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ASSOCIAZIONE CIVICA “PORTA NUOVA” - VASTO

COMUNICATO STAMPA 22 Novembre ’04

Sono da poco terminati i lavori di manutenzione della pavimentazione della piazzetta


di S. Pietro, che il quartiere attendeva da anni. Diamo atto volentieri all’Amministra-
zione Comunale di averli finalmente realizzati. Non possiamo tuttavia evitare alcuni
rilievi, di carattere sia specifico che generale.
a) Attendiamo ancora, secondo le assicurazioni forniteci dall’assessore Soria, che
sia installata all’imbocco della piazzetta una barriera fissa, sì che uno dei luo-
ghi più belli della città non torni ad essere il triste parcheggio che per tanti
anni è stato.
b) Nonostante le buone intenzioni, e la solerzia, dell’assessore Traino l’interven-
to di manutenzione, per come è stato realizzato, appare molto discutibile, per
ragioni di natura estetica ed architettonica. L’uso così ampio del cemento per
chiudere le giunture tra i lastroni, insieme alla parziale pavimentazione della
striscia di terra antistante la facciata della chiesa, hanno sensibilmente alterato,
e in modo arbitrario, l’aspetto del luogo.

Ciò solleva una questione molto più vasta. Il centro storico è patrimonio della città in-
tera. Da quarant’anni a questa parte, da quando l’allora sindaco Ciccarone dispose
l’asfaltatura dell’antico manto viario, esso è oggetto, per mano pubblica o privata, di
piccoli e grandi interventi i quali, sebbene attuati talvolta con le migliori intenzioni,
ne stanno nondimeno un po’ alla volta stravolgendo l’aspetto. L’opinione pubblica
presta attenzione, di volta in volta, ai casi più eclatanti, ma sempre quando il danno è
ormai avvenuto. Nessuno ha mai provato negli ultimi anni a formulare una proposta
di intervento complessivo.
Non si tratta, sia chiaro, di impedire i lavori necessari a mantenere il centro storico
abitabile; né di allestire su di esso un’anacronistica programmazione onnicomprensi-
va; ma di stabilire un quadro generale minimo di riferimento che lo tuteli e valorizzi
nel suo insieme. Questo quadro generale a Vasto manca; e così un po’ in tutto il meri-
dione. Ma fa parte della sensibilità comune di cittadini ed amministratori, dalle Mar-
che in su, in tutto il resto dell’Italia. Scontiamo un’arretratezza culturale che, in quan-
to tale, non conosce distinzione di partiti o schieramenti.

Sappiamo che la questione è complessa, e non ammette semplificazioni. Ci sentiamo


però di formulare alcune proposte all’Amministrazione Comunale:
1) Si riveda l’art. 98 delle Norme Tecniche di Attuazione del vigente PRG. Questo
consente, entro blandi vincoli quantitativi, pressoché ogni intervento di ristrut-
turazione edilizia ed urbanistica, inclusa la completa demolizione dei fabbricati
esistenti, com’è del resto avvenuto di recente in Corso Palizzi. Sono, vagamen-
te (e quanto vagamente s’è visto nella vicenda degli ex palazzi scolastici di
Corso Italia), tutelate le sole facciate di particolare pregio architettonico; le
altre no, come se il centro storico fosse composto da edifici esistenti ciascuno
per suo conto e in astratto, e non avesse una sua fisionomia complessiva matu-
rata nel corso dei secoli. L’Amministrazione Comunale ha annunziato, dallo
scorso Settembre, una revisione delle NTA; potrebbe essere l’occasione buona
per rimetter mano all’art. 98.
2) Si attuino i Piani di Recupero del Nucleo Antico previsti dallo stesso art. 98.
Da troppo tempo sono lasciati andare indecorosamente in rovina edifici storici
del centro cittadino quali l'ex Collegio Histonium, attuale Palazzo della Curia,
ed il Palazzo Genova Rulli. Dopo l’apparente fallimento della convenzione sti-
pulata nel lontano Febbraio 2002 con l'Arcidiocesi, sarebbe almeno il caso, noi
crediamo, che il Comune informi almeno la città sui suoi progetti attuali, sem-
pre che ne abbia.
3) Si adotti finalmente, com’è, noi crediamo, necessario e urgente, un Regola-
mento per l’arredo, il decoro e l’igiene dell’ambiente urbano che fissi dei cri-
teri minimi, ma generali, circa l’aspetto delle strade, delle facciate, del verde
pubblico etc. nel centro storico e nell’intero abitato urbano. Inascoltata da tutti,
la nostra associazione lo va chiedendo da tempo. Una misura ordinaria ed ele-
mentare di civiltà urbana, a costo zero, di cui beneficerebbe non solo il centro
storico, ma l’intera città.

L’assessore alla Pianificazione Territoriale, Guido Giangiacomo, ha già espresso la


sua disponibilità ad un incontro, insieme con l’assessore all’Urbanistica, Catalano, su
questi temi. Informeremo la stampa su tutti gli sviluppi della vicenda.

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