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LAltra Faccia

LALTRA FACCIA, N 3

IL NUOVO VOLTO DELLINFORMAZIONE

LUGLIO 2012

Fuori dal vaso


di Calanni Macchio Giuseppe

Ex Pescheria: piazzetta o parcheggio ?


Della serie tutelare i beni pubblici non un dovere dei soli cittadini
Come nello scorso mese, anche per questo numero voglio soffermarmi nel puntualizzare le condizioni pessime di alcune nostre opere pubbliche e strutture che a causa del vandalismo rurale ed soprattutto a causa di assenza di tutela da parte della nostra amministrazione comunale si trovano in condizioni non adeguate alla fruizione dei cittadini caltavuturesi. Dopo Via P.Porro e la Villetta Cozzo Picciola voglio invitare voi lettori a una riflessione che riguarda innanzitutto le condizioni pessime dellEx Pescheria di Via G.Falcone, e successivamente sulle finalit a cui questa oggi preposta. Costruita nel 1960, dopo essere stata Pescheria e successivamente piazzetta, da qualche anno questa stata adibita dai nostri numerosissimi automobilisti a Parcheggio Pubblico autorizzato, abusivo ed oltretutto non soggetto a sanzioni. Sullincivilt di questi automobilisti-modello non ci sono parole visto che genio, estro e fantasia oggi ci donano un parcheggio comodo, vicino al nostro centro storico e non soggetto a pagamento. Ma voglio piuttosto puntualizzare il comportamento di chi appunto dovrebbe vigilare affinch tale incivilt dellesser umano non possa trovare sfogo ed eseguibilit, voglio denunciare latteggiamento permissivo e acconsenziente di chi doveva interrompere questo scempio gi alle origini, voglio sollevare questo pietoso velo di indifferenza posto da Vigili Urbani e Amministrazione Comunale sullEx Pescheria. Come ogni opera pubblica abbandonata, infatti, questa splendida piazzetta nasconde enormi potenzialit culturali, economiche, paesaggistiche e sociali: la particolare progettualit a semicerchio, gli alberi, la caratteristica fontanella, la vicinanza prossima al nostro centro storico, sono tutti elementi che potrebbero concorrere a fare di questo luogo il fulcro di attivit giovanili e culturali diurne e notturne, un luogo da vivere e in cui vivere giornalmente per famiglie, giovani ed anziani, e proprio per questo non riesco a darmi una risposta che spieghi il motivo per cui ad oggi nessun automobilista sia stato soggetto a sanzioni o a richiami ma soprattutto non capisco perch per un decennio circa un camion ne ha usufruito come parcheggio privato. Capisco per che difficile immaginare il Parcheggio dellEx Pescheria come piazzetta o centro ricreativo, per il semplice motivo che non labbiamo mai vista sgombra da auto e camion, figuriamoci! Ecco, voglio pensare che i nostri amministratori non abbiano mai notato lo stato in cui versa lintera area e lutilizzo che ne fa oggi la nostra cittadina o che i vigili urbani non abbiano mai notato che questa giorno per giorno ospita (24 ore su 24) decine e decine di auto al suo interno, ma rendendomi conto anchio dellassurdit di questa ipotesi, giungo alla conclusione spontanea che ad oggi la nostra Amministrazione non ha provveduto a scardinare questo assurdo fenomeno di incivilt e che i nostri vigili urbani non hanno posto i giusti argini per la risoluzione di questo grave problema, al fine primo di tutelare questa struttura pubblica ed indirizzarla alle attivit a cui era stata adibita. Ho appreso in questi giorni che lEx Pescheria inserita nella programmazione di manutenzione triennale per lanno 2014 sotto la voce sistemazione: a questo punto necessario capire se verr sistemata per la finalit di piazzetta o a parcheggio pubblico autorizzato gratuito. Aspettando con ansia questa data dipingiamo pure quattro strisce blu e rendiamolo a pagamento, oppure, pi sapientemente, poniamo delle barriere efficienti che ne assicurino integrit e corrette finalit. di Giuseppe Brucato

