
praticabile.
Per chi ha un giardino,
nella sezione Bambini e
Genitori vi suggeriamo
di costruire una casa
sullalbero: a vostra
discrezione se costruirla per
voi o per i vostri fgli.
Nel frattempo io sto
pensando a una vacanza
in yurta: c un bellissimo
campeggio con sole yurta in
Olanda a cui non so se potr
resistere a lungo!
Eccovi il link:
www.texelyurts.nl.
Se poi la yurta la volete
comprare, dei ragazzi
italiani le costruiscono e
commercializzano:
www.yurtaitalia.net.
Buona lettura!

Marianna Gualazzi
4 Consapevole
Alimenti fatti in casa
44 Come preparare un buon
vino casalingo
Valerio Pignatta
Energia
46 Cucinare e scaldarsi con
la rocket stove
Elena Parmiggiani
Comunit consapevole
51 Community generation.
Generare energia a livello comunale
Marc Laiosa
Emergenza ecosistema
56 Marea nera: il disastro ecologico
Daniel Tarozzi
Acqua bene comune
60 Fitodepurazione
A cura di Mostra MIDA
61 Il risparmio dellacqua
A cura di Mostra MIDA
Bambini e genitori
64 La casa sullalbero
Gianni Manfredini
68 Giocare con la Natura
Nadia e Giacomo Bo
Eco viaggi
71 Turismo responsabile:
una scelta di consapevolezza
Chiara Meriani
10 Lintervista
Cambiare il mondo partendo da noi: intervista a
Bert Sacks
Andrea Bizzocchi
Consapevole 5
76 Botta e risposta
Speciale
Abitare leggero
Rubriche
18 Casa mia quanto mi consumi?
La Redazione
20 Casa: solare, a clima, passiva o a
risparmio energetico
Associazione PAEA
28 La mia casa fatta di paglia!
Elena Parmiggiani
35 C una casa nel bosco
Maria Luisa Bisognin
39 La medicina dellhabitat: il Feng
shui
Stefano Parancola
8 Piantare e raccogliere
9 60 secondi di saper fare
43 Cucina che ti passa
70 Dire, fare, giocare
74 Cosa leggere
75 Eventi, corsi, formazione
76 Botta e risposta
6 Consapevole
Da Ges Cristo a
Woodstock
Giorgio Gustavo Rosso
Sono nato poco dopo la fne
della Seconda Guerra Mondiale
e ho fatto parte di una genera-
zione coinvolta, o semplice-
mente toccata, da movimenti e
protagonisti straordinari, che mi
hanno fatto immaginare gran-
diosi futuri per lumanit.
Da adolescente e da giovane
ho ascoltato continuamente i
messaggi di Ges Cristo e ho
avuto limpressione di sentire
echeggiare il suo Ama il pros-
simo come te stesso in tanti
miei contemporanei: da Gandhi
a Che Guevara, dai Kennedy a
Martin Luther King, da Papa
Giovanni XXIII a John Lennon.
Ogni volta il sogno di amore e
fratellanza, pace e solidariet
umana perseguito da questi per-
sonaggi e dai movimenti culturali,
religiosi, sociali e politici di cui
avevano preso la guida stato
imprigionato, distorto e manipo-
lato, bloccato e degenerato.
Da molti anni cerco di compren-
dere perch questo fenomeno
Se amate il guadagno
facile, laumento annua-
le di stipendio, le ferie
pagate.
Se desiderate sempre
pi cose prefabbricate,
se avete paura
di conoscere i vostri
vicini di casa, se avete
paura di morire
allora nemmeno il
vostro futuro
sar pi un mistero per
il potere,
la vostra mente sar
perforata in una scheda
e messa via in un
cassettino.
Welden Berry,
Manifesto del contadino
impazzito
Abbiamo voluto credere che qualcun
altro fosse cos bravo, potente e
illuminato da riuscire a realizzare per
conto nostro tutti i cambiamenti che
desideravamo
Consapevole 7
l+|a|+ +||-!|ta|-
accaduto e accade tuttora con cos
grande frequenza, e perch nei
manuali di storia hanno pi spazio
e successo i condottieri e i dittato-
ri, invece dei leader che si propon-
gono di liberare i loro simili dalle
schiavit che li imprigionano.
Cristianesimo, socialismo,
movimento hippy
Tanti tra noi sono cresciuti imbe-
vuti degli ideali del cristianesimo,
del socialismo
e del movi-
mento hippy ed
ecologista: tre
grandi movi-
menti culturali
e sociali che
hanno avuto e
hanno ancora
un grande peso.
Siamo stati formati e infamma-
ti dalle parole di Ges Cristo,
ma anche da quelle di John
Lennon, abbiamo creduto nella
nonviolenza di Gandhi come
nella rivoluzione armata di Che
Guevara (e pi di recente del
Subcomandante Marcos), ci
siamo appassionati ai discorsi
dei Kennedy come a quelli di
Papa Giovanni. Ma, alla fne, ci
siamo ritrovati nella solita trap-
pola: perch?
Forse la ragione principale
che abbiamo voluto credere che
qualcun altro fosse cos bravo,
potente e illuminato da riuscire
a realizzare per conto nostro
tutti i cambiamenti che deside-
ravamo. La storia degli ultimi
trentanni ha reso evidente che
questo non proprio possibile.
Anche se vogliamo tener conto
di alcune importanti eccezioni,
mi sembra che il mondo sia il
risultato aritmetico dei pensieri
e delle azioni di ognuno dei suoi
sei miliardi di abitanti e dei
suoi antenati. Se messaggi come
quelli di Ges Cristo rimangono
inascoltati perch pochi tra noi
li praticano: al contrario abbia-
mo lasciato che se ne impadro-
nissero organizzazioni che li
hanno distorti e manipolati, allo
scopo di conservare ed accresce-
re il proprio potere.
Se il socialismo ha degenerato
in feroci e sanguinarie dittatu-
re stato perch interi popoli
hanno scelto di sottomettersi.
Se il movimento hippy e la sua
flosofa sono stati annientati
perch il business musicale e
ogni tipo di dipendenza hanno
preso il sopravvento, senza
suscitare alcuna effcace resi-
stenza tra i giovani e meno gio-
vani che ne facevano parte.
Gli ideali del cristianesimo, del
socialismo e del movimento
hippy hanno raggiunto ogni
angolo del nostro pianeta, ma
oggi abbiamo capito che le paro-
le e gli scritti non bastano, per-
ch sono passeggeri. Non basta
uno slogan o una marcia, una
maglietta o un gadget per cam-
biare il mondo: il tuo mondo.
Sono solo le nostre azioni quoti-
diane che possono dare solidit
e continuit ai cambiamenti che
desideriamo mettere in moto.
Puoi essere solo tu il protago-
nista, linterprete del cambia-
mento che vuoi
Per questo nel Consapevole
diamo ampio spazio alle concre-
te azioni quotidiane che creano
il cambiamento che vogliamo.
La societ pu cambiare quando
solo nel momento in cui cambia-
mo le nostre abitudini, le nostre
relazioni con chi ci vive accanto,
i nostri vicini, gli abitanti del
quartiere, i compagni di scuola e
universit, i colleghi di lavoro.
La societ potr cambiare solo
quando faremo lavori che fanno
bene a tutti, quando produrremo
con onest e responsabilit per
lambiente
che ci ospita,
quando rispar-
mieremo il pi
possibile ogni
risorsa, quando
investiremo i
nostri soldi in
attivit locali e
sostenibili.
I gruppi di acquisto di prodotti
bio a chilometro zero, i merca-
tini degli agricoltori e degli arti-
giani, le piccole imprese locali,
le piccole banche di credito
cooperativo e le MAG, le liste
civiche indipendenti e gli ammi-
nistratori dei comuni virtuosi
sono la risposta intelligente e
creativa alle dittature fnanzia-
rie, economiche e politiche che
ci controllano e ci tengono in
schiavit. Sono queste persone
che rendono concreti e reali i
messaggi di Ges Cristo o di
John Lennon.
Pi compromessi ci rendiamo
disponibili ad accettare, pi
sar improbabile partecipare o
assistere a qualche cambiamento
nelle nostre vite. Pi cerche-
remo di vivere con coerenza
i nostri valori e ideali in ogni
istante delle nostre giornate,
pi rapidamente la nostra vita
e quella della comunit di cui
siamo parte forir.
Sono solo le nostre azioni quotidiane
che possono dare solidit e continuit
ai cambiamenti che desideriamo
mettere in moto
8 Consapevole
P
er molti la fine
dellestate coincide
con la fine dellorto,
sia esso in piena
terra che sul balco-
ne. Una leggenda metropolitana
questa dellorto in riposo per lin-
verno, al pari dellaltra leggenda
che ci racconta come tutto nellorto
vada cominciato in primavera,
come dopo sia troppo tardi.
Ma lorto, quello vero, non quello
fatto per passatempo estivo, si pu
cominciare in tutti i mesi dellanno.
Ci saranno quelli pi opportuni per
le semine in serra chiusa, quelli
pi generosi di verdure tenere e
frutti dolci, ma saranno tutti mesi di
lavoro e raccolta.
Io continuo ad aspettare trepidante
lautunno, una stagione di raccolte
pi discrete, lontane dal lussureg-
giare barocco delle verdure estive,
eppure una stagione incantata e
piena di magia, fatta di colori che
virano nei rossi e nei gialli, di
conserve dolcissime cariche di frut-
tosio grazie alle ultime raccolte set-
tembrine, di nuove prelibatezze che
arrivano a maturazione: cavolfiori,
zucche, finocchi, porri... Sono mesi
incantati e pieni di sorprese, qual-
che aglio dimenticato dalla raccolta
che spunta esuberante con i suoi
fiori belli come agapanti, i nastur-
zi, ottimi in insalata, che tornano
per un ultimo saluto mentre i primi
cavoli e le prime verze fanno capo-
lino nel semenzaio dove il nostro
lavoro procede incessante, di mese
in mese. Le leggende metropolita-
ne non ci sfiorano, ci immergiamo
soddisfatti nellincanto dellorto
autunnale.
Unidea in pi: in un angolo
dellorto impiliamo qualche mat-
tone forato e qualche ciocco di
legno in cui praticheremo dei buchi
per il lungo con un trapano o un
punteruolo. Sar un ottimo albergo
invernale per tanti insetti e anima-
letti utili allequilibrio del nostro
orto, che al risveglio primaverile si
troveranno gi sul posto.
L i ncant o del l or t o
autunnale
l|+at+|- - |+::a:||-|-
A cura di Grazia Cacciola - erbaviola.com
OTTOBRE
Semina in semenzaio
Lattuga e lattughini da taglio
Semina in vaso / piena terra
Cicorie, radicchi, fave, piselli, ravanelli,
spinaci, bietole
Trapianti
Indivia, cavolfiori, broccoli
Raccolta
Fagioli rampicanti, melanzane, aglio
invernale, tutte le verdure da foglia,
zucchine, patate, batate, cavolfiori,
zucche
NOVEMBRE
Semina in semenzaio
Bulbilli di aglio
Semina in vaso / piena terra
Cicorie, radicchi, fave, piselli, ravanelli,
spinaci
Trapianti
Cavolo cappuccio primaverile
Raccolta
Cavoli, cicorie, lattughe e lattughini,
sedano, porri, finocchi, prezzemolo,
carote ravanelli
DICEMBRE
Semina in semenzaio
xxxxxxxxxxxxx
Semina in vaso / piena terra
Fave, piselli
Trapianti
Cavolo cappuccio primaverile, cipolle
Raccolta
Cavoli, porri, cicorie, sedano rapa, rape,
carciofi
Grazia Cacciola (www.erbaviola.com), esperta di agricivismo e
ecosostenibilit, autrice di articoli e saggi sugli stili di vita con-
sapevoli, tra cui Lorto sul balcone. Coltivare naturale in spazi
ristretti, FAG, 2009.
Milanese di nascita, dopo anni di esperimenti sui balconi citta-
dini, ha lasciato la citt per la campagna, dove conduce un orto
e un terrazzo con tecniche naturali. Da anni si interessa attiva-
mente di autoproduzione, riciclaggio, biodiversit e agricoltura
naturale.
Grazia Cacciola
Consapevole 9
Ortica,
(1 -:aa!| !| +c-| |+|-
Elena Parmiggiani
L
ortica una
pianta peren-
ne che molti
conoscono per
le sue propriet
urticanti, da cui deriva il nome
latino, Urtica dioica. una
pianta ricoperta da migliaia di
microscopici aghi di silice con-
tenenti per lo pi acido formico
e istamina, due propriet che
contribuiscono a provocare il
fastidioso prurito che si scatena
quando la nostra pelle entra a
contatto con le foglie e lo stelo.
Crescendo su un suolo ricco e
umifero, una pianta ricca di
ferro, bromo, rame, manganese,
silice e zinco, calcio, potassio
e zolfo, vitamine C, A, B1, B2,
E e K. habitat e cibo per nu-
merose specie di insetti, tra cui
coccinelle, farfalle e falene.
Nellindustria pu essere utiliz-
zata come fbra per tessere (ha
un flamento pi fne del lino,
quindi pi morbido), in agri-
coltura come concime liquido
per altre piante, insetticida,
pacciamatura, cibo per animali
e uccelli, attivatore del compost,
fungicida, pianta da consocia-
zione perch ospita molti insetti
benefci tra cui coccinelle, vespe
solitarie e sirfdi (simili alle
mosche).
Luomo utilizza lortica da
migliaia di anni in cucina, dove
trova ancora molteplici usi:
possiamo usarla al posto degli
spinaci per colorare la pasta, per
fare deliziosi sformati e frittate,
per i noti tortelli, per una tisana
salutare, al posto dellorigano
nella salsa di pomodoro per la
pizza, nel pane, nei biscotti e per
un bagno rilassante.
Di solito si consiglia di rac-
cogliere le foglie novelle in
primavera, quando sono tenere
e ricche di minerali e cloroflla,
lavandole e asciugandole, che
poi potrete utilizzare fresche,
secche o surgelate.
Le propriet benefche in autunno e non solo
Lortica in
autunno
Come utilizzare lortica adesso
che arriva la brutta stagione e
le piante sono immangiabili?
Proprio in autunno sullortica
sono presenti i numerosissimi
semini, che hanno propriet to-
niche ed energizzanti e aiutano a
mineralizzare lintero organismo.
In alcuni casi, utile mangiare
un pizzico di semi tritati (s, avete
letto bene, un pizzico) al giorno
per un mese, magari mettendolo
nel muesli la mattina, per ristabi-
lire lequilibrio e ridare energia a
chi un po stressato.
I semi si possono raccogliere
sia verdi che maturi (hanno un
colore marroncino chiaro), si
fanno seccare disponendoli in
uno strato sottile allombra. Una
volta secchi, possono essere
tritati e aggiunti al sale marino
integrale, o di ottima qualit
come lHimalayano (disponendo
1 parte di sale e 4 o 5 parti di
semi, a vostro gusto), oppure al
gomasio (semi di sesamo e sale).
Sono ottimi anche per insaporire
insalate, zuppe, minestre e crosti-
ni direttamente nel piatto.
Un altro modo per utilizzare i
semi di ortica quello di farne
una tisana o un infuso e poi berlo
senza filtrare. Alternativamente
si pu provare ad assaggiarli
cos come sono, ma hanno una
consistenza un po sabbiosa che
pu non piacere.
pianta dai tanti usi e stagioni
Avvertenza!
Se sapete di avere allergie
o intolleranze allortica, non
mangiate nemmeno i semi.
Trattandosi di semi che
contengono un concentrato
di proteine, minerali ecc.,
provate ad assaggiarne solo
4 o 5, prima di prenderne un
pizzico al giorno, e poi, ponete
attenzione nei giorni successivi ai
messaggi che vi manda il vostro
organismo. Non mangiateli se
non vi piacciono oppure se avete
nausea o altri sintomi spiacevoli.
10 Consapevole
Per cambiare il mondo dob-
biamo prima cambiare noi
stessi. Era questo il fulcro
dellintero pensiero gandhia-
no. Perch il mondo fuori
non altro che un riflesso di
quello dentro di noi
P
ur essendo poco
noto in Italia,
Bert Sacks uno
dei pi conosciuti
e attivi pacifisti
americani. In questintervista
ci parla di guerra, pace e diritti
umani, ma anche del cambia-
mento interiore come unica via
per giungere ad un mondo pi
giusto.
Bert, nonostante tu sia uno dei
pi conosciuti attivisti per la
pace in Usa, io di te non avevo
mai sentito parlare. stata
Cambi are i l mondo
partendo da noi
Attuare il cambiamento nella societ non opera semplice n
immediata. Per farlo dobbiamo prima guardare dentro di noi
Andrea Bizzocchi
Consapevole 11
Cecile Andrews (fondatrice
dei Cerchi della semplicit e
dellecovillaggio urbano di
Phinney a Seattle, nonch
autrice, N.d.A.) ad indicarmi
il tuo nome quando le ho
chiesto se poteva suggerirmi
qualcuno che si dedica alla
vita semplice, al sociale ed
anche al cambio interiore.
Ti puoi presentare ai lettori
italiani?
Mi considero una normalissima
persona che si dedica da circa
trenta anni a creare un mondo
pi giusto, o almeno il meno
ingiusto, possibile. Faccio
quello che posso, ci che
nelle mie possibilit, con la
profonda consapevolezza che
il mio lavoro, cos come quello
di tutti noi, abbia comunque
un impatto. Il problema che
molta gente non fa niente
perch pensa: Quello che
posso fare io non cambia
nulla. Qui sta lerrore pi
grande. Tutto cambia, tutto
in costante evoluzione e
ogni nostro lavoro o azione
incide enormemente. E non c
bisogno di andare a finire sui
giornali perch questo avvenga.
Sapessi quante meravigliose
persone ho avuto modo di
conoscere nella mia vita, nei
campi pi disparati, che si
dedicano a qualcuno o qualcosa.
Be, fa una grande differenza.
Da quanto tempo sei
coinvolto nellattivismo
sociale e politico e che cosa fai
concretamente?
Il mio coinvolgimento attivo
abbastanza recente, risale
agli anni 80. Quello con
lIraq iniziato con la prima
Guerra del Golfo e purtroppo
non ancora terminato. Ci
che faccio di adoperarmi in
tutte le sedi possibili affinch
questo orrore umano che sono
le guerre termini, e di aiutare
concretamente le vittime delle
guerre tramite linvio di cibo e
medicinali.
C stato un evento, un fatto
particolare nella tua vita,
che ti ha fatto decidere di
diventare un pacifista, o
piuttosto stato un processo
graduale di presa di coscienza
culminato con unattiva
discesa in campo?
Nel 91 lessi sul New York
Times una stima delle Nazioni
Unite sulle condizioni dellIraq
alla fine delle Guerra. Il report
indicava la situazione del
Paese come apocalittica e
ammoniva che senza enormi
sforzi e aiuti internazionali,
il Paese, se lasciato solo a
se stesso, avrebbe sofferto
di malnutrizione e malattie
epidemiche.
Nello stesso articolo era
riportata la posizione ufficiale
del governo Bush: Rendendo
le condizioni di vita difficili
agli iracheni (attraverso
lembargo economico), essi
troveranno il coraggio di
ribellarsi a Saddam Hussein.
In poche parole, gli Stati Uniti
avevano deciso che il popolo
iracheno avrebbe potuto morire
di fame o di malattia, e questo
per ribaltare un governo che
avevano sostenuto fino a poco
tempo prima.
E tu cosa hai fatto?
Era un periodo difficile della
mia vita. Stavo divorziando
da mia moglie e mi sarei
spostato a vivere a Seattle da
Amsterdam. Ma appena ho
trovato un lavoro e mi sono
sistemato, mi sono dato da fare.
Ho conosciuto una persona che
era stata in Iraq nel 91 per una
valutazione sulle condizioni del
Paese. Sono andato a trovarla
a Boston e mi ha consigliato di
leggere il New England Journal
of Medicine Survey sulle
condizioni di salute in Iraq nel
92.
Quello che lessi era scioccante.
Stetti male diversi giorni e poi
decisi di fare qualcosa. Quello
stato il turning point, il punto di
svolta, della mia vita.
La tua coscienza stata
scossa...
La mia non stata una
decisione vera e propria.
Semplicemente lincredibile
ingiustizia e sofferenza
che come Paese stavamo
perpetrando ai danni di un
intero popolo a migliaia di
chilometri di distanza, mi ha
trascinato a fare qualcosa.
E che hai fatto allora, come ti
sei mosso?
Tutto cambia, tutto in costante
evoluzione ed ogni nostro lavoro o
azione incide enormemente
lat-|t|t+ + |-|t +:|
12 Consapevole
Decisi di portare medicine agli
iracheni.
Quindi violasti lembargo
congiunto di Stati Uniti e
Nazioni Unite e andasti per
ben nove volte in Iraq a
portare medicine. Cosa puoi
raccontarci di tutto questo?
Solo quando andai la prima
volta mi resi davvero conto
delle allucinanti condizioni di
vita della gente e quello che vidi
andava molto al di l dei miei
peggiori incubi. Era impossibile
non fare nulla. Chiaramente i
media americani ed anche quelli
del resto del mondo si erano
dimenticati dellIraq, nonostante
bambini e vecchi in particolare,
le due fasce pi deboli della
popolazione, morissero a
migliaia.
Quindi?
Domandai i permessi per
recarmi in Iraq, ma lAgenzia
governativa preposta fu molto
vaga e generica e prospett
tempi lunghi. Ma io non potevo
aspettare. Gli iracheni non
potevano aspettare. Per cui
sono andato senza permessi.
E comunque, embargo o non
embargo, secondo me non ci
vogliono permessi per portare
medicine a chi soffre.
Tu sei conosciuto come colui
che parla al nemico.
Ci parlo il pi possibile. Una
volta a una conferenza per la
pace in Israele cera un enorme,
bellissimo cartello che diceva:
Fai la pace con i tuoi nemici.
Il punto proprio quello.
facile fare la pace con gli amici.
Il difficile farlo con i nemici,
ma del resto se con i tuoi nemici
non ci parli come puoi arrivare
alla pace? Ma chiaramente la
questione molto pi profonda.
Si arriva alla pace attraverso la
comprensione dello stato mentale
del nemico, per trovarsi cos
nella miglior posizione possibile
quando avrai loccasione di
parlarci, di negoziare anche. Devi
arrivare a quel momento in uno
stato di empatia e compassione e
non con rabbia e odio.
Puoi darmi un esempio di
una volta in cui hai parlato al
nemico e hai ottenuto risultati
positivi?
Potrei citarti numerosi esempi
di vittorie. Ma vorrei si
capisse che sbagliato valutare
tutto in termini di vittorie o
sconfitte. La vittoria passa
inevitabilmente per la sconfitta
di qualcuno e quindi non c
mai vera vittoria quando c
lat-|t|t+ + |-|t +:|
facile fare la pace con gli amici. Il
difficile farlo con i nemici, ma del resto
se con i tuoi nemici non ci parli come
puoi arrivare alla pace? Si arriva alla
pace attraverso la comprensione dello
stato mentale del nemico, in uno stato
di empatia e compassione
|a+ |mm+:|a- +t-|||t+|- !-| t-|||ta||
||+-aa - !-| c+-| :aa|a+at|
Consapevole 13
uno sconfitto. Vedi anche qui
come siamo abituati a utilizzare
un vocabolario di guerra?
Bisogna riuscire ad andare
oltre. E allora ti porto questo
esempio. Lo scorso anno ho
comprato un pass dellAmtrak
(il treno statunitense) per trenta
giorni. Dovevo far visita a mia
madre in Florida, a mia sorella
in Massachusetts, partecipare
alla conferenza per la Pace
Gandhi-King a Memphis nel
Tennessee e altre cose ancora.
