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di Rossanina
SECONDA LEZIONE
Bentornati.
Nella seconda lezione impareremo cos’è il rigalimoni, come lo si usa (tecnica della
settimana) e cercheremo di fare qualche decorazione con la pera.
Il rigalimoni è uno degli attrezzi per così dire “facoltativi”, ma il suo uso è molto
semplice, l’effetto che produce elegante e comunque molto decorativo, per cui se
riuscite a trovarlo a buon prezzo, ve ne consiglio caldamente l’acquisto.
Ne esistono vari modelli in commercio, quello qui fotografato è uno dei più diffusi.
Anche in questo caso la cosa più importante è controllare che la parte tagliente (quella
piccola V che sporge) sia ben affilata, altrimenti non riuscirà a penetrare nel limone, la
buccia si strapperà e dovrete gettare via tutto. Questo che vedete è il mio terzo
acquisto. I primi due sono volati nel secchio, nonostante siano prima passati
dall’arrotino, ma quando una cosa nasce male c’è poco da recuperare. In questo caso,
l’impugnatura è in plastica, semplice, non delle migliori: preferisco l’altro rigalimoni
che possiedo che è fornito di impugnatura grande in gomma. Ma non ve l’ho fatto
vedere perché.. anch’io dovrò avere i miei segreti, no????
Per rigare un limone ci sono due modi: il primo con l’apposito attrezzo, il secondo con
un coltellino multiuso.
Nel primo caso, si impugna il limone con la sinistra e il coltellino con la destra, con la V
che abbia il vertice rivolto verso il limone. Si penetra nella scorza del limone partendo
dalla punta del frutto ed attraversandolo tutto longitudinalmente (per lungo,
insomma….).
Non vi preoccupate se non andate diritti, tanto quando si taglia la sezione della fetta
non si può vedere. Comunque un po’ impegnatevi… Fate delle incisioni nella scorza
abbastanza ravvicinate ripetendo l’operazione: potete dividere mentalmente il limone
prima in due parti, poi in quattro poi in otto e così via oppure farvi da una parte e
continuare spostandovi di lato. Io preferisco il primo metodo perché trovo che sia più
facile riuscire a fare delle righe equidistanti. Una volta terminato il giro, basterà
tagliare delle fette dal limone che risulteranno rigate, con un piacevole effetto
decorativo, veloce (un limone si riga in pochi secondi) e molto elegante.
Se non possedete il rigalimoni (e poi mi chiedo perché non trovo sponsor, sempre qui a
dire potete fare a meno di comprare questo, a meno di comprare quello…), potete
ottenere lo stesso risultato con un coltellino. Certo, occorrerà un po’ più di pratica, ma
non è cosa complicata. Basterà fare delle piccole incisioni (a \ ) inclinando la lama ed
entrando nella scorza per lungo. Si inclinerà la lama dall’altra parte,( / ) e si
formeranno delle piccole V nella scorza (piccole ho detto, di un millimetro nella parte
larga). Continuerete come con il coltello e poi proseguirete con le fette. Il problema sta
nel cercare di affondare sempre con la stessa pressione, altrimenti il risultato sarà non
omogeneo e quindi disarmonico. E’ comunque questione di mano.
Per le decorazioni tutte le pere vanno bene, purché siano abbastanza belle
esteticamente. Nel caso vi ritroviate a che fare con un fruttivendolo sciagurato come il
mio che mi ha rifilato una pera (richiesta “per una decorazione”) che faceva pena, ci
sono comunque delle soluzioni alternative.
Primo consiglio: quando operate con le mele, le pere, le banane, tenete sempre a
disposizione una ciotolina con un po’ di succo di limone per bagnarne la superficie in
modo da evitare che annerisca, perché altrimenti l’effetto sarebbe patetico, rovinando
ore ed ore di lavoro (anche perché le decorazioni si tendono a fare almeno il giorno
prima di ogni ricevimento).
Prendete una pera e sbucciatela. Per fare questo in maniera ordinata io ho usato un
pelapatate perché il taglio rimane omogeneo e non si formano scalini (a meno di avere
comprato la famosa pera BITORSOLUTAS varietà Parecchio che mi ha rifilato il
fruttivendolo). Dopo averla sbucciata si taglia a metà e si irrora bene di succo di
limone. Si taglia una piccola fettina dalla parte convessa (quella rotondetta) per fare in
modo che la pera possa stare in piedi, o meglio sdraiata. Si toglie il torsolo. Io per farlo
più bellino ho usato un porzionatore, quello che si usa per fare le palline di melone,
acquistato al mercato per 2.000 lire (controllate che anche questo sia un po’ affilato,
ma non è poi così fondamentale a meno che lo vogliate usare per oggetti
particolarmente duri). A questo punto rimane il torsolo vuoto.
Che fare?
Se il frutto è una pura decorazione potete riempire il foro con delle noccioline tritate o
con un alchechengi come ho fatto io.
Per usare un alchechengi, si apre con delicatezza il "contenitore" molto fragile, si
rovescia facendo fuoriuscire la pallina e si schiaccia bene alla base della pallina.
Torniamo alla nostra pera brutta e cattiva. La seconda metà era, come potete vedere,
tutta bitorzoluta.
Che fare? Idea, creiamo un animaletto che non necessita di omogeneità: un bel riccio.
Mettiamo la pera a pancia sotto, tagliuzziamo un po’ la parte stretta per ricavare il
musetto e mettiamo i pinoli a fila sul dorso. Si completa con due chiodi di garofano per
gli occhi e un chicco di pepe rosa per la bocca.
Il risultato parrebbe pure buono dal punto di vista gastronomico (a parte la pera a
contatto con i chiodi di garofano) dato che quando dopo le foto sono tornata in sala era
sparita ed ho trovato un pinolo sul maglione dell'ing....
Si fa poi un taglio parallelo al tavolo considerando che, dopo mezzo centimetro deve
incontrare la fine del primo.
Per fare questa operazione è fondamentale che il coltellino sia…bene affilato (bravi, vi
ho sentito!!), perché altrimenti si rischia che la pera si schiacci e venga fuori il liquido..
un disastro. Si fa poi un altro taglio sempre perpendicolare al tavolo a circa 2/3
millimetri di distanza (verso il centro del frutto) dal primo e poi uno orizzontale,
sempre unendo i due. Si ripete per la terza volta.
Poi ci si sposta dalla parte opposta e, cercando di lavorare alla stessa altezza, si
ripetono le stesse operazioni. Alla fine due chiodi di garofano per gli occhi, un pinolo
per il becco…
voilà l’uccellino!
Spero di essere stata abbastanza chiara. Continuate a fare domande sulle spiegazioni
che non vi sono chiare, sono a vostra disposizione. Le domande di interesse più
generale saranno poi pubblicate in modo da essere utili per tutti.
Domande???
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