Facendo una lucida


riflessione sullo stato dellassociazionismo a Caltavuturo facile notare come la maggior parte delle forme associative, che abbracciano vari ambiti, da quello culturale a quello teatrale, da quello sportivo a quello solidale passando per quello informativo, sgorghino da ununica sorgente. Per essere pi chiari: basta risalire la piramide gerarchica presente allinterno di molte realt associative o notare chi gli orbita intorno per ritrovare i soliti noti. Sotto questo punto di vista oserei dire che Caltavuturo patisce la c.d. sindrome dellovile, cio vengono limitate le libert despressione e dassociazione da appositi recinti oligarchicamente costruiti e controllati. Non vorrei fare di tutta lerba un fascio, la maggior parte delle associazioni soffrono di questa sindrome, ma non tutte, per fortuna esistono delle mosche bianche. A questo punto mi sovviene un dubbio, mai possibile che una realt come Caltavuturo abbia ancora bisogno di chi gli costruisca i recinti allinterno dei quali svagarsi e non riesca invece a liberarsene dando adito in maniera autonoma al proprio spirito diniziativa ? Con questo periodico noi stiamo provando anche a far ci, ed per questo che mi sento di dire che labbiamo fatta e la continueremo a fare fuori dal vaso.

Unione dei comuni o disunione comune ?


Nell anno 2006 i Comuni madoniti di Caltavuturo, Sclafani Bagni e Scillato hanno istituito un ente sovracomunale denominato UNIONE DEI COMUNI VAL D HIMERA SETTENTRIONALE. L obiettivo principale degli amministratori era quello di realizzare una gestione comune dei servizi, con l intento di apportare un netto risparmio alle casse municipali. L Unione dei Comuni, doveva garantire e gestire i seguenti servizi: servizi sociali, valutazione del personale, gestione servizi informatici, manutenzione infrastrutture rurali e urbane, protezione civile. Nell anno 2008, l Unione ha stanziato 108mila euro il ripristino delle arterie viarie rurali ricadenti nel territorio dei comuni, 12mila euro per la realizzazione del calendario 2008 e 13mila euro per l illuminazione natalizia dei tre paesi. Ha inoltre acquistato un pic-up destinato alla protezione civile e ha incentivato la realizzazione del mercato del contadino a Scillato. Il 15 Marzo del 2011 con una delibera il consiglio direttivo ha approvato e poi sottoposto per procedere ai pagamenti dei creditori. Una recente delibera ha evidenziato l attuale stato di stallo dell ente, che non si riuniva da pi di otto mesi. I sindaci dei Comuni di Scillato e Sclafani Bagni ormai da qualche mese hanno manifestato la volont di chiudere l esperienza dell Unione dei Comuni visto il mancato raggiungimento degli scopi prefissati. Solamente il Comune di Caltavuturo ha cercato di mantenere in piedi l ente. Una simile struttura comporta numerose spese di gestione: gettoni di presenza per consiglieri, stipendi per presidenti e segretari. Denaro pubblico sicuramente ben speso se vi fosse stato un risparmio nei servizi per la comunit. L Unione dei Comuni Val D Himera Settentrionale in principio rimane pur sempre un iniziativa lodevole, ma (visto lo stato in cui attualmente versa) mi chiedo se e perch valga la pena di continuare.

all assemblea un bilancio di previsione per l esercizio 2011 di 341.300 euro. Nel luglio 2011 data la presenza di una crisi di liquidit dovuta ai cronici ritardi della assegnazione dei contributi straordinari della Regione Sicilia, il comune di Caltavuturo ha dovuto anticipare 40mila euro

di Antonino Tripi

Manifestazione regionale dei lavoratori ASU


Alla manifestazione dei lavoratori ASU (attivit socialmente utili) della Ex Circolare 331/99 e del Dlgs. 280/97 svoltasi a Palermo, il 17 Luglio 2012, che ha visto la presenza di circa mille persone, hanno partecipato anche i lavoratori di Caltavuturo, Polizzi Generosa e Sclafani Bagni. La V commissione dellArs, riunitasi nella mattinata per affrontare la problematica di questi lavoratori precari, che in Sicilia sono circa 6.500, si conclusa con un rinvio e con limpegno a prorogare la relativa copertura economica, in scadenPagina 2