Ma uno dei motivi stato che
avrei avuto modo di parlare con
la gente sul treno. Ricordo ad
esempio che ebbi delle belle
conversazioni con una vecchia
coppia e con un businessman
sulla riforma sanitaria di
Obama. Non li ho convinti
(anche perch non si convince
nessuno che non pronto a
cambiare idea gi da solo). Ma
abbiamo avuto conversazioni
amichevoli, ci siamo stretti la
mano e ci siamo sorrisi lun
altro. Siamo anche rimasti
in contatto e mi sembra che
ultimamente le loro posizioni si
siano ammorbidite. In ogni caso
il punto che entrambi abbiamo
riconosciuto laltro come essere
di pari valore e degno di pari
rispetto. Io non ero il diavolo
per loro n loro lo erano per me.
E di episodi cos te ne potrei
raccontare a centinaia se non
migliaia. Sono cose semplici
ma da l che bisogna partire.
Dalle azioni di tutti i giorni.
Uno che predica la pace deve
viverla prima di tutto. La pace
non assenza di guerra ma uno
stile di vita da praticare tutti i
giorni. Parafrasando Gandhi:
Non c una via per la pace, la
pace la via.
E la pace va coltivata in ogni
momento della nostra vita. Le
guerre non sono solo quelle con
le bombe ma anche quelle di
rapporti quotidiani non sani.
Qual la tua strategia di
comunicazione?
Quella del compassionate
listening. Che in concreto
significa sforzarsi di essere
gentile. Sembra semplice o poca
cosa ma non lo .
Dimmi qualcosa di pi su
questo metodo.
Chi interessato alla pratica
del compassionate listening
pu consultare il sito: www.
compassionatelistening.org. In
pratica insegna ad ascoltare
profondamente laltro, il tuo
supposto nemico, per capire
veramente perch chi ti sta di
fronte crede in certe cose e
perch le fa. Ci che invece
facciamo normalmente di
litigare per sostenere le nostre
posizioni o, nel migliore dei
casi, spiegare perch laltro
sbaglia. Ma non ascoltiamo
mai davvero. La nostra mente
chiusa. Siamo convinti di avere
ragione e dobbiamo convincere
lAltro.
Credo che Dennis Kucinich
(congressman degli Stati Uniti)
abbia riassunto tutto questo
splendidamente: Per cambiare
il mondo dobbiamo cambiare
noi stessi. Non siamo vittime
sacrificali del mondo come .
Siamo vittime del modo in cui
vediamo il mondo. Lessenza
del compassionate listening
vedere la persona al tuo fianco
come una parte di te. Non c
separazione. Siamo tutti parte
di qualcosa di pi grande.
Quando combattiamo gli altri
combattiamo noi stessi.
Questo mi sembra molto
orientale. So che nutri
un forte interesse per il
Buddismo.
Nel 91 lessi il libro Essere
Pace del Monaco buddhista
Thich Nath Hanh e ne rimasi
folgorato. Thai (il Maestro,
com chiamato Thich Nath
Hanh) scrisse che lispirazione
a vivere la sua vita gli viene
da una semplice frase. La
frase : guarda tutti gli esseri
viventi con compassione
(Amore). Siamo tutti uguali,
non c separazione. Quello che
facciamo agli altri, che siano
uomini o anche animali, lo
facciamo a noi stessi.
Tu parli in pubblico.
Che tipo di audience hai
e quali sono i temi che
tratti?
Io mi occupo principalmente di
Iraq ma che si lavori per i diritti
lat-|t|t+ + |-|t +:|
14 Consapevole
umani o per quelli degli animali,
per lambiente o per qualunque
altra cosa, non cambia nulla.
Tutto interconnesso. Thich
Nath Hanh lo spiega bene:
lavoriamo per far capire che
tutto la stessa cosa. Quando
arriveremo alla consapevolezza
dellUnit del Tutto, allora
arriveremo ad un mondo giusto
e senza guerre n sopraffazioni.
Per cui, pur essendo la maggior
parte dei miei discorsi sullIraq,
direi che c anche una forte
attenzione alla prospettiva
spirituale.
Mi pare di capire che il tuo
metodo si basa sullidea di
riconnessione tra tutti gli
esseri umani e non solo; far
capire che siamo tutti fratelli
e sorelle. Dico bene?
cos. Ma non pu essere
solo un modo di dire. La vera
sfida, la vera trasformazione
del tuo cuore arriva con quelli
che io chiamo i casi difficili.
Quando siamo tutti fratelli e
sorelle vuol dire che anche i
tuoi nemici sono tuoi fratelli.
Lo devi sentire che sono tuoi
fratelli. Gandhi questa cosa la
sentiva forte e per questo scrisse
delle lettere a Hitler invitandolo
a dimostrare coraggio e ad
abbandonare la guerra. Gli
inglesi, nel timore che le lettere
di Gandhi sortissero qualche
effetto positivo su Hitler, le
intercettarono. Non sappiamo
se Gandhi sarebbe riuscito nel
suo intento. Ma con la fine della
II Guerra Mondiale i vincitori
hanno preso a fare guerre a
loro volta. Quindi la guerra va
rifiutata a prescindere e bisogna
iniziare a fare la Pace.
C un bella frase di Albert
Einstein che oltre ad esser
un fisico era un grandissimo
umanista: Un essere umano
solo una piccola parte di
un qualcosa di molto pi
grande che possiamo chiamare
universo. Il problema
che questo essere umano
si crede separato da tutto il
resto. E la propria coscienza
soffre terribilmente di questa
separazione.
Credo si possa affermare che
tutti i problemi nascono da
l. Noi stiamo vivendo in una
prigione e per rompere questa
prigione dobbiamo trovare il
coraggio di allargare il nostro
cerchio di compassione
(cerchio di Amore) a tutti gli
esseri viventi e alla natura nella
sua interezza.
Quale il primo passo per
avviarsi verso un cammino di
pace?
Cambiare se stessi. Ma tutti si
preoccupano di cambiare gli
altri. (Sospira).
La violenza non solo nelle
guerre. tuttattorno a noi.
Da ci che vediamo in tv al
modo in cui comunichiamo
tra di noi. Oggigiorno
consideriamo la pace qualcosa
per sognatori, per persone
poco concrete, staccate dalla
realt. Perch?
E cos facendo facciamo il
gioco di chi vuole le guerre
e il potere. Non si avr mai
pace fuori se prima non
labbiamo nei nostri cuori e
nella nostra testa. Credo che
parte dellillusione del mondo
contemporaneo ( una strofa
di una poesia di Rumi) che
nella cultura ed educazione
che abbiamo ricevuto si d per
scontato che ci sia un cattivo
irrimediabilmente cattivo e
che lo si debba combattere
e distruggere. Cerchiamo
sempre un nemico. La cosa
talmente connaturata in
noi (il condizionamento) che
crediamo sia naturale che ci
siano dei nemici. Ma non cos.
Se ti apri agli altri gli altri si
apriranno a te.
Tu vivi molto semplicemente
facendo a meno di molti beni
materiali, lautomobile tra
gli altri. Qual il rapporto
tra una vita semplice e il
cambiamento sociale?
Anzitutto vorrei specificare che
la maggior parte degli oggetti
che abbiamo non costituita da
beni ma da merci e quindi non
migliora affatto la qualit della
nostra vita.
Io credo che quando hai
soddisfatto i tuoi bisogni
primari, come il cibo, un tetto
La maggior parte degli oggetti che
abbiamo non costituita da beni ma
da merci e quindi non migliora affatto
la qualit della nostra vita. Io considero
uno stile di vita semplice la prima regola
per una societ sana
lat-|t|t+ + |-|t +:|
Consapevole 15
sopra la testa e dei vestiti, poi ti
puoi dedicare al resto. Nel mio
caso a lavorare per un cambio
sociale.
Cecile Andrews, che abbiamo
gi citato prima, persegue
questa sua filosofia di vita
semplice sin da quando
era adolescente. Dice che
il segreto di una vita
incredibilmente ricca.
Molti dei problemi del mondo
contemporaneo hanno a
che fare con il consumismo,
che una specie di strano
valore del nostro tempo che
comporta sfruttamento delle
risorse, guerre per il loro
accaparramento, devastazione
ambientale, inquinamento,
rifiuti, iniquit sociale tra primo
e terzo mondo ma ora sempre
pi anche allinterno del primo
mondo. S, considero davvero
uno stile di vita semplice la
prima regola per una societ
sana. Anzi, per un mondo sano.
Hai mai avuto momenti in
cui ti sentivi solo e disperato?
Come li ha superati?
Un sacco di momenti. Ma
essere in contatto con persone
che ti sono vicine (nel mio caso
Howard Zinn e Alice Walker)
stato un enorme aiuto. Essere
gi fa parte della vita. Non
capirlo significa non capire la
vita. Comunque avere amici veri
la miglior medicina per tutto.
Cosa possiamo fare a livello
locale e a livello globale per
cambiare le cose?
Doroty Day dice che non ci
sono obiettivi da raggiungere
ma sentieri da percorrere, passo
dopo passo. E il sentiero pu
essere lungo ma non ci sono
alternative. E il contributo di
tutti fondamentale, sia che si
lavori a livello locale o globale.
Non ci sono cose pi importanti
di altre. Non ci sono small
things, piccolezze. Ma bisogna
farle con lo spirito giusto e con
amore.
Il cambiamento interiore
la chiave per il cambiamento
esterno. Come lo si mette in
pratica?
La mia esperienza personale
che lavorare per il mondo l
fuori (lIraq nel mio caso) mi
ha aiutato a cambiare dentro, ad
essere una persona migliore. E
quando cambio dentro capisco
che anche il mio lavoro fuori
pi efficace. Le due cose vanno
di pari passo. E il primo passo
per metterlo in pratica volerlo
veramente. Tutti dicono che
vogliono la pace nel mondo
ma poi nessuno si preoccupa di
cambiare se stesso per arrivare
alla pace.
Quali consigli puoi dare ai
lettori del Consapevole per
creare un mondo pi giusto?
Sforzarsi di essere persone
migliori e compassionevoli.
Lavorate per essere gentili con
chiunque. E questo include voi
stessi naturalmente.
Tutti dicono che vogliono la pace nel
mondo ma poi nessuno si preoccupa
di cambiare se stesso per arrivare
alla pace
Abbiamo
intervistato
Bert Sacks
Attivista
pacifista, da anni vive
fra gli Stati Uniti e lIraq,
dove porta aiuti concreti
alla popolazione ancora
martoriata dalla guerra.
Estremamente convinto
che il cambiamento
interiore passi attraverso
il cambiamento esteriore
e gli aiuti al prossimo (e
viceversa) continua la
sua battaglia al fianco
dei pi deboli nonostante
la causa intentatagli dal
governo americano per
aver violato lembargo in
tempo di guerra.
Sinteressa in particolare di ecologia profonda e popoli
nativi. Vive tra lItalia e la Costa Rica. appena uscito il suo
terzo libro, Pura Vida e altri racconti raminghi (Terra Nuova
edizioni), una raccolta di racconti di viaggi vissuti in prima
persona.
Andrea Bizzocchi
lat-|t|t+ + |-|t +:|
16 Consapevole
Consapevole 17
18 Consapevole
Casa mi a quanto mi
consumi?
Oltre a pesare sulle nostre tasche chi di noi non trema allarrivo
della tanto temuta bolletta del riscaldamento? il costo energetico
delle nostre case pesa prima di tutto sullambiente.
Gli edifci dissipano circa la met dellenergia globale. Le
tecnologie per costruire abitazioni pi parsimoniose dal punto di
vista energetico sono gi disponibili da molto tempo, basta solo
applicarle. Grazie al risanamento e al risparmio energetico, negli
edifci esistenti possibile ridurre fno all80% le emissioni di anidride
carbonica prodotte dal riscaldamento e dai sistemi di produzione
dellacqua calda (fonte: Agenzia Casa Clima).
Quanto consuma mediamente
una casa normale, intesa come
abitazione che non presenta
interventi per il risparmio
energetico?
Moltissimo, soprattutto se confrontata con
quello che unabitazione con opportuni
interventi per il risparmio potrebbe
consumare.
Si calcola che unabitazione standard
esistente abbia un consumo energetico
che va dai 70 ai 120 kilowattora per metro
quadro allanno.
Case con uno standard minimo di
risparmio energetico consumano tra i 50 e
i 70 kilowattora per metro quadro allanno,
ma ci sono abitazioni che possono arrivare
a consumi veramente minimi: 30, ma anche
10 kilowattora per metro quadro allanno.
In che modo le case sprecano
energia?
La maggior parte dellenergia dissipata
in una casa il calore. Si calcola che in
una casa normale non a basso consumo
energetico, le dispersioni di calore
avvengono: per il 20-25% dalle fnestre,
per il 20-30% a causa dellareazione, per il
10-12% di perdite della caldaia, il 10-15%
dovuto al tetto o solaio dellultimo piano, il
20-25% delle pareti, il 5-6% della cantina.
Come possibile ridurre il consumo
energetico di unabitazione?
Ecco solo alcuni spunti:
cinterventi sui serramenti;
cmiglioramento della coibentazione delle
pareti e del tetto;
cinstallazione di un tetto verde;
cinstallazione di caldaie a condensazione;
criscaldamento da fonti energetiche
rinnovabili;
csolare termico per la produzione di acqua
calda;
cutilizzo della acque piovane.
La Redazione
Consapevole 19
Filosofa
Agisci in modo che le
conseguenze delle tue azioni
siano compatibili con la
permanenza di unautentica vita
umana sulla Terra.
Hans Jonas, flosofo
Sprechi
Tra processo di trasformazione
e uso fnale, una lampadina a
incandescenza disperde il 95%
dellenergia; per ricavare una
bistecca di manzo da un etto,
occorrono tremila litri di acqua.
Il manifesto per un
costruire sostenibile
Sul sito di CasaClima
possibile frmare e sottoscrivere
il Decalogo del Sole, un
manifesto programmatico sul
principio di responsabilit
a cui tutti siamo chiamati
per migliorare leffcienza
energetica delle nostre
abitazioni e per attivare il
cambiamento relativo alla
produzione, allutilizzo e al
risparmio delle fonti di energia.
Per sottoscrivere il documento
www.agenziacasaclima.it.
Il mio solare sul tuo tetto
Lassociazione Solare
Collettivo Onlus nasce nel 2007
dalliniziativa Adotta 1 Kw.
Pi di 40 persone si riuniscono
da tutta Italia per fnanziare
collettivamente la costruzione
di un impianto fotovoltaico da
20 Kw sul capannone di una
cooperativa sociale. linizio
di una grande esperienza che
oggi si articola in molti progetti
tutti legati dal flo comune della
democratizzazione energetica e
delleticit dello sviluppo.
Per info sui progetti in corso:
www.solarecollettivo.it
Cercali su:
www.macrolibrarsi.it
A cura di Marco Fiorese
Il Risparmio Energetico
e le Fonti Rinnovabili di
Energia
Guida al miglioramento delle
prestazioni energetiche degli
edifici corredata dalle recenti
disposizioni normative in
materia di certificazione
energetica
Hyper, 2009
Franco Molteni, Daniele
Russolillo, Giuseppe Serrat
Guida al Risparmio
Energetico
Per spendere meno in casa
senza ridurre il confort
Etas, 2009
Maurizio Pallante
La Felicit Sostenibile
Dallideatore della
Decrescita Felice, preziosi
consigli pratici per produrre,
consumare e vivere meglio
Rizzoli, Giugno 2009

Lucio Sciamanna
Autocostruzione di un
Pannello Solare Termico
Alla scoperta dellacqua
calda
Aam Terra Nuova Edizioni, 2009
l-| +cc|a|aa!||-
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
20 Consapevole
Casa in bioedilizia, bioclima-
tica, a basso consumo, pas-
siva, certificata. E poi casa in
legno, in balle di paglia, con
il cappotto... Nel generale
boom delledilizia naturale,
e in piena evoluzione norma-
tiva, cerchiamo di fare un po
di chiarezza su quello che
possiamo definire un modo
diverso di costruire che mira
ad azzerare i consumi energe-
tici, riduce al minimo limpatto
ambientale e le emissioni di
gas serra, privilegia materiali
naturali e li connette a tecni-
che e saperi costruttivi tradi-
zionali per ricostruire un senso
di appartenenza ai luoghi e
alle persone
P
arlare di costruzio-
ni a basso impatto
ambientale signifi-
ca in primo luogo
parlare di una rela-
zione che nasce e si sviluppa in
un determinato contesto e pi
si cura questo aspetto, pi si
trova il senso dellabitare uno
spazio.
Fare questo significa contestua-
lizzare ledificio allinterno di
un sistema ambiente dove vigo-
no regole specifiche.
In questo contesto, passare
da uno standard tradizionale
allefficienza pi una questio-
ne di apprendere un processo
progettuale che di cambiare la
tipologia edilizia o i caratteri di
unabitazione, dove per esem-
pio il sapere costruttivo locale
pu essere recuperato sfruttan-
do la necessit di migliorare la
qualit delle nostre costruzioni.
Da questo principio discendono
una serie di opportunit su cui
cercheremo di fare un po di
chiarezza, nel panorama spesso
confuso che caratterizza una
realt normativa non omogenea,
ad ampia variabilit regionale
e in rapida evoluzione come
quella in materia di edilizia.
La casa bioclimatica:
costruire lappartenenza
Casa: sol are,
a cl i ma,passi va o a
risparmio
energetico
Negli ultimi anni si sono sviluppati diversi modi di costruire che
mirano a rispettare lhabitat in cui si costruisce e ad abbassare i
costi per chi ci vive
A cura di Giovanna Pinca, associazione PAEA
Consapevole 21
a uno spazio, tra
tradizione e nuovi saperi
costruttivi
Nella casa bioclimatica, gli
obiettivi del basso consumo
energetico e dellintegrazione
allambiente naturale vengono
elaborati al fine di coniugare
le tradizionali tecniche costrut-
tive e il linguaggio architetto-
nico locale con lefficienza e
linnovazione tecnologica. Non
si tratta di un concetto nuovo,
ma dellattualizzazione di
tecnologie e soluzioni costrut-
tive ampiamente in uso prima
del boom edilizio degli anni
60. Si fa quindi riferimento a
tecniche antiche di costruire
(pensiamo ai dammusi costruiti
nelle grotte, tipici dellisola di
Pantelleria o alle case in legno
dellAlto Adige per esempio),
che meglio si adattano alle
singole situazioni climatiche in
cui ledificio inserito.
Nellarchitettura bioclimatica
la temperatura interna delle
abitazioni viene ottimizzata
attraverso la scelta delle carat-
teristiche costruttive e struttu-
rali, dai materiali impiegati e
alla disposizione delle superfici
vetrate, con una particolare
attenzione alla struttura dei
locali e ad un corretto orien-
tamento delledificio. Si sfrut-
tano cos al meglio gli apporti
energetici esterni, riducendo
molto o eliminando del tutto
il fabbisogno energetico per il
riscaldamento/raffrescamento.
Dal punto di vista delle scelte
tecniche, sono elementi della
casa bioclimatica il cappot-
to, gli infissi e in generale
i serramenti, lesposizione, i
materiali edili e quelli adottati
per le finiture, i sistemi di raf-
frescamento naturale in estate
(ombreggiamento) e di riscal-
Nella casa bioclimatica, gli obiettivi del
basso consumo energetico e dellinte-
grazione allambiente naturale vengono
elaborati al fine di coniugare le tradizio-
nali tecniche costruttive e il linguaggio
architettonico locale con lefficienza e
linnovazione tecnologica
Per limmagine si ringrazia: http://www.ecohouseplan.com
22 Consapevole
damento naturale in inverno
(isolamento e coibentazione,
massimizzazione dellillumi-
nazione naturale e degli appor-
ti solari). Quindi in inverno la
nostra casa sar naturalmente
calda e in estate sar natural-
mente fresca, limitando lespo-
sizione delle superfici vetrate
e delle pareti attraverso lincli-
nazione del tetto e luso della
vegetazione, ma soprattutto
adottando sistemi di ventila-
zione naturale diurni e notturni.
La certificazione energe-
tica degli edifici
Quali siano nella pratica le
performances della nostra
casa ce lo dice la certificazio-
ne energetica, uno strumento
ormai ampiamente diffuso a
livello europeo. Nate come
sistema volontario, su impulso
della direttiva 2002/91/CE,
le certificazioni in edilizia si
stanno trasformando progres-
sivamente in obbligo di legge
(prima per le nuove costru-
zioni, a seguire per le ristrut-
turazioni, nellambito della
compravendita e poi delle
locazioni), in quanto sono
ritenute una delle azioni pi
efficaci per ridurre i consumi
nel settore civile, che assorbe
oggi circa il 40% dei consumi
di energia. Il documento foto-
grafa attraverso una serie
di calcoli effettuati da tecnici
specializzati e accreditati le
caratteristiche del sistema
edificio-impianti, ovvero
quanta energia serve per
riscaldarlo e raffrescarlo, pro-
durre acqua calda, illuminarlo.
Al sistema delle certificazioni
si associa un meccanismo di
etichettatura che riporta la
classe di prestazione ener-
getica su una scala che va da
A (massima) a G (minima),
resa evidente da un docu-
mento rilasciato dal tecnico
certificatore lattestato di
certificazione energetica e
di solito da una targa sulledi-
ficio. Lattestato riporta anche
suggerimenti in merito a pos-
sibili interventi migliorativi
accompagnati da unanalisi di
convenienza costi/benefici. Il
vantaggio pi immediato del
sistema che la certificazio-
ne permette di sapere, prima
di acquistare o affittare un
immobile, quanto consumer
e quindi quanto coster la
gestione.
Ovviamente le direttive UE
devono essere recepite dai
singoli Stati membri, cosa che
sta accadendo anche in Italia
nonostante vi siano alcuni
ritardi e particolarit. Nel
nostro Paese liter normativo
nazionale in piena evoluzio-
ne, anche se le disposizioni
di legge si applicano solo alle
Regioni che non hanno anco-
la|+at| a+t+|+||
- m+::||a+
c-| |+ t-at||+/|aa-
Consapevole 23
ra normato la materia. Infatti
lapplicazione dei provvedi-
menti nazionali subordinata
alla clausola di cedevolezza,
per la quale le Regioni e le
Provincie Autonome posso-
no adottare proprie regole in
merito. E di fatto molte si sono
mosse autonomamente e in
anticipo rispetto alliter nazio-
nale, adottando diversi schemi
di certificazione.
La prima esperienza quella
della Provincia di Bolzano,
che dal 2002 con la certifica-
zione CasaClima regolamenta
la progettazione dei nuovi
edifici, mentre la Lombardia
per prima ha reso obbligatoria
la certificazione su tutto il pro-
prio territorio. Altre esperienze
si aggiungono in Trentino,
Alto Adige, Piemonte, Liguria,
Emilia Romagna, Toscana e
Puglia, mentre Friuli Venezia
Giulia, Umbria, Marche e
Lazio hanno disciplinato la
materia senza per ora adot-
tare provvedimenti attuativi.
Basilicata e Valle DAosta,
infine, hanno disciplinato la
materia nel quadro pi generale
delledilizia sostenibile.
Per il primo gruppo di regioni
si tratter dunque di ravvicina-
re progressivamente le proprie
disposizioni alla normativa
nazionale, mentre le altre
dovranno definire o completare
il quadro con provvedimenti
attuativi. Nelle Regioni che
mancano allappello il sistema
entrer in funzione sulla base
delle linee guida nazionali.
Marchi volontari:
CasaClima
e Casa Passiva
Aldil della certificazione obbli-
gatoria, oggi sono pochissimi i
marchi che possono dirsi effica-
ci, essendosi guadagnati, oltre
alla fama di qualit ed efficien-
za, anche quella di affidabilit
e trasparenza. Sviluppatisi prin-
cipalmente nelle regioni di lin-
gua tedesca, sono gli standard
Passivhaus (casa passiva) e
KlimaHaus (CasaClima) che
stanno riscontrando un sempre
maggiore interesse anche tra il
pubblico degli utenti e dei tec-
nici italiani.
