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E’ mai possibile che nella nostra città, ogni qualvolta un gruppo di cittadini si fa
portavoce di un interesse generale, esso debba essere subito sospettato di chissà quali
secondi fini; e accusato di essere al servizio dei partiti?
Ci ha provato invano, con noi, il sindaco Pietrocola; e ci pare di essere riusciti a
dimostrare, almeno sino ad ora, la nostra indipendenza. Ci riprova, adesso, il
coordinamento cittadino di Forza Italia il quale, in un manifesto affisso in questi
giorni, definisce i cittadini del Comitato per la difesa di Punta d’Erce come
“politicanti di sinistra camuffati da ambientalisti”.
La nostra associazione del Comitato per la difesa di Punta d’Erce non fa parte,
benché alcuni di noi vi partecipino a titolo personale. Noi non vogliamo perciò
difendere il comitato, che si difenderà da solo. Ma è necessario che il confronto su
questioni di pubblico interesse avvenga secondo correttezza e verità.
Che cosa accadrà, intanto. E’ stata, noi crediamo, certamente commessa una
violazione della legge. Di essa giudicherà, se crede, la magistratura. Al danno fatto,
tuttavia, non si può più ormai porre rimedio. Proprio per questo noi riteniamo che, se
lo si vuole, un accordo si possa ancora trovare.
Venerdì scorso il segretario cittadino di Alleanza Nazionale nonché assessore
comunale, Nicola Traino, ci ha assicurato che, nella giornata di oggi Lunedì 12, il
Comune di Vasto emetterà un comunicato per invitare tutte le parti a una nuova
riunione. Siamo certi che manterrà la parola.