za ad ottobre. Ad iniziativa dei lavoratori ASU di Caltavuturo, stato deciso di costituire un coordinamento delle Madonie per preparare eventuali nuove manifestazioni di protesta ed altre iniziative volte ad ottenere un contratto di lavoro dagli enti per i quali attualmente lavorano, che possa finalmente riconoscere loro una legittima dignit lavorativa, togliendoli cos dallattuale assurda condizione di lavoratori in nero legalizzati. di Giuseppe Calanni Macchio
LAltra Faccia

Questo cartello affisso sulla porta del 118. I tagli regionali alla sanit si fanno sentire anche a Caltavuturo, e intanto la cittadinanza paga dazio ritrovandosi deficitario uno dei servizi pi importanti qual quello delle ambulanze.

IL NUOVO VOLTO DELLINFORMAZIONE

L atmosfera della tradizione


In questo numero del mensile Laltra faccia ho deciso di deviare dalla solita impostazione della rubrica Parole dautore per presentare ai gentili lettori un gruppo di 5 musicisti caltavuturesi. Mosso dallamore per la nostra isola e ancorato alla plurisecolare tradizione folkloristica siciliana, il gruppo, composto da Giuseppe Sciortino (Fisarmonica), Francesco Sciortino (voce), Emanuele Guarnieri (Tamburello), Nicola Rizzitello (chitarra), Marco Polizzi (friscaletto), si pone come obiettivo quello di far rivivere i suoni e le atmosfere di un tempo che accompagnavano i nostri nonni nelle grandi occasioni. Come dimenticare ad esempio la sirinata che il futuro sposo dedicava alla propria amata la notte prima del grande giorno. Alla guida di un piccolo corteo composto dagli amici e dai parenti, lo sposo con in mano un mazzo di fiori di campo appena raccolti, si dirigeva sotto il balcone della sua futura moglie dichiarandole apertamente amore davanti tutti i loro conoscenti. Poi la musica faceva il resto. Una piccola orchestrina di suonatori, armata degli strumenti tipici della nostra tradizione, allietava la serata cantando lamore, spesso tormentato, di un uomo per la propria donna, lingrediente base delle canzoni siciliane. Sempre accompagnati dai suonatori, i partecipanti erano soliti organizzare dei balli per animare loccasione, come ad esempio la contradanza( un ballo di gruppo a ritmo di tarantelle) e lo scottish (un ballo di coppia dal caratteristico ritmo lento e cadenzato). Da anni membri del gruppo folk Gazzara di Caltavuturo, immersi nella musica, i colori e la cultura della nostra terra, il gruppo cresciuto con lamore per la tradizione e la voglia di trasmetterla alle generazioni future. Muovendo i primi passi nella Sicilia dei gruppi folkloristici, hanno assorbito da quellambiente cos lontano dai giorni nostri tutti gli stimoli necessari e i tratti salienti del loro modo di fare musica e intrattenere il pubblico. Nel nostro mondo, che tende progressivamente a standardizzarsi, ad eliminare leterogeneit delle culture dei popoli, fondamentale dare una voce e un volto chiaro alla bellezza e alle tradizioni che appartengono al popolo siciliano. E da siciliani quali sono, questo che intendono fare. di Marco Polizzi

Intitoliamo il Palazzetto dello Sport di Caltavuturo !