Si tratta, in pratica, di ulteriori
procedure di Certificazione
Energetica, ma legate alla
volontariet e alla applicazio-
ne di standard energetici pi
elevati di quelli attualmente
richiesti a livello normativo,
quindi a uno specifico marchio
di qualit.
Casa Passiva
(metodo PHPP)
Risalgono alla Svezia degli
anni 80 i primi prototipi di
edifici a zero consumo.
Sperimentazioni isolate e
improponibili sul mercato a
causa di costi altissimi, sono
stati per il punto di partenza
di un percorso che ha portato,
negli anni 90, alla prima
Passivhaus a Darmstadt
in Germania, caratterizzata
da un involucro termico
talmente efficiente da poter
mantenere il comfort interno
anche senza un vero e proprio
sistema di climatizzazione.
La standardizzazione del
concept energetico passivo
ne ha esteso la diffusione alle
altre zone climatiche, incluso
il bacino del Mediterraneo.
Il termine passivo riferito
allo sfruttamento degli apporti
termici solari attraverso le
finestre e al guadagno interno
che proviene da persone e
apparecchiature.
Si tratta di applicare una
precisa metodologia costruttiva
e progettuale, che assicura
unelevata qualit abitativa e
una sensibilissima riduzione
del fabbisogno di energia
per il riscaldamento, lacqua
calda sanitaria, lilluminazione
il funzionamento delle
apparecchiature. Risulta cos
economicamente vantaggioso
ricorrere per il rimanente
fabbisogno alle fonti
rinnovabili. La Passivhaus
ha potuto collocarsi nel
mercato perch riuscita a
bilanciare il maggior costo
iniziale di investimento
con i vantaggi economici di
gestione. Di regola, un edificio
passivo non pu consumare
pi di 15 kWh/m
2
anno per il
riscaldamento, che equivale
a circa 1,5 litri di gasolio (o
circa 1,5 m
3
di gas metano) al
mq/anno. Quanto due pieni di
unauto!
Attualmente nel mondo esistono
pi di 10.000 edifici certificati passivi
dalle pi variegate destinazioni duso,
tra abitazioni mono e pluri-familiari,
uffici, scuole, negozi, edifici pubblici
e centri commerciali
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
24 Consapevole
Gli edifici passivi sono
quindi caratterizzati da una
coibentazione particolarmente
efficiente e da una tenuta
allaria molto elevata. Per
ottimizzare gli apporti solari
fondamentale lorientamento
delledificio, la forma e
dimensione delle finestre
in relazione anche a sistemi
di schermatura per lestate,
tra cui alberi caducifoglie e
balconi/terrazzi sovrastanti.
Completa il quadro
linstallazione di un sistema di
ventilazione controllata con
recupero di calore altamente
efficiente che garantisce
contemporaneamente
unalta qualit dellaria
interna, la riduzione delle
dispersioni dovute allapertura
manuale delle finestre per il
normale ricambio dellaria
e limmissione di aria
fresca a una temperatura
ideale (riscaldata in inverno,
eventualmente raffrescata in
estate) sfruttando il calore
prelevato dallaria viziata e/o
Standard di costruzione
Perch un edificio possa definirsi passivo, deve corrispondere ai seguenti parametri di
qualit:
fabbisogno di energia utile per il riscaldamento (ed eventualmente per il
raffrescamento estivo) inferiore a 15 kWh/m
2
anno,
tenuta allaria a 50 Pa inferiore a 0,6 h
-1
,
fabbisogno di energia primaria (riscaldamento, acqua calda e corrente elettrica)
inferiore a 120 kWh/m
2
anno.
Gli elementi costruttivi: eliminazione dei ponti termici, isolamento, sfruttamento dellinerzia
termica, ventilazione controllata, orientamento e geometria, ombreggiatura, tenuta allaria,
qualit di finestre e infissi.
l:a|||-a!| |am-
t++ |aa:at |aa|mc+:t :at|+|t+
a-| u+|- (|+a! ||-t+:a+
|ttc//aaa|maa!+|-a-t/|a+-/|a!-\|tm
Consapevole 25
dal sottosuolo. Attualmente nel
mondo esistono pi di 10.000
edifici certificati passivi
(si stima circa il doppio
includendo le realizzazioni
non certificate) dalle pi
variegate destinazioni duso,
tra abitazioni mono e pluri-
familiari, uffici, scuole, negozi,
edifici pubblici e centri
commerciali. Gran parte sono
in Germania e Austria, ma
anche in Italia si assiste ad un
incremento della domanda e
dellofferta in tutti i campi.
La casa a basso consu-
mo/passiva Casa Clima
LAgenzia CasaClima (www.
agenziacasaclima.it) si occupa
dal 2006 di certificazione ener-
getica con marchio di qualit.
Nata come strumento volonta-
rio allinterno della Provincia
Autonoma di Bolzano intorno
al 2000, la certificazioneCasa-
Clima divenuta obbligatoria
nel 2004 per tutte le nuove
abitazioni ed stata estesa alle
riqualificazioni con il requisito
minimo della classe B (meno di
50 kWh/m
2
anno).
Lo schema di certificazione
contempla tre classi di qualit:
CasaClima B, A e Oro. Il cer-
tificato energetico evidenzia
immediatamente lentit del
fabbisogno di calore per riscal-
damento delledificio, che cor-
risponde ai limiti di 50, 30 e 10
kWh/m
2
anno. A seguire viene
espresso il rendimento energe-
tico complessivo delledificio,
anche in termini di emissioni
di gas di serra e, se richiesta, la
valutazione della sostenibilit
ambientale delledificio in base
allimpiego di materiali ecolo-
gici e fonti rinnovabili.
Il sistema CasaClima, ormai
conosciuto in tutto il Paese,
deve il proprio successo alla
trasparenza della metodolo-
gia, alla credibilit tecnica ma
anche alla capacit di interpre-
tare le esigenze di diversi climi
e culture locali. Ad oggi sono
stati certificati pi di 2300
edifici, di cui 349 fuori dalla
Provincia di Bolzano. Solo
fuori Provincia, lattuale nume-
ro di richieste di certificazione
riguarda allincirca 1200 edi-
fici. Sia lAgenzia CasaClima
che il Passivhaus Institut sono
portavoce degli stessi principi,
infatti alla CasaClima Oro
corrisponde la Casa Passiva
tedesca.
Bioedilizia e tecniche
costruttive
Una volta fatta chiarezza sui
termini, si apre il capitolo
delle tecnologie e dei materiali
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Risalgono alla Svezia degli anni 80
i primi prototipi di edifici a zero consu-
mo. Sperimentazioni isolate e impropo-
nibili sul mercato a causa di costi altissi-
mi, sono stati per il punto di partenza
di un percorso che ha portato, negli
anni 90, alla prima Passivhaus
a Darmstadt in Germania
26 Consapevole
costruttivi, ovvero di come
vengono raggiunte determinate
prestazioni in termini di con-
sumi energetici e benessere
per gli occupanti. Ragionare
in chiave di bioedilizia signi-
fica raggiungere standard
importanti dal punto di vista
delle prestazioni e di comfort
abitativo impiegando materiali
naturali, che a fronte di un
prezzo mediamente pi alto
dei materiali di sintesi, offrono
maggiori garanzie di salubrit e
hanno un ciclo di vita pi leg-
gero sia in fase produttiva che
in fase di smaltimento.
Se vero come ci dicono gli
Anche gli albergatori si stanno adeguando per intro-
durre nelle proprie strutture alberghiere le neces-
sarie misure tecniche e strategiche di gestione. Gli
alberghi aderenti possono richiedere il sigillo di qua-
lit ClimaHotel, che valuta 3 pilastri importanti della
sostenibilit: Ecologia, Economia e Aspetti socio-
culturali, che corrispondono ai rispettivi concetti di
Natura, Vita e Trasparenza.
Lo Standard ClimaHotel corrisponde al raggiun-
gimento del punteggio massimo di 100 punti. La
valutazione viene eseguita attraverso un metodo
diretto di conferimento dei punti che corrispondono
allottenimento degli obiettivi di sostenibilit nelle
relative aree di giudizio. Il punteggio viene assegnato
con una ponderazione di:
50 punti per la categoria Natura, dove vengono
esaminate le prestazioni della struttura in ambito di
protezione del clima. In particolare vengono valutati
lindice di efficienza dellinvolucro edilizio, lindice
di efficienza complessiva delledificio secondo lo
standard CasaClima B (elemento di valutazione
Energia) e il bilancio di impatto ambientale dei
materiali utilizzati secondo lo standard Nature (ele-
mento di valutazione Materia).
Nellarea di valutazione Risorse viene esaminato
il rapporto della struttura con le risorse Acqua
e Terra. Con il criterio Terra si vuole avere un
riscontro su come lhotel e la sua gestione si mette
in rapporto con il sito in esame ed i flussi di materie
prime, il loro utilizzo e smaltimento. Anche il tema
della sostenibilit nellambito Trasporto e Mobilit
di ospiti e personale ricopre un ruolo rilevante, cos
come la raggiungibilit dellhotel con i mezzi di tra-
sporto pubblico.
30 punti per la categoria Vita, il cui punto focale
il rapporto della struttura con il benessere degli
ospiti (elemento di valutazione Uomo), attraverso
la valutazione di comfort ambientale, accessibilit
E per chi soggiorna in albergo? C ClimaHotel!
LAssociazione
PAEA Progetti
Alternativi
per lEnergia
e lAmbiente
Opera nel campo del rispar-
mio e dellefficienza energe-
tica, delle energie rinnovabili
e della bioedilizia. Le atti-
vit spaziano dalla didattica
ambientale alla divulgazione
in collaborazione con enti
pubblici attraverso sportelli
energia, campagne infor-
mative, mostre itineranti tra
cui la Casa Eco-Logica, alla
consulenza su case a basso
consumo e passive, allorga-
nizzazione di corsi in Italia e
allestero. LArea Progetto si
occupa di edilizia ed effettua
consulenze tecniche, proget-
tazioni di edifici ad alta effi-
cienza energetica, pratiche
di certificazione in Emilia
Romagna e Lombardia.
Organizza corsi di formazio-
ne per tecnici e professionisti.
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
t++ |-+||//+t+ |a ||a-!|||/|+
lata !+ +|:||t|a !| l\l\
Consapevole 27
altoatesini che anche Casa
Clima, la prima rivoluzione
edilizia italiana ha suscitato
prima lattenzione dei commit-
tenti che dei tecnici, non pos-
siamo fare a meno di ricordare
che anche in materia di edilizia
come in tutti gli altri ambiti
del consumo, sono le scelte dei
singoli ad esercitare un ruolo di
traino nei cambiamenti. Dalla
casa passiva, ai materiali
naturali, alle case di paglia, le
proposte sono molteplici ed
adattabili ai contesti geografici
e climatici pi variegati. Che si
tratti di edifici pubblici o pri-
vati, villette o castelli, scuole
o palestre, gli esempi in Italia
non mancano, come non manca
la curiosit di un numero sem-
pre crescente di committenti.
e sicurezza. Lelemento di valutazione Ambiente
esamina non solo la qualit degli spazi interni ed
esterni, ma anche come le peculiarit del paesaggio
in cui immerso lhotel influiscono sul benessere
dellospite.
Il criterio di valutazione Cultura si relaziona con le
misure adottate per valorizzare la connessione con
lautenticit del luogo attraverso lutilizzo di prodotti
locali, la comunicazione con le tradizioni locali e la
cultura.
Il grado di innovazione rappresenta un ulteriore
importante elemento di valutazione, orientato a dare
risalto a diversi indicatori. In particolare vengono
giudicate positive quelle strategie di gestione atte a
evitare brevi stagioni turistiche, la sensibilizzazione
e la comunicazione dei valori di sostenibilit dellal-
bergo che si vuole vengano trasmessi attraverso la
certificazione ClimaHotel.
20 punti per la categoria Trasparenza, il cui
catalogo dei criteri rappresenta uno strumento
pratico per redigere una raccolta completa di
tutti i dati riguardanti i costi e la qualit, con lo
scopo di dare al committente un supporto per la
pianificazione e la gestione. Proprio attraverso il
confronto con il catalogo dei criteri il committente/
albergatore/investitore ha la possibilit di valutare
la coerenza degli scopi con i mezzi a disposizione.
In questo modo gli elementi di valutazione
Costruzione e Manutenzione sono strumenti di
controllo e di trasparenza dei costi di investimento,
che permettono di valutare la concretezza dei
dati gi in fase di pianificazione. Vengono inoltre
esaminati anche fattori indiretti come la durabilit
della costruzione e i processi organizzativi interni
sia in fase di costruzione che di gestione (elemento
di valutazione Durabilit e Processi).
ta+ |-::-|-
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50 idee per una Casa
ecologica
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c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Ragionare in chiave di bioedilizia
significa raggiungere standard impor-
tanti dal punto di vista delle prestazioni
e di comfort abitativo impiegando mate-
riali naturali, che a fronte di un prezzo
mediamente pi alto dei materiali di
sintesi, offrono maggiori garanzie di
salubrit e hanno un ciclo di vita pi
leggero sia in fase produttiva
che in fase di smaltimento
28 Consapevole
La paglia utilizzata da secoli
come materiale da costruzione,
sia per la copertura dei tetti,
sia mescolata allargilla per
costruire muri e preparare
malte. Si tratta di un modo
intelligente di edificare ormai
consolidato da decenni,
nato nella seconda met
dellOttocento in Nebraska
(USA), grazie allinvenzione
delle macchine imballatrici,
e negli anni 70 del secolo
scorso stata migliorata
e adeguata alle esigenze
moderne. Allinizio degli
anni 90 Barbara Jones ha
importato queste tecniche
adattandole alle esigenze
climatico-ambientali del Regno
Unito. La casa pi vecchia in
Europa fu costruita nel 1921
in Francia
L
a paglia deriva dalla
coltivazione dei
cereali, quindi un
materiale ecologico
e rinnovabile. Non
deve per essere confusa con
il fieno, che un insieme di
erbe, fiori e semi che viene
utilizzato come foraggio per
il bestiame. Per la costruzione
di case viene quindi utilizzata
la sola paglia, preferendo un
prodotto locale e, ove possibile,
biologico. Essendo costituita
di lignina, cellulosa e silice, si
composta facilmente e i residui
di lavorazione possono essere
utilizzati come pacciamatura.
Su questo tema abbiamo
intervistato Stefano Soldati,
titolare dellAzienda Agricola la
Boa, a Belfiore di Pramaggiore,
Venezia.
Tu che sei un esperto del
settore e docente da molti
anni, puoi dirci che vantaggi
ci sono nellutilizzo di questo
materiale da costruzione?
un materiale naturale,
disponibile in grande quantit,
senza richiesta ulteriore di
energia per la produzione,
ottimo isolante termico e
acustico, con capacit strutturali,
durevole, salubre, e una
volta intonacato presenta pi
resistenza al fuoco rispetto al
cemento armato.
In Italia esistono impedimenti
o vincoli oppure possibile
costruire un edificio in balle
di paglia?
Esiste un unico impedimento:
da settembre 2009 (da quando
cio uscito il nuovo Codice
La mia casa
fatta di
paglia!
Stefano Soldati svela che fra i tanti modi
alternativi e innovativi di costruire le case ce
n uno che prevede limpiego di un ottimo
materiale da costruzione completamente
ecologico, sicuro ed economico
Elena Parmiggiani
Consapevole 29
dellEdilizia) in Italia non
possibile costruire edifici
autoportanti in balle di paglia,
tuttavia queste possono essere
utilizzate come materiale
da tamponatura in qualsiasi
edificio che sia stato progettato
con strutture portanti. La nostra
Associazione, Edilpaglia, sta
lavorando per testare la balla
di paglia quale materiale da
costruzione autoportante e sta
portando avanti le procedure
necessarie allomologazione
presso il Ministero. Prevediamo
tempi burocratici abbastanza
lunghi per il completamento
del percorso, ma fattibile. In
alcune zone dItalia per motivi
paesaggistici ed estetici pu
venir richiesta una finitura
diversa dallintonaco, come per
esempio la pietra/tufo a vista o
il legno, in questi casi diventa
un controsenso dover ricoprire
il muro in balle di paglia
intonacate con un ulteriore
muro in pietra o legno. bene
quindi valutare attentamente
presso il Comune quali siano i
vincoli imposti.
Quanta energia necessaria
per produrre una casa in
balle di paglia?
115 megajoule per tonnellata,
50 volte di meno rispetto
al cemento (fonte: Schnell,
2004), mentre la produzione
di CO
2
se paragonata con una
casa tradizionale di 120 mq
inferiore a 153 tonnellate di
CO
2
prodotta (fonte: Lerner,
2000). Per La Boa, che
la casa dove abito, stata
fatta una tesi Energy Audit,
paragonando tutte le strutture
(escludendo le fondazioni che
sono in cemento armato) tetti,
solai, pavimenti, strutture,
intonaci eccetera a quelle di
una casa convenzionale, e il
risultato che la mia casa in
balle di paglia ha il 4% in pi
dellEnergia Inglobata rispetto a
una casa tradizionale (che pari
al 100%). Abbiamo utilizzato
terra cruda, calce e altri
materiali a bassissimo impatto
energetico, che tutti insieme
hanno contribuito a questo
spettacolare risultato.
La paglia un sottoprodotto
della produzione dei cereali,
uno scarto che utilizziamo
come lettiera per animali,
viene bruciato o interrato, in
alcuni casi utilizzato come
pacciamatura. Quante case
potremmo costruire in Italia
se utilizzassimo la paglia come
materiale da costruzione?
In Italia si potrebbero costruire
in media 450.000 case da 150
mq allanno. Anche se sono
numeri indicativi, ma molto
vicini alla realt, questo un
risultato che fa riflettere sulle
La paglia un materiale naturale,
disponibile in grande quantit, senza
richiesta ulteriore di energia per la
produzione, ottimo isolante termico e
acustico, durevole, salubre, e una volta
intonacato presenta pi resistenza al
fuoco rispetto al cemento armato
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
30 Consapevole
risorse sprecate e sui risultati
che potremmo ottenere.
preferibile usare la paglia
di origine biologica oppure da
agricoltura convenzionale?
Ci sono vantaggi e svantaggi
in entrambe le tipologie.
Sicuramente la paglia prodotta
con metodi convenzionali
pi pulita, presenta meno
erba al suo interno, e quindi
ha caratteristiche qualitative
migliori; daltra parte la paglia
biologica aiuta a preservare la
biodiversit e incentiva un tipo
di coltivazione responsabile e di
minore impatto sullambiente.
A tutti coloro che mi chiedono
se utilizzando la paglia da
agricoltura convenzionale si
corre il rischio di avere sostanze
tossiche nei muri, posso dire
che quasi tutti i prodotti chimici
utilizzati in cerealicoltura sono
fotolabili e fotosensibili quindi
a bassa persistenza; prima
che la paglia sia utilizzata per
farne balle, le piante hanno gi
passato molte ore sotto il sole
e il calore e le sostanze sono
degradate molto facilmente.
Inoltre i muri in paglia vengono
ricoperti di terra cruda a base
argillosa ( quello che faccio e
consiglio di fare) e largilla ha
propriet assorbenti, deodoranti,
neutralizzanti che rendono gli
eventuali residui inerti. Sia
i fumi della cucina che di
sigarette vengono assorbiti
nel giro di pochi minuti grazie
allargilla che molto reattiva.
Sarebbe meglio utilizzare la
paglia biologica, supportando il
settore alternativo, ma in genere
la paglia bio costa leggermente
di pi.
Per quanto riguarda invece
le varie strutture, pavimenti,
intonaci, cosa consigli?
In linea di massima, preferisco
i materiali naturali e/o
tradizionali, come terra cruda,
legno, calce Per esempio
a casa mia al piano terra ho
un pavimento in terra cruda
e al primo piano un tavolato
in legno. Con la calce si pu
ottenere sia una finitura rustica
che di lusso, utilizzando
lo stesso materiale di base,
ma ingredienti diversi che
permettono di ottenere risultati
profondamente differenti.
Per quanto riguarda invece
gli impianti cosa consigli?
Di solito gli impianti
sono quelli tradizionali.
Normalmente da evitare sono
i tubi freddi che facciano
condensa, e se si utilizzano
devono essere ben isolati, per
evitare marciumi nella paglia.
Inoltre preferibile non fare
giunte nel muro, soprattutto
per i tubi dacqua, per evitare
eventuali perdite nel muro.
La casa in paglia adatta a
tutti i climi?
Ci sono case di paglia in tutti i
climi, sia temperati umidi che
desertici. In Italia possibile
costruire ovunque; dobbiamo
solo stare attenti che la paglia
rimanga asciutta, soprattutto
nella fase di costruzione! Tutti
i materiali hanno limitazioni di
utilizzi, anche il cemento armato.
Il bagno e la cucina possono
quindi avere problemi come
la muffa se c molta umidit?
Lalta traspirabilit degli
intonaci in terra cruda e calce
e i pavimenti naturali hanno
lenorme vantaggio di non
permettere ristagni di umidit.
Nel bagno o nella cucina, cos
costruiti, non verr mai a
formarsi una macchia di muffa.
Lintera abitazione respira,
decisamente pi salubre di una
normale abitazione. La muffa
il sintomo di un ambiente
malsano. Quando esco dalla
mia doccia, lo specchio non
appannato: la terra cruda
equilibra la Tensione di Vapore
presente in casa.
Quindi posso avere una
doccia a pavimento?!
Certamente! Lunica accortezza
quella di eseguire delle
semplici manutenzioni, come
Dovremmo avere un atteggiamento
che non sia usa e getta; i materiali
naturali sono fatti per durare per
sempre, quindi una casa ha bisogno
del suo mantenimento per avere una
qualit duratura nel tempo.
Una casa in paglia non progettata
per essere passiva, consuma per il
riscaldamento il 25%
di una casa convenzionale
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Consapevole 31
passare una mano di olio di lino
che impermeabilizza. Quando
si lavora con i materiali naturali
saggio fare periodicamente
qualche manutenzione ordinaria,
come lutilizzo del latte di
calce per evitare le cavillature
(crepe microscopiche nel muro);
questo equivale al cambio
dellolio di unautomobile.
Dovremmo riuscire ad avere
un atteggiamento che non sia
usa e getta; i materiali naturali
sono fatti per durare per sempre,
quindi una casa ha bisogno del
suo mantenimento per avere
una qualit duratura nel tempo.
Non bisogna per pensare alla
manutenzione come un peso,
ma come una gestione della
propria casa che accogliamo
con piacere perch sappiamo
che la casa in cui viviamo
profondamente sana e il comfort
abitativo ottimo.
Ci sono alcuni animali che
potrebbero colonizzare la casa
di paglia?
Questa una cosa che viene
sempre detta! Quando vivevo
a Milano avevo gli scarafaggi;
quando mi sono trasferito in
campagna ho sempre avuto
il topolino in casa, quindi ho
sempre avuto un gatto. Da
quando sono nella mia casa di
paglia topi non ne ho ancora
visti. C da dire che una volta
che la paglia intonacata, gli
animaletti come topi o insetti
difficilmente fanno un buco
In Italia si potrebbero costruire in media
450.000 case da 150 mq allanno.
Anche se sono numeri indicativi,
questo un risultato che fa riflettere
sulle risorse sprecate e sui risultati che
potremmo ottenere
32 Consapevole
nel muro, che anche in questo
caso tradizionale. Gli unici
che mangiano la paglia sono le
termiti, ma non abbiamo il clima
adatto, e le capre. Ovviamente
consiglio a tutti di non tenere
capre in casa!
Esistono dati sulla durata delle
case in paglia?
