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Sette minuti
dopo la mezzanotte
Traduzione di Giuseppe Iacobaci
28/11/12 12.48
ISBN 978-88-04-62539-1
Per la citazione tratta da An Experiment in Love di Hillary Mantel:
1995 Hillary Mantel. Riprodotta per accordo con A.M. Heath & Co Ltd
Un ringraziamento a Kate Wheeler
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Nota dellautore
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Sette minuti
dopo la mezzanotte
Mante
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A Siobhan
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fanno.
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Quello che accadeva nellincubo era qualcosa che nessun altro avrebbe mai dovuto sapere.
Conor batt le palpebre, frastornato, rivolse unocchiata
alla stanza, e si accigli. Mancava qualcosa. Si mise a sedere, ora un po pi sveglio. Lincubo stava ormai dissolvendosi, ma cera qualcosa che non sapeva identificare, qualcosa di diverso, qualcosa che
Rest in ascolto, proteso verso il silenzio, ma non cera
nullaltro che la casa silenziosa, tuttintorno a lui, qualche
sporadico scricchiolio dal piano di sotto, dove non cera
anima viva, o un frusciare di lenzuola dalla camera accanto, quella di sua madre.
Nulla.
Poi, dun tratto, qualcosa. Qualcosa che, comprese, era
ci che laveva svegliato.
Qualcuno stava chiamando il suo nome.
Conor.
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Conor.
Daccordo, non era il vento. Era decisamente una voce,
ma non una voce che riconosceva. Non quella di sua madre, poco ma sicuro. Non era di certo femminile, e per un
attimo il ragazzo si domand persino se non fosse spuntato a sorpresa suo padre dagli Stati Uniti, magari era arrivato troppo tardi per telefonare e
Conor.
No. Non era suo padre. Quella voce aveva qualcosa di
insolito, qualcosa di mostruoso, di selvatico e indocile.
Poi ud un pesante cigolio di legno, come se qualcosa di
enorme camminasse sulle assi del pavimento.
Non voleva andare a controllare. E, al tempo stesso, cera
una parte di lui che non desiderava altro.
Ormai del tutto sveglio, scalci via le lenzuola, scese
dal letto e and alla finestra. Alla pallida luce incerta della
luna si stagliava netto il campanile, in cima alla collinetta
dietro casa sua, accanto alla quale curvavano i binari della
ferrovia, due strisce di duro acciaio che scintillavano nella
notte. E la luna risplendeva sul camposanto di fianco alla
chiesa, pieno di lapidi ormai quasi illeggibili.
Conor vedeva anche il grande tasso che si ergeva al centro del camposanto, un albero cos antico che pareva esser
fatto della stessa pietra della chiesa. Sapeva che era un tasso solo perch laveva sentito dire a sua madre, una prima volta da bambino, quando lei gli aveva spiegato che
non doveva mangiarne le bacche, che erano velenose, e di
nuovo quellultimo anno, quando le era presa labitudine
di guardare dalla finestra della cucina con una faccia strana dicendogli: Quello l un tasso, sai?.
Ed ecco che risent il suo nome.
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Conor.
Come se qualcuno glielo sussurrasse nelle orecchie.
Cos? disse, il cuore che gli martellava in petto, dun
tratto impaziente di scoprire cosa stesse per accadere.
Una nuvola si spost davanti alla luna, ammantando di
oscurit lintero paesaggio. Una raffica di vento ssssssssh
sfrecci gi dalla collina dentro la sua stanza, gonfiando
le tende. Il ragazzo sent di nuovo il crocchiare e scricchiolare del legno, come il gemito di una creatura vivente, come lo stomaco affamato del mondo che ringhia in
cerca di un pasto.
E allora la nuvola si scost, e la luna riprese a splendere.
Sopra il tasso.
Che ora spiccava massiccio in mezzo al giardino sul retro.
E fu allora che il mostro parl.
Conor OMalley, disse, mentre un poderoso alito caldo
odoroso di terriccio entrava dalla finestra e gli soffiava indietro i capelli. La voce tuonava potente, gutturale, cos
forte che Conor la sent vibrare nel petto.
Sono venuto a prenderti, Conor OMalley, disse il mostro,
spingendosi contro la casa, mentre i quadri sul muro tremavano, libri e giochini elettronici cadevano e un vecchio
rinoceronte di peluche ruzzol per terra.
Un mostro, pens il ragazzo. Un mostro vero in tutto e per
tutto. Vivo e reale. Non in un sogno, ma l, alla sua finestra.
Ed era venuto a prenderlo.
Ma Conor non scapp via.
In realt, si rese conto di non essere neppure spaventato.
La sola cosa che riusciva a provare, la sola cosa che aveva davvero provato sin dal momento in cui il mostro sera
rivelato era una crescente delusione.
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