In seguito alla campagna di intitolazione del Palazzetto dello Sport, lanciata nel primo numero del nostro giornale, abbiamo individuato il nome di Rita Atria alla cui memoria potrebbe essere dedicata la nostra struttura sportiva e abbiamo inviato tale proposta alla Provincia Regionale di Palermo. Rita Atria era una giovane di 17 anni nata a Partanna da una famiglia mafiosa e che alla morte del padre e del fratello, a causa della guerra di mafia, decide di affidarsi alla magistratura diventando cos testimone di giustizia. Il primo a raccogliere le sue rivelazioni fu Paolo Borsellino al quale si leg come un padre. Una settimana dopo la strage di via DAmelio, il 26 Luglio 1992 Rita Atria si uccise a Roma (dove viveva in segreto) lanciandosi dal settimo piano di un palazzo. Con la morte del giudice Borsellino aveva perso ogni punto di riferimento e la sua esistenza non aveva pi valore. Rita Atria viene considerata una vittima indiretta della mafia, la sua vicenda ci fa capire come la mafia possa uccidere materialmente con le bombe e come possa, allo stesso
LALTRA FACCIA, N 3

Il gruppo a Palermo in uno dei palazzi dei Quattro Canti il 14 luglio 2012 in occasione del fistino di S. Rosalia. Da destra: Nicola Rizzitello, Marco Polizzi, Francesco Sciortino, Giuseppe Sciortino, Emanuele Guarnieri.

tempo, uccidere psicologicamente attraverso il terrore delle sue azioni. Rita Atria rappresenta il volto meno noto delle stragi del 92, in pochi ricordano il suo eroismo (non vi sono infatti grandi strutture a lei intitolate, che contribuirebbero a mantenere vivo il suo ricordo). Anche se non legata strettamente al territorio caltavuturese, intitolare il Palazzetto dello Sport a Rita Atria, oggi, potrebbe essere di grande importanza per la nostra comunit. A ventanni da quella stagione delle stragi permetterebbe di rimarcare il fatto che una coscienza antimafia a Caltavuturo ancora esiste. Abbiamo scelto Rita Atria perch stata una giovane ragazza che diventata un vero esempio per tutte le donne siciliane, ma labbiamo scelta anche perch a Caltavuturo manca ancora una struttura dedicata ad una donna, e intitolare il Palazzetto ad una figura femminile potrebbe essere anche di buon auspicio affinch quello diventi il luogo dove molte giovani (ma non solo) donne caltavuturesi possano fare sport. la Redazione

La foto del mese ritrae insieme alla famiglia Siragusa e a padre Cris la squadra Polleria Musca / Cirrito che la sera dell 11 Luglio si aggiudicata il Memorial Giuseppe Siragusa. Una serata di sport e commozione organizzata questanno dallassociazione Aesse Caltavuturo con la quale si voluto ricordare un giovane caltavuturese, uno di noi, un nostro amico che purtroppo ci ha lasciati prematuramente.

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LAltra Faccia
IL NUOVO VOLTO DELLINFORMAZIONE

REDAZIONE : Antonino Tripi Giuseppe Calanni Macchio Giuseppe Brucato Nicola Rizzitello Marco Polizzi VIGNETTE DI : Domenico Chiappone

LAltra Faccia nasce dallo spirito diniziativa e dalla passione di un gruppo di giovani caltavuturesi per il giornalismo e limpegno sociale. Si tratta di un periodico dinformazione e di cultura, che mira a mettere in luce gli aspetti pi in ombra delle vicende sia nazionali che locali. Questo nuovo progetto permette una libera espressione di idee e di opinioni, che possa servire ad alimentare il dibattito e il confronto. LAltra Faccia nellambito della comunit caltavuturese potr anche rappresentare un valido mezzo di avvicinamento dei giovani alla lettura e allinformazione.

LINDIRIZZO DEL NOSTRO BLOG E laltrafaccia100.blogspot.com

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Ci sono due modi di diffondere luce: essere la candela oppure essere lo specchio che la riflette E d i t h W h a r to n
PER AVER CREDUTO NEL NOSTRO SPIRITO DINIZIATIVA E PER AVER PERMESSO LA REALIZZAZIONE DI QUESTO GIORNALE SI RINGRAZIANO TUTTI I PRIVATI CITTADINI CHE HANNO LIBERAMENTE CONTRIBUITO E GLI SPONSOR

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