Esistono case in paglia in
Nebraska che hanno oltre 100
anni. La paglia ha una vita
molto lunga se conservata bene,
cio senza umidit. Esistono
cesti di paglia che risalgono
allepoca egizia e sono ancora
ben conservati, al contrario
dei manufatti in legno, che si
sbriciolano facilmente, o del
cemento che inizia a sgretolarsi
nellarco di pochi decenni.
In una casa di paglia ci sono
dettagli tipici, come la finestra
della verit?
La finestra della verit (che lascia
intravedere le balle di paglia
utilizzate per la costruzione)
obbligatoria, per mostrare che la
casa sembra convenzionale ma
non lo ! Non tutti lo fanno, ma
un dettaglio molto simpatico.
Ho amici stravaganti che fanno
di tutto, nicchie, inserti, mosaici,
madonnine, bassorilievi, intonaci
di colori diversi con inserti di
legno e pietra, bottiglie immerse
nel muro. Sono cose meravigliose
che dipendono dal gusto del
proprietario.
Se volessi mettere una rocket
stove oppure una stufa?
unottima idea. Costruendo
una casa in paglia molto
facile raggiungere gli standard
richiesti per la classe A+. Una
casa in paglia non progettata
per essere passiva, consuma per
il riscaldamento il 25% di una
casa convenzionale. chiaro
che bisogna abbinare buoni
serramenti, pavimenti, solai e
tetti che trattengano il calore e
che siano ben isolate. Le stufe
a massa termica sono ideali per
il riscaldamento di una casa in
paglia. Bisogna per stare attenti
a non sovradimensionarle, per
esempio una Stube potrebbe
essere eccessiva. Il grande
vantaggio economico di una casa
in paglia
sta nel
riscaldamento e nel
rinfrescamento. Questo un
notevole beneficio.
So che nata Edilpaglia,
lAssociazione Italiana per le
costruzioni in paglia. Vuoi
parlarcene brevemente?
Edilpaglia lassociazione
nazionale che si occupa della
diffusione delle tecniche
costruttive che utilizzano
la balla di paglia quale suo
principale materiale e, assieme
ad essa, altri materiali naturali
quali argilla e calce. Ha come
scopo promuovere azioni volte
alla conoscenza, diffusione e
allapplicazione dei concetti
e delle tecniche relative alle
costruzioni con paglia, altri
materiali naturali e della
tradizione locale connessi alla
costruzione in paglia. Il primo
Incontro nazionale Edilpaglia si
tenuto il 17-19 settembre 2010,
presso il Centro di Educazione
Ambientale Panta Rei, Passignano
sul Trasimeno (PG), i giorni 17
e 18 erano riservati ad incontri
tra esperti di settore. La giornata
conclusiva di domenica 19
settembre era invece aperta al
pubblico, con giochi, animazioni
e workshop.
Grazie Stefano, buon Lavoro!
Notizie dal www.
www.laboa.it: sito dellAzienda
Agricola di Stefano Soldati.
http://www.laboa.org/faq.
html per risposte a domande
frequenti.
www.edilpaglia.it: sito
ufficiale dellAssociazione italiana
per le costruzioni in paglia.
Abbiamo intervistato
Stefano Soldati ha studiato le tecniche
di costruzione con balle di paglia con
Barbara Jones nel Regno Unito, specializzandosi poi
come progettista e insegnante e diventando pioniere in
Italia. Si perfezionato in Germania sugli intonaci in terra
cruda. Ha tenuto il laboratorio di Costruzione con le balle
di paglia presso la Facolt di Architettura di Venezia.
docente presso la Scuola di Pratiche Sostenibili di Milano,
lEcovillaggio GAIA (http://www.gaia.org.ar/ecovilla/
index.html) a Navarro (Argentina), il CAT (http://www.cat.
org.uk/index.tmpl?refer=index&init=1 ) in Galles (UK).
Attualmente il primo Presidente della Accademia Italiana
di Permacultura (http://www.permacultura.it/).
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Consapevole 33
34 Consapevole
Consapevole 35
N
el 2001
alcuni soci
dellAssociazione
Basilico hanno
acquistato
in comunione il complesso
colonico nella Valle Mezzana,
lungo il fume Bisenzio
(PO), denominato Corricelli:
un caseggiato agricolo
abbandonato dagli anni
Sessanta, con lintento di
fondarvi un ecovillaggio.
Il processo dinsediamento che
il gruppo ha avviato si basa
sulla permacultura e su una
bassa impronta ecologica: un
processo che verifca ogni passo
secondo il ciclo progettuale
della permacultura in termini
ambientali e sociali.
Il progetto fnale mira al
recupero dei fabbricati, in parte
diroccati, per usi residenziali,
collettivi, didattici e recettivi,
ma per raggiungere tale
obiettivo il gruppo si preso il
tempo necessario per sviluppare
empiricamente modalit
costruttive e abitative poco
invasive rispetto allambiente
nel quale si inseriscono.
stato dunque necessario
un primo insediamento
temporaneo che svolge le
funzioni di accantieramento,
di osservatorio permanente
e di sperimentazione delle
tecnologie da impiegarsi sui
fabbricati.
Innanzitutto si provveduto alle
necessit fondamentali: lacqua
potabile (che attualmente
proviene da una fonte a valle
di Corricelli) e il controllo dei
rifuti umani, attuato con la
costruzione di due compost
toilet e una compostiera.
Successivamente sono state
costruite via via alcune
costruzioni, tutte rigorosamente
C una casa
nel bosco
Lesperienza di autocostruzione in permacultura
nellecovillaggio di Corricelli
Maria Luisa Bisognin
36 Consapevole
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
biodegradabili e non impattanti:
una tettoia polivalente per
cucinare e svolgere le mansioni
di gruppo, due capanne di balle
di paglia per dormire, una
doccia ecologica nellorto, una
capanna/falegnameria.
Ogni costruzione, di circa mt
4x8, costruita su palaftta in
pali di castagno del luogo, in
modo tale da minimizzare
lintervento sul terreno perch
comporta solo le buche
necessarie per infggere i pali,
senza prevedere limpiego di
cemento per bloccarli. In questo
modo si preserva il terreno
che potr nuovamente essere
coltivato una volta rimosse le
costruzioni. Questo metodo
consente anche di utilizzare la
parte inferiore come rimessaggio.
Luso di materiali vegetali
da modo di non avere rifuti
al termine della vita delle
capanne, potr essere facilmente
compostato e reimmesso
nei cicli biologici. Il legno
impiegato proviene dai boschi
vicini scelto anche tra il secco
in piedi valorizzando cos le
risorse senza inserire elementi
estranei che potrebbero ledere
lecosistema e la natura
circostante in tutti i suoi aspetti,
inoltre, il peso specifco del
manufatto che dovr gravare sui
vecchi terrazzamenti ora precari,
sar sopportabile dalla situazione
esistente.
Lintervento risultato
funzionale, esteticamente
apprezzabile, ha avuto costi
contenuti, stato vettore di
autoformazione e occasione
di raffronto delle prestazioni
delle diverse tecnologie, oltre
che essere stato momento
di aggregazione sociale,
di condivisione e grande
soddisfazione.
lata ac|+ l| ca||+|a lata atta l+ !a::|+ a-| |a:a
Consapevole 37
La palaftta polifunzionale
La palaftta polivalente
realizzata in paleria di castagno
raccolta nel bosco. Non ha
pareti e solo in inverno una
porzione viene chiusa ed accesa
una stufa a legna. Ha un angolo
a uso cucina, grandi tavoli e
ci che necessita alla piccola
comunit nel quotidiano. Per
la gestione dei rifuti, che la
presenza e lattivit umana
inevitabilmente producono,
si adottato il criterio di
contare principalmente sui
comportamenti piuttosto che
sulle strutture, seguendo la
regola che non sporcare pi
facile che pulire (o depurare).
Normalmente in cucina non
viene fatto uso di oli cotti
(soffritti), viene pertanto
semplice raccogliere a parte
lolio di sporadiche fritture
e portarlo alla stazione
ecologica. Lo scarico della
cucina viene fatto passare da
dei fusti di ghiaia con piante
acquatiche ftodepuranti.
Pur non essendo una vera e
propria ftodepurazione questo
fltraggio fa s che lacqua di
scarico sia priva di particolato
quindi si pu, in prima istanza
controllare leventuale cattivo
odore, in secondo luogo lacqua
di scarico cos fltrata serve per
annaffare lorto. Leventuale
eccedenza si disperde in una
macchia di rovi molto ftta,
dove non vi ristagno di acqua
perch la grande estensione
delle radici del roveto intercetta
lacqua che via via sinfltra
e, in ogni caso, non si creano
ruscellamenti superfciali.
Il compost toilet
Il compost toilet grande di
circa 2x 1,50 mt. Realizzato con
paleria di castagno sfruttando il
dislivello esistente, si ottenuta
una struttura molto semplice su
due livelli: al primo collocato
il vano WC e al secondo,
opportunamente recintato, il vano
di compostaggio. Un secondo
compost toilet situato nel
bosco pi prossimo al cantiere,
realizzato a ridosso di alberature
sfrutta il dislivello ma non ha
copertura. La cellulosa impiegata
prevalentemente raccolta nel
bosco: foglie secche, sfalcio.
La doccia
La doccia realizzata su un
piccolo piano in paleria di
castagno. Lacqua che fltra
direttamente dal pavimento in
legno, viene drenata tramite
un canale riempito di ghiaia
che corre trasversalmente
nella parte pi in alto dellorto,
adiacente alla doccia. Proprio
sotto la doccia sono state
impiantate piante fortemente
idrofle perenni come menta,
rabarbaro, canna comune e
altre stagionali come basilico e
sedano. Non si sono verifcati
problemi di ristagno o
ruscellamento.
Le capanne in balle
di paglia
Uno dei grandi vantaggi della
costruzione in balle di paglia
la possibilit di divertirsi
creativamente, di progettare
e costruire abbastanza
velocemente un ambiente
confortevole e sano. Grazie
alle sue ottime capacit di
isolamento e alla sua natura
organica, linterno di una casa
in paglia molto confortevole
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
l+ |+|-:a+m-||+ |a :at|+/|aa-
38 Consapevole
e caldo e risulta piacevole
allocchio. Inoltre, la paglia
ha una portanza elevata che
conferisce solidit e sicurezza.
Le pareti sono state intonacate
solo allinterno in argilla cruda
raccolta sul posto, lesterno
non stato intonacato affnch
il materiale possa lentamente
degradarsi, infatti le pareti in
balle di paglia hanno una lunga
durabilit mentre in questo caso
le costruzioni sono temporanee.
Il pavimento stato realizzato
con una casseratura in legno con
vuoto daria, isolato con fogli
di giornali e cartone sul quale si
montato un tavolato di legno
che, levigato e trattato con olio
di lino il pavimento vero e
proprio.
La copertura stata realizzata
con una trapunta di juta
imbottita di paglia e sorretta da
paleria minuta, sulla quale altri
pali fungono da distanziatori per
creare ventilazione e distanziare
il telo cerato che la copertura
fnale.
Gli infssi sono di recupero e
sono stati raccolti in un cantiere
vicino, dove si stava eseguendo
una demolizione.
La falegnameria
La falegnameria stata
realizzata in nove giorni da
una ventina di associati sotto la
guida del maestro carpentiere
Angelo Todisco. Nessuno dei
volontari aveva conoscenze
specifche, ma sotto la guida
del maestro e con semplice
attrezzatura tutta la struttura
stata completata. La cosa
pare sorprendente se si pensa
che i pali sono stati tutti
preparati a mano sul posto
durante il corso (scorticatura
e dimensionamento), si
sono costruiti i cavalletti
ed i mazzuoli, oltre alla
caprettaper lavorare in
sicurezza i tronchi pi grossi.
Tutti hanno potuto eseguire
almeno una volta le singole
fasi di realizzazione, dal
tracciamento, al livellamento,
alla preparazione dei pali. Tutti
si sono costruiti il proprio
mazzuolo e tutti hanno fatto i
turni per preparare le spine di
legno delle diverse dimensioni
necessarie. Alla fne del corso
ognuno sapeva trasportare
e maneggiare i tronchi,
sceglierli, prepararli e forgiarli,
incastrarli o giuntarli. Tutti
riconoscono le attrezzature, il
loro nome, le loro prestazioni
e la loro pericolosit. stata
unesperienza comunitaria
decisamente corroborante ed
istruttiva, tanto che tutti stanno
a tratti tornando per contribuire
alla sua ultimazione.
Il pollaio
Seguendo i principi della
permacultura a Corricelli ogni
elemento stato introdotto
gradualmente, osservando
successivamente come e
quanto questo elemento aveva
interagito con lambiente.
Lultima introduzione stata
una coppia di galline e un
gallo. Lapporto che si attende
da questi animali, oltre a dare
qualche uovo, di smuovere il
terreno nelle aiuole del nuovo
impianto per la coltivazione. Per
mezzo di un chicken tractor i
nuovi arrivati saranno spostati
via via nelle diverse zone
affnch razzolino e arino le
aiuole agricole.
La loro dimora stabile un
piccolo recinto entro il quale
sorge un elegante pollaio
realizzato in paleria minuta
su palaftta. Le pareti sono
costruite con polloni di castagno
intrecciato non coibentate nella
stagione pi calda, mentre la
copertura stata realizzata con
piccoli pali incrociati sui quali
sono state montate tegole di
rimpiego. Associazione
Basilico
Basilico unassociazione
di volontariato che ha
come scopo il benessere
della persona e la salute
dellambiente e si propone
di progettare ecovillaggi
dove condividere la
ricerca e la pratica di uno
stile di vita sostenibile.
Per info su progetti,
attivit e corsi www.
associazionebasilico.it.
Architetto eclettico, attualmente svolge la sua professione
progettando con criteri etici e di sostenibilit ambientale,
seguendo strade spesso fuori dagli schemi convenzionali
come ad esempio la costruzione di manufatti in fbra
vegetale, la permacultura e la progettazione di ecovillaggi.
Membro dellAccademia Italiana di Permacultura, sta
contribuendo allavviamento della Scuola di Pratiche
Sostenibili del Parco Agricolo Sud a Milano.
Per info e contatti: www.architettobisognin.it.
Maria Luisa Bisognin
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Consapevole 39
S
empre pi spesso
si parla di B.I.L.,
Benessere Interno
Lordo (vedi
Consapevole n.
16/2009), come di una nuova
formula della felicit che com-
prende otto indicatori:
le condizioni di vita materiali,
la salute,
listruzione,
le attivit personali,
la partecipazione alla vita
politica,
i rapporti sociali,
lambiente,
linsicurezza economica e fisica.
Dalla ricchezza del Paese
(P.I.L.) il focus si sposta verso
lindividuo e la famiglia, con un
occhio di riguardo allambiente
e alla sostenibilit, per tenere
conto non solo della quantit,
ma anche della qualit. Tradurre
il concetto astratto di benesse-
re in un numero unimpresa
ardua: da una recente indagine
Il Sole 24 Ore ci ha provato
cercando di restringere il campo
a otto indicatori in linea con le
raccomandazioni contenute nel
rapporto.
Al pari del B.I.L., che prende
in considerazione il benessere
della persona piuttosto che le
sue ricchezze materiali, la bio-
architettura si occupa pi spe-
cificatamente dei materiali da
costruzioni pi sani, ossia della
sostanza del corpo della costru-
zione, prevenendo spiacevoli
effetti sullorganismo. Al fianco
della bio-architettura, lobiet-
tivo del Feng shui, pi nello
specifico, proprio la progetta-
zione di edifici che soddisfino
le esigenze fisiche, biologiche
e spirituali di chi li abita; di
conseguenza la struttura, i mate-
riali, i colori e gli odori devono
interagire armoniosamente
con luomo e con lambiente.
Questinterscambio costante tra
interno ed esterno dipende da
una buona traspirazione: la casa,
come la pelle, deve mantenere
condizioni interne di vita tali da
garantire igiene e salute. Oggi,
molte abitazioni moderne sono
diventate involucri chiusi,
senza contatti con lesterno e
quindi malsane. Le esalazioni
delle sostanze plastiche, i pavi-
menti trattati con additivi, le
finestre e le porte chiuse ermeti-
camente, i materiali isolanti, gli
strati impermeabili di vernici
e collanti sintetici avviluppano
tutto ledificio e non lo lasciano
respirare.
Progettare in armonia
Risulta fondamentale in ambi-
to progettuale recuperare i
principi generali della natura
come elementi di progettazione:
La medi ci na del l habi tat:
il Feng shui
Colori, forme e materiali per vivere meglio!
Stefano Parancola
laa |mc+:t |-a: |+| |aam
|at-| l+ l-|!-a/+ M||+aa
40 Consapevole
recuperare il senso della storia
e la memoria dei luoghi; pro-
gettare secondo larchitettura
dellascolto intesa come lettura
dei luoghi e coinvolgimento
degli utenti nella progettazione
(componente awareness rai-
sing). Il Feng shui, se applicato
correttamente
1
, migliora la qua-
lit della vita facendo in modo
di mettere in sincronia tutti gli
elementi di un ambiente, con-
sentendo agli abitanti di espri-
mersi al massimo: ogni spazio
abitativo, infatti, determina il
sentirsi a proprio agio oppure
no, ci a sua volta produce un
particolare stato emotivo da cui
ne consegue un comportamento
che potr essere pi o meno
produttivo.
Le due Scuole del Feng
shui: Forma e Bussola,
tangibilit e intangibilit
Oggi i canoni seguiti nella scelta
e nelluso del colore sono quelli
dettati prevalentemente dal gusto,
dallestetica, dalla moda. Non
ritenendoli sufficienti, neces-
sario risalire alle origini delluso
dei colori per ritrovare le moti-
vazioni e le loro qualit intrin-
seche, nelle diverse tonalit ed
approfondire e confrontare espe-
rienze di applicazione tecnica,
scientifica e medica. Per cono-
scere e comprendere il colore,
necessario, pertanto, ricorrere ad
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Qi Sha: comprende lo studio morfologico
del paesaggio o ricerca geobiologica delle
vene del Drago (quelle zone cio poco
salubri in cui si rilevano delle anomalie nelle
radiazioni telluriche), ricerca dei nodi di
Hartmann e di Curry (anchessi poco favore-
voli alledificazione di edifici che diventano
molto nocivi per la salute se trovati in pros-
simit di corsi dacqua sotterranei), monito-
raggio ambientale (rilievo della radioattivit
dei materiali, misurazione del monossido di
carbonio, verifica dei campi elettromagnetici).
Analisi dellorientamento: volta alla
ricerca della direzione principale favorevole
in relazione alla porta dingresso dellabi-
tazione e alla facciata pi yang, dinamica;
attraverso questanalisi viene studiato il
miglior accesso al sole.
Yin e yang: permette di stabilire lequili-
brio tra colori, forme, dimensioni e persone
insediate anche attraverso la data di nasci-
ta, dopo aver stabilito il rapporto tra gli ele-
menti naturali ed artificiali esterni allambien-
te analizzato (corsi dacqua, colline, edifici,
elementi di arredo urbano, infrastrutture).
Feng interni o Studio del flusso dei
venti: lanalisi del flusso dei venti tra la
porta dingresso e le aperture per determi-
nare le zone neutre dove localizzarsi.
Si Wu: la ricerca dei 4 animali simbolici:
la Tartaruga, cio la denominazione della
protezione che si deve trovare alle spalle di
una costruzione (montagna), il Drago e la
Tigre, ovvero le colline che devono trovarsi
a destra e a sinistra della Tartaruga e infine
la Fenice, lo spazio aperto che deve trovar-
si davanti alla montagna. Al centro di questi
4 animali (che rappresentano anche gli
elementi principali Acqua, Metallo, Legno e
Fuoco) si trova il Serpente che il simbolo
dellelemento Terra.
Il Si Wu studia anche le influenze esterne
alledificio analizzato (rapporto tra elementi
naturali ed artificiali secondo la legge dei 4
animali o concetto del micro habitat); studio
della migliore localizzazione per larredo.
Wu Xing: la lettura formale per
determinare lElemento predominante.
Stabilisce il riequilibrio del ciclo Sheng
(creativo) o Ke (di controllo) delledificio e
della persona insediata rispetto allintorno.
Shui: lanalisi e la valutazione degli
elementi naturali (corsi dacqua, rogge,
canali) ed architetture dacqua in genere.
Dao Xu: la sintesi generale della
lettura degli elementi naturali ed
artificiali e determinazione del sito.
Scuola del Compasso: applicazione
della Scuola delle Stelle Volanti (spazio
tempo) e del Bazhai (che determina le 4
zone favorevoli/sfavorevoli in base al retro
delledificio e del Ming Gua o proprio Cielo di
nascita, che permette di ricavare lelemento
abbinato allenergia personale), Scuole
avanzate del San Yuan e San He, Studi
per la localizzazione favorevole dellacqua.
Cushi: racchiude i rimedi, il riequilibrio
delle zone/geometrie alterate o mancanti,
larmonizzazione degli spazi attraverso forme,
materiali e colori.
Metodologia di analisi in chiave Feng shui: i passi da seguire
Questa scheda introduce la metodologia da applicare in un intervento progettuale seguendo
un approccio di tipo olistico.
Consapevole 41
argomenti come storia, fisiologia,
fisica, psicologia, sociologia,
antropologia, religione, terapia
Da queste esperienze nasce il
progetto Cromoambiente, una
complessa ipotesi operativa che
tende a sperimentare stimoli
cromatici in funzione delluso
a cui lambiente destinato,
combinando i valori percettivi
di codice con quelli terapeutici,
culturali ed estetici.
Il Colore e i suoi effetti
Il colore interagisce continua-
mente con la vita di tutti i giorni
e suscita in noi emozioni e
sensazioni di cui siamo spesso
inconsapevoli.
un essenziale fattore espressi-
vo e culturale che non pu esse-
re ignorato nella definizione di
un progetto. Il suo impiego pu
migliorare la relazione uomo-
ambiente o diventare elemento
di disturbo. necessario, quindi,
riflettere sui processi che deter-
minano la scelta di un colore da
preferire o proporre oltre leste-
tica, il gusto e gli stereotipi
culturali: strumento di efficace
comunicazione non verbale,
interfaccia tra noi e il mondo,
mezzo espressivo per eccellenza
ed energia elettromagnetica.
E allora: cosa significano
i colori, come ne subiamo
linfluenza, come possiamo
usarli per vivere meglio?
Ognuno di essi aiuta a
trasmettere un messaggio
ben preciso. La cromoterapia
utilizza i colori per aiutare il
corpo e la mente a ritrovare
il loro naturale equilibrio. I
colori possono essere assorbiti
dallorganismo in diverse
modalit:
attraverso i cromatismi
utilizzati per le pareti, i
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Lobiettivo del Feng shui la progetta-
zione di edifici che soddisfino le esigen-
ze fisiche, biologiche e spirituali di chi li
abita; di conseguenza la struttura,
i materiali, i colori e gli odori devono
interagire armoniosamente
con luomo e con lambiente
l-ma| :a||-/|aa- l-a: |+| !-|:a
l+|+a:a|+ | cc-a |||t+||+\
laat+a+ l+|am+ !-|:a l+|+a:a|+ | !|-\
42 Consapevole
pavimenti e gli accessori
in ogni ambiente;
attraverso gli alimenti,
ossia ingerendo cibi con il
loro colore naturale;
attraverso la luce solare in
quanto racchiude nel suo
spettro tutti i colori;
attraverso gli abiti;
attraverso lutilizzo di
docce emozionali colo-
rate private wellness o
il bagno mediante acque
colorate con essenze natu-
rali, luci speciali e sotto-
fondo armonico;
attraverso la visualizzazione
di colori e la respirazione;
attraverso il massaggio
con speciali essenze e pig-
menti colorati.
Leffetto dei colori sulla psiche
e sullorganismo stato lun-
gamente studiato, in generale
i colori yang (accesi come il
rosso, il giallo e larancio) sono
attivanti sia psichicamente, sia
fisicamente, mentre i colori yin
(come il blu, lazzurro, il verde
con tonalit pastello) sono rilas-
santi ed inibenti.
1 importante che ci sia un percorso di ricerca
basato sullapplicazione della Scuola della
Forma, seguito dallanalisi della Scuola della
Bussola in sinergia con le tecniche di bio-
architettura.
Tratto da: Larmonia del colore in
architettura.
(Edizioni Delfino, 2010)
Oggi, molte abitazioni moderne sono
diventate involucri chiusi, senza
contatti con lesterno e quindi malsane
Low impact
Feng shui room:
il benessere
anche in hotel
Presso lhotel La
Residenza di Milano
sar possibile soggior-
nare in una camera
matrimoniale progettata
seguendo i dettami del
Feng shui dagli architetti
Stefano Parancola e Anita
Cerpelloni.
La camera dotata di un
letto futon e un divano
letto alla francese in cui la
ricerca dellequilibrio con
lambiente si tradotta
in colori, forme e mate-
riali che consentono un
benessere globale in chi
vi soggiorna.
Grazie allimpiego di
materiali naturali ed eco-
compatibili, come le pit-
ture minerali igienizzanti
sulle pareti, tessuti dar-
redo in cotone e arredi in
legno certificato FSC, la
camera a basso impatto
ambientale.
Per informazioni sulla
disponibilit e i prezzi:
www.residenzahotel.it.
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Paolo Brescia,
Stefano Parancola
Larmonia del colore
in architettura
Edizioni Delfino, settembre 2010
Stefano Parancola architetto, designer, libero professio-
nista, consulente in bio-architettura e Feng shui. Presta
docenza a vari corsi di bio-architettura presso Universit,
fondazioni, istituti olistici e centri di architettura. Ha sog-
giornato in Cina, Australia, Sri Lanka, Uruguay, Inghilterra,
Per per approfondire i suoi studi sul Feng shui. Ha con-
seguito il Feng Shui & Bazi master della 73 generazione
di lignaggio cinese.
Ha scritto numerosi saggi e articoli su riviste di settore e
libri.
Stefano Parancola
c-:|+|- \||t+|- l-::-|a
Consapevole 43
Minestra
di farro e
patate
al prezzemolo
Un piatto unico per scaldare le sere
autunnali che unisce lalto valore biolo-
gico e la digeribilit del farro alle qualit
della patata, ricca di enzimi che favorisco-
no la digestione, vitamine, sali minerali e
aminoacidi
Ingredienti per 4 persone:
200 gr di farro
una cipolla tritata
4 cucchiai di olio di oliva di
frantoio
4 patate grattugiate
prezzemolo tritato
una presa di sale marino
brodo vegetale leggero prepara-
to con le verdure a disposizione,
2 litri circa
gomasio q.b.
Preparazione
Riscaldate lolio in una pentola
dai bordi alti e unite la cipol-
la tritata. Appena la cipolla
imbiondisce aggiungete le pata-
te precedentemente grattugiate,
una buona presa di prezzemolo
e qualche cucchiaiata dacqua.
Fate cuocere per qualche minuto
a fuoco vivace mescolando di
tanto in tanto, poi versate 2 litri
di brodo vegetale e controllate
il sale. Fate riprendere lebol-
lizione e aggiungete il farro.
Lasciate cuocere per 45 minuti
circa (anche meno se avete
precedentemente ammollato il
farro in acqua per qualche ora)
mescolando di tanto in tanto.
Se la minestra dovesse risultare
troppo densa, potete aggiungere
altro brodo vegetale o acqua
bollita con un pizzico di sale
marino. Impiattate la minestra
cospargendola con una buona
presa di prezzemolo e una spol-
verata di gomasio e servitela ben
calda.
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Enrico Bricarello
Buona Tavola, Salute e
Bellezza con le Patate
Red Edizioni, 2008
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Gomasio fatto
in casa su
Veganblog.it
Di ricette per preparare il
gomasio (un insaporitore che
viene dalla cucina asiatica, a
base di semi di sesamo tostati
e tritati, sale marino e a volte
alghe) in casa se ne trovano
tantissime in rete, visto anche
lalto costo del prodotto
finito. Vi consigliamo di
andare a vedere quella
proposta su Veganblog.it, non
tanto perch sia la migliore,
ma perch il blog merita
certamente una visita: pasta
e fagioli, risi, timballi, zuppe
toscane ben condite di olio
a crudo, minestre, tartufi,
funghi in tutte le salse, aromi
mediterranei dal profumo
insostituibile. Tutto questo
Vegan. Godere e far godere
con la propria cucina la
prima regola del cuoco Vegan.
E Veganblog.it far di tutto per
dare gli strumenti a ognuno
per raggiungere questo
risultato.
Una prospettiva culinaria
interessante e ottime
ricette anche per chi non ha
abbracciato la scelta vegana.
44 Consapevole
I
l vino proviene dalla
fermentazione dello
zucchero delluva,
fermentazione attuata da
microorganismi chiamati
lieviti, esseri microscopici che lo
scompongono trasformandolo in
alcool. Questi lieviti si trovano
ovunque in natura (fori, foglie,
corteccia degli alberi, terreno
ecc.) e arrivano sugli acini
delluva trasportati dagli insetti
e dal vento. Lazione di questi
microorganismi inizia quando,
dopo la vendemmia, si procede
ad ammostare luva, una delle
fasi pi importanti tra quelle che
si succedono per la preparazione
di una buona bottiglia di vino.
Chi vuole fare lesperienza di
prepararsi un buon vino in casa
deve ovviamente, in primo
luogo, procurarsi luva. Se si
dispone di un piccolo vigneto la
raccolta del frutto va affrontata al
momento giusto. Luva, oltrech
matura in maniera consona,
non deve essere bagnata dalla
pioggia o da uneccessiva
rugiada, perch ci diluisce il
mosto. Allo stesso tempo, per,
essa non deve essere troppo
calda perch nelle ceste pu
dare luogo a fermentazioni
inopportune. comunque un
accorgimento importante quello
di portare rapidamente luva
alla pigiatura, perch cos si
possono evitare inacidimenti o
altri inconvenienti che si possono
verifcare soprattutto se si usano
ceste di plastica che non lasciano
traspirare i grappoli.

Pigiatura
La pigiatura , in effetti, la
prima vera e propria fase di
trasformazione delluva in vino.
Essa consiste nel comprimere
i grappoli con una macchina
al fne di far fuoriuscire il
Valerio Pignatta
Come preparare un buon
vino casalingo
Consapevole 45
succo dagli acini. Per un uso
familiare, la pigiatura pu essere
realizzata con i piedi, cos come
avveniva un tempo in molte
realt contadine, dove si usavano
a tal scopo casse di legno con
falsi fondi bucherellati. Per
piccole quantit si pu anche
semplicemente schiacciare luva
con le mani dopo aver messo i
grappoli in un recipiente capiente
e adatto allo scopo. In verit,
esistono in commercio anche
pigiadiraspatrici centrifughe per
uso hobbistico, ma di norma
sono abbastanza inutili sia
per le ridotte dimensioni che
per il costo assai elevato. Alla
pigiatura segue la diraspatura,
ossia lallontanamento dei raspi
lossatura del grappolo che tiene
insieme gli acini dalla polpa e
dalle bucce. Essi vanno tolti per
evitare un aumento dellacidit
del vino e la cessione ad esso
di sostanze sgradevoli tra cui
quelle tanniche che non sono
propriamente salutari.
Fermentazione
A questo punto il mosto
cos ottenuto viene messo
direttamente nel contenitore di
fermentazione per la cosiddetta
macerazione. La fermentazione
alcoolica il processo mediante
il quale i lieviti, come si detto,
trasformano gli zuccheri del
mosto in alcool. Il mosto inoltre
pu contenere le bucce oppure
no. In questa fase, ci sono alcune
regole da rispettare per ottenere
un buon risultato:
a) non bisogna mai coprire il
contenitore in cui avviene la
fermentazione;
b) tenere chiuse porte e fnestre
nel locale in cui in atto
loperazione (o quanto meno
consentire una razionale e non
sproporzionata aerazione);
c) mantenere una temperatura
costante nel locale e comunque
compresa idealmente tra i 21 e i
25 C;
d) controllare che la produzione
di anidride carbonica non
sia eccessiva (anche con il
semplice accorgimento di una
candela stearica: se si spegne
entrando nel locale signifca che
lossigeno scarso);
e) controllare la massa
fermentante e intervenire in caso
di tendenza a straripamento.
La fermentazione inizia appena
4-5 ore dopo la pigiatura e
la massa entra in ebollizione
dopo 24 ore. La durata della
fermentazione pu essere varia
a seconda delle esigenze del
vinifcatore. Se si desidera
ottenere un vino corposo,
amaro e colorito e con una
elevata gradazione alcoolica
si pu lasciar fermentare per
18-22 giorni, ossia lasciando
completare il ciclo effettivo della
fermentazione. Se si vuole un
vino poco alcoolico, di gusto
amabile e non molto corposo
meglio interromperla dopo 4 o
5 giorni. Se, infne, si gradisce
un vino rosato, vinifcando
con la vinaccia, opportuno
interrompere la fermentazione
dopo 18 o 24 ore al massimo.
importante ricordarsi di non
riempire mai oltre i 3/4 della
cubatura del contenitore entro
cui si messo il mosto perch
durante la fase tumultuosa di
fermentazione esso aumenta
di volume e se il contenitore
troppo pieno pu straripare. Va
aggiunto anche che se si opta
per la fase di fermentazione
completa (quella di 18-22 giorni)
va effettuata la follatura, cio il
rimescolamento del mosto una
volta almeno ogni 12 ore.
Bisogna, in conclusione,
precisare che non sempre
il mosto presenta zuccheri
suffcienti per raggiungere
il minimo di 11,5 o 12 gradi
alcoolici che consentono un vino
sano e conservabile. In presenza
di questa eventualit (verifcabile
con un normale densimetro
inserito in un recipiente
cilindrico pieno di mosto) si pu
aggiungere saccarosio (che poi
sciogliendosi rid fruttosio e
glucosio). Laumento di un grado
alcoolico si ottiene aggiungendo
al mosto in fermentazione 1,7
kg/q di saccarosio. I primi
giorni di ammostamento
bisogna controllare che la
fermentazione parta bene. Se
dopo qualche tempo essa non
ancora avvenuta pu darsi che
la temperatura del locale sia
troppo bassa, per cui occorrer
riscaldare un pochino lambiente.
Pu per anche essere il caso
che vi sia carenza di lieviti. Si
tenter allora di farli riprodurre
aerando il mosto o aggiungendo
sostanze azotate come il fosfato
di ammonio di cui essi si nutrono.
Tratto da: Pane, formaggio e vino (BIS Edizioni. 2008)
\||m-at| |+tt| |a :++
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Valerio
Pignatta
Pane Formaggio e Vino
BIS Edizioni, 2008
46 Consapevole
Semplicit e vantaggi di una piccola stufa fatta in casa con
materiali di recupero
Elena Parmiggiani
L
a rocket stove
un tipo di stufa a
legna ad altissimo
rendimento poich
brucia in modo
molto efficiente, ottenendo il
calore desiderato con un ridotto
consumo di legna. Pu bruciare
rami di potatura di molte specie
differenti, senza quindi doverci
preoccupare delle differenze tra
un legno e laltro in termini di
potenza calorica, pulizia ecc.
La stufa a razzo basata sui
seguenti principi:
- la camera di combustione
isolata, per garantire e man-
tenere il calore sopra i 600
C e per ottenere la massima
efficienza durante la combu-
stione, riducendo il fumo;
- le stufe per cucinare sono a
massa ridotta, per evitare di
assorbire il calore della pen-
tola;
- il camino (alto min. 40 cm)
isolato creando cos una
forte corrente daria bollente
che aiuta a bruciare con mag-
gior forza la legna, rendendo
semplice sia laccensione che
lutilizzo;
- la legna bruciata dal lato pi
corto, quindi spinta gradual-
mente allinterno della stufa.
Questo permette di control-
lare la potenza del fuoco e di
consumare meno combustibi-
le, riducendo il fumo;
- la miscela aria/combustibile
regolata. Una piccola aper-
tura prevista per regolare il
flusso di aria, che se troppa
raffredda il calore del fuoco;
- laria in entrata preriscalda-
ta, essa quindi aiuta a mante-
nere una temperatura elevata
ed una combustione completa;
- una protezione circonda la
pentola su tutti i fronti, la
fiamma colpisce sia le pareti
che il fondo della pentola e
uno spazio apposto tra pro-
tezione e pentola fa circolare
meglio il calore distribuendo-
lo uniformemente e riducen-
done la dispersione;
- poich la temperatura della
stufa elevata il fumo quasi
del tutto assente ed possi-
bile cuocere direttamente sul
camino;
- la stufa costruita con mate-
riali di recupero, un proget-
to semplice da realizzare ed
immediatamente utilizzabile.
Costruiamo una stufa!
Ecco i materiali necessari alla
costruzione di una rocket stove,
formata da 6 parti in tutto:
- guanti antitaglio o da lattoniere;
- un apriscatole;
Ecco come costruirsi una rocket stove, o
stufa a razzo, inventata negli anni 80 dal
Dr. Larry Winiarski, e ora diffusa in tutto
il mondo, specialmente come stufa da
campo, ma largamente utilizzata anche
in casa di terra battuta. Avere una stufa a
razzo in casa permette un enorme
risparmio economico ed energetico
Cucinare
e scaldarsi con
la rocket stove
Consapevole 47
- forbici da lattoniere;
- 1 pennarello indelebile;
- pinze;
- una lima da ferro;
- 1 latta vuota alta almeno
40 cm;
- 4 o 5 lattine vuote con un dia-
metro di 10 cm circa oppure
- 1 lattina vuota di diametro 10
cm pi un tubo per stufa e un
raccordo a 90 dello stesso
materiale (che sia resistente
alle alte temperature e non
sia zincato/verniciato) con un
diametro di 12 cm e unaltez-
za di 40 cm;
- una griglia per barbecue
oppure una grata in ferro per
tenere sollevata la pentola;
- per lisolamento, cenere o
vermiculite in quantit tale da
riempire la camera interna;
- una pentola del diametro pi
piccolo rispetto alla latta,
fino a circa 1,2 cm dal bordo
Originariamente la rocket stove fu
sviluppata allo scopo di cucinare
poich impiega una quantit di calore
relativamente piccola
lata :-at||m-at- :aa:-+ !+ l+t||:| l|--|+|:-| |t\ |\
48 Consapevole
la-|:|+
della stufa (deve rimanere un
piccolo spazio per permettere
allaria calda di uscire dal
camino).
Procedimento
1. Indossate i guanti.
2. Con lapriscatole, togliete la
parte superiore della latta.
3. Prendere una lattina da 10
cm (oppure il tubo da stufa
da 12 cm) e misurare un
cerchio dello stesso diame-
tro (10 o 12 cm) al centro
del coperchio tagliato al
punto 1.
4. Prendere una lattina da 10
cm (oppure il tubo da stufa
da 12 cm) e misurare un
cerchio dello stesso diame-
tro (10 o 12 cm) su un lato
della latta da 20 lt, verso
il basso, a circa 3 cm dal
fondo della latta stessa.
5. Intaccare i due cerchi
disegnati sul coperchio e
sulla latta e tagliarli con
le forbici da lattoniere,
abbiate cura di limare i
bordi taglienti con la lima
da ferro.
6. Unire due delle lattine a for-
mare un raccordo a 90, aven-
do cura di togliere il fondo di
una con lapriscatole, prati-
cando alcuni tagli a V di max.
1 cm sul bordo e incastrandola
nel foro di diametro di 10 cm
praticato su un lato dellaltra
(incastrate formeranno un
camino ad L) vanno unite
nella parte bassa, mantenete
il foro al massimo a mezzo
cm dal bordo della seconda
lattina. Unire una terza lattina
a formare una canna fumaria
alta almeno 40 cm.
7. In alternativa unire il tubo
per stufe al raccordo a 90
(sempre adatto alle stufe).
8. Inserire questo camino
nei 2 fori praticati sulla latta
da 20 lt.
9. A questo punto controllate
che i fori e il camino aderi-
scano bene.
10. Versare la cenere o la vermi-
culite allinterno della came-
ra cos formata, attenzione a
non riempire il camino.
11. Tagliare la terza lattina a
met, togliendo il fondo.
Aprirla e limare tutti i bordi
taglienti con la lima. Piegare
i bordi pi lunghi in modo
da farla entrare nel camino
sulla parte anteriore della
stufa, servir sia come
appoggio ed entrata del
combustibile, sia come pas-
saggio daria.
12. Ponete un fascio di rametti
secchi nella parte superio-
re dellapertura frontale e
accendetela (con carta o
altro) dalla parte sottostante.
Buon lavoro!
La rocket stove pu essere usata
anche per scaldare lacqua, grazie
a uno scambiatore di calore che
trasferisce il calore allacqua contenuta
in un container posto poco lontano
dalla stufa
Lenergia dalla legna
Il legno, se disponibile,
un combustibile poten-
te. Se si utilizza in modo
effciente, si pu cucinare,
scaldarsi, avere acqua
calda utilizzando piccoli
rami e rametti secchi di
alberi e arbusti al posto
di tronchi dalbero fatti
a pezzi, seccati, stagio-
nati e immagazzinati.
Raccogliere i rami permet-
te di non dover abbattere
lintero albero per far legna,
se lutilizzo proporziona-
to alla legna disponibile.
Inoltre rami e rametti sono
maneggevoli, quindi pu
essere tralasciato il proces-
so di riduzione dei tronchi
in pezzi piccoli adatti alle
nostre stufe. Lalbero (e
larbusto) possono conti-
nuare a vivere fornendo per
molti decenni combustibile
e non solo.
Mezzo chilo di legna
mediamente fornisce circa
8600 btu (British Thermal
Unit, 1 btu= 1 055.05585
joules) quando viene bru-
ciata. Lenergia rilasciata
dalla legna quella solare,
catturata nellarco di alcuni
anni dallalbero o arbusto
che poi verr utilizzato
come combustibile. La
pianta si comporta come
una pila, accumulando
energia, che conserva per
decenni. Questenergia
concentrata e pronta per
essere utilizzata in base
alle necessit, senza per-
dere la sua carica o liquidi
corrosivi.
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Consapevole 49
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50 Consapevole
Consapevole 51
D
al castello di
prua del traghet-
to Sams Line
le prime avvisa-
glie di questiso-
la speciale stata la vista delle
anatre che si facevano cullare
dalle onde allorizzonte. Nel
giro di pochi minuti per le ana-
tre si sono trasformate in pale di
turbine eoliche che scompariva-
no fra le onde e ricomparivano
alla vista. Dopo una ventina di
minuti stavamo costeggiando
una fila di dieci turbine eoliche
COMMUNITY GENERATION.
Generare energia
a livello comunale
Estratto da Permaculture magazine n. 64
(Traduzione: Nicoletta Cherubini)
Mark Laiosa si reca a Sams, unisola della Danimarca situata
sullo stretto del Kattegat, dove rintraccia un mirabile esempio
dindipendenza energetica.
l- !|-:| t+|||a- -a||:|- |a
m+|- +c-|ta !| +ma
52 Consapevole
che emergevano da un pae-
saggio marino molto ventoso.
Mentre il traghetto attraccava a
Kolby Kas, nellisola di Sams,
si notavano segni di energia
sostenibile dappertutto: case
bene isolate con lucernari e
turbine eoliche posizionate in
terreni di pascolo per bovini.
Insegnare attraverso
lesempio
Le lezioni per il futuro della
generazione energetica sono
a Sams, sullo Stretto del
Kattegat, tra lo Jutland e lisola
di Selandia. Questisola a forma
di pera che ha una superficie di
circa 30 chilometri per 6,5 con
i suoi circa quattromila abitanti
ha intrapreso la via dellindi-
pendenza energetica quattordici
anni fa. Sams, che dista due
ore di traghetto dalla Selandia,
e quattro ore da Copenhagen,
si faceva portare la benzina e
il combustibile per il riscalda-
mento dalle petroliere, mentre
un cavo sottomarino portava
allisola lelettricit proveniente
da impianti alimentati a carbone.
Il grande realizzatore della indi-
pendenza energetica di Sams
Soren Hermansen, musicista
e docente di studi ambientali.
Non vedeva lora di realizzare
un ambiente ad energia sosteni-
bile. La sua costante e autore-
vole presenza alle riunioni della
comunit ha spronato gli isolani
a iscriversi al concorso sullau-
tonomia indetto dal Ministero
dellAmbiente danese.
Pianificazione
comunitaria locale
Sono stati esplorati i bisogni
energetici futuri dellisola. Sono
state proposte quattro stazioni
di riscaldamento comunali ali-
mentate da pannelli solari e bru-
ciatori a biomassa per riscaldare
lacqua, che poi sarebbe stata
pompata nelle case dei dintor-
ni. Hermansen e il sindaco si
sono recati presso ogni nucleo
l- |+||- !| ||-aa aaa ++t- a-|
||+:|+ta|| + ||am++ c-| c|a!+|
|- +:++ :+|!+
Mentre il traghetto attraccava a Kolby
Kas, nellisola di Sams, si notavano segni
di energia sostenibile dappertutto: case
bene isolate con lucernari e turbine eoliche
posizionate in terreni di pascolo per bovini
tam+a|t+ taa+c-ta|-
Consapevole 53
familiare per descrivere il pro-
getto di riscaldamento centrale
e il risparmio monetario che
avrebbe rappresentato, oltre alla
sostanziale riduzione di emis-
sioni di biossido di carbonio.
Oggi questi impianti di riscal-
damento sono stati realizzati e
funzionano egregiamente, nono-
stante il 20% circa del calore
si disperda durante il trasferi-
mento. Ai partecipanti vengono
addebitati circa 300 dollari
lanno per ripagare il debito, pi
85 dollari per megawatt. Il costo
dellelettricit oscilla intorno
al 12,5% del costo dellenergia
derivata dal petrolio.
Turbine eoliche offshore
Due anni prima di intavolare la
discussione sulle turbine eoliche
in mare aperto stato fatto uno
studio di impatto ambientale
incentrato sul rifugio per la
fauna avicola dellisola, sulla
fauna ittica locale e sul compen-
so anticipato da corrispondere ai
pescatori per coprire il calo di
reddito. Poi iniziata la discus-
sione sullaccettabilit di una
fattoria eolica offshore.
Per costruire le turbine eoliche
gli isolani e il municipio di
Sams hanno richiesto sussidi e
prestiti. Sono state formate coo-
perative energetiche. Sono stati
concessi prestiti dalla Unione
Europea e dal governo danese
per un totale di 70 milioni di
dollari. Un elemento chiave
sono stati i prestiti garantiti,
non rescindibili in base ai cam-
biamenti amministrativi che si
sarebbero potuti verificare nel
governo.
I contratti edili sono stati man-
tenuti allinterno della comunit
per creare posti di lavoro e per
scoraggiare gli abitanti a lascia-
re lisola e sono stati contattati
degli esperti affinch
si recassero a Sams per curare
la formazione dei lavoratori
locali in materia di energia
alternativa. Sono state costruite
undici turbine da 1 megawatt
ciascuna, di cui due sono pro-
priet di una cooperativa mentre
il resto appartengono agli agri-
coltori o a compagnie elettriche.
t+mca !| :a||-tta|| a|+|| c-|
||:+|!+|- |+:++ :|- t|-a-
ca| |mm-+ a-| |t-m+ !|
||:+|!+m-ata :am+a+|-
Ma|t- |+tta||- |+aaa t+|||a- -a||:|-
c|ac||-
tam+a|t+ taa+c-ta|-
54 Consapevole
Ci sono voluti sette anni prima
di poter registrare un guadagno,
che attualmente si attesta al
6-8% lanno. Lisola diventata
a emissioni zero nel 2004.
Il potere dellolio di colza
Mano a mano che gli isolani
prendevano gusto alle fonti
energetiche alternative, hanno
cominciato a esplorare limpie-
go dellolio di colza per i motori
diesel.
Niels Birkmand vive con la
moglie e i suoi tre figli in una
fattoria sostenibile che si esten-
de per circa 80 ettari, alla quale
sta apportando modifiche eco-
logiche fin dal 2000. Si tratta di
una fattoria capace di generare
generi misti: dai prodotti caseari
alla carne di manzo, ai suini
e ai raccolti agricoli. Inoltre
Birkmand coltiva la colza che,
afferma, fa bene alla terra poi-
ch le sue radici frantumano le
zolle. Il seme viene pressato, il
pannello residuo diventa man-
gime per i suini e lolio dopo la
sedimentazione viene usato per
alimentare la mia automobile
e il mio trattore. Alcuni agri-
coltori dellisola dicono di
fare fino a 33 chilometri con
un ettaro di colza e si vantano
della loro capacit di apportare
leggere modifiche al motore per
aumentare la resa in chilometri.
Laccademia per lenergia
di Sams
Laccento sullinnovazione in
tema di energia sostenibile
ben visibile presso lAccademia
per lEnergia di Sams, proget-
tata dallo studio di architettura
danese Arkitema. Ledificio
misura circa 650 metri quadri
ed studiato per proporre un
modello di efficienza energetica
abbinata al comfort. Lo spazio
condiviso con alcuni uffici
governativi per lenergia, che
offrono consulenze riguardanti
Non stiamo suggerendo a
tutti di fare gli stessi cam-
biamenti radicali che abbia-
mo fatto noi. Il punto che
noi abbiamo dimostrato
che se si vuole cambiare il
modo di generare energia
si deve cominciare a livello
comunale.
Soren Hermansen
l\::+!-m|+ c-| |la-|:|+ !| +ma -
c|a:-tt+t+ c-| --|- +|t+m-at-
-|||:|-at- !+| c+ata !| t|t+ -a-|:-t|:a
La chiave della sostenibilit energetica
risiede nel coinvolgimento della comunit
locale, allinterno della quale le persone
comunicano i loro bisogni e poi
collaborano fra loro per trovare la soluzione
migliore per soddisfarli nellinteresse di tutti
l+aa-||| |atata|t+|:|
cat| +| t-tta
!-||\::+!-m|+
tam+a|t+ taa+c-ta|-
Consapevole 55
progetti energetici di tipo azien-
dale e privato.
I muri e le finestre sono siste-
mati in modo da catturare la
massima quantit di energia
solare passiva, hanno un fattore
R alto e riducono al minimo
le perdite di calore. Lacqua
piovana viene utilizzata per
far funzionare gli sciacquoni.
Lenergia elettrica che alimenta
gli elettrodomestici di classe A
proviene da un gruppo di celle
solari fotovoltaiche e se neces-
sita ulteriore energia la si attin-
ge dalla griglia delle turbine
eoliche dellisola. Il piano terra
delledificio ospita un grande
e luminoso spazio espositivo,
detto Experimentarium, che
presenta progetti locali sulluti-
lizzo di energia realizzati da stu-
denti o da ricercatori ospiti.
Le lezioni apprese
La chiave della sostenibilit
energetica risiede nel coinvol-
gimento della comunit locale,
allinterno della quale le perso-
ne comunicano i loro bisogni
e poi collaborano fra loro per
trovare la soluzione migliore per
soddisfarli nellinteresse di tutti.
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Wind Power (N.d.T.: Potere
eolico) di Paul Gipe.
Power Plants: an Introduction
to Biofuels (N.d.T.: Centrali
elettriche. Una introduzione ai
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radiofonico e giornalista
freelance e risiede a New
York City, dove fa parte di
un gruppo di cittadini addetti
alla potatura degli alberi e si
prodiga attivamente come
giardiniere comunale.
Mark Laiosa
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sullAccademia per lEner-
gia di Sams visitare il
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56 Consapevole
Dal 20 aprile 2010, giorno in
cui si verificato lincidente
alla piattaforma petrolifera della
BP, abbiamo assistito impo-
tenti a giorni di agonia di fronte
alle migliaia di litri di petrolio
sversati quotidianamente nei
mari del Golfo del Messico. Un
disastro incalcolabile, inconce-
pibile, difficilmente rappresen-
tabile. Un disastro tuttora in
corso nonostante vari tentativi
per chiudere la falla
D
opo il grave,
seppure non
lunico, inci-
dente alla
piattaforma
offshore Deep Horizon della
BP nel Golfo del Messico, che
viene definito come il disastro
peggiore di tutti i tempi, altri
due gravissimi incidenti hanno
flagellato i mari in questo breve
lasso di tempo: il 25 maggio
a Singapore una petroliera si
scontrata con un cargo (le
prime stime parlavano di 2500
tonnellate di greggio sversate
in mare), mentre il 16 luglio
stata la volta di unesplosio-
ne nelloleodotto del porto di
Dalian, in Cina. Entrambi gli
incidenti in Oriente si sono
rivelati molto gravi, ma sono
purtroppo presto impalliditi di
fronte a quanto continuava e
Marea nera: il disastro ecologico
Il riversamento in mare di milioni di litri di petrolio al largo delle
coste della Lousiana si trasformato in una maledizione per
luomo e lambiente che rischiano danni irreversibili
l-t|a||a |+a||+:|ta !+| !|+t|a !-||+ |l |a|!|+ta| a-||- +:+-
!-||+ |+|+t+||+ |+ |+a:a |- :at- !-||+ la+|+a+
Consapevole 57
Marea nera: il disastro ecologico
Daniel Tarozzi
continua tuttora ad accadere in
Louisiana. Come se non bastas-
se, un secondo incidente sulla
piattaforma offshore, Vermilion
oil rig 380, verificatosi a 160
km a sud di Vermilion Bay in
Lousiana apparentemente
senza conseguenze, ha fatto di
nuovo molta impressione in
tutto il mondo.
Maree nere dOriente e dOcci-
dente devastano, quindi, i mari
del nostro pianeta. E la colpa
nostra. Il petrolio oggi, come il
nucleare di Cernobyl 20 anni fa,
infatti, uccide persone, avvelena
e inquina intere zone del nostro
pianeta, massacra intere specie
animali, per permetterci di gira-
re in automobile o di accendere
laria condizionata senza pre-
occupazione o consapevolezza
delle conseguenze delle nostre
azioni. E il paradosso tale che
nellera delle fonti rinnovabili
e dellefficienza energetica,
molti Paesi (tra cui il nostro),
continuano a basare la propria
sussistenza e il proprio futuro su
petrolio e nucleare.
Come pu accadere tutto ci? Ci
viene spesso ricordato che vivia-
mo nellera dellinformazione,
ma siamo davvero consapevoli
di quanto sta accadendo nei
mari del Golfo del Messico?
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.
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58 Consapevole
Ce ne rendiamo davvero conto?
O la vastit della tragedia tale
che diventa, di fatto, inconce-
pibile? Chi studia gli effetti dei
mass media sa bene che, per
uno spettatore medio, la morte
di poche persone molto pi
comprensibile, e quindi dolorosa,
che la morte di molte persone.
Quando il numero di morti diventa
alto, infatti, la comprensione vacil-
la. Non riusciamo ad empatizzare
e restiamo, di fatto, indifferenti.
Per cercare di capire quindi cosa
sia realmente accaduto intorno alla
Deepwater Horizon e quali siano
le conseguenze di questo disastro
nel breve e lungo periodo, abbia-
mo intervistato Giorgia Monti,
Responsabile Campagna Mare di
Greenpeace Italia (www.greenpea-
ceitalia.org).

A qualche mese dallincidente,
qual il bilancio dei danni
arrecati dalla piattaforma
petrolifera BP?
Purtroppo, nessuno per ora in
grado di quantificare il disastro
in corso. Questo per tre motivi:
perch non ancora stato argi-
nato definitivamente il fenome-
no, perch la dimensione del
disastro senza precedenti e
perch le condizioni climatiche
sono estremamente variabili.
Per ora possiamo semplicemen-
te cercare di compararlo con
casi analoghi. Se prendiamo
come riferimento, ad esempio,
quello che era considerato fino
al 20 aprile 2010 il pi grande
disastro ambientale occorso in
territorio statunitense, ovvero
lincidente della Exxon Valdez
nellArtico, possiamo notare a
distanza di 20 anni il perdu-
rare delle conseguenze nefaste
del petrolio. Lincidente della
Louisiana purtroppo infini-
tamente pi grave; possiamo
dunque affermare con certezza
che avremo un impatto molto
negativo sullecosistema a lungo
e lunghissimo termine; in alcuni
casi il danno potrebbe essere
addirittura irreversibile, soprat-
tutto se consideriamo quello
subito da alcune specie animali.
Il Golfo del Messico, infatti,
Gli effetti dei
disperdenti
(tratto dal dossier di Greenpeace
Orizzonte nero)
Nonostante gli effetti tossici
siano risaputi, nei mari del
Golfo del Messico sono
stati usati finora 400.000
litri di disperdenti, tra cui
confermato luso del Corexit
(2-butossietanolo), vietato
in California perch causa
infertilit e malformazioni (o
morte) dei feti, nel tentativo
di disperdere il petrolio.
Luso di disperdenti pu
ridurre limpatto del petrolio
stesso sugli uccelli (che
non vengono cos soffocati
dal catrame), ma aumenta
quello sulla fauna e sulla
flora marina. Spesso una
decisione che si prende per
motivi di pubbliche relazioni
(gli uccelli incatramati fanno
sensazione) cercando quindi
di nascondere limmondizia
sotto il tappeto, visto che
leffetto sui pesci di fatto
poco visibile.
Avremo un impatto molto negativo
sullecosistema a lungo e lunghissimo
termine; in alcuni casi il danno potrebbe
essere addirittura irreversibile, soprat-
tutto se consideriamo quello subito da
alcune specie animali
Consapevole 59
una zona ricca di biodiversit:
tartarughe marine, delfini, bale-
ne, tonno rosso, squali. Tutte
specie colpite in modo grave
dalla marea nera. Le tartarughe
venivano qui a depositare le
uova. I delfini, poi, sono dop-
piamente colpiti: da un lato il
petrolio non li fa respirare e
dallaltro i loro tessuti assorbo-
no le sostanze nocive. Il disastro
scoppiato proprio nel periodo
di riproduzione del tonno rosso.
Il problema, purtroppo, non coin-
volge solo gli esemplari presenti
in un certo momento in questi
luoghi. Loro nero, infatti, ha
effetti deleteri sulle larve e su
tutta la catena trofica nel lungo
periodo. Il petrolio accumulato
sul fondo del mare e sulla colon-
na dacqua avr quindi un impat-
to a lungo termine sulla capacit
riproduttiva delle specie.
Dal 20 aprile al 2 agosto sono
stati sversati in mare oltre due
milioni di barili di petrolio.
Oltre agli abitanti del mare,
quali sono le specie pi colpite
da questo disastro?
Tra le specie gravemente dan-
neggiate ricordiamo il pellicano
bruno (simbolo della Louisiana)
tolto da poco dalla lista degli
animali in estinzione oltre
a moltissimi altri uccelli. La
chiazza nera, infatti, colpisce
proprio un percorso migratorio
che coinvolge il 70% delle spe-
cie di uccelli e inoltre mette a
rischio la sopravvivenza di quat-
tordici aree protette sulla costa.
La situazione drammatica,
limpatto ambientale enorme.
Per cercare di ridurlo (eliminar-
lo impossibile), ci vorranno
miliardi di dollari. Ma le mul-
tinazionali coinvolte in casi
analoghi hanno dimostrato che
le compagnie sono portate a
stanziare fondi per i danni mate-
riali, ma quasi mai risarciscono
i danni ambientali. Nel caso
della Exxon Valdez, ad esem-
pio, le compagnie inizialmente
avrebbero dovuto pagare cinque
miliardi di dollari per i danni
ambientali; alla fine tra una
causa e laltra hanno pagato
solo cinquecento milioni di dol-
lari, una cifra irrisoria rispetto al
danno causato.
Com potuto accadere un
disastro di queste proporzioni?
Il pozzo stato scavato a gran-
dissima profondit, in condizioni
mai esplorate prima. ammissi-
bile che si permetta ci? Eppure
la BP sosteneva di operare in
condizioni di piena sicurezza...
E non tutto. Sembra che la
BP abbia ottenuto lautorizza-
zione ad installare pozzi ana-
loghi a quello della Louisiana
nel Mediterraneo, di fronte
alla Libia...
Tornando al disastro della
Deepwater Horizon, vero che
molte delle soluzioni tentate si
sono rivelate peggiori del male
che avrebbero dovuto curare?
Esatto. Spesso si tratta di tenta-
tivi di nascondere il problema,
anzich risolverlo. Ad esempio
si disperde il petrolio in super-
ficie o si cerca di bruciarlo.
(Durante gli ultimi mesi si
tentato pi volte di chiudere la
falla con uniniettore di fango e
cemento, N.d.R.) Nel primo caso
si diffonde ulteriormente lin-
quinamento nel mare, nel secon-
do lo si manda nellatmosfera
attraverso emissioni dannose.
Certo, lopinione pubblica viene
cos accontentata perch il
petrolio non si vede pi. Peccato
che quella stessa opinione pub-
blica, rischi poi di pagare con la
propria salute il prezzo di queste
brillanti soluzioni.
La consapevolezza sembra
essere quindi lunica possibile
risposta a disastri come questi.
Non possiamo evitarne le conse-
guenze, non possiamo non rite-
nerci colpevoli. Possiamo solo
cercare di capire e sapere cosa
sta accadendo per non essere
complici di disastri futuri e per
proteggere noi stessi e i nostri
figli da quelli in corso.
Il Golfo del Messico una zona ricca di
biodiversit: tartarughe marine, delfini,
balene, tonno rosso, squali.
Tutte specie colpite in modo grave
dalla marea nera
Daniel Tarozzi giornalista e documentarista esperto di
tematiche ambientali e nuovi stili di vita. Ideatore del gior-
nale web www.terranauta.it e autore del libretto allegato al
Dvd Il Mondo secondo Monsanto (edito da Macro Video),
anche responsabile della comunicazione del movimento
per la decrescita felice.
Daniel Tarozzi
lm-|:-a/+ l:a|t-m+
60 Consapevole
Depurare lacqua con le piante
L
a ftodepurazione un innovativo
sistema di depurazione delle acque
gi utilizzate, per lo pi civili, di
facile manutenzione e con bassi
costi di realizzazione che risulta
essere una valida alternativa al collegamento
con la fognatura pubblica (in zone rurali) e a
tutti gli impianti di depurazione tradizionali
(ossidazione totale, biodischi, fltri percolatori
ecc.). Nei sistemi di ftodepurazione vengono
ricostruiti artifcialmente degli ambienti umidi
naturali in cui si sviluppano batteri in grado
di depurare le acque refue. Gli impianti di
ftodepurazione sono ambienti umidi artifciali in
cui vengono sfruttate le capacit autodepurative
degli ambienti acquatici. Leliminazione degli
inquinanti avviene attraverso processi fsici
(fltrazione), chimici (assorbimento da parte degli
organismi vegetali) e biologici (degradazione
batterica ed antibiosi). Le piante svolgono due
funzioni fondamentali: usano parte delle sostanze
inquinanti (fosforo e azoto) per crescere; le loro
radici sono il substrato su cui si sviluppano batteri
aerobici (che vivono in presenza di ossigeno)
importanti per la nitrifcazione.
Tipologie impiantistiche
I sistemi di ftodepurazione possono essere
suddivisi in base alla direzione di scorrimento
dellacqua in: sistemi a fusso superfciale:
consistono in vasche o canali dove la superfcie
dellacqua esposta allatmosfera e il suolo
costantemente sommerso. In questi sistemi i
meccanismi di abbattimento degli inquinanti
riproducono esattamente tutti i fattori in gioco nel
potere autodepurativo delle zone umide; sistemi
a fusso sub-superfciale: in essi la superfcie
dellacqua non mai esposta al contatto diretto
con latmosfera. A loro volta si distinguono
in: - orizzontali, in cui lacqua si depura in una
o pi vasche contenenti materiale inerte su cui
si sviluppano le radici delle piante acquatiche.
Il fusso dellacqua rimane costantemente al di
sotto della superfcie del letto e scorre in senso
orizzontale. Sono sistemi anaerobici (in assenza
di ossigeno); - verticali, dove il refuo da trattare
immesso con carico alternato discontinuo e
percola verticalmente in un fltro di materiali
inerti in cui si sviluppano le radici delle piante
(prevalentemente la cannuccia di palude
Phragmites australis). Sono sistemi aerobici (in
presenza di ossigeno).
Vantaggi
Facile manutenzione - risparmio energetico -
assenza di cattivi odori e di insetti - formazione
di un area verde - riuso dellacqua depurata per
lirrigazione del giardino o nella cassetta del WC.
Fitodepurazione
A cura di Mostra Mida - www.mostramida.it
\:++ |-a- tam+a-
Consapevole 61
I l ri sparmi o
dellacqua
A
cosa serve
lacqua?
Lacqua una
delle sostanze
pi importanti
e, se non ci fosse, nessuna
forma di vita potrebbe
esistere. Infatti circa il
70% del peso del nostro
corpo costituito da acqua
mentre alcune variet molto
semplici di piante e di
animali sono composte da
acqua per il 99%. Anche ci
che beviamo e mangiamo
costituito in gran parte da
acqua, ma ricordate che
molto pi importante bere
che mangiare: infatti si
potrebbe vivere anche pi
di un mese senza mangiare,
ma solo tre o quattro giorni
senza bere.
Quanta ne consumiamo?
In Italia il consumo medio
di acqua potabile (acqua
che pu essere bevuta senza
nuocere alla salute) di
250 litri circa al giorno per
persona. Ci sono Paesi che
hanno pochissima acqua a
disposizione, solo 10 litri
al giorno a persona, inoltre
questacqua spesso non
potabile perch contiene
microrganismi dannosi
per la salute. Ogni anno
muoiono circa 22 milioni
di bambini per mancanza
di acqua o per aver bevuto
acqua non potabile. Da noi
invece lacqua non manca
e molto spesso va sprecata.
Inoltre utilizziamo acqua
potabile, cio buona da
bere, anche quando non
sarebbe necessario come
nello sciacquone del water,
per lavare la macchina o
innaffare il giardino.

Lo sapevate che
z da un rubinetto aperto escono 12 litri di acqua al
minuto?
z da un rubinetto che perde si possono sprecare
dai 30 ai 100 litri di acqua al giorno?
z per una doccia di 5 minuti occorrono 60 litri?
z per un bagno 100 litri?
z per lavarsi i denti 30 litri ogni 5 minuti?
A cura di Mostra Mida - www.mostramida.it
\:++ |-a- tam+a-
Occhio
agli sprechi
62 Consapevole
Lo stress ossidativo ritenuto responsabile
dellinvecchiamento precoce ed associato ad
una serie lunghissima di malattie molto comuni,
quali lipertensione arteriosa, laterosclerosi,
linfarto, lictus, il morbo di Parkinson, la
demenza nellAlzheimer, la colite ulcerosa, la
pancreatite, lobesit, il diabete, la bronchite
cronica, lartrite reumatoide, alcuni tipi di
tumori.
Oggi, fortunatamente, possibile valutare
globalmente lo stress ossidativo. Tra i vari
metodi utilizzati per la valutazione ne esistono
due altamente innovativi, il d-ROMs TEST
ed il BAP TEST che forniscono informazioni,
rispettivamente, sullentit dellattacco
radicalico e sullo stato delle difese antiossidanti
del nostro organismo.
Carenza di ossigeno
Come la ruggine corrode i metalli, cos la
mancanza di ossigeno danneggia la qualit
della vita delle cellule. Lacquisizione di nuovi
e fondamentali dati scientifci sulla biochimica
dellossidazione cellulare ha consentito di
scoprire che la carenza di ossigeno alterando
la funzione della permeabilit selettiva
delle membrane cellulari pu indurre nei
diversi organi e apparati sintomi e patologie
differenti, apparentate per da un unico comune
denominatore: la mancanza di ossigeno.
Lossigeno vitale per un salutare
funzionamento dellorganismo: il carburante
di tutti i nostri sistemi, d vita a tutte le sue
reazioni chimiche ed elimina i prodotti di
scarto e le tossine. Cellfood migliora la
biodisponibilit dellossigeno grazie alla sua
capacit di dissociare le molecole dellacqua
nel corpo rilasciando abbondanti quantit di
ossigeno nascente ed idrogeno direttamente
nelle cellule.
Cellfood una formulazione ionica
proprietaria unica che contiene 78 minerali, 34
enzimi e 17 amminoacidi. Dato che i nutrienti
contenuti in Cellfoodsono in formulazione
ionica estremamente sorprendente e dotata di
una dimensione variabile dai 4 ai 7 nanometri
vengono assorbiti rapidamente ed effcacemente
a livello cellulare. Grazie alla somiglianza di
Cellfood con i fuidi corporei, esso non solo
in grado di rilasciare i nutrienti contenuti al
suo interno direttamente nelle cellule in modo
estremamente effcace, ma anche capace di
fornire un sistema di rilascio altrettanto effcace
per tutti gli altri nutrienti che siano stati ingeriti
con altri alimenti nellarco delle 24 ore dalla
sua assunzione.
Tutti i prodotti della linea Cellfood sono
stati estesamente testati e non contengono
nessuna sostanza che sia inclusa nellelenco
delle sostanze proibite che si applica nelle
competizioni sportive internazionali, sia
professionistiche che dilettantistiche. La ricerca
sui prodotti e le informazioni sui test sono state
completate e compilate dal servizio di ricerca
del produttore, oltre che da diversi laboratori e
cliniche indipendenti a livello internazionale.
Per informazioni
EURODREAM S.r.l.
Via G.Pascoli, 44 La Spezia
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Cellfood:
il miglior cibo per le tue cellule
Qualunque dolore, sofferenza
o malattia cronica, causato da una
insuffciente ossigenazione
a livello cellulare
Dr. Arthur C. Guyton, M.D.
Autore del testo Fisiologia Umana
Consapevole 63
64 Consapevole
La casa
sullalbero
Consigli utili su come costruirla per e con i propri fgli
Gianni Manfredini
P
oter disporre
di un piccolo o
grande rifugio
inaccessibile, da
svelare agli amici,
pu diventare il cuore di mille
avventure immaginarie, quel-
le che solo i bambini sono in
grado di inventare.
Cimentarsi nellautocostruzione
di una casa sullalbero permette
anche a noi genitori di condivi-
dere quelle avventure e quella
voglia di giocare che con let
man mano svanisce, ma che
possiamo riassaporare con i
nostri figli.
Limpresa non facilissima
Consapevole 65
|+m||a| - :-a|ta||
occorre tenere ben presente
alcuni fondamentali punti fermi.

Sicurezza
Questo deve essere il vostro
chiodo fisso. I bambini sono
in grado di creare situazioni da
crash test anche con un sem-
plice pennarello. Figurarsi con
una casa sopraelevata. Qualsiasi
sia la soluzione che adotterete
considerate la solidit del mate-
riale, della struttura, delluso
proprio e improprio che verr
fatto. Verificate personalmente
la stabilit della costruzione,
anche con controlli periodici.

Fattibilit
Ovviamente il requisito fonda-
mentale quello di avere un
albero adeguato a disposizio-
ne. Ma quale tipo di albero?
Nellimmaginario collettivo la
casa costruita ad alcuni metri
daltezza su un imponente albe-
ro secolare.
Scordatevelo. Difficilmente avre-
te a disposizione un gigantesco
albero secolare e tantomeno la
perizia di improvvisarvi carpen-
tieri a parecchi metri daltezza.
Inoltre di solito si immagina la
casa come una sorta di cappel-
lo di fungo che viene costruita
attorno a tronco.
Quel tipo di soluzione richiede
unelevata capacit progettuale
e costruttiva.
pi ragionevole, invece, ipo-
tizzare soluzioni che possano
sfruttare limpiego di sostegni
(gi esistenti o da realizzare) per
sorreggere la costruzione, senza
dover poggiare lintera struttura
sullalbero stesso.
Guardatevi attorno. Trovare un
albero che da solo possa reggere
tutta la struttura potrebbe essere
impossibile. Provate a indivi-
duare un albero sufficientemen-
te robusto, dotato di rami solidi
in grado di diventare il cuore
della vostra casa. Lalbero
in questione potrebbe essere
nelle vicinanze di altri elementi
portanti. Io personalmente ho
costruito una casa che sfrutta
la vicinanza di alcune rocce. E
sono appunto le rocce a soppor-
tare la gran parte del peso.
In assenza di elementi pre-
esistenti possibile realizzare
0+-t+ :++ - t+t+ :at|+|t+ !+||++ta
|- l |at-|+m-at- |-+||//+t+ :aa m+t-
||+|| !| |-:+c-|a l-| || t-tta aaa t+t|
+t|||//+t| t-|| !|t-::||- -!|- !|+|a
66 Consapevole
|+m||a| - :-a|ta||
dei sostegni supplementari,
come pali infissi nel terreno, o
strutture portanti. Se non rite-
nete idonei gli alberi che avete
a disposizione, provate a consi-
derare lipotesi di costruire una
casa tra gli alberi, una casetta
sopraelevata che possa sfruttare
la vegetazione circostante sia
per raggiungere la struttura, sia
per integrarla.

Progetto
Una volta individuato il luogo
e lalbero idoneo, sofferma-
tevi a studiare il progetto.
Probabilmente sar la vostra
prima esperienza di autocostru-
zione di una simile struttura
quindi studiate bene lambiente
che avete a disposizione.
ovvio che meno ambizioso sar
il vostro progetto, maggiori pos-
sibilit di successo avrete nella
realizzazione. Di sicuro i vostri
figli gradirebbero avere unam-
pia casa segreta, dotata di porte
e finestre, nella quale ospitare a
dormire tutti i loro amici. faci-
le comprendere come una simile
opera non sia certo alla portata
di tutti i genitori. Quindi meglio
partire da progetti pi modesti.
Il vostro punto di partenza
dovrebbe essere una solida
pedana sopraelevata, attorno
alla quale costruire delle struttu-
re perimetrali.
Se avete bisogno di un approc-
cio pi pratico, provate a imba-
stire una semplice base (basta
il perimetro) con quattro assi, e
appoggiatelo nel vostro cantiere
dotandolo degli opportuni soste-
gni per verificare che la vostra
casa non sia, per cos dire,
campata per aria e possa darvi
sufficienti garanzie di solidit.
Se questa prima prova vi soddi-
sfa potete cominciare a stendere
un vero e proprio progetto, in
base al quale organizzare il
lavoro e reperire il materiale.

Materiale
Quando avrete un progetto ben
definito potrete armarvi di metro,
carta e penna e stilare la lista
del materiale che vi occorre.
Saranno principalmente assi di
legno che potrete farvi tagliare
della misura opportuna presso un
centro di fai da te o di vendita
di legname.
Una seconda, e pi affascinante,
strada quella di sfruttare mate-
riali di recupero e addomesticare
il proprio progetto in funzione di
quello che si ha, o che si riesce a
trovare.
Questa seconda ipotesi pu
risultare pi tortuosa, perch vi
obbliga ad adeguare il progetto
iniziale al materiale di cui dispo-
nete, ma in grado di aggiungere
ulteriore valore e gratificazione
alla vostra opera, in quanto basa-
ta sul concetto del riuso. Senza
contare che i costi finali possono
abbattersi drasticamente.
+| |-t|a !-||+ :++ - |-a t|||||- :am- a-|
c|a:-tta | |+ ||+tt+t+ |-|t-a/+ !| +a+
|a::|+ +||+ ++|- +cca::|+|- :|+a c+|t- !-|
c-a !-||+ t|+tt+|+
Mat|+ :am- |+ ca||||-
+t|||//+|- |+||-|a :am- c+|/|+|-
at-:aa !-||+ :++
l-|-m-ata a||//aat+|- - |+ |+-
!-||+ :++ - |-|-m-ata t-|t|:+|- -
+a+ t|+tt+|+ !| at-:aa
Consapevole 67
|+m||a| - :-a|ta||
Tra i materiali facilmente
reperibili e utilizzabili trovate
i pallet, che possono fungere
ottimamente da base portante.
Sono sufficientemente solidi
anche se pesanti e poco maneg-
gevoli. Difficilmente riuscirete
a smontarli perch i chiodi sono
ribattuti ed estraibili a fatica,
quindi meglio sfruttarli per
quel che sono: delle ottime basi
dappoggio. Da soli i pallet non
risolvono la questione pavimento
in quanto le assi sono distanzia-
te. Occorre quindi prevedere un
pavimento vero e proprio (basta-
no delle semplici assi) da utiliz-
zare come superficie calpestabile.
Anche il resto della casa pu
esser costruito con elementi di
recupero: assi, canne, teli. Una
volta assicurata la solidit della
base e del parapetto il resto del
materiale costruttivo pu essere
via via adattato e, anche nella sua
eventuale variet, contribuisce ad
aggiungere originalit alla vostra
costruzione.
La tenuta, o lesistenza stessa,
del tetto subordinata al proget-
to e alluso che vi siete preposti.
Se la casa dotata di pareti chiu-
se e ben solide sar opportuno
attrezzarla con un tetto adeguato,
a tenuta dacqua, per accentuare
il carattere di rifugio.
Se avete optato per una soluzio-
ne pi semplice, anche il tetto
stesso diventa poco importante
e pu essere facilmente realizza-
to con elementi meno durevoli
come teli o frasche.
Per quel che riguarda i danni
che potrete creare alla pianta, in
certa letteratura si sostiene che
preferibile (per contenere i punti
di intrusione nellalbero) utiliz-
zare poche e robuste viti passan-
ti al posto di funi o corde che
potrebbero, invece, danneggiare
una superficie maggiore.
Se poi, alla fine di questa avven-
tura, i vostri figli snobbassero
la vostra meravigliosa creazio-
ne, potrete pur sempre godervi
un meritato riposo nel vostro
nuovo rifugio sopraelevato.

La casa sullalbero: info e tutorial in rete
Raccolta di link a siti che propongono progetti di case sugli alberi
www.mybackyardplans.com/treehouseplans.php
Come costruire una casa sullalbero anche senza albero pages.
areaguides.com/ubuild/TreeHouse.htm
Raccolta di case sugli alberi e progetti di vere case sullalbero
www.thetreehouseguide.com
Progetti (a pagamento) di case aeree
www.treehouseguides.com
Progetto di casa sopraelevata
www.diynetwork.com/how-to/how-to-build-a-double-decker-
playhouse/index.html
Una casa sullalbero per bambini
http://familyfun.go.com/crafts/build-the-ultimate-tree-
house-708814/
Da una esperienza italiana, una vera casa sullalbero
http://arbortraining.it/lacasa/index.html
Un tutorial il pdf con un progetto dettagliato
www.tempopienoinverigo.it/giornalino/gio0809/lug09/imm/casa.pdf
l-| +cc|a|aa!||-
Cercalo su:
www.macrolibrarsi.it
Bianca Pitzorno
La casa sullalbero
Mondadori
Et di lettura: dai 9 anni
Tutti i bambini sognano, prima o poi,
di avere una casa segreta dove vive-
re lontano da regole e doveri, nella
pi assoluta libert. Ma non tutti,
per, sono fortunati come Aglaia,
che va ad abitare insieme a Bianca,
unamica grande, capace di incredi-
bili prodezze, in cima a un fantasti-
co albero sul quale crescono frutti
di ogni genere. E non tutti riescono
a mettere insieme una famiglia stra-
vagante composta da cani volanti,
gatti che parlano, neonati che mia-
golano e piante carnivore.
Genitore attivo (4 figli) e ciclista urbano, vive e lavora a Milano.
Dal 2003 gestisce il sito www.babbocanguro.it, luogo di incon-
tro dei pap in rete per condividere le proprie esperienze di
genitori.
Gianni Manfredini
68 Consapevole
L
a maggior parte degli
adulti ricorda con
piacere e con un
pizzico di nostal-
gia quei momenti
dellinfanzia in cui, spensierati, si
giocava allaria aperta, nei campi,
tra i ruscelli, nei boschi, con cose
semplici e naturali: ci si costruiva
un rifugio, si andava a caccia di
animali, si rubavano le ciliegie
sullalbero del vicino, e cos via.
Quella generazione di bambini,
anche se nati e cresciuti in citt,
avevano mantenuto un rapporto
con la natura, condizione e real-
t per la quasi totalit dei loro
genitori quando erano stati bam-
bini. Anche il semplice giocare al
pallone rappresentava comunque
unattivit allaria aperta. In casa
non cera molto da fare: non cera
la televisione, i videogiochi, i cel-
lulari e tutta la tecnologia moderna.
Cerano anche pochi giochi in
generale. E allora tutti fuori, fno
a tardi!
Oggi lo stile di vita profonda-
mente cambiato. La natura appare
sempre pi distante e viene vissuta
con una sensazione di estraneit e
pericolo. La gente si fda poco, ad
esempio, dei cibi semplici, come
la frutta e la verdura fresca, e pre-
ferisce gli stessi confezionati in
scatola, sterilizzati e asettici, gi
precotti o surgelati. Non ti fdare
del contadino si sente spesso dire.
Citt, televisione e sedentariet
Nelle grandi citt i bambini stanno
perdendo il senso della natura. A
Milano ad esempio hanno intervi-
stato dei bambini delle elementari
chiedendo loro da dove venisse
il latte, o le mele, e la risposta,
unanime, stata: dal supermer-
cato. Quali bambini oggi vanno
ancora a catturare le lucertole, a
raccogliere le mele o a vedere le
lucciole, come bene dice Tiziano
Terzani nel suo libro Un altro giro
di giostra?
Come passano il tempo i nostri
bambini? Per la maggior parte
facendo i compiti. Oggi la scuola,
per la necessit di rispettare pro-
grammi didattici sempre pi esi-
genti, carica gli alunni di compiti
e di attivit pomeridiane.
Il tempo rimanente viene speso
davanti alla televisione o al com-
puter, con i videogiochi. I bambini
si ritrovano stressati e sentono il
bisogno di scaricarsi sparando
con un videogioco, oppure guar-
dando ininterrottamente la televi-
sione. Non hanno pi la forza e
la voglia di uscire da casa, di
chiamare gli amici per una partita
a pallone. Cos, passano ore e ore
immobili, mangiando merende
Come favorire una crescita sana ed equilibrata per i nostri bambini
Giocare con la
Natura
Nadia e Giacomo Bo
Consapevole 69
caloriche: non stupisce il fatto
che ormai il 30% dei giovani sia
sovrappeso o obeso.
Perdere il contatto con la natura
non solo una questione di peso;
tutta la vita che diviene irreale.
I bambini si abituano a vivere
secondo i modelli che la televisio-
ne propone loro, come se la vita
fosse un videogioco, o un flm a
puntate. Basta osservarli mentre si
relazionano con i coetanei: sono
dei dischi rotti che ripetono allin-
fnito le dinamiche apprese dalla
televisione.
Tutto ci conduce a una vita sem-
pre pi irreale, sempre pi lontana
da ci che dovrebbe essere. Il
punto di arrivo una profonda
alienazione da se stessi. Si perde il
contatto con il proprio corpo, con
la fsicit naturale della vita, e si
vive solo attraverso mezzi mecca-
nici e tecnologici.
Tutti fuori a vedere le lucciole
Possiamo ritornare alla natura?
Certamente! Occorre per uno
sforzo collettivo, che coinvolga
prima di tutto i genitori. Non si
pu mandare il fglio al campeggio
e noi rimanere a casa. Il giovane ha
bisogno di modelli di riferimento,
e i genitori sono i primi. Occorre
ritornare un po indietro, a quando
la domenica si partiva tutti per fare
un pic-nic sul fume, o in monta-
gna, oppure quando si andava in
vacanza in luoghi immersi nella
natura. Ma si pu fare anche di
pi: per chi ha un giardino esistono
molteplici possibilit, dallorto al
frutteto.
E chi vive in citt? Intanto tornare
a mangiare cibi il pi vicino pos-
sibile alla natura potrebbe essere
un passo importante. Sembra una
banalit, ma per il bambino fon-
damentale anche solo sbucciare
un frutto. E poi trovare il tempo di
fare gite nella natura, tutti insieme,
genitori e fgli, allavventura.
Gli sport dovrebbero essere prati-
cati nella natura e non in palestra,
altra invenzione per luomo pigro.
Spesso di domenica si organizza-
no le cosiddette fattorie aperte
dove possibile visitare la fattoria,
partecipare in parte alla sua vita, e
tornare a casa la sera stanchi ma
arricchiti da nuove esperienze.
Siamo convinti che con la buona
volont sia possibile trovare mille
soluzioni. Come primo passo
importante comprendere che per
il bambino la natura una neces-
sit evolutiva. Egli ha bisogno di
crescere a contatto con quegli ele-
menti che lo costituiscono, come
lacqua, la terra, il sole. Cos facen-
do, cresce pi sano fsicamente,
mentalmente e spiritualmente e
costruisce un rapporto con la vita
pi corretto e reale. Da grande
forse lavorer tutto il tempo in un
uffcio, ma trover sempre il modo
di passare un po di tempo a con-
tatto con la natura.
E allora fuori, tutti a vedere le
lucciole!
Da oltre 15 anni si occupano di crescita personale e di miglio-
ramento della qualit della vita attraverso studi e importanti
collaborazioni con ricercatori di tutto il mondo. Abbinando unim-
postazione scientifica derivante dal loro percorso di formazione
universitario con discipline orientali come lo yoga e il taoismo,
la meditazione e la ricerca interiore, hanno sviluppato negli
anni un approccio globale alla salute fisica, mentale e spirituale
delluomo.
Per informazioni: www.ricerchedivita.it.
Nadia e Giacomo Bo
l-| +cc|a|aa!||-
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Nadia e Giacomo Bo
Insieme si diventa grandi
Crescere i nostri bambini
sani ed equilibrati
Urra, 2010
Dal delicato processo di proget-
tare un figlio, alla sua nascita,
passando attraverso le diverse
fasi evolutive, il libro offre una
panoramica completa sui temi e le
problematiche in gioco nelleduca-
re i figli. Affronta aspetti concreti
come lalimentazione e lo stile di
vita, le malattie, la funzione del
gioco e della fantasia; riflette su
temi importanti come la televisione
e il computer, il ruolo dei nonni, il
valore della scuola, la spiritualit.
Occorre ritornare un po indietro, a
quando la domenica si partiva tutti per
fare un pic-nic sul fiume, o in mon-
tagna, oppure quando si andava in
vacanza in luoghi immersi nella natura
|+m||a| - :-a|ta||
70 Consapevole
'+m-|| :|- c+|aa-
Contare non mai stato cos
facile! Per accompagnare i
bambini che hanno da poco
iniziato la scuola nel magico
mondo dei numeri e degli
esercizi di logica e di calcolo, un
nuovo e divertentissimo Gioco
Blocco edito da Macro Edizioni.
Per risvegliare il sano piacere
dellapprendimento.
Il mio divertente Gioco Blocco n. 3
Pagine 80 euro 3,90
(-a|ta|| :|+aa-|
Dedicato alla genitorialit
consapevole, alla gravidanza non
medicalizzata, al parto in casa
e al sostegno dellallattamento
al seno, il sito genitorichannel.it
vuole essere un luogo di incontro,
di confronto e di scambio per i
genitori. Ricco di informazioni utili,
vi consigliamo i video dedicati al
saper fare e allautocostruzione di
giocattoli.
Nel mese di luglio 2010 il sito ha
sostenuto la campagna Carnival
of Nursing in Public (Carnevale
dellallattamento alla luce del
sole) partita dai blog americani
per sostenere la libert di allattare
nei luoghi pubblici.
www.genitorichannel.it
l aa c-| +m+|-
Questo libro nato dal profondo
rispetto per una generazione di
genitori che per prima in assoluto
cerca di sviluppare il proprio
ruolo genitoriale dallinterno,
partendo dai suoi stessi pensieri,
sentimenti e valori, poich
non esiste pi alcun consenso
culturale od oggettivamente
fondato sul quale poter fare
affdamento. In fondo siamo in
grado di dire davvero s a noi e
agli altri solo quando riusciamo a
pronunciare anche un autentico
no. Dal terapeuta della famiglia
danese Jasper Juul, un libro
da non perdere: 90 pagine
densissime di signifcato.
Jasper Juul
I no per amare
Urra, 2009
l:a|a:|+ !-||+t-|a
Michel Odent, dopo 23 anni
spesi come primario di chirurgia
nel piccolo ospedale francese
di Pithiviers, fonda a Londra, nel
1985, il Primal Health Research
Centre, specializzato nello studio
degli effetti a lungo termine sulla
salute delle modalit del parto, dei
primi istanti di vita del neonato e
della sua interazione con la madre.
Oggi, alla sua attivit di medico
e ricercatore, unisce quella di
insegnante in numerosi convegni
e seminari in tutto il mondo. Il
sito da lui voluto e curato
wombecology.com raccoglie
ricerche, articoli e documenti sulla
saluto genesi nel periodo primale.
www.wombecology.com

Non insegniamo basandoci su
regolamenti e programmi ma attingendo
a quanto vivente.
Rudolf Steiner
Di re, fare,
Giocare
Consapevole 71
Dovunque tu vada, vacci con
tutto il cuore! Questo antico
proverbio cinese racchiude
il senso di un nuovo modo
di fare turismo: responsa-
bile, sostenibile, rispettoso.
Partendo da una critica al
turismo di massa iniziamo
questa rubrica di viaggio
raccontandovi che cosa signi-
fichi viaggiare responsabili.
Numero dopo numero, vi por-
teremo alla scoperta di angoli
di mondo in cui ci si pu sen-
tire a casa; di borghi anche
nostrani che hanno deciso
di accogliere il turista e non
di sfruttarlo come fosse un
portafoglio; di turisti che hanno
riscoperto il senso pi pro-
fondo del viaggio: lincontro
con laltro. In ogni numero vi
suggeriremo una destinazione,
un viaggio, appuntamenti e
consigli di lettura per diventare
viaggiatori sempre pi respon-
sabili: mettete il cuore in valigia
e partite con noi!
Riflessioni sul turismo di
massa: i suoi numeri ed i
suoi effetti
Due miliardi al giorno. questo
il fatturato dellindustria turi-
stica di massa che muove ogni
anno un miliardo di persone.
Ma a quale prezzo? Chi ci gua-
dagna e chi ci rimette?
L80% dei turisti appartiene ad
una ventina di Paesi, dislocati
nel Nord del mondo. Chi nato
in un Paese povero non viaggia.
Spesso non pu nemmeno gode-
re del luogo dov nato: molte
spiagge sono propriet di grandi
alberghi e la popolazione locale
non vi pu accedere. Niente
mare, per chi ha avuto la sfor-
tuna di nascere in un paradiso
tropicale.
Anche i benefici economici per
i Paesi del Sud sono limitati: il
70-80% del reddito finisce nelle
tasche di imprenditori stranieri,
soprattutto in caso di vacanze
all inclusive, villaggi turistici
e crociere che non permettono
alcun contatto se non rapido
e superficiale con la popola-
Partire per le vacanze non solo scoprire mete lontane e relax.
Spesso vuol dire anche e soprattutto rispettare gli altri
e se stessi
Chiara Meriani
l+ :|a|a+||t+ t||+|+ M-||+a| |a|-m- +! +a+ !aaa+ c+ta|- +|tac|+aa
!| la|| !+|:||+
Turismo responsabile:
una scelta di
consapevolezza
72 Consapevole
zione (e leconomia) del posto.
Non potendo guadagnare in
modo lecito ed equo dallatti-
vit turistica che vive grazie
alle bellezze del proprio paese
alcune persone cercano di otte-
nere comunque vantaggi imme-
diati, magari rubando o smer-
ciando droga. Per non parlare
di conseguenze peggiori: alcuni
Paesi sono diventati tristemente
famosi per il turismo sessuale,
anche a scapito dei bambini.
E non soltanto una questione
economica: il turismo ha spes-
so consumato i luoghi in cui
ha messo piede creando false
aspettative e immagi-
ni stereotipate. Non si tratta
solo della barriera corallina in
pericolo o dellestinzione di
qualche specie rara: limpatto
del turismo appare violento
anche sulluomo. Ecco dunque
la necessit di unalternativa:
il bisogno di un turismo pi
responsabile che favorisca
leconomia locale e lo sviluppo
sociale, rispettando non solo la
natura ma anche la cultura di
ogni paese, proponendo un rap-
porto autentico con i luoghi e le
popolazioni visitate. Perch il
viaggio torni ad essere unocca-
sione dincontro, oltre i cancelli
dorati dei villaggi, capace di
offrire a visitati e visitatori sod-
disfazioni pi grandi e risultati
pi duraturi.
Ospiti, non turisti
Viaggiatore fai-da-te o turista
organizzato? Non ha importan-
za. Quel che fa la differenza
riscoprirsi ospite. Per viaggia-
re responsabili si pu partire
in gruppo o da soli: quel che
l:a |+::|
l+| t+!-m-:+m \a:|- - |+| c+:+ta c-| |+ t++ t+:+a/+ ||c-tt+ |- |-:a|- !-| cata aaa |mc+at+|t| c-| att-a-|- c||t||-:|
-! -::-/|aa| - aaa +!att+|- :amca|t+m-at| a||-a|t| a +|t-//a| la|a|m+t| +||+ c|+t|:+ !-||+ m+a:|+ - !-||-|-ma|a+
Notizie dal www.
www.ilsensodelviaggio.com: si trova unampia bibliografia e
sitografia del turismo responsabile.
www.ermes.net: si trovano interessanti proposte di viaggio
responsabile.
www.aitr.org: il sito dellassociazione italiana di turismo
responsabile.
Il turismo responsabile attuato
secondo un principio di giustizia sociale
ed economica e nel pieno rispetto
dellambiente e delle culture
Consapevole 73
l:a |+::|
Il cuore in valigia, la mente aperta.
Curiosit al posto di aspettative. Un po
di spirito di adattamento e una giusta
dose di preparazione al viaggio: il baga-
glio del turista responsabile pronto!
Roberto Dati
Il viaggiatore responsabile
Un altro turismo in Africa, Asia,
Medio Oriente e America Latina
Infinito Edizioni, 2009
Pagine 208, euro 14,00
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importa seguire alcune sem-
plici regole del buon viaggiare
che trasformano una vacanza
qualsiasi in un momento di
vero incontro, arricchimento
reciproco e crescita perso-
nale. Sullesperienza di oltre
dieci anni di attivit, lAITR
Associazione Italiana Turismo
Responsabile propone un ormai
collaudato vademecum, scari-
cabile online (www.aitr.org)
e diffuso anche da Mondial
Assistance, la prima assicurazio-
ne di viaggio ad aver fatto della
responsabilit sociale il proprio
cavallo di battaglia (www.mon-
dial-assistance.it).
Le buone pratiche iniziano
ancor prima della partenza:
la scelta della destinazione
dovrebbe avvenire per un
interesse personale e non per
arraffare lultima offerta rimasta
sullo scaffale delle svendite last
minute. Per partire consapevoli
si deve pur avere il tempo di
informarsi e prepararsi allin-
contro con una cultura diversa:
magari prediligendo una stampa
poco patinata e piuttosto veritie-
ra, senza imbottirsi di immagini
stereotipate e aspettative che
verranno deluse, perch non
reali. Sempre pi testate danno
spazio al turismo responsabile
e non mancano le informazioni
su web: nato da poco www.
ermes.net, portale italiano del
turismo consapevole.
Poi, la scelta delloperatore: se
non si viaggia fai-da-te, di
primaria importanza decidere
a chi delegare lorganizzazio-
ne. Alcuni operatori turistici,
compagnie aeree e alberghi
simpegnano pi di altri nei
confronti delle comunit ospi-
tanti e dellambiente. E per non
sbagliare, ci si pu affidare agli
associati AITR. Il sito offre una
carta geografica del mondo:
cliccando sul Paese prescelto
vengono elencate le organizza-
zioni che propongono viaggi in
quei luoghi. In futuro, si spera
di potersi anche affidare al
sistema di certificazione KATE
e al marchio TourCert riguar-
dante la Responsabilit Sociale
di Impresa nel turismo, presen-
tati lo scorso anno a Torino, in
occasione della settimana inter-
nazionale del turismo respon-
sabile (http://www.aitr.org/site/
htm/news1.php?id=57).
Ci che contraddistingue la
responsabilit di ogni tour
operator il riconoscimento
della centralit della comunit
ospitante: scegliendo strutture
locali non soltanto si collabo-
ra allo sviluppo economico e
sociale di un territorio, ma si ha
contemporaneamente loppor-
tunit di entrare in contatto con
la gente del posto. E ci vale
anche per borghi e destinazioni
vicine a casa propria. Molti altri
semplici comportamenti contri-
buiscono a rendere una vacanza
responsabile: spegnere la luce
quando si esce dalla stanza dal-
bergo aiuta a non sprecare ener-
gia. Provare il cibo del posto
d un tocco esotico ai sapori
del viaggio, anche a pochi
chilometri da casa. Una volta
fatta lesperienza dellincontro,
quando vi sarete sentiti graditi
ospiti e non turisti da spennare,
porterete a casa molto pi di un
souvenir!
Giornalista professionista specializzata in giornalismo di viaggio e
turismo responsabile. Per approfondire: www.paroleinviaggio.com.
Chiara Meriani
74 Consapevole
Cosa leggere ...
Unetica della
liberazione
Andr Gorz (1923-2007)
stato uno degli ideatori della
rivista Les Temps Modernes e
uno dei fondatori del Nouvel
Observateur. Pensatore radicale
ed ecologista ante litteram, ha
prodotto numerosi testi che
gi negli anni Settanta del
Novecento ponevano in forte
dubbio il modello consumistico,
la crescita illimitata e la centrali-
t del lavoro e del produttivismo.
Jaca Book ha tradotto e pubbli-
cato una raccolta di suoi saggi
pubblicati tra il 1978 e il 2007:
si tratta di una feroce teoria cri-
tica dei bisogni e di una difesa
dellantilavorismo e della decre-
scita. Linduzione dei bisogni da
parte dellindustria pubblicitaria
ha generato unumanit che non
pi in grado di percepire lesi-
stenza come qualcosa di diverso
dallattivit professionale o
lavorativa, che svolge in mas-
sima parte per garantirsi quegli
stessi bisogni indotti.
La giustifcazione spesso
addotta al sistema economico
produttivo attuale secondo cui
lindustria e il capitale prestano
un servizio utile alla societ
non regge secondo Gorz. Anzi:
solo nella misura in cui il
capitale ha bisogno di consu-
matori per i suoi prodotti che la
produzione anche al servizio
dei bisogni umani. E non vice-
versa. Questi bisogni, tuttavia,
non sono pi bisogni o deside-
ri naturali, spontaneamente
provati, sono bisogni e desideri
prodotti in funzione dei bisogni
di redditivit del capitale.
E per incrementare al massi-
mo tale redditivit il sistema
consumistico ha parcellizzato
le esistenze degli individui e
distrutto la comunit. Bisogna
infatti che il consumo sia indi-
vidualizzato e privato per poter
essere funzionale in toto al siste-
ma consumistico e capitalistico.
La disintegrazione dello spazio
cittadino ed extraurbano che ne
derivato continua la disinte-
grazione delluomo cominciata
con la divisione del lavoro in
fabbrica. Taglia lindividuo a
fettine, taglia il suo tempo, la
sua vita, in tranci separati affn-
ch ognuno sia un consumatore
passivo esposto senza difesa ai
mercanti, affnch mai vi venga
lidea che lavoro, cultura, comu-
nicazione, piacere, soddisfazio-
ne dei bisogni e vita personale
possano e debbano essere una
sola e stessa cosa: lunit di
una vita, sostenuta dal tessuto
della comunit. Da questa
critica consapevole dellattuale
sfrenato sistema liberistico ecco
emergere lesigenza di unetica
di emancipazione umana, della
quale lecologia politica una
dimensione essenziale.
l-| +cc|a|aa!||-
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Andr
Gorz
Ecologica
Jaca Book, 2009
A cura di Valerio Pignatta
Che noi siamo dominati dal nostro
lavoro unevidenza da centosettanta
anni. Ma non lo il fatto che noi siamo
dominati nei nostri bisogni e desideri,
nei nostri pensieri e nellimmagine che
abbiamo di noi stessi.
Andr Gorz
Consapevole 75
lt-at| ta|| la|m+/|aa-
ctta||- / l|:-m||- 1l1
v
EVENTI
CORSI
7 / 8 ottobre
Compra verde Buy Green
Cremona
Nel quartiere fieristico, anche
questanno si svolge il forum inter-
nazionale degli acquisti verdi con
lintento di promuovere e valoriz-
zare politiche, progetti, beni e ser-
vizi sostenibili ed ecocompatibili,
valutando gi prima dellacquisto
il loro impatto ambientale nella
produzione, lutilizzo e lo smal-
timento. Prodotti e servizi che
toccano ambiti molteplici: cancel-
leria, carta, arredamento, edilizia,
prodotti tessili, alimenti e servizi
di ristorazione, attrezzature elet-
triche e informatiche, servizi di
gestione, manutenzione e ristrut-
turazione degli edifici, servizi
urbani e al territorio, gestione dei
rifiuti, servizi energetici, trasporti,
organizzazione di eventi
Per informazioni:
www.forumcompraverde.it.
30 ottobre / 1 novembre
Fa la cosa giusta!
Trento
Prende il via la sesta edizione della
fiera trentina del consumo critico e
degli stili di vita sostenibili, che si
svolge nei padiglioni di Trento Fiere
in via Briamasco 2. I punti di forza
riconosciuti di Fa la Cosa Giusta!
Trento sono il calore dellatmosfera
che si respira e la costante ricerca
di coerenza con i valori di eticit e
sobriet che sono i veri fondamenti
della fiera stessa.
Per maggiori informazioni:
www.trentinoarcobaleno.it.
3 / 6 novembre
Ecomondo, Rimini
Governare la complessit ambien-
tale per rendere i processi e le atti-
vit sostenibili, attraverso norme,
tecnologie, procedure di controllo
semplici ma efficaci. Valorizzare le
risorse naturali, il riciclo dei rifiuti e
il recupero di materiali ed energia.
Questa la mission di Ecomondo,
la vetrina di tecnologie, strumen-
tazioni scientifiche, progetti dimo-
strativi e realt industriali affermate.
Ecomondo conferma la sua lea-
dership nel segmento del recupe-
ro e riciclo di tutti i materiali e inten-
de potenziare le sezioni espositive:
ciclo dellacqua e bonifiche, quali-
t dellaria, energia da fonti rinno-
vabili con particolare enfasi alla
mobilit sostenibile e allefficienza
energetica e la sezione rischi e
sicurezza.
Per informazioni: 0541-744255,
info@riminifiera.it.
10 ottobre
Risparmiare energia in
casa: soluzioni fai da te
Nella splendida cornice delleco-
parco di Vezzano, sulle colline di
Reggio Emilia, il Movimento della
Dercrescita Felice e PAEA orga-
nizzano visite guidate e consu-
lenze pratiche per mostrare come
risparmiare energia a casa nostra.
Il corso completamente gratuito
e aperto a tutti.
Per maggiori informazioni:
info@paea.it.
16 /17 ottobre
Fare in casa saponi, creme,
unguenti e lozioni con
ingredienti naturali
Organizzato dallattivissima Scuola
di pratiche sostenibili e tenutosi
nello splendido scenario della
Cascina Santa Brera, il corso mira
a insegnare come realizzare creme
e saponi fatti a mano, a riconoscere
e utilizzare gli ingredienti pi natu-
rali e a cambiare le nostre abitudini
verso uno stile di vita pi sano.
Prendersi cura di se stessi, a par-
tire dai semplici gesti quotidiani,
il primo passo verso uno stile di
vita sostenibile e un modo per non
continuare a farsi ingannare dalla
pubblicit e dalla disinformazione
pilotata dagli interessi economici
delle grandi aziende.
Per info e contatti: 02 9838752.
29/31 ottobre
Seminario con Jhon Croft
Dragon Dreaming
Fenegr (CO)
LAustraliano John Croft, co-fondatore
della Gaia Fondation Australia spie-
ga il metodo Dragon Dreaming, di
grande utilit per individui, aziende,
gruppi di lavoro e comunit per realiz-
zare progetti di qualsiasi tipo. Il semi-
nario, organizzato da transition Italia
si svolge presso Ecotoys, unazienda
innovativa in ambito della sostenibilit
nei dintorni di Como.
Per info e contatti:
ellen.bermann@transizione.org;
339-9059542
76 Consapevole
Rimedi naturali contro le scottature
Salve, destate la mia pelle tende ad arrossarsi e a scot-
tarsi facilmente. Cosa posso usare per le scottature e le
ustioni solari?
Federica Milano
Cara Federica,
per le scottature puoi utilizzare creme naturali a base
di calendula o di aloe vera, che puoi tranquillamente
trovare nelle erboristerie. Sia la calendula che laloe
vera hanno propriet antiinfiammatorie, antisettiche e
cicatrizzanti. Hanno anche unazione emolliente e rin-
frescante sulla pelle. Come rimedio da applicare dopo
lesposizione vanno bene sia in pomata che in gel:
entrambi infatti garantiscono il normale riequilibrio
della pelle.
Romina Rossi
Pannolini lavabili
Sono mamma di una bambina di 7 mesi. Nei mesi
scorsi, mia figlia ha sviluppato un eritema da pannolino.
Ho cambiato diverse marche di pannolini usa e getta,
ma ad oggi non ho ancora risolto il problema. Qualche
giorno fa una mia amica mi ha parlato dei pannolini
lavabili, sono per scettica sul loro utilizzo e soprattutto
sulla loro igiene. Potete darmi qualche consiglio?
Emma Rimini
Ciao Emma,
negli ultimi tempi sempre pi mamme hanno scoperto i
benefici del pannolino lavabile in cotone, proprio come
facevano le nostre nonne. Oltre a donare maggior
senso di freschezza rispetto al pannolino usa e getta e
a eliminare il pericolo di irritazioni da pannolino si
calcola che questo tipo di arrossamenti sia dovuto pro-
prio alle componenti del pannolino usa e getta, come
silicati chimici superassorbenti i pannolini lavabili
costituiscono una buona fonte di risparmio e un aiuto
concreto alla sostenibilit ambientale. Sono anche sicu-
ri dal punto di vista delligiene, poich quelli in com-
mercio, come quelli di Cotonea, in cotone biologico, si
possono lavare in lavatrice con temperature fino a 95,
senza lasciare quindi residui nocivi nella biancheria.
Puoi acquistarli anche in rete sul nostro sito partner di
vendita on-line www.macrolibrarsi.it.
Marianna Gualazzi
Moscerini nel compost
Ho seguito i consigli per fare il compost domestico, ma
attorno alla compostiera volano dei moscerini che stan-
no diventando sempre pi fastidiosi. Come posso fare
per risolvere il problema?
Gianni La Spezia
Caro Gianni,
la presenza di moscerini nella zona riservata al com-
post indica che gli scarti umidi non sono stati ricoperti
nel modo giusto.
Per eliminarli basta miscelare i rifiuti con scarti secchi.
Inserisci alla base del composter uno strato di 20-25
cm di ramaglie sminuzzate. Se il problema dovesse
persistere inserisci degli scarti secchi ai rifiuti troppo
umidi.
Elena Parmiggiani
A tutto baratto
Dovendo cambiare casa, mi trovo costretta, per man-
canza di spazi, a liberarmi di molte cose. Mi dispiace-
rebbe per doverle buttare via. Non avendo necessit di
vendere i miei oggetti, potete consigliarmi come fare?
Michela Udine
Cara Michela,
piuttosto che vendere o buttare le cose che non usi pi,
perch non barattarle con qualche altro oggetto che ti
serve? In questo modo potresti fare shopping a costo
zero e divertendoti.
Il portale pi allavanguardia e completo sul baratto
zerorelativo.it, di cui anche la nostra rivista ha spesso
parlato, che oltre al baratto promuove una vera e
propria cultura del riuso e dove potrai inserire i tuoi
annunci.
Romina Rossi
Botta e risposta
La rubrica delle lettere
l-| :aa!|t|!-|-
:aa aa| |- tat|- ||||-|aa|
c-| +t-|- |a|a|m+/|aa| - :aa|:|| :||t-t-:| +
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Consapevole 77
v Cosa facciamo
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|mca|t+at- \+ta+||:|-a/+ c-|m+:+|t+|+ !-:|-:|t+ :+|t+|+
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vIl nostro pubblico
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t+ !-||++ta+||:|-a/+ - !-||+ c-|m+:+|t+|+ t-m| :|- a-|||mm-!|+ta
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!-||- |t|t+/|aa| - !-||- c+||||:|- +mm|a|t|+/|aa| l |a:a|| |a!|t|!+|
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a||!+|- |- +a:|+/|aa| |mc-:a+t- a-||+ !|||+|aa- !| a+at- |a|m- !|
+:||:a|t+|+ |+:||:a|t+|+ |a-|:|:+ c-|m+:+|t+|+ ||a!|a+m|:+ |- |-t|
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!-||+m||-at- aaa || c+||||:a :+| || taa+c-ta|- | ||ta|:- |a m+a|-|+
c||t||-:|+t+
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Udine (UD) Moderna, via Cavour, 13
Mestre (VE) Feltrinelli, p.zza XX ottobre
Vicenza (VI) Galla 1880, c.so Palladio, 11
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tari, piazzale Roma, 61; tel. 0422.832520
Udine (UD) Aurora, via Bersaglio, 7; tel. 0432.26406
Udine (UD) Cebi Centro Ecobiologico, via Tricesimo,
254; tel.0432.547688, email: info@cebi.ud.it
Arcugnano (VI) Pantheum, via G. Galilei, 2/5D;
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Lugagnano (VR) Edicola Libreria Castioni Sergio, via
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Pescantina (VR) LAlbero, corso S. Lorenzo, 1/A;
tel. 045.6703395, email: alberobio@gmail.it
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Bologna (BO) Feltrinelli, Piazza Ravegnana
Bologna (BO) Feltrinelli, Via Dei Mille
Bologna (BO) Ibis
Bologna (BO) Libreria Irnerio
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Cesena (FC) Libreria Bettini
Cesena (FC) Cappelli Libri
Cesenatico (FC) Libri Incontro
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Ferrara (FE) Fetrinelli
Ferrara (FE) Melbook
Carpi (MO) Libreria La Fenice
Modena (MO) Feltrinelli
Modena (MO) Libreria Nuova Tarantola
Modena (MO) Scienza dei Magi
Sassuolo (MO) Incontri
Parma (PR) Feltrinelli
Faenza (RA) Libreria Incontro
Ravenna (RA) Feltrinelli
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Reggio Emilia (RE) Associazione MAG 6
Reggio Emilia (RE) Libri e Libri
Dogana (Repubblica di San Marino) Isola dei Libri
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tel. 0547.630534, email: natura.vita@virgilio.it
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tel. 0547.678467, email: info@velosystem.com
Comacchio (FE) Erboristeria Il Fiordaliso, via Samber-
tolo, 17; tel. 0533.81569
Imola (BO) Germoglio, via della Resistenza, 6/B;
tel. 0542.20237
Modena (MO) Terra e Sole, via Albinelli, 13/A;
tel. 3281027328
Rosola di Zocca (MO) Campeggio Montequestiolo
Bio Campus, via Monte Questiolo, 184; tel. 059.986800
email: jagatt22@libero.it
Borgonovo Val Tidone (PC) Edicola tabacchi di
Rigoni Paolo, Fraz. Castelnovo Val Tidone, 26; tel.
0523.869007, email: pablorigoni@libero.it
Piacenza (PC) Scrivani Antonella, via Stradella, 27/A;
tel. 0523.480107
Piacenza (PC) LAlbero del Pane, via X Giugno, 80; tel.
0523.334221
Lugo (RA) La Bottega della Natura, vicolo del Teatro,
18; tel. 0545.32490
Rimini (RN) Terra e Sole, via Bramante, 7/A; tel.
0541.783449 info@terraesole.it
Lombardia, Piemonte, Valle dAosta
I PUNTI VENDITA
Magenta (MI) Il Melograno, via Petrarca, 43;
tel. 02.9793488
Castiglione delle Stiviere (MN) Mare Nostrum, via
Desenzani, 1 tel. 0376.632554
Vedano-Olona (VA) Studio professionale di Binotto
Alberto, via Patrioti, 5; tel. 0322 400071
Villar Dora (TO) Erboristeria le Tre Nature, via SantAm-
brogio, 94; tel. 011.19837379
Tirano (SO) Karlik, via M. Quadrio, 3;
tel. 0342.701529, email: lorenzo.giugni@alice.it
Liguria
LE LIBRERIE
Genova (GE) Assolibro, P.zza J. Da Varagine 10 r
Genova (GE) Synestesia, Via M.. Novaro 2-4-6 r
Genova (GE) Porto Antico, Porto Antico
Genova (GE) Buenos Ayres, C.so Buenos Ayres 5/r
Lavagna (GE) Sambuceti, Via Roma 96-98 r
Finale Ligure (SV) Cento Fiori, Via Ghiglieri 1
Mantova (MN) Libreria Nautilus
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Consapevole 79
Savona (SV) Leggio, Via Montenotte 34 r
Savona (SV) Moneta, Via Boselli 8 r
I PUNTI VENDITA
Sarzana (SP) Il Raggio Verde, Piazza Matteotti, 36; Tel.
0187 629460

Marche, Abruzzo, Umbria
LE LIBRERIE
Ancona (AN) Libreria Fogola, Piazza Cavour
Falconara (AN) Tomodoro, Via Flaminia, 557/B
Senigallia (AN) Sapere Uffcio Srl, Via Panierini, 6
Serra De Conti (AN) Urluberl Srl, Via Mannucci, 10
Porto San Giorgio (AP) Don Chisciotte, Viale Cavallot-
ti, 145
Civitanova Marche (MC) Ranieri Raniero, Piazza XX
Settembre, 22
Pescara (PE) Libreria Naturista, Via Ancona, 66
Foligno (PG) Luna, Via Gramsci, 41
Ponte San Giovanni (PG) Calzetti e Mariucci Srl, Via
della Valtiera, 229/L/P
Terni (TR) Alterocca Snc, Via Cornelio Tacito 29
Terni (TR) Laurentiana Srl. Via Garofoli, 6
I PUNTI VENDITA
Spoltore/Villa Raspa (PE) Biopolis, Via Europa 4/6; tel.
085 4154561
Toscana
LE LIBRERIE
Arezzo (AR) Mecenate Edison Bookstore, Via G. Verdi,
22
Empoli (FI) Rinascita, Via Ridolf, 53
Firenze (FI) Feltrinelli, Via de Cerretani, 30/32
Livorno (LI) Gaia Scienza, Via Di Franco, 12
Piombino (LI) Bancarella, Via Tellini, 21
Lucca (LU) Karma, Corso Garibaldi, 54
Massa (MS) Libri in armonia, Via Angelici, 19
Pisa (PI) Feltrinelli, Corso Italia, 117
Prato (PR) Al Castello, Viale Piave, 12/14
Poggibonsi (SI) Biosfera, Via di Salceto, 85/A
Siena (SI) Feltrinelli, Via Banchi di Sopra, 64/66
Siena (SI) Ticci Via delle Terme 5/7
I PUNTI VENDITA
Arezzo (AR) Sapore di Sole, via Po, 30;
tel. 0575.940918, email: info@saporedisole.com
Cerbaia (FI) Il flo di paglia, via Empolese, 220/A;
tel. 055.8259463, email: ilflodipaglia@gmail.it
Firenze (FI) La Tua Erboristeria, via C. Franceschi
Ferrucci 12/R; email: info@latuaerboristeria.it
Castiglione della Pescaia (GR) Erboristeria della Ma-
remma, via Porto Canale, 9; tel. 0564.934635
Grosseto (GR) Erboristeria Il Cielo Stellato, via Solferi-
no, 10; tel. 0564.21304.
Email: d.mucciareli@tiscalinet.it
Porto S. Stefano (GR) Cera una volta, Corso Umberto
I, 54; tel. 0564.814038
Rosignano Solvay (LI) Bio Transito, via Catalani, 131;
tel. 0586.762952
Vallecchia (LU) Bioversilia, via Provinciale Vallecchia,
103; tel. 0584.756289 mailto:anselmi.ermanno@tiscali.it
Viareggio (LU) Erboristeria La Manna, via A. Fratti,
226; tel. 3471368307,
email: angelafranchini@hotmail.com
Pistoia (PT) Libreria Orsini, via Fiorentina, 69; tel.
0573. 358604, email:libreria.orsini@virgilio.it
Lazio
I PUNTI VENDITA
Roma Il Salice, Via Reggio Emilia 61/a; tel. 06
85305174
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria
LE LIBRERIE
Avellino (AV) Petrozziello Sas di A. Petroziello e C.,
Corso V. Emanuele, 214
Ruvo di Puglia (BA) Lagor Sas di Bellifemine R.M. e
Co., Corso Cavour, 48
Benevento (BN) Alisei Libri S.r.l., Viale dei Rettori, 73f
Benevento (BN) Natura amica di Masi Sorrentina, Via
dei Mulini, 31
Aversa (CE) Quarto stato di Ernesto Rascato, Via
Magenta, 78/80
Maglie (LE) Universal Service di A.R. Dalba, Via
Ospedale, 24
Cicciano (NA) Canto della terra di S. Carbone,Via S.
Anna, 17
Napoli (NA) La Feltrinelli libri e musica, Via Santa
Caterina a Chiaia, 23
Napoli (NA) Evaluna Sas, Piazza Bellini, 72 80138
Salerno (SA) Ar Libreria, Largo Dogana Regia
Salerno (SA) Arechi Libreria di Maria Giovanna Sini-
scalchi, Largo Cassa Vecchia 6
Salerno (SA) Di.Pr.En. di Citro Oscar, Via P. del Pezzo,
10
Manduria (TA) Lagor libreria di Laura Pagano, Via
Calvario, 1
Taranto (TA) Filippi Concetta Libreria, Via Nitti, 8c
Taranto (TA) Dickens Libreria di Giorgi Tonino, Via
Mezzetti, 17
I PUNTI VENDITA
Salerno (SA) Lorto biologico, viale Luigi Settembrini
26/36; tel. 086.725296, email: vincenzo_trezza@libero.it
Cava de Tirreni (SA) LOrto Biologico, via V. Veneto,
318; tel. 089.344241, email: info@lortobiologico.it, www.
lortobiologico.it
Sava (TA) Bottega del Mondo, via Vittorio Emanuele,
68 tel. 099.9721249, email: colaosonia@tele2.it
Sardegna
I PUNTI VENDITA
Cagliari (CA) Ecopharm srl, via Giaime Pintor 17/17A;
tel. 070 42437 email: ecopharmsrl@libero.it www.
ecopharmsrl.it
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